ASPETTI GEOTECNICI
Parte I Considerazioni generali
Fondazioni
Fondazioni superficiali
Fondazioni su pali
Opere di sostegno a gravit
Opere di sostegno flessibili
Opere in terra rinforzata
Costruzioni in sotterraneo e scavi a cielo aperto
Costruzioni in terra
Approccio pi diffuso
(nella progettazione corrente)
Si introducono delle semplificazioni:
suddivisione del problema di interazione a tre
componenti in problemi a due componenti.
Lanalisi globale del sistema complessivo
viene sostituita da analisi parziali di sottosistemi
fra loro comunicanti attraverso mutue azioni
Questo iter progettuale
ampiamente consolidato in campo statico
spesso impiegato anche in campo dinamico
(metodo delle sottostrutture)
Determinazione
- delle sollecitazioni nella elevazione
- degli scarichi in fondazione
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Ed Rd
1
X
X
R F Frep ; k ; ad
Ed = E E F Frep ; k ; ad Rd =
R
M
M
Sicurezza e prestazioni
RESISTENZA DI PROGETTO RD
Sicurezza e prestazioni
Approccio 1
Combinazione 1
STR (R1)
Combinazione 2
GEO (R2)
Approccio 2
STR-GEO
(R3)
R, Scorrimento
1.00
1.10
1.10
R, Capacit portante
1.00
1.80
2.30
Sicurezza e prestazioni
FONDAZIONI SUPERFICIALI
Sicurezza e prestazioni
Gli stati limite ultimi per sviluppo di meccanismi di collasso determinati dal raggiungimento della resistenza del terreno interagente
con le fondazioni (GEO), riguardano:
- il collasso per carico limite nei terreni di fondazione
- scorrimento sul piano di posa.
Tutte le azioni su un elemento di fondazione possono essere
ricondotte a una forza risultante applicata al piano di posa.
Il progetto delle fondazioni superficiali deve prevedere anche
lanalisi degli stati limite ultimi per raggiungimento della resistenza degli elementi che compongono la fondazione stessa (STR). In
questo caso lazione di progetto costituita dalla sollecitazione
nellelemento e la resistenza di progetto il valore della sollecitazione che produce la crisi nellelemento esaminato.
10
11
Sicurezza e prestazioni
12
13
1
qlim = ' B' N + c' N c c + qN q q
2
' tan '
Prandtl, 1921
Vesic, 1970
Prandtl, 1921
Coefficienti correttivi
= i s d b g
c = ic sc d c bc g c
q = iq sq d q bq g q
Coeff. di inclin. del carico (Vesic, 1970) Coeff. di forma (De Beer, 1967) Inclinaz. p. c. (Brinch-Hansen, 1970)
i={1-[V/(N+BLctan)]}(m+1)
s=1 0.4(B/L)
g=gq
ic = iq-(1-iq)/(Nctan )
sc=1 +(B/L)(Nq/Nc)
gc=gq (1-gq)/(Nctan )
iq={1-[V/(N+BLctan)]} m
sq=1 +(B/L)tan
gq= (1 - tan)2
Coeff. di affondamento
d=1
dc=dq (1-dq)/(Nctan ) Vesic, 1973
dq= 1+2(D/B)tan(1-sen )2 Brinch-Hansen, 1970
14
15
Carico Limite
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
Condizioni Non Drenate
qlim = cu N c c0 + q
Nc = 2 +
q= D
c0 = ic0 sc0 d c0 bc0 gc0
Carico Limite
La formula generale di Brinch-Hansen (1970)
Condizioni Non Drenate
Coefficienti correttivi
m = (2+B/L)/(1+B/L)
ic0 = 1- (m V) / (B L cu Nc)
Vesic, 1970
Vesic, 1970
Brinch-Hansen, 1970
Brinch-Hansen, 1970
Brinch-Hansen, 1970
16
17
Meccanismo di Rottura
18
APPARECCHIATURA DI PROVA
sistema per
lapplicazione
del carico
strumenti di misura
modelli di fondazioni
scatola di prova
19
struttura di contrasto
SISTEMA PER
LAPPLICAZIONE DEL
CARICO
martinetto
idraulico
20
Sicurezza e prestazioni
qlim
21
Meccanismi di Rottura
22
Meccanismi di Rottura
Vesic (1973) ha studiato in via approssimata
il fenomeno della rottura per punzonamento
assimilando il terreno ad un mezzo elastoplastico e la rottura per carico limite
allespansione di una cavit cilindrica.
Il fenomeno risulta essere retto dal seguente
indice di rigidezza:
G
I =
r c' + ' tg'
- G = modulo di elasticit trasversale del terreno;
- c e = coesione ed angolo di resistenza al taglio del terreno;
- = tensione normale media che si assume in genere pari alla
tensione efficace litostatica alla profondit (D+B/2).
Meccanismi di Rottura
Ir,crit = 0.5 exp {[3.3 0.45 (B/L)] ctg [(/4) (/2)] }
Ir > Ir,crit
rottura generale
Ir < Ir,crit
qlim = 0.5 B N + c Nc c c + q Nq q q
= q = exp 0.6
c = q
1 q
N q tg
23
Meccanismi di Rottura
Nel caso si preveda una rottura locale
si pu applicare la classica espressione di qlim utilizzando
un angolo di resistenza al taglio corretto, dato da (Vesic,
1970):
24
Cedimento e tensione
mobilitata devono essere
analizzati contestualmente !
Cedimento w [cm]
Carico q [kN/m2]
0
100
200
300
400
500
0.5
1.5
2.5
25
Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M. 14.01.2008 - CRITERI GENERALI DI PROGETTO DELLE
FONDAZIONI SUPERFICIALI - Prof. Francesco Colleselli, Ing. Alex Sanzeni, Dalmine (BG) 30.05.2008
26
27
=
=
28
Td Tk
1
R
tan (k )
Nk
29
30
La valutazione delle azioni trasmesse dalla struttura in elevazione alla fondazione deriva dallanalisi del comportamento della
intera opera, in genere condotta esaminando la sola struttura in
elevazione alla quale sono applicate le azioni statiche e sismiche.
Nella definizione dellazione sismica sulla struttura in elevazione
si pu tenere conto della modifica del moto sismico indotta dalla
interazione cinematica fondazione-terreno.
Lazione del sisma si traduce in accelerazioni nel sottosuolo:
- effetto cinematico
e nella fondazione, per lazione delle forze dinerzia generate
nella struttura in elevazione:
- effetto inerziale
Interazione Inerziale:
Studio della struttura in elevazione connessa
ad un sistema fondazione terreno privo di massa
Azione sismica esterna: spostamenti cinematici
determinati nella fase precedente (free-field)
Si determinano gli spostamenti inerziali e
le sollecitazioni in fondazione ad essi connesse
31
Interazione Cinematica:
Le sollecitazioni
complessive agenti
in fondazione si
ottengono sommando le
aliquote determinate nelle
due fasi di analisi
32
Nq =
Kp
Ka
N = ( N q 1) tg A
N c = ( N q 1) cot g
33
kh
= 0.25/(1- 0.125) = 0.28
( 1 kv )
Nellanalisi pseudo-statica, modellando lazione sismica con la sola componente orizzontale, tali effetti possono essere portati in conto mediante i
coefficienti sismici Khi e Khk il primo definito dal rapporto tra le componenti orizzontale e verticale dei carichi trasmessi in fondazione ed il secondo funzione dellaccelerazione massima attesa al sito.
I valori Khk possono essere valutati facendo riferimento ai valori specificati
per i pendii.
Leffetto inerziale produce variazioni di tutti i coefficienti di capacit portante del carico limite in funzione del coefficiente sismico Khi e viene
portato in conto impiegando le formule comunemente adottate per i coefficienti correttivi del carico limite in funzione dellinclinazione rispetto alla
verticale del carico agente sul piano di posa.
Leffetto cinematico modifica il solo coefficiente N in funzione del coefficiente sismico Khk . Il fattore N viene quindi moltiplicato per i coefficienti
correttivi delleffetto inerziale e delleffetto cinematico.
34
qlim,e = vh ve vi qlim,s
Forza
orizzontale
vh = 1
0
.
85
Vk
Nk
khW
Nlim
Eccentricit
del carico
3
1.8
ve = 1 B
0.5 B
Inerzia del
terreno
k
vi = 1 h
tan
0.35
(1kvW)
35
N c*
Nc
N *q
N *
Nq
ntot slices
n1 slices
B
Ni =
Ni =
d
R
qlim
kh3qv
kh3qv
(1-kv)qv
(1-kv)qv
kh2Wi
kh1qlim (1-k )W
v
i
xi
Ni
Si
per i = 1 to n1
n1 +1 i ntot
36
kh1 = 0.1
kh2 = kh3 = 0
1.0
5
0.9
0.8
10
10
15
0.8
0.7
15
20
0.6
25
0.7
N c /N c
20
N c /N c
N c*
Nc
kh1 = 0.2
kh2 = kh3 = 0
0.9
30
25
' = 30
0.6
K h1 = 0.1
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
= 35
0.5
' = 30
30
0.5
K h1 = 0.2
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
= 35
0.4
0.4
= 30
0.3
0
0.5
1.5
2.5
3.5
4.5
0.5
1.5
d/ B
2.5
3.5
4.5
d/ B
0.75
1.0
5
0.70
0.9
10
0.65
10
0.8
0.60
20
N c /N c
0.50
25
0.6
15
0.55
20
N c /N c
15
0.7
25
0.45
' = 40
30
0.5
K h1 = 0.1
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
= 35
0.4
= 40
' = 40
30
0.40
K h1 = 0.2
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
= 35
0.35
0.30
0.3
0.25
0
d/ B
kh1 = 0.1
kh2 = kh3 = 0
1.0
N *q
0.7
= 15
N q /N q
0.7
10
= 20
N q /N q
0.8
15
0.8
' = 30
0.6
0.6
' = 30
0.5
K h2 = 0
K h1 = K h3 = 0.1
H/B = 0
H / B = 0.5
0.5
K h2 = 0
K h1 = K h3 = 0.2
H/B = 0
H / B = 0.5
0.4
= 30
0.3
0.4
0
0.5
1.5
2.5
3.5
1.5
2.5
3.5
0.8
= 5
= 5
0.9
0.7
10
0.8
0.5
d/ B
d/ B
1.0
10
15
15
0.6
20
20
N q /N q
0.7
25
N q /N q
Nq
kh1 = 0.2
kh2 = kh3 = 0
0.9
10
0.9
d/ B
0.6
' = 40
30
0.4
25
K h2 = 0
K h1 = K h3 = 0.2
H/B = 0
H / B = 0.5
0.3
0.3
= 40
' = 40
0.4
K h2 = 0
K h1 = K h3 = 0.1
H/B = 0
H / B = 0.5
0.5
0.5
0.2
0
d/ B
0.75
1.5
2.25
3.75
4.5
5.25
d/ B
37
kh1 = 0.1
kh2 = kh3 = 0
1.35
1.2
0.9
10
0.8
15
5
10
15
0.7
0.9
20
5
0.6
0.75
N /N
20
N /N
1.05
kh1 = 0.2
kh2 = kh3 = 0
0.5
15
' = 30
20
0.45
0.3
10
0.4
' = 30
15
K h1 = 0.1
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
25
=
25
10
0.6
0.3
0.2
0.15
K h1 = 0.2
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
20
25
=
= 30
0.1
0
0.5
1.5
2.5
d/ B
1.1
1
0.5
1.5
2.5
d/ B
0.8
0.7
0.9
10
0.8
15
0.7
15
0.5
0.6
N /N
20
25
N /N
10
0.6
30
0.5
0.4
20
0.4
25
0.3
30
= 40
' = 40
' = 40
0.3
0.2
= 35
0.1
K h1 = 0.2
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
0.2
K h1 = 0.1
K h2 = K h3 = 0
H/B = 0
H / B = 0.5
= 35
0.1
0
0
0.5
1.5
2.5
d/ B
3.5
0.5
1.5
2.5
3.5
d/ B
Modelli di laboratorio
Analisi numeriche
38
Kdyn = k() k
Per determinare k() e K occorre rifarsi ad opportune tabella.
Lo smorzamento C dato dalla somma di uno smorzamento di
tipo radiativo (determinabile tramite le tabelle di cui sopra) e di
uno smorzamento isteretico.
_
C ( total ) = C ( radiation) +
2K
= Kdyn + i C
k = impedenza dinamica;
Kdyn = rigidezza dinamica;
C = smorzamento.
= frequenza dellazione sollecitante.
39
40
41
42
CEDIMENTI IN FONDAZIONE
43
CEDIMENTI IN FONDAZIONE
9 Il coefficiente di influenza Iw risulta
dipendente dal valore del rapporto
H/B, dal coefficiente di Poisson ,
nonch dalla forma del carico
applicato sul terreno. I valori di tale
coefficiente possono essere ricavati
dalle tabelle proposte da Giroud
(1972).
9 Il valore del cedimento istantaneo wo
risulta condizionato dalla scelta del
modulo di elasticit E.
9 Valori di tale parametro possono
essere ricavati da prove di laboratorio
e/o attraverso i risultati di prove in
situ (su piastra, geosismiche, ecc.).
44
45
CEDIMENTI IN FONDAZIONE
46
= rotazione
= deformazione angolare
B
A
= rotazione globale
= rotazione relativa
= inflessione
/L = rapporto di inflessione
47
Carico q [kN/m2]
0
Cedimento w [cm]
100
200
300
400
500
0.5
1.5
2.5
48