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STIMOLANTI PSICOMOTORI (stimolanti del SNC)

Appartengno alla categoria S6 (proibite in competizione)

Sono suddivisi in due gruppi : 1. stimolanti non specificati → anfetamina e cocaina 2.


stimolanti specificati → epinefrina.

A livello del simpatico, i farmaci o le sostanze si possono suddividere in: 1.


simpaticomimetici→ se vanno a mimare gli effetti del simpatico; 2. simpaticolitici → se vanno
a antagonizzaare gli effetti dell’attivazione del simpatico

Tra i SIMPATICOMIMETICI abbiamo dei farmaci che si possono considerare gli agonisti
perchè vanno direttamente a stimolare i recettori per l’ADRENALINA e la noradrenalina; poi
ci sono altri farmaci che vanno sempre a stimolare il sistema simpatico ma non direttamente
che causeranno un aumento della disponobilità sinaptica di monoamine (dopamina,
noradrenalina, serotonina).

Tra quelli che hanno azione indiretta abbiamo la COCAINA e l’AMFETAMINA che sono da
considerare a tutti gli effetti come dei SIMPATICOMIMETICI ad azione INDIRETTA.

Abbiamo anche dei farmaci che hanno un’azione mista, perchè sono sia capaci , con una
certa affinità di stimolare i recettori adrenergici (alpha e beta), sia di agire con un
meccanismo più indiretto aumentando questa disponibilità, questo rilascia di monoamina, e
quindi hanno questo duplice effetto→ un esempio ne è l’EFODRINA.

COCAINA
é quella che da effetti più clamorosi rispetto agli altri, è anche tra le sostanze di abuso, che
sono considerate sostanze di abuso.

La cocaina è uno degli alcaloidi presente in natura in varie piante.

Nel gruppo degli stimolati abbiamo le:

AMFETAMINE
Sono soprattutto di origine sintetica e poche sono quelle naturali (efedrina, catinone)

Il capostipite di questa classe di sostanze è l’AMFETAMINA, poi però è stata modificata fino
ad arrivare alla METAMFETAMINA.

La DESTROAMFETAMINA è molto più potente dell’AMFETAMINA.


MECCANISMO D'AZIONE
Abbiamo detto che tra la cocaina e l'amfetamina il fine era lo stesso ma era diverso come
veniva raggiunto.

MECCANISMO D'AZIONE DELLA COCAINA


Nella neurotrasmissione abbiamo le vescicole contenenti il neurotrasmettitore che si
fondono con la membrana pre-sinaptica e liberano il neurotrasmettitore che è libero poi di
andare ad agire sui propri recettori localizzati a livello post-sinaptico, ma molto spesso
anche a livello pre-sinaptico.

Che cosa fa questa cocaina?


La cocaina va ad inibire un trasportatore che è responsabile della ricaptazione delle
momoamine, soprattutto dopamina, serotonina e noradrenalina; quindi questa cocaina va ad
inibire il trasportatore, e se inibisco il trasportatore avremo un aumento del
neurotrasmettitore, in questo caso parliamo soprattutto di dopamina, e quindi avremo un
aumentato effetto di tutti quegli effetti dovuti alla dopamina o alla serotonina sempre a
seconda di dove ci troviamo.

QUINDI :
INIBIZIONE DELLA RICAPTAZIONE DELLA DOPAMINA-->
- aumento dopamina
- maggiore stimolo e prolungamento sensazione di piacere

Questo è il meccanismo d'azione della cocaina.

MECCANISMO D'AZIONE DELL'AMFETAMINA


Anche questa alla fine causerà un aumento del neurotrasmettitore ma con un meccanismo
d'azione diverso.

In questo caso l'amfetamina va a promuovere il rilascio delle momoamine, soprattutto la


dopamina e la noradrenalina a livello della terminazione nervosa.

Come fanno a determinare un aumento del rilascio?


Abbiamo diverse tappe, perchè l'amfetamina viene trasportata all'interno del neurone,
utilizzando questi stessi trasportatori che possono essere bloccati dalla cocaina --> quindi in
questo caso c'è l'aumento della concentrazione intracellulare dell'amfetamina a all'interno
del neurone.

A questo punto l'amfetamina va a bloccare ed utilizzare un altro trasportatore che è quello


vescicolare, cioè quello che permette al neurotrasmettitore di entrare nelle vescicole e quindi
di concentrarsi nelle vescicole; quindi questo trasportatore il neurotrasmettitore e lo utilizza
per far si che l'amfetamina entri all'interno delle vescicole al posto del vero trasmettitore e
spinge fuori il neurotrasmettitore.
Se in più l'amfetamina va a bloccare le MAO (avevamo detto che a livello delle catecolamine
del simpatico esistono due sistemi enzimatici più importanti, che sono da una parte le
MAO(monoaminossidasi)) le MAO hanno una localizzazione intracellulare e quindi abbiamo
il neurotrasmettitore che libera nel citoplasma, e non più nelle vescicole, ed aumenta e
inoltre diminuisce la sua degradazione.

Questo aumento fa si che si inverta questo trasportatore, per cui si ritrova un alta
concentrazione di noradrenalina(neurotrasmettitore), e quindi inverte e fa uscire
noradrenalina ed aumenta il rilascio di noradrenalina, non mediante un meccanismo
recettoriale, ma perchè -->

IN SINTESI
l'amfetamina viene ricaptata all'interno del neurone, aumenta, agisce su questo
trasportatore, lo blocca per il neurotrasmettitore e viene trasportato lui all'interno della
vescicola, si sostituisce al normale neurotrasmettitore e quindi lo fa uscire dalla vescicola, il
normale neurotrasmettitore che fuoriesce dalla vescicola va nel citoplasma dove tra l'altro
questo farmaco (amfetamina) blocca le MAO del sistema enzimatico, quindi aumenta la
concentrazione del neurotrasmettitore, questa aumentata concentrazione del
neurotrasmettitore fa si che viene invertito il trasportatore e quindi fuoriesce ed aumenta la
noradrenalina.

RISULTATO FINALE
Il risultato è uguale a quello della cocaina, quindi aumento della disponibilità di
neurotrasmettitori all'esterno, ma mentre la cocaina va a bloccare il trasportatore
responsabile della ricaptazione delle momoamine(dopamina, noradrenalina,), l'amfetamina,
invece aumenta il suo rilascio.

COCAINA - AMFETAMINA --> EFFETTI FARMACOLOGICI


- a livello del SNC abbiamo euforia, possiamo avere uno STA(aumentato stato di allerta, di
prontezza mentale, di concentrazione, di sicurezza di se)
- tendono a diminuire il senso della fatica
- determinano insonnia
- hanno un effetto anoressizzante
- stimolazione del centro del respir(aumento della frequenza respiratoria)
- stimolazione del centro cardiovascolare(tachicardia)
- stimolazione del centro della termoregolazione (aumentatta temperatura corporea)

EFFETTI CENTRALI E PERIFERICI DI COCAINA E AMFETAMINA

- EFFETTI CENTRALI--> a livello centrale, a seconda del neurotrasmettitore e a seconda


della zona che viene stimolata, possiamo avere un aumentato stato di allerta; a lungo
andare si può avere paranoia, psicosi, schizofrenia.
EFFETTI PERIFERICI--> aumento della frequenza cardiaca, ipertensione, vasospasmo,
infarto del miocardio, ictus. (avremo un aumento dunque del sistema simpatico)

TOSSICITÀ ACUTA
Nella tossicità acuta possiamo avere:
- psicosi tossica
- delirio
- paranoia
- confusione
- convulsioni
- coma
- insufficienza respiratoria
- arresto cardiaco
- morte

L'uso cronico può portare a tossicodipendenza

COCAINA
- La cocaina non induce una dipendenza fisica(si ha quando sospendiamo una terapia o
l'uso della sostanza e alla sospensione abbiamo una sindrome di astinenza) ma induce una
dipendenza psichica(forte desiderio di assumere quella determinata sostanza perchè fa
stare meglio).
- Da luogo a tutta una serie di effetti tossici che vanno verso diversi tipi di psicosi.

EFFETTI A BREVE TERMINA DELLA COCAINA


- aumentata energia
- diminuzione appetito
- aumentata frequenza cardiaca e pressione sanguigna
- aumentata temperatura
- pupille dilatate

EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLA COCAINA


- assuefazione
- irritabilità e disturbi dell'umore
- irrequietezza
- paranoia
- allucinazioni uditive

FARMACOCINETICA DELLA COCAINA (destino della cocaina


nell'organismo)
VIE DI SOMMINISTRAZIONE
- orale
- intranasale
- inalatoria(fumo) - base libera - crack
- parenterale (intramuscolare, endovenosa, sottocutanea)

ASSORBIMENTO
L'assorbimento è:
- piuttosto rapido per via intranasale--> picco plasmatico dopo circa 30 minuti
- rapidissimo per via inalatoria --> picco plasmatico dopo pochi minuti
- più lento dopo somministrazione sottocute per la vasocostrizione

EMIVITA
30-40 minuti

BIODISPONIBILITÀ PLASMATICA
bassa

DISTRIBUZIONE
- rapidamente nel SNC
- passa la barriera placentare e va nel latte

FARMACOCINETICA DELLE AMFETAMINE


VIE DI SOMMINISTRAZIONE E ASSORBIMENTO
- per via orale
- per inalazione
- per via endovenosa
per sostanze di abuso di solito vengono usate la via inalatoria e la via endovenosa perchè
danno maggiore tossico-dipendenza

DISTRIBUZIONE
La distribuzione è piuttosto rapida e ampia; queste sostanze passano la barriera emato-
encefalica

BIOTRASFORMAZIONE
ampia metabolizzazione ad opera di diversi tipi di enzimi

ELIMINAZIONE
per via renale

EFEDRA
L'efedrina è un alcaloide estratto da alcune piante appartenenti al genere Ephedra

EFFETTI VANTATI CHE SPINGONO ALL'USO


- aumenta l'energia
- stimola la perdita di peso
- aiuta il respiro nell'asma
- migliora la concentrazione

MECCANISMO D'AZIONE EFEDRINA


All'inizio abbiamo detto che questa sostanza ha una azione mista (agisce sia direttamente
legandosi ai recettori adrenergici che indirettamente facendo aumentare la liberazione del
neurotrasmettitore)

Sono dei farmaci che vengono utilizzati nel raffreddore (ma illegalmente anche come
anoressizzanti), hanno effetti simili alle amfetamine (anche come reazioni avverse) quando
impiegati a dosaggi elevati

Nella lista delle sostanze proibite, sono proibite qualora la loro concentrazione nelle urine è
maggiore di un valore soglia(10mg/ml)

REAZIONI AVVERSE DELL'EFEDRA


CARDIOVASCOLARI
- aritmie
- arresto cardiaco
- tachicardie

SISTEMA NERVOSO
- psicosi
- pensieri suicidari
- convulsioni e tremori
- disturbi vestibolari
- insonnia
- nervosismo

GASTROINTESTINALI
- nausea e vomito
- stipsi

METILXANTINE (CAFFEINA, TEOFILLINA, TEOBROMINA)


Questa fa parte delle sostanze non più proibite dalla WADA ma rimangono nel programma
di monitoraggio quindi sono seguite per il loro uso.

Sono degli alcaloidi di origine naturale presenti in molte piante, tra cui il cacao

MECCANISMO D'AZIONE DELLE METILXANTINE


Sono diversi meccanismi d'azione che concorrono all'effetto finale di queste metilxantine
I più importanti sono due:
1. ANTAGONISMO RECETTORIALE VERSO L'ADENOSINA
2. INIBIZIONE DELLA FOSFODIESTERASI
ANTAGONISMO SUI RECETTORI DELL'ADENOSINA
I recettori dell'adenosina sono diversi; l'adenosina deriva dal metabolismo dell'ATP, AMP,
poi arriviamo all'adenosina (nucleoside), poi passiamo alle basi dove perdiamo lo zucchero
legato.
Questa adenosina ha quindi dei recettori, i quali sono recettori metabotropici(recettori di
membrana accoppiati a Gprotein) e si chiamano recettori A1, A2 e A3.
La caffeina è un antagonista non selettivo per i recettori A1 e A2, due recettori che però
sono uno l'opposto dell'altro--> l'A1 è collegato ad una Giprotein, quindi va a ridurre la
produzione di AMPciclico; mentre invece l'A2a è collegata ad una Gsprotein quindi
determina un aumento dell'AMPciclico, quindi sue effetti opposti.
Però, l'effetto finale che viene determinato da questo antagonismo dipende da quale di
questi due effetti prevale dell'adenosina;

Noi l'adenosina lo dobbiamo vedere complessivamente come un trasmettitore inibitorio a


carico del sistema nervoso centrale, c, un trasmettitore che va ad inibire il rilascio di
catecolamine, un trasmettitore che va ad inibire l'adenilatociclasicon l'enzima che determina
la produzione di AMPciclico e quindi che determina contrazione delle vie aeree muscolari
lisce; e poi vediamo come questi recettori A1 sono anche presenti a livello del cuore, a livello
del nodo senoatriale dove avremo un effetto cronotropo e dromotropo negativo.

Ovviamente se la caffeina è un antagonista andrà ad antagonizzare tutti questi effetti e


avremo l'opposto; quindi in questo caso è uno stimolante del sistema nervoso centrale, va
ad aumentare il rilascio di catecolamine, inibisce un inibizione dell'adenilatociclasi (quindi
avremo un aumento dell'AMPciclico), e avremo un effetto cronotropo e dromotropo positivo.
Quindi, complessivamente, la caffeina va ad invertire tutti questi effetti.

Per la sintesi avremo l'adenilato-ciclasi, per la degradazione avremo la fosfo-diesterasi, e la


caffeina va a bloccare l'effetto di queste fosfo-diesterasi oltre al fatto che va a bloccare gli A1
che inibiscono l'AMPciclico--> tutto questo determina un aumento dell'AMPciclico.

CAFFEINA E/O TEOFILLINA--> EFFETTI FARMACOLOGICI

SISTEMA NERVOSO CENTRALE


- aumento dell'attività psicomotoria
- aumento della resistenza al sonno e alla fcatica
- riduzione dei tempi di reazione
- aumento dello sforzo intellettuale
- tremore

MIDOLLO ALLUNGATO
- stimolazione del centro respiratorio e del centro vasomotore
- stimolazione del nervo vago
- ipersecrezione gastrica
- ipermotilità intestinale
SISTEMA CARDIOVASCOLARE
- vasodilatazione delle coronarie
- aumento della gittata cardiaca

MUSCOLATURA LISCIA BRONCHIALE


- azione miorilassante

MUSCOLATURA SCHELETRICA
- aumento della capacità lavorativa

RENE
- aumento della diuresi

FARMACOCINETICA METILXANTINE
- Assorbimento rapido e completo dopo somministrazione orale
- Preparazione a rilascio controllato
- Ampia distribuzione
- Grandi variazioni interindividuali (da soggetto a soggetto) nella clearance (capacità di -
depurare l'organismo da una sostanza) e nel metabolismo epatico
- Emivita varia con l'età:
* bambini --> 3-5 ore
* adulti --> 8-9 ore
* adulto fumatore --> 3 ore
* insufficienza epatica --> circa 25 ore

METILXANTINE EFFETTI TOSSICI


Hanno un basso INDICE TERAPEUTICO
L'uso CRONICO di questi farmaci può determinare:
- insonnia
- aritmie cardiache
- ansia
- vomito
- tremore
- iperventilazione
Gli effetti collaterali cardiovascolari aumentano in caso di concomitante impiego di beta 2
antagonisti

A concentrazioni tossiche possono causare:


- convulsioni
- insufficienza respiratoria
- morte
TOLLERANZA (a liungo andare la stessa quantità di farmaco non fa più lo stesso effetto
e quindi si ha la necessità di aumentare la dose per avere lo stesso effetto)E
DIPENDENZA ALLA CAFFEINA (psicofisica)

ASTINENZA DA CAFFEINA
La caratteristica dell'astinenza alla caffeine è la CEFALEA GENERALIZZATA PULSATILE
che può essere accompagnata da NAUSEA e VOMITO

La caffeina è legata all'astinenza ma può comparire anche nell'intossicazione

ALTRI SINTOMI DA ASTINENZA ALLA CAFFEINA


- sonnolenza
- stanchezza e ridotta capacità di concentrazione
- irritabilità
- riduzione della loquacità e della socievolezza
- sintomi simil-influenziali
- visione indistinta
- ansia, depressione
- nervosismo, tremore, irrequietezza
- confusione, craving

STIMOLANTI--> DOPING NELLO SPORT


Migliorare le prestazioni sportive in gara:
- aumento della vigilanza e concentrazione
- minore senso di fatica
- maggiore resistenza e tolleranza, non potenza
- autoesaltazione e maggiore intraprendenza

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