Sei sulla pagina 1di 16

LEGAMI CHIMICI

CAPITOLO 4

Grazie ai legami chimici, la maggiorparte degli atomi si associano in unità più grandi e più stabili:
metalli, molecole, reti covalenti, Sali. È la differenza di elettronegatività dei partner che determina
il tipo di legame.

PERCHÉ GLI ATOMI FORMANO DEI LEGAMI?


Grazie alla formazione dei legami, la maggiorparte degli atomi possono raggiungere uno stato più
stabile. Spesso ottengono una configurazione elettronica di un gas inerte:
- Due elettroni sull’ultimo guscio: doppietto (atomo di H)
- Otto elettroni sull’ultimo guscio: ottetto (altri atomi)
Ci sono diversi modi per ottendere questa configurazione:
- Dando i loro elettroni esterni ad altri atomi (ionizzazione +)
- Prendendo elettroni esterni da altri atomi (ionizzazione -)
- Condividendo i loro elettroni con altri atomi (legame covalente)
Solo una parte degli elettroni viene quindi utilizzata per crare legami. Si chiamano elettroni di
valenza. Gli elettroni di valenza sono sempre sullo strato esterno (e talvolta anche sugli strati
vicini). Il resto dell’atomo è chiamato nucleo dell’atomo, non partecipa ai legami.
L’elettronegatività dei due elementi leganti determina il tipo di legame e la distribuzione degli
elettroni tra i due atomi.

ESEMPI: NUCLEO DELL’ATOMO E ELETTRONI DI VALENZA


nucleo dell’atomo: nucleo (3p+ + …n) + 2e- (guscio K), carica: 1+
Li (litio)  stessa configurazione elettronica di He.
Elettroni di valenza: 1e- sul guscio L
Nucleo dell’atomo: nucleo (16p+ + …n) + 2e- (guscio K) + 8e- (guscio L), carica: 6+
S (zolfo)  stessa configurazione elettronica di Ne.
Elettroni di valenza: 6e- sul guscio M
ELETTRONEGATIVITÀ
L’elettronegatività (EN) è una cifra senza unità che indica:
- La forza con la quale il nucleo dell’atomo attira gli elettroni di valenza.
- La forza con la quale un atomo attira gli elettroni del legame con un atomo vicino.
Ci sono diverse scale, tra cui la scala di Pauling, che va da 0 a 4.

Nella tabela periodica, l’elettronegatività degli elementi aumenta generalmente da sinistra a


destra e dal basso all’alto.

METALLI E NON METALLI (ricordo)


In generale, i metalli hanno un’elettronegativita più debole rispeto ai non metalli.

ELETTRONEGATIVITÀ E TIPO DI LEGAME CHIMICO


Legame covalente: si forma tra atomi che hanno un alto valore di elettronegaticità e quindi tra
atomi non mettalici.
Esistono due tipi di legame covalente:
- Legame covalente non polare: si realizza tra atomi dello stesso elemento.
- Legame covalente polare: si realizza tra atomi di diversi elementi (ma i due atomi devono
avere una differenza di elettronegatività inferiore a 1,9)

Legame ionico: si realizza quando la differenza di elettronegatività è superiore a 1,9. Si verifica il


trasferimento di uno o più elettroni dell’atomo meno elettronegativo al’atomo più elettronegativo.

Legame metallico: si verifica tra metalli


LEGAMI METALLICI, METALLI E LEGHE
Gli atomi metallici legato uniscono i loro elettroni di valenza, che poi si delocalizzano. Questo “gas
di elettroni” a carica negativa lega i nucleo atomici a carica positiva. Può circolare liberamente
all’interno del metallo.
Esempio: Il sodio (Na) ha un elettroni di valenza (sul terzo guscio). Condividendo questo elettrone
con gli atomi vicini, il nucleo atomico che resta (Na+) raggiunge una configurazione elettronica
stabile: quella del gas inerte (Ne).

STRUTTURA DEI METALLI


Gli atomi di metallo sono disposti in diverse composizioni. La più piccola unità rappresentativa
possibile del reticolo è chiamata reticolo elementare. Ci sono maglie cubiche (o maglia) può essere
più o meno densa. Influenza la densità del metallo.

Maglia cubica semplice Maglia cubica a corpo centrato Maglia cubica a facce centrate

PROPRIETÀ DEI METALLI: MALLEABILITÀ


Un metallo è malleabile, può essere deformato senza rompersi. Infatti, il legame metallo resta
uguale prima e dopo la deformazione.

PROPRIETÀ DEI METALLI: CONDUTTIVITÀ


I metalli sono dei buoni conduttori elettrici perche contengono delle cariche mobili: gli elettroni di
valenza.
Sono anche dei buoni conduttori termici perché i cuori degli atomi sono vici e trasmettono bene le
vibrazioni (responsabili del calore).

PROPRIETÀ DEI METALLI: ASPETTI METALLICI

- Luminosità metallica
- Superficie opaca: strato di passivazione
- Metalli nobili: non sono attaccati da acidi semplici
- Metalli base: si dissolvono in acidi semplici

LEGHE
Definizione: miscela omogenea contenente diversi elementi, di cui almeno uno è un metallo.
Esempio:
ottone: Zn-Cu
Bronzo: Sn-Cu
Acciaio: Fe.C, eventualmente anche con Cr, Ni

Leghe per sostituzione Lege per inserzione


- Distribuzione ordinata (sinistra) o causale - Piccoli atomi (A) scivolano
(destra) dei singoli atomi di metallo. negli interstizi del reticolo
- Qualsiasi proporzione di diversi atomi di metallo - Proporzione qualsiasi degli
- Possibile se entrambi i metalli: atomi differenti fino alla
Hanno dimensoni simili saturazione degli interstizi
Cristallizzare nello stesso tipo di rete. - Rapporto r(A)/r(M) < 0.6
- Occupanti tipici:
atomi di H, B, C, N, Si, P
- Deformazione del reticolo
metallico
Esempio: composizione e proprità degli acciai

LEGHE A MEMORIA DI FORMA

Principio di funzionamento di una lega a memoria di forma sensibile al calore.


Esempio di applicazione: graffe per il montaggio di ossa fratturate

Esempio di applicazione: montature pseudoplastiche (o superelestache) in titanio

ALLERGIE AI METALLI
Esempio: allergia al nickel
- 10% delle donne e 1% degli uomini sono allergici (germania)
- Sintomi: prurito ed eczema
- Nessuna cura media possibile, ma blocca la risposta immunitaria
- Procedura tipica:
-Scioglimento del nickel nella traspirazione (soluzione acida) come cationi di nickel (Ni2+)
-Gli ioni Ni2+ penetrano nell’epidermide.
-Durante il primo contatto con una proteina si formano cellule di difesa (fase di
sensibilizzazione).
-Al successivo contatto, la reazione allergica avviene.

LEGAME IONICO
Esempio di cloruro di sodio
Un elemento poco elettronegativo (metallo) forma un legame ionico con un elemento molto
elettronegatico (non metallico) dandogli i suoi elettroni di valenza. S i formano due particelle
cariche chiamate ioni. L’elemento che da gli elettroni diventa un catione (ione positivo) e
l’elemento che riceve gli elettroni diventa un anione (ione negativo). Idealmente, il catione avrà
uno strato esterno vuoto e quello precedente pieno (come un gas inerte) e l’anione avrà lo strato
esterno riempito con 2 o 8 elettroni (come un gas inerte).
Quando si formano due ioni di cariche opposte, si attraggono a vicenda e formano il legame
ionico, che stabilizza l’insieme.
Sel chlorure de sodium

ESEMPI DI LEGAMI IONICI

Cl: 7 elettroni di valenza


+1 elettrone  Cl-
Cl- : 8 elettroni di valenza come Ar

Na: 1 elettrone di valenza


-1 elettrone  Na+
Na+ : 8 eletroni sull’ultimo guscio,
come Ne

LEGAME IONICO: COME TROVARE LA FORMULA DEL SALE?


Come trovare le cariche degli ioni?
1. I metalli delle colonne 1A e 2A perdono i loro elettroni esterni e diventano dei cationi (ioni
positivi)
Esempio: Li -1elettrone  catione Li+ (stessa configurazione elettronica di He)
Mg -2elettroni  Catione Mg+ (stessa configurzione elettronica di Ne)
I metalli delle altre colonne hanno spesso la possibilità di perdere un numero diverso di elettroni e
possono dunque formare diversi cationi con delle cariche differenti (esempio più tardi).

2. I non metalli delle colonne 4A e 7A ricevono degli elettroni esterni, in generale per
completare 2 o 8 (ottetto). Loro diventano degli anioni (ioni negativi)
Esempio: F + 1elettrone  amione F- (stessa configurazione elettronica di Ne)
O + 2elettroni  O2- (stessa configurazione elettronica di Ne)

Nella formula chimica del sale, i cationi e gli anioni sono combinati in un rapporto in modo che
siano neutri (cariche degli ioni si annullano)
La tabella 5-1a e 5-1b danno i nomi degli ioni più utilizzati.

Esempio di formazione di legami ionici a partire degli atomi rappresentati dalla formula di lewis:
Ca + O

Calcio ossigeno ossido di calcio

L’ossido di calcio è notao CaO perché i cationi Ca2+ e gli ioni O2- ci appaiono in un rapporto 1:1

Altri esempi:
Mg + Cl
Mg dona 2 elettroni  Mg2+
Cl riceve 1 elettrone  Cl1-
quindi  MgCl2. Cloruro di magnesio

Al + O
Al dona 3 elettroni  Al3+
O riceve 2 elettroni  O2-
QuindiAl2O3.  ossido di alluminio

Ci sono numerose eccezioni per le cariche degli ioni. La tabella periodica aiuta a gestirle.

Stati di ossidazione: indicano le cariche che lo ione può prendere.


Lo stato più stabile è notato in grassetto.

Fe può diventare
Fe2+  anche chiamato fer(II)
Fe3+  anche chiamato fer (III)
I Sali hanno tendenza a formare dei cristalli con forme e colori specifici.

DISPOSIZIONE SPAZIALE DEGLI IONI DI UN SALE

NaCl

CsCl ZnS CaF2

COMPARAZIONE MEALLO-SALE

Cosa succede quando si prova a defromare un cristallo di sale?


LEGAME COVALENTE NON POLARE

Due elementi molto elettronegativi (due non metali) si combinano mettendo insieme alcune dei loro
elettroni di valenza in coppie chiamate “coppie di legame”. Entrambi gli atomi beneficiano quindi
degli elettroni di queste coppie. Questi elettroni sono come l’amico comune che diminuiscr la
repulsione tra i due nuclei atomici (carica +). Gli altri elettroni di valenza si trovano nelle coppie
non vincolati (o non condivise).
Idealmente, la somma degli elettroni nelle coppie legante e non legante corrsiponde ad una
configurazione elettronica di un gas inerte.

Principio: ogni atomo riceve 8 elettroni (ottetto), H riceve 2 elettroni (doppietto)

Messa in comune degli elettroni di valenza:

Atomo di cloro atomo di cloro molecole di cloro Cl2

La molecola è nota come Cl2 perché è composta da due atomi di cloro.


Qusto legame è chiamato covalente non polare perché i due atomi partecipanti hanno la stessa
elettronegatività. Gli elettroni del legame sono equamente distribuiti tra i due atomi. La molecola
è chiamata apolare perché non ha i poli carichi.

LEGAME COVALENTE POLARE


In un legame covalente tra due atomi che hanno una elettronegatività significativamente diversa,
gli elettroni nel legame sono più vicini all’atomo più elettronegativo. Per tanto, questo atomo
porta una carica parziale negativa (carica inferiore alla carica 1- di un anione) che viene indicata
δ −¿ e l’atomo meno elettronegativo porta una carica parziale positiva (carica inferiore alla carica
1+ di un catione) che viene indicata δ +¿. Il legame è chiamato covalente polare e la molecola
polare è chiamata covalente polare perché ha un polo positivo e uno negativo, da cui anche il
termine dipolo.

COMPARAZIONE DEI LEGAMI COVALENTI E IONICI

LEGAMI MULTIPLI
È anche possibile formare dei legami multipli condividendo più paia di elettroni in un legame.
1 paio di elettroni nel legame  legame semplice A-A o A-B
2 paia di elettroni nel legame  doppio legame A=A O A=B
3 paia di elettroni nel legame  triplo legame AA o A  B
Eccetera.
I tripli legami sono più corti che i doppi (e i doppi sono più corti che quelli semplici) perché
contengono più elettroni. Questo significa che la distanza tra i due atomi è più corta se sono legati
da un triplo legame.
Infatti se ci sono più amici in comune (più elettroni), la repulsione tra i due cuori d’atomo
diminuisce e gli atomi si avvicinano.

LEGAMI COVALENTI E ORBITALI


Un orbitale è stato definito come uno spazio in cui c’è un’alta probabilità di trovare 1 o 2 elettroni.
Gli atomi possono combinare le loro orbite atomiche (si tratta di un’operazione puramente
matematica) per formare orbite molecolari. Per una semplice analogia, possiamo dire che un
orbitale molecolare vincolante è uno spazio in cui c’è un alta probabilitâ di trovare gli elettroni
appartenenti ai due atomi. È in questo orbitale che si trovano gli elettroni condivisi tra i due atomi
(quindi gli elettroni del legame covalente).
Gli esempi nella pagina successiva mostrano che gli orbitali dello stesso tipo (p nell’esempio)
possono essere combinati in modi diversi.

Un legame multiplo è composto da orbitali molecolari (OM) differenti.


Esempi:
un leame semplice è composto da un OMσ
un legame doppio è generalmente composto da un OMσ e di un OM π
un legame triplo è in generale composto da un OMσ e due OM π

Esempi di orbitali molecolari

ENERGIE DI ORBITALI MOLECOLARI


Le energie degli orbitali molecolari e gli elettroni in essi contenuti sono molto diversi. Dipendono
da un lato dagli orbitali atomici che sono stati combinati e dall’altro dal modo in cui sono stati
combinati. Per esempio σ e π

ASPETTI DEI COMPOSTI COVALENTI FORMATI DA MOLECOLE


IONI POLIATOMICI
Uno ione poliatomico (o ione composto) è un insieme carico di diversi atomi. Alcuni insiemi di
atomi diventano più stabili quando vi si aggiungono uno o più eletttroni. Di conseguenza, questo
insieme porta una o più cariche negative e doventa un anione poliatomico.
Esempio.

Esistono anche degli insiemi di atomi che portano delle cariche positive e formano dunque dei
cationi poliatomici. Esempio:

Gli atomi degli ioni poliatomici sono generalmente legati tra di loro da dei legami covalenti.
L'intero ione poliatomico è legato ad uno o più altri ioni da legami ionici.

Come altri ioni, anche gli ioni poliatomici possono formare sali.
Esempio: confronto NaF – Na2CO3
Vedendo formule grezze con diversi elementi metallici, non è sempre facile giudicare se ci sono o
meno ioni poliatomici.
Esempio: il CaF2 è formato da Ca2+ e F- o da Ca2+ e F 22−¿¿ ?

RETI COVALENTI
Nelle reti covalenti (o reti atomiche), un numero indeterminato (molto grande) di atomi non
metallici sono collegati da legami covalenti. Il rapporto dei numeri dei singoli atomi rimane sempre
costante e viene scritto nella formula chimica.
Esempio: il quarzo
Il quarzo contiene un grande numero di atomi di ossigeno e di silicio in un rapporto 2:1

 SiO2  quarzo

I polimeri costituiscono le materie plastiche, fibre sintetiche, ecc.. Possono anche essere
considerate come una rete covalente.

Metacrilato di metile (PMMA)


Utilizzo: lenti a contatto rigide

Silicone (Dimetilpolisilossano)
Utilizzo: lenti a contatto non
rigide
FORME DEL CARBONE

Esistono ancora altre forme del carbone che non sono trattate qui, per esempio i nanotubi,
grafene, ecc…

RIASSUNTO DEI 3 TIPI DI LEGAMI

COSA DEVO SAPERE


- identificare dalla sua formula chimica se una sostanza è un metallo, un lega, un sale o
formata da molecole,
- nominare e spiegare i legami tra gli atomi di una sostanza
- specificare e confrontare le principali caratteristiche fisiche di
metalli, sali e composti covalenti
- determinare, utilizzando le formule Lewis degli atomi, quanti
legami singoli e multipli e quante coppie non vincolanti contiene una molecola
- spiegare le reti covalenti e fare un esempio.

Potrebbero piacerti anche