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Equazioni di Navier-Stokes

Le equazioni di Navier-Stokes sono un sistema di


equazioni dierenziali alle derivate parziali che descrivono il comportamento di un uido dal punto di vista macroscopico. L'ipotesi di base che il uido possa essere
modellato come un continuo deformabile. Esse presuppongono perci la continuit del uido in esame, ovverosia il sistema perde di validit nello studio di un gas
rarefatto.

to che le risorse di calcolo necessarie alla loro risoluzione


crescono con il numero di Reynolds (quasi con Re) e che
tale numero pu avere valori dell'ordine di 106 109 , tale approccio resta tecnicamente impossibile. In alternativa alla simulazione numerica possibile adottare sistemi
meno onerosi quali la formulazione LES o le equazioni
mediate.
Le equazioni vengono completate dalle condizioni al
contorno e dalle condizioni iniziali (condizioni imposte
all'inizio temporale del fenomeno da studiare). Possono inoltre essere integrate dall'equazione di stato dei gas
perfetti e dalle equazioni di conservazione delle singole
specie gassose nel caso di una miscela di gas.

Le equazioni debbono il loro nome a Claude-Louis Navier e a George Gabriel Stokes che le formalizzarono e
la loro soluzione analitica generale rappresenta attualmente uno dei problemi irrisolti della matematica moderna (i cosiddetti 7 problemi per il millennio) per il quale vale il premio Clay; soluzioni analitiche particolari si
hanno in casi estremamente semplicati mentre soluzioni
approssimate si ottengono tipicamente ricorrendo a metodi propri dell'analisi numerica e all'uso congiunto del
calcolatore.

La soluzione delle equazioni fornisce il campo delle velocit del uido. Da questo sar poi possibile risalire a tutte
le altre grandezze che caratterizzano il usso.

Queste equazioni rappresentano l'approssimazione di 2 Ipotesi del modello matematico


Chapman-Enskog del prim'ordine delle equazioni di
bilancio canoniche (sono quindi pi generali delle
Il modello matematico che permette l'analisi della diequazioni di Eulero, che costituiscono l'approssimazione
namica dei continui deformabili si basa sulle seguenti
precedente, e pi particolari delle equazioni di Burnett
caratteristiche:
che costituiscono quella successiva). Le relazioni costitutive che contengono sono anch'esse lineari: la legge di
uido continuo;
Newton e la legge di Fourier.
uido chimicamente omogeneo e non reagente;

uido privo di cariche elettriche.

Il modello matematico

2.1 Ipotesi di uido continuo

La maggiore ecienza predittiva di tali equazioni rispetto a quello di Eulero viene pagata in termini di dicolt
di soluzione. Nel caso generale coinvolgono infatti cinque
equazioni scalari dierenziali alle derivate parziali e 20
variabili. Il bilancio tra equazioni e incognite avviene (come vedremo pi avanti) con la denizione delle propriet
del uido considerato, delle eventuali forze di campo in
gioco e con considerazioni matematiche. Inoltre, a causa della loro non linearit, le equazioni di Navier-Stokes
non ammettono quasi mai una soluzione analitica (ovvero
una soluzione esatta), ma esclusivamente numerica (una
soluzione approssimata con un metodo numerico).

Viene trascurata la natura discontinua della materia, in


questo modo sar possibile far tendere a zero un volume
di uido, senza che questo possa restare privo di materia.
Un parametro fondamentale che caratterizza il mezzo dal
punto di vista della continuit il numero di Knudsen,
denito come il rapporto tra il cammino libero medio
di una particella costituente il uido e una lunghezza
caratteristica del usso:

Kn =

Le equazioni di Navier-Stokes sono in grado di descrivere


completamente qualsiasi usso uido, anche turbolento.
In particolare per un usso turbolento, dove cio le traiettorie delle particelle di usso non sono pi costanti nel
tempo, un approccio numerico di calcolo chiamato generalmente simulazione numerica diretta. A causa del fat-

l
L

Se il numero di Knudsen molto minore di uno, allora


possibile considerare il uido continuo. Altrimenti sar
necessario studiare il comportamento del gas unicamente su base statistica, mediante la teoria cinetica dei gas,
1

3 DERIVAZIONE DELLE EQUAZIONI DI NAVIER-STOKES

la quale analizza statisticamente la distribuzione delle ve- densit o la temperatura). Indicando le coordinate inizialocit molecolari e da questa ricava tutte le propriet del li come (a; b; c; 0), le coordinate della particella saranno
gas.
variabili dipendenti:

2.2

Ipotesi di uido chimicamente omoge-

x = x(a; b; c; t)
neo e non reagente

y = y(a; b; c; t)

z = z(a; b; c; t)
Verranno trascurate le perturbazioni dovute alla non
omogeneit del usso ed alle reazioni chimiche. Ci non
sar del tutto possibile per ussi reagenti quali quelli cos come le altre propriet speciche.
all'interno di una camera di combustione ad esempio.
Il punto di vista euleriano, viceversa, osserva le variazioni delle propriet siche per ogni data posizione spazia2.3 Ipotesi di uido privo di cariche elet- le (x; y; z). Le coordinate spaziali (assieme alla variabile
temporale) saranno perci variabili indipendenti. Le vatriche
riabili dipendenti sono perci funzione di quelle spaziali
e temporali. Ad esempio, per la velocit:
Verranno trascurate le perturbazioni dovute al campo elettromagnetico. L'interazione di ussi con campi
elettromagnetici studiata dalla magnetouidodinamica.
u = u(x; y; z; t).

Derivazione delle equazioni di


3.2 Teorema del trasporto di Reynolds
Navier-Stokes

Per comodit di trattazione riportiamo il teorema del


Le equazioni di Navier-Stokes sono la formalizzazio- trasporto di Reynolds, che, per una propriet:
ne matematica di tre principi sici ai quali i uidi rispondono, imposta la condizione di continuo
deformabile:
A = A(x; y; z; t)
principio di conservazione della massa (equazione di
continuit);

contenuta in un volume arbitrario V, che si muova con il


uido, ed abbia supercie S, indicato come:

secondo principio della dinamica (bilancio della


quantit di moto);
primo
principio
della
(conservazione dell'energia).

termodinamica

d
dt

A dV =
V (t)

V (t)

A
dV +
t

Au n
dS.
S(t)

Ricordando il teorema della divergenza possibile


Per questo motivo sono spesso nominate anche equazioni
esprimere la precedente anche come:
di bilancio.
Nei successivi paragra indicheremo sempre il vettore
velocit del uido con la notazione u , mentre p e indicheranno rispettivamente la pressione statica e la densit
del uido stesso. Il simbolo a rappresenter il vettore delle
accelerazioni di campo.

3.1

d
dt

A dV =
V (t)

V (t)

A
+ (Au)
t

)
dV

e ricordando che:

Descrizione del moto lagrangiana ed


euleriana
(Au) = (u ) A + A u

possibile descrivere temporalmente il moto di un uido nonch la denizione di derivata totale, possibile
attraverso due punti di vista.
esprimere il teorema in una forma molto utile:
Il primo, detto lagrangiano o materiale, segue la
traiettoria di ogni particella di uido, identicata solitamente dalle sue coordinate iniziali, analizzando le variazioni delle sue propriet siche (come ad esempio la

d
dt

A dV =
V (t)

V (t)

)
DA
+ A u dV.
Dt

3.4

Equazione di bilancio della quantit di moto

3.3

Equazione di continuit

3.3.1

Punto di vista lagrangiano

dove con Px e Qx si sono indicate le facce normali (cio


perpendicolari) alla direzione x. Seguendo l'enunciato del
principio, ovverosia calcolando la dierenza dei ussi,
otteniamo:

Il principio di conservazione della massa, nel caso di moto di un uido, pu essere espresso dal punto di vista
lagrangiano aermando che:
In questo caso dunque, in termini matematici:

d
dm
=
dt
dt

x = Qx Px = u dydz+

u
u
dxdydzu dydz =
dxdydz
x
x

Estendendo il ragionamento alle altre direzioni spaziali


otteniamo che il usso netto sar uguale a:

dV = 0 .

V (t)

u v w
+
+
x
y
z

dxdydz = [ (u)] dxdydz.


Applicando il teorema del trasporto di Reynolds al- =
la densit (massa per unit di volume), otteniamo
l'equazione di continuit in forma di divergenza:
Ponendo ora la variazione di massa nel tempo uguale
all'opposto del usso netto:

+ (u) = 0
t
che pu essere riportata anche in forma indiciale:

dxdydz = [ (u)] dxdydz


t
ed inne, per unit di volume:

(ui )
+
=0
t
xi
che pu essere riportata anche in forma estesa:

+ (u) = 0
t
riottenendo l'espressione precedentemente mostrata.

(u) (v) (w)


+
+
+
=0
t
x
y
z

3.4 Equazione di bilancio della quantit di


moto

o in termini della derivata totale:

3.4.1 Punto di vista lagrangiano


D
+ u = 0 .
Dt

La conservazione della quantit di moto (denita come


prodotto della massa per la velocit o, per unit di volume,
della densit per la velocit) si esprime aermando che:

3.3.2

e matematicamente:

Punto di vista euleriano

Lo stesso principio di conservazione, dal punto di vista


euleriano, pu essere cos espresso:

dQ
= Fe
dt

Un generico usso di massa per unit di supercie, che


passi attraverso una coppia di facce P e Q di un volume,
considerato come il prodotto tra la densit del uido, dove, appunto, con Fe si indicata la somma delle forze
la componente della velocit in direzione perpendicolare esterne, di massa (come ad esempio la forza di gravit) e
di supercie (quali ad esempio le forze viscose).
alla faccia considerata e l'area della faccia medesima.
Considerando l'ipotesi di elemento innitesimo possiamo Introducendo questa dierenziazione nelle forze ed una
approssimare il valore del usso nel punto centrale di ogni formulazione integrale:
faccia con il suo valore medio e calcolare il valore del
usso su una faccia a partire dal valore assunto sulla faccia
precedente tramite una serie di Taylor troncata al primo
ordine:

Px = u dydz

Qx = u dydz +

u
dxdydz
x

d
dt

FV dV +

u dV =
V (t)

V (t)

FS dS
S(t)

Il primo membro pu essere trasformato in forma


pi conveniente mediante il teorema del trasporto di
Reynolds:

3 DERIVAZIONE DELLE EQUAZIONI DI NAVIER-STOKES

d
dt

u dV =
V (t)

V (t)

Du
+ u ( u)
Dt

FS

)
dV

che pu essere ridotta nella forma:


d
dt

u dV =
V (t)

V (t)

Du
dV +
Dt

u
V (t)

)
D
+ u dV
Dt

dove l'ultimo integrale coincide con l'equazione di


continuit ed perci nullo.

Se si applica il teorema della divergenza all'ultimo integrale dell'equazione della quantit di moto, sar possibile scriverlo come integrale di volume. L'equazione si
trasforma quindi come segue:
(
)
Du

FV T dV = 0
Dt
V (t)

Generica forza agente su di una supercie (orientata).

dove con T con doppia sottolineatura si indicato il


tensore delle tensioni. Dato che l'uguaglianza prece- Se si considera una generica supercie, orientata secondo
dente deve valere per qualsiasi arbitrario volume di il versore n come nella gura, e la risultante delle forze
integrazione, dovr essere nullo l'integrando:
elementari che le molecole di uido in prossimit della
faccia positiva esercitano su quelle in prossimit della faccia negativa si ha che lo sforzo relativo alla supercie S
Du

= FV + T
ed al versore n :
Dt
che esprime l'equazione della quantit di moto (per unit
di volume).
3.4.2

Fn
Tn =
S

Punto di vista euleriano

Il pedice n indica che la forza dipende dalle dimensioni


Il secondo principio della dinamica esprime la conserva- e dall'orientamento della supercie, mentre lo sforzo dal
zione della quantit di moto e, per un elemento del uido solo orientamento.
pu essere enunciato come segue:
Nel caso statico, cio di un uido in quiete, a dierenza
della meccanica dei solidi, l'unica forza sar puramenQuindi, con formulazione integrale:
te normale e lo sforzo risultante sar chiamato pressione.
In un uido in moto invece, l'attrito tra strati adiacenti e

I
d

u dV + (u) u
n dS =
FV dV + T dS che si muovano a dierente velocit dar luogo a forze
dt V
risultanti oblique.
S
V
S
dove il volume (come la supercie S che lo racchiude) non Al contrario dei solidi elastici, per i quali gli sforzi dipendono essenzialmente dalla deformazione attuale delle
funzione del tempo.
particelle, per i uidi gli sforzi dipendono dalla velocit
di deformazione.
3.4.3 Il tensore delle tensioni per un uido
Il tensore delle tensioni o tensore degli sforzi un tensore
bidimensionale, caratterizzato da nove componenti Tik 3.4.4 Fluido non micropolare
che rappresentano le tre componenti degli sforzi nelle
tre direzioni spaziali di un certo sistema di riferimento Nel caso in cui il uido sia non micropolare, cio con tensore degli sforzi simmetrico, quindi Tik = Tki, cosicch le
cartesiano. In forma matematica:
nove componenti sono ridotte a sei quantit indipendenti. Ci dovuto al fatto che i momenti meccanici agenti

sulle facce di un certo volume (per esempio in forma di


T11 T12 T13
parallelepipedo rettangolo), rispetto ad un certo asse (per
T = T21 T22 T23 .

esempio z), che passi per il centro del volume, sono:


T31 T32 T33

3.4

Equazione di bilancio della quantit di moto

{
(
)

( a)
a
b
b Tik = 0

per i = k

Mz = T12 bc T12 bc +T21 ac T21 ac


2
2
2
2 T11 > T22 = T33 .
mentre l'equazione del momento meccanico di un moto Gli eetti del sistema di sforzi precedente su di un uido,
attorno ad un baricentro di un parallelepipedo :
sono dierenti nel caso di uido isotropo (come ad esempio acqua ed aria) oppure anisotropo (come ad esempio il sangue, le cui molecole conferiscono al uido pro
a2 + b2

priet diverse nelle dierenti direzioni). L'esperienza z
Mz = Iz z = abc
12
sica dimostra che i uidi che interessano l'aerodinamica
e l'idrodinamica sono uidi newtoniani ed isotropi, aldove con Iz si indicato il momento d'inerzia attorno
trimenti detti uidi stokesiani. Analizzeremo perci un
all'asse z e con z la velocit angolare. Eguagliando le
uido isotropo, dove cio dovr essere 12 = 0:
precedenti espressioni si ottiene:

a +b
z =
12

T12

+
2

T12

T21

+
2

T21

per i = k
ik = 0
11 > 0

22 = 33 < 11 .

Al tendere del volume a 0, le lunghezze a, b e c tenderanno


a 0, mentre gli sforzi sulle facce opposte tenderanno ad un Resta inne da considerare il caso pi generale, dove cio
tutte le componenti degli sforzi saranno diversi da zero:
valore comune. Resta quindi:

Tik = 0

T12 T21 = 0

i; k

ik = 0

i; k.

Ogni componente del tensore degli sforzi sar una certa


funzione, lineare per uidi newtoniani, delle componenti
del tensore delle velocit di deformazione. Sviluppando
Relazioni tra sforzi e velocit di deformazio- tale funzione in serie di Taylor (arrestata al primo ordine
per la sua propriet di linearit), si ottiene:
ne: uidi newtoniani isotropi

che vale anche per gli altri assi.


3.4.5

Un uido si denisce newtoniano quando la sua viscosit


non varia con la velocit e, per questo motivo, la re- Tik = f0 + f1 (mn ).
lazione matematica che lega il tensore degli sforzi alle
componenti del tensore della velocit di deformazione Resta ora da ricavare tali funzioni lineari: trattando il
problema in un sistema di riferimento particolare quale
lineare.
quello degli assi principali di deformazione, si ha:
Desiderando trovare le relazioni che legano sforzi e velocit di deformazione, analizziamo i casi pi semplici per poi sommarne gli eetti (grazie alla linearit del

T11 = f0 + a1 11 + b1 22 + b1 33
problema), ricavando il caso generale.
T22 = f0 + a2 22 + b2 11 + b2 33
Il caso pi semplice in assoluto sar il caso statico:

T33 = f0 + a3 33 + b3 11 + b3 22 .
come gi osservato gli sforzi saranno puramente normali, mentre il tensore delle velocit di deformazione Nel primo caso analizzato sar quindi:
(che indicheremo con ) nullo per ipotesi. In termini
matematici:
{

f0 = p.
Tik = p
Tik = 0

per i = k
per i = k.

A causa del fatto che studiamo un uido stokesiano, vi


inoltre completa equivalenza di comportamento tra le tre
direzioni principali di deformazione x1 , x2 , x3 e quindi:

Consideriamo adesso un usso in moto, dove per, per


un particolare sistema di riferimento cartesiano, gli sforzi {
a1 = a2 = a3 = a
siano puramente normali alle superci di un elemento di
forma parellelepipeda (sistema di riferimento degli assi
b1 = b2 = b3 = b
principali di deformazione). Per esempio supponiamo che
e dunque il sistema iniziale si potr scrivere come:
sia:

3 DERIVAZIONE DELLE EQUAZIONI DI NAVIER-STOKES

T11 = f0 + (a b)11 + b i=1 ii


3
T22 = f0 + (a b)22 + b i=1 ii

3
T33 = f0 + (a b)33 + b i=1 ii .
Inne, tenendo conto che
3

ii = u

i=1

totale del uido contenuto nel volume di controllo sommata al usso netto di energia totale attraverso le facce
del volume di controllo uguaglia la somma della potenza
delle forze agenti sull'elemento di uido e del usso netto di energia termica trasmessa all'elemento di uido per
conduzione.
Come si nota in questa formulazione viene trascurata
l'energia trasmessa all'elemento per irraggiamento. Formalizzando matematicamente questo principio si sfrutter il concetto di energia totale per unit di massa E che
uno scalare denito come:

e ponendo per comodit


{

a b = 2
b=

si ottiene:

T11 = p + u + 2 11
T22 = p + u + 2 22

T33 = p + u + 2 33

1
E =e+ V2
2
cio la somma tra l'energia interna delle molecole e
l'energia meccanica degli elementini di uido.
Nell'enunciato si parla di usso netto di energia totale:
come per la quantit di moto si indicher questo usso
come il prodotto tra il usso di massa e l'energia totale
per unit di massa trasportata in ogni direzione:

Eu Ev Ew
dove il secondo termine a secondo membro descrive E =
+
+
x
y
z
l'eetto della viscosit dovuto alla variazione di volume
di una particella di uido.
La potenza degli sforzi agenti sull'elementino di uido
Non resta ora che generalizzare il sistema di equazioni considerato comprende sia la potenza sviluppata dagli
sforzi viscosi del tensore S sia gli sforzi associati alla
precedente al caso di una terna di riferimento qualsiasi:
pressione.
{
Ricorrendo alla denizione di potenza come prodotto di
Tkk = p + u + 2 kk
una forza per una velocit, si potr scrivere:
Tik = 2 ik
i = k.
La prima equazione del sistema precedente evidenzia il
(Sxx u + Syx v + Szx w) (Sxy u + Syy v + Szy w) (Sxz u +
+
+
fatto che, nel caso generale, i tre sforzi normali sono PS =
x
y
dierenti tra loro. La loro media :
per quanto riguarda gli sforzi viscosi, mentre per la
pressione sar:
T11 + T22 + T33
2
= p + u + (11 + 22 + 33 ) =
3
3
(
)
2
pu pv pw
= p + u + u
Pp =
+
+
3
x
y
z
= p + u
dove con ' si indicata la viscosit di volume (o in ter- La potenza delle forze di campo si denisce come:
minologia anglosassone bulk viscosity), la quale descrive
la dierenza tra lo sforzo normale medio e la pressione
di un uido, dovuta alla viscosit. Il valore della viscosit Pc = ax u + ay v + az w
di volume in genere trascurabile per i gas, in particolare
Per quanto riguarda la potenza termica trasmessa per
per quelli monoatomici.
conduzione attraverso le facce dell'elementino necessaria la denizione di un vettore q = [qx , qy , qz ]T usso
3.5 Conservazione dell'energia
termico. Sar possibile scrivere:
Il primo principio della termodinamica, ovvero il princi)
(
pio di conservazione dell'energia pu essere espresso diqy
qz
qx
cendo che la variazione nell'unit di tempo dell'energia x + y + z

7
L'equazione completa che formalizza il primo principio della termodinamica per i uidi in movimento sar
quindi:

E Eu Ev Ew
+
+
+
=
t
x
y
z
+

4 Equazioni di Eulero
4.1 Relazioni di salto

4.1.1
) Discontinuit di contatto
pu pv pw
+
+
+
x
y
z4.1.2 Onda d'urto

(Sxx u + Syx v + Szx w) (Sxy u + Syy v + Szy w) 5(Sxz


u +equazioni
Syz v + Szz w) in
Le
+
+
+
x
y
z
(

+ax u + ay v + az w

3.6

qy
qz
qx
+
+
x
y
z

Le 3 equazioni (due equazioni scalari ed un'equazione


vettoriale) appena derivate sono insucienti, da sole, alla chiusura del problema della determinazione del campo di moto del uido. Infatti le equazioni contengono 20
incognite:
densit
vettore velocit (3 incognite)
pressione
tensore degli sforzi viscosi S (9 incognite)
vettore accelerazione di campo (3 incognite)
energia interna e

sionale

Osservazioni e chiusura del problema

forma adimen-

Le equazioni scritte nei paragra precedenti sono in forma dimensionale, nel senso che ogni termine possiede
dimensioni siche della grandezza considerata:
[ ]
mkg3 s
nella prima equazione;

kg
m 2 s2

moto;
[ ]
kg
m s3

nelle tre equazioni della quantit di

nell'ultima equazione.

Di conseguenza, volendo confrontare tra loro i numerosi


coecienti per sapere quali di essi sia il pi preponderante nei vari casi in esame, bisognerebbe calcolare il valore
di ogni singolo termine. Un metodo pratico per ovviare a
questa necessit quello di dividere ogni coeciente per
una certa grandezza omogenea di riferimento, in tal modo
i coecienti risulteranno adimensionali. Queste grandezze di riferimento saranno scelte in base alle condizioni al
contorno ed alle condizioni iniziali del particolare problema uidodinamico che si vuole esaminare. Qui sono
indicate con il pedice 0 (zero):

vettore usso termico q , sempre riconducibile a una

funzione di un coeciente di conducibilit termica =

0
e della temperatura (2 incognite).

ui =

ui
U0

p =

p
p0

t =

t
t0

Queste equazioni sono del tutto generali e per la loro ap- 5.1 L'equazione di conservazione della
massa
plicazione necessaria una sorta di specializzazione delle
stesse alla situazione di lavoro.
L'equazione di conservazione della massa scritta nella
Per la chiusura del problema quindi necessario deni- forma:
re le propriet termosiche del uido in esame (che permettono di denire la conducibilit termica, la densit,
l'energia interna e una o pi equazioni di stato in grado D
u = + (u )
+
u = 0
+
di determinare anche temperatura e pressione) e il cam- Dt
t
po di forze in cui si muove (determinando il vettore di pu essere resa adimensionale esprimendola nella forma:
accelerazioni di campo). Inoltre si osserva che il tensore
degli sforzi viscosi S simmetrico, con la conseguenza

che le incognite eettivamente contenute sono 6 e non St + (u


) +
u = 0

t
9 e sono determinabili sperimentalmente o teoricamente specicando il tipo di uido. Saranno successivamente dove con il simbolo St si indicato il gruppo adimensionecessarie le condizioni iniziali e le condizioni al con- nale, detto numero di Strouhal:
torno, trattandosi di equazioni dierenziali (problema di
Cauchy o problema di von Neumann).
St = UL0 0t0 .

x =

xi
L0

7 VOCI CORRELATE

5.2

Le equazioni di conservazione della 7


quantit di moto

Voci correlate
Equazioni di Navier-Stokes mediate

Le equazioni di conservazione della quantit di moto


possono essere adimensionalizzate nella forma:

Flusso potenziale incomprimibile

Equazioni di diusione
(
)
(
)
Fluidodinamica ( )
u
p 1 k+ 1 2 u + 1

u
u = 1
St + u
2
t
Ru
Re Bilancio3 (fenomeni
Re
Fr
di trasporto)
dove i simboli indicano i seguenti gruppi adimensionali:
Re = U0L0 = 0 U0 L0 numero di
Reynolds;
2
U
Fr = g L00 numero di Froude;

Metodi lattice Boltzmann


Continuo di Cauchy
Relazioni costitutive
Teoria dell'elasticit

U2

Ru = 0p0 0 numero di Ruark, inverso


del numero di Eulero.
Nel caso in cui la viscosit dinamica non sia costante, si trover un valore di riferimento 0 e si utilizzer
all'interno dell'equazione il valore adimensionale .

5.3

L'equazione
di
dell'energia termica

conservazione

L'equazione di conservazione dell'energia termica, dato


che quella dell'energia meccanica condurrebbe a gruppi adimensionali gi visti per le equazioni della quantit di moto, viene espressa in funzione di termini
adimensionali:
(
)
(
)

Ec p Ec ( ) Ec
1
Nu
T

St
+

T
=
St
+
u p + +
2 T +
q

t
Ru t
Ru
Re
Pr Re
Pr Re
dove i simboli indicano i seguenti gruppi adimensionali:
Ec =

U02
cp T0

numero di Eckert;

Pr = Kp = numero di Prandtl, dove


con = Kcp si indicato il coeciente
di diusivit termica;
Nu = KL0 numero di Nusselt, dove con si indicato il coeciente di
scambio termico.

Bibliograa
(EN) R. Byron Bird, Warren E. Stewart; Edwin N.
Lightfoot, Transport Phenomena, 2 ed., New York,
Wiley, 2005, ISBN 0-470-11539-4.

Fonti per testo e immagini; autori; licenze

8.1

Testo

Equazioni di Navier-Stokes Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Equazioni_di_Navier-Stokes?oldid=75112705 Contributori: Twice25,


Hashar, Blakwolf, Gianluigi, Alessandro Colombo, Hellis, Irvius, DanGarb, Salvatore Ingala, Retaggio, Alobot, Simone, Malanaz, Rdocb,
Ninja, YurikBot, Ophiucus, Sixam, SunBot, CruccoBot, Ylebru, Eskimbot, WinstonSmith, Eumolpo, Moloch981, Dmharvey~itwiki, Vmoscarda, AttoRenato, Nadira, Thijs!bot, Pasquale.Carelli, F l a n k e r, Demostene119, .anacondabot, TekBot, Canduc, TXiKiBoT, VolkovBot, Abbot, Marcol-it, AlnoktaBOT, SieBot, Harlock81, Kategoriko, Phantomas, OKBot, Airon90, CristianCantoro, Ruarrimactire,
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8.2

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8.3

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