Sei sulla pagina 1di 60

la psicologia può essere definita come lo studio scientifico della mente e del compotamento.

mente​ - è la nostra personale esperienza interiore


comportamento​ - sono le azioni osservabili degli esseri umani
la psicologia è il tentativo di usare il metodo scientifico x rispondere agli interrogativi che
riguardano mente e comportamento.

● platone era sostenitore innatismo - alcuni tipi di conoscenza sono innati o connaturati
(es espressioni fondamentali dei bambini in tutto il mondo )
● aristotele sostenitore emprismo filosofico - tutta la conoscenza di acquisisce con
l’esperienza. il bambino è un tabula rasa (anche apprendere una lingua dipende
dall’esperienza del bimbo)
i due approcci non avevano una base empirica, ovvero osservabile che è alla base della
psicologia moderna.

dal cervello alla mente.


cervello e corpo - oggetti fisici
mente (percezioni, pensieri emozioni) non sono osservabili
filosco ​descartes​ ritiene che corpo e mente sono cose diverse, il corpo e il cervello sono
sostanze materiali mentre la mente è fatta da una cosa incorporea : questo è il problema del
DUALISMO​, cioè come l’attività mentale possa trovare accordo e coordinazione con il
comportamento fisico. descartes ritiene che la mente influenza il corpo tramite la ghiandola
pineale
hobbes​ ritiene invece che corpo e mente non sono cose diverse ma la mente è ciò che il
cervello fa.
il medico ​Gall​ osserva il cervello delle persone morte e concluse che l’abilità mentale spesso
aumenta con l’aumentare delle dimensioni cerebrali mentre le abilità diminuivano se il
cervello era danneggiato.
teoria frenologica​ secondo cui specifiche abilità e caratteristiche mentali sono localizzate in
specifiche aree del cervello , la teoria però si spinse fino a conseguenze irragionevoli , gall
sosteneva che la dimensione e le rientranze del cranio riflettono la dimensione delle aree
cerebrali sottostanti e che toccandole si poteva stabilire se una persona era amichevole,
prudente etc.
Broca​ ​- esamina un paziente che aveva avuto una lesione in una piccola parte dell’emisfero
sinistro ed era incapace totalmente di parlare anche se capiva perfettamente quello che gli
veniva detto, arrivò quindi alla conclusione che il danno di quell’area intaccava una funzione
mentale specifica: il ​linguaggio espressivo​.
Herman von Helmholtz​ - adatta agli studi degli esseri umani un metodo x misurare la
velocità degli impulsi nervosi nella zampa delle rane, trovò che uno stimolo somministrato
all’alluce è più lento rispetto allo stimolo somministrato alla coscia. con questo test helmotz
dimostra che i processi neurologici sottostanti agli eventi mentali non doveano essere
istantanei per rendere il comportamento sincronizzato,come invece si credeva al tempo.
1879 - WUNDT​ assistente di helmholtz apre il primo laboratorio di psicologia all'università di
lipsia. questa è considerata la nascita della psicologia come campo di studi indipendente.
wundt ritiene che che la psicologia doveva occuparsi dell'analisi della coscienza intesa come
esperienza soggettiva che una persona ha del mondo. utilizza quindi:
strutturalismo​ - prevede l’analisi degli elementi di base che costituiscono la mente,
l’approccio di wundt quindi prevedeva che la coscienza venisse scomposta in sensazioni ed
emozioni base.
metodo utilizzato ​INTROSPEZIONE,​ ovvero l’osservazione soggettiva della propria
esperienza personale. ci volle poco per capire che l’introspezione non poteva andare bene.
la psicologia aveva bisogno di osservazioni replicabili.

WILLIAM JAMES​ - riteneva che la coscienza non potesse essere scomposta in elementi
separati , riteneva che analizzare ed isolare un momento particolare della coscienza
distorcesse la natura essenziale della coscienza stessa, perchè era più simile ad un flusso
incessante.
nasce quindi il ​funzionalismo - ​esso si ispirava alla teoria della selezione naturale di
Darwin, james riteneva che le capacità mentali si erano evolute in quanto adattive e quindi
aiutavano gli esseri umani a risolvere problemi e aumentavano le loro probabilità di
sopravvivenza

psicologia delle gestalt​ (teoria opposta allo strutturalismo, che analizza i pezzi separati)
gli esseri umani sono molto sensibili alle illusioni (ovvero errori di percezione - memoria -
giudizio) in cui l’esperienza soggettiva differisce dalla realtà oggettiva.
max werheimer​ condusse un esperimento in cui mostrava 2 luci ad intermittenza, l’uomo
non percepiva l’inter​CHARCOT e JANET ​mittenza ma percepiva il tutt’uno come somma
delle parti. questa intuizione portò allo sviluppo della psicologia della gestalt - un approccio
psicologico che evidenza come l’intero sia più della semplice somma delle parti e come gli
umani percepiscono di più l’intero rispetto la somma delle parti.
gli psicologi della gestalt ritengono che la mente imponga una organizzazione a ciò che
percepisce.

disturbi mentali e di personalità multipla


fra il XIX e XX secolo gli psicologi furono attratti dai pazienti con disturbo dissociativo
dell’identità, patologia che implica la presenza di due o più identità all’interno dello stesso
individuo, uno dei primi casi fu descritto nel 1876 e si trattava di Felida X, normalmente
timida e tranquilla che talvolta diventava molto spavalda ed estroversa, elemento peculiare
era che la felida timida non ricordava quello che faceva la felida esuberante.
riportarono osservazioni analoghe su pazienti affetti da isteria la quale implicava una
temporanea perdita delle funzioni cognitive e motorie, i pazienti diventavano ciechi,
paralizzati etc ma senza avere problemi fisici apparenti, i sintomi sparivano quando venivano
messi sotto ipnosi e successivamente tornavano.
i pazienti isterici dimostrarono che il cervello può creare molti “sè” consci ognuno
incosapevole degli altri.
i sintomi mostrati dai pazienti affetti da disturbo dissociativo della personalità colpirono un
medico viennese, ​FREUD, ​secondo freud l’inconscio è la parte della mente che opera al di
fuori della consapevolezza conscia ma influenza azioni, pensieri sentimenti consci.
teoria psicoanalitica​ - teoria che sottolinea l’impo dei processi mentali inconsci nel
plasmare sentimenti pensieri e comportamenti
psicoanalisi ​- si proponeva di far emergere il materiale inconscio alla consapevolezza
cosciente,
freud aveva una visione pessimistica della natura umana, che ne poneva in risalto i limiti e
problemi rispetto alle possibilità e potenzialità, le persone erano considerate come ostaggi di
esperienze infantili e impulsi sessuali.
MASLOW e ROGERS ​- sviluppano la ​psico umanistica,​ che pone in risalto il potenziale
positivo degli esseri umani , il principale obiettivo dei terapeuti umanistici era quello di
aiutare le persone a realizzare il loro pieno potenziale.

comportamentismo - le scuole di pensiero psicologico nate tra la fine del XIX e XX secolo
avevano l’obiettivo di studiare in funzionamento della mente, esaminandone i contenuti
consci o cercando di far affiorare i contenuti inconsci,
COMPORTAMENTISMO​ - afferma che gli psicologi dovevano limitarsi allo studio scientifico
del comportamento osservabile
WATSON​ - riteneva che la scienza richiedesse misurazioni replicabili e che l’introspezione
essendo un metodo soggettivo non fornisse garanzie in tal senso, quindi riteneva che gli
psicologi dovevano studiare il comportamento perchè può essere osservato e misurato,
secondo watson, lo scopo della psicologia era quello di prevedere e controllare il
comportamento umano in modo tale che la società ne traesse beneficio
il comportamentismo viene definito la​ psicologia dello stimolo risposta​, perchè da un imput
sensoriale proveniente dall’ambiente esterno c’è una risposta (Es la gabbia di skinner con i
topolini che aprivano la gabbia per prendere il mangiare che chiamava il principio di rinforzo
)
teoria di skinner che poi divenne utopistica perchè c’era la visione di una società in cui il
comportamento umano era rigidamente controllato dalla scrupolosa applicazione del
principio di rinforzo.

COGNITIVISMO ​- è lo studio scientifico dei processi mentali come percezione memoria e


ragionamento.
BARTLETT​ è uno studioso brittannico che studia gli errori commessi dai soggetti nel
tentativo di rievocare delle storie, si accorge che i soggetti ricordavano quello che sarebbe
dovuto accadere o ciò che si aspettavano accadesse anzichè cosa era realmente accaduto.
la memoria non è una rappresentazione fotografica dell’esperienza passata, i nostri tentativi
di ricordare sono influenzati dalle nostre conoscenze, convinzioni, speranze.
PIAGET ​- studia gli errori percettivi e cognitivi dei bambini
l’impo della teoria cognitivista aumento molto durante la II GM quando i militari fecero ricorso
alla psicologia per capire quale fosse il metodo migliore per far apprendere ai soldati l’uso di
nuove tecnologie come radar etc
BROADBENT​ fu il primo ad osservare che i piloti non riuscivano ad occuparsi di due cose
nello stesso tempo
NEWELL e SIMON ​invece notarono che la mente umana ed i computer hanno molte
somiglianze (Es regitrano, memorizzano etc)

NEUROSCIENZE COGNITIVE
le attività mentali ci sembrano così naturali e spontanee che spesso non ci rendiamo conto
che dipendono da operazioni complesse eseguite dal cervello,
BROCA ed altri psicologi all’inizio del XX secolo erano intenti a trovare un legame tra mente
e cervello.
LASHLEY voleva scoprire il punto esatto del cervello dove si verifica apprendimento, i suoi
sforzi diedero vita alla psicologia fisiologica (ora chiamata neuroscienza comportamentale)

EMPIRISMO E DOGMATISMO
i due termini nascono nell’antica Grecia:
dogmatismo -​ (segue le credenze) i quali pensavano che il modo migliore per comprendere
la malattia fosse sviluppare teorie sulle funzioni dell’organismo. con questo termine si
riferisce a persone che aderiscono a delle convinzioni prestabilite anche quando sono in
netto contrasto con l’evidenza empirica.
empirismo -​ (segue le esperienze) i quali pensavano che il modo migliore per comprendere
la malattia consistesse nell’osservare le persone malate. il termine empirismo viene utilizzato
x descrivere la convinzione che una conoscenza accurata del mondo richieda un attenta
osservazione.
l’empirismo si rilevò un metodo più valido e efficace per curare le persone. l’empirismo per
utilizzarlo ha bisogno di un metodo ovvero insieme di regole e tecniche per l’osservazione x
evitare illusioni, errori e conclusioni sbagliate.
3 fattori che rendono il comportamento delle persone difficile da studiare:
● complessità​ (cervello è probabilmente l’oggetto più complesso dell’universo)
● variabilità​ (differenze individuali - difficilmente due persone dicono o fanno la stessa
cosa nella medesima circostanza)
● reattività​ (le persone tendono a comportarsi in modo diverso quando sanno di essere
oggetto di studio.
i metodi usati dagli psicologi devono essere in grado di affrontare problemi dovuti al fatto che
gli esseri umani sono estremamente complessi, variabili e reattivi

la misurazione
per secoli gli esseri umani non hanno avuto a disposizione strumenti che consentissero loro
di tenere tracia del tempo, peso , volume o densità, la misurazione è alla base della vita
moderna e fondamneto della scienza, le misurazioni in generale hanno due cose in comune:
1 - definire la proprietà che si vuole misurare
2- trovare un modo per rilevare tale proprietà
quando diciamo che un oggetto è lungo 1 metro stiamo misurando il tempo impiegato da
una particella di fotone x percorrere l’intero oggetto , quindi le​ definizioni operative
specificano gli eventi concreti che costituiscono la proprietà che si vuole misurare
i dispositivi di misurazione rilevano gli eventi concreti, concetti come forma colore devono
essere intesi come idee astratte che non possono essere mai misurate direttamente. es la
felicità la possiamo intendere come una serie di contrazioni muscolari che fanno assumere
al volto la tipica espressione che sorride ed utilizzare uno strumento apposito per la
contrazione muscolare x misurarle.

validità affidabilità e sensibilità

validità - ​è la caratteristica di un osservazione che consnte di tratte da essa inferenze


accurate, una misura può mancare di validità x due elementi :
- DEFINIZIONE OPERATIVA non definisce la proprietà in maniera adeguata
- STRUMENTO DI MISURA non rileva in maniera accurata gli eventi specifici della
definizione operativa
la definizione operativa​ deve avere validità di ​costrutto,​ ovvero la tendenza di una
definizione operativa e di una proprietà concreta a condividere il significato.
la definizione operativa​ deve avere validità ​predittiva,​ cioè la tendenza d i una definizione
operativa ad essere collegata ad altre definizioni operative della stessa proprietà

una misura​ può mancare di validità quando lo strumento di misura non rileva in maniera
accurata gli eventi specificati dalla definizione operativa. quindi con il termine affidabilità o
attendibilità ci si riferisce alla tendenza di 1 strumento di misura a produrre lo stesso
risultato ogniqualvolta venga utilizzato x misurare la stessa cosa
seconda caratteristica importante x la misura : è la ​sensibilità​, la tendenza dello strumento
a produrre risultati diversi quando viene utilizzato x misurare cose diverse.

popolazioni , campioni, legge dei grandi numeri


x millenni i filosofi si sono avvalsi delle proprie osservazioni relative ai comportamenti delle
singole persone x tratte conclusioni generali sulla natura della mente umana, in generale gli
psicologi osservano persone comuni e cercano di spiegare perchè agiscono in 1 certo
modo. gli psicologi in questo caso osservano molte persone e cercano di spiegare la media
delle osservazioni , questa operazione consiste nel fare la media di molte osservazioni ed è
uno dei metodi più potenti degli psicologi.
popolazione -​ insieme degli oggetti o eventi che potrebbero essere teoricamente misurati
campione​ - è insieme parziale o sottoinsieme di oggetti che effettivamente vengono misurati

distribuzioni di frequenza
un problema inerente all’uso della media campionaria consiste nel fatto che essa spesso
non rispecchia il comportamento del singolo.
distribuzione di frequenza​ - ovvero , distribuzioni in cui viene rappresentato il numero di volte
che ciascuna misura è stata osservata nel campione: le distribuzioni di frequenza raffigurano
tutte le misure ottenute in un campione quindi forniscono un quadro esauriente e completo
del campione stesso, però è un metodo scomodo per comunicare gli esiti dei test per questo
gli psicologi si avvalgono di INDICI SINTETICI che sono di più facile comprensione che si
chiamano ​STATISTICHE DESCRITTIVE​ - sono misure riassuntive che colgono le info
essenziali di una distribuzione di frequenza.
Statistiche descrittive sono di 2 tipi (le misure di tendenza)
- moda (valore della misura con più alta frequenza
- media (valore medio di tutte le misure)
- mediana (divide la distribuzione in due parti uguali )

MISURE DI VARIABILITÀ (riguardano il grado in cui le misure di una distribuzione di


frequenza differiscono le une dalle altre, una misura molto semplice è il campo o intervallo di
variazione rappresentato dall’intervallo tra il valore più alto ed il valore più basso della
distribuzione.
bisogna ricordare che ciò che è vero in media riguardao alle persone non è sempre vero nel
singolo caso, i metodi utilizzati dagli psicologi consentono di tenere in considerazione la
variabilità individuale ed eventualmente andare oltre x scoprire eventuali pattern di similarità.

distorsioni sistematiche
gli esseri umani sono reattivi (tendono a comportarsi in modo diverso se sanno di essere
osservati) lo psicologo tenta di capire come davvero le persone si comportano mentre
spesso si comportano come pensano di doversi comportare: problema noto come
caratteristica della domanda o effetti dell’aspettativa.​ con questo termine sono indicati
gli aspetti di un setting sperimentale che inducono le persone a comportarsi come pensano
che l’osservatore desideri
per evitare questi problemi ci sono diversi metodi:
- osservazione naturalistica ​ (utilizzata dai biologi con gli animali)
- effetti dell’aspettativa ​ diminuiscono quando le persone non possono essere
identificate come autrici delle loro azioni, gli psicologi hanno sfruttato questo fato
consentendo ai partecipanti di fornire risposta in forma anonima o privata
- misurare comportamenti o reazioni involontarie​ es se una persona è eccitata c’è una
dilatazione misurabile delle pupille che non può essere controllato sotto aspetto
volontario o cosciente

il modo migliore x evitare il problema legato alla domanda è evitare di comunicare ai


partecipanti il vero scopo dell’osservazione, se i soggetti non conoscono le aspettative del
ricercatore non possono darsi da fare x esaudirle, il problema vero è che le persone sono di
indole curiosa e che quindi anche se non gli viene detto il motivo dell’esperimento cercano di
scoprirlo da sole, per questo gli psicologi usano STORIE DI COPERTURA ovvero
spiegazioni fuorvianti che hanno l’obbiettivo di impedire ai partecipanti di scoprire il vero
obbiettivo di studio . il problema comunque potrebbe essere anche di chi conduce
l’esperimento in quanto sono umani e tendono a vedere ciò che si aspettano di vedere.
2 modi in cui le aspettative possono influenzare le osservazioni
1 appunto le aspettative possono influenzare le osservazioni
2 le aspettative possono influenzare la realtà
x evitare questo tipo di problema gli psicologi utilizzano una tecnica chiamata ​osservazione
in doppio cieco,​ si tratta di 1 osservazione in cui il vero scopo resta celato sia
all’osservatore che partecipante
correlazione
la ricerca scientifica parte sempre dall osservazione o misurazione di proprietà ma il fine
ultimo è la scoperta di relazioni causali tra due o più proprietà
VARIABILE - è una proprietà di cui valore può variare da un individuo all’altro nel corso del
tempo
per conoscere la relazione tra oggetti ed eventi il ricercatore deve mettere a confronto i
pattern di variazione in una serie di misure: un pattern di covariazione o correlazione indica
che le variazioni nel valore di una variabile sono sincronizzate alle variazioni nel valore di 1
altra variabile es altezza correlata all’età. le correlazioni inoltre consentono di fare previsioni
es prevedo che un bambino di 7 anni sarà più alto di un bambino di 5
la correlazione può essere in due modi
positiva - se la misura può essere descritta in ++ o --
negativa se la misura può essere descritta in +- o -+
nella vita reale le correlazioni perfette / positive sono rare

correlazione e causalità
correlazione - tra due variabile esiste una relazione ma non è specificato il tipo di relazione
che le variabili hanno, (es due persone che chiacchierano in un bar non si può sapere
osservandoli se sono coniugi o solo persone che si sono appena conosciute)
quindi tutte le variabili che sono legate da una relazione causale sono correlate tra loro ma
non tutte le variabili che sono correlate sono legate da una relazione causale, in altre parole
la causale è una dei tanti tipi di relazione che le variabili correlate possono avere.
relazione XY
Relazione Z- è la terza variabile, definita CORRELAZIONE SPURIA in quanto due variabili
sono correlate fra di loro solo perché ciascuna di essere è causata da una terza variabile
comune , alcune correlazioni spurie possono essere ragionevolmente scartate sulla base di
considerazioni teoriche ma il problema della terza variabile non può mai essere
definitivamente risolto in quanto in teoria potrebbero esserci un numero infinito di variabili Z ,
il ricercatore deve sempre tenerlo a mente in quanto tra due variabili ci potrebbe essere una
terza relazione causale

manipolazione
il problema della terza variabile impedisce di usare le correlazioni x stabilire rapporti di
causa effetto, i ricercatori ricorrono agli esperimenti come tecniche che consentono di
stabilire relazioni causali tra le variabili. le due caratteristiche chiave che consentono agli
esperimenti di affrontare la questione della casualità sono:
1 manipolazione variabile indipendente
2 randomatizazzione

la manipolazione è la creazione di un pattern di variazione artificiale in una variabile


indipendente al fine di verificarne il potere causale, (Es il ricercatore potrebbe selezionare
due gruppi di bimbi e sottoporli ad un esperimento inerente la televisione e la violenza e
analizza all’inizio i due gruppi distinti, sia quello soggetto a guardare la tv con canali violenti
2 ore a settimana sia quello che non guarda canali violenti , nella seconda analisi darà un
risultato e creerà una sua ipotesi)
condurre esperimento comporta 3 fasi cruciali:
1 ricercatore crea un pattern di variazione artificiale, detta appunto variabile indipentente in
quanto essendo controllata dallo studioso non dipende in alcun modo da quello che i
partecipanti dicono o fanno
2 creazione di un gruppo sperimentale ed un gruppo di controllo
3 analisi della variabile dipendente che viene misurata dallo sperimentatore ma è
direttamente dipendente dai partecipanti
4 inoltre in ricercatore deve controllare se i pattern di variazione delle due variabili sono
sincronizzati o meno

randomizzazione
è una procedura che sfrutta eventi casuali in modo tale che l’assegnazione d un
partecipante al gruppo sperimentale o gruppo di controllo non sia determinato da terze
variabili. non vi è modo per il ricercatore stabilire quando la randomiazzione ha fallito, l’unica
cosa che può fare è calcolare la probabilità che essa sia fallita , seguendo la logica gli
psicologi accettano i risultati di 1 esperimento quando si può essere certi che la
radomatizazzione sia andata a buon fine nel 95% dei casi
in tal caso si dice che il risultato dell’esperimento è statisticamente significativo.

neuroni
tutti i pensieri sentimenti e comportamenti degli esseri umani hanno origine da miliardi di
cellule chiamate neuroni che costituiscono il cervello, i neuroni hanno 1 corpo cellulare che
coordina l’elaborazione delle info e mantiene viva la cellula, ciò che differenzia i neuroni
dalle altre cellule è che esse hanno delle estensioni che permettono loro di comunicare :
DENDRITI - ricevono info dagli altri neuroni e trasmettono al corpo cellulare
ASSONI - trasmette info ad altri neuroni muscolo o ghiandole, assoni rivestiti da una guaina
chiamata MIELINA - strato isolante grasso che migliora efficenza della trasmissione delle
info (nelle malattie come la sclerosi multipla la guaina di mielina si deteriora e provoca un
rallentamento della trasmissione nervosa)
i dendriti e assoni non arrivano mai a toccarsi quello che sta fra loro due si chiama sinapsi.

3 tipi di neuroni :
- NEURONI SENSORIALI : Ricevono info dal mondo esterno e lo trasmettono al
cervello (segnali luminosi, gustativi olfattivi etc)
- NEURONI MOTORI : trasmettono segnali neurali dal cervello fino ai muscoli x
generare movimento
- INTERNEURONI: costituiscono la maggior parte del sistema nervoso, connettono tra
loro neuroni sensoriali motori e altri interneuroni

Forma dei neuroni varia molto a seconda di dove sono


CELLULE PURKINJE - lega info dal cervelletto al resto del cervello esse hanno dei dentriti
molto fitti ed assomigliano a dei cespugli.
PIRAMIDALI- si trovano nella corteccia, corpo centrale dalla forma triangolare e un singolo
lungo dentrite da cui partono dei dentriti più piccoli
CELLULE BIPOLARI - soprattuto presenti negli occhi, un unico assone e un unico dendrite
segnali elettrici: potenziale d’azione
la membrana dei neuroni è porposa e ciò consente agli ioni e piccole molecole cariche
elettricamente di fluire all’interno della cellula e viceversa, tutti i neuroni del corpo sono dotati
di una carica elettrica chiamata potenziale di riposo
1939 biologi studiarono la reazione della corrente elettrica su un calamaro gigante e
scoprirono il potenziale d’azione.
quando il potenziale d’azione viene generato in una parte iniziale dell’assone esso si
propaga a breve distanza crendo un potenziale d’azione in una posizione adiacente che era
precedentemente inattiva e cosi via
nella guaina mielinica che ricopre l’assone vi sono piccoli punti di interruzione chiamati nodi
di ranvier

trasmissione sinaptica
Quando il potenziale d’azione raggiunge la fine dell’assone la carica elettrica genera una
serie di reazioni chimiche che consento all0info di attraversare la fessura sinaptica. la parte
finale dell’assone contiene le​ terminazioni assonich​e , ciascuna terminazione assonica
contiene i neurotrasmettitori, sostanze chimiche che trasmettono attraverso la sinapsi info ai
dentriti di un neurone ricevente. i dentriti di un neurone ricevente contengono i recettori che
produno a loro volta un nuovo segnale elettrico
dopo la trasmissione del messaggio chimico entrano in azione 3 diversi processi che
impediscono ai neurotrasmettitori di rimanere attivi:
1 RIASSORBIMENTO O RICAPTAZIONE
2 DISATTIVAZIONE ENZIMATICA
3 NEUROTRASMETTITORI POSSONO LEGARSI A DEI RICETTORI PRESENTI SUI
NEURONI PRESINAPTICII DETTI AUTO RECETTORI.

oggi sappiamo che esistono circa 60 reazioni chimiche x trasmettere le info all’interno del
sistema nervoso e producono effetti diversi:
ACETILCOLINA - controllo motorio volontario, sono molto presenti in muscoli e organi del
corpo e del cuore, contribuisce inoltre alla regolazione dell’attenzione apprendimento sonno
e memoria (alzhaimer - è associata al deterioramento dei neuroni che producono
aceticolina)
DOPAMINA - regola comportamento motorio, motivazione, piacere . alti livelli di dopamina
associati al piacere, bassi livelli di dopamina associati a perdita di neuroni dopaminici .
sembra essere un fattore determinante x il morbo di parkinson
GABA - principale neurotrasmettitore inibitorio presente nel cervello sua funzione è bloccare
la trasmissione del segnale tra neuroni impedendo l’eccitazione delle sinapsi in maniera
incontrollata, è ampliamente usato come anticonvulsionante
NORADRENALINA - influenza l’umore e attivazione fisiologica - usato negli stati di vigilanza
SEROTONINA - regolazione sonno, bassi livelli d i serotonina sono stati riscontrati in
pazienti che soffrivano di disturbi dell’umore
ENDORFINE - trasmissione del dolore , il loro lavoro è attuare l’esperienza del dolore ed
elevare il tono dell’umore
suddivisione del sistema nervoso
il sistema nervoso può essere definito come una rete di neuroni interagenti che trasmettono
info elettrochimiche in tutto il corpo, si divide in :
1 SISTEMA CENTRALE (SNC)
Riceve info sensoriali dal mondo esterno e invia comandi al sistema muscolare allo
scopo di compiere azioni e comprende il CERVELLO ( si suddivide in tre grandi parti “
dal basso verso l’alto” : ​Romboencefalo​*, ​mesencefalo*,​ prosencefalo.​ le funzioni più
semplici sono eseguite dal romboencefalo mentre le più complesse a livelli più alti dal
prosencefalo che contiene la corteccia cerebrale ) ed IL MIDOLLO OSSEO (il midollo
spinale è una struttura relativamente semplice che è essenziale x la sopravvivenza tra
cui respirare, reagire al dolore, muovere muscoli e camminare. senza di esso il
cervello non potrebbe inviare ordini ai muscoli. per alcuni comportamenti molto
basilari il midollo non ha bisogno dell’intervento del cervello e sono mediati da​i
​ altri invece c’è bisogno
riflessi spinali (es togliere la mano da un forno che scotta) x
che midollo e cervello collaborino, attraverso il midollo spinale il cervello riceve le
info sensoriali provenienti dal sistema nervoso periferico e invia i comandi x
movimenti volontari, per i danni al midollo spinale c’è la rottura di queste connessioni
causando gravi danni, i pazienti con danno al midollo spinale possono A: perdere
sensazione del tatto e del dolore. B: perdita controllo motorio e dei muscoli.

*il romboencefalo (chiamato anceh tronco encefalico) forma un continuo con il midollo
spinale e controllano le più basilari funzioni vitali es respirazione, capacità motoria, ed è
formato da tre strutture anatomiche:
MIDOLLO ALLUNGATO - BULBO è un'estensione del midollo all’interno del cranio, coordina
battito cardiaco, circolazione e respirazione e contiene la formazione reticolare, neuroni che
regolano il sonno
CERVELLETTO - è dedicata alla capacità motoria fine es equilibrio e coordinazione, le
lesioni al cervelletto compromettono queste capacità ma non causano la paralisi
PONTE - struttura che trasmette info dal cervelletto al resto del cervello

*mesencefalo esso contiene il:


TETTO - riceve stimoli dagli occhi, orecchie e pelle e muove l’organismo in modo
organizzato verso uno stimolo
TEGMENTO - attivazione fisiologica verso uno stimolo sensoriale ma partecipa anche alla
ricerca del piacere , motivazione e regolazione dell’umore

*​prosencefalo - è il livello più elevato del cervello e controlla tutte le funzioni cognitive,
emozionali, sensoriali, motorie, è suddiviso in corteccia cerebrale (strato più esterno del
cervello ed è visibile ad occhio nudo. suddivide in due emisferi) e strutture subcorticali
(localizzate sotto corteccia cerebrale, svolgono un ruolo essenziale nel trasmettere le info in
tutto il cervello e comprendono:
TALAMO - è una struttura che riceve info provenienti dai sistemi sensoriali e trasmette tali
info alla corteccia, riceve input da tutti gli organi di senso , durante il sonno il talamo chiude
le vie sensoriali x evitare di svegliarci
IPOTALAMO - direttamente sotto il talamo e regola temperatura corporea, fame, stete e
comportamento sessuale
IPOFISI - è una struttura chiave che rilascia ormoni che dirigono le funzioni di altre molte
ghiandole del corpo , tra le altre funzioni ipofisi è coinvolta in risposta a situazioni di stress

2 SISTEMA NERVOSO PERIFERICO (SNP) Collega sistema nervoso centrale agli


organi e muscoli del corpo e si divide a sua volta in SISTEMA NERVOSO SOMATICO
(è l’insieme dei nervi che trasmettono info in entrata e uscito dal sistema nervoso
centrale ed è volontario e consapevole) e
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO ( è l’insieme dei nervi che trasmettono comandi
involontari e automatici e controllano vasi sanguigni, organi interni ) e comprende:
SSTEMA NERVOSO SIMPATICO - prepara il corpo all’azione nelle situazioni
minacciose
SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO - aiuta il corpo a tornare normale stato di
riposo

sistema limbico​ i neuroscienziati si riferiscono ad un insieme di strutture prosencefaliche


coinvolte nella motivazione, emozione e memoria e sono
IPPOCAMPO - forma di ciambella, presiede alla creazione di nuovi ricordi
AMIGDALA - struttura fondamentale in molti processi emozionali, il suo ruolo è quello di
fornire significato ed importanza a eventi neutri che sono stati precedentemente associati a
paura o minaccia o cose belle es chi ha vissuto in modo tragico 11 settembre si ricorderà
dove era, come era vestito e cosa stava facendo in quel giorno
GANGLI - dirigono movimenti intenzionali e dirigono i segnali ai centri motori
STRIATO - sembra essere coinvolto nel controllo postura e movimento (es pazienti morbo
parkinson hanno striato danneggiato)

organizazzione corteccia cerebrale


la corteccia cerebrale​ è il livello più alto del cervello umano ed è responsabile degli aspetti
come percezione, emozione movimento e pensiero, è la superficie rugosa che vediamo ad
occhio nudo, superficie liscia chiamata circonvoluzioni o giri mentre gli avvallamenti o
fessure chiamate solchi.
la corteccia è divisa in ​emisfero destro ed emisfero sinistro ​e ciascun emisfero controlla le
funzioni del lato opposto del corpo. ciascun emisfero è suddiviso in 4 grandi aree :
lobo occipitale,​- ​specializzato info visive

lobo parientale- è​ situato davanti al lobo occipitale e tra le altre funzioni ha quella
dell’elaborazione delle info tattili, la corteccia somatosensoriale rappresenta le aree
dell'epidermide, e faccia viso e mani rappresentano l’area più vasta della corteccia
somatosensoriale

lobo temporale è ​ collocato nella parte laterale di ciascun emisfero ed è responsabile


dell’udito e linguaggio , inoltre contiene aree visifice dedicate al riconoscimento dei volti

e lobo frontale​ è situata la corteccia motoria la quale avvia movimenti volontari, anche lei è
organizzata che diverse arre della corteccia corrispondono a diverse aree del corpo. inoltre il
lobo frontale che è collocato dietro la fronte contiene aree specializzate x pensiero astratto,
progettazione memoria , ogni lobo centrale riceve info esterne ed interne e le usa per creare
un piano d’azione

cervello lesionato
i neuroscienziati hanno potuto scoprire, studiando i cervelli lesionati le ​AREE DI BROCA E
AREE DI WERNIKE​ che corrispondono alla produzione e comprensione del linguaggio che
sono in aree distinte del cervello e che l’emisfero sinistro è specializzato nella creazione del
linguaggio , mentre il lobo frontale è coinvolto nella regolazione delle emozioni e
progettazione

1 pazienti split - brain:​ Pazienti affetti da gravi forme di epilessia a quali veniva reciso il
corpo calloso x impedire la propagazione delle crisi convulsive fra i due emisferi

2​ secondo metodo x studiare reazione tra cervello e comportamento consiste nel registrare
attività elettrica del cervello utilizzando​ elettrocenfalogramma ECG,​ grazie al ECG i
ricercatori possono determinare la quantità di attività cerebrale che luogo durante i diversi
stati di coscienza, esso ha consentito di fare enormi scoperte riguardo alla natura del sonno
e della veglia

3​ Tecniche di neurovisualizzazione cerebrale detta ​BREIN IMAGING​, insieme di metodi che


si avvalgono di tecnologie avanzate per creare immagini del cervello vivo , l'obiettivo è quello
di osservare l’attività del cervello durante lo svolgimento di compiti o comportamenti:
la prima fu la ​TAC ​ (scanner ruota intorno alla testa e ottiene una serie di immagini a raggi x
da diverse angolazioni, successivamente vengono rielaborate dal computer, la tac è utile x
trovare lesioni e tumori (
seconda fu ​RISONANZA MAGNETICA (MRI)​ Brevi impulsi ma potenti alla testa, questi
impulsi liberano energia che vengono percepiti da dei sensori, il risultato è che segnali con
energia differente rilevano strutture cerebrali con composizioni differenti, vantaggio :
risoluzione migliore della TAC
entrambe sono utili x trovare lesioni ma non dicono nulla sulla funzione del cervello

4 tecniche di neurovisualizzazione sensorial​e - si basano sul fatto che aree attive del
cervello richiedono più energia e quindi un maggiore afflusso di sangue, e le neuro
visualizzazioni rilevano questo :
PET​ - sostanza radioattiva che viene iniettata nel flusso sanguigno del soggetto durante
comporti come leggere o parlare x trovare le aree più attive
RISONANZA MAGNETICA​ - (ha sostituito la PET) rileva le molecole di emoglobina esposte
ad impulsi magnetici ,emoglobina è la molecola che trasporta l’ossigeno a tessuti organi,
rispetto alla pet questa è molto più veloce e rileva modificazioni dell’attività cerebrale quasi
in simultanea, es leggere una parola.

sensazione e percezione
Sensazione​ - si riferisce ai processi si base con cui gli organi sensoriali e sistema nervoso
rispondono agli stimoli esterni e le esperienze psicologiche che risultano da tali processi
percezione ​- complicati processi cerebrali di elaborazione dell’info sensoriale e
l’interpretazione che vengono estratte
il processo della SENSAZIONE è rappresentato da :
- stimolo fisico
- risposta fisiologica (quadro attività chimiche ed elettriche si si sviluppano negli organi
di senso)
- esperienza sensoriale (ovvero sensazione psicologica soggettiva)

nel ruolo della PERCEZIONE bisogna sempre ricordare che l’esperienza sensoriale fornisce
info utili sulla qualità dello stimolo ma si tratta di info che non rispecchiano necessariamente
lo stimolo fisico in sé (es bere il caffe, si genera la sensazione di sapore amaro tuttavia
questo sapore non è una proprietà chimica della caffeina ma un fenomeno dettato dalla
nostra percezione sensoriale)

sistema sensoriale ​- ogni senso ha il proprio sistema di recettori sensoriali, si tratta di


strutture che rispondono a stimoli fisici producendo variazioni elettriche che danno origine a
impulsi nervosi sensoriali.
neuroni sensoriali ​- neuroni specializzati che veicolano l’info dai ricettori al sistema nervoso
centrale , in alcuni casi sono semplici terminazioni nervose come il dolore, altre i recettori
sono cellule specializzate che formano sinapsi sui neuroni sensoriali e si raggruppano
all’interno degli organi di senso come naso, occhio etc, i neuroni sensoriali formani vie
neurali che inviano impulsi alle aree sensoriali della corteccia cerebrale
trasduzione​ - è il processo attraverso cui i ricettori generano una variazione di potenziale
elettrico in risposta ad uno stimolo fisico appropriato , ogni volta che l’energia di uno stimolo
agisce sulla cellula recettrice la sua membrana diventa più permeabile, il flusso di queste
particelle modifica la carica elettrica sulle due facce della membrana, questa variazione
prende il nome di ​potenziale di recettore​, che a sua volta innesca altri eventi che
culminano in un potenziale d’azione .
per essere utili i sensi devono conservare, questo processo di conservazione dell’info
qualitativa e quantitativa prende il nome di codifica . (variazione quantitativa si riferisce alla
quantità di energia convogliata dallo stimolo ) (variazione qualitativa si riferisce al tipo
specifico di energia che costituisce lo stimolo)
la codifica della qualità dipende dal fatto che stimolo qualitativamente diversi attivano gruppi
di neuroni diversi ed i ns sensi sono costruiti in modo tale da 1 farci rilevare i cambiamenti
nell’ambiente sensoriale 2 farci trascurare gli stati stabili .

psicofisica
Originariamente sviluppata da Gustav Fechner, metodo che misura la forza di 1 stimolo e la
sensibilità del soggetto a quello stimolo. gli psicofisici iniziano il processo di misurazione
con una serie di prove x suscitare una determinata sensazione di un osservatore, questa
misura quantitativa minima è detta ​soglia assoluta,​ ovvero l’intensità di uno stimolo
necessaria alla semplice rilevazi​one sensoriale.
la ​soglia assoluta è necessaria x stabilire la sensibilità del soggetto a stimoli lievi, ma è molto
utile anche x rilevare le piccole differenze tra stimoli ben al di sopra o ben al di sotto della
soglia assoluta , (​soglia differenziale​ è il più piccolo cambiamento nell’intensità di uno
stimolo)
legge di weber - la differenza appena individuabile di uno stimolo rappresenta una
proporzione nonostante le variazioni di intensità
i sistemi sensoriali devono fronterggiare la competizione prodotta dal rumore, ovvero tutti gli
stimoli provenienti dal mondo esterno ed interno , questo rumore è in competizione con la ns
capacità di indiviudare uno stimolo con perfetta attenzione, la conseguenza è che le persone
possono percepire stimoli non presenti o non percepire stimoli presenti.
4 risposte possibili nel soggetto ogni qualvolta vede lo stimolo:
SUCCESSO - risponde corretto ogni volta che c’è lo stimolo
INSUCCESSO - errore nella risposta
FALSO ALLARME- soggetto risponde sbagliato
RIFIUTO CORRETTO - risposta negativa corretta
OLFATTO
gli stimoli odorosi sono molecole chimiche che penetrano nella cavità nasali insieme all’aria
e si sciolgono nel muco che ricopre l’epitelio olfattivo, epitelio olfattivo è tessuto sensoriale
che riveste la cavità nasale e contiene le terminazioni sensoriali ed ognuna contiene
numerosi recettori - detti anche ciglia.
nervo olfattivo composto da assoni di circa 350 tipi diversi di neuroni olfattivi, un recettore è
in grado di legarsi a più odoranti, quindi ogni singolo neurone olfattivo differisce dagli altri nel
suo grado di sensibilità per particolari odoranti, gli assoni dei neuroni olfattivi raggiungono il
bulbo olfattivo nel cervello e formano i glomeruli, esiste un diverso glomerulo ricevente x 350
neuroni olfattivi .
l’olfatto ha la capacità di codificare e mantenere l’info quantitativa e qualitativa contenuta
negli stimoli odorosi .
i glomeruli del bulbo olfattivo inviano proiezioni nervose a diverse aree del cervello, prima
corteccia olfattiva primaria detta corteccia piriforme posi l’info fa alla corteccia orbitofrontale
detta area olfattiva secondaria, sono entrambe indispensabili x l’esperienza conscia degli
odori, il bulbo olfattivo inoltre presenta connessioni forte con le strutture del sistema limbico
e dell’ipotalamo ed è importante per le pulsioni e controllo degli stati motivazionali ed
emozionali.

olfatto e psicologia I
le molecole odorose raggiungono l’epitelio olfattivo attraverso le narici e attraverso la bocca
nel canale nasofaringe- questo secondo canale ci permette si “sentire” i sapori introdotti in
bocca , ciò che noi chiamiamo gusto non dipende solo dall’attività dei recettori gustativi ma
da una notevole parte anche dall’attività dei neuroni olfattivi .
● le donne sono mediamente + sensibili degli uomini agli odori
● la sensibilità olfattiva è determinata anche dalla genetica, infatti molte persone sono
predisposte a sentire odori che altre invece non sentono nemmeno
● la sensibilità agli odori dipende molto dall’esperienza, le persone possono
apprendere a individuare particolari tipi di odori anche in una concentrazione minima.

olfatto e psicologia II
● L’odore nell’uomo, come nell’animale ha un ruolo importante nello stabilire legami di
attaccamento tra madre e bimbo , inoltre alcune ricerche suggeriscono che l’odore
potrebbe influenzare la scelta del partner
● i mammiferi producono diversi tipi di feromoni - ovvero sostanze chimiche che
agiscono sugli altri membri della stessa specie in modo da provare specifici
comportamenti
● organo vomeronasale, contiene recettori specializzati nel riconoscimento dei
feromoni, gli esseri umani hanno ghiandole che secernono diverse sostanze odorose
compresi alcuni steroidi soprattutto nella regione ascellare e genitale

il gusto
- i recettori del gusto non sono localizzati sui neuroni sensoriali ma su cellule
specializzate chiamate cellule gustative.
- si formano i calici gustativi contenenti tra 50 e 100 cellule gustative
- gli esseri umani possiedono in media da 2000 a 10000 calici gustativi situati su
lingua palato e gola
- le cellule gustative si credeva potessero riconoscere 4 gusti fondamentali: dolce
salato acido e amaro, recentemente sono state scoperti altri ricettori e aree cerebrali
che rispondono al glutammato monosodico, usato per esaltare la sapidità
- i gusti fondamentali proiettano all’area gustativa primaria, in quest area le
connessioni sono organizzate in modo ordinato, gruppi diversi di neuroni rispondono
in maniera selettiva a ciascuno dei 5 gruppi primari.
- la stimolazione dell’area gustativa primaria produce sensazioni gustative anche in
assenza di stimoli reali sulla lingua
- l’area gustativa primaria proietta alla corteccia orbitofrontale ed il gusto e odorato si
mescolano producendo la sensazione mista che noi chiamiamo sapore.
- dal punto di vista evolutivo il gusto è motivare l’individuo a mangiare dei cibi e non
altri
- es mangiare cibi in decomposizione può causare malesseri , il fatto di aver sviluppato
un sistema gustativo in cui riconosce le sostanze acide come spiacevoli aumenta la
sopravvivenza dell’individuo
- le donne più sensibili al gusto amaro, come i bambini (spiega in parte perchè è
difficile abituarli a mangiare le verdure come gli spiniaci)

udito

- suono consiste nella vibrazione dell’aria prodotta da qualsiasi oggetto e viene


rappresentato come onda di pressione
- l’altezza dell’onda​ è chiamata ​ampiezza​ e corrisponde a ciò che noi percepiamo
come volume del suono - l’ampiezza è il ​DECIBEL
- velocità ​con cui le molecole di aria si spostano rappresenta la frequenza del suono e
corrisponde a ciò che noi definiamo tonalità e la sua misura è ​L’HERTZ
- l’organo di senso x la ricezione del suono è l’orecchio che si suddivide in orecchio
esterno, medio , interno
orecchio esterno :​ costituito da​ padiglione auricolare ,​ quello visibile e dal ​condotto uditivo ,​
l’orecchio esterno può essere considerato un imbuto che raccoglie le onde sonore e le
incanala verso la testa
orecchio medio​ ​: costituito da 3 ossicini, ​incudine martello e staffa ​ che formano un ponte
tra ​membrana timpanica​ e ​finestra ovale​ , la pressione esercitata sugli ossicini è di 30 volte
superiore alla pressione esercitata sul timpano , la funzione dell’orecchio medio è quella di
amplificare la pressione meccanica esercitata dalle onde sonore
orecchio interno:​ costituito da c​hiocciola o coclea​ che termina su una membrana detta
finestra rotonda​, all’interno del dotto interno c’è il dotto esterno in cui c’è la membrana
basilare sulla quale si trovano i ​recettori uditivi

udito . parte 2
- scoperta principale di bekesy​ - la posizione in cui l’onda raggiungere il picco di
ampiezza dipende dalla frequenza del suono: suoni con frequenza elevata
producono onde che viaggiano sulla membrana x distanze brevi, suoni a bassa
frequenza invece producono onde che viaggiano a distanza più lunghe
- scoperta principale di bekesy:
​suono tonalità alta​: rapida scossa di neuroni connessi alla porzione prossimale della
membrana basilare.
suono tonalità bassa​: rapida scarica di neuroni connessi alla porzione distale della
membrana basilare
- mascheramento acustico​ - ci si riferisce al fatto che i suoni a bassa frequenza
mascherano quelli ad alta frequenza molto meglio dell’opposto
- corteccia uditiva ​struttura tonotopica​: ogni neurone produce la massima risposta x
suoni di una specifica frequenza e i neuroni che rispondono a toni ad alta e bassa
frequenza sono collocati in diversi posti della corteccia
- l’elaborazione delle info uditive non è limitata alla corteccia uditiva, ma anche nel
solco intraparietale che è coinvolto nella percezione della musica e dello spazio
- l’utilità dell’udito è localizzare la posizione di una sorgente sonora, tale differenza si
ha quando un'onda sonora raggiunge l’orecchio
- sistema uditivo, produce la percezione di suoni che in realtà non esistono come
stimoli fisici, una molto nota è la interpolazione dei fonemi, ovvero il soggetto sente
tutta la frase senza rendersi conto del disturbatore perchè i suoni che ascoltiamo tutti
i giorni sono mascherati da rumori , ma il discorso sta nel quanto il ns cervello si
aspetta di leggere o vedere, che lo vedrà/Sentirà

dolore
esperienza del dolore dipende da molti fattori,
- teoria del cancello ​: propone che l’esperienza soggettiva del dolore dipende dal
grado con cui le info provenienti da neuroni sensoriali riescono a passare tramite
questo cancello neurale, x poi arrivare al sistema nervoso centrale che controlla la
sensazione del dolore, vari fattori sia interni che esterni possono facilitare l’apertura
del cancello,
- aumentando la sensazione del dolore o chiuderlo - neuroni intensificano o
indeboliscono la sensazione del dolore, assoni scendono dalle strutture cerebrali
superiori verso quelle inferiori
- alcuni meccanismi di intensificazione del dolore agiscono a livello locale, es la
sensibilità di una parte del corpo può aumentare se la parte ha la cicatrice
- altri meccanismi di difesa, dipendono da intervento delle strutture superiori del
sistema nervoso, la sostanza ​grigia periacqueduttale ​ha l’effetto analgesico simile
alla morfina e rilascia endorfine
- gli esseri umani sono forniti di un meccanismo che consente di non percepire dolore
nei momenti in cui la cosa migliore è la sopravvivenza, a volte nell’uomo si assiste ad
una drastica riduzione del dolore per fede o credenze (es dire che si ha dato
l’antidolorifico ed invece non è vero, sono le morfine che lo fanno stare meglio)

tatto posizione ed equilibrio


la percezione tattile si ha dall’esperienza attiva dell’ambiente toccando e afferrando oggetti
con le mani , quattro tipi di recettori collocati sotto la pelle ci consentono di percepire
pressione tessitura pattern e vibrazione di un oggetto contro la pelle ed i termorecettori sono
fibre nervose che rispondono ai cambiamenti della temperatura corporea e consentono di
sentire caldo e freddo .
la rappresentazione del tatto nel cervello segue uno schema topografico, diverse aree del
corpo inviano segnali diversi alla corteccia somatosensoriale seguendo 2 principi
fondamentali:
1​ controllo sensazioni tattili è controlaterale​ - lato dx percepisce dolore zona sx
2 ​regioni più estese della corteccia ​somatosensoriale corrispondono a porzioni più amplie
della superficie cutanea

aspetto fondamentale della sensazione e percezione è che il corpo ha bisogno di percepire il


proprio spazio, infatti muscoli tendini e articolazioni danno le info necessarie x percepire la
posizione e movimento degli arti , testa e corpo
mantenere equilibrio - dipende dal sistema vestibolare​ il quale è costituito da 3 canali
semicircolari pieni di liquido e organi situati vicino alla coclea e orecchio interno, i 3 canali
semicircolari contengono una miriade di cellule ciliate che rilevano il movimento del fluido
quando la testa si muove. oltre alle info provenienti dal sistema vestibolare anche le info
visive permettono di mantenere l’equilibrio

l’occhio
l’occhio è costituito da :
bulbo oculare​ pieno di sostanza gelatinosa che viene attraversata da luce
fotorecettori collocati nella retina e ricopre il bulbo oculare
cornea​ - tessuto trasparente che contribuisce a far convergere la luce sul fondo del bulbo
oculare
dietro la cornea​ c’è ​l’iride,​ sottile tessuto pigmentato a forma di ciambella che non è
attraversato dalla luce ma che determina il colore degli occhi

le parti anteriori dell’occhio hanno la funzione di raccogliere e mettere a fuoco la luce riflessa
dagli oggetti e formare immagini sulla retina

la luce entra nell’occhio attraverso la pupilla,​ le cui fibre muscolari sono in grado di
aumentare e diminuire la grandezza della pupilla
​ ristallino​ c​ he partecipa al processo di focalizzazione e può variare di
dietro l’iride c’è il c
diametro - più sferico nella messa a fuoco di un oggetto vicino e più appiattito nella messa a
fuoco di un oggetto lontano
(i meccanismi di messa a fuoco della cornea e cristallino fanno convergere i raggi luminosi in
un punto particolare della retina formando un'immagine dell’oggetto esterno​ )
l’immagine che si forma sulla retina è sempre capovolta

la luce viene analizzata da 2 tipi diversi di fotorecettori:


CONI​ - che consentono la visione nitida e colori degli oggetti con luce vivida. i coni si
concentrano nella Fovea un'area che rappresenta la linea + diretta della focalizzazione ed è
specializzata per l’acuità visiva ovvero la capacità di distinguere i dettagli fini degli oggetti
BASTONCELLI -​ contengono la visione quando la luce è debole. essi sono distribuiti su
tutta la retina tranne che sulla fovea , essi contiene un pigmento fotosensibile che reagisce
alla luce. quando la luce è così debole i coni non riescono ad attivarsi e ci si affida solo ai
bastoncelli che permette di percepire in forma generale gli oggetti ma non il colore o i loro
particolari . i bastoncelli contengono rodopsina, e sono molto + sensibili alla luce , infatti in
condizione di luce piena la rodopsina si scinde in due componenti inattivi e quindi i
bastoncelli cessano di funzionare , infatti quando si entra in una stanza buia in un primo
momento non si riesce a vedere nulla perchè la rodopsina non è ancora entrata in circolo

la differenza tra coni e bastoncelli sono dovuti anche al modo in cui recettori sono connessi
ai neuroni cerebrali :
- i bastoncelli convergono su una stessa cellula bipolare e molte cellule bipolari
formano sinapsi sulla stessa cellula gangliare
- i coni mostrano una bassa convergenza ovvero che ogni recettore forma sinapsi su
1 singola cellula bipolare il quale a sua volta si connette su una singola cellula
gangliare

punto cieco​- zona con totale assenza di fotorecettori


adattamento al buio​ - si ha quando si ha un aumento della sensibilità che si verifica dopo
l’ingresso di una stanza buia
adattamento alla luce​ - il contrario
questi adattamenti sono dovuti in parte all’iride​ che dilata la pupilla in condizioni di
oscurità o la restringe in condizioni di piena luce

visione dei colori


la luce è una forma di energia elettromagnetica che può essere descritta in termini di​ onde o
particelle
particelle chiamate anche fotoni​ e si propagano nel vuoto a forma di onda (lunghezza
d’onda è la distanza che i fotoni percorrono tra inizio di una pulsazione e l’inizio di quella
successiva)
le onde + corte​ comprendono i raggi X e i raggi ultravioletti
le onde + lunghe​ comprendono raggi infrarossi e onde radio
luce bianca è il sole ed è una combinazione di tutte le lunghezze d’onda dello spettro
visibile, l’effetto che si ottiene è quello di un arcobaleno , e ciò è dovuto al fatto che gli esseri
umani percepiscono le differenti lunghezze d’onda come diversi colori
dalla lunghezza d’onda più corta a quella più lunga i colori sono : violetto blu verdeazzurro
verde gialloverde giallo arancio e rosso

combinazione adattiva dei colori :


- i tre colori principali sulle 3 lunghezze d’onda : lunga, rosso intermedia, giallo/verde e
corta, blu/violetto mescolate possono combinarsi in modo da riprodurre qualsiasi
colore visibile ad occhio umano
- legge della complementarietà stabilisce che le luci combinate insieme producono la
percezione visiva del bianco

importante: i colori corrispondono ad eventi psicologici e non fisici, i fenomeni dei colori per
cui noi percepiamo come identici stimoli nella realtà fisica sono diversi e dipendono da
processi che avvengono nell’occhio e nel cervello umano piuttosto che nella realtà esterna

teorie classiche della visione dei colori

le due teorie classiche dei colori si sono sviluppate entrambe nel XIX secolo e sono:
teoria tricromatica:​propone che la visione dei colori sia mediata dalla combinazione di
attività neurali di 3 ricettori diversi ognuno dei quali sarebbe sensibile ad una diversa banda
di lunghezza d’onda. secondo young e helmholtz sarebbe possibile riprodurre qualsiasi
colore visibile variando l’intensità delle 3 luci primarie ognuna delle quali esercita il suo
massimo effetto su un tipo diverso di recettore, i colori che incidono sulla banda di
lunghezza d’onda sono il rosso verde e blu
alcune persone affette da dicromia possiedono soltanto 2 tipi di pigmenti ne coni, (circa il 5%
dei maschi e 0,25% delle donne manca il pigmento nei coni del rosso o del verde ) - una
sorta di daltonismo che rende molto difficile per loro distinguere i colori , la teoria tricromatica
spiega bene la legge delle 3 primarie ma non è in grado di rendere regione del fenomeno
della complementarietà, ovvero mescolando 2 luci complementari es blu e giallo o rosso e
verde i coloro sembrano annullarsi a vicenda dando luogo ad una luce bianca.
teoria processi antagonisti ​: secondo la quale la percezione dei colori sarebbe mediata da
unità fisiologiche (identificate nei neuroni) che possono essere eccitate o inibite a seconda
della lunghezza d’onda della luce incidente.
entrambe le teorie negli anni 50 e 60 del 900 ebbero la conferma e la sostanziale
correttezza

visione delle forme e dei pattern


il fine ultimo della visione non è individuare la presenza di una luce o distinguere le diverse
lunghezze d’onda ma identificare oggetti e azioni rilevanti per noi.
gli oggetti sono definiti grazie ai loro contorni, ed infatti grazie ai contorni gli oggetti si
differenziano dallo sfondo.
contorni -​ repentini cambi di luminosità o colore che consentono di distinguere un oggetto
dallo sfondo, l’esaltazione dei contrasti che si verifica nel sistema visivo è dovuta a
meccanismi di inibizione laterale, infatti neuroni della retina e delle aree visive del cervello
hanno connessioni inibitorie con neuroni ad essi adiacenti
ogni oggetto, oltre ai contorni è costituito da 1 insieme di caratteristiche elementari:
linee del suo contorno
movimento dell’oggetto rispetto allo sfondo
colore della luce che esso riflette
hubel e wiesel ​hanno dimostrato che neuroni diversi rispondono in maniera preferenziale a
pattern diversi, gli scienziati hanno individuato neuroni visivi che funzionavano come
rilevatori di margini e altri come rilevatori di barre

teoria dell’integrazione delle caratteristiche


ANNE TREISMAN​ - la sua teoria dell’integrazione delle caratteristiche nasce x spiegare la
percezione visiva. questa teoria sostiene che qualunque stimolo è un numero di
caratteristiche sensoriali primitive, per percepire lo stimolo nella sua entità generale il
sistema visivo deve prima rilevare le singole caratteristiche ed integralre poi in un sistema
unico.
secondo la treisman questi processi avvengono in due fasi:
FASE 1 ​: individuazione delel caratteristiche fisiche
FASE 2:​ integrazione delle caratteristiche fisiche la quale sarebbe basata su processi di
elaborazione seriale che richiedono più tempo e si applicano in modo sequenziale
per confermare la sua teoria fece numerosi esperimenti e :
stimolo bersaglio ​- balza subito all’occhio indipendentemente dal numero di distrattori
presenti -​ effetto chiamato pop out
Se invece lo stimolo bersaglio non balza subito all’occhio x identificarlo è necessario che il
soggetto esamini gli stimoli uno a uno, se così fosse il bersaglio si basa su processi di
elaborazione seriali che vengono studiati nel secondo modello, se lo stimolo bersaglio
differenzia dai distrattori x la combinazione di 2 o più caratteristiche elementari allora il
tempo di detenzione aumenta in modo proporzionale
congiunzioni illusorie​ _ quando su uno schermo vennero proiettati semplici stimoli visivi i
partecipanti erano in grado di identificarne le caratteristiche elementari ma commettevano
errori negli abbinamenti

Psicologia delle gestalt


agli inizi del XX secolo gli psicologi della gestalt sostenevano che gli esseri umani
percepiscono automaticamente pattern e oggetti come entità integrate ed organizzate: il
tutto è diverso dalle sue singole parti
molte ricerche dei gestaltisti erano dedicate alla​ percezione visiva​, riuscirono a dimostrare
che la percezione di oggetti e scene intere precede quella delle parti
il sistema nervoso umano è predisposto a rispondere a pattern visivi sulla base di alcune
regole:
1) vicinanza ​- vedere elementi di uno stimolo tra loro vicini come parte dello stesso
oggetto
2) somiglianza​ - elementi simili fra di loro visti come lo stesso oggetto
3) chiusura​ - noi tendiamo a vedere forme come delimitate da confini
4) buona continuazione​ - cerchiamo di vedere linee più possibili continue con il minimo
cambiamento di direzione
5) movimento comune​ - quando uno stimolo si muove a stessa velocità e vs la stessa
direzione tendiamo a vederlo in un unico oggetto
6) buona forma-​ il sistema percettivo cerca di produrre percezioni più possibili eleganti,
semplici, ordinate regolari e prevedibili

le teorie della gestalt hanno evidenziato la tendenza automatica a distinguere


qualsiasi figura dal suo sfondo, anche se questo non è sempre possibile, infatti
quando gli indizi presenti nella scena sono scarsi o ambigui la nostra mente può
trovare difficoltà a decidere quale forma attribuire al ruolo di figura e quale a quella
di sfondo, es figure reversibili del vaso di rubin

psicologia delle gestalt- inferenza inconscia


gli stimoli influenzano la ns percezione dell’intero ma anche la percezione delle singole cose
può influenzare l’intero :​ inferenza inconscia
gli effetti della inferenza inconscia sono evidenziati da fenomeni quali ​contorni illusori e
differenze illusorie di luminosità
i contorni illusori emergono nel tentativo del cervello di dare un significato coerente agli input
sensoriali, il cervello assume in pochi secondi che immagine o figura deve essere presente
perché questa è la spiegazione più ragionevole.

i fenomeni illusori sono il risultato dell’attività delle aree cerebrali superiori (parietali e
frontali) che non solo ricevono gli input dalla corteccia visiva primaria ma inviano efferenze di
ritorno a quell’area influenzandone l’attività neurale.
forme controllo provenienti da centri cerebrali superiori si chiamano controllo top down
forme controllo guidate dall’input sensoriale sono indicate con termine controllo bottom-up

riconoscimento degli oggetti


riconoscere 1 oggetto significa classificarlo e attribuirlo ad una determinata categoria
1987​ irving biedermann​ sviluppò la ​teoria del riconoscimento​ degli oggetti in base alle
loro componenti e la specifica cosa che il cervello deve fare per riconoscere un oggetto.
uno dei fattori più difficili da spiegare sulla percezione visiva consiste nel fatto che il cervello
è in grado di percepire che un oggetto è sempre lo stesso oggetto nonostante il fatto che
l’immagine proiettata sulla retina varia a seconda della posizione dell’oggetto (es un aereo
noi lo sappiamo riconoscere sempre in qualsiasi prospettiva sia)
lo studioso propose che per riconoscere un oggetto il sistema deve prima scomporlo in un
insieme di componenti tridimensionali chiamat​i GEONI,​ biderman identificò 36 geoni e
qualunque oggetto sarebbe composto da 1 sottoinsieme di geoni organizzati in modo
peculiare

secondo biedermann il​ riconoscimento di un oggetto ​è un processo che implica una


sequenza di almeno 3 passaggi:
1 rilevazione caratteristiche sensoriali dell’oggetto
2 individuazione dei singoli geoni
3 integrazione dei geoni e riconoscimento dell’oggetto e confronto con le rappresentazioni
depositate in memoria
se un soggetto è affetto da agnosia visiva non è in grado di :
- nel primo caso delle ​FORME​ sono in grado di identificare le caratteristiche elementari
come colore ma non riescono a percepire la forma degli oggetti
- nel secondo caso degli ​OGGETTI ​sono in grado di descriverli e disegnare le forme
ma non riescono a identificarli in maniera cosciente

cap 17 : le due vie per l’elaborazione delle info visive

la corteccia visiva primaria situata nel lobo occipitale invia i suoi segnali e riceve feedbeck di
ritorno da aree visive superiori collocate nel lobo parietale e temporale.
le aree visive situate al di fuori della corteccia visiva primaria formano 2 canali che svolgono
funzioni diverse e decorrono verso il basso nel LOBO TEMPORALE o verso l’alto nel LOPO
PARIETALE .
via ventrale (verso lobo temporale​) è chiamata anche via del What in quanto è
specializzata nel riconoscimento degli oggetti , lesioni a questa area producono agnosia
visiva, un disturbo caratterizzato dal fatto che le persone sono incapaci di estrarre
consciamente il significato di ciò che vedono.
via dorsale ( verso il lobo parietale)​ è chiamata via del where and how in quanto è
specializzata nel tenere una mappa dello spazio tridimensionale e nel localizzare gli oggetti
nello spazio e nell’utilizzare le info visive come guida x movimenti verso bersagli esterni.
le persone con queste lesioni sono in grado di riconoscere gli oggetti ma hanno difficoltà a
farsi guidare dalla vista nelle proprie azioni, riescono ad afferrare gli oggetti solo andando a
tentoni

visone tridimensionale : indizi binoculari


gli esseri umani vedono senza sforzi in tre dimensioni : ​dimensione verticale (alto basso)
dimensione orizzontale (destra sinistra) e profondità​ ovvero la distanza degli oggetti dai
nostri occhi. le immagini che si formano sulla retina sono bidimensionali ma il sistema visivo
x valutare la profondità si serve di due indizi che derivano dalla visione binoculare :
1 Convergenza oculare​ - il fatto che gli assi oculari devono necessariamente convergere vs
il centro del campo visivo x guardare un oggetto vicino (quindi teoricamente il sistema
percettivo potrebbe valutare la distanza degli oggetti dal grado di convergenza degli occhi
2 disparità binoculare ​ - è il termine con cui si indica la differenza tra le immagini retiniche
dello stesso oggetto che si forma nei 2 occhi , infatti gli occhi essendo distanziati di qualche
centimetro l’uno dall'altro vendono lo stesso oggetto ma da due angolazioni leggermente
diverse, quindi quanto è più lontano l’oggetto tanto minore sarà la disparità binoculare.

visione tridimensionale: indizi monoculari


la percezione è ottima nella visione binoculare ma è presente anche nella visione
monoculare
l’indizio monoculare di profondità più importante è la​ parallasse di movimento​ ovvero un
fenomeno x cui la percezione visiva di 1 stesso oggetto cambia con lo spostamento laterale
della testa in quanto l’oggetto viene osservato da angolazioni diverse.
la variazione nella visione monoculare fornisce info sulla distanza​ in quanto + lieve è la
modifica dell'immagine prodotta maggiore è la distanza dell’oggetto.
altri indizi utili sia per la visione monoculare che bidimensionale e tridimensionale:
1 occlusione​ - oggetti vicini all’osservatore impediscono la vista di oggetti + lontani
2 grandezza relativa di oggetti familiari​ : oggetti vicini sembrano + grandi rispetto a quelli
lontani anche se nella realtà le proporzioni sono opposte
3 prospettiva lineare
4 il gradiente di tessitura:​gli elementi che compongono la tessitura o grana visiva diventano
+ piccoli e + raggruppati man mano che aumenta la distanza dagli occhi
5 posizione rispetto all'orizzonte​: nelle scene di esterni gli oggetti + vicini all'orizzonte sono
quelli di solito + lontani rispetto a quelli che sono + distaccati dall’orizzonte

la capacità di valutare la grandezza di un oggetto è legata alla capacità di valutare la


distanza. la grandezza dell’immagine retinica di un oggetto è inversamente proporzionale
alla sua distanza dalla retina.

cap 18: apprendimento e riflessi


apprendimento​ - processo attraverso il quale l’esperienza vissuta da 1 individuo è in grado
di modificare il comportamento in un qualsiasi momento.
esperienza​ - qualsiasi effetto prodotto dall’ambiente esterno e mediato da sistemi sensoriali
comportamento in un momento successivo​ - qualsiasi comportamento messo in atto
dopo l’esperienza originaria e che non rientra nella risposta immediata allo stimolo che ha
provocato l’apprendimento.
apprendimento può essere c​onsapevole e inconsapevole​, alcune forme di apprendimento
cominciano in maniera consapevole e poi diventano inconsapevoli (Es guidare)

condizionamento classico​ - processo di apprendimento che produce nuovi riflessi.


riflesso​ - sequenza stimolo/Risposta semplice ed automatica (in ogni riflesso c’è uno
stimolo dall’ambiente esterno che innesca un comportamento ben definito)
°​ ​per essere considerato un riflesso​, la risposta allo stimolo deve essere modificata dal
sistema nervoso, ciò significa che i segnali provenienti dagli organi di senso entrano nel
midollo spinale e nel cervello, dove agiscono in modo da produrre comandi motori che
vengono inviati poi ai muscoli e ghiandole del corpo- i riflessi possono essere modificati
dall’esperienza.
un effetto prodotto dall’esperienza sui riflessi è​ l'ASSUEFAZIONE​ - progressiva diminuzione
della risposta riflessa che si verifica quando uno stimolo si ripete molte volte. (Es suono
molto forte, inizialmente ci fa trasalire poi ci abituiamo)

a differenza del condizionamento classico l’assuefazione non produce una nuova sequenza
stimolo-risposta, cioè non produce un nuovo riflesso ma inibisce uno già esistente

condizionamento classico
PAVLOV ​- scoperta meccanismi alla base del condizionamento classico
studiò i cani , ​e si accorse che gli animali che avevano ricevuto cibo negli esperimenti
precedenti iniziavano a salivare ancora prima di ricevere il cibo, in uno dei suoi esperimenti
egli suonava il campanello prima di introdurre il cibo nella bocca del cane ed il cane iniziava
a salivare già quando sentiva il campanello.
pavlov definì questa forma di risposta come “riflesso condizionato”​ in quanto dipende
dalle specifiche condizioni
definì lo stimolo che evoca il riflesso condizionato (ll campanello) : ​stimolo condizionato
definì la risposta appresa da tale stimolo (la salivazione) : ​risposta condizionata

anche nella vita quotidiana c’è il condizionamento classico, es vista del water può provocare
un bisogno di urinare non avvertito fino a quel momento, in quanto quella vista è stata in
passato associata all’urgenza fisiologica.

Estinzione​, ​generalizzazione​ e condizionamento discriminativo

pavlov indagò per lungo tempo l’esperimento di salivazione con i cani, voleva dimostrare che
i cani avevano appreso a salivare in risposta ad un campanello e e continuavano a produrre
la risposta condizionata anche quando la fase del campanello non era più seguita dal cibo.
i risultati dimostrarono che se non abbinato al cibo il suono del campanello evocava una
risposta di salivazione progressivamente meno intesta: questo fenomeno fu chiamato
Estinzione,​

tuttavia ad una certa distanza di tempo dall’estinzione la risposta condizionata poteva


occasionalmente ripresentarsi allo stimolo, egli chiamò questo fenomeno :​ recupero
spontaneo

inoltre basta un'unica prova in cui lo​ s​timolo condizionato e lo stimolo incondizionato​ (es
campanello seguito dal cibo) c​ omparivano di nuovo insieme era sufficiente a ripristinare il
riflesso condizionato, noto come ​“riacquisizione”

sulla base di questi dati Pavlov arrivò alla conclusione che :


1​ estinzione non elimina il riflesso condizionato ma lo inibisce temporaneamente
2​ tale riflesso può andare a diminuire con il tempo o una sola rievocazione può riportare in
essere lo stimolo incondizionato.

inoltre l’equipe di Pavlov si accorse che la risposta poteva venire evocata anche da uno
stimolo simile a quello condizionato: fenomeno chiamato​ generalizzazione​ e la risposta
condizionata dipenda dal grado di somiglianza con lo stimolo originale.

procedura condizionamento discriminativo​ - la generalizzazione di 2 stimoli poteva essere


eliminata solo quando si rinforzava la risposta ad uno stimolo e si estingue la risposta
all’altro.

che cosa viene appreso nel condizionamento classico?


studiosi del comportamentismo si interessano anche a capire cosa veniva realmente
appreso durante il condizionamento,
WATSON​ - riteneva che nel condizionamento classico l'animale apprende una nuova
connessione stimolo-risposta, ​TEORIA S/R ​(connessione motoria fra suono campanello e la
salivazione)
PAVLOV e SKINNER​ - riteneva che l’animale apprende x una nuova connessione tra
stimolo condizionato e quello incondizionato, ​TEORIA S/S​ ( il suono del campanello evoca il
ricordo del cibo, ovvero attiva le stesse aree sensoriali del cervello e stimola la salivazione)

condizionare paura,fame, eccitazione sessuale


il condizionamento classico​ è un processo attraverso il quale gli individui si preparano al
prossimo verificarsi di eventi che hanno x loro un elevato valore biologico: come uno stimolo
condizionato che precede un evento doloroso può evocare reazioni corporee che aiutano a
prepararsi alla sofferenza (es rilascio di endorfine etc) anche uno stimolo condizionato che
precedere un rapporto sessuale può provocare forte eccitazione e risposte fisiologiche
adeguate.
watson​ fu il primo psicologo a dimostrare la possibilità di condizionare una risposta emotiva
come la paura, con l’esperimento del piccolo albert (rumore associato ai topi, tolti il rumore
alla vista dei topi il bimbo piangeva, paura che si è allargata anche ad animali come conigli o
cani)
oltre alla paura è possibile anche condizionare la sensazione della fame: un segnale che
precede l’arrivo del cibo può diventare uno stimolo x una serie di risposte riflesse x
preparare il corpo all’assunzione del cibo, questo fenomeno è chiamato ​effetto stuzzichino,
(es un orologio che indica che è ora di cena può causare una sensazione di fame molto più
intensa rispetto a quella avvertita subito prima della presentazione del segnale)
Esperimenti hanno dimostrato che è possibile condizionare l’eccitazione sessuale anche in
soggetti umani , lo scopo di questi esperimenti è funzionale in quanto preparano il corpo
all’accoppiamento e aumentano la probabilità di avere figli.

reazioni condizionate alle sostanze farmacologiche


l’ equipe di Pavlov dimostrò che è possibile condizionare le reazioni fisiche a sostanze
farmacologiche.
molte sostanze farmacologiche producono 2 effetti:
primo effetto​ diretto
secondo effetto​ di compensazione che tende a ripristinare lo stato corporeo normale

lo stimolo neutro che precede l’assunzione di una sostanza farmacologica produce una
risposta condizionata che si contrappone all'effetto diretto della sostanza.
negli esseri umani il fenomeno tolleranza alle droghe dipende dal condizionamento delle
risposte di compensazione.
“tolleranza ad una sostanza”​ - si riferisce al declino degli effetti fisiologici e comportamentali
quando la sostanza viene assunta in maniera ripetuta, le persone con il passare del tempo
possono aver bisogno di dosi sempre + forti.
la tolleranza può essere dovuta a processi di condizionamento in quanto gli stimoli
ambientali normalmente associati all’assunzione producono reazioni di compensazione che
iniziano ben prima dell’assunzione vera e contrastano gli effetti diretti della sostanza.
(siegel e collaboratori trovano che molti casi di overdose erano in realtà casi in cui la dose
abituale di eroina era stata assunta in ambienti diversi dal solito) - quando la dose è
assunta nell’ambiente abituale gli indizi esterni innescano una serie di compensazione che
permettono al corpo di tollerare dosi elevate. l’es è per i tossicomani che in clinica riescono a
non assumere droghe e poi rientrati a casa e circondati dagli indizi che hanno imparato ad
associare con la droga iniziano a farsi.

thorndike e la legge dell’effetto:


gli animali e gli esseri umani non si limitano a reagire agli stimoli esterni ma si impegnato
attivamente ad ottenere determinati stimolo o cambiamenti ambientali (es cane gratta alla
porta x uscire) queste operazioni sono definite:
risposte operanti​, in quanto operano sul mondo in modo da produrre particolari effetti.
risposte strumentali​ , poiché fungono da strumenti x ottenere un particolare cambiamento.
condizionamento operante o condizionamento strumentale ,​ è il processo attraverso il quale
uomini e animali apprendono a produrre le risposte strumentali, esso può essere
considerato il processo di apprendimento mediante il quale gli effetti di una risposta
influenzano la probabilità che essa sia di nuovo prodotta in futuro.

i primi studi sul condizionamento operante furono pubblicati da Thorndike, si serviva di una
particolare apparecchiatura chiamata ​“gabbia-problema” o puzzle box​ - era una piccola
gabbia che l’animale poteva aprire dall’interno sollevando 1 gancio. thorndike introduce gli
animali affamati, e studia i comportamenti degli animali x uscire a mangiare dalla gabbia,
ripetendo la procedura molte volte lo studioso notò che in media il tempo necessario x
compiere l’azione di uscire diminuiva in maniera costante, in questo modo poté formulare la
cosiddetta​ legge dell’effetto: ​ovvero le risposte che in una particolare situazione producono
un effetto soddisfacente acquistano maggiori probabilità di essere prodotte in futuro nella
stessa situazione e situazioni insoddisfacenti hanno minore probabilità di essere prodotte
nuovamente nella stessa situazione.

gabbia di skinner - ​consisteva in una gabbia contenente una leva su cui l’animale poteva
agire in modo da ricevere 1 pezzetto di cibo, rispetto alla gabbia problema i vantaggi erano
maggiori:
1 l’animale rimaneva chiuso in gabbia dopo aver ricevuto il pezzetto di cibo
2 la quantità di cibo dispendiosa era inferiore alla gabbia problema, dando la possibilità di
avere è risposte prima di saziarsi
3 le risposte potevano essere registrate attraverso dispositivi automatici

skinner oltre a creare la sua gabbia coniò anche una nuova terminologia.
1 TERMINE RISPOSTA OPERANTE indica qualsiasi comportamento che produce 1 effetto
sull’ambiente
2 TERMINE CONDIZIONAMENTO OPERANTE indica processo attraverso il quale l’effetto
di una risposta modifica la probabilità che essa possa essere riposta in futuro
3 TERMINE RINFORZO si riferisce al cambiamento dello stimolo che è prodotto dalla
risposta e che fa aumentare la frequenza della risposta stessa.

secondo skinner il cibo x un animale rappresentano rinforzi naturali


x gli esseri umani determinati stimoli possono acquisire il valore di rinforzo anche in seguito
ad 1 precedente apprendimento : RINFORZI CONDIZIONATI - x riferirsi a questo secondo
tipo di rinforzi ( es il denaro, una volta compreso cosa è possibile comprare con il denaro la
maggior parte degli esseri umani apprendono a comportarsi in modo tale da guadagnarne
sempre di più)

principi di rinforzo
nella gabbia di skinner il rinforzo viene emesso soltanto dopo una risposta corretta, a volte
però il ratto messo in gabbia non preme mai la leva e di conseguenza la risposta corretta
non può essere condizionata, x evitare il problema skinner ideò la ​Tecnica del modellamento
(o shaping)​ - consiste nel rinforzare ogni risposta che si avvicina sempre di + a quella
desiderata (es gioco del fuoco, fuochino, acqua)

skinner scopri che se il condizionamento non porta a ottenere 1 rinforzo una risposta
operante diminuisce di frequenza fino a scomparire del tutto (i ratti non premono più la leva
se non ricevono cibo) ​: processo chiamato estinzione ​, anche se non è mai totale
all’inizio della procedura di condizionamento è meglio adottare 1 schema di rinforzo
continuo, ma è anche utile a volte utilizzare uno schema di rinforzo parziale in cui la risposta
viene rinforzata solo alcune volte:
4 schemi di rinforzo parziale:
1 - SCHEMI RAPPORTO FISSO (rinforzo si verifica sempre dopo x risposte)
2- SCHEMA RAPPORTO VARIABILE( numero di risposte necessarie ad ottenere rinforzo
varia )
3 - SCHEMA A INTERVALLO FISSO (tra due risposte rinforzate successive deve passare 1
intervallo di tempo fisso)
4 - SCHEMA AD INTERVALLO VARIABILE (tempo che trascorre tra 2 risposte rinforzate
successive varia )

uno dei vantaggi connesso all’uso di schemi di rinforzo parziale è che essi rendono la
risposta condizionata molto resistente all’estinzione.
( secondo skinner infatti questo fenomeno aiuta a spiegare i giocatori d’azzardo - essi
continuano a giocare perché hanno appreso che la prossima scommessa potrebbe essere
quella vincente)
rinforzo​ - è qualsiasi processo che aumenta la probabilità che una certa risposta venga
emessa e può essere positivo o negativo
punizione​ - può essere considerata come un processo opposto al rinforzo in cui le
conseguenze di una risposta fanno diminuire le probabilità che si ripresentino in futuro. e
anche lei può essere positiva o negativa

uno stesso rinforzo può agire da rinforzo e punizione.

Apprendimento discriminativo nel condizionamento operante


cosa apprende un ratto con il condizionamento operante? un ratto condizionato in una
gabbia di skinner apprende a premere la leva.
l’associazione tra stimoli all’interno della gabbia e risposta è evidenziata dal fatto che il ratto
non preme la leva quando si trova in una gabbia diversa da quella utilizzata x il
condizionamento.
procedura condizionamento discriminativo consente di condizionare l’animale a produrre
una specifica azione in risposta a stimoli + specifici rispetto all’ambiente interno della gabbia.
uno stimolo discriminativo nel condizionamento operante è x certi versi analogo allo stimolo
condizionato nel condizionamento classico perché evoca una specifica risposta come
risultato di un precedente apprendimento.
condizionamento classico ​ha la risposta che non è di natura riflessa ma lo stimolo crea
una situazione ottimale perché la risposta venga spontaneamente prodotta dall’animale.
condizionamento operante​ discriminativo è uno strumento utile x studiare le capacità
sensoriali di animali e bimbi molto piccoli che non possono esprimere le proprie sensazioni a
parole.

generalizzazione e comprensione dei conceti:


condizionamento operante dopo un condizionamento discriminativo:​ gli animali rispondono
anche a nuovi stimoli che percepiscono simili allo stimolo discriminativo.
negli esperimenti di herrnstein condizionò i piccioni a beccare un testo per ottenere i semi
utilizzato come stimoli diapositive di immagini naturalistiche, da una parte c’erano immagini
di alberi, dall’altra immagini che non contenevano alberi , i risultati dimostrarono che dopo 5
gg di addestramento tutti i piccioni erano in grado di discriminare perfettamente le 2
categorie di immagini.
i piccioni imparavano a riconoscere ogni immagine o apprendevano 1 regola base nella
quale distinguevano le immagini in 2 categorie? i dati suggeriscono che i piccioni basavano
le loro risposte su un concetto di “albero”

condizionamento operante come apprendimento di aspettative:


nel condizionamento operante​ si stabilisce un legame tra la risposta condizionata e gli
stimoli presenti subito prima di emettere la risposta.
x tolman l’animale sottoposto ad una procedura di condizionamento operante apprende una
aspettativa mezzo-fine (il ratto apprende che una particolare risposta prodotta al momento
appropriato porterà ad una certa conseguenza, la leva quindi è vista come mezzo x ottenere
un certo fine, l’animale poi può decidere se premere o meno la leva a seconda di quanto sia
affamato etc)
durante l’esperimento:
i ratti del gruppo 1 apprendono che premendo la leva ricevono una ricompensa di grande
valore
ratti del gruppo 2 premendo leva ricevono ricompensa con minor valore
per poi fare il cambio.
per la teoria S-R i ratti del grupo 1 dovrebbero continuare a rispondere con maggiore
frequenza, x la forte connessione che si è stabilita nella prima fase, ed invece si mostra un
drastico declino (effetto divario negativo) . al contrario i ratti del gruppo 2 passano a
mangiare il cibo + buono molto + velocemente e si parla di effetto di divario positivo
dal punto di vista cognitivo gli effetti si spiegano:
1 l’animale ha appreso ad aspettarsi 1 certa ricompensa
2 è in grado di confrontare la ricompensa che riceve con quella che si aspetta
il gioco
nel condizionamento classico e operante il ricercatore induce cambiamenti prevedibili nel
comportamento animale che ha un ruolo passivo.
in natura gli animali sono soggetti attivi nell’apprendimento per:
- esplorazione : x cambiamenti signifiativi avvenuti nell’ambiente
- gioco gli animali apprendono a controllare i propri comportamentiù
- osservazione e imitazione dei loro simili animali apprendono nuove abilità

sono tutte tendenze comportamentali innate, istintive e si sono stabilite attraverso


l’evoluzione e facilitano l’apprendimento.
x il tedesco groos il gioco consente di fornire agli animali giovani un mezzo per apprendere
ad usare le loro abilità istintive, gli animali vengono al mondo con delle pulsioni che però
devono essere affinate
- gli animali giovani giovani + degli adulti
- gli animali della specie che deve imparare di + gioca di +
- i giovani mammiferi giocano + rispetto ad animali di altre specie
- carnivori giocano di + rispetto ad erbivori
- carnivori giocano + a rincorrersi, tendersi aguati. carnivori + a correre
- giovani di tutte le speci giocano di + a fare la lotta
- il gioco è una sfida, gli aninali tendono a mettersi apposta in situazioni che
rappresentano una sfida x loro

gioco implica + ripetizioni utile x affinare l’abilità e ogni ripetizione rappresenta leggere
differenze rispetto a quella precedente

esplorazione (esperimento dei topi nell’arena)


l’apprendimento è suddiviso in :
apprendimento di abilità​ che è favorito dal​ gioco
apprendimento di informazioni c​ he è favorito dall’​esplorazione,​ l’esplorazione è una
categoria del comportamento + primitivo, qualsiasi tipo di animale deve esplorare l'ambiente
x trovare cibo o riparo.
l’esplorazione si mescola alla paura per stimoli e ambienti nuovi.
lo scopo dell’esplorazione è quello di determinare se un oggetto o un luogo è sicuro o no, si
hanno 2 sensazioni in merito alla esplorazione:
1​ curiosità che lo spinge verso l’oggetto
2 ​paura che lo tiene lontano dall’oggetto
si ha l’apprendimento latente quando un apprendimento non si manifesta in modo immediato
nel comportamento animale

osservazione e imitazione
guardando gli altri esseri umani possiamo apprendere una grande quantità di info.
apprendimento osservativo​ - osservare in azione una persona che già padroneggia una
specifica qualità
i mammiferi apprendono di + per imitazione, ma solo nei mammiferi, al di fuori dei mammiferi
non primati l’apprendimento ha processi + semplici come
rafforzamento dello stimolo:​ aumento rilevanza dell’oggetto su cui l’individuo sta agendo
rafforzamento dello scopo ​: aumento della pulsione a ricevere la stessa ricompensa
nel cervello degli esseri umani e di alcuni primati sono presenti dei neuroni dedicati
all’imitazione ​: sono chiamati neuroni specchio

nell’apprendimento è fondamentale la cultura (così ogni volta non dobbiamo reinventare la


ruota) la specie seconda a noi x importanza di cultura sono gli scimpanzè

quando una persona parla i nostri occhi si spostano automaticamente nella stessa direzione
in cui va il suo sguardo , questo comportamento aiuta a capire cosa l'altra persona sta
guardando. la sua impo è rilevata fin dai bambini piccoli dalla seconda metà del primo anno
di vita, perché sembra facilitare l’apprendimento del linguaggio , quando la madre pronuncia
una nuova parola il bimbo può capire il suo significato semplicemente guardando lo stesso
oggetto che la madre sta guardando

modello modale della mente


psicologi cognitivi considerano la mente ed il cervello come un elaboratore di info simile al
computer.
l’info giunge al cervello attraverso sistemi sensoriali e può essere elaborata e
immagazzinata in 1 deposito a lungo termine e poi recuperata x risolvere 1 problema.
memoria​: insieme di tutte le info contenute nella mente di una persona, ed è anche la
capacità che ha la mente di immagazzinare e recuperare tali informazioni
nella teoria cognitiva le teorie coincidono spesso con i modelli che sono rappresentati
tramite diagrammi di flusso:
i riquadri​ simboleggiano le diverse componenti della mente
frecce​ indicano il movimento delle info da una componente all’altra
ogni componente viene considerata come la sede di 1 particolare insieme di operazioni o
processi che servono a manipolare le info in entrata.
modello modale della mente​ ​+ famoso di tutti, proposto negli anni 60 del 900 da Atkistono
e shriffin:
modello prevede 3 diversi magazzini di memoria
memoria sensoriale
memoria breve termine
memoria lungo termine
ognuno caratterizzato da 1 propria ​capacità​ ( quantità di info che possono simultaneamente
elaborate)
propria​ durata​ ( tempo x cui può essere trattenuta un info )
processo di controllo (​ attenzione reiterazione codifica e recupero) che governano
l’elaborazione delle info all'interno di ciascun magazzino ed il passaggio da 1 deposito
all’altro.

memoria sensoriale​ - sono visione, udito, olfatto, gusto e tatto . ogni memoria sensoriale
trattiene tutti gli input in entrata in quello specifico sistema sensoriale indipendentemente dal
grado di attenzione prestata loro (es quando vediamo un lampo noi lo possiamo continuare
a vedere x una frazione di secondo oltre la sua vera durata)
questa funzione serve x trattenere l’info abbastanza a lungo x permettere agli altri processi
mentali di analizzare e decidere se trasferirla nella memoria a breve termine o meno.
la maggior parte delle info contenute nella memoria sensoriale non viene trasferita alla MBT.
diventiamo consapevoli degli stimoli trasferiti al magazzino a breve termine attraverso
processo selettivo dell’attenzione.

memoria breve termine o memoria di lavoro ​- è la sede del pensiero conscio in cui
avvengono tutte le percezioni sentimenti elaborazioni e ragionamenti di cui siamo coscienti.
le info arrivano tramite MAGAZZINO SENSORIALE e tramite MEMORIA LUNGO TERMINE
(che contiene le conoscenze acquisite in passato)
tutti i contenuti contenuti della MBT se non vengono rielaborati e reiterati svaniscono.
essa ha una capacità molto limitata, solo pochi elementi possono essere
contemporaneamente elaborat

memoria lungo termine:


dopo che l’info ha raggiunto la memoria di lavoro può essere codificata nella memoria a
lungo termine: essa è la memoria e contiene tutto ciò che una persona conosce.
di norma noi non siamo consapevoli dei contenuti presenti nella memoria a lungo termine
fino a quando non sono stati trasferiti nella memoria lavoro. infatti nel modello modale i
contenuti della memoria a lungo termine rimangono quiescenti finchè non vengono
richiamati nella memoria di lavoro e utilizzati.

differenze MBT e MLT​:


- MLT è passiva (deposito info)
MBT è attiva (info attivamente elaborate)

- MLT è duratura
MBT natura fugace

- MLT ha una capacità illimitata


MBT capacità molto limitata

secondo modello modale processi di controllo regolano flusso info da un comparto di


memoria all’altro, tre processi particolarmente info:
- attenzione​ - processo che seleziona le info che devono essere trasferite dai
magazzini sensoriali alla memoria a breve termine
- codifica ​- processo che controlla il trasferimento da MBT a MLT e può essere
incidentale o accidentale
- Recupero​ - controlla il trasferimento delle info da MLT a MBT è il “ richiamare alla
mente” ed intenzionale o automatico

memoria sensoriale, ascolto selettivo e visione selettiva


selezione naturale ci ha dotato di meccanismi in grado di soddisfare 2 esigenze fra loro
opposte.
1​ esigenza di concentrare l’attenzione sul compito da svolgere senza farsi distrarre
2 ​necessità di monitorare gli stimoli irrilevanti e spostare l’attenzione in maniera veloce su
eventuali segnali di pericolo.
info entra dai sensi nel -> magazzino sensoriale dove viene elaborata al fine della
sopravvivenza = viene fatta quasi sempre a livello inconscio ed è definita ​elaborazione
preattentiva​ = numero limitato di item potranno passare nella memoria di lavoro, comparto
conscio e a capacità limitata.
gli esseri umani prestano attenzione in modo selettivo agli stimoli rilevanti ignorando gli
stimoli irrilevanti.
fenomeno​ cocktail party-​ capacità di udire e comprendere la voce di una particolare
persona ignorando tutte le altre voci di uguale intensità o + forti. anche la visione può
essere selettiva

gli esseri umani sono capaci di spostare l'attenzione su stimoli improvvisi che segnalano
pericoli o eventi significativi, questa capacità dipende dal riascoltare o rivedere tornando
indietro di qualche secondo, stimoli uditivi o sensoriali registrati nella memoria sensoriale. (
trattenere stimoli a cui non si presta attenzione x un tempo sufficientemente lungo x
consentirci quando poi ci concentriamo di portarli alla coscienza in caso siano significativi )
memoria sensoriale uditiva ​è detta​ memoria ecoica​ in quanto la traccia è simile all’eco
memoria sensoriale visiva ​è detta​ memoria iconica

un limite del modello modale è dato dal fatto che una data info può influenzare il
comportamento solo se viene selezionata dal processo di attenzione e trasferita dalla
memoria sensoriale alla memoria lavoro.
un input può modificare il comportamento anche se non raggiunge il livello della coscienza, -
> termine ​PRIMING ​- è quando uno stimolo non percepito a livello conscio attiva info già
immagazzinate nella memoria a lungo termine
la mente svolge ruoli di routine in automatico, ciò permette alla memoria a breve termine di
impegnarsi in attività cognitive + complesse (es lettura)

modello memoria di lavoro/ memoria a breve termine


è il centro della percezione e pensiero cosciente.
- parte della mente che pensa, prende decisioni e controlla processi coem attenzione e
recupero delle info dalal memoria a lungo termine.
la memoria di lavoro è dove sono tenute le info x più di qualche secondo ma meno di 1
minuto .

modello di memoria del lavoro è stato proposto da baddley e hitch (​il modello assume
che la memoria è composta da varie componenti separate ma integranti)
1 circuito fonologico
2 taccuino visuo-spaziale
3 esecutivo centrale
4 (aggiunto da poco) buffer episodico (controlla info dal circuito fonologico e taccuino
visuospaziale e lo somma con info della mlt)

circuito fonologico
gli elementi che una persona può tenere a mente e riferire con precisione in un breve
intervallo di tempo prende il nome di memoria a breve termine. ( circa 7- 2 unità di info)
capacità di comprendere e riferire delle cifre subito dopo averle udite prende il nome di
DIGIT SPAN ​. (​test con coppie di nimeri di diversa lungehzza - compito del partecipare è nel
ripetere la sequenza nello stesso ordine in cui è stata presentata)
Grazie al digit span le ricerche hanno dimostrato che la capacità della memoria a breve
termine dipende dalla rapidità con cui si riesce a pronunciare gli elementi da tenere a mente.
le persone possono trattenere nella memoria un numero di item verbali pari a quelli che
riescono a pronunciare ad alta voce in 2 secondi.
(memoria parole corte è migliore rispetto a memoria per parole lunghe)
qualsiasi compito che interferisce con la capacità del soggetto di articolare parole da
ricordare diminuisce la capacità della MBT.

taccuino visuospaziale
trattiene info visive e spaziali sotto forma di immagini mentali, spesso noi usiamo le immagini
mentali quando dobbiamo valutare l'organizzazione spaziale degli oggetti.
(le immagini mentali non corrispondono a fotografie della mente, anche se molti esami e test
confermerebbero che il soggetto esamineranno un'immagine mentale come in una
fotografia) - kosslyn dimostra che le immagini mentali sono dotate di organizazzione
spaziale proprio come le foto, infatti quando le persone si formano un immagine mentale di
una figura vista precedentemente esse muovono gli occhi in maniera molto simile a quando
guardano l’immagine originale.

limiti della memoria, prestazione nel doppio compito

tecnica del doppio compito​, utilizzata per indagare la memoria a breve termine.
la tecnica consiste nel eseguire due compiti mentali simultanei, uno dei quali implica un test
di memoria - il risultato è che la prestazione nella condizione di attenzione divisa è molto
inferiore rispetto a quella che si ottiene con una condizione attenzione unitaria. questa
interferenza è dovuta al fatto che i 2 compiti competono le stesse risorse attenzionali e
cognitive.
mentre se l’interferenza è prodotta sulla divisione dell’attenzione e sul circuito fonologico e
l’altro visuospaziale è molto ridotta in quanto viene svolta su due “canali” diversi.
(esperimento nel tenere a mente una serie di cifre e tenere a mente dei quadrati disegnati ,
in questo caso l’interferenza è minima . nel momento che venne inserito un disturbatore
verbale e un laser i risultati evidenziano un netto peggioramento)
nella vita normale pochi compiti sono puramente visivi o verbali, es guidare è entrambi //
parlare al cellulare è un compito verbale ma qualsiasi conversazione può richiedere l’uso di
immagini mentali

esecutivo centrale e modello del SAS


esecutivo centrale è il sistema meno studiato nella memoria di lavoro.
modello​ SAS studiato da NORMAN e SHALLICE cerca di spiegare:
1​ modo in cui vengono controllate le attività del soggetto
2​ perchè a volte il controllo si interrompe portando errori di comportamento
molti dati del modello SAS provengono dall’osservazione di lapsus mentali nella vita di tutti i
giorni o da esami di disturbi del comportamento in pazienti con disturbi neuropsicologici.
(es del modello: due attività automatiche possono entrare in conflitto ed è necessario dare
la priorità ad 1 di esse es quando si guida e parla, è preferibilmente smetere di parlare per
evitare di investire un ciclista che sbuca all’improvviso. nel modello del SAS questa
decisione è eseguita da un processo automatico chiamato “​ contention scheduling “​ il quale
consente al sistema di implementare alcune semplici regole riferite all’importanza relativa
delle varie azioni, ovvero inibisce alcune azioni a favore di altre che hanno la precedenza in
un determinato momento)
seconda componente del modello Sistema Attenzionale Supervisore​ è quella paragonabile
alle operazioni della volontà. la funzione è quella di interrompere il comportamento in atto x
consentire al soggetto di prendere una decisione critica oppure mogettare in modo
volontario la sequenza delle azioni da compiere. esso è coinvolto soprattutto quando la
situazione è nuova, difficile o pericolosa.

Memoria di lavoro nel cervello


Il mantenere le info nel ​circuito fonologico​ implica l’azione di processi simili a quelli coinvolti
nell’articolare le parole e nell’ascoltare le parole pronunciate da altri.
(quando viene chiesto ad 1 persona di ricordare una lista di parole si verifica 1 attivita nelle
regioni dell’emisfero sinistro coinvolte nella produzione e ascolto di parole ​->​ area di broca e
area di Wernicke)
● lesioni cerebrali che interferiscono con la capacità di articolare o capire le parole
sentite riducono anche la capacità di trattenere le parole nel circuito fonologico.
mentre mantere info visive nel taccuino ​visuo spaziale​ implica processi mentali simili a quelli
coinvolti nella visione ​->​ lobo occipitale e comprendono la via del​ “what”​(specializzata nel
riconoscere forme e oggetti) e via del ​“where and how”​ (specializzata nel localizzare oggetti
nello spazio e controllo dei movimenti diretti verso gli oggetti)
● le persone che soffrono di deficit della percezione visiva mostrano deficit compatibili
della memoria di lavoro visiva.
mantenere info verbali o visive nella memoria del lavoro attiva sempre la corteccia
prefrontale​ ->​ detta anche area di Norman e Shallice.
● lesioni a questa area portano incapacità di organizzare il comportamento in modo
coerenti con i propri obiettivi.

(cap 27) livelli di elaborazione

una volta raggiunta la memoria lavoro una parte dell’info può essere o meno trasferita alla
memoria a lungo termine.
non tutte le info che passano dalla mbt passano alla mlt , dipende dal tipo di elaborazione
eseguita sullo stimolo e si distinguono in :
reiterazione di mantenimento​ = processo che mantiene info nella memoria di lavoro x un
breve periodo di tempo
reiterazione di codifica​ = processo per cui info viene poi codificata nella MLT
non tutte le attività mentali utili per il mantenimento nella memoria di lavoro lo sono anche
per la codifica del materiale nella MLT.
non tutto quello che apprendiamo dipende da uno sforzo cosciente, anzi spesso un info ha
catturato il ns interesse e stimolato il ns pensiero.un info comporta oltre alla semplice
ripetizione anche la possibilità di collegare uno stimolo ad una struttura di significati e info
già immagazzinate nella MLT -> ​processo chiamato elaborazione o reiterazione elaborativa​.
(esperimento di craik e tulving dove gli autori presentano ai soggetti una lunga lista di parole,
a fine esperimento le parole che erano state elaborate a livello semantico furono ricordate
meglio rispetto a quelle parole elaborate a livello visivo o acustico)

organizzazione e chunking
organizzazione collegata ad elaborazione
organizzare le info da mantenere in memoria è una forma di elaborazione
le info per poter essere organizzate devono essere attivamente elaborate e non solo
ripetute.
l'organizzazione può facilitare la memoria creando associazioni tra info diverse che altrimenti
sarebbero percepite come scollegate.
CHUNKING​ - ​modo per migliorare la memorizzazione;​ raggruppare unità + grandi in info +
piccole e separate. il chunking migliora la codifica delle info nella MLT in quanto aumenta la
quantità in info contenuta in ciascuna unità (​es ricordare una serie di numeri è + facile se
organizzate e memorizzate a 3 a 3​ ) il chunking ha un ruolo impo nella memorizzazione di
ricordi a lungo termine

organizzazione gerarchica e visualizzazione


ordinamento gerarchico​ - tutte le info organizzate in modo funzionale ed elementi correlati
tra di loro sono collocati in categorie, le quali a loro volta sono ordinate in categorie superiori
e così via. (es .​ halpern trovò che i soggetti a cui aveva presentato l’elenco delle canzoni
organizzato tra autore, genere etc ricordava di + rispetto a quello che aveva un elenco
disposto a caso)

materiale visivo​ - la mente ha la possibilità di memorizzare immagini nel magazzino a lungo


termine in forma non verbale, tali immagini possono essere richiamate nel taccuino visuo
spaziale della memoria lavoro, infatti la memoria verbale e quella visiva interagiscono
spesso e si completano a vicenda. (molte info verbali vengono memorizzate meglio se
codificate anche in forma visiva) e analogamente il contenuto di articoli giornalistici migliora
se il testo è accompagnato da figure illustrative.
la visualizzazione può migliorare la memoria verbale in + modi :
- traccia mnestica visiva come info supplementare alla traccia verbale
- la visualizzazione può essere efficace x raggruppare insieme vari elementi presentati
verbalmente (es descrizione di 1 persona che non abbiamo mai incontrato, ha gli
occhi blu, capelli neri etc) e che noi possiamo combinare in un unica immagine visiva
- costruzione di immagini mentali può collegare insieme elementi nuovi con contenuti
già codificati nella memoria a lungo termine

Meccanismi cerebrali della codifica a lungo termine


1953 HM fu sottoposto ad un intervento x il trattamento di una grave forma di epilessia che
comportò l’esportazione di una porzione del lobo temporale e di alcune parti del sistema
limbico sottostante. l’intervento eliminò i sintomi dell’epilessia ma privò HM della capacità di
codificare nuovi contenuti nella memoria a lungo termine.
gli esperimenti a cui si sottopose hm poterono notare che il soggetto era in grado di
conversare, leggere, risolvere problemi fino a quando la sua attenzione era concentrata su
di esse, non appena veniva distratto perdeva tutte le info a cui stava pensando.
questo deficit ha impedito ad hm di vivere una vita normale.
il disturbo manifestato da HM fu chiamato amnesia del lobo temporale​, ​e le aree
coinvolte sono l’ippocampo e le strutture corticali e subcorticali ad esso connesse
- Sistema limbico​ - neuroimmagine
- ippocampo ​- formazione alcuni ricordi nella memoria lungo termine

amnesia​ - qualsiasi deficit della memoria a lungo termine dovuto ad alterazioni fisiche o
lesioni cerebrali.

● amnesia anterograda​ ​- incapacità di formare ricordi a lungo termine da dopo la


lesione
i ricordi a lungo termine sono codificati nel cervello in due forme:
1 FORMA LABILE che si degrada facilmente e dipende da connessioni neurali
nell’ippocampo
2 FORMA STABILE - resiste alla degradazione e dipende da connessioni distribuite in varie
parti della corteccia cerebrale.
->​ tutti i contenuti della MLT sono prima codificati nella forma labile e poi codificati nella
forma stabile (oppure vengono perduti) il processo di conversione dalla forma labile a quella
stabile prende il nome di ​CONSOLIDAMENTO​.​<-

● amnesia retrograda​ - incapacità di ricordare eventi verificatisi prima della lesione

ruolo del recupero e del sonno nel consolidamento


i ricordi presenti nella MLT non sono entità statiche ma dinamiche, soggette a cambiamento
ad ogni utilizzo. ogni volta che un ricordo viene richiamato la sua traccia neurale entra
temporaneamente in una nuova fase labile e può essere modificata. il ricordo in questa fase
può essere rafforzato o indebolito oppure modificato da nuovi contenuti.
(dormire a breve distanza da una seduta di apprendimento aiuta a consolidare il memoria
nuove info, il tipo di sonno che produce effetti positivi è il sonno non REM ad onde lente
perchè l’ippocampo si attiva in vari momenti durante il sonno a onde lente e rifletterebbe
l’attivazione della traccia mnestica e consentirebbe il consolidamento dei ricordi in una forma
stabile)​il sonno oltre a fissare meglio i ricordi migliora anche la loro qualità con modalità
che permettono lo sviluppo di nuove intuizioni.

recupero dell’info dalla memoria a lungo termine


una volta che le info sono state codificate nella memoria a lungo termine possiamo essere in
grado o meno di recuperarle, questa capacità dipende da come sono state organizzate.
i ricordi sono immagazzinati come reti neurali in cui ogni elemento è collegato ad un altro
tramite associazioni. (quando un ricordo viene attivato da uno stimolo altri ricordi ad esso
associati vengono temporaneamente attivati) - questo fenomeno è chiamato​ PRIMING
modello + famoso è stato proposto da colling loftus​ (​partecipanti devono conoscere una
parola target dopo la presentazione di altre parole, es parola mela riconosciuta prima se
preceduta da pera piuttosto che da autobus)​ il grado con cui una parola facilita il
riconoscimento o recupero di un altra parola riflette la forza dell’associazione mentale tra i
due concetti
Il modo in cui un info viene inserita nella rete di associazioni mentali ha un effetto decisivo
sulla capacità di recuperarla: quanto + è alto il numero di associazioni mentali generate
durante l’apprendimento di 1 elemento tanto + alto sarà il numero dei possibili modi per
recuperarlo in seguito

ruolo degli schemi nella distorsione dei ricordi


il cervello non è un registratore o una videocamera,ricordare è un processo d’inferenza
attivo, guidato dalle conoscenze generali che una persona ha del mondo.
la ns mente codifica solo una parte delle info, e quando ricordiamo una storia o
un'esperienza non equivale ad 1 semplice lettura dell’info originale ma un vero e proprio
processo di costruzione, questa capacità è adattiva in quanto ci consente di trarre un senso
logico da info e ricordi frammentari e può anche portare a delle serie di distorsioni del
ricordo.
Barlett​ ​primo che evidenzia l’effetto delle conoscenze e credenze sui ricordi​. adottò il
termine ​schema o script x​ indicare la rappresentazione mentale di specifici eventi oggetti o
scene
(la maggior parte di noi condivide 1 schema standard di 1 stanza da soggiorno che include
un divano, tele etc.. gli schemi influenzano il ricordo di oggetti ed eventi in quanto tendiamo
a riempire i vuoti della traccia mnestica con info derivanti dagli script, così in un particolare
soggiorno ci sembrano + simili alla nostra + di quanto in realtà non fosse)
es ​dei ragazzi che dovevano ascoltare una storia degli indiani d’america, nel rievocarla
misero dentro particolari che non esistevano nella storia originale

falsi ricordi nei testimoni oculari


il ricordo di un'esperienza non è influenzato solo da schemi preesistenti ma anche da eventi
che si verificano dopo che l’esperienza è stata codificata in memoria. questi effetti possono
avere conseguenze gravi in ambiti particolari come i dibattimenti processuali o psicoterapie
(i testimoni oculari non sono sempre credibili)
nell’ipnosi è relativamente facile indurre falsi ricordi fornendo suggerimenti fuorvianti, molti
studi indicano che i ricordi possono essere alterati da suggestioni o incoraggiamenti anche
senza ricorso all’ipnosi, es una semplice affermazione da parte dello sperimentatore come
“molto bene hai fatto un ottimo lavoro” era sufficiente ad aumentare enormemente la
sicurezza del testimone sull’autore del crimine simulato. - il testimone diventa molto sicuro
dell’identificazione anche quando essa in realtà è sbagliata.
altri esperimenti hanno dimostrato che anche le domande tendenziose possono alterare i
ricordi. es ​presentando ai soggetti un filmato di un incidente stradale al termine della
prestazione venne richiesto di valutare la velocità al momento in cui si erano “scontrate” o
momento in cui si erano “schiantate” chi sentì la parola schiantate fornì una stima molto +
alta

falsi ricordi nelle esperienze infantili


negli anni 80 molti genitori accusati dai tribunali di abusi sessuali sui figli, i genitori citarono
in giudizio gli psicoterapeuti.
l’immaginazione​ può favorire la costruzione di falsi ricordi anche in assenza di suggestioni
da parte del ricercatore
una delle cause all’origine dei falsi ricordi infantili è la confusione delle fonti​. la mente
acquisisce info da + parti e le riorganizza in modo che abbiano senso ma occultano i
collegamenti tra ciascun elemento e la fonte originale. la conseguenza è che eventi associati
ma derivanti da fonti diverse possono arrivare a confondersi nella memoria, il ricordo di un
evento realmente accaduto può finire x confondersi con una storia udita da altre o solo
immaginata.

distinzione tra memoria esplicita e implicita


il modello modale ci ha permesso di distinguere tra una componente attiva e una
componente quiescente e ci ha permesso di definire processi attenzione codifica e recupero.
modello modale presenta dei limiti:
1​ l’info può essere codificata nella memoria lungo termine solo se è stata percepita
coscientemente dalla memoria breve termine
2​ l’info della memoria a lungo termine può influenzare il comportamento solo se viene
richiamata nella memoria di lavoro
->​ la conseguenza è che il modello non può spiegare il modo in cui alcuni contenuti della
memoria possono influenzare il comportamento senza però diventare consci.

memoria esplicita​- riferisce al tipo di ricordo che può essere portato a livello conscio;
fornisce i pensieri a livello conscio ed è dotata di flessibilità . è definita anche ​memoria
dichiarativa​ perchè l’info recuperata può essere dichiarata cioè espressa a parole.
● la memoria esplicita si suddivide in memoria episodica e memoria semantica
memoria implicita-​ fa riferimento al tipo di ricordo che non entra nella coscienza, è
costituita da tutte le modalità inconsce che però influenzano il comportamento di 1 soggetto
senza che egli ne sia consapevole. viene chiamata anche ​memoria non dichiarativa​ in
quanto i suoi contenuti non possono essere riferiti in maniera verbale. i ricordi impliciti
esercitano i loro effetti in maniera automatica
● la memoria implicita include gli effetti del condizionamento classico, memoria
procedurale ed effetti del priming.

memoria episodica e memoria semantica


memoria episodica​ -​ contiene ricordi espliciti che una persona ha delle sue esperienze
passate, (es ricordo di ciò che abbiamo mangiato la sera prima) i suoi contenuti hanno
sempre una qualità personale in quanto il soggetto ne è parte integrante in qualità di
partecipante, testimone o che apprende

memoria semantica -​ è la memoria di info che non sono collegate ad una particolare
esperienza passata del soggetto (contiene il significato delle parole, idee, fatti, schemi) es le
mele sono rosse, per ricordare queste nozioni non è necessario rievocare le circostanze in
cui le abbiamo apprese la prima volta. la memoria semantica è organizzata secondo il
modello di diffusione dell’attivazione, quando vogliamo recuperare un info che non ci viene
subito alla mente sondiamo la memoria con termini simili o collegati a quelle info.
di solito i contenuti della memoria episodica sono meno durevoli e + instabili rispetto a quelli
della memoria semantica

memoria implicita suddivisa in:


condizionamento classico​ - cambiamenti interni che portano una persona o animale a
rispondere in maniera automatica a stimoli condizionati
memoria procedurale​ - sono le capacità motorie, abitudini, regole apprese inconsciamente
priming-​ attivazione, provocata da uno stimolo, di info già immagazzinate nella memoria a
lungo termine (quando vediamo un oggetto i contenuti della memo semantica che hanno un
collegamento vengono inconsciamente attivati e diventano + facili da recuperare nella memo
lavoro, questo stimolo si attiva anche inconsciamente)

prove neuropsicologiche dei sistema di memoria multipli


i pazienti affetti da amnesia del lobo temporale (come HM) hanno deficit che coinvolge
soltanto memoria esplicita
amnesia età evolutiva​ - persone danni bilaterali all’ippocampo ma non alle strutture
circostanti (in seguito ad un'interruzione del flusso sanguigno alla nascita o prime fasi della
infanzia) . gli studi condotti da vargha- khadem dimostrano un grave deficit di​ memoria
episodica​, se si chiede loro di ricordare cosa è accaduto poche ore prima non ricordano
nulla o poco.
i soggetti anziani sono soggetti a memoria episodica, perché la capacità di codifica della
memoria diminuisce rapidamente mentre la memoria semantica rimane quasi intatta (hanno
problemi a rievocare episodi specifici e in età adulta ricordano poco dell’infanzia) la scarsa
efficienza della memoria episodica può essere messa in relazione al funzionamento della
corteccia prefrontale, infatti queste aree si sviluppano lentamente nell’infanzia e sono +
soggette a danni nella vecchiaia

ragionamento per analogia


con termine ragionamento​ si intende capacità di usare le info immagazzinate in memoria x
comprendere la ns situazione attuale. ragioniamo usando la memo di esperienze precedenti
x dare significato alle esperienze presenti o programmare il futuro.
questa abilità di ragionamento dipende dalla capacità di cogliere somiglianze tra diversi
eventi che abbiamo già sperimentato
identificazione analogie è alla base del ragionamento analogico e induttivo

ragionamento analogico​ - somiglianza di funzione, comportamento, relazione o situazione


che sono x altri aspetti piuttosto diverse tra di loro (Es guantone da baseball analogo a rete
farfalle, entrambi oggetti usati x prendere qualcosa e forma che ricorda un imbuto
test + usato ​x misurare abilità di ragionamento analogico è il MAT​ che predice in maniera
ragionevolmente buona il rendimento di un soggetto negli studi universitari o lavoro che
richiede di tener conto sempre di nuove info e risolvere problemi complessi .
un altro test è quello delle matrici progressive di raven, usato per misurare intelligenza fluida

ragionamento induttivo e distorsioni


è il tentativo di inferire un nuovo principio a partire da un insieme di osservazioni o fatti che
vengono da indizi. gli esseri umani sono bravi nel ragionamento intuitivo
quando i soggetti tendono a fare eccessivo ricorso alle info che sono facilmente disponibili e
a ignorare quelli che lo sono meno _ ​distorsione semantica
esempio + famoso tversky e kahneman ​(chiesto a soggetti inglesi di giudicare se la
posizione di una lettera era in terza o prima posizione)
groopman ha evidenziato che molte diagnosi mediche errate sono dovute alla distorsione
sistematica della disponibilità, un medico che ha incontrato molti casi di una determinata
malattia tende a diagnosticare quella malattia + frequentemente di quanto non facciano
medici non esposti a casi recenti.

il ragionamento deduttivo consiste nel tentativo di derivare da alcune premesse assunte


come vere delel conclusioni che ne discendano per necessità logica e che perciò siano
altrettanto vere
sillogismo- tipico problema deduttivo, i soggetti devono combinare mentalmente due
premesse, una maggiore e una minore in modo da verificare se una certa conclusione è
vera, falsa o indeterminata (es tutti i cuochi sono violinisti/ mary è cuoca/ mary è violinista)
l’efficacia con cui risolviamno i sillogismi è maggio re se il problema è concreto, piuttosto che
sottoforma astratta, questo perchè gli esseri umani tendono a risolvere i sillogismi basandosi
sulle loro conoscenze del mondo reale e non con la logica .

insight e fissità funzionale

intuizione o insight ​- quando all’improvviso troviamo la soluzione ad un problema, cosa a cui


stavamo pensando da giorni.
per studiare i meccanismi alla base di questa intuizione gli psicologi usano i cosiddetti
problemi di insight, pensati appositamente per risultare difficili da risolvere finché il soggetto
non considera i problemi da un'ottica diversa, essi sono difficili perchè occorre rompere un
abitudine consolidata nel modo di percepire o pensare, un'abitudine chiamata set mentale.

dunker e fissità funzionale,​ indica l’incapacità di vedere che un oggetto può avere una
funzione diversa da quella che ha di solito, il superamento della fissità funzionale richeide un
cambiamento nel modo di pensare. i soggetti trovano la soluzione quando smettono di
chiedersi come posso risolvere il problema con il materiale dato? e cominciano a chiedersi di
cosa avrei bisogno x risolvere il problema?
processi mentali inconsci che non coinvolgono la memoria di lavoro hanno un ruolo impo
nella risoluzione dei problemi di insight (test dimostrano che se i soggetti fanno una pausa
durante il compito e ritornano poi a svolgerlo il tempo di pausa è detto incubazione ed aiuta
la risoluzione del problema)

influenze della cultura sul pensiero


gli studi indicano che soggetti di cultura non occidentale tendono a rispondere a quesiti di
logica in termini pratici e funzionali rispetto a proprietà astratte. i soggetti di cultura
occidentale tendono a classificare gli oggetti in categorie ​tasso metriche -​ oggetti simili con
oggetti simili, mentre soggetti di altre culture la classificazione è basata su categorie
funzionali - raggruppamenti di oggetti che nel mondo reale tendono a presentarsi insieme in
quanto legati da 1 relazione funzionale
(test dei pesci nell’acquario di nisbett studiano il popolo del nord america rapportato con cina
e giappone)
i risultati suggerirono che la cultura orientale tende a ricordare le scene intere e interrelazioni
tra oggetti
soggetti cultura occidentale tendono a focalizzare l’attenzione sugli elementi + rilevanti della
scena e considerare come elementi a se stanti , separati dallo sfondo
questi meccanismi che determinano queste differenze non sembrano avere origini genetiche
le filosofie occidentali enfatizzano la natura separata, indipendente. mentre le filosofie
asiatiche tendono ad avere natura e società umane come un metodo integrato.

influenza dl linguaggio sul pensiero


il linguaggio non è soltanto un veicolo di comunicazione che ci permette di apprendere dagli
altri, ma anche un veicolo x le idee.
è possibile che persone che parlano lingue diverse pensino in modo diverso per via
dell'influenza del linguaggio
relatività linguistica - indica l’idea che il linguaggio ha una forte influenza sui nostri modi di
percepire, ricordare pensare in modo fisico
lingue europee- rappresentano lo spazio in modo egocentrico, ovvero il sistema ha al centro
il soggetto stesso (usano termini spaziali es destra sinistra dietro)
ma altre lingue non hanno termini egocentrici, x riferirsi a concetti spaziali i soggetti di altre
culture usano sistema di riferimento assoluto basato sui punti cardinali
inoltre la parola “uomo” indica sia gli esseri umani in generale che il sesso maschile , c’è il
rischio che i due concetti si fondano in un unico schema mentale

CAP 33 ragiona,ento i test di intelligenza


l​’intelligenza​ è la capacità mentale da cui dipendono le differenze individuali nelle abilità di
ragionamento, risoluzione problemi, acquisizione nuove conoscenze.
l’interesse x l’intelligenza è soprattutto dovuta ad interessi pratici (es scuola i testi sono
utilizzati x individuare bimbi che apprendono in maniera più lenta)

idee sull’intelligenza nascono da visioni diverse di due scienziati a fine 800:


1 francis galton​ ​(molto influenzato da approccio evoluzionistico di darwin) sosteneva che
capacità intellettive sono innate nella persona e si trasmettono x via biologica e genetica
riteneva che l’intelligenza dipendeva da alcune caratteristiche del sistema nervoso nella
velocità e precisione con cui le persone rilevano gli stimoli ambientali e rispondono ad essi.
galton sviluppò varie misure di abilità sensoriali e motorie di base, come capacità di reagire
velocemente a segnale ambientale o capacità di individuare piccole differenze fra 2 suoni,
lunghezze, pesi. esso inventò un metodo scolastico poi affinato da karl pearson noto come
metodo della correlazione​ - metodo smentito successivamente in quanto non c’è nessuna
correlazione tra misure dei tempi di relazione o acuità sensoriale e rendimento accademico
degli studenti
2 alfred binet
i moderni test di intelligenza non derivano da misure ideate da galton, ma dalla scala di
intelligenza di binet e simon, lui aveva una visione di intelligenza molto diversa da quella di
galton e respinge nettamente l’ipotesi che l’intelligenza fosse solo correlata a l'acuità
sensoriale, riteneva piuttosto che l’intelligenza doveva essere considerata come insieme di
abilità mentali unite tra loro da una debole correlazione inoltre sosteneva che l’intelligenza
non è innata ma nutrita dall’interazione con l’ambiente.
lo scopo principale della teoria di Binet e simon era quello di individuare i bimbi che non
beneficiavano a sufficienza dell’istruzione e che quindi avevano bisogno di essere seguiti
con + attenzione, il test valuta le capacità ritenute necessarie per la formazione scolastica
come memoria, vocaboli, conoscenze generali, abilità di calcolo, collegare idee diverse.
l’individuazione dei problemi da inserire nei test richiede una procedura di selezione lunga
attualmente i test di intelligenza + utilizzati sono varianti della scala sviluppata da david
wechsler negli anni 30 del 900: ​WAIS-III​ ​(i suoi subtest sono raggruppati in subtest verbali
che valutano padronanza del vocabolario, capacità di spiegare concetti, conoscenze
generali, capacità di memoria a breve termine e abilità di calcolo, di performance invece
valutano figure nel modo di raccontare una storia , riprodurre col disegno stimoli visivi,
comporre puzzle)​ ed il punteggio è basato sulla somma di tutti i subtest. e ​WISC- IV
entrambi i test hanno ottenuto i risultati da vasti campioni di soggetti sottoposti a test in
precedenza, se un soggetto ha ottenuto un punteggio equivalente al gruppo di controllo si
assegna un QI pari a 100 altrimenti maggiore o minore

fattore G e distinzione tra intelligenza fluida e cristallizzata


charles spearman​ somministra decine di test intellettivi ad un vasto campione di soggetti
provenienti dallo stesso gruppo culturale, se il campione era sufficientemente ampio i
punteggi nei vari test erano sempre correlati positivamente ed un soggetto che otteneva un
punteggio alto in questi test otteneva mediamente punteggi alti anche negli altri test.
metodo utilizzato e da lui inventato : ​analisi fattoriale​ concluse che che ogni test intellettivo
misura un fattore comune che chiamo f​attore G o intelligenza generale​.
l’intelligenza quindi è la capacità di base che contribuisce al rendimento di 1 soggetto in tutti
i test di intelligenza.
ogni test intellettivo include una misura del fattore g e una misura di abilità + specifica

raymond cattel​ propose che il fattore g era costituito da 2 fattori distinti:


intelligenza fluida ​, capacità di percepire e comprendere le relazioni fra stimoli
indipendentemente da specifiche esperienze o apprendimenti precedenti (l test richiedono di
identificare somiglianze, differenze fra stimoli etc)
intelligenza cristallizzata ​è abilità mentale che deriva dalle esperienze passate (i test di
vocabolario che richiedono la comprensione del significato delle parole)
utilizzando la tecnica dell’analisi fattoriale cattell trovo 2 misure di intelligenza che cambiano
in modo diverso in funzione all’età
intelligenza fluida mostra picco intorno 20 25 anni
intelligenza cristallizzata continua a crescere fino a 50 anni e oltre

notò anche che le persone con maggiore intelligenza fluida apprendono e ricordano + delle
loro esperienze passate in quanto facciano le persone con minore intelligenza fluida
cap 34:Intelligenza ereditabilità ed influenze culturali
le ricerche di galton e binet sull'intelligenza segnano la nascita di quella che è definita
controversia natura/cultura

natura-​ fa riferimento al patrimonio genetico e biologico ereditato dai genitori


cultura​ - fa riferimento al complesso delle condizioni ambientali alle quali ciascuna persona
è esposta
le differenze psicologiche che sono state al centro di questa controversia sono nella
personalità, differenze nella suscettibilità a sviluppare malattie mentali e differenze
nell'intelligenza (QI)
la domanda che gli psicologi si pongono è: l​e differenze individuali rispetto ad una certa
caratteristica cognitiva derivano in misura maggiore da differenze individuali nel patrimonio
genetico oppure nell’ambiente?
è fondamentale capire che individui sono presi in considerazione.
le influenze ambientali​ sono + rilevanti quando si esaminano persone provenienti da
ambienti molto diversi fra loro ( es persona cresciuta in un ceto sociale alto rispetto
all’operaio)
le differenze genetiche​ hanno un impatto maggiore quando si esaminano persone cresciute
in ambienti molto simili fra di loro
ereditabilità ​- grado in cui la variabilità di un carattere all’interno di una determinata
popolazione deriva da differenze genetiche e ambientali.
la misura utilizzata è il coefficiente di ereditabilità che misura la proporzione di varianza :
VG​ - rappresenta la variazione genetica
VT ​- rappresenta la variazione totale

ereditabilità del QI e studi sui gemelli


Un problema nel calcolo del coef di ereditabilità è che non esiste un metodo diretto x
misurare il VG, deve essere studiato indirettamente confrontando gruppi di persone che
differiscono rispetto al grado di parentela genetica o che sono cresciuti o nella stessa casa o
in ambiente diverso es adottati
vengono utilizzati spesso coppie di gemelli perchè sono coppie geneticamente identiche
(monovulari) o si tratta di individui che condividono il 50% del patrimonio genetico (biovulari)
nei gemelli identic​i cresciuti nella stessa casa le correlazioni sono + alte, il che vuol dire che
il ruolo dei geni nel determinare intelligenza è certamente importante
secondo metodo usato dai genetisti: studiare ereditabilità di g​emelli identici ma separati alla
nascita ​e cresciuti in famiglie adottive, il risultato è che le condizioni ambientali influiscono
talmente tanto sui gemelli come se fossero due individui presi a caso dalla popolazione
ciò vuol dire che la famiglia esercita un'influenza precoce molto forte sul QI e che l’effetto
diminuisce molto quando i ragazzi diventano adulti, infatti gli studiosi hanno ipotizzato che
una volta diventati adulti le persone geneticamente simili fra di loro scelgono di vivere in
ambienti + simili rispetto ad individui geneticamente diversi.
i fratelli adottiv​i non sono tanto + simili di due persone scelte a caso dalla popolazione, si
può assumere che una correlazione tra il loro QI superiore a 0 sia dovuto alla condivisione
dello stesso ambiente.
QI dei fratelli adottivi è circa 0.25 nell’infanzia Ma diventa 0.01 durante l’età adulta
la ricerca quindi dimostra che gli effetti della famiglia sull’intelligenza sono transitori e
tendono a scomparire in età adulta.

influenze culturali sulle differenze di QI

studi condotti su soggetti nordamericani o europei bianchi appartenenti a classi medio alte.
i test hanno evidenziato differenze nei valori medi del QI
la popolazione di colore ha circa il punteggio di QI inferiore di 12 punti rispetto alla media
della popolazione bianca
il pensiero che il QI di due diversi gruppi di umani sia prettamente ereditabile e che derivi da
differenze genetiche non è supportata dai dati come dimostra il test di Witty e Jenkins che
cercano di determinare se bambini neri con QI elevato avevano fra loro ascendenti di
antenati bianchi europei rispetto a bimbi neri con basso QI ed il risultato di questi test furono
negativi .
secondo john ogbu il divario nel QI sarebbe dovuto alla sensazione che queste persone
hanno di essere socialmente emarginati e di avere precluse tutte le strade di avanzamento
sociale. (Es ​minoranza giapponese che mostra divario QI come i neri americani, la
differenza di QI scompare quando la minoranza Buraku si trasferisce dal giappone agli USA
dove erano praticamente sconosciuti e quindi venivano trattati allo stesso modo)
il QI aumenta di 9/15 punti ogni 30 anni ed il fenomeno non sembra avere a che fare con il
miglioramento istruzione scolastica
secondo flynn noi non siamo + intelligenti dei nostri antenati ma siamo soltato diventati +
bravi a risolvere il tipo di problemi che si incontrano + spesso nei test di intelligenza fluida

caratteristica universale del linguaggio


vs i 3 / 4 anni esseri umani hanno una buona competenza linguistica ancora prima di
ricevere un istruzione formale
l’apprendimento del linguaggio nei bimbi dipende dall’azione combinata di meccanismi innati
e un ambiente sociale favorevole con occasioni di pratica
al mondo esistono circa 3000 lingua, e tutte condividono una struttura simile, ogni lingua
possiede un vocabolario che sono simboli chiamati morfemi e sono le + piccole unità
linguistiche dotate di significato e sono delle entità che rappresentano altre entità.
morfemi si dividono in 2 classi:
1 morfemi lessicali (nomi verbi aggettivi avverbi // tutti morfemi che veicolano il significato di
frase
2 morfemi grammaticali (articolo congiunzioni avverbi prefissi // servono a completare la
struttura grammaticale della frase ma non contribuiscono al significato
i morfemi sono arbitrari (es cane non ha alcuna relazione con l’animale a 4 zampe che esso
rappresenta) proprio questa proprietà fa si che sia possibile inventare nuovi morfemi ogni
volta che è necessario trovare il modo di indicare oggetti appena scoperti
tutte le lingue hanno una struttura gerarchica
->​ livello + alto gerarchia occupato dalle frasi che sono le unità + grandi
->​ le frasi si dividono in singole parole
-> ​che vengono scomposte in morfemi lessicali e morfemi grammaticali
->​ morfemi divisi in singoli fonemi (che sono i suoni elementari delle consonanti o vocali)
ogni lingua possiede un insieme specifico di regole dette grammatica della linga
fonologia​- studia il modo in cui i fonemi possono essere combinati per formare morfemi
morfologia​- studia modo in cui i morfemi possono essere combinati per formare parole
sintassi​ ​- spiega il modo in cui le parole possono formare frasi

fasi specifiche sviluppo linguaggio


molti esperimenti dimostrano che neonati attribuiscono un valore speciale ai suoni del
linguaggio umano (es bimbi nati da 2 ore preferiscono ascoltare voce della madre piuttosto
che voce altra donna)
studi dimostrano che bimbi di età inferiore a 6 mesi sono in grado di percepire la differenza
tra suoni di 2 fonemi diversi in una qualunque lingua del mondo
dopo i 6 mesi la capacità di discriminare tra suoni che rappresentano fonemi diversi nella
lingua madre aumenta e al contrario diminuisce la capacità di discriminare 2 suoni diversi
che nella lingua madre rappresentano lo stesso fonema (es bimbi giapponesi non
distinguono L e R in quanto le due lettere sono rappresentate dallo stesso fonema)
anche il pianto nel bambino può variare per emettere suoni che segnalano condizioni di
difficoltà
intorno ai 2 mesi il bimbo comincia a produrre suoni + simili al linguaggio:
1 step​-​ tubolare​ (serie di vocali prolungate) es oooh-oooh
2 step​- ​lallazione​ intorno ai 6 mesi, ripetizione di suoni di consonanti e vocali abbinate
(papapa) la comparsa di questi suoni non dipende dal fatto di sentire parlare intorno a sè,
bimbi sordi dalla nascita fanno gli stessi versi, ma si tratta di forme di gioco vocale che
permettono al bimbo di praticare e affinare movimenti muscolari che saranno necessari x il
linguaggio
una delle caratteristiche universale nello sviluppo del linguaggio è data dal fatto che la
comprensione delle parole precede la loro produzione
esperimenti hanno constatato che intorno agli 11/12 mesi quando il bimbo inizia a parlare è
già a conoscenza del significato di decine di vocaboli

comprensione e produzione prime parole


la produzione delle prime parole compare intorno a 10/12 mesi prima x indicare oggetti
presenti poi x chiedere gli oggetti stessi
l’acquisizione di parole nuove avviene prima con lentezza poi verso 15 /20 mesi c’è
esplosione vocabolario
dai 2 ai 17 anni una persona apprende circa 600000 parole (11 nuove al giorno)
l’apprendimento non deriva da insegnamento esplicito ma il bimbo acquisisce significato
delle parole nel contesto in cui essa è utilizzata dall’adulto
le prime parole si riferiscono ad oggetti presenti nell’ambiente del bambino, e la tendenza a
guardare nella stessa direzione dell’adulto (gaze following) aiuta il bimbo a identificare nuovi
oggetti. i bimbi che mostrano comportamento di gaze following con maggiore frequenza
sono quelli che nei mesi successivi mostrano un maggiore sviluppo nel vocabolario
oltre al gaze following i bimbi sembrano possedere alcune predisposizioni cognitive e hanno
la tendenza ad associare parole ad oggetti di cui non conosce il nome
i bimbo oltre ad associare le parole nel modo corretto devono imparare ad estendere il loro
significato a nuovi referenti, es palla si riferisce a categorie di oggetti e i bambini dimostrano
di aver compreso pienamente il significato quando li applicano a tutti gli oggetti della stessa
categoria ( a volte però fanno errori di sovraestensione)
tutti i bimbi attraversano la fase in cui la lunghezza degli enunciati non supera la singola
parola . fra 18/24 mesi cominciano a combinare parole producendo sequenze lessicali che a
volte provocano errori come la tendenza inevitabile ad applicarla in maniera eccessivamente
generalizzata es con il verbo mangiano (corretto) salono (sbagliato)
questi errori però sono utili perchè fanno capire che il bimbo ha capito la regola e la applica
in modo spontaneo altrimenti sarebbe un caso di imitazione

spiegazione comportamentista dello sviluppo del linguaggio


gli esseri umani nascono dotati di:
- STRUTTURE ANATOMICHE LOCALIZZATE NELLA GOLA​ (laringe faringe) che
consentono produzione di suoni
- AREE CEREBRALI SPECIALIZZATE X LINGUAGGIO​ (area di broca x produzione
linguaggio e area di wernicke x comprensione del linguaggio)
- PREFERENZA INNATA X SUONO LINGUAGGIO UMANO
- ABILITÀ’ INNATA A DISTINGUERE TRA I SUONI DI QUALSIASI LINGUA

inoltre gli esseri umani nascono in contesti che stimolano lo sviluppo del linguaggio
x ​skinner​ gli esseri umani apprendono il linguaggio attraverso stessi principi che regolano
qualsiasi tipo di apprendimento :
CONDIZIONAMENTO​ che opera grazie al rinforzo, imitazione
APPRENDIMENTO X TENTATIVI

i bambini piccoli cominciano ad emettere semplici vocalizzi, le vocalizzazioni che non


vengono rinforzate dai genitori (Es prha che non significa nulla) vengono piano piano
abbandonate mentre le vocalizzazioni rafforzate si mantengono e vengono affinate (Es
da-da / pa-pa) il rinforzo è dato da sorrisi, risatine etc
i bimbi in fase di maturazione imitano le strutture linguistiche ascoltate nell’ambiente sociale,i
genitori ignorano o puniscono le strutture sgrammaticate rinforzando le strutture
grammaticali corrette (es io no volere latte a io gradisco il latte)

la visione comportamentista però non è in grado di spiegare alcune caratteristiche tipiche


dello sviluppo del linguaggio:
1​ le ricerche indicano che i genitori non dedicano tempo ad insegnare ai figli a parlare
grammaticalmente corretto, ma che i bimbi imparano in maniera indiretta ascoltando gli
adulti
2​ i bimbi generano molte + frasi grammaticali di quante ne hanno udite
3​ i bimbi commettono errori di ipergeneralizzazione di regole grammaticali, e questi errori
sono difficili da spiegare se il bimbo si limitasse a imitare frasi

Chomsky
studioso che si è impegnato di + per il linguaggio
l’uomo è dotato di una speciale abilità x il linguaggio distinta dall’intelligenza generale.
->secondo teoria innatista il linguaggio è un’abilità innata e secondo chomsky il cervello
umano è dotato di un dispositivo di acquisizione del linguaggio LAD che facilita
l’apprendimento del linguaggio.
-> secondo la teoria innatista c’è la separazione tra linguaggio ed intelligenza, teoria
confermata anche dalla condizione di disfasia congenita (malattia dove i bimbi colpiti sono
incapaci di apprendere la struttura grammaticale della lingua ma l’intelligenza tutto sommato
normale, il deficit fa produrre frasi grammaticali scorrette )
-> coerente con l’approccio innatista è anche il fatto che il linguaggio viene facilmente
acquisito in un periodo ristretto dello sviluppo, circa 10 anni di vita (caso della bambina genie
sequestrata) inoltre l’acquisizione dell linguaggio diventa + difficile è confermato anche dagli
studi condotti sugli immigrati negli USA, gli immigrati dopo la pubertà non raggiungono mai
la stessa padronanza linguistica rispetto a chi arriva da bambino

l’ipotesi di Chomsky viene confermata perchè i neonati con età inferiore a 6 mesi sono
capaci di distinguere tra i fonemi di tutte le lingue e se imparassero soltanto tramite
imitazione allora dovrebbero distinguere solo i fonemi della lingua madre
-> la teoria innatista è anche congruente con l’osservazione che i bimbi sordi alla nascita
producono la lallazione come un bimbo con udito normale

spiegazione interazionista e ruolo dell’ambiente


l’ipotesi innatista è corretta ma ha bisogno di una spiegazione del processo mediante il
quale c’è la predisposizione innata tra linguaggio ed esperienza ambientale
->​ ipotesi interazionista sottolinea che non serve solo il LAD ma anche il LASS ovvero il
sistema di supporto all’acquisizione del linguaggio
->​ in tutte le culture gli adulti usano linguaggio molto semplificato x i bimbi piccoli ed è un
linguaggio che viene definito mammese:
. scandiscono parole con maggiore chiarezza
. usano tono voce + musicale
. frasi riferite a circostanza concrete immediate
. ripetono + volte le parole impo del discorso
. ampio uso gestualità
(studi condotti su bimbi adottati alla nascita hanno dimostrato che la velocità dello sviluppo
del linguaggio presenta una + forte correlazione tra abilità verbali delle madri biologiche
rispetto alle madri adottive ma nelle madri adottive è molto importante il fattore ambiente,
infatti madri adottive che tendevano a rispondere verbalmente alle prime vocalizzazioni
sviluppano il linguaggio + velocemente rispetto ai bimbi con madri adottive che mostravano -
responsabilità verbale)

preferenza x stimoli nuovi e desiderio di controllo


il bambino dimostra sin da piccolo di essere in grado di rispondere ad una vasta gamma di
stimoli esterni (es ruotare la testa nella direzione del suono etc) le modalità con cui i bimbi
rispondono agli stimoli esterni non sono casuali ma sembrano essere predisposti
all'apprendimento , esperimenti hanno dimostrato che i bimbi fissano uno stimolo nuovo +
intensamente all’inizio per poi mostrare meno attenzione _ ​fenomeno dell’assuefazione
oltre a preferire oggetti nuovi il bambino mostra interesse x oggetti che riesce a controllare
(es giocattoli che potevano azionare loro rispetto a quelli con batteria)
bambino esploratore
3 / 4 mesi​ bimbi mettono in bocca qualsiasi, cosa loro modo x esplorare l’ambiente
5/ 6 mesi​ bimbi esaminano e manipolano gli oggetti in modo sofisticato - ​“esame
dell’oggetto”​ = tenere oggetto davanti agli occhi, girare da lato a lato, sfrega , schiaccia etc
l’esame dell’oggetto serve x apprendere ogni proprietà dell’oggetto (Es se ha batterie, lucine
etc) l’esame dell’oggetto non ha bisogno di addestramento specifico ma si verifica in tutte le
culture
6 mesi​ bimbo imita quello che vede compiere dall’adulto , e iniziano con il gaze following
(inseguimento dello sguardo) che è molto utile x imparare il nome degli oggetti che il
genitore sta guardando
quando i bimbi iniziano a gattonare​ mostrano comportamento di riferimento sociale, ovvero
utilizzano le espressioni emotive degli adulti come indizi circa la sicurezza delle proprie
azioni

conoscenza dei principi fisici​ (nei bambini si sviluppa in età molto precoce)
tutte le persone condividono l’idea sulla natura fisica del mondo, noi sappiamo che un
oggetto continua ad esistere anche quando scompare dalla ns vista
secondo i filosofi empiristi i bimbi acquisiscono questa conoscenza dei principi fisici in
maniera graduale grazie all’esperienza
filosofi innatisti ritengono che questa conoscenza sia innata in quanto fondamentale x la
percezione ed il pensiero e propedeutica x altri apprendimenti futuri

PIAGET ​- gioco del nascondiglio semplice (dove bimbo deve trovare il giocattolo nascosto
sotto il pezzo di stoffa) grazie ai suoi esperimenti si è arrivata alla conclusione che i bimbi
hanno difficoltà a trovare l’oggetto nascosto sotto la stoffa non per la scarsa conoscenza dei
principi fisici della permanenza dell’oggetto ma per le scarse abilità dei bimbi sotto ai 5 mesi
nel programmare e coordinare i movimenti di braccia mani necessari x recuperare oggetti
_________________________
secondo piaget lo sviluppo mentale deriva dalle azioni compiute dal bimbo sull’ambiente
fisico che lo circonda nei giochi infatti i bimbi cercano sempre di capire cosa possono fare gli
oggetti, nella concezione di piaget uno schema non va considerato come una
rappresentazione mentale che riunisce tutto ciò che un individuo conosce su una
determinata categoria di oggetti ma deve contestualizzare una rappresentazione mentale di
un azione che il bimbo può eseguire sull’oggetto
sviluppo secondo piaget si basa su 2 processi:
assimilazione​ (nuova esperienza viene incorporata in schemi preesistenti)
accomodamento​ (ampliare o modificare schemi mentali in modo da includere il nuovo
sviluppo)
lo sviluppo si snoda in 4 stadi correlati con l’età del bambino, ogni stadio deve essere
superato prima di affrontare il successivo:
1 stadio senso motorio (nascita fino 2 anni)​ schemi senso motori primitivi, bimbo agisce su
oggetti presenti es succhia, scuote , vatte
2 stadio preoperatorio (2 7 Anni)​ bimbo usa schemi come simboli per rappresentare gli
oggetti anche in loro assenza, nasce il gioco simbolico es una padella diventa chitarra
3 stadio operatorio concreto ( 7 12 anni)​ bimbi iniziano a pensare alle conseguenze
reversibili delle proprie azioni
4 stadio operatorio formale ( 12 anni in poi)​ rappresentazione principi astratti che si possono
applicare a diversi oggetti, sostanze situazioni

teoria di vygotskij - sviluppo cognitivo


sia vygotsky che piaget condividono l’idea che la forza dello sviluppo cognitivo sia
l’interazione del bimbo con l’ambiente.
piaget​ sottolinea l’impo dell’interazione con l'ambiente fisico
vygotsky​ sottolinea l’impo dell’ambiente sociale, nel quale lo sviluppo cognitivo è frutto
dell'interiorizzazione di simboli, conoscenze, idee e modi di pensare radicati nella cultura in
cui il bimbo nasce.

per piaget​ il linguaggio è un effetto collaterale dello sviluppo cognitivo del bimbo
per vygotsky​ il linguaggio è il fondamento per sviluppare abilità intellettive superiori , i bimbi
prima apprendono il linguaggio come mezzo x comunicare con gli altri e poi x utilizzare le
parole a livello simbolico x pensare. per vygotskij parlare da solo aiuta i bimbi a mantenere
l’attenzione concentrata e focalizzare i problemi , questo fenomeno declina vs i 7 anni
quando viene sostituito dal dialogo interiore da adulti le parole non vengono + articolare
neppure interiormente e diventano simboli mentali
le teorie di vygotskij furono confermate in questo tipo:
1 discorso a voce alta è + frequente quando il bimbo è impegnato in compiti difficili
2 bimbi risolvono i problemi + facilmente se possono pensare a voce alta
3 bimbi di prima e seconda elementare che borbottava e muovevano labbra x risolvere
problemi aritmetici nel corso dell’anno hanno un + ampio miglioramento nelle abilità
aritmetiche.

la teoria principale di vygotskij è che lo sviluppo avviene prima a livello sociale e poi
individuale
i bimbi apprendono di + collaborando con adulti o bambini + competenti = ​zona di sviluppo
prossimale

approccio dell’elaborazione delle info


la mente viene vista come un sistema di elaborazione simile al PC
modello modale mente ​le componenti fondamentali sono attenzione, memoria lavoro,
memoria lungo termine
la memoria semantica ed epistemologica sono cruciali x l'acquisizione del vocabolario - la
prima dimostrazione si ha intorno ai​ 10 12 mes​i quindi i bambini iniziano a produrre parole
come mamma papà
intorno ai 20 24 mesi​ i bimbi cominciano a fare commenti su cose accadute qualche ora
prima
3 4 anni​ cominciano a dare risposte affidabili a domande su loro esperienze passate
le ricerche dimostrano che la capacità di formare ricordi a lungo termine nella memo
episodica aumenta in modo graduale durante l’infanzia ed è legata alla maturazione del
cervello
anche la quantità di info verbali o visive che un soggetto è in grado di tenere nel circuito
fonologico aumenta durante l’infanzia x raggiungere il massimo livello ai 15 anni
l’aumento dello span nella memo lavoro è collegata all’aumento di velocità di elaborazione
delle info.

bambini spiegano il comportamento in termini mentali


x pieno sviluppo proprie potenzialità l’uomo deve imparare a conoscere il mondo fisico ma
anche il mondo sociale che lo circonda, la maggior parte delle persone dedica + tempo a
cercare di capire le persone che gli oggetti inanimati
david premack​ - ipotesi che da età molto precoce i bimbi distinguono 2 entità fisiche / quelle
che si muovono da sole e quelle che non possono farlo e attribuiscono proprietà
psicologiche alle prime ma non alle seconde.
a partire da 2 / 3 anni i bimbi descrivono i comportamenti delle persone in termini di costrutti
mentali, tipo percezioni, emozioni , desideri (es una persona che piange è triste) e bimbi di 2
anni possono comprendere che le altre persone possono avere desideri diversi dal loro -
alcuni studi hanno evidenziato che i bimbi di soli 12 mesi possono mostrare una buona
comprensione degli stati mentali delle altre persone

gli adulti sono consapevoli che le credenze possono essere errate (false credenze)
i bimbi di 2 / 3 anni possono comprendere gli stati emotivi e desideri delle persone ma
raramente spiegano il loro comportamento in termini di credenze (le false credenze x i
bambini riguardano sia quelle fatte dagli altri che le proprie)

gioco di finzione e autismo


i bimbi di 3 anni hanno difficoltà a capire la falsa credenza ma capiscono la finzione - che è
un elemento fondamentale nel gioco
Alan Leslie -​ ritiene che la finzione e falsa credenza siano molto simili fra di loro in quanto
entrambi implicano concetti mentali che non corrispondono alla realtà
i meccanismi cognitivi e cerebrali che consentono il gioco di finzione sono evoluti perché
forniscono le basi x comprendere gli stati mentali non corrispondenti alla realtà come nelle
false credenze, quindi, un bimbo che è in grado di comprendere che la finzione è diversa
dalla realtà ha acquisito i fondamentali x capire che le convinzioni delle persone non
corrispondono sempre al vero
ricerche hanno trovato che bimbi che vicono con fratelli + grandi superano i test di falsa
credenza con + facilità rispetto a chi non ha fratelli maggiori questo perchè il gioco sociale e
di finzione facilita la comprensione della falsa credenza (Es sbang! sei morto - e bimbo cade
a terra come morto)

Bimbi autistici ->​ l’autismo è un disturbo congenito che può avere origine genetica o
derivare da lesioni cerebrali avvenute nella fase prenatale, i sintomi + rilevanti:
- gravi deficit interazione sociale e acquisizione del linguaggio
- tendenza a compiere azioni ripetitive
- mancanza di interesse x stimoli esterni
- difficoltà a sostenere un contatto visivo prolungato e/o seguire lo sguardo dell’adulto
- sincronizzare espressioni emotive con quelle di 1 altra persona
- (in sintonia con la teoria di leslie) prestazioni basse in test di falsa credenza
- bimbi autistici non mostrano gioco di finzione, capiscono le proprietà fisiche degli
oggetti ma non sono in gradi di trasformarle in altri oggetti
test hanno dimostrato che bimbi di 12 autistici hanno avuto risultati peggiori rispetto a bimbi
sani di soli 4 anni

concetto di attaccamento
tutta la durata della ns esistenza siamo immersi in una rete di relazioni che sostengono e
arricchiscono la ns vita
la natura delle relazioni varia a seconda del periodo.
“sviluppo sociale”​ - continuo trasformarsi della qualità delle ns relazioni con gli altri nel corso
della vita.
fasi:
prima infanzia​ ​_ dipendere dal caregiver
seconda infanzia​_ iniziamo ad imparare le norme della società in cui viviamo
adolescenza​ aspetto romantico
età adulta_​ prendiamo cura di altri esseri umani e contribuiamo con il lavoro alla vita della
società

verso la metà del XX secolo ​erickson propose la teoria dello sviluppo sociale​, secondo cui
ogni stadio della ns vita sarebbe associato ad uno specifico problema o insieme di problemi
che devono essere risolti attraverso l’interazione con altre persone, questa teoria assume
che le modalità con cui una persona risolve i problemi influenzeranno in maniera decisiva il
modo in cui ella affronterà gli stadi successivi
es problema principale nella prima infanzia secondo erikson è lo sviluppo in senso di fiducia,
ovvero il sentimento di sicurezza nel fare affidamento su altre persone.

BOWLBY​ - propose una teoria evoluzionistica dello sviluppo infantile, secondo cui lo
stabilirsi del legame emotivo tra bimbo e adulto che lo accudisce sarebbe basato su un
complesso di tendenze innate presenti in entrambi i soggetti della relazione,
i comportamenti innati sono:
- il pianto​ con cui i bimbi segnalano disagio
- il bisogno di​ intervenire​ dall’adulto
- sorriso​ e suoni di gioia prodotti dal bimbo
anche se per i primi anni di vita i bimbi sono dipendenti dagli adulti il loro ruolo non è del
tutto passivo, perchè secondo bowlby i bambini nascono dotati di predisposizioni biologiche
che gli permettono di riconoscere i loro caregiver e indurli a fornire cure costanti.
3 mesi i bimbi sanno manifestare tramite espressioni facciali emozioni come rabbia tristezza
gioia e grazie a questo i bimbi sono parte attiva nel processo di costruzione del legame
emozionale che unisce il caregiver a lui - termine che bolwby definisce ATTACCAMENTO

studi di harlow e teoria evoluzionistica di bowlby


harlow​ - avviò programma finalizzato allo studio dell’attaccamento in piccoli macaco rhesus
che faceva crescere in isolamento sia dalla madre che dalle altre scimmie (​esperimento
madre di latta che dava latte / madre di pezza che però non dava latte)
l’esperimento era essenziale x due motivi:
1​ determinare se i piccoli macaco avrebbero sviluppato una forma di attaccamento vs l’uno o
altro tipo di madre
2​ verificare quale caratteristica era + efficace nell’indurre l’attaccamento, se il biberon o la
stoffa morbida
il risultato fu che tutti i macaco preferivano la madre morbida rispetto a quella che dava da
mangiare
il lavoro di harlow dimostrò l'importanza dell’attaccamento durante l’infanzia che le madri
quindi non assolve solo il ruolo di nutrire i piccoli ma anche il conforto fisico.
bowlby fu influenzato dalle ricerche di harlow che riscontrò come i bimbi da 8 mesi a 3 anni
erano molto simili ai macaco (Es madri lasciano soli i bimbi, segni di angoscia, segni di gioia
quando genitore torna etc)
secondo Bolwby quindi l’attaccamento deve essere considerato come un fenomeno
universale della specie umana che deriva da meccanismi biologici che si sono evoluti x
selezione naturale
quando sono fuori dal controllo del caregiver i bimbi sono potenzialmente esposti a pericoli, i
bimbi che affrettavano il ritorno dalla madre piangendo potrebbero avere maggiori
probabilità di sopravvivere, rispetto a quei piccoli che si mostrano incuranti del fatto che la
madre fosse presente o meno.
il comportamento di attaccamento si rafforza tra i 6 e 8 mesi di età dove il bambino inizia a
muoversi da soli e quindi c’è maggiore probabilità di incontrare pericoli, la pulsione
nell'esplorare deve essere controbilanciata.
infatti l’acquisizione della capacità di spostarsi da soli deve andare alla pari con lo sviluppo
sociale (fondamentale lo sguardo con il caregiver)

strange situation e attaccamento sicuro


mary ainsworth ​e la procedura della ​strange situation​ (esperimento del bimbo lasciato
prima con madre, poi con estraneo e poi da solo) mary ainsworth distingue tre modelli di
attaccamento:
sicuro​ - bimbo esplora con sicurezza la stanza in presenza della madre , si agita e
diminuisce i comportamenti esplorativi in assenza di lei, al suo ritorno è felice //
l'attaccamento sicuro dipende da un complesso di comportamenti della madre indicati con
termine “cure sensibili” - sensitive care. le madri danno un costante contatto fisico
confortante, rispondono con prontezza ai segnali di malessere e stabiliscono una buona
sincronia emotiva. l’attaccamento sicuro mostra effetti positivi e duraturi nelle fasi
successivo dello sviluppo, secondo la teoria di Bowlby il modello operativo interno influenza
tutte le altre relazioni nel corso della vita. infatti studi hanno evidenziato che i bimbi con
attaccamenti sicuro sono + sicuri di sé, stabili, e socievoli
evitante ​- bimbo evita la madre, si comporta con freddezza e non mostra gioia al ritorno
ansioso​- bimbo piange e si agita anche con i tentativi della madre di confortarlo
il 70% dei bambini nordamericani tra 12 / 24 mesi mostrano attaccamento sicuro e 20%
attaccamento evitante 10% attaccamento ansioso

attaccamento, genetica e qualità cure nidi infanzia


studi hanno dimostrato che la relazione tra qualità delle cure parentali e qualità
dell’attaccamento dipende dalla costruzione genetica del bimbo.
le differenze sono state riscontrate in bimbi che hanno un gene coinvolto nell’utilizzo del
neurotrasmettitore serotonina nel cervello (gene 5-HTTLLPR) il gene ha 2 forme, una breve
detta S e una lunga detta L . ricerche dimostrano che i bambini LL ovvero omozigoti
presentano un maggiore assorbimento di serotonina da parte dei neuroni cerebrali e sono
meno vulnerabili alle esperienze negative
(esperimento di Barry su qualità delle cure fornite da genitori a bambini quando avevano 7
mesi, gli autori hanno riscontrato che i bimbi con genotipo SS o SL l’attaccamento
aumentava in funzione della sensibilità della madre e nei bambini LL non vi era alcun effetto,
mostravano un attaccamento sicuro a prescindere dalla madre.)
l’attaccamento sicuro si può sviluppare anche vs padre, fratello, nonno , assistenti infanzia
(negli USA 80% dei bimbi viene affidata alle strutture d’infanzia)
le cure fornite dai nidi sono di alta qualità se:
1​ bimbo viene accudito ogni giorno da stesse persone
2​ assistenti sono persone affettuose, sensibili
3 ​attività proposte al bimbo sono interessate e appropriate al livello di sviluppo
maggiore è la qualità delle cure fornite ai bimbi di 2 3 anni migliore sarà il loro adattamento
nelle fasi successive della socializzazione, inoltre le cure prestate nei nidi non interferiscono
con la capacità del bimbo di sviluppare un attaccamento vs i caregiver

differenze interculturali nel mondo x accudire bimbi:


- cultura occidentale e nordamericana tendono ad essere indulgenti nel soddisfare
bisogni bimbo
- cultura occidentale i bimbi dormono da soli sin da molto piccoli
- su 90 culture studiate è costume che i piccoli dormano nella stanza e letto con madre
almeno fino a 2 3 anni di età
test madri di etnia maya e madri statunitensi ha rilevato che:
MAYA​: Bimbi dormivano con loro per l’effetto rassicurante del contatto fisico
USA​ : si preoccupano che dormendo con i piccoli essi prendano un abitudine difficile da
togliere
MAYA​ : consideravano la notte come momento di unione della famiglia
USA​: notte come momento intimità marito

Cultura occidentale dove i bimbi vengono abituati da subito a dormire da soli nasce l'elevato
bisogno di attaccamento verso oggetti inanimati (es orsacchiotto) , è possibile che x
alleviare le paure notturne il bimbo usi un oggetto morbido e rassicurante, come le
scimmiette di harlow

condiscendenza, dipendenza, interdipendenza


konner​ studia la ​popolazione kung sun​ che vivono nel deserto africano del Kalahari x vedere
come i bimbi vengono accuditi nella società cacciatore/raccoglitore
bimbo vive il primo anno di vita attaccato alla madre, di notte e di giorno dove viene
spostato sul fianco e viene allattato quando il bimbo ha voglia , se il bimbo non è con la
madre passa nelle braccia di altre persone che lo cullano baciano e giocano con lui.
nelle culture cacciatori c’è sempre un elevato livello di condiscendenza e accudimento .
popolazione efe​ i bimbi sono in contatto fisico con madre x metà giornata, l’altra metà
giornata vengono accuditi da sorelle. zii etc i bambini vengono allattati ogni volta che lo
desiderano anche da madri diverse dal naturale
coinvolgimento del padre è inferiore tranne nelle società di cacciatori.
gli psicologi ritengono che il livello di condiscendenza vs i bimbi possa far aumentare le loro
richieste e impedire che imparino ad affrontare le frustrazioni.
i bambini Kung sono + collaborativi e coraggiosi rispetto a bimbi occidentali (​esperimento
bimbi 4 anni Kung e inglesi, bimbi kung + coraggiosi e cercavano meno lo sguardo madre)

fondamenti comportamentali della moralità


man mano che crescono i bimbi acquisiscono una sempre maggiore capacità di movimento
erikson​ parla del periodo che va da 2 a 12 anni che lo divide in 3 stadi dove il bimbo
acquisisce a​utonomia, iniziativa ed industriosità
il modo in cui i caregiver rispondono ad azioni dei bimbi e il modo in cui risolvono i conflitti
influenza in maniera determinante lo sviluppo sociale del bimbo (una persona si può definire
sana se risponde in modo appropriato ai bisogni degli altri senza sacrificare se stessa)
ricerche hanno confermato che è importante il feedback dei genitori . vs fine primo anno di
vita i bimbi cominciano a dare oggetti agli adulti anche estranei e a divertirsi con giochi di
dare e prendere.
l’atto del dare è stato osservato in tutte le società umane, anche quelle di cacciatori-
raccoglitori , ed è considerata una tappa fondamentale nello sviluppo del bambino in quanto
in questi popoli la condivisione del cibo è indispensabile x la sopravvivenza
i bimbi piccoli, oltre all’atto di dare trovano piacere anche nell’atto di aiutare adulti (Es bimbi
fra i 18 30 mesi che aiutano la mamma in faccende domestiche)

empatia - senso di colpa


empatia=​ capacità di sentire e provare le stesse emozioni che un'altra persona sta
provando
(bambini di 2 o 3 gg manifestano comportamenti di pianto riflesso e segni di disagio al pianto
di un altro bimbo)
(bimbo di 6 mesi piagnucolano se un altro bimbo sta piangendo)
inizialmente il disagio provato dal bimbo in risposta alla sofferenza altrui è una forma di
empatia egocentrica, il bimbo cerca conforto x se + che per l’altra persona. i bambini si
trovano a vivere spesso la situazione in cui loro devono essere confortati x cui hanno molte
+ opportunità x osservare questi comportamenti ed imparare (​Es mamma che è triste bimbo
che la consola)
i bimbi che hanno ricevuto cure + sensibili dai genitori hanno un attaccamento + sicuro e
sono propensi ad aiutare gli altri e mostrare comportamenti empatici
vs 2 / 3 anni i bambini mostrano spesso comportamenti egoistici e di sfida vs l’autorità, un
passaggio evolutivo fondamentale x temperare i comportamenti egoistici è la graduale
comparsa del​ senso di colpa= s​ entimento negativo derivante da interazioni problematiche
tra bimbo e suoi caregiver
senso di colpa basato sull’ansia​ = che può essere dannoso x lo sviluppo
senso di colpa basato su empatia ​= che può essere costruttivo x lo sviluppo . esso emerge
sulla capacità di sentire empaticamente abbinato alla crescente comprensione della
relazione tra le proprie azioni ed i sentimenti degli altri. (gli studi indicano che i bimbi che
mostrano un senso di colpa quando fanno qualcosa di sbagliato ha una correlazione positiva
con lo stile genitoriale sensibile e un attaccamento sicuro)
disciplina e stili genitoriali
disciplina​ è l’insieme dei metodi di cui il caregiver si serve x correggere il comportamento
sbagliato del bimbo
hoffman​ classifica i metodi adottati dai genitori x imporre la disciplina in 3 tipologie:
1 INDUZIONE ​- utilizzo del ragionamento verbale x indurre il bimbo a riflettere sulle possibili
conseguenze negative delle sue azioni e ad assumere il punto di vista delle altre persone.
questo metodo fa leva sulla capacità del bambino di provare il senso di colpa basato
sull’empatia, l’induzione aiuta il bimbo a sviluppare un suo personale insieme di principi
morali

2 AFFERMAZIONE DEL POTERE​- frequente ricorso da parte del genitore alla forza fisica o
a punizioni e ricompense x controllare il comportamento del bimbo, questo metodo può
avere effetti dannosi in quanto concentra l’attenzione del bimbo sulla punizione o sulla
ricompensa piuttosto che sulle ragioni che rendono un comportamento sbagliato, infatti un
bimbo educato in questo modo può comportarsi bene solo quando qualcuno può notarlo e
ricompensarlo

3 RIFIUTO DELL’AFFETTO​ - attraverso il quale il genitore esprime disapprovazione nei


confronti del bimbo, la disapprovazione può essere verbale o azioni es ignorare il bimbo.
questo stile può evocare nel bimbo emozioni negative le quali interferiscono con la capacità
di provare empatia e utilizzare questa esperienza x la propria crescita morale.
le emozioni negative possono indebolire la relazione genitore-figlio, e provocare ulteriori
comportamenti sbagliati.

baumrind​ analizzò il comportamento dei bimbi piccoli a casa e asilo e valutò lo stile
educativo dei genitori:
- stile autoritario -​ punizioni e forza fisica come mezzi x controllare il comportamento
dei figli
- stile autorevole​ - uso dell’induzione e da molta impo al fatto che i figli apprendano
dei principi morali di base
- stile permissivo​ - è eccessivamente tollerante vs comportamento sbagliato dei figli
ed è incapace di imporre la disciplina
i figli di genitori autorevoli presentano comportamenti + positivi e cooperativi rispetto agli
altri stili educativi

attaccamento, genetica e qualità delle cure nei nidi d’infanzia


i genitori hanno un ruolo importante nello sviluppo sociale, ma altrettanto importanti sono i
coetanei, i bimbi di età superiore a 4/ 5 anni trascorrono molte ore con altri bimbi + che con
adulti. il centro dell’attenzione del bimbo sono proprio i coetanei; i bambini giocano ogni volta
che ne hanno la possibilità ed il gioco presenta forme e caratteristiche universali.
i bimbi giocano con coetanei dello stesso sesso e i bimbi sviluppano le abilità e
atteggiamenti specifici del loro genere nella cultura di appartenenza.
il gioco dei bimbi è simile a quello dei mammiferi: con il rincorrersi e giocare a prendersi
sviluppano la resistenza fisica. far finta di accudire un piccolo , fare la lotta, e creare con le
mani attraverso giochi in cui si costruisce qualcosa sono altri elementi di gioco dei
bambini/e perché si impratichisce l’uso del linguaggio e l’immaginazione tramite i giochi di
finzione.

in uno studio di ​Fry è​ stato dimostrato che il gioco infantile riflette i valori e abilità della
specifica cultura di appartenenza
- nelle culture in cui bimbi hanno possibilità di osservare gli adulti e svolgere le attività
necessarie al sostentamento i giochi si concentreranno maggiormente su queste
attività
- nei villaggi in cui i bimbi potevano osservare i genitori arrivare alle mani durante una
lite o parlavano di sparatorie la frequenza dei giochi di lotta nei bimbi era tripla
rispetto ad altre culture
il gioco serve anche ad acquisire una comprensione + profonda delle regole e dei ruoli
sociali.
per ​PIAGET​ - il gioco è un fattore fondamentale x lo sviluppo morale del bimbo, in assenza
degli adulti i bimbi risolvono fra di loro le dispute ed arrivano a concepire delle regole di
comportamento basate sulla razionalità piuttosto che sull’autorità (​Ann Kruger trovò che i
bimbi compivano maggiori progressi nel ragionamento morale con i propri coetanei piuttosto
che con i genitori)
per ​VYGOTSKIJ​- i bimbi apprendono attraverso il gioco a controllare i propri impulsi e a
rispettare regole e ruoli concordati con il gruppo, il gioco si sarebbe evoluto principalmente
come mezzo x esercitare l’autostima necessaria x attenersi alle regole sociali, il gioco dei
bimbi è definito da regole che definiscono il tipo di azioni consentite a ciascun partecipante,
ciò significa che durante il gioco i bambini devono spesso reprimere i loro impulsi spontanei
e comportarsi con le regole stabilite dal gruppo.

differenze di genere nell’interazione con i caregiver


in tutte le culture e i comportamenti dei maschi e delle femmine differiscono, nelle ricerche
psicologiche il termine​ “sesso” ​viene di solito utilizzato x riferirsi alle differenze biologiche
che distinguono maschi e femmine.
il termine ​“genere”​ fa riferimento all’intero complesso delle differenze ascrivibili a maschi e
femmine le quali sono variabili da cultura a cultura.
Margaret Mead,​ sottolinea il fatto che le differenze di genere sono fortemente influenzate
dalle differenze biologiche ed ormonali ma anche dai modelli che una determinata cultura
ha, fin da piccolissimi infatti maschi e femmine si comportano in modo molto diverso fra di
loro
❖ maschi + irritabili e meno reattivi alle voci e volti degli adulti
● maschi a 6 mesi si agitano di + e mostrano espressioni di rabbia + intense se
costretti a stare seduti sul seggiolino
➔ femmine mostrano + interesse nell’interagire con la madre e sono + pronte a
soddisfare le sue richieste
★ a 17 mesi maschi mostrano + aggressività fisica rispetto a quella delle femmine
queste differenze sono biologiche ma anche dettate dal comportamento diverso dei genitori
nei confronti del bambino/a infatti genitori si mostrano + delicati con femmine, madri hanno
interazione + stretta a conversare con femmine, sono + propensi a confortare le femmine,
ma non ci sono elementi che siano in grado di individuare differenze nel comportamento e
temperamento dei bambini.
identità genere ed effetti sul comportamento dei bambini
identità di genere influenzato dal trattamento ricevuto dai genitori e dagli adulti
già ⅘ anni bimbi hanno chiaro gli stereotipi sessuali nella loro cultura, essi sono consci di
appartenere ad uno specifico genere che resterà immutato x tutta la vita - chiamato
IDENTITÀ’ DI GENERE
una volta acquisita l’identità di genere i bambini si mostrano fortemente interessati a
proiettare all’esterno un'immagine di sè sempre + definita in termini maschili o femminili
in tutte le culture i bambini tendono a giocare con altri bimbi dello stesso sesso, questo lo si
nota già in bambini di 3 anni ma la segregazione di genere raggiunge il picco tra 8 e 11 anni
in quanto tale segregazione viene messa in ridicolo da coloro che violano la linea di
separazione tra generi (es femmine chiamate maschiaccio ma comunque tengono la
popolarità fra entrambi i sessi - mentre i maschi vengono chiamati “femminuccia” e tendono
ad essere esclusi da gruppi di coetanei )
il gruppo dei maschi è descritto come un insieme di gruppi abbastanza numerosi organizzati
secondo una gerarchia attraverso giochi di natura competitiva
gruppo delle femmine descritto come insieme di gruppi + piccoli dove i rapporti sono
improntati a maggiore intimità e predominano forme di gioco cooperative

Adolescenza come transizione mondo adulto


adolescenza è il periodo di transizione dall’infanzia all’età adulta, si hanno trasformazioni
fisiche che caratterizzano la pubertà come crescita in altezza e cambiamento organi
sessuali.
europa e nord america la pubertà inizia vs i 10 anni nelle femmine e 12 maschi, 125 anni fa
era spostata per entrambi i sessi avanti di 4 anni . il menarca (primo mestruo) compare fra
12/13 anni mentre nel XIX si verificava intorno ai 16 /17 anni
nelle società preindustriali la transazione dalla pubertà all’età adulta è celebrata con riti
iniziatici o cerimonie. nella cultura occidentale si ha il passaggio nel mondo adulto quando si
intraprende una carriera professionale o si forma una propria famiglia. l’età è molto variabile,
negli USA l’età media dei matrimonio è 28 anni. Finlandia 20/21 . in Italia nel 2015 circa il
65.4% dei giovani fra 18 e 34 anni ha dichiarato di vivere con i genitori
secondo Erikson​ l’adolescenza corrisponde allo stadio della crisi d'identità in cui l’individuo
deve abbandonare l’dentità della fancuellezza e costruire una nuova identità appropriata
all’ingresso dell’età adulta, oggi molti psicologi dello sviluppo non concordano con l’idea che
la ricerca di una propria identità debba implicare una “crisi” .
l’adolescenza viene definita come periodo di ribellione contro i genitori, studi hanno però
confermato che gli adolescenti ammirano e adorano i propri genitori, la ribellione è presente
nei mezzi adottati dai genitori allo scopo di controllare il comportamento dei ragazzi. lo
scontro con i genitori raggiunge il picco nei primi anni dell'adolescenza (coincide con i
cambiamenti fisici) e l’equilibrio viene raggiunto vs i 16/17 anni. l’adolescenza è il periodo in
cui i giovani cominciano a sviluppare un senso di indipendenza dai genitori e si rivolgono
sempre di + a coetanei x trovare supporto emotivo
un altra tendenza adolescenziale è il cercare di assomigliare il + possibile ai coetanei sia
nell’aspetto che nel comportamento, il picco si ha tra i 10/14 anni, si appartiene ad un
gruppo non tanto x scelta di conformismo ma per interessi e comportamenti simili ai propri;
gli anni dell’adolescenza sono quelli dove i genitori sono + preoccupati di possibili effetti
negativi dovuti alla pressione esercitata dai coetanei sui propri figli; cosa non sentita in cina
che anzi il coetaneo è visto positivamente e in america dove l’azione di incitamento da parte
dei coetanei scolasticamente parlato non esiste

incremento dei comportamenti delinquenziali negli adolescenti


la probabilità di mettere in atto un comportamento pericolo è maggiore durante
l’adolescenza, si ha un picco tra i 15 e 25 anni ed è + marcata tra adolescenti maschi
rispetto alle femmine, le cause secondo alcuni studiosi sono:
- adolescenti hanno il mito dell’invulnerabilità
- sono sempre a caccia di sensazioni come l’adrenalina che si nasconde dietro fare
qualcosa di pericoloso
- presentano una maggiore irritabilità o aggressività quindi sono + facile preda di
cadere nelle provocazioni
- presentano una immaturità dei centri di controllo inibitori situati nel lobo frontale

non ci si spiega perché questi comportamenti pericolosi non siano stati eliminati dalla
selezione naturale. esistono 2 ipotesi:
Ipotesi di Terrie Moffitt :
l’alto tasso di delinquenza tra adolescenti è un effetto collaterale dell’inizio precoce della
pubertà (effetto tipico delle civiltà industrializzate) e dell’ingresso ritardato nel mondo degli
adulti, la pubertà rende biologicamente adulte le persone ed i giovani si sentono motivati ad
entrare nel mondo degli adulti in qualunque modo abbiano la possibilità di farlo, con sesso,
droga etc. la teoria di moffit è sensata ma non fornisce una spiegazione x quelle attività
rischiose come saltare abusivamente sui tetti dei treni nelle mentro americane) che non
hanno affatto carattere di azioni di adulti ma che spesso vengono messe in pratica da
adolescenti.
ipotesi di Judith Harris
gli adolescenti si impegnano in attività criminali o rischio x affermare la loro estraneità al
mondo degli adulti, piuttosto che unirsi ad esso. quello che interessa ai ragazzi non è
l’accettazione da parte degli adulti quanto invece quella dei coetanei. la teoria della harris
non può dare risposta al perché i giovani maschi tendano a compiere azioni spericolate
ipotesi di Wilson e Daly
hanno proposto la teoria “sindrome del giovane maschio” e si basa sulla contestualizzazione
che nei mammiferi il numero di figli generati dai maschi è connesso con lo status sociale, i
maschi che si esposero a rischi maggiori x raggiungere uno stato elevato abbiano generato
in media + figli rispetto a coloro che non lo fecero, (nella società primitiva di
cacciatore/raccoglitore la volontà di assumersi rischi maggiori durante caccia etc potrebbe
aver rappresentato un tratto di speciale valore in grado di conferire ai maschi uno status
speciale con + facile accesso alle femmine) quindi atti spericolati o violenti non sono altro
che un modo degli adolescenti di mostrare il proprio coraggio e valore alle donne.
ann campbell ritiene che è lo stesso anche nelle ragazze che a volte arrivano alle mani in
risposta a pettegolezzi o dicerie che potrebbero infrangere la loro reputazione

cap 45: sviluppo morale e sessualità durante adolescenza


l’adolescenza è una fase di rapida crescita, gli adolescenti sviluppano un immagine di sè in
termini morali alla quale conformare il proprio ocmportamento da adulti.
modello di L. KOHLBERG il suo metodo consistenva del proporre ai soggetti storie
incentrate su ipotetici dilemmi morali e nel chiedere il loro giudizio su cosa il prottagonista
avrebbe fatto e perchè-

Potrebbero piacerti anche