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Modello fisico-matematico per la simulazione dinamica

1 Formulazione generale delle equazioni di bilancio


Lapproccio utilizzato per la derivazione delle equazioni generali di bilancio
di tipo lagrangiano. Inoltre, si evidenzia il fatto che le equazioni saranno ricavate
secondo il metodo delle differenze finite, ad eccezione di quella di
conservazione della quantit di moto delle masse rotanti, per la quale invece si
utilizzer un approccio integrale. Infatti, in questo caso, il metodo delle
differenze finite non necessario in quanto non c nessuna funzione per la
quale sia richiesta la linearizzazione mediante lo sviluppo secondo Taylor.
Lelemento per il quale saranno ricavate le equazioni di bilancio riportato in
Fig. 1, in cui si pu notare il fatto che le sezioni di ingresso e di uscita non sono
necessariamente uguali tra loro.

Fig. 1 Geometria dellelemento di controllo

Si consideri una generica propriet intensiva a valori scalari, definita per


unit di volume [P/m3]:
r

= ( x ,t )
r

definita per x Bt dove Bt la configurazione al tempo t del corpo

Si supponga che alla variazione dellintegrale di ([P/s]) in un sottoinsieme


aperto St di Bt, indicando con d il generico elemento di volume,
r
D
(x ,t )d

Dt S
t

contribuiscano i seguenti termini:


-

un flusso alla frontiera S t di St, determinato da una densit di flusso


r

entrante n funzione della normale esterna n a S t . Nel caso lineare1 n


r

esprimibile tramite il vettore di flusso nel seguente modo:


r r

n = n

dove il segno negativo tiene conto del fatto che la normale esterna alla
frontiera di St e le dimensioni sono [P/m2s]. Indicando con d il generico
elemento di superficie, per il flusso si ha lespressione:

r r

n d

St

una distribuzione di sorgenti ([P/s]). E conveniente esprimere tale


distribuzione attraverso la densit della grandezza in gioco per unit di
massa (r). Per ottenere la densit per unit di volume sufficiente
moltiplicare r per la densit di massa . Il contributo delle sorgenti si pu
pertanto esprimere con lintegrale di volume

rd
St

Lequazione di bilancio quindi data da


r r
r
D
(x ,t )d = n d + rd

Dt S
St
St
t

(1)

Applicando al primo membro della (1) il teorema del trasporto e al primo termine
del secondo membro il teorema della divergenza si ottiene

Questa ipotesi non restringe il campo di validit delle equazioni che verranno derivate poich per le
grandezze che in seguito saranno oggetto di bilancio sempre rispettata, ad eccezione del bilancio di
energia nel quale pu essere considerato il flusso termico per irraggiamento che non lineare (nel nostro
caso detto flusso trascurabile).

r
r
D
+ v d = ( + r )d
Dt

S
S

(2)

Supponendo le funzioni integrande continue ed essendo la (2) valida per ogni


sottoinsieme aperto St di Bt si pu scrivere
r
r
D
+ v = + r
Dt

(3)

dove v la velocit euleriana.


Ricordando che la derivata sostanziale pu essere scritta come
D
v
=
+ v
t
Dt

e che
v
v
v
(v ) = v + v

La (3) viene riscritta come


r
r

+ (v ) = + r
t

(4)
r r

Per una funzione a valori vettoriali (x ,t ) assumendo che il flusso alla frontiera e
r

la quantit generata possano essere espressi rispettivamente come n = n e


r

r si pu scrivere
r
r r
r
D
+ ( v ) = + r
Dt

(5)

e analogamente a quanto scritto per il caso scalare si ottiene


r
r

v r
+ v T = + r
t

( )

(6)

2 Equazione di continuit
monodimensionale

per

un

gas

perfetto

in

moto

La funzione a valori scalari oggetto di bilancio in questo caso la


distribuzione di densit
r

= ( x ,t )

e assumendo vero il principio di conservazione della massa si impone che r sia


nullo per limpossibilit di generare massa. Si ha inoltre che ogni configurazione
St sempre costituita dagli stessi punti: quindi nullo il flusso sulla frontiera. Si
pu quindi riscrivere la (3) come:
r

+ ( v ) = 0
t

(7)

Nel caso monodimensionale cio con funzione di unascissa curvilinea x e del


tempo possiamo scrivere
v
+
=0
t
x

(8)

Si consideri ora un gas perfetto per il quale valga la relazione


p

= RT

(9)

dove p la pressione, T la temperatura assoluta e R la costante dei gas.


Una trasformazione adiabatica espressa nella forma:
p

con k =

cp
cv

= costante

(10)

, cio rapporto tra il calore specifico del fluido a pressione costante e

il calore specifico a volume costante.


Differenziando la (10) si ottiene
1

kp

k +1

= 0

(11)

che combinata con la (8) e la (9) d


p
v
= kRT
t
x

(12)

Si consideri ora un condotto lungo L di area A(x ) normale allascissa curvilinea


x. Le propriet del fluido sono considerate costanti su tutta la sezione A e quindi
variabili con la sola ascissa.
Denotando con i pedici i ed f rispettivamente la sezione iniziale e finale
dellelemento, si pu riscrivere la (12) per le suddette sezioni
pi
v
= kRTi
t
x

p f
t

(12a)
i

v
x f

= kRT f

(12b)

Sviluppando secondo Taylor con resto di Peano la funzione v si pu scrivere

(v ) f

= (v )i +

(v )i = (v ) f

v
L + o( L )
x i

(13a)

v
( L ) + o( L )
x f

(13b)

Trascurando i resti la (12a) pu essere combinata con la (13a) ed essere


riscritta come

(v ) f (v )i
kRTi Ai A f (v ) f A f Ai (v )i
pi
= kRTi
=

L
A f Ai
L
t
e infine

pi
kRTi
=
wi A f w f Ai
t
A f Ai L

(14a)

con w = vA portata in massa.


Un procedimento analogo pu essere applicato sulla (12b) con il seguente
risultato
p f
t

kRT f
A f Ai L

(wi A f

w f Ai

(14b)

3 Bilancio della quantit di moto per un gas perfetto in moto


monodimensionale
r

r r

r r

In questo caso la funzione vettoriale = (x ,t ) la quantit di moto (x , t )v (x , t ) .


Notando che per un fluido non viscoso il tensore degli sforzi che corrisponde a
pari a p I dove p la pressione e I la matrice identit e che il termine
r
r

corrisponde alla sommatoria delle forze per unit di massa che agiscono sul

fluido si pu riscrivere la (6) come


r
r
r r
v
+ v T v = p I + f
t

(15)

Considerando un sistema monodimensionale come nel paragrafo precedente,


risulta
v v 2
p
+
=
+ f
t
x
x

(16)

Le forze agenti sul fluido sono le forze di attrito fa con direzione opposta a
quella della velocit e le forze gravitazionali fg la cui direzione incognita:
fa =
fg = g

v2

(17)

Dh 2
z
x

(18)

dove con si indicato il coefficiente di attrito mentre Dh il diametro idraulico


della sezione in esame definito come
Dh =

4A
p

dove con p si indicato il perimetro bagnato dal fluido (per un gas il perimetro
bagnato pari a tutto il perimetro dellarea).
Nella (18) g laccelerazione di gravit che ha verso lungo z. Nel caso di un
gas, il termine gravitazionale dato dalla (18) pu essere trascurato.
Combinando la (16) e la (17) si pu scrivere
v2
p v 2
v

=
Dh
2
x
x
t

(19)

Si pu assumere che lenergia cinetica del fluido sia trascurabile (ipotesi pi che
accettabile se il fluido un gas) e che quindi lo sia anche la sua variazione.
Quindi il secondo termine a secondo membro della (19) trascurabile. Rimane
quindi la seguente equazione
v2
p
v

=
2
x Dh
t

(20)

La (D.20) pu essere scritta per le sezioni iniziale e finale del condotto lungo L
(v )i

t
( v ) f

v2

p
i i i
x i Dhi
2

p
x

f
Dh f

(20a)
v 2f

(20b)

Procedendo analogamente a quanto fatto nel paragrafo precedente si pu


sviluppare la funzione p secondo Taylor
p f = pi +

p
L + o( L )
x i

(21a)

pi = p f +

p
( L ) + o( L )
x f

(21b)

Trascurando i resti si pu sostituire lespressione della derivata parziale della


pressione ricavabile dalla (21a) nella (20a) ottenendo
(v )i
t

p f pi
L

i
Dhi

vi2
2

(22a)

Moltiplicando entrambi i membri della (22a) per larea della sezione iniziale si ha
Ai (v )i
t

A
RTi wi2
wi
1 i2 Ai2 vi2
= i p f pi i
= i p f pi i
L
Dhi Ai i
L
Dhi Ai pi 2
t
2

A
RTi wi2
wi
= i p f pi i
L
Dhi Ai pi 2
t

(23a)

Operando analogamente con le (20b) e (21b) si ottiene:


w f
t

Af
L

(p f

pi

RT f

Dh f A f p f

w 2f

(23b)

4 Bilancio della quantit di moto per un cilindro in rotazione attorno


allasse di simmetria
Si assuma un cilindro di lunghezza L in direzione z di raggio R che ruota con
velocit angolare attorno al suo asse di simmetria z.
Per ipotesi si assume che il cilindro ruoti nel vuoto. Ci impone che la pressione
che agisce sulla superficie sia nulla e che gli sforzi di taglio dovuti alla viscosit
siano anchessi nulli.
Sotto queste ipotesi, indicando con r la direzione radiale e con z la direzione
assiale, si pu scrivere per ogni punto materiale P
vr = 0

vz = 0
T =0

Ricordando che in coordinate cilindriche la divergenza si scrive come


=

z 1
+
(r r ) + 1
z
r r
r

Lequazione (6) per la quantit di moto pu essere scritta per un qualsiasi punto
del cilindro come unequazione scalare nellunica componente lungo
v 1 v2
+
= b
t
r

(24)

avendo indicato con b la risultante delle forze per unit di massa agenti in
direzione tangenziale.
Essendo che v = r la (24) pu essere riscritta come
r 1 2 r 2
+
= b
r
t

Assumendo la densit del cilindro omogenea ed essendo ed r indipendenti


dalla coordinata angolare la (24) diventa
r

= b
t

(25)

Moltiplicando entrambi i membri per r e scrivendo la coppia per unit di massa


come c = b r , si ha

r 2

= c
t

(26)

Integrando sul volume la (26)


L 2 R

L 2 R

0 0 r t rdrddz = 0
2

crdrddz
0 0

Applicando il Teorema della media integrale al secondo membro (il valore della
2
media integrale espresso con il simbolo ^) e definendo con M = R L la

massa del cilindro si ottiene

M R2
= M c
2
t
Infine, poich il momento dinerzia J del cilindro attorno al suo asse di simmetria
proprio pari a MR2/2, definita con C la risultante delle coppie applicate si pu
scrivere
J

=C
t

(27)

5 Bilancio dellenergia per un fluido


In questo caso la propriet intensiva oggetto di bilancio lenergia totale e,
somma dellenergia interna u, di quella cinetica ek e di quella potenziale ep:
e = u + ek + e p

(28)

Indicando con rq e q il termine sorgente e il flusso termico rispettivamente, lEq.


(4) viene riscritta come
r
r
e
+ (ev ) = q + rq +
t

(29)

dove la funzione dissipazione che rappresenta lenergia dissipata per attriti


interni. Poich per un fluido Newtoniano essa proporzionale al gradiente di
velocit, la funzione dissipazione pu essere scritta come

= v + (v )T : (v )T

(30)

Consideriamo ora un gas perfetto che fluisca allinterno di un condotto come


fatto nei precedenti paragrafi.
Trascurando lenergia cinetica e assumendo lenergia potenziale di un gas
perfetto nella forma
ep =

(31)

e ricordando che
h=u +

(32)

LEq. (29) pu essere riscritta come


r
h (hv )
v
+
= q + q g +
t
x
x

(33)

Assumendo il fluido come ideale, il termine di generazione nullo e scrivendo


lentalpia come
h = c pT

(34)

dove cp il calore specifico a temperatura costante, l Eq. (33) diventa

10

c p T

) (c pTv )
+

r
= q

(35)

Usando coordinate cilindriche e assumendo flusso termico solo in direzione


radiale lEq. (35) pu essere scritta nella forma

) (

c p T
c p Tv
1 (rq r )
+
=
t
x
r r

(36)

Integrando sulla superficie A(x ) si ottiene

Ac p T
t

) = A (c pTv ) Q
x

(37)

Questa equazione pu essere scritta per le sezioni iniziale e finale del condotto.
Infatti, sostituendo la derivata spaziale con la sua espressione ricavata
mediante sviluppo di Taylor, si ottiene

Ac p T
t

Ac p T

)i

)f

= Ai

= Af

E ancora

Ac p T

)i

Ac p T

)f

(c pTv ) f (c pTv )i
L

(Qr )i

(c pTv ) f (c pTv )i
L

(Qr ) f

1 Ai wc p T f A f wc p T i
(Qr )i
Af
L

1 Ai wc p T f A f wc p T i
(Qr ) f
Ai
L

(38a)
(38b)

(39a)

(39b)

Assumendo il fluido come gas perfetto, si ha infine

1 Apc p i
1 Ai wc p T f A f wc p T i
=
(Qr )i
R
t
Af
L
1 Apc p f
1 Ai wc p T f A f wc p T i
=
(Qr ) f
R
t
Ai
L

11

(40a)

(40b)

6 Bilancio dellenergia per un condotto


Si consideri un condotto, il cui raggio interno pari a R(x) e lo spessore pari a
s(x), dove con x si indicata unascissa curvilinea. Si supponga inoltre che ogni
punto del condotto abbia velocit nulla cos che lenergia cinetica e la funzione
dissipazione siano anchesse nulle. In questa trattazione, si richiede inoltre che
la sezione dellelemento considerato sia una corona circolare.
Assumendo flusso termico esclusivamente radiale ed esprimendo lenergia
interna come funzione della temperatura
u = cvT

(41)

dove cv il calore specifico a volume costante. Trascurando lenergia


potenziale, lEq. (29) pu essere scritta come
cv

T
1 (rq )
=
t
r r

(42)

Integrando lEq. (42) sullarea della corona circolare (per fissato valore
dellascissa curvilinea)
2 R + s

c v

2 R + s

T
rdrd =
t
0

1 (rq )
rdrd
r r

(43)

Assumendo che temperatura, densit e calore specifico siano costanti sulla


sezione per ogni valore dellascissa curvilinea, lequazione di bilancio
dellenergia del condotto pu essere scritta come

T
= 2RQR 2 (R + s )QR + s
t

(44)

dove C la capacit termica per unit di lunghezza e QR e QR+s sono


rispettivamente i flussi termici per unit di area sulla superficie interna ed
esterna del condotto.

12

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