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Prof.

Michele Di Foggia
Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie
michele.difoggia2@unibo.it

CHIMICA E BIOCHIMICA
GENERALE
(modulo 1: chimica)
Tavola Periodica
TAVOLA PERIODICA

Fu elaborata quasi contemporaneamente da Mendeleev e


Meyer alla fine del 1800.

I due scoprirono che alcuni elementi avevano caratteristiche


chimiche simili e tentarono di ordinarli con un senso compiuto,
considerando il loro numero atomico e quindi il loro numero di
elettroni.

Immagine tratta da wannapik.com Immagini tratta da wikipedia.org


TAVOLA PERIODICA

1 18
2 13 14 15 16 17

(Immagine da Wikimedia commons)


TAVOLA PERIODICA

Sul sito: http://www.webelements.com/ potete trovare una tavola


periodica interattiva, con le principali caratteristiche degli
elementi.
DISPOSIZIONE DEGLI ELEMENTI NELLA
TAVOLA PERIODICA

Metalli di transizione

Metalli di transizione interna/terre rare


ELETTRONI DI VALENZA

• Al numero atomico, Z, corrisponde il numero di elettroni.

• La legge periodica moderna afferma che le proprietà chimiche e


fisiche degli elementi sono funzioni periodiche dei loro numeri
atomici.

• Più tardi si è scoperto che le proprietà degli elementi variano in


funzione del numero di elettroni esterni, chiamati anche
elettroni di valenza.
INFORMAZIONI FORNITE DALLA TAVOLA
PERIODICA
Massa atomica
Numero atomico
1, -1 Numeri di
ossidazione

Configurazione elettronica

Idrogeno Nome

Oltre al simbolo dell’elemento (qui H = idrogeno), nella tavola


periodica sono indicati:
A = massa atomica (o peso atomico): somma protoni +
neutroni,
Z = numero atomico: protoni (e elettroni) dell’atomo,
gli stati di ossidazione (valenza),ecc.
(Immagine da Wikimedia commons)
INFORMAZIONI FORNITE DALLA TAVOLA
PERIODICA
1. Nome e simbolo dell’elemento;
2. Numero atomico dell’elemento e sua massa atomica;
3. Configurazione elettronica (ci interessa normalmente la
configurazione elettronica esterna, o di valenza);
4. Numeri di ossidazione: importanti per poter stabilire la
formula dei composti che l’elemento può formare;
5. Il tipo di “reattività” dell’elemento;
6. Elettronegatività, ecc.
TAVOLA PERIODICA

• La tavola periodica è formata da 8 gruppi (o famiglie) maggiori,


che corrispondono al riempimento degli orbitali s e p (8
elettroni), aventi livelli con n man mano crescente. Si chiamano
anche elementi caratteristici.
• Abbiamo poi gli elementi di transizione, in cui vengono
riempiti gli orbitali d, quando sono presenti (cioè dal livello con
n = 3 in poi).
• Infine possiamo vedere, separati, il gruppo dei lantanidi e degli
attinidi in cui gli elettroni occupano gli orbitali f.
• Analizzeremo gli elementi caratteristici della tavola periodica,
lasciando da parte il primo periodo, che è formato da 2 soli
elementi (H ed He).
TAVOLA PERIODICA

• Gli elementi che appartengono allo stesso periodo si trovano


lungo una riga e hanno tutti lo stesso n. Es. idrogeno (H) ed elio
(He) possiedono configurazione elettronica 1s1 e 1s2,
rispettivamente. Nel caso in cui n = 1 abbiamo solo 2 elementi,
quindi il periodo è finito.
• Gli elementi che appartengono allo stesso gruppo si trovano
lungo la stessa colonna e hanno tutti lo stesso numero di
elettroni esterni. Es. magnesio (Mg) e calcio (Ca) hanno
configurazione elettronica 1s 2 2s2 2p6 3s2 e 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 4s2,
rispettivamente. In entrambi i casi gli elettroni di valenza sono gli
ultimi due  proprietà chimiche simili.
• N.B. Gli orbitali 3d dovrebbero riempirsi prima dell’orbitale 4s ma
in realtà si trovano ad energia maggiore e quindi vengono
riempiti dopo.
GRUPPO 1: METALLI ALCALINI

• Tutti i metalli alcalini possiedono un unico


elettrone di valenza (ns1). Il loro comportamento
tipico sarà di cedere l’unico elettrone, diventando
ioni positivi o cationi.
• Possiedono la configurazione elettronica del gas
nobile che li precede più un unico elettrone
esterno.
• Sono idrogeno (H), litio (Li), sodio (Na),
potassio (K), rubidio (Rb), cesio (Cs) e francio
(Fr).
• N.B. H ha un comportamento particolare, non è
veramente un metallo alcalino.
(Immagine da Wikimedia commons)
GRUPPO 2: METALLI ALCALINO-TERROSI

• I metalli alcalino-terrosi possiedono due


elettroni di valenza (ns2) e quindi
completano un livello s. Il loro Configurazione
comportamento sarà di cedere i due elettronica
elettroni, diventando ioni con due cariche
positive.
Mg

• Sono berillio (Be), magnesio (Mg), calcio


(Ca), stronzio (Sr), bario (Ba) e radon
(Ra).
Mg = [Ne] 3s2

• N.B. si chiamano metalli tutti gli elementi


che reagendo con altri tendono a perdere
elettroni.
GRUPPO 13 (IIIA)

• Possiedono tre elettroni di valenza (ns2


np1) e quindi hanno il livello s completo e 1 Configurazione
elettrone su un orbitale p. Potranno cedere 3 elettronica
elettroni (o anche 1 solo elettrone), ma anche
metterli in comune con altri atomi. Il loro
comportamento prevalente è ancora quello B

metallico (in particolare per quanto riguarda


gli ultimi elementi della serie).
B = [He] 2s2 2p1
• Sono boro (B), alluminio (Al), gallio (Ga),
indio (In) e tallio (Tl).
GRUPPO 14 (IVA)

• Possiedono 4 elettroni esterni (ns2 np2), 2


Configurazione
in un orbitale s e 2 in orbitali p (su 2 orbitali
elettronica
diversi, con uguale E). Tendono a mettere
in comune i loro elettroni quando formano
legami. Infatti non possono né cedere 4 e -
né acquistarne 4.

• Sono carbonio (C), silicio (Si) , germanio


(Ge), stagno (Sn) e piombo (Pb).

• N.B. Scendendo lungo un gruppo le


proprietà metalliche aumentano. Infatti in
questo gruppo stagno e piombo sono
metalli, carbonio, silicio e germanio no.
C = [He] 2s2 2p2
Si = [Ne] 3s2 3p2
(Immagine da Wikimedia commons)
GRUPPO 15 (VA)

• Hanno 5 elettroni esterni (ns2 np3), 2 in un


orbitale s e 3 in orbitali p. Tendono a Configurazione
mettere in comune i loro elettroni o a elettronica
prenderne 3 per ottenere la configurazione
elettronica del gas nobile che li segue. Sono
per la maggior parte non-metalli. N

• Abbiamo: azoto (N), fosforo (P), arsenico


(As), antimonio (Sb), bismuto (Bi).
N = [He] 2s2 2p3
• Anche in questo caso, gli elementi più in
basso nella serie hanno maggior carattere
metallico.
GRUPPO 16 (VIA)

• Hanno 6 elettroni esterni (ns2 np4),


2 in un orbitale s e 4 in orbitali p.
Tendono a mettere in comune i loro
elettroni, ma soprattutto a prenderne Configurazione
elettronica
2 per ottenere la configurazione
elettronica del gas nobile che li
segue. Sono non-metalli. O

• Appartengono a questo gruppo


ossigeno (O), zolfo (S), selenio O = [He] 2s2 2p4
(Se), tellurio (Te) e polonio (Po).
GRUPPO 17 (VIIA)

• Hanno 7 elettroni esterni (ns2 np5), 2 Configurazione


in un orbitale s e 5 in orbitali p. Tendono elettronica
a prendere 1 elettrone per ottenere la
configurazione elettronica del gas nobile
che li segue e quindi a formare ioni
negativi: anioni.

• Sono decisamente non-metalli.

• Vengono chiamati alogeni.

• Sono: fluoro (F), cloro (Cl), bromo


(Br), iodio (I), astato (At).
F = [He] 2s2 2p5
(Immagine da Wikimedia commons) Cl = [Ne] 3s2 3p5
GRUPPO 18 (VIII)

• Completano gli orbitali s e p (ns2 np6):


infatti hanno 8 elettroni esterni (eccetto
He perché appartiene al primo periodo).
Si dice che hanno l’ottetto completo.
Per questa ragione non tendono a
reagire con altri elementi e vengono
chiamati gas nobili (o gas rari).

• Sono elio (He), neon (Ne), argon (Ar),


kripton (Kr), xenon (Xe) e radon (Rn).

(Immagine da Wikimedia commons)


COMPORTAMENTO METALLICO/NON
METALLICO

Atomo
neutro
perdita di elettroni acquisto di elettroni (e-)

Catione Anione
(+) (-)

Se l’elemento tende a perdere elettroni, con formazione di un


catione presenta un comportamento metallico.
Se l’elemento tende ad acquistare elettroni con formazione di
un anione ha un comportamento non-metallico.
METALLI DI TRANSIZIONE

• La parte centrale della tavola periodica è occupata dai


metalli di transizione, in cui vengono riempiti gli orbitali
d. Abbiamo 5 orbitali d in ogni periodo e quindi 10
elementi di transizione. Il comportamento di tutti questi
elementi è quello tipico dei metalli.

• N.B.: nella tavola periodica gli orbitali 3d hanno energia


lievemente maggiore rispetto agli orbitali 4s e quindi si
riempie prima l’orbitale 4s (potassio e calcio) e poi gli
orbitali 3d (da scandio a zinco). Lo stesso avviene per gli
orbitali 4d e 5d, che si riempiono dopo il 5s e il 6s.
SCHERMO E PENETRAZIONE

Effetto di schermo: effetto per cui un elettrone negli orbitali più


esterni risente meno dell'attrazione del nucleo rispetto ad un
elettrone che si trova negli orbitali più interni
Nessun effetto
di questi elettroni
sulla carica nucleare
efficace Elettrone a distanza
r dal nucleo
Effetto di schermo
r

Carica nucleare efficace:


Effetto di questi elettroni Zeff = Z - s
equivalente ad una carica
puntiforme s posta al s = costante di schermo
centro
REGOLE DI SLATER

Per calcolare la costante di schermo s nei confronti di un elettrone preso


come riferimento, si sommano i contributi di schermo dei singoli elettroni
(S) a lui interni o presenti negli orbitali raggruppati tra parentesi come
segue:
(1s), (2s, 2p), (3s, 3p), (3d), (4s, 4p), (4d), (4f), (5s, 5p), (5d).
Contributo all’effetto schermo:
a) Elettrone esterno: S = 0,00
b) Elettrone presente in ogni gruppo di orbitali compresi tra parentesi dove ci
sia anche l’elettrone di riferimento: S = 0,35
c) Per un elettrone di riferimento presente in orbitali s o p, ogni elettrone
sottostante con numero quantico n - 1 ha S = 0,85, e ogni elettrone ancora
più interno (n - 2, n - 3, ecc.) ha S = 1,00
d) Per un elettrone di riferimento presente in orbitali d o f, ogni elettrone
sottostante ha S = 1,00 (schermatura totale).
Sulla base di queste regole, si può capire come varia il raggio atomico
nella tavola periodica.
CARICA NUCLEARE EFFICACE

Z = 3; Zeff = 1,3

Z = 1; Zeff = 1

Z = 2; Zeff = 1,65
RAGGIO ATOMICO

Si definisce raggio atomico la metà della distanza


internucleare tra due atomi dello stesso elemento, legati in
modo covalente, metallico, o con forze di van der Waals per i
gas nobili. Usualmente si misura il raggio atomico in angstrom
(Å) (1 Å = 0,1 nm).
Andamento:
• cala lungo un periodo (da sinistra a destra) perché gli elettroni
sono più attratti da un nucleo con carica positiva maggiore;
• cresce lungo un gruppo perché, aumentando n, si riempiono
livelli ad E maggiore, a distanza via via maggiore dal nucleo.
RAGGIO ATOMICO

N. B. In uno stesso periodo Zeff aumenta con l’aumentare di Z perché ad


ogni aumento unitario di Z, S aumenta solo di 0,35

aumenta Zeff e quindi anche l’attrazione del


nucleo per gli elettroni  diminuisce il raggio
Aumenta n aumenta il raggio

Stesso periodo

Stesso Il valore del raggio atomico è dato in picometri (10-12 metri)


gruppo
RAGGIO ATOMICO

Elemento Raggio Carica Configurazione


atomico (Å) nucleare elettronica

Li 1,23 +3 [He] (2s)1

Be 0,89 +4 [He] (2s)2

B 0,80 +5 [He] (2s)2 (2p)1

C 0,77 +6 [He] (2s)2 (2p)2

N 0,74 +7 [He] (2s)2 (2p)3

O 0,74 +8 [He] (2s)2 (2p)4

F 0,72 +9 [He] (2s)2 (2p)5


PROPRIETÀ PERIODICHE
ENERGIA DI IONIZZAZIONE

• Energia necessaria per togliere un elettrone a un atomo,


trasformandolo in ione positivo.

Ha valori piccoli per i metalli, che tendono facilmente a


perdere uno o due elettroni, mentre è alta per i non-metalli,
che si privano con molta difficoltà anche degli elettroni
esterni (elettroni di valenza). Es.:
ENERGIA DI 1° IONIZZAZIONE

(immagine da
Wikipedia)

L’aumento dell’energia di ionizzazione lungo uno stesso periodo da sinistra a


destra è dovuto all’aumento della carica nucleare efficace.
AFFINITÀ ELETTRONICA

• In un certo senso è l’opposto del P.I.


• Energia liberata da un atomo quando acquista un
elettrone.
• Può essere considerata la grandezza che misura la facilità
di formare ioni negativi.
• E’ molto alta per gli alogeni (VII gruppo) perché acquistando
un elettrone tendono a completare l’ottetto.
ELETTRONEGATIVITÀ

• Non è un valore assoluto, quindi non corrisponde a


un’energia, ma è un indice relativo che permette di
stabilire se un atomo tende a perdere o cedere elettroni
quando si forma un legame chimico.

• Il suo valore è molto basso per i metalli alcalini (circa 1),


ma non per l’idrogeno (2.1), che appartiene a un periodo
con 2 soli elementi. Aumenta andando verso destra e verso
l’alto nella tavola periodica.

• L’elemento più elettronegativo è il fluoro (elettronegatività


circa 4). Infatti il fluoro tenderà a prendere elettroni da
qualsiasi altro atomo per completare il suo ottetto.

• Favoriscono l’elettronegatività elevati valori della carica


nucleare efficace e piccole dimensioni dell’atomo.
ELETTRONEGATIVITÀ

L’elettronegatività aumenta dal basso verso l’alto in una colonna


(gruppo), ma soprattutto da sinistra a destra in un periodo.
ELETTRONEGATIVITÀ

IA IIA Elementi di transizione III IV VA VI VII 0


A A A A
H He
2,20

Li Be B C N O F Ne
0,98 1,57 2,04 2,55 3,04 3,44 3,98

Na Mg Al Si P S Cl Ar
0,93 1,31 1,61 1,90 2,19 2,58 3,16

K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr
0,82 1,00 1,36 1,54 1,63 1,66 1,55 1,83 1,88 1,91 1,90 1,65 1,81 2,01 2,18 2,55 2,96 3,00

Rb Sr In Sn Sb Te I Xe
0,82 0,95 1,78 1,96 2,05 2,1 2,66 2,60

Cs Ba Tl Pb Bi Po At Rn
0,79 0,89 1,62 2,33 2,02 2,0 2,2 2,2

Fr Ra
0,7 0,9

Per Pauling l’elettronegatività di un elemento è un valore riferito alla reazione


dell’elemento stesso con un elemento di riferimento (atomo di idrogeno).
DIMENSIONI IONICHE

Nel caso di formazione di uno


ione positivo: Na Na+
• il catione è
• più piccolo dell’atomo neutro
(180 pm) (102 pm)

Nel caso di formazione di uno


ione negativo: Cl Cl-
• l’anione è
• più grande dell’atomo neutro (100 pm) (181 pm)
METALLI E NON METALLI

• Vengono definiti metalli gli elementi che hanno basso


potenziale di ionizzazione, bassa affinità elettronica e bassa
elettronegatività  tendono a perdere elettroni formando i
composti (es. gruppi 1 e 2 della tavola periodica, ma anche i
metalli di transizione). Un elemento è un metallo quando è debole la
forza di legame degli elettroni più esterni.
• Vengono definiti non-metalli gli elementi con alta
elettronegatività (e alta affinità elettronica)  tendono a
prendere elettroni formando i composti (es. gruppi 15, 16 e
17).
• Gli elementi dei gruppi 13 e 14 hanno carattere anfotero.
• Gli elementi del gruppo 18 (gas nobili) semplicemente non
reagiscono.
METALLI E NON METALLI

• Metalli: - hanno aspetto lucente


- a temperatura ambiente sono solidi (eccetto
Hg)
- sono conduttori (di calore e corrente elettrica)

• Non metalli: - hanno stato fisico diverso (solido, liquido, gas)


- la maggior parte esiste come molecola
biatomica (es. O2, F2, N2, etc.)
- sono cattivi conduttori

• Gli elementi che si trovano in posizione intermedia (lungo la


linea di demarcazione rossa della tavola periodica) hanno
proprietà intermedie (vedi Si e Ge, utilizzati come
semiconduttori).
METALLI E NON METALLI

(Immagine da Wikipedia)
SINTESI PROPRIETÀ PERIODICHE

(Immagine da Wikimedia commons)


COME REAGISCONO GLI ATOMI

Gli atomi, anche quelli pesanti e quindi con molti elettroni attorno
al nucleo, tendono ad assumere la configurazione
elettronica più stabile, che è quella dei gas nobili (o rari) che
li precedono o li seguono.

La configurazione elettronica di questi gas è ns2 np6, con 8


elettroni esterni. Si dice che un atomo o ione che ha questa
configurazione elettronica ha l’ottetto completo.

Per capire la reattività degli atomi, quelli che interessano sono


gli elettroni più esterni, indicati con un punto insieme al
simbolo dell’atomo.
STRUTTURA DI LEWIS

• E’ un metodo abbreviato per rappresentare la


struttura elettronica esterna di un atomo.
• N.B. i punti rappresentano gli e- esterni degli
atomi.

• Es.
Li Be B C

N O F Ne
TAVOLA PERIODICA «BIO»

N.B. Cd, Hg e Pb sono metalli pesanti, tossici per i sistemi viventi.


TAVOLA PERIODICA «BIO»
ELEMENTI PRINCIPALI
Elemento Simbolo Funzione

Calcio Ca Presenza in ossa e denti, necessario per l’attività di alcuni


enzimi, la funzione dei nervi, dei muscoli, per l’azione di
ormoni, la mobilità cellulare e la coagulazione.
Fosforo P Presenza in ossa e denti, nucleoproteine, acidi nucleici,
fosfolipidi, necessario per i composti ad alto contenuto
energetico (ATP, etc.).
Magnesio Mg Necessario per l’attività di molti enzimi e nelle reazioni
energetiche che richiedono ATP, presente anche nelle ossa.
Sodio Na Principale ione positivo extracellulare.

Potassio K Principale ione positivo intracellulare, essenziale per la


conduzione degli impulsi nervosi.
Cloro Cl Principale ione negativo, necessario per la crescita.

Zolfo S Componente essenziale delle proteine.


TAVOLA PERIODICA «BIO»
ELEMENTI IN TRACCE
Elemento Simbolo Funzione:
Iodio I Ormoni tiroidei
Fluoro F Ossa e denti (riduce la carie), inibitore di alcuni enzimi
Ferro Fe Emoglobina, mioglobina, citocromo e molti enzimi

Rame Cu Circa 20 enzimi


Zinco Zn Presente in molte reazioni enzimatiche
Manganese Mn Ruolo molto importante come antiossidante.
Attivatore di numerosi enzimi.
Cobalto Co Vitamina B12
Molibdeno Mo Essenziale per 2 enzimi
Cromo Cr Ruolo importante nel metabolismo dei carboidrati, aumenta
l’efficacia dell’insulina
Selenio Se Importante antiossidante
Michele Di Foggia
Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie (DIBINEM)
Via Irnerio 48
Tel: 051 2094281
Mail: michele.difoggia2@unibo.it

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