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NUTRIZIONALI
DELL’UTILIZZO DEI
DOLCIFICANTI INTENSIVI
ADDITIVI
maltitolo (E 965)
lactitolo (E 966) Complessi: derivano dalla riduzione dei corrispondenti disaccaridi
Isomalto (E 953)
DGA Potere
Origine Nome
(mg/kg/die) edulcorante
Advantame E969 5 37000
Neotame E961 2 7000-13000
Sucralosio E955 (il più
5 600
Artificiali stabile)
Saccarina E954 5 300
Aspartame E951 40 200
Acesulfame K E952 9 150-200
Ciclamato E950 11 30-50
Taumatina E957 - 2000
Naturali Glicosidi steviolici E960 4 250-300
Neoesperidina DC E959 5 2000
Controllo
Controllo del peso Riduzione della
dell’omeostasi
corporeo carie
glicemica
FASE CEFALICA → innescata dalle aspettative del pasto, seguite da stimoli visivi,
olfattivi e gustativi, e infine da stimoli orofaringei che includono sensazioni
masticatorie e deglutizione (la classica acquolina in bocca!).
A tutti i ratti (n = 8-9 per gruppo) sono stati somministrati 30 g di yogurt zuccherato o
non zuccherato giornalmente 6 giorni a settimana (3 giorni yogurt zuccherato e 3 giorni
non zuccherati) in ordine casuale per 5 settimane in aggiunta alla normale
alimentazione.
Fase di training
il sapore dolce prediceva il sapore dolce non prediceva
l’aumento di calorie l’aumento di calorie
Nel gruppo glucosio, l'apporto calorico Al contrario, i ratti nel gruppo saccarina
totale non era significativamente diverso tra (in cui non vi era una relazione tra il
i giorni in cui veniva somministrato il pre- gusto dolce e le calorie) non sono stati in
pasto rispetto ai giorni in cui non è stato grado di compensare le calorie fornite
fornito il pre-pasto. dal pre-pasto.
I ratti prendevano meno cibo quando I ratti prendevano la stessa quantità
Prof.ssa Gasperi - Lezione 4 Edulcoranti e
ricevevano il pre-pasto
10/05/2018
salute di cibo
Effetto dei dolcificanti intensivi sulla risposta insulinica in
fase cefalica (CPIR)
o Picco neuromediato, piccolo e transitorio nel rilascio di insulina (dura 10
minuti con un picco a 4’) che precede i cambiamenti nelle concentrazioni di
glucosio nel sangue ed è correlato all'entità della concentrazione di insulina
post-prandiale.
o La CPIR modula la glicemia post-prandiale: le concentrazioni di glucosio
ematico sono più elevate e rimangono più elevate quando il CPIR è bloccato
rispetto a quando è presente
o Dibattito sulla relazione tra il gusto dolce e il CPIR
o Teoricamente, l'uso regolare di edulcoranti a basso contenuto calorico
potrebbe determinare una diminuzione del CPIR poiché il sapore dolce non
prevedrebbe più un carico di carboidrati in entrata.
o La presenza di individui responder e non responder agli edulcoranti intensivi
potrebbe dipendere da varibilità inter- e intraindividuale.
o Ad esempio, la saccarina e il sucralosio sono in grado di stimolare il CPIR,
l'aspartame, lo stevioside, l'acesulfame-K
Prof.ssa Gasperi - Lezione 4oEdulcoranti
il ciclamato,
e non sono in grado.
10/05/2018
salute
a sostegno del ruolo positivo dei dolcificanti sulla CPIR…. Studio su uomo
In entrambi i gruppi:
Fernstorm, 2015
Studio su uomo
Campione:
7 soggetti sani
Trattamento:
sucralosio e acesulfame-K in capsule da prendere tre volte/die (corrispondenti
all’assunzione di 1,5 L di bevande dietetiche/die) o placebo inattivo prima dei pasti per
due settimane.
Outcomes:
assorbimento del glucosio
glicemia
livelli di insulina
livelli di glucagon-like peptide 1 (GLP-1, peptide intestinale che limita l’innalzamento
della glicemia nella fase post-prandiale, mediante inibIzione del glucagone e rilascio
dell’insulina).
Risultati: Aumento dell’assorbimento di glucosio e riduzione della risposta del GLP-1 nel
gruppo che ha ricevuto il trattamento con dolcificanti rispetto al gruppo placebo.
o Gli studi a disposizione non hanno dimostrato alcuna relazione tra il consumo di
aspartame, saccarina o sucralosio sulla glicemia e sui livelli di insulina (nessun
effetto).
o Altri studi hanno mostrato che assumere dolcificanti intensivi prima di un pasto
provoca un’aumentata secrezione di GLP-1 probabilmente tramite attivazione dei
recettori del gusto dolce (ruolo positivo)