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● platone era sostenitore innatismo - alcuni tipi di conoscenza sono innati o connaturati
(es espressioni fondamentali dei bambini in tutto il mondo )
● aristotele sostenitore emprismo filosofico - tutta la conoscenza di acquisisce con
l’esperienza. il bambino è un tabula rasa (anche apprendere una lingua dipende
dall’esperienza del bimbo)
i due approcci non avevano una base empirica, ovvero osservabile che è alla base della
psicologia moderna.
WILLIAM JAMES - riteneva che la coscienza non potesse essere scomposta in elementi
separati , riteneva che analizzare ed isolare un momento particolare della coscienza
distorcesse la natura essenziale della coscienza stessa, perchè era più simile ad un flusso
incessante.
nasce quindi il funzionalismo - esso si ispirava alla teoria della selezione naturale di
Darwin, james riteneva che le capacità mentali si erano evolute in quanto adattive e quindi
aiutavano gli esseri umani a risolvere problemi e aumentavano le loro probabilità di
sopravvivenza
psicologia delle gestalt (teoria opposta allo strutturalismo, che analizza i pezzi separati)
gli esseri umani sono molto sensibili alle illusioni (ovvero errori di percezione - memoria -
giudizio) in cui l’esperienza soggettiva differisce dalla realtà oggettiva.
max werheimer condusse un esperimento in cui mostrava 2 luci ad intermittenza, l’uomo
non percepiva l’interCHARCOT e JANET mittenza ma percepiva il tutt’uno come somma
delle parti. questa intuizione portò allo sviluppo della psicologia della gestalt - un approccio
psicologico che evidenza come l’intero sia più della semplice somma delle parti e come gli
umani percepiscono di più l’intero rispetto la somma delle parti.
gli psicologi della gestalt ritengono che la mente imponga una organizzazione a ciò che
percepisce.
comportamentismo - le scuole di pensiero psicologico nate tra la fine del XIX e XX secolo
avevano l’obiettivo di studiare in funzionamento della mente, esaminandone i contenuti
consci o cercando di far affiorare i contenuti inconsci,
COMPORTAMENTISMO - afferma che gli psicologi dovevano limitarsi allo studio scientifico
del comportamento osservabile
WATSON - riteneva che la scienza richiedesse misurazioni replicabili e che l’introspezione
essendo un metodo soggettivo non fornisse garanzie in tal senso, quindi riteneva che gli
psicologi dovevano studiare il comportamento perchè può essere osservato e misurato,
secondo watson, lo scopo della psicologia era quello di prevedere e controllare il
comportamento umano in modo tale che la società ne traesse beneficio
il comportamentismo viene definito la psicologia dello stimolo risposta, perchè da un imput
sensoriale proveniente dall’ambiente esterno c’è una risposta (Es la gabbia di skinner con i
topolini che aprivano la gabbia per prendere il mangiare che chiamava il principio di rinforzo
)
teoria di skinner che poi divenne utopistica perchè c’era la visione di una società in cui il
comportamento umano era rigidamente controllato dalla scrupolosa applicazione del
principio di rinforzo.
NEUROSCIENZE COGNITIVE
le attività mentali ci sembrano così naturali e spontanee che spesso non ci rendiamo conto
che dipendono da operazioni complesse eseguite dal cervello,
BROCA ed altri psicologi all’inizio del XX secolo erano intenti a trovare un legame tra mente
e cervello.
LASHLEY voleva scoprire il punto esatto del cervello dove si verifica apprendimento, i suoi
sforzi diedero vita alla psicologia fisiologica (ora chiamata neuroscienza comportamentale)
EMPIRISMO E DOGMATISMO
i due termini nascono nell’antica Grecia:
dogmatismo - (segue le credenze) i quali pensavano che il modo migliore per comprendere
la malattia fosse sviluppare teorie sulle funzioni dell’organismo. con questo termine si
riferisce a persone che aderiscono a delle convinzioni prestabilite anche quando sono in
netto contrasto con l’evidenza empirica.
empirismo - (segue le esperienze) i quali pensavano che il modo migliore per comprendere
la malattia consistesse nell’osservare le persone malate. il termine empirismo viene utilizzato
x descrivere la convinzione che una conoscenza accurata del mondo richieda un attenta
osservazione.
l’empirismo si rilevò un metodo più valido e efficace per curare le persone. l’empirismo per
utilizzarlo ha bisogno di un metodo ovvero insieme di regole e tecniche per l’osservazione x
evitare illusioni, errori e conclusioni sbagliate.
3 fattori che rendono il comportamento delle persone difficile da studiare:
● complessità (cervello è probabilmente l’oggetto più complesso dell’universo)
● variabilità (differenze individuali - difficilmente due persone dicono o fanno la stessa
cosa nella medesima circostanza)
● reattività (le persone tendono a comportarsi in modo diverso quando sanno di essere
oggetto di studio.
i metodi usati dagli psicologi devono essere in grado di affrontare problemi dovuti al fatto che
gli esseri umani sono estremamente complessi, variabili e reattivi
la misurazione
per secoli gli esseri umani non hanno avuto a disposizione strumenti che consentissero loro
di tenere tracia del tempo, peso , volume o densità, la misurazione è alla base della vita
moderna e fondamneto della scienza, le misurazioni in generale hanno due cose in comune:
1 - definire la proprietà che si vuole misurare
2- trovare un modo per rilevare tale proprietà
quando diciamo che un oggetto è lungo 1 metro stiamo misurando il tempo impiegato da
una particella di fotone x percorrere l’intero oggetto , quindi le definizioni operative
specificano gli eventi concreti che costituiscono la proprietà che si vuole misurare
i dispositivi di misurazione rilevano gli eventi concreti, concetti come forma colore devono
essere intesi come idee astratte che non possono essere mai misurate direttamente. es la
felicità la possiamo intendere come una serie di contrazioni muscolari che fanno assumere
al volto la tipica espressione che sorride ed utilizzare uno strumento apposito per la
contrazione muscolare x misurarle.
una misura può mancare di validità quando lo strumento di misura non rileva in maniera
accurata gli eventi specificati dalla definizione operativa. quindi con il termine affidabilità o
attendibilità ci si riferisce alla tendenza di 1 strumento di misura a produrre lo stesso
risultato ogniqualvolta venga utilizzato x misurare la stessa cosa
seconda caratteristica importante x la misura : è la sensibilità, la tendenza dello strumento
a produrre risultati diversi quando viene utilizzato x misurare cose diverse.
distribuzioni di frequenza
un problema inerente all’uso della media campionaria consiste nel fatto che essa spesso
non rispecchia il comportamento del singolo.
distribuzione di frequenza - ovvero , distribuzioni in cui viene rappresentato il numero di volte
che ciascuna misura è stata osservata nel campione: le distribuzioni di frequenza raffigurano
tutte le misure ottenute in un campione quindi forniscono un quadro esauriente e completo
del campione stesso, però è un metodo scomodo per comunicare gli esiti dei test per questo
gli psicologi si avvalgono di INDICI SINTETICI che sono di più facile comprensione che si
chiamano STATISTICHE DESCRITTIVE - sono misure riassuntive che colgono le info
essenziali di una distribuzione di frequenza.
Statistiche descrittive sono di 2 tipi (le misure di tendenza)
- moda (valore della misura con più alta frequenza
- media (valore medio di tutte le misure)
- mediana (divide la distribuzione in due parti uguali )
distorsioni sistematiche
gli esseri umani sono reattivi (tendono a comportarsi in modo diverso se sanno di essere
osservati) lo psicologo tenta di capire come davvero le persone si comportano mentre
spesso si comportano come pensano di doversi comportare: problema noto come
caratteristica della domanda o effetti dell’aspettativa. con questo termine sono indicati
gli aspetti di un setting sperimentale che inducono le persone a comportarsi come pensano
che l’osservatore desideri
per evitare questi problemi ci sono diversi metodi:
- osservazione naturalistica (utilizzata dai biologi con gli animali)
- effetti dell’aspettativa diminuiscono quando le persone non possono essere
identificate come autrici delle loro azioni, gli psicologi hanno sfruttato questo fato
consentendo ai partecipanti di fornire risposta in forma anonima o privata
- misurare comportamenti o reazioni involontarie es se una persona è eccitata c’è una
dilatazione misurabile delle pupille che non può essere controllato sotto aspetto
volontario o cosciente
correlazione e causalità
correlazione - tra due variabile esiste una relazione ma non è specificato il tipo di relazione
che le variabili hanno, (es due persone che chiacchierano in un bar non si può sapere
osservandoli se sono coniugi o solo persone che si sono appena conosciute)
quindi tutte le variabili che sono legate da una relazione causale sono correlate tra loro ma
non tutte le variabili che sono correlate sono legate da una relazione causale, in altre parole
la causale è una dei tanti tipi di relazione che le variabili correlate possono avere.
relazione XY
Relazione Z- è la terza variabile, definita CORRELAZIONE SPURIA in quanto due variabili
sono correlate fra di loro solo perché ciascuna di essere è causata da una terza variabile
comune , alcune correlazioni spurie possono essere ragionevolmente scartate sulla base di
considerazioni teoriche ma il problema della terza variabile non può mai essere
definitivamente risolto in quanto in teoria potrebbero esserci un numero infinito di variabili Z ,
il ricercatore deve sempre tenerlo a mente in quanto tra due variabili ci potrebbe essere una
terza relazione causale
manipolazione
il problema della terza variabile impedisce di usare le correlazioni x stabilire rapporti di
causa effetto, i ricercatori ricorrono agli esperimenti come tecniche che consentono di
stabilire relazioni causali tra le variabili. le due caratteristiche chiave che consentono agli
esperimenti di affrontare la questione della casualità sono:
1 manipolazione variabile indipendente
2 randomatizazzione
randomizzazione
è una procedura che sfrutta eventi casuali in modo tale che l’assegnazione d un
partecipante al gruppo sperimentale o gruppo di controllo non sia determinato da terze
variabili. non vi è modo per il ricercatore stabilire quando la randomiazzione ha fallito, l’unica
cosa che può fare è calcolare la probabilità che essa sia fallita , seguendo la logica gli
psicologi accettano i risultati di 1 esperimento quando si può essere certi che la
radomatizazzione sia andata a buon fine nel 95% dei casi
in tal caso si dice che il risultato dell’esperimento è statisticamente significativo.
neuroni
tutti i pensieri sentimenti e comportamenti degli esseri umani hanno origine da miliardi di
cellule chiamate neuroni che costituiscono il cervello, i neuroni hanno 1 corpo cellulare che
coordina l’elaborazione delle info e mantiene viva la cellula, ciò che differenzia i neuroni
dalle altre cellule è che esse hanno delle estensioni che permettono loro di comunicare :
DENDRITI - ricevono info dagli altri neuroni e trasmettono al corpo cellulare
ASSONI - trasmette info ad altri neuroni muscolo o ghiandole, assoni rivestiti da una guaina
chiamata MIELINA - strato isolante grasso che migliora efficenza della trasmissione delle
info (nelle malattie come la sclerosi multipla la guaina di mielina si deteriora e provoca un
rallentamento della trasmissione nervosa)
i dendriti e assoni non arrivano mai a toccarsi quello che sta fra loro due si chiama sinapsi.
3 tipi di neuroni :
- NEURONI SENSORIALI : Ricevono info dal mondo esterno e lo trasmettono al
cervello (segnali luminosi, gustativi olfattivi etc)
- NEURONI MOTORI : trasmettono segnali neurali dal cervello fino ai muscoli x
generare movimento
- INTERNEURONI: costituiscono la maggior parte del sistema nervoso, connettono tra
loro neuroni sensoriali motori e altri interneuroni
trasmissione sinaptica
Quando il potenziale d’azione raggiunge la fine dell’assone la carica elettrica genera una
serie di reazioni chimiche che consento all0info di attraversare la fessura sinaptica. la parte
finale dell’assone contiene le terminazioni assoniche , ciascuna terminazione assonica
contiene i neurotrasmettitori, sostanze chimiche che trasmettono attraverso la sinapsi info ai
dentriti di un neurone ricevente. i dentriti di un neurone ricevente contengono i recettori che
produno a loro volta un nuovo segnale elettrico
dopo la trasmissione del messaggio chimico entrano in azione 3 diversi processi che
impediscono ai neurotrasmettitori di rimanere attivi:
1 RIASSORBIMENTO O RICAPTAZIONE
2 DISATTIVAZIONE ENZIMATICA
3 NEUROTRASMETTITORI POSSONO LEGARSI A DEI RICETTORI PRESENTI SUI
NEURONI PRESINAPTICII DETTI AUTO RECETTORI.
oggi sappiamo che esistono circa 60 reazioni chimiche x trasmettere le info all’interno del
sistema nervoso e producono effetti diversi:
ACETILCOLINA - controllo motorio volontario, sono molto presenti in muscoli e organi del
corpo e del cuore, contribuisce inoltre alla regolazione dell’attenzione apprendimento sonno
e memoria (alzhaimer - è associata al deterioramento dei neuroni che producono
aceticolina)
DOPAMINA - regola comportamento motorio, motivazione, piacere . alti livelli di dopamina
associati al piacere, bassi livelli di dopamina associati a perdita di neuroni dopaminici .
sembra essere un fattore determinante x il morbo di parkinson
GABA - principale neurotrasmettitore inibitorio presente nel cervello sua funzione è bloccare
la trasmissione del segnale tra neuroni impedendo l’eccitazione delle sinapsi in maniera
incontrollata, è ampliamente usato come anticonvulsionante
NORADRENALINA - influenza l’umore e attivazione fisiologica - usato negli stati di vigilanza
SEROTONINA - regolazione sonno, bassi livelli d i serotonina sono stati riscontrati in
pazienti che soffrivano di disturbi dell’umore
ENDORFINE - trasmissione del dolore , il loro lavoro è attuare l’esperienza del dolore ed
elevare il tono dell’umore
suddivisione del sistema nervoso
il sistema nervoso può essere definito come una rete di neuroni interagenti che trasmettono
info elettrochimiche in tutto il corpo, si divide in :
1 SISTEMA CENTRALE (SNC)
Riceve info sensoriali dal mondo esterno e invia comandi al sistema muscolare allo
scopo di compiere azioni e comprende il CERVELLO ( si suddivide in tre grandi parti “
dal basso verso l’alto” : Romboencefalo*, mesencefalo*, prosencefalo. le funzioni più
semplici sono eseguite dal romboencefalo mentre le più complesse a livelli più alti dal
prosencefalo che contiene la corteccia cerebrale ) ed IL MIDOLLO OSSEO (il midollo
spinale è una struttura relativamente semplice che è essenziale x la sopravvivenza tra
cui respirare, reagire al dolore, muovere muscoli e camminare. senza di esso il
cervello non potrebbe inviare ordini ai muscoli. per alcuni comportamenti molto
basilari il midollo non ha bisogno dell’intervento del cervello e sono mediati dai
altri invece c’è bisogno
riflessi spinali (es togliere la mano da un forno che scotta) x
che midollo e cervello collaborino, attraverso il midollo spinale il cervello riceve le
info sensoriali provenienti dal sistema nervoso periferico e invia i comandi x
movimenti volontari, per i danni al midollo spinale c’è la rottura di queste connessioni
causando gravi danni, i pazienti con danno al midollo spinale possono A: perdere
sensazione del tatto e del dolore. B: perdita controllo motorio e dei muscoli.
*il romboencefalo (chiamato anceh tronco encefalico) forma un continuo con il midollo
spinale e controllano le più basilari funzioni vitali es respirazione, capacità motoria, ed è
formato da tre strutture anatomiche:
MIDOLLO ALLUNGATO - BULBO è un'estensione del midollo all’interno del cranio, coordina
battito cardiaco, circolazione e respirazione e contiene la formazione reticolare, neuroni che
regolano il sonno
CERVELLETTO - è dedicata alla capacità motoria fine es equilibrio e coordinazione, le
lesioni al cervelletto compromettono queste capacità ma non causano la paralisi
PONTE - struttura che trasmette info dal cervelletto al resto del cervello
*prosencefalo - è il livello più elevato del cervello e controlla tutte le funzioni cognitive,
emozionali, sensoriali, motorie, è suddiviso in corteccia cerebrale (strato più esterno del
cervello ed è visibile ad occhio nudo. suddivide in due emisferi) e strutture subcorticali
(localizzate sotto corteccia cerebrale, svolgono un ruolo essenziale nel trasmettere le info in
tutto il cervello e comprendono:
TALAMO - è una struttura che riceve info provenienti dai sistemi sensoriali e trasmette tali
info alla corteccia, riceve input da tutti gli organi di senso , durante il sonno il talamo chiude
le vie sensoriali x evitare di svegliarci
IPOTALAMO - direttamente sotto il talamo e regola temperatura corporea, fame, stete e
comportamento sessuale
IPOFISI - è una struttura chiave che rilascia ormoni che dirigono le funzioni di altre molte
ghiandole del corpo , tra le altre funzioni ipofisi è coinvolta in risposta a situazioni di stress
lobo parientale- è situato davanti al lobo occipitale e tra le altre funzioni ha quella
dell’elaborazione delle info tattili, la corteccia somatosensoriale rappresenta le aree
dell'epidermide, e faccia viso e mani rappresentano l’area più vasta della corteccia
somatosensoriale
e lobo frontale è situata la corteccia motoria la quale avvia movimenti volontari, anche lei è
organizzata che diverse arre della corteccia corrispondono a diverse aree del corpo. inoltre il
lobo frontale che è collocato dietro la fronte contiene aree specializzate x pensiero astratto,
progettazione memoria , ogni lobo centrale riceve info esterne ed interne e le usa per creare
un piano d’azione
cervello lesionato
i neuroscienziati hanno potuto scoprire, studiando i cervelli lesionati le AREE DI BROCA E
AREE DI WERNIKE che corrispondono alla produzione e comprensione del linguaggio che
sono in aree distinte del cervello e che l’emisfero sinistro è specializzato nella creazione del
linguaggio , mentre il lobo frontale è coinvolto nella regolazione delle emozioni e
progettazione
1 pazienti split - brain: Pazienti affetti da gravi forme di epilessia a quali veniva reciso il
corpo calloso x impedire la propagazione delle crisi convulsive fra i due emisferi
2 secondo metodo x studiare reazione tra cervello e comportamento consiste nel registrare
attività elettrica del cervello utilizzando elettrocenfalogramma ECG, grazie al ECG i
ricercatori possono determinare la quantità di attività cerebrale che luogo durante i diversi
stati di coscienza, esso ha consentito di fare enormi scoperte riguardo alla natura del sonno
e della veglia
4 tecniche di neurovisualizzazione sensoriale - si basano sul fatto che aree attive del
cervello richiedono più energia e quindi un maggiore afflusso di sangue, e le neuro
visualizzazioni rilevano questo :
PET - sostanza radioattiva che viene iniettata nel flusso sanguigno del soggetto durante
comporti come leggere o parlare x trovare le aree più attive
RISONANZA MAGNETICA - (ha sostituito la PET) rileva le molecole di emoglobina esposte
ad impulsi magnetici ,emoglobina è la molecola che trasporta l’ossigeno a tessuti organi,
rispetto alla pet questa è molto più veloce e rileva modificazioni dell’attività cerebrale quasi
in simultanea, es leggere una parola.
sensazione e percezione
Sensazione - si riferisce ai processi si base con cui gli organi sensoriali e sistema nervoso
rispondono agli stimoli esterni e le esperienze psicologiche che risultano da tali processi
percezione - complicati processi cerebrali di elaborazione dell’info sensoriale e
l’interpretazione che vengono estratte
il processo della SENSAZIONE è rappresentato da :
- stimolo fisico
- risposta fisiologica (quadro attività chimiche ed elettriche si si sviluppano negli organi
di senso)
- esperienza sensoriale (ovvero sensazione psicologica soggettiva)
nel ruolo della PERCEZIONE bisogna sempre ricordare che l’esperienza sensoriale fornisce
info utili sulla qualità dello stimolo ma si tratta di info che non rispecchiano necessariamente
lo stimolo fisico in sé (es bere il caffe, si genera la sensazione di sapore amaro tuttavia
questo sapore non è una proprietà chimica della caffeina ma un fenomeno dettato dalla
nostra percezione sensoriale)
psicofisica
Originariamente sviluppata da Gustav Fechner, metodo che misura la forza di 1 stimolo e la
sensibilità del soggetto a quello stimolo. gli psicofisici iniziano il processo di misurazione
con una serie di prove x suscitare una determinata sensazione di un osservatore, questa
misura quantitativa minima è detta soglia assoluta, ovvero l’intensità di uno stimolo
necessaria alla semplice rilevazione sensoriale.
la soglia assoluta è necessaria x stabilire la sensibilità del soggetto a stimoli lievi, ma è molto
utile anche x rilevare le piccole differenze tra stimoli ben al di sopra o ben al di sotto della
soglia assoluta , (soglia differenziale è il più piccolo cambiamento nell’intensità di uno
stimolo)
legge di weber - la differenza appena individuabile di uno stimolo rappresenta una
proporzione nonostante le variazioni di intensità
i sistemi sensoriali devono fronterggiare la competizione prodotta dal rumore, ovvero tutti gli
stimoli provenienti dal mondo esterno ed interno , questo rumore è in competizione con la ns
capacità di indiviudare uno stimolo con perfetta attenzione, la conseguenza è che le persone
possono percepire stimoli non presenti o non percepire stimoli presenti.
4 risposte possibili nel soggetto ogni qualvolta vede lo stimolo:
SUCCESSO - risponde corretto ogni volta che c’è lo stimolo
INSUCCESSO - errore nella risposta
FALSO ALLARME- soggetto risponde sbagliato
RIFIUTO CORRETTO - risposta negativa corretta
OLFATTO
gli stimoli odorosi sono molecole chimiche che penetrano nella cavità nasali insieme all’aria
e si sciolgono nel muco che ricopre l’epitelio olfattivo, epitelio olfattivo è tessuto sensoriale
che riveste la cavità nasale e contiene le terminazioni sensoriali ed ognuna contiene
numerosi recettori - detti anche ciglia.
nervo olfattivo composto da assoni di circa 350 tipi diversi di neuroni olfattivi, un recettore è
in grado di legarsi a più odoranti, quindi ogni singolo neurone olfattivo differisce dagli altri nel
suo grado di sensibilità per particolari odoranti, gli assoni dei neuroni olfattivi raggiungono il
bulbo olfattivo nel cervello e formano i glomeruli, esiste un diverso glomerulo ricevente x 350
neuroni olfattivi .
l’olfatto ha la capacità di codificare e mantenere l’info quantitativa e qualitativa contenuta
negli stimoli odorosi .
i glomeruli del bulbo olfattivo inviano proiezioni nervose a diverse aree del cervello, prima
corteccia olfattiva primaria detta corteccia piriforme posi l’info fa alla corteccia orbitofrontale
detta area olfattiva secondaria, sono entrambe indispensabili x l’esperienza conscia degli
odori, il bulbo olfattivo inoltre presenta connessioni forte con le strutture del sistema limbico
e dell’ipotalamo ed è importante per le pulsioni e controllo degli stati motivazionali ed
emozionali.
olfatto e psicologia I
le molecole odorose raggiungono l’epitelio olfattivo attraverso le narici e attraverso la bocca
nel canale nasofaringe- questo secondo canale ci permette si “sentire” i sapori introdotti in
bocca , ciò che noi chiamiamo gusto non dipende solo dall’attività dei recettori gustativi ma
da una notevole parte anche dall’attività dei neuroni olfattivi .
● le donne sono mediamente + sensibili degli uomini agli odori
● la sensibilità olfattiva è determinata anche dalla genetica, infatti molte persone sono
predisposte a sentire odori che altre invece non sentono nemmeno
● la sensibilità agli odori dipende molto dall’esperienza, le persone possono
apprendere a individuare particolari tipi di odori anche in una concentrazione minima.
olfatto e psicologia II
● L’odore nell’uomo, come nell’animale ha un ruolo importante nello stabilire legami di
attaccamento tra madre e bimbo , inoltre alcune ricerche suggeriscono che l’odore
potrebbe influenzare la scelta del partner
● i mammiferi producono diversi tipi di feromoni - ovvero sostanze chimiche che
agiscono sugli altri membri della stessa specie in modo da provare specifici
comportamenti
● organo vomeronasale, contiene recettori specializzati nel riconoscimento dei
feromoni, gli esseri umani hanno ghiandole che secernono diverse sostanze odorose
compresi alcuni steroidi soprattutto nella regione ascellare e genitale
il gusto
- i recettori del gusto non sono localizzati sui neuroni sensoriali ma su cellule
specializzate chiamate cellule gustative.
- si formano i calici gustativi contenenti tra 50 e 100 cellule gustative
- gli esseri umani possiedono in media da 2000 a 10000 calici gustativi situati su
lingua palato e gola
- le cellule gustative si credeva potessero riconoscere 4 gusti fondamentali: dolce
salato acido e amaro, recentemente sono state scoperti altri ricettori e aree cerebrali
che rispondono al glutammato monosodico, usato per esaltare la sapidità
- i gusti fondamentali proiettano all’area gustativa primaria, in quest area le
connessioni sono organizzate in modo ordinato, gruppi diversi di neuroni rispondono
in maniera selettiva a ciascuno dei 5 gruppi primari.
- la stimolazione dell’area gustativa primaria produce sensazioni gustative anche in
assenza di stimoli reali sulla lingua
- l’area gustativa primaria proietta alla corteccia orbitofrontale ed il gusto e odorato si
mescolano producendo la sensazione mista che noi chiamiamo sapore.
- dal punto di vista evolutivo il gusto è motivare l’individuo a mangiare dei cibi e non
altri
- es mangiare cibi in decomposizione può causare malesseri , il fatto di aver sviluppato
un sistema gustativo in cui riconosce le sostanze acide come spiacevoli aumenta la
sopravvivenza dell’individuo
- le donne più sensibili al gusto amaro, come i bambini (spiega in parte perchè è
difficile abituarli a mangiare le verdure come gli spiniaci)
udito
udito . parte 2
- scoperta principale di bekesy - la posizione in cui l’onda raggiungere il picco di
ampiezza dipende dalla frequenza del suono: suoni con frequenza elevata
producono onde che viaggiano sulla membrana x distanze brevi, suoni a bassa
frequenza invece producono onde che viaggiano a distanza più lunghe
- scoperta principale di bekesy:
suono tonalità alta: rapida scossa di neuroni connessi alla porzione prossimale della
membrana basilare.
suono tonalità bassa: rapida scarica di neuroni connessi alla porzione distale della
membrana basilare
- mascheramento acustico - ci si riferisce al fatto che i suoni a bassa frequenza
mascherano quelli ad alta frequenza molto meglio dell’opposto
- corteccia uditiva struttura tonotopica: ogni neurone produce la massima risposta x
suoni di una specifica frequenza e i neuroni che rispondono a toni ad alta e bassa
frequenza sono collocati in diversi posti della corteccia
- l’elaborazione delle info uditive non è limitata alla corteccia uditiva, ma anche nel
solco intraparietale che è coinvolto nella percezione della musica e dello spazio
- l’utilità dell’udito è localizzare la posizione di una sorgente sonora, tale differenza si
ha quando un'onda sonora raggiunge l’orecchio
- sistema uditivo, produce la percezione di suoni che in realtà non esistono come
stimoli fisici, una molto nota è la interpolazione dei fonemi, ovvero il soggetto sente
tutta la frase senza rendersi conto del disturbatore perchè i suoni che ascoltiamo tutti
i giorni sono mascherati da rumori , ma il discorso sta nel quanto il ns cervello si
aspetta di leggere o vedere, che lo vedrà/Sentirà
dolore
esperienza del dolore dipende da molti fattori,
- teoria del cancello : propone che l’esperienza soggettiva del dolore dipende dal
grado con cui le info provenienti da neuroni sensoriali riescono a passare tramite
questo cancello neurale, x poi arrivare al sistema nervoso centrale che controlla la
sensazione del dolore, vari fattori sia interni che esterni possono facilitare l’apertura
del cancello,
- aumentando la sensazione del dolore o chiuderlo - neuroni intensificano o
indeboliscono la sensazione del dolore, assoni scendono dalle strutture cerebrali
superiori verso quelle inferiori
- alcuni meccanismi di intensificazione del dolore agiscono a livello locale, es la
sensibilità di una parte del corpo può aumentare se la parte ha la cicatrice
- altri meccanismi di difesa, dipendono da intervento delle strutture superiori del
sistema nervoso, la sostanza grigia periacqueduttale ha l’effetto analgesico simile
alla morfina e rilascia endorfine
- gli esseri umani sono forniti di un meccanismo che consente di non percepire dolore
nei momenti in cui la cosa migliore è la sopravvivenza, a volte nell’uomo si assiste ad
una drastica riduzione del dolore per fede o credenze (es dire che si ha dato
l’antidolorifico ed invece non è vero, sono le morfine che lo fanno stare meglio)
l’occhio
l’occhio è costituito da :
bulbo oculare pieno di sostanza gelatinosa che viene attraversata da luce
fotorecettori collocati nella retina e ricopre il bulbo oculare
cornea - tessuto trasparente che contribuisce a far convergere la luce sul fondo del bulbo
oculare
dietro la cornea c’è l’iride, sottile tessuto pigmentato a forma di ciambella che non è
attraversato dalla luce ma che determina il colore degli occhi
le parti anteriori dell’occhio hanno la funzione di raccogliere e mettere a fuoco la luce riflessa
dagli oggetti e formare immagini sulla retina
la luce entra nell’occhio attraverso la pupilla, le cui fibre muscolari sono in grado di
aumentare e diminuire la grandezza della pupilla
ristallino c he partecipa al processo di focalizzazione e può variare di
dietro l’iride c’è il c
diametro - più sferico nella messa a fuoco di un oggetto vicino e più appiattito nella messa a
fuoco di un oggetto lontano
(i meccanismi di messa a fuoco della cornea e cristallino fanno convergere i raggi luminosi in
un punto particolare della retina formando un'immagine dell’oggetto esterno )
l’immagine che si forma sulla retina è sempre capovolta
la differenza tra coni e bastoncelli sono dovuti anche al modo in cui recettori sono connessi
ai neuroni cerebrali :
- i bastoncelli convergono su una stessa cellula bipolare e molte cellule bipolari
formano sinapsi sulla stessa cellula gangliare
- i coni mostrano una bassa convergenza ovvero che ogni recettore forma sinapsi su
1 singola cellula bipolare il quale a sua volta si connette su una singola cellula
gangliare
importante: i colori corrispondono ad eventi psicologici e non fisici, i fenomeni dei colori per
cui noi percepiamo come identici stimoli nella realtà fisica sono diversi e dipendono da
processi che avvengono nell’occhio e nel cervello umano piuttosto che nella realtà esterna
le due teorie classiche dei colori si sono sviluppate entrambe nel XIX secolo e sono:
teoria tricromatica:propone che la visione dei colori sia mediata dalla combinazione di
attività neurali di 3 ricettori diversi ognuno dei quali sarebbe sensibile ad una diversa banda
di lunghezza d’onda. secondo young e helmholtz sarebbe possibile riprodurre qualsiasi
colore visibile variando l’intensità delle 3 luci primarie ognuna delle quali esercita il suo
massimo effetto su un tipo diverso di recettore, i colori che incidono sulla banda di
lunghezza d’onda sono il rosso verde e blu
alcune persone affette da dicromia possiedono soltanto 2 tipi di pigmenti ne coni, (circa il 5%
dei maschi e 0,25% delle donne manca il pigmento nei coni del rosso o del verde ) - una
sorta di daltonismo che rende molto difficile per loro distinguere i colori , la teoria tricromatica
spiega bene la legge delle 3 primarie ma non è in grado di rendere regione del fenomeno
della complementarietà, ovvero mescolando 2 luci complementari es blu e giallo o rosso e
verde i coloro sembrano annullarsi a vicenda dando luogo ad una luce bianca.
teoria processi antagonisti : secondo la quale la percezione dei colori sarebbe mediata da
unità fisiologiche (identificate nei neuroni) che possono essere eccitate o inibite a seconda
della lunghezza d’onda della luce incidente.
entrambe le teorie negli anni 50 e 60 del 900 ebbero la conferma e la sostanziale
correttezza
i fenomeni illusori sono il risultato dell’attività delle aree cerebrali superiori (parietali e
frontali) che non solo ricevono gli input dalla corteccia visiva primaria ma inviano efferenze di
ritorno a quell’area influenzandone l’attività neurale.
forme controllo provenienti da centri cerebrali superiori si chiamano controllo top down
forme controllo guidate dall’input sensoriale sono indicate con termine controllo bottom-up
la corteccia visiva primaria situata nel lobo occipitale invia i suoi segnali e riceve feedbeck di
ritorno da aree visive superiori collocate nel lobo parietale e temporale.
le aree visive situate al di fuori della corteccia visiva primaria formano 2 canali che svolgono
funzioni diverse e decorrono verso il basso nel LOBO TEMPORALE o verso l’alto nel LOPO
PARIETALE .
via ventrale (verso lobo temporale) è chiamata anche via del What in quanto è
specializzata nel riconoscimento degli oggetti , lesioni a questa area producono agnosia
visiva, un disturbo caratterizzato dal fatto che le persone sono incapaci di estrarre
consciamente il significato di ciò che vedono.
via dorsale ( verso il lobo parietale) è chiamata via del where and how in quanto è
specializzata nel tenere una mappa dello spazio tridimensionale e nel localizzare gli oggetti
nello spazio e nell’utilizzare le info visive come guida x movimenti verso bersagli esterni.
le persone con queste lesioni sono in grado di riconoscere gli oggetti ma hanno difficoltà a
farsi guidare dalla vista nelle proprie azioni, riescono ad afferrare gli oggetti solo andando a
tentoni
a differenza del condizionamento classico l’assuefazione non produce una nuova sequenza
stimolo-risposta, cioè non produce un nuovo riflesso ma inibisce uno già esistente
condizionamento classico
PAVLOV - scoperta meccanismi alla base del condizionamento classico
studiò i cani , e si accorse che gli animali che avevano ricevuto cibo negli esperimenti
precedenti iniziavano a salivare ancora prima di ricevere il cibo, in uno dei suoi esperimenti
egli suonava il campanello prima di introdurre il cibo nella bocca del cane ed il cane iniziava
a salivare già quando sentiva il campanello.
pavlov definì questa forma di risposta come “riflesso condizionato” in quanto dipende
dalle specifiche condizioni
definì lo stimolo che evoca il riflesso condizionato (ll campanello) : stimolo condizionato
definì la risposta appresa da tale stimolo (la salivazione) : risposta condizionata
anche nella vita quotidiana c’è il condizionamento classico, es vista del water può provocare
un bisogno di urinare non avvertito fino a quel momento, in quanto quella vista è stata in
passato associata all’urgenza fisiologica.
pavlov indagò per lungo tempo l’esperimento di salivazione con i cani, voleva dimostrare che
i cani avevano appreso a salivare in risposta ad un campanello e e continuavano a produrre
la risposta condizionata anche quando la fase del campanello non era più seguita dal cibo.
i risultati dimostrarono che se non abbinato al cibo il suono del campanello evocava una
risposta di salivazione progressivamente meno intesta: questo fenomeno fu chiamato
Estinzione,
inoltre basta un'unica prova in cui lo stimolo condizionato e lo stimolo incondizionato (es
campanello seguito dal cibo) c omparivano di nuovo insieme era sufficiente a ripristinare il
riflesso condizionato, noto come “riacquisizione”
inoltre l’equipe di Pavlov si accorse che la risposta poteva venire evocata anche da uno
stimolo simile a quello condizionato: fenomeno chiamato generalizzazione e la risposta
condizionata dipenda dal grado di somiglianza con lo stimolo originale.
lo stimolo neutro che precede l’assunzione di una sostanza farmacologica produce una
risposta condizionata che si contrappone all'effetto diretto della sostanza.
negli esseri umani il fenomeno tolleranza alle droghe dipende dal condizionamento delle
risposte di compensazione.
“tolleranza ad una sostanza” - si riferisce al declino degli effetti fisiologici e comportamentali
quando la sostanza viene assunta in maniera ripetuta, le persone con il passare del tempo
possono aver bisogno di dosi sempre + forti.
la tolleranza può essere dovuta a processi di condizionamento in quanto gli stimoli
ambientali normalmente associati all’assunzione producono reazioni di compensazione che
iniziano ben prima dell’assunzione vera e contrastano gli effetti diretti della sostanza.
(siegel e collaboratori trovano che molti casi di overdose erano in realtà casi in cui la dose
abituale di eroina era stata assunta in ambienti diversi dal solito) - quando la dose è
assunta nell’ambiente abituale gli indizi esterni innescano una serie di compensazione che
permettono al corpo di tollerare dosi elevate. l’es è per i tossicomani che in clinica riescono a
non assumere droghe e poi rientrati a casa e circondati dagli indizi che hanno imparato ad
associare con la droga iniziano a farsi.
i primi studi sul condizionamento operante furono pubblicati da Thorndike, si serviva di una
particolare apparecchiatura chiamata “gabbia-problema” o puzzle box - era una piccola
gabbia che l’animale poteva aprire dall’interno sollevando 1 gancio. thorndike introduce gli
animali affamati, e studia i comportamenti degli animali x uscire a mangiare dalla gabbia,
ripetendo la procedura molte volte lo studioso notò che in media il tempo necessario x
compiere l’azione di uscire diminuiva in maniera costante, in questo modo poté formulare la
cosiddetta legge dell’effetto: ovvero le risposte che in una particolare situazione producono
un effetto soddisfacente acquistano maggiori probabilità di essere prodotte in futuro nella
stessa situazione e situazioni insoddisfacenti hanno minore probabilità di essere prodotte
nuovamente nella stessa situazione.
gabbia di skinner - consisteva in una gabbia contenente una leva su cui l’animale poteva
agire in modo da ricevere 1 pezzetto di cibo, rispetto alla gabbia problema i vantaggi erano
maggiori:
1 l’animale rimaneva chiuso in gabbia dopo aver ricevuto il pezzetto di cibo
2 la quantità di cibo dispendiosa era inferiore alla gabbia problema, dando la possibilità di
avere è risposte prima di saziarsi
3 le risposte potevano essere registrate attraverso dispositivi automatici
skinner oltre a creare la sua gabbia coniò anche una nuova terminologia.
1 TERMINE RISPOSTA OPERANTE indica qualsiasi comportamento che produce 1 effetto
sull’ambiente
2 TERMINE CONDIZIONAMENTO OPERANTE indica processo attraverso il quale l’effetto
di una risposta modifica la probabilità che essa possa essere riposta in futuro
3 TERMINE RINFORZO si riferisce al cambiamento dello stimolo che è prodotto dalla
risposta e che fa aumentare la frequenza della risposta stessa.
principi di rinforzo
nella gabbia di skinner il rinforzo viene emesso soltanto dopo una risposta corretta, a volte
però il ratto messo in gabbia non preme mai la leva e di conseguenza la risposta corretta
non può essere condizionata, x evitare il problema skinner ideò la Tecnica del modellamento
(o shaping) - consiste nel rinforzare ogni risposta che si avvicina sempre di + a quella
desiderata (es gioco del fuoco, fuochino, acqua)
skinner scopri che se il condizionamento non porta a ottenere 1 rinforzo una risposta
operante diminuisce di frequenza fino a scomparire del tutto (i ratti non premono più la leva
se non ricevono cibo) : processo chiamato estinzione , anche se non è mai totale
all’inizio della procedura di condizionamento è meglio adottare 1 schema di rinforzo
continuo, ma è anche utile a volte utilizzare uno schema di rinforzo parziale in cui la risposta
viene rinforzata solo alcune volte:
4 schemi di rinforzo parziale:
1 - SCHEMI RAPPORTO FISSO (rinforzo si verifica sempre dopo x risposte)
2- SCHEMA RAPPORTO VARIABILE( numero di risposte necessarie ad ottenere rinforzo
varia )
3 - SCHEMA A INTERVALLO FISSO (tra due risposte rinforzate successive deve passare 1
intervallo di tempo fisso)
4 - SCHEMA AD INTERVALLO VARIABILE (tempo che trascorre tra 2 risposte rinforzate
successive varia )
uno dei vantaggi connesso all’uso di schemi di rinforzo parziale è che essi rendono la
risposta condizionata molto resistente all’estinzione.
( secondo skinner infatti questo fenomeno aiuta a spiegare i giocatori d’azzardo - essi
continuano a giocare perché hanno appreso che la prossima scommessa potrebbe essere
quella vincente)
rinforzo - è qualsiasi processo che aumenta la probabilità che una certa risposta venga
emessa e può essere positivo o negativo
punizione - può essere considerata come un processo opposto al rinforzo in cui le
conseguenze di una risposta fanno diminuire le probabilità che si ripresentino in futuro. e
anche lei può essere positiva o negativa
gioco implica + ripetizioni utile x affinare l’abilità e ogni ripetizione rappresenta leggere
differenze rispetto a quella precedente
osservazione e imitazione
guardando gli altri esseri umani possiamo apprendere una grande quantità di info.
apprendimento osservativo - osservare in azione una persona che già padroneggia una
specifica qualità
i mammiferi apprendono di + per imitazione, ma solo nei mammiferi, al di fuori dei mammiferi
non primati l’apprendimento ha processi + semplici come
rafforzamento dello stimolo: aumento rilevanza dell’oggetto su cui l’individuo sta agendo
rafforzamento dello scopo : aumento della pulsione a ricevere la stessa ricompensa
nel cervello degli esseri umani e di alcuni primati sono presenti dei neuroni dedicati
all’imitazione : sono chiamati neuroni specchio
quando una persona parla i nostri occhi si spostano automaticamente nella stessa direzione
in cui va il suo sguardo , questo comportamento aiuta a capire cosa l'altra persona sta
guardando. la sua impo è rilevata fin dai bambini piccoli dalla seconda metà del primo anno
di vita, perché sembra facilitare l’apprendimento del linguaggio , quando la madre pronuncia
una nuova parola il bimbo può capire il suo significato semplicemente guardando lo stesso
oggetto che la madre sta guardando
memoria sensoriale - sono visione, udito, olfatto, gusto e tatto . ogni memoria sensoriale
trattiene tutti gli input in entrata in quello specifico sistema sensoriale indipendentemente dal
grado di attenzione prestata loro (es quando vediamo un lampo noi lo possiamo continuare
a vedere x una frazione di secondo oltre la sua vera durata)
questa funzione serve x trattenere l’info abbastanza a lungo x permettere agli altri processi
mentali di analizzare e decidere se trasferirla nella memoria a breve termine o meno.
la maggior parte delle info contenute nella memoria sensoriale non viene trasferita alla MBT.
diventiamo consapevoli degli stimoli trasferiti al magazzino a breve termine attraverso
processo selettivo dell’attenzione.
memoria breve termine o memoria di lavoro - è la sede del pensiero conscio in cui
avvengono tutte le percezioni sentimenti elaborazioni e ragionamenti di cui siamo coscienti.
le info arrivano tramite MAGAZZINO SENSORIALE e tramite MEMORIA LUNGO TERMINE
(che contiene le conoscenze acquisite in passato)
tutti i contenuti contenuti della MBT se non vengono rielaborati e reiterati svaniscono.
essa ha una capacità molto limitata, solo pochi elementi possono essere
contemporaneamente elaborat
- MLT è duratura
MBT natura fugace
gli esseri umani sono capaci di spostare l'attenzione su stimoli improvvisi che segnalano
pericoli o eventi significativi, questa capacità dipende dal riascoltare o rivedere tornando
indietro di qualche secondo, stimoli uditivi o sensoriali registrati nella memoria sensoriale. (
trattenere stimoli a cui non si presta attenzione x un tempo sufficientemente lungo x
consentirci quando poi ci concentriamo di portarli alla coscienza in caso siano significativi )
memoria sensoriale uditiva è detta memoria ecoica in quanto la traccia è simile all’eco
memoria sensoriale visiva è detta memoria iconica
un limite del modello modale è dato dal fatto che una data info può influenzare il
comportamento solo se viene selezionata dal processo di attenzione e trasferita dalla
memoria sensoriale alla memoria lavoro.
un input può modificare il comportamento anche se non raggiunge il livello della coscienza, -
> termine PRIMING - è quando uno stimolo non percepito a livello conscio attiva info già
immagazzinate nella memoria a lungo termine
la mente svolge ruoli di routine in automatico, ciò permette alla memoria a breve termine di
impegnarsi in attività cognitive + complesse (es lettura)
modello di memoria del lavoro è stato proposto da baddley e hitch (il modello assume
che la memoria è composta da varie componenti separate ma integranti)
1 circuito fonologico
2 taccuino visuo-spaziale
3 esecutivo centrale
4 (aggiunto da poco) buffer episodico (controlla info dal circuito fonologico e taccuino
visuospaziale e lo somma con info della mlt)
circuito fonologico
gli elementi che una persona può tenere a mente e riferire con precisione in un breve
intervallo di tempo prende il nome di memoria a breve termine. ( circa 7- 2 unità di info)
capacità di comprendere e riferire delle cifre subito dopo averle udite prende il nome di
DIGIT SPAN . (test con coppie di nimeri di diversa lungehzza - compito del partecipare è nel
ripetere la sequenza nello stesso ordine in cui è stata presentata)
Grazie al digit span le ricerche hanno dimostrato che la capacità della memoria a breve
termine dipende dalla rapidità con cui si riesce a pronunciare gli elementi da tenere a mente.
le persone possono trattenere nella memoria un numero di item verbali pari a quelli che
riescono a pronunciare ad alta voce in 2 secondi.
(memoria parole corte è migliore rispetto a memoria per parole lunghe)
qualsiasi compito che interferisce con la capacità del soggetto di articolare parole da
ricordare diminuisce la capacità della MBT.
taccuino visuospaziale
trattiene info visive e spaziali sotto forma di immagini mentali, spesso noi usiamo le immagini
mentali quando dobbiamo valutare l'organizzazione spaziale degli oggetti.
(le immagini mentali non corrispondono a fotografie della mente, anche se molti esami e test
confermerebbero che il soggetto esamineranno un'immagine mentale come in una
fotografia) - kosslyn dimostra che le immagini mentali sono dotate di organizazzione
spaziale proprio come le foto, infatti quando le persone si formano un immagine mentale di
una figura vista precedentemente esse muovono gli occhi in maniera molto simile a quando
guardano l’immagine originale.
tecnica del doppio compito, utilizzata per indagare la memoria a breve termine.
la tecnica consiste nel eseguire due compiti mentali simultanei, uno dei quali implica un test
di memoria - il risultato è che la prestazione nella condizione di attenzione divisa è molto
inferiore rispetto a quella che si ottiene con una condizione attenzione unitaria. questa
interferenza è dovuta al fatto che i 2 compiti competono le stesse risorse attenzionali e
cognitive.
mentre se l’interferenza è prodotta sulla divisione dell’attenzione e sul circuito fonologico e
l’altro visuospaziale è molto ridotta in quanto viene svolta su due “canali” diversi.
(esperimento nel tenere a mente una serie di cifre e tenere a mente dei quadrati disegnati ,
in questo caso l’interferenza è minima . nel momento che venne inserito un disturbatore
verbale e un laser i risultati evidenziano un netto peggioramento)
nella vita normale pochi compiti sono puramente visivi o verbali, es guidare è entrambi //
parlare al cellulare è un compito verbale ma qualsiasi conversazione può richiedere l’uso di
immagini mentali
una volta raggiunta la memoria lavoro una parte dell’info può essere o meno trasferita alla
memoria a lungo termine.
non tutte le info che passano dalla mbt passano alla mlt , dipende dal tipo di elaborazione
eseguita sullo stimolo e si distinguono in :
reiterazione di mantenimento = processo che mantiene info nella memoria di lavoro x un
breve periodo di tempo
reiterazione di codifica = processo per cui info viene poi codificata nella MLT
non tutte le attività mentali utili per il mantenimento nella memoria di lavoro lo sono anche
per la codifica del materiale nella MLT.
non tutto quello che apprendiamo dipende da uno sforzo cosciente, anzi spesso un info ha
catturato il ns interesse e stimolato il ns pensiero.un info comporta oltre alla semplice
ripetizione anche la possibilità di collegare uno stimolo ad una struttura di significati e info
già immagazzinate nella MLT -> processo chiamato elaborazione o reiterazione elaborativa.
(esperimento di craik e tulving dove gli autori presentano ai soggetti una lunga lista di parole,
a fine esperimento le parole che erano state elaborate a livello semantico furono ricordate
meglio rispetto a quelle parole elaborate a livello visivo o acustico)
organizzazione e chunking
organizzazione collegata ad elaborazione
organizzare le info da mantenere in memoria è una forma di elaborazione
le info per poter essere organizzate devono essere attivamente elaborate e non solo
ripetute.
l'organizzazione può facilitare la memoria creando associazioni tra info diverse che altrimenti
sarebbero percepite come scollegate.
CHUNKING - modo per migliorare la memorizzazione; raggruppare unità + grandi in info +
piccole e separate. il chunking migliora la codifica delle info nella MLT in quanto aumenta la
quantità in info contenuta in ciascuna unità (es ricordare una serie di numeri è + facile se
organizzate e memorizzate a 3 a 3 ) il chunking ha un ruolo impo nella memorizzazione di
ricordi a lungo termine
amnesia - qualsiasi deficit della memoria a lungo termine dovuto ad alterazioni fisiche o
lesioni cerebrali.
memoria esplicita- riferisce al tipo di ricordo che può essere portato a livello conscio;
fornisce i pensieri a livello conscio ed è dotata di flessibilità . è definita anche memoria
dichiarativa perchè l’info recuperata può essere dichiarata cioè espressa a parole.
● la memoria esplicita si suddivide in memoria episodica e memoria semantica
memoria implicita- fa riferimento al tipo di ricordo che non entra nella coscienza, è
costituita da tutte le modalità inconsce che però influenzano il comportamento di 1 soggetto
senza che egli ne sia consapevole. viene chiamata anche memoria non dichiarativa in
quanto i suoi contenuti non possono essere riferiti in maniera verbale. i ricordi impliciti
esercitano i loro effetti in maniera automatica
● la memoria implicita include gli effetti del condizionamento classico, memoria
procedurale ed effetti del priming.
memoria semantica - è la memoria di info che non sono collegate ad una particolare
esperienza passata del soggetto (contiene il significato delle parole, idee, fatti, schemi) es le
mele sono rosse, per ricordare queste nozioni non è necessario rievocare le circostanze in
cui le abbiamo apprese la prima volta. la memoria semantica è organizzata secondo il
modello di diffusione dell’attivazione, quando vogliamo recuperare un info che non ci viene
subito alla mente sondiamo la memoria con termini simili o collegati a quelle info.
di solito i contenuti della memoria episodica sono meno durevoli e + instabili rispetto a quelli
della memoria semantica
dunker e fissità funzionale, indica l’incapacità di vedere che un oggetto può avere una
funzione diversa da quella che ha di solito, il superamento della fissità funzionale richeide un
cambiamento nel modo di pensare. i soggetti trovano la soluzione quando smettono di
chiedersi come posso risolvere il problema con il materiale dato? e cominciano a chiedersi di
cosa avrei bisogno x risolvere il problema?
processi mentali inconsci che non coinvolgono la memoria di lavoro hanno un ruolo impo
nella risoluzione dei problemi di insight (test dimostrano che se i soggetti fanno una pausa
durante il compito e ritornano poi a svolgerlo il tempo di pausa è detto incubazione ed aiuta
la risoluzione del problema)
notò anche che le persone con maggiore intelligenza fluida apprendono e ricordano + delle
loro esperienze passate in quanto facciano le persone con minore intelligenza fluida
cap 34:Intelligenza ereditabilità ed influenze culturali
le ricerche di galton e binet sull'intelligenza segnano la nascita di quella che è definita
controversia natura/cultura
studi condotti su soggetti nordamericani o europei bianchi appartenenti a classi medio alte.
i test hanno evidenziato differenze nei valori medi del QI
la popolazione di colore ha circa il punteggio di QI inferiore di 12 punti rispetto alla media
della popolazione bianca
il pensiero che il QI di due diversi gruppi di umani sia prettamente ereditabile e che derivi da
differenze genetiche non è supportata dai dati come dimostra il test di Witty e Jenkins che
cercano di determinare se bambini neri con QI elevato avevano fra loro ascendenti di
antenati bianchi europei rispetto a bimbi neri con basso QI ed il risultato di questi test furono
negativi .
secondo john ogbu il divario nel QI sarebbe dovuto alla sensazione che queste persone
hanno di essere socialmente emarginati e di avere precluse tutte le strade di avanzamento
sociale. (Es minoranza giapponese che mostra divario QI come i neri americani, la
differenza di QI scompare quando la minoranza Buraku si trasferisce dal giappone agli USA
dove erano praticamente sconosciuti e quindi venivano trattati allo stesso modo)
il QI aumenta di 9/15 punti ogni 30 anni ed il fenomeno non sembra avere a che fare con il
miglioramento istruzione scolastica
secondo flynn noi non siamo + intelligenti dei nostri antenati ma siamo soltato diventati +
bravi a risolvere il tipo di problemi che si incontrano + spesso nei test di intelligenza fluida
inoltre gli esseri umani nascono in contesti che stimolano lo sviluppo del linguaggio
x skinner gli esseri umani apprendono il linguaggio attraverso stessi principi che regolano
qualsiasi tipo di apprendimento :
CONDIZIONAMENTO che opera grazie al rinforzo, imitazione
APPRENDIMENTO X TENTATIVI
Chomsky
studioso che si è impegnato di + per il linguaggio
l’uomo è dotato di una speciale abilità x il linguaggio distinta dall’intelligenza generale.
->secondo teoria innatista il linguaggio è un’abilità innata e secondo chomsky il cervello
umano è dotato di un dispositivo di acquisizione del linguaggio LAD che facilita
l’apprendimento del linguaggio.
-> secondo la teoria innatista c’è la separazione tra linguaggio ed intelligenza, teoria
confermata anche dalla condizione di disfasia congenita (malattia dove i bimbi colpiti sono
incapaci di apprendere la struttura grammaticale della lingua ma l’intelligenza tutto sommato
normale, il deficit fa produrre frasi grammaticali scorrette )
-> coerente con l’approccio innatista è anche il fatto che il linguaggio viene facilmente
acquisito in un periodo ristretto dello sviluppo, circa 10 anni di vita (caso della bambina genie
sequestrata) inoltre l’acquisizione dell linguaggio diventa + difficile è confermato anche dagli
studi condotti sugli immigrati negli USA, gli immigrati dopo la pubertà non raggiungono mai
la stessa padronanza linguistica rispetto a chi arriva da bambino
l’ipotesi di Chomsky viene confermata perchè i neonati con età inferiore a 6 mesi sono
capaci di distinguere tra i fonemi di tutte le lingue e se imparassero soltanto tramite
imitazione allora dovrebbero distinguere solo i fonemi della lingua madre
-> la teoria innatista è anche congruente con l’osservazione che i bimbi sordi alla nascita
producono la lallazione come un bimbo con udito normale
conoscenza dei principi fisici (nei bambini si sviluppa in età molto precoce)
tutte le persone condividono l’idea sulla natura fisica del mondo, noi sappiamo che un
oggetto continua ad esistere anche quando scompare dalla ns vista
secondo i filosofi empiristi i bimbi acquisiscono questa conoscenza dei principi fisici in
maniera graduale grazie all’esperienza
filosofi innatisti ritengono che questa conoscenza sia innata in quanto fondamentale x la
percezione ed il pensiero e propedeutica x altri apprendimenti futuri
PIAGET - gioco del nascondiglio semplice (dove bimbo deve trovare il giocattolo nascosto
sotto il pezzo di stoffa) grazie ai suoi esperimenti si è arrivata alla conclusione che i bimbi
hanno difficoltà a trovare l’oggetto nascosto sotto la stoffa non per la scarsa conoscenza dei
principi fisici della permanenza dell’oggetto ma per le scarse abilità dei bimbi sotto ai 5 mesi
nel programmare e coordinare i movimenti di braccia mani necessari x recuperare oggetti
_________________________
secondo piaget lo sviluppo mentale deriva dalle azioni compiute dal bimbo sull’ambiente
fisico che lo circonda nei giochi infatti i bimbi cercano sempre di capire cosa possono fare gli
oggetti, nella concezione di piaget uno schema non va considerato come una
rappresentazione mentale che riunisce tutto ciò che un individuo conosce su una
determinata categoria di oggetti ma deve contestualizzare una rappresentazione mentale di
un azione che il bimbo può eseguire sull’oggetto
sviluppo secondo piaget si basa su 2 processi:
assimilazione (nuova esperienza viene incorporata in schemi preesistenti)
accomodamento (ampliare o modificare schemi mentali in modo da includere il nuovo
sviluppo)
lo sviluppo si snoda in 4 stadi correlati con l’età del bambino, ogni stadio deve essere
superato prima di affrontare il successivo:
1 stadio senso motorio (nascita fino 2 anni) schemi senso motori primitivi, bimbo agisce su
oggetti presenti es succhia, scuote , vatte
2 stadio preoperatorio (2 7 Anni) bimbo usa schemi come simboli per rappresentare gli
oggetti anche in loro assenza, nasce il gioco simbolico es una padella diventa chitarra
3 stadio operatorio concreto ( 7 12 anni) bimbi iniziano a pensare alle conseguenze
reversibili delle proprie azioni
4 stadio operatorio formale ( 12 anni in poi) rappresentazione principi astratti che si possono
applicare a diversi oggetti, sostanze situazioni
per piaget il linguaggio è un effetto collaterale dello sviluppo cognitivo del bimbo
per vygotsky il linguaggio è il fondamento per sviluppare abilità intellettive superiori , i bimbi
prima apprendono il linguaggio come mezzo x comunicare con gli altri e poi x utilizzare le
parole a livello simbolico x pensare. per vygotskij parlare da solo aiuta i bimbi a mantenere
l’attenzione concentrata e focalizzare i problemi , questo fenomeno declina vs i 7 anni
quando viene sostituito dal dialogo interiore da adulti le parole non vengono + articolare
neppure interiormente e diventano simboli mentali
le teorie di vygotskij furono confermate in questo tipo:
1 discorso a voce alta è + frequente quando il bimbo è impegnato in compiti difficili
2 bimbi risolvono i problemi + facilmente se possono pensare a voce alta
3 bimbi di prima e seconda elementare che borbottava e muovevano labbra x risolvere
problemi aritmetici nel corso dell’anno hanno un + ampio miglioramento nelle abilità
aritmetiche.
la teoria principale di vygotskij è che lo sviluppo avviene prima a livello sociale e poi
individuale
i bimbi apprendono di + collaborando con adulti o bambini + competenti = zona di sviluppo
prossimale
gli adulti sono consapevoli che le credenze possono essere errate (false credenze)
i bimbi di 2 / 3 anni possono comprendere gli stati emotivi e desideri delle persone ma
raramente spiegano il loro comportamento in termini di credenze (le false credenze x i
bambini riguardano sia quelle fatte dagli altri che le proprie)
Bimbi autistici -> l’autismo è un disturbo congenito che può avere origine genetica o
derivare da lesioni cerebrali avvenute nella fase prenatale, i sintomi + rilevanti:
- gravi deficit interazione sociale e acquisizione del linguaggio
- tendenza a compiere azioni ripetitive
- mancanza di interesse x stimoli esterni
- difficoltà a sostenere un contatto visivo prolungato e/o seguire lo sguardo dell’adulto
- sincronizzare espressioni emotive con quelle di 1 altra persona
- (in sintonia con la teoria di leslie) prestazioni basse in test di falsa credenza
- bimbi autistici non mostrano gioco di finzione, capiscono le proprietà fisiche degli
oggetti ma non sono in gradi di trasformarle in altri oggetti
test hanno dimostrato che bimbi di 12 autistici hanno avuto risultati peggiori rispetto a bimbi
sani di soli 4 anni
concetto di attaccamento
tutta la durata della ns esistenza siamo immersi in una rete di relazioni che sostengono e
arricchiscono la ns vita
la natura delle relazioni varia a seconda del periodo.
“sviluppo sociale” - continuo trasformarsi della qualità delle ns relazioni con gli altri nel corso
della vita.
fasi:
prima infanzia _ dipendere dal caregiver
seconda infanzia_ iniziamo ad imparare le norme della società in cui viviamo
adolescenza aspetto romantico
età adulta_ prendiamo cura di altri esseri umani e contribuiamo con il lavoro alla vita della
società
verso la metà del XX secolo erickson propose la teoria dello sviluppo sociale, secondo cui
ogni stadio della ns vita sarebbe associato ad uno specifico problema o insieme di problemi
che devono essere risolti attraverso l’interazione con altre persone, questa teoria assume
che le modalità con cui una persona risolve i problemi influenzeranno in maniera decisiva il
modo in cui ella affronterà gli stadi successivi
es problema principale nella prima infanzia secondo erikson è lo sviluppo in senso di fiducia,
ovvero il sentimento di sicurezza nel fare affidamento su altre persone.
BOWLBY - propose una teoria evoluzionistica dello sviluppo infantile, secondo cui lo
stabilirsi del legame emotivo tra bimbo e adulto che lo accudisce sarebbe basato su un
complesso di tendenze innate presenti in entrambi i soggetti della relazione,
i comportamenti innati sono:
- il pianto con cui i bimbi segnalano disagio
- il bisogno di intervenire dall’adulto
- sorriso e suoni di gioia prodotti dal bimbo
anche se per i primi anni di vita i bimbi sono dipendenti dagli adulti il loro ruolo non è del
tutto passivo, perchè secondo bowlby i bambini nascono dotati di predisposizioni biologiche
che gli permettono di riconoscere i loro caregiver e indurli a fornire cure costanti.
3 mesi i bimbi sanno manifestare tramite espressioni facciali emozioni come rabbia tristezza
gioia e grazie a questo i bimbi sono parte attiva nel processo di costruzione del legame
emozionale che unisce il caregiver a lui - termine che bolwby definisce ATTACCAMENTO
Cultura occidentale dove i bimbi vengono abituati da subito a dormire da soli nasce l'elevato
bisogno di attaccamento verso oggetti inanimati (es orsacchiotto) , è possibile che x
alleviare le paure notturne il bimbo usi un oggetto morbido e rassicurante, come le
scimmiette di harlow
2 AFFERMAZIONE DEL POTERE- frequente ricorso da parte del genitore alla forza fisica o
a punizioni e ricompense x controllare il comportamento del bimbo, questo metodo può
avere effetti dannosi in quanto concentra l’attenzione del bimbo sulla punizione o sulla
ricompensa piuttosto che sulle ragioni che rendono un comportamento sbagliato, infatti un
bimbo educato in questo modo può comportarsi bene solo quando qualcuno può notarlo e
ricompensarlo
baumrind analizzò il comportamento dei bimbi piccoli a casa e asilo e valutò lo stile
educativo dei genitori:
- stile autoritario - punizioni e forza fisica come mezzi x controllare il comportamento
dei figli
- stile autorevole - uso dell’induzione e da molta impo al fatto che i figli apprendano
dei principi morali di base
- stile permissivo - è eccessivamente tollerante vs comportamento sbagliato dei figli
ed è incapace di imporre la disciplina
i figli di genitori autorevoli presentano comportamenti + positivi e cooperativi rispetto agli
altri stili educativi
in uno studio di Fry è stato dimostrato che il gioco infantile riflette i valori e abilità della
specifica cultura di appartenenza
- nelle culture in cui bimbi hanno possibilità di osservare gli adulti e svolgere le attività
necessarie al sostentamento i giochi si concentreranno maggiormente su queste
attività
- nei villaggi in cui i bimbi potevano osservare i genitori arrivare alle mani durante una
lite o parlavano di sparatorie la frequenza dei giochi di lotta nei bimbi era tripla
rispetto ad altre culture
il gioco serve anche ad acquisire una comprensione + profonda delle regole e dei ruoli
sociali.
per PIAGET - il gioco è un fattore fondamentale x lo sviluppo morale del bimbo, in assenza
degli adulti i bimbi risolvono fra di loro le dispute ed arrivano a concepire delle regole di
comportamento basate sulla razionalità piuttosto che sull’autorità (Ann Kruger trovò che i
bimbi compivano maggiori progressi nel ragionamento morale con i propri coetanei piuttosto
che con i genitori)
per VYGOTSKIJ- i bimbi apprendono attraverso il gioco a controllare i propri impulsi e a
rispettare regole e ruoli concordati con il gruppo, il gioco si sarebbe evoluto principalmente
come mezzo x esercitare l’autostima necessaria x attenersi alle regole sociali, il gioco dei
bimbi è definito da regole che definiscono il tipo di azioni consentite a ciascun partecipante,
ciò significa che durante il gioco i bambini devono spesso reprimere i loro impulsi spontanei
e comportarsi con le regole stabilite dal gruppo.
non ci si spiega perché questi comportamenti pericolosi non siano stati eliminati dalla
selezione naturale. esistono 2 ipotesi:
Ipotesi di Terrie Moffitt :
l’alto tasso di delinquenza tra adolescenti è un effetto collaterale dell’inizio precoce della
pubertà (effetto tipico delle civiltà industrializzate) e dell’ingresso ritardato nel mondo degli
adulti, la pubertà rende biologicamente adulte le persone ed i giovani si sentono motivati ad
entrare nel mondo degli adulti in qualunque modo abbiano la possibilità di farlo, con sesso,
droga etc. la teoria di moffit è sensata ma non fornisce una spiegazione x quelle attività
rischiose come saltare abusivamente sui tetti dei treni nelle mentro americane) che non
hanno affatto carattere di azioni di adulti ma che spesso vengono messe in pratica da
adolescenti.
ipotesi di Judith Harris
gli adolescenti si impegnano in attività criminali o rischio x affermare la loro estraneità al
mondo degli adulti, piuttosto che unirsi ad esso. quello che interessa ai ragazzi non è
l’accettazione da parte degli adulti quanto invece quella dei coetanei. la teoria della harris
non può dare risposta al perché i giovani maschi tendano a compiere azioni spericolate
ipotesi di Wilson e Daly
hanno proposto la teoria “sindrome del giovane maschio” e si basa sulla contestualizzazione
che nei mammiferi il numero di figli generati dai maschi è connesso con lo status sociale, i
maschi che si esposero a rischi maggiori x raggiungere uno stato elevato abbiano generato
in media + figli rispetto a coloro che non lo fecero, (nella società primitiva di
cacciatore/raccoglitore la volontà di assumersi rischi maggiori durante caccia etc potrebbe
aver rappresentato un tratto di speciale valore in grado di conferire ai maschi uno status
speciale con + facile accesso alle femmine) quindi atti spericolati o violenti non sono altro
che un modo degli adolescenti di mostrare il proprio coraggio e valore alle donne.
ann campbell ritiene che è lo stesso anche nelle ragazze che a volte arrivano alle mani in
risposta a pettegolezzi o dicerie che potrebbero infrangere la loro reputazione