CARBOIDRATI
I carboidrati sono divisi in amidi e zuccheri: entrambi sono costituiti da glucosio, molecola
essenziale per la nostra sopravvivenza. Negli amidi il glucosio è legato in lunghe catene
(infatti gli amidi non sono dolci) e di vuole tempo per l’intestino per estrarre ed assorbire il
glucosio contenuto. Tanto più lento è il rilascio di glucosio da un cibo, tanto minore è il suo
indice glicemico. Gli zuccheri invece sono sostanze da cui il glucosio è liberato quasi
istantaneamente, pertanto hanno il più alto indice glicemico.
I carboidrati si trovano, principalmente, nei prodotti di origine vegetale e in quei vegetali
‘farinosi’ di consistenza: cereali, legumi, patate, carote, banane, frutta ecc.
La quantità di insulina che viene secreta nel sangue dopo un pasto di carboidrati è maggiore
( per unità di carboidrato) per quelli con ALTO indice glicemico.
È utile sapere che l’indice glicemico di un cibo può cambiare con la sua maturazione o con la
sua cottura.
- Banane: sono costituite soprattutto da amido quando verdi e poco dolci, che,
maturando, si frammenta in zuccheri. Perciò, anche se le calorie di 100 gr di banana
sono le stesse sia essa verde, gialla o bruna, cambia l’indice glicemico da basso
(verde) ad alto (bruna).
- Amido di cereali (escluso il riso): le farine di cereali hanno un basso indice glicemico
perché sono difficilmente frammentabili nell’intestino. La raffinazione, i processi di
precottura che servono a fare prodotti istantanei e la cottura normale, aumentano
l’indice glicemico perché questo amidi diventano più facilmente digeribili. Per quel
che riguarda invece pasta e pane, accade una ulteriore trasformazione: dopo la
cottura, se si lascia raffermare il pane o si lasciano passare 12-18 ore dalla cottura
della pasta, il loro indice glicemico si riduce di un poco perché avvengono
trasformazioni che lo rendono meno disponibile. Pertanto, zuppe di pane raffermo o
preparazioni con pane raffermo possono essere integrati in questa alimentazione.
- Cibi integrali: i cibi in cui è presente molta fibra hanno un indice glicemico basso
perché gli amidi contenuti sono di più difficile digestione: sempre preferire cibi
integrali nel limite che non provochino diarrea. La suscettibilità dell’intestino alle
fibre è individuale e l’esperienza personale deve guidare la scelta delle quantità e del
tipo di fibre da consumare, nell’ottica della ‘massima quantità possibile’.
DOLCIFICANTI
Stevia è un dolcificante non zuccherino, estratto dalla pianta di Stevia, usato per dolcificare
le bevande gasate dietetiche o per cucinare dolci.
Anche se non costituisce un problema per la salute, come potrebbe essere l’aspartame, il
sapore dolce aumenta un poco la secrezione di insulina.
Una dieta a basso indice glicemico, dovrebbe essere una dieta in cui il sapore dolce intenso
(zucchero, miele, dolcificanti), dovrebbe essere assente. Una nota consolatoria, è che dopo
pochi giorni dall’astensione completa al sapore dolce intenso (concessa la frutta), la
percezione soggettiva del sapore dolce aumenta e questo sapore si esalta anche nelle
preparazioni non classicamente dolci (es con i pomodori).
La mancanza di un sapore dolce può essere compensata dall’uso di poca cannella.
Le proteine, ed in particolare le proteine del bianco d’uovo, del pesce e della carne
stimolano la secrezione di un ormone (glucagone) che riduce la secrezione di insulina.
Pertanto, in questo tipo di dieta, è buona cosa associare sempre un po’ di proteine ad ogni
pasto (colazione e spuntini inclusi). Il latte e latticini hanno un minore potere di stimolazione
del glucagone.
I grassi ANIMALI sono a corta catena, in maggior parte saturi e contengono sempre
colesterolo. I grassi animali sono burro, lardo e sugna. L’uso di grassi animali è consigliato
solo in quantità limitate per ridurre la quantità di colesterolo consumata e per la mancanza
di acidi grassi insaturi. Tenendo conto che i grassi animali si trovano anche nelle carni (le
parti bianche morbide), l’uso di lardo o sugna per cuocere apporterebbe troppo colesterolo
e si consiglia di usare oli vegetali a questo scopo.
Il tuorlo d’uovo (non l’albume, costituito da acqua e proteine ad alto valore nutrizionale,
senza alcun grasso o zuccheri) contiene i grassi e il colesterolo dell’uovo.
Il pesce contiene acidi grassi che possono essere insaturi essenziali (salmone) e quindi, il suo
consumo, con 2/3 porzioni da 110-120 gr alla settimana è consigliato.
Il burro contiene acidi grassi a corta catena, particolarmente graditi alla flora che collabora
con la salute della mucosa intestinale.
I formaggi sono una forma concentrata di latte: tanto più sono stagionati tanta meno acqua
contengono e tanto più proteine e grassi di concentrano, aumentando le calorie contenute.
I formaggi freschi (escluso mascarpone che è panna fermentata e la burrata che contiene
burro) hanno meno calorie. La porzione dei formaggi stagionati è di 40 gr in dieta e di 60 gr
per una alimentazione normocalorica. I formaggi freschi la porzione è 70 gr in dieta e 100 gr
in alimentazione normale. Scegliere mozzarelle piccole.
Da notare che gorgonzola viene dalla lavorazione del mascarpone che viene dalla
lavorazione della panna: molto calorico, porzione da 30 grammi fuori dalla dieta.
Tanto più un olio è ricco di acidi grassi insaturi, tanto più è delicato in cottura, degradandosi
a composti tossici quando comincia a fumare. Pertanto, olio di oliva -extravergine o di altro
tipo- olio di vinacciolo o di lino sono assolutamente da sconsigliare nelle preparazioni di
frittura. Per la frittura, sono preferibili olii saturi come quello di palma, di semi misti da
frittura: questi oli producono meno sostanze tossiche in cottura. Pertanto, si comprende
come i cibi fritti debbano essere consumati eccezionalmente (2-3 volte l’anno).
Nelle preparazioni in padella, con olio di oliva, le temperature a cui si porta l’olio non
devono mai raggiungere il ‘punto di fumo’: punto in cui l’olio comincia a diventare tossico.
CARBOIDRATI e FIBRE
I carboidrati complessi (amidi: farine, cereali, legumi, patate) devono essere la maggiore
fonte di calorie della dieta. La presenza di fibre, riduce il contenuto calorico e l’indice
glicemico. Se la fibra è tollerata dall’intestino, scegliere prodotti integrali. La porzione
considerata normale è 80 gr, la porzione da dieta è di 60 gr.
Il consumo di zuccheri è da sospendere completamente in dieta, e da mantenere sotto i 60
gr in una alimentazione normale. Preferire il docificante Stevia ad altri dolcificanti.
PROTEINE
MICRONUTRIENTI
ALCOOL
COLAZIONE
Thé
(uno a scelta)
Latte di mandorla o soja o yougurt di soja (200 ml)
Caffè non dolcificato
(uno a scelta) 50 gr
Pane integrale raffermo
Fette biscottate integrali
Cereali da colazione spezzati da cuocere
Una porzione ovvero un cucchiaio raso di semi misti oppure 6 mandorle/nocciole/mezze
noci o 2 pecan
PRANZO
(uno a scelta)
80 gr di carni bianche
2 uova
110 gr di pesce
SPUNTINO
Un frutto o mezzo bicchiere di latte di soja e una porzione di semi misti o frutta a guscio.
CENA