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Sintesi manuale per la seconda prova

Psicologia

Sezione I

Psicologia dello sviluppo, intelligenza e creatività

Capitolo 1 Percezione, attenzione e memoria

Il cervello e la sua struttura

Cenni anatomici: Il cervello è l’organo fondamentale delle attività cognitive, esso è composto da miliardi di
cellule nervose chiamate neuroni che sono connesse tramite connessioni chiamate sinapsi. Nella corteccia
ci sono miliardi di sinapsi, le funzioni di questa parte del cervello sono: controllo dell’attività motoria
dell’organismo, produzione del linguaggio, funzioni di attenzione, elaborazione del pensiero e
organizzazione della mente nel suo complesso. Il sistema nervoso centrale è una struttura in larga parte
simmetrica ed è composto dall’encefalo e dal midollo spinale. L’encefalo a sua volta si divide in strutture
corticali e sottocorticali. La corteccia cerebrale, composta da 2 emisferi cerebrali (destro e sinistro), è
suddivisa in 4 lobi: lobo frontale (ha funzione di elaborazione delle azioni e il controllo dei movimenti,
regola anche la personalità dell’individuo), lobo parietale (qui vengono elaborate funzioni complesse che
riguardano le sensazioni somatiche, l’immagine corporea e la localizzazione spaziale), lobo occipitale (sede
della percezione visiva), lobo temporale (connessa alle funzioni uditive, all’apprendimento, alla memoria, al
linguaggio e alle emozioni). I centri del linguaggio sono generalmente localizzati nei lobi temporale e
frontale posti nell’emisfero sinistro.

Caratteristiche del sistema nervoso centrale: Il sistema nervoso possiede plasticità cioè la capacità, tipica
dei circuiti nervosi, di mutare le loro caratteristiche funzionali e strutturali in ragione delle stimolazioni
sensoriali per adattarsi progressivamente all’ambiente. E’ una proprietà che riguarda sostanzialmente la
corteccia cerebrale.

Prima infanzia: Tra la nascita e l’inizio del funzionamento degli apparati sensoriali esiste un periodo di
particolare sensibilità del sistema nervoso centrale alle influenze del mondo esterno, denominato periodo
critico. Questo periodo è un fenomeno di progressiva sintonizzazione tra mondo cerebrale e mondo
esterno. E’ un evento complesso che implica forme di accomodamento e di selezione di determinati circuiti
cerebrali al fine di generare un comportamento che garantisca la sopravvivenza. L’assenza di stimolazione
nel periodo critico produce danni, spesso irreversibili, dal momento che molte competenze vengono
acquisite durante il corso della vita e non appaiano integralmente determinate da fattori genetici.

Lo sviluppo del sistema nervoso nell’adulto: Si pensava che una volta terminata le acquisizioni del periodo
critico, il cervello tendesse a stabilizzarsi. Ricerche recenti hanno dimostrato che nel cervello adulto
esistono seppure in misura ridotta, zone di plasticità. Questo fenomeno probabilmente è alla base della
capacità di apprendimento continuo durante tutta la vita dell’essere umano. Anche il corpo si modifica ben
oltre l’adolescenza per es nelle persone che imparano a leggere il Brailee si verifica un’espansione della
rappresentazione della zona cutanea corrispondente al dito impiegato per la lettura. Il cervello quindi
rimane plastico anche negli adulti e va allenato per mantenerlo efficiente e funzionale.

Percezione e attenzione

La percezione, definizione e teorie: La percezione è il processo cognitivo che ci consente di trarre


informazioni dal mondo esterno attraverso l’integrazione tra le sensazioni raccolte mediante gli organi di
senso e le esperienze pregresse. E’ un fenomeno complesso che implica il concorso di elementi fisiologici e
condizioni soggettive (intelligenza, affettività).

La prospettiva psicofisiologica: La teoria sulla percezione dei colori fu formulata da Hermann von Helmholtz
che sosteneva l’esistenza, nell’uomo, di recettori differenti, sensibili agli spettri cromatici del rosso,
dell’azzurro e del verde. Helmholtz considerava fondamentale per l’esperienza percettiva l’attiva
organizzazione dei dati sensoriali, un oggetto non è solo il semplice risultato di sensazioni, ma anche
l’effetto implicito delle esperienze passate.

La prospettiva gestaltica: La teoria di Gestalt sostiene che la percezione non dipende dai singoli elementi,
ma dalla strutturazione di questi elementi in un insieme organizzato (Gestalt=forma). L’organizzazione
finale prevale sempre sugli elementi singoli. Wertheimer descrisse i vari principi dell’organizzazione
percettiva: principio di vicinanza o prossimità (tendiamo ad accorpare visivamente elementi vicini),
principio di somiglianza (percepiamo più nettamente gli elementi simili di una serie rispetto agli elementi
dissimili), principio di chiusura (tendiamo a percepire nella loro unità e quindi a completare le figure non
complete), principio della continuità o destino comune (tendiamo a vedere certe forme come esito di una
prosecuzione piuttosto che di un contrasto), principio della buona forma o della pregnanza (tendiamo a
percepire più intuitivamente le figure simmetriche). A questi principi di aggiunge quello dell’esperienza
passata teorizzato da Wertheimer, in base al quale il vissuto dell’individuo influenza il suo modo di
percepire le forme.

La prospettiva funzionalista:

La prospettiva cognitivista:

Le illusioni percettive:

La costanza percettiva:

Le illusioni ottiche:

L’attenzione:

La coscienza

La ricerca sui processi di coscienza:

La prospettiva psicanalista:

La memoria

La facoltà di ricordare:

Modello associativo:

Il modello pluri-componenti:

Il modello HIP (human information processing):

Capitolo 2 Lo sviluppo cognitivo e le teorie sull’intelligenza

Lo sviluppo cognitivo:

Jean Piaget
Il ruolo dell’insegnante nel processo di apprendimento:

Una nuova disciplina, l’epistemologia genetica:

Dall’embrione agli stati dello sviluppo:

Lo stadio senso-motorio

Lo stato senso-motorio (prima fase):

Lo stato senso-motorio (seconda fase):

Lo stato senso-motorio (terza fase):

Lo stato senso-motorio (quarta fase):

Lo stato senso-motorio (quinta fase):

Lo stato senso-motorio (sesta fase):

Lo stadio preoperatorio

Lo stadio preoperatorio (prima fase):

Lo stadio preoperatorio (seconda fase):

Lo stadio operatorio concreto:

Lo stadio operatorio formale:

Lev Semenovic Vygotskij:

Confronto con Piaget:

La zona di sviluppo prossimale e il processo di interiorizzazione:

L’importanza degli stimoli-mezzo nello sviluppo delle funzioni psichiche:

Jerome Seymour Bruner:

Bruner e il pensiero narrativo:

Teorie dell’intelligenza

Le teorie di Spearman e Thurstone:

Robert Sternberg e la teoria triarchica dell’intelligenza:

La teoria di Gardner:

La teoria di Goleman sull’inelligenza emotiva:

Creatività e pensiero divergente

La dimensione creativa:

Il pensiero laterale e il pensiero verticale:

l pensiero convergente e il pensiero divergente:


Capitolo 3 Le neuroscienze

Il rapporto mente-cervello:

Le ricadute sulla formazione degli studi delle neuroscienze:

I neuroni specchio e gli studi di Rizzolanti:

Capitolo 4 Lo sviluppo del linguaggio

Fisiologia del linguaggio

Fonetica e fonologia:

I suoni e il sistema uditivo:

Il sistema fonatorio:

Le tappe dello sviluppo linguistico:

Teorie sullo sviluppo del linguaggio:

La teoria di Skinner:

La teoria di Chomsky:

Il linguaggio come strumento di pensiero:

Pensiero e discorso:

La natura linguistica della mente:

La comunicazione non verbale

Comunicazione senza parole:

La prossemica:

La cinesica:

Sezione II

Sviluppo socio-emotivo

Capitolo 5 Sviluppo psicodinamico, sociale ed emotivo

Le teorie di Freud ed Erikson:

La teoria di Freud:

Lo sviluppo psico-sociale di Erikson:

La psicoanalisi infantile post-freudiana

Anna Freud e Melanie Klein:

Heinz Kohut:
Donald Winnicott:

La teoria di Spitz:

La teoria di Mahler:

La teoria di Stern:

L’individuo e l’ambiente:

L’approccio etologico di Bowlby:

Bronfenbrenner e la scuola ecologica:

Teorie dello sviluppo emotivo

Emozioni e competenza emotiva:

Teoria di Sroufe:

La teoria di Izard:

Bandura e il rinforzo sociale:

Capitolo 6 Analisi della personalità: tratti e fattori

Tratti e fattori, definizioni di base:

La psicologia dei tratti di Allport

La psicologia dei bisogni di Murray

La teoria della motivazione umana, Maslow:

Teorie fattoriali (Eysenck e Catell)

L’approccio fattoriale di Raymond Cattell:

Teoria dei Big Five:

La teoria dei costrutti personali di Kelly:

L’apprendimento cognitivo-sociale di Mischel:

Capitolo 7 L’adolescenza: teorie e modelli interpretativi

Immagini psico-sociali dell’adolescenza:

Teorie sull’adolescenza:

L’approccio psicoanalitico:

Le sfide dell’adolescenza:

L’adolescenza come prodotto culturale e fenomeno storico:


Sezione III

Processi psico-sociali individuali e di gruppo

Capitolo 8 Cenni di psicologia sociale

Che cosa è la psicologia sociale:

Il giudizio sociale:

Definizione di atteggiamento:

Come si misurano gli atteggiamenti:

Metodi espliciti:

metodi impliciti:

Il pregiudizio:

Persuasione e influenza sociale:

Definizione di leadership e psicologia delle folle:

I processi di gruppo:

La teoria del grande uomo e la teoria dei tratti:

La teoria situazionale:

L’approccio transazionale:

Il potere:

Dinamiche di gruppo:

Caratteristiche del gruppo psicologico:

Componenti che aumentano la cooperazione:

Coesione:

Effetti negativi delle dinamiche di gruppo:

Capitolo 9 Leadership e cooperazione

La scuola verso la learning organization:

Il leader nelle learning organization:

Gli stili di leadership:

Il leader educativo:

La cooperazione tra le risorse umane e il team building:

La gestione dei conflitti:

Negoziare per gestire il conflitto:

Il burnout nelle professioni educative:


Capitolo 10 Il sistema di relazioni nella scuola

La relazione educativa come relazione di cura:

Caratteristiche della relazione educativa:

La capacità comunicativa come base per la relazione educativa:

La relazione educativa nella scuola come comunità educante:

La relazione educativa con gli alunni:

La relazione educativa con i genitori:

Il partenariato tra scuola e famiglia:

Relazioni interne tra docenti e personale amministrativo:

Pedagogia

Sezione I

Fondamenti di pedagogia generale e storia dei processi formativi

Capitolo 1 Dalle origini all’età medievale

Origini delle istituzioni educative:

L’educazione nelle culture senza scrittura:

L’educazione nella società egizia e mesopotamica:

L’educazione nell’estremo Oriente:

L’educazione ebraica:

Le prime forme di educazione in Grecia:

L’educazione nella città-Stato:

Il modello educativo spartano:

Il modello educativo ateniese:

La nascita della paideia:

Socrate:

Platone e Isocrate:

Platone:

Isocrate:

Aristotele:

Il modello educativo ellenistico:


L’educazione romana delle origini:

L’ellenizzazione della cultura romana:

L’ideale educativo dell’età imperiale:

La pedagogia del Cristianesimo:

Clemente Alessandrino:

Giovanni Crisostomo:

Agostino:

Il monachesimo:

La rinascita carolinga:

La nascita delle università:

Tommaso d’Aquino:

Capitolo 2 Dall’Umanesimo al Positivismo

Il pensiero pedagogico umanistico-rinascimentale:

La produzione della pedagogia umanistica europea:

La pedagogia della Riforma:

La pedagogia della Controriforma:

Metodologia educativa del Seicento:

Comenio e l’educazione protestante:

La teorizzazione educativa in Francia:

Il secolo dei lumi e l’educazione:

La rivoluzione educativa di Rousseau:

L’illuminismo francese fra critica e rivoluzione:

L’illuminismo italiano, riforme intellettuali:

La pedagogia del Settecento tedesco:

La pedagogia kantiana:

L’ideale formativo dell’età romantica:

La pedagogia idealistica:

Fichte e l’educazione nazionale:

La pedagogia hegeliana:

Schelling e l’unità del sapere:


Frobel e la scoperta dell’infanzia:

Il progetto pedagogico di Pestalozzi:

Albertina Necker de Saussure e l’educazione della donna:

Johann Friedrich Herbart e l’istruzione educativa:

Il Risorgimento come problema educativo:

Romagnosi e l’azione educativa:

Rosmini e la pedagogia cattolica:

Mazzini e l’educazione popolare:

Don Bosco e i Salesiani:

Il pensiero pedagogico di Raffaello Lambruschini:

La pedagogia di Ferrante Aporti:

Capitolo 3 Dal Positivismo all’attivismo in Europa

Il Positivismo e l’educazione:

Saint-Simon:

Comte e l’educazione positiva:

L’utopia pedagogica di Owen:

Il pensiero pedagogico di Roberto Ardigo:

La pedagogia di Aristide Gabelli:

L’attivismo pedagogico e le ≪scuole nuove≫:

L’attivismo in Europa:

L’attivismo in Germania:

L’attivismo in Italia e le sorelle Agazzi:

La svolta di Maria Montessori:

L’educazione marxista: Makarenko:

L’attivismo in Svizzera e in Belgio:

Adolphe Ferriere:

Eduard Claparede:

I ≪centri di interesse≫ di Ovide Decroly:


La ≪scuola serena≫ di Maria Boschetti Alberti:

Attivismo e cultura politica libertaria:

Roger Cousinet e il lavoro libero per gruppi:

La pedagogia popolare di Celestin Freinet:

Alexandre Sutherland Neill e l’educazione non direttiva:

Le teorie dello sviluppo cognitivo di Piaget, Vygotskij e Bruner (Rinvio):

Capitolo 4 Neoidealismo e pedagogia cattolica


La pedagogia fascista:

La scuola fascista e la Riforma Gentile:

Lombardo Radice tra neo-idealismo e attivismo:

La pedagogia cattolica, Maritain:

Il personalismo in Italia:

Pedagogia cattolica e questione sociale, Don Milani:

Capitolo 5 L’attivismo negli Stati Uniti


Lo strumentalismo di John Dewey:

Gli sviluppi della rivoluzione deweyana:

William Heard Kilpatrick:

Helen Parkhurst:

Carleton W. Washburne:

Gli esiti estremi dell’attivismo, le pedagogie non direttive:

Carl Rogers:

Paulo Freire:

La descolarizzazione della societa di Ivan Illich:

Capitolo 6 Teorie sull’apprendimento


Definizioni e concetto di apprendimento:

Il comportamentismo:
Il condizionamento classico di Pavlov:

Il condizionamento ≪operante≫ (o ≪strumentale≫):

Il cognitivismo:

L’apprendimento per mappe cognitive:

Apprendimento per insight o intuizione:

Il costruttivismo:

Piaget, Vygotskij:

Sociocostruttivismo e apprendimento:

Le dimensioni dell’interazione sociale di Doise:

L’apprendimento imitativo:

L’apprendimento significativo:

L’apprendimento esperienziale di Kolb:

Capitolo 7 Gli stili di apprendimento


Cenni generali:

Stili cognitivi:

I diversi stili cognitivi:

Metodo Feuerstein e mediazione didattica:

La modificabilita cognitiva:

Tecniche e attivita per individuare gli stili cognitivi:

Approccio multisensoriale e metodo VAK:

Il modello Felder-Silverman:

Capitolo 8 Implicazioni educative e didattiche dell’orientamento


L’orientamento, le norme:

Le Linee guida per l’orientamento permanente centrato sulla persona (2014):

L’orientamento a scuola:

Integrazione tra i sistemi:


Implicazioni educative e didattiche dell’orientamento:

Orientamento e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC):

Alternanza scuola-lavoro, stage e tirocini:

Portali dedicati all’orientamento:

Sezione III Ambienti di apprendimento, relazioni educative e dimensione interculturale della scuola

Capitolo 9 Gli ambienti di apprendimento: analisi dei bisogni educativi e formativi


L’ambiente di apprendimento:

Ambienti di apprendimento costruttivisti:

Ambienti tradizionali o nuovi ambienti di apprendimento?:

L’ambiente di apprendimento nelle scuole secondarie di primo grado:

L’ambiente di apprendimento nelle scuole secondarie di secondo grado:

Il laboratorio come ambiente di apprendimento:

Il ruolo del docente formatore:

Analisi dei bisogni educativi e formativi:

Analisi dei bisogni nelle organizzazioni educative e nelle agenzie di formazione, il progetto educativo:

Capitolo 10 La relazione educativa


La capacita relazionale dell’uomo:

Watzlawick e Bauman:

L’approccio sistemico:

Il pensiero complesso teorizzato da Morin:

Modelli educativi e strategie di relazione:

La relazione insegnante-allievo:

Caratteristiche della relazione educativa:

Educare alla prosocialità:

Gli obiettivi educativi di Bloom:

Rogers e la prospettiva umanista:

La professionalità docente:
L’insegnante riflessivo:

Il profilo del docente inclusivo:

Capitolo 11 La relazione scuola-famiglia e le agenzie educative


Processi di socializzazione:

Il ruolo della famiglia:

La funzione della scuola:

Il ruolo della città e del territorio:

Le ricadute sulla formazione:

La scuola come agenzia di socializzazione:

La famiglia e i suoi modelli educativi:

I rapporti tra genitori e insegnanti:

Il partenariato tra scuola e famiglia:

Scuola e rapporti tra ≪pari≫:

Il contesto ambientale:

Scuola ed extrascuola:

Capitolo 12 La scuola delle relazioni interculturali


Multiculturalità e interculturalità:

Il panorama culturale e giuridico:

Le Dichiarazioni internazionali:

La normativa italiana:

L’educazione interculturale:

Articolazione dei progetti di educazione interculturale:

L’iscrizione a scuola di alunni stranieri:

Le Linee guida del 2014:

Gli alunni stranieri adottati:

L’insegnamento dell’italiano come lingua seconda (L2):


Le linee di azione per l’integrazione interculturale:

Pratiche di accoglienza e di inserimento nella scuola:

L’orientamento:

L’apprendimento dell’italiano:

Valorizzazione del plurilinguismo:

Relazione con le famiglie straniere:

Relazioni a scuola e nel tempo extrascolastico:

Interventi sulle discriminazioni e sui pregiudizi:

Le reti tra istituzioni scolastiche, società civile e territorio:

Il Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri:

Capitolo 13 La prospettiva europea dell’educazione, cittadinanza e intercultura


La strategia di Lisbona:

La cooperazione comunitaria nell’istruzione:

Il nuovo programma europeo 2014-2020:

Diffusione di una cultura europea:

L’educazione permanente e la formazione degli adulti:

Profilo storico dell’educazione degli adulti:

La Lifelong Education:

La pluralita come fondamento della democrazia:

Intercultura come interazione tra differenze:

Verso la ≪cittadinanza globale:

L’idea di educazione globale:

Capitolo 14 Educazione ambientale e sviluppo sostenibile


Dall’ecologia allo sviluppo sostenibile, educare al futuro:

Il concetto di impronta ecologica:

Le politiche internazionali per lo sviluppo sostenibile:


Lo Stato italiano e la salvaguardia dell’ambiente:

Le leggi sulla tutela ambientale:

Il patrimonio storico-artistico, non solo musei:

Le associazioni ambientaliste:

Greenpeace:

Il WWF:

Legambiente:

Il Fondo per l’Ambiente Italiano:

Sezione IV
BES, disabilità e problematiche giovanili
Capitolo 15 Bisogni educativi speciali e disabilita
Introduzione ai BES:

Lo svantaggio:

I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA):

La dislessia:

La disgrafia e la disortografia:

La discalculia:

Approcci didattici e metodologici:

Il disturbo da deficit dell’attenzione/iperattivita (DDAI o ADHD):

Criteri diagnostici secondo il DSM 5:

La classificazione dell’ICF:

Caratteristiche del deficit dell’attenzione e/o iperattività:

Approcci didattici e metodologici:

Il concetto di handicap:

Menomazione, disabilita, handicap. Distinzioni concettuali:

Il concetto generale di ≪handicap≫:

Il modello ICF:
Definizioni:

La Classificazione Internazionale del Funzionamento delle Disabilita e della Salute (ICF):

ICF-CY:

Capitolo 16 Bullismo e devianza


Devianza e delinquenza minorile:

Consumo di droghe, alcool e tossicodipendenze:

Scuola e tossicodipendenza:

Dall’insuccesso all’abbandono scolastico:

Bullismo a scuola:

Il cyberbullismo:

La normativa di contrasto e le Linee di orientamento del 27 ottobre 2017:


Le azioni della scuola e del docente:

Il gruppo dei pari:

Antropologia

Capitolo 1 Storia dell’antropologia


Antropologia: fisica e sociale o culturale:

I precursori dell’antropologia:

Il Rinascimento e la scoperta di umanità ≪altre≫:

Gli Illuministi e il mito del buon selvaggio:

Etnografia, etnologia e nascita di una cultura antropologica:

Lafitau e i selvaggi:

L’evoluzionismo:

La questione delle origini della specie:


L’evoluzionismo biologico: da Mendel a Darwin:

L’evoluzionismo filosofico di Herbert Spencer:

L’oggetto di studio delle scienze antropologiche:

L’antropologia e le altre scienze umane:

Capitolo 2 Lo sviluppo degli studi antropologici tra Ottocento e Novecento


Edward Burnett Tylor:

James Frazer:

Il Ramo d’oro:

Franz Boas:

Il diffusionismo e il superamento dell’evoluzionismo:

Gli studi antropologici in Italia:

Capitolo 3 L’antropologia nel Novecento


Il funzionalismo di Malinowski:

Agire sociale e coesione tra i gruppi:

Famiglia e società:

L’etnosociologia di Durkheim:

La coscienza collettiva:

Il suicidio come fatto sociale:

La religione:

Lo struttural-funzionalismo di Radcliffe Brown:

La nascita dell’etnologia francese: Mauss:

Il sistema della circolazione dei doni:

Il diffusionismo:

Il diffusionismo negli Usa:

Lo strutturalismo di Claude Levi-Strauss:

Il neo-evoluzionismo:

Capitolo 4: La scuola: metodo etnografico, schooling e dispersione scolastica


Etnografia dell’educazione e schooling:

Modelli di analisi dei processi culturali e istituzionali:

Il fenomeno della dispersione scolastica:

Capitolo 5 Elementi di antropologia cognitiva


Ontogenesi e filogenesi:

L’evoluzione dell’essere umano:

Popolazioni genetiche e famiglie linguistiche:

Lingua e cultura:

Genere, sesso e relazioni sociali: differenze, disuguaglianze e gerarchie tra uomo e donna:

Capitolo 6 Immigrazione, cultura e identità


Che cosa e l’immigrazione:

Appartenenze culturali e identità etnica:

L’identità etnica secondo l’antropologia socio-culturale:

Concetto di se e appartenenze etnico-culturali:

Capitolo 7 La relazione sociale e il pregiudizio


Modelli teorici di riferimento:

La percezione dello straniero nelle relazioni sociali:

Lo sviluppo del pregiudizio:

Il pregiudizio e la consapevolezza etnica:

Discriminazione sociale e ripercussioni sulla stima di se:

Capitolo 8 Migrazione, sostegno e difficoltà nell’incontro con l’altro


Migrazione e sostegno:

L’immigrazione e l’integrazione psicologica:

Il trauma migratorio e il disagio psichico:

Nuova immigrazione:

L’immigrazione nell’adolescenza: un’identità da ricostruire:

Migrazione e adolescenza:

Le strategie di adattamento:

Gli stranieri a scuola:


Metodologie e tecnologie didattiche

Capitolo 1: L’offerta formativa e la programmazione


Il Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF):

Elaborazione e struttura del PTOF:

Il curricolo della scuola:

L’attività di programmazione nella scuola:

Programmazione d’istituto:

Programmazione educativa:

Programmazione didattica:

La programmazione curricolare:

Attuazione della programmazione didattica: le Unita di Apprendimento (UdA):

La verifica degli apprendimenti:

Capitolo 2 Metodi, metodologie e tecniche didattiche


Metodologia e metodo:

Metodi di insegnamento:

Metodi di apprendimento:

I metodi pedagogici classici:

Metodi analitici:

Metodo globale:

Metodo naturale:

Metodo direttivo:

Strategie didattiche:

Tecniche e metodologie dell’azione didattica:

La ricerca didattica e l’elaborazione di nuove metodologie:

Capitolo 3 Didattica e metodologia


Epistemologia della didattica:
La lezione frontale:

La didattica motivazionale:

L’individualizzazione dell’insegnamento:

La personalizzazione educativa:

La didattica per competenze:

La metodologia didattica:

Modelli a confronto:

L’istruzione programmata:

La didattica modulare:

La didattica per concetti e la mappa concettuale:

La mappa concettuale:

Il lavoro di gruppo:

La didattica metacognitiva:

La didattica del laboratorio:

La didattica per progetti:

Il mastery learning:

Il problem solving:

Il focus group:

Tutoring e relazione d’aiuto:

Il peer tutoring:

La didattica per scoperta:

La ricerca-azione:

La ricerca sperimentale:

La metodologia della ≪classe capovolta≫ (flipped class room):

Microlearning e EAS:

La didattica ludica:
Capitolo 4 Tecniche didattiche
Il role playing:

L’azione nel labirinto (Action Maze):

Il cooperative learning (apprendimento cooperativo):

Il brain-storming:

Il circle time:

Lo studio dei casi:

Apprendimento per outdooor training: viaggi di istruzione e visite guidate:

Il Content and Language Integrated Learning (CLIL):

Capitolo 5 Media e tecnologie in ambito didattico


New media, tecnologie e svolte didattiche:

I media a scuola:

Scuola e televisione:

Scuola e nuovi media:

I media come attivatori mentali:

Tecnologie e strumenti didattici:

Le generazioni digitali:

Il coding a scuola:

La scuola digitale:

Il Piano nazionale della Scuola Digitale (PNSD):

La didattica multimediale:

La reticolarità della comunicazione multimediale:

La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM):

LIM e quiz interattivi:

LIM e video digitali:

Lo strumento e-book:

Il blog:

I wiki:
I podcast:

Classi virtuali e LMS (Learning Management System):

I social per la didattica:

Capitolo 6 La didattica per i bisogni di tutti e di ciascuno


La didattica integrata come strumento di inclusione:

Didattica individualizzata e personalizzata:

La didattica integrata:

Il ruolo della metacognizione:

La didattica inclusiva come approccio multidimensionale:

Le strategie di insegnamento alternative e la mediazione didattica:

Diverse strategie per lo sviluppo delle varie intelligenze:

Utilizzo dei mediatori didattici:

Gli approcci inclusivi nelle Indicazioni nazionali:

Capitolo 7 Le principali teorie per la valutazione degli apprendimenti e dei processi formativi
La valutazione degli apprendimenti e dei processi formativi:

Docimologia e valutazione: aspetti storici:

La valutazione, aspetti teorici:

Altri modelli:

La complessità del processo valutativo:

Centralità del confronto tra docenti:

Capitolo 8 Il sistema di valutazione nella scuola italiana


La valutazione del sistema scuola:

Il Sistema Nazionale di Valutazione:

INVALSI, INDIRE e Contingente ispettivo:

Il rapporto di autovalutazione (RAV):

INVALSI e prove INVALSI:

Prove INVALSI – alunni con BES:


La valutazione degli alunni:

Criteri pedagogici:

La valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione (D.Lgs. 62/2017):

La valutazione degli apprendimenti:

La valutazione del comportamento:

La valutazione delle assenze:

L’esame di Stato:

La certificazione delle competenze:

La valutazione degli studenti nel secondo ciclo di istruzione:

La valutazione degli apprendimenti, l’ammissione e le assenze:

La valutazione del comportamento:

La certificazione delle competenze nel secondo ciclo di istruzione:

L’esame di Stato:

Il curriculum dello studente:

La valutazione degli alunni stranieri:

La valutazione degli allievi disabili:

La valutazione degli alunni con PDP:

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