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Illustrare il sistema periodico degli elementi.

La tavola periodica rappresentata da 18 gruppi allinterno dei quali sono disposti gli elementi.
I gruppi rappresentano le colonne della tavola, gli elementi appartenenti alla stessa colonna hanno
configurazioni elettroniche simili, hanno cio lo stesso numero di elettroni esterni fatte eccezione
per lelemento He cha configurazione elettronica 2.
Gli elementi sono disposti in ordine crescente per numero atomico, ogni riga orizzontale
rappresenta un periodo, lungo il periodo le propriet degli elementi variano.
Il primo periodo costituito da soli due elementi (H e He), il secondo e terzo periodo hanno otto
elementi, il quarto e il quinto periodo hanno 18 elementi e il sesto e settimo periodo hanno
rispettivamente 57 (Lantanidi) e 89 (Attinidi) elementi.
I gruppi sono numerati da IA (estrema sinistra) a VIIIA (estrema destra) e da IB a VIIIB.
Nella tavola periodica possiamo individuare dei blocchi:
- Blocco-S: caratterizzato da elementi con elettroni esterni che occupano orbitali di tipo S
(gruppo IA e IIA);
- Blocco-P: caratterizzato da elementi con elettroni esterni che occupano orbitali di tipo P
(gruppi IIIA, IVA, VA, VIA, VIIA e VIIIA);
- Blocco-D: caratterizzato da elementi con elettroni esterni che progressivamente riempiono
orbitali di tipo D (tutti i gruppi B inseriti centralmente nella tavola periodica);
- Blocco-F: caratterizzato da elementi con elettroni esterni che progressivamente riempiono
orbitali di tipo F (Lantinidi e Attinidi).
Il blocco-S e il blocco-P raccoglie gli elementi rappresentativi della tavola periodica, il numero del
gruppo rappresenta il numero di elettroni nel livello pi esterno.
Gli elementi del blocco-D e del blocco-F rappresentano gli elementi di transizione.
La maggior parte degli elementi della tavola periodica sono metalli, i non metalli li troviamo nella
parte destra della tavola, dove abbiamo il gruppo dei gas nobili (gruppo VIIIA o gruppo 0). Il
carattere metallico degli elementi diminuisce da sinistra a destra e aumenta dallalto verso il basso.
Lelemento con le maggiori caratteristiche metalliche il Cesio, al contrario il Fluoro quello in
assoluto non metallico.
I gruppi possono essere a loro volta caratterizzati nel seguente modo:
- Metalli alcalini (gruppo I): hanno un elettrone nello strato esterno, tendenza a perdere
facilmente questo elettrone;
- Alcalino-terrosi (gruppo II): hanno due elettroni nello strato esterno, tendenza a perdere
facilmente i due elettroni;
- Alogeni (gruppo VII): sono caratterizzati da molecole biatomiche, si presentano in diversi
stati fisici (solido, liquido, gassoso), sono fortemente reattivi;
- Gas nobili (gruppo 0): sono molto stabili in quanto hanno uno strato esterno completo,
presentano molecole monoatomiche e hanno un basso punto di ebollizione e fusione;
- Gruppo IV: in questo gruppo gli elementi pur presentando la stessa configurazione dello
strato esterno in realt sono molto diversi tra di loro, abbiamo infatti non metalli (C),
metalloidi (Si) e metalli (Pb);
- Metalli di transizione: sono tutti gli elementi centrali della tavola, questi elementi sono
caratterizzati da un progressivo riempimento degli orbitali 3d, 4d e 5d. Gli elementi
presentano propriet molto simili tra di loro sia orizzontalmente che verticalmente.
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione lenergia di prima ionizzazione, cio
lenergia necessaria a estrarre un elettrone da un atomo. Questa energia cresce da sinistra a destra e
diminuisce dallalto verso il basso.

Spiegare perch mentre esiste la molecola H2, non esiste He2.


La molecola di H2 fa parte del gruppo I, latomo di idrogeno con un solo elettrone esterno un
atomo instabile, nel legarsi con un altro atomo di idrogeno crea un legame covalente condividendo
lelettrone e raggiungendo cos la stabilit assumendo una configurazione simile a quella dellatomo
di He, gas nobile che fa parte del gruppo 0 ovvero degli elementi fortemente stabili. Per questo
ultimo motivo lHe2 non esiste, latomo di Elio essendo gi stabile non ha necessit di legarsi con
altri atomi per diventare stabile.
Come viene spiegato dalla teoria degli orbitali molecolari il paramagnetismo dellossigeno?
La molecola di ossigeno una molecola paramagnetica, perch ci sono due elettroni che vanno a
finire nellorbitale di antilegame, mantenendo un bilancio energetico favorevole al legame. In
presenza di un campo magnetico sono in grado di magnetizzarsi nella stessa direzione del campo. Si
tratta di fenomeni di magnetizzazione debole che svanisce non appena il campo magnetico viene
allontanato.
Quali sono le caratteristiche dei legami e ? Perch esiste libera rotazione intorno allasse
del legame e non avviene lo stesso per il ?
La caratteristica del legame di avere la massima densit di elettroni sulla congiungente dei due
nuclei. Il legame dato dalla sovrapposizione laterale degli orbitali, un legame pi debole del
legame . I legami presentano una simmetria cilindrica e sono quindi invarianti per rotazione
attorno allasse di legame. I legami non sono cilindricamente simmetrici rispetto allasse di
legame e quindi non avviene libera rotazione.
Spiegare, ammettendo unibridazione di tipo sp3, le strutture della molecola dellacque e di
quella dellammoniaca.
La struttura della molecola dellacqua rappresentata da due legami con atomi di idrogeno e due
doppietti elettronici non condivisi.
La configurazione dellatomo di ossigeno la seguente:
1s2 2s2 2p4
cos rappresentata [][][ ][ ]
Libridazione sp3 coinvolge 1 orbitale di tipo s e 3 orbitali di tipo p
La configurazione dellatomo di idrogeno : 1s1
Il legame covalente avverr condividendo un elettrone: H-O-H cos da completare gli orbitali
spaiati dellibridazione sp3.
La struttura della molecola dellammoniaca rappresentata da tre legami con atomi di idrogeno e
un doppietto elettronico non condiviso.
La configurazione dellatomo di Azoto la seguente:
1s2 2s2 2p3
cos rappresentata [][ ][ ][ ]
Libridazione sp3 coinvolge 1 orbitale di tipo s e 3 orbitali di tipo p
La configurazione dellatomo di idrogeno : 1s1
Il legame covalente avverr condividendo un elettrone cos da completare gli orbitali spaiati.
H
|
H-N-H

Quali fatti inducono a pensare per il boro (B) ad una ibridazione sp 2 degli orbitali atomici del
suo secondo livello?
B configurazione elettronica 1s2 2s2 2p1
Lo stato eccitato [ ][ ][ ][ ] quindi un orbitale s e due orbitali p
Quali fatti inducono a pensare per il berillio (Be) ad una ibridazione sp? Fare un esempio di
molecola con geometria lineare.
Be configurazione elettronica 1s2 2s2
Lo stato eccitato [ ][ ] quindi un orbitale s e un orbitale p
Esempio geometria lineare H-Be-H
Scrivere la configurazione elettronica del fosforo (P) e descrivere la possibilit di formare
orbitali ibridi che coinvolgano gli orbitali atomici s, p e d.
P 1s2 2s2 2p6 3s2 3p3
Ibridazione spd [ ][ ][ ][ ][ ][ ][ ][ ][ ] quindi un orbitale di tipo s, tre orbitali di tipo p e un
orbitale di tipo d
Cosa sono i polinucleari aromatici (PNA)? Descrivere la struttura di alcuni di essi.
I polinucleari aromatici sono anelli aromatici condensati, un anello aromatico un sistema ciclico a
struttura planare in cui tutti gli atomi coinvolti condividono tramite i loro orbitali di tipo p un totale
di 4n+2 elettroni.
Il benzene C6H6 ha una struttura planare e presenta 6 atomi di carbonio posti ai vertici di un
esagono, legati a 6 atomi di idrogeno.
Definire lelettronegativit. Illustrare landamento dellelettronegativit allinterno della
tavola periodica.
Lelettronegativit la tendenza che ha un atomo di attrarre elettroni. In un legame lelemento con
maggiore elettronegativit attira a s gli elettroni che quindi saranno pi vicini al suo nucleo, questo
crea una molecola polare costituendo un dipolo.
Allinterno della tavola periodica lelettronegativit diminuisce dallalto verso il basso e aumenta da
sinistra a destra.
Cos un legame covalente polare? Definire il momento dipolare e linfluenza della struttura
geometrica sulla polarit delle molecole.
Il legame covalente polare si ha quando due atomi hanno diversa elettronegativit , gli elettroni di
legame sono maggiormente attratti dallatomo pi elettronegativo: la molecola polare ed il legame
covalente presenta parziale carattere ionico.
Il momento dipolare una distribuzione non uniforme di una carica elettrica allinterno di un
legame. Questo influenza la struttura geometrica delle molecole come ad esempio H2O dove si
genera un momento dipolare, le cariche negative sono sbilanciate verso latomo dossigeno.

Cosa sono i legami idrogeno? Descrivere fra quali molecole si manifestano e come influenzano
i punti di ebollizione dei composti.
I legami idrogeno hanno unenergia pi bassa, si manifesta tra molecole nelle quali lidrogeno
legato a ossigeno, azoto e idrogeno. Ad esempio lacido fluoridrico HF, ammoniaca NH3.
Nellacqua H2O, il legame a idrogeno si determina la polarit della molecole, latomo di ossigeno
attrae fortemente gli elettroni dei due atomi di idrogeno, in questo modo la carica negativa viene a
sbilanciarsi verso latomo di ossigeno, e dallaltra parte si manifesta una carica positiva. Questo
consente attrazione e legami, di debole energia, tra le molecole di acqua.
I punti di ebollizione dei composti dellidrogeno hanno un punto di ebollizione elevato dovuto
allelevata elettronegativit (H2O, HF, NH3), non accade la stessa cosa con gli idruri perch non
hanno unelettronegativit elevata (CH4).
Descrivere quali propriet influenzano la miscibilit dei liquidi
Le propriet che influenzano la miscibilit dei liquidi riguardano le caratteristiche di polarit del
liquido stesso. Due liquidi polari sono miscibili (acqua e etanolo), cos come due liquidi non polari,
un liquido polare (acqua) non miscibile con un liquido non polare (freon).
Qual il massimo grado dingrandimento raggiungibile con un microscopio ottico? E con il
microscopio elettronico a scansione (SEM)?
Il massimo ingrandimento con un microscopio ottico di 1000x, mentre con il microscopio
elettronico a scansione si raggiunge un ingrandimento delle decine di nanometri (100000x)
Per cosa vengono utilizzati generalmente i microscopi metallografici?
I microscopi metallografici vengono utilizzati generalmente per ottenere immagini di metalli
cristallini, nelle micrografie si vedono i grani cristallini per studiarne le forme.
Descrivere il funzionamento su cui si basa il microscopio elettronico a scansione (SEM).
Utilizza un fascio di elettroni generato da un filamento di tungsteno, viene accelerato attraverso una
differenza di potenziale e va ad urtare il campione che deve essere trattato se un composto
organico. Il microscopio lavora sottovuoto quindi dal materiale organico deve essere eliminata
lacqua, il campione organico deve essere quindi disidratato o congelato. Questo impedisce che le
molecole dacqua evaporino e quindi impediscano il passaggio degli elettroni.
Il fascio elettronico viene deflesso effettuando una scansione della superficie che si vuole
esaminare.
Descrive come si effettua lanalisi di un materiale mediante microsonda a dispersione di
energia (EDS).
Lanalisi di un materiale mediante microsonda a dispersione di energia utilizza i raggi x. Quando un
campione viene colpito da un fascio di elettroni con energia elevata, avviene una interazione con il
campione il quale emetter degli elettroni. Gli elettroni secondari sono quelli che costituiscono
limmagine. Vengono emessi anche raggi x, lanalisi di questi raggi contiene informazioni sulla
composizione chimica del campione. Perch i raggi x che vengono emessi dagli atomi sono
correlati al numero atomico dellatomo stesso. Gli atomi troppo piccoli non riescono ad essere
individuati perch non emettono radiazioni con frequenza che ricade nellintervallo dei raggi x.

Descrivere le transizioni vibrazionali della molecola della CO2.


La molecola di biossido di carbonio, non una molecola polare, pur avendo atomi elettronegativi
non si comporta come un dipolo. La molecola pu subire se eccitata, due tipo di transizioni
vibrazionali, i legami si possono allungare come delle molle tornando alla posizione originaria, il
moto che si chiama streching non porta ad una variazione del momento dipolare, e quindi una
transizione che non viene eccitata.
Unaltra vibrazione si chiama bending, i legami possono piegarsi e ritornare nella posizione
originale, quando si trovano in posizione piegata d origine ad un dipolo. Quindi dalla possibilit di
eccitare o meno una molecola possiamo ottenere delle informazioni sulla sua struttura.
Tra quali livelli avvengono e con quali fotoni si possono eccitare le transizioni rotazionali,
vibrazionali ed elettroniche delle molecole?
I livelli rotazionali si possono eccitare con fotoni che hanno lunghezze donda che cadono nel
campo delle microonde, i livelli vibrazionali con fotoni che hanno lunghezze donda che cadono nel
campo dellinfrarosso e il livelli elettronico con fotoni che hanno lunghezze donda che cadono nel
campo dellUV visibile.
Perch le molecole polari, come HCl, possono subire transizioni rotazionali?
Le molecole dellacido cloridrico possono subire transizioni rotazionali perch cambia la
distribuzione di carica.
Fare esempi di molecole che contengono il gruppo carbonilico C=O
Le molecole che contengono il gruppo carbonilico C=O sono ad esempio aldeidi e chetoni.
Descrive lo spettro di emissione dei metalli alcalini ed alcalino-terrosi.
Lo spettro di emissione di radiazioni dei metalli alcalini ed alcalino-terrosi ricade nello spettro delle
radiazioni visibili ad occhio nudo. In particolare ogni metallo alcalino e alcalino-terroso se
sottoposto a fiamma emette un colore tipico dovuto alleccitazione elettronica e alle relative
emissioni radiative.
Descrivere il fenomeno della fluorescenza.
Il fenomeno della fluorescenza dovuto allemissione di luce da parte di una molecola eccitata ad
un livello di energia pi elevato dallassorbimento di un fotone.
Descrivere la struttura del cloruro di sodio (NaCl).
La struttura del cloruro di sodio NaCl un reticolo cubico che ha sui vertici del cubo gli ioni cloro,
ogni ione cloro circondato da ioni sodio, sono tutti in posizione regolare.
Spiegare il fenomeno di emissione dei raggi X; riportare lespressione della legge di Bragg e
definirne i simboli.
Si pu risalire dallimmagine di diffrazione alla struttura del solido decodificando i segnali
La legge di Bragg :

n lambda = 2 d sin(theta)
theta langolo che il fascio incidente forma col piano cristallino
lambda la lunghezza donda della radiazione
d la distanza tra due piani adiacenti
n indica lordine della diffrazione
Descrivere le celle unitarie corrispondenti ad un reticolo cubico semplice, cubico a facce
centrate , cubico a corpo centrato ed esagonale compatto.
Il reticolo cubico semplice costituito da 8 atomi, 4 atomi sono posizionati agli angoli superiori e 4
a quelli inferiori. In questa struttura ci sono degli spazi notevoli.
Il reticolo cubico a corpo centrato comporta un maggiore occupazione degli spazi, sar sempre un
cubo ma allinterno del cubo stesso presente un atomo.
Il reticolo cubico a facce centrate, indica che oltre agli atomi presente sui vertici del cubo ci sono al
centro delle facce degli atomi in numero di 6. Questo comporta un riempimento dello spazio ancora
maggiore.
Il reticolo esagonale compatto rappresentato da 6 atomi disposti a esagono con un atomo al centro,
tre atomi e poi ancora 7 atomi.
Descrivere i diversi tipi di difetti reticolari.
Tutti i solidi reali possono contenere dei difetti nelle strutture cristalline, in particolare di tre tipi:
- difetti puntiformi:
o vacanza: mancanza di un atomo o di uno ione, in una posizione del reticolo stesso;
o atomo interstiziale: sono atomi pi piccoli di quelli che costituiscono il reticolo
cristallino, che vanno a posizionarsi negli interstizi, vuoti lasciati dalla struttura
cristallina;
o atomo sostituzionale: un atomo che si sostituisce ad un atomo del reticolo
originario.
- difetti lineari:
o dislocazioni: crescita di un piano reticolare che deforma quello accanto e come
risultato portano alla deformazione del reticolo;
Descrivere il processo Siemens.
Il processo di ottenimento del silicio policristallino determinato dal trattamento del minerale SiO 2
allinterno di un forno ad arco in presenza di carbonio, che funge da riducente. Il carbonio porta lo
stato di ossidazione del silicio da +4 a stato di ossidazione 0 che quello del silicio allo stato
elementare, dando origine alla formazione di ossido di carbonio.
SiO2 + 2C Si + 2CO
Per purificare il silicio policristallino vengono effettuati una serie di trattamenti definiti nel processo
Siemens.
Il primo la dissoluzione, porta alla reazione del silicio (Si) con acido cloridrico (3HCl), il silicio
subisce una reazione di dissoluzione e si forma SiHCl 3 pi formazione di idrogeno. Il composto
allo stato gassoso quindi necessario distillarlo.
Il secondo la distillazione, necessario a separare le componenti in modo da farle condensare
Il terzo e ultimo processo la rideposizione, costituita dalla CVD (chimica vapor deposition) cio
una deposizione a mezzo del vapore su delle barre di silicio ultrapuro da 5mm di diametro tenute a

1100C in una miscela gassosa di triclorosilano-idrogeno. Dopo 200-300h le barre si ingrossano


perch il silicio si deposita direttamente dalla fase vapore e si arriva ad avere delle barre di 150200mm di diametro.
Il silicio ottenuto ancora policristallino, costituito da tanti grani cristallini di silicio orientati
variamente nello spazio. Non vanno ancora bene per la costruzione di semiconduttori.
Descrivere il processo per lottenimento del silicio monocristallino.
Il silicio monocristallino si pu ottenere attraverso due processi.
Il primo il metodo Czochralski, si va a introdurre un germe cristallino ( necessario gi avere un
monocristallo di silicio) in un fuso di silicio ultrapuro mantenuto a 1412 C, il tutto avviene sotto
vuoto. Il germe cristallino viene fatto ruotare e viene estratto lentamente dal fuso, determinate
condizioni operative permettono la formazione del reticolo cristallino secondo quello del germe
dando luogo al monocristallo.
Il secondo metodo quello di fondere a zone un policristallo introducendogli allinterno un germe
monocristallino allora la parte fusa si organizza e forma il monocristallo.
Illustrare il 1 principio della termodinamica e definire lentalpia.
Il primo principio della termodinamica, o principio di conservazione dellenergia, dice che lenergia
non viene mai distrutta ma si trasforma da una forma allaltra.
Delta E = q + w
Lentalpia maggiore di zero nel caso di reazioni endotermiche e minore di zero nel caso di
reazioni esotermiche.
Spiegare la differenza fra reazioni esotermiche ed endotermiche e fare alcuni esempi.
Le reazioni esotermiche emettono calore, se il livello energetico dei reagenti superiore a quello dei
prodotti vuol dire che la reazione avviene emettendo calore.
Nelle reazione endotermiche il livello energetico dei reagenti inferiore a quello dei prodotti,
quindi la reazione avviene assorbendo calore.
Esempio reazione esotermica:
CaO + H2O Ca(OH)2
Ossido di calcio + acqua d idrossido di calcio
Misurando con una termocoppia la temperatura del prodotto della reazione, questa misurerebbe un
innalzamento della temperatura.
Molte reazioni sono esotermiche.
Esempio reazione endotermica:
Ba(OH)28H2O + NH4Cl BaCl22H2O + NH3 + 8H2O
Idrossido di Bario + cloruro di ammonio
Misurando con una termocoppia la temperatura del prodotto della reazione, questa misurerebbe un
abbassamento della temperatura.

Definire lentropia e lenergia libera di Gibbs; illustrare il 2 principio della termodinamica


ed i criteri di spontaneit di una reazione.
Lentropia una misura del disordine di un sistema, se in una trasformazione c un aumento di
disordine quella sar la direzione spontanea. Viene identificata con S.
Lenergia libera di Gibbs definita come G = H T S
Nei processi spontanei delta G < 0
Nei processi non spontanei delta G > 0
Nei processi allequilibrio delta G = 0
Il secondo principio della termodinamica dice che le trasformazioni che hanno luogo
spontaneamente portano ad un aumento di entropia.
Spiegare attraverso un esempio la teoria dello stato di transizione e come si pu accelerare
una reazione chimica.
La teoria dello stato di transizione uno stato intermedio non stabile che corrisponde ad un livello
di energia superiore a quello dei due reagenti, che potr tornare indietro allo stato dei due reagenti
oppure pu procedere alla formazione del nostro prodotto di reazione.
Una reazione chimica pu essere accelerata aumentando la temperatura, utilizzando delle
radiazioni, introducendo un catalizzatore.
Cos un catalizzatore omogeneo? Spiegare attraverso un esempio come funziona.
Un catalizzatore omogeneo si trova nella stessa fase in cui si trova il reagente, pu avvenire sia con
gli enzimi che con la polimerizzazione radicalica.
Cos un catalizzatore eterogeneo? Spiegare attraverso un esempio come funziona.
Un catalizzatore eterogeneo si trova in una fase diversa dai reagenti, possono essere metalli di
transizione, ossidi, ecc.
Ad esempio se abbiamo del platino come catalizzatore, e una molecola di etene C2H4, quando la
molecola di etene arriva a contatto con la superficie del platino si adsorbe. Gli atomi di platino che
si trovano sulla superficie interagiscono con gli atomi di carbonio, si formano dei legami con il
carbonio e questo fa in modo che si allenti il legame doppio che finisce per rompersi. Una volta che
si ottenuta questa situazione quando arriver un atomo di H o un atomo di Cl questo riuscir a
legarsi pi facilmente, e poi questo si desorbir.
Illustrare che cosa sono le reazioni di polimerizzazione con particolare riguardo a quelle di
addizione.
La polimerizzazione per addizione vede coinvolti dei monomeri che contengono dei doppi legami
C=C. Ad esempio partendo dalletene C2H4 se noi mettiamo a contatto due molecole di etene con
laiuto di un catalizzatore rompiamo i doppi legami e facciamo in modo che si addizionino luna
con laltra ottenendo cos il polietilene (PE).
H H H
| | |
-C-C-C
| | |
H H H

Illustrare il processo di polimerizzazione radicalica e fare un esempio di polimero ottenibile


mediante questo tipo di reazione.
Il processo di polimerizzazione radicalica un tipo di reazione che pu essere innescata ad esempio
per ottenere il polietilene.
Il catalizzatore che utilizziamo un perossido (R O O R)
Il perossido poco stabile, dalla sua rottura rimarr un elettrone spaiato che sar particolarmente
reattivo, cercher di formare un legame.
Ad esempio nel caso delletene, RO andr ad urtare contro la molecola rompendo il doppio legame
di Carbonio, e si andr a legare con un atomo di carbonio lasciando una valenza libera.
Una volta formato il radicale anche questo particolarmente reattivo, andr ad urtare contro una
molecola di etene e si andr a rompere nuovamente un legame C=C si former un legame semplice
e si liberer una nuova valenza.
Il processo andr avanti fintanto che la catena sar sufficientemente lunga, cos come possibile
terminare la catena ad una determinata lunghezza.
Illustrare alcuni esempi di materie plastiche.
Alcuni esempi di materie plastiche: polietilene, polipropilene, polistirene, polimetilmetacrilato,
polivinilcloruro
Illustrare il Principio di le Chatelier.
Il principio di le Chatelier dice che ogni sistema in equilibrio reagisce ad una perturbazione esterna
con uno spostamento dellequilibrio che si oppone alla perturbazione.
Le perturbazioni possono riguardare la concentrazione dei reagenti, la temperatura e la pressione.
In una reazione generica in equilibrio: aA + bB cC + dD
Se variamo la concentrazione dei reagenti lequilibrio si sposter verso destra, in modo da
consumare i reagenti, al contrario se allontaniamo un reagente lequilibrio si sposter verso sinistra.
Nel caso di variazione di pressione dobbiamo considerare due condizioni:
- se le moli dei reagenti sono maggiori delle moli dei prodotti
o lequilibrio si sposta a destra nel caso di aumento di pressione
o lequilibrio si sposta a sinistra nel caso di diminuzione della pressione
- se le moli dei reagenti sono minori delle moli dei prodotti
o lequilibrio si sposta a sinistra nel caso di aumento di pressione
o lequilibrio si sposta a destra nel caso di diminuzione della pressione
Se le moli dei reagenti sono uguali alle moli dei prodotti, la variazione di pressione non ha alcun
effetto.
Nel caso di variazione di temperatura dobbiamo distinguere il tipo di reazione:
- se la reazione esotermica, entalpia negativa, laumento della temperatura sposta
lequilibrio verso sinistra, la diminuzione verso destra;
se la reazione endotermica, entalpia positiva, laumento della temperatura sposta lequilibrio verso
destra, la diminuzione verso sinistra.
Che cos il pH di una soluzione? Cosa sintende per acidi e basi? Fare alcuni esempi.
Il pH uguale a log[H3O+] a 25 C
[H3O+]=1.0 * 10-7
pH = 7 nellacqua pura

Il pH si misura con dei pHmetri oppure si pu misurare con degli indicatori, sono dei composti
organici che hanno dei colori differenti a seconda dellacidit o della basicit della soluzione dove
vengono introdotti.
Definita la neutralit dellacqua (7) possiamo dire che delle soluzioni che sono acide, cio che
hanno delle concentrazioni di ioni H+ superiori 10-7, avranno un pH che pi basso di 7.
Ad esempio una soluzione di acido cloridrico 1M arriver ad avere pH=0, invece una soluzione di
idrossido di sodio 1M avr un pH=14 quindi una soluzione basica.
Alcuni esempi di pH acido sono: succhi gastrici, limoni, arance, pomodori, urina.
Alcuni esempi di pH basico sono: sangue, bicarbonato di sodio, acqua di mare, latte di magnesia,
ammoniaca per uso domestico.
Definire il prodotto di solubilit, Kps, di un sale.
Lequilibrio di solubilit si dice che un equilibrio eterogeneo perch riguarda sostanze che si
trovano in fasi diverse. Ad esempio, il solfato di Bario BaSO 4 messo in soluzione acquosa, dar una
certa quantit di ioni Bario e di ioni solfato, possiamo considerarlo equilibrio perch non riusciamo
a sciogliere in acqua una quantit infinita, ma noi riusciamo per tutti i Sali a sciogliere in acqua una
quantit che inferiore o uguale alla solubilit del sale. Questo equilibrio regolato da una costante
di solubilit, che nel caso del solfato di Bario 1.1*10-10 estremamente basso, vuol dire che il
prodotto della concentrazione degli ioni Bario e degli ioni Solfato che possono stare
contemporaneamente in una soluzione non deve superare questo valore.
Illustrare lequilibrio metallo/soluzione e come tale processo possa essere sfruttato per
generare dellenergia elettrica.
Quando immergiamo un metallo (M) in una soluzione di suoi ioni, alcuni atomi di metallo tendono
a entrare in soluzione sotto forma di ioni, e gli ioni presenti in soluzione tendono a contrastare
questa tendenza depositandosi sul metallo.
Il metallo cedendo elettroni si carica positivamente e la soluzione negativamente raggiungendo un
equilibrio chiamato appunto equilibrio metallo/soluzione:

n++ n e
M ( s) M
Quando una delle tendenze prevale si crea un potenziale elettrodo. Se atomi del metallo entrano in
soluzione questo si carica negativamente, se gli ioni abbandonano la soluzione il metallo si carica
positivamente. Il potenziale elettrico che viene generato in entrambi i casi con segno diverso, non
utilizzabile singolarmente proprio perch si raggiunge un equilibrio, ma pu essere sfruttato per
generare energie elettrica.
Infatti, se colleghiamo i due metalli (ad esempio Zn e Cu) in modo che gli elettroni siano liberi di
fluire da un metallo allaltro si genera energia elettrica.
Lo zinco in soluzione si ossida caricandosi negativamente, mentre il rame in soluzione si riduce
caricandosi positivamente.
Lelettrodo su cui avviene lossidazione detto anodo (polo negativo), quello su cui avviene la
riduzione detto catodo (polo positivo). Affinch il circuito venga chiuso e quindi si generi una
f.e.m. necessario inserire un ponte salino che consenta lelettroneutralit.
Cosa sono lanodo ed il catodo di una cella elettrochimica?

Una cella elettrochimica costituita da due elettrodi immersi in un elettrolita, ad esempio NaCl. Ai
due elettrodi viene applicata una differenza di potenziale esterna superiore e contraria a quella che si
andrebbe a generare in modo spontaneo.
In questo modo allanodo avviene una reazione di ossidazione e al catodo una reazione di riduzione,
generando complessivamente una reazione redox. Questa volta per i segni dei poli sono invertiti:
anodo (+) e catodo (-).
Illustrare i seguenti generatori di corrente: la pila Laclanch alcalina e la pila al litio.
La pila Leclanch alcalina, ha il vantaggio di non avere un elettrolita allo stato liquido, costituita
da Zinco, Idrossido di Potassio e grafite con biossido di manganese.
Il contenitore della pila fatto di zinco (funziona da polo negativo), la grafite al centro (polo
positivo) e lelettrolita allinterno disperso in un gel.
- Zn/KOH/MnO2 (C) +
Vediamo le reazioni di trasformazione dellenergia chimica in energia elettrica:
(polo negativo) Zn + 2OH- ZnO + H2O + 2e(polo positivo) 2MnO2 + H2O + 2e- Mn2O3 + 2OHLa f.e.m. erogata da questa pila di 1,4 Volt.
La pila al litio sostituisce lo Zinco con il Litio come polo negativo (reazione ossidazione):
Li Li+ + eal posto del polo positivo abbiamo del biossido di manganese (reazione di riduzione) che reagisce
da origine al sale LiMnO2
MnO2 + Li+ + e- LiMnO2
Lelettrolita LiClO4 (Perclorato di Litio)
La f.e.m. pari a 2,8 Volt.
La temperatura di funzionamento va da -20 a 70 C
Cos la f.e.m.? Quali sono le sue unit?
La forza elettromotrice (f.e.m.) la differenza di potenziale che si crea fra due elettrodi, ed
espressione dellattitudine a far fluire gli elettroni lungo il circuito.
La f.e.m. si misura in Volt in questo modo:
f.e.m. = E(riduzione) - E(ossidazione)
La f.e.m. delle differenti specie si calcola utilizzando lElettrodo standard di riferimento, viene
utilizzato lelettrodo standard ad idrogeno a 25 C, si utilizzano degli elettrodi stabili.
Effettuando misure con pi specie rispetto allelettrodo standard otteniamo la serie elettrochimica
che riporta i potenziali standard di riduzione.
Illustrare laccumulatore al Pb-acido; quali sono le reazioni anodiche e catodiche durante la
scarica dellaccumulatore al Pb?
Le reazioni sono di questo tipo:
quando laccumulatore eroga corrente succede che del biossido di Piombo che si trova sulla piastra
positiva (catodo) dellaccumulatore si riduce formando solfato di Piombo passaggio illustrato di
seguito:
PbO2 + 3H3O+ + HSO4- + 2e- PbSO4 + 5H2O

Lelettrolita che si usa nella reazione Piombo/acido acido solforico, in concentrazione 37% perch
in questa percentuale ha la conducibilit pi elevata.
Al polo negativo (anodo) abbiamo unossidazione del Piombo che va sempre a formare del solfato
di Piombo, di seguito la reazione:
Pb + H2O + HSO4- PbSO4 + H3O+ + 2eQuindi sia la reazione al polo positivo che al polo negativo producono Solfato di Piombo, la
reazione complessiva la seguente:
PbO2 + Pb + 2H2SO4 PbSO4 + 2H2O
Durante la scarica lelettrolita si diluisce, dalla reazione anodica e catodica viene generato Solfato
di Piombo.
Lazione reversibile, questo vuol dire che se applichiamo una ddp tra il polo positivo e negativo
possiamo far tornare indietro le reazioni, caricando laccumulatore.
- Che cos una soluzione elettrolitica?
- Illustrare il meccanismo di conduzione dellelettricit nelle soluzioni e nei sali fusi.
Una soluzione elettrolitica una sostanza che contiene elettroliti. Gli elettroliti sono sostanze che in
soluzione si scindono totalmente o parzialmente in ioni: cationi con carica + e anioni con carica -.
Questo fenomeno di dissociazione nelle soluzioni d origine parzialmente a ioni e parzialmente a
molecole non dissociate, in questo caso la conduzione elettrica buone. Nei sali fusi la reazione d
origine totalmente a ioni rendendo la conduzione elettrica della soluzione elevata.
Illustrare il legame metallico attraverso il modello a mare di elettroni e le propriet dei reticoli
metallici.
Il solido possiamo rappresentarlo costituito da ioni positivi circondati da elettroni che non sono
condivisi in un legame tra due atomi ma che sono liberi di muoversi nel reticolo metallico, sotto
lazione ad esempio di un campo elettrico.
Questi elettroni mobili fanno s che i metalli non solo abbiano una conducibilit elettrica ma anche
una conducibilit termica e la caratteristica di essere deformabili.
Spiegare il comportamento dei solidi conduttori, isolanti e semiconduttori mediante il modello
a bande di energia.
Se consideriamo il reticolo monodimensionale di un solido le energie relative agli orbitali
molecolari coinvolti nella formazione di queste molecole sempre pi grandi, avranno delle energie
che vanno via via avvicinandosi fino a formare una banda di energia possibile per gli elettroni che si
trovano a fare parte della molecola stessa.
Questi elettroni che si troveranno nelle bande di energia avranno una certa mobilit che possiamo
immaginare uguale a quella delle sfere da biliardo che si trovano su un tavolo da biliardo.
Se nel tavolo ci sono poche sfere queste avranno una mobilit elevata si potranno muovere senza
difficolt. Riportando lesempio alle bande di energia possiamo dire che gli elettroni si potranno
muovere con una mobilit elevata in bande di energia che sono parzialmente riempite. Come nel
caso dei solidi che si comportano da conduttore.
Ci troveremo quindi bande riempite (bande di valenza) quindi con scarsa mobilit, e bande semi
riempite chiamate anche bande di conduzione che sar quella di energia pi elevata e consentir
elevata mobilit.

La situazione opposta a quella del conduttore sar una situazione in cui gli elettroni si trovano in
bande che sono completamente riempite, in questo caso ci troveremo in presenza di materiali
isolanti con mobilit nulla.
Una situazione intermedia quella che d origine ai materiali semiconduttori, questo caso si
verifica quando ci sono bande di energia vuote che sono accessibili, la differenza di energia tale da
poter essere superata da un elettrone che venga in qualche modo eccitato.
Illustrare le propriet del silicio come semiconduttore. Che cos il drogaggio?
Il drogaggio serve ad aumentare la conducibilit dei semiconduttori, viene effettuato normalmente
sul silicio. Possiamo aumentare la conducibilit introducendo nel reticolo degli atomi di silicio,
degli atomi che si trovino nel sistema periodico o del III gruppo esempio il Boro o Gallio o
possiamo introdurre un atomo che si trovi nel V gruppo, ad esempio il fosforo.
Esaminiamo il caso del Boro.
Il silicio tende a formare quattro legami con altri atomi di silicio stesso, introducendo il Boro questo
andr a sostituire un atomo di silicio, il Boro ha la possibilit di formare solo tre legami quindi
come se creassimo una buca positiva in quanto si verificher la mancanza di un elettrone.
Nel caso del Fosforo abbiamo una situazione diversa perch abbiamo un elettrone in quanto latomo
di Fosforo ha tendenza ha formare cinque legami. Rimane quindi un elettrone spaiato.
Il risultato nel caso del Boro laggiunta di un livello energetico permesso tra la banda di valenza e
la banda di conduzione sul quale gli elettroni possono accedere pi facilmente.
Nel caso del Fosforo come se avessimo degli elettroni che si trovano in uno stato di energia
superiore alla banda di valenza (tra la banda di valenza e la banda di conduzione), gli elettroni
possono passare cos pi facilmente nella banda di conduzione.
Cosa sono i polimeri conduttori? Illustrare lesempio del poliacetilene.
I polimeri conduttori sono materiali plastici in grado di condurre energia, sono facili da preparare e
poco costosi, sono resistenti al degrado e hanno delle propriet meccaniche interessanti.
I polimeri comunemente sono degli isolanti, per renderli conduttori il polimero viene drogato con
sostanze elettron-accetrici che ne aumentano il numero di lacune elettroniche.
Per drogare i polimeri conduttori basta esporli al vapore dellagente drogante. Utilizzato per
sviluppo dei sensori, in quanto aumenter la sua conduzione entrando in contatto con lagente
drogante.
Ad esempio nel caso del Poliacetilene che ha una modesta conduttivit elettrica, per aumentare la
conducibilit si pu drogarlo con elettron-accettori e metalli alcalini che agiscono da elettrondonatori. La conducibilit cresce rapidamente allaggiunta del drogante.

Cosa sono i superconduttori? Illustrare il meccanismo della superconduttivit.


I superconduttori sono particolari materiali che se raffreddati fino a temperature prossime allo zero
assoluto riducono drasticamente la propria resistenza al passaggio degli elettroni.
Il meccanismo della superconduttivit costituito da coppie di elettroni che passano molto
velocemente in un reticolo cristallino, il passaggio delelettrone distorce, a temperature basse, il
reticolo cristallino. Gli ioni del reticolo sono pi pensanti e impiegano un po di tempo a tornare
nelle posizioni originali, questa distorsione favorisce il passaggio di un successivo elettrone.

Che cosa distingue un semiconduttore da un metallo? Spiegare la relazione fra T e


conducibilit in questi materiali.
Non tanto il valore assoluto della conducibilit quanto piuttosto la dipendenza della conducibilit
dalla temperatura.
In un metallo si ha la diminuzione della conducibilit con laumento della temperatura, perch
laumento della temperatura aumenta la vibrazione degli ioni del reticolo metallico rispetto alle
posizioni di equilibrio e quindi fa si che ci sia un ostacolo al passaggio degli elettroni.
Nel caso del semiconduttore un aumento di temperatura comporta laumento del numero di elettroni
che sono in grado di passare attraverso questo intervallo di energia e quindi di passare dalla banda
di valenza alla banda di conduzione e quindi in questo caso leffetto favorevole.
[Mancano esercizi 21-23]
Dare una definizione di superficie di un materiale.
La superficie di un materiale la zona esterna, che presenta delle caratteristiche chimico fisiche
diverse dallinterno del materiale. una zona interessante perch la zona con cui il materiale
viene a contatto con lambiente, la superficie di un materiale spessa circa 10nm.
Casa si intende per plasma? Illustrare le principali differenze fra plasmi termici e plasmi
freddi e quali siano le propriet superficiali dei materiali che possono essere modificate via
plasma.
Il plasma il quarto stato della materia, un gas ionizzato altamente energetico, perche lo stato di
plasma contiene sia specie neutre, che specie cariche, cio ioni ed elettroni.
Si possono generare dei plasmi artificiali, che sono:
plasmi termici: dove le particelle su citate sono in equilibrio, ed hanno continui urti che liberano
energia, e raggiungono altissime temperature. (2000~10000 C)
Oppure plasmi freddi, dove le particelle non sono in equilibrio, dove non si riesce ad arrivare a
quelle alte temperature che si hanno nei plasmi termici. (<100C)
I plasmi freddi si possono depositare su superfici tipo carta, tessuti, o altro.
Essendo a bassa temperatura, il substrato non si degrada, la deposizione avviene senza correnti
impresse, quindi adattabile ad ogni forma di substrato.
Fare alcuni esempi di processi di deposizione di strati protettivi su materiali metallici.
Ci sono diversi tipi di protezione che si possono disporre sulle superfici, si possono stendere strati
polimerici, oppure anodizzando il materiale, posso fare un immersione a caldo, oppure depositando
degli strati con lausilio del vapore o plasma.
Ad esempio gli strati polimerici, sono le cosiddette vernici, sono utili per le protezioni delle
strutture metalliche.
Oppure con elettrodeposizione posso depositare sulla superficie, utilizzando la corrente, cio
facendo avvenire delle deposizioni elettrochimiche tramite corrente.
La deposizione microscopicamente molto compatta e collima pienamente con la superficie
metallica.
Lanodizzazione viene usata spesso per lalluminio, che avviene per ossidazione del materiale,
quindi loggetto viene messo come anodo in una cella elettrochimica e lo spessore della superficie
aumenta notevolmente.

Dare una definizione di diagramma di fase


Sono la rappresentazione grafica delle situazioni di equilibrio che si stabiliscono in un sistema in
funzione di temperatura, pressione e composizione.
Quali parametri sono presi in considerazione dai diagrammi di fase? A cosa sono utili?
I parametri presi in considerazione sono temperatura, pressione e composizione. I diagrammi di fase
consentono di valutare il numero, la composizione e labbondanza relativa delle fasi (solido,
liquido, gassoso) presenti in un sistema in funzione di composizione, pressione e temperatura.
Dare una definizione di eutettico e di temperatura eutettica
Un eutettico una miscela di sostanze il cui punto di fusione pi basso di quello delle singole
stanze di cui composto.
La temperature eutettica al raffreddamento la pi bassa temperatura in corrispondenza della quale
ancora presente del liquido nel sistema. Temperatura di fine solidificazione.
Quale la regola della leva? Quando si pu applicare? A cosa utile?
La regola della leva ci consente di calcolare labbondanza percentuale delle due fasi presenti in
equilibrio. E una regola che si pu applicare solo nei campi con due fasi.
%A = (KN/HN)*100
KN una porzione del segmento orizzontale che congiunge temperatura e il punto N, punto al di
spora del quale la fase una ed liquida.
HN il segmento complessivo ad una determinata temperatura fino al punto N.
La percentuale di liquido sar quindi: %L = (HK/HN)*100.
Quale la regola di Gibbs?
La regola di Gibbs o regola delle fasi una regola che ci consente di correlare il numero delle fasi,
la loro composizione e le variabili fisiche o chimiche che governano il sistema stesso.
E cos formulata:
V=n+f
V il grado di varianza, n il numero dei componenti fisici indipendenti, f il numero dei fattori
fisici attivi e il numero delle fasi.
Le trasformazioni in riscaldamento, sono le stesse in raffreddamento? Perch?
S, perch le trasformazioni sono reversibili.
Definisci la temperatura eutettica al riscaldamento
La temperatura eutettica al riscaldamento la pi alta temperatura in corrispondenza della quale
inizia a formarsi nel sistema la fase liquida (temperatura di inizio liquefazione).

Definisci cosa un costituente strutturale


Rappresenta un sistema (monobasico o polibasico) di morfologia e composizione, entro certi limiti,
definite ed al quale competono specifiche caratteristiche fisico-meccaniche.
Si pu applicare la regola della leva per determinare la % di eutettico allo stato solido? E
perch?
S, perch se considero un eutettico composto da 64%B e 36%A posso suddividere lo stato solido in
due aree: A+eutettico (leghe ipoeutettiche) e B+eutettico (leghe ipereutettiche); cos da poter
utilizzare anche in questo caso la regola della leva.
Fatto 100 il segmento A+Eutettico la percentuale di eutettico :
%E = (%B/64)*100
%B la percentuale di B presa come riferimento nel segmento A+Eutettico.
Quindi %A=(64-%B)/64
Che cosa significa solubilit parziale allo stato solido? E quella totale?
La solubilit parziale porta alla formazione di
solubilit completa prevede una sostituzione di
100%.
Nella solubilit parziale il diagramma di fase
soluzione solida alfa e una soluzione solida
corrispondenza della temperatura eutettica.

soluzioni solide sostituzionali o interstiziali, la


atomi del solvente con atomi del soluto fino al
non esistono le due componenti pure, ma una
beta con un punto massimo di solubilit in

Che relazione esiste tra velocit di raffreddamento e composizione superficiale di un solido?


La composizione superficiale di un solido pu variare in funzione della velocit di raffreddamento,
ad esempio con una raffreddamento molto lento si passa dalla fase solida alfa alla fase solida alfa +
beta, con un raffreddamento molto veloce si ottiene una sorta di congelamento della fase solida alfa
che risulta cos immutata.
Quante fasi si possono osservare in un diagramma di stato binario con componenti
completamente miscibili allo stato liquido, parziale miscibilit allo stato solido e presenza di
eutettico?
Si possono osservare le seguenti fasi:
- Liquido;
- Alfa+liquido
- Beta+liquido
- Soluzione solida Alfa
- Soluzione solida Beta
- Alfa+Beta
Definisci che cosa un materiale ceramico.
I materiali ceramici sono sostanze inorganiche non metallici, costituiti da elementi metallici e non
metallici legati fra loro prevalentemente da legami ionici e/o covalenti, che a seguito, generalmente,
di formatura a freddo e cottura ad alta temperatura consentono di realizzare prodotti con notevoli e
specifiche caratteristiche.

Quali caratteristiche hanno i materiali ceramici? Cosa li distingue dai metalli e dai materiali
polimerici a livello chimico, fisico e meccanico?
In generale i materiali ceramici sono tipicamente duri e fragili, con basse tenacit e duttilit. I
materiali ceramici, di solito, sono buoni isolanti elettrici e termici per lassenza di elettroni di
conduzione. I materiali ceramici, in genere, hanno una temperatura di fusione relativamente alte e
una elevata stabilit chimica in molti ambienti aggressivi, grazie alla stabilit dei loro forti legami.
Che cosa causa la porosit nei materiali ceramici? Quali caratteristiche influenza?
Riguardo alla porosit i materiali ceramici possono presentare pori aperti passanti, pori aperti a
sacco e pori chiusi. La porosit dei materiali ceramici li rende permeabili allacqua e ai gas, cio
attraverso i pori possibile che ci sia un assorbimento ad esempio di acqua. Proprio attraverso
lacqua si valuta in percentuale il volume dei pori passanti. Da questa porosit dipendono le
caratteristiche meccaniche ad esempio il modulo di rottura a flessione e la resistenza allabrasione.
Come sono classificati i materiali ceramici?
I materiali ceramici vengono suddivisi in ceramici tradizionali e ceramici avanzati. I materiali
ceramici tradizionali sono ad esempio: terrecotte, terraglie, refrattari, abrasivi, cementi, ceramiche
tecniche. I materiali ceramici avanzati sono prodotti ottenuti con: ossidi puri, carburi, nitruri, boruri,
ferriti, ecc.
I materiali ceramici tradizionali si suddividono a loro volta in: pasta porosa e pasta non porosa.
Questi due gruppi sono a loro volta divisi in prodotti colorati e bianchi, smaltati e non smaltati, sono
ad arrivare al prodotto finito.
Quale la struttura dei silicati? Come sono classificati?
La struttura dei silicati SiO4 tetraedrica, gli atomi di ossigeno sono disposti ai vertici di un
tetraedro al centro del quale vi latomo di silicio.
I silicati sono classificati in:
- A tetraedri indipendenti (nesosilicati)
- A gruppi di tetraedri (borosilicati)
- A catene i tetraedri (inosilicati)
- A strati di tetraedri (fillosilicati)
- Ad aggregazione spaziale (tettosilicati)
Cosa unargilla?
Largilla un sedimento non litificato estremamente fine costituito principalmente da alluminosilicati. Le argille si dividono in argille di origine primaria e secondaria.
Le argille di origine primaria sono prodotte dallalterazione di minerali (feldspati), rimasti in sito e
contenenti modeste impurit, poca acqua e parti della roccia madre non alterata.
Le argille di origine secondaria sono i relativi depositi, che contengono maggiori impurit, si sono
formati lontano dal luogo di alterazione della roccia madre per trasporto naturale.

Tramite quali processi sono prodotte le ceramiche?


Il primo processo la macinazione, questo pu essere eseguito a secco (3-4% acqua) mediante
pressature o umido (30-40% acqua) tramite colaggio. Poi si passa al processo di preparazione
dellimpasto, che comprende un insieme di operazioni che servono a conferire allimpasto le
caratteristiche idonee per la successiva formatura. Quindi si procede con il processo di formatura
che secondo in tenore di acqua di impasto pu distinguersi in: pressatura, estrusione e colaggio.
Quindi si procede con il processo di essiccamento, terminato il quale si pu procedere in tre
differenti modi. Si pu procedere direttamente con la cottura per realizzare prodotti non smaltati.
Si pu procedere con la smaltatura e poi con la cottura per realizzare prodotti smaltati in
monocottura. Infine si pu procedere con una prima cottura (biscotto), poi con la smaltatura e infine
con una seconda cottura, per produrre prodotti smaltati in biscottura.
Quali cambiamenti avvengono durante ed in seguito alla cottura?
La cottura un processo di aggregazione, connesso a trasformazioni chimiche e fisiche, eseguito a
temperatura inferiore a quella di fusione del componente principale. Alcune delle variazioni che
avvengono durante la cottura riguardano: la densit e la porosit. Queste due caratteristi che variano
in funzione del tempo di cottura, la densit cresce con laumentare del tempo, mentre la porosit
diminuisce. Laltra caratteristica riguarda la percentuale di ritiro del materiale ceramico, questa
cresce con laumentare della temperatura sino ad arrivare ad una soglia massima superata la quale
diminuisce con lavvicinarsi alla temperatura di fusione.
Quali caratteristiche devono avere le materie prime per la produzione di ceramiche?
La materie prime per la produzione di ceramiche devono avere caratteristiche di plasticit, funzioni
smagranti e sostanze fondenti.
Con plasticit di un impasto ceramico si intende la caratteristica dellimpasto di deformarsi sotto
una pressione opportuna senza rottura o deformazione.
Le sostanze smagranti hanno la funzione di realizzare uno scheletro rigido che impedisca al formato
di subire ritiri o deformazioni durante lessiccamento e la cottura.
Le sostanze fondenti hanno la funzione di originare, durante la cottura, una fase liquida la quale
colma, parzialmente o completamente, le porosit provocando una progressiva densificazione del
prodotto con parziale o totale cristallizzazione di fasi di alta temperatura.
Cosa sono i materiali refrattari? Che impiego hanno?
I materiali refrattari sono materiali da costruzione generalmente a pasta colorata e porosa, non
rivestiti, atti a sopportare sollecitazioni termiche, meccaniche chimiche in ambienti dove si
svolgono processi chimico-fisici ad elevata temperatura. Sono impiegati principalmente
nellindustria siderurgica, vengono anche utilizzati nellindustria vetraria, cementiera, ceramica,
ecc.
Come sono classificati i materiali refrattari?
I materiali refrattari sono classificati in:
- Materie prime refrattarie;
- Prodotti refrattari formati;
- Prodotti refrattari non formati;
- Prodotti refrattari porosi formati.

Come possono essere aggrediti i materiali refrattari in una siviera?


I materiali refrattari che costituiscono la parte interna della siviera possono essere acidi, basici e
neutri. I refrattari acidi vengono aggrediti da scorie basiche, basici quelli che vengono aggrediti da
scorie acide, e neutri quelli che non subiscono unevidente aggressione.
Se supponiamo di avere una siviera con uno strato interno costituito da un refrattario acido, riempita
di un bagno metallico liquido sul quale galleggia una scoria di tipo basico, allora si innescheranno
delle reazioni tra refrattario e scoria, sar quindi aggredito il materiale refrattario.
Supponiamo che il refrattario sia a base Silice e che nella scoria ci sia della Calce, queste reagiranno
in questo modo:
SiO2 + CaO CaO SiO2
La silice ha una temperatura di fusione di 1723 C, il silicato monocalcico ha una t.f. di 1544 C,
leutettico che si instaura di 1436 C, quindi si forma del liquido causando un degrado molto
veloce del materiale refrattario.
Quali sono le caratteristiche dei refrattari?
Le caratteristiche dei refrattari sono le seguenti:
- Fisiche: peso specifico, peso volumetrico, porosit apparente, porosit totale, assorbimento
dacqua, permeabilit, resistenza allidratazione e granulometria;
- Meccaniche a freddo: resistenza alla compressione a freddo, modulo di rottura a freddo (a
flessione) e abrasione a freddo;
- Meccaniche a caldo: refrattariet, resistenza alla termopressione, modulo di rottura a caldo,
scorrimento a caldo, termofrattura di massa e termofrattura superficiale;
- Termiche: conduttivit termica, variazione lineare permanente, variazione volumetrica
permanente e variazione lineare temporanea;
- Chimiche: composizione e resistenza alla corrosione.
Quali caratteristiche meccaniche a caldo sono le pi importanti? Come sono misurate?
Le caratteristi meccaniche a caldo pi importanti sono:
- La refrattariet, viene misurata utilizzando dei coni Seger, hanno una forma di una piramide
a base triangolare, la misurazione viene effettuata per confronto. Il materiale di cui si vuol
conoscere la refrattariet viene modellato secondo la stessa forma dei coni Seger, questa
provetta viene poggiata su un basamento con una certa inclinazione rispetto al piano di base
e circondata con coni Seger con diversa refrattariet nota. Si procede quindi al riscaldamento
e si osservano le modifiche di forma subite dalla provetta, questa in virt dellinclinazione
inizier a flettersi fino a fare in modo che la punta tocchi flettendosi il basamento di
appoggio. Essendo una prova fatta per confronto ci sar sicuramente uno o due coni che
saranno nella stessa condizione della provetta. In questo modo sar possibile attribuire al
materiale refrattario un valore di refrattariet.
- Resistenza alla termopressione, la misurazione viene effettuata attraverso unanalisi
dilatometrica condotta sino a quasi completa fusione del materiale e valutando le variazioni
dimensionali che il provino subisce al riscaldamento e sottoposto ad una certa pressione. Il
provino per la prova di forma cilindrica realizzato con il materiale da esaminare con
altezza 50mm e diametro 50mm, sulla parte superiore del cilindro applicato un carico di
2Kg cm2. Su questo provino si valuta la dilatazione percentuale al riscaldamento.
Inizialmente al riscaldamento del provino questo subisce una dilatazione, successivamente
possiamo aspettarci che ad una certa temperatura inizia la fase liquida e quindi il carico
applicato sopra il provino far in modo che questo riduca la sua altezza. La temperatura in

cui ci accade detta temperatura di inversione. Infine ci sar una temperatura in cui si avr
il collasso completo del provino.
Cosa caratterizza un refrattario acido?
Un refrattario acido (ad esempio alluminosi e silico-alluminosi) caratterizzato da una minore
resistenza ad attacco acido, bassa resistenza allo shock termico, ottima resistenza allossidazione,
bassa conduttivit termica e infine buona resistenza meccanica.
Come si producono i refrattari silicei?
I refrattari silicei si ottengono a partire da una materia prima che prende il nome di quarzite, la
quale pu presentare o cristalli di dimensioni notevoli (quarziti franche) oppure piccoli cristalli di
quarzo immersi in una matrice cementizia. Il processo di produzione, nel caso di quarziti franche,
parte dalle quarziti mescolate con parti di latte di calce (8-10%), quindi si procede alla pressatura ~
30MPa, poi la cottura a ~1500 C con una velocit di riscaldamento pilotato che nellultimo stadio
di 8-10 C/h.
Cosa sono i refrattari silico-alluminosi?
I refrattari silico-alluminosi hanno un tenore di allumina tra il 20-44%, questo intervallo di
composizione dovuto al fatto che vengono confezionati a partire da argille, a seconda che siano
pi o meno pure abbiamo un maggior o minor tenore di allumina. Le caratteristiche dei refrattari
silico-alluminosi dipendono fondamentalmente dalla percentuale di allumina.
Come si producono i refrattari silico-alluminosi?
Un refrattario silico-alluminoso parte dallargilla, pi largilla ricca in caolinite migliori saranno le
caratteristiche del refrattario stesso. Largilla (10-50%) deve essere impastata con la chamotte,
questa argilla precotta macinata, largilla a questo punto svolge il ruolo di legante tra i granuli di
chamotte, quindi si procede con la cottura fino a 1200 1400 C.
Quali sono i refrattari basici?
I refrattari basici sono costituiti fondamentalmente da ossido di magnesio e sono:
- Magnesite;
- Magnesiocromite;
- Cromomagnesite;
- Cromite;
- Forsterite;
- Dolomite.
Quale la natura chimica del vetro?
I vetri sono prodotti ottenuti per raffreddamento e consolidamento di masse liquide senza che
avvengano processi di cristallizzazione. Il vetro un materiale amorfo ha la rigidit dei materiali
solidi, normalmente cristallini, ma non ha la struttura cristallina. La disposizione dei gruppi ionici
che lo compongono disordinata e casuale e quindi si ha una situazione caratteristica dello stato
liquido mentre ha la rigidit dello stato solido.

Quali sono le propriet fisiche del vetro?


La propriet fisica pi importante del vetro la viscosit, quando ad alta temperatura duttile,
plastico e malleabile; in stato di fusione pu essere soffiato, impastato, tirato e pressato. Quando
freddo, il vetro presenta una notevole durezza, trasparente, traslucido o opaco. fragile e si rompe
con la caratteristica frattura concoide. soggetto a incrinarsi se sottoposto a improvvisi
cambiamenti di temperatura.
Come vengono fabbricati i vetri?
Il processo di fabbricazione dei vetri prevede la fusione delle materie prime, il processo di
formatura e la ricottura.
Il processo di formatura pu avvenire in quattro differenti modi: soffiatura, pressatura, laminazione
e stiramento.
Cosa sono i leganti idraulici? Che cosa li distingue dagli altri materiali ceramici?
I leganti idraulici sono i cementi. Mentre i materiali ceramici tradizionali venivano ottenuti per
impasto e cottura per poi avere il prodotto finito, il cemento segue una strada molto diversa esiste
anche qui una miscelazione e cottura per dopo che il cemento viene ottenuto viene finemente
macinato mescolato con gesso impastato con acqua, mescolato con degli inerti, che rapprende e
indurisce a seguito di reazioni processi di idratazione. Una volta indurita, mantiene la sua
resistenza e la sua stabilit anche sottacqua.
Come si fabbrica il cemento? In quali ambiti impiegato?
La materia prima per ottenere il cemento (clinker Portland) il calcare e largilla. Per cottura di
queste componenti si ottiene il clinker Portland, che verr macinato e che reagisce con lacqua.
Per avere il cemento Portland il clinker deve essere miscelato con il gesso (4-6%), il gesso ha la
funzione ritardante per la presa. Il cemento portland viene poi normalmente miscelato con degli
inerti, sabbia e ghiaia, al fine di realizzare uno scheletro rigido che dia una certa resistenza
meccanica.
Per avere il cemento pozzolanico il clinker miscelato con gesso e pozzolana (35% roccia
naturale).
Per avere il cemento altoforno il clinker miscelato con gesso e loppa (scoria di altoforno).
Un quarto tipo di cemento quello alluminoso ottenuto con calcare e bauxite.
Il pi comune il cemento Portland, miscelato con acqua e sabbia produce la malta cementizia.
Miscelato con acqua e aggregato misto fine e grossolano otteniamo il calcestruzzo.
Miscelato con acqua e aggregato pi un armatura di acciaio, che consente di migliorare alcune
caratteristiche meccaniche, produce il cemento armato.
Descrivi la Chimica del Cemento
Semplificando durante la cottura il calcare si trasforma in CaO e largilla in SiO2 + Al2O3 + Fe2O3
Ad una temperatura superiore ai 1000 C cominciano ad interagire tra di loro e quindi si ha
uninterazione tra il componente basico, la calce, e i componenti acidi per formare silicati,
alluminati e ferriti:
- Il silicato tricalcico;
- Il silicato bicalcico;
- Un alluminato tricalcio;

Un ferrito alluminato tetra calcico;

La composizione chimica del cemento la seguente:


- CaO
- SiO2
- Al2O3
- Fe2O3
- MgO
- SO3
Che cosa sono i moduli del cemento Portland?
Sono dei rapporti che ci danno unidea di quale debba essere la composizione al fine di ottenere
certe caratteristiche del cemento Portland.
I moduli sono quattro il primo prende il nome Modulo Idraulico ed dato dal rapporto tra lossido
Calcico e i tre ossidi maggiori: silice, allumina e ferro; questo rapporto allincirca pari a 2,
significa che la percentuale di calce il 66% e la percentuale dei tre ossidi il 33%.
Il secondo modulo il Modulo Siliceo che indica il rapporto tra la silice e lallumina e il lossido
ferrico; questo rapporto allincirca uguale a 2, il che significa che se 33% era linsieme dei tre
ossidi qui abbiamo un 22% di silice e il restante 11% come somma di allumina e ossido ferrico.
Il terzo modulo il Modulo dei Fondenti indica il rapporto tra allumina e ossido ferrico; anche
questo normalmente uguale a 2, quindi abbiamo l11% come somma dell8% di allumina e 3-4%
di ossido ferrico.
Il quarto modulo il Modulo della Calce Restante indica il rapporto tra la percentuale di calce
combinata esclusivamente nei silicati e la silice.
Che relazione esiste tra i costituenti mineralogici e la composizione chimica del cemento?
La anche minima differenza nella presenza dei costituenti mineralogici del Portland causano delle
forti differenze nella risultante composizione chimica del cemento.
Quali elementi determinano le caratteristiche del cemento indurito?
Le componenti del cemento indurito sono laggregato, zona di transizione e la matrice cementizia.
La zona di transizione, compresa tra matrice e aggregato, un a zona estremamente delicata perch
presenta una porosit maggiore, una composizione di elementi diversa da quella della matrice.
I fattori che influenzano le caratteristiche meccaniche del cemento indurito sono:
- Riguardo la matrice cementizia: tipo di cemento, il rapporto acqua cemento, la porosit, il
grado di idratazione, gli additivi;
- Riguardo la zona di transizione: il rapporto acqua cemento, il grado di idratazione, la
porosit e linterazione matrice/aggregato;
- Riguarda laggregato: la natura, le dimensioni, la forma e la porosit.
Quali sono e come sono impiegate le formule di Powers?
Le formule di Powers sono:
Vp = (100 * (a/c)) (36,15 * alfa)
Vp il volume dei pori, a/c il rapporto acqua cemento e alfa e il grado di idratazione.

Questa formula impiegata per agire direttamente sulla porosit finale del cemento, la porosit pu
essere ridotta diminuendo il rapporto tra acqua e cemento, essendo il grado di idratazione correlato
al tempo di stagionatura del cemento.
La seconda formula :
Rc = k(1-P)3
Rc la resistenza a compressione e P la porosit totale.
Questa formula consente di calcolare la variazione della resistenza alla compressione in funzione
della porosit.
Quali sono le cause del degrado del cemento?
Le cause del degrado del cemento dipendono da diversi fattori:
- Cause chimiche: legate alla presenza di solfati, cloruri, CO2 e alcali;
- Cause fisiche: il gelo/disgelo e lincendio;
- Cause meccaniche: erosione, abrasione e vibrazioni.
Cose un materiale polimerico?
I materiali polimerici sono materiali le cui molecole sono costituite da pi unit strutturali, uguali o
differenti, unite chimicamente da legami, in generale covalenti, il concatenamento dei quali risulta
concluso da gruppi terminali.
Come si sintetizza un polimero? Tipologie ed esempi di polimerizzazione.
I processi di polimerizzazione possono essere ricondotti a quattro tipi.
Processi di poliaddizione
Nei polimeri di addizione la formula molecolare dellunit ripetitiva risulta identica a quella del
monomero.
Processi di policondensazione
Nei polimeri di condensazione la formula molecolare dellunit ripetitiva contiene un numero di
atomi minore rispetto a quella del monomero o dei monomeri di partenza.
Polimerizzazione a catena
Nella polimerizzazione a catena la catena in crescita rappresenta la molecola del polimero in
formazione.
Polimerizzazione a stadi
La polimerizzazione a stadi coinvolge monomeri funzionali che reagendo danno luogo a prodotti di
peso molecolare crescente, contenenti gli stessi gruppi funzionali del monomero o dei monomeri di
partenza, per cui nel corso della reazione si hanno uguali possibilit di interazione
monomero/monomero o monomero/polimero.
Quale la struttura di un polimero?
In funzione dellunit strutturale i polimeri possono essere suddivisi in tre categorie a seconda che
provengano dalla stessa unit strutturale, da differenti unit strutturali o dal tipo di concatenamento.

I polimeri derivanti dalla stessa unit strutturale si chiamano omopolimeri, i polimeri derivanti da
differenti unit strutturali si chiamano copolimeri e in base al tipo di concatenamento abbiamo dei
polimeri lineari, ramificati, reticolati o a blocchi.
Quali sono i polimeri di interesse industriale?
I polimeri di interesse industriale sono: i termoindurenti, i plastomeri e gli elastomeri.
Cosa differenzia i materiali termoplastici da quelli termoindurenti?
Mentre i materiali termoplastici possono subire reversibilmente processi di rammollimento e
fusione, i materiali termoindurenti a seguito di reazioni chimiche portano alla formazione
irreversibile di strutture reticolate.
Cosa sono i materiali compositi?
I materiali compositi sono eterogenei costituiti da matrice (polimerica, ceramica, metallica) in cui
disperso un agente rinforzante. Per la favorevole combinazione delle propriet della matrice e del
rinforzo risultano particolarmente idonei per applicazioni strutturali.
Quali sono le caratteristiche meccaniche dei materiali compositi?
Le caratteristiche meccaniche dei materiali compositi dipendono dalle fibre di rinforzo che possono
essere di tre tipi: whiskers (cercamici, carbonio), fibre (vetro, polimeri, carbonio) e fili (metalli).
Le caratteristiche meccaniche importanti sono il carico di rottura specifico e il modulo di elasticit
specifico dei materiali compositi rapportati alla massa volumica, siccome una delle caratteristiche
pi importanti la leggerezza di questi materiali, gioca un ruolo importantissimo anche la densit.

ESAMI PRECEDENTI
Indicare le propriet che possono essere dedotte in funzione della posizione di ciascun
elemento nella tavola periodica;
La tavola periodica detta periodica proprio perch gli elementi che ne fanno parte hanno
caratteristiche che si ripetono in base a determinate propriet, il sistema periodico diviso in righe e
colonne. Ad esempio se prendiamo la prima colonna, vediamo che contiene sodio cesio gallio ecc
questi elementi hanno in comune la caratteristica di reagire violentemente con lacqua liberando
idrogeno, questa una delle propriet che variano regolarmente, se noi ordiniamo gli elementi
secondo il peso atomico crescente. Le colonne vengono chiamati gruppi, e le righe periodi. Gli
elementi nello stesso gruppo reagiscono tutti nella stessa maniera rispetto ad una reazione chimica.
Ci sono vari tipi di elementi, non metalli( non metalli, alogeni, gas nobili) semimetalli e metalli
(alcalini, alcalino terrosi, ecc.), una delle cose pi importanti che si estraggono dalla tavola
periodica il numero atomico .
Dalla tavola periodica in base alla posizione si pu determinare lelettronegativit, a sinistra i meno
elettronegativi (elementi che tendono a cedere elettroni) a destra i pi elettronegativi (elementi che
tendono ad acquistare elettroni in una reazione).
Descrivere lesempio di una pila, riportando lequazione di Nernst;
Un esempio di pila una delle pi usate, cio la pila alcalina, detta anche pila le Clanche, queste
pile per comodit non ha un elettrolita liquido, bens un gel disperso in un materiale spugnoso, la
pila costituita dal polo negativo di zinco, che di fatto linvolucro della pila, lelettrolita cio
idrossido di potassio e il polo positivo che costituito da della grafite con biossido di manganese.
Lequazione di Nernst associata alla forza elettromotrice :
E=E0 + (0.06/ n ) log[Mn+]
Discutere delle caratteristiche dei materiali refrattari;
i materiali refrattari sono materiali che hanno impiego nei forni industriali, devono resistere alle alte
temperature, sono materiali da costruzione, porosi, non rivestiti, sopportano forti maltrattamenti
chimici. Questi materiali si suddividono in acidi basici e neutri, gli acidi sono quelli che possono
essere aggrediti da scorie basiche, i refrattari basici sono aggrediti da scorie acide, i neutri non
hanno particolari debolezze ne rispetto a scorie acide ne rispetto a quelle basiche. Le caratteristiche
si suddividono in fisiche, meccaniche a caldo e meccaniche a freddo.
Fisiche: peso specifico, peso volumetrico, porosit, assorbimento dacqua.
Meccaniche a caldo: refrattariet, resistenza alla termo-pressione.
Meccaniche a freddo: resistenza alla compressione a freddo, modulo di rottura a freddo, abrasione.
Descrivere la classificazione dei materiali polimerici e definire i parametri strutturali.
I materiali polimerici si suddividono in:
naturali, sono materie come cellulosa, amido, gomma naturale. Sono materiali che si trovano senza
particolare sforzo allo stato naturale.
Artificiali: avvengono attraverso una modificazione chimica di polimeri naturali, sono acetato di
cellulosa, cellulosa rigenerata ecc
Sintetici, sono materiali polimerici ottenuti per sintesi e sono le materie plastiche, le resine, le fibre,
gli elastomeri ecc l80% di questi materiali sono termoplastici, il 20% di essi sono
termoindurenti.
Strutturalmente tutti i polimeri sono formati da un monomero, che il radicale, da cui il polimero
prende forma, ad esempio letilene, composto da 2 molecole CH2 legate tra loro da un doppio

legame, aggiungendo dei catalizzatori si rompe questo legame 2 elettroni si liberano, creando 2 siti
funzionali che fanno si che il monomero si leghi con altri monomeri simili, iniziando a formare
cos la catena del polimero. Queste catene possono essere di tipo lineare, cio i monomeri si
dispongono in file, oppure in modo ramificato, dove le file non sono ben definite e spesso c una
diramazione. Oppure a blocchi dove pi file ramificate si legano a formare una sorta di reticolo.
Dire che cosa si intende per configurazione elettronica di un elemento e quali informazioni si
possono trarre da questa riguardo al comportamento dellelemento stesso;
Per configurazione elettronica di un elemento si intende la suddivisione che stabil Bhor, cio, ogni
elettrone ruota attorno ad un orbita, tale orbita quantizzata e ben definita, ci sono un numero finito
di orbite, tali orbite vanno dalla pi interna (pi vicino al nucleo dellatomo), alla pi esterna, e
vengono divise in 7 livelli, i primi 4 livelli sono s,p,d,f. Ogni livello possiede dei sottolivelli, s ha
un solo sottolivello, p ha 3 sottolivelli, d ha 5 sottolivelli ed f ne ha 7. Ogni sottolivello pu
contenere al massimo 2 elettroni.
Ad ogni sottolivello associata una certa energia, la differenza tra due energie, lenergia che serve
a portare un elettrone da un livello ad un altro.
Scrivendo la configurazione elettronica per un certo elemento si pu intuire quale la sua
propensione a creare legami, cedendo o acquistando elettroni da altri elementi, se un certo elemento
ha sullultimo livello un elettrone spaiato, questo tender a condividere o cedere tale elettrone per
formare un legame.
Illustrare il meccanismo di una reazione di ossido-riduzione (redox), porre in questo ambito
lesempio di una pila;
Si pu produrre elettricit partendo da una reazione chimica? S, lo si pu fare attraverso un
meccanismo di ossidazione/riduzione che avviene tra materiali e soluzioni di un certo tipo. Quando
si pone un metallo in soluzione, possono avvenire due tipi di reazione, la prima quando il metallo
libera ioni nella soluzione, questo il fenomeno di ossidazione, il secondo quando gli ioni dalla
soluzione si posano sul metallo, questo fenomeno detto riduzione.
Nelle pile questo il principio di funzionamento, se poniamo in 2 recipienti della soluzione, in uno
dei recipienti immergiamo una lastra di zinco e nellaltro una lastra di rame, mettendo in
comunicazione i due recipienti si stabilir una differenza di potenziale, poich lo zinco cede ioni
alla soluzione. Liberando tali ioni si instaura una carica negativa che si trasferisce tramite il
collegamento alla barretta di rame, che attirer a sua volta 2 elettroni per ogni ione rilasciato,
questa differenza di potenziale crea un flusso di elettroni, genera una corrente elettrica che pu
essere utilizzata. Con due sistemi che hanno tendenze diverse a ossidarsi o ridursi riusciamo a
creare una pila. Quindi a produrre elettricit da una reazione chimica.
Discutere dei reticoli cristallini e dei difetti dei materiali;
I reticoli mostrano la tipologia di disposizione degli atomi nello spazio, il reticolo pi semplice il
reticolo cubico, formato da otto atomi posti nei vertici, questo tipo di struttura caratterizzata da
grandi vuoti, per ridurli si pone un atomo al centro e si forma una struttura detta, reticolo cubico a
corpo centrato, per migliorare ancora di pi la disposizione possiamo configurare un altro reticolo
detto a facce centrate, cio un cubo dentro laltro, quello interno, disposto diagonalmente. Queste
strutture sono utilizzate spesso per la rappresentazione dei metalli, un altro tipo la
rappresentazione ad esagono compatto, che comporta un riempimento di spazio ancora superiore. I
difetti nelle strutture sono di 3 tipi: le vacanze, mancanza di un elettrone o di uno ione in una
posizione del reticolo.
Atomo di interstizione: un atomo si pu inserire tra gli spazi vuoti del cristallino.

Atomo sostituzionale: un atomo si sostituisce ad un atomo del cristallino, per avere un tipo di
difetto del genere, devo sostituire con atomi di circa la stessa grandezza.
Descrivere le reazioni di polimerizzazione ed in particolare il meccanismo di una reazione di
polimerizzazione radicalica.
Come si ottengono le materie plastiche? Attraverso una reazione di polimerizzazione, un polimero
si forma attraverso la composizione di un monomero, che ha a disposizione 2 luoghi propensi alla
creazione di legami, uno di questi due luoghi si lega ad un altro monomero simile, e cosi avviene un
numero elevato di volte, creando il vero e proprio polimero. La polimerizzazione radicalica,
quella utilizzata ad esempio per la creazione del polietilene, per questo processo c lutilizzo di un
perossido, che una molecola reattiva, che funge da catalizzatore, il perossido libera un radicale
organico (un composto con un elettrone spaiato) che tender a legare fino a formare una catena di
carbonio, cio polietilene.
Descrivere la classe dei composti policiclici aromatici e discutere della struttura della grafite e
del diamante.
I policiclici aromatici sono dei composti che hanno una serie di pi anelli benzenici, questi
composti variano al tipo di disposizione che gli anelli benzenici assumono. Sono dei composti a
struttura planare, si possono mettere idealmente insieme un numero infinito di anelli benzenici. la
grafite, composta soltanto da carbonio. La composizione della grafite data da atomi di carbonio
strutturati a piani con ibridazione sp2, e ogni piano interagisce con i piani di anelli benzenici
confinanti, quello che si osserva che la grafite un materiale conduttore perch gli elettroni
possono passare abbastanza facilmente da anello benzenico allaltro passando in mezzo a questi
piani. Questa struttura comporta uno slittamento facile dei piani reticolari, infatti quando scriviamo
con la matita la traccia che rimane sono dei piani reticolari di carbonio che si sono sfaldati e restano
sul foglio.
A differenza della grafite il diamante ha ibridazione sp3, quindi crea legami con 4 atomi, formando
strutture tetraedriche con pochi spazi vuoti, per questo sono materiali altamente isolanti perch gli
elettroni fanno molta fatica a passare in questo reticolo.
Un leggera differenza strutturale microscopica provoca unimmensa differenza macroscopica.
Descrivere il I e II principio della termodinamica e definire le funzioni di stato H, S e G;
Si riesce a prevedere landamento di una reazione ? Si, grazie a varie leggi teoriche come quelle
della termodinamica, si pu vedere verso quale direzione va una reazione. Il primo principio
quello dato dalla conservazione dellenergia: E=Q +W tale principio dice che, la variazione di
energia data dalla somma della variazione di calore emesso o assorbito dal sistema, sommato al
lavoro compiuto. Quindi lenergia non viene mai distrutta ma viene trasformata in un altro tipo di
energia.
Il secondo principio ci dice che le trasformazioni che hanno luogo spontaneamente portano ad un
aumento di Entropia (S) dove lentropia la misura del disordine di un certo sistema.
Le funzioni di stato che accompagnano questi principi sono :
H=E+W
lentalpia la sommatoria della differenza di energia sommata al lavoro fatto
dal sistema. Lentalpia H<0 nelle reazioni esotermiche e H >0 per reazioni endotermiche.
G definita come lenergia libera di Gibbs definita come G=H T S dove T la temperatura
alla quale avviene la reazione. Un processo spontaneo porta in genere alla diminuzione dellenergia
libera.
G <0 processo spontaneo
G >0 processo non spontaneo
G =0 processo allequilibrio

Illustrare la regola di Gibbs, definendo tutti i parametri;


La regola delle fasi, detta anche regola di Gibbs ci consente di correlare il numero delle fasi la loro
composizione e le variabili fisiche o chimiche che governano il sistema.
V= n+f -
dove:
n: numero di componenti chimici indipendenti, per sistemi binari n=2;
f: il numero di fattori fisici attivi. Temperatura, pressione, le variazioni di questi parametri
influiscono sugli equilibri del sistema.
: il numero di porzioni di materia chimicamente e fisicamente omogeneo e delimitate da superfici
definite dalle altre fasi
V: la varianza cio il numero di variabili necessarie a caratterizzare il sistema, ossia, stabilendo i
valori di tali variabili il sistema assume delle condizioni definite.
In campi bifasici la V =2, in campi monofasici la V=1 e in situazioni eutettiche V=0.
Descrivere le reazioni di polimerizzazione, in particolare, illustrare lesempio di un polimero
di addizione;
Sono materiali con molecole costituite da una o pi unita strutturali fondamentali, unite
chimicamente da legami in genere covalenti, il concatenamento di queste unit strutturali termina in
genere con dei gruppi terminali. Sono materiali molto reagenti, quindi difficilmente biodegradabili.
Le reazioni di addizione avvengono spesso dalla rottura di un doppio legame, che libera 2 elettroni,
le polimerizzazioni per addizione pi conosciute sono quelle del PE (polietilene) e del
PVC(polivinilcloruro) che hanno unit fondamentali (monomeri) tutti identici che si legano lun
laltro tramite 2 siti funzionali. Finche un monomero con un solo elettrone spaiato non si lega e
termina la catena del polimero.
Ci possono essere vari tipi di concatenamento che formano polimeri lineari, a blocchi, ramificati o a
reticolato.
Discutere libridazione del carbonio nelle molecole di etano (C2H6), etene (C2H4 con
struttura >C=C<) e acetilene (C2H2, con struttura -CC-);
Quando siamo in presenza di legami doppi, il carbonio ha sempre valenza 4 , cio forma 4 legami,
ma se osserviamo lintorno del carbonio si nota che ha 3 legami e non 4. un esempio di molecola
letene (o etilene), che circondato da 2 atomi di idrogeno e un altro atomo di carbonio. Questa
configurazione composta da 3 legami sigma e 1 legame pi . Per legame pi si intende un
legame doppio dato dove la densit elettronica maggiore non si trova sulla congiungente dei due
nuclei ma sopra e sotto il piano della molecola.
Se vogliamo passare dalletene alletano, basta rompere il doppio legame per arrivare cosi alla
saturazione, in questo modo si liberano 2 elettroni di idrogeno che si legano al carbonio formando il
composto saturo.
Un'altra molecola notevole quella dellacetilene, che forma un legame triplo, in questo caso il
carbonio circondato da 2 atomi, e si formano 2 legami sigma e 2 legami pi , i legami tripli sono
pi forti dei legami doppi, ma le molecole sono molto reattive. Infatti lacetilene viene usato per
tagliare o saldare i metalli proprio perch la fiamma che sviluppa lacetilene una fiamma a
temperatura notevole.
Descrivere la natura del legame ionico e spiegare con un esempio il solido ionico;
non tutti gli atomi sono disposti a condividere gli elettroni nei gusci pi esterni. Se noi vogliamo
mettere a legame 2 atomi molto differenti con delle strutture molto diverse, molte volte ci troviamo

dei legami di tipo ionico, che sono ottenuti con uno scambio di elettroni, questo scambio lo
possiamo avere perch abbiamo degli atomi che formano facilmente degli ioni positivi, ad esempio
gli elementi del primo gruppo hanno un elettrone nel gruppo s, ma tendono facilmente a perderlo,
formando degli ioni positivi, invece se noi prendiamo il settimo gruppo, questi elementi hanno una
config. elettronica che tende ad acquistare elettroni, per arrivare alla configurazione stabile del gas
nobile. Gli elementi come cloro o fluoro, sono gli atomi accettori che tendono a formare ioni
negativi, invece quelli donatori che sono quelli del primo gruppo, tendono a perdere il loro elettrone
e sono chiamati atomi donatori. Un esempio di solido con legami ionici il cloruro di sodio, infatti
gli ioni cloro si legano con gli ioni sodio formando la molecola NaCl.
Modifiche superficiali, descrivere i vari metodi impiegati per creare patine protettive;
Modificare la superficie dei materiali per aumentare la resistenza di un materiale, non a livello
strutturale, ma fungeranno da barriera protettiva, la superficie di un materiale spessa circa 10nm.
Le vernici sono prodotte di molti tipi, questo prodotto viene spalmato o spruzzato sulle superfici,
creando uno strato pi spesso a protezione del metallo.
Lelettrodeposizione, posso depositare degli strati metallici su una superficie utilizzando la corrente,
quindi faccio avvenire delle reazioni elettrochimiche, questi sono i processi di cromatura bronzatura
ecc questi processi sono molto inquinanti, e lindustria galvanica una grande produttrice di
scarti di questo tipo. Quindi prendendo gli ioni del metallo che devo depositare faccio ridurre questo
metallo sulla superficie che voglio ricoprire.
Lanodizzazione un processo utilizzato per lalluminio, che ha gi una superficie di Al2O3, con
lanodizzazione posso aumentare lo spessore di questo strato, facendo si che lo strato si ossidi e
aumenti di spessore. Spesso il colore viene alterato per la presenza di ossido.
La deposizione senza corrente (electrolesspleting) posso depositare del nichel, posso introdurre un
metallo in una soluzione acquosa, salina, che riduce il nichel e gli ioni si depositano sulloggetto. Il
vantaggio di questo tipo di deposizione che la deposizione avviene uniformemente
indipendentemente dalla forma delloggetto.
La zincatura a caldo un'altra modalit molto usata nellindustria, posso immergere un oggetto
nello zinco fuso, e in base al tempo di permanenza delloggetto nel bagno di zinco avr una
deposizione del materiale che va dai 40 ai 100um, gli acciai cosi vengono protetti, visto che lo zinco
meno nobile e quindi si corrode di preferenza, salvando cosi laltro materiale.
Ci sono anche altre tecnologie che si usano per creare una patina protettiva sugli oggetti, ad
esempio tramite lutilizzo di plasma e plasma freddi (pecvd).
Definire la differenza tra legame covalente e legame ionico. Riportare esempi per ciascun tipo
di legame;
Un legame covalente un tipo di legame di condivisione di elettroni, ad esempio quando lidrogeno
crea una molecola, i due elettroni che sono sul suo guscio 1s si mettono in condivisione abbassando
lenergia. Nel legame covalente si crea un orbitale di legame, con un energia di legame inferiore
allenergia dei due orbitali separati. Si evidenziano 2 livelli energetici, uno inferiore che quello
dellorbitale di legame, e un altro livello, pi elevato che lorbitale di anti legame. Invece se noi
proviamo a mettere vicino 2 atomi distanti tra loro nella tavola periodica, sar difficile che essi
siano disposti a condividere gli elettroni, ma spesso ci sar una situazione in cui, latomo pi a
sinistra sar disposto a cedere un elettrone, prendendo il nome di donatore, mentre latomo pi a
destra tender ad acquistare un elettrone prendendo il ruolo di atomo accettore. Un esempio di
atomo con legami ionici quella del sale da cucina NaCl, il cloro molto elettronegativo, e tende
ad acquistare un elettrone del sodio, che a sua volta essendo nel primo gruppo tende a perdere il suo
elettrone spaiato, legando con un legame ionico.

Riportare la struttura della molecola di benzene C6H6 e discutere della natura dei legami che
caratterizza la molecola;
La struttura la seguente:

Il benzene C6H6 formato da un anello esagonale (detto anello aromatico) in cui gli atomi di
Carbonio (ibridati sp2) sono legati alternativamente da legami singoli e legami doppi.
I sei legami C-C sono tutti equivalenti, in quanto i legami p non sono localizzati tra atomi di
carbonio specifici, ma distribuiti attorno allanello a sei atomi. Per rappresentare questo legame de
localizzato, il benzene viene spesso rappresentato da un esagono con un cerchio al suo interno.
Lanello aromatico pu dare reazioni di sostituzione.
Latomo di carbonio ha una valenza 4 quindi tende a formare 4 legami con altri elementi, nel caso
della molecola di benzene il carbonio forma 1 legame con un atomo di idrogeno, un legame con un
atomo di carbonio e un doppio legame con un altro atomo di carbonio.
Indicare le caratteristiche della lega ipoeutettica, eutettica e ipereutettica;
La lega ipoeutettica quella che ha una concentrazione di soluto inferiore alla concentrazione
eutettica, la lega ipereutettica quella che ha una concentrazione di soluto maggiore della
concentrazione eutettica. La lega eutettica ha una concentrazione di soluto uguale alla
concentrazione eutettica.
Definire il concetto di diagrammi di fase e descrivere un caso in particolare.
I digrammi di fase, ad esempio quelli binari, rappresentano graficamente le situazioni di equilibrio
di due componenti miscibili che si stabiliscono in un sistema in funzione di temperatura e
composizione a pressione costante.
La rappresentazione grafica consente di valutare il numero, la composizione e labbondanza relativa
alle fasi (gassoso, liquido, solido) rispetto alla composizione e alla temperatura.
Vediamo un esempio:
Composto A e B
Fase liquida, fase A+Liquido, fase B+Liquido, punto eutettico e temperatura eutettica, fase solida
A+B
Specificare la differenza tra molecola e mole;
La molecola costituita da un insieme di almeno due atomi dello stesso elemento o elementi diversi
uniti da un legame chimico, ad esempio una molecola di idrogeno costituita due atomi di
idrogeno, la molecola di biossido di carbonio costituita da un atomo di carbonio e due di ossigeno.
La mole misura la quantit delle sostanze, essa contiene tante entit elementari quante sono gli
atomi contenuti in 12 grammi dellisotopo 12 del carbonio. Tale numero noto come numero di
Avogadro ed pari a 6,022 * 10^23 atomi. Se confrontiamo una mole di elementi differenti questa
conterr lo stesso numero di atomi (microscopicamente) ma i volumi saranno diversi
(macroscopicamente).

Descrivere gli orbitali molecolari, mostrando la differenza tra legami e ; specificare la


differenza tra grafite e diamante;
Gli orbitali molecolari rappresentano la distribuzione spaziale degli elettroni in una molecola, un
orbitale molecolare un orbitale esteso a due o pi atomi uniti da un legame covalente.
La caratteristica del legame sigma di avere la massima densit di elettroni sulla congiungente dei
due nuclei. Il legame pi greco dato dalla sovrapposizione laterale degli orbitali atomici, un
legame pi debole del legame sigma. I legami sigma presentano una simmetria cilindrica e sono
quindi invarianti per rotazione attorno allasse di legame. I legami pi greco non sono
cilindricamente simmetrici rispetto allasse di legame e quindi non avviene libera rotazione.
La differenza tra grafite e diamante costituita principalmente dalla struttura dei legami che
formano le molecole di carbonio.
Nella grafite le molecole di carbonio si legano a piani con ibridazione sp2, questa struttura lascia
spazio allo scorrimento di elettroni che caratterizza la conducibilit della grafite. La struttura a piani
determina un facile slittamento dei piani reticolari, ad esempio scrivendo con una matita su un
foglio il tratto lasciato costituito proprio dai piani reticolari che rimangono sul foglio.
Il diamante ha ibridazione sp3 le molecole di carbonio si legano formando dei tetraedri, latomo di
carbonio si lega con 4 atomi, questa struttura ostacola il transito di elettroni risulta quindi isolante.
Definire le forza elettromotrice (f.e.m.) di una pila, si riporti lesempio della pila al litio;
La f.e.m. la differenza di potenziale che si crea fra due elettrodi, ed espressione dellattitudine a
far fluire gli elettroni lungo il circuito.
La f.e.m. si misura in Volt. F.e.m. = E(riduzione)-E(ossidazione)
Nella pila al Litio abbiamo una reazione redox che genera una f.e.m., il polo negativo della pila
costituito da litio (ossidazione), il polo positivo da biossido di mangnese (riduzione) e lelettrolita
costituito da perclorato di litio (LiClO4).
Discutere i processi di fabbricazione dei materiali ceramici.
Il primo processo la macinatura, questo pu essere eseguito a secco (3-4% acqua) mediante
pressature o umido (30-40% acqua) tramite colaggio. Poi si passa al processo di preparazione
dellimpasto, che comprende un insieme di operazioni che servono a conferire allimpasto le
caratteristiche idonee per la successiva formatura. Quindi si procede con il processo di formatura
che secondo il tenore di acqua di impasto pu distinguersi in: pressatura, estrusione e colaggio.
Quindi si procede con il processo di essiccamento, terminato il quale si pu procedere in tre
differenti modi.
Si pu procedere direttamente con la cottura per realizzare prodotti non smaltati.
Si pu procedere con la smaltatura e poi la cottura per realizzare prodotti smaltati in monocottura.
Infine si pu procedere con una prima cottura (biscotto), poi con la smaltatura e infine con una
seconda cottura, per produrre prodotti smaltati in biscottura.

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