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CORSO DI CHIMICA

PROF. MICHELA CATAURO

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Fondamenti di STECHIOMETRIA
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chimica?

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Le sostanze sono caratterizzate dalla loro

composizione ,
struttura ,
stato di aggregazione

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COMPOSIZIONE data:
per sostanze elementari dal tipo di atomo
per quelle composte dai tipi di atomi e dal
loro rapporto numerico.
STRUTTURA data, sia per le sostanze
elementari che quelle composte, dal modo
in cui gli atomi sono legati fra di loro.
LO STATO FISICO definisce la consistenza
fisica delle sostanze.

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STRUTTURA DELLATOMO

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MASSA MASSA CARICA
(grammi) (U.M.A.)
ELETTRICA

PROTONE 1,67265 X 10-24 1,0072 +1

NEUTRONE 1,67495 X 10-24 1,0086 0

ELETTRONE 0,00091 X 10-24 0,000 -1

U.M.A. = UNITA DI MASSA ATOMICA = 1,66 X 10-24 grammi


1/12 della massa dellatomo di carbonio

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Leggi fondamentali della chimica note all'inizio del
XIX secolo :
-La legge della conservazione della massa
In ogni procedimento chimico la quantit di materia
prima e dopo il procedimento rimane costante

-La legge delle proporzioni definite


In un dato composto chimico i rapporti degli elementi
di cui esso costituito sono costanti
indipendentemente dallorigine del composto o il dato
di preparazione

-La legge delle proporzioni multiple


Quando due elementi formano pi di un composto tra
loro, le masse di uno di degli elementi che si
combinano con una massa uguale dellalto elemento
sono fra loro in rapporto da numeri interi e piccoli 10
Dalla interpretazione di queste tre leggi J. Dalton
nel 1803 arriv alla conclusione che la materia
discontinua cio formata da particelle e
formul la prima teoria atomica della materia.

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teoria atomica di Dalton

La materia non continua, ma composta da


particelle che non possono essere ulteriormente
divise n trasformate, gli atomi;
Gli atomi di un particolare elemento sono tutti
uguali
tra loro e hanno la stessa massa;
Gli atomi di elementi diversi hanno massa e
propriet differenti;
In una reazione chimica tra due o pi elementi gli
atomi, pur conservando la propria identit , si
combinano secondo rapporti definiti dando luogo a
composti.

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-La legge di combinazione dei volumi
I volumi di due gas che reagiscono tra di loro (nelle
stesse condizioni di temperatura e di pressione)
stannao in un rapporto dato da numeri piccoli e
interi. Inoltre, anche il rapporto tra il volume di
ciascun prodotto gassoso e il volume di ciascun
reagnte dato da numeri piccoli e interi.

2 V H2 + 1V O2 2 V H 2O

1 V N2 + 1V O2 2 V NO

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-Lipotesi di Avogadro
Volumi uguali di gas diversi, misurati nelle stesse
condizioni di temperatura e di pressione, contengono lo
stesso numero di particelle.
1895 - scoperta della radioattivit

1897 scoperta dellelettrone

1914 scoperta del protone

1932 scoperta del neutrone

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Nel 1897 Thomson scopr lelettrone e propose il
primo modello fisico dell'atomo

Immagin che un atomo fosse costituito da una sferetta di


materia caricata positivamente (protoni e neutroni non erano
stati ancora scoperti) in cui gli elettroni negativi erano immersi

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Nel 1911 Ernest Rutherford formul un nuovo modello
atomico con il seguente esperimento: bombard con
particelle alfa (nuclei di elio), cariche positivamente, una
sottilissima lamina di oro. La maggior parte dei "proiettili"
attravers l'ostacolo, ma alcune particelle alfa tornarono
indietro, altre vennero fortemente deviate nella loro
traiettoria, come fossero passate vicine ad un corpo con la
stessa carica positiva. Ne scatur la seguente teoria:

la massa dell'atomo non distribuita uniformemente


(come sosteneva Thomson), ma concentrata in una
piccola zona, il nucleo, carico positivamente

gli elettroni, leggerissimi, occupano


tutto lo spazio intorno al nucleo e
ruotano intorno ad esso su orbite
circolari, come i pianeti intorno al sole 18
Figura 5-9 Spettro di massa del
Neon.

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la radiazione assorbita dallatomo per arrivare allo stato eccitato
e la radiazione emessa per tornare allo stato fondamentale
hanno la stessa

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si aveva una buona corrispondenza fra la teoria di Bohr e le
osservazioni degli spettri degli atomi

(uno spettro l'insieme delle frequenze delle radiazioni elettromagnetiche


emesse o assorbite dagli elettroni di un atomo).

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Spettro continuo

Spettro di emissione

Spettro di assorbimento

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Spettro di emissione dellidrogeno

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spettro continuo

spettro di emissione dellidrogeno

spettro di emissione del sodio

spettro di assorbimento del sodio

spettro di emissione delluranio-238

spettro di emissione dello stronzio

spettro di emissione del calcio

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Nel 1932 fu scoperto il neutrone per cui si pervenne
presto ad un modello dell'atomo pressoch
completo in cui al centro vi il nucleo composto di
protoni positivi e neutroni ed attorno vi ruotano gli
elettroni.

Anche l'idea di come gli elettroni ruotano attorno al


nucleo venne profondamente modificata alla
luce delle scoperte della meccanica quantistica.

Fu abbandonato il concetto di orbita e fu introdotto il


concetto di orbitale.

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1924 De Broglie

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Secondo la meccanica quantistica non si pu
affermare con certezza dove un elettrone si trova in
un certo istante n dove si trover in un istante
successivo.

Un orbitale non una traiettoria in cui un elettrone


(secondo le idee della fisica classica) pu stare,
ma definisce la zona di spazio intorno al nucleo in
cui si ha una determinata probabilit di trovare
lelettrone.

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Per descrivere
lenergia
la grandezza
di un orbitale
la forma
lorientamento

la teoria ondulatoria prevede 3 numeri quantici

nlm
n = numero quantico principale

indica diversi livelli in cui possibile trovare lelettrone

assume valori interi da 1 a , in pratica da 1 a 7

Allaumentare di n aumenta :

- la distanza media dellelettrone dal nucleo


- lenergia dellorbitale

i livelli sono indicati anche con lettere 1 2 3 4 5 6 7


K L M N O P Q

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l= numero quantico secondario

divide lorbitale in sottolivelli e ne determina la forma

assume i valori
interi da 0 a n -1 i sottolivelli vengono
n l identificati con una lettera
1 0
2 01 l=0= orbitale s
3 012 l=1= orbitale p
4 0123 l=2= orbitale d
5 01234 l=3= orbitale f

Potremo avere perci, per esempio, gli orbitali


2s (con n=2 e =0) 3p (con n=3 e =1) 5f (con n=5 e =3)
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l=0= orbitale s
l=1= orbitale p
l=2= orbitale d
l=3= orbitale f

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m = numero quantico magnetico

descrive lorientamento nello spazio di un orbitale


rispetto agli altri

assume i valori interi da la + l


l m
0 (s) -
1 (p) -1, 0, 1
2 (d) -2, -1, 0, 1, 2,
3 (f) -3, -2, -1, 0, 1, 2, 3

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n=1 l=0 s m=0 1s

l=0 s m=0 2s
n=2
l=1 p m =+1 m = 0 m = -1 2p

l=0 s m=0 3s

n=3 l=1 p m =+1 m = 0 m = -1 3p

l=2 d m =+2 m =+1 m = 0 m =-1 m =-2


3d
orbitali con eguale valore di n e l hanno la stessa energia
e vengono detti degeneri
( es : i tre orbitali 2p e 3p, i cinque orbitali 3d) 37
orbitali s

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orbitali p

39
orbitali p

40
orbitali d

42
orbitali d

44
orbitali f

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in un orbitale
possono trovare posto
al massimo due elettroni,
con spin opposto

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Gli atomi sono particelle neutre

Z X
NUMERO ATOMICO = Z

numero di protoni presenti nel nucleo


identico al numero di elettroni intorno al nucleo

NUMERO DI MASSA = A

somma di protoni e neutroni presenti nel nucleo

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