Psicologia- studio di qualsiasi cosa attenga al nostro
funzionamento mentale. Studio scientifico del comportamento e dei processi mentali in rapporto con l’ambiente. 1879 nascita della psicologia come scienza autonoma sperimentale (Wundt, Lipsia – primo laboratorio di p. sperimentale-). Psicobiologia/neuropsicologia- mette insieme lo studio delle funzioni cognitive con le specifiche aree del cervello che si attivano quando le svolgiamo. Si concentra sul rapporto tra sistema nervoso e mente. 1861, Broca studia il caso di “Tan”. Psicologia evolutiva- dallo studio del bambino e le modalità di approccio alla realtà esterna, segue le varie fasi fino alla psicologia dell’anziano. Considera come il comportamento viene influenzato dalla genetica. Genetica del comportamento- come vengono ereditati alcuni tratti e che influenza ha l’ambiente su essi. Psicologia sociale- riguarda i meccanismi fondamentali dell’interazione, quindi del comportamento di gruppo. Counselling psicologico- problemi di adattamento educativo, sociale e professionale. Psicologia clinica- concentrata sui disturbi, o perdita, delle funzioni cognitive. Psicologia dinamica- (la psicoanalisi) basata sulla teoria di Freud. Assume che alla base del nostro comportamento c’è l’inconscio (ignoto che orienta le scelte). Umwelt- “il mio ambiente”. Ogni specie presente in uno stesso ambiente, in realtà ha il suo specifico. Fattore importante per il nostro sono le relazioni interpersonali. Neotenia umana- immaturità, bisogno vitale di interazione e accudimento. Ci permette di creare i percorsi in base all’esperienza. Inconscio cognitivo- gran parte di funzionamento del nostro sistema mentale che avviene sotto il livello della coscienza. (es. nella visione abbiamo consapevolezza soltanto dell’ultimo step – l'immagine visiva-). Ostacolo epistemologico- convinzione che impedisce di avere una visione diversa di qualcosa. Abbiamo un’idea preconcetta che non ci fa vedere le cose come stano e guida la nostra ricerca. (Bashlar epistemologo francese ‘900). Le mortificazioni all’immagine che l’uomo ha di sé: 1. scoprire che non siamo fermi al centro dell’Universo; 2. teoria Darwiniana. Siamo una specie animale, un prodotto della natura, dell’evoluzione, tanto nel corpo quanto nella mente; 3. Freud. Non siamo l’animale razionale che ci siamo sempre raccontati di essere. Quello che siamo non è dettato né esclusivamente, né principalmente dalla ragione. Eclettismo metodologico: 1. Introspezione- metodo fenomenologico basato sulla percezione, considerata triste retaggio del metodo filosofico. 2. Osservazione comportamentale- metodo per studiare i bambini. 3. Metodo sperimentale- uso di protocolli sperimentali, più vicino possibile al concetto di scienza moderna. Ha permesso il salto dalla filosofia alla scienza. Permette di cogliere la causa, quindi, di dominare un fenomeno. Gli altri metodi vanno per correlazioni. 4. Simulazione a computer- è il quarto metodo. Il computer ragiona per sequenza 1-0; il vivente, l’uomo, è dinamico e storico, si modifica in continuazione.
Strutturalismo- considerava i fatti psichici come somma di
elementi semplici, tramite l’uso del metodo introspettivo (comprendere come si combinano le sensazioni di base per produrre la nostra percezione del mondo). Wundt. Funzionalismo- ispirato alle teorie evoluzioniste darwiniane. Considera l’evoluzione dei processi mentali. Si concentra su ciò che fa la mente e sul ruolo del comportamento nel permettere agli individui di adattarsi ai loro ambienti (invece di studiarne le componenti di base). La coscienza come flusso dinamico continuo di esperienze non scomponibile in elementi. James, Joyce. Psicologia della Gestalt- si focalizza sull’organizzazione della percezione e del pensiero nel senso di “insieme”. Fondata sulla psicologia dell’atto (1874 Brentano): realtà fisica=mondo così com’è; realtà fenomenica=come appare al soggetto. Psicoanalisi- metodo di psicoterapia e teoria della personalità. Nasce per curare i disturbi mentali indagando nell’inconscio (analisi delle associazioni libere, degli atti mancati e dei sogni). Freud, 3 ipotesi di genesi del conflitto: 1. conflitto tra principio di piacere e di realtà; 2. conflitto tra pulsione sessuale e di autoconservazione; 3. Conflitto tra pulsione di vita e di morte.
Comportamentalismo/Comportamentismo- approccio alla
psicologia che si concentra sul comportamento osservabile intersoggettivamente e misurabile obiettivamente. Il nostro cervello è una tabula rasa, tutto passa per l’apprendimento, è tutta una concatenazione di condizionamenti. 1913 fondatore è l'americano Behavior (behaviorismo). Skinner fonda modelli di apprendimento operante ed i concetti di rinforzo positivo e negativo. Neocomportamentismo- ipotizza la necessità di considerare i processi interni dell’organismo non rilevabili come comportamento manifesto. Cognitivismo- mente come elaboratore di info. (analogia mente- computer). Scienza cognitiva- approcci interdisciplinari allo studio delle operazioni intellettive. Scopo: descrivere la struttura astratta che permette la realizzazione delle funzioni intellettive. Due teorie opposte: 1. Modularismo= presuppone che il comportamento è determinato dalla struttura mentale. Fodor distingue sistemi di input/moduli (elaborano le info senza controllo cosciente, hanno accesso ad una parte ristretta dell’info), e sistemi centrali (ricevono output dei moduli e li integrano. Sono i responsabili della fissazione delle credenze, atti di volontà, memoria e ragionamento). 2. Connessionismo= cerca modelli dell’architettura mentale nella struttura e funzionamento del cervello. Modello di rete di unità di elaborazione sub-simboliche omogenee (reti neurali). Interazionismo- attenzione dalla mente al soggetto-interazione con il mondo e con altri soggetti. Modello trino- il cervello è una struttura trinitaria: cervello rettiliano (antico, legato alle funzioni vitali di base), limbico/mammelliano (gestisce le emozioni, che sono strettamente legate alla memoria), e neocervello (più recente, è la corteccia cerebrale, gestisce le funzioni cognitive superiori). Core-consciousness- legata al primo livello (più antico), formato dal tronco encefalico e la corteccia limbica, che gestiscono la regolazione omeostatica. (Ci garantisce le funzioni vitali minime). Livello nucleare, base di coscienza. Extended-consciousness- implica l’autocoscienza, è ricondotta alla memoria, al funzionamento dei lobi frontali e parietali, quindi, a capacità mentali superiori (usiamo il linguaggio, facciamo tesoro dell’esperienza ed organizziamo i pensieri). Legata al modo in cui manipoliamo gli oggetti nell’ambiente nel corso del tempo. Organizziamo i nostri comportamenti in maniera sequenziale. Differenza tra mente e coscienza- la coscienza è adesso; la mente è l’insieme di tutti gli stati di coscienza sperimentati nella vita. Split brain- cervello diviso. Persone epilettiche non trattabili farmacologicamente. Si tagliano le connessioni interemisferiche: le onde concentriche di attività anomala si diffondono e generano le convulsioni alla parte opposta del corpo. Ascolto dicotico- quando i due emisferi non possono comunicare funzionano separatamente. Se ascolto due messaggi sonori diversi per cuffia (indossandole), dirò di aver sentito la melodia dell’orecchio sinistro, dato che l’emisfero destro recepisce la musica. Struttura del sistema nervoso centrale: 1. Encefalo/cervello (1400g), diviso in corteccia e strutture sottocorticali. Formato da due emisferi che hanno un controllo controlaterale del corpo. Hanno piccole differenze morfologiche, ma enormi differenze funzionali: sinistro=elaborazione logica, analitica, sequenziale (linguaggio); destro funziona in modo olistico, globale (forme d’arte). Ogni emisfero è diviso in 4 lobi: frontali (sotto la fronte) ospitano l’esecutivo centrale (dove si pianifica il comportamento e definiscono le priorità); occipitali (dietro la nuca) fondamentali per la visione; temporali (sulle orecchie) si occupano del riconoscimento degli oggetti e dei suoni (se è una parola viene smistata nel temporale sinistro, se è un disegno, una melodia o un volto in quello destro); parietali (sulla nuca) contengono l’homunculus sensoriale. 2. Midollo spinale= Fascio di nervi che lascia il cervello e corre lungo la schiena ed è il principale mezzo di trasmissione dei messaggi tra il cervello e il corpo. Sistema nervoso periferico- di lunghi assoni e dendriti, contiene tutte le parti del sistema nervoso eccetto il cervello e il midollo spinale. È diviso in sistema sensoriale e sistema motorio. Sistema motorio somatico (volontario)- specializzato nel controllo dei movimenti volontari e della comunicazione di informazioni da e per gli organi di senso. Sistema motorio autonomo- parti del corpo che funzionano involontariamente senza la nostra attenzione. Sistema simpatico- parte del sistema nervoso autonomo che agisce per preparare il corpo in situazioni di emergenza, impegnando tutte le risorse dell’organismo a rispondere a una minaccia. Sistema parasimpatico- parte del sistema nervoso autonomo che agisce per calmare il corpo dopo che è stata risolta una situazione di emergenza. Sistema sensoriale- composto da due tipi di neuroni, uno dei quali riceve le informazioni provenienti dall’ambiente esterno (occhi, orecchie ecc.), l’altro trasporta fino al cervello le informazioni provenienti dal corpo stesso. Neurone- cellula nervosa. Dendriti- filamenti sottili, ricevono il messaggio nervoso. Funzione centripeta. Assone- filamento più grande, trasmette il messaggio nervoso. Funzione centrifuga. Guaina mielinica- cappotto protettivo di grasso e proteine che avvolge l’assone. Messaggio nervoso- è elettrochimico. Lungo l’assone parte una scarica elettrica, alla fine di questo ci sono i bottoni sinaptici (vesciche) che all’arrivo dell’onda si aprono e rilasciano il neurotrasmettitore. Fessura sinaptica- tra un neurone e l’altro. Il neurotrasmettitore rilasciato dal neurone 1 si diffonde nella fessura e provoca l’apertura di vesciche postsinaptiche sul neurone 2 per prenderlo. Sinapsi- (sun-aptein: agire insieme). Collegamento tra due neuroni che consente la comunicazione tra loro attraverso la propagazione dell'impulso nervoso. Spazio tra due neuroni in cui l’assone di un neurone trasmittente comunica con i dendriti del neurone ricevente utilizzando messaggi chimici. Reuptake- riassorbimento dei neurotrasmettitori da parte di un bottone sinaptico. Sistema limbico- parte di cervello esterna al neoencefalo, controlla alimentazione, aggressività, emozioni e riproduzione. Sede di centri di piacere, include amigdala, ippocampo e fornice. Danni possono provocare cambiamenti di comportamento. Importante anche per la memoria e l’apprendimento. Amigdala- complesso nucleare situato nella parte dorsomediale del lobo temporale del cervello che gestisce le emozioni . Ippocampo- contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, alla memoria spaziale e all'orientamento. Morfologicamente simile al cavalluccio marino, corrisponde a una piega interna della corteccia cerebrale costituente la porzione mediale del lobo temporale. Fornice- fascio di fibre nervose a forma di "C" che mette in comunione l'ippocampo con i nuclei mammillari. Barriera ematoencefalica- protegge il cervello, non permette a qualsiasi sostanza in circolo nell’organismo di accedervi. Ghiandola pituitaria o ipofisi- “Ghiandola maestra”, la principale componente del sistema endocrino, che secerne ormoni che controllano la crescita. Cervelletto- parte del cervello che controlla l’equilibrio del corpo. Circuito della letto-scrittura- comprensione del linguaggio nel lobo temporale dell’emisfero sinistro. Area associativa- una delle maggiori aree della corteccia cerebrale; il luogo dei processi mentali più avanzati, come il pensiero, il linguaggio, la memoria e la parola. Lateralizzazione- dominanza di un emisfero del cervello in specifiche funzioni. Homunculus- rappresentazione deforme del corpo secondo l’importanza funzionale (mani, volto e lingua sono fondamentali e richiedono un’area maggiore di cervello per essere controllate). 1. Homunculus motorio è collocabile nella corteccia motoria primaria, e rappresenta quelle che sono le priorità del nostro corpo nei movimenti. 2. Homunculus sensitivo è nei lobi parietali.
Darwinismo neurale- nelle prime fasi di sviluppo, il bambino, ha
tanti neuroni e sinapsi possibili, ma se ne attivano solo alcune in base all’esperienza. Ogni cervello assume forma propria in base all’esperienza. (quello che funziona si stabilisce e potenzia – stabilizzazione selettiva-, quello che non funziona viene selezionato negativamente). Corpo calloso- insieme di fibre attraverso cui viaggiano le info tra i due emisferi. Plasticità- capacità dei circuiti nervosi di variare nella struttura e nella funzione. Plasticità di sviluppo- dalla nascita lungo tutta la vita (plasticità evolutiva). Periodo critico- siamo più pronti a svilupparci, più reattivi e fertili, predisposti ad imparare. Plasticità modulazionale- legata a ciò che impariamo e alle esperienze che facciamo. Plasticità riparativa/recupero funzionale- di chi fa riabilitazione. Vicarianza/degenerasi- fenomeno che permette di utilizzare un percorso vicario in sostituzione del principale (in caso di problemi che ostacolano il normale percorso). Variabile indipendente- manipolata dallo sperimentatore. Variabile dipendente- è determinante, ci si aspetta che cambi in funzione dei cambiamenti operati dallo sperimentatore su quella indipendente. Assegnazione randomizzata dei partecipanti- i ricercatori assegnano particolari trattamenti in modo casuale. Neuroni mirror/specchio- neuroni motori che si attivano involontariamente sia quando si compie un’azione, sia quando si osserva qualcun altro compierla. Sono alla base della nostra capacità di imitazione. Essenziali per la costruzione di legami e riconoscimento reciproco. Fanno parte di una nuova classe di neuroni detti bimodali o sensomotori. Neuroni canonici- anche questi sono sensomotori. Codificano per diversi tipi di prensione (presa di precisione, di forza). Funzionano anche offline, come i mirror. Percezione e sensazione- in psicologia avviene prima la sensazione, cioè l’incontro tra l’organo sensoriale e lo stimolo. Poi avviene la trasduzione, cioè la trasformazione dello stimolo in messaggio nervoso. La sensazione è l’attivazione degli organi di senso a opera di un’energia fisica. È un processo di rilevazione degli stimoli, attraverso cui i nostri organi sensoriali rispondono ad essi e li trasducono in impulsi nervosi. La percezione è l’organizzazione, interpretazione, analisi e integrazione degli stimoli da parte di organi di senso e cervello. Lo stesso stimolo può essere percepito in modo diverso per ogni persona secondo le circostanze. Attribuire un senso a quello che dicono i sensi, processo attivo di organizzazione dell’input e attribuzione di un significato, è presente il margine dell’individualità. La percezione è costruita da noi in base a come interagiamo con l’ambiente. È un fenomeno complesso, dinamico, con componenti specie-specifiche (bias cognitivi) e individuali (cultura, esperienza, emozioni). Grazie ai neuroni mirror e canonici, percepiamo in termini senso-motori. Realismo ingenuo- convinzione di una completa coincidenza tra la realtà fisica e la realtà percettiva. Psicofisica- studia il rapporto tra caratteristiche fisiche di uno stimolo e la percezione che abbiamo di esso. Stimolo- energia fisica che provoca una risposta a livello di un organo di senso. Soglia assoluta- minore intensità di stimolo necessaria perché sia recepibile. Rumore- stimolazione di fondo che interferisce con la percezione di altri stimoli. Soglia differenziale- minima quantità di cambiamento nell’intensità di uno stimolo necessaria a recepire la differenza rispetto uno stimolo di confronto. (JND Just Noticeable Difference). Metodi psicofisici- procedure utilizzate per determinare i valori soglia. Legge di Weber- una differenza appena percepibile è una proporzione costante rispetto all’intensità di uno stimolo iniziale o stimolo standard. Legge di Fechner- la grandezza della sensazione evocata da uno stimolo è proporzionale al numero di JND sopra la soglia assoluta. Modello idraulico- fondato sull’idea di un’energia che motiva il comportamento, si accumula nell’organismo e spinge per essere liberata. L'apertura di questo serbatoio è regolata dalla pressione raggiunta dall’energia e, dalla presenza ed intensità di stimoli esterni. Se l’azione non viene svolta per lunghi periodi, aumenta l’accumulo di energia e la sensibilità agli stimoli chiave. Adattamento sensoriale- fenomeno di aggiustamento delle capacità sensoriali dopo un’esposizione prolungata a stimoli fissi. Avviene quando ci si abitua ad uno stimolo. Teoria della detezione del segnale- considera l’influenza della presa di decisione sulla rilevazione dell’esistenza o meno dello stimolo da parte del soggetto. Teoria tricromatica della visione- esistono tre tipi di coni nella retina, ciascuno dei quali risponde principalmente a una specifica varietà di lunghezza d’onda. Teoria dei processi opponenti di colore- le cellule ricettive sono legate a coppie e lavorano in opposizione l’una all’altra. Via ventrale(occipito-temporale)- emisfero destro. Via del “What”. Vede la cosa. Collega la corteccia visiva primaria, nel lobo occipitale, alle porzioni inferiori del lobo temporale. È importante per l’identificazione percettiva degli oggetti, il riconoscimento visivo di forme, oggetti, facce e parole. L'output invia info alla memoria a lungo termine per il riconoscimento consapevole. Via dorsale(occipito-parietale)- emisfero destro. Via del “Where” o “How”. Collega l’area visiva primaria nel lobo occipitale con aree del lobo parietale. Analizza la posizione degli oggetti nello spazio. È importante per le funzioni spaziali e visuo-motorie (esplorazione e attenzione spaziale, percezione spaziale e programmazione motoria), rileva posizione e movimento degli oggetti per localizzarli nello spazio o per programmare dei movimenti al fine di raggiungerli e afferrarli. Colloca la cosa, sia rispetto a me e alle mie capacità di interagire con essa, sia nello spazio. Agnosia visiva- incapacità di discriminare consapevolmente forma, dimensione, orientamento di un oggetto. Conseguenza di danneggiamento della via ventrale. Atassia ottica- disturbo visuo-motorio, comporta errori di direzione e prensione. Causato dal danneggiamento della via dorsale. Intentional motor schema- neuroni visuo-motori che codificano gli schemi motori funzionali ad agire con un oggetto. Biofeedback- imparare a controllare con il pensiero cosciente, processi fisiologici interni (pressione, battito, frequenza respiratoria, temperatura, sudorazione, contrazione di determinati muscoli. Affordance- modo in cui un elemento dell’ambiente si offre a me, in chiave senso-motoria, in base a chi sono, cosa devo fare etc. Cuore della “mente incorporata”. Arto fantasma- caso in cui, a seguito di una storia di dolore cronico (contrazione e irrigidimento), si arriva all’amputazione dell’arto, ma si continua a percepirne il dolore (su cui ovviamente non si può intervenire). Può succedere che, nel caso in cui venga amputata la mano, l’area del cervello confinante con quella che era dedicata alla mano, si espanda. Così se ci viene accarezzato il viso, ad esempio, percepiamo quel tocco sulla mano che non c’è più, a causa del nostro cablaggio naturale. Agenesia- bambini nati senza un arto che hanno un’immagine di sé comunque sana, completa di tutti gli arti. Mirror box- scatola di specchi che proietta l’immagine dell’arto esistente dando l’illusione di avere anche l’altro. Usata per illudere di effettuare cure, massaggi e trattamenti sull’arto dolorante, ma che in realtà venivano praticati su quello esistente. Dimostra l’efficacia dell’interazione mente-corpo. Top-down- percezione guidata da un alto livello di conoscenza, esperienza, motivazione. È la dimensione globale, non si sofferma sui minimi elementi (es.chi sa leggere fluentemente non nota piccoli errori nelle parole). Percezione guidata da un alto livello di conoscenza, da esperienza, aspettativa e motivazione. Bottom-up- consiste nel riconoscere ed elaborare info che riguardano le singole componenti degli stimoli. Ci concentriamo sulle unità minime da collegare tra loro. Senza non capiremmo il significato dell’elaborazione top-down. Le due elaborazioni avvengono simultaneamente ed interagiscono tra loro. Riconoscere ed elaborare informazioni che riguardano le singole componenti degli stimoli. Frequenza- numero di vibrazioni complete che avviene in un secondo. Teoria dell’onda viaggiante- aree diverse della membrana basilare rispondono a diversi tipi di frequenze. Teoria della discriminazione in frequenza- l’intera superficie della membrana funge da microfono vibrando completamente in risposta a un suono. Linguaggio verbale- funzione cognitiva superiore per eccellenza. Sistema di simboli arbitrari e regole da combinare per generare un numero infinito di messaggi e significati possibili. Meccanismo combinatorio. Consente una rapida trasmissione di info. Psicolinguistica- si occupa del rapporto tra il linguaggio e il cervello. Ma anche la neuropsicologia (Broca scopre le basi del linguaggio motorio nell’emisfero sinistro). Effetto Stroop- dimostra che il processo di riconoscimento delle parole è automatico (vedo scritto blu, penso al blu. Vedo scritto blu in rosso e si intralcia il percorso automatico di riconoscimento). Triangolo semiotico- rappresentazione della relazione tra espressione, referente, contenuto. Segno come equivalenza- modello che stabilisce una relazione d’identità fissa per espressione e contenuto. Codice- sistema regolato di segni i cui significati sono arbitrariamente stabiliti e posti per convenzione. Segno come inferenza- modello che stabilisce una relazione del segno con il significato non arbitraria ma stabilita da qualcuno (“per qualcuno”) dentro un contesto comunicativo. Funzione segnica- relazione semiotica tra entità intese a significare qualcosa che può mutare al variare del contesto comunicativo. Modello matematico della comunicazione- modello teorico della comunicazione vista come un processo di trasmissione di informazione. Interazionismo- approccio che considera la comunicazione una cocostruzione finalizzata alla trasmissione dei contenuti e alla gestione dell’interazione comunicativa. Approccio sistemico- considera la comunicazione un fenomeno che comprende i soggetti stessi, contribuendo alla definizione e strutturazione del loro Sé. Livello di notizia- contenuto di un atto comunicativo. Livello di comando- l’indicazione dell’intenzione comunicativa. Fonologia- studio delle unità fondamentali del linguaggio più piccole che influiscono sul significato, i fonemi, ma anche del modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole e produrre significato. Sintassi- gruppo di regole che indica come le parole e le frasi possono essere combinate tra loro. Semantica- studio del significato delle parole, degli insiemi delle parole, delle frasi. Afasia di Broca- determina un eloquio disfluente, difficoltà a produrre anche frasi molto semplici e a pronunciare specifiche parole. L’eloquio è composto quasi esclusivamente da parole di contenuto. Afasia di Wernicke- presenta un eloquio fluente, in cui viene conservata la sintassi anche con produzione di frasi complesse ma si rileva una perdita del contenuto. Il paziente fatica a trovare il termine giusto e spesso crea neologismi. Teoria dell’apprendimento- secondo la quale l’acquisizione della lingua segue i principi di rafforzamento e condizionamento scoperti dagli psicologi che studiano l’apprendimento. Prassi operativa- successione di movimenti fini, controllati e concatenati tra loro. Prosodia- aspetto non verbale della comunicazione orale, avviene attraverso la modulazione di volume, tono e ritmo della voce. È necessaria per trasmettere emozioni e significato, ponendo l'accento su ciò che è importante e risolvendo le ambiguità nelle parole e nelle frasi. Deissi- rifermento al contesto in ciò che diciamo. (glielo avevo detto-a chi?). Pragmatica- studia le parole all’interno del loro contesto di utilizzo. Fa capire cosa stiamo dicendo veramente (se è ironico, falso, provocatorio, una richiesta...). Teoria degli atti linguistici di Austin. Distingue nell’atto linguistico tre livelli, corrispondenti ai tre tipi di azione che compiamo simultaneamente quando parliamo: 1. Atto locutorio- parlare, dire qualcosa; 2. Atto illocutorio- parlare in un certo modo. Corrisponde alle intenzioni comunicative del parlante (esprimo un giudizio, prendo un impegno...); 3. Atto perlocutorio- parlo per un certo scopo. Il dire produce sempre effetti e conseguenze. LAD- dispositivo di acquisizione linguistica- ne sarebbe dotato il cervello, permette di comprendere la struttura del linguaggio e garantisce strategie di apprendimento della nostra lingua. Grammatica Universale di Chomsky= struttura del linguaggio comune a tutte le lingue del mondo. Apparato fonoarticolatorio- non abbiamo un organo del linguaggio, ma un serie di movimenti fini applicati al nostro apparato fonoarticolatorio. Principio di cooperazione di Grice- “Dai il tuo contributo al momento opportuno, così come è richiesto dagli scopi e dall’orientamento della conversazione in cui sei impegnato”. 4 massime: di qualità, quantità, relazione e modo. Modello ostensivo-inferenziale- secondo il quale comunicare consiste nel rendere manifesta al destinatario la propria intenzione di rendergli manifesta un’informazione. We-intention- Intenzione comunicativa collettiva, che non può essere raggiunta da soli (la componente individuale svolge il ruolo di mezzo rispetto al fine) né in modo sommativo da più individui ma solo attraverso l’azione differenziata, coordinata e complementare dei comunicanti. È una predisposizione dell’uomo a cooperare, ad essere “un essere sociale e comunicante”. Sintonizzazione- insieme di comportamenti interpersonali finalizzata al raggiungimento di un’intenzione congiunta. Medium- qualunque elemento e/o strumento che ci permetta di entrare in interazione e di comunicare con l’ambiente esterno. Presenza fisica- esistenza di un soggetto in una specifica regione spazio-temporale. Presenza soggettiva- percezione di essere collocato nello stesso scenario spaziotemporale in cui si verifica un dato evento. Presenza come interattività- senso di presenza collegato alla possibilità di azione del soggetto ed è la possibilità di interagire a definire il grado di coinvolgimento all’interno di mondi simulati. Sistema cinesico- comprende i movimenti del corpo, del volto e degli occhi. Prossemica- studio dell’organizzazione e dell’uso dello spazio, della distanza, del territorio. Aptica- studio del contatto corporeo tra individui. Cellule di Merkel- tipiche delle regioni cutanee sensibili, anche in zone provviste di peli, registrano la pressione sulla pelle e permettono di avvertire il contatto continuo di oggetti sulla cute. Corpuscoli di Meissner- non reagiscono a una pressione persistente ma a variazioni di pressione. Corpuscoli di Ruffini- misurano la tensione della pelle e sono sensibili alle variazioni di tensione. Corpuscoli del Pacini- tipici di cute e tessuti profondi, segnalano pressione e vibrazioni. Recettori per il caldo e per il freddo- sono terminazioni nervose libere nella cute e non si distinguono dai recettori del dolore. Nella fase di traduzione i recettori per il freddo generano un impulso nervoso quando c’è una variazione di temperatura cutanea; viceversa, i recettori per il caldo generano impulsi nervosi quando c’è un aumento della temperatura. Abitudine- associazione ripetuta tra uno stimolo e una risposta. Pulsione- tensione motivazionale che avvia un comportamento per soddisfare un bisogno. Questo alimenta una pulsione che fornisce l’attivazione necessaria all’abitudine e la conduce all’esecuzione. Piramide di Maslow- gerarchia dei bisogni. Alla base ci sono i bisogni primari, salendo ci sono bisogni di ordine più elevato. Per attivare un bisogno specifico, bisogna prima aver sodisfatto quelli che lo precedono nella gerarchia. Ogni bisogno è connesso allo stato di soddisfazione degli altri bisogni, dalla dimensione biologica a quella psicologica. I bisogni alla base della piramide sono detti di carenza (decrescono con la loro soddisfazione), i successivi sono detti di crescita (continuano a svilupparsi, non scompaiono ma sono inglobati negli stadi seguenti). Questo modello mette in luce la possibilità che il comportamento sia motivato da più bisogni contemporaneamente. Modello dell’investimento razionale- intraprendere attività rischiose in vista di possibili forti guadagni qualora l’azione abbia esito positivo. Teoria dell’utilità soggettivamente attesa- le scelte che compiamo possono essere scomposte in probabilità e preferenze, gli individui tendono a scegliere l’opzione con utilità soggettivamente attesa più elevata. Edwards. Teoria delle attribuzioni causali- tendenza a preferire alcuni fattori causali costanti per spiegare successi e insuccessi. Le persone che hanno forte tendenza al successo lo attribuirebbero a fattori interni e stabili, mentre l’insuccesso a fattori esterni e variabili. Locus of control- localizzazione delle cause di un evento (interne vs esterne). Flow- piacevole esperienza di totale assorbimento nell’esecuzione di una certa attività. Temporanea perdita del livello superiore di coscienza per l’elevata concentrazione e l’assenza della percezione temporale. È necessario che l’attività sia di difficoltà superiore alla media per assorbire l’impegno del soggetto, e deve esserci equilibrio tra la capacità di controllo dell’azione e le richieste di azione del compito. Motivazione- insieme dei processi di attivazione e di orientamento del comportamento verso la realizzazione di un determinato scopo. Motivazione intrinseca- porta ad intraprendere un’attività per proprio piacere. Motivazione estrinseca- intraprendere un’attività per obiettivi come denaro, voti, o altre ricompense concrete. Cioè il movente è esterno all’attività. Psicologia degli istinti di McDougall- teoria secondo la quale gli istinti rappresentano i motori di ogni condotta. Potere- quoziente della forza massima che A ha su B e della massima resistenza che B può impiegare. Orientamento al potere personalizzato- mira egoisticamente e senza inibizioni al rafforzamento della posizione del soggetto. Orientamento al potere socializzato- caratterizzato dalla pratica del potere al servizio degli altri. Ipotalamo- funzione primaria nella regolazione di assunzione di cibo. Nell'ipotalamo laterale (IL) c’è un centro della fame, in quello ventromediale (IVM) c’è il centro della sazietà. Operano insieme (duplice controllo ipotalmico) nella determinazione del comportamento alimentare. Imprinting- comportamento specie-specifico geneticamente programmato, corrisponde alla tendenza innata del piccolo d’oca (studio di Lorenz) a considerare madre il primo oggetto in movimento che vede alla nascita. Comportamenti istintivi- sequenze complesse di movimenti regolate da schemi fissi e sensibili ad uno stimolo attivante, detto stimolo-chiave. Teoria biologica della motivazione- il corpo è caratterizzato da bisogni biologici che devono essere soddisfatti. Pulsioni primarie- legate ai bisogni biologici. Pulsioni secondarie- inizialmente apprese, poi funzionano come le primarie generando uno stato di bisogno che va ridotto. Teorie dell’arousal- ciascun individuo cerca di mantenere un livello ottimale di stimolazione e di attività. Ricerca di sensazioni- bisogno soggettivo di stimolazione nuove, varie e complesse, unito alla disponibilità a correre rischi fisici e sociali per provarle. Propriocezione/sesto senso- insieme delle info spazio-temporali che l’organismo riceve dal mondo esterno per affinare e coordinare i movimenti, ma anche solo per mantenere la stazione eretta. È la capacità del SNC di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo e lo stato di contrazione dei muscoli, anche senza il supporto della vista. Stereognosi- utilizzare il tatto e le info propriocettive per identificare un oggetto ad occhi chiusi. Dolore- risposta ad una varietà di stimoli che costituisce un meccanismo di difesa per l’organismo. Una cellula danneggiata rilascia la sostanza “P” che trasmette sensazioni di dolore. Acuto=entro 100ms dallo stimolo. Lento=dopo 1sec. O più. Teoria del gate contol- nel midollo osseo, specifici recettori nervosi sono collegati a determinate aree del cervello legate al senso del dolore. Quando si attivano viene aperto un “cancello” che ci permettere di sperimentare il dolore. Altri recettori lo chiudono o perché altri impulsi possono riempire i condotti nervosi legati al dolore, o perché intervengono fattori psicologici. Recettori vestibolari- corrispondono alle strutture del labirinto nell’orecchio interno. Recettori neuromuscolari- siti nella muscolatura volontaria, hanno il riflesso di stiramento. Organi di Golgi- in corrispondenza della giunzione muscolo- tendinea, sensibili alle variazioni di tensione. Multisensorialità- non ci sono aree specifiche del cervello per i sensi, ma l’elaborazione è integrata. Polisensorialità- vista-udito. Tatto-vista. Vista-gusto... Integrazione sensoriale- intensificazione e integrazione percettiva della stimolazione in relazione alla attivazione simultanea di più segnali sensoriali. Sinestesia- stimolazione pertinente ad una data modalità sensoriale, produce risposte non solo nello specifico canale sensoriale sollecitato, ma anche in un sistema diverso. Errore dello stimolo- nei fenomeni di illusioni ottiche, in cui descriviamo non ciò che vediamo, ma che sappiamo. Errore dell’esperienza- attribuiamo alla realtà fisica cose che appartengono alla percezione (realtà fenomenica). Stimolo fisico o distale- prodotto dalla molteplicità di radiazioni e intensità presenti nel mondo fisico. Stimolo prossimale- parte dell’energia dello stimolo distale, raccolta dai nostri recettori e avvertita dall’organismo. Qui viene trasdotta l’energia fisica in nervosa e trasmessa alle specifiche regioni cerebrali per elaborare l’info. A questo corrisponde la percezione: riconoscimento immediato di fenomeni della realtà. Costanza percettiva- oggetti fisici vengono percepiti come invariabili, dotati di stabilità nonostante lo stimolo prossimale cambi continuamente. Corregge il rapporto di grandezza dell’immagine retinica e della distanza. Costanza di forma- attribuire agli oggetti la medesima forma nonostante le diverse forme che proiettano sulla retina. Ipotesi del rilevamento e dell’analisi delle singole caratteristiche- al primo livello di attivazione sensoriale, ogni cellula visiva è specializzata per un proprio target, e lavorano tutte parallelamente e automaticamente. Poi subentra l’attenzione: per essere consapevole di qualcosa attivo l’attenzione. Illusioni percettive- percepiamo cose che non ci sono. Possono essere attribuite a costanze percettive che solitamente ci aiutano a percepire in modo più accurato. Bias cognitivi- modi in cui il cervello distorce la realtà. Es. Bias dell’intenzionalità (siamo portati a pensare che dietro ogni cosa ci sia intenzione, come le fantasie di complotto, la religione...), più comune “effetto placebo”. Leggi Gestalt dell’organizzazione- principi che descrivono come organizziamo vari elementi di informazione in un’unità di senso compiuto. I fattori isolabili (riconoscimento della forma): 1. Inclusione- a parità di altre condizioni diventa figura la regione inclusa; 2. Convessità- a parità di altre condizioni diventa figura la regione convessa; 3. Area relativa- a parità di altre condizioni diventa figura la regione di area minore; 4. Orientamento- a parità di altre condizioni diventano figure le regioni i cui assi intrinseci sono allineati con le direzioni principali dello spazio percepito, verticale e orizzontale; 5. Simmetria- a parità di altre condizioni diventano figure le regioni a simmetria bilaterale rispetto a un asse. Figure reversibili- nelle quali si ha un’inversione sistematica fra figura e sfondo. Indizi binoculari- indizi di profondità individuati attraverso le informazioni provenienti da entrambi gli occhi. Coscienza- capacità di rilevare le relazioni tra sé e il proprio ambiente. La consapevolezza delle sensazioni, dei pensieri e dei sentimenti che vengono provati in un dato momento. La coscienza è incorporata e situata, dato che ogni corpo è sempre inserito in un ambiente (sistema cervello-corpo-mondo, da qui nasce la mente). Fasi del sonno: 1. transizione dalla veglia al sonno, caratterizzata da onde cerebrali relativamente veloci e di ampiezza ridotta; 2. più profonda rispetto alla fase 1, caratterizzata da onde dall’andamento più lento e regolare, insieme a interruzioni temporanee chiamate “fusi”; 3. il cervello procede più lentamente, con picchi e flessi più accentuati nell’andamento del tipo di onda rispetto alla fase 2; 4. sonno più profondo, in cui l’andamento diventa ancora più lento e regolare, rendendo il dormiente sempre meno sensibile a stimolazioni esterne; 5. Sonno REM- occupa il 20% del sonno totale di un individuo adulto, caratterizzata da aumento di battito cardiaco, pressione sanguigna e ritmo del respiro, e con erezioni, movimento rapido degli occhi e sogni. Contenuto latente dei sogni- vero contenuto dei sogni, spesso costituito da desideri inconfessabili, camuffato dal contenuto manifesto. Contenuto manifesto del sogno- ciò che ricordiamo. Sintesi-attivazione- i sogni sono il risultato dell’attivazione casuale di diversi ricordi che sono assemblati a comporre una storia dotata di senso logico. Lo scenario del sogno che viene costruito si riferisce al significato del sogno. Sogni per la sopravvivenza- le info rilevanti per la sopravvivenza quotidiana vengono riprese in considerazione e rielaborate I riferimenti alla vita quotidiana si riferiscono alla sopravvivenza. Soddisfazione dei desideri inconsci- (Freud) i sogni rappresentano desideri inconsci che chi sogna vorrebbe soddisfare I contenuti latenti rivelano i desideri inconsci. Il significato è dissimulato dal contenuto manifesto del sogno. Ritmi circadiani- processi biologici che si susseguono ripetutamente in cicli di circa 24 ore. Il ritmo dei cicli circadiani è controllato dal nucleo sovrachiasmico (NSC). Sogni a occhi aperti- fantasie che le persone costruiscono da sveglie. Ipnosi- stato di similtrance caratterizzato da una predisposizione a suggerimenti esterni. Meditazione- tecnica acquisita che mira alla focalizzazione dell’attenzione, che a sua volta porta a uno stato di coscienza alterato. Sostanze psicoattive- influenzano le emozioni, le percezioni e il comportamento di una persona. Riescono a penetrare la barriera ematoencefalica. Stimolanti- sostanze il cui effetto sul sistema nervoso centrale determina un aumento del battito cardiaco, della pressione arteriosa e della tensione muscolare. Depressivi- sostanze che rallentano il sistema nervoso. La più comune è l’alcol. Narcotici- sostanze che aumentano il rilassamento e riducono dolore e ansia. Allucinogeni- sostanze in grado di produrre allucinazioni o cambiamenti nei processi percettivi. Apprendimento- cambiamento relativamente permanente del comportamento, determinato dall’esperienza. Condizionamento classico (o pavloviano)- tipo di apprendimento in cui uno stimolo neutro (come i passi dello sperimentatore) finisce per causare una risposta (o reazione) dopo che è stato abbinato a uno stimolo (come il cibo) che causa normalmente quella risposta. (esperimento ghiandole salivari cani). Stimolo neutro- stimolo che, prima del condizionamento, non causa naturalmente la risposta di interesse. Stimolo incondizionato (SI)- stimolo che provoca naturalmente una particolare risposta senza dover essere appreso. Risposta incondizionata (RI)- risposta che è naturale e non richiede addestramento. Stimolo condizionato (SC)- stimolo precedentemente neutro che è stato accoppiato a uno stimolo incondizionato per evocare una risposta precedentemente causata soltanto dallo stimolo incondizionato. Risposta condizionata (RC)- risposta che, dopo il condizionamento, fa seguito a uno stimolo precedentemente neutro. Estinzione- fenomeno fondamentale dell’apprendimento che ha luogo quando una risposta precedentemente condizionata diminuisce in frequenza e alla fine scompare. Recupero spontaneo- ricomparsa di una risposta condizionata estinta dopo un periodo di riposo e senza un ulteriore condizionamento. Generalizzazione dello stimolo- tendenza a rispondere a uno stimolo che è simile, ma non identico, a uno stimolo condizionato; più i due stimoli sono simili, più è probabile che avvenga la generalizzazione. Discriminazione degli stimoli- capacità di distinguere tra stimoli. Condizionamento operante- forma di apprendimento in cui una risposta volontaria viene rinforzata o indebolita a seconda che le sue conseguenze siano favorevoli o sfavorevoli. Rinforzo- processo con cui uno stimolo aumenta la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. Rinforzatore- qualsiasi stimolo che aumenti la probabilità che un comportamento precedente venga ripetuto. Rinforzatore positivo- stimolo aggiunto all’ambiente che determina un aumento di una risposta precedente. Rinforzatore negativo- stimolo spiacevole la cui rimozione dall’ambiente fa aumentare la probabilità che una risposta precedente si ripeta nel futuro. Punizione- stimolo che diminuisce la probabilità che un comportamento precedente si ripeta. Programmi di rinforzo- differenti moduli di frequenza e timing di rinforzo dopo un comportamento desiderato. Programma di rinforzo continuo- rinforzo di un comportamento ogni volta che viene emesso. Programma di rinforzo intermittente- rinforzo di un comportamento alcune volte ma non ogni volta che viene emesso. Programma a rapporto fisso- il rinforzo viene somministrato soltanto dopo che è stato emesso un numero specifico di risposte. Programma a rapporto variabile- il rinforzo viene somministrato dopo un numero variabile, anziché dopo un numero fisso, di risposte. Programma a intervallo fisso- fornisce un rinforzo per una risposta soltanto dopo che è trascorso un intervallo di tempo fisso, con la conseguenza che i tassi complessivi di risposta sono relativamente bassi. Programma a intervallo variabile- l’intervallo di tempo tra rinforzi consecutivi varia attorno a una media invece di essere fisso. Modellamento- processo di insegnamento di un comportamento complesso mediante la ricompensa di approssimazioni sempre più vicine al comportamento desiderato. Modificazione del comportamento- tecnica formalizzata per aumentare la frequenza dei comportamenti desiderati e diminuire quella dei comportamenti indesiderati. Apprendimento latente- apprendimento in cui un nuovo comportamento viene acquisito, ma non viene manifestato finché non è somministrato qualche incentivo per presentarlo. Apprendimento osservativo- apprendimento attraverso l’osservazione del comportamento di un’altra persona detta modello. Memoria- processo con cui codifichiamo, immagazziniamo e recuperiamo le informazioni. Memoria sensoriale- magazzino di memoria iniziale, temporaneo, che immagazzina le informazioni soltanto per qualche secondo, come una replica esatta dello stimolo. Memoria a breve termine (MBT)- magazzino di memoria che immagazzina le informazioni per 15-25 secondi, in base al loro significato invece che come semplici stimoli sensoriali. Memoria a lungo termine (MLT)- magazzino di memoria che immagazzina le informazioni in modo relativamente permanente, anche se può essere difficile recuperarle. Memoria iconica- memoria sensoriale che immagazzina le informazioni provenienti dal sistema visivo. Memoria ecoica- memoria sensoriale che immagazzina le informazioni acustiche provenienti dal sistema uditivo. Chunk- raggruppamento significativo di stimoli che possono essere immagazzinati come un’unità nella memoria a breve termine. Reiterazione- ripetizione di informazioni che sono entrate nella memoria a breve termine. Memoria di lavoro- insieme di magazzini di memoria temporanei attivi che reiterano le informazioni. Memoria dichiarativa- per le informazioni fattuali (nomi, volti, date e simili). Memoria procedurale- per abilità e abitudini, come andare in bicicletta o colpire una palla da baseball. È detta anche memoria non dichiarativa. Memoria semantica- per le conoscenze e i fatti generali riguardo al mondo, nonché per le regole della logica che sono usate per dedurre altri fatti. Memoria episodica- per i particolari biografici della nostra vita individuale. Modelli associativi di memoria- teoria secondo cui la memoria è costituita da rappresentazioni mentali di informazioni interconnesse. Priming- fenomeno in cui l’esposizione a una parola o a un concetto (detto prime) facilita successivamente la rievocazione di informazioni correlate, anche in assenza di memoria conscia della parola o del concetto. Memoria esplicita- ricordo intenzionale o conscio di informazioni. Memoria implicita- ricordi di cui le persone non hanno consapevolezza conscia, ma che possono influenzare la prestazione e il comportamento successivi. Fenomeno “sulla punta della lingua”- ’incapacità di rievocare le informazioni che si è persuasi di conoscere, una conseguenza della difficoltà di recuperare informazioni dalla memoria a lungo termine. Cue di recupero- stimolo che permette di rievocare più facilmente informazioni immagazzinate nella memoria a lungo termine. Processi costruttivi- in cui le memorie sono influenzate dal significato che attribuiamo agli eventi. Schemi- corpi organizzati di informazioni immagazzinate nella memoria, che distorcono il modo in cui le nuove informazioni vengono interpretate, immagazzinate e rievocate. Ricordi repressi- ricordi di eventi così scioccanti da essere spinti nell’inconscio della mente. Memorie autobiografiche- ricordi di circostanze ed episodi della nostra vita. Decadimento- perdita di informazioni a causa del non uso. Engramma/traccia mnestica/traccia mnemonica/traccia di memoria- modificazione fisica effettiva nell’encefalo, la quale si produce quando viene appreso nuovo materiale. Interferenza- fenomeno per cui le informazioni immagazzinate nella memoria disturbano la rievocazione delle altre informazioni. Oblio dipendente dai cue- avviene quando i cue di recupero sono insufficienti per risvegliare le informazioni presenti nella memoria. Potenziamento a lungo termine- fenomeno per cui certe vie neurali si eccitano facilmente mentre viene appresa una nuova risposta. Concetti- categorie di oggetti, eventi o persone con caratteristiche comuni tra loro mediante i quali organizziamo fenomeni complessi in forme più semplici. CNS (Caratteristiche Necessarie e Sufficienti)- teoria secondo la quale il concetto può essere descritto da un insieme di tratti definitori. Categorizzazione- processo mediante il quale l’individuo seleziona e organizza il flusso dell’esperienza in modo da gestire e ridurne l’enorme variabilità. Economia cognitiva- la nostra mente tende a utilizzare i processi di comprensione della realtà meno gravosi e più funzionali. Diventa essenziale all’individuo, e in particolare al bambino, semplificare la realtà categorizzandola, senza considerare tutte le differenze dei dati di realtà, ma focalizzando l’attenzione solo sui dati più frequenti. struttura del mondo percepito- il mondo non si presenta a noi come un insieme casuale e destrutturato di informazioni tutte egualmente importanti, ma gli oggetti, e in particolare i loro attributi, vengono percepiti come dotati di una struttura correlazionale (le ali vengono associate più frequentemente alle piume che non alla pelliccia). Categorizzazione situata- organizzazione in categorie schematiche cioè legata a contesti e situazioni specifiche. Simulazione situata- simulazione percettiva dell’oggetto. Modelli embodied(incorporati)- la rappresentazione dei concetti è collegata all’esperienza percettiva e motoria dell’individuo. Il nostro funzionamento mentale si genera a partire dal nostro corpo e in base alle possibilità che questo ci offre. Il corpo determina sia ciò che possiamo percepire, sia come ci possiamo muovere. Embodiment (mente incorporata), le 4E: 1. Embodied- incorporato. Forte contraddizione con la concezione dualistica mente-corpo. Sottolinea che la cognizione dipende dal tipo di esperienza e dal tipo di capacità sensomotorie del corpo, che sono esse stesse inserite in un contesto più ampio, biologico, psicologico, culturale (approccio biopsicosociale). 2. Embedded- inserito nell’ambiente. È impossibile pensare di studiare la mente a prescindere dal contesto. Facciamo sistema con l’ambiente, tanto che alcune caratteristiche, se mancano le strutture ambientali, non le sviluppiamo o comunque non ottimamente. 3. Enacted- mente per l’azione, condizione necessaria per permettere il movimento di un essere vivente nel suo ambiente. L'esperienza percettiva è diretta al mondo non al cervello. Percepire serve per muoversi, non per avere tante info su cui potersi muovere. Quello che spinge lo sviluppo dei nostri sistemi cognitivi è il movimento. 4. Extended- mente estesa, nell’ambiente, nella misura in cui incorporiamo degli strumenti (es. occhiali). Scienza cognitiva a livello di sistema (system-level e non neuro-level) di costante interazione fra cervello e resto del corpo, e del corpo con il suo ambiente. Vincolo- non è un limite, ma uno spazio di possibilità dentro cui possiamo muoverci, comportarci, esprimerci. Conoscenza dichiarativa- insieme delle conoscenze sul mondo disponibili in modo permanente nella memoria a lungo termine. Conoscenza proposizionale- insieme delle conoscenze relative ai fatti. Essa comprende la conoscenza episodica e la conoscenza semantica. Immagini mentali- rappresentazioni all’interno della mente in cui l’oggetto o l’evento viene riprodotto in modo analogico. Ipotesi proposizionalista- teoria secondo la quale l’unico formato del pensiero è proposizionale, simbolico e astratto. Rappresentazione profonda- l'informazione è conservata nella memoria a lungo termine e fornisce i dati utilizzati per costruire l’immagine mentale superficiale. Rappresentazione superficiale- l'informazione viene dispiegata nella memoria a breve termine e corrisponde alla forma delle immagini nella mente. Pensiero narrativo- modalità di funzionamento mentale caratterizzato dall’essere interpretativo ed episodico, poiché possiede un’organizzazione spaziotemporale e causale. Pensiero procedurale- conoscenza che guida il nostro operare sul mondo e concerne l’uso funzionale degli oggetti e l’acquisizione di procedure di azione efficaci. Script- copioni o forme schematiche degli eventi in cui si organizzano le azioni. Ragionamento- capacità di porre in relazione conoscenze e fare delle inferenze. Ragionamento deduttivo- tipo di ragionamento che parte da premesse generali per arrivare a conclusioni particolari. Schemi di ragionamento pragmatico- regole pratiche riferite a eventi quotidiani. Bias della conferma- cercare conferme solo a favore di un’ipotesi e non contro. Ragionamento induttivo- parte dal particolare per arrivare al generale. Algoritmo- sequenza di regole che, se applicate correttamente, conducono alla soluzione di un problema. Euristica- strategia di soluzione di un problema semplice ed economica che si fonda su una stima della probabilità che un fatto si verifichi o meno. Fallacia del giocatore d’azzardo- attribuire agli ultimi esiti una minore probabilità di verificarsi. Euristica della disponibilità- considerare più probabile un evento sulla base della sua memorabilità. (es. Le persone hanno più paura di morire in un incidente areo che automobilistico). Si tratta di una strategia intuiva da cui spesso ci faggiamo guidare, invece di seguire una razionalità perfetta. Insight- improvvisa realizzazione della relazione esistente tra vari elementi che precedentemente sembravano tra loro scollegati. Fissità funzionale- tendenza a pensare un oggetto soltanto nei termini del suo utilizzo specifico. Assetto mentale- persistenza di vecchie forme di risoluzione di problemi. Creatività- capacità di collegare idee o risposte in modo originale. Pensiero divergente- abilità di generare risposte inusuali, sebbene appropriate, a problemi o questioni. Pensiero convergente- abilità di produrre risposte basate su conoscenza e logica. Intelligenza- capacità di comprendere il mondo, pensare razionalmente, e usare con efficacia le risorse disponibili in caso di difficoltà. Fattore G- Spearman (1927) ipotizzò e indagò, mediante analisi fattoriale, l’esistenza di un unico e generico fattore sottostante alle diverse abilità mentali chiamato g o fattore g, il fattore generale di intelligenza, presumeva fosse alla base dell’intelligenza. Intelligenza fluida- che riflette la capacità di elaborare l’informazione, di ragionare e di memorizzare. Intelligenza cristallizzata- l’accumulo di informazioni, abilità e strategie apprese attraverso l’esperienza e che possono essere applicate nel problem solving. Teoria delle intelligenze multiple- la teoria di Gardner secondo cui esistono un minimo di otto diversi tipi di intelligenza, ciascuno relativamente indipendente dall’altro. (musicale, corporeo- cinestetica, spaziale, inter e intra personale, ligico-matematica, linguistica, nautralistica). Intelligenza pratica- tipo di intelligenza legato a un successo generale nella vita. Intelligenza emotiva- insieme di abilità che sono alla base del giudizio accurato e della valutazione delle emozioni. Test di intelligenza- ideati per quantificare il livello di intelligenza di un individuo. Età mentale- la media degli individui che raggiungono un particolare livello di prestazione in un test. Quoziente di intelligenza (QI)- punteggio che tiene in considerazione l’età mentale e cronologica di un individuo. QI= (MA/ CA)x100 Test di profitto- ideato per determinare il livello di conoscenza di un individuo in un’area specifica. Test attitudinale- per predire l’abilità di una persona in una particolare area o campo di lavoro. Attendibilità- proprietà per cui i test misurano costantemente nel tempo ciò che intendono misurare. Validità- proprietà per cui i test misurano realmente ciò che si suppone misurino. Ritardo mentale- disturbo caratterizzato da significative limitazioni sia delle funzionalità intellettuali sia del comportamento di adattamento che coinvolge abilità concettuali, sociali, e pratiche. Approccio funzionale- secondo il quale le emozioni sono mediatori nella relazione tra l’organismo e l’ambiente per il mantenimento del benessere dell’organismo stesso. Teoria periferica dell’emozione- secondo la quale l’esperienza emotiva è dovuta a reazioni fisiologiche a livello viscerale degli organi interni. Ipotesi del feed-back facciale- secondo la quale le espressioni forniscono informazioni propriocettive, motorie e cutanee o vascolari che influenzano il processo emotivo. Teoria vascolare dell’efferenza emotiva- secondo la quale la respirazione e i movimenti facciali, influenzando i meccanismi di termoregolazione cerebrale, modulano l’esperienza emotiva. Teoria centrale delle emozioni- secondo la quale l’attivazione fisiologica (arousal) e l’esperienza emotiva sono causati dallo stesso stimolo nervoso prodotto nel talamo. Arousal simpatico- attivazione fisiologica del sistema nervoso simpatico. Appraisal- valutazione di un evento da parte del soggetto. Antecedente emotivo- situazione, evento o stimolo che elicita una emozione. Core affect- si tratta di uno stato affettivo di base, ancora privo di un oggetto specifico: nel momento in cui questo stato indefinito viene “direzionato” verso un oggetto, allora prende forma un’emozione. Tesi innatista- secondo la quale esistono configurazioni di movimenti facciali prototipiche, innate e universali che differenziano ciascuna emozione di base. Approccio culturale- secondo il quale le espressioni facciali hanno carattere appreso. Appraisal primario- valutazione finalizzata al processamento della rilevanza e delle caratteristiche più salienti dello stimolo. Appraisal secondario- valutazione più sofisticata del contesto e del grado di appropriatezza delle risposte da emettere. FACS (Facial Action Coding System)- complesso sistema di codifica e di analisi del comportamento facciale. Prospettiva emotiva- secondo la quale le espressioni facciali sono la manifestazione immediata, spontanea e involontaria delle emozioni. Prospettiva comunicativa- secondo la quale le espressioni facciali manifestano le intenzioni del soggetto. Regolazione emotiva- attraverso cui gli individui sono in grado di influenzare quali emozioni provano, quando e come le sperimentano e le esprimono. Regolazione inter-individuale- processo attraverso il quale le emozioni e le loro espressioni regolano le interazioni e, viceversa, le emozioni sono regolate nelle interazioni. Personalità- insieme delle caratteristiche durature che differenziano le persone – i comportamenti che rendono unico ogni individuo. Es- parte innata, grezza, non organizzata della personalità, il cui unico scopo è di ridurre la tensione creata da forze primitive collegate alla fame, al sesso, all’aggressività e agli impulsi irrazionali. Io- parte della personalità che fa da cuscinetto tra l’Es e il mondo esterno. Super-io- secondo Freud, è l’ultima struttura di personalità a svilupparsi; rappresenta il giusto e lo sbagliato della società tramandato da genitori, insegnanti e altre figure importanti per il soggetto. Fasi di sviluppo della personalità secondo Freud: 1. Fase orale- dalla nascita ai 12-18 mesi, in cui il centro del piacere del bambino è la bocca. 2. Fissazione- conflitti o preoccupazioni che persistono oltre il periodo di sviluppo in cui si sono presentati per la prima volta. 3. Fase anale- dai 12-18 mesi ai tre anni, in cui il piacere del bambino è centrato sull’ano. 4. Fase fallica- comincia attorno ai tre anni durante la quale il piacere del bambino è focalizzato sui genitali. Conflitto edipico- interesse sessuale del bambino verso il genitore di sesso opposto, generalmente risolto con l’identificazione col genitore dello stesso sesso. Identificazione- si desidera essere il più possibile come un’altra persona, imitando il suo comportamento e adottandone pensieri e valori. Periodo di latenza- Freud, il periodo tra la fase fallica e la pubertà, durante il quale le preoccupazioni sessuali dei bambini sono temporaneamente messe da parte. Fase genitale- Freud, il periodo che va dalla pubertà alla morte, caratterizzato da un comportamento sessuale maturo (cioè rapporti sessuali). Meccanismi di difesa- strategie inconsce che le persone usano per ridurre l’angoscia occultando la sua fonte a sé stessi e agli altri. Reazioni non consapevoli che salvaguardano autostima e senso del controllo distorcendo la percezione della realtà. Inconscio collettivo- insieme comune di idee, sentimenti, immagini e simboli che ereditiamo dai nostri avi, dall’intera razza umana e anche dagli antenati animali del lontano passato. Complesso di inferiorità- secondo Adler, una situazione in cui gli adulti non sono stati in grado di superare il sentimento di inferiorità che hanno sviluppato da bambini, quando erano piccoli e limitati nella loro conoscenza del mondo. Teoria dei tratti- modello di personalità che cerca di identificare i tratti di base necessari per descrivere la personalità. Tratti- dimensioni durevoli delle caratteristiche di personalità con cui la gente si differenzia. Accettazione positiva incondizionata- attitudine di accettazione e rispetto da parte di un osservatore, al di là di ciò che una persona dice o fa. Test psicologici- misure standard ideate per valutare obiettivamente il comportamento; sono utilizzati dagli psicologi per aiutare le persone a prendere decisioni sulla loro vita e comprendere di più se stessi. Standardizzazione del test- tecnica utilizzata per validare delle domande nei test di personalità studiando le risposte delle persone con diagnosi note. Test di personalità proiettivi- vengono mostrati degli stimoli ambigui e si chiede di descriverli o di raccontare una storia su di essi. Test di Rorschach- ideato dallo psichiatra svizzero Hermann Rorschach che consiste nel mostrare una serie di stimoli visivi simmetrici al soggetto a cui si chiede cosa rappresentano tali figure per lui. (cosa rappresentano le macchie di inchiostro). Test di Appercezione Tematica (TAT)- fatto di una serie di immagini sulle quali si chiede al soggetto di scrivere una storia. Cocktail party- abilità di focalizzare la propria attenzione uditiva su quanto detto da una particolare persona in mezzo ad altre. Benessere soggettivo- condizione di raggiungimento di un equilibrio inter e intra individuale. Set point (punto di stabilità)- valore selezionato di livello del benessere individuale. Prospettiva di felicità edonica- comprende studi volti prevalentemente ad analizzare la dimensione del piacere, inteso come benessere prettamente personale e legato a sensazioni ed emozioni positive. Prospettiva di felicità eudaimonica- privilegia l’analisi dei fattori che favoriscono lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità individuali e dell’autentica natura umana in armonia con la realtà fisica e sociale a cui appartiene. Broaden-and-build theory- secondo la quale le emozioni positive ampliano le potenzialità cognitive nelle persone, allargano le loro azioni di repertorio e costruiscono le loro risorse di sopravvivenza. Undoing hypothesis (ipotesi di neutralizzazione)- secondo la quale le emozioni positive possono influenzare e modificare effetti successivi di emozioni negative. Stress- risposta relativamente aspecifica dell’organismo a uno stimolo che ne minaccia la sopravvivenza e l’integrità fisica e destabilizza l’omeostasi. SRPc- processo di reazione allo stress controllabile. SRPi- processo di reazione allo stress incontrollabile. Stressori cataclismici- stressori di elevata intensità che insorgono all’improvviso e influenzano tipicamente molte persone. Stressori personali- srelativi a eventi importanti della propria vita. Uplifts- eventi positivi minori che inducono benessere. Coping- insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati per far fronte a situazioni e/o eventi valutati come stressanti. Coping primario- insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati per fronteggiare l’evento. Coping secondario- insieme dei pensieri e comportamenti utilizzati per fronteggiare e regolare la reazione del soggetto all’evento. Coping emotion-focused- strategia di coping rivolta alla modificazione delle reazioni emotive di fronte allo stress. Coping problem-focused- strategia di coping rivolta alla modificazione del problema o della causa di stress. Hardiness (resistenza allo stress)- caratteristica della personalità di invulnerabilità dallo stress. Learned helplessness- sentimento di impotenza causato dalla sensazione di completa incontrollabilità di una situazione. PNI (psiconeuroimmunologia)- scienza medica che studia le interazioni tra fattori psichici, sistema nervoso centrale e sistema immunitario. Eustress- forma adattativa di stress che prepara la difesa dell’organismo. Distress- forma patologica di stress che riduce la capacità di difesa dell’organismo.