Legame chimico

in alcuni sistemi vi sono quantit intermedie di carica, come nel benzene, in cui l'ordine di legame 1,5 per ogni
atomo di carbonio. I legami primari sono generalmente
classicati in tre classi, in ordine di polarit crescente:

I legami chimici pi forti hanno un contenuto energetico maggiore e sono pi dicili da rompere, mentre i
legami minori hanno un contenuto energetico minore e
sono pi facili da rompere. Da ci deriva che le molecole
che hanno al loro interno legami chimici pi deboli sono
pi instabili.[1]

PURO

POLARE

0,4

DEFINIZ.
INCERTA

Si ha un legame chimico quando una forza di natura

elettrostatica tiene uniti pi atomi in una specie chimica
(legami forti, o primari o intramolecolari) o pi molecole
in una sostanza allo stato condensato (legami deboli, o
secondari o intermolecolari).

3,28

1,7 1,9

Inoltre tanto pi un legame forte, tanto minore la

lunghezza del legame, essendo la forza che tiene uniti gli
atomi maggiore.[2]

IONICO

2.1 Legame covalente

Il legame covalente il legame che si instaura tra due

atomi appartenenti ai non metalli (uguali o aventi dierenza di elettronegativit - scala di Pauling - compresa tra
0 e 1,9) che mettono in compartecipazione una coppia di
elettroni (detti coppia di legame) in un orbitale esterno che
La natura del legame chimico si pu spiegare facilmente abbraccia entrambi gli atomi. Il legame covalente viene
osservando le forze coulombiane interagenti tra le mo- rappresentato da un trattino che congiunge i due atomi
lecole. Prendiamo ad esempio il catione H2 + : esso co- legati.
stituito da due nuclei di H e da un elettrone. Indichiamo
con H il primo nucleo di idrogeno e con H l'altro nucleo
di idrogeno. A ciascuno dei due nuclei associata una 2.1.1 Legame covalente puro

Natura elettrostatica del legame

chimico

funzione d'onda elettronica, rispettivamente 1s e 1s , la

cui combinazione lineare forma l'orbitale molecolare .

Un legame covalente puro (o apolare) un legame covalente che sinstaura fra due atomi appartenenti allo stes avr valori bassi tra i due nuclei, mentre crescer avvi- so elemento. In pratica si stabilisce una interazione (cio
cinandosi ad essi e poi decrescer allontanandosi nuova- il legame) tra atomi dello stesso tipo: il caso tipico
mente da essi. Quindi se si considera un elettrone, ovvero dell'idrogeno, dell'ossigeno, dell'azoto atmosferico, ecc.
una carica negativa posta tra i due nuclei, esso sar sottoposto a forze attrattive da parte dei due nuclei che saranno
controbilanciate da quelle repulsive no a quando non si
sar raggiunta la stabilit del sistema; quindi l'elettrone
sar caduto in una buca di potenziale dalla quale gli sar dicile uscire. In tal modo si formato un legame
chimico.
Essendo la nube elettronica distribuita simmetricamente,
il legame risulta non polarizzato.

Legami primari

I legami covalenti che si formano fra due atomi che condividono due coppie di elettroni prendono il nome di doppio
I legami chimici primari sono le forze che tengono uniti legame. I legami covalenti che si formano fra due atomi
gli atomi che formano le molecole. Un legame primario che condividono tre coppie di elettroni prendono il nome
attuato dalla condivisione o dal trasferimento di elettro- di triplo legame.
ni tra atomi e dall'attrazione elettrostatica tra protoni ed Per constatare il numero di legami covalenti formatisi fra
elettroni. Tali legami generano il trasferimento di un nu- due atomi bisogna conoscere la valenza dell'atomo demero intero di elettroni, detto ordine di legame, anche se gli elementi considerati e dopo aver fatto questo scopri1

re quanti elettroni gli mancano per essere stabili (regola 2.3

dell'ottetto).

LEGAMI SECONDARI

Legami delocalizzati e legame metallico

es. N=azoto V gruppo= 5 elettroni di valenza (+ 3

Alcuni legami covalenti, detti delocalizzati, possono leelettroni per completare l'ottetto)
gare insieme tre o pi atomi contemporaneamente, come
I legami fra due atomi di azoto sono un triplo legame.
nei borani e nei composti aromatici.

2.1.2

Legame covalente polare

Il legame covalente polare si instaura tra due atomi con

dierenza di elettronegativit compresa tra 0,4 e 1,7 o
1,9. In questo caso, gli elettroni coinvolti nel legame risulteranno maggiormente attratti dall'atomo pi elettronegativo, il legame risulter quindi polarizzato elettricamente,
cio ognuno degli atomi coinvolti nel legame presenter
una carica elettrica parziale.

2.3.1 Legame metallico

La forma pi estrema di delocalizzazione del legame covalente si ha nel legame metallico. Secondo questo modello un metallo pu essere rappresentato come un reticolo
cristallino di ioni positivi tenuti uniti da una nube di elettroni condivisi estesa a tutto il reticolo (mare di Fermi);
essendo tali elettroni non legati a nessun atomo particolare, risultano essere estremamente mobili; tale mobilit responsabile della elevata conducibilit elettrica dei
metalli.

2.4 Legame ionico

Il legame ionico un legame tra ioni con carica di segno
opposto. Tali ioni si formano da atomi aventi dierenza
di elettronegativit superiore al limite convenzionale di
1,7 - 1,9: in queste condizioni, l'atomo pi elettronegativo (quindi caratterizzato da una elevata energia di ionizzazione ed elevata anit elettronica, quindi pi esposto ad attrarre a se un elettrone) priva l'altro atomo meno
elettronegativo (caratterizzato da una bassa energia di ionizzazione ed una anit elettronica quasi assente, quindi con meno possibilit di attrarre a se un elettrone) di
un elettrone; il primo atomo diventa uno ione con carica
negativa (ione negativo), il secondo uno ione con carica
positiva (ione positivo).

Quando una molecola tenuta coesa da soli legami covalenti puri o possiede una simmetria tale da annullare reciprocamente le polarit dei suoi legami covalenti risulter
complessivamente apolare. Invece una molecola costituita da due atomi legati fra loro da un legame covalente polare polare (o dipolo elettrico); ci non signica, in genere, per che la molecola abbia una carica elettrica perch
nella sua totalit essa elettricamente neutra. Si pu prevedere facilmente la struttura polare di una molecola nel
Questo legame di natura prettamente elettrostatica;
caso essa sia biatomica.
l'arrangiamento degli atomi nello spazio non ha la direzionalit del legame covalente: il campo elettrico generato da ciascuno ione si dionde simmetricamente nello
2.2 Legame di coordinazione o dativo
spazio attorno ad esso.

il tipo pi semplice di legame chimico, sia dal punto di

un tipo particolare di legame covalente detto dativo, in
vista concettuale sia da quello della sua descrizione anaquanto i due elettroni coinvolti nel legame provengono da
litica, essendo interpretabile in base alle leggi classiche
uno solo dei due atomi.
dell'elettrostatica.
L'atomo che dona al legame la sua "coppia solitaria",
Tali legami si rompono durante il processo di
cio entrambi gli elettroni appaiati presenti in un suo orsolvatazione.
bitale viene detto datore. L'altro, che mette a disposizione un orbitale esterno vuoto (cio con due posti vuoti
che possono essere occupati da due elettroni) o che riorganizza la sua congurazione elettronica per accogliere 3 Legami secondari
la coppia di elettroni (cio ad esempio spostare due elettroni presenti su di un orbitale dispari su di un altro or- I dipoli molecolari possono originare delle forze di
bitale dispari, liberando di fatto un orbitale) viene detto attrazione intermolecolari.
accettore.
I legami intermolecolari sono essenzialmente costituiti
Il legame dativo pu essere rappresentato con una frec- dalla reciproca attrazione tra dipoli statici - il caso delle
cia, dal donatore all'accettore, o pi impropriamente pu molecole polari - o tra dipoli e ioni - il caso, ad esempio,
di un sale che si scioglie in acqua.
essere indicato con un doppio trattino.

6.1

Tipi di legame chimico

Nel caso dei gas nobili o di composti formati da molecole apolari la possibilit di liquefare viene spiegata tramite
la formazione casuale di un dipolo temporaneo quando
gli elettroni, nel loro orbitare, si trovino casualmente concentrati su un lato della molecola; tale dipolo induce nelle
molecole vicine a s uno squilibrio di carica elettrica (il
cosiddetto dipolo indotto) che genera reciproca attrazione
e provoca la condensazione del gas. Il legame viene quindi prodotto da queste particolari forze di attrazione dette
forze di dispersione o di Van der Waals.
Un caso particolare di legame intermolecolare, che pu
anche essere intramolecolare quando la geometria della
molecola lo consente, il legame idrogeno.
Un atomo di idrogeno legato ad un atomo di ossigeno (o
di uoro), a causa della sua polarizzazione positiva e delle sue ridotte dimensioni, attrae con un'intensit relativamente elevata gli atomi di ossigeno (e di uoro e, in
misura minore, di azoto) vicini.
Tale legame, bench debole, responsabile della
conformazione spaziale delle proteine e degli acidi nucleici, conformazione da cui dipende l'attivit biologica
dei composti stessi.

3
Forza di van der Waals
Dipolo molecolare
Polarit delle molecole
Scissione (chimica)
Triangolo di Van Arkel-Ketelaar

6.1 Tipi di legame chimico

Antilegame
Legame covalente
Legame di coordinazione
Legame ionico
Legame idrogeno
Legame metallico

Come ordine di grandezza, l'entit delle varie forze di 6.2 Caratteristiche del legame chimico
legame pu essere indicato dalla seguente tabella:
Energia di legame

Note

[1] A tale proposito, un esempio dato dalla molecola di etilene rispetto alla molecola di etano. Nel caso
dell'etilene, i due atomi di carbonio sono legati da due legami: un legame , pi forte, e un legame , pi debole.
Nella molecola di etano invece i due atomi di carbonio
sono legati da un singolo legame . Per questo motivo, la
molecola di etilene pi instabile rispetto alla molecola di
etano, in quanto in seguito a riscaldamento si ha l'apertura
del legame , che pi debole.
[2] Infatti il legame chimico funge da forza attrattiva, alla quale contrapposta una forza di tipo repulsivo (che aumenta
di intensit al diminuire della distanza), per cui la posizione reciproca degli atomi una posizione di equilibrio data
dall'azione contrastante delle due forze. Per approfondire:
potenziale di Lennard-Jones.
[3] La lunghezza di legame espressa in pm e pu essere convertita in dividendo per 100 (1 = 100 pm). L'energia
espressa in kJ/mol. Dati presi da .

Bibliograa
Paolo Silvestroni, Fondamenti di chimica, 10 ed.,
CEA, 1996, pp. 38-97, ISBN 88-408-0998-8.

Voci correlate
Elettronegativit

Angolo di legame
Energia di dissociazione di legame
Lunghezza di legame
Regole di Fajans

7 Altri progetti

Wikimedia Commons contiene immagini o

altri le su legame chimico

8 Collegamenti esterni
Il legame chimico
(EN) IUPAC Gold Book, chemical bond

9 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

Fonti per testo e immagini; autori; licenze

9.1

Testo

Legame chimico Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Legame_chimico?oldid=73008694 Contributori: Alo, Frieda, Danilo, Robbot, Blakwolf, M7, Paginazero, Alobot, Ariel, Biopresto, YurikBot, Ghazi85, Zwobot, LeonardoRob0t, Jalo, Ylebru, Gpvosbot, ChemicalBit,
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9.2

Immagini

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