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PSICOLOGIA
GENERALE
DI FONZO FRANCESCA
Programma
Definizione di psicologia e suo oggetto di studio
I metodi della psicologia (sperimentale, clinico, psicometrico)
Settori applicativi della psicologia e relazioni con altre discipline
Carattere e classificazione dei fenomeni psichici
Neuropsicologia, campi e metodi d'indagine
La percezione
L’immaginazione e le differenze con la percezione
Attenzione
09/02/22
•
La memoria: fasi del processo mnesico, tipi di comportamenti mnesici, struttura
della memoria, influenze sulla memoria, l’oblio
•
Funzioni esecutive-frontali
•
L’apprendimento: tipi di apprendimento, tipi di rinforzo, estinzione,
generalizzazione, applicazioni terapeutiche
•
La motivazione: definizione e principali teorie sulla motivazione
•
Il linguaggio: definizione e funzioni, tipi di linguaggio, fasi di acquisizione del
linguaggio
•
Pensiero
•
Vigilanza
•
Le emozioni e la loro relazione con la razionalità
•
Comunicazione
09/02/22
Definizione
09/02/22
Ma in particolare:
09/02/22
I metodi della Psicologia
-
Per i test proiettivi le prove a carico della loro attendibilità e validità sono
scarse e contraddittorie; eppure la fertilità dei risultati ottenuti in sede
clinica li rende un ausilio talvolta impareggiabile.
-
Bisogna rammentare sempre che i test sono dei mezzi, non dei fini.
I METODI DELLA PSICOLOGIA
•
Metodo clinico: nato successivamente al metodo sperimentale (anche in
polemica con quest’ultimo), cerca di spiegare il comportamento del
soggetto attraverso lo studio e l’analisi della personalità individuale, della
sua storia e del suo dinamismo.
•
Tramite il un approccio storico- motivazionale si ricerca il significato e le
motivazioni soggettive del comportamento individuale.
Limiti del metodo clinico:
Professionista abilitato nell’ambito della psicologia con una specializzazione nel campo
applicativo dello studio delle relazioni
tra cervello e comportamento.
Solitamente un neuropsicologo ha una laurea in psicologia e un ulteriore training nel
campo specialistico della neuropsicologia clinica.
Obiettivi della Neuropsicologia
09/02/22
Influenze di altri processi psichici
• Bisogni organici
• Valore individuale degli oggetti
• Famigliarità
• Aspettative
• Consenso sociale
Influenze di altri processi psichici
Perché ci sia percezione è necessario che ci sia una stimolazione degli organi
di senso, ma la relazione non si spinge molte oltre; non bisogna pensare,
infatti, che ci sia una stretta corrispondenza fra realtà fisica, oggettiva e
realtà percettiva, soggettiva, fenomenica. Ne sono una chiara dimostrazione
casi di:
• Assenza fenomenica in presenza di oggetti fisici;
• Presenza fenomenica in assenza di oggetti fisici;
• Discrepanza fra oggetto fenomenico e fisico.
La Percezione
• In altri termini il frutto della percezione porta le tracce non solo dell’oggetto
stimolo, ma anche del soggetto percipiente.
• Vicinanza;
• Somiglianza;
• Chiusura;
• Continuità di direzione;
• Buona forma;
• Esperienza passata.
Le Emozioni
• La differenza fra il sogno e il delirio sta nel fatto che il primo avviene
durante il sonno, il secondo in stato di veglia; il primo è spesso
accompagnato dalla consapevolezza che non appartiene alla realtà
(comunque il risveglio tronca l’eventuale illusione di realtà); il secondo
invece risulta reale al soggetto delirante.
Il sonno e il sogno
• Qual è la funzione del sonno e il sogno?
• Gli studi sulla deprivazione di sonno e di sogni
hanno mostrato che entrambi difendono la
nostra salute mentale e la capacità di avere
un valido contatto con il mondo esterno.
La durata del sonno varia da specie a specie e
nello stesso individuo, a seconda dell’età.
Inoltre esistono grandi variabilità
interindividuali; sembra che sia addirittura
possibile, previo addestramento, ridurre la
quantità di sonno necessario per avere buoni livello
di rendimento.
Ontogenesi Delle Emozioni
• TIPI DI RAGIONAMENTO:
o Deduttivo
o Induttivo
•
I concetti, i giudizi, il ragionamento rappresentano l’espressione più
elevata nella quale si attua l’intelligenza.
Il Pensiero
•
Il pensiero evolve qualitativamente per tutto lo sviluppo ontogenetico, per
cui le caratteristiche del pensiero infantile sono diverse da quello dell’età
adulta e da quello della senescenza.
•
Per lo psicologo sono pensiero anche tutte quelle attività mentali che non
rispondono a principi di logica, razionalità, creatività, o perché gli
strumenti logici non si sono ancora formati o per l’intervento di una
componente affettiva; la psicologia infatti, si interessa anche del pensiero
prevenuto, del pensiero psicotico e del pensiero nevrotico.
Tipi di Pensiero
•
PENSIERO PRODUTTIVO: è quel pensiero capace di ristrutturare i dati
a disposizione ai fini di risolvere il problema, usando oggetti e metodi
altrove familiari in contesti nuovi.
•
PENSIERO QUOTIDIANO: è quel pensiero che trascura le lacune
dell’informazione, le colma con l’immaginazione, giunge ad una soluzione
che assume come valida anche se non ce n’è alcuna garanzia.
Tipi di Pensiero
PENSIERO PREVENUTO:
si esprime principalmente attraverso lo stereotipo che è una credenza rigida.
resiste a modificazioni di fronte al dato di realtà.
In genere è determinato sempre da ragioni di tipo affettivo.
È irrazionale.
L’Immaginazione
Si può cominciare con la constatazione ovvia che l’uomo, come altri animali,
per oltre un terzo della propria vita vive un particolare stato di coscienza per
cui è isolato in vario grado dagli stimoli ambientali e vede e sente cose che
esistono solo nella sua testa: cioè dorme e sogna.
Studio Livelli di Vigilanza
•
Un altro aspetto di studio dei livelli di vigilanza è quello dell’arousal, che
presuppone che il livello di vigilanza vari lungo un continuum dal sonno
all’eccitazione diffusa.
•
Fra livello di attivazione ed efficienza prestazionale esiste una relazione ad
U capovolta.
•
Il concetto di livello di attivazione richiede l’introduzione del concetto di
ATTENZIONE, intesa come la capacità di tendere l’energia psichica
dirigendola verso un determinato campo con esclusione degli altri.
L’Attenzione
3. Attenzione spaziale
• per la selezione della posizione spaziale degli stimoli (corteccia
parietale posteriore, nuclei talamici) “VIA DEL DOVE”
• per la selezione degli attributi degli stimoli (forma, colore, dimensioni)
(corteccia prefrontale) “VIA DEL CHE COSA”
Disturbi dell’Attenzione
• Cause “Fisiologiche” (stanchezza)
• Cause Tossiche (farmaci, droghe, tossici esogeni….)
• Cause psicologiche (lo stato emotivo influenza fortemente l’attenzione)
• Cause psichiatriche
• Cause organiche
o traumi
o disturbi di circolo
o demenze organiche
o stati confusionali
o oligofrenia
Attenzione
La Memoria
La capacità mnesica non è costante nel corso della vita umana, ma presenta
fasi di sviluppo:
-Nel secondo e terzo anno di vita, grazie alla possibilità di formarsi una
immagine mentale (astrazione) è possibile l’imitazione differita.
Gli esseri umani sono nati con il tratto caratteristico della curiosità,
dell’esplorazione e del gioco.
o codifica
o consolidamento
o immagazzinamento
SISTEMI MULTIPLI DI MEMORIA
Risponde a tre criteri:
• Si riferisce ad una conoscenza generale dei fatti e dei concetti che non è legata a
nessun tempo, o luogo, particolari. Il prodotto di questa memoria contribuisce
all’esperienza del sapere, o dell’aver familiarità con un fatto o un’associazione
di fatti. La conoscenza è organizzata per categorie.
• Sistema visivo della forma della parola, che controlla l’informazione sulle
caratteristiche fisiche e ortografiche
• Sistema uditivo della forma della parola, che controlla l’informazione
fonologica e acustica
• Sistema descrittivo-strutturale che controlla l’informazione riguardo alle
relazioni fra le parti di un oggetto che specificano la sua forma e struttura
Memoria Procedurale
09/02/22
Amnesia
• Amnesia anterograda
• Amnesia retrograda di entità variabile
• Intelligenza, linguaggio e MBT normali
• Memoria implicita preservata
Amnesia Globale
2) A LIVELLO DIENCEFALICO
Le strutture diencefaliche possono essere danneggiate anche dall’etilismo
cronico. L’amnesia da alcolismo cronico prende il nome di sindrome di
Korsakoff:
confabulazioni (provocate/spontanee)
anosognosia: mancata consapevolezza di malattia
3) A LIVELLO FRONTOBASALE
Amnesia e deficit della
memoria semantica
• Alcuni pazienti mostrano deficit di memoria semantica:
o memoria episodica intatta
• Gli amnesici possono apprendere abilità motorie anche quando sono incapaci di
ricordare esplicitamente quando abbiano appreso tali abilità
09/02/22
L’Apprendimento
•
Tutti gli organismi possono essere condizionati ma l’efficienza
dell’apprendimento varia con l’età: è stato dimostrata la possibilità di un
condizionamento operante prenatale;
•
Di solito soggetti molto giovani o molto vecchi forniscono prestazioni
lievemente inferiori;
•
Con il condizionamento rispondente possono essere messe sotto controllo
numerose reazioni dell’organismo, e cioè può essere utilizzato a fini
terapeuti.
La motivazione
Tale definizione, per quanto esatta, risulta generica e non rende merito della
complessità del meccanismo motivazionale alla base del comportamento
umano. E ’evidente , infatti, che il comportamento umano può essere
sostenuto da bisogni basilari legati alla sopravvivenza (es. la fame) e bisogni
di tipo cognitivo (per es. ideologie, principi).
Teorie sulla motivazione
Teoria pulsionale: la presenza di uno stato di bisogno (oltre una certa soglia)
determina la motivazione all’azione, in seguito alla quale si può accedere alla
soddisfazione del bisogno (regressione del segnale sotto la soglia) con
conseguente inibizione della motivazione. L’attività motivata, quindi, sarebbe
retta da un meccanismo omeostatico.
Teorie sulla motivazione
Teoria etologica: Konrad Lorenz sostiene che le pulsioni, pur innate e
istintive, per poter attivare il comportamento devono potersi esprimere in
determinati periodi sensibili o critici, trascorsi i quali, quel comportamento
non potrà più attivarsi, a scapito della complessità dell’espressione
comportamentale del soggetto. Lorenz riuscì, inoltre, a dimostrare che lo
stimolo in grado di scatenare la condotta istintiva (sempre e solo nel periodo
sensibile) può anche non essere quello originario, naturale ma appreso
(es.imprinting).
Teoria Etologica
Un tale tipo di teoria ha dei risvolti pratici molto concreti, poiché postula che
di fronte a compiti di tipo complesso è conveniente mantenersi ad un livello di
attivazione non molto alto; al contrario, compiti semplici e di routine resistono
a livelli di ansia molto alti.
La semplicità dell’equazione è complicata dal fatto che non tutti gli individui
hanno un livello di eccitabilità e reattività ansiosa uguale.
-Anche questa teoria, per quanto più dinamica e meno meccanicista delle altre,
trova ampie dimostrazioni contrarie in molte vicende di vita reale.
Acquisizione del linguaggio
• L’acquisizione del linguaggio procede secondo una progressione regolare e
costante, indipendentemente dalla lingua parlata:
o Suoni (fin dalla nascita)
o Balbettio (dai 6 mesi di vita)
o Prime parole (dai 6 ai 12 mesi di vita)
o Prime frasi (dopo 1 anno di vita)
o Aumento della lunghezza, complessità, correttezza grammaticale (dai
2anni in poi)
o Struttura linguistica completa ed un vocabolario di circa 2000 parole
(5 anni)
Come si apprende a parlare
Con Chomsky si afferma l’idea che esista una disposizione interna biologica
dell’uomo verso l’acquisizione linguistica.
Sviluppo del linguaggio
• Eloquio spontaneo
• Fluidità verbale
• Denominazione
• Comprensione e costruzioni di frasi
• Ripetizione
• Lettura
• Scrittura
L’organizzazione funzionale
del sistema linguistico
Oggi sembra che le regioni coinvolte nel linguaggio siano molto più distribuite e
richiedano la collaborazione di entrambi gli emisferi.
L’organizzazione funzionale
del sistema linguistico
Le prime fonti di conoscenze sono stati gli studi su pazienti in cui delle lesioni
focali avevano alterato la funzione linguistica:
1861, Paul Broca: una lesione nella parte infero-posteriore del lobo frontale
inferiore sinistro (area di Broca) provoca un deficit di produzione
linguistica.
1875, Carl Wernicke: una lesione nella parte posteriore della corteccia
temporale (area di Wernicke) sinistra provoca un deficit di comprensione.
La comunicazione
• La comunicazione
CONSAPEVOLEZZA
La Comunicazione
Per quanto ci si possa sforzare, nessuno di noi riuscirà mai a non comunicare.
09/02/22
Intelligenza
09/02/22
L’intelligenza
09/02/22
Intelligenza
09/02/22
Problem Solving
09/02/22
Problem Solving
09/02/22
Intelligenza
09/02/22
Inteligenza e Ambiente
• INTELLIGENZA E AMBIENTE
E’ fondamentale considerare la questione del rapporto tra l'intelligenza e
l’ambiente.
Non si può non considerare che la maggior parte dei test che valutano
l'intelligenza (come la WAIS-R) non sono "culture free" (cioè scevri
dall'effetto culturale) sebbene lo dichiarino. L'effetto culturale è dunque
importante nell'esito finale del test e, di conseguenza, influisce anche sulla
valutazione dell'intelligenza.
09/02/22
• La psicologia risolve la dialettica tra componenti innate e ambientali
nello sviluppo dell'intelligenza evidenziando come la componente
genetica sembra rappresentare una disponibilità, mentre la
componente educativa rappresenta un fattore di innesco per tradurre
un potenziale in una funzionalità effettiva.
09/02/22
• Per quanto riguarda l'avanzare dell'età, il rendimento su alcune scale del
WAIS tende a diminuire, mentre su altre rimane stabile o aumenta.
Le caratteristiche legate all'intelligenza fluida (acquisizione di nuovi
stimoli e autocorrezione) tendono a diminuire dopo i 60 anni, mentre
L'intelligenza cristallizzata (uso ottimale del proprio patrimonio di
strategie, conoscenze, competenze) aumenta in maniera
09/02/22
Studi differenziali sull-intelligenza
09/02/22
La teoria delle intelligenze multiple
09/02/22
Intelligenze multiple
09/02/22
Intelligenze multiple
09/02/22
Intelligenze multiple
09/02/22
Intelligenze multiple
09/02/22
Intelligenze multiple
09/02/22
Intelligenze multiple
09/02/22