FONDAZIONI - II
AGGIORNAMENTO 12/12/2014
Tipologie
TRAVI CONTINUE (TRAVI ROVESCE)
CORDOLI CONTINUI
PLINTI COLLEGATI
PLATEA GENERALE
TRAVI ROSVESCE
CORDOLI CONTINUI
PLINTI COLLEGATI
PLATEA GENERALE
PLATEA NERVATA
PLINTI SU PALI
Carico limite
Il carico trasmesso alla fondazione
induce
nel
terreno
uno
stato
tensionale fortemente condizionato
dalla geometria della base dappoggio e
dalle caratteristiche del terreno. La
profondit del bulbo delle pressioni
direttamente
proporzionale
alla
larghezza e allentit del carico.
Si definisce carico limite il valore
di tensione capace di provocare
la rottura del terreno. Tale rottura
generalmente
caratterizzata,
soprattutto
in
terreni
poco
compressibili (es. sabbie addensate,
argille consistenti, ecc) da fratture
con superfici di scorrimento ben
definite. Il terreno sottostante il
piano fondale viene spinto verso il
basso mentre quello posto ai lati,
simmetricamente,
rifluisce
verso
lalto.
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Il carico limite non una propriet del terreno ma una caratteristica del sistema terrenofondazione in quanto, oltre che dalle caratteristiche del terreno, dipende anche da altri fattori come:
la forma della fondazione;
la larghezza della fondazione
la profondit del piano dimposta (il terreno ai lati aumenta la capacit portante della fondazione);
la presenza o meno di falda;
inclinazione del carico.
Ai fini di una valutazione semplificata del carico limite, adotteremo la seguente relazione:
= +
+
formula di Terzaghi
I termini 1 e 2 rappresentano rispettivamente il peso del terreno al di sopra e al di sotto del piano
fondale; i fattori di capacit portante N (o N per terreni compatti) si ricavano dal grafico sotto
riportato; D rappresenta la profondit di imposta della fondazione; c la coesione del terreno e B la
larghezza della fondazione; i coefficienti di forma v si ricavano dalla tabella di seguito riportata.
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Coefficienti di forma
Dimensione
Nastriforme
Rettangolare
B<L
Quadrata
B=L
vc
vq
+ .
1.3
12
+ .
1.2
.
0.8
La verifica a capacit portante allo SLU soddisfatta quando la pressione massima agente sulla superficie
di base sd risulta:
=
.
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35-45
Plinto massiccio
Plinto elastico
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ESEMPIO N1
Predimensionare un plinto, poggiante a quota Q.F. = -1,50 m dal piano di campagna. Il pilastro in c.a. di
sezione 40x40cm trasmette un carico permanente (G1) di 800KN ed uno variabile (Q1) di 300KN. Il terreno
costituito da Sabbia compatta asciutta, caratterizzata da i seguenti parametri geotecnici:
1, 2 = 17 KN/m3 ; =35; c =0 KPa.
Calcolo dei coefficienti di Terzaghi:
Trattandosi di terreno compatto, dallabaco in
corrispondenza dellangolo di 35 ricaviamo i
coefficienti di capacit portante:
Nc = 58
Nq = 44
N = 42
vq = 1.2
v = 0.8
1
= 1.3 0 17 + 1.2 17 1.5 44 + 0.8 17 42 = 0 + 1346 + 285 = 1632 kPa
2
La resistenza di progetto del terreno : 67 =
#89:
(.;
%<;(
(.;
15
= 709 >?@
67 =
CD7
E
da cui si ricava
A =
CD7
GH
%<;;
IJK
= 2.30 LM
U)VWX
(
U)VWX
(
= 1.73
= 0.70
U%.<VJ.YX
(
U%.<VJ.YX
(
16
= 1.04 L
= 0.42 L
si assume 1.05 m
si assume 0.45 m
ESEMPIO N2
Verificare a capacit portante un plinto di dimensioni 1,60 x 1,60 m, alto 0.50 m, poggiante a quota Q.F. = -1,00
m dal piano di campagna. Il valore di progetto allo SLU del carico trasmesso dal pilastro pari a 560 kN. Il
terreno costituito da argilla sabbiosa sciolta, caratterizzata da i seguenti parametri geotecnici:
1, 2 = 18 KN/m ; =30; c =20 KPa.
Nq = 10
N = 8
vq = 1.2
v = 0.8
17
67 =
1.6
8 = 468 + 216 + 104 = 788 kPa
2
q 788
=
= 342.6 >?@
2.3
2.3
Verifica:
VERIFICA POSITIVA
OSSERVAZIONE
Se i terreni di fondazione avessero consistenza compatta: Nc = 35;
Pertanto: q = 1.3 35 18 + 1.2 18 1 23 + 0.8 18
%.<
(
Nq = 23 ;
N = 20
MPd
NPd
NPd
NSd
NSd
e<B/6
1 > 2
1 = 2
B
MPd
NPd
NPd
NSd
NSd
e=B/6
e>B/6
B*
dellasse
MPd
2 =0
2 >0
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ESEMPIO N3
Verificare a capacit portante il plinto dellesempio 2 considerando agente alla base del pilastro un momento
flettente aggiuntivo pari a Mpd=120 kNm.
Calcolo delleccentricit del carico:
Il carico verticale complessivo, gi calcolato nellesempio precedente, vale: Nsd = 592 kN
Leccentricit pari a: e =
^_7
CD7
%(J
<J(
0.20 m <
)
<
= 0.27 m
%.<%.<c
N sd M sd
602 120
=
A
W
2.56 0.683
Verifica:
<
%.<%.<a
= 0.683 m;
%(
= 0.546 m;
411 kPa
59.5 kPa
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Per un calcolo maggiormente aderente alla realt, nella valutazione del carico da applicare alla mensola, si
dovrebbe sottrarre la pressione dovuta al peso proprio del plinto e al peso delleventuale terreno di
ricoprimento superiore, in quanto questi ultimi carichi sono auto equilibrati dalla reazione del terreno. Per
una maggiore semplicit espositiva e, a vantaggio si sicurezza, nei calcoli che seguono tale correzione non
verr effettuata.
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ESEMPIO N4
Progettare le armature del plinto elastico dellesempio 2
Caratteristiche dei materiali:
o Calcestruzzo C25/30
fck
25
= 0.85
= 14.11 MPa
1.50
1.50
2
fctm = 0.30 3 f ck
= 0.30 3 252 = 2.55 MPa
fcd = 0.85
f yd =
f yk
450
=
= 391.3 MPa
1.15 1.15
Calcolo sollecitazioni:
La pressione massima agente vale 231 kPa, pertanto nel nostro caso le quattro mensole hanno la medesima
dimensione, cio sezione 160x50 e luce l=0.65 m, il carico a metro lineare che grava sulla singola mensola vale:
qsd = 235.16
kN
1.60 m 377 kN/m
m(
c
(
= 377
J.<gc
(
80 kNm
Progetto armature:
Assumendo c=4 cm, d=h-c=50-4=46 cm
segue
As =
^D7
J.Kjk77
lJJJ
J.K;K.%Y<
5 cmq
fctm
0.255
b d = 0.26
160 46 = 10.84 cmq > 0.0013 r s = 9.56 tLM > uv
fyk
45
Dalla tabella dei tondini scegliamo di armare la sezione superiormente e inferiormente con 616 distribuiti su tutta
la larghezza del plinto con laggiunta di 116 in asse pilastre (As=14.07 cmq)
Verifica a flessione:
x=
( As
A ' s ) f yd
0 . 8 f cd b
=0
Momento resistente:
rd
Verifica a taglio:
w = 1 + x
(JJ
y
=1+x
(JJ
Y<J
= 1.66 2 OK ; % =
E}
~7
%YJI c
%<JJY<J
= 0.00191 0.02 w = 0
y =
J,%l%.<< %JJJ.JJ%K%(g
%.g
Punzonamento:
Il punzonamento la rottura localizzata per taglio di un elemento bidimensionale (soletta, platea, plinto) per
effetto di un carico concentrato che agisce su una superficie limitata determinando la perforazione.
Per il plinto in esame omettiamo la verifica analitica a punzona mento tuttavia ci cauteliamo nei confronti di tale
fenomeno disponendo, nelle due direzioni, due cavallotti 16, piegati a 45, in corrispondenza della sezione del
pilastro.
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Fonti
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