Sei sulla pagina 1di 86

Verifica della stabilit di opere in legname

Capitolo 5

Capitolo5:
Analisi strutturale di opere in legname:
Briglie di consolidamento
Le briglie si configurano come uno sbarramento tracimabile di piccola altezza utilizzabile per
realizzare interventi di correzione sul torrente, quali consolidamento dellalveo o riduzione del
trasporto solido. Si pu cos distinguere tra briglie di consolidamento e briglie di trattenuta, che,
anche se questa suddivisione non esiste in campo normativo. Infatti le metodologie progettuali e
realizzative dei due tipi sono le stesse per entrambe le tipologie.
Il dimensionamento e la verifica della briglia presenta due aspetti: laspetto idraulico e laspetto
strutturale.
Il punto di partenza risulta per essere la determinazione della pendenza di compensazione, dalla
quale si decide il numero e laltezza delle briglie da realizzare, non superando per esse laltezza di
15 m, oltre cui andrebbero classificate come dighe.
Per quanto riguarda la normativa adottata, si osserva come non ne sia presente una di riferimento
per quanto riguarda le briglie nello specifico. Essendo assimilabili nella struttura alle palificate vive
a doppia parete, si inteso considerare valide quindi quelle adottate per tale opera che, come
affrontato nel 4, schematizzabile come un opera di sostegno, in particolare un muro a gravit.
Le normative adottate per le verifiche esterne sono state quindi:
Verifica statica di stabilit esterna: Eurocodice 7 Progettazione Geotecnica, Parte 8: Opere
di sostegno,D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni: Capitolo 2: Sicurezza
e prestazioni attese, Capitolo 3:Azioni sulle costruzioni, Capitolo 6: Progettazione
Geotecnica
Verifica sismica di stabilit interna: Eurocodice 8 Indicazioni progettuali per la resistenza
sismica delle strutture, con particolare riferimento alla Parte 5: Fondazioni, strutture di
contenimento ed aspetti geotecnici , Capitolo 7: Progettazione per azioni sismiche
Si preferito quindi non schematizzare lopera come unopera di materiale sciolto, cos come
indicato nel 6.8 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, per cui: Le
presenti norme si applicano ai manufatti di materiali sciolti, quali rilevati, argini di difesa per fiumi,
canali e litorali, rinfianchi, rinterri, terrapieni e colmate. Le norme si applicano, inoltre, alle opere e
alle parti di opere di materiali sciolti con specifiche funzioni di drenaggio, filtro, transizione,
fondazione, tenuta, protezione ed altre. Gli sbarramenti di ritenuta idraulica di materiali sciolti
sono oggetto di normativa specifica.
255

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Data la dimensione e la funzione delle briglie di consolidamento, si ritenuto opportuno anche
non riferirsi al D.M. 24 marzo 1982 Norme Tecniche per la Progettazione e la Costruzione delle
dighe di sbarramento, anche in accordo con il fatto che le prescrizioni a livello del
dimensionamento sismico in esso contenute fanno riferimento ad un grado di sismicit come
definito dal D.M. 3 marzo 1975 Norme Tecniche per le Costruzioni in Zone Sismiche, non pi in
vigore. Il D.M. 24 marzo 1982 Norme Tecniche per la Progettazione e la Costruzione delle dighe di
sbarramento risultano infatti valide per gli sbarramenti sopra i 10 metri di altezza e gli invasi !
100 000 m3.
Sempre a livello normativo, stata data alle Regioni possibilit di legiferare in merito. Per quanto
riguarda la Regione Piemonte risulta attualmente in vigore la L.R. 6 ottobre 2003 n25 Norme in
materia di sbarramenti fluviali di ritenuta e bacini di accumulo idrico di competenza regionale.
Nonostante tale normativa non sia, come sopra specificato, stata ritenuta idonea, risulta utile, per
la valutazione dei tempi di ritorno da considerare per il calcolo della portata, il Manuale tecnico
per la progettazione, costruzione e gestione degli sbarramenti e degli invasi di competenza
regionale, relativo allAprile 2005.
Sintende ora, partendo dalla determinazione della pendenza di compensazione, suddividere poi
le problematiche idrauliche da quelle statiche.

5.1 Determinazione della pendenza di compensazione e della portata di


progetto

5.1.1 Trattazione teorica


La pendenza di compensazione114 la pendenza in corrispondenza della quale, per unassegnata
portata di progetto, il materiale in alveo risulta soggetto ad un regime di equilibrio dinamico in cui
la quantit di materiale solido trasportato verso valle bilanciata dallapporto di materiale da
monte. Si realizza pertanto il bilancio di massa conseguente alla compensazione tra erosione e
sedimentazione, per cui quindi ad un volume di materiale trasportato corrisponde un ugual
volume di materiale depositato, tale per cui la pendenza rimane costante. Quindi, se in
corrispondenze di eventi di piena con portata superiore a quella di progetto, si verifica
unerosione del fondo, questa viene poi ricompensata dal deposito che si verifica per portate
inferiori.

114

Tale pendenza viene anche definita pendenza normativa, di sistemazione o di correzione.

256

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Tutti i metodi impiegati per il calcolo della pendenza di compensazione fanno quindi riferimento
alla condizione di equilibrio limite del materiale costituente il fondo del tratto dellalveo da
consolidare, avente pendenza ! "#$ e forma di sezione e scabrezza media del contorno propri.

Occorre, mediante analisi visiva o, se possibile, analisi granulometrica, determinare il diametro

ritenuto caratteristico delle particelle o, nel caso di analisi granulometrica, il d50, ovvero il
diametro passante al 50%.
Scrivendo la condizione di equilibrio alla traslazione in direzione del moto, supponendo
lelemento di diametro isolato, si ricava lespressione della velocit al fondo al limite dellerosione,
come:

%& ! '( )*+, --------./012

Dove:
K0= costante funzione della forma, del peso specifico del materiale trasportato, del coefficiente
dattrito del materiale trasportato e del coefficiente di drag Kd, a sua volta funzione della forma
del materiale trasportato.
Utilizzando la relazione relativa alla velocit dattrito:

%& ! )#3

Dove:

R= raggio idraulico [m], ovvero il rapporto tra larea bagnata A e il perimetro bagnato P: 3 !
i= pendenza del tratto [%]

4
5

Sostituendolo nellespressione precedente si ricava:


6!

3
--------.82
7*+,

Dove:
7!

9: ;9<
9<

["] con

peso specifico [kN/m3] del materiale solido trasportato e

peso specifico

dellacqua
#= indice di Shields o indice di mobilit ["]

Qualora = > ?@?AB, ovvero il valore limite per corsi dacqua naturali per cui la corrente da veloce
passa a lenta, occorre intervenire riducendo la pendenza del versante.

Essa si ricava mettendo a sistema lespressione precedente, introducendo per lindice

di

mobilit di Shields limite, e lequazione del moto uniforme con la portata di progetto. Si ha
pertanto:

257

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
3D
! ?@?AB
C 7*+,
EF ! 'G H3I0J D,K+

In cui ic e h (altezza dellalveo) risultano le incognite.


ic= pendenza di compensazione o pendenza critica

Qp= portata di progetto [m3/s], di solito calcolata facendo riferimento a tempi di ritorno
dellordine di 50 anni, escludendo le piene eccezionali (corrispondenti a TR=100 anni), per le quali
si ammette che lalveo possa ancora essere eroso ma le opere debbano sopportare le
sollecitazioni e garantire il funzionamento idraulico anche in condizioni di sovraccarico. Tuttavia,
qualora sia presente un centro abitato nelle vicinanze, si pu incrementare il tempo di ritorno a
circa 200 anni.
Ks= indice di scabrezza di Strickler [m0.33s"1]. Qualora presente una curva granulometrica si ha che:
L1 !

MN@N
*A?

N0O

A= area bagnata [m2]. Detta B la larghezza della cunetta, Sd la scarpa destra, Ss la scarpa sinistra si
ha:

H ! .P Q RST Q SG UV2V

P= perimetro bagnato [m].

W ! P Q V XYN Q STI Q YN Q SGI Z


R= raggio idraulico
Si determinano cos le incognite h e ic.
La larghezza superficiale pu essere determinata come:

PG ! P Q VRST Q SG U

Esistono tuttavia molte altre formulazioni, di cui si riportano le pi significative:


Fromula di Thiry:

! ?@?N-

79 T

[\ ]

con 7^ ! ^G 8 ^_ e ! coefficiente di Chezy115

Formula di Valentini (valido per la Valtellina):


e 0.087 per i fiumi
Fomula di Lelli:

d ef0g 5h0g
h0g

i: \ jk

, con l ! 'G 3I0J

! R?@?`B a ?@?bcU , con 0.093 per i torrenti


]

,K+
D

115

Esso rappresenta un indice di scabrezza, espresso in m1/2/s, funzione dellindice di resistenza e ricavato
mettendo a sistema lequazione di Chezy m ! no3 e la formula di Darcy"Weisback per la valutazione della
cadente idraulica, che rappresenta linclinazione della linea dei carichi totali relativa ad una massa di fluido
in movimento e viene utilizzata per la determinazione delle perdite di carico dovute allattrito tra fluido in
movimento e la parete della condotta. Secondo Darcy"Weisback la cadente risulta: p ! q

r\ t

Is u

, dove "

rappresenta un coefficiente di resistenza funzione del numero di Reynolds e D il diametro equivalente.

258

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Formula di Della Lucia"Fattorelli:
per formazioni poco erodibili

! v , con a=0.59 per formazioni molto erodibili e a=0.77

Dal calcolo della pendenza di compensazione e dalla conoscenza della pendenza originale i e della
lunghezza del tratto di torrente interessato L, possibile ricavare il valore dellinterramento totale
#z prodotto dalla sistemazione della gradinata.

7w ! R 8 D Ux

Scelta laltezza H delle briglie si ottiene il numero delle briglie da realizzare come:

La distanza reciproca tra le briglie pari a:

y!

R 8 D Ux
z

x{ !

x
y8N

Occorre ora effettuare una precisazione sul calcolo della portata di progetto. Il calcolo di tale
portata risulta utile sia ai fini del calcolo della pendenza di compensazione, sia per il
dimensionamento idraulico della gaveta, riportato nel 5.2. La metodologia di calcolo viene
desunta dal Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui
versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di progetto da
assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica. Nel 6 del PAI: Indicazioni
per il calcolo delle portate di piena sui bacini idrografiche di piccole dimensioni vengono spiegate
le procedure adottabili per la stima della portata di piena di in corso dacqua. Partendo dal
presupposto della scarsa probabilit di avere, nella sezione dinteresse, valori di portata misurati
per un periodo di osservazione lungo, grazie a cui sarebbe disponibile unanalisi diretta, la stima
della portata di piena viene effettuata con metodi indiretti. Le procedure utilizzabili risultano:
Impiego di modelli di regionalizzazione del dato idrometrico, costruiti tramite lanalisi statistica
dei dati idrologici disponibili relativi a una porzione di territorio (regione idrologica)
omogenea rispetto ai fenomeni di piena;
Analisi statistica delle osservazioni pluviometriche relative al bacino idrografico sotteso dalla
sezione di interesse e impiego di modelli afflussi"deflussi per la trasformazione in portate.
Si precisa inoltre che: Il primo metodo consiste nellutilizzare lintera informazione idrometrica
disponibile allinterno di una regione idrologica omogenea. In tal modo di perviene a un campione
di dati storici di dimensioni molto maggiori rispetto a quelle di una singola stazione; sulla base di
tale campione si ottiene, in genere mediante limpiego di leggi di regressione statistica, la stima
della distribuzione di probabilit delle portate di piena.

259

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Il campo di validit dei modelli di regionalizzazione comprende i bacini idrografici con superfici
comprese allinterno dellintervallo definito dal valore minimo e massimo per i quali si dispone di
serie storiche sufficientemente estese. La costruzione di un modello di regionalizzazione richiede
pertanto uno studio idrologico su vasta scala, che non normalmente compatibile con le esigenze
di progettazione o di verifica idraulica, di un singolo intervento, soprattutto se di dimensioni
modeste. Nelle parti del bacino ove sono disponibili, possono essere utilizzati i risultati derivanti da
studi di regionalizzazione, che siano stati predisposti a cura della Regione interessata. In tal caso
gli studi idrologici devono indicare il modello di regionalizzazione eventualmente utilizzato. Nei
casi in cui non sono disponibili modelli di regionalizzazione applicabili o per i quali lapplicazione
pu condurre a margini di incertezza elevati necessario ricorrere allimpiego di procedure
appartenenti alla seconda categoria sopra indicata.
Il metodo adottato per il calcolo della portata, una volta definito il bacino imbrifero dinteresse116,
il cosiddetto Metodo razionale, per cui:

Dove:

ED ! ?@M` & | & & H

Qc= portata di progetto [m3/s]


c= coefficiente di deflusso ["]
i= intensit di pioggia [mm/h]
A= superficie del bacino imbrifero [km2]
Tale metodologia considera il bacino idrografico come una singola unit e stima il valore al colmo
della portata con le seguenti ipotesi:
!La precipitazione uniformemente distribuita sul bacino;
La portata stimata ha lo stesso tempo di ritorno TR di quello dellintensit di pioggia;
Il tempo di formazione del colmo di piena pari a quello della fase di riduzione;
Lintensit di pioggia ha una durata pari a quella del tempo di corrivazione tc, ovvero il tempo
che impiega la precipitazione che cade nella parte pi distante del bacino a raggiungere la
sezione terminale, rappresenta lintervallo di tempo dallinizio della precipitazione oltre al
quale tutto il bacino contribuisce al deflusso nella sezione terminale.
Per il calcolo dei termini caratterizzanti la portata di progetto, si ha che:
coefficiente di deflusso ["], che tiene conto di tre fattori:
"!il fattore di ragguaglio cr della precipitazione alla superficie del bacino idrografico
considerato;
116

Il bacino imbrifero definito come quella porzione di territorio il cui deflusso idrico superficiale viene
convogliato verso una fissata sezione di un corso d'acqua che definita sezione di chiusura del bacino, in
riferimento alla sola raccolta delle acque di precipitazione.

260

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
"!il fattore di trattenuta del terreno cd, funzione della capacit di assorbimento del terreno
(rapporto tra laltezza di pioggia netta he e laltezza di pioggia totale h);
"!il fattore di laminazione cl, che dipende dalla capacit di invaso sulla superficie del bacino e
nel reticolo idrografico dello stesso.
La stima di tale coefficiente rappresenta la variabile di maggiore incertezza nella valutazione
della portata, pertanto si utilizzano normalmente valori di riferimento. Nel dettaglio, per bacini
di piccole dimensioni, come nel caso in esame, si ha:

Caratteristiche del bacino

c [!]

Superfici pavimentate o impermeabili


(strade, aree coperte)

0.70a0.95

Suolo sabbiosi a debole pendenza (2%)

0.05a0.10

Suoli sabbiosi a pendenza media (2"7%)

0.10a0.15

Suoli sabbiosi a pendenza elevata (7%)

0.15a0.20

Suoli argillosi a debole pendenza (2%)

0.13a0.17

Suoli argillosi a pendenza media (2"7%)

0.18a0.22

Suoli argillosi a pendenza elevata (7%)

0.22a0.35

Tabella 29: Coefficienti di deflusso raccomandati da American Society of Civil Engineers e da Pollution Control
Federation, con riferimento prevalente ai bacini urbani. Fonte: Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI):
Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva
sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica, 6: Indicazioni
per il calcolo delle portate di piena su bacini idrografici di piccole dimensioni

c [!]
Tipo di suolo

Uso del suolo


Coltivato Bosco

Suolo con infiltrazione elevata, normalmente sabbioso o ghiaioso

0.20

0.10

Suolo con infiltrazione media, senza lenti argillose; suoli limosi e simili

0.40

0.30

0.50

0.40

Suolo con infiltrazione bassa, suoli argillosi e suoli con lenti argillose
vicine alla superficie, strati di suolo sottile al di sopra di roccia
impermeabile
Tabella 30: Coefficienti di deflusso raccomandati da Handbook of Applied Hydrology, Ven Te Chow (1964).
Fonte: Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Legge 18
Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le
verifiche di compatibilit idraulica, 6: Indicazioni per il calcolo delle portate di piena su bacini idrografici di
piccole dimensioni

261

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Intensit di pioggia: si ha che:
!
Dove:

V
"D

h= altezza di precipitazione in un punto [mm], ovvero laltezza dacqua che si formerebbe al


suolo su una superficie orizzontale e impermeabile, in un certo intervallo di tempo (durata
della precipitazione) e in assenza di perdite:

VR"D U ! v & "D}

in cui i parametri a e n dipendono dallo specifico tempo di ritorno considerato. I valori dei
parametri a ed n sono dati in funzione delle coordinate UTM del sito, e del tempo di
ritorno (20"100"200"500 anni), rintracciabili nellAllegato 3: Distribuzione spaziale delle
precipitazioni intense del Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete
idrografica e sui versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183. Per facilitare il reperimento delle
coordinate UTM del bacino ci si pu servire della suddivisione, per esempio per quanto
riguarda il bacino del Po, per la parte collinare e montana, della suddivisione in sottobacini
idrografici elementari117, che ne rappresentano le caratteristiche fisiografiche, con a sua volta,
la suddivisione, presente nellAllegato 3, in scala 1:250.000, in celle che rappresentano un
reticolo chilometrico di riferimento.
Il tempo di corrivazione del bacino normalmente calcolato con formule empiriche; tra esse
molto usata quella di Giandotti (1934, 1937):
"D !
dove:

c & )H Q N@AxF

?@` & )z~ 8 z,

--------.V2

Lp= lunghezza del percorso idraulicamente pi lungo del bacino [km], ovvero la lunghezza
dellasta principale
Hm = altitudine media del bacino [m s.l.m.]
H0 = altitudine della sezione di chiusura [m s.l.m.]
Molto usata anche la seguente formula empirica (Pezzoli, 1970):
117

La delimitazione dei sottobacini idrografici rappresentata in Allegato 1, che contiene i seguenti

elaborati:
"!corografia, scala 1:1.250.000;
"!delimitazione dei sottobacini idrografici elementari, scala 1:250.000;
"!caratteristiche fisiografiche principali dei sottobacini montani nelle sezioni di chiusura principali;
"!caratteristiche fisiografiche dei sottobacini montani elementari.

262

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
"D !

?@?AAxF

p= pendenza media

)

Come valore di tc risulta cautelativo prendere il minore fra i due, in modo tale da massimizzare
la portata di progetto.

5.1.2 Input ed output del programma

Allinterno del primo foglio di calcolo del programma realizzato in Excel, relativo al
dimensionamento delle briglie, possibile calcolare la portata di progetto e la pendenza di
compensazione dellalveo, mediante lutilizzo delle formule riportate al 5.1.1 della presente.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Tempo di ritorno: per mezzo del quale devono essere calcolate le portate di progetto, utile sia
per il calcolo della pendenza di compensazione che per il dimensionamento idraulico della
gaveta, come specificato al 5.2 della presente. Se la briglia, come nella maggioranza dei casi,
ha solo funzione di stabilizzazione dellalveo si considera ] A? a N??-vyy ; se sono
presenti anche nuclei abitati si considera ] N?? a A??-vyy , usualmente ] ! M??-vyy @

Coordinate Nord e Est (UTM) del sito: utili, insieme al tempo di ritorno, per la ricerca dei
coefficienti a ed n per il calcolo dellaltezza di precipitazione.
Coefficienti a e n: per quanto riguarda, a titolo esemplificativo, il bacino del fiume Po, essi
sono individuabili, in funzione del tempo di ritorno atteso e delle coordinate in cui collocato il

bacino imbrifero, nellAllegato 3: Distribuzione spaziale delle precipitazioni intense del Piano
stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Legge
18 Maggio 1989, n183. Tramite tali coefficienti viene ricavata laltezza di precipitazione.
Parametri del bacino imbrifero: estensione in [km2] del bacino imbrifero; lunghezza del
percorso idraulicamente pi lungo del bacino, ovvero la lunghezza dellasta principale [km];
pendenza dellalveo [%]; altezza massima del bacino sul livello del mare [m s.l.m.]; altezza della
sezione di chiusura del bacino sul livello del mare [m s.l.m.]; coefficiente di corrivazione c ["],
funzione della tipologia di suolo, della pendenza e del suo utilizzo, in assenza di pi accurate
analisi valutabile tramite i valori proposti da American Society of Civil Engineers e da Pollution
Control Federation, con riferimento prevalente ai bacini urbani, e Handbook of Applied

263

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Hydrology, Ven Te Chow (1964)118. Per la determinazione del coefficiente di corrivazione ci si
pu avvalere delle tabelle proposte nel Foglio 6 del programma di calcolo.
Parametri dellalveo: lunghezza del tratto da considerare [m]; sezione dellalveo: larghezza B
della cunetta [m], scarpa destra Sd ["] e scarpa sinistra Ss ["], considerando lalveo quindi di
forma approssimativamente trapezia; peso specifico del terreno del fondo dellalveo
[kN/m3]; peso specifico dellacqua della corrente dellalveo

[kN/m3]; indice di scabrezza di

Strickler [m0.33/s], per il quale sono presenti tabelle indicative nel foglio 6 del programma119;
diametro ritenuto caratteristico delle particelle o, nel caso di analisi granulometrica, il d50,
ovvero il diametro passante al 50% [m]. La richiesta di

in funzione di permettere al

progettista di considerare unacqua pi o meno torbida per la presenza di trasporto solido.


Numero di briglie che sintende realizzare: tale parametro utile per la determinazione, in
funzione della lunghezza del tratto dellalveo da stabilizzare, dellaltezza da fondo alveo a
gaveta delle briglie.

Gli output forniti risultano:


Portata di progetto [m3/s]: calcolata sia per la valutazione della pendenza di compensazione
che per il dimensionamento idraulico della briglia, nel dettaglio della gaveta, come esplicitato
al 5.2. Tale portata si riferisce al bacino imbrifero di competenza, ricavato, in funzione della
probabilit pluviometrica del bacino, mediante il metodo razionale, in accordo con quanto
espresso nel Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e
sui versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di
progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica, 6
:Indicazioni per il calcolo delle portate di piena sui bacini idrografiche di piccole dimensioni.
Stato attuale dellalveo: in funzione dei dati forniti, assumendo una forma trapezia dellalveo,
area media della sezione dellalveo [m2]; perimetro bagnato della sezione dellalveo [m]; raggio
idraulico, espresso come il rapporto tra area media e contorno bagnato della sezione [m];
indice di Shields o di mobilit ["] e valutazione se la corrente risulta lenta o veloce in funzione
di tale indice, comparandolo con il valore limite 0.057; altezza dellalveo al punto pi basso allo
stato iniziale [m].

118

Fonte: Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui versanti,
Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le
progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica, 6: Indicazioni per il calcolo delle portate di piena su
bacini idrografici di piccole dimensioni.
It@t
119
anche specificata la prescrizione per cui, in presenza di curva granulometrica si ha che: LG ! e0, con
Tf

d50 il diametro passante al 50%

264

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Pendenza di compensazione e stato dellalveo dopo il raggiungimento della pendenza di
compensazione: valutazione della pendenza di compensazione [%];, area media della sezione
dellalveo [m2]; perimetro bagnato della sezione dellalveo [m]; raggio idraulico, espresso come
il rapporto tra area media e contorno bagnato della sezione [m]; altezza dellalveo al punto pi
basso allo stato iniziale [m]; dislivello da compensare [m]; altezza da fondo alveo alla gaveta
per ogni briglia [m], in funzione del numero di briglie progettato.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.

265

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

266

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

267

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

5.2 Dimensionamento idraulico


5.2.1 Trattazione teorica

Per quanto riguarda ilaspetto idraulico, il dimensionamento delle briglie finalizzato a :


Consentire il passaggio della portata attraverso la cunetta al di sopra del corpo briglia evitando
eccessivi rigurgiti, danni alla struttura ed erosione delle sponde. Il problema riguarda
essenzialmente il dimensionamento della gveta.
Favorire la dissipazione dellenergia cinetica posseduta dalla lama liquida stramazzante,
evitando fenomeni di erosione localizzata al piede che potrebbe provocare linstabilit della
struttura stessa attraverso lo scalzamento del paramento di valle. Lanalisi di tali
problematiche porta al dimensionamento della controbriglia,

della distanza briglia!

controbriglia e realizzazione della platea. La contro briglia permette la creazione di un cuscino


dacqua che protegge il fondo del torrente dallerosione provocata dalla caduta dacqua.
Controllare il moto di filtrazione al di sotto dellopera, evitando che si verifichi il sifonamento
al piede a scapito della stabilit strutturale.
Vengono ora analizzati singolarmente questi aspetti, evidenziando le metodologie di calcolo
impiegate.
Si specifica come in questo caso la portata di progetto Qp sia generalmente riferita ad un tempo di
ritorno uguale o superiore rispetto a quello utilizzato per il calcolo della pendenza di
compensazione.
Dimensionamento della gveta (savanella): dimensionare correttamente la gaveta significa
far s che il passaggio della portata si realizzi con la concentrazione della corrente verso il
centro dellalveo (se la gaveta centrata) o verso una zona meno erodibile (se la gaveta
spostata lateralmente), evitando cos il sormonto delle ali e loccupazione dellintera sezione
dellalveo durante le piene. Occorre sfruttare la larghezza disponibile senza per superare la
larghezza del lotto del torrente a valle. Il dimensionamento della gaveta, e in particolare
dellaltezza hs della sezione, immaginata trapezia, avviene assimilandola ad uno stramazzo a
larga soglia120, dal momento che la larghezza del coronamento sempre sufficiente perch su
di essa, in assenza di rigurgito121, si realizzi laltezza critica k.122 Trascurando le perdite continue
120

Lo stramazzo a larga soglia uno stramazzo in cui la vena non si contrae bens si adagia sullo stramazzo
con linee di corrente rettilinee almeno in un breve tratto iniziale, da garantire il passaggio attraverso la
sezione critica.
121
Rappresenta la perturbazione che si verifica in una corrente a pelo libero, in moto permanente, per
effetto della presenza di un ostacolo o per il brusco cambiamento di sezione o della pendenza del fondo
dellalveo. Si fa spesso riferimento al profilo di rigurgito, che rappresenta il profilo del pelo libero nel tratto
in cui si verifica la perturbazione

268

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
per brevit del tratto e localizzate, essendo la corrente accelerata, si ammette per ipotesi la
costanza del carico totale tra la sezione di monte e quella critica, in corrispondenza della
gaveta. Prima dellinterrimento il tirante a monte dato dallaltezza piezometrica,
considerando trascurabile laltezza cinetica. In corrispondenza della gaveta laltezza della linea
dei carichi totale a partire dalla quota del coronamento data dalla somma dellaltezza critica
k e della quota di altezza cinetica. Laltezza della gaveta finale di progetto deve essere pari a
tale altezza pi un franco di MA a ?-|/ a favore di sicurezza.

Si ha quindi che:

" #$ " %

') + , -+ .
&$
$ " *') + , -+ . /%&
11111111234 5-6
'()
') + , 0-+

Dove:
Qp= portata di progetto [m3/s]
V= velocit di progetto [m/s]
A= area della gaveta [m2]. Assumendo che essa abbia una forma trapezia, Lg rappresenta la
larghezza di base inferiore, Lg la larghezza di base superiore, s la scarpa della gaveta
k= altezza critica [m]
g= accelerazione di gravit [m/s2]
Da tale espressione viene ricavata k.
Avendo detto che:
78 " + ,
Si ha:

.
9

. 11111111236

0&*') + , -+ . /

:; " 78 , < " 78 , 0= > ?@1A3

Occorre precisare che laltezza della savanella o gaveta viene determinato in condizioni di
assenza di interrimento. Qualora si intenda determinarla in presenza di interrimento, il
contributo dellaltezza cinetica a monte non pu pi essere trascurata. Si per osservato che
il dimensionamento in queste condizioni porta ad altezze inferiori, quindi a sfavore di
sicurezza.

122

Altezza della corrente dellalveo per cui si ha il passaggio del valore massimo della portata assegnata con
lenergia minima. Qualora laltezza della corrente sia <k la corrente si definisce veloce, se h>k la corrente
lenta.

269

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

Figura 78: Dimensionamento della gaveta. Fonte: A. Candela: La difesa idraulica dei tratti montani dei corsi dacqua:
dimensionamento idraulico della savanella di una briglia

Dimensionamento idraulico della controbriglia: in fase di progetto, le grandezze da


determinare sono la distanza briglia!controbriglia, che, nel caso di briglie in legno, si configura
come la lunghezza della platea che collega briglia e controbriglia; e laltezza della controbriglia.
! Distanza briglia!controbriglia: si parte dalla considerazione che la distanza non deve essere
n troppo piccola, poich la contro briglia rischierebbe di essere investita dalla lama dacqua
stramazzante, n troppo grande, per evitare altezze eccessive di controbriglia.
La distanza teoricamente pari alla somma della gittata L1 della vena stramazzante, della
lunghezza L2 del risalto idrico123, e del termine L3 che tiene conto delleffetto di chiamata
imputabile alla gaveta della controbriglia, di solito avente stesse dimensioni Ls e hs della briglia.
La lunghezza necessaria perch la corrente veloce in arrivo assuma le caratteristiche di una
corrente lenta pari a sei volte la differenza delle due altezze coniugate di risalto h1 e h2.
Quindi, affinch il risalto si sviluppi completamente, occorre che:
'. " BC:. D :E F11111111236

Affinch il risalto sia sommerso occorre considerare un valore ridotto:


'. " 0 > ?C:. D :E F11111111236

Attraverso la gaveta della contro briglia deve passare la stessa portata che passa attraverso la
briglia. Pertanto nel modo analogo a quello effettuato per la briglia si pu dimensionare
geometricamente la gaveta della controbriglia, solitamente per analoga a quella della briglia
stessa. Il posizionamento del risalto pu essere effettuato o utilizzando le equazioni
dellidraulica, quali le equazioni di continuit, del bilancio dellenergia e lequazione globale
dellequilibrio dinamico; oppure mediante metodi empirici quale quello proposto da Rand nel
1955. Tale metodo fa riferimento ai criteri di dimensionamento dello sfioratore a salto dritto,

123

Il risalto idrico o salto di bidone un fenomeno per cui si passa da una corrente veloce ad una
bruscamente lenta, convertendo parte dellenergia cinetica in energia potenziale, con un innalzamento
improvviso della quota del pelo libero. Una parte viene invece dissipata in calore con generazione di
turbolenze.

270

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
cui pu essere assimilata la briglia. Pertanto il comportamento della corrente a valle del salto
pu essere definito in funzione del numero di salto:
G"
Dove:

H.
+4
"
111111112D6
&I 4 I 4

q= portata per unit di lunghezza sulla sommit del salto di altezza Z


k= altezza di stato critico in corrispondenza della briglia
Z= altezza del salto, pari allaltezza fuori terra a valle della briglia fino al coronamento
Da prove da lui effettuate, e rifacendosi ai risultati ottenuti da Moore nel 1943, Rand ha
ricavato le seguenti espressioni:

'E " I J KL? J G ML.N


:! " IGML..

:E " I J @L=KG MLO.P


:. " I J QLBBG ML.N

Dove:
hp= altezza dellacqua prima del getto proveniente da monte [m]
h1, h2= altezze coniugate del risalto [m]
Tali relazioni sono state ricavate utilizzando uno sfioratore a salto uguale a quello del canale (di
sezione rettangolare), pertanto risultano tanto pi vere, quanto pi la forma della sezione
simile a quella rettangolare.
Si ha pertanto che:

'RST)UTVWXYZ[SYRST)UTV " 'E , '. " I J KL? J G ML.N , ?C:. D :E F11111111236

Considerando le equazioni dellidraulica si pu ricavare la distanza x percorsa dal getto che


cade in funzione della velocit media del getto sulla cunetta come:
\E " ]%

0I
11111111236
&

V= velocit corrispondente alla portata di progetto124 [m/s]


Si ha quindi che:

124

Sarebbe pi corretto: \E " # ^

._`MLNab
)

, con 78 " + ,

stima dellaltezza di chiamata allo sbocco della gaveta.


271

e
cd

.)Cfg 8`;8 e Fe

, considerando 0.7Ek la

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
'RST)UTVWXYZ[SYRST)UTV " 'E , '. " ]%

0I
, ?C:. D :E F11111111236
&

! Altezza della controbriglia: laltezza della controbriglia risulta quella che, aumentando la
spinta statica a valle, produce leguagliarsi della quantit di moto di valle con quella di monte
nel tratto dalveo prossimo al paramento di valle della briglia. Deve pertanto essere calcolata
in relazione al tirante idrico che si prevede a valle del risalto e alle condizioni di deflusso della
corrente sulla controbriglia. Si parte dallipotesi che la linea dei carichi totali si mantenga
parallela al fondo tra la sezione in cui si stabilisce il tirante idrico h2 e quella dellinserimento
della controbriglia, in cui si presenta laltezza critica k, calcolata come per la briglia.125 A monte

della controbriglia il tirante dato da :hiXR " + j , I(, essendo Z laltezza della controbriglia.
Occorre, affinch il risalto avvenga immediatamente ai piedi della briglia, ossi sia annegato,
che :hiXR k :. . Tale disuguaglianza permette di garantire la formazione della corrente lenta.

Noti h2 e k si ha quindi che:

I j hTZ " :. D + j 11111111236

Tendendo conto dellabbassamento dovuta alla pendenza del fondo occorre incrementarla di:
lI j " mC'E , '. F " m J 'RST)UTVWXYZ[SYRST)UTV 11111111236

Si ha quindi che:

I j hTZ " :. D + j , m J 'RST)UTVWXYZ[SYRST)UTV 111111111236

Mediante la formula di Schotlitsch (1932) pu anche essere data una valutazione approssimata
della profondit massima dello scavo t che si realizzerebbe qualora non fosse presente la
platea:
n " KLo=

p ML.

qrM ML4.

D :E 111111111236

Dove:

y= dislivello tra i peli liberi di monte e valle p " I , 78 D :E [m]

d90= dimensione della maglia del vaglio che trattiene il 10% in peso del materiale di cui
costituito il fondo del torrente a valle della briglia [mm].

125

Ovvero mediante:
!

" C'; + , -+ . F%&

272

'; + , -+ .
'; + , 0-+

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

Figura 79: Dimensionamento della contro briglia. Fonte: M. Fugazza: Appunti del corso: sistemazione di bacini
idrografici

Dimensionamento della platea (in assenza di controbriglia): in assenza di controbriglia


occorre determinare la lunghezza della platea in modo tale da permettere la costruzione di un
letto in cui le acque stramazzanti dalla gaveta possano dissipare la propria energia senza
compromettere la stabilit della briglia e la struttura stessa della platea. In questo caso la

lunghezza deve essere tale affinch si sviluppi completamente il risalto idraulico, ovvero: 1
'!UV[sV " B > oC:. D :E F11111111236

Si osserva per che la presenza della sola platea, pu spesso portare alla formazione di una
cunetta di erosione subito dopo la platea stessa.

Figura 80: Dimensionamento della platea. Fonte: A. Candela: La difesa idraulica dei tratti montani dei corsi dacqua:
dimensionamento idraulico della savanella di una briglia

Verifica a sifonamento: occorre effettuare la verifica a sifonamento dal momento che


lesistenza della differenza di quota tra il pelo libero di monte e di valle produce un moto di
filtrazione attraverso il mezzo poroso costituito dal sedimento depositato a ridosso dellopera
e dal terreno di fondazione dellopera. Definita H la differenza di potenziale relativo ad una
traiettoria qualsiasi, secondo la legge di Darcy si ha:

273

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
]"+

lt

'uTU[SVvTYZs

11111111235-6

Con:
!v= velocit di filtrazione
!k= conduttivit [m/s], funzione delle caratteristiche del mezzo poroso
! H= differenza di potenziale [m], nel caso specifico pari al dislivello tra i peli liberi di monte e
valle:

lt " I , 78 D :E 11111111236

!Lfiltrazione= percorso di filtrazione [m]. In modo semplificato pu essere valutato con il criterio di
Bligh!Lane, che consiste nel considerare il percorso pi breve compiuto dallacqua di filtrazione
da monte a valle. Secondo tale ipotesi, il percorso pi breve viene assunto cautelativamente
pari allo sviluppo del contorno dellopera a contatto con il terreno. Per tener conto della
maggiore resistenza che lacqua incontra lungo i percorsi verticali rispetto a quelli orizzontali,
la lunghezza di questi ultimi viene moltiplicata per un fattore di riduzione pari a 1/3. Il percorso
quindi parte dal profilo verticali di monte della briglia fino al profilo verticale di valle della
controbriglia, percorrendo tutta la platea. Qualora sia presente solo la platea, termina invece
con il profilo verticale della platea stessa.

Q
'uTU[SVvTYZs " 'w , 'Y 11111111236
?

Facendo riferimento al materiale esistente in prossimit del piede di valle, si fissa il valore
massimo ammissibile per v come valore limite del trasporto; risulta pertanto definito il
w

coefficiente A " 111111112D6 detto creep ratio (coefficiente al limite di slittamento) introdotto
8

da Bligh, che dipende dalle caratteristiche del terreno ed compreso tra 5, per i terreni ad alto
contenuto si argilla o rocciosi, e 20, per i terreni sabbioso limosi.

Natura del terreno

Fanghi e limi

20

Limi e sabbia molto fine

18

Sabbia fine

15

Sabbia media

12

Sabbia grossa

10

Ghiaia da fine a grossa

9>4

Argilla molto compatta o dura

6>3

Tabella 31: Valori del coefficiente limite allo slittamento.

274

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Affinch la verifica sia soddisfatta occorre che:

'uTU[SVvTYZs
kA
lt

Qualora la verifica non sia soddisfatta, in linea generale per qualsiasi tipologia di briglia, si
potrebbe intervenire nei seguenti modi:
!eliminando il moto di filtrazione inserendo diaframmi impermeabili
!aumentare la lunghezza della traiettoria con palancole a monte o a valle della fondazione. Si
riduce cos il gradiente

lx

fyz{|}~z

!posizionare un sistema filtrante ai piedi del paramento di valle che lasci passare lacqua
trattenendo il materiale solido.
Nel dettaglio per, trattandosi di una briglia in legname e pietrame, gi di per s molto
drenante, il sistema di pi facile utilizzo lincremento di materiale drenante, quale ciottoli
piuttosto che terreno inerte a granulometria fine.
Tale metodologia di verifica proposta risulta in accordo con quanto presente nel Manuale
tecnico per la progettazione, costruzione e gestione degli sbarramenti e degli invasi di
competenza regionale della Regione Piemonte. Al 1.6.5, relativamente alle Traverse
fluviali, si specifica infatti come debba essere condotta la verifica della filtrazione con rete
idrodinamica, seguendo quanto meno lipotesi semplificativa di Bligh.
Si precisa che per quanto riguarda invece laspetto dellimmorsamento delle ali, questo funzione
della ricerca del terreno indisturbato. Qualora infatti lammorsamento coinvolgesse il solo terreno
movimentato dallalveo sarebbe possibile la formazione di un sifonamento assiale. Questa
eventualit tanto maggiore quanto pi larea risulta essere soggetta a debris flow non
incanalati, per cui la tipologia della briglia non risulta essere quella pi idonea per la sistemazione
dellalveo torrentizio. Si osserva comunque che lammorsamento delle ali non deve risultare
inferiore a 2 m.
5.2.2 Input ed output del programma

Allinterno del primo foglio di calcolo del programma realizzato in Excel, relativo al
dimensionamento delle briglie, possibile dimensionare la gaveta della briglia e, qualora presenti,
dimensionare le opere accessorie, quali platea o il sistema platea!controbriglia.
In aggiunta, inserita la geometria dellopera desiderata, viene effettuata la verifica idraulica a
sifonamento e viene fornita la sezione dellopera su cui occorre effettuare le verifiche di stabilit
esterna, cos come definito al 5.3.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
275

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Parametri geometrici della gaveta: lunghezza della gaveta [m]; scarpa [!], immaginando una
sezione trapezia; franco libero [m].
Tipologia di opera scelta e parametri geometrici: si pu scegliere tra: Solo briglia; Briglia +
Platea; Briglia + Platea + Controbriglia. In funzione della sezione di verifica richiesta A!A,
nei pressi della gaveta, o B!B in corrispondenza delle ali, che rappresenta un output del
programma, occorre poi inserire i dati geometrici della briglia e delle eventuali opere
accessorie di progetto, quali: numero di correnti e traversi in una sezione trasversale tipo
(ntraversi e ncorrenti); diametro dei correnti e dei traversi126 (dtraverso e dcorrente), interasse dei traversi
(itraversi); lunghezza dei traversi nel corpo biglia(ltraverso); % di inerte fine costituente il materiale
di riempimento e peso specifico; % di ciottoli costituente il materiale di riempimento e peso
specifico; angolo di inclinazione

del corpo briglia o degli altri elementi accessori rispetto

allorizzontale.
Si ricorda che il diametro minimo dei correnti e dei traversi di 25>30 cm e che la possibilit
di scelta di diametri di 10>20 cm solo in funzione dello studio di stabilit di opere gi
esistenti. I diametri dei correnti e dei traversi dovrebbero inoltre essere uguali. La scelta della
% di materiale da riempimento funzione della libert lasciata al progettista di privilegiare il
drenaggio naturale la stabilit dellopera, scegliendo unalta % di ciottoli, specie in
corrispondenza della gaveta, o la maggiore facilit di attecchimento del materiale vegetale vivo
presente, incrementando la % di terreno fine presente, in particolare in corrispondenza delle
ali. Si ricorda inoltre che, a favore della stabilit dellopera, per quanto possibile, occorrerebbe
eseguire la briglia e la controbriglia in contropendenza verso monte (15>25), come
evidenziato successivamente nel 5.7, mentre questo risulta tecnicamente impossibile per la
platea, che avr uninclinazione prossima a quella dellalveo.
Scelta del legname: in cui realizzare la palificata: possibilit di scelta fra larice (conifera) e
castagno (latifoglia). Si ricorda che la possibilit di scelta tra queste sole due specie, funzione
delle caratteristiche di durabilit, resistenza e reperibilit che esse presentano in riferimento
in particolare allItalia127. In particolare esse risultano particolarmente indicate per la loro
resistenza agli attacchi biotici e abiotici, caratteristica fondamentale specie in relazione
allambiente con alto tasso di umidit in cui le opere di sistemazione fluvio!torrentizia si
trovano. Le caratteristiche di resistenza meccanica risultano pressoch similari per le due
specie, leggermente superiori per il castagno. Le prestazioni dei due materiali fanno
riferimento: per quanto riguarda il larice alle Classi di resistenza per specie legnose di
126

Di solito tale valore dovrebbe coincidere


In Francia infatti possibile anche limpiego di legname proveniente da quercia, scarsamente reperibile
in Italia
127

276

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
provenienza italiana proposte nellEN 11035; per il castagno alle Classi di resistenza del
castagno di provenienza italiana presenti nellUNI EN 338. La classe di servizio128 scelta la
S3, ovvero con condizioni di umidit relativa che supera l85% per parecchie settimane lanno e
una temperatura di 20C, secondo quanto espresso dalla tabelle 4.4.II del D.M. 14 gennaio
2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, relativamente alle classi di servizio.
Scelta della tipologia di terreno dellalveo: occorre scegliere tra: fanghi e limi, limi e sabbia
molto fine, sabbia fine, sabbia media, sabbia grossa, ghiaia da fine a grossa, argilla
molto compatta o dura, al fine di determinare un valore limite del paramentro c=k/v [!].

Gli output forniti risultano:


Altezza della gaveta [m]: funzione del tirante idrico e del franco scelto.
Velocit della corrente [m/s]: funzione della portata di progetto e della sezione dellalveo
Lunghezza della platea nel caso diBriglia + Platea [m]: ovvero la lunghezza necessaria
affinch si sviluppi completamente il risalto idrico. Questo permette infatti di controllare
lerosione al piede evitando lo scalzamento dellopera stessa.
Dimensionamento idraulico della controbriglia nel caso Briglia + Platea + Controbriglia:
determinazione della lunghezza della platea [m], ovvero della distanza briglia!controbriglia,
affinch il risalto idrico venga soffocato con la formazione di un cuscino dacqua che evita
lerosione a valle della briglie; altezza della controbriglia [m]. Si assume che la gaveta della
controbriglia, a meno di bruschi restringimenti nellalveo tali da far variare la sezione, sia
uguale a quella della briglia, essendo la portata la stessa.
Peso e altezza della fondazione della briglia e delle opere accessorie: in caso di verifica nei
pressi delle ali o della gaveta. Definito il numero di correnti e traversi e il loro diametro viene
definita laltezza. Nota laltezza della gaveta di progetto viene determinato laltezza zf della
parte immorsata nel terreno, coincidente con laltezza della platea.
Fattore di sicurezza e verifica idraulica al sifonamento: occorre che il gradiente idraulico reale
sia inferiore al gradiente critico, ovvero che il rapporto tra il percorso di filtrazione, calcolato
con lipotesi semplificativa di Bligh come espresso nel 5.2.1, e la differenza di potenziale H sia
minore del fattore c, funzione del tipo di terreno. La verifica condotta ai sensi della L.R. 6
ottobre 2003 n25 Norme in materia di sbarramenti fluviali di ritenuta e bacini di accumulo
idrico di competenza regionale, con riferimento al Manuale tecnico per la progettazione,
costruzione e gestione degli sbarramenti e degli invasi di competenza regionale, relativo
allAprile 2005. Il F.S. minimo deve risultare 1.
128

Si veda 4.3.1 della presente

277

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.

278

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

279

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

5.3 Dimensionamento statico: Analisi di stabilit esterna


5.3.1 Trattazione teorica

Gli aspetti di dimensionamento statico della briglia riguardano la determinazione dello spessore
del coronamento, e la stabilit della briglia, considerando quindi linsieme realizzato dalla briglia,
dalla platea ed eventualmente dalla controbriglia. Entrambi tali aspetti partono dalla risoluzione
di equazioni di equilibrio alla traslazione e alla rotazione. Per quanto riguarda le verifiche di
stabilit, dal momento che la briglia assimilabile ad unopera a gravit, in accordo con il 6.5 del
D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni ,mantenendo le stesse simbologie e
unit di misura adottate nel 4.1, esse si configurano come le classiche verifiche di:
Scorrimento: affinch la verifica sia soddisfatta occorre che:

"R posto pari a 1.1

C Fn&
k
t

Capacit portante: ovvero occorre che:

HUTh J
k

Valutando qlim in condizioni drenate, ovvero: HUTh " j J J J - J m J J & , A j J


.

X J -X J mX J X J &X J qX , H j J J - J m J J & J q 111111112+53. 611111111

gR posto pari a 1.4

Si precisa che la verifica a capacit portante viene effettuata per la sola briglia. Qualora infatti
siano presenti anche la platea e la controbriglia, esse avrebbero uninclinazione differente
rispetto alla briglia, non costituendo un unico corpo ma tre differenti. Si parte quindi
dallipotesi che se il corpo briglia, soggetto alle azioni di maggiore entit, risulta verificato a
capacit portante, lo sono anche le opere accessorie quali la platea e la controbriglia. Lo sforzo
normale Nd e i momenti Md, stab e Md, rib di calcolo, per la capacit portante, risultano quelli del
solo corpo briglia, considerando come punto attorno a cui pu avvenire il ribaltamento il punto
della fondazione del corpo briglia pi a valle.
Occorre specificare inoltre che, qualora risulti Md,rib> Md,stab, la risultante delle azione cade
al di fuori della base stessa. Pertanto, in tal caso non sono soddisfatte n la verifica al
ribaltamento n quella di capacit portante. Non assumendo valori di fattori di sicurezza <0,
in tal caso si ha F.S.capacit portante=0.
Ribaltamento: occorre che:

280

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

k L L

Non essendo specificato un valore del fattore di sicurezza, di solito si assume F=1.1, che
rappresenta un compromesso tra sicurezza e dimensionamento economico.
La differenza rispetto alle opere a gravit a sostegno dei versanti, sta nelle condizioni in cui
eseguire le verifiche di stabilit. Occorre infatti che esse siano ripetute nelle due condizioni:
Prima dellinterrimento

Figura 81: Forze agenti prima dellinterrimento nel caso statico. Fonte: L. Bradimarte: Briglie di consolidamento

Dopo linterrimento

Figura 82: Forze agenti dopo linterrimento nel caso statico. Fonte: L. Bradimarte: Briglie di consolidamento

281

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Valutando per entrambe il terreno saturo in condizioni drenate, ovvero considerando le
condizioni peggiori per la stabilit, nonch le pi probabili. Tali verifiche vanno condotte
considerando una profondit di 1 m e la sezione considerata va scelta con il seguente criterio:
Sezione alla gaveta: se !" # $
Sezione alle ali: se!" % &'(

)*
+

% ,-.

Figura 83: Sezione di riferimento. Fonte: B. Bonaccorso: Appunti del corso: calcolo di stabilit della briglia

A seguito, dopo lesplicitazione del criterio di dimensionamento dello spessore del coronamento,
verranno indicate le sollecitazioni agenti in entrambi i casi, specificando, in riferimento ad esse,
come diventino i termini espressi nelle verifiche di stabilit. Per la simbologia adottata e unit di
misura non esplicitamente espressi si fa riferimento a quanto gi espresso nel 4.

Determinazione dello spessore del coronamento: i metodi di dimensionamento dello spessore


minimo della briglia si basano sia su criteri empirici che semiempirici, facendo leva
sullincertezza nella valutazione delle sollecitazioni cui sottoposta la sommit della briglia
durante le piene. Si ipotizza che la sola sollecitazione sia quella dovuta alla spinta idrostatica
corrispondente ad un tirante idrico sulla gaveta h=Ek, dovuto al passaggio della piena di
progetto. Considerando la forza dattrito come la forza resistente ed esplicitando la condizione
di equilibrio alla traslazione si ha che:

/012" 3 24 05! 6 ,-.07

Dove:
f= coefficiente dattrito [!], in media pari a 0.75
c= spessore del rivestimento della gaveta, solitamente realizzato con tronchi di legno
accatastati luno vicino allaltro [m]
s=peso

specifico del materiale solido trasportato [kN/m3], con valore medio pari a 22 [kN/m3]

s= spessore incognito del coronamento [m]


282

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Trascurando il contributo del rivestimento c e considerando i valori medi, si ha:
1 8 ,-.9!

Tale criterio viene indicato come criterio di stabilit alla flottazione della copertina.
Occorre per tenere in considerazione anche la stabilit delle ali e far si che esse non siano
soggette a sforzi di trazione. Considerando la sola spinta idrostatica e ipotizzando che la
risultante delle forza passi per il terzo medio della sezione, per lequilibrio, si ha:
1
:
!
24 !; 3 2" 1!
=
&
<

Da cui:

Considerando valori medi, occorre che:

24
1 3> ?!
2"
1 8 ,-@!

Tale criterio prende il nome di criterio di assenza di sforzi di trazione sullala. Entrambe le
formulazioni proposte sono per pensate per briglie in muratura.
Sono presenti anche altre formulazioni empiriche; a titolo esemplificativo:

!Romiti e Romiti (1957): 1 3 ,-A, 6 &BCDE , con k coefficiente funzione della pendenza di

compensazione, varibile da 1 per ic=0.02 a 0.83 per ic=0.2 e d50 la dimensione passante al 50%

del materiale in equilibrio limite a interrimento avvenuto. Si osserva che lo spessore minimo si
aggira sempre sugli 80 cm.

!Zoli (1952): 1 3 ,-@, 6 5,-: F ,-&7$, con Z, altezza della briglia, in [m]. risulta quindi che lo
spessore non inferiore a 70 cm.

In conclusione, facendo riferimento al fatto che lopera in esame costituita da legname e


pietrame, lo spessore funzione del dimensionamento a stabilit della briglia stessa, ma, in via
cautelativa, si pu assumere comunque che:
1 8 'GH I

,-@!
,-A, 6 BCDE
,-@, 6 5,-: F ,-&7$

J'K

Ovvero maggiore del valore indicato dalle formulazioni precedentemente espresse.

283

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

Figura 84: Dimensionamento dello spessore del coronamento. Fonte: www.diiar.polimi.it: Protezione idraulica del
territorio: sistemazione di un corso dacqua torrentizio

Verifiche di stabilit prima dellinterrimento: tale analisi risulta importante in quanto verifica
le condizioni di stabilit comprese fra la fase di completamento dellopera e la condizione di
invaso a monte della briglia completamente riempita di terreno; tale condizione pu durare
anche diversi anni. Le forze agenti sono:
!La spinte dellacqua sul paramento di monte fino al livello di fondazione compreso
!Le spinte dellacqua sul paramento di valle della controbriglia e al di sotto della fondazione e
della platea dellopera
!I pesi della briglia, della platea e della controbriglia, dellacqua sulla platea
!La spinta attiva del terreno a monte della briglia e la spinta a riposo del terreno a valle della
controbriglia.
Per tale verifica si assume che sia presente il terreno, a monte e a valle dellopera, per
unaltezza, a partire dalla base della fondazione, pari a zf, ovvero lo spessore della fondazione
stessa.
Definendo:
h0=Ek, ovvero laltezza della linea dei carichi totali a monte della briglia, a partire dalla gaveta
[m]
zf= altezza della fondazione [m]
hb,g= altezza del corpo della briglia presso la gaveta [m]
Hali= altezza del corpo briglia presso le ali [m]
hcb,g= altezza del corpo della controbriglia presso la gaveta [m]
Hali= altezza del corpo della controbriglia presso le ali [m]
Lb= lunghezza della fondazione in sezione [m]
284

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Lp= lunghezza della platea in sezione [m]
Lcb= lunghezza della fondazione della controbriglia in sezione [m]
hv= tirante idrico a valle, assunto come pari ad h2 precedentemente calcolato [m]
b=

angolo di inclinazione della briglia []

cb=

angolo di inclinazione della controbriglia []

"=angolo di inclinazione della platea []


Valutando la sezione presso la gaveta, ed esplicitando in nota nel caso di variazione quando si
effettua la verifica presso la sezione delle ali, le forze agenti [kN/m] risultano:

L4M 3 24 !E 5!NOP 6 QR 7, spinta idrostatica sul paramento di monte della briglia perpendicolare
rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva [m], per la verifica al

ribaltamento, risulta: S4M 3 5!NOP 6 QR 7. 129


M
;

L4; 3 24 0T1UN 5!NOP 6 QR 7; ,


M
;

spinta idrostatica sul paramento di monte della briglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4; 3 5!NOP 6 QR 7. 130
M
V

L4V 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \5]N 6 ]^ 6 ]_N 7,

spinta idrostatica sulla fondazione della briglia,

platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo

braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7. Si ha che:
M
;

QROXYZ[ 3 QR ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di ciottolame,

in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.

L4` 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6QROXYZ[ a !X a QROXYZ[ \5]N 6 ]^ 6 ]_N 7,


M
;

spinta idrostatica sulla

fondazione della briglia, platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli
elementi sopradetti. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4` 3 5]N 6
;
V

]^ 6 ]_N 7. Si ha che: !NOPOXYZ[ 3 !RNOP ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato

dalla presenza di ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del
75%.
Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,

coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:
129
130

M
V

Tale spinta nulla se si effettua la verifica presso le ali


M
Se si effettua la verifica presso le ali: L4; 3 24 W!NOP 6 !E 6 QR \W!NOPOXYZ[ 6 !E 6 QROXYZ[ \, S4; 3

5!NOP 6 !E 6 QR 7.

285

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
bcde[Y 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6QROXYZ[ \
bXhiiY 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \

L4D 3 24 !E 5!_NOP 6 QR 7,

JBfg'; K

JBfg'; K

spinta idrostatica sul paramento di valle della controbriglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la

verifica al ribaltamento, risulta: S4D 3 5!_NOP 6 QR 7. 131


M
;

L4j 3 24 0T1U_N 5!_NOP 6 QR 7; , spinta idrostatica sul paramento di valle della controbriglia
M
;

perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la

verifica al ribaltamento, risulta: S4j 3 5!_NOP 6 QR 7. 132


L[M 3 kh 52" a
M
;

24 7QR; ,

M
V

spinta del terreno a monte della briglia, inclinata di +! rispetto alla

perpendicolare al paramento verticale, essendo l 3

mn
;

, con ! angolo di attrito del terreno su

cui poggia lopera. ! rappresenta langolo di attrito terreno!paramento. Tale spinta pu essere
scomposta, in direzione perpendicolare allopera: L[MOd 3 L[M 0T1l , con braccio di leva, per la

verifica al ribaltamento, risulta: S[MOd 3 QR ; e in direzione parallela: L[MOX 3 L[M 1opl, rivolta
M
V

verso il basso, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a S[MOX 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7.

Risulta, ai fini della verifica a ribaltamento, L[MOd come ribaltante e L[MOX come stabilizzante. A
favore di sicurezza non si considera il contributo dato dalla coesione.

L[; 3 kE 52" a 24 7W!_NOP 6 QR \ , spinta del terreno a valle della controbriglia, inclinata di !!
;

M
;

rispetto alla perpendicolare al paramento verticale133. Tale spinta pu essere scomposta, in

direzione perpendicolare allopera: L[;Od 3 L[; 0T1l , con braccio di leva, per la verifica al

ribaltamento, risulta: S[;Od 3 5!_NOP 6 QR 7; e in direzione parallela: L[;OX 3 L[; 1opl, rivolta
M
V

verso lalto, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a S[;OX 3 ,- Risulta, ai fini

della verifica a ribaltamento, L[MOd come stabilizzante e L[MOX come ribaltante. A favore di
sicurezza non si considera il contributo dato dalla coesione. Occorre notare che lutilizzo del
coefficiente di spinta a riposo K0 invece che il coefficiente di spinta passivo Kp risulta a favore di
sicurezza, considerando la possibile lerosione a valle della controbriglia o della platea, con
formazione di cunetta di erosione, che difficilmente. In aggiunta, anche qualora non fossero

131

Tale spinta nulla se si effettua la verifica presso le ali. Qualora non sia presente la controbriglia,
M
risulta: L4D 3 24 !E QR e : S4D 3 QR -

132

M
V

Se si effettua la verifica presso le ali: L4j 3 24 W!_NOP 6 !E 6 QR 7\W!_NOPOXYZ[ 6 !E 6 QROXYZ[ \, S4j 3


M
;

5!NOP 6 !E 6 QR 7. Se non presente la controbriglia si ha: L4j 3 24 0T1qQR ; ; S4j 3 QR .

133

M
;

M
V

Se si effettua la verifica presso le ali: L[; 3 kE 52" a 24 7Wrshit 6 QR \ O S[;Od 3 5rshit 6 QR 7. Se non
M
;

presente la controbriglia si ha: L[; 3 kE 52" a 24 7QR; e S[;Od 3 QR


M
;

286

M
V

M
V

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
presenti consistenti fenomeni erosivi, la presenza di una cuscino di materiale a grana grossi a
valle della controbriglia o della platea, come di solito realizzato artificialmente, non consente la
certezza della mobilitazione degli spostamenti necessari affinch avvenga la mobilitazione
della spinta passiva.
uN 3 52iYPed viYPed 6 2ZtYc^tcYe[d vZtYc^tcYe[d 7

3 w2iYPed viYPed 6 52teYZ[Y RteY vteYZ[Y RteY 6 2_td[[dit v_td[[dit 7x


3 y2iYPed ? 5

;
;
zC[Z
|[Z p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{

6 2teYZ[Y RteY W]N ? !NOP 6 ]N ? QR a viYPed \ ? ~teYZ[Y RteY

6 2_td[[dit W]N ? !NOP 6 ]R ? QR a viYPed \ ? ~_td[[dit 

Peso della briglia, comprendente anche la fondazione, scomponibile in una componente

perpendicolare allopera uNOd 3 uN 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva SNOd 3

M
;

5!NOP 6 QR 7 e una parallela uNOX 3 uN 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva SNOX 3 ]N 6

]^ 6 ]_N .

M
;

134

u^ 3 52iYPed viYPed 6 2ZtYc^tcYe[d vZtYc^tcYe[d 7

3 w2iYPed viYPed 6 52teYZ[Y RteY vteYZ[Y RteY 6 2_td[[dit v_td[[dit 7x


3 y2iYPed ? 5

;
;
zC_dZ
|_dZ p_dZ zC[ZhX
6
? 5:'7p[ZhX 7
{
}_dZ
{

6 2teYZ[Y RteY W]^ ? QR a viYPed \ ? ~teYZ[Y RteY 6 2_td[[dit W]^ ? QR a viYPed \


? ~_td[[dit 

Peso della platea, scomponibile in componente perpendicolare allopera u^Od 3 u^ 1op}_ ,


ribaltante, con braccio di leva S^Od 3 QR e una parallela u^OX 3 u^ 0T1}_ , stabilizzante, con

braccio di leva S^OX 3 ]^ 6 ]_N


M
;

134

M
;

M
;

Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3

5rhit 6 QR 7

287

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
u_N 3 52iYPed viYPed 6 2ZtYc^tcYe[d vZtYc^tcYe[d 7

3 w2iYPed viYPed 6 52teYZ[Y RteY vteYZ[Y RteY 6 2_td[[dit v_td[[dit 7x


3 y2iYPed ? 5

;
;
zC[Z
|_dZ p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{

6 2teYZ[Y RteY W]_N ? !_NOP 6 ]_N ? QR a viYPed \ ? ~teYZ[Y RteY

6 2_td[[dit W]_N ? !_NOP 6 ]_N ? QR a viYPed \ ? ~_td[[dit 

Peso della controbriglia, comprendente anche la fondazione, scomponibile in componente

perpendicolare allopera u_NOd 3 u_N 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOd 3
M
;

5!_NOP 6 QR 7 e una parallela u_NOX 3 u_N 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOX 3

] .
; _N
M

135

u4M 3 24 ]N !E , peso dellacqua sulla gaveta della briglia, scomponibile in componente

perpendicolare allopera u4Md 3 u4M 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4MOd 3

!
; E
M

6 !NOP 6 QR e una parallela u4MOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva

S4MOX 3 ]N 6 ]^ 6 ]_N :<=


M
;

u4; 3 24 ]^ !X , peso dellacqua sulla platea, scomponibile in componente perpendicolare

allopera u4;Od 3 u4 1op}_ , ribaltante, con braccio di leva S4;Od 3 !X 6 QR e una parallela
M
;

u4;OX 3 u4 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4;OX 3 ]^ 6 ]_N


M
;

u4V 3 24 ]_N !E , peso dellacqua sulla gaveta della controbriglia, scomponibile in componente

perpendicolare allopera u4Vd 3 u4V 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4VOd 3

!
; E
M

6 !_NOP 6 QR e una parallela u4VOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva

S4VOX 3 ]_N :<@


M
;

Si ha pertanto, ai fini delle verifiche di stabilit, che:


fO"_dZZtcYe[d

3 aL4V 2;O"RhX a L4` 2;O"RhX 6 L[MOX 2;ORhX a L[;OX 2;O"RhX 6 uNOX 2MORhX
6 u^OX 2MORhX 6 u_NOX 2MORhX

6 u4MOX 2;ORhX 6u4;OX 2;ORhX 6u4VOX 2;ORhX


135

JBfg'K

Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !0SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3

5rshit 6 QR 7
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
137
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
M
;

136

288

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
rO"_dZZtcYe[d

O"[hNtithe[Y

3 6L4M 2;O"RhX 6 L4; 2;O"RhX 6 L[MOd 2;O"RhX a L[;Od 2;O"RhX a uNOd 2MORhX
6 u^Od 2MO"RhX a u_NOd 2MORhX a u4MOd 2;ORhX 6 u4;Od 2;O"RhX
a u4VOd 2;ORhX a L4D 2;ORhX a L4j 2;ORhX

JBfg'K

3 6L[MOX S[MOX 2;ORhX 6 L[;Od S[;Od 2;ORhX 6 uNOX SNOX 2MORhX 6uNOd SNOd 2MORhX
6 u^OX S^OX 2MORhX

6 u_NOX S_NOX 2MORhX 6 u_NOd S_NOd 2MORhX 6 u4MOX S4MOX 2;ORhX

6 u4MOd S4MOd 2;ORhX 6 u4;OX S4;OX 2;ORhX 6 u4VOX S4VOX 2;ORhX


6 u4VOd S4VOd 2;ORhX 6 L4D S4D 2;ORhX 6 L4j S4j 2;ORhX

JBf'g'K

OZtNhi[he[Y 3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 L[MOd S[MOd 2;O"RhX 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX 6 u^Od S^Od 2MO"RhX
6 u4;Od S4;Od 2;O"RhX

fO_h^h_t[ ^dZ[eh[Y

JBf'g'K

3 aL4V 2;ORhX a L4` 2;ORhX 6 L[MOX 2;O"RhX a L[;OX 2;ORhX 6 uNOX 2MO"RhX
6 u4MOX 2;O"RhX

O"[hNtithe[YO_h^ ^dZ[

JBfg'K

3 6L[MOX S[MOX 2;ORhX 6 L[;Od S[;Od 2;ORhX

6 uNOX SNOX 2MORhX 6uNOd SNOd 2MORhX 6u4MOX S4MOX 2;ORhX 6 u4MOd S4MOd 2;ORhX
6 L4j S4j 2;ORhX

OZtNhi[he[YO_h^ ^dZ[

JBf'g'K

3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 L[MOd S[MOd 2;O"RhX 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX

Si precisa che per il calcolo della capacit portante si ha:

JBf'g'K

L4V 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \5]N 7, spinta idrostatica sulla fondazione della briglia perpendicolare
rispetto ad essa. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 7. Si
M
;

ha che: QROXYZ[ 3 QR ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di


ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.

L4` 3 24 wW!E 6 !NOPOXYZ[ 6 QROXYZ[ a !X a QROXYZ[ \ 6 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6 QROXYZ[ a !X a


M
;

QROXYZ[ 7 ? ]N g5]N 6 ]^ 6 ]_N 7x ? ]N , spinta idrostatica sulla fondazione della briglia, platea e

fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo braccio

di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4` 3 5]N 7Si ha che: !NOPOXYZ[ 3 !RNOP ? 0T1UN .
;

289

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di ciottolame, in particolare per
quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.
Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,
coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:
bcde[Y 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6QROXYZ[ \

JBfg'; K

bXhiiY 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \ 6 24 wW!E 6 !NOPOXYZ[ a !X \ ? ]N g5]N 6 ]^ 6 ]_N 7x

L4j 3 24 W!X 6 QR \W!X 6 QROXYZ[ \,


M
;

JBfg'; K

spinta idrostatica sul paramento di valle della briglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4j 3 5QR 7.
M
V

L[; 3 kE 52" a 24 7QR; e S[;Od 3 QR


M
;

Inoltre si ha che:

S[MOX 3 ]N ; SNOX 3 S4MOX 3 ]N


M

M
V

Verifiche di stabilit dopo dellinterrimento: in questo caso viene considerata la situazione in


cui linvaso di monte sia riempito di materiale dalveo trascinato dalle piene. Si considerano le
sovrappressioni neutre dovute allaccumulo di acqua negli interstizi, considerando le
condizioni drenate. Lo schema di calcolo prevede quindi che sulla briglia coesistano sia la
spinta dovuta alle terre che la spinta dovuta allacqua. Questa situazione rappresenta la
condizione pi gravosa in termini di spinte. Anche in questo caso si considerano:
!La spinte dellacqua sul paramento di monte fino al livello di fondazione compreso
!Le spinte dellacqua sul paramento di valle della controbriglia e al di sotto della fondazione e
della platea dellopera
!I pesi della briglia, della platea e della controbriglia, dellacqua sulla platea
!La spinta attiva del terreno a monte della briglia e la spinta a riposo del terreno a valle della
controbriglia.
Per tale verifica si assume che il terreno a monte dellopera arrivi fino allaltezza della gaveta.
Mantenendo la simbologia adottata precedentemente le spinte agenti risultano:

290

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
L4M 3 24 !E 5!NOP 6 QR 7, spinta idrostatica sul paramento di monte della briglia perpendicolare

rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica al
ribaltamento, risulta: S4M 3 5!NOP 6 QR 7. 138
M
;

L4; 3 24 0T1UN 5!NOP 6 QR 7; ,


M
;

spinta idrostatica sul paramento di monte della briglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4; 3 5!NOP 6 QR 7. 139
M
V

L4V 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \5]N 6 ]^ 6 ]_N 7,

spinta idrostatica sulla fondazione della briglia,

platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo

braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7. Si ha che:
M
;

QROXYZ[ 3 QR ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di ciottolame,

in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.

L4` 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6 QROXYZ[ a !X a QROXYZ[ \5]N 6 ]^ 6 ]_N 7,


M
;

spinta idrostatica sulla

fondazione della briglia, platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli
elementi sopradetti. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4` 3 5]N 6
;
V

]^ 6 ]_N 7. Si ha che: !NOPOXYZ[ 3 !RNOP ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato

dalla presenza di ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del
75%.

Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,
coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:
bcde[Y 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6QROXYZ[ \

L4D 3 24 !E 5!_NOP 6 QR 7,

bXhiiY 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \

JBfg'; K

JBfg'; K

spinta idrostatica sul paramento di valle della controbriglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la

verifica al ribaltamento, risulta: S4D 3 5!_NOP 6 QR 7. 140


M
;

138
139

M
V

Tale spinta nulla se si effettua la verifica presso le ali


M
Se si effettua la verifica presso le ali: L4; 3 24 W!NOP 6 !E 6 QR \W!NOPOXYZ[ 6 !E 6 QROXYZ[ \, S4; 3

5!NOP 6 !E 6 QR 7.

291

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
L4j 3 24 0T1U_N 5!_NOP 6 QR 7; , spinta idrostatica sul paramento di valle della controbriglia
M
;

perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la

verifica al ribaltamento, risulta: S4j 3 5!_NOP 6 QR 7. 141


M
V

L[M 3 ksh 52s" a 24 7!NOP ; ( Ls[M 3 kh 52s" a 24 7!NOP ? QR ( Lss[M 3 kh 52" a 24 7QR ,spinta,
M
;

scomposta nelle sue componenti parziali, del terreno a monte della briglia. Si considerano due

differenti strati, uno costituito dal terreno su cui si fonda lopera e laltro costituito dal terreno
dellinterrimento, i cui parametri risultano s e !. Tale spinta risulta inclinata di +!i rispetto

alla perpendicolare al paramento verticale, essendo l 3

m n
;

, con !i angolo di attrito dello

strato di terreno considerato; ! rappresenta langolo di attrito terreno!paramento. Tale spinta

pu essere scomposta, in direzione perpendicolare allopera: L[MOdOt 3 L[MOt 0T1lt , con braccio

di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S[MOd 3 !NOP 6 QR ( Ss[MOd 3 QR ( Sss[MOd 3 QR ;


M

M
V

e in direzione parallela: L[MOXOt 3 L[MOt 1oplt , rivolta verso il basso, con braccio di leva, per la

verifica ribaltamento, pari a S[MOXOt 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7. Risulta, ai fini della verifica a
ribaltamento, L[MOdOt come ribaltante e L[MOXOt come stabilizzante. 142 A favore di sicurezza non
si considera il contributo dato dalla coesione. Simmagina inoltre che il materiale trasportato

sia della stessa natura di quello sul fondo dellalveo prima dellinterrimento, pertanto non
occorre considerare delle stratificazioni del terreno.

L[; 3 kE 52" a 24 7W!_NOP 6 QR \ , spinta del terreno a valle della controbriglia, inclinata di !!
;

M
;

rispetto alla perpendicolare al paramento verticale143. Tale spinta pu essere scomposta, in

direzione perpendicolare allopera: L[;Od 3 L[; 0T1l , con braccio di leva, per la verifica al

ribaltamento, risulta: S[;Od 3 5!_NOP 6 QR 7; e in direzione parallela: L[;OX 3 L[; 1opl, rivolta
M
V

verso lalto, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a S[;OX 3 ,- Risulta, ai fini

della verifica a ribaltamento, L[MOd come stabilizzante e L[MOX come ribaltante. A favore di
sicurezza non si considera il contributo dato dalla coesione.

140

Tale spinta nulla se si effettua la verifica presso le ali. Qualora non sia presente la controbriglia,
M
risulta: L4D 3 24 !E QR e : S4D 3 QR -

141

M
V

Se si effettua la verifica presso le ali: L4j 3 24 W!_NOP 6 !E 6 QR 7\W!_NOPOXYZ[ 6 !E 6 QROXYZ[ \, S4j 3


M
;

5!NOP 6 !E 6 QR 7. Se non presente la controbriglia si ha: L4j 3 24 0T1qQR ; ; S4j 3 QR .

142

Se si effettua la verifica presso le ali: L[M 3 ksh 52s" a 24 7rhit ; ( Ls[M 3 kh 52s" a 24 7rhit ? QR ( Lss[M 3
M

;
M

;
k 52 a 24 7QR , ; S[MOd 3 rhit 6 QR ( Ss[MOd 3 QR ( Sss[MOd 3 QR - I bracci di leva per la componente
; h "
V
;
V
verticale della forza restano invariati.
;
M
M
143
Se si effettua la verifica presso le ali: L[; 3 kE 52" a 24 7Wrshit 6 QR \ O S[;Od 3 5rshit 6 QR 7; , Se non
M

presente la controbriglia si ha: L[; 3 kE 52" a 24 7QR; e S[;Od 3 QR


M
;

292

M
V

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
uN 3 52iYPed viYPed 6 2ZtYc^tcYe[d vZtYc^tcYe[d 7

3 w2iYPed viYPed 6 52teYZ[Y RteY vteYZ[Y RteY 6 2_td[[dit v_td[[dit 7x


3 y2iYPed ? 5

;
;
zC[Z
|[Z p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{

6 2teYZ[Y RteY W]N ? !NOP 6 ]N ? QR a viYPed \ ? ~teYZ[Y RteY

6 2_td[[dit W]N ? !NOP 6 ]R ? QR a viYPed \ ? ~_td[[dit 

Peso della briglia, comprendente anche la fondazione, scomponibile in una componente

perpendicolare allopera uNOd 3 uN 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva SNOd 3

M
;

5!NOP 6 QR 7 e una parallela uNOX 3 uN 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva SNOX 3 ]N 6

]^ 6 ]_N .

M
;

144

u^ 3 52iYPed viYPed 6 2ZtYc^tcYe[d vZtYc^tcYe[d 7

3 w2iYPed viYPed 6 52teYZ[Y RteY vteYZ[Y RteY 6 2_td[[dit v_td[[dit 7x


3 y2iYPed ? 5

;
;
zC_dZ
|_dZ p_dZ zC[ZhX
6
? 5:'7p[ZhX 7
{
}_dZ
{

6 2teYZ[Y RteY W]^ ? QR a viYPed \ ? ~teYZ[Y RteY 6 2_td[[dit W]^ ? QR a viYPed \


? ~_td[[dit 

Peso della platea, scomponibile in componente perpendicolare allopera u^Od 3 u^ 1op}_ ,


ribaltante, con braccio di leva S^Od 3 QR e una parallela u^OX 3 u^ 0T1}_ , stabilizzante, con

braccio di leva S^OX 3 ]^ 6 ]_N


M
;

M
;

u_N 3 52iYPed viYPed 6 2ZtYc^tcYe[d vZtYc^tcYe[d 7

3 w2iYPed viYPed 6 52teYZ[Y RteY vteYZ[Y RteY 6 2_td[[dit v_td[[dit 7x


3 y2iYPed ? 5

;
;
zC[Z
|_dZ p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{

6 2teYZ[Y RteY W]_N ? !_NOP 6 ]_N ? QR a viYPed \ ? ~teYZ[Y RteY

6 2_td[[dit W]_N ? !_NOP 6 ]_N ? QR a viYPed \ ? ~_td[[dit 

Peso della controbriglia, comprendente anche la fondazione, scomponibile in componente

perpendicolare allopera u_NOd 3 u_N 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOd 3
144

M
;

Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3

5rhit 6 QR 7

293

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
M
;

5!_NOP 6 QR 7 e una parallela u_NOX 3 u_N 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOX 3

] .
; _N
M

145

u4M 3 24 ]N !E , peso dellacqua sulla gaveta della briglia, scomponibile in componente

perpendicolare allopera u4Md 3 u4M 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4MOd 3

!
; E
M

6 !NOP 6 QR e una parallela u4MOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva

S4MOX 3 ]N 6 ]^ 6 ]_N :{=


M
;

u4; 3 24 ]^ !X , peso dellacqua sulla platea, scomponibile in componente perpendicolare

allopera u4;Od 3 u4 1op}_ , ribaltante, con braccio di leva S4;Od 3 !X 6 QR e una parallela
M
;

u4;OX 3 u4 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4;OX 3 ]^ 6 ]_N


M
;

u4V 3 24 ]_N !E , peso dellacqua sulla gaveta della controbriglia, scomponibile in componente

perpendicolare allopera u4Vd 3 u4V 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4VOd 3

!
; E
M

6 !_NOP 6 QR e una parallela u4VOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva

S4VOX 3 ]_N :{@


M
;

Si ha pertanto, ai fini delle verifiche di stabilit, che:


fO"_dZZtcYe[d

3 aL4V 2;O"RhX a L4` 2;O"RhX 6 2;ORhX L[MOXOt a L[;OX 2;O"RhX


6 uNOX 2MORhX 6 u^OX 2MORhX 6 u_NOX 2MORhX 6 u4MOX 2;ORhX

rO"_dZZtcYe[d

6 u4;OX 2;ORhX 6u4VOX 2;ORhX

JBfg'K

3 6L4M 2;O"RhX 6 L4; 2;O"RhX 6 2;O"RhX L[MOdOt a L[;Od 2;O"RhX


a uNOd 2MORhX 6 u^Od 2MO"RhX a u_NOd 2MORhX a u4MOd 2;ORhX
6 u4;Od 2;O"RhX a u4VOd 2;ORhX a L4D 2;ORhX a L4j 2;ORhX

145

Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !0SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3

5rshit 6 QR 7
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
147
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
M
;

JBfg'K

146

294

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
O"[hNtithe[Y

3 62;ORhX L[MOXOt S[MOXOt 6 L[;Od S[;Od 2;ORhX 6 uNOX SNOX 2MORhX


6 uNOd SNOd 2MORhX 6 u^OX S^OX 2MORhX 6 u_NOX S_NOX 2MORhX

6 u_NOd S_NOd 2MORhX 6 u4MOX S4MOX 2;ORhX 6 u4MOd S4MOd 2;ORhX

6 u4;OX S4;OX 2;ORhX 6 u4VOX S4MOX 2;ORhX 6 u4VOd S4MOd 2;ORhX


6 L4D S4D 2;ORhX 6 L4j S4j 2;ORhX

JBf'g'K

OZtNhi[he[Y 3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 2;O"RhX L[MOdOt S[MOdOt 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX 6 u^Od S^Od 2MO"RhX
6 u4;Od S4;Od 2;ORhX

fO_h^h_t[ ^dZ[eh[Y

JBf'g'K

3 aL4V 2;ORhX a L4` 2;ORhX 6 2;O"RhX L[MOXOt a L[;OX 2;ORhX


6 uNOX 2MO"RhX 6 u4MOX 2;O"RhX

O"[hNtithe[YO_h^ ^dZ[

JBfg'K

3 62;ORhX L[MOXOt S[MOXOt 6 L[;Od S[;Od 2;ORhX

6 uNOX SNOX 2MORhX 6uNOd SNOd 2MORhX 6u4MOX S4MOX 2;ORhX 6 u4MOd S4MOd 2;ORhX
6 L4j S4j 2;ORhX

OZtNhi[he[YO_h^ ^dZ[

JBf'g'K

3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 2;O"RhX L[MOdOt S[MOdOt 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX

Si precisa che per il calcolo della capacit portante si ha:

JBf'g'K

L4V 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \5]N 7, spinta idrostatica sulla fondazione della briglia perpendicolare
rispetto ad essa. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 7. Si
M
;

ha che: QROXYZ[ 3 QR ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di


ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.

L4` 3 24 wW!E 6 !NOPOXYZ[ 6 QROXYZ[ a !X a QROXYZ[ \ 6 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6 QROXYZ[ a !X a


M
;

Q/Oo?]Sg5]S6]6]0S7?]S, spinta idrostatica sulla fondazione della briglia, platea e


fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo braccio

di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta:

295

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
S4` 3

? W) )OO O ) O \?

W) )OO O ) O \W) )OO O ) O \?

]&

? &S

? W) )OO O ) O \?
?

W) )OO O ) O \W) )OO O ) O \?

Si

ha che: !NOPOXYZ[ 3 !RNOP ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di
ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.

Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,
coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:

bcde[Y 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6QROXYZ[ \

bXhiiY 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \ 6 24 wW!E 6 !NOPOXYZ[ a !X \ ? ]N g5]N 6 ]^ 6 ]_N 7x

L4j 3 24 W!X 6 QR \W!X 6 QROXYZ[ \,


M
;

spinta idrostatica sul paramento di valle della briglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4j 3 5QR 7.
M
V

L[; 3 kE 52" a 24 7QR; e S[;Od 3 QR


M
;

Inoltre si ha che:

S[MOXOt 3 ]N ; SNOX 3 S4MOX 3 ]N


M

M
V

Verifiche di sollevamento: in accordo con il 6.2.3.2 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme
Tecniche per le Costruzioni, Per la stabilit al sollevamento deve risultare che il valore di
progetto dellazione in stabilizzante Vinst,d, combinazione di azioni permanenti (Ginst,d) e
variabili (Qinst,d), sia non maggiore della combinazione dei valori di progetto delle azioni
stabilizzanti (Gstb,d) e delle resistenze (Rd):
Vinst,d !"Gstb,d + Rd
dove Vinst,d = Ginst,d + Qinst,d
Per le verifiche di stabilit al sollevamento, i relativi coefficienti parziali sulle azioni sono
indicati nella Tab. 6.2.III. Tali coefficienti devono essere combinati in modo opportuno con
quelli relativi ai parametri geotecnici (M2). I coefficienti cui viene fatto riferimento sono i
coefficienti UPL (Uplift), che comportano la perdita di equilibrio della struttura o del terreno a
causa della sottospinta idraulica (galleggiamento di strutture interrate o sollevamento del
fronte scavo).
296

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

#G1
(permanenti)

!G2

favorevole

0.9

sfavorevole

1.1

favorevole

(permanenti
non

sfavorevole

strutturali)

favorevole
sfavorevole

!Qi
(variabili)

0.9
1.1
0.0
1.5

Tabella 32: Coefficienti parziali delle azioni (UPL) (tratta dalla Tabella 6.2.III D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche
per le Costruzioni). I carichi permanenti non strutturali sono considerati compiutamente definiti, pertanto si sono
adottati gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti. (tra parentesi sono indicati i carichi cui tali coefficienti
vanno applicati)

Nel caso in esame, sia per il caso prima che dopo linterrimento, si ha che:

#$%&

!"#$%&

' ()*+ ,-./#0%1 ( )*2 ,-./#0%1 ( )$./1 ,-./#0%1 33333333456789

' (,-./0%1 3: )$;/1/! ( 3 <&/1 ,-;/0%1 ( 3 <=/1 ,-;/0%1 ( 3 <>&/1 ,-;/0%1 ( <*;/1 ,-./0%1
( <*./1 ,-./0%1 ( <*+/1 ,-./0%1 33333333456789

Occorre, relativamente a tutte le verifiche statiche sopra viste, effettuare una precisazione
inerente al peso specifico dellacqua

w.

Non infatti sempre possibile considerare il peso

specifico dellacqua pura, in quanto un parametro essenziale risulta proprio leventuale


trasporto solido di materiali litoidi, la cui presenza incrementa il peso specifico del fluido che
impatta sullopera. I materiali possono essere mobilitati in due modi: dalla corrente (sul fondo
e in sospensione) con loe sabbie, i limi, le argille; dai versanti verso lalveo o dallalveo stesso
configurandosi con una massa detritica e fangosa (debris flow), con esiti talvolta disastrosi per
elevata velocit ed impatti. La mobilitazione e il deflusso di una grande massa detritica fluida
avviene per lesistenza di uno stato precario di stabilit della massa e appropriate pendenza
del versante e dellalveo. I materiali sono ricavati da versanti erodibili, con ammassi instabili, o
lalveo stesso se presenti precedenti depositi di frane o colate. I modi di mobilitazione del
materiale riguardano quindi o un ammasso instabile su un pendio o il collasso di uno
sbarramento naturale o artificiale.

5.3.2 Input ed output del programma

Nel secondo foglio di calcolo del software realizzato con Excel per il dimensionamento delle briglie
di consolidamento, possibile, mediante linserimento dei parametri geotecnici del sito,
effettuare le verifiche statiche di stabilit esterna, ad eccezione della verifica di stabilit globale
297

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
del complesso opera"terreno, che meglio pu essere effettuata utilizzando software che si
avvalgono di metodi di calcolo numerici agli elementi o differenze finite. Tali verifiche sono
effettuate nei casi prima e dopo linterrimento.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Parametri geotecnici del sito: peso specifico [kN/m3], angolo di resistenza al taglio [],
coesione [kPa] del letto dellalveo utile sia per le verifiche prima edopolinterrimento; peso
specifico [kN/m3], angolo di resistenza al taglio [], coesione [kPa] dello strato interrito per le
verifiche ad interrimento avvenuto. Linclinazione del letto nota, assunta pari alla pendenza
iniziale, mentre quella dello strato interrito pari alla pendenza di compensazione.
Peso specifico dellacqua [kN/m3]: la possibilit di lasciare come input tale dato risulta in
ottica di permettere al progettista di considerare sia la presenza di materiale solido, che rende
lacqua torbida, sia leventualit di debris flow, che pu, in prima battuta, essere studiato con
la teoria del moto dei fluidi. Applicando un peso specifico pari a quello caratteristico della
colata, si pu verificare il fattore di sicurezza cui pu giungere lopera in caso di debris flow.

Gli output forniti sono:


Valori del peso proprio, della spinta attiva, della spinta e della sottospinta idrostatica, della
spinta a riposo a valle: in condizioni drenate, scomposte nelle componenti normali e paralleli
allopera, con i rispettivi bracci di leva.
Fattore di sicurezza e verifica di scorrimento con lApproccio 2 (A1+M1+R3) in condizioni
drenate. Linserimento del fattore di sicurezza permette al progettista di vedere la bont
dellopera da realizzare e delleffettivo grado di sicurezza. Qualora la verifica non venga
soddisfatta, compare la prescrizione prevedere ancoraggi, che pu essere una valida
alternativa qualora non sia possibile variare la geometria della struttura. Gli ancoraggi possono
essere dimensionati nel Foglio 5 del programma.
Fattore di sicurezza e verifica di capacit portante con lApproccio 2 (A1+M1+R3) a breve o
lungo termine. Come gi specificato la verifica in condizioni drenate e, come espresso nel
5.3.1, per la sola briglia, considerando quindi le differenti inclinazioni delle opere accessorie.
Per lesecuzione di tale verifica sono state ricalcolate le forze agenti nel solo corpo briglia e,
per valutarne il punto di applicazione calcolare la base ridotta, i momenti stabilizzanti e
ribaltanti rispetto al punto pi a valle della fondazione della briglia stessa. Si ricorda che, come
specificato nel paragrafo di trattazione teorica, qualora la risultante delle azioni cada al di fuori
della base stessa, e di conseguenza la verifica di ribaltamento non risulta soddisfatta, si assume
un fattore di sicurezza pari a 0.
298

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Fattore di sicurezza e verifica a ribaltamento con coefficienti parziali delle azioni EQU e per i
parametri del terreno M2, in condizioni drenate. Per leffettuazione di tale verifica sono stati
individuati i bracci di leva delle singole forze. Linserimento del fattore di sicurezza risulta
significativo qualora il progettista non ritenga il valore dei dati geotecnici inseriti
sufficientemente affidabili e intenda raggiungere un fattore di sicurezza pi elevato di quello
unitario, non essendo specificato da normativa un valore univoco. Si considera, a favore di
sicurezza, F.S.lim=1.1 e non il fattore unitario.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.

299

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

300

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

5.4 Lanalisi sismica di stabilit esterna


5.4.1 Trattazione teorica

Per effettuare lanalisi sismica di stabilit esterna, non essendo presente una normativa specifica
in materia di briglie in legname e pietrame, si schematizzata la struttura come una sorta di
opera intermedia tra le opere di ritenuta fluviale, quali dighe e traverse, e le palificate di sostegno.
Pertanto la verifica sismica di stabilit esterna di una briglia condotta in accordo con le
prescrizioni dellEurocodice 8 Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture, con
particolare riferimento alla Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici,
avvalendosi dellanalisi pseudo statica.
Non si invece fatto riferimento al Decreto del Ministro dei LL.PP. del 24 marzo 1982: Norme
tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di sbarramento, dal momento che in
tale decreto viene fatto riferimento al grado di sismicit definito nel decreto ministeriale 3 marzo
1975 relativo alle Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, quindi non conforme con
lattuale zonazione sismica.
Sarebbe tuttavia presente una Proposta di aggiornamento delle Norme tecniche per la
progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse), testo coordinato
NTC 2008 a cura dellUfficio Strutture e Geotecnica, datato 18 Dicembre 2009. Tale proposta, al
paragrafo C.7.7.3 Azioni inerziali dellacqua contenuta nel serbatoio, presenta infatti una
formula aggiornata e corretta per la valutazione della distribuzione delle pressioni orizzontali sul
paramento di monte, pari a:

? ' @ABCD

Dove:

a= accelerazione orizzontale massima al sito [m/s2].


!= massa per unit di volume dellacqua [kg/m3]
y0= differenza tra la quota dellacqua presente nella combinazione sismica e la quota del punto
pi depresso dellalveo naturale al piede del paramento [m].
B'

C
C
C
BE C
G HF I J ( K HL I JM
CD
CD
CD
F CD

Dove:
y= differenza tra la quota dellacqua presente nella combinazione sismica e la quota del punto
generico del paramento cui associata la pressione p.

301

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
cm="0.0073 +0.7412, in cui

langolo dinclinazione del paramento rispetto alla verticale

espresso in gradi sessagesimali. Per N O PQR si assumer cm=0.3. Si introduce un valor medio

qualora i tratti abbiano inclinazione variabile, e per zone a inclinazione negativa si introduce un
valore cm=0.74.
Tuttavia, essendo tale formulazione valida per corpo diga rigido, e non essendo ancora stata
approvata tale proposta di aggiornamento, risultata poco applicabile, a favore dellutilizzo della

formula di Westergaard (1933) relativa alla spinta idrodinamica esercitata dallacqua libera, a
seguito specificata.
Come per la palificata si pertanto utilizzata lanalisi pseudo statica, che rappresenta lazione
sismica come uninsieme di forze statiche equivalenti orizzontali e verticali, pari al prodotto delle
forze di gravit per, rispettivamente, i coefficienti sismici kh e kv, cos come definito nel capitolo
4.2.1 della presente.
La verifica sismica viene condotta considerando la condizione pi gravosa, per lincremento di
spinta attiva, ovvero dopo linterrimento, considerando sia lazione sismica verso lalto che verso il
basso.

In riferimento a quanto detto le azioni sismiche equivalenti da considerare si configurano


quindi come:
Azione sismica orizzontale proporzionale al peso della briglia khWbriglia agente nel
baricentro del corpo briglia, scomponibile in una componente normale alla base

dellopera 5S <&T!UV!% WXYN e una parallela 5S <&T!UV!% BZWN.

Azione sismica verticale (nella configurazione verso lalto e verso il basso)

proporzionale al peso della briglia [kvWbriglia agente nel baricentro della briglia,
scomponibile in una componente normale alla base dellopera 351 <&T!UV!% BZWN e una

parallela 51 <&T!UV!% WXYN.

Azione sismica orizzontale proporzionale al peso della paltea khWplatea agente nel
baricentro della platea, scomponibile in una componente normale alla base dellopera

5S <=V%$\% WXYN e una parallela 5S <=V%$\% BZWN.

Azione sismica verticale (nella configurazione verso lalto e verso il basso)

proporzionale al peso della platea [kvWplatea agente nel baricentro della platea,
scomponibile in una componente normale alla base dellopera 351 <=V%$\% BZWN e una

parallela 51 <=V%$\% WXYN.

302

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

Azione sismica orizzontale proporzionale al peso della controbriglia khWcontrobriglia


agente nel baricentro del corpo della controbriglia, scomponibile in una componente
normale

alla

base

5S <>]"$T]&T!UV!% BZWN.

dellopera

5S <>]"$T]&T!UV!% WXYN

una

parallela

Azione sismica verticale (nella configurazione verso lalto e verso il basso)

proporzionale al peso della controbriglia [kvWcontrobriglia agente nel baricentro della

controbriglia, scomponibile in una componente normale alla base dellopera

351 <&T!UV!% BZWN e una parallela 51 <>]"$T]&T!UV!% WXYN.

Azione sismica orizzontale proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della briglia
khWw1 agente nel baricentro della porzione dacqua sopra la gaveta, scomponibile in

una componente normale alla base dellopera 5S <*; WXYN e una parallela

5S <*; BZWN.

Azione sismica verticale (nella configurazione verso lalto e verso il basso)

proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della briglia [kvWw2 agente nel
baricentro della porzione dacqua sopra la gaveta, scomponibile in una componente

normale alla base dellopera 351 <*. BZWN e una parallela 51 <*. WXYN.

Azione sismica orizzontale proporzionale al peso dellacqua sopra la platea khWw2


agente nel baricentro della porzione dacqua soprastante la platea, scomponibile in

una componente normale alla base dellopera 5S <*. WXYN e una parallela

5S <*. BZWN.

Azione sismica verticale (nella configurazione verso lalto e verso il basso)

proporzionale al peso dellacqua sopra la platea [kvWw2 agente nel baricentro della

porzione dacqua soprastante la platea, scomponibile in una componente normale alla

base dellopera 351 <*. BZWN e una parallela 51 <*. WXYN.

Azione sismica orizzontale proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della


controbriglia khWw3 agente nel baricentro della porzione dacqua sopra la gaveta,
scomponibile in una componente normale alla base dellopera 5S <*+ WXYN e una

parallela 5S <*+ BZWN.

Azione sismica verticale (nella configurazione verso lalto e verso il basso)

proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della controbriglia [kvWw3 agente nel
303

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

baricentro della porzione dacqua sopra la gaveta, scomponibile in una componente

normale alla base dellopera 351 <*+ BZWN e una parallela 51 <*+ WXYN.

Tali forze inerziali pseudostatiche, scomposte in componente orizzontale e verticale


presentano gli stessi bracci di leva delle corrispondenti forze peso. Tuttavia, qualora
lopera presenti una contropendenza verso monte, come nel caso della briglia (e della
forza Ww1) e della controbriglia (e conseguentemente della forza Ww3) le forze inerziali
khWi risultano stabilizzanti nella componente normale allopera e ribaltanti in quella
parallela, mentre le forze inerziali kvWi, nelle sue componenti normale e parallela
allopera, risultano sempre ribaltanti per sisma rivolto verso lalto e stabilizzanti nel caso
opposto. Quando invece lopera presenta una pendenza verso valle, come nel caso della
platea (e conseguentemente della forza Ww2) le forze inerziali khWi risultano ribaltanti sia
nella componente normale allopera sia in quella parallela, mentre le forze inerziali kvWi,
presenta componente orizzontale stabilizzante e verticale ribaltante per sisma rivolto
verso lalto e componente orizzontale ribaltante e verticale stabilizzante per sisma rivolto
verso il basso.

Figura 85: Rappresentazione delle componenti delle forze pseudostatiche per accelerazione sismica verso lalto

304

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

Figura 86: Rappresentazione delle componenti delle forze pseudostatiche per accelerazione sismica verso il basso.

Incremento dinamico della spinta attiva del terreno St1E agente a met di ogni strato
di terreno a monte della briglia.
Azione dinamica della spinta dellacqua Swd, considerando la condizione di
permeabilit del terreno elevata (k>5*10"4 m/s), in cui gli effetti indotti dallazione
sismica del terreno e nellacqua interstiziale devono considerarsi disaccoppiate. In tal
caso occorre sommare alla pressione idrostatica dovuta allacqua interstiziale una
distribuzione di pressioni idrodinamiche il cui punto di applicazione pari al 60%
dellaltezza dello strato saturo, calcolata a partire dal tetto di tale strato.
Non si considera invece un incremento dinamico della spinta passiva del terreno St2E dal
momento che, come specificato nel caso statico, non possibile garantire la
mobilitazione della spinta passiva.
Vengono ora analizzate singolarmente le azioni sismiche sopracitate, individuando per
ciascuna la metodologia di calcolo, in accordo con lAppendice E della Parte 5:
Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici dellEurocodice 8 Indicazioni
progettuali per la resistenza sismica delle strutture.

Incremento di spinta attiva

St1E: essa si ricava mediante: ^)$;_ ' )$;_ I )$; , dove

St1 la spinta calcolata in condizioni statiche mentre SAE la spinta in condizioni

dinamiche. Mentre per la spinta in condizioni statiche valgono le regole precisate nel
5.3.1 della presente, si assume che "SAE sia applicata a met strato. Il calcolo della
305

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

spinta SaE, agente con inclinazione +! rispetto alla perpendicolare al paramento sub"
verticale dellopera, viene effettuato in maniera similare al calcolo della spinta in
condizioni statiche St1, in cui per risulta che le tensioni limite attive sono pari a:
` a $;/_ ' ` a 1D bc_ d eL I 51 f in caso di accelerazione sismica verso lalto

` a $;/_ ' ` a 1D bc_ d eL ( 51 f in caso di accelerazione sismica verso il basso

Il coefficiente di spinta del terreno ["] pu essere calcolato mediante lequazione proposta da
Mononobe e Okabe, come esplicitato nel 4.2.1, utilizzando g ' @hBije
caso di terreno permeabile, con ,r '

st
u

kl

op

kmkn ;[oq

f , ovvero nel

, ovvero il peso specifico secco.

In particolare, facendo riferimento alla nomenclatura utilizzata nel caso statico, si ha:

)$;_ ' bvc_ eL [ 51 fe,v# I ,* fw&/U . x )v$;_ ' bc_ eL [ 51 fe,v# I ,* fw&/U d y0 x )vv$; '
;
.

;
.

bc_ eL [ 51 fe,# I ,* fy0 , scomponendo la spinta sul paramento di monte della briglia nelle
.

sue componenti parziali.148 Come gi detto, nel caso dellinterrimento, si considerano due
differenti strati, uno costituito dal terreno su cui si fonda lopera e laltro costituito dal terreno
dellinterrimento. . Tale spinta pu essere scomposta, in direzione perpendicolare allopera:
)$;_/]/! ' )$;_/! BZWz! , con braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: {$;|/] '

w
. &/U

( y0 x {v$;/] ' y0 x3{vv$;/] ' y0 3; e in direzione parallela: )$;_/1/! ' )$;_/! WXYz! , rivolta
.

verso il basso, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a {$;|/1/! ' e}& ( }= (

}>& f. Risulta, ai fini della verifica a ribaltamento, )$;_/]/! come ribaltante e )$;_/1/! come
stabilizzante.

Spinta idrodinamica agente sul paramento di monte della briglia SwE1 e su quello di valle

della platea SwE2: Si assume che: )*_; '

~
5 , w
;. S * &/U
~

( wD ( y0 w&/U/1\T$ ( wD ( y0/1\T$ L,

essendo la pressione idrodinamica pari a: r!" ' 5S ,* w&/U/1\T$ ( wD ( y/1\T$ / e3)*_. '
~

5 , w
;. S * >&/U
~

( wD ( y0 w>&/U/1\T$ ( wD ( y0/1\T$

150

, essendo la pressione idrodinamica pari

a: r!" ' 5S ,* w1 ( y0/1\T$ Tali spinte sono calcolate utilizzando la teoria di Westergaard

(1933), che ipotizza una struttura di sostegno sufficientemente rigida a parete verticale, acqua
incomprimibile e pressioni idrodinamiche che aumentano con la radice quadrata della
148

Se si effettua la verifica presso le ali:3)$; ' bvc_ eL [ 51 fe,v# I ,* f%V! . x )v$; ' bc_ eL [ 51 fe,v# I
;
.

,@dyx)vviL'LFbL[5,WI,yF, ;3 {iL/Z'LF@(yx{viL/Z'LFyx3 {vviL/Z'LFy3 I bracci di

leva per la componente verticale della forza restano invariati.


149

Si ha che: y0/1\T$ ' y0 d BZWN& , w&/U/1\T$ ' w0&/U d BZWN& .

Qualora non sia presente la controbriglia, si ha: 3)*_. ' 5S ,* w1 ( y0 w1 ( y0/1\T$ . In questo caso
;.
zf,vert=zfcosw, mentre qualora fosse presente la controbriglia si avrebbe: zf,vert=zfcosacb; qualora ci fosse la
sola briglia sarebbe: zf,vert=zfcosab.

150

306

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
profondit dellacqua zw. Come la spinta idrostatica, anche quella idrodinamica agisce in
direzione perpendicolare allopera, ma, come precedentemente riportato, presenta punto di
applicazione ad unaltezza pari al 60% dellaltezza dello strato saturo, calcolata a partire dal
tetto di tale strato (ovvero dal pelo libero dellacqua); pertanto i bracci di leva risultano

rispettivamente:3{*|; ' Qew&/U ( wD ( y0 f, {*|. ' Qew. ( y0 f, Tale azione diretta, in

entrambi i casi da monte verso valle, pertanto risultano entrambe azioni ribaltanti.

La presenza di tali spinte idrodinamiche si riflette sulla distribuzione delle sottospinte


idrauliche agenti sullopera. Infatti le pressioni idrauliche massima e minima della distribuzione
trapezoidale delle sottospinte, dedotte a partire dai livelli idrici di monte e di valle, variano,
aumentando a monte e diminuendo a valle; si ha pertanto:

E]"$\ ' ,* w&/U/1\T$ ( wD ( y0/1\T$ ( 5S ,* w&/U/1\T$ ( wD ( y0/1\T$

1%VV\ ' ,* w1 ( y0/1\T$ I 5S ,* w1 ( y0/1\T$

Nel dettaglio, le sottospinte idrauliche, cos come denominate nellanalisi statica di stabilit
(5.3.1) risultano:

)*+ ' ,* w. ( y0/1\T$ I ,* 5S w1 ( y0/1\T$ }& ( }= ( }>&

)*2 ' ,* w&/U/1\T$ ( wD I w1

}& ( }= ( }&

( ,* 5S w&/U/1\T$ ( wD ( w1 ( y0/1\T$ ( y0/1\T$


F

rimanendo inalterati i bracci di leva:

{*+ '
{*2 '

}& ( }= ( }>&
F

F}& ( }= ( }>&

307

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

Figura 87: Spinte idrostatiche e dinamiche in caso di sisma per opera sommersa. Fonte: D. DAlberto: Tesi di dottorato.
Contributi al dimensionamento delle opere di sostegno in condizioni sismiche.

Figura 88: Forze agenti nel caso sismico. Si precisa che a monte, nel caso in esame, la quota della falda
parte al di sopra del terreno. Fonte: D. DAlberto: Tesi di dottorato. Contributi al dimensionamento delle
opere di sostegno in condizioni sismiche.

Come nel caso statico, considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di ciottolame, in
particolare per quanto riguarda la platea, la sottospinta idraulica viene ridotta del 75%.
Lanalisi sismica di stabilit esterna, condotta sia nella condizione di accelerazione sismica verso
lalto che verso il basso, prevede le stesse verifiche effettuate nel caso statico,pur considerando le
azioni nella combinazione SLU sismica, ovvero in assenza di coefficienti parziali, e in cui i
parametri geotecnici di calcolo sono quelli caratteristici. Si utilizza pertanto lApproccio 2, avente
coefficienti M1 e R3, precedentemente espressi. Si hanno quindi:

Verifica a scorrimento: come nel caso statico occorre che


! "# $%&'
) *+
! (#

Con, considerando le configurazioni di azione sismica verso lalto e verso il basso:

308

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
"# , -./0 - ./1 2 3 4 .567879 2 3 4 :.5;67879 - .5<78 2 3 =>78 2 3 =?78 2 3 =@>78 2 =/678
2 =/<78 2 =/078 A B8 =>78 A B8 =?78 A B8 =@78 A B8 =/678 A B8 =/<78
A B8 =/078 2 BC =>78 - BC =?78 2 BC =@>78 2 BC =/678 - BC =/<78
2 BC =/078 33333333DB"EFG

(# , 2./6 2 ./< 2 ./;6 2 4 .567H79 2 4 :.5;67H79 - .5<7H - 3 =>7H 2 3 =?7H - 3 =@>7H


- =/67H 2 =/<7H - =/07H I B8 =>7H A B8 =?7H I B8 =@>7H I B8 =/67H

A B8 =/<7H I B8 =/07H 2 BC =>7H 2 BC =?7H 2 BC =@>7H 2 BC =/67H 2 BC =/<7H


2 BC =/07H - ./J - ./K 2 ./;< 33333333DB"EFG

Per tale verifica la condizione peggiore risulta pertanto quella con azione sismica verso lalto.
gR risulta pari a 1.1

Verifica a capacit portante: occorre che:

Con:

LM9N ,

LM9N O P+
) *+
"#

Q S
* O P O "T O UT O VT O WT O &T O XT 2 Y S O "@ O U@ O V@ O W@ O &@ O Z@ O X@ 2 L S O "[
R
O U[ O V[ O W[ O &[ O Z[ O X[ 33333333DB"EF< G

Dove i coefficienti sono gli stessi valutati nella condizione statica, con lintroduzione dei
coefficienti z , zc, zq [!] per considerare gli effetti inerziali dovuti al sisma, calcolati come:

XT , X[ , Q -

\]

5^_`

$ab0J , X@ , Q - cbdRBC (Paolucci e Pecker, 1997)

La verifica viene condotta in condizioni drenate, ovvero le pi sfavorevoli.

In tale verifica non sempre noto a priori quale possa essere la condizione peggiorativa tra
accelerazione sismica verso lalto o verso il basso. Come nel caso statico, la verifica viene
condotta relativamente alla sola briglia.
Verifica a ribaltamento: occorre che:

ef
) gb .b
e+

Dove:
In caso di accelerazione sismica verso lalto

309

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
e#7h5i>9M9jjik5l

, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 3 =?78 W?78 2 3 =@>78 W>78 2 3 =@>7H W>7H 2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H

2 =/<78 W/<78 2 =/078 W/078 2 =/07H W/07H 2 3 B8 =?7H W?7H 2 B8 =/<7H W/<7H

2 BC =>78 W>78 2 BC =@>78 W@>78 2 BC =/678 W/678 2 BC =/078 W/078 2 ./J W/J
2 ./K W/K 33333333DB"FEFG

e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<

2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 3 =?7H W?7H 2 =/<7H W/<7H
2 B8 =>7H W>7H 2 B8 =>78 W>78 2 3 B8 =?78 W?78 2 3 B8 =@>7H W@>7H 2 3 B8 =@>78 W@>78
2 B8 =/67H W/67H 2 B8 =/678 W/678 2 B8 =/<78 W/<78 2 B8 =/07H W/07H

2 B8 =/078 W/078 2 3 BC =>7H W>7H 2 BC 3=?78 W?78 2 BC 3=?7H W?7H 2 BC =@>7H W@>7H
2 BC =/67H W/67H 2 BC =/<7H W/<7H 2 BC =/<78 W/<78
2 BC =/07H W/07H 33333333DB"FEFG

In caso di accelerazione sismica verso il basso

e#7h5i>9M9jjik5l

, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 3 =?78 W?78 2 3 =@>78 W>78 2 3 =Y>7H W>7H 2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H

2 =/<78 W/<78 2 =/078 W/078 2 =/07H W/07H 2 B8 =>7H W>7H 2 B8 =>78 W>78
2 3 B8 =?78 W?78 2 3 B8 =@>7H W@>7H 2 3 B8 =@>78 W@>78 2 B8 =/67H W/67H

2 B8 =/678 W/678 2 B8 =/<78 W/<78 2 B8 =/07H W/07H 2 B8 =/078 W/078

2 BC =>78 W>78 2 BC =@>78 W@>78 2 BC =/678 W/678 2 BC =/078 W/078 2 ./J W/J
2 ./K W/K 33333333DB"FEFG

e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<

2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 3 =?7H W?7H 2 =/<7H W/<7H
2 3 B8 =?7H W?7H 2 B8 =/<7H W/<7H 2 3 BC =>7H W>7H 2 BC 3=?78 W?78 2 BC 3=?7H W?7H
2 BC =@>7H W@>7H 2 BC =/67H W/67H 2 BC =/<7H W/<7H 2 BC =/<78 W/<78
2 BC =/07H W/07H 33333333DB"FEFG

Per quanto riguarda la capacit portante, si ha:

310

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
"# , -./0 - ./1 2 3 4 .567879 2 3 4 :.5;67879 - .5<78 2 3 =>78 2 =/678 A B8 =>78
A B8 =/678 2 BC =>78 2 BC =/678 33333333DB"EFG

In caso di accelerazione sismica verso lalto

e#7h5i>9M9jjik5l

, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H 2 BC =>78 W>78 2 BC =/678 W/678
2 ./K W/K 33333333DB"FEFG

e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<
2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 B8 =>7H W>7H
2 B8 =>78 W>78 2 B8 =/67H W/67H 2 B8 =/678 W/678 2 3 BC =>7H W>7H
2 BC =/67H W/67H 33333333DB"FEFG

In caso di accelerazione sismica verso il basso

e#7h5i>9M9jjik5l

, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H 2 B8 =>7H W>7H 2 B8 =>78 W>78 2 B8 =/67H W/67H
2 B8 =/678 W/678 2 BC =>78 W>78 2 BC =/678 W/678 2 ./K W/K 33333333DB"FEFG

e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<
2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 3 BC =>7H W>7H

Si precisa che:

2 BC =/67H W/67H 2 BC =/<7H W/<7H 33333333DB"FEFG

./K , */ no8 2 Xp qno8 2 Xp78lm5 q,


6
<

spinta idrostatica sul paramento di valle della briglia

perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: W/K ,

6
0

Xp $.

.5< , ra *h - */ $Xp< e W5<7H , Xp


6
<

Inoltre si ha che:

6
0

W567879 , W5;67879 , s> ; W>78 , W/678 , s>


6
<

Le pressioni idrauliche massima e minima della distribuzione trapezoidale delle sottospinte,

dedotte a partire dai livelli idrici di monte e di valle, diventano:

u
tNHk5l , */ no>7^ 2 oa 2 Xp q 2 BC */ no>7^ 2 oa 2 Xp q33333333DB"EF< G
v
311

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

u
t8iMMl , */ no8 2 Xp78lm5 q - BC */ no8 2 Xp78lm5 q
v

u
2 w*/ no>7^78lm5 2 oa - o8 q 2 */ BC no>7^78lm5 2 oa 2 o8 2 RXp78lm5 qx
v

O s> Ens> 2 s? 2 s> q33333333DB"EF< G

Nel dettaglio, le sottospinte idrauliche, cos come denominate nellanalisi statica di stabilit
(5.3.1) risultano:

u
./0 , w*/ no< 2 Xp78lm5 q - */ BC no8 2 Xp78lm5 qx s> $
v

u
./1 , y*/ no>7^78lm5 2 oa - o8 q 2 */ BC no>7^78lm5 2 oa 2 o8 2 RXp78lm5 q
v

u
2 w*/ no>7^78lm5 2 oa - o8 q 2 */ BC no>7^78lm5 2 oa 2 o8 2 RXp78lm5 qx
v
O s> Ens> 2 s? 2 s> qz

rimanendo inalterati i bracci di leva:

s>
R

W/0 ,
W/1 {

s>
R

Rs>
d

Tuttavia, come prima esplicitato, considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di
ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, la spinta idrostatica viene ridotta del
75%.

Verifica a sollevamento:

|#7h5i> ) |#79kh5i>

Dove:
Per accelerazione sismica verso lalto:

|#7h5i> , 234 .567879 2 3 4 :.5;67879 2 3 =>78 2 3 =?78 2 3 =@>78 2 =/678 2 =/<78 2 =/078
2 BC =>78 2 BC =@>78 2 BC =/678 2 BC =/078 33333333DB"EFG

|#79kh5i> , 2./0 2 ./1 2 .5<78 2 B8 =>78 2 B8 =?78 2 B8 =@>78 2 B8 =/678 2 B8 =/<78


2 B8 =/078 2 BC =?78 2 BC =/<78 33333333DB"EFG

Per accelerazione sismica verso il basso:

312

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
|#7h5i> , 234 .567879 2 3 4 :.5;67879 2 3 =>78 2 3 =?78 2 3 =@>78 2 =/678 2 =/<78 2 =/078

2 B8 =>78 2 B8 =?78 2 B8 =@>78 2 B8 =/678 2 B8 =/<78 2 B8 =/078 2 BC =>78


2 BC =@>78 2 BC =/678 2 BC =/078 33333333DB"EFG

"#79kh5i> , 2./0 2 ./1 2 .5<78 BC =?78 2 BC =/<78 33333333DB"EFG

5.4.3 Input ed output del programma

Il terzo foglio di calcolo del programma realizzato mediante lausilio del Software Excel, permette,
attraverso linserimento dei parametri sismici di riferimento del sito e della categoria del
sottosuolo, di effettuare lanalisi sismica di stabilit esterna della briglia di consolidamento, ad
eccezione della verifica di stabilit globale del complesso opera!terreno, che meglio pu essere
effettuata utilizzando software che si avvalgono di metodi di calcolo numerici agli elementi o
differenze finite. In questo caso le verifiche, condotte in condizioni drenate, sono state effettuate
per il caso peggiore, ovvero ad interrimento avvenuto, considerando sia lazione sismica verso il
basso che verso lalto.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Parametri sismici del sito: laccelerazione orizzontale massima attesa sul sito di riferimento
rigido (ag); il massimo valore del fattore di amplificazione dello spettro di accelerazione
orizzontale (F0). Tali parametri sono funzione del periodo di ritorno TR151 e del sito dellopera. Il
calcolo pu essere effettuato mediante lutilizzo della Tabella dei parametri spettrali fornita
in allegato al D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, eventualmente
interpolata, o mediante lausilio di Software quali, a titolo esemplificativo il foglio Excel
Spettri!NTC fornito dalla Regione Piemonte.
Categoria del sottosuolo, in accordo con quanto stabilito al 3.2.2 categorie di sottosuolo e
condizioni topografiche del al D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni.
La scelta di questi parametri permette lindividuazione del coefficiente di amplificazione
stratigrafica e del coefficiente di riduzione di accelerazione massima attesa al sito "m, e,
conseguentemente dellaccelerazione massima attesa al sito amax e dei coefficienti sismici khe
kv.
151

}+ , -

~

3 6 $

, dove VR rappresenta il periodo di riferimento per lazione sismica (cos come definito

nel 2.4.3 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni); PVR la probabilit di superamento
del periodo di riferimento, funzione dello stato limite ultimo considerato (cos come definito nella tabella
3.2.I del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni

313

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Gli output forniti sono:
Parametri sismici: coefficienti di amplificazione topografica (Ss) e stratigrafica (ST), in accordo
con quanto definito al 3.2.3.2.1 dell D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le
Costruzioni, i

coefficienti sismici orizzontali (kh) e verticali (kv), in accordo con quanto

espresso al 7.11.6.2.1 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni.
Azioni in condizioni sismiche: peso proprio, spinta attiva, spinta idrostatica ed idrodinamica,
sottospinta, azioni statiche equivalenti, valutate nei contributi normali e paralleli allopera.
Fattore di sicurezza e verifica di scorrimento con lApproccio 2 (M1+R3) in condizioni drenate.
Anche in questo caso, come in quello statico, qualora la verifica non sia soddisfatta, compare la
prescrizione prevedere ancoraggio, dimensionabile con il Foglio 5 del programma.
Fattore di sicurezza e verifica di capacit portante con lApproccio 2 (M1+R3) in condizioni
drenate e, come espresso nel 5.4.1, effettuata per il solo corpo briglia, avendo gli eventuali
elementi accessori pendenze differenti. Per lesecuzione di tale verifica sono state ricalcolate le
forze agenti nel solo corpo briglia e, per valutarne il punto di applicazione calcolare la base
ridotta, i momenti stabilizzanti e ribaltanti rispetto al punto pi a valle della fondazione della
briglia stessa.
Fattore di sicurezza e verifica a ribaltamento in condizioni drenate, con coefficienti M1. Per
leffettuazione di tale verifica sono stati individuati i bracci di leva delle singole forze.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.

314

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

315

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

5.5 Lanalisi di stabilit interna


5.5.1 Trattazione teorica

Come per la palificata viva di sostegno a doppia parete, la briglia, unitamente ai suoi eventuali
componenti accessori, si configura come uninsieme di correnti e traversi lignei variamente
giuntati. Come tale occorre che le verifiche di stabilit interna, ovvero le verifiche strutturali
dellopera di sostegno, siano fatte in accordo al 4.4 Costruzioni di legno del D.M. 14 gennaio
2008 Norme Tecniche per le Costruzioni e, soprattutto per quanto riguarda le unioni, in accordo
con la CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle
Strutture in Legno. Tale normativa ha come riferimento anche lEurocodice 5: Progettazione
delle strutture in legno.
Le verifiche di stabilit interna del corpo briglia riguardano i correnti, i traversi e le unioni
corrente!traverso e corrente!corrente. Impiegando solitamente gli stessi diametri,e non essendo
soggetta a spinte al di fuori di quella idraulica, non risulta necessaria la verifica della controbriglia.
Per quanto riguarda la platea, la verifica riguarda essenzialmente i correnti, e, come
successivamente spiegato, la schematizzazione del grado di vincolo risulta differente nel caso di
presenza o meno della controbriglia.
Dal momento che le verifiche da effettuare risultano analoghe a quelle gi affrontate nel 4.3, per
le indicazioni di carattere generale delle metodologie di verifica di resistenza, stabilit e
deformabilit da adottare per i casi riscontrati, per la definizione dei parametri meccanici
caratteristici del legno massiccio e dei parametri e resistenze di calcolo, si rimanda al 4.3.1 della
presente.
Vengono qui ora presentati gli schemi di vincolo adottati e le sollecitazioni agenti
Per quanto riguarda la briglia:
Verifica del corrente: il corrente, trascurando il peso proprio152, maggiormente sollecitato,
ovvero quello a contatto con il terreno da fondazione a monte dellopera, subisce le spinte del
terreno, idrostatiche e idrodinamiche. A favore di sicurezza non viene considerato lo sgravio
dovuto alla presenza della sottospinta idraulica. Tali spinte, da suddividersi in componente
verticale e orizzontale rispetto allopera stessa, sono state calcolate relativamente ad un metro
di profondit, occorre pertanto moltiplicarle per la lunghezza dinteresse, ovvero linterasse
152

Non viene considerato il peso proprio dellopera, considerata in grado di auto sostenersi e nellipotesi
che il materiale da riempimento gravi direttamente sul terreno di fondazione. Pertanto anche le forze
statiche equivalenti proporzionali al peso dellopera, affrontate nellanalisi sismica di stabilit esterna, non
vengono considerate. Inoltre, essendo lopera costruita in contropendenza, il riempimento dovrebbe fornire
una controspinta stabilizzante, tuttavia non si considera, nellipotesi che avvenga un svuotamento
dellopera stessa.

316

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
dei traversi, e ripartirla uniformemente sulla lunghezza di calcolo del corrente, che risulta
essere pari allinterasse dei traversi. Il corrente risulta vincolato al trasverso mediante unione
chiodata. Come per la palificata viva di sostegno, a favore di sicurezza, essendo lopera
deformabile e non potendo quindi determinare compiutamente il grado di interazione tra i
differenti correnti e traversi e i movimenti dellopera, si assume che tutta la distribuzione delle
spinte agisca sullultimo corrente. Tale assunzione risulta molto significativa, poich a rigore
ogni corrente dovrebbe essere sollecitato solo da una quota parte delle spinte, considerando
una lunghezza di competenza da met del traverso soprastante a met di quello sottostante.
Tuttavia essa risulta a favore di sicurezza e pertanto, accettabile. Anche in questo caso, come
gi esplicitato per le palificate, si trascura lipotesi di unione con graffe, dal momento che
poco frequente, e si considerano le soli unioni chiodate, si approssima il grado di vincolo
corrente!traverso ad un appoggio, facendo unipotesi a favore di sicurezza. In questo caso,
rispetto alle palificate, lassunzione risulta maggiormente giustificata dal fatto che la costante
presenza di acqua pu corrodere gli elementi di unione, provocando quindi una perdita di
efficacia dellunione stessa. Le sollecitazioni subite dal corrente risultano flessione deviata e a
taglio. I carichi scelti, espressi in forza/lunghezza,

sono i massimi confrontando la

combinazione statica agli SLU (con coefficienti A1) e la combinazione sismica. Si ha pertanto:
*<7hpi8 4 .567H79 2 *<7hpi8 ./76 2 ./7< $
LC , F
4n.567H79 2 :.567;7H79 q 2 ./76 2 ./7< 2 ./7;6
*<7hpi8 4 .567879
L8 , F
4n.567879 2 :.567;7879 q

Il momento massimo per trave semplicemente appoggiata, come supposto il corrente, risulta
essere in mezzeria; essendo lcorrente=itraverso, si ha pertanto:
ej7#7Ni ,

Le tensioni agenti risultano:

e7#7Ni ,

<
LC V5mi8lmhH
v

<
L8 V5mi8lmhH
v

ej7#
=
e7#
,
=

j7N7# ,

7N7#

Agli appoggi risulta un taglio massimo, pari a:


317

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

LC V5mi8lmhH
R
L8 V5mi8lmhH
,
R

|7#7Ni ,
Le tensioni agenti risultano:

|j7#7Ni
7# ,
j7# ,

Q|7#

dZ@Hmmlk5l <
Q|j7#

dZ@Hmmlk5l <

Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit


dellelemento inflesso e deformabilit sotto i carichi SLE.
Occorre verificare il corrente anche in una sezione particolare:
! In corrispondenza dellunione corrente!corrente, qualora questa non venga fatta in
corrispondenza del traverso ma ad una distanza l1 rispetto al traverso pi vicino, pari a circa
0,21*itraverso , in accordo con quanto gi espresso, relativamente alle palificate, ma valido anche
per le briglie, nel 4.3.1. Si ha pertanto:
ej7# , |7#7Ni O 6 -

e7# , |j7#7Ni O 6 -

L8 6<
R

LC V5mi8lmhH
- LC 6
R
L8 V5mi8lmhH
,
- L8 6
R

|7# ,
|j7#

LC 6<
R

Dal momento che lunione spesso avviene con intaglio a sella od obliquo, il modulo da
resistenza e larea da considerare per la valutazione delle tensioni agenti deve essere divisa per
2.
Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit
dellelemento inflesso.

Verifica del traverso: sul traverso poggiano i due correnti ai lati, che trasferiscono ciascuna il
taglio Ty,d, che si traduce in forza di compressione in direzione parallela alla fibratura per il
traverso:

Da cui:

"# , R|7#7Ni7@Hmmlk5l
@7a7# ,
318

"#

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Il taglio Tz,d dei correnti viene trasferito come forza tagliante al traverso:
|7# , R|j7#7Ni7@Hmmlk5l

Le verifiche da effettuarsi sono quelle di resistenza a compressione e taglio e instabilit


dellelemento compresso.

Verifica dellunione corrente!traverso: considerando la sola unione chiodata, le sollecitazioni


risultano differenti nellipotesi di unione corrente!corrente in corrispondenza del traverso. In
tal caso in fatti lunione chiodata risulta inclinata di un angolo

rispetto alla verticale. Si deve

considerare inoltre, ai fini della resistenza ad estrazione, che il chiodo non risulta passante,
quindi la lunghezza dinfissione di una chiodatura inclinata potrebbe risultare inferiore alla
somma dei due diametri degli elementi giuntati. Le sollecitazioni agenti risultano:
! chiodatura passante:

g877# , R|7#7Ni7@Hmmlk5l

Sarebbe presente anche unazione assiale, che per risulta di compressione, e quindi non
soggetto a verifica:

gi7# , R|j7#7Ni7@Hmmlk5l

!chiodatura inclinata:

g877# , |7#7Ni7@Hmmlk5l

g87j7# , |j7#7Ni7@Hmmlk5l U
g87# , g877# < 2 g87j7# <

Sarebbe presente anche unazione assiale, che per risulta di compressione, e quindi non
soggetto a verifica:

gi7# , |j7#7Ni7@Hmmlk5l YU

Verifica dellunione corrente!corrente: in questo caso due risultano le principali modalit


esecutive dellunione, ovvero con chiodatura passante e con graffatura. In questultimo caso le
graffe risultano 2, disposte in direzione parallela alla fibratura, ma con incerta lunghezza
dinfissione, non essendo esse passanti. Per quanto riguarda le sollecitazioni si ha:
!chiodatura passante:
nel caso di posizionamento presso il traverso, lunione gi stata precedentemente verificata,
in caso alternativo, ovvero a ~0.21*itraverso si ha:
319

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
!"#"$

% &#"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*

56"$

% &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*

Sarebbe presente anche unazione assiale, dovuta a &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+* , che per non
ha effetto sullunione, pari a:

!graffatura posta sopra:

si caratterizza come due chiodi posti uno in un corrente e laltro nel successivo, soggetti a:
!"#"$

% &#"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*

56"$

% &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*

Sarebbe presente anche unazione assiale, dovuta a &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+* che per non
ha effetto sullunione, pari a:

!graffatura posta di lato:

rappresenta un collegamento di incerta efficacia. Per quanto riguarda le sollecitazioni, si


assume che la parte infissa nel legno lavori per attrito, mentre la parte di collegamento
sollecitata a taglio:
!"#"$

% &#"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*

56"$

% &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*

Sarebbe presente anche unazione assiale, dovuta a &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+* , che per non
ha effetto sullunione, pari a:

Tuttavia, essendo incerto il meccanismo di funzionamento, si predilige lutilizzo della barra


chiodata.

Per quanto riguarda la Platea, anchessa pu essere vista come una struttura a cassone, in cui
occorre effettuare la verifica dei traversi e dei correnti. Similmente a quanto ipotizzato per il
corpo briglia lunione corrente!traverso viene assimilata ad un appoggio, non assumendo, a
favore di sicurezza, che lunione mediante barra o graffa possa essere assimilata ad un incastro. Le
azioni agenti sulla platea, oltre al peso proprio, sono dovute al peso dellacqua soprastante e dalla
sottospinta. Assumendo per che lopera, in particolare in prossimit della platea stessa, abbia
una permeabilit tale da permettere una quasi completa dissipazione delle sottospinte, il
decremento di sforzo di taglio e di momento flettente dovuto alla presenza di una distribuzione
trapezia delle sottospinte pu non essere tenuto in considerazione. In particolare, lannullamento
delle sottospinte sar tanto pi marcato quanto pi ci si avvicina a valle della platea.
320

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
La struttura della platea nel complesso pu essere assimilata ad una mensola incastrata al corpo
briglia153 o, se presente la controbriglia, come una membratura composta incastrata alle due
estremit. frequente infatti che i correnti costituenti la platea siano un prolungamento dei
traversi stessi della parte terminale del corpo della briglia. Qualora invece le inclinazioni della
briglia e della platea siano tali da non permettere tale modalit costruttiva, risulta comunque che i
correnti della platea siano immorsati allinterno della briglia, in modo tale da rendere il vincolo un
incastro. Per la valutazione della sollecitazioni presenti nel corrente di valle della platea, il
problema viene suddiviso in due casistiche:

Assenza di controbriglia: in questo caso lo schema statico del corrente quello di una trave
lignea appoggiata ai traversi, di lunghezza pari allinterasse dei traversi stessa. Le verifica che
occorre effettuare quella di taglio, in corrispondenza degli appoggi, e di momento flettente
in mezzeria.
Le sollecitazioni subite dal corrente risultano quindi flessione deviata e a taglio. Si potrebbe, in
prima approssimazione, trascurare la componente orizzontale dovuta al peso proprio e al peso
dellacqua sopra la platea, considerando il caso di sola flessione deviata, tuttavia, nel caso di
verifica con azione sismica, le componenti in direzione parallela allopera delle forze statiche
equivalenti relative al peso proprio e al peso dellacqua gravante sulla platea risultano di entit
confrontabili con i carichi verticali presenti. Le forze agenti sono quelle che danno risultante
massima confrontando la combinazione statica agli SLU (con coefficienti A1) e la combinazione
sismica.
7! % 89:

>
<

?,)5!

@A."! BCD"/E5! F AGH"! BCH"/E5! I


J.

@A."! F AGH"! F K! A."! F K! AGH"! L KM A."! L KM AGH"! I


=
<?,)5!
J.
;

Essendo comunque preponderante qv, in funzione del massimo individuato, verr di


conseguenza scelto il qh corrispondente:

7M %

>
<

?,)5!

@A."( BCD"/E5! F AGH"( BCH"/E5! I


J.

@A."( F AGH"( F K! A."( F K! AGH"( F KM A."( F KM AGH"( I


=
<?,)5!
J.
;

153

In assenza di controbriglia, infatti, nonostante spesso sia presente un sistema di ancoraggio a valle della
platea, esso risulta spesso labile e quindi trascurabile.

321

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Data la sua rilevanza, anche in confronto con le altre sollecitazioni, in questo caso si tiene
conto anche del peso proprio.
Il momento massimo per trave semplicemente appoggiata, come supposto il corrente, risulta
essere in mezzeria; essendo lcorrente=itraverso, si ha pertanto:

H
7M ?,)5!*)/(
P

N4"$"O56 %

H
7! ?,)5!*)/(
P

N#"$"O56 %

Le tensioni agenti risultano:

N4"$
A
N#"$
%
A

Q4"O"$ %

Q#"O"$

Agli appoggi risulta un taglio massimo, pari a:

7M ?,)5!*)/(
R
7! ?,)5!*)/(
%
R

&#"$"O56 %

Le tensioni agenti risultano:

&4"$"O56
S#"$ %
S4"$ %

TU&#"$

VWX'())*+,* H
TU&4"$

VWX'())*+,* H

Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit


dellelemento inflesso, mentre si trascura la verifica a deformabilit, ritenendo che la platea
possa deformarsi senza provocare ingenti danni strutturali.
Occorre verificare il corrente anche in una sezione particolare:
! in corrispondenza dellunione corrente!corrente, qualora questa non venga fatta in
corrispondenza del traverso ma ad una distanza l1 rispetto al traverso pi vicino, pari a circa
0,21*itraverso. Si ha pertanto:

N4"$

7M ZDH
% &#"$"O56 Y ZD L
R

N#"$ % &4"$"O56 Y ZD L

7M ?,)5!*)/(
L 7M ZD
R
7! ?,)5!*)/(
%
L 7! ZD
R

&#"$ %
&4"$

7! ZDH
R

322

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Dal momento che lunione spesso avviene con intaglio a sella od obliquo, il modulo da
resistenza e larea da considerare per la valutazione delle tensioni agenti deve essere divisa per
2.
Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit
dellelemento inflesso.

Presenza di controbriglia: in questo caso lo schema statico del corrente quello di una
trave lignea appoggiata al traverso nellestremit a monte e incastrata a valle, in
corrispondenza della controbriglia, di lunghezza pari allinterasse dei traversi stessa. In
direzione orizzontale invece lo schema statico quello di trave semplicemente appoggiata.
Data la natura delle connessioni, lincastro pu essere infatti assunto solo per carichi verticali.
Le verifiche che occorre effettuare sono quelle di taglio e di momento flettente per carichi
verticali in corrispondenza dellincastro con la controbriglia, per carichi orizzontali, di taglio agli
appoggi e momento in mezzeria.
Le sollecitazioni subite dal corrente risultano quindi flessione deviata e a taglio. Anche in
questo caso, si potrebbe, in prima approssimazione, trascurare la componente orizzontale
dovuta al peso proprio e al peso dellacqua sopra la platea, considerando il caso di sola
flessione deviata, tuttavia, nel caso di verifica con azione sismica, le componenti in direzione
parallela allopera delle forze statiche equivalenti relative al peso proprio e al peso dellacqua
gravante sulla platea risultano di entit confrontabili con i carichi verticali presenti. Le forze
agenti sono quelle che danno risultante massima confrontando la combinazione statica agli
SLU (con coefficienti A1) e la combinazione sismica.
7! % 89:

>
<

?,)5!

@A."! BCD"/E5! F AGH"! BCH"/E5! I


J.

@A."! F AGH"! F K! A."! F K! AGH"! L KM A."! L KM AGH"! I


=
<?,)5!
J.
;

Essendo comunque preponderante qv, in funzione del massimo individuato, verr di


conseguenza scelto il qh corrispondente:

7M %

>
<

?,)5!

@A."( BCD"/E5! F AGH"( BCH"/E5! I


J.

@A."( F AGH"( F K! A."( F K! AGH"( F KM A."( F KM AGH"( I


=
<?,)5!
J.
;

323

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Data la sua rilevanza, anche in confronto con le altre sollecitazioni, in questo caso si tiene
conto anche del peso proprio.
Il momento massimo per trave appoggiata e incastrata allestremit opposta, come supposto il
corrente, risulta essere in corrispondenza dellincastro; essendo lcorrente=itraverso, si ha pertanto:
H
7! ?,)5!*)/(
P

N#"$"O56 %

Per carichi orizzontali, il momento massimo risulta in mezzeria e pari a:


H
7M ?,)5!*)/(
P

N4"$"O56 %
Le tensioni agenti risultano:

N4"$
A
N#"$
%
A

Q4"O"$ %

Q#"O"$

Allincastro per carichi verticali, e agli appoggi per carichi orizzontali, risulta un taglio
massimo, pari a:

Le tensioni agenti risultano:

[7M ?,)5!*)/(
P
7! ?,)5!*)/(
%
R

&#"$"O56 %
&4"$"O56
S#"$ %
S4"$ %

TU&#"$

VWX'())*+,* H
TU&4"$

VWX'())*+,* H

Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit


dellelemento inflesso, mentre si trascura la verifica a deformabilit, ritenendo la
plateadeformabile senza problemi strutturali.
Anche in questo caso, occorre verificare il corrente anche in una sezione particolare:
! in corrispondenza dellunione corrente!corrente, qualora questa non venga fatta in
corrispondenza del traverso ma ad una distanza l1 rispetto al traverso pi vicino, pari a circa
0,21*itraverso. Si ha:

N4"$ % &#"$"O56 Y ZD L

N#"$ % &4"$"O56 Y ZD L
324

7M ZDH
R
7! ZDH
R

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

&4"$

7M ?,)5!*)/(
L 7M ZD
R
V7! ?,)5!*)/(
L 7! ZD
P
% 89: \
[7! ?,)5!*)/(
L 7! ]?,)5!*)/( L ZD ^
P
&#"$ %

Dal momento che lunione spesso avviene con intaglio a sella od obliquo, il modulo da
resistenza e larea da considerare per la valutazione delle tensioni agenti deve essere divisa per
2.
Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit
dellelemento inflesso.

In entrambi i casi per quanto riguarda il traverso, su esso poggiano i due correnti ai lati, che
trasferiscono ciascuna il taglio Ty,d, che si traduce in forza di compressione in direzione parallela
alla fibratura per il traverso:

Da cui:

_$ % R&#"$"O56"'())*+,*
Q'"`"$ %

_$
a

Il taglio Tz,d dei correnti viene trasferito come forza tagliante al traverso:
&#"$ % R&4"$"O56"'())*+,*

Le verifiche da effettuarsi sono quelle di resistenza a compressione e taglio e instabilit


dellelemento compresso.

In entrambi i casi, sia in assenza che in presenza di controbriglia, per quanto riguarda le unioni
corrente!traverso e corrente!corrente, le considerazioni sono le stesse riportate per il corpo
briglia.

5.5.2 Input ed output del programma

Il quarto foglio di calcolo del programma realizzato mediante lausilio del Software Excel,
permette, attraverso linserimento di dati relativi allunione corrente!traverso e corrente!
corrente, e in un funzione dei parametri gi definiti nei precedenti fogli di calcolo, di effettuare la
verifica interna degli elementi che compongono il corpo briglia, la platea e dei sistemi di unione.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
325

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Tipologia e caratteristiche del mezzo di unione nel corpo briglia: nel caso di unione corrente!
traverso, la chiodatura pu essere passante o inclinata, specificando langolo di inclinazione;
nel caso di unione corrente!corrente, si pu riscontrare chiodatura o graffatura, nella sola
possibilit di graffatura posta sopra, lasciando libera la specifica del numero delle graffe. In
entrambi i casi occorre determinare il diametro dellunione. Si precisa che solitamente il

diametro minimo b % TR-88. Tuttavia, come gi mostrato nel 4.5, che analizza le variabili

critiche e che ricerca i parametri minimi accettabili relativamente alle palificate vive di

sostegno, ma validi anche nel caso delle briglie, raramente tale valore di diametro consente la
verifica dellunione. La scelta dei diametri pu essere fatta allinterno di un range di 12c24,
tenendo anche in considerazione il fatto che grandi diametri,al di sopra dei 20 mm, e quindi
grandi perforazioni allinterno del legno, possono provocare lindebolimento o la rottura dei
tronchi stessi. In entrambi i casi occorre precisare la profondit di infissione della punta che,
nel caso di chiodatura passante, coincide con il diametro del correne. In aggiunta, come gi
specificato al 4.3 relativamente alle palificate, nonostante il 7.8.4 con CNR!DT 206/2007,
Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno specifichi
come la capacit portante laterale di progetto per ogni cambretta o graffa e per ciascun

piano di taglio pu essere considerata equivalente a quella di due chiodi aventi diametro
pari a quello della cambretta o graffa, purch l'angolo fra la testa della cambretta o graffa
e la fibratura del legno sia maggiore di 30. Se l'angolo minore o uguale a 30, la capacit
portante laterale di progetto deve essere moltiplicata per 0.7 lincertezza del
posizionamento delle graffe e la minor profondit dinfissione rende di fatto preferibile la
scelta della chiodatura.
Tipologia e caratteristiche del mezzo di unione nella platea: le modalit sono le stesse per
quanto riguarda il corpo briglia.

Gli output forniti sono:


Parametri di resistenza e deformabilit caratteristici e di calcolo della specie legnosa scelta:
in funzione della scelta effettuata nel Foglio 1 del programma, tra larice e castagno, vengono
riportati:
! resistenza caratteristica a flessione fm,k [kPa]
! resistenza caratteristica a trazione parallela ft,0,,k [kPa]
! resistenza caratteristica a trazione perpendicolare ft,90,k [kPa]
! resistenza caratteristica a compressione parallela fc,0,k [kPa]
! resistenza caratteristica a compressione perpendicolare fc,90,k [kPa]
326

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
! resistenza caratteristica a taglio fv,k [kPa]
! Modulo elastico parallelo medio E0,mean [kPa]
! Modulo elastico parallelo caratteristico E0,05 [kPa]
! Modulo elastico perpendicolare medio E90,mean [kPa]
! Modulo elastico tangenziale medio Gmean [kPa]
! Massa volumica media

154
[kN/m3]
mean

Si ricorda inoltre che la scelta del castagno rispetto al larice presuppone una maggior
resistenza a rifollamento, una maggiore leggerezza e prestazioni meccaniche leggermente
superiori.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del corrente del corpo briglia: vengono effettuate le
verifiche a flessione e taglio nella sezione di mezzeria e in corrispondenza dellunione corrente!
corrente, in accordo con quanto espresso nel 4.4 Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio
2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, e della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la
progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno, nonch nellEurocodice 5:
Progettazione delle strutture in legno, adottando per il coefficiente parziale per i materiali
M

previsto dalla normativa italiana, pari a 1.5 per il legno massiccio. Si precisa che il fattore di

sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich occorre che Ed"Rd,
ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del traverso del corpo briglia: vengono effettuate le
verifiche di compressione e resistenza a taglio nella sezione degli appoggi, in accordo con
quanto espresso nel 4.4 Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per
le Costruzioni, e della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il
Controllo delle Strutture in Legno, nonch nellEurocodice 5: Progettazione delle strutture in
legno. Si precisa che il fattore di sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta,
1, poich occorre che Ed"Rd, ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale delle unioni corrente!traverso e corrente!corrente
del corpo briglia: vengono condotte le verifiche a taglio delle unioni utilizzando le prescrizioni
della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle
Strutture in Legno.
Si ricorda che le modalit di verifica e le azioni considerate sono espresse nel 4.3.1. Si precisa
che il fattore di sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich
occorre che Ed"Rd, ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.

154

Non viene invece individuata la massa volumica caratteristica (frattile 5%)


del calcolo

327

k,

in quanto non utile ai fini

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del corrente della platea: vengono effettuate le
verifiche a flessione semplice e taglio, considerando i differenti schemi statici proposti al 5.5.1
in assenza o presenza di controbriglia155, scegliendo la sezione maggiormente sollecitata, in
accordo con quanto espresso nel 4.4 Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme
Tecniche per le Costruzioni, e della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione,
lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno, nonch nellEurocodice 5: Progettazione
delle strutture in legno, adottando per il coefficiente parziale per i materiali

previsto dalla

normativa italiana, pari a 1.5 per il legno massiccio. Si precisa che il fattore di sicurezza
massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich occorre che Ed"Rd, ovvero che
le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del traverso della platea: viene effettuata la verifica
di resistenza a taglio nella sezione di unione con i correnti della platea, valutando la massima
azione tagliante trasmessa dal corrente della platea, in accordo con quanto espresso nel 4.4
Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, e della
CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in
Legno, nonch nellEurocodice 5: Progettazione delle strutture in legno. Si precisa che il
fattore di sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich occorre che
Ed"Rd, ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output:

155

In assenza di controbriglia si considera lo schema statico di trave su due appoggi, diversamente, come
trave incastrata ad una estremit per i soli carichi verticali e appoggiata per quelli orizzontali.

328

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

329

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

330

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

5.6 Lancoraggio delle opere


5.6.1 Trattazione teorica

Per quanto riguarda lancoraggio delle briglie di consolidamento, esse presentano le stesse
tipologie di ancoraggio delle palificate vive di sostegno. Anche le modalit di inserimento delle
stesse e il loro posizionamento risulta analogo a quello delle palificate, ovvero con piloti o barre o
micropali disposti presso il corrente di monte della briglia stessa. tittavia, differentemente dalle
tipologie presentate nel 4.4 non si riscontra la presenza di tiranti.
331

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Linserimento di sistemi di ancoraggio risulta necessario ogniqualvolta non risultino soddisfatte le
verifiche di scorrimento, di sollevamento o le verifiche di stabilit interna delle unioni.
Per quanto riguarda la trattazione teorica della metodologia di calcolo adottata per micropali,
barre e piloti in legno si rimanda al 4.4.1 della presente.
Tuttavia occorre precisare come la verifica venga sempre condotta in condizioni drenate, a
interrimento avvenuto, considerando la presenza costante di acqua. Nella pratica attuale, per
problemi di infissione, risulta per pi frequente limpiego di barre metalliche e micropali rispetto
ai piloti in legno.
Nel caso di presenza di platea spesso si assiste alla presenza di un ancoraggio a valle della stessa,
solitamente costituito da una barra in acciaio. Tuttavia, la verifica di tale ancoraggio non risulta
necessaria, avendo schematizzato la platea come una mensola incastrata nel corpo briglia,
assumendo quindi che il vincolo dato dallancoraggio di valle sia labile, anche nellipotesi di
formazione di cunetta di erosione e scalzamento a valle della platea stessa.
Nonostante per la trattazione teorica si rimandi interamente al 4.4, ad eccezione della parte
dedicata ai tiranti, occorre tuttavia effettuare una precisazione per quanto riguarda il calcolo della
portanza laterale del terreno per pali soggetti a carichi orizzontali. Essendoci costante presente di
acqua e non avendo considerato il contributo della coesione si ha la sola opzione terreno non
coesivo, in cui si assume che il peso specifico

che interviene nelle formule sia il peso specifico

B 1 % B L BG , ipotizzando che la resistenza del terreno vari linearmente con la profondit z,

secondo la legge: d % Ve. BfgX. Si sono considerate le condizioni drenate, immaginando quindi
verifiche a lungo termine, verosimili nella costante presenza di acqua nel terreno. Tale assunzione
permette anche di non considerare, a favore di sicurezza, il contributo della coesione.

5.6.2 Input ed output del programma

Il quinto foglio di calcolo del programma realizzato mediante lausilio del Software Excel,
permette, attraverso linserimento di dati relativi allancoraggio da realizzare, e dei parametri
geotecnici del sito dove si andr a collocare tale sistema di ancoraggio, di verificare il sistema di
ancoraggio stesso.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Scelta del sistema di ancoraggio ed individuazione dei parametri geometrici e meccanici:
tipologia di vincolo, lunghezza di infissione, interasse dellancoraggio, materiale, diametri,
altezza e tra piano campagna e punto di applicazione della forza HED. Solitamente
lancoraggio risulta non vincolato, ma la possibilit di vincolo si riferisce alla possibile modalit
realizzativa interponendo lancoraggio tra due correnti. Solitamente il valore di e risulta pari
332

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
a 0. Occorre specificare anche se il palo presenta inclinazione verticale (Opzione 1) o
parallela allopera (indicando Opzione 2).
Parametri geometrici e geotecnici del sito: in questo caso possibile inserire fino ad un
massimo di tre stratigrafie differenti, individuandone le altezze (la cui somma sar pari alla
lunghezza dinfissione del palo se vincolato, o pari a

02+hM*445
DiH

se libero)156, e i parametri

geotecnici dinteresse157. Si richiede inoltre di specificare, in funzione dello strato di terreno


preponderante, se eseguire le verifiche di capacit portante per carichi orizzontali in condizioni
di terreno coesivo o non coesivo. Il coefficiente di spinta attivo, ai fini di una maggiore
precisione, deve essere individuato dal progettista mediante tabella NAVFAC allegata nel
Foglio 5 del programma.

Gli output forniti sono:


Verifiche di capacit portante ai carichi orizzontali: tale verifica condotta in funzione di
quanto espresso al 4.4.1 e 5.6.1, con la sola possibilit di terreno non coesivo; tuttavia si
precisa che, ogniqualvolta venga variata la geometria del problema, risulta necessario
effettuare loperazione di Analisi di simulazione: ricerca obiettivo per la ricerca del carico
ultimo in caso di palo non vincolato, lungo, seguendo le indicazioni espresse nel foglio di
calcolo.
Verifiche di resistenza: valutate considerando i coefficienti A1 per le azioni e i coefficienti
parziali

per ogni materiale. Le verifiche sono condotte, per quanto riguarda il legno, in

accordo con il 4.4 Costruzioni di legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le
Costruzioni; per quanto riguarda lacciaio secondo il 4.2 Costruzioni di acciaio del D.M. 14
gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni.
Verifiche delle lunghezze caratteristiche: verifica della lunghezza di infissione, utilizzando i
coefficienti delle azioni A1, secondo le modalit indicate nel 4.4.1 e 5.6.1 della presente.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.

156

Tale valore funzione della verifica a ribaltamento che deve essere condotta per la verifica della
lunghezza di infissione. Nel caso di opera vincolata viene condotta attorno al vincolo stesso, considerando
tutta la lunghezza di infissione, mentre nel caso di palo libero la verifica a ribaltamento condotta attorno
ad un punto, approssimativamente posto ad una profondit pari a

Zjklmngg9
TiR

in cui simmagina vi sia

uninversione tra spinta attiva e passiva, come espresso al 4.4.1


157
La richiesta di specifica se coesivo o incoerente giustificata ai fini di scelta della caratteristica
prevalente per effettuare la verifica di capacit portante per carichi orizzontali.

333

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

334

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

335

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

336

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5

5.7 Analisi dei parametri


Le considerazioni effettuate per la palificata possono essere in parte riferite alle briglie, anche se
in questo caso occorre avere una maggiore cautela, essendo spesso le sollecitazioni notevolmente
amplificate dalla presenza dellacqua e dal trasporto di materiale solido. In questo senso si
osserva come le verifiche di stabilit interna possano trovare soddisfacimento solo a partire
dallimpiego di diametri della paleria pari a 25 cm.
Le osservazioni effettuate per le unioni vengono qui completamente riprese, mentre per gli
ancoraggi occorre ancor di pi restringere gli interassi e prediligere limpiego di micropali e piloti
in legno (ove sia praticabile la loro infissione).
Lanalisi di sensibilit qui effettuata, pertanto, risulta in funzione della portata dacqua, non
presente nel caso della palificata, e della dimensione della sezione di base da adottare per
ottenere il soddisfacimento della verifica a capacit portante. Infatti, la presenza di acqua,
rispetto alla palificata, incrementa notevolmente le spinte agenti, facendo spostare il centro di
applicazione della forza equivalente al sistema. Per portate idriche superiori a 10 m3/s, la briglia
necessita di una base minima di 3 m, realizzabile con una struttura a tripla parete.

Figura 89: Rappresentazione schematica di una briglia a tripla parete

Si precisa inoltre come i dati localizzativi di partenza risultino gli stessi dellanalisi condotta per la
palificata, ovvero la localit di Susa158. Le caratteristiche del terreno scelte sono:

158

Considerando lo stato limite di salvaguardia della vita SLV, vita nominale di 40 anni, categoria del

sottosuolo D, categoria topografica T3 si ha:


!a0= 0.124 g, accelerazione massima attesa al sito

337

Verifica della stabilit di opere in legname


Capitolo 5
Letto del fiume: terreno prevalentemente ghiaioso
! = 18 kN/m3
!!=36
!c=0 kPa
Strato interrito: terreno limoso
! = 17 kN/m3
!!=33
!c=0 kPa
Per quanto riguarda lo studio della portata, considerando i range compatibili con la realizzazione
dellopera, ovvero con max 10!12 m3/s, in realt si osserva come essa incida molto sul
dimensionamento della gaveta ma, essendo le verifiche condotte proprio in quella sezione,
questo non viene rilevato, mentre si rileva come la variazione di portata incida sulla pendenza di
compensazione e sulla scelta del numero e dellaltezza delle briglie da realizzare.
Considerando una portata massima di 10m3/sec si osserva come, pur variando le contropendenze
dellopera, le uniche dimensioni di base compatibili siano pari a 3 m, con contropendenze minime
di 20, e 2.5 m, con contropendenza minima di 25.
Tale base realizzabile solo mediante limpiego di una briglia a tripla parete (ovvero realizzando
una doppia casso natura in legname).
Tale considerazione pu anche essere estesa fino a portate >5 m3/s, dove risulta possibile anche
uninclinazione di 15 a fronte di una dimensione di base di 3 m.
Si riportano a seguito i grafici rappresentativi.

!F0=2.455 [!], valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale.

338

Verifica de
ella stabilit di opere in legname
Capito
olo 5

F.s. Verifica a capacit portante [!]


[]

VERIFICA A CAPACIT PO
ORTANTEE!
Q
Qp=10 m3/sec
m
3,00
2,50
2,00
1,50
1.40
1,00

b=3 [m]

0,50

b=2 [m]

0,00

b=1.5 [m
m]

b=2.5 [m
m]

10
0

15

20

25
5

30

[]

Figura 90: Verificca della capacitt portante, al variare


v
della dim
mensione della base e della co
ontropendenza per portate di
10 m3/sec. (Affinch la verifica sia soddissfatta occorre che
c F.S.!1.4). Laa porzione del ggrafico campitaa in grigio
rappresenta la zona di valori in cui la verifica non risulta
r
soddisfatta.

F.s. Verifica a capacit portante [!]

VERIFICA A CAPACIT PO
ORTANTEE!
Q
Qp=7.5
m
m3/sec
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1
1.40
1,00
0,50
0,00

b=3 [m]
b=2.5 [m
m]
b=2 [m]
b=1.5 [m
m]
0

10
0

15

20

25
5

30

[]
Figura 91: Verificca della capacitt portante, al variare
v
della dim
mensione della base e della co
ontropendenza per portate di
3
7.5 m /sec.. (Affinch la veerifica sia soddissfatta occorre che
c F.S.!1.4). Laa porzione del ggrafico campitaa in grigio
rappresenta la zona di valori in cui la verifica non risulta
r
soddisfatta.

339
9

Verifica de
ella stabilit di opere in legname

F.s. Verifica a capacit portante [!]

Capito
olo 5

VERIFICA A CAPACIT PO
ORTANTEE!
Qp=5 m3/sec
m
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1.40
1
1,00
0,50
0,00

b=3 [m]
b=2.5 [m
m]
b=2 [m]
b=1.5 [m
m]
0

10
0

15

20

25
5

30

[]
Figura 92: Verificca della capacitt portante, al variare
v
della dim
mensione della base e della co
ontropendenza per portate di
5 m3/sec. (Affinch la verifica sia soddisfatta occorre che F.S.!
!1.4). La porzio
one del grafico ccampita in grigio rappresenta
la zona di valo
ori in cui la veriffica non risulta soddisfatta.

340
0

Potrebbero piacerti anche