PERSONALIZZATO
FABIO GIULIA
Elaborato da
Indirizzo:
Cinecittà - Tuscolana - Prati - San Nicola la Stra
:
Cellulare: 3801770742
____________________________
Email: giovannacoronabio@gmail.com
Sito web: www.coronanutrizione.it; assosinas.blogspot.it
Facebook: Dott.ssa Giovanna Corona - Biologa Nutrizionista
PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO
Elaborato da: Dott.ssa Giovanna Corona
FABIO GIULIA
Apporti energetici
grammi kcal %
Protidi 64 257 22,0
Glucidi 146 585 50,0
Lipidi 36 327 28,0
Totale kcal 1.169 100,0
Codice dieta:ee50e0b6-b714-4017-8744-729613a2644d © Copyright 2012 - 2015 Progeo® S.r.l.
PREMESSE AL PIANO ALIMENTARE
Il piano alimentare è composto da diverse parti ed è stato strutturato in modo tale da poter essere
personalizzato in base alle sue preferenze.
Troverà una parte dedicata ai PASTI SECONDARI con delle tabelle in cui sono segnalati gli alimenti
consigliati e quelli alternativi con le relative quantità.
La parte intitolata PASTI PRINCIPALI prevede uno schema riassuntivo settimanale della frequenza di
assegnazione delle varie categorie alimentari e una parte dedicata ai singoli giorni, distinti in pranzo e
cena, con le tabelle degli alimenti in cui dovrà scegliere quelli da assumere.
Di ogni tabella dovrà scegliere un solo alimento tra quelli indicati alternando comunque il loro consumo in
modo da garantire un buon grado di varietà alla dieta.
Il piano alimentare prevede inoltre una parte chiamata EDUCATIONAL che le da tutte le indicazioni
necessarie relative alla scelta, alla preparazione, alla conservazione e alla cottura degli alimenti e preziose
informazioni di cultura dietetica.
Gli alimenti contrassegnati dal simbolo “X” sono da evitare perché sconsigliati nel suo caso.
Gli alimenti contrassegnati dal simbolo “O” sono quelli per i quali si consiglia una frequenza di consumo
maggiore senza, però, compromettere la varietà complessiva della dieta.
NORME GENERALI
Di seguito le indico alcuni comportamenti che devono essere evitati al fine di non compromettere i
presupposti scientifici della dieta:
- diminuire o incrementare le quantità di qualsiasi alimento presente nell’elaborato;
- saltare i pasti;
- invertire i giorni dieta.
Bilancia pesa-alimenti
Prima di iniziare la dieta e poi periodicamente, controlli la precisione della bilancia con cui pesa gli alimenti;
per farlo effettui più prove con prodotti di cui conosce esattamente il peso e che può facilmente trovare in
cucina, da quelli più piccoli (es. biscotto, fetta biscottata ecc.) fino, a quelli più grandi (es. una confezione di
formaggio cremoso, il contenuto di un pacco di pasta, un Kg di zucchero, ecc.).
Approssimazione
Qualsiasi tipo di approssimazione può aumentare notevolmente il tempo necessario per il conseguimento
dell’obiettivo terapeutico.
Per aderire correttamente al piano alimentare occorre attenersi con precisione alla prescrizione dietetica e
pesare accuratamente tutti gli alimenti espressi in grammi.
Non bisogna mai avere la presunzione di “sentirsi esperti” tanto da poter quantificare gli alimenti “ad
occhio” quando ciò non è richiesto, perché tale atteggiamento influisce negativamente sul conseguimento
dei risultati.
Peso visualizzato
Grazie a questa soluzione, molti alimenti invece di essere assegnati in grammi, sono quantificati per mezzo
di unità di misura alternative e familiari (es. il cucchiaio, il bicchiere, la porzione, l’unità).
Questa tecnica riduce sensibilmente i tempi di preparazione di molti cibi rendendo ancora più agevole
l’adesione al piano alimentare; in questo modo, inoltre, si abituerà a quantificare gli alimenti in base a dei
criteri di misura che adotterà anche dopo la conclusione del periodo dieta.
Nella parte intitolata UNITA’ DI MISURA troverà una tabella con gli alimenti che sono espressi nel piano
alimentare in unità alternative e le quantità corrispondenti; si consiglia di pesare gli alimenti fino a quando
non saprà regolarsi ad occhio.
TUTTA LA SETTIMANA
Tè deteinato O 1 tazza
Tè X 1 tazza
Tè verde X 1 tazza
Fette biscottate n° 3
Biscotti ai cereali X n° 4
Biscotti integrali X n° 4
Biscotti secchi n° 4
Fette biscottate ai cereali n° 3
Fette biscottate al malto d'orzo n° 3
Fette biscottate integrali X n° 3
Fiocchi d'avena X ½ bicchiere
Fiocchi di farro X 1 bicchiere
Fiocchi di frumento integrale X 1 bicchiere
Fiocchi di mais ½ bicchiere
Formelle di frumento integrale X n° 1 e ½
Muesli X 2 cucchiai
Miele 2 cucchiaini
Zucchero 2 cucchiaini
TUTTA LA SETTIMANA
Banane n° 1
Albicocche n° 3
Ananas 5 fette
Arance X n° 1 e ½
Cachi n° 1
Ciliegie n° 22
Cocomero o anguria 2 fette
Fichi n° 3
Fragole 1 bicchiere e ½
Kiwi n° 2
Mandaranci X n° 2
Mandarini X n° 2
Mele n° 1
Melone estivo 2 fette
Melone invernale 3 fette
Pere n° 1
Pesche n° 1 e ½
Pompelmo X n° 1
Pompelmo rosa X n° ½
Prugne n° 4
Uva 1 bicchiere
TUTTA LA SETTIMANA
Kiwi n° 2
Albicocche n° 4
Ananas 6 fette
Arance X n° 1 e ½
Banane n° 1
Cachi n° 1
Ciliegie n° 26
Cocomero o anguria 2 fette
Fichi n° 3
Fragole 2 bicchieri
Mandaranci X n° 3
Mandarini X n° 2
Mele n° 1
Melone estivo 2 fette
Melone invernale 4 fette
Pere n° 1 e ½
Pesche n° 2
Pompelmo X n° 1 e ½
Pompelmo rosa X n° ½
Prugne n° 4
Uva 1 bicchiere
MAR
Mandorle g 10
Castagne secche X g 20
Nocciole X g 10
Noci secche X g 10
MAR
Pane di grano duro g 60
Pane bianco g 50
Pane integrale X g 70
PASTI PRINCIPALI
Formaggi e
- - Carne fresca - Uova Carne fresca
latticini
Pranzo
- - - - - - -
- - - - - - -
- - - - - - -
Minestroni e
- - - Piatti unici - Pizza al piatto passati
vegetali
- - - - - - -
- - - - - - -
- - - - - - -
Questo piano alimentare settimanale le illustra come dovranno essere strutturati i pasti principali; in
modo semplice ed intuitivo avrà l'esatta cognizione del suo piano alimentare, senza peraltro avere
vincoli per la scelta gliornaliera degli alimenti.
Nelle pagine successive troverà per ogni giorno le tabelle relative alle categorie alimentari
assegnate, che dovrà consultare per scegliere gli alimenti che faranno parte dei suoi pasti principali.
Di ogni categoria assuma un solo alimento, ricordandosi però di alternare il loro consumo, al fine di
assicurare un buon grado di varietà alla dieta.
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
OLIO
Olio extra vergine di oliva 2 cucchiaini
Olio di oliva 2 cucchiaini
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
OLIO
Olio extra vergine di oliva 1 cucchiaino e ½
Olio di oliva 1 cucchiaino e ½
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
OLIO
Olio extra vergine di oliva 2 cucchiaini
Olio di oliva 2 cucchiaini
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
OLIO
Olio extra vergine di oliva 2 cucchiaini
Olio di oliva 2 cucchiaini
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
Zucca
Zucchine
OLIO
Olio extra vergine di oliva 2 cucchiaini
Olio di oliva 2 cucchiaini
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
Porzioni da g 200
Pomodori X
CARNE FRESCA
Cavallo g 140
Coniglio g 160
Coscia di pollo g 150
Coscia di tacchino g 170
Maiale magro g 160
Manzo magro g 170
Petto di pollo g 200
Petto di tacchino g 190
Vitello magro g 190
CONTORNI
Porzioni da g 100
Carote
Cetrioli X
Finocchi
Indivia
Lattuga
Peperoni X
Porzioni da g 150
Bieta
Broccolo a testa
Carciofi X
Cavolfiori
Cavolini di Bruxelles X
Cicoria
Cime di rapa
Cipolle X
Fagiolini
Funghi
Insalata mista
Melanzane
Porri
Rapa
Spinaci
Verza
OLIO
Olio extra vergine di oliva 1 cucchiaino
Olio di oliva 1 cucchiaino
In questa sezione troverà approfondimenti relativi alla classificazione, alla scelta, alla
conservazione ed alla preparazione dei vari cibi.
La finalità è quella di fornire le conoscenze di base della dietetica utili per chi segue un
piano alimentare personalizzato.
Nei vari capitoli vengono passati in rassegna i cibi previsti nella sua dieta, quelli
destinati ad un consumo occasionale e quelli sconsigliati, affinché si possano effettuare
le scelte in modo consapevole.
PRIMI PIATTI
Viene riportata una rassegna delle varie tipologie di primi piatti con relativa breve
descrizione:
PASTA Sono reperibili in commercio, oltre alla pasta di grano duro, alcuni tipi
SECCA a base di farine integrali, di kamut, di mais ed altri cereali.
MINESTRE E MINESTRONI
Ci si riferisce a primi piatti in brodo da preparare con le verdure presenti nel piano
alimentare, aggiungendo pasta o riso quando indicati. I minestroni si possono arricchire
con spezie e aromi di suo gradimento, evitando il ricorso a brodi di carne e dadi da
cucina. Non è prevista l’aggiunta di legumi e patate, a meno che non sia chiaramente
indicato nella prescrizione dietetica.
In caso di gonfiore addominale o se gradito è possibile passare le verdure.
Lenticchie Ci si riferisce a diverse varietà di legumi dalla tipica forma a lente. Non
richiedono cotture prolungate e possono essere consumate da sole o
abbinate ad altri ingredienti.
Fagiolini È una varietà di fagiolo verde di cui si consuma l’intero baccello. Non
vanno lavati fino al momento di cuocerli.
Cicerchie I semi sono biancastri, piccoli e tondi, con un buon apporto proteico.
LA SCELTA
I legumi secchi sono reperibili in commercio tutto l’anno, sono invece da evitare quelli in
barattolo, poiché hanno un diverso valore nutritivo.
I legumi freschi sono reperibili solo in determinati periodi dell’anno, ma si trovano
facilmente surgelati. Assuma i legumi nella frequenza e nella quantità indicate,
scegliendo tra quelli stabiliti nella prescrizione dietetica. Per una migliore qualità
nutrizionale, è bene abbinare i legumi a cereali o verdure.
LA PREPARAZIONE
I legumi secchi richiedono prima della cottura un periodo di ammollo, in genere dalle 6
alle 12 ore. È bene controllare che tra i semi non ci siano sassolini o sostanze estranee.
I tempi di cottura prolungati hanno il vantaggio di distruggere alcuni fattori
antinutrizionali e di aumentare la digeribilità dei nutrienti. In caso di gonfiore addominale
o se gradito, una volta cotti, i legumi possono essere passati.
Durante la preparazione dei legumi, sia freschi che secchi, può utilizzare aromi di suo
gradimento o aggiungere parte del condimento assegnato, eventualmente anche al
termine della cottura.
LA CONSERVAZIONE
I legumi secchi si conservano in un luogo fresco ed asciutto anche per tempi lunghi,
meglio se sono confezionati ermeticamente. Una volta cotti, possono essere congelati e
conservati per alcuni mesi, in questo caso è bene scongelarli lentamente, per non
alterarne le caratteristiche nutrizionali.
Carne Coniglio e lepre hanno carni magre, molto digeribili ed un apporto lipidico
cunicola ridotto.
Carne di È una carne molto tenera, magra, ricca di nutrienti e richiede una cottura
struzzo breve.
Frattaglie Rientrano in questo gruppo fegato, reni (rognoni), lingua, cuore, timo
(animella), cervello, trippa, testa, coda, milza ed intestino dell’animale
macellato. Sono carni ricche di nutrienti, ma con un elevato contenuto di
colesterolo.
LA SCELTA
L’ACQUISTO
Il colore della carne dipende dal contenuto di mioglobina muscolare, dall’età e dal tipo di
alimentazione seguita dall’animale. Controlli che il prodotto abbia un odore fresco ed una
consistenza soda. Carni non fresche sono flaccide e il loro colore originario cambia.
La scelta del taglio dipende anche dal tipo e dal tempo di preparazione previsti.
LA CONSERVAZIONE
La carne cruda va conservata in frigorifero avvolta nell’apposita carta per non più di 2-4
giorni. Se gradito, può anche congelare la carne, avendo cura di consumarla entro pochi
mesi, così da non alterare la qualità nutrizionale ed organolettica. È bene non ricongelare
mai la carne interamente scongelata.
LA COTTURA
Tagli magri con poco tessuto adiposo sono adatti a cotture rapide, alla griglia ed arrosti;
tagli con alte percentuali di tessuto connettivo, osseo o adiposo sono più adatti a cotture
lente.
È buona norma eliminare il grasso visibile ed eventualmente la pelle, prima della cottura.
Durante la preparazione può utilizzare spezie di suo gradimento e parte del condimento
assegnato, oppure può aggiungerlo a crudo a cottura ultimata. Assuma la carne nelle
quantità e nella frequenza indicate in dieta.
Pesci magri Sono prodotti con un tenore lipidico tra 0,3 e 2%. Alcuni esempi:
- merluzzo: ne esistono specie diverse ed è reperibile fresco o
conservato;
- pesce gatto: è un pesce d’acqua dolce;
- sogliola: ha carni magre e digeribili;
- cernia: ha carni digeribili e con un buon tenore proteico;
- pangasio: è un pesce d’acqua dolce, reperibile fresco o congelato.
Pesci semi- Hanno un tenore di grassi tra 2 e 8%. Questo gruppo comprende tra gli
grassi altri:
- persico: ha carni bianche e sode, si acquista intero o a filetti;
- trota: ne esistono diverse specie, sono disponibili in commercio
trote fresche o congelate, intere, a filetti o in tranci;
- triglia: ha carni sode e magre;
- branzino: ha carni bianche e sode, poche lische e resiste bene alla
cottura;
- alice o acciuga: è reperibile fresca, in salamoia o sott’olio.
Pesci grassi Contengono una percentuale di lipidi tra 8 e 25%. Di seguito sono
riportati alcuni esempi:
- aringa: non resiste a cotture prolungate, viene venduta fresca o
congelata;
- sardina: è reperibile sia fresca sia conservata. Si consigliano
cotture che non aumentano ulteriormente il tenore di grassi;
- sgombro: ha carni delicate da trattare e quando è fresco va
consumato entro pochi giorni, evitando di esporlo a fonti di calore;
- tonno: ha carni rosse, sode e compatte;
- pesce spada: per renderlo più digeribile, può essere lessato 10-15
minuti prima della preparazione desiderata;
- salmone: ha carni sode dal colore rosa-arancio, si acquista
congelato o in scatola.
LA SCELTA
Quando acquista il pesce, può essere utile sapere che il prodotto realmente fresco
presenta:
- odore gradevole, di mare;
- carne compatta e soda;
- occhio sporgente e vivo, dalla pupilla nera brillante;
- branchie rosse ed umide;
- scaglie lucenti, aderenti ed integre;
- ventre lucido e non gonfio.
Se gradito, può acquistare anche il pesce congelato, che ha qualità nutrizionali simili a
quelle del prodotto fresco.
LA CONSERVAZIONE
I prodotti della pesca richiedono una conservazione attenta poiché sono facilmente
deperibili. In genere i pesci di mare si conservano meglio di quelli di acqua dolce. In
frigorifero, il prodotto fresco si conserva non più di 2-3 giorni, avvolto in carta cerata,
all’interno di un contenitore a chiusura ermetica.
Il pesce può anche essere congelato ma si consiglia di consumarlo entro pochi mesi, così
da non comprometterne le caratteristiche.
LA PREPARAZIONE
Formaggi Hanno una percentuale lipidica inferiore al 10% e comprendono tra gli
magri altri:
- crescenza light: è un formaggio fresco, molle, dal sapore dolce e di
color bianco latte;
- ricotta: è un formaggio fresco e dalla pasta grumosa. Viene
prodotta con il siero del latte di vacca, di pecora o di capra;
- fiocchi di formaggio magro/cottage cheese: è un formaggio fresco
dal sapore delicato ed odore acidulo;
- formaggio cremoso: è un formaggio fresco a base di latte
pastorizzato, crema di latte ed agenti addensanti. Nella versione
light, la quota lipidica è dimezzata;
- mozzarella: le tipologie in commercio si differenziano per l’apporto
lipidico, dipendente dal tipo di latte impiegato. Va conservata nel
liquido con cui viene venduta;
- sottilette light: sono fette sottili di formaggio fuso, confezionate
singolarmente. Ha una quota di lipidi pari alla metà della versione
tradizionale.
VALORI NUTRIZIONALI
LA SCELTA
Uovo di È più grande ed ha un guscio più liscio di quello di gallina. È più ricco di
anatra sostanze azotate e di grassi.
ASPETTI NUTRIZIONALI
Le uova possono essere inserite nell’ambito di una dieta equilibrata, a meno che non
siano presenti condizioni per cui è sconsigliabile il loro consumo. Infatti sono una buona
fonte di proteine ad alto valore biologico e dal rapporto tra aminoacidi essenziali e non
essenziali equilibrato.
I lipidi, presenti soprattutto nel tuorlo, sono facilmente digeribili ed ottimizzano
l’assorbimento delle vitamine cosiddette liposolubili (A, D, E, K). Queste ultime sono
presenti in elevate quantità, così come le vitamine del gruppo B, fosforo, ferro, iodio e
selenio.
LA SCELTA
LA CONSERVAZIONE
LA COTTURA E LA PREPARAZIONE
La cottura migliora la digeribilità delle uova, garantisce una maggiore sicurezza igienica
e distrugge diversi fattori anti-nutrizionali che potrebbero interferire con l’assorbimento
dei nutrienti.
Al contrario di quanto si pensi, non si dovrebbe mai lavare il guscio per non asportare la
cuticola protettiva esterna; è bene quindi cuocere il prima possibile le uova incrinate o
macchiate.
Visto l’elevato contenuto di acqua e proteine, è preferibile la cottura a basse
temperature per breve tempo.
Si consiglia di assumere le uova rispettando la frequenza e le quantità indicate in dieta,
prediligendo la cottura alla coque ed in camicia; è possibile anche preparare le uova in
frittata, aggiungendo una piccola quantità di ortaggi, da scegliere tra quelli consentiti,
oppure utilizzare parte del condimento assegnato.
VALORI NUTRIZIONALI
Gli ortaggi, salvo alcune eccezioni, sono caratterizzati da una percentuale di acqua
intorno a 80-95% e da un basso apporto energetico. Sono privi di colesterolo ed hanno
una quota di proteine e lipidi in genere trascurabile.
Sono una fonte eccellente di fibre, minerali e vitamine, specialmente caroteni, vitamina
C ed acido folico.
Il contenuto di micronutrienti dipende da:
- varietà dell’ortaggio;
- condizioni ambientali;
- metodi di coltura;
- stagionalità;
- freschezza del prodotto;
- cottura.
Consumare gli ortaggi di stagione rappresenta quindi la scelta migliore, anche per
quanto riguarda le caratteristiche organolettiche. Si consiglia poi di preferire le verdure
fresche, acquistate e consumate entro 24-36 ore dal momento in cui sono state raccolte.
Infatti, anche se i prodotti sono conservati correttamente, con il passare del tempo il
contenuto vitaminico subisce cali significativi.
SCELTA E CONSERVAZIONE
LA PREPARAZIONE
È opportuno lavare bene gli ortaggi in acqua corrente così da eliminare residui
contaminanti, mentre si sconsiglia di tenerli a bagno per evitare una dispersione
eccessiva di vitamine idrosolubili.
Le verdure che si consumano crude vanno tagliate all’ultimo momento con coltelli in
acciaio inossidabile e possono eventualmente essere condite con succo di limone.
LA COTTURA
Gli ortaggi conservati più diffusi sono quelli congelati e quelli in vaso. Le verdure
destinate alla surgelazione sono sottoposte ad un’iniziale scottatura che limita la perdita
di micronutrienti nel corso della conservazione. I prodotti surgelati hanno quindi qualità
nutrizionali ed organolettiche simili a quelli freschi.
Gli ortaggi conservati in vaso, invece, si caratterizzano per un apporto di micronutrienti
sensibilmente minore e per la presenza di additivi, utilizzati per aumentare la
conservabilità del prodotto. È bene evitare di consumare le conserve che presentino
rigonfiamenti, aspetto ed odore anomali.
Frutti di More, lamponi, ribes e gli altri frutti di bosco sono una fonte eccellente di
bosco vitamine del gruppo B, vitamina C e folati. Gli alimenti di questo gruppo
contengono anche buone percentuali di ferro e magnesio.
Frutta Avocado e cocco hanno valori nutrizionali diversi dal resto della frutta,
tropicale poiché sono caratterizzati da quote significative di lipidi. L’avocado si
oleosa consuma in genere crudo ed, una volta aperto, è consigliabile irrorare la
polpa con succo di limone.
Il cocco è ricco di minerali e fibre ma ha un elevato tenore energetico e
lipidico.
Frutta Noci, mandorle ed altra frutta a guscio sono ricche di acidi grassi
oleosa polinsaturi, vitamine del gruppo B e minerali. È caratterizzata anche da
un elevato apporto lipidico ed energetico. Questo gruppo comprende
anche le olive, caratterizzate da un elevato contenuto lipidico, da
proprietà lassative e stimolanti la funzione epatica.
LA SCELTA E LA CONSERVAZIONE
Gran parte della frutta è reperibile tutto l’anno, tuttavia è sempre consigliabile
consumare prodotti di stagione così da avere le migliori caratteristiche nutrizionali ed
organolettiche.
Al momento dell’acquisto, è bene scegliere frutti intatti, privi di macchie o ammaccature
e dal colore vivido.
La frutta fresca si conserva a temperatura ambiente al riparo dal sole per un periodo
limitato. Per garantire una maggiore conservabilità, è necessario riporla in frigorifero.
Si consiglia di non servirsi mai di contenitori in plastica poiché questo materiale accelera
il processo di deterioramento della frutta. È sempre bene maneggiarla con cura per non
provocare ammaccature e tenerla lontana da alimenti con aroma forte per evitare che
assorba gli odori.
La frutta secca e quella conservata si mantengono per periodi molto lunghi, se tenute in
ambienti freschi; nel caso dei prodotti confezionati, bisogna rispettare la scadenza
indicata, che è in genere più ravvicinata per i prodotti tritati o sgusciati rispetto a quelli
interi con il guscio.
LA PREPARAZIONE
È opportuno lavare la frutta appena prima di consumarla, così da eliminare ogni tipo di
residuo, compresi cere ed eventuali additivi.
È utile ricordare che la polpa di molti frutti, a contatto con l’aria, va incontro ad
ossidazione, processo che ne determina l’annerimento. Per evitare questo inconveniente,
si consiglia di tagliare la frutta con un coltello d’acciaio inossidabile appena prima di
consumarla o aggiungere una minima quantità di un ingrediente acido come il succo di
un agrume.
Va consumata nelle quantità indicate, avendo cura di variare la scelta tra i tipi consentiti.
È importante quantificarla correttamente, come tutti gli altri alimenti. Eventuali
imprecisioni possono fornire quote improprie di nutrienti importanti.
Per quanto riguarda la frutta oleosa, in particolare, una variazione delle quantità indicate
fornisce un apporto inadeguato di lipidi e calorie che può incidere notevolmente
sull’equilibrio energetico giornaliero.
PANE COMUNE
Pane È preparato con farina integrale, acqua, lievito ed eventualmente sale. Non
integrale va confuso con il pane preparato con farina bianca addizionata a crusca,
riconoscibile dal colore non omogeneo della crosta.
PANE SPECIALE
Pane all’olio È preparato con farina di tipo 0 e con l’aggiunta di olio all’impasto di
base.
Pancarrè È preparato con farina di tipo 00, burro, latte e lievito, cotto in stampi
dalla caratteristica forma a cassetta.
Le diverse varietà di pane comune sono relativamente simili per contenuto di proteine,
carboidrati, grassi e energia, mentre può essere diverso il tenore in fibre, vitamine e
minerali (soprattutto acido folico, ferro, potassio, fosforo e niacina) che deve essere
considerato al momento della scelta in base alle esigenze.
Diverso è invece l’apporto di energia e nutrienti per alcuni pani speciali, in cui ad
incidere maggiormente sono il tipo di farina utilizzata e gli ingredienti aggiunti (es: l’olio
nel pane all’olio, uovo, latte, burro in alcuni prodotti).
Anche la modalità di consumo è importante: il pane tostato è caratterizzato da una
maggiore digeribilità a scapito però della quota vitaminica (circa il 20% in meno).
ALTRI PRODOTTI
Fette Si ottengono dalle fette di pane cotte al forno per due volte. Per una
biscottate maggiore friabilità, all’impasto tradizionale si aggiungono margarina o
oli vegetali.
Gallette di riso Ci si riferisce alle gallette tondeggianti preparate con riso per lo più
integrale, hanno un indice glicemico più alto del pane e minore
apporto vitaminico.
CONDIMENTI PRINCIPALI
Si fa riferimento ai grassi usati a crudo o in cottura per condire, aromatizzare e cuocere.
Questi prodotti possono essere molto diversi tra loro per origine, caratteristiche chimico-
fisiche e resistenza alle alte temperature.
Vengono di seguito riportati i diversi tipi di grassi, distinti in base alla loro origine
animale o vegetale:
GRASSI ANIMALI
Lardo/strutto È costituito dal grasso sottocutaneo del maiale. Pur avendo un discreto
contenuto di acidi grassi essenziali, apporta una quota significativa di
colesterolo ed è poco digeribile.
GRASSI VEGETALI
Olio di oliva Si ricava dalla spremitura delle olive ed è costituito da acidi grassi
monoinsaturi, in particolare da acido oleico, che ha un effetto protettivo
sul sistema cardiovascolare. Resiste alle alte temperature meglio degli
oli di semi ma è preferibile l’uso a crudo, poiché il calore può
modificarne la struttura chimica. L’olio di migliore qualità è ottenuto per
estrazione meccanica ed è riconoscibile dalle diciture "vergine" o
"extravergine”.
Oli di semi Sono oli estratti da leguminose, semi o cereali. Sono costituiti per lo più
da acidi grassi mono e polinsaturi, per cui a temperatura ambiente sono
liquidi.
- Olio di arachide: si ricava dai semi di arachide ed è quello che
meglio resiste alle alte temperature tra gli oli estratti dai semi;
- olio di soia: si utilizza sia a crudo sia in cottura, ma è preferibile
non scaldarlo;
- olio di girasole: si ottiene mediante estrazione chimica o fisica,
apporta buone quote di acido linoleico, un acido grasso
essenziale;
Olio MCT È caratterizzato da una quota elevata di acidi grassi a media catena
(MCT). Il consumo di questo prodotto deve essere suggerito dal medico
e non deve sostituire del tutto gli altri grassi vegetali.
LA SCELTA E L’IMPIEGO
LA CONSERVAZIONE
Sale Sono disponibili vari tipi, alcuni con aggiunta di iodio, così da prevenire
deficit nutrizionali. Si consiglia di non eccedere nell’aggiungere sale alle
preparazioni.
Salsa di soia Comprende due tipologie di prodotti: salsa di soia e tamari. Entrambi
vanno usati solo a fine cottura, in alternativa al sale.
Bevande Caffè, cioccolata ed alcuni infusi a base di guaranà e matè sono bevande
nervine analcoliche dall’effetto energizzante. Fanno parte di questo gruppo anche
gli Energy drink, che contengono sostanze stimolanti, come caffeina e
taurina, combinate a fonti energetiche ad assorbimento rapido.
Come ogni alimento, è bene attenersi al tipo ed alle quantità di bevanda indicate in
dieta. Per non incidere sul bilancio energetico sono da preferire le bevande prive di
apporti calorici, senza l’aggiunta di zucchero. Nonostante la vasta gamma di prodotti
disponibili in commercio, la scelta migliore resta l’acqua.
Essa ha molteplici funzioni:
- facilita la digestione, l’assorbimento, lo spostamento e l’utilizzo dei nutrienti;
- veicola e rimuove le scorie ed i prodotti del catabolismo cellulare;
- mantiene integre le strutture cellulari e tissutali;
- contribuisce alla regolazione della temperatura corporea;
- garantisce una giusta consistenza del materiale intestinale.
Non esiste un fabbisogno fisso e valido per tutti, è tuttavia consigliabile bere non meno
di 1-1,5 litri di acqua al giorno, prediligendo quella di fonte o acqua minerale non
gassata ed a temperatura ambiente.
In genere tale quantità è in grado di garantire un equilibrio idrico ottimale nella maggior
parte della popolazione sana, mentre in soggetti con patologie di carattere
cardiovascolare e renale è bene attenersi ad eventuali diverse prescrizioni.
L’assunzione di acqua deve essere tale da permettere il cosiddetto bilancio idrico, cioè
l’introito deve compensare le perdite di liquidi. Le principali perdite si registrano con le
urine, la sudorazione, la respirazione e le feci. Rappresentano quindi condizioni di
maggiore fabbisogno l’iper-sudorazione, per esempio in caso di esercizio fisico o nella
stagione estiva, la febbre ed altri stati patologici.
In genere, è opportuno ripartire l’assunzione di acqua durante l’arco della giornata,
preferibilmente anticipando lo stimolo della sete. Si ricorda poi che è auspicabile bere
una quantità moderata di acqua durante i pasti, poiché migliora e facilita la digestione.
Solo eccessive assunzioni possono rallentare il processo digestivo, senza tuttavia
comprometterlo.
L’acqua può costituire una fonte significativa di minerali, importante per aumentare
l’apporto giornaliero di micronutrienti. In alcuni casi, inoltre, va considerata come un
coadiuvante terapeutico: le acque calciche sono indicate soprattutto durante la crescita,
la gravidanza, l’allattamento e per la prevenzione dell’osteoporosi dopo i 50 anni; quelle
bicarbonate hanno invece proprietà antiinfiammatorie e digestive.
DOLCIFICANTI NATURALI
Sciroppo/ Gli sciroppi derivano dalla germinazione dei cereali, i più comuni sono
Malto di quelli a base di orzo, riso, mais e frumento. I diversi tipi di malto non
cereali favoriscono la carie, hanno però minor potere dolcificante.
Sciroppo Si ricava dalla linfa di alcune specie d’acero. A parità di peso, questo
d’acero prodotto è meno calorico del miele ed ha una quota di minerali più alta.
Stevia È un edulcorante ricavato da una pianta originaria del Sud America, privo
di calorie e dall’elevato potere dolcificante.
DOLCIFICANTI DI SINTESI
Sucralosio Ha potere dolcificante 600 volte superiore a quello dello zucchero e non
provoca carie.
Ciclamati Hanno potere dolcificante 30 volte superiore a quello dello zucchero, non
causano carie e non hanno apporti energetici. Il loro utilizzo non è
permesso negli Stati Uniti.
LA CONSERVAZIONE
IL CONSUMO
L’apporto nutrizionale di questi alimenti può essere utile soprattutto in alcune condizioni
in cui venga richiesto un particolare dispendio energetico.
È però ormai noto che il consumo eccessivo di zuccheri, nell’ambito di un regime
alimentare non equilibrato, è correlato allo sviluppo di sovrappeso, obesità, diabete ed
altre “malattie del benessere”.
Come per ogni altro alimento, è quindi fondamentale assumere il tipo di dolcificante
assegnato in dieta rispettando le quantità indicate.
È sempre bene, nell’ambito di un regime alimentare equilibrato, non abusare dei dolci,
consumandoli solo in particolari occasioni e festività. Qualora non sia possibile evitare di
assumerli, è opportuno scegliere i dessert che hanno un apporto energetico ridotto, cioè
quelli a base di frutta, senza creme e farciture.
È quindi preferibile scegliere i dolci con il maggior contenuto di acqua, come gelati alla
frutta, granite e ghiaccioli, il cui apporto energetico è dovuto per lo più alla quota di
zuccheri presenti.
È consigliabile, altresì, prediligere i prodotti preparati in casa ed evitare i dolci di
produzione industriale, i quali possono contenere ingredienti di origine non definita e di
bassa qualità.
Nel caso del pasto a base di pizza, è consigliabile riferirsi agli alimenti assegnati in dieta,
evitando i condimenti elaborati o che prevedano alimenti proteici di origine diversa. La
scelta migliore è la pizza con farcitura semplice, preferibilmente a base di verdure o
ortaggi oppure con pesce.
Si consiglia poi di accompagnare il pasto con acqua minerale naturale, evitando bevande
gassate o alcoliche, di non spizzicare crostini, fritture ed antipasti in genere.
AUTOGRILL
Alcuni autogrill sono dei veri e propri ristoranti in cui si può trovare un’ampia gamma di
piatti, così che anche in questo caso possano essere valide le indicazioni date nei
precedenti paragrafi.
Vengono riportati alcuni consigli per effettuare la scelta migliore:
Sono occasioni di ritrovo che si verificano, in genere, nelle ore pomeridiane-serali, in cui
non mancano stuzzichini salati, dolci, salatini, bibite ed alcolici.
Queste feste/rinfreschi sono le situazioni più difficili da gestire ed eventualmente anche
da recuperare.
È bene, in questi casi, consumare prima il pasto previsto in dieta in modo da non
avvertire fame e non assumere tutto ciò che capita.
Quando questo non è possibile, si consiglia di scegliere gli alimenti sul modello della
dieta, evitando salatini, patatine, dolci e preferendo l’acqua ad altre bevande.
Durante questi intrattenimenti è auspicabile cercare la compagnia di persone gradevoli,
in modo che il colloquio che si sviluppa possa contribuire a distogliere l’attenzione dal
cibo.
- Bere due bicchieri di acqua al risveglio, prima di andare a dormire e prima di ogni
pasto principale; bere un bicchiere d'acqua prima di ogni spuntino
- Pranzo e cena possono essere scambiati tra di loro, cosi come gli spuntini, purché
sempre nell'ambito della stessa giornata
- Uno dei due spuntini può essere sostituito con un vasetto da 170 g di yogurt greco
o un vasetto da 125 g di yogurt 0,1% grassi.
- Non mangiare di più o di meno di quanto indicato e non scegliere alternative non
presenti in dieta. Nel caso contattarmi.
- Non consumare pane se nello stesso pasto è presente un primo piatto (e viceversa)