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La chimica studia la composizione e le trasformazioni della materia:

La materia qualsiasi cosa abbia una massa e occupi uno spazio


Si pu classificare la materia a seconda del suo stato (la sua forma fisica) e della
sua composizione (i componenti fondamentali che la costituiscono).

La materia si presenta sotto


diversi stati di aggregazione:
solido, liquido e gassoso

Oltre a classificare la materia in base al suo stato ,


possibile classificarla in base alla sua composizione :

Metodi comunemente usati in laboratorio per la


separazione delle miscele nei loro componenti :

trasformazione
chimica

Trasformazioni
fisiche

Dallalchimia alla chimica


legge di Lavoisier
La somma dei pesi dei reagenti uguale alla somma dei pesi dei prodotti

legge di Gay-Lussac
In una reazione tra sostanze
gassose, i volumi dei reagenti
stanno tra loro e con quelli dei
prodotti in rapporti semplici

legge di Proust
Quando due o pi reagenti si
combinano tra loro per formare un
determinato composto, le quantit in
peso di essi che entrano in reazione sono
definite e costanti

legge di Dalton
Combinando due o pi elementi in
composti diversi, se si mantiene
costante il peso di uno, le quantit
dellaltro variano secondo rapporti
semplici
ipotesi di Avogadro
Volumi uguali di gas diversi, nelle stesse condizioni di temperatura
e pressione contengono lo stesso numero di molecole

TEORIA DI DALTON
la materia costituita da particelle dette atomi
atomi di un determinato elemento sono uguali ed hanno la stessa massa (peso
atomico) e le stesse propriet.
Quando atomi di elementi diversi reagiscono per dare un determinato composto,
il numero di atomi che lo costituiscono in un rapporto numerico definito
La struttura dellatomo

Secondo il modello proposto da Thomson


latomo costituito da piccole particelle
cariche negativamente (elettroni) allinterno
di una sfera carica positivamente, ma.

MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD


Tutta la massa e la carica positiva dellatomo sono
concentrate in un piccolo nucleo centrale. Gli elettroni
si muovono nello spazio vuoto intorno al nucleo
Gli atomi sono costituiti da un nucleo positivo
costituito da protoni (+) e neutroni intorno a cui
ruotano elettroni (-).
Gli atomi hanno un raggio dellordine di 10-10m
(10-10m=1), con un volume quasi completamente
vuoto, in quanto la massa concentrata nel nucleo
che ha un raggio che varia da 10-14m a 10-15m.

Latomo nel suo complesso un sistema elettricamente neutro


Per sottrazione di elettroni si forma uno ione carico positivamente detto catione
Per acquisto di elettroni si forma uno ione carico negativamente detto anione
Il numero di protoni caratterizza latomo e le sue propriet e viene chiamato
numero atomico (Z)
La somma del numero di protoni (Z) e del numero di neutroni (N) viene detto
numero di massa (A)
Il simbolo di un elemento viene indicato nel seguente modo

A
Z

Gli isotopi sono atomi uno stesso elemento (quindi stesso Z) che differiscono per
il numero di massa
Gli elementi sono sostanze costituite da atomi identici (stesso numero atomico)

I composti sono costituiti da due o pi atomi di specie diversa (diverso numero atomico)
presenti in proporzioni definite e costanti.

Peso atomico
Il peso atomico o massa atomica dato dal rapporto tra la massa
dellatomo considerato e la massa dell atomo preso come riferimento:
lunit di massa atomica uguale a dellisotopo 12C del carbonio
Il peso atomico di un elemento costituito da una miscela di isotopi dato
dalla massa media della miscela isotopica naturale tenendo conto della
massa di ogni singolo isotopo e della sua abbondanza relativa
Isotopo
peso atomico
abbondanza percentuale
12C

12,000

98,90 %

13C

13,003

1,11 %

peso atomico medio = 12,000 98,90 13,003 1,11 12,011


100

Peso molecolare
Il peso molecolare di un composto dato dalla
somma dei pesi atomici di tutti gli atomi
costituenti
la molecola (mole)la quantit di sostanza espressa in
Si dice grammoatomo
o grammomolecola
grammi pari rispettivamente al peso atomico o al peso molecolare.
Una mole contiene un numero di Avogadro di particelle NA = 6,022.1023 particelle/mol
La formula che consente di calcolare il numero
di moli (n) di una sostanza la seguente:

g
PM

La luce una radiazione elettromagnetica che pu essere descritta come unonda


composta da un campo elettrico e un campo magnetico oscillanti e perpendicolari tra
loro, che si propagano nel vuoto ad una velocit costante c=2,9979.108m/s

Unonda pu essere descritta dalla


sua ampiezza , dalla lunghezza
donda ( ) e dalla frequenza ( ):

=c

La frequenza inversamente
proporzionale alla lunghezza donda:

= c/
Lenergia direttamente
proporzionale alla frequenza:

E=h

Modello atomico di Bohr

la quantizzazione del momento della quantit di moto


conduce alla quantizzazione del raggio delle orbite e
quindi dellenergia ad esse associata

Il Modello atomico di Bohr e gli spettri di emissione

MECCANICA ONDULATORIA
principio di indeterminazione di Heisenberg
non possibile conoscere contemporaneamente e
con precisione posizione e velocit di una particella
Postulato di De Broglie
ad una particella materiale in movimento,
pu essere associata una lunghezza donda:

h
mv

Equazione di Schrdinger
Se lelettrone viene considerato come unonda, il suo comportamento pu essere descritto
mediante le equazioni di propagazione delle onde elettromagnetiche. Erwin Schrdinger, nel
1926, partendo dalla equazione data dalla fisica per il moto di unonda che si propaga nello
spazio propose una equazione, chiamata equazione donda o equazione di Schrdinger, che
descrive il comportamento dellelettrone:

n ,l , m e chiamate funzioni donda, sono


le soluzioni dellequazione donda, indicate con
funzioni matematiche che descrivono gli stati possibili dellelettrone e sono dipendenti da
tre numeri interi, n l m, detti numeri quantici.

Il numero quantico principale n determina lenergia dellorbitale. Al crescere di n cresce


lenergia dellelettrone e, mediamente, esso si trova pi lontano dal nucleo
Ogni livello energetico include uno o pi sottolivelli. I sottolivelli sono individuati dal
numero quantico secondario l, che determina la forma della nuvola elettronica
associata ad un elettrone e la degenerazione dellorbitale
Ogni sottolivello contiene uno o pi orbitali, che differiscono tra loro per il valore del
numero quantico magnetico m che determina i possibili orientamenti spaziali dellorbitale
Il numero quantico di spin, ms,
associato allo spin dellelettrone.

Rappresentazione degli orbitali

CONFIGURAZIONE ELETTRONICA DEGLI ELEMENTI


Principio di aufbau
La configurazione elettronica di un atomo polielettronico si ottiene aumentando
progressivamente la carica nucleare (numero atomico) e distribuendo gli elettroni negli
orbitali di energia crescente tenendo presente il principio di esclusione di Pauli e la
regola di Hund
Principio di esclusione di Pauli
In un atomo, due elettroni non possono
avere la stessa quaterna di numeri quantici

Regola di Hund
Nel riempimento degli orbitali degeneri, gli
elettroni ne occupano il maggior numero
possibile disponendosi a spin parallelo

Tavola periodica degli elementi


Lorganizzazione della tavola periodica degli elementi in stretta relazione con le
configurazioni elettroniche esterne degli atomi, che si ripetono periodicamente.
Le propriet atomiche, e quindi anche le propriet fisiche e chimiche degli
elementi, dipendono da tali configurazioni e sono una funzione periodica del
numero atomico:
Raggio atomico: diminuisce
spostandosi da sinistra verso
destra
lungo un periodo e
aumenta allinterno di un gruppo
scendendo verso il basso

Energia di ionizzazione: lenergia


necessaria per allontanare un
elettrone esterno da un atomo
gassoso isolato (M(g)+ Ei=M+(g)+e -).
Aumenta lungo un periodo
e
diminuisce lungo un gruppo

Affinit elettronica: energia liberata da


un atomo gassoso isolato quando
acquista un elettrone. Aumenta lungo un
periodo e diminuisce lungo un gruppo

Elettronegativit:tendenza di un atomo ad attrarre gli elettroni di legame.


Aumenta lungo un periodo e diminuisce lungo un gruppo

Il legame chimico

Il comportamento di una sostanza viene spiegato in modo completo se si conoscono, oltre


alla natura e al numero degli atomi che la costituiscono, anche la natura dei legami che
tengono uniti gli atomi e la forma geometrica della molecola formata.
I gas nobili (monoatomici) hanno configurazioni elettroniche che conferiscono loro
particolare stabilit ed inerzia chimica, gli altri elementi tendono a realizzare tali
condizioni di stabilit acquistando, cedendo, oppure condividendo elettroni.Esistono tre
tipi di legame chimico:
-ionico

-covalente
-metallico

Nei vari tipi di legame sono coinvolti gli elettroni periferici, detti anche elettroni di
valenza.
Le interazioni attrattive responsabili del legame hanno origine diversa a seconda della
natura degli atomi interessati nel legame.

Legame ionico
Il legame ionico un legame di natura elettrostatica e si forma tra elementi caratterizzati
da bassi valori di energia di ionizzazione ed elementi che presentano alti valori di affinit
elettronica
Lelemento con bassa energia di ionizzazione trasferisce elettroni al guscio di valenza
dellaltro. Lelemento che ha perso elettroni diventa uno ione positivo (catione), mentre
laltro, che acquista elettroni, diventa uno ione negativo (anione). Tra i due atomi di
polarit opposta si instaura un legame di tipo elettrostatico.

Il sistema non raggiunge la massima stabilit con la formazione di una singola coppia
ionica, ma nella formazione di un reticolo cristallino in cui ogni ione attrae il maggior
numero possibile di ioni di segno opposto

Propriet dei composti ionici:


non formano molecole discrete
sono duri, rigidi e fragili
allo stato fuso sono buoni conduttori
si sciolgono in solventi polari:

NaCl(s)

H 2O

Na+(aq) + Cl-(aq)

Il legame covalente

Nella maggior parte dei composti conosciuti, gli atomi sono legati tra loro in modo da
raggiungere una configurazione stabile, a minore energia, mettendo in
compartecipazione coppie di elettroni in legami detti covalenti: la coppia di elettroni si
trova nello spazio compreso tra i due nuclei e viene attratta da entrambi
un legame viene detto di tipo , quando
gli elettroni condivisi si trovano lungo la
congiungente i due nuclei.
un legame viene detto di tipo , quando
gli elettroni condivisi si trovano fuori
dalla congiungente i due nuclei.

Teoria del legame di valenza

Il legame covalente dato dalla sovrapposizione di orbitali, ciascuno dei quali solitamente
contiene un elettrone: i due elettroni si accoppiano disponendosi a spin opposto e formano
un doppietto di legame.
In alcuni casi la coppia di elettroni viene donata da un atomo e accettata dallaltro
(legame dativo o semipolare), in tal caso i due atomi presentano carica opposta.

molecola di cloro
molecola di idrogeno

molecola di ossigeno

molecola di azoto

Nel caso di molecole biatomiche


omonucleari, gli elettroni di
legame sono distribuiti
uniformemente tra i due atomi:
il baricentro delle cariche
positive coincide con quello
delle cariche negative e le
molecole sono apolari

Legame covalente polare ed elettronegativit

Nel caso di molecole eteronucleari, gli elettroni di legame non sono ugualmente
condivisi tra i due atomi ma spostati verso lelemento con maggiore affinit
elettronica: il baricentro delle cariche positive non coincide con quello delle cariche
negative e le molecole risultano polari

La tendenza di un atomo ad attrarre gli elettroni di legame viene


correlata ad una grandezza che prende il nome di elettronegativit.
La polarit ed il carattere ionico di un legame dipendono dalla
differenza di elettronegativit tra i due atomi

CRITERI-GUIDA PER DISEGNARE LE STRUTTURE DI LEWIS


Per la disposizione degli atomi nella molecola si usano le regole seguenti:
H sempre un atomo finale o terminale, e non mai situato nel centro della
molecola o dello ione: legato ad uno solo degli altri atomi
In una molecola, oppure ione, l'atomo centrale corrisponde a quello che possiede il
valore pi basso dell'affinit elettronica.
Stabilita la disposizione generale degli atomi, si determina il numero totale di
elettroni di valenza della molecola sommando il numero di elettroni relativi ad ogni
atomo. In caso di specie ioniche, si aggiunge a questa somma anche la carica dello ione
se questo negativo, o la si sottrae se questo numero positivo
Si assegna una coppia di elettroni (e cio un legame ) tra ciascuna coppia di atomi.
I rimanenti elettroni verranno assegnati come coppie solitarie, oppure legami se
necessario, come sar specificato nei punti che seguono
Si aggiungono coppie solitarie intorno ad ogni atomo terminale (eccetto che ad H) in
numero tale da soddisfare la regola dell'ottetto. Se dopo questa operazione rimangono
ancora delle coppie di elettroni, queste si assegnano all'atomo centrale, tenendo
presente che se questo appartiene ai periodi che vanno dal terzo in su pu essere
circondato anche da pi di quattro coppie di elettroni
Se l'atomo centrale non raggiunge lottetto, si trasformano uno o pi coppie solitarie
degli atomi terminali, in uno o pi legami (in questo modo le coppie restano ancora
associate all'atomo terminale, ma fanno anche parte dell'atomo centrale).

STRUTTURE DI RISONANZA

A volte le formule di Lewis non sono in accordo con i dati sperimentali


formula di Lewis dello
ione carbonato (CO3)2-

ordine di legame
numero di coppie elettroniche di
legame condivise tra due atomi

osservazioni sperimentali: lo ione carbonato, (CO3)2-, uno ione planare, tutti i legami
sono uguali tra di loro e a 120 luno dallaltro, hanno valori intermedi (129 pm) tra
quella di un legame semplice (143 pm) e di un doppio legame (122 pm).
In tali casi necessario rappresentare la molecola mediante luso di pi formule
chiamate strutture o formule di risonanza, che differiscono tra loro soltanto nella
disposizione delle coppie di elettroni, e mai nelle posizioni atomiche.

Quando si possono scrivere due o pi strutture di Lewis per la stessa molecola, la


struttura effettiva un ibrido di queste forme di risonanza (dette formule limite
o canoniche separate luna dallaltra con il simbolo ). La formula limite che
contribuisce maggiormente allibrido di risonanza pu essere determinata in
base al principio di elettroneutralit di Pauling, secondo cui una molecola tanto
pi stabile quanto minore la sua separazione di carica. La stabilit di una forma
di risonanza pu essere valutata mediante la carica formale
Carica formale di un atomo= e- di valenza (e- coppie solitarie + e- di legame)

Teoria della repulsione delle coppie elettroniche


di valenza (VSEPR) e geometria delle molecole.
Valence Shell Electron Pair Repulsion
Le coppie elettroniche dellatomo centrale di una molecola o di uno ione, a causa
della repulsione elettrostatica, si dispongono il pi lontano possibile luna dallaltra

Le coppie elettroniche che influenzano la geometria delle molecole vengono chiamate coppie
strutturali:
coppie di legami
le coppie

e doppietti solitari

vengono escluse perch occupano la stessa regione della corrispondente coppia

Le coppie stereoattive si respingono in misura maggiore o minore a seconda che siano coppie
elettroniche di legame (bond pair, Bp) o coppie elettroniche solitarie (lone pair, Lp)
Le repulsioni seguono questordine crescente:
Bp-Bp < Bp-Lp < Lp-Lp
Le repulsioni sono tanto pi grandi quanto minore langolo compreso tra le coppie.

Orbitali ibridi e geometria delle molecole


Gli orbitali atomici ottenuti dalla soluzione dellequazione donda (orbitali puri) e la
configurazione elettronica dello stato fondamentale sono relativi allatomo isolato,
nel quale gli elettroni risentono unicamente delle interazioni elettrostatiche
esercitate dal nucleo e dagli elettroni presenti allinterno dellatomo stesso. Risulta
ovvio che, quando latomo si trova inserito in un contesto in cui soggetto ad
interazioni con altri atomi circostanti (ad esempio per la formazione di una
molecola), la presenza di altri campi di forza aggiuntivi provocher variazioni nella
forma e nellenergia degli orbitali atomici.

Per spiegare correttamente la composizione e la geometria di molecole con pi di


due atomi, molto spesso indispensabile prendere in considerazione un nuovo
insieme di orbitali, chiamati orbitali ibridi, che vengono generati dal mescolamento
di orbitali atomici puri e differiscono da questi ultimi per forma ed energia.

Ibridi sp3: mescolando lorbitale s con i 3


orbitali p si ottengono 4 orbitali ibridi
equivalenti, diretti ai vertici di un tetraedro.
Ibridi sp2: mescolando lorbitale s con 2
orbitali p si ottengono 3 orbitali ibridi
equivalenti, diretti ai vertici di un triangolo
equilatero.
Ibridi sp: mescolando lorbitale s con uno
degli orbitali p si ottengono 2 orbitali ibridi
equivalenti, diretti a 180 luno dallaltro.
Ibridi sp3d: mescolando lorbitale s con 3
orbitali p e un orbitale d , si ottengono 5
orbitali ibridi, diretti ai vertici di una
bipiramide trigonale.
Ibridi sp3d2: mescolamendo lorbitale s con
3 orbitali p e 2 orbitali d, si ottengono 6
orbitali ibridi equivalenti, diretti ai vertici di
un ottaedro.

Orbitali ibridi sp3


metano CH4

Ammoniaca NH3

Orbitali ibridi sp2

Trifluoruro di Boro BF3

Orbitali ibridi sp
Cloruro di Berillio BeCl2

Orbitali ibridi sp3d


pentacloruro di fosforo PCl5

Orbitali ibridi sp3d2


esafluoruro di zolfo SF6

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