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v. 2.0.

INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE DI UNA STRUTTURA 
NUOVA CON ISOLAMENTO SISMICO ALLA BASE
D.M. 14/01/2008 (Norme Tecniche delle Costruzioni)

Phd Ing. Stefano Ciaramella
Technical Consultant R&D

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v. 2.0.1

Obiettivo
L’obiettivo del presente esempio è fornire le indicazioni basilari per la progettazione di una struttura nuova
mediante l’applicazione dell’isolamento alla base con dispositivi elastomerici, attraverso il software IperSpace MAX
v. 2.0.1, una suite completa per il calcolo strutturale agli elementi finiti che permette, in modo agevole, di effettuare
tutto quanto concerne la l modellazione
d ll e l’analisi
l’ l strutturale l delle
d ll costruzioni isolate
l e non. Si presenta con
un'interfaccia utente rinnovata nella forma e nella sostanza che lo rende uno strumento unico e all'avanguardia.
Ai fini della comprensione completa dell’esempio che segue, si richiede al lettore una conoscenza di base del
software, per tutto ciò che concerne l’approccio progettuale convenzionale delle strutture in C.A.

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v. 2.0.1

Il Software…
IperSpace Max v. 2.0.1 è un software completo di
progettazione e calcolo di strutture civili ed industriali
che permette di coniugare aspetti come:
‰ facilità di modellazione di strutture standard,
‰ modellazione strutture complesse e articolate,
‰ possibilità di gestione e controllo dei dati in input,
‰ motore di calcolo veloce e affidabile,
affidabile
‰ ottimo post‐processore integrato.
Il Sistema attuale combina un potente motore di
calcolo a matrici sparse ad una serie di potenzialità
esplicitamente sviluppate per la modellazione, verifica
e disegno di diverse tipologie strutturali.
L’ambiente di modellazione integra il modellatore
solido a q quello FEM e viceversa,, consentendo di
costruire rapidamente i modelli, di creare, cancellare e
manipolare elementi, tramite un insieme completo di
strumenti, con funzioni di generazione automatica e di
ggestione storia dei comandi ((annulla e ripeti).
p )
Dispone di un’ampia casistica di isolatori elastomerici
per riprodurre i principali modelli reperibili sul
mercato e ne consente l’inserimento, all’interno del
modello, in maniera semplice ed immediata.

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v. 2.0.1

Introduzione
La riduzione della risposta sismica orizzontale,
qualunque siano la tipologia e i materiali strutturali
della costruzione, può essere ottenuta mediante
ll’isolamento
isolamento sismico,
sismico il quale,
quale rappresenta un
approccio progettuale alternativo a quello basato sulla
duttilità e gerarchia delle resistenze.
Tale riduzione può essere ottenuta mediante una delle
seguentiti strategie
t t i d’isolamento,
d’i l t o mediante
di t una loro
l
appropriata combinazione:
a) incrementando il periodo fondamentale della
costruzione per portarlo nel campo delle minori
accelerazioni di risposta;
Modello edificio isolato alla base – IperSpace Max v. 2.0.1
b) limitando la massima forza orizzontale trasmessa.

a) Incremento del periodo (e dissipazione) b) Limitazione della forza (e dissipazione)

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A q questo approccio
pp le Norme Tecniche delle
Costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008, dedicano il
§7.10, fornendo al progettista un quadro esauriente
che consente di procedere alla scelta del sistema di
isolamento, al dimensionamento degli g apparecchi
pp di
isolamento, all’analisi ed alla verifica della struttura
isolata ed infine al controllo ed al collaudo della
fornitura dei dispositivi.
Il sistema di isolamento sismico è composto da una
superficie di separazione detta “interfaccia di
isolamento”, posta tra la sovrastruttura e la Interfaccia di isolamento
sottostruttura, che include la fondazione ed è,
dunque, rigidamente connessa al terreno.

Sovrastruttura Sottostruttura
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Il sistema di isolamento
Dopo una prima fase di modellazione concernente: Si effettua anche il confronto tra le configurazioni a
‰ la definizione delle caratteristiche geometriche, base isolata (BI) e la configurazione a base fissa (BF) in
‰ la caratterizzazione dei materiali, modo da verificarne le differenze.
‰ la definizione dei carichi e azioni, P la
Per l struttura
t tt a base
b fi
fissa, il periodo
i d corrispondente
i d t
al modo di vibrare principale (Tbf) può essere
‰ il predimensionamento della struttura, determinato mediante l’eq. (7.3.5), §7.3.3.2 – NTC
per la quale si rimanda il lettore ai tutorial forniti dal 2008:
sito http://www.soft.lab.it,
http://www soft lab it occorre procedere al Tbf = C1 ⋅ H 3/4 = 0.075
0 075 ⋅ 11.45
11 453/4 = 0.47sec
0 47sec
predimensionamento del sistema di isolamento,
individuando la coppia periodo‐smorzamento (Tis, ξesi) Ai fini del suddetto confronto, si scelgono valori dei
che determina il giusto compromesso tra un periodi equivalenti Tis, della struttura a base isolata,
soddisfacente abbattimento degli effetti sismici, sismici compresi fra 3∙Tbf e 3.0 s (§7.10.5.3.1 – NTC 2008):
rispetto alla configurazione di struttura a base fissa, e
spostamenti orizzontali della sovrastruttura. Caso Configurazione T ξ
A tale scopo può essere applicato il metodo dell’analisi 1 Struttura (BF) 0.31 sec 5%
statica lineare (§7.10.5.3.1
(§7 10 5 3 1 – NTC 2008) che consente,
consente
2 Struttura (BI) 1.50 sec 10%
in maniera approssimata, di determinare e mettere a
confronto le grandezze fondamentali della risposta del 3 Struttura (BI) 2.00 sec 10%
sistema di isolamento per diverse coppie periodo‐ 4 Struttura (BI) 2.50 sec 10%
smorzamento (Tis i , ξesii) .
5 Struttura (BI) 1.50 sec 15%
Nel caso in esame il confronto riguarda sei diverse
situazioni di isolamento e gli effetti dovuti al sisma 6 Struttura (BI) 2.00 sec 15%
vengono valutati in termini di tagliante alla base della
7 Struttura ((BI)) 2.50 sec 15%
sovrastruttura e spostamento orizzontale
i l della
d ll stessa.

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Scelta del periodo di smorzamento
p
L’analisi statica lineare considera due traslazioni mentre lo spostamento del centro di rigidezza del
orizzontali indipendenti, cui sovrappone gli effetti sistema di isolamento, dovuto all’azione sismica,
torsionali. risulta (eq. 7.10.1, §7.10.5.3.1 – NTC 2008):
Si assume che
h lal sovrastruttura
t tt sia
i un solido
lid rigido
i id che
h
M S (T , ξ ) ⎛ T ⎞
2

d dc = iso e is esi = ⎜ is ⎟ Se ( Tis , ξ esi )


trasla al di sopra del sistema di isolamento, con un
periodo equivalente di traslazione pari a: kesi ,min ⎝ 2π ⎠
2 dove Se(Tis, ξesi) è ll’accelerazione
accelerazione corrispondente allo
M iso ⎛ 2π ⎞ spettro di risposta elastico definito nel § 3.2.3 per il
Tis = 2π ⇒ K esi ,min =⎜ ⎟ ⋅ M iso
K esi ,min T
⎝ is ⎠ sito geografico in cui ricade l’edificio e la categoria di
suolo di fondazione appropriata.
essendo Miso i la massa totale della sovrastruttura,
sovrastruttura Secondo quanto previsto al §7.10.6.2.2
§7 10 6 2 2 della norma,
norma i
Kesi,min la rigidezza equivalente orizzontale minima, in dispositivi del sistema d’isolamento debbono essere in
relazione alla variabilità delle proprietà meccaniche grado di sostenere, senza rotture, gli spostamenti
del sistema di isolamento. valutati per un terremoto avente probabilità di
Dall’equazione
ll’ d cui sopra, è facile
di f l ricavare Kesi,min. superamento pari a quella prevista per lo SLC.
SLC
La forza orizzontale complessiva applicata al sistema Occorre, dunque, determinare i suddetti spettri per i
d’isolamento, da ripartire tra gli elementi strutturali sei casi di struttura a base isolata, operazione resa
costituenti la sottostruttura in proporzione alle semplice ed immediata dal software IperSpace Max.
rigidezze dei corrispondenti dispositivi d’isolamento, è A tale
l scopo basta
b portarsi nella
ll sezione Spettri della
d ll
pari a (eq. 7.10.1, §7.10.5.3.1 – NTC 2008): tavolozza Analisi, e selezionare SpettroNT, come
mostrato nella figura che segue. Nel Gestore delle
proprietà, compariranno tutti i parametri per calcolare
i S e ( Tis
F = M iso i , ξ esii )
l spettro.
lo

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Tavolozza Analisi

Gestore Proprietà
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All’interno del ggestore delle Proprietà,


p , nelle sezioni
Terreno e topografia e Tipologia strutturale, è
possibile inserire tutti i parametri relativi al suolo e
alla struttura, necessari alla definizione degli spettri.

Nelle sezioni Reticolo di riferimento e Stato limite


ultimo è possibile, invece, inserire tutti i parametri che
riguardano il sito geografico e lo stato limite per i quali
definire gli spettri.

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Nella sezione Dati spettro,


p , occorre settare Esporta
p SLE
(comando che permette esportare lo spettro elastico),
fissare il valore dello smorzamento, (ad es. ξ=10% ‐
caso 2) e cliccare si Ricalcola.

Cliccando su Visualizza, è possibile mettere a video i


valori numerici periodo‐accelerazione spettrale che,
mediante semplici operazioni di copia‐incolla, possono
essere esportati in un qualsiasi foglio di calcolo
elettronico.
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La figura
g che segue
g mostra ggli spettri
p utilizzati p
per valutare,, in via p
preliminare,, ggli spostamenti
p del centro di rigidezza
g
del sistema di isolamento, nei sei casi di configurazione a base isolata.

Spettri di Risposta

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La figura
g che segue
g riporta
p ggli spettri
p rappresentati
pp nel p
piano ADRS ((Acceleration Displacement
p Response
p Spectrum),
p ),
che forniscono direttamente i valori di progetto dello spostamento (in metri) del centro di rigidezza del sistema
isolato. Il passaggio dagli spettri elastici, di cui alla precedente figura, agli spettri rappresentati nel piano ADRS, è
immediato: 2
⎛ T ⎞
Sd ( T , ξ ) = ⎜ ⎟ Se ( T , ξ )
⎝ 2π ⎠

Spettri nel piano ADRS
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Nella tabella che segue sono riportati, per i sei casi di Per i casi di struttura a base isolata si assumono gli
struttura (BI), i valori di progetto dello spostamento spettri valutati per un terremoto avente probabilità di
del centro di rigidezza del sistema isolato. superamento pari a quella prevista per lo SLV, settando
SLV (Salvaguardia della Vita) nella sezione Stato limite
T ξ ddc2
Caso Configurazione ultimo e Esporta SLE sezione Dati spettro, fissando il
[sec] [%] [mm]
valore dello smorzamento (ad es. ξ=10% ‐ caso 2‐3‐4) e
2 Struttura (BI) 1.50 10% 156 cliccando su Ricalcola.
3 Str tt ra (BI)
Struttura 2 00
2.00 10% 218 N ll configurazioni
Nelle fi i i di struttura
t tt a base
b i l t (BI),
isolata (BI) le
l
4 Struttura (BI) 2.50 10% 280 condizioni di resistenza degli elementi strutturali della
sovrastruttura possono essere soddisfatte considerando
5 Struttura (BI) 1.50 15% 135 gli effetti dell’azione sismica divisi del fattore q=1,50
6 Struttura (BI)
( ) 2.00 15% 189 combinati con le altre azioni secondo le regole del §
3.2.4 (§7.10.6.2.1 – NTC 2008). Pertanto per la
7 Struttura (BI) 2.50 15% 242
valutazione dei taglianti alla base, nei casi di struttura
(BI), occorre fere riferimento alle sollecitazioni calcolate
La valutazione del livello di sollecitazione di progetto con i suddetti spettri,
spettri divise per il fattore q=1,50.
q 1 50
della sovrastruttura avviene in termini di tagliante alla Per la valutazione approssimata dei taglianti alla base
base della sovrastruttura, per i sette casi di studio. attraverso l’eq. 7.10.1, §7.10.5.3.1 – NTC 2008, occorre
A tal fine, per la struttura a base fissa (caso 1), si stimare la massa M della sovrastruttura dal secondo
assume lol spettro did progetto definito
d f all §3.2.3.4,
§ impalcato
l alla
ll copertura. Considerando
d d che
h l
la
semplicemente settando SLV (Salvaguardia della Vita) sovrastruttura un edificio per civile abitazione pesa
nella sezione Stato limite ultimo e Esporta SLU nella mediamente 800‐1000 daN/mq, risulta:
sezione Dati spettro, fissando il valore dello
smorzamento ξ=5%
ξ % e cliccando,
l d infine,
f su Ricalcola.
l l M ≈ N piani × Apiano × 1000 = 3 × 220 × 1000 ≈ 600 t

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La figura
g che segue
g mostra ggli spettri
p utilizzati p
per valutare i taglianti
g alla base della sovrastruttura,, nei sette casi di
studio.

Spettri di Risposta

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Nella tabella che segue sono riportati, per i sette casi Occorre, a tale scopo, stimare la massa totale Miso della
di studio, i valori dei taglianti alla base. sovrastruttura, che si ottiene aggiungendo alla massa M,
già calcolata, il peso dell’impalcato immediatamente al di
T ξ Tagliante sopra dell
dell’interfaccia
interfaccia di isolamento:
Caso Configurazione
[sec] [%] [KN]
1 Struttura (BF) 0.47 5% 1550 M iso ≈ N piani × Apiano × 900 = 4 × 220 × 900 ≈ 790 t
2 Struttura (BI) 1.50 10% 1260 La tabella che segue riporta i valori di Kesi per le diverse
3 Struttura (BI) 2.00 10% 960 configurazioni strutturali.
4 Struttura (BI) 2.50 10% 740 T Kesi
Caso Configurazione
[sec] [KN/m]
5 Struttura (BI) 1.50 15% 1100
2‐5 Struttura (BI) 1.50 13861
6 Struttura (BI) 2.00 15% 770
3‐6 Struttura (BI) 2.00 7896
7 Struttura (BI) 2.50 15% 630
4‐7 Struttura (BI) 2.50 5053
Fissato ill periodo
d equivalente
l d ll struttura isolata,
della l
occorre, infine, valutare la rigidezza equivalente del Ovviamente, l’analisi preliminare, non tiene conto della
sistema di isolamento, supponendo sempre valida contemporaneità delle componenti dell’azione sismica
l’ipotesi che la sovrastruttura sia un solido rigido che nelle due direzioni (§7.3.5 – NTC 2008), ne degli effetti
trasla
l all di
d sopra del
d l sistema di
d isolamento:
l torsionali anche dovuti ad eccentricità accidentali
torsionali,
(§7.2.6 – NTC 2008), che possono, in alcuni casi,
2 incrementare in maniera non trascurabile le grandezze di
⎛ 2π ⎞
K esi =⎜ ⎟ ⋅ M iso progetto (sollecitazioni e spostamenti). Di questo si può
T
⎝ is ⎠ tener conto incrementando gli spostamenti del 20
20‐30%
30%.

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La rigidezza
g totale equivalente
q del sistema di Come ggià anticipato
p il software Iperspace
p p Max dispone
p
isolamento, Kesi, è pari alla somma delle rigidezze di una libreria di isolatori elastomerici corrispondenti ai
equivalenti dei singoli dispositivi (§7.10.5.2 – NTC principali modelli reperibili sul mercato.
2008). Si fa riferimento agli isolatori elastomerici Serie SI – FIP
La ripartizione della rigidezza tra i singoli dispositivi INDUSTRIALE, caratterizzati da coefficiente di
deve essere tale da ridurre al minimo l’eccentricità del smorzamento viscoso equivalente pari al 10% o al 15%,
centro di rigidezza del sistema di isolamento rispetto a scelta del progettista.
alla proiezione del baricentro delle masse della Gli isolatori elastomerici della FIP sono identificati
sovrastruttura sul piano degli isolatori,
isolatori al fine di ridurre mediante la sigla SI (Seismic Isolator), seguita da una
gli effetti torsionali. lettera (S, N, H, per indicare rispettivamente il tipo di
Nel caso in esame, la sostanziale simmetria della mescola morbida, normale e dura) e da due cifre. La
struttura suggerisce un’unica tipologia di isolatori, prima rappresenta il diametro in millimetri, la seconda
pertanto essendo 18 il numero di pilastri risulta: lo spessore totale degli strati di gomma in millimetri.
ki = K esi / 18 Nel caso in cui si necessita di coefficienti di
smorzamento viscoso equivalente maggiori, sono
T ki disponibili sul mercato altre tipologie di isolatori, come
Caso Configurazione
[sec] [KN/m] ad esempio,
esempio gli isolatori elastomerici con nucleo in
2‐5 Struttura (BI) 1.50 770.0 piombo della FIP INDUSTRIALE, noti anche come Lead
Rubber Bearings (LRB), che consentono di ottenere un
3‐6 Struttura (BI) 2.00 438.7
coefficiente di smorzamento viscoso equivalente fino a
4‐7
4 7 Struttura (BI) 2 50
2.50 280 7
280.7 circa
i il 30%.
30%
Si sceglie la coppia (Tis, ξesi) relativa al caso 6, i cui Per accedere alla suddetta libreria, basta portarsi nella
parametri sono quelli corrispondenti al giusto sezione Isolatori della tavolozza Elementi. Dopo aver
compromesso
p tra effetti sismici ((sconto del 50% rispetto
p selezionanto uno degli isolatori disponibili, nel Gestore
alla configurazione BF) e spostamento orizzontale. delle proprietà, compaiono tutti i parametri di interesse
come mostra la figura che segue.
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Tavolozza Elementi

Gestore Proprietà
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Dal calcolo p
preliminare è emerso che il singolo g isolatore elastomerico deve essere in ggrado di sostenere,, senza
rotture, uno spostamento d2=189 mm + 30% =246 mm e da una rigidezza orizzontale equivalente ki=0.40 KN/mm .
Un isolatore caratterizzato dai requisiti richiesti è identificato nel catalogo FIP dalla sigla SI‐S 400/125.

I marchi e le tabelle su riportati sono di proprietà della FIP INDUSTRIALE

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L’isolatore identificato dalla sigla


g SI‐S 400/125,
/ , non è disponibile
p nella libreria del software,, p
pertanto occorre
inserirlo seguendo la procedura illustrata.

1. Portarsi nella sezione Isolatori


della tavolozza Elementi e cliccare 3. Portarsi nella sezione Generici
su Nuovo. del gestore Proprietà e inserire la
rigidezza verticale e orizzontale
(nelle due direzioni) riportate nel
catalogo.

2. Digitare la sigla del


nuovo isolatore.

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Inserimento degli Isolatori nel Modello Strutturale
g
Definita la tipologia di isolatore elastomerico, da utilizzare nella progettazione completa dell’edificio (analisi
strutturale e verifiche), è possibile inserirlo, in maniera semplice ed immediata, nel modello strutturale (BF)
seguendo la procedura di seguito illustrata.

1. Selezionare uno o più pilastri


(baggioli) della sottostruttura.

2. Cliccare su Crea → Isolatore sui selezionati

3. Scegliere il tipo di isolatore, definirne l’altezza e confermare (√)

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v. 2.0.1

Analisi strutturale
Una volta definito il modello strutturale il software L’analisi della struttura a base fissa, viene eseguita con
consente di effettuare, previo settaggi relativi riferimento allo spettro di progetto riportato a pag. 14,
all’analisi strutturale (spettri di risposta, n° dei modi di considerando un numero di modi pari a 15.
vibrare etc..),
vibrare, etc ) ll’analisi
analisi dinamica modale della struttura O i
Ovviamente t l’analisi
l’ li i viene
i condotta,
d tt per una delle
d ll 4
a base isolata. posizioni del centro di massa, escludendo la massa della
Si ricorda che, come recita il §7.10.5.3.2 – NTC 2008, sottostruttura e dell’impalcato immediatamente al di
per le costruzioni con isolamento alla base, l’analisi sopra di essa, che, nella configurazione a base fissa,
di
dinamica
i lineare
li è ammessa quando d risulta
i lt possibile
ibil costituiscono
tit i un corpo rigido
i id vincolato
i l t all terreno,
t
modellare elasticamente il comportamento del partecipando in maniera trascurabile alle oscillazioni
sistema di isolamento, nel rispetto delle condizioni di dell’edificio, come mostra la deformata modale relativa
cui al § 7.10.5.2 – NTC 2008. Per il sistema al modo di vibrare fondamentale in direzione x, riportata
complessivo formato dalla sottostruttura,
complessivo, sottostruttura dal sistema nella figura che segue.
segue
d’isolamento e dalla sovrastruttura, si assume un
comportamento elastico lineare. Il modello deve
comprendere sia la sovrastruttura che la
sottostruttura qualora il sistema di isolamento non sia
sottostruttura,
immediatamente al di sopra delle fondazioni.
Nel caso in esame tutte le suddette condizioni sono
rispettate.
Al fine di verificare il corretto dimensionamento della
struttura, in particolare per ciò che riguarda la
distribuzione delle rigidezze dei pilastri in pianta, si
effettua, anche se non strettamente necessaria,
un’analisi dinamica modale della struttura a base fissa.

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v. 2.0.1

La tabella che segue,


g , mostra una stampa p contenente le informazioni relative ai p periodi ppropri
p della struttura.
Come atteso, il valore del periodo più alto nella direzione y conferma che la struttura risulta essere più
deformabile in tale direzione. Si osservi, inoltre, che i periodi dei primi due modi, oscillano intorno al periodo
fondamentale calcolato mediante la formula approssimata (T=0.47sec, pag 6) e, infine, la massa M della
sovrastruttura dal secondo impalcato
p alla copertura
p è circa p
pari a q
quella stimata ((M=600 t,, p
pag.
g 12).
)

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v. 2.0.1

La tabella che segue,


g , mostra una stampa p contenente le informazioni relative ai taglianti
g di p
piano p
per sisma in
direzione x, nella quale, si assume il primo impalcato al piano 0, essendo , nella configurazione a base fissa,
vincolato alla sottostruttura e quindi rigidamente al terreno.
Si osservi , che il tagliante alla base della sovrastruttura differisce meno del 10% dallo stesso stimato in via
preliminare (1550 KN,KN pag . 15).
15)

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v. 2.0.1

L’analisi dinamica modale della struttura a base isolata, A tal fine, nella sezione Dati spettro, basta cliccare su
viene eseguita con il sistema di isolamento relativo al Visualizza e incollare nella tabella i valori numerici
caso 6, utilizzando gli isolatori elastomerici SI‐S 400/125 periodo‐accelerazione spettrale che caratterizzano il
e considerando la massa totale della sovrastruttura Miso. suddetto spettro (in rosso).
rosso)
Secondo quanto suggerito al §7.10.5.3.2 – NTC 2008,
nel caso si adotti l’analisi modale con spettro di risposta
questa deve essere svolta secondo quanto specificato in
§ 7.3.3.1,
7 3 3 1 salvol diverse
di i di i i fornite
indicazioni f it nell presentet
paragrafo. Le due componenti orizzontali dell’azione
sismica si considerano in generale agenti
simultaneamente, adottando, ai fini della combinazione
degli effetti,
effetti le regole riportate in § 7.3.3.1.7 3 3 1 La
componente verticale deve essere messa in conto nei
casi previsti in § 7.2.1 e, in ogni caso, quando il rapporto
tra la rigidezza verticale del sistema di isolamento Kv e
la rigidezza equivalente orizzontale Kesi risulti inferiore
a 800 (nel caso in esame è maggiore). Lo spettro
elastico definito in § 3.2.3.2 va ridotto per tutto il
campo di periodi T ≥ 0,8 Tis, assumendo per il
coefficiente riduttivo ξ il valore corrispondente al
coefficiente di smorzamento viscoso equivalente ξesi
del sistema di isolamento.
Nel caso in esame si deve utilizzare uno spettro elastico
ridotto
d per valori
l del d T ≥ 0,8 Tis = 1.6 sec.
d l periodo

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v. 2.0.1

Ai fini delle verifiche allo SLV (§


(§7.10.6.2.1 – NTC 2008),
), le condizioni di resistenza degli
g elementi strutturali
della sovrastruttura possono essere soddisfatte considerando gli effetti dell’azione sismica divisi del fattore
q=1,50, combinati con le altre azioni secondo le regole del § 3.2.4.
A tale scopo basta portarsi nella sezione Scenari di Calcolo della tavolozza Analisi, selezionare
Set NT SLUA2STR/GEO e all
Set_NT_SLUA2STR/GEO all’interno
interno del gestore delle Proprietà,
Proprietà inserire nella riga “fattore
fattore sisma
sisma” e in
corrispondenza delle combinazioni sismiche, il valore 1/q=0.66667, come mostrato nella figura che segue.

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v. 2.0.1

La tabella che segue,


g , mostra una stampa p contenente le informazioni relative ai p periodi ppropri
p della
struttura. Si può osservare che i periodi dei primi due modi, differiscono del 10% circa rispetto al periodo
atteso (T=2.0 sec, caso 6). Evidentemente tale differenza è dovuta al fatto che il singolo isolatore scelto
presenta una rigidezza (0.400 kN/mm) di poco inferiore a quella calcolata in fase preliminare (0.439
kN/mm).
/ ) Si ppuò osservare,, inoltre,, che la massa totale Miso della sovrastruttura è circa p
pari a q
quella stimata
(M=800 t, pag. 15).

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v. 2.0.1

La tabella che segue,


g , mostra una stampa p contenente le informazioni relative ai taglianti
g di p
piano p
per sisma in
direzione x.
Si osservi , che il tagliante alla base della sovrastruttura differisce meno del 5% dallo stesso stimato in via
preliminare (77000 daN, pag . 15).

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v. 2.0.1

La figura
g seguente
g mostra la deformata della struttura p
per effetto della combinazione sismica,, con sisma in
direzione x.

Il massimo
i spostamento
t t orizzontale
i t l
dell’isolatore risulta d2=221 mm , di poco
inferiore a quello stimato in fase preliminare
(246 mm) e comunque non superiore a 250
mm (limite
(li it dell’isolatore).
d ll’i l t )

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v. 2.0.1

Verifiche SLV e SLD della struttura
Lo SLV della sottostruttura e della sovrastruttura deve Per la sovrastruttura la verifica deve essere effettuata
essere verificato con i valori di γM utilizzati per le controllando che gli spostamenti interpiano ottenuti
costruzioni non isolate. Gli elementi della sottostruttura dall’analisi siano inferiori ai 2/3 dei limiti indicati per lo
devono essere verificati rispetto alle sollecitazioni SLD nel § 7.3.7.2.
7 3 7 2 A tale scopo,
scopo basta settare nella
ottenute direttamente dall’analisi, poiché il modello sezione Impalcati del gestore Proprietà del calcolo
include anche la sottostruttura (7.10.6.2.1 Verifiche allo selezionato, il valore k(*h)=0.005x2/3=0.00333333, ed
SLV). eseguire le verifiche.
S
Secondo d quanto t previsto
i t all §7.10.2
§7 10 2 – NTC 2008,
2008 lal
sovrastruttura e la sottostruttura si devono mantenere
sostanzialmente in campo elastico. Per questo la
struttura può essere progettata con riferimento ai
particolari costruttivi della zona 4,4 con deroga,
deroga per le
strutture in c.a., a quanto previsto al § 7.4.6.
Nell’ambiente di Iperspace Max, gli elementi strutturali
vengono dunque verificati in modo analogo alle
strutture convenzionali, l modificando
df d opportunamente i
criteri di progetto (tavolozza Generali) in modo da
soddisfare quanto specificato dalla norma.
Per quanto riguarda, invece, le verifiche SLD (§7.10.6.1),
Il livello di protezione richiesto per la sottostruttura e le
fondazioni nei confronti di tale verifica è da ritenere
conseguito se sono soddisfatte le relative verifiche nei
confronti dello SLV, di cui al §7.10.6.2.

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v. 2.0.1

Ulteriori Verifiche
Resta, tuttavia, da eseguire le verifiche delle parti dei
dispositivi non impegnate nella funzione dissipativa che,
nelle condizioni di massima sollecitazione, devono
rimanere in campo elastico,
elastico nel rispetto delle norme
relative ai materiali di cui sono costituite, e comunque
con un coefficiente di sicurezza almeno pari a 1,5
(7.10.6.2.1 – NTC 2008)
All base
Alla b d i pilastri,
dei il t i in
i corrispondenza
i d d l ringrosso
del i su
cui convergono le travi del grigliato, va considerata
l’eventuale condizione di sollevamento mediante
martinetti idraulici. Occorre quindi verificare la
dimensione dell’elemento di calcestruzzo e calcolare
un’armatura inferiore aggiuntiva.
Per evitare o limitare azioni di trazione negli isolatori,
occorre verificare che il carico verticale “V” di progetto
agente sull singolo l isolatore
l sotto le
l azioni sismiche
h e
quelle concomitanti, risulti essere di compressione o, al
più, nullo (V≥0). Nel caso in cui dall’analisi risultasse
V<0, occorre che la tensione di trazione sia in modulo
inferiore
f all minore tra 2G (G ( modulo
d l di
d taglio
l del
d l
materiale elastomerico) e 1 MPa, negli isolatori
elastomerici.
Per ulteriori approfondimenti in merito, si rimanda a
testi specifici disponibili in letteratura.

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