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Definizioni

 Psicologia- studio di qualsiasi cosa attenga al nostro


funzionamento mentale. Studio scientifico del comportamento e dei
processi mentali in rapporto con l’ambiente. 1879 nascita della
psicologia come scienza autonoma sperimentale (Wundt, Lipsia –
primo laboratorio di p. sperimentale-).
 Psicobiologia/neuropsicologia- mette insieme lo studio delle
funzioni cognitive con le specifiche aree del cervello che si attivano
quando le svolgiamo. Si concentra sul rapporto tra sistema nervoso
e mente. 1861, Broca studia il caso di “Tan”.
 Psicologia evolutiva- dallo studio del bambino e le modalità di
approccio alla realtà esterna, segue le varie fasi fino alla psicologia
dell’anziano. Considera come il comportamento viene influenzato
dalla genetica.
 Genetica del comportamento- come vengono ereditati alcuni
tratti e che influenza ha l’ambiente su essi.
 Psicologia sociale- riguarda i meccanismi fondamentali
dell’interazione, quindi del comportamento di gruppo.
 Counselling psicologico- problemi di adattamento educativo,
sociale e professionale.
 Psicologia clinica- concentrata sui disturbi, o perdita, delle
funzioni cognitive.
 Psicologia dinamica- (la psicoanalisi) basata sulla teoria di Freud.
Assume che alla base del nostro comportamento c’è l’inconscio
(ignoto che orienta le scelte).
 Umwelt- “il mio ambiente”. Ogni specie presente in uno stesso
ambiente, in realtà ha il suo specifico. Fattore importante per il
nostro sono le relazioni interpersonali.
 Neotenia umana- immaturità, bisogno vitale di interazione e
accudimento. Ci permette di creare i percorsi in base all’esperienza.
 Inconscio cognitivo- gran parte di funzionamento del nostro
sistema mentale che avviene sotto il livello della coscienza. (es.
nella visione abbiamo consapevolezza soltanto dell’ultimo step –
l'immagine visiva-).
 Ostacolo epistemologico- convinzione che impedisce di avere
una visione diversa di qualcosa. Abbiamo un’idea preconcetta che
non ci fa vedere le cose come stano e guida la nostra ricerca.
(Bashlar epistemologo francese ‘900).
Le mortificazioni all’immagine che l’uomo ha di sé:
1. scoprire che non siamo fermi al centro dell’Universo;
2. teoria Darwiniana. Siamo una specie animale, un prodotto della
natura, dell’evoluzione, tanto nel corpo quanto nella mente;
3. Freud. Non siamo l’animale razionale che ci siamo sempre
raccontati di essere. Quello che siamo non è dettato né
esclusivamente, né principalmente dalla ragione.
Eclettismo metodologico:
1. Introspezione- metodo fenomenologico basato sulla percezione,
considerata triste retaggio del metodo filosofico.
2. Osservazione comportamentale- metodo per studiare i bambini.
3. Metodo sperimentale- uso di protocolli sperimentali, più vicino
possibile al concetto di scienza moderna. Ha permesso il salto dalla
filosofia alla scienza. Permette di cogliere la causa, quindi, di
dominare un fenomeno. Gli altri metodi vanno per correlazioni.
4. Simulazione a computer- è il quarto metodo. Il computer ragiona
per sequenza 1-0; il vivente, l’uomo, è dinamico e storico, si
modifica in continuazione.

 Strutturalismo- considerava i fatti psichici come somma di


elementi semplici, tramite l’uso del metodo introspettivo
(comprendere come si combinano le sensazioni di base per produrre
la nostra percezione del mondo). Wundt.
 Funzionalismo- ispirato alle teorie evoluzioniste darwiniane.
Considera l’evoluzione dei processi mentali. Si concentra su ciò
che fa la mente e sul ruolo del comportamento nel permettere agli
individui di adattarsi ai loro ambienti (invece di studiarne le
componenti di base). La coscienza come flusso dinamico continuo
di esperienze non scomponibile in elementi. James, Joyce.
 Psicologia della Gestalt- si focalizza sull’organizzazione della
percezione e del pensiero nel senso di “insieme”. Fondata sulla
psicologia dell’atto (1874 Brentano): realtà fisica=mondo così
com’è; realtà fenomenica=come appare al soggetto.
 Psicoanalisi- metodo di psicoterapia e teoria della personalità.
Nasce per curare i disturbi mentali indagando nell’inconscio (analisi
delle associazioni libere, degli atti mancati e dei sogni). Freud,
3 ipotesi di genesi del conflitto:
1. conflitto tra principio di piacere e di realtà;
2. conflitto tra pulsione sessuale e di autoconservazione;
3. Conflitto tra pulsione di vita e di morte.

 Comportamentalismo/Comportamentismo- approccio alla


psicologia che si concentra sul comportamento osservabile
intersoggettivamente e misurabile obiettivamente. Il nostro
cervello è una tabula rasa, tutto passa per l’apprendimento, è tutta
una concatenazione di condizionamenti. 1913 fondatore è
l'americano Behavior (behaviorismo). Skinner fonda modelli di
apprendimento operante ed i concetti di rinforzo positivo e negativo.
 Neocomportamentismo- ipotizza la necessità di considerare i
processi interni dell’organismo non rilevabili come comportamento
manifesto.
 Cognitivismo- mente come elaboratore di info. (analogia mente-
computer).
 Scienza cognitiva- approcci interdisciplinari allo studio delle
operazioni intellettive. Scopo: descrivere la struttura astratta che
permette la realizzazione delle funzioni intellettive. Due teorie
opposte:
1. Modularismo= presuppone che il comportamento è determinato
dalla struttura mentale. Fodor distingue sistemi di input/moduli
(elaborano le info senza controllo cosciente, hanno accesso ad una
parte ristretta dell’info), e sistemi centrali (ricevono output dei
moduli e li integrano. Sono i responsabili della fissazione delle
credenze, atti di volontà, memoria e ragionamento).
2. Connessionismo= cerca modelli dell’architettura mentale nella
struttura e funzionamento del cervello. Modello di rete di unità di
elaborazione sub-simboliche omogenee (reti neurali).
 Interazionismo- attenzione dalla mente al soggetto-interazione
con il mondo e con altri soggetti.
 Modello trino- il cervello è una struttura trinitaria: cervello
rettiliano (antico, legato alle funzioni vitali di base),
limbico/mammelliano (gestisce le emozioni, che sono strettamente
legate alla memoria), e neocervello (più recente, è la corteccia
cerebrale, gestisce le funzioni cognitive superiori).
 Core-consciousness- legata al primo livello (più antico), formato
dal tronco encefalico e la corteccia limbica, che gestiscono la
regolazione omeostatica. (Ci garantisce le funzioni vitali minime).
Livello nucleare, base di coscienza.
 Extended-consciousness- implica l’autocoscienza, è ricondotta
alla memoria, al funzionamento dei lobi frontali e parietali, quindi, a
capacità mentali superiori (usiamo il linguaggio, facciamo tesoro
dell’esperienza ed organizziamo i pensieri). Legata al modo in cui
manipoliamo gli oggetti nell’ambiente nel corso del tempo.
Organizziamo i nostri comportamenti in maniera sequenziale.
 Differenza tra mente e coscienza- la coscienza è adesso; la
mente è l’insieme di tutti gli stati di coscienza sperimentati nella
vita.
 Split brain- cervello diviso. Persone epilettiche non trattabili
farmacologicamente. Si tagliano le connessioni interemisferiche: le
onde concentriche di attività anomala si diffondono e generano le
convulsioni alla parte opposta del corpo.
 Ascolto dicotico- quando i due emisferi non possono comunicare
funzionano separatamente. Se ascolto due messaggi sonori diversi
per cuffia (indossandole), dirò di aver sentito la melodia
dell’orecchio sinistro, dato che l’emisfero destro recepisce la
musica.
Struttura del sistema nervoso centrale:
1. Encefalo/cervello (1400g), diviso in corteccia e strutture
sottocorticali. Formato da due emisferi che hanno un controllo
controlaterale del corpo. Hanno piccole differenze morfologiche,
ma enormi differenze funzionali: sinistro=elaborazione logica,
analitica, sequenziale (linguaggio); destro funziona in modo
olistico, globale (forme d’arte). Ogni emisfero è diviso in 4 lobi:
frontali (sotto la fronte) ospitano l’esecutivo centrale (dove si
pianifica il comportamento e definiscono le priorità); occipitali
(dietro la nuca) fondamentali per la visione; temporali (sulle
orecchie) si occupano del riconoscimento degli oggetti e dei suoni
(se è una parola viene smistata nel temporale sinistro, se è un
disegno, una melodia o un volto in quello destro); parietali (sulla
nuca) contengono l’homunculus sensoriale.
2. Midollo spinale= Fascio di nervi che lascia il cervello e corre lungo
la schiena ed è il principale mezzo di trasmissione dei messaggi tra
il cervello e il corpo.
 Sistema nervoso periferico- di lunghi assoni e dendriti, contiene
tutte le parti del sistema nervoso eccetto il cervello e il midollo
spinale. È diviso in sistema sensoriale e sistema motorio.
 Sistema motorio somatico (volontario)- specializzato nel controllo
dei movimenti volontari e della comunicazione di informazioni da e
per gli organi di senso.
 Sistema motorio autonomo- parti del corpo che funzionano
involontariamente senza la nostra attenzione.
 Sistema simpatico- parte del sistema nervoso autonomo che
agisce per preparare il corpo in situazioni di emergenza,
impegnando tutte le risorse dell’organismo a rispondere a una
minaccia.
 Sistema parasimpatico- parte del sistema nervoso autonomo che
agisce per calmare il corpo dopo che è stata risolta una situazione di
emergenza.
 Sistema sensoriale- composto da due tipi di neuroni, uno dei quali
riceve le informazioni provenienti dall’ambiente esterno (occhi,
orecchie ecc.), l’altro trasporta fino al cervello le informazioni
provenienti dal corpo stesso.
 Neurone- cellula nervosa.
 Dendriti- filamenti sottili, ricevono il messaggio nervoso. Funzione
centripeta.
 Assone- filamento più grande, trasmette il messaggio nervoso.
Funzione centrifuga.
 Guaina mielinica- cappotto protettivo di grasso e proteine che
avvolge l’assone.
 Messaggio nervoso- è elettrochimico. Lungo l’assone parte una
scarica elettrica, alla fine di questo ci sono i bottoni sinaptici
(vesciche) che all’arrivo dell’onda si aprono e rilasciano il
neurotrasmettitore.
 Fessura sinaptica- tra un neurone e l’altro. Il neurotrasmettitore
rilasciato dal neurone 1 si diffonde nella fessura e provoca l’apertura
di vesciche postsinaptiche sul neurone 2 per prenderlo.
 Sinapsi- (sun-aptein: agire insieme). Collegamento tra due neuroni
che consente la comunicazione tra loro attraverso la propagazione
dell'impulso nervoso. Spazio tra due neuroni in cui l’assone di un
neurone trasmittente comunica con i dendriti del neurone ricevente
utilizzando messaggi chimici.
 Reuptake- riassorbimento dei neurotrasmettitori da parte di un
bottone sinaptico.
 Sistema limbico- parte di cervello esterna al neoencefalo, controlla
alimentazione, aggressività, emozioni e riproduzione. Sede di centri
di piacere, include amigdala, ippocampo e fornice. Danni possono
provocare cambiamenti di comportamento. Importante anche per la
memoria e l’apprendimento.
 Amigdala- complesso nucleare situato nella parte dorsomediale del
lobo temporale del cervello che gestisce le emozioni .
 Ippocampo- contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine,
alla memoria spaziale e all'orientamento. Morfologicamente simile al
cavalluccio marino, corrisponde a una piega interna della corteccia
cerebrale costituente la porzione mediale del lobo temporale.
 Fornice- fascio di fibre nervose a forma di "C" che mette in
comunione l'ippocampo con i nuclei mammillari.
 Barriera ematoencefalica- protegge il cervello, non permette a
qualsiasi sostanza in circolo nell’organismo di accedervi.
 Ghiandola pituitaria o ipofisi- “Ghiandola maestra”, la principale
componente del sistema endocrino, che secerne ormoni che
controllano la crescita.
 Cervelletto- parte del cervello che controlla l’equilibrio del corpo.
 Circuito della letto-scrittura- comprensione del linguaggio nel
lobo temporale dell’emisfero sinistro.
 Area associativa- una delle maggiori aree della corteccia
cerebrale; il luogo dei processi mentali più avanzati, come il
pensiero, il linguaggio, la memoria e la parola.
 Lateralizzazione- dominanza di un emisfero del cervello in
specifiche funzioni.
 Homunculus- rappresentazione deforme del corpo secondo
l’importanza funzionale (mani, volto e lingua sono fondamentali e
richiedono un’area maggiore di cervello per essere controllate).
1. Homunculus motorio è collocabile nella corteccia motoria
primaria, e rappresenta quelle che sono le priorità del nostro corpo
nei movimenti.
2. Homunculus sensitivo è nei lobi parietali.

 Darwinismo neurale- nelle prime fasi di sviluppo, il bambino, ha


tanti neuroni e sinapsi possibili, ma se ne attivano solo alcune in
base all’esperienza. Ogni cervello assume forma propria in base
all’esperienza. (quello che funziona si stabilisce e potenzia –
stabilizzazione selettiva-, quello che non funziona viene selezionato
negativamente).
 Corpo calloso- insieme di fibre attraverso cui viaggiano le info tra i
due emisferi.
 Plasticità- capacità dei circuiti nervosi di variare nella struttura e
nella funzione.
 Plasticità di sviluppo- dalla nascita lungo tutta la vita (plasticità
evolutiva).
 Periodo critico- siamo più pronti a svilupparci, più reattivi e fertili,
predisposti ad imparare.
 Plasticità modulazionale- legata a ciò che impariamo e alle
esperienze che facciamo.
 Plasticità riparativa/recupero funzionale- di chi fa riabilitazione.
 Vicarianza/degenerasi- fenomeno che permette di utilizzare un
percorso vicario in sostituzione del principale (in caso di problemi
che ostacolano il normale percorso).
 Variabile indipendente- manipolata dallo sperimentatore.
 Variabile dipendente- è determinante, ci si aspetta che cambi in
funzione dei cambiamenti operati dallo sperimentatore su quella
indipendente.
 Assegnazione randomizzata dei partecipanti- i ricercatori assegnano
particolari trattamenti in modo casuale.
 Neuroni mirror/specchio- neuroni motori che si attivano
involontariamente sia quando si compie un’azione, sia quando si
osserva qualcun altro compierla. Sono alla base della nostra
capacità di imitazione. Essenziali per la costruzione di legami e
riconoscimento reciproco. Fanno parte di una nuova classe di
neuroni detti bimodali o sensomotori.
 Neuroni canonici- anche questi sono sensomotori. Codificano per
diversi tipi di prensione (presa di precisione, di forza). Funzionano
anche offline, come i mirror.
 Percezione e sensazione- in psicologia avviene prima la
sensazione, cioè l’incontro tra l’organo sensoriale e lo stimolo. Poi
avviene la trasduzione, cioè la trasformazione dello stimolo in
messaggio nervoso. La sensazione è l’attivazione degli organi
di senso a opera di un’energia fisica. È un processo di rilevazione
degli stimoli, attraverso cui i nostri organi sensoriali rispondono ad
essi e li trasducono in impulsi nervosi. La percezione è
l’organizzazione, interpretazione, analisi e integrazione degli stimoli
da parte di organi di senso e cervello. Lo stesso stimolo può essere
percepito in modo diverso per ogni persona secondo le circostanze.
Attribuire un senso a quello che dicono i sensi, processo attivo di
organizzazione dell’input e attribuzione di un significato, è presente
il margine dell’individualità. La percezione è costruita da noi in base
a come interagiamo con l’ambiente. È un fenomeno complesso,
dinamico, con componenti specie-specifiche (bias cognitivi) e
individuali (cultura, esperienza, emozioni). Grazie ai neuroni mirror e
canonici, percepiamo in termini senso-motori.
 Realismo ingenuo- convinzione di una completa coincidenza tra la
realtà fisica e la realtà percettiva.
 Psicofisica- studia il rapporto tra caratteristiche fisiche di uno
stimolo e la percezione che abbiamo di esso.
 Stimolo- energia fisica che provoca una risposta a livello di un
organo di senso.
 Soglia assoluta- minore intensità di stimolo necessaria perché sia
recepibile.
 Rumore- stimolazione di fondo che interferisce con la percezione di
altri stimoli.
 Soglia differenziale- minima quantità di cambiamento
nell’intensità di uno stimolo necessaria a recepire la differenza
rispetto uno stimolo di confronto. (JND Just Noticeable Difference).
 Metodi psicofisici- procedure utilizzate per determinare i valori
soglia.
 Legge di Weber- una differenza appena percepibile è una
proporzione costante rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale o
stimolo standard.
 Legge di Fechner- la grandezza della sensazione evocata da uno
stimolo è proporzionale al numero di JND sopra la soglia assoluta.
 Modello idraulico- fondato sull’idea di un’energia che motiva il
comportamento, si accumula nell’organismo e spinge per essere
liberata. L'apertura di questo serbatoio è regolata dalla pressione
raggiunta dall’energia e, dalla presenza ed intensità di stimoli
esterni. Se l’azione non viene svolta per lunghi periodi, aumenta
l’accumulo di energia e la sensibilità agli stimoli chiave.
 Adattamento sensoriale- fenomeno di aggiustamento delle
capacità sensoriali dopo un’esposizione prolungata a stimoli fissi.
Avviene quando ci si abitua ad uno stimolo.
 Teoria della detezione del segnale- considera l’influenza della
presa di decisione sulla rilevazione dell’esistenza o meno dello
stimolo da parte del soggetto.
 Teoria tricromatica della visione- esistono tre tipi di coni nella
retina, ciascuno dei quali risponde principalmente a una specifica
varietà di lunghezza d’onda.
 Teoria dei processi opponenti di colore- le cellule ricettive sono
legate a coppie e lavorano in opposizione l’una all’altra.
 Via ventrale(occipito-temporale)- emisfero destro. Via del
“What”. Vede la cosa. Collega la corteccia visiva primaria, nel lobo
occipitale, alle porzioni inferiori del lobo temporale. È importante per
l’identificazione percettiva degli oggetti, il riconoscimento visivo di
forme, oggetti, facce e parole. L'output invia info alla memoria a
lungo termine per il riconoscimento consapevole.
 Via dorsale(occipito-parietale)- emisfero destro. Via del
“Where” o “How”. Collega l’area visiva primaria nel lobo occipitale
con aree del lobo parietale. Analizza la posizione degli oggetti nello
spazio. È importante per le funzioni spaziali e visuo-motorie
(esplorazione e attenzione spaziale, percezione spaziale e
programmazione motoria), rileva posizione e movimento degli
oggetti per localizzarli nello spazio o per programmare dei
movimenti al fine di raggiungerli e afferrarli. Colloca la cosa, sia
rispetto a me e alle mie capacità di interagire con essa, sia nello
spazio.
 Agnosia visiva- incapacità di discriminare consapevolmente forma,
dimensione, orientamento di un oggetto. Conseguenza di
danneggiamento della via ventrale.
 Atassia ottica- disturbo visuo-motorio, comporta errori di direzione
e prensione. Causato dal danneggiamento della via dorsale.
 Intentional motor schema- neuroni visuo-motori che codificano
gli schemi motori funzionali ad agire con un oggetto.
 Biofeedback- imparare a controllare con il pensiero cosciente,
processi fisiologici interni (pressione, battito, frequenza respiratoria,
temperatura, sudorazione, contrazione di determinati muscoli.
 Affordance- modo in cui un elemento dell’ambiente si offre a me,
in chiave senso-motoria, in base a chi sono, cosa devo fare etc.
Cuore della “mente incorporata”.
 Arto fantasma- caso in cui, a seguito di una storia di dolore
cronico (contrazione e irrigidimento), si arriva all’amputazione
dell’arto, ma si continua a percepirne il dolore (su cui ovviamente
non si può intervenire). Può succedere che, nel caso in cui venga
amputata la mano, l’area del cervello confinante con quella che era
dedicata alla mano, si espanda. Così se ci viene accarezzato il viso,
ad esempio, percepiamo quel tocco sulla mano che non c’è più, a
causa del nostro cablaggio naturale.
 Agenesia- bambini nati senza un arto che hanno un’immagine di sé
comunque sana, completa di tutti gli arti.
 Mirror box- scatola di specchi che proietta l’immagine dell’arto
esistente dando l’illusione di avere anche l’altro. Usata per illudere
di effettuare cure, massaggi e trattamenti sull’arto dolorante, ma
che in realtà venivano praticati su quello esistente. Dimostra
l’efficacia dell’interazione mente-corpo.
 Top-down- percezione guidata da un alto livello di conoscenza,
esperienza, motivazione. È la dimensione globale, non si sofferma
sui minimi elementi (es.chi sa leggere fluentemente non nota piccoli
errori nelle parole). Percezione guidata da un alto livello di
conoscenza, da esperienza, aspettativa e motivazione.
 Bottom-up- consiste nel riconoscere ed elaborare info che
riguardano le singole componenti degli stimoli. Ci concentriamo
sulle unità minime da collegare tra loro. Senza non capiremmo il
significato dell’elaborazione top-down. Le due elaborazioni
avvengono simultaneamente ed interagiscono tra loro. Riconoscere
ed elaborare informazioni che riguardano le singole componenti
degli stimoli.
 Frequenza- numero di vibrazioni complete che avviene in un
secondo.
 Teoria dell’onda viaggiante- aree diverse della membrana
basilare rispondono a diversi tipi di frequenze.
 Teoria della discriminazione in frequenza- l’intera superficie
della membrana funge da microfono vibrando completamente in
risposta a un suono.
 Linguaggio verbale- funzione cognitiva superiore per eccellenza.
Sistema di simboli arbitrari e regole da combinare per generare un
numero infinito di messaggi e significati possibili. Meccanismo
combinatorio. Consente una rapida trasmissione di info.
 Psicolinguistica- si occupa del rapporto tra il linguaggio e il
cervello. Ma anche la neuropsicologia (Broca scopre le basi del
linguaggio motorio nell’emisfero sinistro).
 Effetto Stroop- dimostra che il processo di riconoscimento delle
parole è automatico (vedo scritto blu, penso al blu. Vedo scritto blu
in rosso e si intralcia il percorso automatico di riconoscimento).
 Triangolo semiotico- rappresentazione della relazione tra
espressione, referente, contenuto.
 Segno come equivalenza- modello che stabilisce una relazione
d’identità fissa per espressione e contenuto.
 Codice- sistema regolato di segni i cui significati sono
arbitrariamente stabiliti e posti per convenzione.
 Segno come inferenza- modello che stabilisce una relazione del
segno con il significato non arbitraria ma stabilita da qualcuno (“per
qualcuno”) dentro un contesto comunicativo.
 Funzione segnica- relazione semiotica tra entità intese a
significare qualcosa che può mutare al variare del contesto
comunicativo.
 Modello matematico della comunicazione- modello teorico della
comunicazione vista come un processo di trasmissione di
informazione.
 Interazionismo- approccio che considera la comunicazione una
cocostruzione finalizzata alla trasmissione dei contenuti e alla
gestione dell’interazione comunicativa.
 Approccio sistemico- considera la comunicazione un fenomeno
che comprende i soggetti stessi, contribuendo alla definizione e
strutturazione del loro Sé.
 Livello di notizia- contenuto di un atto comunicativo.
 Livello di comando- l’indicazione dell’intenzione comunicativa.
 Fonologia- studio delle unità fondamentali del linguaggio più
piccole che influiscono sul significato, i fonemi, ma anche del modo
in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole e produrre
significato.
 Sintassi- gruppo di regole che indica come le parole e le frasi
possono essere combinate tra loro.
 Semantica- studio del significato delle parole, degli insiemi delle
parole, delle frasi.
 Afasia di Broca- determina un eloquio disfluente, difficoltà a
produrre anche frasi molto semplici e a pronunciare specifiche
parole. L’eloquio è composto quasi esclusivamente da parole di
contenuto.
 Afasia di Wernicke- presenta un eloquio fluente, in cui viene
conservata la sintassi anche con produzione di frasi complesse ma si
rileva una perdita del contenuto. Il paziente fatica a trovare il
termine giusto e spesso crea neologismi.
 Teoria dell’apprendimento- secondo la quale l’acquisizione della
lingua segue i principi di rafforzamento e condizionamento scoperti
dagli psicologi che studiano l’apprendimento.
 Prassi operativa- successione di movimenti fini, controllati e
concatenati tra loro.
 Prosodia- aspetto non verbale della comunicazione orale, avviene
attraverso la modulazione di volume, tono e ritmo della voce. È
necessaria per trasmettere emozioni e significato, ponendo
l'accento su ciò che è importante e risolvendo le ambiguità nelle
parole e nelle frasi.
 Deissi- rifermento al contesto in ciò che diciamo. (glielo avevo
detto-a chi?).
 Pragmatica- studia le parole all’interno del loro contesto di utilizzo.
Fa capire cosa stiamo dicendo veramente (se è ironico, falso,
provocatorio, una richiesta...).
Teoria degli atti linguistici di Austin. Distingue nell’atto linguistico tre
livelli, corrispondenti ai tre tipi di azione che compiamo simultaneamente
quando parliamo:
1. Atto locutorio- parlare, dire qualcosa;
2. Atto illocutorio- parlare in un certo modo. Corrisponde alle
intenzioni comunicative del parlante (esprimo un giudizio, prendo un
impegno...);
3. Atto perlocutorio- parlo per un certo scopo. Il dire produce sempre
effetti e conseguenze.
 LAD- dispositivo di acquisizione linguistica- ne sarebbe dotato
il cervello, permette di comprendere la struttura del linguaggio e
garantisce strategie di apprendimento della nostra lingua.
Grammatica Universale di Chomsky= struttura del linguaggio
comune a tutte le lingue del mondo.
 Apparato fonoarticolatorio- non abbiamo un organo del
linguaggio, ma un serie di movimenti fini applicati al nostro
apparato fonoarticolatorio.
 Principio di cooperazione di Grice- “Dai il tuo contributo al
momento opportuno, così come è richiesto dagli scopi e
dall’orientamento della conversazione in cui sei impegnato”. 4
massime: di qualità, quantità, relazione e modo.
 Modello ostensivo-inferenziale- secondo il quale comunicare
consiste nel rendere manifesta al destinatario la propria intenzione
di rendergli manifesta un’informazione.
 We-intention- Intenzione comunicativa collettiva, che non può
essere raggiunta da soli (la componente individuale svolge il ruolo di
mezzo rispetto al fine) né in modo sommativo da più individui ma
solo attraverso l’azione differenziata, coordinata e complementare
dei comunicanti. È una predisposizione dell’uomo a cooperare, ad
essere “un essere sociale e comunicante”.
 Sintonizzazione- insieme di comportamenti interpersonali
finalizzata al raggiungimento di un’intenzione congiunta.
 Medium- qualunque elemento e/o strumento che ci permetta di
entrare in interazione e di comunicare con l’ambiente esterno.
 Presenza fisica- esistenza di un soggetto in una specifica regione
spazio-temporale.
 Presenza soggettiva- percezione di essere collocato nello stesso
scenario spaziotemporale in cui si verifica un dato evento.
 Presenza come interattività- senso di presenza collegato alla
possibilità di azione del soggetto ed è la possibilità di interagire a
definire il grado di coinvolgimento all’interno di mondi simulati.
 Sistema cinesico- comprende i movimenti del corpo, del volto e
degli occhi.
 Prossemica- studio dell’organizzazione e dell’uso dello spazio, della
distanza, del territorio.
 Aptica- studio del contatto corporeo tra individui.
 Cellule di Merkel- tipiche delle regioni cutanee sensibili, anche in
zone provviste di peli, registrano la pressione sulla pelle e
permettono di avvertire il contatto continuo di oggetti sulla cute.
 Corpuscoli di Meissner- non reagiscono a una pressione
persistente ma a variazioni di pressione.
 Corpuscoli di Ruffini- misurano la tensione della pelle e sono
sensibili alle variazioni di tensione.
 Corpuscoli del Pacini- tipici di cute e tessuti profondi, segnalano
pressione e vibrazioni.
 Recettori per il caldo e per il freddo- sono terminazioni nervose
libere nella cute e non si distinguono dai recettori del dolore. Nella
fase di traduzione i recettori per il freddo generano un impulso
nervoso quando c’è una variazione di temperatura cutanea;
viceversa, i recettori per il caldo generano impulsi nervosi quando
c’è un aumento della temperatura.
 Abitudine- associazione ripetuta tra uno stimolo e una risposta.
 Pulsione- tensione motivazionale che avvia un comportamento per
soddisfare un bisogno. Questo alimenta una pulsione che fornisce
l’attivazione necessaria all’abitudine e la conduce all’esecuzione.
 Piramide di Maslow- gerarchia dei bisogni. Alla base ci sono i
bisogni primari, salendo ci sono bisogni di ordine più elevato. Per
attivare un bisogno specifico, bisogna prima aver sodisfatto quelli
che lo precedono nella gerarchia. Ogni bisogno è connesso allo stato
di soddisfazione degli altri bisogni, dalla dimensione biologica a
quella psicologica. I bisogni alla base della piramide sono detti di
carenza (decrescono con la loro soddisfazione), i successivi sono
detti di crescita (continuano a svilupparsi, non scompaiono ma
sono inglobati negli stadi seguenti). Questo modello mette in luce la
possibilità che il comportamento sia motivato da più bisogni
contemporaneamente.
 Modello dell’investimento razionale- intraprendere attività
rischiose in vista di possibili forti guadagni qualora l’azione abbia
esito positivo.
 Teoria dell’utilità soggettivamente attesa- le scelte che
compiamo possono essere scomposte in probabilità e preferenze, gli
individui tendono a scegliere l’opzione con utilità soggettivamente
attesa più elevata. Edwards.
 Teoria delle attribuzioni causali- tendenza a preferire alcuni
fattori causali costanti per spiegare successi e insuccessi. Le
persone che hanno forte tendenza al successo lo attribuirebbero a
fattori interni e stabili, mentre l’insuccesso a fattori esterni e
variabili.
 Locus of control- localizzazione delle cause di un evento (interne
vs esterne).
 Flow- piacevole esperienza di totale assorbimento nell’esecuzione
di una certa attività. Temporanea perdita del livello superiore di
coscienza per l’elevata concentrazione e l’assenza della percezione
temporale. È necessario che l’attività sia di difficoltà superiore alla
media per assorbire l’impegno del soggetto, e deve esserci
equilibrio tra la capacità di controllo dell’azione e le richieste di
azione del compito.
 Motivazione- insieme dei processi di attivazione e di orientamento
del comportamento verso la realizzazione di un determinato scopo.
 Motivazione intrinseca- porta ad intraprendere un’attività per
proprio piacere.
 Motivazione estrinseca- intraprendere un’attività per obiettivi
come denaro, voti, o altre ricompense concrete. Cioè il movente è
esterno all’attività.
 Psicologia degli istinti di McDougall- teoria secondo la quale gli
istinti rappresentano i motori di ogni condotta.
 Potere- quoziente della forza massima che A ha su B e della
massima resistenza che B può impiegare.
 Orientamento al potere personalizzato- mira egoisticamente e
senza inibizioni al rafforzamento della posizione del soggetto.
 Orientamento al potere socializzato- caratterizzato dalla pratica
del potere al servizio degli altri.
 Ipotalamo- funzione primaria nella regolazione di assunzione di
cibo. Nell'ipotalamo laterale (IL) c’è un centro della fame, in quello
ventromediale (IVM) c’è il centro della sazietà. Operano insieme
(duplice controllo ipotalmico) nella determinazione del
comportamento alimentare.
 Imprinting- comportamento specie-specifico geneticamente
programmato, corrisponde alla tendenza innata del piccolo d’oca
(studio di Lorenz) a considerare madre il primo oggetto in
movimento che vede alla nascita.
 Comportamenti istintivi- sequenze complesse di movimenti
regolate da schemi fissi e sensibili ad uno stimolo attivante, detto
stimolo-chiave.
 Teoria biologica della motivazione- il corpo è caratterizzato da
bisogni biologici che devono essere soddisfatti.
 Pulsioni primarie- legate ai bisogni biologici.
 Pulsioni secondarie- inizialmente apprese, poi funzionano come le
primarie generando uno stato di bisogno che va ridotto.
 Teorie dell’arousal- ciascun individuo cerca di mantenere un
livello ottimale di stimolazione e di attività.
 Ricerca di sensazioni- bisogno soggettivo di stimolazione nuove,
varie e complesse, unito alla disponibilità a correre rischi fisici e
sociali per provarle.
 Propriocezione/sesto senso- insieme delle info spazio-temporali
che l’organismo riceve dal mondo esterno per affinare e coordinare i
movimenti, ma anche solo per mantenere la stazione eretta. È la
capacità del SNC di percepire e riconoscere la posizione del proprio
corpo e lo stato di contrazione dei muscoli, anche senza il supporto
della vista.
 Stereognosi- utilizzare il tatto e le info propriocettive per
identificare un oggetto ad occhi chiusi.
 Dolore- risposta ad una varietà di stimoli che costituisce un
meccanismo di difesa per l’organismo. Una cellula danneggiata
rilascia la sostanza “P” che trasmette sensazioni di dolore.
Acuto=entro 100ms dallo stimolo. Lento=dopo 1sec. O più.
 Teoria del gate contol- nel midollo osseo, specifici recettori
nervosi sono collegati a determinate aree del cervello legate al
senso del dolore. Quando si attivano viene aperto un “cancello” che
ci permettere di sperimentare il dolore. Altri recettori lo chiudono o
perché altri impulsi possono riempire i condotti nervosi legati al
dolore, o perché intervengono fattori psicologici.
 Recettori vestibolari- corrispondono alle strutture del labirinto
nell’orecchio interno.
 Recettori neuromuscolari- siti nella muscolatura volontaria,
hanno il riflesso di stiramento.
 Organi di Golgi- in corrispondenza della giunzione muscolo-
tendinea, sensibili alle variazioni di tensione.
 Multisensorialità- non ci sono aree specifiche del cervello per i
sensi, ma l’elaborazione è integrata.
 Polisensorialità- vista-udito. Tatto-vista. Vista-gusto...
 Integrazione sensoriale- intensificazione e integrazione
percettiva della stimolazione in relazione alla attivazione simultanea
di più segnali sensoriali.
 Sinestesia- stimolazione pertinente ad una data modalità
sensoriale, produce risposte non solo nello specifico canale
sensoriale sollecitato, ma anche in un sistema diverso.
 Errore dello stimolo- nei fenomeni di illusioni ottiche, in cui
descriviamo non ciò che vediamo, ma che sappiamo.
 Errore dell’esperienza- attribuiamo alla realtà fisica cose che
appartengono alla percezione (realtà fenomenica).
 Stimolo fisico o distale- prodotto dalla molteplicità di radiazioni e
intensità presenti nel mondo fisico.
 Stimolo prossimale- parte dell’energia dello stimolo distale,
raccolta dai nostri recettori e avvertita dall’organismo. Qui viene
trasdotta l’energia fisica in nervosa e trasmessa alle specifiche
regioni cerebrali per elaborare l’info. A questo corrisponde la
percezione: riconoscimento immediato di fenomeni della realtà.
 Costanza percettiva- oggetti fisici vengono percepiti come
invariabili, dotati di stabilità nonostante lo stimolo prossimale cambi
continuamente. Corregge il rapporto di grandezza dell’immagine
retinica e della distanza.
 Costanza di forma- attribuire agli oggetti la medesima forma
nonostante le diverse forme che proiettano sulla retina.
 Ipotesi del rilevamento e dell’analisi delle singole
caratteristiche- al primo livello di attivazione sensoriale, ogni
cellula visiva è specializzata per un proprio target, e lavorano tutte
parallelamente e automaticamente. Poi subentra l’attenzione: per
essere consapevole di qualcosa attivo l’attenzione.
 Illusioni percettive- percepiamo cose che non ci sono. Possono
essere attribuite a costanze percettive che solitamente ci aiutano a
percepire in modo più accurato.
 Bias cognitivi- modi in cui il cervello distorce la realtà. Es. Bias
dell’intenzionalità (siamo portati a pensare che dietro ogni cosa ci
sia intenzione, come le fantasie di complotto, la religione...), più
comune “effetto placebo”.
 Leggi Gestalt dell’organizzazione- principi che descrivono come
organizziamo vari elementi di informazione in un’unità di senso
compiuto.
I fattori isolabili (riconoscimento della forma):
1. Inclusione- a parità di altre condizioni diventa figura la regione
inclusa;
2. Convessità- a parità di altre condizioni diventa figura la regione
convessa;
3. Area relativa- a parità di altre condizioni diventa figura la regione
di area minore;
4. Orientamento- a parità di altre condizioni diventano figure le
regioni i cui assi intrinseci sono allineati con le direzioni principali
dello spazio percepito, verticale e orizzontale;
5. Simmetria- a parità di altre condizioni diventano figure le regioni a
simmetria bilaterale rispetto a un asse.
 Figure reversibili- nelle quali si ha un’inversione sistematica fra
figura e sfondo.
 Indizi binoculari- indizi di profondità individuati attraverso le
informazioni provenienti da entrambi gli occhi.
 Coscienza- capacità di rilevare le relazioni tra sé e il proprio
ambiente. La consapevolezza delle sensazioni, dei pensieri e dei
sentimenti che vengono provati in un dato momento. La coscienza è
incorporata e situata, dato che ogni corpo è sempre inserito in un
ambiente (sistema cervello-corpo-mondo, da qui nasce la mente).
Fasi del sonno:
1. transizione dalla veglia al sonno, caratterizzata da onde cerebrali
relativamente veloci e di ampiezza ridotta;
2. più profonda rispetto alla fase 1, caratterizzata da onde
dall’andamento più lento e regolare, insieme a interruzioni
temporanee chiamate “fusi”;
3. il cervello procede più lentamente, con picchi e flessi più accentuati
nell’andamento del tipo di onda rispetto alla fase 2;
4. sonno più profondo, in cui l’andamento diventa ancora più lento e
regolare, rendendo il dormiente sempre meno sensibile a
stimolazioni esterne;
5. Sonno REM- occupa il 20% del sonno totale di un individuo adulto,
caratterizzata da aumento di battito cardiaco, pressione sanguigna
e ritmo del respiro, e con erezioni, movimento rapido degli occhi e
sogni.
 Contenuto latente dei sogni- vero contenuto dei sogni, spesso
costituito da desideri inconfessabili, camuffato dal contenuto
manifesto.
 Contenuto manifesto del sogno- ciò che ricordiamo.
 Sintesi-attivazione- i sogni sono il risultato dell’attivazione
casuale di diversi ricordi che sono assemblati a comporre una storia
dotata di senso logico. Lo scenario del sogno che viene costruito si
riferisce al significato del sogno.
 Sogni per la sopravvivenza- le info rilevanti per la sopravvivenza
quotidiana vengono riprese in considerazione e rielaborate I
riferimenti alla vita quotidiana si riferiscono alla sopravvivenza.
 Soddisfazione dei desideri inconsci- (Freud) i sogni
rappresentano desideri inconsci che chi sogna vorrebbe soddisfare I
contenuti latenti rivelano i desideri inconsci. Il significato è
dissimulato dal contenuto manifesto del sogno.
 Ritmi circadiani- processi biologici che si susseguono
ripetutamente in cicli di circa 24 ore. Il ritmo dei cicli circadiani è
controllato dal nucleo sovrachiasmico (NSC).
 Sogni a occhi aperti- fantasie che le persone costruiscono da
sveglie.
 Ipnosi- stato di similtrance caratterizzato da una predisposizione a
suggerimenti esterni.
 Meditazione- tecnica acquisita che mira alla focalizzazione
dell’attenzione, che a sua volta porta a uno stato di coscienza
alterato.
 Sostanze psicoattive- influenzano le emozioni, le percezioni e il
comportamento di una persona. Riescono a penetrare la barriera
ematoencefalica.
 Stimolanti- sostanze il cui effetto sul sistema nervoso centrale
determina un aumento del battito cardiaco, della pressione arteriosa
e della tensione muscolare.
 Depressivi- sostanze che rallentano il sistema nervoso. La più
comune è l’alcol.
 Narcotici- sostanze che aumentano il rilassamento e riducono
dolore e ansia.
 Allucinogeni- sostanze in grado di produrre allucinazioni o
cambiamenti nei processi percettivi.
 Apprendimento- cambiamento relativamente permanente del
comportamento, determinato dall’esperienza.
 Condizionamento classico (o pavloviano)- tipo di apprendimento
in cui uno stimolo neutro (come i passi dello sperimentatore) finisce
per causare una risposta (o reazione) dopo che è stato abbinato a
uno stimolo (come il cibo) che causa normalmente quella risposta.
(esperimento ghiandole salivari cani).
 Stimolo neutro- stimolo che, prima del condizionamento, non
causa naturalmente la risposta di interesse.
 Stimolo incondizionato (SI)- stimolo che provoca naturalmente
una particolare risposta senza dover essere appreso.
 Risposta incondizionata (RI)- risposta che è naturale e non
richiede addestramento.
 Stimolo condizionato (SC)- stimolo precedentemente neutro che
è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una
risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo
incondizionato.
 Risposta condizionata (RC)- risposta che, dopo il
condizionamento, fa seguito a uno stimolo precedentemente neutro.
 Estinzione- fenomeno fondamentale dell’apprendimento che ha
luogo quando una risposta precedentemente condizionata
diminuisce in frequenza e alla fine scompare.
 Recupero spontaneo- ricomparsa di una risposta condizionata
estinta dopo un periodo di riposo e senza un ulteriore
condizionamento.
 Generalizzazione dello stimolo- tendenza a rispondere a uno
stimolo che è simile, ma non identico, a uno stimolo condizionato;
più i due stimoli sono simili, più è probabile che avvenga la
generalizzazione.
 Discriminazione degli stimoli- capacità di distinguere tra stimoli.
 Condizionamento operante- forma di apprendimento in cui una
risposta volontaria viene rinforzata o indebolita a seconda che le sue
conseguenze siano favorevoli o sfavorevoli.
 Rinforzo- processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che
un comportamento precedente venga ripetuto.
 Rinforzatore- qualsiasi stimolo che aumenti la probabilità che un
comportamento precedente venga ripetuto.
 Rinforzatore positivo- stimolo aggiunto all’ambiente che
determina un aumento di una risposta precedente.
 Rinforzatore negativo- stimolo spiacevole la cui rimozione
dall’ambiente fa aumentare la probabilità che una risposta
precedente si ripeta nel futuro.
 Punizione- stimolo che diminuisce la probabilità che un
comportamento precedente si ripeta.
 Programmi di rinforzo- differenti moduli di frequenza e timing di
rinforzo dopo un comportamento desiderato.
 Programma di rinforzo continuo- rinforzo di un comportamento
ogni volta che viene emesso.
 Programma di rinforzo intermittente- rinforzo di un
comportamento alcune volte ma non ogni volta che viene emesso.
 Programma a rapporto fisso- il rinforzo viene somministrato
soltanto dopo che è stato emesso un numero specifico di risposte.
 Programma a rapporto variabile- il rinforzo viene somministrato
dopo un numero variabile, anziché dopo un numero fisso, di
risposte.
 Programma a intervallo fisso- fornisce un rinforzo per una
risposta soltanto dopo che è trascorso un intervallo di tempo fisso,
con la conseguenza che i tassi complessivi di risposta sono
relativamente bassi.
 Programma a intervallo variabile- l’intervallo di tempo tra
rinforzi consecutivi varia attorno a una media invece di essere fisso.
 Modellamento- processo di insegnamento di un comportamento
complesso mediante la ricompensa di approssimazioni sempre più
vicine al comportamento desiderato.
 Modificazione del comportamento- tecnica formalizzata per
aumentare la frequenza dei comportamenti desiderati e diminuire
quella dei comportamenti indesiderati.
 Apprendimento latente- apprendimento in cui un nuovo
comportamento viene acquisito, ma non viene manifestato finché
non è somministrato qualche incentivo per presentarlo.
 Apprendimento osservativo- apprendimento attraverso
l’osservazione del comportamento di un’altra persona detta
modello.
 Memoria- processo con cui codifichiamo, immagazziniamo e
recuperiamo le informazioni.
 Memoria sensoriale- magazzino di memoria iniziale, temporaneo,
che immagazzina le informazioni soltanto per qualche secondo,
come una replica esatta dello stimolo.
 Memoria a breve termine (MBT)- magazzino di memoria che
immagazzina le informazioni per 15-25 secondi, in base al loro
significato invece che come semplici stimoli sensoriali.
 Memoria a lungo termine (MLT)- magazzino di memoria che
immagazzina le informazioni in modo relativamente permanente,
anche se può essere difficile recuperarle.
 Memoria iconica- memoria sensoriale che immagazzina le
informazioni provenienti dal sistema visivo.
 Memoria ecoica- memoria sensoriale che immagazzina le
informazioni acustiche provenienti dal sistema uditivo.
 Chunk- raggruppamento significativo di stimoli che possono essere
immagazzinati come un’unità nella memoria a breve termine.
 Reiterazione- ripetizione di informazioni che sono entrate nella
memoria a breve termine.
 Memoria di lavoro- insieme di magazzini di memoria temporanei
attivi che reiterano le informazioni.
 Memoria dichiarativa- per le informazioni fattuali (nomi, volti,
date e simili).
 Memoria procedurale- per abilità e abitudini, come andare in
bicicletta o colpire una palla da baseball. È detta anche memoria
non dichiarativa.
 Memoria semantica- per le conoscenze e i fatti generali riguardo
al mondo, nonché per le regole della logica che sono usate per
dedurre altri fatti.
 Memoria episodica- per i particolari biografici della nostra vita
individuale.
 Modelli associativi di memoria- teoria secondo cui la memoria è
costituita da rappresentazioni mentali di informazioni interconnesse.
 Priming- fenomeno in cui l’esposizione a una parola o a un
concetto (detto prime) facilita successivamente la rievocazione di
informazioni correlate, anche in assenza di memoria conscia della
parola o del concetto.
 Memoria esplicita- ricordo intenzionale o conscio di informazioni.
 Memoria implicita- ricordi di cui le persone non hanno
consapevolezza conscia, ma che possono influenzare la prestazione
e il comportamento successivi.
 Fenomeno “sulla punta della lingua”- ’incapacità di rievocare le
informazioni che si è persuasi di conoscere, una conseguenza della
difficoltà di recuperare informazioni dalla memoria a lungo termine.
 Cue di recupero- stimolo che permette di rievocare più facilmente
informazioni immagazzinate nella memoria a lungo termine.
 Processi costruttivi- in cui le memorie sono influenzate dal
significato che attribuiamo agli eventi.
 Schemi- corpi organizzati di informazioni immagazzinate nella
memoria, che distorcono il modo in cui le nuove informazioni
vengono interpretate, immagazzinate e rievocate.
 Ricordi repressi- ricordi di eventi così scioccanti da essere spinti
nell’inconscio della mente.
 Memorie autobiografiche- ricordi di circostanze ed episodi della
nostra vita.
 Decadimento- perdita di informazioni a causa del non uso.
 Engramma/traccia mnestica/traccia mnemonica/traccia di
memoria- modificazione fisica effettiva nell’encefalo, la quale si
produce quando viene appreso nuovo materiale.
 Interferenza- fenomeno per cui le informazioni immagazzinate
nella memoria disturbano la rievocazione delle altre informazioni.
 Oblio dipendente dai cue- avviene quando i cue di recupero sono
insufficienti per risvegliare le informazioni presenti nella memoria.
 Potenziamento a lungo termine- fenomeno per cui certe vie
neurali si eccitano facilmente mentre viene appresa una nuova
risposta.
 Concetti- categorie di oggetti, eventi o persone con caratteristiche
comuni tra loro mediante i quali organizziamo fenomeni complessi
in forme più semplici.
 CNS (Caratteristiche Necessarie e Sufficienti)- teoria secondo
la quale il concetto può essere descritto da un insieme di tratti
definitori.
 Categorizzazione- processo mediante il quale l’individuo seleziona
e organizza il flusso dell’esperienza in modo da gestire e ridurne
l’enorme variabilità.
 Economia cognitiva- la nostra mente tende a utilizzare i processi
di comprensione della realtà meno gravosi e più funzionali. Diventa
essenziale all’individuo, e in particolare al bambino, semplificare la
realtà categorizzandola, senza considerare tutte le differenze dei
dati di realtà, ma focalizzando l’attenzione solo sui dati più
frequenti.
 struttura del mondo percepito- il mondo non si presenta a noi
come un insieme casuale e destrutturato di informazioni tutte
egualmente importanti, ma gli oggetti, e in particolare i loro
attributi, vengono percepiti come dotati di una struttura
correlazionale (le ali vengono associate più frequentemente alle
piume che non alla pelliccia).
 Categorizzazione situata- organizzazione in categorie
schematiche cioè legata a contesti e situazioni specifiche.
 Simulazione situata- simulazione percettiva dell’oggetto.
 Modelli embodied(incorporati)- la rappresentazione dei concetti
è collegata all’esperienza percettiva e motoria dell’individuo. Il
nostro funzionamento mentale si genera a partire dal nostro corpo e
in base alle possibilità che questo ci offre. Il corpo determina sia ciò
che possiamo percepire, sia come ci possiamo muovere.
Embodiment (mente incorporata), le 4E:
1. Embodied- incorporato. Forte contraddizione con la concezione
dualistica mente-corpo. Sottolinea che la cognizione dipende dal
tipo di esperienza e dal tipo di capacità sensomotorie del corpo, che
sono esse stesse inserite in un contesto più ampio, biologico,
psicologico, culturale (approccio biopsicosociale).
2. Embedded- inserito nell’ambiente. È impossibile pensare di
studiare la mente a prescindere dal contesto. Facciamo sistema con
l’ambiente, tanto che alcune caratteristiche, se mancano le
strutture ambientali, non le sviluppiamo o comunque non
ottimamente.
3. Enacted- mente per l’azione, condizione necessaria per permettere
il movimento di un essere vivente nel suo ambiente. L'esperienza
percettiva è diretta al mondo non al cervello. Percepire serve per
muoversi, non per avere tante info su cui potersi muovere. Quello
che spinge lo sviluppo dei nostri sistemi cognitivi è il movimento.
4. Extended- mente estesa, nell’ambiente, nella misura in cui
incorporiamo degli strumenti (es. occhiali). Scienza cognitiva a
livello di sistema (system-level e non neuro-level) di costante
interazione fra cervello e resto del corpo, e del corpo con il suo
ambiente.
 Vincolo- non è un limite, ma uno spazio di possibilità dentro cui
possiamo muoverci, comportarci, esprimerci.
 Conoscenza dichiarativa- insieme delle conoscenze sul mondo
disponibili in modo permanente nella memoria a lungo termine.
 Conoscenza proposizionale- insieme delle conoscenze relative ai
fatti. Essa comprende la conoscenza episodica e la conoscenza
semantica.
 Immagini mentali- rappresentazioni all’interno della mente in cui
l’oggetto o l’evento viene riprodotto in modo analogico.
 Ipotesi proposizionalista- teoria secondo la quale l’unico formato
del pensiero è proposizionale, simbolico e astratto.
 Rappresentazione profonda- l'informazione è conservata nella
memoria a lungo termine e fornisce i dati utilizzati per costruire
l’immagine mentale superficiale.
 Rappresentazione superficiale- l'informazione viene dispiegata
nella memoria a breve termine e corrisponde alla forma delle
immagini nella mente.
 Pensiero narrativo- modalità di funzionamento mentale
caratterizzato dall’essere interpretativo ed episodico, poiché
possiede un’organizzazione spaziotemporale e causale.
 Pensiero procedurale- conoscenza che guida il nostro operare sul
mondo e concerne l’uso funzionale degli oggetti e l’acquisizione di
procedure di azione efficaci.
 Script- copioni o forme schematiche degli eventi in cui si
organizzano le azioni.
 Ragionamento- capacità di porre in relazione conoscenze e fare
delle inferenze.
 Ragionamento deduttivo- tipo di ragionamento che parte da
premesse generali per arrivare a conclusioni particolari.
 Schemi di ragionamento pragmatico- regole pratiche riferite a
eventi quotidiani.
 Bias della conferma- cercare conferme solo a favore di un’ipotesi
e non contro.
 Ragionamento induttivo- parte dal particolare per arrivare al
generale.
 Algoritmo- sequenza di regole che, se applicate correttamente,
conducono alla soluzione di un problema.
 Euristica- strategia di soluzione di un problema semplice ed
economica che si fonda su una stima della probabilità che un fatto si
verifichi o meno.
 Fallacia del giocatore d’azzardo- attribuire agli ultimi esiti una
minore probabilità di verificarsi.
 Euristica della disponibilità- considerare più probabile un evento
sulla base della sua memorabilità. (es. Le persone hanno più paura
di morire in un incidente areo che automobilistico). Si tratta di una
strategia intuiva da cui spesso ci faggiamo guidare, invece di
seguire una razionalità perfetta.
 Insight- improvvisa realizzazione della relazione esistente tra vari
elementi che precedentemente sembravano tra loro scollegati.
 Fissità funzionale- tendenza a pensare un oggetto soltanto nei
termini del suo utilizzo specifico.
 Assetto mentale- persistenza di vecchie forme di risoluzione di
problemi.
 Creatività- capacità di collegare idee o risposte in modo originale.
 Pensiero divergente- abilità di generare risposte inusuali,
sebbene appropriate, a problemi o questioni.
 Pensiero convergente- abilità di produrre risposte basate su
conoscenza e logica.
 Intelligenza- capacità di comprendere il mondo, pensare
razionalmente, e usare con efficacia le risorse disponibili in caso di
difficoltà.
 Fattore G- Spearman (1927) ipotizzò e indagò, mediante analisi
fattoriale, l’esistenza di un unico e generico fattore sottostante alle
diverse abilità mentali chiamato g o fattore g, il fattore generale di
intelligenza, presumeva fosse alla base dell’intelligenza.
 Intelligenza fluida- che riflette la capacità di elaborare
l’informazione, di ragionare e di memorizzare.
 Intelligenza cristallizzata- l’accumulo di informazioni, abilità e
strategie apprese attraverso l’esperienza e che possono essere
applicate nel problem solving.
 Teoria delle intelligenze multiple- la teoria di Gardner secondo
cui esistono un minimo di otto diversi tipi di intelligenza, ciascuno
relativamente indipendente dall’altro. (musicale, corporeo-
cinestetica, spaziale, inter e intra personale, ligico-matematica,
linguistica, nautralistica).
 Intelligenza pratica- tipo di intelligenza legato a un successo
generale nella vita.
 Intelligenza emotiva- insieme di abilità che sono alla base del
giudizio accurato e della valutazione delle emozioni.
 Test di intelligenza- ideati per quantificare il livello di intelligenza
di un individuo.
 Età mentale- la media degli individui che raggiungono un
particolare livello di prestazione in un test.
 Quoziente di intelligenza (QI)- punteggio che tiene in
considerazione l’età mentale e cronologica di un individuo. QI= (MA/
CA)x100
 Test di profitto- ideato per determinare il livello di conoscenza di
un individuo in un’area specifica.
 Test attitudinale- per predire l’abilità di una persona in una
particolare area o campo di lavoro.
 Attendibilità- proprietà per cui i test misurano costantemente nel
tempo ciò che intendono misurare.
 Validità- proprietà per cui i test misurano realmente ciò che si
suppone misurino.
 Ritardo mentale- disturbo caratterizzato da significative limitazioni
sia delle funzionalità intellettuali sia del comportamento di
adattamento che coinvolge abilità concettuali, sociali, e pratiche.
 Approccio funzionale- secondo il quale le emozioni sono mediatori
nella relazione tra l’organismo e l’ambiente per il mantenimento del
benessere dell’organismo stesso.
 Teoria periferica dell’emozione- secondo la quale l’esperienza
emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli
organi interni.
 Ipotesi del feed-back facciale- secondo la quale le espressioni
forniscono informazioni propriocettive, motorie e cutanee o
vascolari che influenzano il processo emotivo.
 Teoria vascolare dell’efferenza emotiva- secondo la quale la
respirazione e i movimenti facciali, influenzando i meccanismi di
termoregolazione cerebrale, modulano l’esperienza emotiva.
 Teoria centrale delle emozioni- secondo la quale l’attivazione
fisiologica (arousal) e l’esperienza emotiva sono causati dallo stesso
stimolo nervoso prodotto nel talamo.
 Arousal simpatico- attivazione fisiologica del sistema nervoso
simpatico.
 Appraisal- valutazione di un evento da parte del soggetto.
 Antecedente emotivo- situazione, evento o stimolo che elicita una
emozione.
 Core affect- si tratta di uno stato affettivo di base, ancora privo di
un oggetto specifico: nel momento in cui questo stato indefinito
viene “direzionato” verso un oggetto, allora prende forma
un’emozione.
 Tesi innatista- secondo la quale esistono configurazioni di
movimenti facciali prototipiche, innate e universali che differenziano
ciascuna emozione di base.
 Approccio culturale- secondo il quale le espressioni facciali hanno
carattere appreso.
 Appraisal primario- valutazione finalizzata al processamento della
rilevanza e delle caratteristiche più salienti dello stimolo.
 Appraisal secondario- valutazione più sofisticata del contesto e
del grado di appropriatezza delle risposte da emettere.
 FACS (Facial Action Coding System)- complesso sistema di
codifica e di analisi del comportamento facciale.
 Prospettiva emotiva- secondo la quale le espressioni facciali sono
la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle
emozioni.
 Prospettiva comunicativa- secondo la quale le espressioni facciali
manifestano le intenzioni del soggetto.
 Regolazione emotiva- attraverso cui gli individui sono in grado di
influenzare quali emozioni provano, quando e come le sperimentano
e le esprimono.
 Regolazione inter-individuale- processo attraverso il quale le
emozioni e le loro espressioni regolano le interazioni e, viceversa, le
emozioni sono regolate nelle interazioni.
 Personalità- insieme delle caratteristiche durature che
differenziano le persone – i comportamenti che rendono unico ogni
individuo.
 Es- parte innata, grezza, non organizzata della personalità, il cui
unico scopo è di ridurre la tensione creata da forze primitive
collegate alla fame, al sesso, all’aggressività e agli impulsi
irrazionali.
 Io- parte della personalità che fa da cuscinetto tra l’Es e il mondo
esterno.
 Super-io- secondo Freud, è l’ultima struttura di personalità a
svilupparsi; rappresenta il giusto e lo sbagliato della società
tramandato da genitori, insegnanti e altre figure importanti per il
soggetto.
Fasi di sviluppo della personalità secondo Freud:
1. Fase orale- dalla nascita ai 12-18 mesi, in cui il centro del piacere
del bambino è la bocca.
2. Fissazione- conflitti o preoccupazioni che persistono oltre il periodo
di sviluppo in cui si sono presentati per la prima volta.
3. Fase anale- dai 12-18 mesi ai tre anni, in cui il piacere del bambino
è centrato sull’ano.
4. Fase fallica- comincia attorno ai tre anni durante la quale il piacere
del bambino è focalizzato sui genitali.
 Conflitto edipico- interesse sessuale del bambino verso il genitore
di sesso opposto, generalmente risolto con l’identificazione col
genitore dello stesso sesso.
 Identificazione- si desidera essere il più possibile come un’altra
persona, imitando il suo comportamento e adottandone pensieri e
valori.
 Periodo di latenza- Freud, il periodo tra la fase fallica e la pubertà,
durante il quale le preoccupazioni sessuali dei bambini sono
temporaneamente messe da parte.
 Fase genitale- Freud, il periodo che va dalla pubertà alla morte,
caratterizzato da un comportamento sessuale maturo (cioè rapporti
sessuali).
 Meccanismi di difesa- strategie inconsce che le persone usano
per ridurre l’angoscia occultando la sua fonte a sé stessi e agli altri.
Reazioni non consapevoli che salvaguardano autostima e senso del
controllo distorcendo la percezione della realtà.
 Inconscio collettivo- insieme comune di idee, sentimenti,
immagini e simboli che ereditiamo dai nostri avi, dall’intera razza
umana e anche dagli antenati animali del lontano passato.
 Complesso di inferiorità- secondo Adler, una situazione in cui gli
adulti non sono stati in grado di superare il sentimento di inferiorità
che hanno sviluppato da bambini, quando erano piccoli e limitati
nella loro conoscenza del mondo.
 Teoria dei tratti- modello di personalità che cerca di identificare i
tratti di base necessari per descrivere la personalità.
 Tratti- dimensioni durevoli delle caratteristiche di personalità con
cui la gente si differenzia.
 Accettazione positiva incondizionata- attitudine di accettazione
e rispetto da parte di un osservatore, al di là di ciò che una persona
dice o fa.
 Test psicologici- misure standard ideate per valutare
obiettivamente il comportamento; sono utilizzati dagli psicologi per
aiutare le persone a prendere decisioni sulla loro vita e
comprendere di più se stessi.
 Standardizzazione del test- tecnica utilizzata per validare delle
domande nei test di personalità studiando le risposte delle persone
con diagnosi note.
 Test di personalità proiettivi- vengono mostrati degli stimoli
ambigui e si chiede di descriverli o di raccontare una storia su di
essi.
 Test di Rorschach- ideato dallo psichiatra svizzero Hermann
Rorschach che consiste nel mostrare una serie di stimoli visivi
simmetrici al soggetto a cui si chiede cosa rappresentano tali figure
per lui. (cosa rappresentano le macchie di inchiostro).
 Test di Appercezione Tematica (TAT)- fatto di una serie di
immagini sulle quali si chiede al soggetto di scrivere una storia.
 Cocktail party- abilità di focalizzare la propria attenzione uditiva su
quanto detto da una particolare persona in mezzo ad altre.
 Benessere soggettivo- condizione di raggiungimento di un
equilibrio inter e intra individuale.
 Set point (punto di stabilità)- valore selezionato di livello del
benessere individuale.
 Prospettiva di felicità edonica- comprende studi volti
prevalentemente ad analizzare la dimensione del piacere, inteso
come benessere prettamente personale e legato a sensazioni ed
emozioni positive.
 Prospettiva di felicità eudaimonica- privilegia l’analisi dei fattori
che favoriscono lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità
individuali e dell’autentica natura umana in armonia con la realtà
fisica e sociale a cui appartiene.
 Broaden-and-build theory- secondo la quale le emozioni positive
ampliano le potenzialità cognitive nelle persone, allargano le loro
azioni di repertorio e costruiscono le loro risorse di sopravvivenza.
 Undoing hypothesis (ipotesi di neutralizzazione)- secondo la
quale le emozioni positive possono influenzare e modificare effetti
successivi di emozioni negative.
 Stress- risposta relativamente aspecifica dell’organismo a uno
stimolo che ne minaccia la sopravvivenza e l’integrità fisica e
destabilizza l’omeostasi.
 SRPc- processo di reazione allo stress controllabile.
 SRPi- processo di reazione allo stress incontrollabile.
 Stressori cataclismici- stressori di elevata intensità che insorgono
all’improvviso e influenzano tipicamente molte persone.
 Stressori personali- srelativi a eventi importanti della propria vita.
 Uplifts- eventi positivi minori che inducono benessere.
 Coping- insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati per far
fronte a situazioni e/o eventi valutati come stressanti.
 Coping primario- insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati
per fronteggiare l’evento.
 Coping secondario- insieme dei pensieri e comportamenti
utilizzati per fronteggiare e regolare la reazione del soggetto
all’evento.
 Coping emotion-focused- strategia di coping rivolta alla
modificazione delle reazioni emotive di fronte allo stress.
 Coping problem-focused- strategia di coping rivolta alla
modificazione del problema o della causa di stress.
 Hardiness (resistenza allo stress)- caratteristica della
personalità di invulnerabilità dallo stress.
 Learned helplessness- sentimento di impotenza causato dalla
sensazione di completa incontrollabilità di una situazione.
 PNI (psiconeuroimmunologia)- scienza medica che studia le
interazioni tra fattori psichici, sistema nervoso centrale e sistema
immunitario.
 Eustress- forma adattativa di stress che prepara la difesa
dell’organismo.
 Distress- forma patologica di stress che riduce la capacità di difesa
dell’organismo.

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