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Sistema endocrino e ormoni

Gli ormoni

Nella definizione
classica, gli ormoni
(dalla lingua greca
όρμάω - "mettere in
movimento") sono
messaggeri chimici
secreti nel sangue da
tessuti specializzati, le
ghiandole e cellule
endocrine, e
trasportate in altre
parti del corpo dove
agiscono su tessuti
bersaglio in modo da
produrre effetti
fisiologici specifici.
Il primo esperimento di endocrinologia
Berthold castrò giovani galli (gruppo 2) e osservò che gli animali mostravano un declino
del comportamento sessuale e dei caratteri sessuali secondari quali la cresta. Inoltre,
osservò anche che il reimpianto di un testicolo (gruppo 3) faceva recuperare sia il
comportamento normale dei galli sia le loro creste.

Essi riprendevano a
cantare e mostravano
comportamenti sessuali
usuali. Poiché attraverso
il reimpianto del testicolo
non venivano ristabilite
le connessioni nervose,
Berthold concluse che il
testicolo rilasciava nel
sangue una sostanza
chimica capace di
influenzare sia il
comportamento che le
strutture corporee.
• La comunicazione endocrina si verifica quando la molecola di segnalazione, spesso
trasportata dal sangue, agisce su una cellula bersaglio posta a grande distanza. Tale
molecola è un ormone. È un tipo di segnalazione relativamente lenta, la cui velocità
dipende dal flusso sanguigno o da quella del fluido in cui è contenuta la molecola
(un'alternativa potrebbe essere il liquido cefalorachidiano).
Molteplicità di azione degli ormoni

Uno stesso
ormone spesso
ha effetti
multipli (ormone
A e C) su molti
gruppi di cellule
bersaglio
diverse.
Parimenti, uno
stesso processo
può essere
influenzato da
ormoni diversi.
Comunicazione neurocrina: Comunicazione endocrina:

1) I segnali nervosi viaggiano lungo canali 1) I segnali ormonali giungono per


prefissati. diffusione in svariati distretti corporei.
2) I segnali ormonali sono lenti, misurati
2) I segnali nervosi sono rapidi, misurati in
in secondi e minuti.
millisecondi.
3) I segnali ormonali percorrono distanze
3) Percorrono distanze piccolissime, la
elevate, dal sito di secrezione all’organo
fessura sinaptica è 30 nanometri. bersaglio.
4) I segnali nervosi sono digitali, cioè 4) I segnali ormonali sono analogici, cioè
impulsi del tipo tutto o nulla. graduati di intensità.
5) I sistemi nervosi sono coinvolti nel 5) I sistemi endocrini sono coinvolti nei
controllo volontario. processi autonomici.
Comunicazione neuroendocrina:
Principi generali dell’azione ormonale
• Gli ormoni agiscono di frequente in modo graduale attivando risposte fisiologiche e
comportamentali anche ore o addirittura giorni dopo che sono entrati nel flusso
sanguigno.
• Gli ormoni generalmente non determinano il verificarsi di un dato comportamento
ma ne aumentano la probabilità o l’intensità.
• Il rilascio di ormoni è determinato da stimoli ambientali ne consegue che vi è una
relazione biunivoca fra il comportamento e gli ormoni.
• Gli ormoni possono agire su molteplici tessuti o organi così come un singolo
comportamento può essere influenzato da molti ormoni diversi.
• Gli ormoni sono prodotti ad intermittenza ovvero emessi in circolo con picchi di
secrezione.
• I livelli ormonali variano ritmicamente nel corso della giornata secondo cicli
dettati dai cosiddetti orologi circadiani.
• Gli ormoni si influenzano gli uni con gli altri.
• Stessi ormoni in specie differenti possono svolgere funzioni molto diverse tra loro.
• Gli ormoni possono influenzare solo quelle cellule che possiedono una proteina
recettrice per quell’ormone.
Classificazione ormoni
Ormoni proteici: sono composti da una sequenza di amminoacidi

Ormoni amminoacidici: costituiti dalla modificazione di un singolo


amminoacido.

Ormoni steroidei: sono dei derivati del colesterolo con il quale condividono la
struttura a quattro anelli carboniosi condensati.
Gli ormoni peptidici
Gli ormoni peptidici e aminici sono
idrosolubili.
Siccome tali ormoni non possono
attraversare la membrana plasmatica
interagiscono con specifici recettori
sulla superficie esterna della
membrana delle cellule bersaglio.
Questi ormoni producono i loro
effetti grazie all’azione di un
“secondo messaggero” intracellulare,
quale ad esempio l’AMP ciclico
(AMPc) derivato dall’ATP, che attiva
allostericamente delle proteine
chinasi in grado di fosforilare e di
attivare o disattivare altre proteine
enzimatiche.
L’azione di questi ormoni è rapida, dell’ordine di secondi o di minuti, poiché
agiscono modificando l’attività di enzimi già presenti nelle cellule.
Gli ormoni steroidei

Gli ormoni steroidei sono


lipofili; agiscono principalmente
sul metabolismo energetico, sulla
crescita e la riproduzione.
Gli ormoni steroidei viaggiano
nel torrente circolatorio,
trasportati da particolari proteine
che prendono il nome di carrier:
le SBP (Steroid Binding Protein).
Una volta giunto sulle cellule
bersaglio, l’ormone, essendo di
natura lipidica, entra nella cellula
e interagisce con i suoi recettori
situati o all’interno del citoplasma
o del nucleo.
Il complesso ormone-
recettore si poi lega al
DNA promuovendo la
sintesi di alcune proteine
a discapito di altre in
modo da modificare
l’attività cellulare.
Gli steroidi agendo
direttamente sui processi
di trascrizione genica e
dunque sulla produzione
di proteine hanno un
effetto lento e duraturo
nel tempo
I meccanismi a feedback

I sistemi ormonali sono in grado di


controllare e valutare gli effetti
dell’ormone attraverso un sistema a
feedback (retroazione) negativo.

1. Nel tipo più semplice di controllo a


feedback, una ghiandola endocrina
rilascia un ormone che agisce sulle
cellule bersaglio ed ha anche
un’azione retroattiva che inibisce la
ghiandola che lo rilascia (feedback
autocrino).
I meccanismi a feedback (2)

2. L’ormone di una ghiandola endocrina


agisce su una cellula bersaglio producendo
una specifica serie di effetti biologici, le cui
conseguenze sono rilevate dalla ghiandola
endocrina che inibisce l’ulteriore rilascio di
ormone.

Ad esempio durante un pasto l’aumento


dei livelli di glucosio determina un
aumento del rilascio di insulina nel
torrente circolatorio da parte del pancreas.
L’insulina provoca l’ingresso del glucosio
nelle cellule muscolari e adipose.
La diminuzione del glucosio circolante
determina a sua volta una diminuzione del
rilascio di insulina da parte del pancreas.
Ipotalamo-Ipofisi

L'ipotalamo è situato nella zona


centrale interna ai due emisferi
cerebrali, costituisce la parte ventrale
del diencefalo e comprende
numerosi nuclei che attivano,
controllano e integrano i
meccanismi autonomici periferici,
l'attività endocrina e molte funzioni
quali la termoregolazione, il sonno,
il bilancio idro-salino e l'assunzione
del cibo.
L'ipotalamo controlla molte attività
necessarie per il mantenimento
dell’omeostasi, molte delle sue
funzioni sono mediate dall'ipofisi.
La superficie inferiore dell'ipotalamo si espande leggermente verso il basso formando
il tuber cinereum, dal cui centro sporge l'infundibolo, riccamente vascolarizzato, che
a sua volta si prolunga nell'ipofisi.

Il rapporto tra ipotalamo e ipofisi è detto asse ipotalamo-ipofisario e collega il sistema


nervoso al sistema endocrino o, per meglio dire, permette al primo di svolgere azioni
di regolazione sul secondo.
L’ipofisi posteriore

L’ipofisi posteriore contiene due ormoni


principali:

- l’ossitocina,

- l’ormone antidiuretico (ADH) chiamato


anche vasopressina perché dotato di
proprietà vasocostrittrici.

Questi due ormoni vengono sintetizzati dai


neuroni dei nuclei ipotalamici sopraottico
e sopraventricolare e vengono trasportati
alle loro terminazioni assoniche, dove
vengono rilasciati nei capillari dell’ipofisi
posteriore non appena arriva il potenziale
d’azione, entrando in circolo rapidamente.
Il riflesso di produzione
del latte

L’ossitocina induce anche il


riflesso di emissione del latte,
per contrazione delle cellule
della ghiandola mammaria.
La stimolazione del capezzolo
materno effettuata dalla
suzione del neonato induce
un’attività nel cervello della
madre che attiva l’ipotalamo,
il quale produce ossitocina,
che viene rilasciata
dall’ipofisi posteriore, che
causa la contrazione delle
cellule della ghiandola
mammaria rilasciando il latte.
Regolazione della secrezione di ADH o vasopressina
La secrezione è regolata da stimoli osmotici e volemici
Le variazioni dell’osmolarità dei liquidi corporei è rilevata da strutture cellulari
dell’ipotalamo chiamate osmocettori.

Le variazioni del volume dei liquidi corporei è rilevata da strutture cellulari dell’atrio
cardiaco chiamate barocettori.
Regolazione osmotica
Regolazione volemica
L’ipofisi anteriore
I corpi delle cellule
neuroendocrine dell’ipotalamo
sintetizzano differenti ormoni
rilascianti e vengono trasportati
alle loro terminazioni assoniche
dove vengono rilasciati, all’arrivo
del potenziale d’azione, in un
elaborato sistema di capillari
chiamato sistema portale
ipotalamo-ipofisario. Gli ormoni
rilascianti corrono lungo le vene
fino all’ipofisi anteriore, dove
influenzano, stimolando o
inibendo, le cellule che
producono gli ormoni tropici, i
quali circolano nel sistema
sanguigno e regolano le
ghiandole endocrine in tutto il
corpo.
Somatotropina
• La somatotropina, nota anche come ormone somatotropo, ormone della crescita
GH (growth hormone), è un ormone peptidico secreto dall'adenoipofisi.
• La sua principale funzione è di stimolare lo sviluppo dell'organismo umano e di
molti vertebrati, promuovendo l'accrescimento e la divisione mitotica delle cellule di
quasi tutti i tessuti corporei soprattutto tramite la stimolazione del fegato alla
produzione di polipeptidi detti fattori di crescita insulino-simili.
• Prodotta dalle cellule somatotrope dell’ipofisi anteriore sotto controllo della
somatocrinina (stimolante) e della somatostatina (inibente).
Il GH influenza il metabolismo proteico, lipidico e glucidico:
- Stimola ingresso di aminoacidi e sintesi proteica nel fegato e muscolo e nelle zone di
accrescimento osteo-cartilagineo
- Stimola la lipolisi per metabolismo energetico, per risparmiare proteine
- Stimola, quindi, la formazione di massa magra
- Stimola l’accumulo di glicogeno

In assenza di GH la velocità di accrescimento diventa circa la metà.


Regolazione metabolica e comportamentale della secrezione di GH

Fattori che favoriscono il rilascio di somatotropina:


1) Sonno profondo
2) Esercizio fisico
3) Ipoglicemia
4) Steroidi sessuali

Fattori che inibiscono il rilascio di somatotropina:


1) Iperglicemia
2) Dieta ricca di grassi
3) Glucocorticoidi (stress)
4) Diidrotestosterone
Sindromi da eccesso di GH:
Una eccessiva produzione di GH è
quasi sempre dovuta alla presenza
di Adenomi
ipofisari GH-secernenti.
•Quando ciò si verifica nell’adulto
il quadro clinico che ne deriva è
l’Acromegalia;
•Nei giovani, invece, il
Gigantismo.

Nanismo ipofisario
Deficit di secrezione del GH in età giovanile.
Effetti:
L’accrescimento corporeo è fortemente ridotto ma lo sviluppo
scheletrico avviene mantenendo le normali proporzioni del corpo
(nanismo armonico): pur raggiungendo un’altezza massima di 120
cm nell’adulto, le proporzioni relative di arti superiori, arti inferiori
e tronco sono corrette.
Gli ormoni tiroidei
La tiroide è una ghiandola a forma di farfalla sotto la laringe. È composta da
sacchetti sferici detti follicoli tiroidei. Le cellule follicolari producono due ormoni
tiroidei: la tiroxina (T4) e la triiodiotironina (T3).

La ghiandola tiroidea ha la caratteristica capacità di immagazzinare grandi


quantitativi di ormoni, sufficienti per 100 giorni, che possono rilasciare lentamente.
Gli ormoni tiroidei
Gli ormoni tiroidei
Gli ormoni tiroidei regolano:
1. l’aumento del consumo di ossigeno e il tasso metabolico basale;
2. il metabolismo cellulare;
3. la crescita e lo sviluppo tissutale.

• Tessuto adiposo: stimolano gli enzimi lipolitici, disaccoppiano la fosforilazione


ossidativa, stimolano la termogenesi.
• Fegato: stimolano la glicogenolisi e la gluconeogenesi aumento della glicemia:
supporto metabolico ai tessuti che ossidano attivamente substrati energetici per
supplire alla necessità di alimentare la catena respiratoria.
• Sistema respiratorio: aumentano la frequenza respiratoria – compensano il
consumo O2 dei tessuti
• Sistema cardiovascolare: aumentano la frequenza e la forza di contrazione (gittata)
aumentano l’irrorazione dei tessuti – compensano il consumo di O2.
• Ipofisi: stimolano GH e inibiscono TSH.
• Osso: attivano gli osteoblasti e gli osteoclasti mediando la crescita e il
differenziamento – allungamento osseo/marcato rimodellamento.
• Cervello: stimolano la crescita e lo sviluppo assonale.
Patologie legate agli ormoni tiroidei

Iperfunzionalita’ dovuta ad eccessiva


produzione di ormoni T3 e T4
Quadro clinico dell’ipertiroidismo
Intolleranza al caldo, aumentata
sudorazione, dimagrimento più o meno
marcato, diarrea di vario grado,
debolezza muscolare, tremore delle mani,
estrema affaticabilità, nervosismo,
insonnia, turbe psichiche.
Ipofunzionalita’ dovuta ad
un’insufficiente produzione di T3 e
T4
Quadro clinico dell’ipotiroidismo
estrema sonnolenza (14-16 ore/die),
estremo torpore muscolare e mentale,
bradicardia, riduzione della volemia,
stipsi, lenta crescita dei capelli,
desquamazione della cute,
aspetto edematoso diffuso, ritardo
mentale fetale.
Patologie legate agli ormoni tiroidei

Bambino normale di 6 anni (sinistra) Ritardo nella crescita ossea: confronto tra
con un ragazzo di 17 anni (destra) lo scheletro della mano di due 13 enni, uno
affetto da ipotiroidismo congenito. sano (sn) e uno affetto da ipotiroidismo(dx)
Si noti la bassa statura, l’obesità, le
anomalie degli arti inferiori.
Le ghiandole surrenali

Ognuna delle due ghiandole surrenali si trova sul


polo superiore di ciascun rene.

Ciascuna è composta da due parti:

•la corticale surrenale, più esterna, rappresenta


l’80% della ghiandola, secerne glucocorticoidi e
mineralcorticoidi sotto il controllo dell’ormone
adrenocorticotropo;

•la midollare surrenale, più interna, rappresenta


l’20% della ghiandola, secerne noradrenalina e
adrenalina sotto controllo del sistema nervoso
simaptico.
Lo stress è di per sè una reazione fisiologica adattiva, che può tuttavia assumere un
significato patogenetico quando è prodotta in modo troppo intenso, rimane attiva
per lunghi periodi di tempo o quando è ostacolata nel suo normale svolgimento.
In generale si distingue tra eustress e distress ovvero rispettivamente stress "buono" e
stress "cattivo".

In realtà, scriveva Selye, lo stress è


l’essenza della vita.
Non è infatti possibile vivere
senza adattarsi continuamente
alle situazioni esterne, fisiche
ambientali, sociali in perenne
mutamento.
Il precetto è quindi non evitare
lo stress ma “stress whithout
Distress”, come recita il titolo di
un suo libro.
Effetti delle catecolamine, adrenalina e noradrenalina
Glucocorticoidi: cortisolo

• RILASCIO: Secreto in maniera pulsatile


sotto stimolazione di ACTH, ha un
andamento circadiano con picco alle 6 del
mattino ed è al minimo nelle ore serali.

L’attività fisica, così come lo stress attivano una


serie di risposte che portano all’aumento del
cortisolo

• AZIONI:
- maggior sensibilità alle catecolamine,
- aumentata percezione degli stimoli (acuità tattile, uditiva…).
- Regolazione del metabolismo dei glucidi, azione catabolica mediata attraverso
amplificazione di effetti di altri ormoni (glucagone, adrenalina, GH)
- Iniziale aumento della risposta immunitaria e successiva inibizione,
- Aumento dell’appetito e stimolazione secrezione acida gastrica.
Ormoni gonadotropi
Le gonadi sono gli organi che producono gli ormoni sessuali e i
gameti: spermatozoi nei maschi e ovociti nelle femmine.

Le gonadi femminili, le ovaie, producono estrogeni e progesterone.

Le gonadi maschili, i testicoli, producono il testosterone e sono


responsabili della spermatogenesi.
• Ormoni gonadotropi (FSH e LH)

Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi è diverso tra


maschi e femmine.
La produzione degli ormoni sessuali è regolata
dall’ormone luteinizzante LH a dall’ormone
follicolo stimolante FSH dell’adeinoipofisi,
ormoni gonadotropi, a loro volta controllati
dall’ormone rilasciante le gonadotropine
ipotalamico (GnRH).

Nella femmina: gli ormoni gonadotropi sono


stimolati dalla GnRH ipotalamica in maniera
ciclica, agiscono su ovaio per la maturazione del
follicolo ovarico e per la regolazione della
produzione di estrogeni e progesterone
Nel maschio: le gonadotropine
agiscono sui testicoli dove promuovono
la spermatogenesi e la produzione di
testosterone.
PROLATTINA

regolazione della secrezione

Di tipo stimolatorio: di tipo inibitorio:


VIP PIF dopamina
Serotonina
Oppioidi
estrogeni

Esplica l’azione
lattogena dopo il
Prepara la ghiandola mammaria
parto: il riflesso della
durante la gestazione insieme a
suzione mantiene
estrogeni, progesterone,
elevata la secrezione
lattogeno placentare
di prolattina
Insulina e Glucagone

Il pancreas è un organo allungato situato nell’ansa del duodeno.


Le «isole pancreatiche» si trovano soprattutto nella coda e sono ampiamente irrorate e
sono sotto il controllo di fibre nervose simpatiche e parasimpatiche.
Cellule α secernono glucagone

Cellule β secernono insulina

Cellule δ e φ secernono somatostatina e polipeptide pancreatico

Glucagone e insulina: i principali ormoni pancreatici, hanno effetto opposto sui


principali processi del metabolismo

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