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Forum degli Studenti di Ingegneria
dellUniversit di Salerno
Gestito da
Associazione StudentIngegneria
Sede: Aula T25/1 089/96-4166
studentingegneriasalerno@gmail.com
www.r0x.it www.studentingegneria.it
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La dinamica della vorticita`
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Capitolo 3
Consideriamo ora il rotore della (2.12). Con lipotesi addizionale che la forza
di massa f sia irrotazionale (come accade, ad esempio, per la forza di gravit`a) e
ricordando la propriet`a (B.6) per cui il rotore di un gradiente e` sempre nullo, si
ricava immediatamente, invertendo lordine delle derivate spaziale e temporale, la
seguente equazione per levoluzione temporale del vettore vorticit`a :
+ ( V) = 0
t
La pressione e` scomparsa dal bilancio per la quantit`a di moto, che si e` trasformato nel seguente sistema di sei equazioni scalari in sei incognite, costituito
dallequazione per la vorticit`a, e dalla definizione della vorticit`a in termini della
velocit`a:
+ ( V) = 0
t
(3.1)
V =
Anche se apparentemente pi`u complicato dellequazione di partenza, il sistema (3.1) ha comunque una struttura utile, in quanto consente di vedere che,
se si suppone noto il campo di velocit`a, lequazione per la vorticit`a ammette una
soluzione in forma chiusa.
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( V) = + ( V) + (V ) ( ) V ( ) V (3.2)
(3.3)
(3.4)
= h
Dt
i Dt xh
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Capitolo 3
Occorre ora scrivere i due membri dellequazione in maniera simile; a tal fine
si moltiplichi l a primo membro per il tensore identit`a, ovvero
lh =
xl
xl i
=
xh
i xh
xl i
h
i xh
xl
i
xl D
i
h +
xh
i Dt
i
h
xh
= h
D
Dt
xl
i
i
xh
Diviene cos` evidente che due addendi si elidono. Dal momento che, poi, la
matrice jacobiana xl /i e` certamente non singolare, lequazione (3.3) per la
vorticit`a si riduce in definitiva allequazione
D
Dt
(0)
i
i
h
xh
=0
La soluzione in forma chiusa Questa relazione pu`o essere esplicitata rispetto ad h , mediante la moltiplicazione di ambo i membri per linversa della
matrice jacobiana. Si giunge quindi alla soluzione in forma chiusa:
(0) xh
h = i
(0)
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(3.6)
Osserviamo per`o che il primo membro pu`o essere riscritto, utilizzando lequazione di continuit`a nella forma non conservativa (2.5b), come
D
D 1 D
=
Dt
Dt
Dt
Con il semplice cambio di variabile da ad /, si pu`o quindi trasformare
lequazione (3.6) in
D
=
V
Dt
che e` analoga alla (3.3) valida nel caso incomprimibile. Anche nel caso comprimibile isoentropico, dunque, si arriva ad una soluzione analoga alla (3.5), cio`e:
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Capitolo 3
h
=
o, in forma vettoriale:
(0)
xh
i
(0) x
(3.7)
xi
j
=0
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|A + A| = |A| 1 + tr A1 A
|A| = |A| tr A1 A
xi
j
1 DJ
J Dt
D
DJ
+
=0
Dt
Dt
(3.9)
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Capitolo 3
S
dS
PSfrag replacements
Teorema di Stokes Anzitutto, per il solo fatto di essere definito da un operatore rotore, il campo di e` solenoidale, e la vorticit`a soddisfa il teorema di Stokes.
Sulla base di considerazioni puramente cinematiche, quindi, si pu`o affermare che:
I
ZZ
V t dc
(3.10)
n dS =
S
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Vi
Vi
dj =
dj
dj = Vi
Dt
2
j
j
j
l
l
l
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Capitolo 3
Grazie al teorema di Stokes (3.10) che lega la circolazione della velocit`a attorno ad una linea chiusa l al flusso della vorticit`a attraverso una superficie aperta
che abbia l come contorno, la stessa propriet`a si pu`o anche esprimere dicendo che
la circolazione della velocit`a attorno a qualsiasi linea chiusa che circonda un tubo
vorticoso e` costante. Questo suggerisce lidea che i tubi vorticosi sono permanenti. Infine, considerando un tubo vorticoso di sezione variabile, la vorticit`a media in
ogni sezione del tubo e` inversamente proporzionale allarea della sezione stessa.
Una conseguenza importante di queste affermazioni, che complessivamente
asseriscono la conservazione spaziale della vorticit`a, sta nel fatto che i tubi e i
filamenti vorticosi non possono iniziare o terminare allinterno di un fluido. Essi
devono o richiudersi su se stessi, oppure terminare allinfinito o su una superficie
solida.
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