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Neurotrasmissione

E Dipendenza
A CURA DI:
LUDOVICA MONACO
JACOPO MARRONE
FRANCESCA COSTA
NEURONI E NEUROTRASMETTITORI:
• I neuroni comunicano fra loro attraverso messaggeri chimici chiamati:
neurotrasmettitori, i quali attivano cellule macromolecolari di origine proteica
chiamate recettori.
• I neuroni inviando un segnale, liberano neurotrasmettitori che si legano al recettore
situato sulla superficie del neurone ricevente. L’interazione fra il neurotrasmettitore
e il recettore da via a una serie di eventi bioumorali e comportamentali
• Ogni recettore viene attivato da un particolare neurotrasmettitore presente
all’interno del cervello e quindi detto ENDOGENO ma sostanze chimiche psicoattive
possono mimare il comportamento di un neurotrasmettirore e oltrepassare la
barriera biologica emato-cefalica che ha il compito di bloccare il passaggio di diverse
sostanze nocive
• Esistono circa 100 neurotrasmettitori diversi, ogni neurone ne produce e rilascia
uno o pochi ma sulla propria superficie ha recettori per diversi altri
neurotrasmettirori facendo in modo che i sistemi neurorecettoriali delle varie aree
cerebrali interagiscano fra di loro.
SISTEMI NEUROTRASMETTITORIALI:
1. SISTEMA DOPAMINERGICO MESOLIMBICO:
coinvolto nelle autosomministrazioni di
sostanze stimolanti psicotrope come la
cocaina e le anfetamine
2. SISTEMA PER GLI OPPIODI: contribuisce
agli effetti positivi di rinforzo e di
gratificazione di morfina e derivati come
alcol e nicotina
3. SISTEMA SEROTONINERGICO: attiva i
meccanismi attraverso i quali stimoli di
diversa natura inducono risposte motorie e
emozionali
4. SISTEMA GABAergico: inibisce i sistemi
neurali eccitatori contribuendo
all’instaurarsi della tolleranza e della
dipendenza verso varie sostanze esempio di rilascio di serotonina
LA DOPAMINA:
• La dopamina é un neurotrasmettitore dei neuroni che controlla il movimento, la
sensazione di piacere, la ricompensa e la regolazione del sonno.
• La varietà degli effetti della dopamina é dovuta anche al diverso grado di risposta
dei neuroni dopaminergici (neuroni dediti alla produzione di dopamina) a due
tipi di stimoli: l’appetitivo e il consumatorio

Mantenere l’individuo a
Attraggono un individuo verso una ricompensa
contatto con la ricompensa
• Le vie che segue la dopamina all’interno del cervello, essendo prodotta da diversi
organi cerebrali (nucleus accumbens, ipofisi, amigdala…) sono 4: la via
dopaminergica mesolimbica, mesocorticale, nigrostriatale e quella
tuberoinfundibolare
• La VIA MESOLIMBICA rappresenta la via finale comune per il rinforzo e la
gratificazione indotti da stimoli fisiologici o da SOSTANZE D’ABUSO PSICOTROPE
LA DOPAMINA NEL SISTEMA DOPAMINERGICO MESOLIMBICO::

• Il sistema mesolimbico produce dopamina a seguito


di eventi piacevoli in un range compreso entro
picchi fisiologici che vengono modulati da altre
sostanze endogene quali le endorfine,
l’anandamide, l’acetilcolina…
• Le sostanze psicotrope come la cocaina attivano il
sistema mesolimbico allo stesso modo delle
sostanze endogene ma con conseguente aumento
della dopamina rilasciata
• L’insieme dei meccanismi che caratterizzano la
gratificazione é responsabile dell’instaurarsi del
fenomeno di DIPENDENZA
DALLA SOSTANZA (cocaina) ALLA DIPENDENZA:
• Ogni volta che si provano sensazioni di piacere siamo indotti a ripetere il
comportamento che le ha generate e responsabile di questo meccanismo é il
circuito del reward o sistema di ricompensa.
• Quando la dopamina viene rilasciata e giunge ai recettori, provocandoci
sensazioni di piacere, deve essere subito rimossa dallo spazio sinaptico e
successivamente trasportata indietro nei neuroni da una speciale proteina
(trasportatore della dopamina)
• La maggior parte delle sostanze d’abuso fra cui la cocaina, accrescono il livello
di dopamina nel circuito del reward, bloccando la ricaptazione della dopamina
a livello presinaptico
• L’esposizione ripetuta al rilascio di dopamina disorganizza il circuito del reward,
che non è più reattivo agli stimoli quotidiani e l’unica cosa percepita
gratificante è la sostanza
Esempio di azione della cocaina (blocca il recupero di dopamina nel terminale presinaptico con
conseguente aumento della dopamina in circolo)
• La dipendenza dipende anche da fattori genetici: soggetti il cui sistema
mesolimbico presenta un ridotto numero di recettori per la dopamina,
percepiscono alla prima introduzione della sostanza un effetto disinibente che
diventa sempre più gratificante aumentando la dose, mentre soggetti “sani”
percepiscono sensazioni disforiche che non lo indurranno a ripetere l’assunzione.
• La dipendenza ad una sostanza porta alla sua tolleranza cioe alla diminuzione
progressiva di certi effetti, dovuta anche alle modificazioni neuroadattative
permanenti in risposta all’assunzione della sostanza.
IL CRAVING:
• Una delle manifestazioni della dipendenza é il craving: un’attrazione nei confronti di
determinate sostanze psicotrobe d’abuso che compresa entro un certo valore di
intensità é fisiologica
• Il craving risveglia i circuiti neurali nei quali sono immagazzinate le memorie degli
schemi comportamentali prodotti dalle sostanze d’abuso psicotrope
• Non é ancora chiara la modalità di misurazione dell’intensità del craving ne quali
siano esattamente i circuiti attivati eppure diversi studi mostrano un enorme
attivazione del nucleo orbito-frontale, nella corteccia cerebrale, con una
autonomizzazione rispetto ai normali input provenienti dal sistema della
gratificazione
• Il nucleo, che sintetizza afferenze al fine di produrre decisioni comportamentali, così
facendo si iperfunzionizza diventando incontrollabile

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