Progetto di Strutture
A.
B.
Individuazione dei meccanismi locali duttili da favorire e delle porzioni di struttura in cui tali devono avvenire Verifica degli altri meccanismi locali in corrispondenza del collasso strutturale.
Nota: Tali meccanismi possono essere relativi alle porzioni di struttura in cui sono stati favoriti i meccanismi di cui al punto 1 oppure essere relativi ad altre zone.
Rd Mb,Rd1 VSd,1
Rd Mb,Rd2 VSd,2
L
= VSd ,1
( Gk + 2Qk )
1.20
L + Rd 2
M
i =1
b , Rdi
(per CD A)
1.00
(per CD B)
Per ciascuna direzione e ciascun verso di applicazione delle azioni sismiche, si considerano due valori di sollecitazione di taglio, massimo e minimo, ipotizzando rispettivamente la presenza e lassenza dei carichi variabili momenti resistenti Mb,Rd,1,2, da assumere in ogni caso di verso concorde sulla trave.
Nei casi in cui le cerniere plastiche non si formino nella trave ma negli elementi che la sostengono, le sollecitazioni di taglio sono calcolate sulla base della resistenza di questi ultimi.
2hs hs
2hs
2hs hs
Pilastri esterni
4hs
4hs hs
Pilastri interni
Per ciascuna direzione e ciascun verso di applicazione delle azioni sismiche, si devono proteggere i pilastri dalla plasticizzazione prematura adottando opportuni momenti flettenti di calcolo; tale condizione si consegue qualora, per ogni nodo travepilastro ed ogni direzione e verso dellazione sismica, la resistenza complessiva dei pilastri sia maggiore della resistenza complessiva delle travi amplificata del coefficiente Rd, in accordo con la formula:
C , Rd
Rd
b , Rd
Mc,Rd2
1.30
(per CD A)
M
C,Rd
1.10
(per CD B)
Mb,Rd
il momento resistente del generico pilastro convergente nel nodo, calcolato per i livelli di sollecitazione assiale presenti nelle combinazioni sismiche delle azioni; il momento resistente della generica trave convergente nel nodo.
C , Rd
Rd
b , Rd
si assume il nodo in equilibrio ed i momenti, sia nei pilastri che nelle travi, tra loro concordi.
Per la sezione di base dei pilastri del piano terreno si adotta come momento di calcolo il maggiore tra il momento risultante dallanalisi ed il momento MC,Rd della sezione di sommit del pilastro.
Il criterio di gerarchia delle resistenze non si applica alle sezioni di sommit dei pilastri dellultimo piano. Lapplicazione del criterio di gerarchia delle resistenze alle sezioni di sommit dei pilastri dellultimo piano determinerebbe sezioni molto grandi nei pilastri.
VEd = Rd
s i MC + M , Rd C , Rd lp
FINE