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Corso di Laurea: Scienze e Tecniche Psicologiche

Insegnamento: Psicologia Generale


n° Lezione: 3
Titolo: I neuroni

Dispensa n.3. I neuroni

La presente breve dispensa è volta a sistematizzare e approfondire i


principali concetti relativi ai neuroni. Nello specifico si affronteranno i
seguenti punti:
- la struttura del neurone
- l’attivazione del neurone
- sinapsi e neurotrasmettitori
- i principali neurotrasmettitori

3.1 La struttura del neurone


Perché occuparsi di questi temi? In anni recenti l’approccio
neuroscientifico sta assumendo un’importanza sempre maggiore in
psicologia; le nuove scoperte dei neuroscienziati stanno infatti offrendo
importanti spunti per la comprensione dei fenomeni percettivi, emotivi e
legati all’apprendimento dell’essere umano.
È quindi fondamentale conoscere, in primo luogo, la struttura degli
elementi base del sistema nervoso, i neuroni.
I neuroni sono delle cellule nervose dotate di un corpo cellulare che
contiene il nucleo nel quale è inserito il patrimonio genetico che ne
permette il funzionamento.
Ad un’estremità del neurone sono collocati i dendriti, delle fibre che
assomigliano ai rami di un albero e che ricevono i messaggi dagli altri
neuroni. All’estremità opposta c’è invece un unico tubicino chiamato
assone che trasporta le informazioni ad altri neuroni.
Al termine di ogni cellula nervosa c’è una protuberanza, il bottone
sinaptico, che permette il passaggio dell’informazione al neurone
adiacente.
Le cellule nervose sono saldate tra di loro da cellule gliali, che hanno
funzioni nutritive e protettive.
I messaggi che attraversano il neurone sono di tipo elettrico; per questa
ragione occorre che gli assoni siano isolati per evitare dei “cortocircuiti”. A
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questo fine è deputata la guaina mielinica, un rivestimento di grasso e
proteine che avvolge l’assone e lo protegge; ha inoltre la funzione di
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aumentare la velocità di trasmissione del messaggio.

3.2 Attivazione dei neuroni


I neuroni seguono una modalità di attivazione on-off, sono attivi o disattivi,
senza vie di mezzo, seguono cioè la legge del tutto o niente.
Quando un neurone si trova in stato di riposo possiede una carica negativa
di circa -70 millivolt. Significa che il numero di ioni negativi è maggiore
all’interno del neurone che al suo esterno.
Quando arriva un messaggio, la membrana del neurone si apre e permette
l’ingresso di ioni carichi positivamente all’interno dello stesso.
Quando la carica positiva raggiunge un livello critico, si verifica il potenziale
d’azione, un impulso nervoso elettrico che attraversa l’assone.
Dopo che l’impulso è passato per una sezione dell’assone, gli ioni positivi
vengono espulsi da questa sezione e la carica torna negativa; nel frattempo
il potenziale d’azione percorre la parte adiacente del neurone.
Per un certo periodo di tempo la membrana cellulare della parte del
neurone che è stata attraversata dal potenziale d’azione non è più in grado
di ricevere ioni positivi; di conseguenza, per circa un millisecondo, non è
più possibile il passaggio di un nuovo potenziale d’azione (stato di
refrattarietà assoluta).
In seguito, soltanto una forte stimolazione permette la liberazione del
potenziale d’azione (refrattarietà relativa); dopo qualche millisecondo il
neurone torna però al suo stato di riposo e la procedura può ripetersi.
Questo processo avviene in tempi brevissimi: se si tratta di assoni grandi il
messaggio viene trasmesso a una velocità che può raggiungere i 360
chilometri orari; un assone più piccolo trasporta invece gli impulsi nervosi a
una velocità di circa 3 chilometri orari.

3.3 Sinapsi e neurotrasmettitori


I neuroni comunicano tra loro attraverso le sinapsi: si tratta proprio di
strutture finalizzate alla trasmissione di informazioni fra cellule nervose;
nello specifico, è lo spazio presente tra l’assone del neurone trasmittente e
i dendriti del neurone ricevente.
Mentre all’interno del neurone il messaggio viene trasmesso in forma Pag. 2
elettrica, la comunicazione tra i neuroni è di carattere chimico. I messaggi
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attraversano le sinapsi grazie ai neurotrasmettitori che sono appunto


sostanze di tipo chimico. Essi si legano ad alcune molecole specializzate: i
recettori. Esistono diverse tipologie di recettori che agiscono in maniera
differente. Nello specifico, i recettori-canale sono un tipo di molecole in
grado di legarsi in maniera altamente specifica a particolari
neurotrasmettitori. Essi possono portare messaggi di due tipologie:
- eccitatorio: rende maggiormente probabile l’attivazione del
neurone ricevente e il passaggio del potenziale d’azione;
- inibitorio: diminuisce la probabilità di attivazione del neurone
ricevente.
I dendriti di un neurone ricevono quindi contemporaneamente messaggi
eccitatori e inibitori: si rende perciò necessario fare una valutazione e una
sintesi. Se è maggiore il numero dei messaggi eccitatori, è più probabile che
il neurone ricevente si attivi e permetta il passaggio del potenziale
d’azione; se, al contrario, sono di più i messaggi inibitori il neurone rimane
in stato di riposo.
Tuttavia anche quando sono maggiori i recettori eccitatori, la produzione
del potenziale d’azione non è scontata. Se sono attivate
contemporaneamente più sinapsi eccitatorie, sarà maggiore l’energia
convogliata (fenomeno della sommazione spaziale). Allo stesso modo se si
mantiene attivata più a lungo la stessa sinapsi eccitatoria, si può ottenere il
medesimo effetto (fenomeno della sommazione temporale). Tuttavia
soltanto se la depolarizzazione (passaggio dalla polarizzazione negativa a
quella positiva nel neurone) delle sinapsi eccitatorie è abbastanza forte, ci
sarà il passaggio del potenziale d’azione. In aggiunta bisogna fare presente
che i dendriti a volte portano alla dispersione di parte dell’energia,
fenomeno che può aumentare a causa della presenza di sinapsi inibitorie.
Affinché il passaggio della comunicazione nelle sinapsi possa avvenire in
maniera efficace, è inoltre importante che i neurotrasmettitori non
rimangano in quella sede; se questo avvenisse ci sarebbe infatti un
eccessivo accumulo di materiale chimico che contrasterebbe il passaggio
dell’informazione.
Esistono due meccanismi che consentono di liberare le sinapsi dai
neurotrasmettitori:
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- essi possono venire disattivati da enzimi;
- più frequentemente entra in gioco un processo definito reuptake: il
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bottone sinaptico riassorbe cioè il neurotrasmettitore.

3.4 I principali neurotrasmettitori


I neurotrasmettitori sono importanti per regolare il comportamento. Di
seguito vengono riportati i principali che hanno caratteristiche e funzioni
che occorre conoscere.
L’acetilcolina (Ach) è un neurotrasmettitore con funzione eccitatoria nel
sistema nervoso autonomo e nel cervello e inibitoria negli altri sistemi. È
distribuita in tutto il sistema nervoso ed è coinvolta nel movimento in
quanto trasmette i messaggi relativi ai muscoli scheletrici; è coinvolta
anche nella memoria.
Il glutammato è un altro importante neurotrasmettitore eccitatorio che ha
sede nel cervello e nel midollo spinale; è coinvolto principalmente nei
processi di memoria.
L’acido gamma-amminobutirrico, noto anche come GABA, è invece il
principale neurotrasmettitore inibitorio che ha sede nel cervello e nel
midollo spinale. Regola molti processi importanti come l’alimentazione,
l’aggressività e il sonno.
Un altro neurotrasmettitore fondamentale è la dopamina (DA) che si trova
nel cervello e può avere una funzione eccitatoria o inibitoria.
La serotonina è invece un altro neurotrasmettitore di tipo inibitorio che è
collocato nel cervello e nel midollo spinale. È fondamentale nella
regolazione del sonno, della fame, dell’umore e del dolore.
Occorre infine ricordare le endorfine, una classe di neurotrasmettitori di
tipo prevalentemente inibitorio che ha un ruolo fondamentale nella
soppressione del dolore e nel mantenimento di un umore positivo.
È noto anche perché è in grado di stimolare sensazioni piacevoli nei
maratoneti quando corrono a lungo; lo sforzo di una maratona provoca
infatti il rilascio di endorfine che fanno sperimentare uno stato di euforia al
maratoneta (runner’s high).

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Lezione n°: 3/S3
Titolo: Domande di autovalutazione neuroni, sistema nervoso e sistema endocrino
Attività n°: 1

Domande di autovalutazione

• Di seguito si riportano alcune domande di autovalutazione

• Non sono volutamente molte, si consiglia di utilizzare


i 30 minuti dedicati a questa attività per esercitarsi
a rispondere alle domande per iscritto, organizzandole
in maniera critica, sintetica ma esaustiva

• Si tratta di un esercizio importantissimo in vista dell’esame


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Lezione n°: 3/S3
Titolo: Domande di autovalutazione neuroni, sistema nervoso e sistema endocrino
Attività n°: 1

Domande di autovalutazione

1. Si descriva la struttura dei neuroni.

2. Quali sono le principali strutture del Sistema Nervoso


Periferico e le loro funzioni?

3. Si descriva la modalità di funzionamento del Sistema


Endocrino.

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