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INTERAZIONI TRA FARMACI, ERBE ED

ALIMENTI E BENESSERE INTESTINALE

4 novembre 2017
Palermo Dr. Davide Caruso
Biologo nutrizionista
Consulente scientifico
INTERAZIONI FARMACI, ERBE ED
ALIMENTI
Costo sviluppo del farmaco
 FARMACO-FARMACO: es. un sedativo + un
antistaminico causano un calo
dell’attenzione; il paziente non può guidare o
effettuare lavori pericolosi
 FARMACO-ALIMENTO: es. alcool + sedativo,
causano elevata stanchezza e abbassamento
dei riflessi
 FARMACO-CONDIZIONE PSICO-FISICA: es.
persone ipertese + decongestionanti nasali,
possono incorrere in effetti indesiderati

FARMACI: interazioni
Interazioni
farmaci

alimenti erbe
 Efficacia
 Distribuzione
 Tossicità
 Assorbimento
 Effetti terapeutici
 biodisponibilità

Alimenti: interazioni
 Influenza acuta:assunzione del farmaco
durante i pasti
 Influenza cronica:consumo abituale di
particolari cibi
 Il cibo aumenta la secrezione gastrica di HCl
favorendo la messa in soluzione di farmaci
basici e ostacolando quella dei farmaci basici
 L’assorbimento dei Farmaci liposolubili
(antiepilettici, antibiotici, etc…) è favorito da
alimenti grassi

Biodisponibilità del farmaco ed


efficacia di assorbimento
Farmaci-alimenti: interazioni
Effetti degli alimenti
Alimenti: effetti indesiderati
Quindi…

 Non è possibile evitare le interazioni tra


farmaco ed alimento
 E’ però possibile ridurre al minimo gli
effetti collaterali dovuti alle interazioni tra
le due componenti, grazie a buone
conoscenze sui principi attivi del farmaco e
sulla chimica degli alimenti
Erbe ed alimenti
 Il concetto di interazione di
erbe medicinali XIANG, nasce
nella medicina tradizionale
cinese
 Dal 1945 sorgono i primi
prodotti di sintesi da estratti
naturali, cosa che ha favorito
un aumento dell’efficienza dei
prodotti
 1975: produzione in serie di
tisane

Erbe e storia
Xiang
 1989: viene reso noto l’utilizzo
del POMPELMO come
componente aggiuntivo in un
placebo. Il placebo, addizionato
con succo di pompelmo,
aumentava la concentrazione di
FELODIPINA (vasodilatatore
usato per ipertensione)
 1989-1999: provate interazioni
con calcio antagonisti,
antistaminici, etc…
 Tali interazioni probabilmente
sono dovuti a i flavonoidi

Interazioni: il POMPELMO
Interazioni erbe-farmaci
 Farmaco utilizzato per la
cura della depressione,
poiché aumenta la
concentrazione dei
neurotrasmettitori come
dopamina e serotonina
 Sostanze come la Tiramina
interagiscono con i mao-
inibitori
 Erbe come Cytisus
scoparius contengono tale
amminoacido

MAO(monoammino ossidasi)-
inibitori
Esempi di interazione tra farmaci
ed erbe
Principali diuretici
IL MICROBIOTA INTESTINALE
microbiota microbioma

 insieme dei  insieme dei geni dei


microrganismi che microrganismi stessi
“abitano” l’organismo
umano

Facciamo chiarezza…
 Nell’adulto l’intestino ha una
lunghezza di 7 metri
 Ha una superficie di 200 mq, un
campo da tennis
 Il cibo può rimanere
nell’intestino dalle 18 alle 48 ore
 Il microbiota ha un peso di 1,5kg
 Più dell’85% della serotonina
viene rilasciata nel tratto
digestivo

Dove siamo?
 Nicchia altamente competitiva
ricca di virus, batteri,
eucarioti ed archeobatteri
(Methanobrevibacter smithii)
 Nel colon si trovano oltre 400
specie, appartenenti a 9 phyla
 Inoltre il numero totale e la
proporzione tra specie e
specia varia per età, sesso e
abitudini alimentari, etc…
 Troviamo un ampia varietà di
virus ad RNA e DNA(molti di
cui batteriofagi), di cui 2000
genotipi

Microbiota come nicchia


 Actinobacteria (Gram-
positivi); Bifidobacterium, Collinsella, Eggerthella e Propionibacter
ium.
 Bacteroidetes (Gram-negativi); oltre 20 generi tra
cui Bacteroides, Prevotella e Corynebacterium.
 Cyanobacteria (Gram-negativi).
 Firmicutes (Gram-positivi); almeno 250 generi tra
cui Mycoplasma, Bacillus, Clostridium, Dorea, Faecalibacterium, R
uminococcus, Eubacterium, Staphylococcus, Streptococcus, Lacto
bacillus, Lactococcus, Enterococcus, Sporobacter e Roseburia.
 Fusobacteria (Gram-negativi); Sneathia.
 Lentisphaerae (Gram-negativi).
 Proteobacteria (Gram-
negativi); Escherichia, Klebsiella, Shigella, Salmonella, Citrobacte
r, Helicobacter e Serratia.
 Spirochaeates (Gram-negativi).
 Verrucomicrobia (Gram-negativi).

I 9 phyla:
 La dieta sembra essere il fattore di
regolazione principale
 Già il latte materno contiene un microbiota di
oltre 700 specie, quindi già l’allattamento
influisce nel processo di maturazione del
SISTEMA IMMUNITARIO
 dieta ricca in grassi e proteine animali,
dunque di tipo occidentale, dominato da taxa
Bacteroides
 dieta ricca in carboidrati, tipica delle società
agricole, prevalenza dell’enterotipo Prevotella
 Basta modificare la propria alimentazione per
10 giorni, per osservare variazione dei taxa
dominanti

Sviluppo del microbiota: dieta


 STOMACO: a causa del suo Ph estremamente
acido, riduce notevolmente il numero del
microbiota (102-103 cellule batteriche/grammo di
tessuto)
 DUODENO: numero contenuto del microbiota
causato dai Sali biliari ed enzimi pancreatici (104-
105 cellule batteriche/grammo di tessuto)
 ILEO: leggera azione dei Sali biliari (107 cellule
batteriche/grammo di tessuto)
 COLON: massima espressione del microbiota
(1012-1014 cellule batteriche/grammo di tessuto)
 CONDIZIONE PATOLOGICA: sovracrescità
batterica nel tenue SIBO (diarrea), competizione
nutrienti tra microbiota ed ospite
Microbiota intestinale: fattori
fisiologici
 Geografia
 L’uso, spesso
abuso, di
antibiotici…
 L’assetto genetico
 Infezioni
batteriche e virali

Microbiota intestinale: altri fattori


 UTERO: il bambino è da considerare sterile;
tuttavia la presenza di batteri nel tessuto
placentare, nel sangue del cordone
ombelicale, nelle membrane fetali e nelle
prime feci (Escherichia coli) potrebbero far
pensare ad un microbiota fetale
 PARTO: si verifica un inoculo di batteri aerobi
obbligati e facoltativi di origine materna
(l’intestino inizialmente contiene ossigeno),
poi sostituiti da anaerobi obbligati; tale
microbiota viene comunque modificato entro
il primo anno di vita
Microbiota intestinale nel ciclo
vitale umano: dallo sviluppo
embrionale al parto
Parto naturale Parto cesareo

 Fonti di inoculo sono la  I primi batteri sono quelli


flora vaginale e fecale della pelle e dell’ambiente
ospedaliero
 Lactobacillus, Bifidobact
 Corynebacterium, Staphylo
erium, Prevotella, coccus e Propionibacterium
o Sneathia  più alto numero di cellule
 una più alta conta di secretrici anticorpi (IgA,
cellule batteriche nei IgG ed IgM), il che
campioni di feci ad un potrebbe riflettere
mese dalla nascita, un’eccessiva esposizione
agli antigeni che
dovuta soprattutto alla riuscirebbero ad
più elevata presenza attraversare la più
di Bifidobacterium vulnerabile barriera
intestinale

Microbiotà intestinale nel ciclo


umano: la nascità
 Le prime forme di inoculo sono la pelle e la
bocca dei parenti, oggetti, animali e
ovviamente il latte materno
 NEI PRIMI GIORNI: avviene la colonizzazione
del microbiota virale (108 unità/grammo di
peso fresco di feci)
 Al PRIMO MESE: Bacteroides, Escherichia,
Bifidobacterium e Ruminococcus sono i generi
più abbondanti; la loro presenza e
direttamente legata all’allattamento materno
Microbiota intestinale nel ciclo
umano: dalla nascità al primo
mese di vita
Allattamento al seno Allattamento artificiale

 Bacteroides, Escherichi  Escherichia, Clostridiu


a, i Bifidobacterium e
Ruminococcus m, Bacteroides
 Batteri commensali e Lactobacillus
benefici
 Probiotici
 Bifidobacterium longum
favoriscono un
esclusione competitiva
dei batteri patogeni
(Escherichia e Bacteroid
es)

Microbiota intestinale nel ciclo


umano: l’allattamento
 I PRIMI MESI DI VITA: anche se la dieta
durante lo svezzamento è costante si osserva
ad una fluttuazione del microbiota dovuta a
diversi fattori
 AL PRIMO ANNO: sviluppa una flora più
complessa e più stabile con preponderanza di
Bacteroidetes e Firmicutes, con un
concomitante aumento dei geni associati
all’utilizzo dei carboidrati, alla biosintesi delle
vitamine e alla degradazione degli xenobiotici

Microbiota intestinale nel ciclo


umano: dal primo mese al primo
anno di vita
 NEL BAMBINO: il microbiota è in equilibrio e
somigliante a quello dell’adulto a causa del
passaggio all’alimentazione solida, maggiore
idoneità dell’intestino e sviluppo della mucosa
 ADOLESCENTE: il microbiota è stabile e lo
sarà fino alla vecchiaia, in cui domina il phyla
firmicutes
 Da questo momento è possibile parlare
di nucleo microbiomico condiviso, con
variabilità dovute allo stato salutare del
soggetto

Microbiota intestinale nel ciclo


umano: dal bambino
all’adolescente/adulto
 Vi è una variazione
importante rispetto i giovani
adulti
 I phyla principali sono
Bacteroidetes e Firmicutes
 Tali variazioni potrebbero
essere dovute, oltre che alla
naturale biologia anche
all’uso di farmaci dovuto a
possibili patologie ad essi
correlati
Microbiota intestinale nel ciclo
umano: l’anziano
PROBIOTICI E PREBIOTICI
 PRIMI DEL 900’: Metchnikoff
osserva che i batteri assunti via
alimentazione erano capaci di
influenzare il microbiota
 I primi prodotti che vennerò inseriti
nel mercato erano Saccaromyces
cerevisiae o fermenti
lattici come Streptpcoccus
thermophilus e Lactobacillus
bulgaricus in associazione con
nutrienti utili a favorire il riequilibrio
della flora batterica intestinale
 OGGI: si utilizzano prodotti a base di
diverse specie di batteri, tra cui
Lactobacillus, Bifidobacterium
e Saccharomyces

Un po’ di storia…
 Il termine probiotico deriva dal greco “pro-
bios”, cioè favorevole alla vita
 Sono microrganismi vivi, compresi batteri,
capaci di favorire un “buon” microbiota
tramite colonizzazione diretta
 Il dosaggio è fondamentale, un eccesso può
avere effetti negativi
 Lactobacillus casei Shirota, Lactobacillus
johnsonii, etc…
 Devono sopravvivere all’acidità gastrica se
assunti per via orale
 Principalmente integratori

I probiotici
 Sono sostanze indigeribili e non assorbibili
che favoriscono la crescità dei batteri
“buoni”
 Sono fibre idrosolubili, beta-
glucani, fructani, oligofruttosaccaridi (
o FOS), inulina, lattulosio, e molti altri…
 Negli alimenti: frumento, miele, germe
di grano, aglio e cipolla, legumi, etc…

I prebiotici
La dieta eubiotica
 Alimentazione sana e naturale in grado di
potenziare le difese dell’organismo
 Predilige utilizzo di cibi crudi, perché ricchi
di enzimi e nutrienti che possono essere
perduti con la cottura
 Privilegiare i prodotti biologici e a km 0
 Utilizzo di un piatto unico ben assemblato
con il corretto apporto di macro e
micronutrienti
 Limitare l’uso di prodotti industriali

Principi dell’alimentazione
eubiotica
 In questo approccio,
l’utilizzo di carne viene
ridotto per la tendenza
putrefattiva delle proteine
animali
 Consigliato
eventualmente al pasto
serale poiché la
digestione di tali prodotti
risulta più longeva a
causa della putrefazione
intestinale e della
conseguente acidità

Carne e pesce
 Se necessario introdurre il
latte meglio caprino
(meno grasso e più
digeribile del vaccino)
 Sono prodotti da
consigliare per un uso
saltuario, a causa della
non indifferente difficoltà
digestiva (lattosio e
caseina)

Latte e latticini
 2-3 uova la settimana,
anche al mattino e
preferibilmente di
giornata sono una buona
fonte naturale di proteine
e grassi
 Da preferire nettamente
il pane integrale, poiché
il pane bianco a causa
della raffinazione della
farina risulta impoverito
di vitamine e minerali
Uova e pane
 PIZZA: notoriamente
longeva nella
digestione, è
preferibile mangiarla
uno volta a settimana
e di farina integrale
 PASTA: prediligere
pasta di farina
integrale e da tenere
sotto controllo nella
quantità

Pasta e pizza
 Possibilmente cruda o a vapore, sarebbe
opportuna accompagnasse ogni pasto
 Nel caso di malattie importanti, valutare
la frullatura della verdura per facilitare la
digestione
 L’eccesso può causare dilatazione degli
organi digestivi
 L’insufficienza, invece, costipazione a
causa delle poche fibre

Verdura
 Evitare l’assunzione dopo i
pasti, ciò minimizza
l’assunzione delle vitamine
e da il via a processi
fermentativi
 Ottima come spuntino
 Utilizzare la frutta secca di
stagione come colazione
 Frullare o preparare
centrifugati per facilitare
l’assimilazione

Frutta
 ZUCCHERO: eliminare lo
zucchero bianco e
minimizzare zucchero di
canna, fruttosio, miele,
etc…
 DOLCI: limitarne l’uso ed
utilizzare zucchero di canna
o miele; niente farina
bianca ma farina integrale
 Evitare merendine
confezionate
Zucchero e dolci
 Aggiunge i grassi preferibilmente a fine
cottura, ciò evita di portarli al punto di
fumo
 Utilizzare anche olii alternativi all’EVO,
poiché carente di vitamina E

Grassi
LA DISBIOSI
 Non è una patologia, ma uno
stato FISIO-PATOLOGICO
 Si osserva una variazione del
normale microbiota e corredo
enzimatico intestinale
 Principali sintomi sono:
GONFIORE, STITICHEZZA,
DIARREA E RIDUZIONE DELLA
FORZA, MALESSERE, DISTURBO
DEL SONNO, CISTITI,
CANDIDOSI VAGINALE, ETC…

Cos’è?
 Eccesso di nutrienti
 Aumento del consumo di cibo
 Ridotto fabbisogno energetico,
legato a ridotta attività fisica
 MA SOPRATTUTTO
L’ALTERAZIONE DEL
MICROBIOTA INTESTINALE, ciò
causa effetti negativi
sull’insorgenza di e
sull’andamento di molte
malattie (obesità, allergia,
patologie infiammatorie,
cardiovascolari e metaboliche)

Cause
 Prima di tutto correggere il proprio stile
alimentare, modificando le abitudini
alimentari
 Non fumare, limitare uso di alcool, non
abusare nell’uso di farmaci
 Migliorare il sonno, abbassando il
cortisolo, favorirebbe anche un
mantenimento dei batteri “buoni”
 Dieta di esclusione

Rimedi
 Per indagare sull’origine e
qualità dei disbiosi si
effettua il breath test
 BREATH TEST: al paziente
si somministra una certa
quantità di nutriente; dopo
un certo tempo, nei gas
respiratori, vengono
valutate le concentrazione
dei marker di normale o
alterato metabolismo
intestinale nella sostanza
 Ph delle feci(feci acide
possono indicare infezione
intestinale)

Diagnosi
 causata da diete ricche di
carne e grassi animali
 povere di fibre
 possono osservarsi feci
poco formate ed oleose
con espulsione di gas
intestinali particolarmente
cattivo (Ph delle feci
elevate)
 condizione aggravata da
terapie antibiotiche
Disbiosi putrefattiva
 Dieta eccessivamente ricca di zuccheri e
carboidrati o problemi di malassorbimento
 In questo caso è sconsigliato l’uso di
fermenti lattici, probiotici, etc…
 Il rimedio principale consiste in diete
ipoglucidiche ed eventuale uso di
antibiotici

Disbiosi fermentativa
 acido butirrico e acido
caprilico (fonte energetica
per le cellule della mucosa
intestinale)
 Probiotici e prebiotici
 FOS (frutto oligosaccaridi)
 Inulina (attività prebiotica)
 fermenti lattici e simbiotici
 Lattitolo e polidestrosio
(attività prebiotica)
 aglio

Disbiosi: integratori

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