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Dalton, 1808)
❑ La materia è costituita da particelle estremamente piccole e indivisibili,
dette atomi (dal greco àtomos, ‘non tagliabile’) – concetto già espresso
dal filosofo greco Leucippo, V secolo a.C., e dal suo allievo Democrito,
ca. 460-360 a.C. (idea dell’atomismo)
❑ Esistono atomi di diversa natura, aventi massa e proprietà distinte, detti
elementi.
❑ Tutti gli atomi di un dato elemento sono identici, hanno uguale massa e
proprietà.
❑ Un composto è una precisa combinazione di atomi di due o più
elementi, ovvero in un dato composto il numero relativo e la specie degli
atomi sono costanti (Legge delle proporzioni definite; J. Proust, 1799 e
Legge delle proporzioni multiple; J. Dalton, 1803).
❑ Nel corso delle reazioni chimiche gli atomi non si creano né si
distruggono, bensì cambiano solamente la disposizione relativa nello
spazio, formando sostanze diverse da quelle iniziali (Legge della
conservazione della massa; Lavoisier).
❑ Le reazioni chimiche non mutano un elemento in un altro.
La Struttura Atomica: Esperimenti di J.J. Thompson (1897)
Applicando una differenza di
potenziale tra due elettrodi
all’estremità di un tubo
contenente un gas si sviluppava
luminosità che Thompson
ipotizzò fosse provocata
dall’interazione tra la sostanza
contenuta nel tubo e un fascio di
particelle (raggio catodico)
cariche negativamente (elettroni)
emesso dal catodo e diretto verso
l’anodo.
In assenza di perturbazioni esterne, il fascio descrive una linea retta, mentre in
presenza di un campo elettrico o magnetico veniva deflesso verso il polo positivo.
Thompson desunse il rapporto e/m (pari a -1.76·1011 C/kg) dell’elettrone, che è
indipendente dal tipo di metallo degli elettrodi e di gas nel tubo. Il risultato fece
supporre che tali particelle cariche “universali” (elettroni) fossero presenti in
tutti i tipi di materia e, dunque, negli atomi di tutti gli elementi.
La Struttura Atomica: Esperimenti di R.A. Millikan (1909)
Be + He2+ → C + n
❑ Effetto fotoelettrico
Onde Elettromagnetiche
variazioni del
campo magnetico
idrogeno neon
Elementi in fase gassosa Separando le componenti della
se sottoposti ad una radiazione emessa da un elemento in
scarica elettrica di un fase gassosa (H e Ne) si ottiene uno
opportuno potenziale, spettro a righe (non spiegabile con la
emettono radiazione di fisica classica)
lunghezza d’onda diversa
Spettri di Assorbimento Atomico
si ottengono facendo
passare una radiazione
bianca attraverso un
campione gassoso
Serie di Balmer
1 1 1
= RH 2 − 2 (n1 ed n2 interi; n2 > n1)
l n
1 n2
Teoria classica
Intensità
h
mvr = n
2
mvr = momento angolare
m = massa elettrone
v = velocità elettrone
r = raggio orbita
h = costante di Plank
n = numero intero positivo (numero quantico principale)
Il Modello Atomico di Bohr: il raggio dell’orbita
e 0 n 2h 2
r= con n = 1, 2, 3, ...
mZe 2
per n =1 r = 0.529 Å = a0
a0 è il raggio della prima orbita di Bohr
In generale: r = n2a0
mZ 2 e 4
E=− con n = 1, 2, 3, ...
8e 02 n 2h 2
(n = numero quantico principale)
n r (Å) E (eV)
1 0.529 -13.6 Transizioni tra i livelli energetici
2 2.116 -3.4 dell’atomo di idrogeno
3 4.761 -1.5
4 8.464 -0.8
Serie di Balmer
… commenti al modello atomico di Bohr …
Lo Spin Elettronico
ms = + 1/2 ms = - 1/2
Il dualismo onda-particella, L. de Broglie, 1924
h
l=
mv
Per oggetti pesanti, es. una palla con m = 200 g e v = 30 m/s:
l d
=
Ampiezza dell’onda in ogni punto 2 n
dello spazio dipende dal tempo: il
massimo si sposta lungo la
direzione di propagazione.
In due istanti successivi si trova a
distanze diverse dall’origine.
Onda stazionaria circolare:
2r = nl
(n = 5) (n = 6)
stato fondamentale:
Stato a energia minima, caratterizzato dalla terna di numeri quantici (n,
l, m) = (1, 0, 0)
stato eccitato:
qualsiasi altro stato diverso da quello fondamentale, ad energia
superiore, caratterizzato da altre terne di numeri quantici
n=1→∞ l = 0 → (n-1) m = -l → +l
… alcune considerazioni: