Psicologia
Sezione I
Cenni anatomici: Il cervello è l’organo fondamentale delle attività cognitive, esso è composto da miliardi di
cellule nervose chiamate neuroni che sono connesse tramite connessioni chiamate sinapsi. Nella corteccia
ci sono miliardi di sinapsi, le funzioni di questa parte del cervello sono: controllo dell’attività motoria
dell’organismo, produzione del linguaggio, funzioni di attenzione, elaborazione del pensiero e
organizzazione della mente nel suo complesso. Il sistema nervoso centrale è una struttura in larga parte
simmetrica ed è composto dall’encefalo e dal midollo spinale. L’encefalo a sua volta si divide in strutture
corticali e sottocorticali. La corteccia cerebrale, composta da 2 emisferi cerebrali (destro e sinistro), è
suddivisa in 4 lobi: lobo frontale (ha funzione di elaborazione delle azioni e il controllo dei movimenti,
regola anche la personalità dell’individuo), lobo parietale (qui vengono elaborate funzioni complesse che
riguardano le sensazioni somatiche, l’immagine corporea e la localizzazione spaziale), lobo occipitale (sede
della percezione visiva), lobo temporale (connessa alle funzioni uditive, all’apprendimento, alla memoria, al
linguaggio e alle emozioni). I centri del linguaggio sono generalmente localizzati nei lobi temporale e
frontale posti nell’emisfero sinistro.
Caratteristiche del sistema nervoso centrale: Il sistema nervoso possiede plasticità cioè la capacità, tipica
dei circuiti nervosi, di mutare le loro caratteristiche funzionali e strutturali in ragione delle stimolazioni
sensoriali per adattarsi progressivamente all’ambiente. E’ una proprietà che riguarda sostanzialmente la
corteccia cerebrale.
Prima infanzia: Tra la nascita e l’inizio del funzionamento degli apparati sensoriali esiste un periodo di
particolare sensibilità del sistema nervoso centrale alle influenze del mondo esterno, denominato periodo
critico. Questo periodo è un fenomeno di progressiva sintonizzazione tra mondo cerebrale e mondo
esterno. E’ un evento complesso che implica forme di accomodamento e di selezione di determinati circuiti
cerebrali al fine di generare un comportamento che garantisca la sopravvivenza. L’assenza di stimolazione
nel periodo critico produce danni, spesso irreversibili, dal momento che molte competenze vengono
acquisite durante il corso della vita e non appaiano integralmente determinate da fattori genetici.
Lo sviluppo del sistema nervoso nell’adulto: Si pensava che una volta terminata le acquisizioni del periodo
critico, il cervello tendesse a stabilizzarsi. Ricerche recenti hanno dimostrato che nel cervello adulto
esistono seppure in misura ridotta, zone di plasticità. Questo fenomeno probabilmente è alla base della
capacità di apprendimento continuo durante tutta la vita dell’essere umano. Anche il corpo si modifica ben
oltre l’adolescenza per es nelle persone che imparano a leggere il Brailee si verifica un’espansione della
rappresentazione della zona cutanea corrispondente al dito impiegato per la lettura. Il cervello quindi
rimane plastico anche negli adulti e va allenato per mantenerlo efficiente e funzionale.
Percezione e attenzione
La prospettiva psicofisiologica: La teoria sulla percezione dei colori fu formulata da Hermann von Helmholtz
che sosteneva l’esistenza, nell’uomo, di recettori differenti, sensibili agli spettri cromatici del rosso,
dell’azzurro e del verde. Helmholtz considerava fondamentale per l’esperienza percettiva l’attiva
organizzazione dei dati sensoriali, un oggetto non è solo il semplice risultato di sensazioni, ma anche
l’effetto implicito delle esperienze passate.
La prospettiva gestaltica: La teoria di Gestalt sostiene che la percezione non dipende dai singoli elementi,
ma dalla strutturazione di questi elementi in un insieme organizzato (Gestalt=forma). L’organizzazione
finale prevale sempre sugli elementi singoli. Wertheimer descrisse i vari principi dell’organizzazione
percettiva: principio di vicinanza o prossimità (tendiamo ad accorpare visivamente elementi vicini),
principio di somiglianza (percepiamo più nettamente gli elementi simili di una serie rispetto agli elementi
dissimili), principio di chiusura (tendiamo a percepire nella loro unità e quindi a completare le figure non
complete), principio della continuità o destino comune (tendiamo a vedere certe forme come esito di una
prosecuzione piuttosto che di un contrasto), principio della buona forma o della pregnanza (tendiamo a
percepire più intuitivamente le figure simmetriche). A questi principi di aggiunge quello dell’esperienza
passata teorizzato da Wertheimer, in base al quale il vissuto dell’individuo influenza il suo modo di
percepire le forme.
La prospettiva funzionalista:
La prospettiva cognitivista:
Le illusioni percettive:
La costanza percettiva:
Le illusioni ottiche:
L’attenzione:
La coscienza
La prospettiva psicanalista:
La memoria
La facoltà di ricordare:
Modello associativo:
Il modello pluri-componenti:
Lo sviluppo cognitivo:
Jean Piaget
Il ruolo dell’insegnante nel processo di apprendimento:
Lo stadio senso-motorio
Lo stadio preoperatorio
Teorie dell’intelligenza
La teoria di Gardner:
La dimensione creativa:
Il rapporto mente-cervello:
Fonetica e fonologia:
Il sistema fonatorio:
La teoria di Skinner:
La teoria di Chomsky:
Pensiero e discorso:
La prossemica:
La cinesica:
Sezione II
Sviluppo socio-emotivo
La teoria di Freud:
Heinz Kohut:
Donald Winnicott:
La teoria di Spitz:
La teoria di Mahler:
La teoria di Stern:
L’individuo e l’ambiente:
Teoria di Sroufe:
La teoria di Izard:
Teorie sull’adolescenza:
L’approccio psicoanalitico:
Le sfide dell’adolescenza:
Il giudizio sociale:
Definizione di atteggiamento:
Metodi espliciti:
metodi impliciti:
Il pregiudizio:
I processi di gruppo:
La teoria situazionale:
L’approccio transazionale:
Il potere:
Dinamiche di gruppo:
Coesione:
Il leader educativo:
Pedagogia
Sezione I
L’educazione ebraica:
Socrate:
Platone e Isocrate:
Platone:
Isocrate:
Aristotele:
Clemente Alessandrino:
Giovanni Crisostomo:
Agostino:
Il monachesimo:
La rinascita carolinga:
Tommaso d’Aquino:
La pedagogia kantiana:
La pedagogia idealistica:
La pedagogia hegeliana:
Il Positivismo e l’educazione:
Saint-Simon:
L’attivismo in Europa:
L’attivismo in Germania:
Adolphe Ferriere:
Eduard Claparede:
Il personalismo in Italia:
Helen Parkhurst:
Carleton W. Washburne:
Carl Rogers:
Paulo Freire:
Il comportamentismo:
Il condizionamento classico di Pavlov:
Il cognitivismo:
Il costruttivismo:
Piaget, Vygotskij:
Sociocostruttivismo e apprendimento:
L’apprendimento imitativo:
L’apprendimento significativo:
Stili cognitivi:
La modificabilita cognitiva:
Il modello Felder-Silverman:
L’orientamento a scuola:
Sezione III Ambienti di apprendimento, relazioni educative e dimensione interculturale della scuola
Analisi dei bisogni nelle organizzazioni educative e nelle agenzie di formazione, il progetto educativo:
Watzlawick e Bauman:
L’approccio sistemico:
La relazione insegnante-allievo:
La professionalità docente:
L’insegnante riflessivo:
Il contesto ambientale:
Scuola ed extrascuola:
Le Dichiarazioni internazionali:
La normativa italiana:
L’educazione interculturale:
L’orientamento:
L’apprendimento dell’italiano:
La Lifelong Education:
Le associazioni ambientaliste:
Greenpeace:
Il WWF:
Legambiente:
Sezione IV
BES, disabilità e problematiche giovanili
Capitolo 15 Bisogni educativi speciali e disabilita
Introduzione ai BES:
Lo svantaggio:
La dislessia:
La disgrafia e la disortografia:
La discalculia:
La classificazione dell’ICF:
Il concetto di handicap:
Il modello ICF:
Definizioni:
ICF-CY:
Scuola e tossicodipendenza:
Bullismo a scuola:
Il cyberbullismo:
Antropologia
I precursori dell’antropologia:
Lafitau e i selvaggi:
L’evoluzionismo:
James Frazer:
Il Ramo d’oro:
Franz Boas:
Famiglia e società:
L’etnosociologia di Durkheim:
La coscienza collettiva:
La religione:
Il diffusionismo:
Il neo-evoluzionismo:
Lingua e cultura:
Genere, sesso e relazioni sociali: differenze, disuguaglianze e gerarchie tra uomo e donna:
Nuova immigrazione:
Migrazione e adolescenza:
Le strategie di adattamento:
Programmazione d’istituto:
Programmazione educativa:
Programmazione didattica:
La programmazione curricolare:
Metodi di insegnamento:
Metodi di apprendimento:
Metodi analitici:
Metodo globale:
Metodo naturale:
Metodo direttivo:
Strategie didattiche:
La didattica motivazionale:
L’individualizzazione dell’insegnamento:
La personalizzazione educativa:
La metodologia didattica:
Modelli a confronto:
L’istruzione programmata:
La didattica modulare:
La mappa concettuale:
Il lavoro di gruppo:
La didattica metacognitiva:
Il mastery learning:
Il problem solving:
Il focus group:
Il peer tutoring:
La ricerca-azione:
La ricerca sperimentale:
Microlearning e EAS:
La didattica ludica:
Capitolo 4 Tecniche didattiche
Il role playing:
Il brain-storming:
Il circle time:
I media a scuola:
Scuola e televisione:
Le generazioni digitali:
Il coding a scuola:
La scuola digitale:
La didattica multimediale:
Lo strumento e-book:
Il blog:
I wiki:
I podcast:
La didattica integrata:
Capitolo 7 Le principali teorie per la valutazione degli apprendimenti e dei processi formativi
La valutazione degli apprendimenti e dei processi formativi:
Altri modelli:
Criteri pedagogici:
L’esame di Stato:
L’esame di Stato: