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Baron-Cohen et al hanno costruito e validato:il test Reading the Mind in the Eyes.
Cosa sostiene Pinker?che la musica sfrutti circuiti originariamente evoluti per il linguaggio.
Dopo le osservazioni di Klüver e Bucy nel 1937 sugli effetti comportamentali della
lobectomia temporale,Weiskrantz nel 1956 ha dimostrato che:una lesione bilaterale
amigdaloidea ha un impatto marcato sul comportamento emozionale e sociale delle
scimmie.
Intorno a quale età i bambini riescono a superare agevolmente il compito dei 'faux
pas'?Non prima dei 9-11 anni.
Il sistema a due vie di LeDoux e Zajonc prevede:Una via diretta (sotto-corticale), una via
indiretta (neo-corteccia).
Il termine split brain viene solitamente utilizzato per indicare pazienti sottoposti ad un
intervento di:Commissurotomia.
La dopamina sulle cellule del corpo striato svolge la funzione:eccitatoria sui neuroni del
circuito diretto e un'azione inibitoria sui neuroni della via indiretta.
La visione è un processo che produce descrizioni utili per l’osservatore a partire dalle
immagini del mondo esterno,Tale affermazione appartiene:Alla teoria di Marr(1982).
Le cellule che si trovano nella sostanza grigia del midollo spinale possono essere
raggruppate in:tutte le opzioni sono corrette.
Mira a una comprensione di come le persone arrivino a compiere delle scelte a livello
economico e a metterle in atto,tale affermazione riguarda:La neuroeconomia.
Nei paradigmi di attivazione, sono tipicamente misurate:le risposte a due o più compiti
che vengono assegnati durante una serie di scansioni condotte in una singola seduta di
sperimentazione.
Nella sostanza grigia del midollo spinale si individuano:due corna grigie anteriori e due
corna grigie posteriori.
Nisbett e Ross; Fiske e Taylor sono:Gli autori storicamente associati al concetto di social
cognition.
Per Bowlby, un bambino con attaccamento sicuro che si trovi a fronteggiare situazioni
potenzialmente allarmantiavrà maggiori probabilità di affrontarle in maniera efficace.
Per quanto concerne i test, con il termine sensibilità si indica:la capacità intrinseca di
un test di individuare in una popolazione di riferimento i soggetti affetti dal disturbo (ad
esempio, un deficit di memoria).
Per quanto concerne i test, il concetto di sensibilità:si integra con quello di specificità,
ovvero la capacità del medesimo test di individuare come casi negativi i soggetti non affetti
dal disturbo in questione.In neuroscienze "stesso lato" viene definito:Ipsilaterale.
Quale affermazione sul dendrite è vera:componente del neurone che tipicamente riceve
segnali in entrata.
Quale affermazione sul pregiudizio è corretta?Il pregiudizio fra riferimento alle attitudini e
ai sentimenti – siano essi positivi o negativi, e consapevoli o meno – che una persona sente
e prova nei confronti dei membri di altri gruppi.
Quale condizione viene rilevata dallo studio condotto da Rottenberg et al. Del 2002 nei
pazienti depressi?Mostravano minore reattività emozionale in presenza di stimoli tristi.
Quale fra questi moduli cognitivi non fa parte del modello della memoria di
lavoro:Buffer di conversione grafema-fonema.
Qual è il neurotrasmettitore che controlla le aree del cervello deputate alle funzioni
dell'attenzione, della memoria e dell'apprendimento ed è presente in minima quantità
in pazienti con Alzheimer?Acetilcolina.
Quali cellule si trovano nella sostanza grigia midollare?tutte le opzioni sono corrette.
Tra le seguenti affermazioni sulla teoria Gestalt quale è corretta?Le nostre esperienze
non sono caotiche o somma di parti ma olistiche “il tutto precede le parti, che assumono
significati diversi a seconda del tutto di cui sono parti”.
Tra le seguenti opzioni vi è una che non riguarda un esito clinico di un danno
significativo della corteccia frontale,Quale?Cecità corticale.
Tra le seguenti cellule, quali non popolano la sostanza grigia del midollo
spinale?Cellule piramidali.
Tra queste funzioni una sola non è svolta dalle cellule gliali,Quale?Consentono il
passaggio dell'informazione dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine.
Una stima attendibile del numero di cellule nervose che normalmente organizzano il
nostro cervello è:cento miliardi.
Come viene definita l'immagine corporea e lo schema corporeo?schema
corporeo=l’immagine corporea viene Il termine schema corporeo definisce una
rappresentazione cognitiva della posizione e dell’estensione del corpo nello spazio e
dell’organizzazione gerarchica dei singoli segmenti corporei, finalizzata principalmente
all’organizzazione dell’azione nello spazio. L’immagine corporea, invece, è un costrutto
multidimensionale caratterizzato dalle percezioni e dalle valutazioni dell’individuo in
merito al proprio aspetto fisico, quindi la rappresentazione soggettiva che ogni persona
ha del proprio corpo. Lo schema corporeo e l’immagine corporea sono termini che
spiegano come il cervello riesca a creare una rappresentazione del corpo. Lo schema
corporeo è legato al movimento e alle azioni, mentre l’immagine corporea è una
rappresentazione percettiva delle proprietà del corpo. Essa è cioè l’immagine di come il
corpo appare dall’esterno (dimensione, forma, colore). L’immagine corporea è inoltre
un’informazione che richiede consapevolezza, cosa di cui non necessita lo schema
corporeo. Inoltre, lo schema corporeo è caratterizzato da una maggiore adattabilità
dell’informazione. Se un braccio si muove nello spazio, è ovvio che le informazioni debbano
essere adattabili, cambiando di continuo nel tempo. Al contrario, l’informazione
dell’immagine corporea risulta più statica. La forma del nostro corpo, ad esempio non
cambia così di frequente. Lo schema corporeo e l’immagine corporea sono tra loro
indipendenti. É stato infatti rilevato che pazienti con lesioni cerebrali selettive sono in
grado di eseguire movimenti in modo appropriato, ma senza consapevolezza dei loro
movimenti e del loro corpo, e viceversa.
3Cosa sono i neurotrasmettitori? I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche rilasciate dal neurone;
esse attraversano la sinapsi e si legano ai recettori del neurone ricevente, influenzandone quindi l’attività e
portandolo alla generazione di un potenziale di azione. I neurotrasmettitori, nella sinapsi, vengono riassorbiti dal
neurone inviante attraverso il cosiddetto processo della ricaptazione (reuptake), questo processo agisce da
“freno” per l’azione del neurotrasmettitore; I neurotrasmettitori si legano ai recettori del neurone ricevente, proprio
come una chiave (key) si lega alla propria serratura (lock); Alcuni esempi di neurotrasmettitori: Dopamina:
Controlla i livelli di allerta in molte parti del cervello e presiede alle funzioni motorie;Nel morbo di Parkinson si
riscontra un calo nei livelli di dopamina con conseguente difficoltà nei movimenti volontari Norepinefrina
(Noradrenalina): Regola la risposta di funzioni vitali (battito cardiaco, respirazione) a situazioni di stress o
pericolo. Induce lo stato di allerta fisico e mentale e regola l’umore Serotonina: Regola l’umore e il sonno. Difetti
nella produzione di serotonina sono alla base dei disturbi depressivi,Il Prozac, un farmaco antidepressivo, agisce
bloccando la rimozione naturale dell’eccesso di serotonina Acido g-amminobutirrico (GABA): Il principale
neurotrasmettitore inibitorio
Glutammato: Il principale neurotrasmettitore eccitatorio,Fondamentale nei meccanismi
dell’apprendimento e della memoria a lungo termine.
4Cosa si intende per afasia e quale parte del cervello colpisce? Quali sono i tipi di
afasia—> è un disturbo della comunicazione verbale causata da una lesione acquisita del cervello e
si caratterizzata quindi per: lesione acquisita, Lesione focale dell’emisfero sinistro, Compromissione
della componente linguistica; compromissione dell’espressione, ripetizione, comprensione del
linguaggio,la lettura e scrittura.
La classificazione clinica dei disturbi afasici avviene secondo due criteri: Fluente (Il prototipo della
afasie fluenti è l’afasia di Wernicke, e quasi tutte le afasie fluenti sono caratterizzate da eloquio
logorroico ma comprensione assente, lesione ampia solitamente in zona Area di Wernicke) -Non
fluente ( ne esistono varie, hanno caratteristiche quali lesioni ampie, comprensione ridotta, eloquio
ridotto e agrammatico; i verbi vengono storpiati e spesso le parole chiuse eliminate dal parlato) o
Ripetizione conservata/ ripetizione compromessa.
L’afasia è un disturbo molto ampio da indagare nel quale sono presenti moltissime difficoltà come
disturbi semantici o fonologici. Altri tipi di afasia sono -globale (gravissimi deficit in tutti i settori,
spesso non riescono in nessun modo a comunicare o comprendere ma tavolta sono consapevoli del
loro problema e sperimentano disperazione) -di conduzione (eloquio abbastanza fluente ma con
svariati errori grammaticali/fonemici, la ripetizione è ridotta ma conservano buona parte della
comprensione) -trasncorticale (motoria/sensoriale o mista- risparmio della ripetizione, rispetto alle
altre prestazioni linguistiche.) e -anomica (una forma meno grave, eloquio fluente e corretto ma con
qualche difficoltà nella ricerca dei termini esattti, ripetizione e comprensione lievemente
compromesse).
5Descrivi i diversi tipi di attenzione—>L'attenzione è l'abilità di cogliere e rispondere a stimoli
provenienti dall'ambiente circostante; e non è un costrutto unitario, ma si possono identificare diversi tipi di
attenzione. Si può considerare una allocazione preferenziale di risorse di processamento e canali di risposta a
stimoli che sono diventati salienti e rilevanti per noi (livello psicologico) oppure riferirsi ad alternanze nella
selezione, intensità e durata delle risposte neurali a tali stimoli (livello neurale).
Si distingue la: -Allerta e attivazione (aspetti base dell'attenzione, che permettono al soggetto di estrarre
informazioni dall'ambiente circostante o di selezionare una risposta specifica);
~ Vigilanza o attenzione sostenuta (capacità di sostenere l'allerta verso uno stimolo o una
situazione monitorandolo continuativamente per il tempo appropriato);
-Attenzione selettiva (l'abilità di indagare e valutare eventi/stimoli e identificare e selezionare
quelli rilevanti in un dato momento);
-Attenzione divisa (l'abilità di mantenere attive a livello cognitivo le informazioni relative a più compiti).
6Descrivi il modello della working-memory→La Working Memory (Baddeley & Hitch, 1974) è
un sistema di memoria che si occupa contemporaneamente del mantenimento e del processamento
delle informazioni: ha funzioni esecutive, mantiene relativamente stabili gli eventi che sono avvenuti
nel passato, ha relazioni più strette con l’apprendimento e con altre funzioni cognitive Si collega alle
strutture della memoria a lungo termine Per Baddeley & Hitch (1974) la memoria di lavoro sostituisce
la memoria a breve termine ed è composta da quattro componenti:
a) un circuito fonologico (phonological loop) che mantiene l’informazione in forma fonologica
nell’ordine di presentazione b) un taccuino visuo-spaziale (visuo-spatial sketchpad) specializzato per
il mantenimento e l’elaborazione di informazione visiva e spaziale c) un buffer episodico che è il
sistema nel quale viene integrata l’informazione (proveniente dagli altri magazzini o dalla MLT) in
nuovi elementi, che possono poi essere ulteriormente elaborati d) un sistema esecutivo centrale
(central executive) che svolge funzioni di controllo, coordinamento e allocazione delle risorse
Per l’attivazione della memoria di lavoro si ipotizza un circuito comune bilaterale fronto parietale che
serve sia il dominio verbale che visuospaziale.
18La sostanza grigia del midollo spinale→Il midollo spinale è bilateralmente simmetrico ed è
costituito da una regione centrale di sostanza grigia a forma di H circondata da fasci di sostanza
bianca. Nella sostanza grigia si riconoscono due corna grigie anteriori (ventrali) e due corna grigie
posteriori (o dorsali). La porzione compresa tra le corna anteriori e posteriori è detta zona intermedia.
Corna anteriori: motoneuroni
Corna posteriori:
-Dorsalmente: neuroni di II ordine da cui origina il fascio spino – talamico
-Ventralmente: colonna di Clarke da cui origina il fascio spino – cerebellare
dorsale o diretto
-Medialmente: nucleo di Bechterew da cui origina il fascio spino cerebellare
ventrale o crociato
La sostanza grigia non è strutturalmente omogenea ma in essa si possono identificare vari
aggregati cellulari che si estendono per alcuni segmenti o per tutto il midollo spinale.
Le cellule che popolano la sostanza grigia possono essere raggruppate in 4 categorie:
1. Motoneuroni
2. Interneuroni i cui assoni proiettano ad altre cellule del midollo spinale
3. I neuroni di proiezione che danno origine ai fasci ascendenti che lasciano il
midollo spinale
4. Neuroni pregangliari del sistema nervoso autonomo (parasimpatico e
ortosimpatico).
24Quali sono le Strutture che compongono il sistema motorio—> Il sistema motorio rappresenta
un sistema gerarchico integrato in cui ciascun livello superiore controlla quello immediatamente sottostante grazie all’azione integrata di
vaste popolazioni neuronali. L’organizzazione del sistema motorio si basa su tre livelli di controllo: il midollo spinale, i sistemi a
proiezione discendente del tronco dell’encefalo, e le aree motorie della corteccia. L’integrazione di queste informazioni con i comandi
motori viene conseguita mediante meccanismi a feed-back a feed-forward e adattivi. Inoltre, il sistema motorio presenta
un’organizzazione di tipo gerarchico e parallela. In virtù dell’organizzazione gerarchica del controllo motorio i livelli inferiori sono in
grado di generare movimenti di tipo riflesso senza l’intervento dei sistemi superiori. I centri superiori possono limitarsi a dare comandi di
carattere generale senza dover specificare i dettagli dell’azione. L’organizzazione in parallelo dei sistemi discendenti fa si che certe
funzioni possono essere controllate in modo relativamente indipendente. Il midollo spinale costituisce il livello più basso
dell’organizazione gerarchica infatti media le attività motorie stereotipate dei riflessi. I circuiti che mediano queste risposte
sono in grado di funzionare anche quando il midollo spinale viene disconnesso dalle regioni del SNC. Il tronco dell’encefalo contiene
due sistemi neuronali disposti in parallelo, il sistema mediale e quello laterale i cui assoni proiettono alle reti degli interneuroni e dei
motoneuroni del midollo spinale. I sistemi mediali del tronco dell’encefalo svolgono un ruolo importante nel controllo della postura in
quanto integrano informazioni visive e vestibolari con le informazioni somatosensitive. I sistemi laterali controllano i muscoli distali degli
arti e sono perciò importanti per l’esecuzione dei movimenti fini diretti ad uno scopo. La corteccia motoria comprende: la corteccia
motoria primaria, e la la corteccia motoria secondaria. Quest’ultima è ulteriormente suddivisa nell’area premotoria laterale (o corteccia
premotoria) e nell’area motoria supplementare. Ciascuna di queste aree proietta al midollo spinale, direttamente, per il tratto
corticospinale e indirettamente attraverso i sistemi motori del tronco dell’encefalo. L’area premotoria laterale e l’area supplementare,
che sono importanti per la coordinazione e la pianificazione delle sequenze motorie complesse, ricevono informazioni dalle cortecce
associative parietali e prefrontale e proiettano alla corteccia motrice primaria.