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LEGAMI CHIMICI

➔ LEGAME CHIMICO=
È una connessione tra atomi che avviene solo se l’energia totale dei due atomi è maggiore rispetto
a quella ottenuta dal legame.

➔ PRINCIPIO DELL’ENERGIA POTENZIALE MINIMA=


Se l’energia potenziale dei due atomi diminuisce i due atomi si uniscono formando il legame
chimico
Se l’energia potenziale aumenta gli atomi non si legano tra loro.

➔ ENERGIA DI LEGAME=
Energia necessaria ad 1 mol di sostanza per rompere i legami che tengono uniti tutti i suoi atomi
Questa si libera quando si formano i legami, e dobbiamo ricordarci che si può lavorare solo
sull’atomo e non sulla molecola.

➔ AFFINITA' ELETTRONICA=
energia che si libera nel momento in cui l'atomo raggiungerà la stabilità

-Per formare un legame chimico sono necessari soltanto gli elettroni più esterni, ovvero gli elettroni di
valenza o di legame.

-Il numero del gruppo corrisponde al numero di elettroni di valenza.


-il numero del periodo corrisponde al numero del livello di energia.

-I gas nobili, hanno una configurazione elettronica formata da otto elettroni esterni, l’unica eccezione è
l’elio che ne ha soltanto due.
Si parla di otto elettroni esterni, quando ci riferiamo alla stabilità di un atomo.

Lewis nel 1916, sviluppò la REGOLA DELL’OTTETTO:


Un atomo è stabile quando a otto elettroni nello strato di valenza.

L’idrogeno, il litio, il berillio, invece tendono ad assumere la configurazione elettronica dell’Elio Chi ha
soltanto due elettroni di valenza.

Abbiamo diversi tipi di legami chimici: ionico, metallico e covalente.


Gli atomi quando formano un legame chimico cercano di raggiungere la configurazione elettronica
esterna più stabile cedendo acquistando mettendo in comune elettroni fino a completare l’ottetto, o
fino a completare un livello elettronico.

➔ VALENZA=
Numero di elettroni che un atomo guadagna, perde o mette in comune quando si lega con altri atomi;
in sostanza potrebbe essere il numero di legami che un atomo in grado di fare.

Tanti elettroni spaiati ci sono, tanta sarà la valenza, è una cosa totalmente diversa dal numero degli
elettroni di valenza .
LEGAME IONICO
Il legame ionico è caratterizzato dall’interazione tra metalli e non metalli, E porta alla formazione di
composti.(serve per spiegare come i metalli hanno l'elettricità)
La differenza sta nelle caratteristiche che hanno prima e dopo il legame.
Prima del legame, quando i metalli si trovano da soli (oppure insieme ad altri metalli) hanno delle
caratteristiche precise: come l’essere duttili, malleabili, conduttori di corrente elettrica e di calore.
Ma il legame che tiene uniti gli atomi dei metalli a loro stato elementare deve essere molto diverso rispetto al
legame che tiene uniti gli atomi di metalli e non metalli.
Il legame ionico è dovuto alla forza di attrazione elettrostatica che tiene uniti gli ioni di carica opposta.

FASI
-M cede un elettrone a NM
-NM Si carica negativamente acquistando l’elettrone
-M Si carica positivamente perdendo l’elettrone
-I due ioni che si formano si attraggono Per effetto della forza elettrostatica e danno vita ad aggregati
stabili
-Quando il non metallo passa ad avere una carica nulla ad una carica negativa, Viene aggiunto il
suffisso -uro Al nome; ad esempio, da un atomo di cloro passiamo allo ione cloruro e parliamo di
anioni Monoatomici

Acquisteranno poi la configurazione elettronica simile a quella del gas nobile che li precede, e che lo segue.

Da soli gli atomi prima di contrarre il legame Ionico, non sono stabili, perché per esserlo devono avere
un guscio di valenza completo e quindi seguire la regola dell’ottetto.
Prendiamo in esempio il sodio (Na) e il cloro (Cl) .

Na =11 protoni ; 11 Elettroni


Na->
2 elettroni su L1
8 elettroni su L2
1 elettrone su L3
Appartenente al I gruppo e al 3° periodo, avrà 1 elettrone di valenza sul 3° livello.
Cl=17 protoni ; 17 elettroni
Cl->
2 elettroni su L1
8 elettroni su L2
7 elettroni su L3
Appartenendo al VII gruppo e al 3° periodo, avrà 7 elettroni di valenza sul 3° livello.

Gli elettroni di entrambi gli atomi saranno sistemati intorno al nucleo in base al modello atomico a strati,
questo consiste nel sistemare gli elettroni su livelli di energia crescente misurati dal numero più basso
(n=2), quindi con energia minore, al più alto(n=7).
Come si può notare entrambi gli atomi non sono stabili perché per esserlo dovrebbero avere un guscio di
valenza completo.
Perciò il sodio cederà un elettrone al cloro, utilizzando l’ENERGIA POTENZIALE DI IONIZZAZIONE.
Il cloro raggiungerà la stabilità e sprigionerà energia detta AFFINITÀ ELETTRONICA.
Di conseguenza il sodio avrà 11 protoni e 10 elettroni, Formando così una CARICA NETTA POSITIVA (+1)
CATIONE.
Il cloro invece avrà 17 protoni e 18 elettroni, formando così una CARICA NETTA NEGATIVA (+1)
ANIONE.

In questo modo avremmo la formazione degli ioni, e avremmo lo ione sodio (Na+) e lo ione cloruro (Cl-).

Acquisteranno la configurazione elettronica esterna del gas nobile che lo precede della tavola periodica,
ovvero il neon(Ne), E quello che lo segue, Ovvero l’argon (Ar).
COMPOSTI IONICI

Per formare un composto,Ogni atomo di NM ricevo un elettrone da un atomo di M.


Si forma così il reticolo cristallino, che è una struttura solida, ordinata e ripetitiva che si può estendere nelle
tre direzioni possibili perché qualsiasi ione sulla superficie del cristallo può tirarne altri.
Il numero e la disposizione degli ioni dipendono dalle loro dimensioni e della loro carica carica.
Il modello di legame ionico come forza di attrazzioNe tra ioni di segno opposto, è coerente Con le proprietà
macroscopiche dei composti ionici.
La loro formula indica soltanto il rapporto di combinazione tra ioni positivi e negativi.

Spieghiamo lo stato solido dei composti ionici a temperatura ambiente perché L’attrazione elettrostatica è
forte e quindi in genere hanno anche un elevato punto di fusione, mentre alti non sono completamente
solubili in acqua.

I composti ionici sono buoni conduttori di elettricità sia fusi, che nella soluzione, ma ciò non si ha nel
momento in cui è lo stato solido.
Il passaggio dell’elettricità è dovuto al movimento degli anioni (-)verso il polo positivo e dei cationi
(+)verso il polo negativo.
E quando un composto ionico è portato a una temperatura superiore a quella di fusione, gli ioni
possono muoversi e avviene un passaggio di corrente elettrica.
Nel momento in cui composto ionico è solubile l’acqua riesce a rompere i legami tra cationi anioni che
diventano in grado di muoversi verso i poli opposti.

I cristalli ionici sono duri ma fragili, e ciò non rende possibile la deformazione plastica.
In effetti basta applicare una leggera pressione su un cristallo di sale grosso per sbriciolarlo.
La struttura Cristallina dei composti ionici assume un ordine tale da rendere massima l’attrazione fra
ioni di carica opposta è minima la repulsione tra ioni della stessa carica.
Basta anche una lieve deformazione per scombussolare l’equilibrio tra attrazione e la repulsione, ciò
provocherebbe una frattura del cristallo.
LEGAME METALLICO

E' dovuto all'attrazione fra gli ioni metallici positivi e gli elettroni che li circondano.
Tutti i metalli, tranne il mercurio (Hg), sono solidi a temperatura ambiente, ciò che li caratterizza è un
reticolo cristallino.
Definiamo il Legame metallico come cooperativo,perchè, Nel reticolo cristallino:
-gli elettroni dello strato di valenza sono liberi di muoversi da una parte all'altra all'interno del reticolo
-gli ioni metallici + occupano posizioni quasi fisse all'interno del reticolo

I metalli mettono in condivisione gli elettroni di valenza con più nuclei dello stesso tipo.
Gli elettroni di valenza sono liberi di muoversi tra le cariche positive e questo giustifica le proprietà dei
metalli.
SOLIDI METALLICI

I metalli avendo una struttura cristallina, hanno un aspetto lucente.


Questi però si presentano sempre opachi, ovvero che sono in grado di assorbire la luce di tutte le
frequenze, per questo se vengono ridotti in polvere appaiono neri.
I metalli hanno punti di fusione molto variabili.

Ad esempio la malleabilità e la duttilità, ovvero la capacità di lasciarsi forgiare in lamine o file sottili, sono
una conseguenza della flessibilità del legame metallico.
Gli elettroni mobili consentono agli ioni positivi del metallo di spostarsi l’uno sull’altro senza che si
creino delle Forse responsabili della frattura dei solidi ionici.

Ad esempio vediamo che la struttura cristallina del titanio, esagonale; mentre quella dell’alluminio è
cubica.
LEGHE

Le leghe sono soluzioni allo stato solido di metalli.


Ad esempio Abbiamo il bronzo, che ha come solvente (Metallo base)il rame, E come soluzione (allegante)
lo stagno.
Possiamo definirli come miscugli omogenei e le loro proprietà sono intermedie rispetto a quelle dei
metalli che lo formano.
Nel reticolo cristallino la presenza di atomi diversi rispetto a quella del metallo base permette di ottenere
leghe molto resistenti alle sollecitazioni meccaniche.
Se le dimensioni degli atomi sono diverse si parla di LEGHE INTERSTIZIALI.
Ad esempio, l’acciaio è una lega interstiziale:Gli atomi di carbonio riescono a posizionarsi negli spazi vuoti
creatasi nella struttura cristallina del ferro ostacolando lo scivolamento dei piani reticolari.
Nel momento in cui le dimensioni degli atomi sono simili, abbiamo LEGHE SOSTITUZIONALI.
Ad esempio l’oro puro, questo è troppo tenero per essere lavorato e per questo viene lavorato in lega con
rame e argento.
La percentuale di oro è espressa attraverso il termine carato.
Quando abbiamo un oro a 24 carati si parla di oro puro al 100% nel momento in cui invece si parla di 18
carati, abbiamo il 75% di oro puro.
Abbiamo poi un altro tipo di lega, che è quello delle LEGHE BRASANTI.
Queste sono leghe di stagno e piombo che servono per saldare pezzi metallici e stabilire dei collegamenti
nei circuiti elettronici.
Dei metalli come loro e il rame, si ossidano, si rovinano a contatto con il mercurio.
La soluzione dei metalli in mercurio si chiama amalgama.
LEGAME COVALENTE
Se con il legame ionico, abbiamo un passaggio di elettroni da un atomo all’altro, nel legame covalente si
avrà una condivisione Delle coppie di elettroni tra gli atomi. Diremo che essi saranno in
COMPARTECIPAZIONE.
Un’altra differenza tra legame ionico e legame covalente si ha nella differenza dell’Elettro negatività.
Infatti se questa è maggiore di 1,9 sarà un legame ionico, se invece l’Elettro negatività sarà minore di
1,9 si avrà un legame covalente.

Il legame covalente si Ha con i non metalli.


Essenzialmente è in grado di spiegare come si legano gli atomi dei non metalli e le loro diverse
proprietà.
Il Legame covalente è responsabile della formazione delle molecole, in quanto in questo legame gli
elettroni sono condivisi dei due nuclei positivi.
Quindi possiamo definire legame covalente, come la formazione di due atomi che mettono in comune
una o più coppie di elettroni.
La formazione di questo legame permette a ciascun atomo di avere otto elettroni esterni, nel momento in
cui schematizziamo la formula, i due elettroni centrali apparterranno sia l’atomo di sinistra che a
quello di destra.
Questa tendenza a mettere in comune gli elettroni si manifesta anche tra atomi di natura diversa.

La molecola di idrogeno H è un esempio di legame covalente.


-MULTIPLO
LEGAME DOPPIO E LEGAME TRIPLO
Si Ha quando due o tre coppie di elettroni danno vita a dei legami multipli.
La presenza di un legame doppio triplo si può dimostrare sperimentalmente, questo perché i legami multipli
sono più corti e più forte di un legame singolo ed è quindi necessaria maggiore energia per spezzarli.

-DATIVO
Il legame covalente dativo si Ha quando un singolo atomo condivide una coppia di elettroni.
È detto anche legame covalente di coordinazione.
Spieghiamo questo fenomeno quando un atomo a raggiunto già l’ottetto esterno, così può comportarsi da
donatore nei confronti di un atomo accettatore Che accoglie gli elettroni in modo tale da raggiungere a sua
volta l’ottetto.
Solitamente questo è indicato con una freccia, appunto per distinguersi dagli altri legami.
Alcuni esempi di legame dativo sono HClO , , e o nello ione
ammonio . Gli atomi donatori sono il cloro e l’azoto, gli accettori sono gli atomi di ossigeno e lo
ione idrogeno, .
Per rappresentarli si può sempre usare la formula di Lewis.
SCALA DI ELETTRONEGATIVITA'

Si ha un legame COVALENTE PURO, dal momento in cui due atomi identici sono uniti da legami
covalenti che esercitano la stessa forza di attrazione sugli elettroni di legame.
Invece abbiamo un LEGAME COVALENTE POLARE, quando abbiamo atomi di natura diversa che
esercitano una forza diversa di attrazione sugli elettroni di legame.
L’equilibrio generale della molecola non viene alterato, ma a differenza delle molecole formate da un
legame covalente puro, abbiamo un polo parzialmente negativo e uno parzialmente positivo.
Il centro delle cariche positive non coincide più con il centro delle cariche negative, ciò porta la
formazione di un dipolo (ovvero una separazione di cariche).
Quando dobbiamo indicare la frazione di carica elettrica positiva e negativa si usano i simboli delta più(ð+) e
delta meno(ð -).
Parliamo poi della DIFFERENZA DI ELETTRO NEGATIVITÀ.
Quanto maggiore è la differenza di Elettro negatività tra due atomi che forma il legame, tanto maggiore
sarà la polarità del legame che gli unirà.
SOLIDI RETICOLARI

Sono molecole formate da tanti atomi.


Nei solidi reticolari una rete tridimensionale di legami covalenti unisce gli atomi di un enorme molecola.
All’esempio abbiamo il diamante e il quarzo.
Grazie alla robustezza del legame covalente, i composti si presentano solidi a temperatura ambiente,
estremamente duri, insolubili in acqua e in qualsiasi altro solvente, e hanno punti di fusione elevatissimi.
Non conducono elettricità, e questo è spiegato dal fatto che tutti gli elettroni esterni dei suoi atomi, sono
impegnati nei legami covalenti.
L’unica eccezione alla regola è la grafite.
Essa anche se è costituita da carbonio, così come il diamante, a proprietà molto diverse.
Il diamante a un reticolo cubico dove ogni atomo di carbonio è legato ad altri quattro carboni.
Invece nella grafite ogni atomo di carbonio è legato ad altri tre carboni, che generano una struttura
esagonale senza dei limiti precisi.
Il quarto elettrone non è coinvolto in un legame come quello covalente.
Le lamine di atomi di carbonio sono sovrapposte e unite tra loro da una nuvola di elettroni.
Ciò spiega perché la grafite usata come lubrificante e se miscelata che se qualcuno argille viene anche usato
per preparare le mine delle matite.

TAVOLA PERIODICA E LEGAMI TRA GLI ELEMENTI


-Atomi dei metalli: legami metallici
-atomi dei non metalli: legami covalenti
-atomi di non metallo uguali: legame covalente puro
-atomi di non metallo diversi con diversa Elettro negatività: legame covalente polare
-metalli e non metalli: Legami ionici
-il carattere ionico del legame aumenta all’aumentare della differenza di Elettro negatività tra gli elettroni del
composto.

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