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Cenni biografici Dario Colombera nato a Trieste il 8.3.1933, dove ha vissuto e studiato fino agli anni sessanta.

. Si laureato in Scienze Naturali nel 1963 presso l'Universit di Padova, dove ha fatto ricerche di biologia marina e dove ha insegnato fino al 1995. Negli stessi anni ha investigato il valore esistenziale, evolutivo e sociale di alcune religioni e ricerche interiori. Dal 1995 si occupa della divulgazione e diffusione di quelle religioni e discipline, che risultano in perfetto accordo con le leggi della vita. In questi ultimi anni impegnato nella fondazione di un centro di cultura biologica, dove tutte le scienze, sia quelle accademiche che quelle della ricerca interiore, possano trovare quella sintesi, oggi necessaria per ottimizzare l'evoluzione interiore dell'uomo. Presentazione del libro. Si tratta di una introduzione alla comprensione biologica delle attivit e culture umane, con lo scopo di individuare i comportamenti e le soluzioni tecniche pi adeguate, per correggere gli attuali errori ecologici ed esistenziali delle culture occidentali. Questi aforismi offrono soltanto i criteri generali, coi quali affrontare il definitivo recupero dell'economia, della cultura e delle filosofie di vita in termini adattativi. Per affrontare in pratica le problematiche esistenziali ed ecologiche di ogni singolo habitat, necessaria una trattazione specifica, nel rispetto delle leggi qui individuate.. Dedica. A mia moglie Francesca

LE LEGGI DELLA VITA IN 60 AFORISMI. Come vivere per sopravvivere


Pp. 20
Dario Colombera
Copy right by Dario Colombera. Trieste 01.09.2011. Tutti i diritti riservati

INTRODUZIONE Bench le leggi della fisica, della chimica e della matematica siano spesso difficili da comprendere, tanto che di norma non vengono mai considerate e praticate da nessuno in prima persona e nella propria vita di ogni giorno, oggi fanno parte integrante della moderna cultura occidentale. Al contrario le leggi della vita, scoperte dai nostri naturalisti, botanici e biologi negli ultimi trecento anni, bench siano facili da comprendere razionalmente, risultano spesso cos sgradevoli e dure da accettare, cos contrarie ai nostri pi inveterati dogmi esistenziali, primo fra tutti la preminenza dell'uomo sugli altri viventi, per cui ci sentiamo al di fuori e al di sopra delle leggi della natura. Non a caso sfruttiamo soltanto quelle scoperte biologiche che ci permettono di incrementare il business della produzione agricola, della medicina e del potere politico-economico, mentre volutamente ignoriamo le leggi della etologia, della ecologia e della evoluzione, che ci costringerebbero a rivedere i nostri dogmi culturali. Ricordo per che, se ignoriamo le leggi dell'economia, facciamo bancarotta; se ignoriamo i comandamenti della nostra religione, forse andremo all'inferno; se trasgrediamo le leggi dello Stato, talvolta finiamo in galera. Ma se ignoriamo le leggi della vita, descritte dalla biologia moderna, tutti i nostri desideri, le nostre necessit esistenziali e perfino le nostre strategie di vita e la nostra cultura, ci spingono verso l'estinzione. Pertanto questo libriccino ha la funzione di evidenziare e colmare questa intollerabile lacuna culturale, divulgando le leggi della vita e indicando come valutare in prima persona e in termini adattativi, esistenziali ed evolutivi, tutti gli aspetti della propria civilt, dalle religioni alla scienza, dalla giurisprudenza all'etica e dall'economia alla politica. Mi rivolgo soprattutto a coloro i quali intuiscono che oggi ci sia qualcosa che non va nel rapporto uomo-ambiente e si danno da fare per cambiare le cose in meglio. Qui si trovano le indispensabili conoscenze biologiche (che di certo vi mancano, in quanto non appartengono ancora alla cultura occidentale), che vi permetteranno di affrontare le vostre problematiche, certezze e speranze in termini adattativi e scientifici. Ai ricchi e ai potenti della Terra, che sono quelli che hanno pi da perdere, se l'attuale degrado ambientale continua, avverto che la ricchezza, come la intendiamo oggi, una funzione che tende a zero, quando l'inquinamento supera certi limiti. A tutti ricordo che, se i compiti prospettati in queste pagine vi sembrano immani, consolatevi, in quanto; I, abbiamo a disposizione tutte le conoscenze necessarie per affrontare gli attuali problemi che ci sovrastano; II, nella lotta per la sopravvivenza, anche vantaggi infinitesimi sono decisivi. III, in particolare qui trovate una nuova disciplina interiore, lo yoga evolutivo, che vi permette di risolvere il problema che sta a monte di tutti gli altri: recuperare la razionalit e la piena funzionalit della vostra mente, oggi tanto compromesse. IV, quanto potete fare a livello personale, nel vostro piccolo, determinante per il futuro di tutti. In particolare, sono molto lieto di presentare una nuova disciplina interiore, dedotta dalle leggi della biologia moderna, che di gran lunga la pi semplice ed efficace tra tutte quelle che conosco (vedi hatha, tantra, karma, bhakti e raja yoga, meditazione Vipassana, induismo, taoismo, cristianesimo, sciamanesimo messicano). Bench basato su leggi scientifiche, non prendete questo libriccino come fosse una Bibbia, primo, perch potevo scriverlo soltanto in modo che fosse convincente e gradevole per me e i miei allievi. Secondo, perch le strategie pi adatte per recuperare una evoluzione adattativa, vanno inventate di volta in volta e non possono che variare da individuo ad individuo, da habitat ad habitat. Terzo, perch molte delle affermazioni di questo testo non vi sembreranno delle verit accettabili a priori e quindi dovrete considerarle soltanto come ipotesi di lavoro, da sperimentare in prima persona. Quarto, perch non ho presentato nessuna bibliografia e non mancano errori e omissioni dovuti alla mia ignoranza, ai miei condizionamenti culturali e carenze intellettuali.

PARTE PRIMA Le caratteristiche fondamentali dei viventi.


I aforisma. Definisco come vivente unentit la cui struttura chimica basata sul carbonio ed capace di produrre lavoro (metabolismo basale, riproduzione, reazione agli stimoli e alimentazione), di avere memoria e, forse soltanto nei pi evoluti, sentimenti, raziocinio e perfino autocoscienza. Comunque trovate una discussione sulla definizione di vivente in qualsiasi trattato di biologia e comunque, qualunque sia la conclusione, che pu non essere sempre facile e unanime (vedi virus, globuli rossi, PPLO, ecc..), non tocca i temi di questo testo. Pu sembrare strano, ma gli atomi e le molecole costituenti il corpo dei viventi vengono rinnovati di continuo, per cui le funzioni e non i costituenti materiali del vivente hanno una continuit nel tempo. Prima verit inaspettata II aforisma. Per gli esseri viventi esiste solo lattimo presente. Il vivente una macchina che non pu mai fermarsi, una macchina che muore se si arresta e che muta in modo irreversibile ad ogni istante. Tale affermazione non valida soltanto per cellule surgelate improvvisamente a bassissime temperature. Pertanto, non ci che abbiamo, non ci che siamo, ma come agiamo ad ogni istante, quello che conta per le nostre vite. Nel caso dell'uomo, necessario mantenere la pi elevata concentrazione in ogni istante presente, altrimenti i nostri comportamenti vengono dominati da livelli mentali inferiori, inconsci, con conseguente grave pericolo di involuzione ed estinzione (vedi aforismi su evoluzione adattativa). III aforisma. Ci che bene a un livello di organizzazione del vivente (p.e. fisico), positivo a tutti i suoi livelli (mentale, emozionale, percettivo, sociale, ecc.).

Questo assioma ha un valore determinante per la sopravvivenza delluomo moderno, in quanto esso ci permette di verificare con i soli mezzi della razionalit e del buon senso se una filosofia, una economia, una religione e una cultura sono valide in termini evolutivi ed esistenziali. Questo assioma rende inoltre possibile per tutti verificare in prima persona e con metodo scientifico il valore adattativo ed esistenziale dei propri e altrui comportamenti. (Seconda verit inaspettata).
IV aforisma. Tutti gli esseri viventi sono felici per loro natura. (Terza verit inaspettata) A priori ci verosimile, perch la felicit uno stato emotivo che ottimizza tutti i nostri comportamenti e funzioni. Pertanto coltiva sentimenti ed emozioni positive e considera come suicide quelle culture che provocano infelicit esistenziale. In condizioni di infelicit, si nota negli animali e pure nelluomo, quanto siano compromesse sia le funzionalit del sistema immunitario, che l'oggettivit della mente. Ricordo che i viventi, quando diventano incapaci di esprimere le loro potenzialit pi elevate, sono condannati allestinzione (vedi evoluzione biologica).

V aforisma. Il dolore indispensabile per sopravvivere, in quanto ci segnala la presenza di un qualche problema fisico o psichico. Pertanto deleterio eliminare il dolore sempre e comunque, eccetto casi particolari. Di norma non siamo abituati ad aggredire le sue cause e non si tiene conto del suo ammonimento: riposati e curati. Avanzo inoltre lipotesi di lavoro, che sia un grave errore prevenire quelle continue piccole infezioni, dovute a lesioni, abrasioni, tagli epidermici, malattie infettive a bassa mortalit eccetera, che erano inconvenienti comuni in Europa sino a qualche tempo fa e che certamente rafforzavano il nostro sistema immunitario. D'altra parte, quando il sistema immunitario sottoposto a stress eccessivi, (come avviene per le foche del mare del nord, che vivendo in acque altamente inquinate, sono colpite da una forma di AIDS,), il sistema immunitario cessa di essere una difesa. Depressione, irrazionalit, irrequietezza, angoscia, ansia, ecc., sono gli stati danimo che indicano la presenza di gravi malesseri psichici. Nel caso delluomo moderno le cause prime di tali guai sono dovute a carenze culturali (mancanza di discipline interiori), ecologiche ( ignoranza delle leggi della biologia) e sociali (carenze etiche). VI aforisma. Tutti i viventi sono delle realt dinamiche irreversibili che possiedono soltanto due opzioni: o evolvono o regrediscono. Pertanto la lotta per lesistenza e per la propria crescita interiore non pu mai cessare, pena il regresso fisiologico prima e genetico poi. (Quarta verit inaspettata) Noi abbiamo la sensazione di essere delle realt stabili, persino immortali e rifiutiamo ogni evidenza contraria. Ma lo studio dellevoluzione ci dimostra che, in mancanza di unadeguata pressione selettiva ambientale (troppo scarsa o troppo elevata), qualsiasi individuo di qualsiasi specie tende e degenerare ed estinguersi. Ci ovvio a priori ed dimostrato a posteriori sia per levoluzione ontogenetica (quella che va dal concepimento alla morte) che per quella filogenetica (iniziata con l'origine della vita). VII aforisma. Levoluzione adattativa resa possibile dalla selezione delle inevitabili mutazioni casuali subite dai genomi, dovuta alla competizione infra- e interspecifica. Tale evoluzione, assumendo via via tutte le forme possibili, produce sia un aumento delle capacit percettive e operative di ogni essere vivente, che una loro maggiore indipendenza dallambiente. Se il codice genetico non fosse cos imperfetto e difettoso, ma perfetto e stabile, come desideriamo siano le nostre macchine, non ci potrebbe essere alcuna evoluzione adattativa. L'evoluzione adattativa in tempi lunghi necessita il mantenimento di un grande numero di opzioni e possibilit future di sviluppo, non l'adattamento perfetto, che si impone sul primo, ma ha valore soltanto in tempi brevi. La diversificazione delle specie frutto dellevoluzione adattativa, che continuamente produce nuove forme di competizione in continuo rinnovamento. Ci per non toglie che una competizione evolva pure verso forme di collaborazione (trovo in tutti i maggiori phyla animali la comparsa di societ, talvolta interspecifiche, che sono spesso pi evolute della nostra). Poich la competizione necessaria per la nostra stessa sopravvivenza, errato coltivare il mito di un mondo senza conflitti. La lotta dei singoli e delle specie non pu mai cessare, pena laccumulo di geni recessivi dannosi, ed pertanto errato considerare lantagonista come il Male, da eliminare quanto prima e quindi sperare nella battaglia definitiva. Ecco giustificata in termini evolutivi la presenza del Male e dei Demoni sulla Terra. Per quanto ne so, soltanto nelle tradizione hind si trova il concetto che la vita sostenuta dal conflitto equilibrato tra Demoni (gli altri) e Dei (noi)(Quinta verit inaspettata). Per fare un esempio, ritengo che le vittorie militari degli USA contro gli indiani del Nord America e l'isola di Grenada, alla lunga e in termini evolutivi abbiano i connotati di un fallimento etico ed evolutivo (vedi XIII aforisma).

Ricordo a questo punto che non esistono specie nocive in termini assoluti, ma soltanto relativi. Le zanzare sono una maledizione per luomo ma una benedizione per le rondini. Nel caso di una specie sociale come l'uomo, importante che la collaborazione prevalga sulla competizione, incominciando per lo meno dalla famiglia, per arrivare alle comunit pi estese, Stati e Associazioni di Stati. In caso contrario la stessa struttura sociale diventa controproducente. VIII aforisma. Per sopravvivere in tempi lunghi, tutti i viventi debbono evolvere realizzando una maggiore indipendenza dal loro ambiente. (Sesta verit inaspettata) Tale imperativo rappresenta una condizione necessaria per la sopravvivenza della vita sulla Terra. Evolvere verso un maggior numero di nicchie una condizione sempre necessaria e spesso sufficiente per la sopravvivenza in tempi lunghi di qualsiasi specie. Poich tale processo si riferisce alle nicchie e non agli habitat, ci vero anche per levoluzione verso forme di parassitismo o di estrema specializzazione. Poich tale evoluzione implica sia una riduzione quantitativa dei consumi pro capite, che un aumento delle capacit di sfruttare qualsiasi risorsa ambientale, ne segue che lambiente diventa cos capace di nutrire un maggior numero di individui e di specie. Ripeto, in tempi lunghi tale evoluzione non favorita da una qualche "perfezione funzionale", ma dal mantenimento di un elevato numero di opzioni evolutive. Luomo, sembra essere lunica specie capace di comprendere le leggi della vita e quindi di adeguare le sue leggi, economie, filosofie e religioni allunico imperativo categorico per la sua sopravvivenza: lottare per la sola libert che conta: quella che ci permette di superare

i nostri limiti e condizionamenti.


IX aforisma. Levoluzione verso una maggiore libert dai parametri che descrivono il nostro ambiente (spazio, tempo, energia, ecc..) esige un continuo miglioramento delle nostre capacit fisiche, sensoriali e mentali. Nel caso delluomo, ricordo le varie discipline interiori, le pratiche yoga, le varie forme di concentrazione e di meditazione, che ci assicurano sia il progressivo sviluppo di tutte le nostre potenziali capacit percettive, che la massima indipendenza da tutti gli ambienti possibili. In particolare necessario conoscere il proprio habitat, costi quello che costi e l'alta mortalit infantile lo dimostra per molte specie. Nel caso dell'uomo attuale, la conoscenza dell'ambiente ridotta a causa delle inadeguatezze del linguaggio, della bassa pressione selettiva, della specializzazione delle nostre nicchie e dell'incapacit di forgiare ci che usiamo e di produrre il cibo che mangiamo. Se la societ tende a opprimere le nostre pi elevate potenzialit fisiche e mentali, uniformando e banalizzando la nostra realt e degradando i nostri habitat, vuol dire che viviamo in una societ suicida, che ci spinge verso una evoluzione regressiva e quindi verso lestinzione. X aforisma. Poich levoluzione ontogenetica ricapitola, soprattutto durante le fasi embrionali, e sempre indirizza (dalla nascita alla morte) quella filogenetica (che si realizza passando da una generazione allaltra), ogni nostro comportamento deve essere finalizzato a raggiungere una maggiore libert dalle nicchie nelle quali viviamo. (Settima verit

inaspettata)
In altre parole, scegliendo un certo comportamento, scegliamo pure una nicchia allinterno dei nostri habitat e pertanto optiamo per un tipo particolare di pressione selettiva sui nostri genomi, che fatalmente porter a un determinato indirizzo evolutivo filogenetico.

A questo punto propongo ai nostri citogenetisti di verificare sperimentalmente le due seguenti ipotesi di lavoro,: E' pi probabile perdere un gene inattivo che uno attivo? Un gene super attivo ha una maggiore probabilit di duplicarsi? Se esistessero due meccanismi cellulari di questo tipo, il lamarckismo sarebbe compatibile col

darwinismo e anzi ne spiegherebbe alcune ipotetiche carenze temporali.


XI aforisma. I perdenti nella lotta per lesistenza che non soccombono, per sopravvivere si devono adeguare a vivere in un maggiore numero di nicchie. (Ottava verit inaspettata) Per esempio, devono adattarsi a mangiare cibi prima rifiutati, sopportare temperature prima evitate, confrontarsi con una maggior numero di predatori, ecc... Lo studio dellevoluzione condanna il mito banale ma erroneo, che la vittoria rappresenti sempre un vantaggio. Infatti sono proprio i perdenti (costretti a vivere in nicchie pi selettive e meno produttive e quindi in un numero maggiore) quelli che riescono a portare avanti una evoluzione adattativa generalizzata (meglio saper fare tutto, anche se non nel migliore dei modi, piuttosto che una cosa sola in modo ottimale) e quindi vincente in tempi lunghi. Luomo un ottimo esempio di specie di grande successo, che nel passato si adattata al maggior numero di nicchie possibili, pur riuscendo meno efficiente delle specie pi specializzate. Nuotiamo peggio dei pesci e dei mammiferi acquatici, corriamo meno dei cavalli, dei leoni e delle gazzelle, saltiamo meno bene di molti corridori, ci arrampichiamo peggio delle scimmie, ecc., per abbiamo colonizzato tutti gli habitat della Terra. Oggi per la nostra specie mostra una chiara tendenza evolutiva verso la specializzazione, la degradazione e il parassitismo, com dimostrato dal fatto che non sappiamo pi produrre quello che mangiamo e usiamo, ricerchiamo nicchie ottimali e invece di vivere, ci accontentiamo di gratificazioni virtuali o sostitutive. XII aforisma. Tale evoluzione, estesa ad un maggior numero di nicchie, si rivela sempre vincente in tempi lunghi. E chiaro che in tempi brevi tale percorso evolutivo pi rischioso di quello dei vincenti. Ne segue che la strategia evolutiva corretta, essendo la meno gradita, non viene mai scelta dagli animali, di qualsiasi specie siano, ma viene imposta dalle necessit contingenti che di volta in volta ci capitano. In altre parole, siamo al paradosso che, potendo, tutti i viventi tenderebbero ad attuare comportamenti suicidi. Luomo forse lunica specie che ha sviluppato culture, scienze e religioni che insegnano come controllare i propri istinti e praticare strategie esistenziali in armonia con unevoluzione vincente. Pertanto non perdiamo questa occasione, gi tardiva per quanto riguarda il percorso dell'evoluzione adattativa. XIII aforisma. I vincenti nella lotta per lesistenza specializzandosi, diventano perdenti nella gara evolutiva a lungo termine. Un adattamento a nicchie meno competitive e di minor durata e la realizzazione di strutture evolutive meno flessibili comportano maggiori pericoli di estinzione in tempi lunghi. La perfezione non una condizione vincente nell'evoluzione adattativa. (Nona verit inaspettata). Se poi la vittoria sproporzionata e porta all'estinzione dei competitori, i vincitori saranno sottoposti ad una minor pressione selettiva, che potr rendere possibile un conseguente accumulo di geni recessivi e di comportamenti irrazionali. XIV aforisma. Vantaggi infinitesimali sono determinanti per la nostra evoluzione adattativa verso una maggiore libert.(Decima verit inaspettata). Per questo motivo e per la correlazione tra attenzione cosciente e blocco dell'attivit inconscia della mente, sarebbe necessario controllare il valore adattativo di tutti i nostri comportamenti e pensieri, ad ogni istante, tramite un autocoscienza continua. XV aforisma. Una specie incapace di evolvere (di adattarsi geneticamente ai cambiamenti dellambiente, tramite la selezione delle inevitabili casuali mutazioni geniche che

caratterizzano qualsiasi genoma) non pu sopravvivere a lungo. facile dimostrare come una specie incapace di evolvere non possa sopravvivere a lungo. Per quanto riguarda i cos detti fossili viventi, nessuno creda che essi siano sopravvissuti immutati sino ad oggi. Nei casi in cui larchitettura generale di una specie animale non possa pi evolvere, si visto che levoluzione procede a livello cellulare e molecolare. XVI aforisma. Quando lambiente cambia in tempi troppo veloci per le capacit di adattamento dei genomi, si ha una evoluzione catastrofica. Ci pu avvenire per una guerra, per una catastrofe naturale ( terremoti, eruzioni vulcaniche, improvvisi cambi climatici) ma pure per laccumulo di cataboliti e di sostanze inquinanti nellambiente, per leccessivo consumo delle risorse rinnovabili, ecc.. Anche le iterazioni tra habitat diversi (vedi guerre, economia globale, commerci, ecc.), producono evoluzioni di tipo catastrofico. Le catastrofi, alla fine, sono sempre caratterizzate da una casuale ma consistente riduzione del numero di individui e perdita di informazione genetica per tutte le specie che ne sono colpite. XVII aforisma. Le conseguenze indirette di ogni catastrofe sono un accumulo di geni recessivi nei sopravvissuti e conseguente loro degenerazione. Poich una catastrofe pu portare allestinzione di intere specie, le popolazioni sopravvissute si possono trovare in condizioni di ridotta pressione selettiva e quindi possono sopportare laccumulo di geni recessivi, con conseguente riduzione delle loro funzionalit e potenzialit evolutive. XVIII aforisma. Le specie tra loro antagoniste (ogni specie antagonista per qualche altra) da vecchia data, sono necessarie l'una per l'altra, per quanto riguarda la loro evoluzione corale verso una maggiore libert. (Undicesima verit inaspettata) Comprendendo come la lotta sia necessaria per levoluzione di tutti i viventi verso una maggior libert, conoscenza e coscienza, tempo di distinguere tra il disagio individuale che porta ad una catastrofe, quindi negativo in termini evolutivi e quello, benefico per la vita, che assicura una sana pressione selettiva. Il male in assoluto linquinamento, la selezione contro la naturale variabilit individuale, la vita facile, il degrado ambientale e alimentare, la riduzione a nicchie semplificate e ottimali, le guerre moderne, la condanna allestinzione di intere culture per effetto della competizione economica globale, in quanto producono una evoluzione ontogenetica degenerativa. I guai positivi sono quelli dovuti una competizione equilibrata che evolve nel tempo, favorendo lincremento dindipendenza dallambiente di tutti i competitori. XIX aforisma. tramite la riproduzione, tutte le specie esprimono uneconomia capitalistica (Dodicesima verit inaspettata) (vedi aumento del numero di individui ad ogni generazione), la quale ha due significati: mantenere alta la pressione selettiva su tutte le specie e fornire cibo ai propri predatori. Si visto pi volte nella storia naturale, come lassenza improvvisa dei predatori naturali renda inevitabile laumento esponenziale del numero degli individui delle specie non pi predate e ci porta fatalmente alla distruzione dell'ecosistema, con catastrofe finale delle specie in questione. Soltanto tramite un controllo delle nascite e dei consumi si potrebbe eliminare tale pericolo per il bipede pomposamente autodefinitasi come Homo sapiens sapiens, XX aforisma. La morte degli individui e lestinzione delle specie sono fenomeni rispettivamente necessari e conseguenti ad ogni evoluzione adattativa. Oggi viviamo in una cultura che non accetta pi linvecchiamento e la morte come fatti naturali, necessari per la sopravvivenza della nostra specie. Pertanto tempo di considerare linvecchiamento come il passaggio a nicchie meno competitive e la morte individuale come un evento positivo a tutti i livelli (vedi III aforisma).

XXI aforisma. Quando malattie e malesseri esistenziali sono diffusi, questi sono gli effetti di degrado culturale e morale, oppure dipendono da fenomeni catastrofici, come ad esempio uninvasione di specie aliene, inquinamento ambientale, guerre, ecc.. Poich non possibile essere competitivi se non si felici, tempo di affrontare la cause della infelicit esistenziale che si ritrova cos diffusa nei paesi pi industrializzati.

PARTE SECONDA Le Religioni come Scienze Evolutive


Viviamo in una cultura che si lascia condizionare da religione degradate e allo stesso tempo vuole ignorare il valore epistemologico, esistenziale ed adattativo delle conoscenze acquisite nelle varie trafile "religiose".Questa parte vuole portare all'attenzione di scienziati, economisti, medici, e sacerdoti la possibilit di valutare in termini biologici il fenomeno religioso. XXII aforisma. Le cause delle nostre attuali infelici ma normali condizioni mentali sono dovute al fatto che, in assenza di una elevata pressione selettiva, che ci venuta a mancare sin dai tempi delle civilt pi antiche, la mente normale diventa succube del proprio subconscio (vedi i nostri normali condizionamenti, abitudini, egocentrismi e irrazionalit) e quindi diviene incapace di affrontare al meglio il proprio presente. Basta un minimo di introspezione per verificare la validit delle due famose affermazioni ind, vecchie di migliaia di anni: la mente normale come quella di una scimmia, matta e morsa da una tarantola e il corpo un amico che tradisce. Per aggiornare tale definizione, a tanto dobbiamo aggiungere: oggi luomo normale pure un malato cronico, in quanto affetto da inquinamento fisico e culturale. Se ci troviamo in queste condizioni, quale speranza abbiamo di poter praticare una fede valida, sviluppare una scienza che non sia controproducente, proporsi dei fini sociali e culturali, in modo che abbiano un valore evolutivo? La validit di tale dubbio confermata a posteriori sia dalla storia antica che da quella pi recente. Se vogliamo realizzare le nostre capacit e finalit pi elevate, prima dobbiamo sviluppare una disciplina con la quale poter controllare la nostra mente e le nostre emozioni. XXIII aforisma. Tutti i testi sacri delle religioni pi evolute (Cristianesimo, Islamismo, Induismo, Buddismo, Taoismo, ecc..) insegnano (in modi diversi, per farsi capire da persone di diversa cultura) come prevenire quei comportamenti, errati in termini esistenziali, evolutivi ed ecologici, che diventano usuali in condizioni di ridotta pressione selettiva (vedi comparsa della vita stanziale, sviluppo di un'organizzazione politica e crescita della tecnologia), tramite sofisticate discipline fisiche e mentali. Pertanto (Vedi IIII aforisma), non c da meravigliarsi se troviamo nei pi antichi testi sacri insegnamenti con unalta validit igienica ed ecologica, che sono da millenni in perfetto accordo con quelle leggi della vita, che sono state scoperte in tempi relativamente recenti dai biologi moderni. interessante notare come, qualsiasi sia la religione e la cultura di partenza, coloro i quali praticano con intensit e per anni una ricerca interiore, arrivino sempre alle stesse esperienze trascendentali, alle stesse conoscenze e agli stessi poteri. XXIV aforisma. stato sperimentato per millenni che, tramite la totale soppressione di ogni attivit mentale inconscia (vedi discipline dellattenzione cosciente e della meditazione), luomo pu eliminare sia i propri difetti caratteriali che mentali, che allargare la propria coscienza individuale, sino a congiungerla con quella universale. Considerate pure tale assioma come unipotesi di lavoro da sperimentare in prima persona, con il conforto che, da migliaia di anni e nelle culture pi diverse, i mistici pi avanzati hanno provato la validit di questesperienza. In questo modo luomo pu diventare cosciente delle proprie incredibili potenzialit percettive e creative. Poich anche lattenzione e la concentrazione che conosciamo, fermano lattivit della mente

inconscia, luomo occidentale pratica senza saperlo numerosi comportamenti che sopprimono lattivit delle mente inconscia. Purtroppo, nelle civilt moderne, queste discipline non hanno mai lo scopo, la durata e l'intensit necessaria per realizzare la libert dai propri condizionamenti. XXXV aforisma. Per iniziare una valida disciplina interiore non ti serve un maestro perfetto. Come discepolo non sei perfetto per definizione e, se oggi incontri un vero maestro, questo possiede caratteristiche talmente inusuali e al di fuori dai tuoi schemi mentali, che di certo non sarai capace di riconoscerlo come tale. Pertanto, accontentati di apprendere dal tuo maestro, persona o libro, quel poco che comprendi e che ti convince. Abbandonalo quando non ti serve pi e prima o poi rassegnati a diventare il maestro di te stesso. In altre parole non rinunciare mai alla tua libert di giudizio e mai accontentarti a priori dellautorit di chi parla. Umilt vuol dire affrontare con deferenza le difficolt della ricerca interiore, non rinunciare alla propria facolt di giudizio e di raziocinio. XXVI aforisma. Tutte le religioni sono vere, quando suggeriscono i mezzi per arrivare alla verit ultima. Poich niente e nessuno possono mai regalarti la Verit, questa deve pertanto essere considerata come unipotesi di lavoro, da ricercare in prima persona. Poich oggi il lemma "religione" accorpa insegnamenti con finalit del tutto diverse tra di loro, darei una definizione di religione, che si individua soltanto per la seguente finalit:"Un complesso di insegnamenti volti ad indicare all'uomo come evolvere verso la percezione di una realt pi ampia. Poich le verit religiose svelano realt delle quali luomo comune non ha esperienza alcuna, coloro i quali si rivolgono alle religioni, tendono a confondere lassoluto col relativo e facilmente diventano settari, intolleranti e superstiziosi. Laffermazione la mia religione vera e la tua falsa o meno valida della mia, un' opinione soggettiva ed errata, che pu essere fatta soltanto da una persona ignorante. Qualsiasi fede, ideale e politica possono venir riscattati o corretti da un comportamento irreprensibile, e viceversa. L'unica distinzione che accetto per le religioni, definite come sopra, la seguente:"Per me, questo insegnamento pi facile da capire e da realizzare di altri". Ricordo infine che la ricerca interiore : primo, la pi difficile delle discipline e bench tutti ne possano beneficiare, soltanto pochi eletti riescono accedere alla conoscenza ultima. Ritengo che questa dura verit sia probabilmente superata dalle attuali conoscenze biologiche (vedi XXXVIII aforisma), anche se manca ancora una verifica sperimentale su grandi numeri. Secondo, la pi necessaria delle discipline pure in termini esistenziali, in quanto :Nessuno ti pu fare tanto male quanto tu stesso. XXVII aforisma. Poich tutte le religioni vanno incontro ad involuzioni ed evoluzioni, il confronto tra religioni diverse e tra scienze e religioni necessario per correggere eventuali errori interpretativi dei testi sacri. Nulla aiuta scoprire gli errori insiti nella propria cultura e nella propria religione meglio del confronto con altre esperienze e tradizioni. Pertanto nulla danneggia la corretta comprensione di una religione pi della indifferenza culturale verso le scienze e le altre confessioni. Ne segue che il vero ricercatore della verit, quando si trova in difficolt per dubbi o incomprensioni, ricorre alle conoscenze ottenute tramite le scienze e altre trafile religiose, perch possono essere fonte di comprensione e illuminazione. Sono falsi profeti, quelli che temono la scienza e le ricerche interiori che appartengono ad altre trafile culturali. D'altra parte ritengo che gli eventuali errori della propria religione si possano scoprire e superare, ma in tempi pi lunghi e con maggiori difficolt, tramite una devozione severa e un comportamento impeccabile, capovolgendo il detto:"Il fine giustifica i mezzi" (tredicesima verit inaspettata).

XXVIII aforisma. Le religioni pi elevate, possono essere considerate come scienze essenziali e pi importanti, sia a livello esistenziale che epistemologico, di quelle accademiche (Quattordicesima verit inaspettata), in quanto: I, ci insegnano come realizzare la conoscenza diretta di una realt allargata, che prima o poi trascende i limiti della razionalit. II, curano la pazzia e lirrazionalit della mente normale del praticante nel modo pi efficiente. III, recuperano la felicit insita nella natura umana e ci costringono a vivere in armonia con la natura. IV, esprimono la pi alta moralit e salute interiore. A differenze delle scienze accademiche, si basano su una ricerca gestita in prima persona, sono alla portata di tutti, il loro costo nullo o quasi e non producono alcuna tecnologia e industria. XXIX aforisma. A livello subatomico e a livello psichico, la realt fatta da proposizioni contrastanti (quindicesima verit inaspettata). A posteriori si verificato sperimentalmente che a certi livelli (vedi: natura della luce, delle particelle subatomiche, delle esperienze trascendentali) la realt non pu essere pi descritta con i nostri usuali paradigmi mentali. Pertanto ritengo che gli Dei non possano essere compresi in termini razionali e tanto meno descritti con un linguaggio. Con ci non si suggerisce di trascurare la propria razionalit nella vita di ogni giorno, ma di essere pronti a rivedere i propri paradigmi mentali, quando si percepisca una realt allargata a livelli percettivi inusuali o si indaghi la realt a livelli subatomici. XXX aforisma. Tramite lattenzione, la concentrazione e la meditazione, praticate in prima persona, luomo pu fermare l'attivit inconscia della propria mente, realizzare una pi ampia percezione dellambiente e percepire quella realt, dove i miracoli sono ovvi. Migliaia di anni di esperienze religiose nei pi diversi paesi ha dimostrato la validit di tale asserzione. Osservo infine che qualsiasi esperienza, quando risulti incomprensibile in un certo contesto culturale, viene considerata come un miracolo e pertanto il miracolo una misura dellignoranza soggettiva di chi giudica, piuttosto che un fatto alieno alle leggi della natura. XXXI aforisma. Il miracolo di per se non d alcuna garanzia di essere frutto di una disciplina interiore, perch pu derivare da una particolare e rara condizione genica, pu essere ottenuto per via chimica, con i mantra o l'auto suggestione e pu essere il risultato di una truffa. Inoltre il miracolo non pu essere mai utilizzato per garantire linfallibilit di un profeta o la validit di una religione, in quanto la capacit di far miracoli, anche se ottenuta tramite una

ferrea disciplina interiore, si realizza ben prima di aver superato del tutto i propri condizionamenti mentali (sedicesima verit inaspettata).
Qualsiasi serio e maturo praticante di una disciplina interiore pu confermare questa affermazione. Concludo questo capitolo osservando che la ricerca interiore presenta due pericoli da evitare. Primo, inorgoglirsi per i risultati raggiunti e sentirsi superiori agli altri. In questo caso non si raggiunger mai il fine ultimo della ricerca interiore:superare la propria egoicit. Secondo, dare un eccessivo valore alle esperienzemiracolosee alle esperienze e gioie eccezionali che la ricerca interiore pu procurare, invece di mantenersi sobri, obiettivi e sereni, controllando gli effetti di tali esperienze a pi livelli: fisico, esistenziale e mentale. La comprensione e l'evoluzione interiore hanno bisogno di sobriet e non di emotivit. Poich la ricerca interiore sempre stata una faccenda di grande difficolt e di lunga durata,

quindi per pochi, mentre oggi abbiamo la necessit di poter disporre di una disciplina alla portata di tutti, di rapido realizzo e senza la necessit di dipendere da guru e profeti, propongo una nuova disciplina interiore, basata sulle conoscenze della biologia moderna, quindi laica e propria della nostra cultura, che possieda i requisiti di cui sopra (Vedi XXXVIII aforisma). Trovi la descrizione dettagliata di questa disciplina in "UNA DISCIPLINA EVOLUTIVA DEDOTTA DALLA BIOLOGIA MODERNA".

PARTE TERZA I fondamenti biologici necessari per conseguire una vita mondana felice e vincente.
XXXII aforisma. Assicurarsi una socialit positiva tramite unetica che sia valida in termini biologici. Per ora noto che in Occidente l'etica un'erba che non cresce nei partiti politici e nei consigli di amministrazione delle multinazionali. Peggio ancora, si ignora come l'etica sia una condizione necessaria per l'esistenza di una socialit. Infine, ci manca perfino il concetto di unetica basata sulle leggi della vita. Il termine bioetica viene usato in modo improprio ed errato, se non ci preoccupa di conoscere prima le leggi della vita. In generale, una vera bioetica dovrebbe essere basata su: la conoscenza delle leggi della vita, una prassi scientifica con la quale gestire le proprie vite e l'utilizzo dellassioma della correlazione dei caratteri (vedi III aforisma). Lesperienza dimostra come sia molto difficile per luomo mantenere un alto livello etico (vedi la funzione e i risultati delle varie discipline sia religiose che laiche), se la naturale pressione selettiva si abbassa, indipendentemente da quelle che possono esserne le cause. Ignoriamo poi che, se i comportamenti etici degenerano, la stessa struttura sociale diventa controproducente (vedi la storia europea dal medioevo ad oggi). Poich oggi levoluzione culturale molto pi lenta rispetto a quella tecnologica e malgrado le difficolt intrinseche che luomo comune incontra nellaffrontare una disciplina interiore, si dovrebbe comunque tentare di realizzare quanto prima una coscienza bioetica collettiva, divulgando le leggi della vita a tutti i livelli. XXXIII. aforisma. Il primo, irrinunciabile comportamento bioetico quello di difendere levoluzione adattativa (sempre corale) di tutti i viventi e quindi proteggere lintegrit dei loro habitat. Per difendere la sopravvivenza della vita, non bisogna sorpassare i livelli di inquinamento e di degrado ambientale che danneggiano la sopravvivenza di qualsiasi specie, compresi gli unicellulari, gli appartenenti alla fauna edafica e marina, gli insetti e persino quelle specie che sono considerate dalluomo come intrusi da eliminare. vana ipocrisia preoccuparsi per la salvezza delle singole specie, se cos facendo non si protegge lintegrit dei loro habitat. pazzia pura preoccuparsi della sopravvivenza delle varie specie, istituendo parchi nazionali, con habitat rigorosamente integri, ma senza mai includervi luomo. D'altra parte sciocca disonest, chiamare parchi nazionali quei territori dove l'uomo ammesso, ma l'evoluzione adattativa no. XXXIV aforisma. Una legge eguale per tutti errata in termini biologici (diciassettesima

verit inaspettata).
Per laltissima variabilit e instabilit mentale ed emotiva che si ritrova anche tra individui della stessa comunit, del tutto insensato pretendere di comminare punizioni basate su di una valutazione etica di colpe oggettive. Sarebbe molto pi ragionevole e facile, accontentarsi di far risarcire ai delinquenti i danni che hanno causato. Inoltre, sarebbe ora di verificare se i delinquenti che affollano le nostre prigioni non siano altro che i

minus varianti e, o le vittime di una societ ipocrita e degradata. XXXV aforisma. La legge che impone castighi, non ha alcun valore adattativo (diciottesima

verit inaspettata).
I castighi non fanno altro che aumentare il danno che un comportamento criminale ha prodotto; le pene detentive obbligano criminali e secondini a vivere in habitat degradanti; la pena di morte duplica i danni che una popolazione ha subito per causa di un assassinio; il castigo non ha alcun valore educativo. XXXVI aforisma. Pratica una igiene che sia capace di ridurre il pericolo di ammalarsi, senza per degradare lambiente. Ligiene deve rispettare le leggi della competizione adattativa e della integrit ambientale, mirando ad aumentare le difese dellorganismo piuttosto che eliminando agenti patogeni e unicellulari in genere. Sterminare, o tentare di sterminare, erbacce, insetti e parassiti tramite la chimica, un macroscopico errore ecologico ed evolutivo. XXXVII aforisma. Non eliminare le malattie con valore igienico. Le malattie infettive hanno tutte un valore igienico e talvolta curativo (vedi cure del cancro basate su infezioni controllate) e pertanto importante rispettare il decorso normale della malattia, perch in questo modo si rinforza il sistema immunitario. Ricordo che le abituali malattie infettive che si riscontrano in un certo contesto geografico, altro non sono che un aspetto di quella naturale e inevitabile competizione interspecifica tra preda e predato, che sempre necessaria per realizzare unevoluzione adattativa. XXXVIII aforisma. Evitare le nicchie a bassa pressioni selettiva (vita comoda), perch in tali condizioni il corpo diventa un amico infido e la mente impazzisce. In tutte le civilt troviamo discipline laiche e religiose con significati igienici pi o meno evoluti, mirati a risolvere i problemi dovuti al calo della naturale pressione selettiva. Nel caso non siate devoti, magari atei e materialisti, poco male. Se rispettate la vostra razionalit, vivete da artisti, perseguire uneconomia valida in termini esistenziali ed ecologici e soprattutto se praticate la seguente igiene mentale, essere credenti o no, non fa alcuna differenza per quanto riguarda la possibilit di intraprendere con successo una evoluzione interiore .

Nella biologia moderna (evoluzione ed etologia) ho individuato per caso, e sperimentato con successo, un disciplina ottimale e "laica", pi facile e vantaggiosa di tutte quelle "religiose" che conosco, per realizzare al meglio una avanzata evoluzione ontogenetica (diciannovesima verit inaspettata e rivoluzionaria). Si articola in tre esercizi: I. Attento a quello che fai nell'istante presente. Percepirai frazioni di tempo infinitesime e fermerai l'attivit inconscia della mente. II, quando uno stimolo ti spinge a cambiare attivit, fermati per sette respiri e riconsidera tale motivazione. Diventerai il padrone e lo stratega della tua vita. III, muoviti con armonia, rilassando i muscoli antagonisti e mantenendo, quando possibile, un respiro piacevole ma pi profondo e lento. Il primo esercizio ti sar molto pi facile. Definisco questa disciplina come yoga evolutivo e la ritengo di particolare attualit perch:
I, l'unica che conosco che nasca nella nostra cultura scientifica. II, ottimizza qualsiasi azione e scopo, sia laico che "religioso". III, non richiede (quasi) tempi extra. Quindi ottimale per gli indaffarati occidentali.

IV, alla portata di tutti, credenti e atei, ricchi e poveri, giovani e anziani, mentre risaputo, che il fine ultimo di tutte le tradizionali religioni e discipline interiori richiede una dedizione strenua e costante, tanto da rimanere inaccessibile ai pi. V, offre risultati esistenziali immediati e quelli evolutivi (rinascita, gioia di essere) richiedono settimane o mesi, non anni di impegno. VI, scientifica nella prassi e si ritrova, in parte, in antichissime discipline tantriche e karmiche. VII, estende il concetto di sacralit e santit, ad una evoluzione interiore, scaturita da una disciplina del tutto "mondana e laica", in quanto capace di realizzare una percezione trascendentale della realt, come avviene tramite le ricerche interiori della trafila "religiosa", . NB. Per quanto riguarda l'ottimizzazione delle proprie strategie di vita, consiglio la pratica del Wei Qi, qui intesa come la quarta disciplina interiore dello yoga evolutivo. XXXIX aforisma. Popolazioni umane di centinaia di migliaia di individui, o peggio, e di habitat troppo densamente popolati, sono da evitare, perch luomo una specie adattata a vivere in piccoli gruppi, pi o meno isolati tra di loro in termini economici, culturali ed esistenziali, ma non genetici. risaputo che le condizioni di sovraffollamento che si verificano nelle grandi citt esprimono un grave regresso ambientale e sociale, favoriscono linsorgere di criminalit ed epidemie, causano degrado fisico e mentale e per di pi inquinano lambiente e distruggono gli habitat vicini. Se potete fare una scelta di vita pi sana, andate a vivere in campagna o in un piccolo villaggio. Una societ che spinge i contadini ad abbandonare le campagne per trasferirsi nelle citt non ha alcun valore adattativo. XL aforisma. Il galateo ha la funzione di proteggere e migliorare i rapporti sociali e pertanto ha un alto valore etico ed evolutivo. Un comportamento educato pi evoluto di uno maleducato, in quanto comporta un notevole risparmio energetico, una riduzione dei rischi personali, una migliore qualit di vita e una pi efficiente socialit. Tale raccomandazione tanto pi valida se viviamo in societ ossessionate dalla competizione. XLI aforisma. La funzione originaria del pudore stata quella di ridurre i pericoli che corriamo nelle situazioni in cui siamo pi indifesi. In termini adattativi, il pudore consiglia di occultarsi quando siamo meno attenti verso i pericoli esterni, in particolare durante il sonno, i pasti e il coito, ecc.. Bench sia determinato geneticamente, questo comportamento viene fortemente influenzato dalla cultura e dagli habitat in cui si vive e non sempre certo che mantenga un valore positivo. XLII aforisma. Le scienze hanno la funzione di correggere i nostri errori sensoriali e culturali, migliorando e aumentando la nostra conoscenza dellambiente. I nostri scienziati ci insegnano come correggere i nostri errori percettivi (il Sole che gira attorno alla Terra), psichici (la scarsa razionalit della mente normale), e culturali (inadeguatezze del nostro linguaggio, dei nostri dogmi e dei nostri miti). D'altra parte, tutte le scienze sono condizionate dalla cultura in cui nascono e pertanto potete valutare il degrado di una societ dallo presenza o meno di tecnologie nefaste per l'uomo e per l'ambiente. Infine, bisogna guardarsi dalla tecnologia, perch finendo in mani indegne, produce una selezione alla rovescia, che diventa catastrofica in condizioni di diffusa regressione etica. XLIII aforisma. Le scienze vanno impiegate pure in prima persona, in modo da poter

affrontare i propri problemi esistenziali con successo. tempo di insegnare a tutti come praticare un atteggiamento scientifico in prima persona, in modo da poter ridurre i propri errori esistenziali, riconoscere gli inganni dei falsi profeti e del linguaggio e valutare la validit dei propri comportamenti in termini strategici. Anzitutto suggerisco di praticare la ricerca interiore riportata nell'aforisma XXXVIII, in quanto ci consente di eliminare le cause dei nostri errori comportamentali nel pi rapido e facile dei modi. D'altra parte, anche praticando una qualsiasi meditazione, acquisite la capacit di percepire sia la vostra vera personalit che quella del prossimo. Ricordo inoltre che, per il principio che: quanto valido ad un livello di esistenza valido a tutti i livelli, la ragione ci permette di valutare in prima persona se una legge, una scienza, una religione, una economia vengono praticate in modo corretto. Per esempio, se scopriamo che c un rapporto inverso tra ricchezza (PIL) di un Paese e la felicit dei suoi abitanti, perch tollerare che politici e operatori economici insistano su strategie basate sullaumento di ricchezza, quando provato che questa comporta miseria esistenziale e degrado ecologico. Concludo con una osservazione sulla didattica dello yoga e delle varie discipline esoteriche, oggi di moda in Occidente. In Oriente, conoscere una disciplina interiore, tanto da poterla insegnare, voleva dire averla praticata sino a realizzare la conoscenza l'evoluzione interiore che questa promette, altrimenti si veniva considerati come dei ciarlatani. In Occidente, per insegnare una disciplina interiore, non occorre averla praticata, sino ad aver realizzato una qualche evoluzione interiore, basta conoscerne in qualche modo teoria, pratica e scopi. La finalit prima quella di guadagnarci su da vivere, senza preoccuparsi della propria crescita interiore. L'insegnamento dello yoga stato cos istituzionalizzato e legalizzato in Occidente, come fosse una qualunque arte o mestiere. Si pretendono dagli insegnanti attestati e diplomi di maestria, basati sulla verifica dell'apprendimento mnemonico e dell'abilit ginnica. In questo modo, la trasmissione del sapere yoghico pi elevato impossibile, in quanto si ignora che questa didattica richiede il superamento della comunicazione verbale e della comprensione razionale. Al limite, sarebbe possibile verificare un certo grado iniziale di maturazione interiore di maestri e allievi, tramite la misura di parametri oggettivi, come l'instaurazione di onde gamma nel cervello durante la meditazione, ma per quanto ne so, ci non si fa mai. Per quanto riguarda l'insegnamento del rei ki le cose vanno ancora peggio. Per avere l'attestato che conferma il possesso dei tre gradi di maestria, in sostanza basta pagare. Pertanto propongo di distinguere le religioni, il rei ki, gli yoga e gli altri eventuali insegnamenti esoterici che mirano al guadagno e non alla crescita interiore degli allievi, con l'aggettivo "business". XLIV aforisma. Le arti ci offrono una grande gratificazione emotiva e inoltre, tramite le scienze possiamo apprezzare la bellezza come espressione di alta funzionalit. Non si vive di solo pane e praticare unarte con disciplina, vuol dire avvicinarsi alla perfezione interiore. Inoltre, tramite lamore per il bello, possiamo arrivare alla comprensione emotiva delle radici della vita. Che bello significhi funzionale vero sia per i nostri manufatti e comportamenti, che per le forme degli esseri viventi. vero che certi animali non ci sembrano belli per niente, ma in questi casi si tratta di specie parassite, che pertanto hanno scelto unevoluzione adattativa poco promettente in tempi lunghi, oppure siamo stati condizionati da pregiudizi culturali. Concludo osservando come nella specie umana la donna sia molto pi bella del maschio, in quanto esprime sia un maggior numero di funzioni (vedi maternit e allattamento) e una pi avanzata evoluzione filogenetica (vedi lipotesi della evoluzione pedogenetica nella specie umana). XLV aforisma. Per avere successo nella vita mondana, necessario: primo, coltivare la propria capacit di amare, perch colui che non ama, non pu esprimere il coraggio

necessario per affrontare la vita. Secondo, evitare la schiavit delle abitudini, per poter reagire in modo ottimale ad ogni novit. Terzo liberarsi dal proprio egocentrismo, cos bene interpretato dalla nostra importanza personale. La capacit di amare un altro essere umano ci d la pi grande forza interiore. Se non sapete amare il prossimo, incominciate a far pratica con un fiore, una pianta, un animale. Le abitudini vanno evitate, perch vi suggeriscono strategie superate, che forse hanno funzionato in un contesto passato, ma il presente rappresenta sempre novit che vanno affrontate con fantasia e la necessaria fluidit per cogliere al volo le occasioni favorevoli. Limportanza personale da evitare, per due motivi: primo, perch ci rende difficile valutare la realt in termini obiettivi. Secondo perch la nostra principale fonte di perdita di energia vitale e di disagio esistenziale. XLVI aforisma. E necessario imparare ad affrontare le cause e non soltanto gli effetti dei propri malesseri. Purtroppo siamo pi propensi a curare gli effetti di un comportamento errato che ad eliminarne le cause. Per esempio, ci imbellettiamo quando siamo pallidi, ci illudiamo di poter eliminare gli scarti inquinanti, invece di tentare di produrne di meno, tentiamo di combattere il cancro e le altre malattie, ma non di prevenirle. XLVII aforisma. I lavori che degradano lambiente vanno eliminati. Non impegnatevi in lavori che inquinano e non producete ricchezze che aumentano il degrado degli ambienti naturali. Non dimentichiamo mai che la pi grande e reale ricchezza che possediamo, che possiamo spendere in gioia di vivere, guadagnando salute fisica e mentale, quella rappresentata da una natura incontaminata. Pensare che la natura sia res nullius, oggi un atto criminale, perch per la prima volta nella storia delluomo, siamo nelle condizioni di poter spegnere la vita sulla Terra, a causa della nostra involuzione etica, della nostra avanzata tecnologia e industria moderna e della nostra deliberata ignoranza delle leggi della vita. XLVIII aforisma. I lavori che degradano luomo vanno evitati. Lavori che qualsiasi invertebrato potrebbe fare, che debilitano la mente e il corpo, perch troppo faticosi, o troppo pericolosi e malsani, o troppo banali, vanno evitati. Se vivete in una societ dove evitare tali guai impossibile, vuol dire che la schiavit non scomparsa, tutt'al pi ha cambiato nome. Ricordo che nessuna specie pu sopravvivere a lungo, se non deve far continuamente ricorso alle sue potenzialit pi evolute. XLIX aforisma. Il lavoro e le culture che non permettono alluomo di evolvere vanno evitati. Non si vive per lavorare, ma si lavora per poter vivere pienamente. Certo che non mancano discipline (Tantra, Raja e Karma yoga, per citare soltanto alcune di quelle che conosco), che insegnano come evolvere anche nelle peggiori condizioni ambientali, ma gi godendo di condizioni psicofisiche ottimali, difficile superare la propria limitata visione del mondo. L aforisma. Soltanto praticando una disciplina interiore, volta a ridurre progressivamente la preponderanza dell'inconscio, i tuoi bisogni inutili e limitazioni culturali, potrai cambiare il tuo mondo in meglio in termini evolutivi. assurdo sperare di risolvere i propri presunti problemi esistenziali, se prima non si hanno eliminato i propri difetti mentali e caratteriali. Infatti, soltanto cos facendo, migliorerai il tuo comportamento e quindi le nicchie di coloro i quali vengono in contatto con te. stato dimostrato che, fissare la propria attenzione sui difetti degli altri, ti fa regredire, in quanto prima o poi ti adegui a pensare come loro. Questa una legge universale, ben provata a posteriori,

che vale sia per laici che per religiosi. LI aforisma. Il piacere dei sensi come nettare allinizio ma, se crea dipendenza, alla fine diventa come veleno. difficile godere del piacere dei sensi senza farsi condizionare da essi. Comunque le abitudini sono sempre negative, perch creano fissazioni che rendono difficile affrontare al meglio la propria vita, in quanto levoluzione sempre irripetibile e imprevedibile. LII aforisma. Il piacere della meditazione, ma pure dello studio e la ricerca scientifica, sono sempre come veleno allinizio e come nettare alla fine. A questo proposito desidero precisare che: I. La pi dolorosa e difficile impresa che luomo pu realizzare quella di liberarsi dalle proprie abitudini e condizionamenti. II. Non c impresa pi difficile e pi lodevole di quella di domare la propria mente. III. Al contrario di quanto si pensa in Occidente, le discipline interiori pi evolute nascono nella trafila laica. Vedi tantra yoga, sciamanesimo, Buddismo e biologia evolutiva. LIII aforisma. Il progresso verso la libert interiore un processo segnato da alti e bassi. Poich il nostro subconscio si ribella quando pratichiamo una disciplina mentale, capita spesso che esso possa riprendere un certo sopravvento sui nostri pensieri. Tale regresso dura per tempi limitati, se siamo perseveranti. Pertanto, se cadi cento volte, per cento volte rialzati. Soltanto quando si raggiunta lultima conoscenza, non si decade pi a livelli inferiori di coscienza. LIV aforisma. Lignoranza del significato esistenziale ed evolutivo della nostra economia, delle religioni e delletica, la causa di tutti i nostri mali attuali. Ignoriamo che tutti gli esseri viventi sono capitalisti e quindi non conosciamo il primo significato di questo capitalismo naturale: mantenere alta la pressione selettiva su tutti i viventi. I guadagni di tale capitalismo si misurano in millenni. Soltanto nel caso che vengano a mancare i competitori e i predatori naturali di una specie, questa riesce ad esprime un capitalismo a rapida crescita esponenziale, che per porta il suo habitat al tracollo e conseguente catastrofe. Delle religioni spesso trascuriamo il loro significo igienico (sia fisico che mentale) ed evolutivo. Infatti, non abbiamo neppure il concetto di cosa, come e perch sia la ricerca interiore. LV aforisma. Lumanit pu sostituire la spietata selezione naturale con una selezione a misura duomo, tramite le scienze e la ricerca interiore. Tale scienza ancora tutta da sviluppare e il tempo a disposizione poco. Comunque in questo testo trovate sia i principi che i criteri necessari per affrontare il risanamento della societ e dell'ambiente. LVI aforisma. Vivi nel mondo e per godertelo al massimo, coltiva larte, le scienze e la meditazione in prima persona. Non trascurate le gioie della la vita mondana (vedi il Kama Sutra 2000), perch cos facendo accumuli esperienze, evolvi e affini le tue capacit. Non il piacere ma la dipendenza dal piacere sono da evitare. Inoltre, sulla base delle mie esperienze personali, peraltro condivise da quanti hanno esperienza di una disciplina interiore, ritengo che si affina e si ritempra lo spirito molto meglio affrontando con la dovuta seriet i problemi della vita mondana, che meditando indisturbati nella serenit di un ashram. Coltiva larte in prima persona e ridurrai i tuoi stress esistenziali e ricorda che c una correlazione diretta tra levoluzione verso una maggiore libert e un incremento di bellezza. L'arte del Go ( Wei Qi) particolarmente adatta, per formare una mentalit vincente, se viene praticata tenendo conto delle strategie che richiede. Utilizza il metodo scientifico in prima persona ed eviterai molti errori, ad incominciare da quelli

dovuti alle emozioni. In particolare necessario operare con razionalit, onest culturale e buon senso, perch qualsiasi insegnamento pu essere travisato in buona o mala fede. Dedicati poi ad una qualche meditazione (consiglio di incominciare con lo hatha yoga, se hai problemi fisici e lo yoga evolutivo se hai problemi evolutivi ed esistenziali) per liberarti da vincoli e bisogni inutili e creare i presupposti per una vita felice e unevoluzione adattativa vincente, sia ontogenetica che filogenetica. Se la tua religione, la tua cultura e la tua scienza non ti aiutano ad evolvere, pu darsi che: I, siano errate; II, vengano praticate male: III, siano vissute con impegno insufficiente: IV, non siano pi adeguate ai tempi: V, siano finite sotto il controllo di falsi profeti. LVII aforisma. Attento che la crescita di una qualsiasi ricchezza, non sia una funzione direttamente correlata col degrado ambientale, perch tale funzione tende a zero, quando il degrado ambientale supera certi limiti. Quindi valuta gli effetti economici a lungo termine della globalizzazione economica, della crescita industriale, dellinquinamento ambientale e della distruzione delle risorse naturali. Non un caso che linfelicit esistenziale vada di pari passo con laumento del PIL. LVIII aforisma. spendi il tuo denaro, in modo da favorire la tua evoluzione interiore e proteggere levoluzione adattativa di tutti i viventi. Le cose che contano di pi nella vita non costano, o non dovrebbero costare, nulla. Fai un esame di coscienza, cosa ti sono costate le tue esperienze pi edificanti ed entusiasmanti, come lamicizia, lamore, un tramonto, un gioco, le bellezze della natura, un libro, e si potrebbe continuare allinfinito. Una bonsai colto in natura non da meno piacere e gioia di uno che costa milioni. Vivere al presente poi, che il solo modo valido di esistere, non costa che un po di attenzione. LIX aforisma. Non tollerare comportamenti disonesti e ignoranti nella chiesa, nelle Istituzioni e nella politica, ma ricorda che controproducente eliminarli, se non distruggi prima la nicchia dove prosperano. Tale legge ha un valore universale e vale anche per profeti, scienziati, insegnanti, ecc.. Fa politica in prima persona e spiega al prossimo, che non si possono tollerare i disonesti, perch degradano la nostra socialit. Non tollerare gli ignoranti, perch non sono in condizioni di individuare i problemi della societ. Ricorda poi che non basta eliminare una classe dirigente ignorante e corrotta, se non si mutano le nicchie che lhanno prodotta, perch in tal caso si ottiene soltanto la comparsa di una classe dirigente pi scadente di quella di prima. La prassi corretta :"Non cambiare niente, se vuoi cambiare tutto" e non viceversa, come si fa abitualmente. Faccio un solo esempio: i servizi segreti sono deviati? Bene, si cambia il nome al "servizio", si punisce con la dovuta delicatezza l'inevitabile capro espiatorio e tutti gli altri responsabili rimangono ai loro posti o vengono promossi. LX aforisma. Per realizzare pienamente qualsiasi attivit umana, dalla ricerca interiore alla vita mondana, necessaria e sufficiente utilizzare la conoscenza biologica a tutti livelli, dalla politica alle discipline interiori. Per creare una nuova cultura, che abbia il potere di risolvere le cause dei mali esistenziali ed ecologici che ci affliggono, anzitutto necessario che le scienze biologiche vengano divulgate a tutti i livelli. Dopodich sar sufficiente rivedere e correggere gli aspetti evolutivi, adattativi ed esistenziali della propria cultura, cercando di ridurre le catastrofi ecologiche in corso, senza creare troppi traumi esistenziali, economici e genetici. Sia chiaro che sarebbe catastrofico applicare le leggi della vita, tutte e subito, nelle moderne culture industriali. Nei paesi pi avanzati si potr tentare il recupero dellevoluzione adattativa, soltanto tramite la programmazione di un regresso energetico e demografico, per altro ormai inevitabile, che sia a misura d'uomo e compatibile con la sopravvivenza dell'economia, della socialit.

SINTESI DELLE PRINCIPALI ACQUISIZIONI ESISTENZIALI E CULTURALI DELLA BIOLOGIA MODERNA RIPORTATE IN QUESTO TESTO. 1, le culture occidentali posano su assiomi e principi inadeguati in termini biologici e pertanto hanno un valore evolutivo ed esistenziale negativo. 2, i linguaggi attuali non descrivono pi l'ambiente. 3, dalla biologia generale si pu desumere una disciplina interiore di alto valore esistenziale ed evolutivo. 4, per la prima volta nella storia dell'umanit, causa lo sviluppo dell'industria moderna, non sono pi ammissibili gli inveterati comportamenti criminali delle Istituzioni. 5, la biologia moderna risolve e spiega antiche, irrisolte problematiche filosofiche, come la inevitabile presenza del male, della morte e della mancanza di pace. 6, la biologia moderna offre tutte le conoscenze necessarie per affrontare con successo la presente catastrofe evolutiva. 7, gli insegnamenti delle religioni pi evolute, sono in accordo con le leggi della vita. 8, gli insegnamenti dei falsi profeti non sono in accordo con le leggi della biologia moderna.

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