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PSICOSOMATICA
Questo campo contiene
1. I
Introduzione generale
Tutta lattivit e i disturbi psicosomatici possono essere facilmente compresi sulla base di un modello olistico che abbiamo chiamato Cyber.
Cyber un modello di essere umano molto semplice, che possiamo raffigurare come una sfera (un campo di energia-informazioni) con un punto di luce interno (che simbolizza la
coscienza); con questo modello tridimensionale cerchiamo di rappresentare ci che non rappresentabile (la coscienza impalpabile, non esiste a livello sensoriale come estensione di
tipo fisico).
Noi ci sentiamo di fatto una unit di coscienza, una sfera di informazioni coscienti, di energia intelligente e sentiamo di avere pi o meno, non sempre, un centro interno di
autoconsapevolezza che chiamiamo Identit, Io, Soggettivit.
Nella tradizione del pensiero occidentale sempre stata presente una separazione tra il corpo fisico, la materia, e lanima immateriale.
Durante questo corso cercheremo di superare questa dicotomia e di lavorare sullunit, per riuscire a sentire dentro di noi lUno, lenergia unitaria; infatti noi siamo costituiti da una sola
entit, formata da mille pezzi, frammenti, che sono comunque uniti tra loro.
E nel momento in cui realizziamo dentro noi stessi questo tipo di consapevolezza, cio ci sentiamo veramente uno, uniti, unici, riusciamo a vedere anche luniverso stesso come Unit,
riusciamo a vedere tutto ci che ci circonda, dalla politica alle televisioni allarte alla filosofia allestetica ecc., in maniera unitaria, globale. Dentro di noi si venuto infatti a creare questo
punto, questa coscienza come nucleo che ci permette di unificare il reale, e possiamo cos sperimentare che fino a quando non realizzeremo al nostro interno questa esperienza unitaria,
il mondo esterno continueremo a vederlo frammentato, pieno di divisioni, di contraddizioni e di conflitti.
Quando ci sono tante parti in gioco, l sorge automaticamente il conflitto: dobbiamo scegliere tra una cosa e unaltra e decidere quale sia la migliore.
Ma nel momento in cui una persona entra in contatto profondo con s stessa tanto da sentire tutte le sue varie parti, che magari in quel momento sono in conflitto (ci che si pensa sia
bene o male per s stessi), pu bilanciare queste parti se riesce a vederne il processo unitario che le informa, improvvisamente anche nel mondo esterno comincer ad osservare il
processo di sintesi, di unificazione di tutto il reale.
Energia uguale informazione unificare materia e spirito
La strategia che utilizzeremo per questo processo di unificazione quella, molto semplice, di considerare ogni energia uninformazione.
La scienza tutta costruita su un concetto di energia che quantificabile, ha unestensione ( la "Res Extensa" di Cartesio). Noi partiamo da unaltra prospettiva: laltro polo della realt
linformazione, che sin dallinizio della cibernetica stata definita come priva di massa e priva di energia; noi uniamo le due prospettive e diciamo che ogni energia uninformazione,
ogni informazione ha in qualche modo un veicolo energetico, per quanto sottile esso sia. Quindi tutto il nostro corpo unenergia informata intelligente.
Informazione significa che ci deve essere una coscienza che ne percepisce il senso, uninformazione senza una coscienza infatti come qualcuno che scrive una lettera senza essere un
soggetto, manca il soggetto, mentre chi scrive o riceve un messaggio deve essere una coscienza. Questo modello ci riporta quindi sempre a noi, alla coscienza che percepisce le cose.
Cyber il conoscitore.
Sentire significa quindi avere coscienza delle informazioni, di quelle che vengono dal corpo e che sono vive, e di quelle che arrivano dallesterno, tutte comunque dirette ad una
coscienza viva e intelligente, informazioni che continuano a circolare in un unico flusso.
La circolazione delle energie e delle informazioni
Il modello che usiamo per evolvere in questo ciclo di sette seminari, sui sette chakra, quindi quello della circolazione delle energie, che poi la circolazione delle informazioni.
Se nel corpo le energie si fermano, si fermano anche le informazioni e se si fermano prima le informazioni, si fermano anche le energie. Se nel proprio circuito di evoluzione psichica,
mentale, si ha ad un certo momento uno stop, per esempio allet dello sviluppo una serie di informazioni che arrestano il processo spontaneo di crescita del bambino che sta entrando
nella sfera sessuale, processo che si sviluppa anche mentalmente come attenzione, desiderio ecc., se l quindi si costituisce un blocco, allora anche nella parte del corpo corrispondente
a quelle informazioni ci saranno delle energie bloccate. Oppure se prendiamo un bambino e per un anno lo teniamo fisicamente isolato, constatiamo che questa semplice costrizione
fisica pu creare un enorme arresto di informazioni a livello mentale.
Quindi tutte le persone che nella loro infanzia hanno avuto un tipo di educazione forzata hanno subito un blocco delle informazioni, e della consapevolezza, fortissimo, che non
permetteva pi loro una fluidit di movimenti nel corpo, corpo che non riusciva a riacquistare in seguito unadeguata naturalezza.
Allora, sia partendo dal corpo fisico, sia lavorando via via sui corpi pi sottili, sulle emozioni, sulla mente e sulla spiritualit, continueremo a lavorare con questo concetto di circolazione
di energie e di informazioni.
Ogni blocco infatti, come diceva giustamente Reich che stato il padre della psicosomatica in Occidente, accade per uninterruzione del normale flusso energetico informatico. Quando
un'energia vuole salire o comunque muoversi da un punto ad un altro, se riusciamo ad arrestarla creiamo una dicotomia e quellenergia spontanea che stava crescendo viene fermata.
Reich per indicare questo processo disegnava due frecce: al posto della freccia originaria unica, che rappresenta la nostra unit, veniamo ad avere due frecce, e quindi un conflitto, due
frecce che ad un certo momento vanno in conflitto tra di loro; se per es. abbiamo bloccato la sessualit, avremo una parte di noi che dice "voglio sesso" e unaltra che dice "non puoi", e
queste due parti in opposizione creano il conflitto. Se per noi riusciamo ogni volta che viviamo un conflitto a risalire al punto originario che lo crea, l dove lenergia si divisa, riusciamo
ad entrare profondamente dentro di noi e a ritrovare questa matrice unitaria: in quel momento le divisioni diventano solo divisioni del ricordo, non pi della realt, noi allora nella nostra
realt non siamo pi nella separazione, siamo nella unit, e le energie cominciano a scorrere di nuovo.
Ogni tipo di attivit che viene esercitata sullessere umano coinvolge la totalit dellessere umano, quindi sappiamo che se influenziamo il corpo fisico arriveremo lentamente o
velocemente, a seconda di quanto lo stiamo influenzando e di come, arriveremo ad influenzare le sensazioni, le emozioni, la mente; o, viceversa, se influenziamo la mente, piano piano
arriveremo ad influenzare o addirittura a bloccare il corpo fisico. Dunque qualsiasi tipo di attivit, quando viene fatta con questo tipo di consapevolezza, diventa olistica.
Lessere umano come ologramma
Tutta la medicina olistica nasce da questo semplice presupposto: che ogni parte del nostro essere un ologramma del tutto.
Lologramma un sistema per prendere informazioni attraverso un fascio laser, per cui se noi proiettiamo su una lastra olografica un fascio laser abbiamo unimmagine tridimensionale.
Con il termine "olografico" in realt non si intende tridimensionale, si intende che nella lastra olografica qualsiasi frammento della lastra contiene tutta limmagine. Quindi ogni punto
dellologramma contiene la totalit, quindi ogni parte del nostro essere in qualche modo cos profondamente connessa alla totalit di noi stessi, che possiamo influenzare attraverso un
punto la totalit, oppure la totalit pu influenzare il punto.
Lo strumento di crescita che utilizzeremo nella nostra ricerca quello della consapevolezza.
La consapevolezza come strumento di guarigione e di crescita
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La consapevolezza una sorta di attenzione, che pu essere focalizzata, e allora parliamo di concentrazione, che pu essere dilatata e allora parliamo di contemplazione, e che pu
essere infine lasciata completamente aperta, senza soggetto-oggetto, dove si diventa consapevoli della consapevolezza, e allora parliamo di meditazione.
Quindi se noi focalizziamo lattenzione, diventiamo consapevoli di un unico punto (per esempio di una capocchia di uno spillo). Oppure possiamo dire che sentiamo la bellezza di un certo
posto, sentiamo la natura intorno a noi, tutti gli elementi, laria, il vento, la terra, e restiamo cos in contemplazione, in uno spazio dilatato, e la consapevolezza come se fosse a 360
gradi e accoglie e porta le informazioni attraverso i sensi al nostro centro di coscienza, che l ad ascoltare. Oppure possiamo entrare nel terzo stato, che la Meditazione, in cui la
coscienza non ha oggetto, perch qui lattenzione totalmente defocalizzata, non c oggetto, e dato che quando noi abbiamo un oggetto ovviamente dobbiamo essere un soggetto, nel
momento in cui non c pi oggetto non c pi neanche soggetto, nel momento in cui la meditazione accade non c pi un "io sento" ma c un sentire, non sono io che sento i suoni
bens le mie orecchie sentono i suoni, non pi presente quindi il rapporto soggetto-connessione informatica-oggetto: qui solo il suono a passare.
Nella Meditazione il Soggetto, lIo scompare, e la coscienza si espande, diventa universale, non pi focalizzata sulla nostra identit.
La consapevolezza la possiamo quindi utilizzare in queste tre maniere. Consapevolezza che noi abbiamo esercitata in tutto il nostro processo educativo sempre verso lesterno, cio
abbiamo avuto purtroppo in Occidente un tipo di educazione che ci ha portato ad osservare esclusivamente lesterno, che cosa avviene fuori di noi, che colori ha questa foglia, come
fatto questo tavolo, quale la formula matematica di quella sostanza chimica, in ogni caso le nostre reazioni sono sempre in relazione allesterno. Nella nostra educazione manca infatti
totalmente un principio di base che il principio della autoconsapevolezza, della autoconoscienza.
Se chiudiamo gli occhi e ci guardiamo dentro, non vediamo niente allinizio. Dentro di noi troviamo solo una vaga serie di sensazioni molto generiche, sensazioni dei sensi, del tatto,
delludito ecc., ma non siamo stati abituati a prendere coscienza del nostro mondo interno, e soprattutto ci hanno insegnato che tutte le sensazioni che abbiamo sono in qualche modo
fisiche, materiali, del tipo "mi fa male una gamba perch c una spina", e quindi mi arriva attraverso un nervo uninformazione che si chiama dolore.
Se noi invece interpretiamo tutta la materia, che fatta di energia, come informazione, abbiamo un universo che di colpo viene trasformato in un universo intelligente. Allora qualsiasi
emozione, sensazione del nostro corpo diventa un'energia viva, energia intelligente, che circola nel nostro organismo.
La coscienza del proprio stato globale
Piano piano, attraverso una serie di tecniche che faremo, prenderemo molta consapevolezza proprio dello stato interno del nostro essere e delle energie del nostro corpo, cominceremo
a percepire le varie zone dei chakra, o anche a vederle visivamente come colori, magari solo come chiaro/scuro, freddo/caldo ecc., e progredendo nel lavoro questo processo di
consapevolezza e di percezione interna si svilupper e, dato che tutta questa energia, questa consapevolezza delle energie interne ci dar la possibilit di guarirci. Se infatti siamo cos
sensibili da percepire un blocco di energia prima che questo avvenga noi abbiamo anche la possibilit di bloccare la malattia al suo sorgere, e attuiamo cos un processo di prevenzione.
Il concetto di energia non sufficientemente chiaro: le energie le possiamo immaginare come correnti elettromagnetiche di cui tutto il corpo pervaso, e lo stesso cervello funziona
attraverso correnti ellettromagnetiche, il cuore batte attraverso un impulso elettromagnetico, la pelle, gli organi funzionano attraverso uno scambio di impulsi, correnti, messaggi
elettromagnetici.
Benveniste, famoso per le sue ricerche scientifiche sulla memoria dellacqua, ha fatto una serie di sperimentazioni provando a verificare il tipo di reazione che hanno i globuli bianchi ad
una sostanza omeopatica dove non c pi materia, dove c solo limprinting della materia; invece di dare una dose omeopatica ai globuli bianchi per farli reagire come se si trattasse
della sostanza vera, nellesperimento Benveniste ha preso la sostanza e attraverso un filo elettrico ha mandato la frequenza elettromagnetica di quella sostanza ai granulociti, e questi
hanno degranulato, hanno reagito. Quindi al di l della forma fisica chimica noi abbiamo una forma elettromagnetica che quella che trasmette il grosso dellinformazione.
Ogni energia elettromagnetica formata da fotoni, unenergia luminosa, e noi di questa energia elettromagnetica vediamo solo una piccola banda di luce che la finestra ottica, tutto il
resto delle infinite bande elettromagnetiche costituito invece da frequenze di fotoni o troppo corte o troppo lunghe, per cui il nostro occhio non le vede; ma il nostro occhio interno le
pu vedere.
Abbiamo fatto numerosi esperimenti con dei sensitivi e delle sensitive: per es. immettendo un certo tipo di corrente dentro il corpo di una persona essi potevano notare un certo tipo di
colore, oppure le sensitive vedevano il flusso della corrente nel corpo come flusso di colori, e quindi si constatato che la corrente elettromagnetica vicino alla finestra ottica possiede
proprio questa caratteristica di poter essere vista con una attenzione diversa dellocchio.
Questo tipo di consapevolezza e di visione interiore pi sensibile quello che dovremo sviluppare. Alcuni vivranno questa capacit attraverso una sorta di vista interiore, altri attraverso
una sensazione interiore, cio la sentiranno, altri ancora la intuiranno, ma limportante non qui tanto il "come" (ognuno infatti ha una sua propria caratteristica sensoriale) quanto che
tutti si riesca a percepirla. Ci sono persone che il primo anno non la sentono, mentre il secondo anno riescono a risvegliare questa energia, e altre ancora pi aperte che riescono a
percepirla gi dalla prima volta abbastanza bene.
La nostra societ nata e vissuta nel concetto di dualit, nel concetto di conflitto, di separazione, per cui noi abbiamo imparato questa separazione sin dalla nascita, e tutta la cultura
che ci stata trasmessa stata basata proprio sulla divisione.
Da ci deriva una serie enorme di blocchi alla nostra energia, mentre se la nostra societ fosse stata pi unitaria nella sua struttura noi saremmo qui in questo momento a vivere con
totalit, con gioia, con totale fluidit energetica e con coscienza l'esistenza. Questo invece non avviene perch in varie zone della nostra mente e delle nostre energie fisiche abbiamo
una grossa serie di chiusure. Lavoreremo quindi, soprattutto nei primi tre seminari, sulla parte negativa di noi stessi.
E la parte negativa che ci serve, dobbiamo proprio arrivare a capire dov, come lavora e come nata questa parte oscura che abita in noi. Dobbiamo riuscire a sciogliere il principio di
paura che insito nel nostro corpo.
Il primo chakra - discorso sul primo livello psicosomatico
Il primo chakra la radice dellalbero neuropsichico dellessere umano.
Il primo chakra il centro del corpo fisico e dellintelligenza degli atomi che lo compongono e lo animano.
A livello esoterico le medicine sacre ritengono che il primo chakra fosse il centro energetico da cui dipende il primo livello psicosomatico, costituito dalla zona del coccige, dallano, dalla
prostata per gli uomini, dallultimo pezzo del colon, connesso con i reni, la colonna vertebraleinferiore e tutta la parte posteriore delle gambe.
I blocchi di questo centro diventano poi blocchi nellarticolazione del bacino, delle gambe, blocchi alle ginocchia (poi c anche tutta una serie di blocchi pi complessi che vedremo in
seguito).
La paura
Il primo chakra ritenuto la sede della paura. Lattuale sistema di educazione famigliare e scolastica basato sulla paura.
A livello psicoenergetico i blocchi del primo chakra, sono da ricondurre alla paura e ai reni (ghiandole surrenali). Le surrenali producono molti ormoni, tra cui ladrenalina, la
noradrenalina, ormoni che gestiscono lo stress e il rilassamento, la tensione, la paura, la fuga. Lo stimolo negativo di paura soprattutto di paura fisica, la paura psichica emozionale
viene infatti successivamente: un bambino per es. pu essere bloccato nelle sue azioni solo da una paura fisica perch una paura psichica emozionale non sufficiente ad arrestarlo, il
bambino scatenato e quindi "impermeabile" alle parole, bisogna fermarlo fisicamente; allora possiamo bloccarlo con un piccolo gesto che non sia inibitorio ma sufficiente ad arrestare
la sua azione e cos gli diamo un impulso come gli verrebbe dato comunque dalla natura (qualsiasi cucciolo che girando nel mondo sbatte la faccia contro un muro o cade da un albero si
fa male fisicamente), e questa paura viene gestita dai reni.
La paura dei reni quella della fuga, la paura animale di essere mangiati, di essere aggrediti, uccisi, che si tratti di un serpente, un drago o qualsiasi altra forma di vita non importa,
essa la prima paura fondamentale del corpo fisico, quella su cui si lavora in questo seminario. E questa trascina con s tutta unaltra serie di paure che sono paure di emozioni, paure
di ricordi, che sono per di tipo secondario.
Linibizione dellazione di Henry laborit
Se la paura viene protratta a lungo, se lo stimolo negativo viene continuato per molto tempo otteniamo come risultato un processo che si chiama di "inibizione dellazione",, scoperto
dallamico Henry laborit, uno dei neurofisiologi pi stimati a livello internazionale e membro del comitato scientifico di Cyber. Laborit scopr che un topino messo in una gabbia contenente
due griglie di cui una viene elettrizzata, salta dallaltra parte e ogni volta che si accende una luce rossa il topo impara a saltare per evitare il dolore fisico. Gli scienziati hanno
sperimentato, con crudelt, che dando elettricit a tutto il fondo della gabbia il topo saltava continuamente di qua e di l, trovava ovunque elettricit, soffriva, e ad un certo punto si
bloccava, si gettava in un angolo e poi non agiva pi: questa fenomeno si chiama "inibizione dellazione".
Linibizione dellazione accade tutte le volte che qualcuno ci fa uno sgarbo qualsiasi, un' ingiuria sia fisica che verbale, e noi non siamo capaci di reagire. Qualsiasi cosa che non
riusciamo a fare diventa una piccola inibizione. Linibizione dellazione sempre data alla base da una paura del dolore o, primariamente, da un dolore; il dolore poi crea mentalmente la
paura del dolore e quindi a quel punto sufficiente la minaccia, e qui andiamo ad inoltrarci nei corpi pi sottili.
La base di questo processo quindi il dolore fisico e poi "guarda che ti picchio!", e allora uno sta bravo; poi non pi neanche necessario dire "guarda che ti picchio!", sufficiente
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che il bambino o la bambina si trovino davanti ad una autorit e di colpo si verifica, ad un livello molto profondo, linibizione dellazione.
La rottura del tab legato alla paura
Linibizione dellazione diventa da adulti una sorta di tab, il tab quella struttura per cui noi non possiamo fare una cosa perch vietato, proibito. Ma se qualcuno infrange un tab,
una regola negativa, scopre improvvisamente la libert, quella del libero pensiero. E quando una persona scopre questa libert diventa libera, questa libert vale tutto loro del mondo,
vale anche il rischio di morire: Ges, Giordano Bruno, Pitagora sono morti per questa libert, tanti pensatori illuminati sono morti per questa libert, per la libert del pensiero, del cuore,
di essere quello che si . Assaporare questa libert ci rende liberi: se si ha paura a fare una cosa, quando per la prima volta si riesce a superare questo blocco ci si trova allora a vivere
il momento pi difficile, occorre infatti tantissima energia per superare e rompere la struttura mentale che da tempo ci imprigiona. Una volta rotta la struttura mentale il pi fatto, e la
situazione anche se ancora difficile, si presenta per risolvibile. Dopo il primo sblocco della paura infatti poi le paure scemano, si rompono, si sciolgono velocemente, anche se a volte
velocemente vuole dire anni, ma comunque non si ha pi di fronte come orizzonte una vita di totale chiusura.
Il gruppo, che lambito di relazioni in cui ci troviamo a lavorare, funziona in una maniera molto semplice, come una famiglia allargata, e cos come nella propria famiglia si stati
condizionati da un certo tipo di paura, di inibizione, in questo contesto, se riusciamo a creare tra di noi unenergia di amicizia, di solidariet, di affetto, di sentirci partecipi di un momento
che ci accomuna, di una piccola avventura, noi abbiamo l'opportunit di rivivere i nostri condizionamenti e di superarli proprio con lappoggio del gruppo, e questa breve avventura che
condividiamo pu diventare importantissima.
La totalit dellintenzione
Se infatti ogni persona che qui in questo momento, decide di giocare totalmente le sue carte in questi seminari, di non trattenersi, lintero gruppo inizier a girare come una trottola e
lenergia collettiva comincer a salire e a crescere; difatti ogni volta che si ha a disposizione unenergia di base che ci sostiene si fa molta meno fatica a superare un problema. Pensate
quanta fatica fate ad essere spontanei a casa vostra, per es. vi viene voglia di cantare, e se ci sono i vostri genitori non cantate, o magari vi viene voglia di fare del sesso e
assolutamente non lo potete fare, vi viene voglia di portare certi amici in casa, vi state divertendo, improvvisamente entrano i vostri genitori e lenergia cos si raffredda, vi chiedete cosa
staranno pensando, e diventate in questo modo non spontanei, artificiali: questi sono solo esempi di come unenergia possa essere bloccante. Provate invece a pensare in questo
contesto che siete in una famiglia allargata dove tutte le persone presenti stanno giocando a vostro favore, stanno giocando insieme. E una partita che possiamo vincere solo se la
giochiamo collettivamente, se non siamo divisi, se tutti giochiamo forte tutti possiamo vincere, quello che dobbiamo superare comunque qualcosa che dentro di noi.
Si fa una grande fatica a creare un gruppo, lo spirito del gruppo una cosa difficile da costituire, noi lo chiamiamo "Buddhafield"; il "Buddhafield" unenergia circolare, luminosa per cui
le persone si sentono tutte parte di un insieme e anche se poi non ci si incontrer pi nella vita, non importa, adesso siamo qua per vivere con totalit il presente. E se questa energia
sale e si stabilizza tutti i processi che si innesteranno per superare certe paure diventeranno pi facili da affrontare, accadranno pi facilmente, non solo quelli negativi ovviamente,
anche quelli positivi.
Il lavoro sul negativo reintegrare lombra
Il lavoro sul negativo quello pi importante, quello iniziale; vorrei quindi che tutte le persone fossero estremamente attente al gruppo per non creare unenergia di frattura al suo interno.
Quando il gruppo si forma infatti come una famiglia, e quando qualcuno se ne va una presenza in meno e lenergia per un attimo si abbassa; ed importante capire fin dallinizio chi
c e chi non c, chi disposto a continuare fino alla fine, affrontando anche tutti i momenti pi difficili, momenti in cui qualcuno penser che quello che deve affrontare per lui troppo,
e ci sar invece un gruppo che lo sostiene, perch c un legame di cuore che lo lega ad esso; se invece il gruppo pieno di persone indecise non potr funzionare, perch lacqua non
pu bollire se non si arriva a cento gradi.
Dal punto di vista umano, riguardo ai valori della societ in cui viviamo, noi elaboriamo una grande quantit di concetti, e quindi di giudizi, di pregio o di demerito, mentre nel gruppo di
lavoro questi parametri non devono esistere; per es. pu esserci una persona che non riesce a combinare niente nella vita ma che ad un livello interiore spirituale ha realizzato
tantissimo perch possiede un cuore puro, uno spirito molto integro.
Ci sono migliaia di persone che vengono eliminate dalla societ perch hanno un cuore puro al posto di quella cattiveria, quella strategia, che la societ continua invece a sostenere. Io
sto dalla parte di questi che vengono eliminati - i quali se possiedono oltre alla bellezza dell'anima anche delle qualit che li possano poi aiutare nella vita, ci costituir un vantaggio per
loro e per la societ, ma non qui il punto pi importante - perch in questo momento noi siamo qua come selvaggi, come esseri umani liberi, che devono recuperare la loro natura di
animali pensanti autocoscienti. E quello che ci interessa di realizzare qua trovare noi stessi, non realizzare dei pregi e delle virt che ci facciano comodo nella societ.
Tutti noi nella vita ci siamo fatti sicuramente tanti problemi del tipo "non sono allaltezza" ecc. ma tutto questo non ha una realt, le persone che hanno dei punti deboli, delle storie di
debolezza che hanno ovviamente nascosto con una corazza di protezione per paura di soffrire troppo, quindi le persone pi bloccate, sono proprio le pi sensibili, a volte sono quelle che
hanno un cuore pi tenero, che un grande valore spirituale. Allora non importa quanto avrete successo in una tecnica o in una meditazione ecc., la cosa importante invece che voi ve
la giochiate bene, che siate consapevoli che qualsiasi cosa state facendo la state facendo con totalit, e va bene cos. Io non ho aspettative particolari su di voi, lunica che ho la
vostra totalit, quello s. Ognuno di noi in questo momento pu decidere "io me la posso giocare al 100%" oppure pu tentennare e tirare indietro le sue energie per paura, sacrificando
per in questo modo una grande opportunit di trasformazione.
Sciegliere di vivere senza dolore
Dove nel nostro corpo c dolore, l si verificato un blocco di energia. La cosa importante da comprendere che un blocco pu essere sciolto a qualsiasi et perch non necessario
vivere con dolore. Vivere senza dolore una scelta reale, possibile e consapevole. Come prima cosa si pu massaggiare profondamente con energia amorevole la zona del corpo
interessata e scioglierla, e gi con questo si pu risolvere una consistente percentuale dei problemi, poi i problemi rimangono sul piano emozionale ma perlomeno non si hanno malattie
fisiche.
Il percorso dei chakra semplice e naturale perch lenergia-informazione deve naturalmente salire dal primo fino al settimo, per poi ridiscendere. Se si verifica uninibizione delle
energie-informazioni, queste stagnano sul terzo centro, a malapena riescono ad arrivare al cuore, si fermano sulla gola (punto di accesso della paura), su cui la paura agisce causando il
blocco: globalmente le energie non possono pi scorrere.
Quando una persona in piena attivit energetica, come durante un Reberthing, se c una zona bloccata, e questa spessissimo il terzo chakra o il cuore, e si va a stimolare quel
punto esercitando una piccola pressione, la persona urla perch sente veramente molto male, e ci si rende conto proprio in questo caso del concetto di inibizione dellazione: quando
cio una persona vi fa male e voi non gridate; lenergia del pensiero qui infatti bloccata e voi non potete reagire n con la voce n con lazione (Pensiero-Parola-Azione = la triplice
energia di manifestazione). Oggi questo processo labbiamo denominato "inibizione dellazione".
Quindi reagire importante per interrompere la catena del subire che rientra nello schema gerarchico della legge del padre: il comandamento di non ribellarsi al padre e alla madre. Se
la persona reagisce al dolore rimette in moto quellenergia bloccata che si chiama appunto dolore, e facendola circolare nuovamente nell'organismo la libera in grande quantit (ma
alcune persone purtroppo non vogliono proprio reagire, neanche al dolore).
Inguine, gonadi e ano: aggressivit e repressione
Linguine una zona a cavallo tra il primo e il secondo chakra, e viene quindi bloccato sia a causa dei blocchi di primo chakra sia di quelli di secondo chakra. Le gonadi, ovaie per le
donne e testicoli per gli uomini, sono in realt esattamente lo stesso organo: allinizio, come feti nella pancia della mamma, abbiamo infatti tutti e due gli organi (del Wolf del Muller) e
questa struttura viene poi rinforzata da un ormone o dallaltro ormone, da quello maschile o da quello femminile, e uno si atrofizza mentre laltro cresce diventando ovaia e utero oppure
testicoli. Questa energia primaria, viene considerata di secondo chakra in quanto creatrice di ormoni sessuali, ma proprio le "palle" come energia che hanno anche le donne - le
madri per es. hanno tantissime "palle", quelle che non le hanno non hanno lenergia della sopravvivenza e allora non difendono neanche i figli - sempre energia di primo chakra (come
laggressivit).
Quando vogliamo attivare la base comune tra primo e secondo chakra andiamo a lavorare sui testicoli, e lasse zona anale-reni-testicoli fondamentale per capire il meccanismo della
paura e dellaggressivit. La stessa zona funziona anche con ormoni di tipo pi femminile rappresentando cos il classico secondo chakra, e i reni e gli organi sessuali vengono in questo
modo a costituire il cosiddetto "triangolo del piacere".
Tutto il lavoro sulla paura ha tantissimo a che fare quindi con laggressivit, le "palle"; in realt questo tipo di aggressivit indotto principalmente dai reni, viene dalla parte yang dei
reni, quella ancestrale, e purtroppo tutte le volte che una persona stata molto inibita, facendole del male non reagisce, perlomeno con una risposta adatta.
Una delle scoperte pi efficaci nellambito della guarigione psicoenergetica che se si usa su una persona per gioco unenergia di rabbia e la si fa circolare negli organi suoi propri, per
es. facendo tirare calci, pugni ecc., questa energia nel giro di un po di tempo se gli si d sufficiente calore prende proprio la mano e diventa vera arrabbiatura. Questo il significato di
tutta la bioenergetica, che quello di creare una situazione in cui si attiva un comportamento in una persona allinizio come se fosse un attore, e in seguito questa apertura del circuito,
dandogli sempre pi energia, fa scattare il meccanismo vero e proprio sottostante al problema che permette di entrare nella catarsi.
Tre cervelli e tre livelli di inibizione e sblocco
Noi abbiamo il corpo, la parte emozionale e la parte mentale ripartiti esattamente come i tre cervelli: il cervello inferiore rettile che quello pi bloccato, pi inibito, poi il livello medio del
cervello che quello delle emozioni, che parecchio inibito anche lui, e infine la mente che funziona da Super Io sociale e che li blocca tutti e due.
La respirazione un metodo per far perdere alla testa il controllo dittatoriale inibitorio che essa possiede sul corpo. Respirando troppo poco questa disinibizione non riesce a prendere
luogo, allora o si respira di pi o si respira in maniera diversa, bisogna infatti aprire i polmoni, "entrarci dentro", e lasciandosi cos andare le energie possono finalmente liberarsi. Quando
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il Reberthing funziona veramente tutto il corpo aperto, dallalto in basso, diventa una canna dorgano e laria lo attraversa completamente. In questa situazione si sperimenta il livello pi
vero che si pu raggiungere con questa tecnica, quello transpersonale, sacro, perch qui si ha la sensazione di essere uniti al tutto.
Una delle meditazioni pi adatte alle persone che hanno una mente troppo sviluppata, che blocca quindi le situazioni con il pensiero, quella di muovere la testa, di fare un tipo di
respirazione che mandi lorganismo in un sistema di attivit pi ritmico, che faccia perdere il senso dello spazio e del tempo, il senso della scissione tra testa e corpo, una respirazione
che faccia "entrare" in una dimensione diversa le energie che riescono a superare cos le barriere/coordinate di riferimento consuete (a volte infatti i movimenti ritmici ripetitivi diventano
ipnotici e tirano fuori le nostre potenzialit pi profonde).
Ci sono delle situazioni in cui, quando una serie di emozioni si sblocca, tutta lenergia arriva agli occhi poich gli occhi rappresentano una funzione di potere. Quando si inibisce il proprio
potere infatti si ha come effetto immediato il non poter guardare negli occhi o in faccia una persona, perch con gli occhi si pu comandare e far valere la propria energia. Cos che se
c stata una figura troppo autoritaria nella propria vita che ha inibito questo processo sugli occhi allora qui si pu venire a creare un blocco consistente.
Durante la gravidanza fare lamore in una maniera un po maschile, meccanica, per il bambino dentro la pancia della mamma una violenza, e questa impressione di violenza pu
tornare come vissuto durante il Reberthing. A volte un Reberthing basta per tutta la vita, se "totale", a volte invece se non siamo stati totali durante la tecnica che abbiamo utilizzato per
un problema per es. di soffocamento, una volta che ci si liberati di quella sensazione si vive molto meglio magari per qualche anno, ma ci si accorge poi in realt che quel blocco era
andato molto pi in profondit, e che non aveva causato solo la paura di morire in quel momento, bens un'angoscia molto pi profonda, cos che lavorando poi sulla stessa paura,
questa si pu risciogliere in maniera pi duratura.
E' importante capire che quando abbiamo la sensazione di non essere identificati con il nostro corpo, ma siamo comunque nel nostro corpo, questo comincia a funzionare bene, e noi
cominciamo a sentirlo, anche se siamo, paradossalmente, in qualche modo staccati da lui.
Staccarsi dalle emozioni, staccarsi dal mondo, non significa comunque non sentire pi le emozioni, che si percepiscono anzi con maggiore intensit, in questo stato infatti si pi nel
mondo, poich manca lidentificazione. Quando si nel proprio centro le energie sono pi lontane dal corpo, ma sono anche pi in profondit, ed cos pi facile conoscersi poich si ha
attenzione verso lorigine della propria coscienza.
Lavoreremo sul primo chakra finch non raggiungeremo il terzo, che il pi teso del corpo (viene mal di stomaco infatti se non si riesce a scaricare laggressivit o la voce). Analizziamo
ora un comportamento abbastanza comune che riguarda il tema della sopportazione del dolore.
I limiti dellinibizione nel bambino
I "bravi" bambini che hanno un atteggiamento molto comprensivo verso i loro genitori, amano i genitori e non possono agire diversamente che amandoli, hanno un grosso bagaglio di
sofferenza che non riescono ad esprimere e che rigirano cos su loro stessi: questo un comportamento classico, un lato femminile, quindi pi comune nelle donne, che per anche gli
uomini hanno, tanti uomini infatti in certe situazioni rigirano contro loro stessi le energie attuando un meccanismo perverso, come se la vittima di un carnefice se la prendesse con s
stessa perch vittima, e qui allingiuria esterna si aggiunge quella personale. In realt non esiste violenza contro s stessi, e tutte le volte che vi trovate in una certa situazione e ve la
prendete con voi stessi, evitate in realt di prendervela contro qualcuno verso cui dovreste invece reagire, e non solo si attua qui un atto di autolesionismo, ma anche un atto di mancata
chiarezza, poich avete paura ad esprimere direttamente la vostra aggressivit verso lesterno, e questo pu essere di fondo anche un buon sentimento, ma comunque rimane perverso.
Di nuovo, il cane amico fino al momento in cui non gli faccio del male, ma nel momento in cui gli faccio del male reagisce anche se sono centanni che il mio cane.
Noi uomini riusciamo a sopportare un dolore che ci viene dallesterno oltre misura, e lo rigiriamo su noi stessi facendolo diventare cos una matrice di autolesionismo che non ha fine. Ci
sono dei tipi di comportamento che hanno una loro validit, che hanno una loro intelligenza, mentre questo proprio non ne ha, un falso comportamento, un falso pensiero quello di
autogiudicarsi, di autoferirsi, un pensiero ricorsivo, del tipo "io mi autopunisco perch non sono degna, non valgo". Bisogna mettere invece in questi casi in moto il primo e il terzo
chakra insieme, cio i reni, e lemozione e la reazione devono riuscire a liberarsi e uscire.
Si deve "reagire"; entriamo con questo discorso in un momento critico riguardo a queste considerazioni, la nostra cultura infatti basata su principi religiosi e su un codice millenario:
"onora il padre e la madre". Un comandamento siffatto significa semplicemente che i genitori devono condurre una vita che sia onorabile, agire in modo tale che i figli li onorino, questo
sarebbe un codice positivo: se si dice infatti ad un bambino "onora il padre e la madre" significa che questi genitori sono disonorevoli, sono persone in qualche parte del loro carattere
odiose, e gli si dice quindi di non odiarli e questo significa che il bambino nella realt gi disonora il padre e la madre (se cos non fosse sarebbe inutile il comandamento). Nessun
bambino spontaneamente odia il padre e la madre, bens ad un comportamento disonorevole e violento i bambini giustamente reagiscono. Per il nostro codice ci dice di non reagire,
prima ancora con Dio, "non fare niente contro il tuo unico Dio", poi c la trasmissione del comandamento da Dio al padre di famiglia come linea discendente maschile (padre-figlio), e
insieme al padre anche la madre e quindi abbiamo il triangolo; e con questo rispetto dovuto, dobbiamo inibire il nostro senso di violenza, di reazione, e cos facendo entriamo nel
processo di inibizione dellazione.
La radice dellalbero neuropsichico della coscienza
Qui allAccademia siamo in una situazione virtuale e artificiale in cui possibile fare uscire tutta la parte di intenzionalit mai esplicata, soppressa, che giace dentro di noi e che non si
potuta tirare fuori durante la vita. La cosa importante separare i genitori dalla proiezione che noi abbiamo sui genitori, il fatto che li riguarda infatti comunque affare nostro, per cui
confrontandosi con esso possiamo liberare una grande quantit di violenza, e questo permette di sciogliere il meccanismo di inibizione.
Gi sul primo chakra emerge la figura del padre, che in realt appartiene al terzo chakra, ma primo e terzo chakra sono molto legati tra loro come gi abbiamo avuto modo di vedere, lo
spirito di sopravvivenza infatti, la nostra forza e i reni, che sono un organo di terzo chakra, sono molto interconnessi.Quando dobbiamo tirare fuori la nostra rabbia la parte maschile
che dobbiamo fare emergere, e quindi la figura a cui fare riferimento diventa il padre pi che la madre, a meno che la madre non sia stata un "generale" e allora in questo caso lei la
figura di riferimento.
Il primo chakra proprio il punto di entrata dellenergia. E lorigine delle energie, lo hanno chiamato per questo motivo il "chakra della radice".
E la radice dellalbero della coscienza, e la radice nel nostro universo proprio linizio, il big bang, il centro incandescente del pianeta, il chakra che d origine al corpo fisico, a tutte le
energie materiali, chimiche del nostro corpo; se il primo chakra non ci fosse noi non avremmo corpo, non saremmo vivi, per una corretta incarnazione quindi fondamentale vivere con
pienezza nel primo centro. E il punto massimo di creativit dentro di noi, e dato che la nostra societ ha una bassissima attinenza con la creativit il primo chakra di solito chiuso.
I bambini gi in tenera et cominciano a non avere pi il chakra aperto e luminoso, ma ad averlo chiuso, scuro, fumoso, e tutti i blocchi che di conseguenza si creano si riflettono poi sul
corpo, blocchi o delle anche o delle ginocchia, sopra e sotto le ginocchia, dei polpacci o delle caviglie. Provate a sentire nel vostro corpo questo passaggio dal primo chakra alle gambe,
e verificate se c un blocco: dove non c contatto si evidenzia una zona morta, pi opaca, che semplicemente un arresto del flusso delle energie.
La zona del primo chakra governa tutta la colonna vertebrale e ha una serie di punti di riferimento sulla zona alta, come per esempio i muscoli della nuca e quelli delle prime cervicali,
bloccati se c un blocco al primo chakra.
Il settimo chakra, il polo opposto al primo, anchesso un punto di riferimento fondamentale; il primo e il settimo chakra, il sotto e il sopra, allineati formano lasse, lasse centrale su cui
ruota tutto il nostro essere. Per sciogliere bene la zona del primo chakra spesso bisogna sciogliere le cervicali. Oppure sciogliendo i muscoli dellano anche la nuca si scioglie, e acquista
cos un certo tipo di mobilit.
Il primo chakra un punto energetico e se noi tiriamo bene avanti i piedi sentiamo tutti i canali dietro la gamba che si tendono, e la tensione sale fino alla nuca su per la schiena, e poi
svanisce dopo un minimo di esercizio quando i nervi si rilassano e si allungano.
Il primo chakra teso significa un corpo fisico teso, significa che i nervi che gestiscono questo tipo di energia che scende nel corpo sono molto governati dallalto, molto tendenti ad alzare
lenergia e il corpo cos rimane in tensione; i canali che abbiamo nella parte posteriore del corpo nascono dalla testa, scendono posteriormente sdoppiandosi ai lati della colonna
vertebrale, e si riuniscono dietro il ginocchio arrivando sino al piede. Quindi questo canale dalla testa fino ai piedi un canale discendente; il canale yang che scende quello che ora ci
interessa di pi, quello di vescica urinaria, che appunto un canale di reni, di rene esterno per la precisione. Abbiamo allora il canale di rene discendente che quello di vescica
urinaria, e quello ascendente che dal piede ritorna al petto.
Il canale discendente dellenergia abbiamo detto passa dai reni, e ha una fortissima connessione con il primo chakra, e tutte le volte che siamo rilassati nel primo chakra, che significa
essere rilassati nel corpo fisico, ci sentiamo nel corpo, e qualsiasi attivit stiamo facendo come lavorare, mangiare, defecare ecc. la sentiamo con rilassatezza, perch tutto avviene in
maniera distesa vivendo in questo modo nel corpo.
E in questo esserci nel corpo noi attiviamo il primo chakra, che rappresenta proprio l'organismo a livello istintivo.
Il primo chakra quello pi vivo in tutti gli animali, che di solito lo possiedono bello, aperto, di colore normalmente scarlatto, luminoso, e questo vale anche per i bambini, che infatti si
muovono sempre; i bambini che appena vengono inibiti nel comportamento, nelle gambe, nel muoversi, si irrigidiscono e chiudono questo centro. Per riaprirlo sono di grande aiuto la
prima fase della Meditazione Dinamica (quella caotica), le danze scatenate, il sesso scatenato, tutte attivit che danno grande vitalit al primo chakra.
La paura del padre, il controllo e linibizione della spontaneit (asse ano-nuca)
I disturbi di primo chakra statisticamente pi comuni tra gli uomini in Occidente sono impotenza ed eiaculazione precoce (si arriva ad una percentuale del 80%). Questo avviene perch
lasse yang nel nostro corpo non mai rilassato, noi tratteniamo lo yang, che rimane in questo modo teso, governato dalla testa (che non yang), perch la testa un pensiero, non
lattivit calda della vita. Quindi si crea una polarit energetica assolutamente scorretta, che si manifesta con il blocco della nuca, il "controllore", e un corrispondente blocco del primo
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chakra; cos lintero corpo rimane controllato e il primo chakra come se fosse ingabbiato.
Per governare un cavallo selvaggio, e tale il primo chakra quando si pu esprimere in libert, bisogna tenere le briglie strette, bisogna contenere la sua potente energia vitale;
linibizione che esercitiamo sul primo chakra la possiamo allora verificare provando a sentire le "corde" tese e indurite che abbiamo dietro nelle gambe.
Riaprire il primo chakra significa iniziare levoluzione, se vogliamo evolverci dobbiamo infatti avere il motore per farlo, essendo levoluzione di tutta la creazione prodotta in prima istanza
proprio da questo chakra, che la bestia viva, il vulcano, il centro della terra, il big bang, linizio delle energie. Poi le energie diventano pi complesse, articolate, ma la base iniziale e
dirompente di queste rimane fondamentale.
C un passo del "Tao Te Ching" dove si parla proprio del cavallo imbrigliato, ed in particolare di una persona che era stimata perch riusciva ad imbrigliare i cavalli, e questa la
normale visione umana, cio "ho un valore perch ho educato mio figlio ad essere bravo, non sgarra mai", mentre in realt gli ho solo in questo modo bloccato il primo chakra.
Tutta leducazione pi formale, inglese, bacchettona va come prima cosa a bloccare il primo chakra, cos che il corpo del bambino viene tenuto sotto controllo dai genitori che agiscono
attraverso il Super Io del figlio bloccandogli appunto questa zona. Il risultato che in questo modo si raggiunge che una volta che il bambino stato inibito non pi un selvaggio e
quindi con lui si pu ragionare, ed per questo motivo che, se vogliamo ritornare alla nostra vera natura, dobbiamo ritornare a quella identit selvaggia che giace nascosta ancora in noi.
Il libro "Papalagi" descrive nella maniera pi chiara la connessione tra primo e settimo chakra, in questo racconto infatti la sacralit della vita materiale un vissuto di tutti i giorni.
Papalagi nel linguaggio delle isole Samoa significa uomo bianco, e la storia racconta di un capo indiano che visita l' Europa e vede come vivono gli uomini bianchi agli inizi del secolo, e
che al ritorno dal suo viaggio raduna i capi delle trib e racconta loro tutte le negativit che ha visto durante la sua permanenza nel vecchio continente, descrive labbruttimento della
civilt degli uomini bianchi, fa un elenco delle cose orribili di cui stato testimone, di come luomo non viva pi in contatto con il suo corpo, con il sesso, con la bellezza, con la natura; e
come quindi non abbia pi gioia, non abbia pi sacralit, tempo, luomo bianco non ha pi tempo per niente, non possiede pi il valore autentico delle cose, possiede solo quello
economico.
Dal primo chakra infatti tutto gli si spostato nella testa, ed la testa che vuole governare e capire luniverso, e questa condizione rappresenta una vera alienazione dal corpo. Lorigine
della vera schizofrenia infatti labbandono del primo chakra, cos che quando ritorniamo in questo centro ritorniamo nel contatto violento con la realt, violento in senso buono, come
pu esserlo un bambino, un uragano, come violenta la natura.
Moltissimi riti di iniziazione avevano a che fare con la Terra, il corpo rinasceva infatti dalla terra, prendeva forza dalla terra, perch il contatto con Lei per tutte le creature di questo
mondo vitale, tanto che ogni forma di alienazione che purtroppo osserviamo sul nostro pianeta, come linquinamento e la distruzione ecologica, corrisponde alle devastazioni che
abbiamo innanzitutto sul primo chakra; cio il mondo fisico devastato perch noi abbiamo un primo chakra devastato, ed per questo motivo che dobbiamo ricominciare a considerare
la bellezza del cavallo selvaggio, degli alberi selvaggi che crescono intorno a noi spontaneamente, cos come sono.
Linversione dellaggressivit: perversione e autolesionismo
Quando le energie del primo chakra non sono vive e istintive, il giusto sbocco di queste verso lesterno viene impedito ed esse si ripiegano al proprio interno. Questo causa perversione
sessuale e autolesionismo fisico e psicologico.
Un segno zodiacale chiarificatore in questo contesto quello dello scorpione, un segno profondo con una forte energia sessuale che pu esplodere al di fuori, ma che se incontra degli
ostacoli ritorna su s stessa, e quando il primo chakra viene ritorto su se stesso diventa potenzialmente distruttivo; invece di godersi la realt la persona cerca infatti soddisfazione
attraverso dei surrogati, invece di scaricarsi su qualcuno quando il caso lo richiede si rinchiude in una gabbia dorata, invece di ribellarsi al momento opportuno, tanto per fare un es., si
fa venire lulcera.
Gurdjieff diceva che la radice, il "kunda", nellessere umano era stata volutamente ritorta, invertita (come si legge nel suo libro "Racconti di Belzeb al suo piccolo nipote"). Belzeb un
grande spirito che era stato esiliato dal centro della galassia perch aveva cercato di rompere l'equilibrio delle gerarchie celesti, e allora per punizione era stato mandato per qualche
eone di tempo a governare quella piccola galassia periferica che il sistema solare; con lui c anche suo nipote al quale mostra da un pianeta allaltro cosa succede nella galassia, e gli
descrive questi "lumaconi", cos chiama gli esseri umani perch hanno il "kundabuffer" rovesciato - quellorgano della realt, della naturalezza che essendo rovesciato porta lessere
umano a rovesciare tutta la sua intelligenza - spiegandogli come il comportamento umano sia capovolto in modo erroneo proprio nella sua essenza, per cui se una persona non ha
amore dentro di s, lo va a cercare all'esterno, se una persona sente il vuoto interiore ricerca la compagnia degli altri.
I grandi Maestri escogitavano addirittura strutture da koan per dimostrare come gli uomini continuassero a cercare la loro soddisfazione fuori mentre lavevano dentro: gli esseri umani
continuano a rovesciare le cose.
Se noi riusciamo ad entrare in contatto con questo primo centro che connesso con il punto di reni che proprio al centro della pianta del piede, abbiamo il radicamento nella realt,
cominciamo a sentire la Terra, ci sentiamo parte della terra; la "Kundalini", lenergia calda, vitale, dormiente nel primo chakra, che esattamente lologramma del centro della terra, quel
centro caldo che d vita al nostro pianeta, nucleo fuso di magma incandescente che ribolle al suo interno. E quando ci immergiamo veramente nel primo chakra torniamo finalmente in
contatto con la terra, ed allora che lenergia pu di nuovo cominciare a salire.
I due centri piccoli che stanno alla base della nuca in una posizione laterale sono abbastanza importanti, li avvertiamo spesso quando fa freddo, venivano chiamati appunto punti "vento",
ma il punto che qui ci interessa di pi e che attivo sul primo chakra lalta maggiore che sta appena dentro la testa. Proviamo ora a sentire questo punto proprio allentrata del cranio e
in corrispondenza di esso il primo chakra, tutta la colonna vertebrale.
Malattie del primo chakra: emorroidi, prostatite, coliti.
Le malattie delle gambe sono in gran parte dovute ad un blocco del primo chakra, anche le emorroidi, causate da uno stato eccessivo di tensione in questa zona. Di queste ce ne sono
di tanti tipi: dovute ad un blocco di fegato - magari per un eccesso di rabbia per cui il fegato si riempie di tossine e la vena porta, che porta appunto il sangue al fegato, rimane intasata oppure il diaframma tirato per un blocco di terzo chakra, e si crea cos troppa pressione nel punto pi basso del bacino che la zona anale, questa si congestiona e quindi le vene si
gonfiano. Di solito per quando si verifica il gonfiore nella zona citata, questo accompagnato magari da un po di prurito, di calore, ma non vengono le emorroidi, che invece vengono
quando oltre a questa pressione, che un po abbiamo tutti, c anche una chiusura perch il muscolo teso. Per curare le emorroidi bisogna mettersi un dito nellano, prendendo una
buona crema; quando si ha il dito dentro e si prova a muovere la testa, appena si fa un qualsiasi gesto il primo chakra stritola il dito, tale la tensione che dovuta alla simbolizzazione
della compressione data dal tipo di societ in cui viviamo. Se abbiamo questa zona molto resistente pu essere che le emorroidi non vengano, ma comunque un po di problemi ce li
abbiamo tutti. E se facciamo girare il dito e allarghiamo i muscoli, tutta la tensione tende a rilassarsi.
Tra le malattie croniche causate da un disturbo del primo chakra abbiamo le coliti, soprattutto quelle da ultimo pezzo, da retto, sigma ecc., che sono malattie che si verificano quando c'
troppa tensione e non si riesce a creare quella normale pulsazione che d il ritmo a tutto il corpo. Laltra grossa malattia da primo chakra per gli uomini la prostata: tutte le prostatiti
nascono da una contrattura cronica in questa zona che poi si riversa nella prostata. Anche la tallonite da primo chakra, cos che il blocco del primo centro si pu notare guardando la
gente camminare - anche le gambe "nervose" che vanno da sole sono un classico blocco da primo chakra - la gente infatti non cammina quasi mai in maniera rilassata (questo
atteggiamento dipende comunque anche dalla pancia, dal secondo chakra).
Il primo e il secondo chakra sono assolutamente in contatto tra di loro, sono quasi lo stesso chakra, per i Tibetani esiste infatti un unico chakra che li riunisce entrambi.
A tante persone quando fanno sesso viene un crampo nelle gambe o nei piedi, perch il primo chakra comincia ad esplodere e c una vocina dentro che dice "chiudi chiudi", ed ecco
che arriva il crampo. C anche una stipsi da blocco dellultimo pezzo (governato proprio dal primo chakra), che troppo rigido e quindi blocca le feci, e queste allora non si muovono pi.
Il primo chakra ha i reni come organo principale in comune con il terzo chakra, e tutte le volte che lo blocchiamo, automaticamente blocchiamo anche il terzo; blocchiamo la nuca se un
controllo del primo chakra, mentre blocchiamo la pancia se un controllo emozionale del primo chakra.
I testicoli e le ovaie sono organi a met strada tra il primo e il secondo chakra, perch se li prendiamo come organi del piacere allora sono pi di secondo chakra, mentre sono organi di
primo chakra in quanto sono istintivi al massimo, sono gli organi del potere, della forza, di quel potere che ci viene dalle gonadi, dalle ovaie; questa energia primaria, primordiale,
tremendamente istintiva. Quindi sul secondo chakra questa energia viene veicolata in modo pi femminile e diventa sensualit, mentre il sesso come energia primaria frutto del primo
chakra.
Le persone caratterizzate soprattutto dal primo chakra sono riconoscibili per lintegrit del loro corpo, mentre tra le persone "mentali" esistono quelle che hanno un contatto con il primo
chakra pi forte e quelle che lhanno invece pi debole; certe infatti possiedono una fisicit pi evidente rispetto ad altre che usano il loro corpo come se non lavessero (le si percepisce
esclusivamente come testa).
Le paure chiudono il primo chakra, la paura pi forte quella di essere spontanei, di poter fare quello che si vuole nel corpo senza essere puniti, giudicati, e quando si supera questa
resistenza interna si riesce ad ottenere un'enorme libert.
In questo gruppo mi sembra che non ci siano grossi problemi, ha gi una sua fluidit, ci sono gruppi invece molto pi difficili che prendono il "volo" quindi pi lentamente.
Personaggi come Hitler, Tot Riina hanno un'evidente primo chakra forte, hanno di solito primo, terzo, quinto chakra (che rappresentano la solidit, il potere, la voce) come un tuttuno,
come se fosse un canale unico e questo crea in loro una forza straordinaria perch la maggior parte di noi frammentata, incerta e quindi una persona assolutamente centrata e
sicurissima di s polarizza lenergia degli altri che tendono a chiedere a lei la sicurezza che a loro manca, e se questa persona comincia a dare ordini e si crea sempre di pi un seguito
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destinata a diventare un capo. Sono persone con un asse molto compatto che hanno messo in secondo piano il secondo e il quarto chakra mantenendo invece questa determinazione
estrema che diventa trascinante; mentre le persone che riescono ad unire a questo asse cos allineato anche il cuore sono i grandi Maestri.
Essi sono uomini e donne che hanno sia la rettitudine sia la forza; corpo, parola e azione, hanno lasse forte e lilluminazione, e diventano allora Maestri dellumanit.
E importantissimo per noi riuscire piano piano a connettere tra loro questi centri anche senza pretendere di avere tutta questa determinazione, ma continuando a lavorare scopriremo
che la bocca parla da sola e i gesti accadono da soli, la spontaneit della reazione nelle nostre azioni diventa automatica, e ci si stupisce della propria velocit nellEsserci, nella
presenza; cos che una bella occasione coglibile al volo quando abbiamo unasse che connette le emozioni, le azioni e i pensieri, che ha una sua congruenza, una sua unit. Accadono
allora le situazioni sincroniche.
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guarigione che si svolge prendendo di nuovo le energie dal secondo chakra e manifestandole attraverso le mani, guarigioni che avvengono attraverso processi di irradiazioni. Tutti questi
gruppi lavorano sul secondo chakra in maniera positiva.
Anche lagopuntura lavora sul secondo chakra, secondo corpo, lavora con quei canali che partono dal secondo centro e vanno in giro per tutto l'organismo, che sono come autostrade li chiamano canali perch in Cina lirrigazione del riso avveniva attaverso i canali, qui lacqua, che dopo il vento, dopo laria lelemento pi vicino allenergia vitale, viene trasportata per
portare nutrimento al grano appunto da canali - che nel feto sono proprio i canali di alimentazione dei vasi venosi e arteriosi della placenta.
Quindi nei campi di grano lacqua scorre attraverso canali, cos come nel corpo lenergia vitale, che nutrimento, scorre attraverso i canali di agopuntura. I canali di agopuntura sono
stati codificati dalla medicina tradizionale cinese in modo molto rigido ma originariamente non erano cos rigidi, i tibetani per esempio usano degli altri canali, gli indiani altri ancora, ci
sono delle scuole in Birmania, in Viet Nam che ne usano di diversi. Questi canali non sono precisi, sono estremamente variabili, e comunque ne esistono di ancora pi profondi di quelli
di agopuntura, che sono relativamente superficiali, che connettono i grandi organi e le varie parti del corpo con dei fili colorati, di luce; lenergia vitale infatti luminosa e quindi come la
luce pu prendere certe tonalit, frequenze, e a seconda delle frequenze che prende assume certe caratteristiche di intelligenza sua propria.
Quindi nelle varie parti del corpo si concentrano punti con energie differenti in modo tale che se lorganismo ha bisogno di un certo tipo di attivit gli si pu mandare un certo colore, per
es. un colore freddo, l dove invece sono in atto delle attivit calde si ha bisogno di energia attiva e quindi si pu mandare il rosso, un colore carico che in quel momento necessario.
Questo tipo di consapevolezza delle energie e di come funzionano nel nostro corpo fondamentale e per riaprire il secondo chakra lavoreremo sulla percezione delle energie sottili e
sulla madre. Il lavoro sulla sessualit lo sposteremo al quinto chakra. Quindi prima faremo il lavoro sulla madre e sui genitori in generale, in quanto la figura materna pu essere
impersonata anche da un padre che ha un rapporto materno, affettuoso.
Entriamo adesso nel concetto di relazione energetica, che fondamentale.
Regressioni e basi di psicoterapia del secondo livello
Durante questa Accademia faremo delle regressioni che ci porteranno a vivere in maniera a volte anche intensa dei momenti vicini alla nascita o addirittura durante la gestazione, e ci
accorgeremo che a loro riguardo non abbiamo dei ricordi chiari mentali, ma abbiamo invece dei ricordi sensoriali. I ricordi sensoriali sono i ricordi energetici.
Il bambino nella pancia della mamma sente le energie della mamma, il contatto energetico con la mamma, e qualsiasi cosa la mamma vive viene riflesso sul bambino; il bambino per ha
una sua anima, anche se ha il corpo che quello della mamma, energeticamente ha una sua anima e una sua energia. E chiaro che in quel momento la sua energia non prevalente,
prevalente quella materna e quindi il bambino se molto in feeling con le energie della mamma si apre, se le energie della mamma invece sono pesanti o non si armonizzano con quelle
del bambino il bambino tende a chiudersi energeticamente e a fare barriera. Questa forse la prima consapevolezza energetica che possiamo avere: la chiusura.
Tutti sicuramente abbiamo imparato gi nella pancia della mamma o comunque nei primissimi giorni di vita come chiuderci energeticamente, un processo assolutamente spontaneo,
proprio come quando il bambino non vuole essere picchiato o c troppo rumore e ritira le energie al suo interno, e questa la sensazione di come da una sfera larga di energia
espansa, luminosa, aperta con i centri che la irradiano tutt'intorno, si fa quadrato allinterno e ci si chiude.
Questo tipo di struttura alla base di tutto il problema psichico, questo il primo problema di tipo psicosomatico e riguarda il primo livello di chiusura; il bambino infatti, non essendoci
ancora in lui dei livelli articolati di comportamento, perch un tuttuno, una pallina dentro una sfera cava, per difesa chiude la testa, stringe un podi pi rispetto al normale le gambe,
cos che chi riesce a vedere il feto dentro la pancia della mamma quando la madre ha dei problemi, vede proprio il feto che si aggrappa, si stringe su di s, comportandosi come se si
ritirasse sempre pi all'interno.
Questo processo lo aveva gi capito Reich che stato il primo grande maestro in Occidente delle energie, stato un maestro tantrico, ha lavorato e ha studiato anche a livello
scientifico circa il concetto di energia vitale, che ha chiamato "energia orgonica" a met tra organismica e orgastica, e ha visto come gi dagli unicellulari questo principio di espansione
nel senso di piacere, e di contrazione nel senso di angoscia e dolore, sia presente. Se si prende un unicellulare che si trova in una situazione negativa, o lo si punge, si nota che
immediatamente la struttura dellunicellulare si chiude, a volte addirittura si incista richiudendosi allinterno e creando attorno a s una pellicola dura, in certe occasioni estreme proprio
chiude tutto perch le condizioni sono troppo ostili e lunica difesa efficace diventa un guscio duro.
Tutti noi abbiamo avuto in qualche momento della nostra vita, a volte per lungo tempo, a volte per poco tempo, la sensazione di essere "chiusi dentro". Questa sensazione di non potersi
pi "aprire" se permane come modalit di essere anche nella vita adulta
produce la drammatica condizione esistenziale di essere separati dal mondo, che una sensazione schizofrenica che tantissime persone provano, chi pi chi meno, certi la sentono di
pi altri di meno, e alcuni danno addirittura per scontato che ci sia, e questo drammatico (lhanno dallinizio, da quando erano nella pancia della mamma e cos danno per scontata la
sua esistenza). Di fatto quando poi fanno meditazione e aprono questo guscio energetico hanno un processo di espansione della coscienza, che invece di essere chiusa dentro questo
uovo, imprigionata, si apre e sente finalmente che la vita scorre. E la sensazione che riscontriamo nelle percezioni dei popoli primitivi, e quindi quello che noi riscopriamo con il primo
livello di meditazione i primitivi lo vivono da sempre nella realt (anche gli animali lhanno sempre).
Quindi in Occidente abbiamo fatto un passo indietro nella qualit della vita, che dal punto di vista umano decisamente scarsa (non ovviamente dal punto di vista scientifico, tecnico o a
livello di lunghezza media della vita che da noi sopravanza di venti anni circa quella per es. del Ruanda, dove vivono per con una intensit molto pi elevata rispetto alla nostra). Quello
che qui abbiamo fatto come passo indietro, inteso come chiusura dellessere umano nei confronti della vita e della natura, fa s che quando poi ci riapriamo allesistenza, lessere in uno
stato naturale di fluidit e piacere di vivenre per noi sia gi un risultato, unesperienza particolarmente intensa e spirituale.
Lesperienzza del piacere di esistere consapevolemente nel corpo energetico
A questo risultato ci si pu arrivare abbastanza facilmente, non ci sono tanti problemi, un primo risultato di apertura lo proveremo tutti durante questo percorso, molti di voi lo hanno gi
provato, a volte da soli a volte in situazioni strane, in quanto un primo livello facile da raggiungere. Se questo livello di apertura viene mantenuto per molto tempo, dopo la vita si apre
ulteriormente, cio nella persona si verifica un allargamento degli orizzonti perch la prima apertura come se avvenisse a livello del corpo fisico - il primo corpo fisico finisce con la
pelle, i capelli e la pelle sono i suoi confini - mentre la dilatazione successiva interessa i confini del secondo corpo, che un corpo energetico, un corpo di calore, un corpo di vitalit, i
cui confini rimangono leggermente esterni al corpo fisico, per cui il calore e la vitalit si possono sentire attraverso le mani, la pelle ed il contatto con le persone.
Una guaina energetica ci circonda, che a volte percepiamo ad occhi chiusi, e sentiamo che irraggia da noi producendo intorno alle mani uno spessore vellutato di energia che avvolge a
qualche centimetro di distanza la nostra figura, e che comprimiamo dallesterno allinterno del corpo fisico quando ci chiudiamo in noi stessi. Per mezzo della Camera Kirlian, che un
procedimento attraverso il quale si vedono molto bene le manifestazioni esterne del campo energetico dellessere umano, possiamo osservare che quando una persona si lascia andare
e si apre le sue energie fluiscono allesterno perch seguono lindirizzo dato dalla psiche e dal pensiero, ed questo indirizzo il punto che regola veramente le energie.
Il secondo chakra in realt un centro "automatico" nella pancia che corrisponde ai centri del cervello rettile, che si comportano in modo assolutamente meccanico, sono il nostro pilota
automatico; noi possiamo intervenire in quelle funzioni solo quando vogliamo creare qualche cosa come un aumento o una diminuzione di attivit e quindi interveniamo sulle energie
biologiche o attivandole o inibendole (per esempio qualsiasi bambino che non vuole andare a scuola si pu far venire il mal di pancia o pu non mangiare pi). Una persona pu anche
aumentare il suo battito cardiaco in un attimo, e chiunque voglia respirare di pi volontariamente attiva un sistema del cervello rettile e gli manda un impulso che, una volta finita lattivit
cosciente, ritorna allattivit inconscia del secondo chakra.
Il bambino percepisce gi perfettamente le energie e le loro qualit, i piccoli hanno una percezione sensoriale del mondo molto sviluppata e quindi percepiscono in maniera incredibile la
qualit energetica dei genitori, delle situazioni intorno a loro, soffrendo per es. per un tono di voce duro o freddo che li fa chiudere su s stessi (il secondo centro inconscio) e, se
questa chiusura del centro permane per molto tempo, pu anche diventare un blocco continuo.
Quindi la prima cosa che noi dobbiamo fare dare energia coscientemente e volontariamente al secondo chakra, attivarlo quindi, cominciare a sentire le energie lasciando da parte
quelle sessuali e magari usando quelle sensuali, e sentire il piacere del corpo, del contatto; cerchiamo quindi in questo Seminario di lasciare perdere un momento il sesso, perch il
sesso la matrice che ci getta fuori, in relazione allaltro, quindi lattenzione si sposta l e l, non pi su di me, mentre noi abbiamo bisogno di lavorare adesso su di noi, sul nostro
blocco interno e "laltro" ci pu aiutare ad entrare ancora pi in profondit in noi stessi.
Faremo quindi degli esercizi in cui ci sceglieremo un partner che sar una figura di protezione, di aiuto per cui se io faccio da padre o da madre ad una persona e questa si sente
accarezzare pu tornare in quello spazio di apertura che magari non ha avuto nellinfanzia o che non ricorda bene, perch i ricordi negativi sono maggiori di quelli positivi, e cos pu
riaprire qualcosa che ancora chiuso. Tutti noi infatti abbiamo qualcosa di chiuso, abbiamo avuto una ferita su questo livello, non fosse altro per il fatto che siamo nati e ci siamo staccati
da nostra madre, che ci hanno tagliato il cordone ombelicale, che ci hanno vestito e ci hanno portato via, e che a sei anni siamo andati a scuola e queste sono tutte separazioni: quindi
tutti i bambini hanno da qualche parte delle ferite sul secondo chakra e avrebbero voluto avere un po pi di affetto di quello che hanno avuto (stiamo parlando dellOccidente), perch in
Oriente non cos.
In India, in Tibet la maggior parte dei bambini non ha avuto questo tipo di ferita, in questi luoghi infatti tutto pi naturale, qui nelle situazioni medie i bambini crescono e diventano grandi
mantenendo un contatto fisico con i genitori e con gli adulti che noi invece non abbiamo. Cos come in Oriente, il contatto fisico si mantiene anche nelle antiche popolazioni dei nativi
americani, nellAmerica Centrale. Questo contatto noi labbiamo perso e adesso ne subiamo la mancanza, diventa per noi importante allora riaprire un certo tipo di sensibilit e la ferita
ancora inscritta in noi.
Dallet di diciotto anni, quando comincia ad entrare in funzione il centro
superiore - che in realt comincia a funzionare veramente intorno ai venti anni nella nostra societ, perch fino ai diciotto, venti, ventidue anni abbiamo una serie di problemi di scuola, di
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lavoro che ostacolano la crescita spirituale - cominciamo ad avere esaurito una serie di problemi che ci legano allesterno e lenergia comincia a concretizzarsi bene sul sesto livello.
La ricostruzione cosciente del corpo energetico e i limite del dolore
Quando le energie diventano coscienti noi possiamo cominciare a "ricostruire" il nostro corpo trasformandolo energeticamente, cambiandone la qualit, la luce, i colori e la forma
(parliamo a livello energetico, non cambiamo i connotati del nostro corpo fisico in quanto la qualit del nostro corpo fisico non pu essere mutata). Tantissime persone trasformano la loro
faccia, corporatura, sciolgono le rughe della pelle che sono il frutto di emozioni negative vissute, e nel giro di qualche anno tornano a rilassarsi.
Quindi noi in questo momento possiamo ricomporre la ferita che abbiamo avuto nel passato, ricostruire il nostro corpo, riaprire le nostre energie e questa possibilit propria dellessere
umano, che gli animali invece non hanno, perch non possiedono quell'anima profonda che d la consapevolezza di essere qualcosa di diverso da ci che accade. Il principio di
coscienza infatti quel principio che ci permette di vedere i fatti della nostra vita come se fossero un avvenimento, un film che ci accaduto e che non parte di noi, noi infatti siamo una
coscienza di questo corpo, di questa vita, che ha avuto queste esperienze, e che comunque da queste esperienze pu imparare delle cose e che a queste esperienze non
necessariamente legata a doppio filo per sempre, soprattutto a livello di dolore.
Il dolore comunque il punto centrale del discorso, se noi infatti non vogliamo vedere il dolore e non riapriamo la parentesi di sofferenza vissuta nella nostra vita, non riusciamo a capirne
il contenuto, non riusciamo quindi a rivivere quellenergia rimasta chiusa nellevento doloroso e di conseguenza non possiamo neanche sbloccarla; allora dentro la nostra mente, alla sua
radice profonda rimarr sempre un nucleo duro di memoria che non ci permetter di vivere totalmente.
Quindi in questo seminario continueremo a lavorare sul secondo chakra come sensazione, riaprendolo fisicamente, respirandoci dentro e riattivandolo, e faremo una serie di esercizi che
ci riporteranno agli episodi della nostra esistenza in cui abbiamo vissuto questi contatti primari cos dolorosi. Qualsiasi situazione venga fuori, in qualsiasi momento voi per prima cosa
respirate, in modo che ogni emozione, anche minima, possa uscire se continuate a mantenere la gola aperta e la respirazione attiva. Se sentite che state chiudendo qualche energia,
qualche emozione, alzate la mano ed io stesso o qualcuno degli assistenti verr ad aiutarvi e a starvi vicino. Cos non vi sentirete soli a lottare contro il mondo e vi potrete rilassare per
lasciare andare lemozione che state vivendo, che significa lasciare andare quellenergia che stata trattenuta in maniera profonda e che stata codificata in questo modo nella mente,
quella mente che al momento del verificarsi dell'evento doloroso aveva detto "non puoi farcela, non puoi aprirti, non puoi uscire, non puoi essere veramente te stesso e quindi chiudi
tutto". Riaprire questo livello per noi ora il lavoro pi importante da compiere.
Lenergia vitale lenergia della telepatia, cio l'energia eterica il veicolo stesso della telepatia.
Quindi quando in una situazione di comunicazione tra persone si viene a creare questo ponte energetico l si viene a creare una sorta di telepatia.
La telepatia una trasmissione di informazioni attraverso i canali energetici, come se due radio ricetrasmittenti continuassero a scambiarsi messaggi. Ovviamente il tipo di telepatia in
relazione molto forte con i livelli di evoluzione dellorganismo, cio della persona.
Abbiamo una telepatia primaria che quella tra bambino e mamma, che una telepatia essenzialmente di pancia, di emozioni primarie, che pu essere per di una qualit pi elevata se
il bambino ha unanima sviluppata, se ha gi raggiunto il centro del cuore e la mamma pure ha raggiunto il suo centro del cuore cos che tra le due persone si viene a creare una
relazione telepatica molto intensa, un riconoscimento reciproco, un amore veramente profondo. Se queste due persone sono delle anime gi sviluppate non solo sul piano umano, cio ci
sono persone che non hanno spiritualit e che sono comunque "umane", che fanno delle cose a livello umano molto valide, ma se tra loro oltre a questa base c anche il centro alto, il
sesto, si instaura di fatto una relazione telepatica che diventa relazione spirituale, e quindi si realizza una trasmissione sottile di informazioni molto preziose.
Il fatto di respirare nella pancia meccanicamente e quindi in maniera non emozionale pu essere solo un ottimo esercizio ginnico che fa bene fisicamente. Il punto critico che possiamo
toccare e che d risultati quando invece riusciamo a mettere in moto il cuore, e lasciamo cos uscire moltissime emozioni perch abbiamo creato un canale che parte dalla pancia e va
verso lalto, e abbiamo aperto il cuore con quel centro ormai gi un po caricato. Se si riesce infatti a capire come aprire il nodo sul cuore il dolore che c sotto comincia ad uscire
spontaneamente.
I blocchi del piacere
Tutti i blocchi del secondo chakra sono blocchi del piacere e le persone fortunate che hanno vissuto un rapporto con la madre, con la gravidanza piacevole, o una prima infanzia
tranquilla, hanno una sensazione costante di piacere fisico. Il momento forse pi bello della vita che rivivono le persone in regressione il periodo nella pancia della mamma, perch
questo galleggiamento, questa assenza di problemi, di pericoli, di stimolazioni forti (qui tutto ovattato, si come un pesce nellacqua e non si ha neanche bisogno di procurarsi il cibo
perch lesistenza ti d tutto e questo vissuto un enorme piacere) rappresenta la "beatitudine", cos come anche la prima parte della vita normalmente un periodo di grande gioia;
dopo infatti si deve lavorare, faticare, ma perlomeno fino ai sei anni di solito la vita gioco, la vita piena di divertimenti, di conoscenze e le relazioni di contatto umano sono vissute
normalmente dal bambino in maniera piacevole: per questo che i bambini ridono molto pi dei vecchi, i bambini ridono sul serio mentre i vecchi lo fanno raramente.
Quindi la base del lavoro sul secondo chakra da Reich in poi la sensazione del piacere, e il corrispondente blocco da sciogliere ogni volta che questa sensazione del piacere viene
interrotta; a volte ci sono dei blocchi causati semplicemente da una mamma che non aveva altri problemi se non il fatto di non provare piacere, una mamma che era come spenta (ci
sono famiglie infatti dove lenergia molto bassa e la vita scorre monotona e senza piacere e questa condizione crea nel bambino questo tipo di mancanza di contatto).
Uno dei bisogni fondamentali proprio il desiderio di contatto, il bambino ama essere toccato, ama essere nudo, giocare, ama toccarsi, ama essere accarezzato poich il piacere una
sensazione che passa attraverso la pelle, ma che allinizio passa attraverso la bocca in quanto tutto il periodo dellallattamento ovviamente incentrato su di essa, la bocca e la pelle
stanno insieme e quindi il sistema nervoso e il sistema digerente funzionano insieme; questo crea nei bambini il vissuto di piacere, il desiderio di essere amati, toccati. Per questo le
terapie hanno preferito fare il lavoro sulla sessualit dopo il lavoro sulle relazioni e sui disturbi primari dellinfanzia, perch il sesso tendenzialmente non ha problemi, non esistono
problemi di sesso; sia le donne che non hanno orgasmo o che hanno dolori allinizio del rapporto, sia gli uomini che sono impotenti o che hanno una eiaculazione precoce, sono tutti
vittime di dolori che partono dalla testa, e che sono fisici in quanto c un blocco reale a livello del corpo che per parte dalla testa, dal pensiero, parte dai condizionamenti culturali, per
cui se noi togliamo quei condizionamenti poi il sesso va avanti a funzionare bene da solo.
C una scuola soprattutto americana che va a lavorare sul sesso e che cos facendo provoca degli effetti molto negativi, fanno i gruppi sul sesso e vanno a lavorare con la testa su un
organo che istintivo e che non ha quindi bisogno di una razionalizzazione e di essere sottoposto ad alcun tipo di logica.
Questi gruppi americani utilizzano tutte le tecniche, per le donne di rilassamento, per gli uomini di desensibilizzazione nei casi di eiaculazione precoce, andando in maniera scientifica a
lavorare su una zona del corpo che viene a quel punto controllata con la testa, e tutti questi giochi si sovrappongono alla realt e provocano forti scompensi invece di apportare benefici.
Il problema invece diverso alla radice, e cio quando una persona cos tesa a livello sessuale lavorando vengono fuori dei problemi con la madre, con il padre, con l' infanzia che
sono la causa del suo mancato rilassamento, infatti uno dei problemi fondamentali che noi non siamo rilassati perch il rilassamento nasce da quel contesto energetico di sicurezza
che di solito proprio la mamma a darci.
Se voglio addormentare un bambino devo andare in meditazione, aprire bene il centro del cuore, molto di pi di come normalmente, e quindi entrare nellenergia, nel chi, nel prana,
coprirlo di energia e cos si addormenta perch io vado in profondit, rallento il mio sistema nervoso ed entro in questo modo in un rapporto telepatico con lui, in quanto il mio pathos
corrisponde alladdormentarsi o anche corrisponde al livello dellamore profondo, anchesso causa di rilassamento. Allora siccome le nostre mamme sono nate in una civilt in cui il
rilassamento non esisteva pi perch cerano gi altri ritmi di vita, questo tipo di energia mancato generazionalmente, quindi la maggior parte delle persone di questa generazione non
ha la capacit di rilassarsi, che una capacit spontanea, e tutti quegli assurdi meccanismi tipo "Training Autogeno", "Psicodinamica" in realt servono giusto a rilassare il corpo, mentre
siamo noi che dobbiamo rilassarci, cosa questa che accade invece quando le persone quando fanno attivit come "Reberthing" o "Meditazione". Il vero rilassamento non del tipo "devo
rilassarmi, devo rilassarmi", perch questo un condizionamento sopra unaltro condizionamento, un condizionamento positivo per bilanciarne uno negativo, ma resta sempre un
condizionamento e noi in questo modo non siamo liberi.
Per cui dato che non sano vivere con la "testa" i risultati generazionali sono pieni di tali malattie, di tali disturbi sociali, ambientali, ecosistemici che, o noi ritorniamo velocemente a
questo punto della nostra civilt nella pancia, nel corpo, nella terra venerando il nostro corpo e il nostro pianeta, oppure avremo di fronte negli anni a venire una crisi globale di
dimensioni enormi.
Negli ultimi millenni infatti attraverso la logica, la tecnica abbiamo sviluppato il nostro lato mentale, che quindi ora molto potente e, dato che la nostra societ gi dal principio fondata
su principi egoici e non globali, abbiamo di conseguenza creato una societ egoica, in cui il potere, il narcisismo sono realt primarie.
Marx chiamava la nostra societ la "societ dello spettacolo", nel senso del narcisismo, dove tutto rivolto allesterno, basato sullavere, sul potere, sulla rappresentazione, mentre i
valori veri vengono persi, e dato che la mente molto potente ha creato in questo senso una linea evolutiva fortissima perdendo di vista contemporaneamente alcuni valori fondamentali
per lumanit. E possibile invece sicuramente andare avanti, produrre ancora pi tecnica, tecnologia, pensiero senza sacrificare la nostra natura pi elevata.
Quindi dobbiamo recuperare i piedi, le gambe, la pancia, che significa recuperare il contatto con il corpo fisico, con il corpo energetico, con la terra.
Una delle situazioni che si sta verificando a livello sociologico sul pianeta che gran parte delle nuove generazioni che hanno molta libert e denaro, quindi libert in tutti i sensi, hanno
degli eccessi di irrazionalit contrapposta alla logica stretta del sistema dominante, per cui per es. ballano tutta la notte, fanno un tipo di svago in cui lenergia collettiva sessuale,
emozionale, fortissima. Questa energia molto spostata sul corpo e assolutamente staccata dalla mente, per cui tutto questo tipo di situazione di solito sfocia in una vera e propria
dissociazione e si verifica il caso di un pensatore a qualsiasi livello che appena pu si sposta dal livello mentale che gli proprio sullaltro lato della bilancia, entra cio totalmente nel
corpo, si dimentica di tutto e si butta dallaltra parte e questo devastante cos come sono devastanti le vacanze in Tailandia per andare con le ragazzine, o a Cuba o in altri posti del
genere. Questo falso bilanciamento assolutamente illogico ed un segno sociologico di una situazione di forte squilibrio.
Piacere fisico e percezione spirituale: la sintesi evolutiva
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La giusta proporzione lessere umano la raggiunge quando pensiero e corpo entrano in equilibrio, solo allora possiamo vivere una vita di piacere, equilibrata.
Nel libro "Ra" contenuto un discorso che racchiude il punto cruciale della nostra ricerca e cio che noi siamo alla fine di un lunghissimo periodo di 75000 anni di evoluzione umana, ed
ogni 75000 anni si verifica il "raccolto", cio le anime mature della popolazione subiscono una divisione dalle anime lente, cos come quando si fa un raccolto di grano e si prendono le
spighe che hanno dato dei semi, si separano dalle altre e il seme viene messo tutto insieme. Quindi il raccolto separa la pula dal grano, separa la parte meno nobile dalla parte pi
nobile. Questo processo un processo evolutivo che sta avvenendo in questo momento nella nostra epoca e il cui avvento proporzionale alla rapidit con cui gli esseri umani adesso
si stanno sviluppando e risvegliando.
Le coscienze fuori dal nostro pianeta che aiutano questo tipo di evoluzione ci dicono che lunico motivo per cui la persona viene "colta", come anima ovviamente, quello del "raggio
violetto", cio del colore viola, che il colore che si manifesta quando i centri della mente che sono di colori freddi, diciamo blu in senso lato, e quelli del primo chakra che sono di colori
caldi, diciamo il rosso, vanno in sintesi e creano il raggio violetto, che corrisponde allapertura del settimo chakra che in realt non un vero chakra ma solo unapertura, un buco, un
canale, e questo permette proprio la sintesi di tutta la globalit dellessere umano e lapertura di questa totalit energetica verso un livello di energia superiore.
Per questa ragione quando respiriamo sul settimo chakra continuo ogni volta a darvi la stessa istruzione "sentite lintero corpo", sentite il settimo chakra come se fosse proprio connesso
alla pianta dei piedi, perch sentire continuamente la nostra totalit e globalit aiuta ad attivare questo livello pi elevato; chiaro che vere o false che siano queste informazioni e
questo testo, tutto ci corrisponde comunque sicuramente al nostro sentire, cio tutti i gruppi che lavorano per lo sviluppo del potenziale umano senza esclusioni, quindi i gruppi nuovi,
globali, planetari, lavorano tutti per il ribilanciamento tra corpo e spirito, senza che luno prevalichi sullaltro, ovviamente ci sono anche quelli che lavorano solo sul corpo o solo sullo
spirito, ma tendenzialmente i gruppi che si sono sviluppati come "new age", i gruppi acquariani, di nuova coscienza, sono tutti basati su questo concetto di sintesi.
Una parte importante del lavoro che stiamo conducendo per aiutare la nostra evoluzione riguarda il rapporto con i genitori.
La nostra societ ci dice "tu comunque devi accettare i tuoi genitori". Ci sono persone che dopo molti anni hanno capito e perdonato i genitori nonostante tutto quello che possa essere
successo. Ma quando si lavora su di s si devono sciogliere i propri problemi, le proprie tristezze che sono dentro la pancia, il giudizio infatti un valore di quinto e sesto livello, un
valore elevato come il perdono, lammirazione, sono tutti codici di natura pi elevata che non centrano con il secondo chakra, che consiste invece in quello che si sofferto perch
qualcuno ci ha lasciato, tanto per fare un esempio. Su un piano pi elevato tutto pu essere comprensibile, ma dentro lIo bambino ha comunque sofferto, ha una ferita e noi lavoriamo
per tirarla fuori. Siamo qui per ripulirci da queste tristezze e non per perdonare, quello che teniamo ancora dentro e che ci fa vivere "tirati" un problema infatti che riguarda
esclusivamente noi.
Nella gestione delle emozioni che vengono dalla pancia noi usiamo due centri principali che sono il secondo e il terzo. Nei confronti dei genitori, in particolare con la madre, viviamo
moltissimo il secondo chakra che agisce attraverso la milza che femminile, il "materno"; la milza un organo molto yin posto sulla parte sinistra del corpo e arriva alla parte sinistra
del torace e del cuore, soprattutto alla spalla sinistra e alla mano sinistra. Questa parte sinistra, che la nostra parte femminile, quella che genera e vive la tristezza, che gestisce e
produce la femminilit, la tenerezza; dallaltra parte abbiamo invece una serie di emozioni che vengono gestite sempre di pancia soprattutto dal primo chakra, e che sono quelle vitali che
arrivano al fegato, che il polo opposto alla milza (a destra) che gestisce invece la rabbia, laggressivit, e opera sulla parte destra del corpo (quindi dal fegato si sale alla parte destra
del cuore, alla parte destra del torace e poi gi fino alla mano destra).
Quindi a livello di terzo chakra abbiamo questi canali che passano anche da dietro, passano sia dal rene yin che il rene femminile, il rene del piacere, quello del contatto e della
sensualit, sia dal rene yang; le surrenali infatti sono suddivise in tre parti: una pi femminile, una pi maschile, mentre la terza pi relativa al primo chakra, e nella parte relativa al
terzo chakra c una zona che secerne adrenalina, che corrisponde proprio alla rabbia. Quindi a volte noi siamo polarizzati pi sul lato femminile, come in questo Seminario, oppure se ci
sono state delle situazioni attive, una mamma che ci ha abbandonato per es., chiaro che allora parallelamente alla tristezza c' anche la rabbia (tristezza e rabbia sono poli opposti ma
complementari, dove c rabbia c sempre anche un podi tristezza e viceversa).
Chi ha solo tristezza senza rabbia significa che in qualche modo non reagisce, non ha sviluppato la parte yang, chi al contrario ha solo rabbia senza mai vedersi la tristezza, molto
reattivo, molto duro e teso perch non ha sviluppato la sua parte yin; ma tutti abbiamo entrambe le parti, da una parte o dallaltra comunque siamo bilanciati su tutti e due i poli. Il
problema trasferire le emozioni attraverso queste polarit direttamente poi al cuore che le esprime, cuore e gola sono molto vicini come centri e come funzione, e una volta che le
energie salgono al cuore o come tristezza o come rabbia vengono espresse.
Se qualcuno non riesce ad esprimere unemozione che proprio l ma non trova al momento uno sbocco, gli si mette una mano sul cuore o sulla pancia e si entra in contatto con lui, il
contatto di secondo chakra, e con questo contatto telepatico lo
si fa entrare in relazione alla sua emozione, gli si chiede di viverla e gli si d una protezione, perch a volte difficile piangere da soli e si ha bisogno dellaiuto di una spalla su cui farlo:
per alcuni sufficiente anche mettergli una mano sul petto o dargli un piccolo stimolo per fargli aprire la gola ancora chiusa e sciogliere cos questo nodo (il percorso quindi dal basso
verso lalto).
In medicina psicosomatica una delle cause principali del mal di stomaco la relazione con i giudizi, che sono quella forma di mente, di pensiero unita ad una emozione negativa con cui
noi etichettiamo la vita; che i giudizi siano positivi o negativi non ha poi molta importanza, in quanto appena abbiamo un giudizio positivo da una parte, ci significa che dallaltra tutto il
resto della vita posto sotto giudizio negativo.
A volte i giudizi sono forti, evidenti, a volte sono molto sottili, e questa differenza deriva dalleducazione: se si nati da una famiglia in cui il padre sparava a zero sugli oggetti del giudizio
il giudizio diventa "forte", se invece il padre aveva giudizi taciti, senza espressione, senza ira, e come giudizio era continuo, diventa difficile riconoscerlo perch non una cosa evidente,
non uno stimolo forte, ma un giudizio di fondo.
Nella nostra societ tutti abbiamo un po di mal di stomaco perch una societ fortemente basata sui giudizi, e quindi lo stomaco continua a chiudersi e il giudizio continua a limitare il
potere di essere liberi, che il primo potere, lenergia che passa dalla pancia al cuore, la libert nel vero senso del termine.
Libert che il senso di onnipotenza del bambino di fare quello che vuole fare, perch il bambino deve sentirsi libero a tutti i costi. E tutte le volte che noi chiudiamo un comportamento lo
chiudiamo con un giudizio, infatti al bambino diciamo: "no, cos non va bene" e certo a volte dobbiamo farlo, sicuramente comunque gli passiamo dei giudizi, perch non abbiamo ancora
una consapevolezza e una cultura che ci aiutino in questo senso, magari noi ne trasmetteremo il 50 % in meno dei nostri genitori, comunque continuiamo ad avere una vita piena di
giudizi e questo mortifica le energie, le ferma e le rallenta, e sullo stomaco viene cos a fermarsi una grossa quantit di energia che non pu uscire liberamente, e che non fluida, non
sciolta.
A volte si incontrano delle persone che hanno avuto dei padri o delle madri la cui vita era veramente piatta, monotona, ferma, che vuole dire un giudizio enorme sulla vita, vuole dire che
per loro tutta l' esistenza monotona ferma e piatta, e questa una posizione inconscia fortissima; sono quelle madri magari non depresse ma comunque annoiate della vita, sempre con
un filo di risentimento, mai con la gioia di vivere o con il sorriso, senza attivit, e anche questo condiziona enormemente le energie che rimangono bloccate sul terzo chakra e che a volte
durante la Meditazione Dinamica o durante le tecniche non riescono ad uscire in maniera totale; se c stato invece uno stimolo forte allorigine del giudizio, un bel "no" secco del tipo "tu
sei un cretino e non puoi parlare", si blocca lo stesso il terzo chakra, per questo giudizio molto netto, anche se negativo, e quindi crea immediatamente una reazione. Quando invece,
come dicevamo prima, il giudizio sotterraneo cronico, non acuto, a volte difficile trovare la ragione per lasciare uscire fuori le emozioni e la rabbia.
I disturbi affettivi come imprinting di strategie psicofisiche negative
Ricapitolando il discorso intorno ai blocchi, ci sono uomini e donne che hanno ricevuto in famiglia uneducazione, un "imprinting" molto forte, con delle costrizioni e dei traumi ben precisi
che hanno lasciato dei segni sulla loro persona, cio la persona interessata ha chiaramente presenti gli episodi di mancanze e di violenze subite su cui rivolgersi per cercare di
scioglierli, episodi che hanno causato i suoi blocchi energetici e che sono quindi facilmente evidenziabili e facili da riconoscere in un processo di decondizionamento.
Altri invece non hanno subito specifici episodi negativi nella loro esistenza, bens hanno vissuto in atmosfere familiari depresse, demotivate che li hanno resi vittime di uno stato generale
di impoverimento emozionale e di mancanza di stimoli verso la vita, per cui durante le tecniche di liberazione hanno pi difficolt a far emergere i nuclei di negativit su cui lavorare, e il
lavoro cos diventa pi lungo essendo senza un bersaglio specifico, ed pi difficile la liberazione dalloppressione.
Noi cerchiamo di fare accadere delle situazioni di sblocco emozionale, in questo seminario in particolare legate al secondo chakra, e se pure stiamo lavorando per uno sblocco questo
non vuole dire che chi non ha sblocchi o che fa pi fatica si debba sentire male o escluso, a volte infatti ci sono delle persone che vanno avanti tantissimo tempo senza riuscire ad
arrivare ad un contatto diretto con le emozioni, poi invece avviene un cambiamento rapido in una volta sola, perch ci sono tempi di maturazione e di reattivit differenti a seconda dei
casi. Spesso infatti le energie continuano a lavorare comunque, e tantissime di queste situazioni vengono accumulate solo a livello inconscio, cio linconcio di una persona continua a
vedere persone che hanno degli sblocchi e comincia a registrare, a registrare, accumula nuove informazioni, nuove strategie, e cos se questa persona di temperamento pi
flemmatico, pi sulla lunga distanza che non su quella breve, possibile che il suo inconscio debba accumulare pi materiale, pi energia, pi situazioni, pi conoscenze perch ad un
certo momento avvenga un cambiamento rapido.
Invece riguardo al problema contingente del dolore allo stomaco, con il lavoro sul corpo si pu cominciare a scioglierlo e si pu lavorare contemporaneamente sulle emozioni e sul corpo
in modo leggero.
Quando andiamo ad attivare in maniera evidente le energie - in particolare nelle due tecniche che usano lenergia pi forte, cio la Respirazione Globale e la respirazione
della prima fase della Meditazione Dinamica - con questa respirazione molto intensa carichiamo il nostro sistema; spesso accade che degli organi che sono sottoposti a pressione
manifestino dolore, sentiamo allora alcune parti del corpo diventare chiaramente dolenti, le zone pi colpite comunemente sono i polpacci, i reni, lo stomaco, soprattutto il fegato, qualche
volta anche la milza, la spalla destra in particolare, meno la spalla sinistra, e poi l'emicrania nella forma del cerchio alla testa. Tutte le altre zone sono marginali, mentre in questi punti
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che abbiamo elencato le nostre funzioni, soprattutto quelle attive (fegato, reni, spalle), vengono inibite, bloccate e diventano cos aree di stallo delle energie.
Tutte le volte che viviamo questo dolore possiamo usare due strategie diverse: la prima cambiare posizione o cambiare respirazione spostando il bacino o la testa, oppure possiamo
respirare con un altro ritmo cambiando in questo modo la struttura della respirazione e del corpo, e mutando latteggiamento con cui stiamo respirando cambia anche la polarizzazione
dei nostri centri interni, e spesso questo crea un cambio energetico per cui lenergia non resta pi spinta sui reni o su altre zone del corpo e scivola pi su; la seconda cosa che
possiamo fare invece "entrarci dentro", che significa acconsentire a sentire il dolore (certo se il dolore acuto di tipo perforante non il caso di insistere).
Casi di ameba al fegato, tifo, epatite, ulcera allo stomaco infatti non si verificano certamente solo a livello energetico, quindi qui bisogna intervenire a livello fisico, per normalmente
quando ci sono dei dolori che vengono rapidamente e altrettanto rapidamente scompaiono, noi possiamo anche "aprire" il dolore, stare sul dolore.
Immaginiamo ora laria come unenergia con una sua luminosit, una sua forza, che ha un suo spessore, una sua densit e ipotizziamo il caso che mi faccia male il rene: vado a respirare
proprio l dove mi fa male, e sento il rene "forte e duro" perch quando dolorante ha un energia un po compatta, cos gli soffio sopra come si soffia su un vetro creandogli unalone di
aria intorno, gli d spazio, luminosit, e spesso lenergia raggrumata con questa tecnica molto potente si scioglie dallinterno e comincia a mettersi in movimento. Facendo questa tecnica
a volte escono emozioni, a volte, se si tratta solo di un blocco energetico, se non quindi molto connesso con le emozioni, esso comincia a muoversi e si sente che o sale o scende, o si
apre, e ci sono manifestazioni di movimento, di fluidit energetica. Allora la cosa migliore che si pu fare se si riesce a sintonizzarsi con quel dolore sentirne la controparte emozionale,
perch di solito dietro un dolore c unemozione precisa, e pu cos emergere anche il corrispondente ricordo, e si verifica in questo modo un vero sblocco della situazione.
In relazione al discorso sul secondo chakra che interessa a livello fisico gli organi preposti al concepimento e alla crescita del feto, interessante il tentativo di chiarificazione teorica che
si pu abbozzare circa il tema della reincarnazione, delle motivazioni che unanima pu avere nello scegliere determinati genitori, quindi una certa famiglia.
Unanima pu scegliere nellesistenza che si accinge a vivere, in base al suo bisogno di allargare il cuore, un ambiente di grande amorevolezza, oppure pu scegliere una famiglia con
molti mezzi e con poco cuore, consapevole di avere bisogno di un appoggio economico e di strumenti idonei alla realizzazione di progetti impersonali importanti, usando cos i beni
familiari per accrescere il bene dellumanit; infine unaltra anima pu scegliere di avere molti beni economici solo per il suo soddisfacimento personale.
I genitori come archetipi della struttura cognitiva dei due emisferi
Ogni volta che noi lavoriamo qui con i genitori lavoriamo per non con persone reali, ma con delle parti interne di noi, cio nella struttura del nostro carattere interiorizziamo delle figure
esterne della nostra vita, in particolare il padre e la madre, e con esse costruiamo degli archetipi del maschile e del femminile; abbiamo infatti due emisferi nel cervello, uno maschile a
sinistra e uno femminile a destra, il femminile gestisce la parte sinistra del corpo opposta alla sua, mentre lemisfero sinistro si incrocia con il destro e gestisce la parte destra del corpo,
ed quello maschile. Quando il bambino o la bambina cresce prende dal comportamento globale delle attivit dei suoi genitori delle immagini, delle strutture, dei modi di fare, delle
emozioni e con essi costituisce dei codici di comportamento. Costituisce quindi due archetipi differenti di comportamento, quello maschile e quello femminile; per cui se i genitori sono
equilibrati gli archetipi saranno equilibrati, se i genitori vanno daccordo le due parti del cervello della persona andranno daccordo, se invece la madre in un modo e il padre in un altro,
per es. la madre forte e il padre dice sempre di s, o viceversa, si avranno gli emisferi disturbati, uno sar pi forte dellaltro, e comunque non saranno in buona comunicazione tra di
loro creando cos una schizofisiologia - cio proprio una divisione della mente per cui la persona non riuscir a fare delle attivit in maniera fluida e unitaria ma su certe cose avr un
comportamento e su altre tutto unaltro, e anche la voce e il modo di comportarsi cambier a seconda delle circostanze -.
Quindi quando lavoriamo qui con il padre e con la madre lavoriamo con questi due archetipi, che non vanno per confusi con la realt. Questi archetipi sono delle figure che noi nei
sogni viviamo come esterne, diventano la mamma o il pap, o la zia, la nonna, lamico, ma in realt sono figure immaginarie; e cos dobbiamo tenere sempre presente che quando siamo
nella nostra fantasia durante un Reberthing, una tecnica, noi non lavoriamo con le persone reali ma con questi archetipi che si sono costruiti dentro di noi.
L' archetipo di solito influisce sulla parte superiore del cervello, la neocorteccia
che la parte pi alta del cervello che ha la caratteristica di essere quella pi inibitoria rispetto alle altre. Questa parte stata chiamata Super Io, nel senso che noi abbiamo un Io come
identit ("sono io") e poi abbiamo queste figure archetipiche dentro di noi che rappresentano il potere, lamore, la stabilit oppure qualsiasi altra cosa, con cui lavoriamo. Linconscio
durante il sonno prende queste figure e le utilizza, noi durante queste tecniche prendiamo queste figure e le utilizziamo a nostra volta. Alcune figure, quelle dei genitori, dei professori,
delle autorit sono tipologie che, sulla base del giudizio di cui parlavamo prima, sono inibitorie per eccellenza e costituiscono gli archetipi del nostro Super Io.
Il Super Io quindi quella parte che inibisce lio, che gli d dei codici morali, deontologici, sociali, religiosi, etici che costituiscono la base del nostro comportamento nella vita, sono come
dei "s e dei no", dei giudizi. Queste figure agiscono con una inibizione proprio attraverso il giudizio, che pu essere anche sociale, e qui allAccademia noi abbiamo lopportunit di
liberare la rabbia e la frustrazione che viviamo nei rapporti con certe persone, con la consapevolezza per di lavorare dentro noi stessi con queste figure, che si sono strutturate al nostro
interno e non ci permettono di vivere come vorremmo. Chiunque abbia delle figure interne riguardo alle quali non trova neanche logicamente degli agganci per liberarsene, deve lavorare
dentro di s con questi archetipi che sono nella sua testa, archetipi che se non asporta chirurgicamente creano poi nel vivere quotidiano delle situazioni veramente dannose; quindi
dobbiamo entrare in contatto e a volte in conflitto come nostro Io interno con le figure sempre interne che sono rappresentanti del potere esterno, per riuscire a fronteggiarle e a
risolverle.
L Io in questo modo diventa globale, prende il potere su tutta la nostra totalit, e si mantengono i caratteri di moralit e di etica profonda che sono propri della coscienza stessa e che
non sono quelli che sono stati imposti dall'esterno.
Le vere religioni non hanno mai dato dei principi n etici n morali, in particolare il Tantra e lo Shivaismo avevano proprio con chiarezza espresso che una persona pu fare qualsiasi
cosa se questa viene fatta in uno stato di coscienza, anche uccidere, se si vede una persona soffrire inutilmente per es. pu non essere giusto per la nostra coscienza che lei soffra, e
pu essere cos pi giusto addirittura ucciderla, perch questo diventa un atto di grande compassione. Non esiste "latto" che di per s male o bene, esiste invece un senso profondo
della giustizia e della verit e dellamore che emerge appena sviluppiamo il nostro stato di coscienza spirituale interiore come valore universale, etico, morale, che non deve diventare
mai per regola fissa di comportamento.
Noi siamo una parte dellUnit, siamo piccole unit che fanno parte di una grande unit, ed in questa condizione di globalit come se la cellula del nostro corpo sapesse che pu fare
tantissime cose ma che non pu fare tutto, perch se facesse tutto andrebbe contro la totalit e ci ucciderebbe.
Le cellule tumorali sono infatti cellule impazzite perch non hanno pi la connessione tra di loro e con il tutto; ma moriranno anche loro, con il tutto moriranno anche loro, perch quella
che esercitano non una vera libert, al contrario una mancanza di visione globale, una mancanza di connessione.
Quindi i valori morali ed etici intesi come regole assolute da applicare sono tutti falsi, perch nel momento stesso in cui tu dici "questo bene e questo male" hai gi fatto un atto che
non esiste nella natura; ci sono infatti mille casi, tanto per fare un esempio, in cui rubare lecito e in cui non rubare non lecito.
Noi siamo degli esseri indipendenti e abbiamo una coscienza indipendente, individuale, e ognuno deve rispondere in prima persona della propria coscienza, soprattutto a s stesso. Una
volta che abbiamo capito questo principio noi cominciamo a "vivere" in modo finalmente autentico, a diventare "veri", perch nostro unico dovere morale "essere" quello che siamo, e
non quello che "dobbiamo".
IL TERZO CHAKRA - DISCORSO SUL TERZO LIVELLO PSICOSOMATICO
Il lavoro sul terzo chakra un lavoro impegnativo, perch il lavoro sul potere personale.
Le energie del nostro corpo si dividono in attive e passive, e tra di loro ci deve essere un equilibrio dinamico, in quanto quando questo equilibrio dinamico si spezza noi non siamo pi
"noi stessi".
La nostra identit quindi strutturata sullequilibrio di alcune funzioni che sono opposte tra di loro, che possono essere descritte come lemisfero maschile e lemisfero femminile, il
sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico - dei quali uno il sistema che porta attivit, che porta eccitazione, mentre laltro il sistema che procura rilassamento, piacere ( il
sistema nervoso autonomo, simpatico, un sistema inconscio, non lo si pu infatti guidare volontariamente) -.
Questi due diversi livelli nel nostro corpo si distinguono per la modalit delle loro funzioni; il primo sistema di attivit quello volontario, quello che muove i muscoli, muscoli che a loro
volta si suddividono in muscoli cosiddetti volontari, che hanno una certa caratteristica, e muscoli involontari che sono automatici - non possiamo infatti dire al cuore "adesso apriti,
adesso chiuditi", perch gli organi interni come il cuore e tutti i muscoli che "aprono e chiudono" si comportano in modo automatico, e sono totalmente determinati nelle loro funzioni o
dallattivazione del sistema simpatico o dallattivazione del sistema parasimpatico - il secondo sistema di attivit invece involontario.
Nella nostra societ si verifica tutta una serie di squilibri per cui normalmente abbiamo uniperattivit del sistema simpatico, appunto il sistema inconscio dellattivazione, mentre in alcune
persone si pu verificare anche uniperattivit del sistema parasimpatico.
Gli esseri umani sono animali che per sopravvivere hanno bisogno di reagire allambiente esterno, e che per migliaia di anni sono esistiti come genere solo perch possiedono all'interno
dell'organismo un certo tipo di funzioni che permette
loro di essere aggressivi quando necessario, o comunque attivi quando le circostanze esterne lo richiedono (essere aggressivi verso qualcuno, per es. nel rincorrere una preda per
mangiarla, o scalare una pianta per prenderne i frutti sulla cima, oppure attivare un sistema di fuga per difendersi da qualche minaccia).
Il sistema simpatico lo possiamo vedere in azione in particolare nellattivit delle surrenali, una zona sopra ai reni che produce adrenalina, un ormone mediatore chimico che stimola
l'attivazione del sistema simpatico che predisposto allattacco o alla fuga. Quello che crea questo ormone un effetto globale su tutto lorganismo: dallattivazione allinibizione dei
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muscoli della pupilla, per cui gli occhi si dilatano o si restringono, allaumento dellattivit cardiaca per cui il cuore pompa molto quando siamo in uno spazio di attacco o di fuga e
abbiamo bisogno di una accelerazione del sistema cardiaco, e dobbiamo chiudere lo stomaco o gli intestini perch la digestione consuma molta energia, tanto che la dobbiamo bloccare.
Attiviamo invece a volte una serie di meccanismi che producono energia per i muscoli e che innestano quindi certi sistemi metabolici che arrivano a dare pi "carburante"; mentre si
chiudono in determinati casi, quando si vive il livello di paura, alcuni vasi periferici, in modo che se qualcuno per es.ci mangia un braccio non moriamo dissanguati; quindi tutte le energie
sono interne e servono per funzionare il meglio possibile sia in caso di attacco che di fuga.
Questo sistema, che un sistema di allarme, di attivazione molto intenso, lo possiamo osservare nell' azione del giaguaro alla vista delle gazzelle, in quanto qui ad una situazione in cui
prevale il sistema passivo, parasimpatico, nel giro di pochi minuti si sostituisce una situazione in cui viene messa in moto una enorme quantit di energia, e ladrenalina parte a schizzo,
per cui il giaguaro brucia tutte le energie che ha disponibili per una corsa velocissima.
La stessa cosa vale per il coniglio che vede qualcuno che lo vuole catturare e istantaneamente usa tutte le sue energie per la fuga, e attuando cos unattivazione totale della
respirazione, del cuore, mentre i muscoli bruciano tutte le energie disponibili in circolo e lo stomaco rimane assolutamente bloccato; addirittura a volte questo blocco, soprattutto nella
situazione di paura, tale per cui molti animali si lasciano scappare le urine o le feci, le pecore per es., che spesso quando hanno paura scappano lasciando uscire i loro escrementi.
Tutta lattivazione di questo sistema la vediamo quindi in un ambito molto ristretto (quando qualcuno vuole mangiarti o tu vuoi mangiare qualcuno), e non sussiste certo per la durata
intera del giorno.
Nella nostra civilt invece prevalente una situazione in cui lordinamento sociale, economico, aziendale impone una continua attenzione, per cui se una persona nata in una famiglia
dove ha ricevuto un equilibrio tra queste energie opposte, tra le forze femminili e quelle maschili, di fronte a delle piccole necessit reagir in maniera normale, di fronte invece a
situazioni "forti" reagir in maniera altrettanto forte; mentre lo stress una risposta eccessiva ad una serie di stimoli che non lo richiederebbero, e quindi se una persona nata e
cresciuta in una situazione di stress di conseguenza portata a reagire agli stimoli in maniera esagerata. E che sia espressa apertamente o non lo sia, in condizioni di stress sempre
laggressivit ad emergere (sorretta dai reni che continuano a funzionare senza sosta).
Per il nostro lavoro fondamentale riconoscere in quale punto noi siamo pi suscettibili ad una iperattivit di questo stesso sistema. Di solito le persone che mettono in attivit eccessiva
il sistema simpatico, quindi laggressivit o la paura, la fuga, hanno poi come effetto di ribilanciamento il fatto di ricadere in uno stato di prostrazione perch hanno bruciato tutte le
energie dei muscoli disponibili allattivit per sciocchezze, e si trovano cos immediatamente dopo senza energia; una condizione questa che non corrisponde invece a quella del sistema
parasimpatico, che in attivit quando noi siamo rilassati e ci godiamo l'esistenza, e i muscoli allora sono fluidi, il sangue circola in tutto il corpo e locchio ha la pupilla dilatata (mentre la
pupilla stretta un indice di mancanza di contatto con la nostra matrice pi profonda).
Il nostro corpo normalmente reagisce agli stimoli con locchio, la sanguificazione e linnervazione, e cos tutto l'organismo si apre: se a parit di luce per es. si ha una pupilla pi aperta e
una pi chiusa ci significa che il sistema simpatico e il sistema parasimpatico di questa persona non sono in equilibrio, significa che da una parte la persona forza un sistema e dallaltra
lo trattiene, in modo che questi restano divisi e ad un certo punto uno o l'altro scoppia. Se quindi una persona ha un blocco a livello del simpatico o del parasimpatico il sistema non pi
armonico, mentre normalmente lessere umano dovrebbe vivere in equilibrio tra questi due sistemi.
Gli uomini non sono dei carnivori, bens degli onnivori, i carnivori infatti hanno un sistema metabolico molto particolare, e noi per capire noi stessi in quanto uomini dobbiamo guardare gli
scimpanz che hanno unattivit tutto il giorno molto equilibrata con un buon livello di rilassamento, dove ogni tanto vanno a caccia o fanno le dispute per la femmina o per il territorio, ma
normalmente conducono un'esistenza appunto rilassata.
Nel cervello umano, a differenza del giaguaro il cui sistema preciso e ben definito nei suoi meccanismi, abbiamo la parte superiore, che quella della neocorteccia, che riceve tutta una
serie di stimolazioni gi da bambini (Stai attento! Non gridare! Non fare!) per cui ogni cosa diventa uno stress tanto che il bambino risulta poi iperstressato, sempre attento e preso dalle
piccole cose.
Nella civilt occidentale siamo abituati infatti a vivere ad un livello di iperstimolazione intellettuale, e siamo abituati quindi a vedere anche piccolissime cose come fonte di pericolo,
viviamo continuamente in stato di allerta e tutto il sistema dellaggressivit in questo modo viene bloccato tanto che, continuando a mettere in azione il meccanismo dellattenzione al
pericolo, ci ritroviamo alla fine rinchiusi in una gabbia.
Tra gli animali esiste quello pi forte che comanda sugli altri, ma in questo regno il meccanismo pi semplice e reale, tra gli uomini invece la situazione che rispecchia la supremazia di
uno sugli altri non ugualmente cos vera.
E fondamentale allora avere la correttezza di essere quello che si , quando la vita diventa per noi devastante avere il coraggio di dire "non gioco pi", e se tutti avessero questo tipo di
potere personale, possiamo chiamarlo onore, che il senso di essere vicini ai propri sentimenti, il senso della verit, il senso della giustizia, lintegrit umana, il mondo sarebbe
diverso e sicuramente migliore.
Purtroppo invece per mille ragioni noi continuiamo a stare in un sistema che in realt non accettiamo e non amiamo (se no non si lavora, non si guadagna ecc. ecc.). Normalmente infatti
i condizionamenti sono cos forti che vanno proprio a minare il punto per noi pi importante che la risposta, perch per difenderci noi dobbiamo a volte essere aggressivi, dire "no",
puntare i piedi, piangere, urlare, fare sentire la nostra voce, dire la nostra opinione, non essere daccordo, ma a volte il bambino si trova in una tale situazione senza uscita da non
riuscire a fare questo, anche se forte, perch i genitori lo massacrano proprio dallinterno e gli creano dei sensi di colpa, gli tolgono lamore influendo su punti che sono totalmente
disumani, e lo fanno non tanto per cattiveria ma perch gli stato insegnato cos, e loro lo riproducono tale e quale. Per cui un bambino piccolo che ha bisogno di affetto quando la
mamma gli dice "non fare cos se no non ti voglio pi bene" (cosa questa che il 90 % delle madri dice) dentro come se morisse, per lui infatti la scelta "o mia mamma non mi ama pi,
ed lunico amore grande che ho in questo momento, o faccio la mia vita" e un bambino che ha pochi anni o pochi mesi di vita, come fa ad avere questo tipo di forza?
Se ci fosse davvero un tribunale della giustizia dei minori dovrebbe essere veramente un tribunale che difende i bambini, cio un bambino dovrebbe essere tutelato da una mamma che
gli dice cose come queste; purtroppo in questo momento non facile esigere un tipo di protezione simile, e quindi il risultato di tutto ci che noi continuiamo a crescere non potendo
esercitare alcun tipo di potere personale, i nostri genitori infatti non ci danno potere ma al contrario ce lo tolgono, mentre il potere proprio quello di essere nella realt, e quindi di
reagire momento per momento come sentiamo che sia giusto alla realt che ci circonda.
I genitori per es. ti dicono che tu non vai bene cos come sei, ti tolgono potere minandolo alle radici per avere loro pi potere, e tutti ti mettono una cappa addosso non appena sei un po
agitato e un po vivo, in questo modo inibendoti; oppure ci
sono dei genitori che hanno tali condizionamenti loro, essendo infelici ed insicuri loro (di non essere belli, ricchi ecc.), che qualsiasi cosa abbia o faccia il bambino lo guardano gi male,
cio il bambino non mai abbastanza bello, intelligente ecc., e continuano cos a proiettare la loro insicurezza in modo indiscriminato su di lui, togliendogli sempre pi il potere di essere
s stesso: bello brutto magro intelligente stupido. Un bambino invece quello che , pu essere intelligente, un genio o invece un po stupido, e nel caso fosse un po stupido non gli si
far fare luniversit di fisica quantistica, ma lo si aiuter lo stesso a trovare la sua strada nella vita, seguendo le qualit che gli sono pi proprie.
Normalmente purtroppo viene imposto indiscriminatamente un ideale di comportamento per cui i genitori intimano al figlio "tu devi studiare! tu devi!" Esiste una sterminata serie di metodi
per mettere sotto i piedi il potere personale di una persona, infatti laccettazione del potere non esiste nella maggior parte delle famiglie, perch in esse non c quasi mai la
consapevolezza della forza o magari della tenacia di un bambino, e cos questo aspetto non viene neanche preso in considerazione.
Ci sono alcuni popoli, gli Afgani per esempio, che hanno unenorme dignit, gli uomini, le donne sono belli nellatteggiamento, hanno un comportamento nobile, e cos i Tuareg hanno
esattamente la stessa energia, si muovono con grazia, con una identit interna tangibile. Questa che loro possiedono una qualit umana che, o noi gi possediamo e la rinforziamo di
conseguenza nei nostri bambini e bambine, altrimenti loro non lavranno, o addirittura gli verr tolta fin dallinizio perch non si insegner loro "sii te stesso/a", gli si insegner invece a
fare quello che gli si dice di fare.
Quindi nel concetto di identit come potere personale gi implicito il rispetto, al di l degli episodi singoli nei rapporti interpersonali e della forza dellaltra persona; e non neanche
assolutamente necessario essere sempre daccordo con laltra persona.
Cosa succede invece soprattutto nelle donne, anche ovviamente negli uomini ma soprattutto nelle donne, quando la forza, la parte attiva del terzo chakra che possiamo identificare con il
rene destro viene inibita - i Cinesi parlano di rene destro e rene sinistro intesi proprio come dualit, il destro che pi attivo nellaggressivit, e il rene sinistro che pi attivo nellamore,
pi nel secondo chakra, nella sensualit, mentre il fegato viene inteso come attivit e la milza come passivit (la passivit e lattivit sono due aspetti che, quando in noi sono bilanciati,
permettono allo stomaco di funzionare al meglio, infatti in questa condizione non abbiamo giudizi e tutto procede bene perch avviene in posizione di bilanciamento) - se appunto invece,
come dicevamo, viene inibita la funzione del lato destro, attivo, ci richiudiamo sul lato femminile, che in contatto con il secondo chakra e che diventa cos acquoso, stagnante, morto, e
si crea in questo modo la depressione, il rimuginamento.
Se le nostre energie infatti sono troppo basse noi restiamo statici, ci addormentiamo sui nostri dolori, ci sentiamo dei piccoli esseri insulsi, pensiamo che chiunque pu farci del male e
non abbiamo un nostro posto nella vita, e questa condizione tra le pi disastrose che si possano verificare.
Ovviamente in questo caso restare sul secondo chakra significa un secondo chakra stagnante, spento, dove non esperiamo pi neanche il piacere perch il piacere dato dallequilibrio,
dalla polarit e dallunione dei poli femminili e maschili.
C infatti il piacere dellattivit e il piacere della passivit; se lavoriamo con un'energia attiva lavorare ci piace, mettiamo in moto quel poco di adrenalina giusta per fare le cose bene, poi
quando smettiamo ci godiamo il rilassamento del corpo, e in questo modo siamo attivi durante il giorno e ci godiamo la notte, ed usufruiamo cos di tutte e due le possibilit bilanciandole
tra loro; se un lato viceversa perde il contatto con laltro non lo godiamo pi e ristagniamo.
Tutti abbiamo vissuto nella nostra vita momenti di stagnazione, anche se poi magari li abbiamo superati, ed importante riprendere il contatto con quelle circostanze subite magari da
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bambini/e nelle quali ci stato tolto potere, e siamo rimasti impotenti, passivi, per prenderne ora consapevolezza gettandovi sopra uno sguardo nuovo.
Con unaltra chiarezza e con unaltro colpo docchio possiamo infatti fare un salto di consapevolezza tale per cui, rivedendo lo stesso processo, siamo in grado di reagire in maniera
differente e di aprire una strada alternativa a quella di allora. Cos se io dico per es. "mio padre mi inibiva usando la voce pesante e mi faceva paura, e quando io cercavo di reagire mi
urlava in faccia o mi faceva fisicamente male", allora mi posso ricordare di un particolare attraverso il quale la mia energia stata proprio schiacciata, mi ricordo infatti dei singoli episodi.
E nel momento in cui riusciamo a vedere dei singoli episodi noi abbiamo una realt di fronte, possibile poi che tutte queste situazioni confluiscano in un unico significato, ma non si
tratta mai comunque di qualcosa di generico e inafferrabile, di quellunico "grande fratello" che il potere, unintelligenza unica per cui qualsiasi cosa accade dovuta per es. al "potere";
esistono sicuramente molti "intrighi" dietro agli eventi della storia, ma si tratta sempre di intrighi reali tra persone reali.
I genitori molto spesso, purtroppo, fanno loro stessi in modo che il figlio si senta cattivo, fondamentale riconoscere questo, e ci sono genitori che usano il senso di colpa in maniere
strategicamente perfette, e la madre soprattutto ma a volte anche il padre, fanno sentire la loro debolezza per tacitare i figli: "la mamma malata quindi devi stare fermo e zitto", per es.; e
magari queste che si verificano sono anche situazioni reali, che potrebbero per essere vissute senza sensi di costrizione.
Dobbiamo allora individuare tutta una serie di sottili meccanismi (che devono diventare mano a mano sempre pi chiari), subendo i quali nella nostra vita ci siamo sentiti impotenti, e che
per questo motivo non riuscivamo a superare. E tanto pi indietro riusciamo a ritornare nellanalisi di quelle strutture che ci hanno causato uninibizione dellenergia vitale, che quella
del piacere di esistere caratteristica del secondo chakra, quella del bambino e della gioia che sale al cuore, tanto pi facilmente constatiamo come questa energia venga bloccata da un
potere sociale, un potere esterno.
E' importante allora cominciare la storia delle inibizioni dal principio, in quanto sono i primi anni di vita quelli che portano le ferite maggiori, poi subentra linibizione della scuola che per
secondaria rispetto a quella della prima infanzia, in quanto se si va a scuola e si ha gi un carattere abbastanza formato in situazioni normali non c tanta possibilit di venire compressi,
al massimo ci si incattivisce, ma la propria personalit e identit ormai non possono pi venire annullate; lidentit infatti pu venire cancellata nei primi anni di vita (importanti a questo
riguardo sono i primi quattro o cinque anni) perch in questo periodo di tempo che si imposta il codice primario.
Quindi fondamentale riuscire a capire che cosa nellatteggiamento della mamma o nellatteggiamento del pap inibitorio nei nostri confronti, ci fa male, ci chiude, ci lascia senza
reazione.
Quando noi abbiamo una situazione poco vivibile nella nostra vita possiamo reagire o in maniera yin o in maniera yang, o di milza o di fegato, e possiamo farlo o chiudendoci e
diventando passivi abbassando il livello delle energie, o diventando reattivi come quelle persone animose, donne e uomini, che mettono in moto la loro parte yang, e diventano appunto
animose nei confronti della vita, della famiglia, del potere ecc. (uno il gruppo dei depressi, laltro quello delle persone reattive, nevrotiche).
Ma in entrambi i casi la problematica resta uguale, il nevrotico infatti solo apparentemente mette pi in moto le energie, perch il suo terzo chakra, che comunque in qualche modo
funziona, assolutamente deviato, in quanto le energie del piacere di primo e secondo chakra nel bambino devono salire in alto fino al cuore e alla testa perch questo tipo di funzione
diventi perfetta. Se sul terzo chakra invece il potere del bambino viene impedito, proprio la stima che il bambino ha di s, quindi la sua energia spontanea, inibendosi gira o a sinistra,
diventando depressione, o a destra diventando arrabbiatura, e comunque in entrambi i casi non centrata, e bisogna quindi tornare indietro nel tempo a rintracciare la causa che ha
creato questo spostamento.
Il terzo chakra il centro dei giudizi; il giudizio di terzo chakra quello esterno, sociale che pu per andare ad inibire anche il sesso (il secondo chakra), per cui come risultato per tutta
la vita si pu continuare a riprodurre uno stesso schema erroneo di comportamento. Vediamo come.
Certi genitori non sono capaci di amare, questa purtroppo una realt, ma il bambino affamato di affetto, e cos sente che gli viene a mancare quella protezione affettiva di cui ha tanto
bisogno; e se oltre a questo tipo di mancanza c la minaccia che se lui non riproduce lo schema di comportamento richiesto gli sar tolto anche quellamore che in quel momento riceve
(la stima, laccettazione e lamore dei genitori) il bambino impazzisce di paura perch lamore vitale per lui, pi vitale della rabbia, e quindi ad un certo momento decide di arrendersi,
di obbedire, ed qui che si viene a creare la prima grande rottura nella nostra identit interiore.
Ed il bambino comincia a diventare falso, ad assumere dei comportamenti stereotipati, a essere diviso, e questa la prima schizofrenia: tutto ci che non deve fare e che sente invece di
dover fare si accumula dentro di lui da qualche parte, si blocca sul primo e sul secondo chakra e poi sul terzo chakra e cos via. Fino a quando crescendo, arrivati ad un certo momento
con un atto di volont, che di nuovo di terzo chakra (ci vuole qui unenergia forte per rompere le proprie barriere e catene interne), non decidiamo di uscire dal condizionamento in cui
ci troviamo.
E questo deve essere un atto di grande determinazione, che si compie perch si sente che giusto compierlo. E lo si fa perch veramente della propria natura il doverlo fare. Allora
una persona rientra in contatto con la sua matrice originaria, con la sua vita autentica e la sua forza, e comincia a nascere veramente.
E quindi fondamentale non sentirsi abbattere dalle situazioni e riprendere sempre la propria energia.
Se come gruppo persiste la difficolt ad arrivare, nel lavoro comune, al terzo chakra e a far fluire quindi le energie in esso racchiuse, tutto il gruppo viene frenato; allora rimane una
divisione interna tra chi riesce ad esprimere questa energia e chi invece rimane indietro.
Noi dobbiamo imparare invece a tirare fuori il 100 % della nostra energia, quella necessaria ad uccidere qualcuno se dovessimo farlo (se lenergia richiesta in una certa circostanza
infatti quella, lo dobbiamo poter fare); ovviamente non lo facciamo nella realt perch abbiamo troppo amore per i genitori anche se ci hanno fatto del male, e quindi dobbiamo tirare
fuori lenergia in situazioni come queste dellAccademia dove virtualmente siamo in contatto con questa necessit e non facciamo male a nessuno.
A volte invece i genitori non centrano, e una grandissima parte dellira che nutriamo verso di loro sproporzionata, perch anche senza di loro, con dei genitori perfetti noi saremmo stati
comunque infelici, abbiamo solo riversato ingiustamente al di fuori di noi molte delle nostre responsabilit: e questa laltra faccia della medaglia, e quindi meglio arrivare perlomeno a
raggiungere il livello del cuore prima di riaprire un contatto con l'esterno. Allora, una volta che sai che puoi usare laggressivit e hai anche un cuore che ti permette una comprensione
umana molto pi profonda, sei libero di usare o di non usare quello che hai dentro di te come possibilit autentica di espressione.
Solo in quel momento si disinibiti, sbloccati, e quindi lenergia si pu scegliere di usarla o non usarla, e questo dipende solo da se stessi, dalla propria volont, si liberi infatti solo
quando si in grado di tirare fuori tutta la forza capace di uccidere qualcuno e non lo si fa.
Il bisticcio invece non la rabbia, bens un modo di chiaccherare che non scioglie assolutamente le energie, un processo freddo, mentale; la rabbia al contrario un processo molto
caldo e istintivo.
Negli stati di rabbia sale tantissima energia alla testa e si diventa furiosi, si urla, quando una persona si arrabbia gli altri si spaventano, e se non si spaventano
ci significa che la persona non si arrabbiata veramente, in quanto quando questo accade tutti coloro che ne sono testimoni vengono proprio investiti da unonda di energia
incontenibile, e quindi hanno come risposta una reazione, mentre con un bisticcio c solo una risposta che un'altro bisticcio. Lapparente rabbia non quindi necessariamente vera
rabbia, e se una persona cos inibita da non riuscire a tirare fuori nemmeno un minimo di azione fisica connessa con essa, se allinizio questo pu andare ancora bene, il processo
per poi deve crescere e diventare pi energico.
Bisogna sottolineare anche che, affinch un comportamento o un'azione siano efficaci nel loro risultato, si deve riuscire ad entrare in contatto con una parte pi profonda della testa,
perch non si manifestino delle reazioni che fisicamente sono molto aggressive, ma che in realt sotto non hanno un'energia calda che le possa sostenere. Quindi si pu non essere
inibiti nellazione, ma esserlo ancora a livello emozionale, cos che spesso possibile tirare fuori facilmente un livello superficiale di aggressivit che rimane per sul piano solo fisico, e
che risulta quindi inefficace.
Abbiamo detto che il terzo chakra quello del potere, e quando noi pensiamo usualmente in termini di potere lo facciamo in termini di potere sociale, cio il nostro potere rispetto alle
situazioni esterne, con i genitori, con gli amici, con il lavoro, nella vita. Questa una aberrazione del senso vero del potere, in quanto il potere tutta unaltra cosa, il senso del potere
infatti di essere esattamente quello che siamo, il potere interno, il potere personale.
Questo punto molto importante da capire perch sul terzo livello noi abbiamo il pi grosso fenomeno di inconsapevolezza collettiva, essendo il terzo chakra in questo momento il centro
dellinconsapevolezza a livello appunto collettivo, planetario.
Il nostro sistema globale, cio lumanit sul nostro pianeta si evoluta fino al terzo livello, che un livello ancora assolutamente animale, non c differenza cio, dal punto di vista di una
osservazione esterna, tra gli animali e lessere umano.
Se un ufo scendesse sul pianeta terra e si guardasse intorno osserverebbe un pianeta di terza densit, che significa che qui esiste la vita di seconda densit costituita dai vegetali,
affiancati da numerose razze animali, alcune pi evolute, altre meno evolute, e di queste una arrivata alla tecnologia, ed esattamente come tutte le altre razze animali agisce in
conformit dei suoi istinti primari, ossia agisce per se stessa; ogni singolo individuo o a gruppi si comporta infatti assolutamente secondo le sue finalit in modo irriguardevole e
irresponsabile rispetto ai destini collettivi o planetari, cio della natura intesa come totalit. Gli uomini quindi mettono in atto gli stessi istinti, gli stessi bisogni degli animali, e cio listinto
di avere, listinto sessuale, il possesso, che sia poi che il capo branco ha pi femmine e dorme nel posto migliore piuttosto che un uomo molto ricco che possiede macchine e panfili,
assolutamente la stessa cosa, non cambia niente. E sempre questo ufo noterebbe soprattutto la tendenza presente nel nostro pianeta ad osservare tutto dallesterno, e quindi nelluomo
a considerarsi e ad identificarsi con un essere vivente che comunque e sempre in totale conflitto con lesterno.
Questa modalit di agire proprio la base del regno animale, e lessere umano continua al momento a rimanere su questo indice di comportamento, laddove il salto consiste invece nel
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Il cuore proprio come il sole che non ci d mai cose negative, se mai ce le toglie, e ha quindi una funzione estremamente positiva, ritmica; la zona del terzo chakra invece non ha un
suo ritmo (quando si mangia infatti si digerisce). La zona del cuore possiede al contrario un ritmo perfetto, addirittura doppio, quello polmonare e quello cardiaco che pi veloce, ed la
zona di contatto tra il cielo e la terra, il luogo che noi segniamo con le dita della mano quando vogliamo indicare il senso dellidentit mentre pronunciamo la parola "Io".
Se una persona invece indicasse lIo nella testa penseremmo che matta, l' Io infatti corrisponde solo a quella ghiandola, il timo, che situata sulla parte alta del cuore.
Proviamo ora ad immaginare una societ che riesca a trasformare le energie del terzo livello, che sono quelle attualmente predominanti, saltando su un livello superiore dove sussiste
una centralizzazione, e vediamo cos lo scopo della nostra crescita, la sua direzione, ed abbiamo un primo scenario di quello che potrebbe essere il nostro mondo nel giro di pochissimi
anni, perch il salto dal terzo al quarto chakra istantaneo, questione di un attimo, consiste semplicemente nellentrare in un contatto amorevole con se stessi, fare meditazione (che
veramente una tecnica di estrema semplicit), e nel cercare di vivere un rapporto di armonia e di pace con gli altri e con la natura.
Una societ centralizzata significa quindi una societ in cui ogni singolo uomo ha un proprio centro, ama questo proprio centro e ama quindi se stesso, e crea cos automaticamente e
spontaneamente centralizzazione ed integrazione anche intorno a lui.
In una societ impostata con questa finalizzazione che si espande in modo sempre pi ampio ed articolato, i partiti politici non esistono pi in quanto fanno parte di una differenza di
opinione, ma in quanto fanno parte di un pensiero che creativo, di un pensiero che nasce da una visione unitaria, mentre non possibile avere adesso un pensiero unitario perch le
persone che fanno politica nel tempo che stiamo vivendo non hanno unesperienza sintetica di loro stesse, ma sono frammentate, e quindi tutto diventa a sua volta complicato e
parcellizzato. Se le persone, come auspichiamo, gradualmente si evolveranno sempre pi, entreranno allora in politica, faranno scienza, educazione, arte o qualsiasi altra attivit,
cominciando a creare allinterno della propria visione del mondo e delle proprie relazioni un livello di consapevolezza sempre pi globale.
Non sar facile, sar questione di una, due, tre generazioni, i Maestri dicono che ci vorranno circa duecento anni per arrivare veramente ad uno stato di armonia, ma la prima grande
trasformazione potrebbe avvenire in cinque/sei anni, dieci al massimo, e per i primi del prossimo millennio noi dovremmo essere gi potenzialmente in uno spazio che si rinnova ad una
velocit stratosferica, dove sono ancora presenti tutti i condizionamenti del passato, i condizionamenti a ragionare in termini selettivi e differenziati, autonomi, ma contemporaneamente
esister anche una fortissima tendenza a centralizzare (prefigurazioni di questo cambiamento sono lOnu, le Nazioni Unite, lEcologia Globale, la Spiritualit Planetaria, l'idea di Villaggio
Globale, Internet).
E noi con lOlotester possiamo vedere cosa succede nel cervello di pi persone quando sono in stato di unit, quando sono collettivamente in meditazione: esse allora entrano in uno
spazio di sincronizzazione creando, in Meditazione, una Coscienza Collettiva.
Questo termine richiede unanalisi. Con "Coscienza Collettiva" infatti noi non intendiamo tutti i peggiori fenomeni collettivi del passato e tutte le violenze che hanno sostenuto per millenni
il mondo, e che purtroppo perdurano anche nel nostro tempo presente, come le guerre, lodio razziale, la distruzione indiscriminata della natura ad opera degli uomini, tutti fenomeni dove
prevalente il cervello rettile, la difesa del territorio, della propria identit e della propria differenza rispetto agli altri, della propria razza rispetto a quella degli altri.
Noi parliamo invece di coscienza, non di inconscio collettivo, coscienza che qui intesa nel senso di autocoscienza collettiva, Supercoscienza Collettiva, una coscienza unitiva che
funziona per tutti nello stesso modo a prescindere dalla razza, dalla nazionalit, dalla religione ecc.
Quindi possiamo, lavorando su noi stessi, creare una spinta evolutiva che possa poi riflettersi a livello planetario (teoricamente basterebbe anche solo un piccolo gruppo per dare il via
ad una rivoluzione sul pianeta) proprio grazie a questa Supercoscienza che ci accomuna tutti senza distinzione alcuna.
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E se noi qui, una trentina di persone che siamo, fossimo in grado di avere con molta determinazione e molta chiarezza lidea di cosa stiamo facendo e di cosa possiamo realizzare,
potremmo gi da adesso iniziare una rivoluzione, ci sono infatti rivoluzioni iniziate con molte meno persone. E nel giro di pochissimo tempo saremmo in grado di mandare un certo tipo di
messaggio, di idea di libert, di crescita ad altri esseri umani nel mondo e creare cos un vero movimento di opinione.
Fortunatamente siamo solo uno tra migliaia di piccoli e grandi movimenti che in questo momento sul pianeta stanno facendo, ognuno con il suo metodo, il nostro stesso lavoro.
E ognuno di questi piccoli movimenti sta ancora purtroppo lavorando come se fosse lui solo contro il mondo, e quindi, purtroppo, anche tra i singoli piccoli movimenti c una sorta di
competizione che tende comunque a diminuire , tanto che tra qualche anno si dovrebbe verificare un salto verso una nuova fase di unit, lunit tra tutti questi gruppi.
Con il progetto del Villaggio Globale di Bagni di Lucca noi cerchiamo esattamente di aiutare l'evolversi di questo processo di unione progressiva di tutte le parti che al momento attuale
stanno giocando la medesima, difficile partita, impegnandoci senza riserve nel tentativo di creare proprio la base fisica, il luogo fisico dove questo tipo di coesione possa avvenire, e
dove il movimento di opinione dato dallidea di unit di indirizzo dello sviluppo del potenziale umano esistente oggi sul pianeta, possa divenire una realt di pubblica conoscenza, di
pubblico dominio, e quindi suscitare una spinta verso la trasformazione finora risultata impensabile, ad una velocit che finora stata anch'essa impensabile.
Ma se riflettiamo sul fatto che fino a circa dieci anni fa non si parlava su nessun libro di meditazione, mentre adesso le riviste di moda parlano tranquillamente di meditazione, di
omeopatia ecc., ci rendiamo conto che questo un sintomo di qualche cosa che si sta muovendo ed un segno che la meditazione una pratica ormai accettata dallinconscio
collettivo, non pi ritenuta una cosa da scartare, pericolosa, e che quindi possiamo e dobbiamo ora lavorare con un certo rigore in modo da facilitare questa trasformazione.
Per il fatto che noi come genere umano siamo stati stagnanti per migliaia di anni sul terzo livello di evoluzione, cio quello che corrisponde al terzo chakra, abbiamo perso il contatto con
il nostro potere personale, inteso proprio come potere di essere quello che realmente siamo, mentre abbiamo continuato a confondere il nostro potere personale con quello che
dobbiamo fare, quindi con un Io Ideale.
LIo Ideale quella matrice che ci hanno inculcato dall'esterno sotto forma di modello, per cui siamo interiormente vittime di tutta una serie di immagini di come dovremmo essere, e
queste immagini ci tolgono totalmente la possibilit di essere invece ci che veramente siamo. Se io ti dico infatti ci che devi essere non lascio accadere ci che , e cos continuiamo a
passare dalla testa per decidere e scegliere ci che meglio fare, mentre invece il processo totalmente differente; se al contrario, nella sfera cerebrale, non si verifica la differenza
prodotta dai diversi livelli interni, ma c Unit, io quello che devo fare lo so perch lo sono, non devo dialogare con me stesso, se dialogo infatti significa che sto parlando con parti di me
che sono ancora scisse tra loro.
Se Io vivo ununit tra queste parti riuscendo a trovare un punto di sintesi, di fusione, realizzo all'istante con un processo immediato quello che devo fare senza interrogarmi, allora non mi
devo dire "guarda meglio che non fai una certa cosa se no vai nelle grane", non ho bisogno di pensare perch "so", e quindi la mia identit totale e comprende al suo interno il
concetto di passato, presente, futuro in modo fluido (quindi avendo questa consapevolezza immediata so che, per es., se mi metto con una ragazzina faccio tutto un certo tipo di gioco,
se faccio male ad una persona faccio unaltro tipo di gioco e creo quindi tutta una serie di relazioni che andranno poi avanti nel futuro ecc. ecc.); e so anche che se sono in una
situazione di libert e di desiderio di fare una cosa posso giocarmi totalmente e gettarmi in una relazione, perch quello che veramente voglio, voglio proprio entrare in questa relazione
e allora mi ci butto, in una storia damore, di sesso, di lavoro, in un rapporto spirituale, io so gi tutto perch sono in contatto diretto con me stesso, e la mia allora una mente fluida,
non staccata dalle emozioni e dal corpo e dagli istinti, ma una mente consapevole.
Quindi non pi una mente, bens una coscienza unitaria dove ci che ho imparato, ci che sento e quello che il mio istinto vanno insieme in modo continuo, e io mi muovo in ogni
momento in modo differente, non ho una personalit, in quanto non ho pi lEgo, che proprio la mia personalit, ma esisto in uno spazio fluido, dove ogni istante leggermente diverso,
e io navigo in questo continuum che la vita dove nulla mai uguale, in uno spazio in cui un secondo non mai neanche simile allaltro ma sempre diverso dallaltro.
Le persone che hanno questo concetto e questa esperienza di unit interna non hanno bisogno di una struttura rigida, dellego, perch lavorano con se stesse, con la meditazione e
vivono in stato fluido, il loro un movimento continuo in cui emozioni e pensieri scorrono in un unico flusso in divenire; e la persona che realizza interiormente questa maniera di essere
rilassata perch non deve dimostrare niente a nessuno, non ha i giudizi che sono tipici dei livelli, in quanto per creare livelli nella nostra societ si ha bisogno di giudizi di valore, che
vengono posti su una scala dove trovano la loro "giusta" posizione il meglio e il peggio, il bello e il brutto, lo stupido e lintelligente e cos via (sono tutte scale di valori che comprendono
la bellezza, la moralit ecc.).
Quando siamo veramente in contatto con le nostre emozioni vediamo con chiarezza cosa la realt, perch essa un rapporto che si stabilisce direttamente con il corpo, con
latteggiamento del corpo.
E' questa "realt" allora lespressione del nostro atteggiamento quando viviamo sul quarto livello, ma per raggiungerla dobbiamo superare il terzo, e soprattutto dobbiamo superare i
giudizi che continuamente diamo, innanzitutto su noi stessi, sul terzo livello. Infatti i giudizi che infliggiamo a noi stessi li riflettiamo poi allesterno in un gioco di proiezioni a senso unico,
senza via d'uscita.
Quindi abbiamo prima di tutto il concetto di potere personale, su cui dobbiamo continuare a lavorare perch esso rappresenta la nostra vera natura: noi siamo veramente noi stessi
quando lenergia del primo e del secondo chakra passa dal terzo e arriva al cuore.
Se il terzo livello, che proprio il livello del potere, della forza e della determinazione viene scavalcato, in qualche modo eluso, noi diventiamo delle persone falsamente buone,
falsamente fluide (i religiosi, i preti e le suore, che in certe situazioni sono cos pervasi di dolcezza, accettazione mentre nel loro intimo nascondono giudizi massacranti). Il loro giudizio
sui bambini, sullamore, sulla sessualit ecc. infatti pu essere a volte spaventoso, devastante, e in molti casi queste persone (non solo religiose di ruolo ma di educazione) hanno un
continuo, drammatico senso di colpa per cui il loro potere personale non agisce del tutto, e viene sostituito dal Super Ego della mente che dice cosa devono e cosa non devono fare, e
non riuscendo mai a godere delle cose che la vita offre loro, come il sesso che viene sempre accompagnato da rimorsi, non si danno quasi mai la possibilit di dire "vuoi una cosa?
Falla!" E i giudizi contro se stessi in questo modo richiamano quelli contro tutti gli altri.
Questo comportamento quello caratteristico del terzo chakra, ed usandolo purtroppo si rischia di condizionare il bambino/a che sta crescendo in modo irreparabile, inculcando dei
giudizi come se fosse Dio in persona ad esigere il rispetto di determinate regole; non io genitore quindi prendo la responsabilit di quello che dico, ma la attribuisco ad una entit
superiore infallibile e inavvicinabile, con cui non si pu dialogare e da cui faccio dipendere la punizione, linferno, il demonio ecc. E se poi succede qualcosa di tragico nella vita di queste
persone, il loro senso di colpa cos radicato da collegare immediatamente levento accaduto con il loro comportamento, anche se tra i due fatti non c in realt alcuna connessione.
Il primo giudizio che noi abbiamo quello sul corpo ed il sesso, cos che una delle cose pi importanti che possiamo fare di riuscire a sentire il nostro corpo in maniera molto pura,
pulita, soprattutto quando fa sesso.
Il sesso infatti una cosa bella, per questo tutti gli animali fanno lamore spontaneamente nel posto dove si trovano (solo alcuni tipi hanno bisogno di trovare un luogo particolarmente
adatto, una tana speciale come fanno per es. certi uccelli). Ci sono anche animali stanziali come i cigni o i gabbiani maggiori, il gabbiano reale, che hanno bisogno di un rapporto con il
compagno/a che duri tutta la vita e che hanno delle tecniche di seduzione, di corteggiamento, molto lunghe e complesse tanto che poi condividono in coppia tutto l'arco della loro vita,
alle volte addirittura morendo quando il loro compagno muore (muoiono proprio di cuore, di dolore). Quindi sesso non comporta necessariamente il significato di andare in giro ad
accoppiarsi dove capita, il sesso significa una cosa pulita pur nella differenza dei comportamenti (c infatti chi vuole fare il coniglio in giro con le conigliette e chi invece vuole fare il
cigno e chi vuole stare da solo, ognuno lo vive nel modo che gli proprio rimanendo comunque il sesso una attivit pulita).
L'altro punto fondamentale per la nostra identit, come dicevamo, il corpo, e di nuovo, la societ ci impone dei modelli cos assurdi di bellezza fisica che non possiamo quasi mai stare
allaltezza di questo ideale, e ci significa che nel nostro fisico qualsiasi piccolo o grande difetto diventa insopportabile da accettare tanto che non ci riconosciamo per ci che veramente
siamo prima di tutto per il nostro corpo. Non approviamo quasi mai limmagine reale di noi stessi, ed raro trovare una persona che si accetti totalmente, che non abbia problemi di
conflittualit con il suo aspetto.
In prima istanza dobbiamo comprendere il nucleo centrale che sostiene la logica del terzo livello, che appunto il giudizio, e di conseguenza come riuscire a superarla. Il giudizio inteso
come un io ideale a cui rapportarsi, che applichiamo su qualsiasi nostro comportamento associandolo con un senso di colpa, un senso del peccato, quindi un comportamento che da
bambini stato associato con un atteggiamento emozionale negativo, del tipo "se fai cos non ti voglio pi bene", che risulta essere allora composto di un amore negativo, affetto
negativo unito a: "questo non va bene".
Nel nostro cervello poi questi parametri vengono unificati, per cui tutte le volte che noi agiamo, ci troviamo di fronte a qualche cosa che non possiamo fare perch pensiamo che "non si
pu" fare, perch in realt non crediamo di riuscire a compiere quella determinata azione. Tutti i giudizi interni vengono in seguito indirizzati allesterno in forma di proiezioni, per cui
continuiamo a considerare ci che ci accaduto come la nostra "vera" vita, mentre ci falso, quello che ci accaduto infatti quello che noi ci siamo andati a cercare, quello che noi
abbiamo creato mano a mano nel tempo con le nostre mani, anche se questo pu sembrare molto difficile da accettare. Noi ci siamo veramente scelti certi genitori, la nostra personalit
il risultato di precise cause karmiche che hanno creato determinate situazioni e quindi allinterno della nostra vita l' esistenza stata causata da noi; facciamo ora, per spiegare meglio
questo punto molto importante del discorso, lesempio di un tornado, un evento che noi possiamo vivere in infinite maniere differenti, ossia come un avvenimento spirituale che ci
riguarda direttamente o come un avvenimento solo esterno, infernale.
Quel tornado che ha cambiato la mia vita e che mi ha fatto capire di non essere attaccato alle cose pu diventare veramente un segno di Dio, oppure pu essere quel tornado che mi ha
distrutto la casa, la famiglia e che stato linizio della mia rovina. Sono io che posso vedere lo stesso tornado, la stessa situazione familiare di morte e di distruzione in una maniera
creativa o distruttiva, noi ci creiamo il significato della nostra vita. E dobbiamo essere consapevoli di tutto ci che abbiamo creato attraverso i giudizi, attraverso le proiezioni che
decidono delle nostre scelte.
Una delle prime cose che si dicono nella maggior parte delle Scuole che quando si raggiunge il quarto livello si deve vivere senza scelte, non bisogna pi scegliere perch la scelta
una modalit di comportamento sempre molto mentale, la regola diventa allora "lascia che accada", lascia che il tuo essere vada per la sua strada, segui la via che ha un cuore, non
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decidere, lasciati scorrere, lasciati andare, magari farai una sciocchezza, non importa, poi cambierai di nuovo strada. Ma non lasciare che sia la testa a decidere. Devi sempre mettere
molta fede, molta energia, molta fiducia in ci che senti, in ci che sei.
Lesempio del ciclone che stato usato un esempio collettivo e naturale, quindi non determinato da una intenzionalit specifica, bens casuale, il ciclone arriva e passa, distrugge una
serie di cose e di famiglie e poi va, ma una parte di famiglie
che vengono distrutte pu veramente con questa esperienza cos negativa fare un salto di consapevolezza che positivo, pu capire valori che nel passato non era riuscita a cogliere,
mentre unaltra parte di persone pu invece da questa medesima circostanza tragica ottenere solo disperazione.
Le malattie al contrario ce le andiamo a cercare veramente noi, con il nostro comportamento, tranne quelle "sociali" (malattie che subentrano a causa della chimica e dellambiente in cui
viviamo) che comunque dipendono dal nostro karma collettivo in quanto siamo sempre noi uomini che abbiamo deciso di fare la chimica, siamo noi che abbiamo deciso di consumare
indiscriminatamente, siamo noi che non ci ribelliamo al sistema di produzione occidentale e che poi ci ammaliamo di cancro.
Noi uomini siamo il cancro della terra, abbiamo scelto di fare determinate cose e non ci opponiamo come dovremmo, malgrado tutti i risultati negativi, al sistema in cui viviamo cos che
poi ne subiamo tutte le conseguenze. Un ebreo in campo di concentramento pu vivere bene o male, in maniera creativa o distruttiva questa sua terribile esperienza, cio farne tesoro
per una crescita interiore o farne causa di odio infinito, ma al di l di questo, quel fatto del campo di concentramento un fatto che ha una sua base karmica molto evidente.
Mi spiego ora con un esempio pi diretto: ho partecipato una volta ad un gruppo sul potere durante il quale ho rivissuto delle immagini di una mia vita passata dove la mia famiglia veniva
massacrata da dei gendarmi, nel Medio Evo. Arrivavo a casa e avevano violentato mia moglie, e avevano ucciso i miei bambini, ed io provavo un odio infinito e un senso di ribellione,
scappavo e commettevo azioni per vendetta e per dolore. E mi sono chiesto se avevo colpa in quello che era successo. E la risposta che s, avevo colpa in quello che era successo.
Sentivo infatti come fosse un ostacolo allespressione del mio potere questa ingiustizia, lingiustizia che qualcosa che arriva e che va a ledere il tuo potere personale, e invece no, io
avevo usato il mio potere personale per scegliere la donna pi bella, per crearmi una famiglia di un certo tipo, creare quindi un certo tipo di immagine e dopo arrivato un momento in cui
"fatalmente" questo io l'ho pagato. E ho visto con molta chiarezza il mio ego che pretendeva di essere il migliore, come sempre lego, che mi portava a fare un certo tipo di scelte, di
impostazione di vita che per tanti anni, magari per vite e vite, ha funzionato, cos che gli altri ti vedono intanto come quello che il pi intelligente, quello che ha la moglie pi carina, e ad
un certo momento per tutto questo, che non si fa per puro amore (sotto c infatti un sentimento egoico di essere migliore contro gli altri) lo si paga.
Quindi anche nel caso in cui sembra di avere subito la pi grande ingiustizia a volte riusciamo invece a capire il meccanismo karmico per cui tutto questo ce lo siamo in qualche modo
andato a cercare, fa parte di un nostro livello di illusione complessiva dell'esistenza. Accade infatti che siamo vittime di circostanze che ci sembrano incomprensibili, ma uno sguardo
profondo e attento ci rivela che esiste invece una ragione superiore a livello spirituale che fa s che si possa capire tutto questo come illusione.
Anche dalle situazioni pi terribili della vita quindi si pu imparare ad avere cuore, ad avere un rapporto con i propri sentimenti non negativo, poich linsegnamento positivo si pu trarre
anche dallevento pi distruttivo.
Le difficolt sopravvengono quando noi ci giudichiamo, quando non riusciamo a passare un certo tipo di fase di crescita perch c qualcosa dentro di noi che ci ostacola. A volte
riusciamo a capire che questo si verifica all'interno di noi e quindi ne prendiamo atto, per ci sono anche dei casi in cui la situazione la trasformiamo e la attribuiamo allesterno, come
pensare per es. che un certo accadimento colpa di qualcun altro, oppure che proprio cos come appare e che quindi non posso fare una certa azione perch commetterla non
sarebbe giusto, cio il nostro condizionamento ci porta per es. a non vedere che siamo noi ad avere un giudizio negativo sulla nostra violenza, e che quindi non laccettiamo e non la
lasciamo uscire con libert (anche se magari potrebbe essere necessario) e si pensa in questo caso che tutto sia vero come se esistesse allesterno.
Questo un errore comune che commettiamo molto spesso, cio di attribuire una situazione di realt ad un evento che al di fuori di noi, e quindi pensare che non c niente da fare per
risolverlo. Se riusciamo a vedere che invece questo qualche cosa proprio dentro di noi e siamo noi che creiamo tutto questo contesto, ovviamente abbiamo una possibilit di sciogliere
questo stesso problema.
E importante quindi capire dove noi ci giudichiamo e ci fermiamo nel nostro percorso; una persona pu essere anche coerente con s stessa e dire che in quel momento non ce la fa
perch la situazione troppo difficile, per anche solo cominciare a pensare e a capire come stanno veramente le cose pu essere di grande aiuto.
Le regole da osservare nella vita non costituiscono mai un vero problema, se infatti riusciamo a prendere a carico nostro qualsiasi tipo di negativit che ci tocca sopportare e che ci di
ostacolo, noi abbiamo ovviamente in mano la nostra stessa evoluzione; prendiamo un problema apparentemente banale e rigiriamolo mettendo in moto contemporaneamente lenergia
del terzo chakra che unenergia di volont e diciamo: "io ho di fronte un problema verso cui mi sento impotente, che non riesco ad affrontare", e allora in quel momento ti accorgi
chiaramente che sei tu allorigine di questo problema, e che se tu decidi veramente di superarlo ce la puoi fare, e trovi il modo di studiare (se per es. era questo il problema) e di trovarti
contemporaneamente al posto giusto nel momento giusto per fare quello che vuoi. E un esempio banale ma esattamente quello che ci serve in questo momento.
Il primo passo quindi nellaffrontare i problemi comprendere che questi nascono allinterno di s e il secondo passo quello di vedere che il problema realmente non esiste. Quindi
importante accettarsi, constatare che il problema proprio cos come lo si vede e che nasce allinterno di noi e che noi stessi ne siamo lorigine, la causa, e quindi abbiamo anche le
chiavi per poterlo sciogliere, per poter riaprire questo meccanismo che si chiuso. Tutte le influenze esterne infatti passano dal nostro cervello, e qui creano dei processi di giudizio, il
giudizio poi si riflette sul corpo, sulle emozioni e inibisce i comportamenti, ma basta in realt decidere con fermezza di voler superare lostacolo per poterlo fare, potr essere una cosa
lunga o una cosa breve, ma noi siamo in grado comunque di superarlo.
Il primo punto in questo processo proprio laccettazione, capire che abbiamo dentro di noi un giudizio per cui giudichiamo male un certo comportamento, per es. laggressivit, e una
volta compreso che la matrice di questo senso di colpa proprio dentro di noi, lo si pu cambiare.
Laggressivit pu essere un comportamento positivo se io la devo usare per mettere in fuga, poniamo, un malvivente che sta violentando una povera ragazza. E importante prendere
atto del condizionamento, di qualunque tipo esso sia, che ci stato dato e che vive dentro di noi impedendoci una reazione adeguata alle circostanze, accettarlo come un dato di realt e
contemporaneamente capire che non ci piace averlo. Per rompere un meccanismo che si riconosciuto come tale si hanno a disposizione infatti tutti gli strumenti necessari, basta voler
superare davvero il problema.
Noi possediamo una serie di problemi che sono di questa vita, e abbiamo una serie di problemi pi piccoli che non sono di questa vita; se per es. in altre vite hai abusato del potere
magari in una battaglia, e ti sei reso conto ad un certo punto che la tua vittoria un massacro e che la maggior parte delle vittorie sono state il frutto di guerre rovinose, senza logica,
senza giustizia che hanno creato solo dei massacri, e ti accorgi quindi che tutto lodio che era stato instillato per mandare le persone in guerra era una falsit, quando ci rendiamo conto
appunto di questo attraverso delle serie di immagini, di emozioni (e nelle vite precedenti ce ne sono state tante purtroppo di guerre, e abbiamo quindi avuto pi occasioni per vivere
questo livello di consapevolezza), allora pu essere che decidiamo dentro di noi di non usare pi la violenza.
Dopo let dello sviluppo emerge normalmente il livello di evoluzione di quando si lasciata la vita precedente e a volte emergono a questo riguardo delle fantasie; un primo accenno di
questa fase si verifica verso i tre/quattro anni, ci sono bambini molto precoci che hanno ricordi di questo loro passato, che per vengono vissuti come fantasie e lasciati poi andare, altri
entrano invece in contatto con il karma dopo i primi anni della giovinezza ma, in ogni caso pu risultare controproducente assumere in seguito a questi stati danimo delle prese di
posizione molto nette riguardo a questo genere di vissuti, perch ci significherebbe che qui si messa di mezzo la testa come giudizio, cosa che va bene solo fino ad un certo punto.
Attraverso il giudizio noi abbiamo la possibilit di trasmutare la vita in un sistema gerarchico, e quindi i giudizi positivi, negativi, neutri vengono insegnati intenzionalmente per permetterci
di giudicare le persone, il valore delle cose e quello morale delle azioni, e purtroppo questo giudizio risulta essere molto pesante perch la nostra societ impostata in maniera
sbagliata proprio nellessenza.
La societ infatti un organismo che ha bisogno per la sua sussistenza sia delle persone intelligenti sia di quelle che non lo sono in modo particolare (a livello mentale) e che hanno
altre capacit, proprio perch una struttura complessa ed articolata su piani diversi, ognuno dei quali ha delle esigenze precise da soddisfare, e che concorrono tutti a formare un'
Unit: per piantare le piante non c' bisogno certo di essere un ingegnere ma si deve avere quellamore materiale nelle mani, che altrettanto prezioso, che d attenzione al lavoro
manuale che si sta facendo. Ci sono delle intelligenze del corpo e delle intelligenze affettive, per es. una maestra necessario che abbia una intelligenza di secondo chakra mentre un
operaio deve avere unintelligenza soprattutto del corpo e un uomo daffari ha bisogno di unintelligenza sociale da terzo chakra; al ruolo che una persona occupa necessario, quindi,
un tipo di intelligenza che sia giustamente proporzionato al lavoro da svolgere.
E questo proprio il discorso di Gaia: ogni cellula (che noi stessi siamo) di questo pianeta terra possiede un proprio ruolo - una sua parte nellorganismo che occupa spontaneamente se
non ci sono condizionamenti - o i suoi ruoli, che cambiano a seconda del momento, perch lorganismo vivo, in continua evoluzione. Allinterno del corpo ci sono anche delle cellule che
hanno la vita a tempo, cio vivono pochissimo e poi si uccidono da sole, ma che in realt non muoiono, perch il loro materiale viene ripreso dal corpo e con questo vengono ricreate
altre cellule da altre parti, un po come morire e tornare in un altra vita con un altro compito. E non tutte le cellule vanno al cervello perch non tutti devono essere intelligenti, qualcuna
deve andare anche ai piedi, perch anche i piedi servono nell'esistenza.
Quindi al di l delle limitazioni individuali, allinterno di una coscienza globale non esistono pi limitazioni, bens differenti qualit, ognuna adatta per stare al posto giusto nel momento
giusto; allora questo tipo di societ che centralizzata, che la societ del cuore, una societ che funziona come ununit e non come una separazione, la separazione potendo
esistere insieme al giudizio solo nella societ di terzo chakra, dove ognuno diviso ed in competizione con gli altri. Anzi nella societ del cuore si vedono dei miracoli: bambini
subnormali, persone disadattate reintegrate in pochi mesi, che sono messe nella condizione di svolgere il loro giusto compito nella vita.
E' importante ricordare adesso che non bisogna dopo il lavoro di questo seminario lasciare cadere lenergia in basso a livello del secondo chakra, ma ogni volta che ci si trova in
difficolt bene fermarsi e fare risalire lenergia alle mani anche se non si sta facendo assolutamente niente di specifico. Quindi la regola quella di tirare su lenergia e sentire il petto
pieno, rispettare lenergia del proprio corpo anche se poi non si agisce, e lavorare attraverso la meditazione per fare fluire la corrente al cuore, respirando e tenendo bene aperta la sua
zona alta (lenergia infatti non deve stagnare sul secondo o terzo chakra per non ricadere in basso).
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Se ci si ferma sul terzo chakra pu venire la rabbia, quindi bene raggiungere la zona del cuore e non tenere le energie statiche. Non bisogna lasciarsi prendere dal senso di impotenza
che ci pu sempre sopraffare di sorpresa, perch qui labbiamo sbloccato solo per breve tempo, e rappresenta quindi un momento di sblocco rispetto ad anni di blocco, ma ricordiamoci
che quel poco che si fatto un poco che rimane comunque nella mente a lavorare sullinconscio e nostro compito allora mantenerlo vivo, aperto.
Nellintervallo tra questo seminario e quello prossimo sul cuore teniamo quindi viva lenergia, non proiettiamo sullesterno tutto quello che abbiamo tirato fuori, ma mediamolo senza
arrabbiarci, e se questo avviene, bene essere secchi nellarrabbiarsi.
Se ci consideriamo persone di estrema sensibilit, sensibilit che abbiamo salvaguardato a volte anche a costo di non essere pi aggressivi, e quindi a costo di subire per tutta la vita
(cosa anche molto onorevole), ricordiamoci per che possiamo anche agire con pi discriminazione e difenderci anche senza usare laggressivit. E questo significa che, se anche non
voglio fare del male a nessuno, quando per mi devo difendere uso tutta la mia energia, e quindi riesco a fermare le situazioni venendo a creare proprio uno stop, la situazione si arresta
infatti perch si ha, se si vuole, il potere di arrestarla.
E unenergia questa che possiamo usare per noi o per gli altri, unenergia che possiamo usare in maniera consapevole, e che fondamentale, perch la nostra preziosit va
preservata, va difesa.
La nostra parte yang deve preservare la nostra parte di femminilit, tutte e due le parti devono esistere, coesistere. E la parte yang deve essere evidente quando serve, deve saper
utilizzare laggressivit, quando serve, in modo da poter bloccare la situazione negativa che si sta vivendo, con forza, con determinazione.
Questa energia, che lenergia specifica del terzo chakra, labbiamo sempre dentro di noi e dobbiamo riuscire a ricordarci di lei, per lasciarla fluire all'esterno ogniqualvolta le circostanze
lo rendano necessario.
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stessa accoglienza, mentre importante che ogni cuore "parta" e si apra, per poter condividere il dolore, le paure, i problemi degli altri, che sono comuni a tutti. E cos ti puoi sentire
parte di una storia lunghissima di millenni, che continua, fai parte del tessuto a tutti comune che ci sostiene, ognuno a suo modo ma nel medesimo insieme, e questo lamore, questo
il cuore.
Il salto grande che si pu fare, che tutti possono fare, quello allora di riaprire attraverso la semplice attenzione il centro del cuore, e cominciare con le piccole cose che ci circondano ad
accettare tutta lesistenza, le parole chiave del cuore sono infatti "accettazione", "compassione" nel senso di partecipazione con il pathos, esserci per come siamo, semplice presenza,
cio lasciare cadere la maschera ed essere semplicemente quello che si . E questo difficile, affidarsi ed accettare la vita cos come viene a volte difficilissimo, perch noi siamo
portati ad impostare la vita, a lasciarla andare solo l dove vogliamo, e cerchiamo di usare la nostra intelligenza per modificare il corso dellesistenza. Certo, in determinate situazioni
questo necessario, perch il mondo strano, ma ad un certo punto del nostro percorso parte unaltra onda che quella di lasciare che la vita vada l dove deve andare, e magari
riusciamo a capire che una serie di cose molte negative che finora ci sono successe sono state vissute da noi semplicemente perch ne avevamo bisogno, perch cos abbiamo capito
delle cose che era necessario capissimo.
Una figura di animale che ci pu essere utile come esempio di comportamento per questo discorso sul quarto chakra il Leone, che non solo il re della foresta, ma ha unenergia per
cui anche quando con le gambe ciondoloni comunque il re della foresta, e la leonessa forse ancora pi del leone. Quindi non centra il livello di attivit o di passivit, il livello di
attenzione o di rilassatezza che si sta vivendo in una data circostanza, in quanto la presenza ci pu essere sempre, di giorno, di notte, in qualsiasi situazione.
Il Leone proprio come simbolo a livello astrologico il cerchio con dentro un punto, il simbolo del sole che il pianeta principale del segno del leone; quando noi vogliamo identificare il
Cyber come unit di coscienza ci mettiamo un punto di luce nel centro, che proprio lidentit: "io ci sono". Io ci sono totalmente, con tutte le mie energie positive, negative, le mie
energie razionali e quelle irrazionali, le mie energie fisiche, emozionali, spirituali, io comunque ci sono.
Essere in questo stato corrisponde ad essere semplicemente un uomo, un uomo vero, una donna vera. Significa esistere come un essere umano con un centro che la propria identit,
non quella apparente, non lego, non esistere perch si fa qualche cosa, perch si produce qualche cosa, perch gli altri ci danno un feedback positivo sulla nostra bellezza, la nostra
bravura ecc., il quarto chakra semplicemente "io ci sono"; posso avere dei limiti, posso avere delle cose brutte o delle cose belle, le posso usare bene, le posso usare male, io
comunque ci sono, io sono un leone, tutti noi siamo dei leoni, delle leonesse se solo vogliamo esserlo. Non centra niente il ruolo sociale, quanti soldi guadagnamo, la nostra et o la
nostra salute, noi sentiamo nello stato del cuore che ci siamo, c questa presenza, e questa la cosa pi importante che possiamo fare per noi stessi.
Questo il Seminario pi importante di tutti, se noi riusciamo a capire che qualsiasi situazione viviamo, in qualsiasi esperienza ci troviamo, bella o brutta che sia, comunque ci siamo e
diamo energia perlomeno a questo, abbiamo gi un punto di partenza. Nella tradizione del passato ci sono stati nella storia momenti di civilt che erano pi veri di altri, ci sono stati veri
uomini e vere donne che sono esistiti con questa centratura alta di cui stiamo parlando, pi alta degli altri che sono centrati soprattutto sulla pancia, sui bisogni, sulle cose da fare; per
loro invece un onore lesistere, un onore essere s stessi, una questione di autostima, di autoaffermazione. Anche persone povere, soprattutto in India, hanno unenorme dignit,
come i paria, gli intoccabili, neanche la loro ombra pu toccare una persona delle prime tre classi, ma nonostante questa loro condizione infima a volte hanno una dignit incredibile, loro
ci sono, sono semplicemente quello che sono. Hanno lintegrit di essere quello che sono, anche davanti ad una telecamera mantengono la loro spontaneit, non alterano la loro
espressione. Questa dignit il quarto chakra.
Se una persona ha dignit la sua parola vale come uno scritto, in Occidente di media la gente non nel cuore e quindi abbiamo bisogno di un sistema legale come garanzia. Gli indiani
dicevano che luomo bianco non ha la lingua diritta, ha la lingua biforcuta. I bianchi in "Papalagi" dicono le bugie, non parlano dal cuore, parlano dalla testa, per stratagemmi e quindi non
sono mai s stessi. Allora lasciamo perdere quello che successo nel passato, i nostri genitori, le nostre storie ecc., proviamo semplicemente a sentirci adesso, in questo momento per
quello che siamo, non importano i condizionamenti, se siamo belli o brutti ecc., se noi riusciamo ad entrare in questo livello apriamo il quarto chakra.
Quando le persone cominciano a vivere lidentit autentica, che il senso totale dellessere e che richiede molta presenza, non fatica, le cose funzionano in un altro modo, le relazioni
con gli altri avvengono in maniera intensa, e se io sono in questo spazio e parlo con qualcuno, che sia un amico, un collega, chiunque, questo minimamente mi ascolta, gli "passa"
qualche cosa, si qui in uno stato di contatto. Questo quello che fanno tutti i Maestri con i discepoli, il veicolo per trasmettere le parole e farle comprendere, e se noi siamo in quello
stato questo accade, se invece siamo pi bassi di livello cominciamo allora ad entrare nel circolo vizioso dellego, la giustificazione del tipo "per essere me stesso io ho bisogno di
soddisfare i miei bisogni", e i miei bisogni sono che io devo diventare ricco, devo dimostrare che ce la faccio ad arrivare nella societ ecc. e questo, che lEgo che parla, ci porta
ovunque tranne che su noi stessi.
Molti, anche a livello di meditazione, confondono la vera realizzazione dei loro bisogni, che a volte ci sono, con lessere s stessi e smettono di essere s stessi. Se io non ho la
presenza totale di me stesso, qualsiasi cosa io faccia non ha valore, posso lavorare per anni per fare denaro, per essere qualcuno, e tutto questo non ha nessun valore. Se, al contrario,
io in uno stato di consapevolezza, sentendomi veramente sul quarto chakra, decido che per la mia evoluzione personale devo fare soldi per colmare un buco che ho dentro di me, oppure
devo dimostrare di riuscire a sostenere un certo tipo di ruolo sperimentando qualcosa di me che non ha mai avuto spazio, se questo appunto lo faccio dal terzo chakra non ha alcuna
funzione, solo tempo perso, buttato, vita persa, unaltro conto invece che io come essere in evoluzione, come essere che si sente una totalit, sento che ho dei buchi e voglio
chiuderli, e quindi vado ad agire in maniera consapevole e determinata - magari vado per 5 anni in un lebbrosario in Africa per verificare il mio livello di accettazione del dolore degli altri,
o mi butto in un progetto difficilissimo che mi allontana da un paradiso terrestre in cui sto vivendo - e questo solo ha un valore.
E' fondamentale per noi comprendere che lenergia di consapevolezza collettiva, di unit con gli altri la cosa pi importante da realizzare come fine permanente per ritrovarsi veramente
"a casa" da esseri umani compiuti. Se qualcosa di buono serve a me, di conseguenza pu servire anche agli altri, se invece agisco con il mio terzo chakra qualsiasi cosa io faccia, mi
perdo, perdo la mia centratura, il contatto vero e autentico con me stesso e con gli altri, lunico che mi pu far crescere veramente.
Le strade dellinferno sono lastricate di buone intenzioni, se si pensa alla logica con cui sono state fatte le guerre, i massacri, si comprende come le buone intenzioni non servono
assolutamente a niente. Se invece si in contatto forte con il proprio cuore, troppo male non si pu mai commettere, perch comunque anche se lavori nella vita in maniera dura, se lo
fai in meditazione, puoi fare anche cose estreme senza perdere la centratura sul cuore, la presenza, questo spazio di ricchezza interiore. Anche se stai vivendo un momento drammatico
se hai il cuore aperto e ti dedichi totalmente a quello che stai facendo, se sei totale, non lasci da parte niente, e se pure una parte della testa vorrebbe qualche altra cosa, se tiri fuori
questa parte e te la vedi cos come in conflitto con laltra, hai sempre la possibilit di risolvere questo conflitto, perch c comunque una parte pi grande che le include tutte e due, il
s e il no infatti sono dentro di me, quel me che sono Io.
Quando si arriva a questo Io si pu poi proseguire facilmente avanti sulla strada dell'impersonalit, questo io allora veramente in totale apertura con un senso
di tale intensit che poi la vita stessa diventa intensa, e quando la vita diventa intensa anche un rapporto con un altro diventa magico, anche con una pianta, se io sono autenticamente
me stesso anche la pianta diventa meravigliosa e i colori e le emozioni diventano vivi, hanno un valore perch io questo valore lho dentro di me; poi lunit si espande, diventa facile
espandere il senso di identit allidentit di gruppo o alla natura che ci circonda, alla terra. Infatti il quarto chakra slitta quasi sempre sul quinto o anche sul sesto perch facile dal
quarto andare su.
Per sentire questa presenza le regole con cui abbiamo giocato negli altri seminari non sono pi valide.
Nel Seminario precedente per es. abbiamo giocato a fare le parti, senza essere veramente noi stessi; adesso possiamo invece cambiare ruolo, mentre infatti giocando sui chakra bassi
possiamo tornare nel passato, proiettare sul futuro, adesso lavoriamo direttamente sul presente. Ossia una persona che sta male, per es. ha il mal di pancia, che uno stato di emozioni
trattenute, gli si pu chiedere perch le sta trattenendo, c forse nel momento che sta vivendo una causa reale perch le debba trattenere, e se non c, perch farlo?
Di solito agosto il mese pi propizio per aprire il cuore, per questo motivo teniamo ora il Seminario sul quarto chakra, e se qualcuno ha il cuore un po chiuso probabile che in agosto
torni in uno stato di normalit. Lestate quindi un periodo molto favorevole per risolvere le chiusure croniche di cuore.
Non abbiamo in questi giorni lavorato sullidentit, sulla nostra reazione sul senso di essere noi stessi, che avrebbe fatto venire fuori tantissimi problemi sulla falsa identit che abbiamo
quando siamo bambini, cio l'essere "qualcuno" perch lo si deve fare vedere a qualcun altro.
Il nostro compito di capire che siamo qui adesso, mentre escogitiamo sempre dei meccanismi per spostarci verso il futuro o restare legati al passato, per concettualizzare o fantasticare
su una parte della vita, per distoglierci dal senso del presente che invece molto forte, intenso.
Quindi sui primi tre chakra noi giochiamo a fare delle parti, a tornare indietro, a capire il passato ecc., mentre nella terapia della Gestalt che una terapia zen, una terapia del presente, il
gioco tutto "adesso!", bisogna tornare a sentirsi qua adesso, e cos il 99% dei problemi scompare, rimane solo quella piccolissima parte legata al presente, ma minima la sofferenza
legata ad un evento reale contemporaneo. Spesso subiamo uno spostamento dellio, uno spostamento dellidentit per cui non riusciamo a stare nel presente, il presente infatti ci
emoziona enormemente, ci d una sensazione di apertura e di spazio che ci procura anche la rischiosa consapevolezza di non riuscire pi a confrontarci con dei puntelli che ci siamo
fatti per protezione. Allora lesercizio quello di provare a stare nel presente e nel cuore, con molta intensit, e sentirsi proprio bene, in contatto con quello che si adesso, e se
emergono dei problemi accettare il fatto che questo comunque il nostro presente; se stiamo bene, invece, il presente resta sempre un presente che da vivere e da risolvere con
integrit, con totalit.
Il senso del cuore proprio il cuore, significa che quando si nel cuore se ci si respira dentro lo si sente, altrimenti non si realmente nel cuore.
Quando il cammino interiore inizia accade che perch lenergia arrivando al cuore crea a livello anche di sistema nervoso una incredibile sintesi tra i tre cervelli e le due parti degli
emisferi, e questo accade anche in gruppo; il cervello infatti costituito di tante parti, e se tutte queste parti si sincronizzano tra loro noi ritroviamo lunit, ma normalmente queste parti
non sono sincronizzate, cio il corpo lavora con il corpo a livello neurofisiologico, le emozioni sono il mondo delle emozioni, la testa funziona con i suoi concetti, e noi viviamo una triplice
realt, nel passato la chiamavano proprio "i tre mondi", vivere nei tre mondi.
Abbiamo infatti il nostro mondo fisico con tutte le sue necessit e bisogni, il mondo delle emozioni con tutte le sue storie, e quello delle idee che tutta unaltra cosa ancora.
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Quando si arriva al cuore si arriva alla sintesi: il chakra del cuore fatto da due triangoli, il basso e lalto che si intersecano, limmagine quella del simbolo di Salomone o stella di
Davide, ma in questo senso stato preso molto dopo nel tempo, allinizio infatti era il simbolo del chakra del cuore che la sintesi tra il cielo e la terra, la sintesi tra gli opposti, ci che
mette insieme le cose che non sembrano poter stare insieme, lacqua con il fuoco. Di solito se c lacqua non ci pu essere il fuoco, mentre nel nostro corpo ci sono fuoco e acqua, cio
maschile e femminile, terra e cielo che se riescono a stare insieme fluiscono, circolano. Il cuore ci che li tiene insieme.
A livello di crescita embriologica noi abbiamo tre sistemi: il primo si chiama entoderma ed il foglietto interno, cio quando la prima cellula si riproduce crea tante cellule, crea un foglietto
che si differenzia in due membrane, di cui una allinterno mentre laltra sta allesterno. Quella allinterno poi si moltiplica e diventa tutti gli organi, addominali soprattutto, che sono gli
organi che producono energia, ed il motore; la membrana allesterno invece sviluppandosi diventa il sistema della pelle che poi si introflette e crea il sistema nervoso. Tra questi due
foglietti tardivamente nel corso dellevoluzione si crea il foglietto del cuore, cardiocircolatorio, muscolare ed osseo, che quello che crea la struttura per tenere insieme la pelle
allesterno, il sistema nervoso in alto e gli organi metabolici in basso. Crea la struttura quindi del movimento della circolazione delle energie, affinch il dentro e il fuori abbiano pi spazio,
pi articolazione: il fegato medio il cuore, che mette di nuovo insieme il dentro con il fuori.
Allora tutto quello che ha a che fare con il cuore ha a che fare proprio con lunit. Infatti il sistema cuore relativamente semplice a livello energetico, perch qui abbiamo un centro, il
quarto chakra, che ha una sua guaina che nella medicina tradizionale cinese viene chiamata in diverse maniere, "maestro del cuore" o pericardio, che non il pericardio fisico, bens una
membrana che circonda il cuore. A volte quando sentiamo il cuore avvertiamo una zona chiusa, protetta, che non lascia andare su di esso le energie pi pesanti proteggendolo, perch
altrimenti il cuore cos puro e sensibile verrebbe ferito, potrebbe anche fermarsi e morire, e se muore il cuore muoriamo anche noi, in quanto lorgano centrale e limperatore del
sistema.
Quindi a volte per entrare nel cuore dobbiamo superare questa barriera, costituita dalle paure, le diffidenze, i ricordi delle esperienze di cui abbiamo sofferto. E queste memorie, queste
energie spesso non riescono ad arrivare al centro e vengono trattenute allesterno; con Atisha, che una tecnica di meditazione che parte dal pericardio energetico, possiamo
cominciare a bruciare tutte le negativit che stanno intorno al cuore e allora questo si riapre, diventa brillante, diventa vivo e a questo punto iniziamo veramente a lavorare. Il cuore
diventa cos un trasformatore alchemico.
Il cuore ha tutta una serie di piccoli centri laterali e fisicamente sta al centro di due piramidi, intese in senso energetico. Una piramide ha la punta rivolta verso lalto, quindi immaginiamoci
un punto centrale, al centro del corpo, dove c proprio il sistema nervoso del cuore - cio una piccola zona dove partono i fasci che fanno la stimolazione del muscolo del cuore, e che in
basso ha queste quattro zone: milza, fegato, rene destro e rene sinistro, che costituiscono proprio la piramide, due sono pi yin a sinistra, due sono pi yang a destra - e il punto alto
della piramide sulla cima del cuore. La seconda piramide fatta dai due punti davanti, quelli da cui partono le energie, che sono i due punti di polmone anteriore, e da due centri dietro
alle spalle che sono quelli che vanno gi alla milza, e il punto chiave che la base del cuore, la punta del cuore in basso, che in contatto con il terzo chakra mentre la punta in alto in
contatto con il quinto. Quindi abbiamo questi due punti dietro che sono importantissimi, e i due centri davanti che sono legati alla funzione dei polmoni, ma non solo, anche alla funzione
dei seni, delle mammelle nel senso di dare latte, dare affetto; il cuore ha disegnato questo triangolo davanti e dietro, e questi due triangoli si intersecano tra loro.
Tutti questi centri servono per chiarire le energie che salgono e che scendono, lintero sistema del cuore infatti un sistema ritmico, che in continua pulsazione, e i due polmoni intorno
bench appartengano in realt al quinto chakra, sono di fatto sul livello del cuore proprio perch sono ritmici. C quindi un sistema ritmico nel mezzo che una vera pompa che
trasmette pulsazione.
Reich sosteneva che questa pulsazione lessenza stessa della vita e del piacere, che negli animali primitivi viene pi dallo stomaco, mentre negli animali superiori essa si separa dallo
stomaco, come dagli organi interni, e diventa cuore, che il centro della vita, il centro della pulsazione della vita, e per sentire questa pulsazione bisogna entrare nel presente, nello stato
fluido.
Il cuore bench sia un sistema estremamente semplice perch centrale, centralizzato, mantiene comunque contatti con tanti chakra, ovviamente con il terzo e con il quinto che sono
sopra e sotto di lui, ma anche con tutti gli altri. Potremmo infatti descrivere lintero sistema come una serie di relazioni tra i sette chakra, partendo dal cuore, il cuore che proprio il
centro. Gli altri chakra non hanno delle connessioni cos unitarie con tutti i chakra, il terzo per es. non interconnesso con gli altri chakra in maniera cos evidente, e cos anche non c
una grande connessione tra secondo e settimo chakra, o tra il secondo e il sesto, la si pu trovare ma secondaria. Il cuore invece ha relazioni con tutti perch lorgano di relazione
principale. Quando noi siamo nel cuore il nostro aspetto carico, il colorito sul rosso. Sudare, aprirsi, respirare, cantare sono infatti tutte cose del cuore. Anche latteggiamento si
modifica, diventa pi rotondo, si arrotondano le spalle, il petto, tanto che lespressione non "allargarti" emblematica, perch una persona che si allarga mette in risalto la propria
identit, d spazio alla propria identit. Il lavoro sullidentit quindi importantissimo, e lo continueremo soprattutto sul quinto chakra, che lorgano dellespressione e dellautoidentit.
E importante adesso continuare a stare sul cuore, essere nel presente e restarci, perch ogni problema se veramente nel presente lo posso sempre risolvere, prima lo accetto e poi lo
affronto, ma lo devo staccare dal passato, e non crucciarmi continuamente pensando a quello che avrei potuto fare se....., se nel passato avessi avuto unaltro passato il futuro sarebbe
stato unaltro futuro, e ci voglio pensare tutta la vita? Eppure cos, "quello stato il grande amore della mia vita, ma non sono riuscito a tenerlo e allora tutta la mia vita un inferno
perch non sono riuscito a tenerlo", e lo stesso con il lavoro, con la scuola ecc.
Una persona se veramente vuole cambiare il suo destino lo pu fare, la situazione da affrontare in questo senso molto pi semplice di quanto potrebbe sembrare: sono ragioniere
mentre vorrei essere medico, studio allora medicina e divento medico. Cambio il mio destino ma lo faccio restando nel presente. Essere nel cuore significa essere fortemente in contatto
con se stessi, la presenza significa infatti che una persona sente quello che in quel momento e cerca di vivere coerentemente con quello che sente, e non con quello che ha in testa,
se no sul terzo chakra, anche se naturalmente pu essere una persona di cuore, onorevole. Se si realmente nel quarto chakra tutta la storia del passato non pu influire
negativamente, e si gode quello che realmente si , si sta bene nella propria pelle, e i problemi che si sono avuti sono parte del passato e non possono pregiudicare il presente. Questo
stato di totale accettazione di ci che c fa s che tutto quello che una persona fa diventi molto propositivo, molto legato al presente delle cose, se invece si cala di energia e ci si sposta
indietro nel passato, tipo terzo chakra che limmediato passato, o secondo chakra che il passato remoto, salgono tutte le sensazioni di blocco delle energie che si vivevano allora.
La vita la migliore scuola e la migliore maestra, e la vita ci chiede di vivere nel presente, di stare con il cuore in quello che si sta facendo. La qualit del cuore data dal modo in cui si
fanno le cose, le cose si possono fare seguendo la via del cuore o rinunciando a seguirla, ed essendo presenti a s stessi si fanno ricordandosi di s, stando attenti, anche studiando o
lavorando o perseguendo i propri interessi, che poi magari possono non avere un esito positivo, ma questo non ha importanza se ci piaceva quello che stavamo facendo.
Se ad una persona piace la conoscenza, ad un altra invece la bellezza o larte, ad unaltra ancora piace fare il contadino, e tutto ci lo fanno con piacere, questo mondo diventa un
paradiso. Diventa un mondo di gente che vive con il cuore, cuore che ha come punto centrale lautoconoscenza perch qui la consapevolezza gira su se stessa.
Il cervello costituito da tre cervelli che hanno vibrazioni, frequenze e funzioni diverse, da due emisferi che funzionano con logiche differenti e tutte queste parti devono trovare ununit,
una questione di armonia, sono tanti strumenti che devono accordarsi tra di loro, trovando ununit corale tra le differenze e tra le parti, e nel momento in cui la trovano c vita e c
bellezza.
La stessa cosa avviene dentro di noi, quando si raggiunge questo stato di armonia infatti perch le informazioni continuano a riverberare su loro stesse, cio in unorchestra le
informazioni che vengono dai singoli strumenti continuano ad andare al centro che il direttore e dal centro ritornano verso l'esterno, il movimento avviene in tutti e due i sensi, e si crea
cos una comunicazione costante tra una parte centrale che il Se, il senso dellesistere, e le varie parti che in noi trovano il modo di suonare insieme ricercando la coerenza e la
sintonia tra loro, ogni parte fa la sua parte nel tutto in accordo con il tutto. Allora questa via proprio una via di autoconoscenza, linformazione riverbera su se stessa e si autoconosce e
il chakra del cuore diventa il primo chakra spirituale con il suo messaggio di ricordarsi sempre di s.
Ricordarsi di s con dignit, perch il Se la parte pi importante delluniverso, che non lEgo normale, bens uno spazio di "co-creazione". Dio si frammentato in infiniti pezzi
affinch ogni pezzo di Dio possa governare meglio una parte e quindi poi le parti riunirsi in un tutto. Tu sei il Dio di quelluniverso che chiami il tuo corpo, sei un buon Dio? Sei illuminato,
sei saggio? Sei amorevole con il tuo corpo, con le tue emozioni, i tuoi pensieri, i tuoi progetti? Le tue cellule sono felici di esistere in te? Ognuno deve badare innanzi tutto a s stesso, di
far funzionare bene quel microcosmo di cui Dio, di cui la coscienza centrale. Se entriamo in questo spazio diventiamo co-creatori, diventiamo parte della creazione, allora la creativit
pu esprimersi in tutti i modi se risultato di rispetto per s stessi, per gli altri, se fatta con il cuore e lattenzione.
Se si entra nel quarto chakra tutto diventa magico e cambia energia. Quindi come prima cosa ricordarsi di s, anche se allinizio pu non essere facile, pu uscire molta confusione
perch non si sa quello che si vuole, ma con la meditazione, nel silenzio, si pu trovare chiarezza respirando sul cuore e bruciando le negativit.
Ci sono persone che sono troppo rilassate, e allora quando c troppa acqua, troppa stasi bisogna aggiungere un po di fuoco; gli uomini e le donne che hanno uno yang molto evidente
invece hanno bisogno di rallentare il loro ritmo perch il terzo chakra d loro una spinta compulsiva a fare le cose. Bisogna imparare a lasciare scendere le energie in basso e a
prendersi degli spazi di meditazione, di silenzio, per ascoltarsi, anche se allinizio pu non essere facile.
Godersi il presente la via da seguire, anche se i nostri momenti iniziali della vita, soprattutto con la madre, non sono stati sufficientemente piacevoli da potercelo far apprezzare. Se un
bambino ha contatto con una madre che vive nel presente, cosa che purtroppo spesso non succede, il bambino nel presente, quando al contrario questo non accade, e la madre rinvia
le aspettative sempre ad un dopo che non arriva mai, i bambini non riescono a stare nel presente e non si godono il corpo, non hanno il secondo chakra che un centro di amore e
rilassatezza, di presenza che poi essenziale per vivere lidentit nel momento presente. Oppure se si avuto un genitore sul terzo chakra che invece di darti laccettazione del presente
e di dirti che eri un bambino intelligente, capace, ti scoraggiava con le sue critiche, di nuovo ti veniva tolto il presente e la possibilit di godertelo, e la tua insoddisfazione veniva sempre
spostata verso un futuro migliore.
Laspettativa perenne sul futuro noi labbiamo acquisita per migliaia di anni
con la religione che ci dice che questo mondo una valle di lacrime, ma se "faremo i bravi" poi andremo in paradiso, e questo toglie la gioia di vivere nel momento, e purtroppo abbiamo
quasi tutti avuto generazionalmente delle madri che non erano presenti, dei padri sul terzo chakra che anche loro ci toglievano il presente, e tutto veniva cos proiettato su un futuro mai
raggiungibile. Certo che il futuro esiste, ma il proprio spazio lo si prende momento per momento, e in questo modo ci si sente, "sento che ci sono"; prendersi il proprio spazio che non
significa comunque lindulgenza verso s stessi, ritirarsi cio con la volont, ma sentirsi nel momento presente non usando solo la volont come spinta.
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Abbiamo svolto questo seminario sul cuore a Bagni di Lucca che stato per noi il luogo pi adatto per affrontare il discorso sul quarto livello, quello forse pi importante per luomo
nellattuale momento storico. I "villaggi" sono nati o dallidea di qualcuno in particolare, o da un gruppo di persone che ad un certo punto ha deciso di creare insieme un progetto di
grande valore per lumanit. Findorn, a nord della Scozia, che adesso conta pi di trecentocinquanta persone, nata con quattro persone in una roulotte, in inverno, senza acqua, luce,
soldi, costrette per sopravvivere, non avendo nulla, a prendere un po di paglia e dei semi per cercare di far crescere qualcosa da mangiare. E da questo "niente" nata una cittadella di
grande interesse spirituale. Altri villaggi da citare sono Esalen in California, dove nato il concetto di movimento per lo sviluppo del potenziale umano (questa per una comunit molto
terapeutica dove si va solo per lavorare), poi c Poona nata dalla visione di Osho, che la comunit pi grande del mondo contando qualche migliaio di abitanti che continuano a
ruotare e due/tremila residenti, con delle punte massime in luglio, agosto e dicembre di dieci/quindicimila persone, unaltra comunit molto interessante Auroville nata dallidea di
Aurobindo e di Mre, sua discepola, che adesso conta un migliaio di residenti, mentre di comunit che contano circa cinquanta unit ce ne sono diverse centinaia nel mondo.
Ma far nascere il "Villaggio Globale" a Bagni di Lucca significa costruire qualcosa di unico, perch in tutto il mondo (Findorn, Esalen, Poona, Auroville e le altre comunit) i centri costruiti
non nascono da radici antiche ma sorgono tutti completamente nuovi, mentre noi qui ereditiamo invece una delle terme pi antiche del mondo, i Romani infatti dopo quelle di Roma si
recavano alle terme di Bagni di Lucca, e ci sono insediamenti addirittura precedenti, preistorici. Quindi questo un posto che ha una tradizione antichissima, con edifici in cui hanno
abitato personaggi della cultura, dellarte di grosso spessore.
E se relativamente pi semplice creare una casa ecologica dal niente, con tutto nuovo, resta il fatto che il pianeta costituito soprattutto da case vecchie, e cos se pi facile creare
una cittadella della nuova cultura come Findorn, che nasce da unidea gi spirituale che accentra intorno a s nellarco di breve tempo persone "New Age" e che non ha praticamente
scambi con la cultura del posto, sicuramente pi consono al bisogno del tempo presente che viviamo sul nostro pianeta insediarsi in un posto come questo, dove la comunit che
stiamo creando si costituisce allinterno del paese di Bagni di Lucca che conta circa settemila persone, e che per nostra fortuna un luogo favorito perch ha nella sua storia la
tradizione dellospitalit, cio di dare il benvenuto a tutti coloro che arrivano (in quanto il paese nato proprio come stazione termale, il nome stesso lo dice, sono i bagni caldi della citt
di Lucca).
Gli abitanti infatti sono persone che si sono selezionate nei millenni proprio per fare questo tipo di lavoro, cio essere ospitali, vivere su quello che arriva dallesterno, quindi la situazione
che noi incontriamo apre delle possibilit enormi di trasformazione.
Noi qui stiamo creando non solo qualcosa che gi conosciamo, perch ormai il nuovo pensiero, la nuova scienza e la nuova coscienza sono realt che si stanno affermando nella nostra
cultura, ma abbiamo a che fare con una situazione assolutamente unica, cio un progetto di sintesi tra passato, presente e futuro in un posto ancora ecologicamente incontaminato che
offre quellenorme risorsa naturale che sono le acque calde.
Labbiamo chiamata "La Citt delle Acque" e le strutture archetipiche con cui ci troviamo a dialogare in questo contesto convergono tutte insieme in un unico discorso: sta iniziando infatti
lera dellAcquario, della fluidit, della sintesi, e noi abbiamo l'opportunit insostituibile di creare una situazione di grande sintesi tra passato, presente e futuro, tra Oriente e Occidente e
tra una nuova popolazione che sar quella che animer linterno delle strutture che acquisiremo, che sar di nuova cultura, ed una popolazione invece residente che ancora di vecchia
cultura, tradizionalmente ancorata alla cultura del passato, perch dallOttocento ai tempi nostri oltre a Montale nessuno di importante ha pi vissuto in questi luoghi.
Quindi gli abitanti di Bagni di Lucca sono ancora legati ad una visione del passato per sono aperti, noi siamo ancorati ad una visione molto innovativa ed ovviamente siamo aperti, loro
hanno bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di loro, perch viviamo nelle citt e soffochiamo, viviamo con ritmi di lavoro pressanti, stressanti, mentre loro vivono in un posto bellissimo
ma non hanno lavoro (ogni anno infatti la popolazione di Bagni di Lucca diminuisce assottigliando sempre pi le sue risorse che sono invece molto ricche).
Sono tre le strutture che vorremmo acquisire allinizio per poter sviluppare al meglio, in concreto, il nostro discorso, e sono tre gli indirizzi che vorremmo promuovere al momento: le tre
strutture sono Villa Demidoff, le Terme e Villa Ada.
Le Terme saranno adibite a tutte le attivit e cure che usufruiscono delle propriet terapeutiche delle acque, a Villa Demidoff nascer la Scuola della Salute con corsi e tecniche orientati
alla psicosomatica e infine Villa Ada ospiter la parte pi spirituale di questo discorso sviluppando appunto larte e la spiritualit.
Con questo lavoro che abbiamo fatto sul cuore, al termine della prima parte dei Seminari dell'Accademia, siamo perfettamente sincronici con il progetto che stiamo iniziando a realizzare
a Bagni di Lucca, in quanto il Villaggio Globale un modello di habitat corrispondente ad unumanit che dal livello del terzo chakra si sta spostando rapidamente sul livello del quarto
chakra, che appunto quello del Cuore, dellamore impersonale, dellidentit, ed con progetti come questo che si sta qui concretizzando che la teoria pu finalmente confluire nella
pratica e il sogno divenire realt.
Questo il primo compito e la pi grande responsabilit che sentiamo di avere in quanto veri esseri umani che cercano di realizzare in modo vivo e completo la loro pi autentica natura
ed essenza.
aperta, sentite che, se la gola aperta verso il cuore, non provate fastidio. Se sono presenti blocchi o infiammazioni, invece, la parte
bassa della gola vi ostacola e sentite il bisogno di alzare la testa. Sempre con la testa leggermente piegata in avanti, sentiamo ora la
parte posteriore del chakra, le spalle e la nuca. Se tenete gli occhi chiusi, l'attenzione e l'energia rimangono dentro di voi e, con questo
diverso tipo di ascolto, potete sentire la doppia qualit del quinto chakra, la sua capacit di essere duro o morbido, forte o tenero; la
voce, infatti, pu uscire con rabbia o essere affettuosa. In questo momento neutro, cercate di percepire la vostra doppia qualit di
energia. Cercate anche di aumentare la sensibilit visiva interiore, fino ad identificare una sensazione di colore sul quinto chakra. Forse vi
pi facile sentire che l'emozione sul collo soggetta a inibizione; a volte, infatti, il nostro quinto centro sa essere solo affettuoso, altre
volte solo duro; in realt una vastissima gamma di emozioni viene trattenuta o respinta. Provate a sentire le emozioni che rimangono
inespresse: cosa vorreste esprimere e cosa non riuscite ad esprimere. Sentite profondamente il cuore e la pancia e la loro connessione
col quinto chakra: cosa trattenete e cosa lasciate andare? Cosa volete gettar fuori o avete paura di dire?Vorrei che vi concentraste di pi sulla gola e
che, anche se siete soli, provaste a parlare, con voce normale, come se qualcuno vi ascoltasse. Ascoltate il timbro della vostra voce, la sua decisione o incertezza, il livello di
identificazione che avete nei suoi confronti: la sentite veramente "vostra"? Siete abituati ad esprimere le vostre reali, vere emozioni o, al contrario, le celate? Questo il punto centrale
che dobbiamo verificare nel nostro discorso. Stiamo parlando di espressione! Se sentite difficolt, esprimete anche quella. Entrate in contatto col cuore, cercate di percepirne l'energia di
piacere, di amore e lasciatela emergere dal quinto centro usando anche l'espressione del viso e delle braccia.
IL QUINTO CHAKRA
La gola e gli organi umani della fonazione rappresentano il sistema di comunicazione pi complesso esistente sulla Terra e, ovviamente, anche quello che si sviluppato per ultimo nel
corso dell'evoluzione (le cellule infatti non hanno gola). I sistemi di comunicazione dei pi semplici organismi viventi sono intelligenti e complessi, anche se possono apparire rudimentali
rispetto a quelli umani; essi consistono perlopi in messaggi chimici, ferormonali. Alcune farfalle, ad esempio, coi ferormoni comunicano a distanza di chilometri il messaggio che sono nel
momento della fertilit. I pluricellulari si trasmettono "onde" sonore per comunicare. I delfini emettono via "sonar" vibrazioni di estrema complessit nell'acqua; nei mammiferi, infatti, la
comunicazione si fa pi articolata, per giungere alla massima complessit negli esseri umani. Il quinto chakra mette in contatto le varie parti interne del corpo, ma soprattutto permette di
rapportarsi con il mondo esterno. Tutti gli organi di comunicazione si trovano nell'area psicosomatica del quinto chakra, che comprende: la parte alta del torace, parte delle braccia e la
met superiore delle mani (la met del dito medio, l'indice e il pollice), il collo, la gola, le orecchie e l'intera zona mimica del viso (linterno della testa invece escluso).Con la parte
anteriore del chakra parliamo, ci esprimiamo; con quella posteriore, che comprende le orecchie, riceviamo. Fa parte del quinto chakra la zona dove arriva l'aria (le vie aeree superiori, i
seni nasali e paranasali), cio tutte le cavit in cui presente laria che serve ad isolare il tessuto nervoso. Inoltre una serie di nervi scende dalle vertebre cervicali, tipiche di questo
chakra, arrivando fino alle mani, che costituiscono un altro importante mezzo di comunicazione. La voce comunque esprime messaggi pi articolati rispetto al volto e alle mani. Le grandi
emozioni vengono espresse dal viso, ma questo spesso non sufficiente per la comprensione, poich, per esempio, si pu essere molto tristi e non riuscire a far capire il perch di
questa tristezza. Occorre, infatti, inviare sempre un messaggio completo e pulito che permetta di veicolare uninformazione estremamente dettagliata su tutto ci che si sta vivendo al
proprio interno. la voce ad andare pi in profondit, poich essa comunica messaggi analitici e dettagliati, con cui si esprimono i feelings, le tonalit emozionali, i sottili contenuti non
verbali che provengono dall'inconscio, dal corpo, dal cervello rettile. La civilt nasce con l'uso della parola. La storia umana inizia con la scoperta della scrittura (quando la parola, ormai
precisa ed articolata, pu essere scritta). E fondamentale per la comprensione del quinto chakra sapere che le sette vertebre da esso interessate sono in contatto con tutti e sette i
chakra. Molte scuole esoteriche affermano che se si potesse fare un'analisi profonda e dettagliata del quinto chakra, si avrebbe un quadro dell'intera struttura dellessere umano, di
come funziona la comunicazione a livello del corpo. Ad esempio, la quarta vertebra dall'alto, che corrisponde al terzo chakra, spesso dolente; l'atlante e l'epistrofeo, connesse al sesto
e settimo chakra, in molte persone sono disassate, ruotate e non permettono all'energia di salire diritta e fluida. L'ultima vertebra la pi grossa e sporgente e corrisponde alla zona del
primo chakra. Quindi un lavoro accurato sul quinto chakra permette di lavorare sull'intero corpo. La ghiandola connessa a questo chakra la tiroide, che produce ormoni necessari al
metabolismo generale del corpo; una sua insufficienza pu dare forme di cretinismo o di irregolarit nella forma del corpo (bench non sia la tiroide a produrre l'ormone della crescita,
essa garantisce una giusta proporzione e una corretta comunicazione fra le parti). Il quinto chakra quello con cui esprimiamo noi stessi, ci che siamo, ci che sono tutti i chakra.
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Quindi il blocco sul quinto chakra complesso, perch linibizione si presenta a tutti i livelli e si riflette sullintero chakra come difficolt di comunicazione; sul sesto chakra invece il blocco
si manifesta a livello del pensiero (per cui spesso in questo caso si ricorre alla psicoanalisi). Sul quinto il blocco pi fisico, risulta quindi pi facile da sentire rispetto a quello sul sesto
chakra.Le due zone laterali del cervello denominate "homunculus sensitivus" e "homunculus motorius" rappresentano l'intero corpo umano; infatti in questa area la particolare
disposizione dei neuroni - ognuno dei quali connesso con una precisa parte del corpo - crea l'effetto di una rappresentazione cerebrale che risulta essere una figura umana, con
grosse labbra e mani e il resto del corpo piccolissimo. Nell'ambito delle terapie psicosomatiche, lo studio del quinto chakra molto efficace, proprio perch esso riceve tutte le inibizioni
degli altri livelli; ad esempio un bambino con un blocco di primo chakra, dovuto alla paura fisica del padre violento, avr anche la voce bloccata.
Sulla verit
Alcune persone temono di "perdere la faccia": questa un'espressione
simbolicamente importante, poich nella nostra civilt soprattutto la faccia a diventare falsa. I paesi pi industrializzati infatti sono in assoluto i pi falsi, i pi costruiti, i pi artefatti. Il
valore primario del quinto chakra, invece, la verit. Al di l di ci che i filosofi hanno potuto sostenere nell'arco di migliaia di anni, cio che la verit fantomatica e soggettiva, la verit
qualcosa di assolutamente reale ed esistente di per s. Se entriamo nell'ambito della verit, il nostro quinto chakra si apre.La verit risulta essere un valore individuale quando non
considerata nella maniera giusta, perch ad uno sguardo attento essa oggettiva. Gandhi amava riprendere un antico pensiero induista secondo cui "Verit, Coscienza e Beatitudine"
costituiscono gli attributi di Dio. Anche Ges ha detto questo nei suoi discorsi. La verit un sentiero per l'illuminazione. Quando parliamo delle "Vere Verit", mettiamo la V maiuscola ed
entriamo cos nella testa. La verit invece una cosa estremamente semplice: verit esprimere s stessi sempre, in ogni circostanza. Non c' una verit dentro e una verit fuori di te,
tu esprimi totalmente la Verit di ci che ti sta accadendo, anche nella tua inconsapevolezza. I Tibetani parlano di "falsa conoscenza" quando invece della verit si vede una propria
proiezione; ma allenandosi a dire la verit su ci che accade, ci si trasforma. Tutta la verit "dura" da dire, e soprattutto non parlando continuamente, a sproposito, che la si
raggiunge; possono bastare poche parole, ma autentiche, per esprimerla. Verit non solo il "dire", ma anche "l'essere". ci che noi esprimiamo attraverso il quinto chakra, che il
chakra della comunicazione; quindi se noi diciamo "s" e il nostro corpo dice "no", noi non stiamo dicendo la verit, siamo semplicemente scissi. Stiamo dicendo due verit e questo non
funziona. La verit un punto di enorme integrazione. Verit intesa in ogni senso, anche dire la propria realt in un determinato momento. Ad esempio, molte persone prima del
matrimonio hanno dei ripensamenti, la maggior parte dei futuri sposi quando si reca in chiesa non sente quello che sente, o quello che pretende di sentire. La maggior parte delle
persone, quando dice "ti amo", non dice la verit. Quando soffre, in realt fa finta di soffrire per ricevere qualcosa in cambio.La societ stessa ci insegna la falsit, ci insegna a non
essere quelli che siamo e questo un problema cos antico, profondo, radicato, che niente ne resta escluso. Molti Maestri hanno esitato a parlare di Dio, o di amore, perch intorno a
questi archetipi c' una tale massa di falsit da sviare il contatto con la realt di ci che si dice. Possiamo per invertire il corso della storia decidendo di dire la verit. Lostacolo
rappresentato dalla proiezione o falsa conoscenza, processi con i quali ci si deve confrontare. Noi sappiamo sempre nel profondo quando diciamo la verit e fin quando essa verit,
cos come sappiamo ci che non vero.Cercare di essere veri significa esprimere quella parte di s che normalmente rimane celata. Il mondo va in rovina perch le persone non
esprimono ci che sentono. Perch sotto una dittatura le persone dicono sempre di s ? Un esempio: Krushev parlava della verit in un'assemblea di fabbrica e una voce ha esclamato:
"Perch non lo hai detto con Stalin?" Krushev ha chiesto chi fosse stato a parlare e nessuno si alzato. Allora ha risposto: "Per la stessa ragione!" Aveva paura! Ed vero che se si
parlava contro un dittatore, si veniva fucilati, ma se nessuno dice la verit, le cose non vanno avanti.Noi non esprimiamo la verit, perch siamo inibiti. L'inibizione paura e dietro la
paura si nasconde il dolore, perci abbiamo paura del dolore: questo il motivo per cui nessuno dice la verit, bisogna quindi partire dalle cose evidenti. Tutti i bambini sono molto
stimolati a dire e a ricevere la verit, a loro sta davvero a cuore ci che giusto o non giusto. Qello che sentono, fino ad un certo punto lo esprimono, poi il condizionamento sociale
prende il sopravvento.Vivendo in una societ che blocca continuamente il senso della verit, chiaro come non si riesca pi a vedere esattamente come stanno le cose. Ma se una
persona vuole davvero essere vera e rischia per essere vera, riesce nel suo intento, anche se arriva ad una falsa conoscenza. Faccio un esempio: se penso di essere Ges e invece di
tenermi tutto dentro dico ci che penso, gli altri mi faranno da specchio e forse capir che non sono Ges, ma qualcosa d'altro. Pensate alle persone senili: quando inizia il processo
arteriosclerotico, nella maggior parte dei casi, emergono i lati brutti del carattere, perch il lato oscuro che stato represso tutta la vita esce quando i condizionamenti coscienti vengono
meno, cos che il materiale istintivo, mentale, a quel punto inizia ad emergere. Queste persone potevano dire anche prima quelle cose, ma erano bloccate dalla paura del dolore psichico
di perdere la faccia. Essere veri infatti porta alla totalit. La via del quinto chakra la via del Sahaja Yoga, lo Yoga della spontaneit, che nasce quando una persona si rende gi conto
di ci che ha dentro, dei blocchi, delle difficolt che la condizionano e decide di andare diritto sulla sua strada, costi quello che costi. Ges morto in nome della verit, per ha ottenuto
qualcosa. Le persone che hanno cambiato la storia sono persone che hanno detto o fatto ci che pensavano fosse vero. In questo momento storico fondamentale agire con
spontaneit. Gli uomini e le donne si devono risvegliare come consapevolezza e mettere in moto il quinto chakra, che la forza pi evidente e concreta che possediamo.Se Ges avesse
avuto due buoni avvocati, non l' avrebbero ammazzato. Bastava una parola!Gurdjeff insegnava ai suoi discepoli come riconoscere se le persone quando parlano sono vere o non vere.
Quando qualcuno parla e dice qualche cosa, posso sentire se in contatto o no con la verit, qualunque cosa stia affermando.Se impari a vedere questo, scopri anche le persone
bravissime a mentire. Esiste infatti un senso interno che ti dice che qualcosa non ti convince. Gurdjeff aveva fatto sviluppare questo tipo di intuizione ai suoi discepoli, in modo che a
vicenda potessero esercitare questa forma di consapevolezza, cio dire "non la stai raccontando giusta, non la verit, solo una parte." Possiamo raccontare solo una parte del tutto,
continuare a vedere solo una parte e quello che rimane escluso ci che noi chiamiamo inconscio, ci che non pu essere n detto, n pensato, n agito.Molte religioni, tra cui la
buddhista, hanno parlato di pensiero\parola\azione, la cosiddetta "triplicit umana"; fra il pensiero e l'azione c' sempre la parola, che fondamentale. Le persone che dovessero dire
totalmente la verit avrebbero una vita molto dura. Sicuramente conviene tenere la bocca chiusa. Ma "conviene" non sempre la cosa migliore! Dobbiamo imparare a dire la verit nel
modo pi adatto alle varie situazioni, ad esempio se dobbiamo dire ad un professore ci che pensiamo di lui, useremo tatto e discrezione.Se siamo convinti di una cosa e la esprimiamo,
quella la nostra verit; se poi il novantanove per cento delle persone ci disapprova, forse siamo su una linea di falsa conoscenza! Per siamo chiari con noi stessi, non stiamo
mentendo. Io posso anche dire a qualcuno che in gamba, mentre dentro di me penso che non andr molto lontano; se per sono onesto, devo dirgli la verit: il quinto chakra anche
questo, un modo di comunicare che gli Italiani hanno molto inibito!Gli Americani, riguardo al dire la verit alle persone, hanno un quinto chakra pi aperto del nostro, sono
estremamente pi schietti; in Italia, ad esempio, nell'ambiente lavorativo invece di rifiutare subito una persona le si dice "la richiamiamo". Cos nei rapporti a due, tendiamo a non dire la
verit per paura di soffrire o di far soffrire l'altro. Invece dobbiamo partire dal momento presente ed esprimere ci che ci fa paura sia con noi stessi che con gli altri. Adesso che ci
conosciamo abbastanza potremmo dirci gli uni con gli altri la verit di ci che pensiamo, non per il gusto di farsi del male, bens per il gusto di esprimere semplicemente la verit, che non
dire a qualcuno "sei brutto perch sei grasso", quello un giudizio di valore! Se chi grasso mi chiede un parere, posso dirgli che secondo me troppo grasso, senza emettere un
giudizio. Come terapista, cerco di dire sempre alle persone le cose come stanno, anche quando sono spiacevoli; lo dico con tatto, ma non mento. Molti invece dicono agli altri cose
spiacevoli solo se motivati da una proiezione, cio si sentono arrivare addosso un'energia negativa e reagiscono riproiettando la stessa negativit. L'emozione dovrebbe invece uscire da
un veicolo il pi possibile neutro, entrando in contatto con la parte pi interna e pi vera di noi. La cosa che ci interessa di pi in questo seminario di entrare, attraverso una serie di
passaggi, in contatto con quella parte di noi a cui non vogliamo dar voce. Tutti abbiamo le nostre paure e ce le vogliamo tenere dentro, ma finch ci comportiamo cos, non diamo loro la
possibilit di uscire e sciogliersi.C' qualcuno in contatto con una parte di s che non vuole esprimere? Possiamo conoscere bene questa parte, oppure sapere soltanto che c'. Se
riusciamo ad aprire queste porte pi sottili ed entriamo pi in contatto con queste parti e ci spogliamo dalla paura di perdere la faccia, tiriamo fuori quellaspetto della nostra persona che
pu essere anche egoico.Alcune persone fanno una vita depressa, vivono in modo basso dal punto di vista umano e psicologico, credono dentro di loro di essere migliori degli altri, solo
perch capiscono certe cose e gli altri "no" e quindi rinunciano a dire quello che pensano. Quindi il fatto di non dire le cose pu essere inteso sia in senso negativo che positivo.
Ovviamente il punto pi delicato quello delle emozioni: vi invito a parlare a questo riguardo. A volte, infatti, l'ostacolo pu essere mentale, psicologico, ma nella maggior parte dei casi si
tratta di un blocco emozionale.
Lautenticit
Finora, nel nostro discorso, abbiamo considerato il lato pi yang delle cose, quello
del rapporto col potere, con la societ; ma c' anche l'aspetto femminile da esplorare. Il quinto chakra fatto proprio di due parti, distinte ma complementari. il chakra che manifesta la
nostra dualit ed ha queste due componenti abbastanza evidenti anche nel timbro della voce: il lato affettivo, la "parte rosa", coesiste con la "parte azzurra", la razionalit. Queste due
parti possono andare assieme e allora si verifica un discorso completo, oppure possono non essere in equilibrio tra loro. Quando si riesce ad esprimere la propria parte sensibile, si s
stessi. Su questa parte, di solito, ci inibiamo automaticamente tantissimo. Molti bambini cresciuti in famiglie con problemi, che non tolleravano i lamenti, hanno imparato a non parlare pi
della propria affettivit e si sono imposti di tacere. La maggior parte delle persone scioglie questo blocco solo riconoscendo i propri bisogni ed esprimendoli, anche a costo di ottenere un
rifiuto. Ad esempio se ho una madre "cieca" e soffro perch non mi guarda, devo esprimere lo stesso il mio bisogno, anche se non otterr risposta. Cos avr comunque espresso la mia
verit. Ci si prende l'onere di giustizia di non dire una cosa che si sente, perch l'altro ha le sue ragioni e queste "sue ragioni" sono pi importanti delle proprie ragioni. Questo gioco, nel
novantanove per cento dei casi, dettato dalla paura che il bambino ha di non ricevere neanche il minimo di affetto dai suoi genitori e provoca il novantanove per cento delle cause dei
blocchi affettivi di quinto chakra. Basta un sussurro per dire le proprie ragioni, non c' bisogno di un grande potere. Si veri nel momento in cui si dice esattamente quello che si sente e
non importa pi quello che succede al di fuori. la verit del bambino che esce e si manifesta e crea cos una realt di verit anche all' esterno. Il genitore potr anche non soddisfare il
nostro bisogno, ma noi lo dobbiamo ugualmente esprimere. Alcuni rinunciano per sempre ad essere spontanei per paura del rifiuto e aggirano l'ostacolo agendo in modo esattamente
contrario a ci che sentono, magari per tutta la vita. Ad esempio, ci si convince di non avere bisogno del genitore che non ci ha amato e si arriva ad odiarlo, ma dentro di noi persiste un
grande bisogno di ricevere amore da lui; questo un atteggiamento di ego molto forte.Il quinto chakra molto in contatto con la personalit, perch prende energia dalla parte alta del
cuore che il punto del S.La struttura del cuore quella di un nucleo coperto dal quinto chakra; il quinto chakra, cos come sale fino ai seni paranasali, scende nei polmoni. Quindi
circonda la parte anteriore del cervello e circonda il cuore: prende il punto dell' identit della coscienza e il punto dell' identit del cuore e li mette assieme.Continuiamo a parlare di
quarta densit di coscienza e del primo livello sul quale l' Umanit pu fare un salto, che quello del cuore, ma in realt il regno spirituale inizia col quinto regno di natura rappresentato
dal quinto chakra. Mentre sul cuore si inizia un cammino di autocoscienza, questo stesso cammino si cristallizza sul quinto centro, quello dell' espressione: la totalit di ci che tu sei, vivi
ed esprimi, l'unit di pensiero, parola e azione, che solo allora diventa spirituale. Questo il punto che fa da perno tra la vita e la coscienza. Tutto il lavoro che abbiamo fatto come Cyber
di quinto chakra, il lavoro del collegamento tra il corpo e la mente, il basso e l'alto; un lavoro di collegamento che si esprime in codici linguistici. Il modello Cyber un modello di
quinto raggio, di quinto corpo. Esso, infatti, continua a ricercare la possibilit di una trasmissione di informazioni attraverso codici simili, dando a cose molto diverse tra loro la possibilit
di comunicare.Torniamo al punto centrale del discorso. Se finora abbiamo parlato dei blocchi come proiezioni, dal quarto seminario abbiamo detto che sarebbe cambiata radicalmente la
struttura del gruppo. Per farlo dobbiamo capire che il senso dell'identit, se da un lato lo dobbiamo prendere, perch veramente il nostro, da unaltra parte quello che noi conosciamo
del nostro senso di identit, in realt lEgo, cio essenzialmente la parte esterna, nel corpo e nella mente, di quello che noi pensiamo di dover essere. L'ego la struttura per cui
abbiamo in gran parte bloccato il quinto chakra, la parte di "falsa conoscenza". Un esempio classico quello del bambino picchiato dal padre o della bambina non amata dalla madre.
Se essi agiscono senza orgoglio, con la loro parte pi profonda, non egoica, soffrono, tirano fuori il loro dolore, ma restano fluidi, veri. Altrimenti emerger come risposta l'ego, in quanto
orgoglio o senso di inferiorit, cio l'altra faccia della medaglia e cos si negher di aver bisogno del padre o della madre. Non sto dando dei giudizi di valore su questi diversi modi di
reagire. Sto solo dicendo che se abbiamo creato una struttura egoica che ci ha fatto odiare o entrare in attrito con i genitori, nello stesso modo la possiamo anche sciogliere, con grande
07/02/2015 23:32
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consapevolezza, riconoscendo di aver avuto un ego smisurato nei loro confronti. Noi non siamo il centro dell'universo! I nostri genitori ci hanno dato amore, anche se hanno sbagliato
qualcosa! vero e utile considerare che il mondo e la sofferenza che riceviamo dal mondo, tutto affare nostro e che possiamo cambiare le cose. Quando si lascia cadere l'ego, la
mente e il cuore si riaprono. Questi due meccanismi, quello di dimenticare un attimo il dolore e riderci sopra e quello di costruire sopra ad esso un'aggressivit e una seconda
personalit, sono parte dello stesso gioco. C' l'ego e l'ombra dell' ego, che porta a debolezza, mancanza di orgoglio, senso di inferiorit, senza per questo aver perdonato il genitore.
L'ego pi yang conduce allorgoglio, alle ripicche, al volergliela far pagare. L'ego yin, cio il sentirsi deboli, non comunque il perdono. A volte giochiamo questi due ruoli assieme,
perch abbiamo innumerevoli sfaccettature. Il meccanismo della consapevolezza invece quello che realmente non riproietta la negativit che arrivata addosso su chi l'ha mandata e
quindi resta in una relazione di apertura costante.Quando Krishnamurti fu scelto dalla societ teosofica, fu perch Leathbeater, oltre a vedere la sua luminosissima aura, aveva notato
che quel bambino di natura schiva veniva pesantemente insultato dai compagni e non se ne crucciava. infatti l'ego che soffre e si ribella; se questa struttura viene sciolta, prendo
coscienza di quello che mi accade con estrema chiarezza e vado avanti. Se il bambino egoico, aggressivo o debole, sempre perch doveva esprimere s stesso e i suoi genitori
dovevano essere coscienti di ci che stavano facendo ad un bambino che in quel momento viveva una certa evoluzione. Ad un certo punto della comprensione arriviamo ad una
consapevolezza tale per cui riusciamo a vedere il panorama nella sua completezza; abbiamo fatto abbastanza meditazione per sapere che c' qualcosa oltre l'ego e possiamo cos
cominciare a giocare un po' con lui, nel senso di non prenderlo tanto d'impatto. Ogni tanto, con l' "emotional release", possiamo dar voce alla nostra parte repressa, ricordandoci per
che siamo solo il testimone di tutto ci, siamo quella coscienza che al di l del dolore, della sofferenza e che pu vedere tutto questo.Il processo di entrare dentro linconscio un
processo che va appreso, soprattutto per riuscire ad entrare in contatto con la verit di ci che si sente nel profondo, cosa questa che far emergere un dolore molto forte. Ad esempio,
oggi un partecipante al gruppo non voleva entrare in contatto con la verit, perch sentiva di non poterla dire, come se nessun altro si fosse accorto di quello che lui stava vivendo e
come se a dirla potesse succedere una catastrofe. L'ego gli diceva di non poterla esprimere, per non perdere quello che aveva e per paura di entrarci dentro.Se la struttura di
identificazione si scioglie per un momento, si riesce ad entrare nel vissuto delle situazioni e a sciogliere le emozioni, che cos si liberano creando un processo pi dinamico e fluido.
I problemi emozionali
Sempre tenendo l'attenzione sul quinto chakra, vorrei fare una breve carrellata sui problemi del gruppo, dai dolori fisici, ai rapporti falliti. Cercate di parlarne con brevit, anche se non
basterebbe una vita! Diamoci alcune regole.Prima regola assoluta per tutta la durata del lavoro sul quinto chakra: evitare le battute, questo perch spostano l'energia sul ridicolo, o
sull'ego. Togliamo le espressioni dette per "dovere", non pensate di dover dire qualcosa agli altri per "aiutarli". Siamo totalmente sinceri: quello che sentiamo, lo facciamo, quello che non
sentiamo, non lo facciamo. Dite solo quello che veramente sentite di esprimere e fatelo senza giri di parole, in modo diretto, semplice. Dal tono di voce si pu captare il tono emozionale
di una persona. La gola, infatti, in contatto con quella parte di memoria, attiva in un dato momento, che si ricollega ad una situazione gi vissuta nel passato (la memoria una funzione
relativa a diverse categorie di emozioni). Quando parlate, quindi, lasciatevi trasportare dalla voce cos come esce, non cercate di modificarla. Chi tra voi tende ad avere una personalit
rigida e fortemente strutturata, stia attento a non darle troppo spazio. Al contrario date voce ai vostri lati repressi, pi sottili e nascosti, alle vostre parti di "minoranza", che sono quelle pi
schiacciate e pi ferite e fate uscire tutto quello che sta sotto. Altrimenti la voce viene fuori bella, chiara, limpida e taglia fuori esprimendosi ci che presente ma nascosto.Se la paura
uno stato emotivo tipico del secondo chakra e la rabbia del terzo, la vergogna di esprimersi , invece, una manifestazione del quinto chakra. Qualsiasi cosa che comporta un uso della
voce, soprattutto se un uso emozionale, comporta anche un senso di vergogna. La vergogna attinente al quinto chakra, perch ha a che fare col giudizio sull'espressione. Spesso,
quindi, non vi esprimete semplicemente perch provate un senso di vergogna a farlo. Le emozioni non nascono in gola, ma vi passano attraverso; aprendo il cuore, le emozioni fluiscono,
arrivano al quinto chakra dove dovrebbero esprimersi, ma a questo punto abbiamo sempre paura di tirar fuori la vera voce! MED.80.082 - Om namah shivaya
Faremo ora una tecnica di venti minuti che consiste nel cantare insieme le strofe di un mantra; un esercizio importante perch lascia il tempo di sentire le difficolt che riguardano la
voce. Pi superiamo le inibizioni e lasciamo uscire la voce cantando, pi entriamo nella tecnica ed esprimiamo la verit. Fate uscire dunque la vostra voce in modo spontaneo.
Un'inibizione frequente la convinzione di essere stonati, perch qualcuno, in passato, c l'ha detto. Subiamo infatti inibizioni esterne, che interiorizziamo a livello di Super-io e che
continuiamo a ripercuoterci contro anche quando esse non giungono pi dall'esterno. Si crea in questo modo un circolo, il cosidetto "loop". Questi sono tutti blocchi del potere personale;
bisogna, invece, imparare a tirare fuori la giusta parte di identit, la propria individualit. Guardiamo bene il problema. Ogni volta che dobbiamo esprimere qualcosa, siamo condizionati
dal giudizio sul nostro potere personale e non importa se questo ci arrivato dall' esterno o proviene direttamente dall' interno: la verit che abbiamo paura di essere quello che siamo.
Avete paura di fare "brutta figura" e vi bloccate. Dovete rischiare! Fermarsi all'inizio del canto frena tutto!Molti durante la tecnica hanno aperto gli occhi o non cantavano, mentre
necessario centrarsi su di s, essere in contatto con la propria energia, senza timore del giudizio altrui. Quando si cantano i mantra, non bisogna fare uscire la voce solo per farla sentire
agli altri. Dovete usare la vostra vibrazione, la vostra voce!Molti di voi hanno difficolt verso il canto perch lo collegano alla liturgia religiosa; tutti siamo passati da quel
condizionamento, ma pochi l'hanno accettato. Qualcuno ha reagito, ad esempio tacendo quando esso gli veniva imposto (ma dentro gli rimasto comunque un "no" assoluto verso il
canto). Cos, trovandosi in una situazione divertente, questa persona non si lascier andare: ad una festa, per es., non riuscir ad iniziare a ballare; questo atteggiamento diventa,
quindi, un rifiuto a godersi la vita. Il canto, la danza, sono forme espressive che rientrano nella sfera del quinto chakra.
La comunicazione
Oggi cerchiamo di sciogliere la gola, dovete parlare tutti, senza lasciarvi frenare
dalla paura iniziale, proprio come nella Meditazione Dinamica: se mi blocco durante la catarsi, vado fuori gioco e non arrivo certo ai miei reali problemi. Se vi frenate, frenate l'intero
gruppo! Dovete assolutamente vedervi questo comportamento ed eliminarlo durante il seminario, nellinteresse comune. In un gioco di comunicazione, non pu restare fuori nessuno;
mentre, ad esempio, sul primo chakra qualcuno pu ancora decidere di rimanere un po' pi chiuso degli altri, sul quinto non possibile comportarsi in questo modo. un chakra
difficile!L'anno scorso alcune persone sono scappate durante il quinto seminario, perch invece di sfruttare l'occasione di superare finalmente le proprie paure, si sono lasciate prendere
dal panico e hanno defezionato. Quelle persone hanno creato una rottura abbastanza pesante in tutto il gruppo. Provate quindi a non fermarvi per non bloccare l'energia collettiva.
La dipendenza
La parte alta del quinto chakra ha a che fare con l'apparato digerente e viene soddisfatta istintivamente col cibo. Una persona pu saziare il suo blocco orale con una serie di sostanze e
mantenere contemporaneamente una parte del suo quinto chakra aperta. Ma di solito non cos; l'oralit e il quinto chakra si condizionano spesso reciprocamente. Ad esempio, se non
diciamo le cose fino in fondo, poi ci che abbiamo lasciato indietro vuole la sua parte e noi dobbiamo soddisfarla dandogli lo zucchero o le sigarette. Lo zucchero raffinato fa male; non
un carboidrato semplice, per cui la sua molecola richiede parecchio tempo per essere scissa; lo zucchero normale va direttamente al cervello e lo danneggia.
Gibberish
Nel nostro vissuto quotidiano usualmente tagliamo fuori dal comportamento tutta la ricchezza della gamma espressiva che, invece, i bambini ancora possiedono. Alcune persone si
controllano costantemente e parlano sempre con lo stesso timbro di voce; se vi accorgete di questo, smettete di parlare ed entrate in contatto diretto con la pancia, l dove nasce
l'emozione. Facciamo cinque minuti di "gibberish", una tecnica che consiste nel lasciare uscire a ruota libera ogni sorta di suono o verbalizzazione.Molti di voi si esprimono in modo
sempre uguale e allora quello che stiamo facendo non pi gibberish, diventa semplicemente un altro stereotipo di linguaggio. Proviamo, invece, con questo esercizio, a dare voce alla
parte pi silenziosa di noi stessi. Vorrei sapere le vostre reali difficolt di espressione. Quanti stanno ancora controllando la loro emotivit? A volte l'abbiamo cos repressa, da non
sapere neanche pi come fare ad esprimerla! Non sappiamo pi cosa vogliamo, n tantomeno chi siamo.
07/02/2015 23:32
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Spesso confondiamo il nostro s con i genitori, costruiamo la nostra personalit modellandoci su di loro. Per smantellare l'ego, devo tornare allo stato di impersonalit dell'inizio della vita
sul pianeta. La personalit che ci costruiamo, infatti, non possiede alcun valore a livello di crescita individuale. Un individuo si pu definire con estrema chiarezza anche in una societ
che non ha personalit; ad esempio, fra gli Indiani d'America il pi forte a diventare capo, mentre il pi mistico diventa sciamano: quella la loro identit, non l'ego. Il feto ha entrambi
i canali che genereranno i testicoli o le ovaie, ma solo al secondo mese di gravidanza che si opera una "scelta", che un ormone si sviluppa pi dell'altro, dando origine a uno dei due
apparati riproduttori. In casi molto rari, se non c' prevalenza netta di uno dei due ormoni, nasce un ermafrodita, cio un individuo che pu avere sia il pene che la vagina. Anche nella
creazione della personalit si opera una scelta: ci modelliamo infatti sul padre o sulla madre. Di solito le femmine sviluppano una personalit di tipo yin, materno e i maschi di tipo yang,
paterno; in realt abbiamo in noi entrambi gli aspetti, ma uno prevale normalmente sull'altro. Yin e yang possono essere anche scambiati nel caso in cui sia la madre ad avere un
atteggiamento duro, maschile e il padre ad essere pi affettuoso, remissivo, pi yin quindi. Se i ruoli dei genitori non sono ben definiti, non strutturiamo chiaramente la nostra personalit
e si crea confusione. La parte yin e quella yang in noi dovrebbero essere in equilibrio fra loro. Ad esempio, una persona decisa, forte, di stampo yang, dovrebbe saper usare in
determinate situazioni anche la sensibilit femminile. Se per tra i genitori non c' integrazione, ereditiamo una scissione che cercheremo di risolvere identificandoci con uno solo dei
due. Molti di noi si sentono poco integri: c chi, infatti, ricalca il modello del padre e chi si identifica invece con la madre. Se i canali tra cervello destro e cervello sinistro non sono
formati bene, allora c' difficolt di comunicazione tra i due emisferi, che sono i luoghi fisici dove organizziamo larchetipo yin, parte sinistra-intuitiva e quello yang, parte destra-razionale.
In questi casi, il corpo calloso, che costituisce la connessione primaria fra gli emisferi, funziona poco. Alcuni neuroscienziati hanno fatto esperimenti di "split brain", cio hanno diviso a
met il cervello di alcuni pazienti; hanno tagliato il loro corpo calloso distruggendo cos centinaia di migliaia di neuroni. Non sembrava allinizio che ci avesse creato delle conseguenze, i
pazienti si comportavano apparentemente in modo normale e ci vollero molti esperimenti per capire il danno fatto. Se gli emisferi sono sconnessi, non sappiamo pi quello che facciamo.
Noi stessi rispecchiamo i difetti della cultura dissociata in cui viviamo.Possiamo essere dissociati in maniera pi o meno netta; a volte, infatti, una personalit definita convive con una
parte in ombra, a volte la confusione, invece, totale. Il punto importante andare nel centro, entrare in quella parte di coscienza che non dipende dai genitori. Lavorando sugli
schizofrenici, accade che si debba intervenire anche sui genitori, perch per guarire questi pazienti occorre reintegrare il nucleo familiare. Quando dobbiamo comunicare evidente che,
dovendo esprimere noi stessi, la nostra verit, se siamo identificati con comportamenti esteriori, andiamo in crisi. I nostri due emisferi sono i genitori psiconeurologicamente interiorizzati. I
modelli yin e yang dei genitori vengono da noi inglobati come imprinting olografici di azione, emozione, modo di pensare, atteggiamento. Se, ad esempio, entriamo in conflitto con la
madre e la rifiutiamo per una serie di motivi, tutta l'energia che arriva dal lobo sinistro del cervello non pu esprimersi; da ci deriva un comportamento conflittuale. Se poi abbiamo
problemi con entrambi i genitori, il cervello a quel punto entra in uno stato di confusione e come risultato saremo dissociati. Anche quando non esprimiamo una parte di noi ci ammaliamo;
in questo caso infatti si dissocia la comunicazione interna. Padre e madre interiorizzati sono le persone con cui veniamo a contatto nei primi anni di vita (non importa se quelli veri magari
sono morti). Il modello Cyber rappresenta l'unit di coscienza, che si struttura mediante progressive differenziazioni sulla base di informazioni aggregate dall'esterno e memorizzate
all'interno. Fino ad una certa et, pi o meno quattro o cinque anni, non capiamo se i modelli che abbiamo interiorizzato sono funzionali. Ad esempio, se ricalco l'archetipo materno e poi
crescendo mi accorgo che mia madre ha dei problemi, non voglio pi conformarmi a questo modello che ormai ho dentro!Rifiutando quell'archetipo, creo un conflitto interiore e mi
ammalo. Cosa si pu fare? Gurdjieff sosteneva che non ci pu essere evoluzione spirituale fin quando non si va d'accordo con i genitori e si perdonano in modo profondo, non solo
formale (anche nel caso siano morti).Ho compreso di aver ricevuto un messaggio sbagliato, ho capito perch l'ho avuto, l'ho corretto, me ne distacco e perdono. Posso non essere
d'accordo con i genitori da un punto di vista etico-morale, ma se accetto di essere loro figlio e di avere comunque ricevuto amore, il conflitto cessa. Se reagisco invece con l'odio e rifiuto
un genitore, mi metto in disaccordo con un'informazione che ormai ho dentro di me: possono allora nascere malattie di vario genere. La malattia pu diventare il nostro Maestro, pu
insegnarci molte cose se siamo sinceri con ci che ci sta accadendo. In quel momento infatti siamo in contatto con la verit. Seguendo la via pi lunga, spirituale, si pu restare in una
posizione di conflitto con i genitori finch non si ha un satori, che permette di vedere con un unico sguardo, non solo tutta la vita presente, ma anche quelle passate e cos tutto si
scioglie. Ma questo si pu ottenere solo facendo molta meditazione. Con la "psicoanalisi", la "bioenergetica", l'"emotional release", si chiariscono i condizionamenti che derivano dai
genitori e si pu distinguere fra ci che "noi" siamo e ci che "loro" ci hanno dato. Si pu cos discriminare fra amore per i genitori e rifiuto per le cose sbagliate che ci hanno trasmesso.
pi semplice di quanto sembra. Dai genitori ho un'educazione che posso accettare solo in parte, senza per questo odiarli. Un conto, per, il livello teorico di riconoscimento di quanto
e come i genitori ci hanno condizionato, un conto il condizionamento operante a livello fisico! Ci sono comportamenti deviati, errori inconsci, che indipendentemente dalla propria
volont si manifestano nelle situazioni. Non possibile, infatti, fare una cosa e contemporaneamente il suo opposto. Bisogna riuscire a vedere l'opposto come parte di un'unit; ma per
fare questo ci vuole una logica pi alta, la consapevolezza, che permette di vedere le cose con pi distacco.E' importante saper cambiare la polarit che diamo alle cose; togliendo la
polarit emozionale eliminiamo di coseguenza le proiezioni e quindi il conflitto. Un esercizio utile quello di impersonare i genitori; alcuni, per, hanno trovato difficolt a farlo, perch
hanno dentro troppo di loro, cos che, facendo l'esercizio coscientemente, nel loro cervello si creato un vero e proprio corto circuito.
Il giudizio sociale
Sarebbe utile se le persone che hanno dei problemi ben precisi li facessero uscire. A volte infatti su un nostro problema creiamo una favola e ce la raccontiamo per tutta la vita. invece
importante uscire nel cerchio e dire il problema cos com' realmente. Nella vita quotidiana normale avere paura di mettersi a nudo, ma nel gruppo la situazione diversa. Il quinto
seminario fondamentale per fare un salto di coscienza, ma questo possibile solo rischiando in prima persona. Qui possibile rischiare, perch si pu contare sullappoggio degli altri;
siamo tutti infatti coinvolti nel medesimo processo di trasformazione. gi qualcosa comunque essere consci di un problema, anche senza volerlo dire al gruppo. Un problema esistente
qualcosa di reale. Entrando nel cerchio, sfondate la barriera del sociale e questo un passaggio fondamentale per la crescita interiore. Voi tendete a non esprimere le paure di fondo - i
grossi dolori - e lasciate uscire soltanto le cose marginali, superficiali. C', ad esempio, qualcuno che scherza in continuazione per nascondere la sua sofferenza. Avete paura di andare
al fondo di voi stessi perch non volete entrare in contatto col dolore. Da bambini soffriamo e speriamo che il genitore si accorga del nostro dolore, invece, di solito, succede il contrario.
Dobbiamo raggiungere una maturit di quinto chakra, che ci permetta di dichiarare in ogni circostanza quello che abbiamo dentro, per essere in contatto diretto con ci che siamo;
diventiamo cos consapevoli anche dei nostri lati negativi. Se non lo facciamo, a livello psicofisico e linguistico, una parte di noi rimane silenziosa e magari la parte pi grossa, quella
che continua a lavorare sotto. Chi vuole tirare fuori un suo "bubbone"? Quanti sentono di averlo, ma non vogliono manifestarlo? Perch non riuscite a parlarne, l'ambiente non vi sembra
accogliente? Vi sentite incapaci di farlo, o avete paura? Temete il giudizio? Se esprimete un problema collettivamente, andate a toccare il punto del giudizio che proprio il motivo per cui
vi siete chiusi. Di solito, temete che vi torni indietro un'energia negativa, ma nel gruppo questo non succede! Se esternate un vostro problema, lo portate a livello sociale e vanificate in
questo modo la paura del giudizio. Capite l'importanza di questo momento? Dovete mettervi in gioco altrimenti frenate il gruppo. Avere il coraggio di uscire nel cerchio importante,
perch solo cos scoppiano le emozioni collettive. Aprirsi al gruppo aprirsi a s stessi, poich il gruppo ci fa da specchio. In questo seminario ho tolto il tabacco, l'alcool e gli zuccheri
proprio per portarvi ad un maggior impatto con le emozioni. Oggi potete realmente giocarvi.
Le emozioni
Non voglio che siate seri, ma che entriate in contatto con la parte di voi che
normalmente non avete la forza di esprimere. Ad esempio, realmente cambiato qualcosa nella vita di una vostra compagna, da quando, in primavera, riuscita a tirare fuori la sua
rabbia. Il gruppo comincia a funzionare se le persone si giocano fino in fondo alimentando con la loro totale partecipazione lenergia collettiva: si verifica, allora, una catarsi dietro l'altra e
questo processo a catena permette allemotivit di liberarsi; non mi interessa infatti che usciate nel cerchio ad esporre il vostro problema restando tutti nella testa, senza pathos. Voglio
che escano le emozioni. Capire di avere un problema il primo passo, ma solo lo sblocco emozionale a farci fare un salto. Quando le persone si aprono dichiarando i loro problemi
reali, si crea un'estrema unit nel gruppo e si verificano vere e proprie trasformazioni alchemiche. Bastano due persone che non si aprono per creare diffidenza nel resto del gruppo. Non
siete per questo obbligati ad entrare nel cerchio, ma se vi negate in partenza questa possibilit, frenate il gruppo. So che temete di star male, ma dovete lo stesso superare i vostri timori
e partecipare fino in fondo. Tutti quotidianamente viviamo una serie di emozioni che non trovano risposta; qui non si ha certo la pretesa di trovare una giustificazione a tutto quello che
succede. E importante per che continuiate a comunicare ci che realmente sentite perch il gruppo nello spazio adatto ad ascoltare i problemi.
Yin e Yang
Nei blocchi di quinto chakra la componente yang, pi evidente, non , per, l'unica.Abbiamo finora lavorato sulla mancanza e sull'eccesso di comunicazione derivanti dall'imprinting
paterno, tirando fuori le cose non dette al padre e usando soprattutto la nostra forza. Ora sta uscendo l'altro lato, invece, quello affettivo. I blocchi della componente materna sono pi
difficili da risolvere. Una mamma un po' "assente" un fatto cronico, di fondo e non acuto, per cui risulta difficile ribellarsi, perch un po' di affetto comunque lo si riceve, anche se
insufficiente. Spesso le mamme di questo tipo hanno un seno povero, non allattano, facendo mancare al bambino anche il contatto di soddisfazione orale proprio del quinto chakra.La
mattina pi yang e si presta ad un lavoro pi pesante, mentre nella seconda parte della giornata possiamo affrontare un lavoro pi morbido.Dobbiamo far uscire la mancanza di fondo
del piacere di vivere, a cui pi difficile dare una risposta; abbiamo usato la musica e il canto proprio perch questa sensazione qualcosa che non si pu esprimere a parole e a cui
non riusciamo a ribellarci apertamente. Le nostre madri hanno avuto grosse difficolt ad esprimere il loro lato femminile a causa di un retaggio millenario di cultura prettamente
maschilista. Ma comprendere che si tratta di un problema storico non ci giova, non ci fa stare meglio. Quello che permette di superare realmente il problema la spiritualit, intesa come
piacere di esistere che ti apre il cuore, dimensione in cui senti la Vita come Grande Madre, grande coscienza, che ti nutre e ti d qualcosa sempre. Questa l'unica medicina per la
carenza cronica di amore. L'affettivit che troviamo all'esterno serve ad esaudire un nostro bisogno contingente, ma poi, quando il momento passa, ne sentiamo la mancanza; occorre
quindi ritrovare un'altra connessione, qualcosa che dia sempre nutrimento alla nostra parte sensoriale di piacere, cio la vita come Grande Madre, che ci dona piacere in ogni istante,
quando ci muoviamo, respiriamo, qualsiasi cosa facciamo. Per questo pi adatta la sera, perch un momento in cui si entra in uno spazio pi oscuro, onirico, femminile, uterino. Su
questo argomento stato scritto un libro molto bello, "Il mistero del fiore d'oro" di Lao-Tzu, esistente in due edizioni, una con prefazione di Jung, l'altra di Wilhelm, entrambe di estrema
importanza. Jung illustra la mentalit occidentale, sotto un aspetto psicologico; Wilhelm ci parla della realt energetica del mondo orientale. Ci vorrebbe una sola prefazione che le
unisca entrambe. Il libro un testo mistico sullo Yin , la parte inconscia, oscura, sotterranea, e lo Yang, la parte cosciente, celeste. L'evoluzione c' quando il terzo occhio, la coscienza,
che per Lao-Tzu il Dantien superiore, muove la sua luce verso il chakra sotto l'ombelico, il Dantien inferiore e mette in moto la circolazione della luce; allora lo Yin e lo Yang della
coscienza e dell'inconscio cominciano a fluire e si incontrano. Dalla fusione degli opposti nasce il cuore del feto energetico, spirituale, che la nostra vera natura spirituale, a cui diamo
nutrimento per aiutarne la crescita. Durante i precedenti seminari abbiamo lavorato di pi sul maschile; sul femminile, anche nel seminario dedicato al cuore, abbiamo avuto dei problemi.
Ora cerchiamo di approfondire questo aspetto. il lato che concerne il piacere di vivere. Quando c' confusione circa il ruolo dei genitori ed abbiamo una cronica carenza di affetto, tipica
della nostra societ, perdiamo il piacere di vivere, il lato yin della vita. Quando guadagnamo il primo livello di spiritualit, proiettiamo sulla spiritualit sia la figura del padre che quella
della madre. un processo di quarto, quinto chakra, perci ne parlo ora. Il lato maschile quello solare, della coscienza, della comprensione; il Dio Sole, Ra. Ma altrettanto
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importante il lato femminile, che nelle religioni originarie era sempre presente. Shiva veniva adorato assieme a Devi, la sua Shakti, la sua stessa energia femminile. Erano raffigurati
mentre facevano lamore in piedi, con la schiena diritta, in posizione verticale, per consentire alle energie terrestri di venire elevate e sacralizzate, con un enorme amore. La ripresa di
questi archetipi cos profondi, serviva a ritrovare la fusione del maschile e femminile interiori. Altrimenti le due parti restano separate. Questo processo alchemico di "coniunctio
oppositorum" un punto fondamentale di comprensione, presente in tutte le pi antiche tradizioni, pensate al Tao.
La consapevolezza sensoriale
Cerchiamo perci di entrare in contatto con quella parte della nostra esperienza che ci d piacere sempre, cio la consapevolezza del presente, la consapevolezza sensoriale. I sensi
sono sempre portatori di energia positiva, tranne quando presente un grosso dolore. Adesso, ad esempio, dovremmo essere consapevoli del piacere di respirare, di stare seduti, di
essere tra amici, di poter usare la nostra intelligenza e la nostra vita, di poter sentire il corpo, ogni senso, infatti, pu diventare un veicolo di sottilissimo piacere. Se entriamo in contatto
col cuore, che va ad aprire il secondo chakra e quindi la parte pi femminile del primo chakra, del corpo fisico e riapriamo i centri alti della coscienza, possiamo usare il canto per
riallineare il nostro essere nell'unit. Rientriamo allora in quella matrice che la vera base della meditazione, un piacere neutro, un leggero sorriso interiore, non un riso. il sorriso
delle raffigurazioni del Buddha, che si sta godendo la vita e non ha bisogno di nulla. Quando entro in questo stato, trovo la risposta che andavo cercando perch apro la ferita della vita
originaria, dove ho avuto una mancanza di yin, di mamma. Ritorniamo quindi al problema del rapporto con i genitori, della privazione di amore nellinfanzia. Il confronto con i genitori non
deve avvenire fisicamente, limportante lasciare andare le emozioni qui nel gruppo. La finalit del lavoro non di risolvere completamente tutto, perch questo non possibile. Se
siamo in contatto con noi stessi, la nostra comunicazione sar chiara, pulita; il nostro compito di ricercare la consapevolezza di un percorso. Una volta che avete imparato la strada,
potete con la comprensione guidarvi in qualsiasi luogo e situazione vi troviate; ad esempio, se vi sentite angustiati da qualcosa, fermatevi un attimo e riflettete: quello che state facendo
magari non vi appartiene, lo state facendo solo per dei condizionamenti ricevuti. Questa consapevolezza vi permetter di andare avanti nella giusta direzione. Il nostro scopo ritrovare
la centralit, il piacere di vivere, che in questo momento gi un po' c'. Sento che c' piacevolezza, il gruppo si un po' sciolto, c' maggiore fluidit. Vale la pena allora di andare pi in
profondit sull' "Io" piuttosto che fare una catarsi sui genitori.
La creativit
Il quinto chakra molto in risonanza col secondo, perch entrambi sono particolarmente creativi. Nel secondo chakra si crea un bambino, si crea la matrice della vita e la
stessa energia, quando sale al quinto, crea nel mondo oggettivo. Potremmo dire che il secondo, pi yin, il chakra creativo a livello biologico, mentre il quinto, pi yang,
creativo a livello esterno.Noi creiamo esattamente ci che siamo; un artista crea ci che , uno scienziato scopre ci che egli stesso . Quando si pensava che la Terra
fosse il centro dell' Universo, gli uomini erano ancorati alla loro terra, al loro ego. Il sistema eliocentrico, in cui il Sole il centro del sistema solare, rivela invece una
maggiore comprensione del nostro ruolo e della nostra posizione nel creato, esprimendo anche lidea di un' energia e di un S molto pi elevati. Gli scienziati cercano la
fusione, ma non la troveranno, se non accidentalmente, finch non avranno attuato la fusione al loro interno. Il principio di coerenza che ha originato il laser e tutta la
serie di progressi olografici, nato in un momento storico in cui si ritiene che stia per iniziare l'Et dell'Aquario, in una atmosfera, cio, in cui si respira una sempre
maggior coerenza interna. Ogni cosa facciamo, con pi o meno cuore, esprime noi stessi. Qualsiasi gesto, o parola, creativit. Il quinto chakra di per s creativo, ma
se non sappiamo chi siamo, se non siamo in relazione con la nostra vera identit, non possiamo creare nulla. Se pensiamo di essere ci che in realt sono i nostri
genitori, daremo origine a ci che loro volevano creare! Qualsiasi genitore infatti convinto che il figlio potr fare ci che non riuscito a lui. Ovviamente questo
costituisce un ostacolo enorme sul quinto chakra; la nostra operativit nel mondo esterno, nel lavoro, nella vita affettiva, , in realt, quella dei nostri genitori, quello che
loro hanno pi o meno realizzato o che comunque era loro progetto realizzare e non ha niente a che vedere con la nostra creativit. Tutta l'arte moderna un processo
creativo che risente enormemente del "falso io".Gli artisti disegnano la loro frattura interiore, creando, ad esempio, mostruosi uomini a pezzi, perch viviamo in un'
epoca che ci fa a pezzi! Questa l'arte oggettiva, condizionata dalla societ, dal nostro tempo. Gurdjieff sosteneva che l'arte pu diventare soggettiva e nel momento in
cui lo diventa, trascende lo spazio e il tempo e quindi anche l'ego. Un pezzo nato dall'arte soggettiva produce lo stesso effetto in qualunque epoca lo si collochi, ma solo
chi s stesso pu comprendere le opere nate da quest'arte. Gurdjieff ha scritto un libro il cui solo titolo costituisce un messaggio importantissimo: "Il mondo esiste
solo quando io esisto"; se "io non sono", ci che "il mondo " risulta falso e anche il mio ruolo all'interno del mondo sar falso e la mia creativit di conseguenza sar
deviata. La creativit un processo fondamentale, perch viviamo in un mondo che si rovinato per un uso esagerato ed improprio del quinto chakra. Forse in tutta la
storia non c' mai stata un'epoca in cui si usato cos tanto il quinto chakra come la nostra; tutti infatti vogliono dire la loro, ci sono tantissimi telegiornali, quotidiani,
riviste, con migliaia di opinioni di persone che non contano nulla, su temi irrilevanti, perch c' ovunque un desiderio represso da migliaia di anni di esprimersi. Le case
editrici sono sommerse da libri in attesa di pubblicazione, tutti vogliono scrivere libri per dire ci che pensano e di questi solo uno su mille ha valore. Comunque il
quinto chakra si sviluppa e le persone che prima tacevano, ad esempio le donne, o le minoranze etniche, possono sempre di pi avere una voce in capitolo. Parlo di
questo solo adesso perch prima dovevo parlarvi dell' Io, importante infatti avere un io vero, solido, un senso di reale identit. Il nostro corpo ha il suo centro,
possiamo chiamarlo "Io", oppure "S", non ha importanza, importante sentire che ci siamo veramente. Non sto filosofando. Io sono qu e sono semplicemente io. Tutto
il nostro lavoro vuole arrivare a questo stato di presenza. Con la tecnica del "Chi sono io?" verbalizzo tutto quello che mi passa per la testa, finch per un processo di
feedback mi accorgo di aver detto solo assurdit e finalmente mi sento, entrando semplicemente in contatto con quello che sono ad un livello pi profondo. Magari non
riesco ad esprimerlo, ma lo sento nel momento presente. Quest' ultimo secolo ha visto un enorme sviluppo della mente; i livelli di analfabetismo si sono ridotti, mentre
il livello di informazione cresciuto a dismisura. Ci sar in futuro un processo di riduzione di questa tendenza, perch di informazione ora ce n troppa e soprattutto
contiene il terzo chakra che inflazionante. Ogni canale di informazione infatti ci trasmette un unico messaggio di terzo chakra, un "compra!" esteso a stampa,
televisione, radio. Ma la quarta densit, autocosciente e spirituale, comincia a farsi strada e per fortuna qualcuno comincia a parlare della vera essenza umana, della via
per raggiungere la spiritualit. La nostra civilt molto influenzata dal quinto raggio, che a livello esoterico il raggio della scienza creativa. Questo raggio, presente gi
da qualche secolo, ha permesso il grande sviluppo tecnologico e scientifico della nostra era, ma ora sta calando di intensit cos che le scoperte si ridurranno
gradualmente per uniformarsi ai veri bisogni umani, quelli del s e non dell' ego. La creativit in questo momento un obbligo per chiunque sia minimamente in
contatto con s stesso; questa necessit dovete sentirla perch il Pianeta stesso richiede un assunzione di responsabilit, non perch qualcuno vi obbliga a farlo. Noi
siamo parte di un pianeta malato; siamo una cellula che accorgendosi di essere in un corpo malato, attua dei meccanismi di sopravvivenza per non morire. La nostra
responsabilit quindi di mantenere la vita e di elevarla a una maggior densit di consapevolezza. Questo lo scopo di Cyber; al di l di questo vanno invece i Maestri,
che svolgono un'opera di sesto livello. Noi siamo sul quinto livello, trasmettiamo infatti un'informazione che diventa creativa. Chi scopre s stesso deve capire
l'importanza di parlare chiaramente, in un modo il pi possibile impersonale, perch la situazione che ci circonda ormai catastrofica. Se non reggiamo pi una
situazione falsa, dobbiamo dirlo chiaramente, ad esempio, sul lavoro: se il capo mi tratta male glielo devo dire, spiegandogli che cos rendo meno! L'Oriente pi
agguerrito dell' Occidente nel produrre economia a basso costo, perch ha alle spalle una tradizione buddhista, dove il Sanga, l'unit di tutte le persone che formano un
corpo unico, qualcosa di presente fin dalla prima parola che il Buddhismo insegna (Sangam Sharanam Gatchami). Questa condizione riflessa a livello di industria crea
una forte unit; chi lavora infatti sente di essere parte di un organismo, c' un forte senso di appartenenza a qualcosa di pi grande, che in questo caso comunque risulta
deviato (i Giapponesi rinunciano anche alle vacanze per lavorare e cos non si crea certo spiritualit). Hanno comunque un'attitudine di fondo che noi non abbiamo,
anche se ultimamente in Occidente si sta capendo l importanza di questo punto. Dobbiamo ascoltare quello che viene da dentro e imparare a dire sia i "si" che i "no" e
rischiare, farci avanti; non pi sufficiente dire "sarebbe meglio fare", io posso, devo fare! Allora mi prendo la responsabilit di agire, di produrre creativamente. Questo
processo creativo l'anno scorso ha dato buoni risultati: i partecipanti all'Accademia ci hanno aiutato a fare dei libri, hanno collaborato all'associazione mettendo la loro
energia creativa. Ora c' anche il Villaggio Globale, punto di enorme importanza, che ha bisogno della vostra partecipazione per potersi sviluppare. Per questo progetto
stiamo veramente rischiando, ma ne vale la pena, perch c' realmente bisogno di un posto cos, che pu diventare per le sue caratteristiche unico al mondo; dobbiamo
creare una struttura dove poter realizzare reali miglioramenti in vari campi, come l'ecologia, la medicina, larte ecc. Questo piccolo esempio di civilt coerente pu
accelerare l'evoluzione sociale umana. Le esperienze che state vivendo ora non devono rimanere isolate! A Bagni di Lucca abbiamo gi fatto un esperimento di tre mesi
che ha avuto successo e questo potuto accadere soprattutto per lapporto dato da un gruppo di collaboratori che venivano anche dallAccademia. Non ci sono fini
individuali di lucro o ricerca di potere personale in questo impegno collettivo, solo la volont di costruire qualcosa di spirituale e creativo. La situazione del Pianeta,
infatti, grave. Tutti i parametri di danno ecosistemico (inquinamento, sovrappopolazione ecc.) sono in aumento e apparentemente non ci sono segni di inversione del
processo. In un futuro molto prossimo si verificheranno vere e proprie catastrofi. Tutti i gruppi che agiscono concretamente, come il nostro, seguono il principio "think
globally, act locally", pensa in maniera planetaria e agisci l dove sei. Noi siamo qui e possiamo usare le nostre energie; divulgheremo anche il materiale relativo all'
Accademia per dimostrare che possibile superare i condizionamenti e trovare un nuovo livello di coscienza e di crescita. Intanto cercate di usare la vostra creativit
nella vita quotidiana, nello studio, sul lavoro. La Nuova Era un'era collettiva, insieme diventiamo una forza e possiamo cambiare le cose. C' qualcuno che vuole
collaborare? Io cerco di definire la medicina olistica in modo semplice, per arrivare a persone come voi, che non hanno conoscenze specifiche di medicina, psicologia,
esoterismo, ma in realt il discorso molto pi complesso. Ho letto molti libri da cui ho estrapolato un linguaggio-base; non il modo che pi mi soddisfa questo, ma
quello di cui c' bisogno ora! Un anno di Accademia non sufficiente, il lavoro pu andare estremamente avanti. Vogliamo inoltre avviare un progetto di alta coerenza,
cominciare a creare un cerchio di medicina olistica che sia sacro, in cui le persone sappiano entrare subito in meditazione. Un gruppo che legga insieme libri di
medicina spirituale, molto profondi, di cui all'inizio si capir magari poco, e a cui accostarsi con grande umilt; sperimenteremo anche nuove tecniche di meditazione
orientate alla guarigione e allevoluzione, individuale e collettiva, creando un cerchio di energia sempre pi luminosa. L'unica qualit che richiedo di essere chiari sulla
vostra vera finalit, che trovare il vuoto, la vera dimensione della meditazione, fermando la mente.
IL SESTO CHAKRA - DISCORSO SUL SESTO CHAKRA
Il livello della coscienza globale
Il sesto livello e il sesto chakra sono molto importanti perch il sesto livello quello pi attinente alla coscienza, al suo nucleo centrale. La coscienza nel corpo umano si
manifesta nella zona del cuore; qui la sentiamo a livello di presenza fisica. Se per non siamo abbastanza in contatto con il nostro corpo, o se vogliamo identificare il
punto del centro della coscienza, dobbiamo rintracciare la sua posizione proprio fra gli occhi. Nelle persone meno evolute, che hanno sviluppato di pi l'intelletto,
questo senso di coscienza diventa l'io della mente. Se leggete il libro "L' io della mente", vi accorgete che l'autore parla con la testa perch non ha sviluppato
minimamente il senso pi profondo dell' essere. L'identit viene cos trasferita ad un livello inferiore, di identit mentale: "io sono ci che penso, sono la mia mente". Il
sesto centro anche mente, su un livello pi fisico, infatti, costituito dal cervello coi sensi; ma considerato su un piano pi elevato esso il centro di comando che
prende dai sensi le informazioni che arrivano da tutto il corpo al cervello e ne comprende il senso globale, unitario. Il cervello riceve informazioni sensoriali da tutto il
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corpo, ma soprattutto dalla testa.Nella testa ci sono gli occhi, le orecchie, il naso, la bocca; la vista, ludito, lolfatto, il gusto arrivano cos direttamente al centro di
coscienza, che abbiamo chiamato Cyber. Cyber rappresenta la capacit di conoscere le informazioni e di comprenderne il senso, la sua funzione quindi fondamentale.
Noi "ci siamo" solo in quanto riusciamo a percepire il mondo. Ma chi percepisce, ovvero l'osservatore, esattamente il centro del sesto livello, del sesto chakra,
chiamato di solito "S". Molte scuole l'hanno definito "l'osservatore", in quanto, fra tutti i sensi, la vista quella pi direttamente in contatto con il sesto livello, poich
gestisce l'informazione che arriva direttamente attraverso la luce. Il sesto livello "luce-coscienza", in alcuni testi viene denominato anche come "luce-amore"; noi
intendiamo usualmente la luce come fascio di fotoni, in realt essa possiede un senso molto pi profondo, perch aggrega, unisce. Noi vediamo ci che ci circonda,
costituito da una massa infinita di fotoni, come un tutt'uno. Alcune scuole sostenevano che nell'occhio si trova la via della liberazione, dell'evoluzione spirituale e questo
vero sotto molti punti di vista. vero in senso fisico, perch anche solo limparare a vedere fisicamente in modo diverso molto importante per l'evoluzione; facciamo
esperienza di questo aspetto con la tecnica del Tratack, in cui ci si guarda negli occhi senza sbattere le palpebre, o quando riusciamo ad entrare in contatto con l'energia
collettiva del gruppo tenendo gli occhi aperti, senza ancorarsi ad un oggetto in particolare: otteniamo cos una visione pi unitaria perch percepiamo la totalit. A
questo primo livello la liberazione passa attraverso lo strumento dell'occhio. Ma c' qualcosa di molto pi profondo da dire: l'occhio ci che ci pu dare la sensazione
diretta di essere nell'esistenza. L'occhio infatti lo strumento pi olografico che possediamo. Quando vediamo, sappiamo che, a livello neurofisiologico, i fotoni entrano
nell'occhio e vengono rovesciati sulla retina; qui ci sono dei recettori luminosi che reagiscono alle varie gamme d'onda, ai colori ecc. ecc. e trasmettono alla parte
posteriore del cervello l'informazione visiva. Il cervello la elabora e ci d una ricostruzione della realt sulla base di quei dati. Ma di fatto questo non quello che
vediamo, perch se cos fosse, limmagine lavremmo dentro e non fuori; per esempio: quando annusiamo laria sappiamo che il profumo viene da fuori, ma quando
siamo nella realt come adesso, non abbiamo semplicemente un'immagine di essa, ci siamo proprio dentro! Non solo la vediamo, non solo qualcosa che entra in noi,
ma entra e viene coordinata olograficamente con tutte le altre informazioni, coi sensi, con le mani, con la presenza e diventa la visione, diventa la realt. Noi vediamo la
realt e nello stesso tempo la sentiamo globalmente con tutto il corpo.I ciechi invece non la possono vedere, la sentono solo col corpo e perdono cos il cinquanta per
cento delle informazioni. Infatti, quando chiudiamo gli occhi, il cervello diminuisce la sua attivit di pi del cinquanta per cento. L'energia che il cervello usa per gestire
la massa delle informazioni di circa cinquanta/sessanta microvolt ad occhi aperti e si riduce a quindici/venti microvolt ad occhi chiusi. Ritornando alla presenza, vi
invito a guardare attentamente, a sentire il vostro corpo, staccandovi dalla parete. Con gli occhi aperti sentite che ci che vedete non solo qualcosa che entra
nell'occhio, la sensazione infatti di essere qua, non si tratta solo di un'informazione che entra in noi dallesterno. Probabilmente questo accade perch mettiamo
insieme l'informazione visiva con l'informazione che viene dal corpo, costituita dalla ricezione dei campi elettromagnetici della luce non visibile, quella della percezione
sensoriale; quando ci muoviamo lentamente nel mondo, come nel Tai ci, o nella passeggiata dopo la Meditazione Vipassana, entriamo in questo spazio, siamo nella
realt. Provate ad entrarci in silenzio. Diamo questi movimenti cos scontati, da non percepirli pi. Il veicolo maggiore di questa percezione l'occhio. Se chiudete gli
occhi sentite solo il corpo dall'interno. Quando li riaprite, avete una visione molto pi intensa della realt, una sensazione olografica, totale, che racchiude tutti i sensi
assieme. Restare immersi in questo senso di totalit, dove l'occhio ha una parte considerevole unito alla percezione del corpo, costituisce una potente tecnica di
liberazione, di ri-risveglio della coscienza, di illuminazione. Se riusciamo a restare a lungo in questo spazio, nel quale l'occhio vede globalmente e il cervello sente
globalmente, ci troviamo nel fluire del respiro e della percezione e siamo nel presente. E tanto pi rilassati siamo, tanto pi questo presente vivo, intenso e ne
percepiamo il piacere e la bellezza. In questo spazio, siamo attenti a trecentosessanta gradi, percepiamo tutto: i sensi delle persone, gli odori, i colori; quando il cervello
funziona cos e l'occhio vede cos, siamo in una situazione olografica, nel presente. Anche locchio interno estremamente importante. Noi viviamo nella realt esterna
per la maggior parte della giornata, quindi l'occhio dev'essere addestrato a percepire la presenza, l'essere nella realt, ma ogni tanto troviamo anche il tempo di
chiudere gli occhi e ritornare dentro noi stessi. E qui l'occhio gioca una parte fondamentale. Quando resta rivolto all'interno, locchio pu stare semplicemente fermo e
allora percepiamo il nostro corpo, oppure pu diventare attivo; il senso della vista, che all'esterno per necessit sdoppiato, all'interno ritorna alla sua matrice unitaria,
che l'unione dei due fasci luminosi costituiti dagli occhi. importante capire come funziona questo meccanismo: gli occhi, ruotando leggermente su loro stessi, pi
con l'attenzione che col movimento fisico, tornano indietro e otteniamo cos una sensazione di luminosit. Quasi tutte le scuole utilizzano questo concetto, lo chiamano
"creazione della luce", "concentrazione sul terzo occhio"; alcune scuole usano la concentrazione degli occhi sulla punta del naso, perch respirando attraverso il naso,
si sente la radice del naso e ci si sintonizza cos sul terzo occhio. Ogni persona comunque pu scoprire la tecnica che gli pi congeniale. Gli occhi, allesterno, sono
due poli, uno negativo, laltro positivo. Un occhio infatti collegato alla figura del padre, laltro alla figura della madre, perci di solito sono diversi fra loro. Met del
nostro volto maschile, laltra met femminile. Se guardiamo con un solo occhio, sentiamo una delle due polarit, se poi lo cambiamo, sentiamo quella opposta.
Poche persone hanno gli occhi integri, solo quelle i cui genitori avevano un contatto energetico e psichico molto forte e quindi molta centratura. Quando sviluppiamo
questo centro di luce sul terzo occhio, significa che abbiamo messo in moto il meccanismo primario della coscienza e dell'energia, che appunto la luce. La luce
comincia allora a prodursi e possiamo veicolarla al resto del corpo. Quando il sesto chakra si attiva, si diventa sensibili alla luce ad un livello pi sottile. Il cervello con i
suoi occhi sensibile alla luce sul piano fisico, mentre l'occhio interiore, su un piano pi elevato, diventa sensibile alla luce interiore delle cose e percepisce la vita
degli esseri viventi come energia, come radianza, con una vista arcana, che vede anche ad occhi chiusi. Le persone chiaroveggenti vedono le luci del proprio corpo e di
quello degli altri, sia ad occhi aperti, che chiusi. Vedono le aure emanate dagli esseri viventi e non hanno dubbi che una cosa sia viva o morta, che un chakra sia aperto
o chiuso. La loro non un'opinione, ma una visione reale, immediata, poich hanno sviluppato la qualit pi elevata del sesto centro. Lultima caratteristica del sesto
chakra riguarda l'aspetto stesso dell'osservare, cio l "avere coscienza di" qualcosa: il conoscitore, l'occhio che percepisce. Il conoscitore normalmente distaccato
dal conosciuto, tutto ci che vediamo infatti non siamo noi stessi. Esaminiamo i due aspetti del discorso.Possiamo liberarci dal mondo distaccandoci da esso, perch
abbiamo preso coscienza del fatto che ci che vediamo non siamo noi e quindi possiamo tornare alla matrice unitaria. Sappiamo anche che le emozioni sono
"l'osservato", qualcosa di distinto rispetto al nostro nucleo di identit pi profondo. Quando cominciamo ad osservare i nostri pensieri, il flusso delle idee e delle parole
interne, i condizionamenti, li vediamo con chiarezza e li possiamo fermare proprio con questo stesso atto di osservazione. Li osservo, me ne distacco e quindi non sono
pi loro che comandano me. Sono io che li vedo e che li posso "comandare"; posso anche decidere di non aver bisogno di pensare e restare in silenzio. Questo centro,
l'Ajna chakra, definito come il centro di comando degli esseri viventi, come il comandante che ha in mano la volont e la possibilit di decidere. Quindi ci possiamo
liberare, attraverso l'osservazione, con il distacco. Ma il sesto centro lavora anche in modo complementare: quando esso si attiva infatti, percepiamo che tutte le cose
sono uno ed entrando nella profondit della coscienza, distaccandoci dall'identificazione con l'esterno, ritroviamo l'unit con il tutto.Sembra paradossale, ma cosi:
quanto pi ci distacchiamo dalle emozioni, dai bisogni, dalle ideologie ed entriamo in noi stessi, tanto pi la coscienza risulta unitaria e realmente ci sentiamo uniti a
tutte le cose su un piano molto pi profondo, quello della visione spirituale (che appunto unitaria). Le persone che parlano soprattutto di "Uno", i libri, le scuole e i
Maestri che parlano di Unit, che hanno quindi una visione globale, planetaria, sono di sesto livello. Questo livello si pu manifestare in molti campi, dalla politica alla
scienza. Einstein cercava le leggi dell'Unit, i fisici studiano il campo unificato. Cos la ricerca dell'Unit di tutte le forme, da San Francesco a Buddha, di sesto livello.
Alcuni Maestri, oltre che di Unit, parlano di trascendenza e allora sono sul settimo livello, che sar argomento del prossimo seminario. Quando arriviamo all'unit, al
sesto llivello, facciamo un grande salto. Il settimo non considerato un vero livello, ma una porta verso un'altra dimensione, pi elevata. L'espressione "troppo di testa"
significa che il punto primario di identificazione la mente e non il corpo e la coscienza quindi non risulta unitaria. Quando una persona parla "tutta nella testa", pensa a
ci che pi o meno giusto, ma non sente cosa realmente accade al suo interno; si fatta solo un'opinione di ci che , che non costituisce una reale "sensazione di
essere". Il terzo occhio in questo caso coinvolto ad un livello molto basso.
I corpi
Abbiamo il primo corpo diviso in sette segmenti; sul piano fisico questi sette corpi trovano una corrispondenza in altrettanti organi fisici; il sesto corpo quindi
costituito dal cervello con gli occhi fisici. Il cervello sul piano fisico si pu paragonare ad una "macchina", che anche gli animali inferiori hanno, che ha il compito di "far
funzionare" lorganismo, mentre la coscienza dirige tutto dall'interno, in maniera unitaria; in questa descrizione manca per totalmente il processo di autocoscienza. Su
un piano energetico, parlando di corpi pi sottili, abbiamo le stesse zone definite dai centri chiamati chakra, che hanno sette punti dove interagiscono tra loro. I chakra
vengono definiti su pi corpi: il livello eterico-vitale, il livello emozionale, il livello del pensiero e quello del pensiero spirituale. Sopra questo ultimo livello non c' pi
dualit, c' la Monade, la vera Unit che pochissimi hanno raggiunto. Alcuni l'hanno intuita, ne hanno avuto dei "flash", senza averne per un'esperienza continua. Ci
sono invece Lama Tibetani e Maestri che vivono sempre in questo stato di totale Unit.
La disidentificazione
Noi proviamo continuamente emozioni, ma non dobbiamo identificarci con esse. Facciamo un esempio: un animale che vede una preda, non pensa a cosa gli sta
succedendo in quel momento, ma agisce istintivamente identificandosi del tutto con lazione, solo un corpo che ha fame. Se vogliamo crescere oltre il corpo fisico,
dobbiamo mettere in moto altri processi di sviluppo. Purtroppo tutta la storia umana stata attraversata da un meccanismo perverso che ha prodotto condizionamenti
che sono opposti alla naturale fluidit delle emozioni. La nostra istintivit, che poteva crescere in modo fluido, naturale, pervenendo in questo modo gradualmente ad un
distacco evolutivo senza fratture, stata invece inibita.Il risultato che siamo pieni di condizionamenti totalmente innaturali. Per questo il processo del distacco per noi
fondamentale! Nella nostra cultura abbiamo sviluppato la mente astratta, l'intelletto, ad un livello mostruoso. Magari studiamo una parte microscopica di un argomento
immenso per tutta la vita e continuiamo a sviscerare solo quella parte. Da questo livello, che andato largamente fuori dai confini della natura, dobbiamo distaccarci. La
Natura infatti l'unica realt. Gran parte delle nostre emozioni innaturale ed difficile distaccarsene. L'Umanit avrebbe potuto essere gi tutta illuminata e invece
questo non accaduto, perch abbiamo escogitato tecniche cos artificiali per vivere da rappresentare un ostacolo alla nostra stessa crescita. Pensate ai meccanismi di
competizione che si attuano quotidianamente fra noi, alla manomissione delle leggi della Natura, all'oppressione del corpo o al suo esagerato utilizzo. E fondamentale
allora chiedermi chi sono e quale il mio "gioco", che per uno scienziato sar la sua ricerca, per un filosofo la conoscenza eccetera; perch se non mi stacco da questo
"gioco", rimango fermo, non posso crescere, non posso salire ad un livello pi elevato di esistenza: l' energia non infinita, se la spreco tutta per quel "gioco", ostacolo
la mia evoluzione (anche le religioni commettono spesso questo errore). Cos infatti non vedo pi la realt come veramente, ma la vedo attraverso una piccola finestra
di codici che mi sono costruito, dove il livello linguistico diventa fondamentale, perch la mente parla attraverso il linguaggio e non mi permette pi di vedere le cose
solo perch ho dato loro un nome!Cos nelle religioni spesso si usano frasi fatte, ad esempio i Cristiani dicono "abbi fede", e i Sannyasin dicono "mi arrivato, e me lo
devo vedere". Un codice di comportamento usato in modo corretto pu essere uno strumento potentissimo, ma se viene applicato ad un ambito ristretto, diventa un
paraocchi. Allora arriva il momento di rompere gli schemi e distaccarsi. L'identificazione con le emozioni all'origine di tutte le malattie, che nascono per una mancanza
di visione distaccata dalle situazioni. L'attaccamento ci impedisce di capire che le cose accadono, si trasformano, seguono il flusso dell'esistenza. Magari non diciamo la
verit solo perch temiamo di perdere qualcosa a cui siamo saldamente attaccati e non seguiamo cos la nostra sensazione interna. un principio importantissimo
questo. Abbiamo lavorato sulla proiezione, perch all' inizio tutto proiezione: vediamo qualcosa, le diamo un nome e abbiamo capito cos'! Ma le cose non stanno
esattamente cos; se togliamo i nomi, cio se il cervello riesce a fare silenzio, cominciamo a vedere tutto in un'altra maniera e ci spaventiamo di come il mondo sia
diverso dall'idea che ne avevamo. Cos facendo, togliamo il livello mentale del sesto chakra e vediamo direttamente la realt, senza bisogno di parole e concetti e di
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nell'inconscio potremo anche avere percezioni negative, vedere cose mostruose; non spaventatevi per questo, lasciate fluire liberamente le immagini e passate alla
seconda fase: comincia ora ad apparire il volto antico della persona, che non pi l'immagine che noi abbiamo di lei, ma l'espressione profonda, antica, che emerge
dagli occhi e quindi dalla coscienza stessa della persona. Entriamo in contatto con i suoi occhi, che conoscono, ricordano vite passate. Magari vedremo altri capelli, o
altre foggie di vestito, vedremo un volto pi giovane, o pi vecchio, comunque diverso. un processo interessante, che insegna a usare l'altra vista. Le deformazioni
che vediamo nella prima fase di solito sono nostre proiezioni. A volte vediamo una persona come fosse un mostro, ma possiamo anche vederla come un animale, di cui
porta ancora nel profondo le caratteristiche.
Il sesto livello
Il sesto livello il livello della visione globale. Quindi ha infiniti aspetti, che impossibile trattare tutti.In tutte le antiche tradizioni, il livello della Luce primario. Tutti i
miti sulla creazione possiedono lo stesso tipo di struttura, che si pu dividere in tre matrici: il vuoto, il buio iniziale, dove non c'era nulla, di solito raffigurato come puro
buio, o come massa indistinta. Gli alchimisti lo chiamavano "misterium magnum", per altri era "l'oceano del nulla", "il grande indifferenziato"; da questo profondo buio,
emerge poi la coscienza, che Luce. Quando l'autocoscienza emerge l'infinito vuoto diventa consapevole di esistere, si sveglia e dice "Io Sono"; molte tradizioni
dicono che in quel momento si sent solo, perch non vi era nient'altro che s stesso.Questa seconda matrice quella pi connessa con questo seminario, perch
rappresenta l'emergere della luce dal buio. Il buio si vede e prende coscienza di S. Questo processo stato chiamato in vari modi: Luce-Amore, presso i Greci "Eros
dalle ali splendenti", o "Acqua limpida" ecc....La terza matrice rappresenta "la divisione dell'unit". L'unit, che si sente sola, poich esiste solo in s, si separa. Alcune
tradizioni degli Indiani d'America dicono che l'Unit pens in s stessa questa divisione e la manifest all'esterno, dividendosi. La coscienza Una perci si frammenta in
infinite unit di coscienza e d inizio all'energia che crea gli universi fisici, astrali, spirituali. Il nostro Universo fisico, che sembra infinito, in realt un frammento di
energia creativa che nasce dall'Uno originario e che come ogni altra piccola parte, sempre nell'Uno. Per questo si dice che il Creatore dividendosi pu conoscersi nei
suoi frammenti: perch ognuno di essi un'unit olografica dell'intero che contiene sempre in s la matrice originaria di vuoto e l'unit di coscienza, che libera, anche
se, nel nostro caso, vincolata ad una porzione ridotta di spazio e di tempo; resta comunque libera e connessa con il Tutto. Tutto questo utile per capire il sesto livello.
Chiamiamo l unit di coscienza "modello Cyber", che possiamo considerare sia come "vuoto" dal punto di vista della sua libert, sia come "coscienza/autocoscienza".
Quando quest'unit si rende conto di non essere separata dal resto del creato, si riunisce al Tutto; non ne mai stata separata, ma pu averne avuto l'illusione ed
essersi dimenticata di essere un frammento del Tutto. In questo processo accade come se un globulo rosso si dimenticasse di far parte di un uomo, che un'unit
infinitamente superiore alla sua e poi, rendendosene conto, impazzisse. Cos per noi: quando facciamo il primo passo e realizziamo di far parte di Gaia, da una coscienza
frammentaria, di grandezza infinitesimale, di colpo ci portiamo su un altro livello di consapevolezza, in un ambito di conoscenza estremamente pi grande. Non per
questo diventiamo partecipi di tutta la conoscenza in quanto tale. Ma se entriamo in reale contatto con questa diversa dimensione abbiamo un'espansione di coscienza
che ci procura una gioia infinita. Come il globulo, infatti, potrebbe rendersi conto di far parte del Pianeta, oltre che di un singolo corpo, cos noi al sesto livello arriviamo
alla "coscienza planetaria" e sul settimo livello possiamo pervenire addirittura alla "coscienza cosmica".Il sesto livello pu essere attivato sia partendo dall'energia, che
dalla comprensione. Ci sono alcune vie che parlano di come arrivare all'Unit attraverso la comprensione, che non la mente, bens la Mente nell'accezione buddhista,
cio quella parte di coscienza che legata alla totalit. Quando mettiamo in moto questa Mente, definita Buddhi, intuizione spirituale, cominciamo ad aprire un contatto
col divino. Buddhi significa "energia luminosa", capacit di un pensiero molto elevato, luminoso. Se entriamo nella matrice della Mente Superiore, quella che usiamo ora
per capire questo discorso, facciamo fare al nostro pensiero un salto di livello, rendendo possibile la comprensione di concetti estremamente dilatati, non pi ristretti al
cervello, ai sensi, bens molto pi ampi. I Tibetani dicono che l'illuminazione non pu esistere senza Karuna e Bodhicitta. Karuna la compassione, intesa come senso
di fratellanza profonda che unisce agli altri esseri, come feeling che nasce dal cuore. Bodhicitta una qualit molto pi "mentale", intesa in senso superiore, che pu
afferrare l'essenza del Divino che Luce e quindi permettere di illuminarsi. Tale qualit viene ai discepoli quando riescono a contattare la loro parte pi profonda, sacra,
consentendo cos al corpo di prendere luce e di illuminarsi. Il ricercatore spirituale gradualmente assume Bodhicitta, la sviluppa, la trasmette in tutto il corpo,
aumentando l'intensit e la densit della luce finch si crea una tale massa critica di energia, che per semplice sincronizzazione ci si connette alla Grande Luce del Tutto.
Questo il processo di crescita spirituale. Perci importante capire come attivare il sesto centro, per permettergli di aprirsi. Tutti abbiamo l'intuizione; tutti, visto che
siamo qui, abbiamo un po' di desiderio spirituale. Bodhicitta nasce solo se c' totalit, se il ricercatore totale nella sua ricerca. Non hanno importanza i blocchi fisici,
emozionali o di pensiero: se siete totali nel vostro intento, Bodhicitta si sviluppa e il processo di unit che si viene a creare in questo modo nel cervello vi porta alla
sincronizzazione dei pensieri e di tutte le attivit, dirigendole non pi allesterno, ma nel profondo, verso la vostra parte sacra. L'aspetto sacro, spirituale di questo
discorso esplicito. Tutto il pensiero dei grandi Maestri volto a questo, cos che essi insegnavano molte vie per raggiungerlo. Se riconosciamo le proiezioni della
nostra mente verso l'esterno, ad esempio l'ambizione o il desiderio di qualcosa o qualcuno, vediamo che questi sono solo fini esteriori, cio la ricerca esterna di una
controparte che in realt in noi (ad esempio la "donna ideale" la ricerca della controparte yin di un uomo).Sviluppiamo i nostri sensi all'esterno per ricevere indietro
qualcosa, per sentirci importanti, mentre possiamo staccare i canali con l'esterno e riorientare le nostre energie verso il nostro centro, riconoscendo cos il valore e
l'importanza che solo noi possiamo darci! I valori che stavamo cercando all'esterno diventano in questo modo interiori, soggettivi. Tutto ci che facciamo all'esterno non
certo del tutto inutile, ma secondario. La cosa pi importante per noi in questa vita il riorientamento delle energie e quanto pi il processo intenso e totale, tanta
pi energia coaguleremo e fonderemo.Rileggendo sotto questa luce le tradizioni alchemiche, capiamo infine il senso della frase "solve et coagula", sciogli le strutture
mentali e poi fondile: cos il lato oscuro, basso, pesante della mente, il piombo, coagulandosi diventa "pietra filosofale", che trasforma ogni cosa in oro, in Luce.Questo
processo ha una precisa base neurofisiologica. Abbiamo studiato i quadri dei cervelli di persone che lavorano verso l'esterno e la loro sincronicit era di basso o medio
livello; alcune persone, ad esempio artisti, manager, con un'energia molto yang, a volte presentano un'alta sincronia tra i due emisferi, ma solo ad occhi aperti, perch
sono totali in ci che fanno allesterno. Se chiudono gli occhi, per, si registra un forte calo dei valori, poich al loro interno mancano di coerenza. Al contrario, nelle
persone in meditazione, gli occhi chiusi aumentano molto la coerenza interna, le onde cerebrali si sincronizzano tra loro e assumono una tale coerenza da diventare
armoniche. Si crea una sinfonia: i neuroni "suonano una musica" perch c' una melodia centrale, c' un direttore che li dirige, ovvero il nostro S, la coscienza
centrale. I punti di luce che normalmente sono diretti verso l'esterno, si focalizzano all'interno nel centro del sesto chakra come fossero un laser e si produce cos
un'enorme quantit di luce.Questo lo stesso principio usato dagli scienziati che costruiscono i reattori nucleari a fusione: concentrano i laser su un unico punto che
raggiunge temperature elevatissime diventando un frammento di plasma, di sole; cos noi, concentrando la Luce, produciamo un punto di energia solare di estrema
potenza. Dal punto di vista fisico, la luce composta da fasci di fotoni ognuno dei quali possiede una sua onda; nel laser li si fa passare attraverso un cristallo che li
regolarizza, perch assumano tutti la stessa onda in modo da diventare infinitamente pi potenti, creando un raggio di estrema precisione. Allo stesso modo, se
abbiamo il desiderio di focalizzare la Mente Intuitiva al nostro interno, le energie intelligenti dei nostri neuroni si uniscono e ritrovano un punto di unit che il vero
inizio del cammino interiore, della Visione Olistica. Da questo livello percepiamo in maniera pi unitaria e spirituale noi stessi e quindi il mondo: lo vediamo dal punto di
vista dell'Anima, dal di dentro e sincronicamente proiettiamo questa comprensione anche all'esterno; possiamo cos vedere l'anima delle cose. Proviamo ad esercitare
la funzione del sesto chakra di generare la luce. Nel lavoro che facciamo importante capire la necessit di applicarsi con totalit a qualsiasi esercizio sia volto a
sviluppare la nostra energia. Anche nella vita, qualsiasi cosa sia fatta con totalit, con presenza, diventa un gesto di livello spirituale. In meditazione questo processo
diventa estremamente potente, perch disattivando i sensi esterni, non disperdiamo energia all'esterno; la concentriamo invece tutta all'interno per produrre l'inizio
della fusione, il suo nucleo centrale. Con gli occhi aperti normalmente le energie tendono ad uscire. Se per ci ricordiamo di noi mentre siamo nel mondo con gli occhi
aperti, il processo si inverte: l'attenzione non pi diretta fuori di noi, ma si rivolge al nostro centro. "Noi" vediamo. "Noi" ascoltiamo qualcuno che parla. Non perdete
mai questo centro. l'unico sistema che vi permette, nell'arco di una giornata, di non disperdere energia, anzi di guadagnarla. Se faccio qualcosa concentrato solo
all'esterno, non sono mai veramente totale, perch manco "io"! Manca l'autocoscienza. Se invece mi ricordo di me, non perdo il senso della mia identit. Per mesi ho
cercato di andare per la citt ricordandomi di me, e mi dimenticavo! Allora rifacevo lo stesso percorso pi volte, finch non mi perdevo pi. La prima volta che ho fatto
questo esperimento riuscendo a rimanere totalmente centrato, ho avuto un Satori: la coscienza si aperta e sono rimasto fermo in mezzo alla gente per dieci minuti,
osservando tutto quello che mi circondava "senza pensiero". Ho visto un luogo totalmente differente dal solito, il cielo arrivava gi fino a terra e sotto il pavimento
lastricato c'era la Terra; non lo pensavo, ma lo vedevo e vedevo le persone correre come pazze in uno spazio completamente esterno a loro, proiettate nel futuro, mai
nel presente. Nessuno, oltre a me, si ricordava di s ed ero affascinato da questa percezione cos forte della realt, tanto da non riuscire a muovermi. Le altre persone
erano addormentate nella consuetudine automatica della loro vita, in quello che pensavano fosse la loro vita. Si pu essere svegli solo nell'anima, nel ricordo di s.
Questo risveglio fondamentale. Il suggerimento che vi d quello di provare a fare qualsiasi cosa con autocoscienza, con la consapevolezza del S. Ma per fare
questo dovete essere totali. In ogni gesto, sia nella vita che negli esercizi, qu all'Accademia, a casa, sul lavoro, ci vuole totalit, che non significa sforzo fisico, bens
concentrare tutte le proprie energie su ci che si sta facendo con il massimo dellattenzione. Se queste energie sono fuse assieme da un desiderio unitario, in
pochissimo tempo si possono avere esperienze interiori molto forti.Una prima esperienza spirituale, come abbiamo visto, il risveglio nel sogno o anche un attimo di
risveglio nella realt, in cui non solo ci ricordiamo di noi, ma avvertiamo una radianza interiore, un'esultanza silenziosa: qualcosa di scintillante ma denso, una luce che
i veri mistici avevano intorno a tutto il corpo. I mistici di un livello inferiore invece venivano raffigurati con un'aureola di luce sulla testa e quindi il loro corpo non era
compreso in quel momento di illuminazione. Questa differenza molto rilevante. Se agiamo solo con l'intuizione, usiamo una piccola parte delle nostre potenzialit, ma
possiamo far scendere quella luce su tutto il corpo. Se avete molta energia nei chakra inferiori, potete anche sperimentare una sensazione di Kundalini che sale dal
basso. Per questo motivo molte persone hanno avuto espansioni di coscienza durante il sesso fatto ad un certo livello di profondit. L'energia in questo caso
ascensionale: dal primo chakra sale fino ai centri superiori. Queste espansioni di coscienza aprono in grande misura tutti i livelli, tutti i corpi. Perci se siete molto puliti
interiormente, vi procurano solo piacere; ma se nascondete sotto la superficie qualcosa di non risolto, potete provare anche paura, tristezza, in alcuni casi addirittura
panico. Abbiamo dato un nome a tutto in questo mondo e la nostra vita si trasformata in un orizzonte ristretto: quello che Castaneda chiama "Isola del Tonl"; ma
l'isola avvolta dal Nagual, da un infinito oceano di energia, l'infinito vuoto inconoscibile, che non pu essere afferrato dalla mente. Se l'isola entrasse in diretto contatto
con il Nagual, impazzirebbe e potrebbe anche autodistruggersi. Il lavoro del Maestro allora quello di ripulire l'isola da tutte le cose inutili, cio dalle strutture mentali. Se
l'isola arriva ad essere essenziale, allora pu conoscere il Nagual, pu espandersi e sentire di esserne parte.Allo stesso modo nel lavoro che stiamo facendo dobbiamo
ripulirci da tutte le sovrastrutture per tornare in contatto con le nostre reali sensazioni interiori. Non si pu infatti avere un'esperienza spirituale senza prima avere
distrutto le nostre maschere, perch quell'esperienza, apparentemente liberatoria, diventerebbe drammatica, distruttiva, insostenibile.Le tecniche che stiamo usando
per evolvere servono a farci conoscere gli aspetti pi profondi del nostro spirito e della nostra mente, servono ad aiutarci a diventare semplici, essenziali, perch solo
cos potremo godere delle esperienze spirituali che, con il lavoro che facciamo, arriveranno.Chiaramente, in un Ashram dove molte persone meditano, pi facile che
accadano queste cose. Se creiamo un punto dove vivere in modo spirituale, dove lavorare insieme, con creativit, come vogliamo fare a Bagni di Lucca,
intensificheremo le esperienze spirituali.
DISCORSO SUL SETTIMO CHAKRA
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Il filo d'oro presente in molte tradizioni; proprio nel Tai Ci l'insegnamento di base che bisogna centrarsi sul secondo chakra e sentire che da quel punto parte un filo
che tira in su la persona come fosse una marionetta. Qualsiasi movimento si faccia, infatti, deve partire con la consapevolezza della presenza di questo canale alto.
Questo canale, che collega tutti i chakra, ha una forte connessione con il Tutto; ha un suo punto di attacco sul primo e sul quarto chakra e poi dal settimo sale al cielo. Da
alcune tradizioni chiamato Antahkarana. Ricreare questo canale un aspetto fondamentale della crescita; una volta che si costituito, il secondo passo da compiere
quello di farlo salire verso lalto per metterlo in contatto con la coscienza pi elevata.
Sotto questo aspetto, l'evoluzione umana si pu dividere in due momenti: formare l'Antahkarana, che connette tra loro i nostri piani di coscienza e poi collegare il nostro
filo di luce individuale con il grande filo della rete delle coscienze pi elevate.
Il rapporto del settimo chakra con tutti gli altri chakra fondamentale. Se il primo importante perch ci d la possibilit di esistere, il settimo ci permette di essere
coscienti di esistere.
Tra il settimo e gli altri chakra ci sono rapporti continui, soprattutto con il primo ed il quarto chakra; per ora mi limito a questi due aspetti. Il primo chakra il polo opposto
al settimo; questi due poli costituiscono il punto di entrata e di uscita di tutte le energie.
Esistono due categorie di persone: quelle centrate verso il basso, identificate con il loro corpo e quindi polarizzate verso il basso e le persone invece meno identificate
col corpo, perch lo hanno in qualche modo rifiutato e si sono cos "appollaiate" sul polo alto, a cui fa da riferimento il settimo chakra.
Di solito, nella realt, funzionano di pi come polarit il secondo e il sesto centro, che non il primo ed il settimo; consideriamo comunque come poli il primo e il settimo.
Anche se siamo centrati nel secondo chakra infatti, il polo resta il primo; cos le persone che hanno una visione un po' distaccata dal corpo fisico, di solito sono centrate
nel sesto chakra, ma la polarit si trova a livello del settimo. Noi stessi, costituendo un campione di popolazione, possiamo dividerci in persone pi centrate sul polo
basso, quindi sulle faccende quotidiane e in persone che vorrebbero invece "volare alto" e non avere pi nulla a che fare col corpo, cio essere su un'altra dimensione
(di solito, la percentuale di uno a dieci, tra di voi potrebbe essere un po' pi alta perch questo un gruppo selezionato).
I sette livelli dellessere umano
Il settimo livello la fioritura dellintero essere e quindi, ovviamente, include tutti gli altri. L'essere umano ha sette livelli, di cui il settimo rappresenta la porta verso
l'infinito e gli altri sei sono le porte verso stati di coscienza sempre pi concreti.
Il primo livello in relazione con l'esperienza diretta di vita nel corpo fisico. Il secondo livello quello dell'esperienza nelle relazioni interpersonali, affettive. Il terzo
livello riguarda il piano dell'intelligenza sociale, del lavoro, dell'economia.
Il quarto rappresenta il senso di identit; in realt, il primo livello propriamente spirituale, che nella nostra societ ha una parte ristretta (le opere umanitarie ne sono
un esempio). Nellevoluzione il primo livello per progredire quello in cui realizzo chi sono come anima, cominciando cos a vedere il mondo da un punto di vista
interiorizzato. Il quarto un livello mentale, in senso psichico, sottile; i fenomeni psichici, come la telepatia o il vedere le aure, infatti, fanno parte di questo piano.
Al quinto livello mettiamo in moto il Creatore che in noi; ci ricordiamo di noi come anima, riconoscendoci sempre come tali.
E' un livello di cristallizzazione del quarto, sul quale cominciamo ad essere veramente
creativi nella nostra esistenza, a vedere quello che realmente il nostro scopo; quindi il livello della vera comunicazione spirituale.
Il sesto il livello dei Maestri, che vivono, vedono, contattano il livello trascendente della vita, inteso in senso reale: la rete dei Maestri, i rapporti delle Gerarchie
esoteriche, i livelli pi sottili e pi elevati di spiritualit, la coscienza del Pianeta esperita non in senso intellettuale, altrimenti basterebbe leggere un libro, ma come
vissuto quotidiano. Molti mistici, ad esempio S. Francesco, si trovano a questo livello. E' un livello glorioso, ampissimo, su cui qualcuno di noi pu aver avuto in qualche
occasione un momento di esperienza.
Il settimo il livello della trascendenza. E' il superamento delle limitazioni individuali e, quindi, dell'illuminazione, della morte (che sono poi la stessa cosa).
Se operiamo questo tipo di differenziazione all'interno di noi stessi, diciamo che ognuno di questi livelli ci corrisponde in qualche misura, anche se non sempre siamo
entrati nel livello fisico, affettivo, sociale di essi come avremmo voluto. Quindi abbiamo avuto un'esperienza e nello stesso tempo una limitazione di questa possibilit
nella nostra esistenza.
Al di l delle limitazioni, in ogni momento, abbiamo un certo stato di coscienza; provate a pensare a che livello vi sentite in questo periodo, cio quando siete qui, non
nella vita quotidiana, dove di solito il livello il terzo.
Qui tutti abbiamo il quarto livello, anche se qualcuno con una mente troppo razionale pensa di non averlo. Il quarto il livello della conoscenza di s e in media ci
vogliono sette anni di lavoro per accedere da questo al quinto.
Il quinto, come abbiamo gi detto, la cristallizzazione del quarto. Il quinto livello, che fa perno sulla gola, il corpo buddhico, il corpo della luminosit, della chiarezza.
Una persona di quinto livello in meditazione luminosa e perde i confini fisici del corpo.
Sul quarto livello gi ci "sentiamo", ma ci pu essere ancora chiacchiericcio mentale, anche se possiamo avere dei momenti di silenzio, in cui sentiamo il cuore, il
respiro. Chi ha espanso molto il quarto livello, pu avere dei poteri, ad esempio: vedere l'aura, essere telepatico, percepire dei sogni sul futuro. Una persona di quarto
livello che abbia buone qualit, di sensibilit ecc., pu usarle per diventare un guaritore. Normalmente, le persone di quarto livello parlano di argomenti spirituali, ma
possono avere ancora qualche perplessit a loro riguardo.
Quando si supera questo livello, con la concentrazione della luce interiore e un'esperienza di silenzio centrale, si entra nel quinto: qui il corpo si ferma, la mente si
allarga, ci si sente dilatati e si pu rimanere per ore in questo spazio di meditazione silenziosa, senza pensieri.
L'interesse si orienta soprattutto al "divino" e la persona di quinto livello si occuper principalmente di esso inserendolo in qualsiasi cosa faccia; ad esempio: se fa
l'insegnante di matematica trover in essa il divino, perch lo zero il divino. E' un livello intensissimo!
Nei testi esoterici si ritiene che Ges fosse di quinto livello, ovviamente stabile.
Noi, a volte, dal quarto, abbiamo dei "flash" sul quinto livello e possiamo avere anche dei momenti di apertura verso il sesto; con lintuizione, con la visione, infatti,
otteniamo una percezione dell'infinito, dell'oceano aperto, del mare profondo, in cui non ci si sente pi limitati. Si prova, al contrario, un senso di illimitatezza, di
onniscienza, non nel senso che si sa tutto, ma che si ha questo tipo di apertura. Queste espansioni sono Satori di sesto livello. Quando invece il quinto a stabilizzarsi,
essendo questo livello centrato soprattutto sulla gola e quindi sull'autoespressione, la persona diventa altamente creativa a livello spirituale.
Faccio una precisazione: sto parlando di persone che abbiano fatto una scuola. Gurdijeff, Maestro di grande precisione razionale in ambito esoterico (cos come le
scuole dei Buddhisti, dei Tibetani), diceva che l'evoluzione del quarto livello dovrebbe avvenire in maniera regolare soltanto all'interno di una scuola.
Anche la nostra una scuola, per limitata, perch posso offrirvi solo ci che sono e non sono un illuminato. Appartengo al quinto livello, con delle forti aperture sul
sesto e, ogni tanto, un intenso desiderio di trascendenza, cio di entrare nell'ottava superiore e morire. Conosco pochissime persone di sesto livello. Comunque
possibile aprire il settimo livello, quello della trascendenza, senza fare tutta la trafila della regolarizzazione e dell'espansione dei vari chakra.
La via positiva e la via negativa
Le persone che fanno parte di una scuola, creano automaticamente un contesto in cui c necessit di una forte relazione con un Maestro, che sia spiritualmente
superiore a loro, attorno al quale riunirsi come discepoli di vario grado. Le persone devono cos confrontarsi con il Sanga, come viene denominato dai Buddhisti e con il
Dharma, ovvero la Legge dell'Esistenza, che ogni essere vivente incarna in s, in modo totale.
Il grande pericolo infatti che il quarto livello venga saltato; se una persona medita in solitudine, pu cristallizzare il quinto livello senza il quarto, cio senza il cuore. Si
pu allora verificare un fenomeno pericoloso, la creazione dell'lite, cio l'ego spirituale, che, comunque, si pu illuminare. Gengis Khan uccise forse pi persone di
Hitler, era quello che si usa dire "un'ira di Dio"; ma Dio anche ira, perci egli rappresentava il lato negativo di Dio.
Dio "Uno" e nella totalit dell'esistenza anche Gengis Khan ha il suo posto e va accettato come tale.
Questa la via negativa, in cui la violenza, lodio, la forza del s, sono espressi in modo totale, al cento per cento; ci si pu illuminare anche cos, attraverso la totale
dedizione a s (ovviamente, a spese degli altri). Scegliere la via dellevoluzione solo per s stessi, con poche relazioni, poco affetto verso gli altri (affetto che non va
confuso con l'affettivit spicciola) significa chiudersi nei confronti dellesistenza: se invece apro il cuore, porto energia sacra, di Dio, nella mia individualit, nei miei
errori e quindi percorro una via di conoscenza estremamente pi rilassata; mi metto in condizione di aver fiducia in ogni singolo punto dell'Esistenza, perch ogni
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Noi abbiamo sette chakra a livello energetico e altrettanti a livello pi sottile; ogni chakra, inteso nella pienezza del termine, possiede sette dimensioni: quindi ha un
funzionamento sul corpo fisico, un funzionamento sul corpo vitale, uno sul corpo emozionale, eccetera. (ad esempio se abbiamo un'emozione di gola, ci significa che
sta funzionando il terzo livello, quello emozionale, del quinto chakra). Siccome ogni corpo di vera luce possiede un certo colore - il primo il corpo di vera luce rossa e
cos via fino ad arrivare al blu indaco del sesto/settimo corpo - quando i sette livelli o corpi funzionano tutti insieme e si apre il settimo, che il centro di sintesi, si viene
a creare l'illuminazione interna: i sette colori, trovando la loro connessione pulita, entrano "in armonica" e riproducono la luce.
Abbiamo gi visto un po' di luce sul cuore, perch dal quarto livello in su mettiamo in asse i chakra ed essi iniziano ad articolare le loro frequenze insieme finch non
cominciano ad illuminarsi. Pi si va in profondit allinterno di s stessi, pi la loro luce aumenta e si arriva cos al punto che, con un "salto quantico" di consapevolezza,
si passa proprio ad un altro livello.
Ra: il "raccolto"
In un testo esoterico, "Ra", viene spiegato un concetto fondamentale che sta alla base della crescita spirituale umana, quello del "raggio viola": il viola, che rappresenta
il colore di fusione tra i centri della mente e quelli del corpo, rappresenta proprio il colore della sintesi e fa s che una persona possa essere "riconosciuta" per essere
"raccolta" e passare, cos,, nella vera quarta densit del Pianeta. Cio, il punto cruciale di passaggio ad un pi elevato stato dellessere passa in questo momento storico
attraverso lacquisizione della nostra totalit.
Quindi, le persone che non hanno ancora aperto il sesto e il settimo chakra, cio la loro parte spirituale che rivolta verso l'alto, devono come prima cosa bilanciare e
schiudere questi due centri; chi, invece, non ha aperto il primo o il secondo chakra, perch ha dei problemi di incarnazione, deve riaprire la zona pi fisica del corpo.
Aprendo in alto e in basso, si arriva al colore viola, che testimonia il raggiungimento della fusione e della totalit, segnando l'entrata della persona nell'ambito del
"raccolto", Harvest.
E possibile, comunque, raggiungere la totalit anche se non tutti i chakra sono aperti: ad esempio una persona che non ha nessun interesse sessuale, perch vive in un
paesino sperduto sull'Himalaya, "non ha" il secondo e terzo chakra; anche senza un chakra intermedio, la totalit di corpo e spirito c', perch si realizza nel corpo fisico.
Lo stesso discorso vale per il chakra del cuore: una persona che dedica la sua vita esclusivamente ad un lavoro su s stessa, riesce anche in questo modo a
raggiungere il livello di totalit che le permette di entrare nell'ambito del salto evolutivo che stiamo facendo, nel "raccolto".
Ra divide le persone in "self-centered" e "otherself-centered". Le prime sono
Le prime sono centrate su di s come Ego, cio sono egocentriche; le altre invece sono centrate sul s degli altri.
Una persona centrata su di s non si preoccupa minimamente degli altri, mentre un "otherself-centered" d loro molta energia, perch si sente parte di una totalit in un
ambito di relazioni molto ampio.
Ci si pu "illuminare", come abbiamo gi visto, seguendo entrambe le vie ed possibile raggiungere il settimo livello anche scavalcando i livelli intermedi, come il
quinto o il sesto.
Ci si pu illuminare dal livello del cuore e addirittura dal terzo chakra; se sento la forza, la violenza, la potenza dell'esistenza e apro totalmente la porta verso questa
intelligenza infinita che mi pervade dandomi una forza illimitata, posso fare qualsiasi cosa senza avere bisogno di devozione, amore, meditazione, Pianeta. Entro infatti
in un contesto particolare, dove questa forza mi connette col Divino nella forma di potere.
Chi trascende questa esistenza e quindi non rinasce, continua la sua evoluzione nei paralleli cosmici di questi livelli.
Ra dice che esistono delle aree nel nostro Universo che sono riunite sotto la "Confederazione dei Pianeti", costituita dalla grande maggioranza di tutte le Galassie. Ne
fanno parte tutti i Pianeti che hanno raggiunto almeno un minimo di coscienza planetaria, che di sesto livello.
Un assaggio di questa pi elevata dimensione di esistenza ogni tanto l'abbiamo anche noi e allora sentiamo Gaia intuitivamente, energeticamente, in quegli spazi che si
aprono durante la meditazione, quando le energie salgono dai centri inferiori o dal quarto livello, quello del cuore, arrivano in alto e si aprono, facendoci sentire parte
della vita.
Se tutti sulla Terra avessero questo livello anche solo un po aperto, si arriverebbe facilmente alla comprensione del Pianeta come Coscienza Planetaria: potremmo
allora avere un unico governo mondiale e funzionare come un'unit allargata. In questa condizione, pur non essendo tutti illuminati, potremmo entrare in contatto con
altri Pianeti che hanno raggiunto il livello di coscienza planetaria, Pianeti che magari hanno millenni di guerre alle spalle ed ora sono arrivati alla pace, aprendo il campo
al commercio e alle esperienze intergalattiche.
Gran parte dell'Universo, quindi, regolata, secondo Ra, da un consorzio di Pianeti di coscienza superiore. Laltra parte, invece, regolata in maniera differente: ha una
struttura imperiale, organizzata con una successione di poteri che ha forma piramidale. Sempre secondo Ra il film "Guerre Stellari" racconta la verit, anzi le battaglie
qui descritte sono solo un pallido esempio di una realt molto pi vasta.
Anche sugli altri Pianeti del nostro Universo ci sono vari livelli; i pianeti possono quindi avere un corpo fisico, le astronavi ecc. ecc.
La gerarchia verticale e la gerarchia orizzontale
La struttura piramidale esiste anche nella nostra societ; il novantanove per cento delle societ sul nostro Pianeta hanno questa struttura e sono, quindi, "Orioniche".
Orione un punto nella Galassia dove concentrato questo tipo di energia, che, essendo organizzato, ha potuto conquistare e sottomettere altri Pianeti creando delle
Gerarchie di forza. "Dune" e altri films del genere raccontano, come abbiamo gi detto, la verit.
La struttura piramidale di potere in genere verticale, ma esistono anche Pianeti che hanno una struttura piramidale in senso orizzontale; nel primo caso chi detiene il
potere lo esercita sugli altri e li possiede, nel secondo, invece, la persona pi evoluta, come pu essere un Maestro, viene riconosciuta spontaneamente dagli altri come
tale: questa una gerarchia orizzontale, dove non c' qualcuno che sta "sopra" agli altri, bens sta "davanti" ad essi sulla linea del tempo e desidera che gli altri
raggiungano il suo stesso livello evolutivo.
Chi occupa un posto di comando nella gerarchia verticale non vuole, dunque, che gli altri salgano di livello, anzi li schiaccia e li mantiene ai livelli inferiori.
Il punto chiave che identifica una configurazione sociale come "gerarchica" la struttura elitaria, dove chi ha pi coscienza degli altri ha pi potere su di loro.
Creare negli altri il bisogno di te esclude il fatto che tu sia, in realt, centrato su di te. Nella gerarchia, gli altri devono aver bisogno di te!
In qualsiasi lavoro posso essere centrato su di me; la cosa importante che io svolga il mio compito perch questo un lavoro che devo fare e non perch in questo
modo sottometto gli altri. Molte volte si verifica invece questo secondo caso, ad esempio nelle scuole: ci sono presidi che fanno il loro lavoro perch va fatto ed altri
che, in qualit di preside, fanno solo quello che vogliono " loro" e gli altri devono quindi sottomettersi.
Ho passato anni su un libro per cercare delle giuste forme che permettessero di riconoscere chi centrato su di s e chi lo invece sugli altri, perch questo
atteggiamento di fondo nel comportamento non facile a vedersi; un discorso infatti molto complesso da affrontare, poich le motivazioni che articolano i vari
comportamenti hanno diverse sfaccettature: una persona che ha il cuore aperto pu sembrare cattiva, viceversa, chi centrato su di s pu sembrare buono, cos
come, sempre chi centrato su di s e lavora con uno schema elitario, pu anche fare delle opere di bene, pensate ad Arnold Schwaitzer, lavorava per il potere, ma
curava anche i negri, i lebbrosi.
Alla fine, comunque, tutto risulta essere parte dell'Uno. Nel momento finale dellevoluzione le differenze scompaiono, per fino allultimo permangono e sono loro,
soprattutto, a contribuire al risultato finale della creazione.
Abbiamo calcolato che un sistema biologico funziona bene se la percentuale di negativit e di centratura su di s delle unit che lo compongono inferiore al tredici per
cento.
Ad esempio: se siamo cento persone e tredici sono centrate su di s, la struttura funziona, poich, inserite in un contesto comune, quelle persone riescono a svolgere
una funzione utile.
Se, per es., a Bagni di Lucca raggiungiamo il numero di cento residenti di cui tredici risultano centrati su di s, essi diventeranno figure centrali in alcune situazioni (ad
esempio saranno a capo di strutture organizzative); in una rete equilibrata, quindi, avranno una loro forza da impiegare in compiti che risultano utili per lorganismo
sociale.
Ma se quel tipo di persone, su cento, sono pi di tredici, lequilibrio della struttura non regge. In questo caso infatti essi ricodificano lintera struttura in termini
centralizzati e la loro energia, invece di essere utile alla collettivit, finisce per danneggiarla.
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In una struttura orizzontale si ha la sensazione di lavorare positivamente, di "esserci dentro veramente", perch la posizione che in questo caso si occupa quella che
corrisponde al proprio essere, al reale compito che si ha da svolgere; in una struttura piramidale, invece, la sensazione che si prova opposta: si lavora per "dovere",
perch cos e non c' alternativa.
Nella struttura orizzontale ognuno pu essere "co-creatore". Quando lavoravo in Universit, c'era una gerarchia ben precisa, la direzione veniva dall'alto e io non potevo
sindacare. Ma chi era pi in alto di me non era per questo migliore di me, bens occupava quel posto solo perch aveva usato il potere e voleva mantenere quella
posizione non permettendo agli altri di crescere.
Chi sta sopra a quel modo, polarizza su di s l'attenzione e l'energia degli altri, senza avere delle qualit. Ho visto persone, come Yeudi Menuin, che sono poli magnetici
di attrazione perch hanno doti, qualit particolari; sono magari anche un po' centrate su di s, ma sono anche centrate sugli altri e questo permette loro di avere un
grandissimo valore umanitario.
Questa la meritocrazia, cio il vero merito, quando sentiamo che una persona davanti a noi sulla scala temporale della conoscenza e pu cos esserci d'aiuto.
Lilluminazione
Ripeto ancora una cosa: ci sono persone che si sono illuminate partendo dal quarto e, caso rarissimo, anche dal terzo livello. Non sempre necessario fare un salto di
livello ogni sette anni.
Ad esempio, una persona che ha una grande devozione, tipica del quarto livello, dal quarto arriva al sesto e l si illumina, perch si dona totalmente al Divino che
nell'esistenza e questo un processo istantaneo.
Seguendo un sentiero unico di ricerca della totalit si pu pervenire ad essa, poich, anche senza avere poteri psichici particolari o una coscienza planetaria, ci si pu
illuminare.
In questa logica ognuno di noi costituisce un discorso relativo. Ci sono persone che possono scavalcare tutto: non pensate di non poter arrivare alla totalit senza
seguire un percorso regolare. Se siete totali in quello che state facendo, potete arrivare "adesso", in ogni istante, alla totalit. Magari vi mancheranno degli strumenti
che siano idonei alla vostra ricerca, ma raggiungerete lo stesso la comprensione necessaria per raggiungere l'illuminazione e passare dal sesto al settimo livello.
E' anche possibile recuperare in un momento successivo i livelli scavalcati, se quella la nostra storia. Addirittura ci si pu illuminare anche senza essere "esseri
umani": si racconta di famose mucche indiane che si sono illuminate guardando negli occhi i Maestri. Un Maestro cos radioso e profondo nella sua luce, che gli
animali gli si avvicinano, pensate a S. Francesco.
E' possibile entrare nello spazio di presenza di un Maestro e, senza bisogno di parole e senza alcuna fatica, istantaneamente passare dal secondo al sesto corpo e
illuminarsi; se la vita della persona che fa questa esperienza abbastanza semplice e pulita, essa pu anche rimanere in questo stato, che rappresenta per nello
stesso tempo un pericolo. In India, persone che si sono illuminate senza superare i gradini intermedi della scala evolutiva, sono impazzite perch arrivando troppo
velocemente ai livelli alti non sono poi riuscite a bilanciare adeguatamente l'energia; noi possiamo invece arrivare a questo stato in modo pi equilibrato.
Una persona che non sappia cos' la spiritualit, pu scambiare un illuminato per un pazzo. Quando si raggiunge il sesto livello, infatti, si instaura un altro stato di
coscienza: non solo il corpo luminoso ed espanso, ma diventa anche immobile, si perde coscienza dei suoi confini, a volte quasi non si respira. E' lo stato di Samadhi,
di primo Samadhi; se da questo poi si arriva al settimo stadio, si raggiunge il "Samadhi senza seme", che talmente bello, che chi lo occupa pu restarci dentro per ore
senza risentire fisicamente della posizione particolare assunta dalle sue ginocchia, poich lasse della persona talmente perfetto che consente di perdersi in quello
stato. E uno stato di estasi poich si entra in uno spazio di coscienza totale, infinita, in cui il corpo non ha pi nessuna importanza (Ramana Maharshi stato ritrovato
addirittura mangiato dalle formiche).
In Italia non mi risulta che ci siano "pazzi di Dio", conosco persone che dicono di vedere Dio o la Madonna, ma non sono pazzi, anzi di solito sono molto centrati su di s,
molto di potere e attraverso quei discorsi vogliono solo guadagnare qualcosa. Oppure si tratta di donne con tanta energia, ad esempio pranoterapiste ed difficile far
capire loro che la visione di una cosa non l'esperienza diretta di quella cosa; magari sognano la Madonna e non capiscono che questo non il sesto livello, ne solo
un'intuizione. Molte persone sono solo visionarie o peggio, sono persone che dopo aver letto dei libri si sono montate la testa.
Qualcuno per es. ha letto i libri di Alice Bailey in cui si dividono le persone
in categorie, come "uomo comune", "iniziato", "adepto", "Maestro" e si convinto di essere un maestro, perch gli sembrava di corrispondere alla descrizione! In
questo caso si tratta solo di un processo "di testa", totalmente inconsapevole e irriverente. Fermiamo invece la testa e andiamo dentro di noi. Quando la meditazione
accade, una cosa semplice, interiore, che si espande: qui presente la vera esperienza spirituale.
Non sentitevi mai n pi, n meno di nessun altro. Il Divino dentro di noi: la forza di apertura verso la spiritualit data dalla nostra intelligenza che si mette in contatto
con la sua fonte, che gi dentro di noi, gi la nostra energia. Siccome siamo tutti estremamente diversi gli uni dagli altri, creiamo dei canali per cercare di uniformarci
e sapere dove siamo, per creare una struttura che ci permetta di andare avanti nella vita con una certa regolarit. Ma questo non significa che le cose siano solo cos.
La nostra mente - che gestisce le relazioni, il lavoro, la creativit - infatti, funziona normalmente sul terzo livello, mentre dovrebbe funzionare sul quarto dove avrebbe
una maggiore ampiezza di visione.
Il settimo chakra: la morte
Parlando del settimo chakra, veramente importante parlare della morte. Normalmente, quasi nessuno al momento della morte si trova al livello del settimo chakra e,
proprio per questo, occorre parlarne.
La morte costituisce uno dei due grandi poli della nostra vita; come nel modello Cyber abbiamo un polo Nord e un polo Sud, cos i processi di nascita e di morte
corrispondono moltissimo al punto alfa e al punto omega dellesistenza. Se le cose funzionassero come si deve, noi avremmo un primo chakra che corrisponde al punto
centrale dell'incarnazione e un settimo chakra che diventerebbe il punto centrale della morte.
Nella nostra societ l'energia connessa con questi due poli stata fino a pochissimo tempo fa ritenuta un tab. L'energia sessuale, che ha a che fare con l'inizio della
vita e con il primo chakra e l'energia della morte, che nel suo significato pi profondo l'energia del "trascendere", nel passato erano considerate sacre e solo
recentemente sono state occultate dalla nostra cultura.
Quando le religioni dimenticano il significato della vera ricerca interiore, creano una serie di regole esteriori e invece di affrontare l'energia dove essa si manifesta con
pi forza, quindi nel sesso e nella morte, la bloccano e la inibiscono attraverso una serie di codici rituali di comportamento finalizzati a privare queste stesse energie del
loro reale valore.
Ad esempio, il tipico modo per non entrare in contatto con la morte pu essere un "buon funerale", mentre la maniera per non entrare in contatto con il normale
processo della sessualit pu essere il "matrimonio". Si fa in modo che latto non si veda coprendolo con una serie di ritualit sociali, cos che l'energia non entra a
contatto diretto con la nostra vita.
Questo processo di rifiuto delle due energie da parte della societ fortunatamente in questi ultimi anni si allentato. Una svolta in questo senso si verificata negli anni
'50-'60, periodo in cui scoppiata una certa cultura a favore della libert sessuale; da Reich in poi, infatti, si cominciato a parlare della sessualit, un argomento questo
fino a quel momento proibito e quindi anche il corpo ha cessato di essere un tab (nel giro di trenta/quarant'anni si sono cominciati a vedere corpi nudi dappertutto).
Lo stesso sta cominciando a verificarsi riguardo al processo della morte; la morte, che fino ad ora era un evento totalmente taciuto, sta cominciando finalmente a venire
alla ribalta.
Dietro il processo della morte si nasconde un grande senso di paura, come del resto anche dietro la sessualit: tutta quest'energia cos vitale che ci possiede,
imprendibile, incontrollabile, paragonabile, infatti, a quella della morte, perch anch'essa incontrollabile e la societ non sa come affrontarla.
La morte viene vista come una grande nemica, come la fine di tutto e non viene assolutamente considerata nella sua realt, che quella di essere un passaggio, una
trasformazione.
Nonostante le religioni abbiano sempre detto che dopo questo momento qualche cosa rimane, morendo si teme di perdere tutto; questo accade perch le religioni sono
prive di una reale esperienza dellaltra dimensione, perci la loro parola non riesce a bilanciare la paura reale che le persone hanno di questo inevitabile appuntamento.
Nel fatto del morire, in s, non c' propriamente nulla di male. Quindi le persone devono essere in grado di percepire il processo del morire come un processo dinamico,
di trasformazione.
La "piccola morte"
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Con la morte, noi abbiamo la possibilit di fare un grande cambiamento: esaurire la nostra vita presente e uscirne. Questo processo possibile simbolicamente
attuando una "piccola morte", cio riproducendo in vita lo stesso processo del morire e del rinascere.
L'arte del morire anche questo: la "piccola morte" significa morire alla vecchia vita, con tutti i suoi schemi e i suoi modelli di pensiero abituali, di relazioni sociali e
affettive consolidate.
Questa rottura con il passato pu avvenire anche a livello fisico, nel senso che non ci si riconosce pi nel proprio corpo. Di solito in questi casi propongo un
cambiamento radicale nel modo di vestire, che pu giovare anche nelle depressioni gravi. Consiglio di vestirsi di un solo colore o di far crescere la barba se non la si ha
o di tagliare i capelli, di attuare cio un cambiamento cos drastico, da non riconoscersi pi. Contemporaneamente, le cose cambiano.
Molto efficace in questo senso il cambiamento spirituale, ad esempio: prendere i voti, cambiare nome, andare in un monastero o tra gli aborigeni australiani. Oppure
andare a lavorare in una missione africana, se si ha la vocazione di aiutare gli altri. In sintesi, allontanarsi il pi possibile dal proprio contesto. Questo un consiglio che
d quando vedo che nella persona manca la voglia di vivere, ma c' ancora molta energia vitale: il caso in cui il senso d'identit stato depresso da una serie di eventi
andati male.
Lesperienza della morte
Negli ultimi decenni si avviato un processo di estrema importanza riguardo alla morte, parallelo al processo avviato da Reich e da tutta la politica a favore della libert
sessuale. E' iniziato negli anni '70, con la pubblicazione di cronache di persone morte e poi ritornate.
Il mio amico e collega Raimond Moody, uno psichiatra americano, ha fatto la prima compilation di persone tornate in vita dopo casi di morte apparente.
Queste persone hanno ricordato l'esperienza di essere uscite dal corpo e di essere entrate in un tunnel che portava in una dimensione estremamente luminosa. Alcuni
hanno ricordato anche l'incontro con persone morte o con creature angeliche: poi "qualcuno" diceva loro che dovevano tornare indietro perch non era ancora giunto
per loro il tempo di morire.
In questi casi la persona ritorna portando delle informazioni dall'aldil. Tutti riportano con estrema coerenza lo stesso tipo di visione, che simile ovunque nel mondo al
di l delle differenze di religione, razza, et.
Ovviamente, le persone che hanno avuto diretta esperienza dell'aldil nelle "near-death experiences", le esperienze vicino alla morte, quando tornano non hanno pi
paura di morire; anche persone che fino a quel momento avevano condotto unesistenza orientata alla materia si sono dedicate, dopo il loro "ritorno", ad una vita molto
pi profonda, pi spirituale, perch hanno capito quanto sia importante il valore dello spirito.
Questo tipo di impostazione emerso negli ultimi anni, cio il vedere la morte come un momento di passaggio, riuscito a sfondare una barriera di paura collettiva
riguardo a questo tema e ad aprire un nuovo discorso sulla morte.
Alla fine di questo secolo si va sempre di pi verso una visione di maggiore unit fra questo mondo e quello delle anime, soprattutto grazie ad una nuova apertura
scientifica che pu creare una comunicazione molto pi evidente tra le due dimensioni, abbassando il velo di paura che ha sempre tenuti separati i due mondi.
Il ricordo delle vite passate
Il ricordo diretto delle vite passate di sicuro il fenomeno pi interessante tra tutti quelli che vi ho illustrato. E' un processo che ultimamente come "esploso" a causa
del progressivo assottigliamento del velo astrale che separa la dimensione fisica dalla dimensione sottile, per cui noi, adesso, siamo molto pi vicini al regno dello
spirito e, quindi, possiamo entrare pi facilmente in contatto con quella parte di noi che
legata a quel piano e ne ha le memorie.
In quel piano il tempo molto pi dilatato; cos come in questa dimensione si pu viaggiare nello spazio, sul piano sottile si pu viaggiare nel tempo; non una cosa
facile, ma si pu fare.
Ci si pu spostare nel passato o anche nel futuro, ma questo ancora pi difficile, perch il futuro frutto di una serie di azioni che accadono momento per momento e,
quindi, sono sempre possibili diversi scenari di esso.
Tra i processi di rottura dei codici negativi che riguardano la morte, quindi, il ricordo diretto delle vite passate quello che ha aperto pi di tutti nuove possibilit.
Abbiamo gi fatto esperienze di regressioni che portano alla luce vite passate e abbiamo vissuto anche ricordi di morti passate. Queste ci rimettono esattamente nella
condizione di ricordare il momento della morte e di sapere, con tanta pi certezza quanto pi ci si entra dentro, che siamo gi nati e gi morti altre volte e che siamo
ancora vivi; sperimentiamo, cos, che esiste una parte immortale del nostro essere e una parte mortale, che quella che finisce in quella vita, assieme a quel dato
corpo, a quelle emozioni.
La restituzione
Ricordiamo una parte di emozioni appartenenti alle nostre vite passate e la riportiamo alla nostra esistenza presente; unaltra parte, invece, la lasciamo: questo il
processo di restituzione.
Cerchiamo di immaginare l'anima che per venire in questo mondo deve prendere in prestito del materiale; noi, che siamo Dio, quando arriviamo sulla Terra, prendiamo
da essa un po' di materia, con questa costruiamo un corpo e ci entriamo dentro.
Prendiamo in prestito un po' di cellule dai nostri genitori, che a loro volta le hanno prese dal cibo, dai liquidi, dai gas, dalla Terra, dal Sole; i quattro elementi assieme
formano un ovulo che ha il codice genetico dei nostri genitori e che serve a far funzionare la "macchina" in cui entriamo.
Noi poi modifichiamo il codice genetico, nel momento in cui ovulo e spermatozoo si ricombinano, in accordo con la nostra energia; cambiamo cio una piccola parte,
una polarit, un aspetto del codice genetico, che si sintonizza, cos, sulla nostra energia, sulla nostra vibrazione.
Mentre cresciamo, dalla Terra prendiamo aria, acqua, Sole; dai genitori invece prendiamo l'affetto, impariamo a parlare la nostra lingua, la nostra cultura e ci educhiamo
ad agire in quel mondo in cui dovremo fare le nostre esperienze di vita finch non arriver il momento della nostra morte: dovremo allora lasciare tutto ci che abbiamo
preso entrando nellesistenza, ridarlo indietro, perch noi siamo quell'anima che arrivata nuda su questa terra e che nuda se ne dovr andare.
Il processo della restituzione importantissimo da capire; esso si pu attuare anche al presente: possiamo cambiare totalmente vita, anche il nostro corpo fisico pu
cambiare, magari nel giro di un anno, se solo ci si alimenta in modo pulito e naturale, nutrendosi cos di energie pi sottili. "Restituzione" anche in gran parte il lavoro
che facciamo all'Accademia, dove abbiamo cercato di vedere da dove vengono i comportamenti, i modi di pensare, il senso di identit, le emozioni pi o meno bloccate:
tutte cose che vengono dalla famiglia, dalla scuola, dal nostro corpo che ha una certa struttura; se noi capiamo questo, possiamo fare quello che indicano i testi sacri,
cio morire e rinascere una seconda volta, con una morte e una rinascita spirituali, con cui lasciamo l'identificazione con questo corpo attuale e ci ricostruiamo sulla
base di qualcosa di pi elevato. Non una morte completa, perci una parte dei pensieri e delle emozioni in questo processo rimane, ma possibile cambiare
totalmente vita, riuscendo a diventare delle altre persone.
Con la volont, con una visione pi aperta della realt, si crea un processo potentissimo di trasformazione dellenergia e si rinasce ad un altro livello di consapevolezza.
In alcune scuole si parla addirittura di pi morti e pi rinascite nellarco di una vita; possibile infatti che, dopo unesperienza di rinascita durata per es. dieci anni, si
abbia bisogno di abbandonare anche quel percorso, divenuto ormai vecchio e di riprendere la propria esistenza in un altro contesto di esperienza. Questa necessit pu
accadere anche in coincidenza di fatti gravi avvenuti nella nostra vita, come morti o abbandoni, che ci fanno capire improvvisamente che un tipo di vita ormai finito,
che inutile piangere, bisogna invece accettare di morire e rinascere da un'altra parte.
Lincarnazione
L'anima si incarna perch ha dei desideri, cio legata al corpo astrale che il corpo dei desideri. Lo scopo di crescere nella vita quello di evolvere, per cui abbiamo
bisogno di desiderare alcune cose, tra cui la conoscenza, per fare esperienza di queste e imparare.
Una parte di queste esperienze si trova sul livello di coscienza che chiamiamo "mondo reale", che ci procura un'enorme chiarezza evolutiva poich ci mette di fronte al
bisogno dei desideri e al successivo distacco da essi. Il corpo serve per entrare dentro questa possibilit di evoluzione.
Quando una persona arriva al quarto, ma soprattutto al quinto livello, non ha pi paura di morire o, comunque, ne ha di meno; la paura cala perch attraverso la
meditazione si gi fatta esperienza dellaltra dimensione e si sa quindi che essa esiste: non pi una fantasia, una realt!
Di solito non si ricordano le vite passate perch questa memoria si trova nel cervello fisico.
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I Lama o i Tulku hanno ricordo di esse, perch hanno un corpo spirituale molto forte. Anche bambini di cinque o sei anni possono avere memorie di vite passate.
La memoria basata sul cervello, perci cambiando corpo ci si dimentica quasi di tutto, tranne delle impressioni pi forti che si portano con s, quelle che vanno pi a
diretto contatto con l'anima (mentre le cose spicciole si dimenticano). Di solito, ad esempio, non ci ricordiamo che lingua parlavamo nella vita passata, perch quel
livello di informazione preso dalla societ svanito con la morte del corpo fisico ed stato restituito alla societ, come del resto il corpo: abbiamo preso in prestito un
corpo di feto che restituiamo un po' pi grande perch abbiamo preso in prestito anche il cibo; restituiamo anche le emozioni, prese in prestito dalla gente e questo
possiamo farlo anche da vivi, nel senso che possiamo ridare a quelle persone laffetto, la condivisione, lamore che abbiamo ricevuto mentre abbiamo lopportunit di
frequentarle ancora.
Se muori e in vita hai accumulato denaro, puoi lasciarlo in eredit e, cos, allo stesso modo, se hai accumulato energia e ricchezza emozionale, quando lasci questa vita
le puoi passare a chi ami di pi, perch andando su corpi pi sottili, a contatto con la luce infinitamente luminosa di Dio, non si ha pi bisogno di queste cose.
Dopo un certo periodo trascorso sugli altri livelli di evoluzione, il desiderio di continuare a fare esperienza attraverso il corpo pi basso ti riporta gi, a vivere nel mondo
fisico, finch il processo di crescita in questo senso non ha termine.
L'attenzione al processo del morire molto importante. L'arte del morire infatti proprio un'arte.
Se noi, che lavoriamo insieme da tanto tempo, impariamo l'arte della restituzione, cio come decondizionarci, capendo da dove vengono i nostri problemi, la nostra
mente, la nostra cultura e se impariamo a non essere cos attaccati a questi involucri da non poterli ridare indietro, ci troviamo al momento della morte nella giusta
prospettiva per affrontarla.
La maggior parte delle persone muore sul livello in cui ha vissuto, normalmente il terzo. Quindi il processo di morte, normalmente, inconscio. Le persone che hanno
avuto una vita di dedizione e bont, a volte muoiono al quarto livello. Se, invece, si riesce a morire essendo in uno stato meditativo, si sale al sesto livello e nel
momento in cui la morte si verifica, si esce dalla testa.
Chi muore al sesto livello, rinascer cosciente, al sesto livello, per questo cos importante morire in meditazione; mentre chi vive sul terzo livello, muore inconscio,
sul terzo livello.
Si pu anche morire al sesto livello senza averlo pienamente sviluppato, cio i corpi sono veloci nel momento del morire e se si in totale concentrazione nella propria
anima, si muore sul sesto livello perch fisicamente si sul sesto chakra, nella coscienza pi alta della testa. Ma se nella vita non si sviluppato a sufficienza quel
livello, si muore e si rinasce autocoscienti, senza avere per dimestichezza con quel corpo.
I Tulku, che sul sesto livello rimangono per delle vite intere, escono dal sesto mentre sono in meditazione, vanno nell'altra dimensione, dove il tempo pi dilatato e qui
hanno una chiara visione del tempo e del luogo in cui si svolger la loro vita futura. Perci sanno dire con esattezza quando moriranno, dove rinasceranno, da quali
genitori rinasceranno.
Il fatto di considerare la morte come momento di un ciclo che comprende in s anche la rinascita fondamentale e serve moltissimo a far vivere meglio le persone.
Sia l'accettazione della sessualit, che della morte, sono i due elementi cardine su cui si basa la rinascita spirituale dell'Umanit e il rinnovamento della nostra cultura,
perch solo con il bilanciamento di questi due estremi lesistenza pu essere vissuta pi intensamente e profondamente.
07/02/2015 23:32