Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Capitolo 5
Capitolo5:
Analisi strutturale di opere in legname:
Briglie di consolidamento
Le briglie si configurano come uno sbarramento tracimabile di piccola altezza utilizzabile per
realizzare interventi di correzione sul torrente, quali consolidamento dellalveo o riduzione del
trasporto solido. Si pu cos distinguere tra briglie di consolidamento e briglie di trattenuta, che,
anche se questa suddivisione non esiste in campo normativo. Infatti le metodologie progettuali e
realizzative dei due tipi sono le stesse per entrambe le tipologie.
Il dimensionamento e la verifica della briglia presenta due aspetti: laspetto idraulico e laspetto
strutturale.
Il punto di partenza risulta per essere la determinazione della pendenza di compensazione, dalla
quale si decide il numero e laltezza delle briglie da realizzare, non superando per esse laltezza di
15 m, oltre cui andrebbero classificate come dighe.
Per quanto riguarda la normativa adottata, si osserva come non ne sia presente una di riferimento
per quanto riguarda le briglie nello specifico. Essendo assimilabili nella struttura alle palificate vive
a doppia parete, si inteso considerare valide quindi quelle adottate per tale opera che, come
affrontato nel 4, schematizzabile come un opera di sostegno, in particolare un muro a gravit.
Le normative adottate per le verifiche esterne sono state quindi:
Verifica statica di stabilit esterna: Eurocodice 7 Progettazione Geotecnica, Parte 8: Opere
di sostegno,D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni: Capitolo 2: Sicurezza
e prestazioni attese, Capitolo 3:Azioni sulle costruzioni, Capitolo 6: Progettazione
Geotecnica
Verifica sismica di stabilit interna: Eurocodice 8 Indicazioni progettuali per la resistenza
sismica delle strutture, con particolare riferimento alla Parte 5: Fondazioni, strutture di
contenimento ed aspetti geotecnici , Capitolo 7: Progettazione per azioni sismiche
Si preferito quindi non schematizzare lopera come unopera di materiale sciolto, cos come
indicato nel 6.8 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, per cui: Le
presenti norme si applicano ai manufatti di materiali sciolti, quali rilevati, argini di difesa per fiumi,
canali e litorali, rinfianchi, rinterri, terrapieni e colmate. Le norme si applicano, inoltre, alle opere e
alle parti di opere di materiali sciolti con specifiche funzioni di drenaggio, filtro, transizione,
fondazione, tenuta, protezione ed altre. Gli sbarramenti di ritenuta idraulica di materiali sciolti
sono oggetto di normativa specifica.
255
114
256
ritenuto caratteristico delle particelle o, nel caso di analisi granulometrica, il d50, ovvero il
diametro passante al 50%.
Scrivendo la condizione di equilibrio alla traslazione in direzione del moto, supponendo
lelemento di diametro isolato, si ricava lespressione della velocit al fondo al limite dellerosione,
come:
Dove:
K0= costante funzione della forma, del peso specifico del materiale trasportato, del coefficiente
dattrito del materiale trasportato e del coefficiente di drag Kd, a sua volta funzione della forma
del materiale trasportato.
Utilizzando la relazione relativa alla velocit dattrito:
%& ! )#3
Dove:
R= raggio idraulico [m], ovvero il rapporto tra larea bagnata A e il perimetro bagnato P: 3 !
i= pendenza del tratto [%]
4
5
3
--------.82
7*+,
Dove:
7!
9: ;9<
9<
["] con
peso specifico
dellacqua
#= indice di Shields o indice di mobilit ["]
Qualora = > ?@?AB, ovvero il valore limite per corsi dacqua naturali per cui la corrente da veloce
passa a lenta, occorre intervenire riducendo la pendenza del versante.
di
mobilit di Shields limite, e lequazione del moto uniforme con la portata di progetto. Si ha
pertanto:
257
Qp= portata di progetto [m3/s], di solito calcolata facendo riferimento a tempi di ritorno
dellordine di 50 anni, escludendo le piene eccezionali (corrispondenti a TR=100 anni), per le quali
si ammette che lalveo possa ancora essere eroso ma le opere debbano sopportare le
sollecitazioni e garantire il funzionamento idraulico anche in condizioni di sovraccarico. Tuttavia,
qualora sia presente un centro abitato nelle vicinanze, si pu incrementare il tempo di ritorno a
circa 200 anni.
Ks= indice di scabrezza di Strickler [m0.33s"1]. Qualora presente una curva granulometrica si ha che:
L1 !
MN@N
*A?
N0O
A= area bagnata [m2]. Detta B la larghezza della cunetta, Sd la scarpa destra, Ss la scarpa sinistra si
ha:
H ! .P Q RST Q SG UV2V
PG ! P Q VRST Q SG U
! ?@?N-
79 T
[\ ]
d ef0g 5h0g
h0g
i: \ jk
,K+
D
115
Esso rappresenta un indice di scabrezza, espresso in m1/2/s, funzione dellindice di resistenza e ricavato
mettendo a sistema lequazione di Chezy m ! no3 e la formula di Darcy"Weisback per la valutazione della
cadente idraulica, che rappresenta linclinazione della linea dei carichi totali relativa ad una massa di fluido
in movimento e viene utilizzata per la determinazione delle perdite di carico dovute allattrito tra fluido in
movimento e la parete della condotta. Secondo Darcy"Weisback la cadente risulta: p ! q
r\ t
Is u
, dove "
258
Dal calcolo della pendenza di compensazione e dalla conoscenza della pendenza originale i e della
lunghezza del tratto di torrente interessato L, possibile ricavare il valore dellinterramento totale
#z prodotto dalla sistemazione della gradinata.
7w ! R 8 D Ux
Scelta laltezza H delle briglie si ottiene il numero delle briglie da realizzare come:
y!
R 8 D Ux
z
x{ !
x
y8N
Occorre ora effettuare una precisazione sul calcolo della portata di progetto. Il calcolo di tale
portata risulta utile sia ai fini del calcolo della pendenza di compensazione, sia per il
dimensionamento idraulico della gaveta, riportato nel 5.2. La metodologia di calcolo viene
desunta dal Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui
versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di progetto da
assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica. Nel 6 del PAI: Indicazioni
per il calcolo delle portate di piena sui bacini idrografiche di piccole dimensioni vengono spiegate
le procedure adottabili per la stima della portata di piena di in corso dacqua. Partendo dal
presupposto della scarsa probabilit di avere, nella sezione dinteresse, valori di portata misurati
per un periodo di osservazione lungo, grazie a cui sarebbe disponibile unanalisi diretta, la stima
della portata di piena viene effettuata con metodi indiretti. Le procedure utilizzabili risultano:
Impiego di modelli di regionalizzazione del dato idrometrico, costruiti tramite lanalisi statistica
dei dati idrologici disponibili relativi a una porzione di territorio (regione idrologica)
omogenea rispetto ai fenomeni di piena;
Analisi statistica delle osservazioni pluviometriche relative al bacino idrografico sotteso dalla
sezione di interesse e impiego di modelli afflussi"deflussi per la trasformazione in portate.
Si precisa inoltre che: Il primo metodo consiste nellutilizzare lintera informazione idrometrica
disponibile allinterno di una regione idrologica omogenea. In tal modo di perviene a un campione
di dati storici di dimensioni molto maggiori rispetto a quelle di una singola stazione; sulla base di
tale campione si ottiene, in genere mediante limpiego di leggi di regressione statistica, la stima
della distribuzione di probabilit delle portate di piena.
259
Dove:
Il bacino imbrifero definito come quella porzione di territorio il cui deflusso idrico superficiale viene
convogliato verso una fissata sezione di un corso d'acqua che definita sezione di chiusura del bacino, in
riferimento alla sola raccolta delle acque di precipitazione.
260
c [!]
0.70a0.95
0.05a0.10
0.10a0.15
0.15a0.20
0.13a0.17
0.18a0.22
0.22a0.35
Tabella 29: Coefficienti di deflusso raccomandati da American Society of Civil Engineers e da Pollution Control
Federation, con riferimento prevalente ai bacini urbani. Fonte: Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI):
Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva
sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica, 6: Indicazioni
per il calcolo delle portate di piena su bacini idrografici di piccole dimensioni
c [!]
Tipo di suolo
0.20
0.10
Suolo con infiltrazione media, senza lenti argillose; suoli limosi e simili
0.40
0.30
0.50
0.40
Suolo con infiltrazione bassa, suoli argillosi e suoli con lenti argillose
vicine alla superficie, strati di suolo sottile al di sopra di roccia
impermeabile
Tabella 30: Coefficienti di deflusso raccomandati da Handbook of Applied Hydrology, Ven Te Chow (1964).
Fonte: Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Legge 18
Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le
verifiche di compatibilit idraulica, 6: Indicazioni per il calcolo delle portate di piena su bacini idrografici di
piccole dimensioni
261
V
"D
in cui i parametri a e n dipendono dallo specifico tempo di ritorno considerato. I valori dei
parametri a ed n sono dati in funzione delle coordinate UTM del sito, e del tempo di
ritorno (20"100"200"500 anni), rintracciabili nellAllegato 3: Distribuzione spaziale delle
precipitazioni intense del Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete
idrografica e sui versanti, Legge 18 Maggio 1989, n183. Per facilitare il reperimento delle
coordinate UTM del bacino ci si pu servire della suddivisione, per esempio per quanto
riguarda il bacino del Po, per la parte collinare e montana, della suddivisione in sottobacini
idrografici elementari117, che ne rappresentano le caratteristiche fisiografiche, con a sua volta,
la suddivisione, presente nellAllegato 3, in scala 1:250.000, in celle che rappresentano un
reticolo chilometrico di riferimento.
Il tempo di corrivazione del bacino normalmente calcolato con formule empiriche; tra esse
molto usata quella di Giandotti (1934, 1937):
"D !
dove:
c & )H Q N@AxF
--------.V2
Lp= lunghezza del percorso idraulicamente pi lungo del bacino [km], ovvero la lunghezza
dellasta principale
Hm = altitudine media del bacino [m s.l.m.]
H0 = altitudine della sezione di chiusura [m s.l.m.]
Molto usata anche la seguente formula empirica (Pezzoli, 1970):
117
elaborati:
"!corografia, scala 1:1.250.000;
"!delimitazione dei sottobacini idrografici elementari, scala 1:250.000;
"!caratteristiche fisiografiche principali dei sottobacini montani nelle sezioni di chiusura principali;
"!caratteristiche fisiografiche dei sottobacini montani elementari.
262
?@?AAxF
p= pendenza media
)
Come valore di tc risulta cautelativo prendere il minore fra i due, in modo tale da massimizzare
la portata di progetto.
Allinterno del primo foglio di calcolo del programma realizzato in Excel, relativo al
dimensionamento delle briglie, possibile calcolare la portata di progetto e la pendenza di
compensazione dellalveo, mediante lutilizzo delle formule riportate al 5.1.1 della presente.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Tempo di ritorno: per mezzo del quale devono essere calcolate le portate di progetto, utile sia
per il calcolo della pendenza di compensazione che per il dimensionamento idraulico della
gaveta, come specificato al 5.2 della presente. Se la briglia, come nella maggioranza dei casi,
ha solo funzione di stabilizzazione dellalveo si considera ] A? a N??-vyy ; se sono
presenti anche nuclei abitati si considera ] N?? a A??-vyy , usualmente ] ! M??-vyy @
Coordinate Nord e Est (UTM) del sito: utili, insieme al tempo di ritorno, per la ricerca dei
coefficienti a ed n per il calcolo dellaltezza di precipitazione.
Coefficienti a e n: per quanto riguarda, a titolo esemplificativo, il bacino del fiume Po, essi
sono individuabili, in funzione del tempo di ritorno atteso e delle coordinate in cui collocato il
bacino imbrifero, nellAllegato 3: Distribuzione spaziale delle precipitazioni intense del Piano
stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui versanti, Legge
18 Maggio 1989, n183. Tramite tali coefficienti viene ricavata laltezza di precipitazione.
Parametri del bacino imbrifero: estensione in [km2] del bacino imbrifero; lunghezza del
percorso idraulicamente pi lungo del bacino, ovvero la lunghezza dellasta principale [km];
pendenza dellalveo [%]; altezza massima del bacino sul livello del mare [m s.l.m.]; altezza della
sezione di chiusura del bacino sul livello del mare [m s.l.m.]; coefficiente di corrivazione c ["],
funzione della tipologia di suolo, della pendenza e del suo utilizzo, in assenza di pi accurate
analisi valutabile tramite i valori proposti da American Society of Civil Engineers e da Pollution
Control Federation, con riferimento prevalente ai bacini urbani, e Handbook of Applied
263
Strickler [m0.33/s], per il quale sono presenti tabelle indicative nel foglio 6 del programma119;
diametro ritenuto caratteristico delle particelle o, nel caso di analisi granulometrica, il d50,
ovvero il diametro passante al 50% [m]. La richiesta di
in funzione di permettere al
118
Fonte: Piano stralcio per lAssetto Idrogeologico (PAI): Interventi sulla rete idrografica e sui versanti,
Legge 18 Maggio 1989, n183, Norme di attuazione: Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le
progettazioni e le verifiche di compatibilit idraulica, 6: Indicazioni per il calcolo delle portate di piena su
bacini idrografici di piccole dimensioni.
It@t
119
anche specificata la prescrizione per cui, in presenza di curva granulometrica si ha che: LG ! e0, con
Tf
264
265
266
267
Lo stramazzo a larga soglia uno stramazzo in cui la vena non si contrae bens si adagia sullo stramazzo
con linee di corrente rettilinee almeno in un breve tratto iniziale, da garantire il passaggio attraverso la
sezione critica.
121
Rappresenta la perturbazione che si verifica in una corrente a pelo libero, in moto permanente, per
effetto della presenza di un ostacolo o per il brusco cambiamento di sezione o della pendenza del fondo
dellalveo. Si fa spesso riferimento al profilo di rigurgito, che rappresenta il profilo del pelo libero nel tratto
in cui si verifica la perturbazione
268
Si ha quindi che:
" #$ " %
') + , -+ .
&$
$ " *') + , -+ . /%&
11111111234 5-6
'()
') + , 0-+
Dove:
Qp= portata di progetto [m3/s]
V= velocit di progetto [m/s]
A= area della gaveta [m2]. Assumendo che essa abbia una forma trapezia, Lg rappresenta la
larghezza di base inferiore, Lg la larghezza di base superiore, s la scarpa della gaveta
k= altezza critica [m]
g= accelerazione di gravit [m/s2]
Da tale espressione viene ricavata k.
Avendo detto che:
78 " + ,
Si ha:
.
9
. 11111111236
0&*') + , -+ . /
Occorre precisare che laltezza della savanella o gaveta viene determinato in condizioni di
assenza di interrimento. Qualora si intenda determinarla in presenza di interrimento, il
contributo dellaltezza cinetica a monte non pu pi essere trascurata. Si per osservato che
il dimensionamento in queste condizioni porta ad altezze inferiori, quindi a sfavore di
sicurezza.
122
Altezza della corrente dellalveo per cui si ha il passaggio del valore massimo della portata assegnata con
lenergia minima. Qualora laltezza della corrente sia <k la corrente si definisce veloce, se h>k la corrente
lenta.
269
Figura 78: Dimensionamento della gaveta. Fonte: A. Candela: La difesa idraulica dei tratti montani dei corsi dacqua:
dimensionamento idraulico della savanella di una briglia
Attraverso la gaveta della contro briglia deve passare la stessa portata che passa attraverso la
briglia. Pertanto nel modo analogo a quello effettuato per la briglia si pu dimensionare
geometricamente la gaveta della controbriglia, solitamente per analoga a quella della briglia
stessa. Il posizionamento del risalto pu essere effettuato o utilizzando le equazioni
dellidraulica, quali le equazioni di continuit, del bilancio dellenergia e lequazione globale
dellequilibrio dinamico; oppure mediante metodi empirici quale quello proposto da Rand nel
1955. Tale metodo fa riferimento ai criteri di dimensionamento dello sfioratore a salto dritto,
123
Il risalto idrico o salto di bidone un fenomeno per cui si passa da una corrente veloce ad una
bruscamente lenta, convertendo parte dellenergia cinetica in energia potenziale, con un innalzamento
improvviso della quota del pelo libero. Una parte viene invece dissipata in calore con generazione di
turbolenze.
270
H.
+4
"
111111112D6
&I 4 I 4
Dove:
hp= altezza dellacqua prima del getto proveniente da monte [m]
h1, h2= altezze coniugate del risalto [m]
Tali relazioni sono state ricavate utilizzando uno sfioratore a salto uguale a quello del canale (di
sezione rettangolare), pertanto risultano tanto pi vere, quanto pi la forma della sezione
simile a quella rettangolare.
Si ha pertanto che:
0I
11111111236
&
124
._`MLNab
)
, con 78 " + ,
e
cd
.)Cfg 8`;8 e Fe
, considerando 0.7Ek la
0I
, ?C:. D :E F11111111236
&
! Altezza della controbriglia: laltezza della controbriglia risulta quella che, aumentando la
spinta statica a valle, produce leguagliarsi della quantit di moto di valle con quella di monte
nel tratto dalveo prossimo al paramento di valle della briglia. Deve pertanto essere calcolata
in relazione al tirante idrico che si prevede a valle del risalto e alle condizioni di deflusso della
corrente sulla controbriglia. Si parte dallipotesi che la linea dei carichi totali si mantenga
parallela al fondo tra la sezione in cui si stabilisce il tirante idrico h2 e quella dellinserimento
della controbriglia, in cui si presenta laltezza critica k, calcolata come per la briglia.125 A monte
della controbriglia il tirante dato da :hiXR " + j , I(, essendo Z laltezza della controbriglia.
Occorre, affinch il risalto avvenga immediatamente ai piedi della briglia, ossi sia annegato,
che :hiXR k :. . Tale disuguaglianza permette di garantire la formazione della corrente lenta.
Tendendo conto dellabbassamento dovuta alla pendenza del fondo occorre incrementarla di:
lI j " mC'E , '. F " m J 'RST)UTVWXYZ[SYRST)UTV 11111111236
Si ha quindi che:
Mediante la formula di Schotlitsch (1932) pu anche essere data una valutazione approssimata
della profondit massima dello scavo t che si realizzerebbe qualora non fosse presente la
platea:
n " KLo=
p ML.
qrM ML4.
D :E 111111111236
Dove:
d90= dimensione della maglia del vaglio che trattiene il 10% in peso del materiale di cui
costituito il fondo del torrente a valle della briglia [mm].
125
Ovvero mediante:
!
272
'; + , -+ .
'; + , 0-+
Figura 79: Dimensionamento della contro briglia. Fonte: M. Fugazza: Appunti del corso: sistemazione di bacini
idrografici
lunghezza deve essere tale affinch si sviluppi completamente il risalto idraulico, ovvero: 1
'!UV[sV " B > oC:. D :E F11111111236
Si osserva per che la presenza della sola platea, pu spesso portare alla formazione di una
cunetta di erosione subito dopo la platea stessa.
Figura 80: Dimensionamento della platea. Fonte: A. Candela: La difesa idraulica dei tratti montani dei corsi dacqua:
dimensionamento idraulico della savanella di una briglia
273
lt
'uTU[SVvTYZs
11111111235-6
Con:
!v= velocit di filtrazione
!k= conduttivit [m/s], funzione delle caratteristiche del mezzo poroso
! H= differenza di potenziale [m], nel caso specifico pari al dislivello tra i peli liberi di monte e
valle:
lt " I , 78 D :E 11111111236
!Lfiltrazione= percorso di filtrazione [m]. In modo semplificato pu essere valutato con il criterio di
Bligh!Lane, che consiste nel considerare il percorso pi breve compiuto dallacqua di filtrazione
da monte a valle. Secondo tale ipotesi, il percorso pi breve viene assunto cautelativamente
pari allo sviluppo del contorno dellopera a contatto con il terreno. Per tener conto della
maggiore resistenza che lacqua incontra lungo i percorsi verticali rispetto a quelli orizzontali,
la lunghezza di questi ultimi viene moltiplicata per un fattore di riduzione pari a 1/3. Il percorso
quindi parte dal profilo verticali di monte della briglia fino al profilo verticale di valle della
controbriglia, percorrendo tutta la platea. Qualora sia presente solo la platea, termina invece
con il profilo verticale della platea stessa.
Q
'uTU[SVvTYZs " 'w , 'Y 11111111236
?
Facendo riferimento al materiale esistente in prossimit del piede di valle, si fissa il valore
massimo ammissibile per v come valore limite del trasporto; risulta pertanto definito il
w
coefficiente A " 111111112D6 detto creep ratio (coefficiente al limite di slittamento) introdotto
8
da Bligh, che dipende dalle caratteristiche del terreno ed compreso tra 5, per i terreni ad alto
contenuto si argilla o rocciosi, e 20, per i terreni sabbioso limosi.
Fanghi e limi
20
18
Sabbia fine
15
Sabbia media
12
Sabbia grossa
10
9>4
6>3
274
'uTU[SVvTYZs
kA
lt
Qualora la verifica non sia soddisfatta, in linea generale per qualsiasi tipologia di briglia, si
potrebbe intervenire nei seguenti modi:
!eliminando il moto di filtrazione inserendo diaframmi impermeabili
!aumentare la lunghezza della traiettoria con palancole a monte o a valle della fondazione. Si
riduce cos il gradiente
lx
fyz{|}~z
!posizionare un sistema filtrante ai piedi del paramento di valle che lasci passare lacqua
trattenendo il materiale solido.
Nel dettaglio per, trattandosi di una briglia in legname e pietrame, gi di per s molto
drenante, il sistema di pi facile utilizzo lincremento di materiale drenante, quale ciottoli
piuttosto che terreno inerte a granulometria fine.
Tale metodologia di verifica proposta risulta in accordo con quanto presente nel Manuale
tecnico per la progettazione, costruzione e gestione degli sbarramenti e degli invasi di
competenza regionale della Regione Piemonte. Al 1.6.5, relativamente alle Traverse
fluviali, si specifica infatti come debba essere condotta la verifica della filtrazione con rete
idrodinamica, seguendo quanto meno lipotesi semplificativa di Bligh.
Si precisa che per quanto riguarda invece laspetto dellimmorsamento delle ali, questo funzione
della ricerca del terreno indisturbato. Qualora infatti lammorsamento coinvolgesse il solo terreno
movimentato dallalveo sarebbe possibile la formazione di un sifonamento assiale. Questa
eventualit tanto maggiore quanto pi larea risulta essere soggetta a debris flow non
incanalati, per cui la tipologia della briglia non risulta essere quella pi idonea per la sistemazione
dellalveo torrentizio. Si osserva comunque che lammorsamento delle ali non deve risultare
inferiore a 2 m.
5.2.2 Input ed output del programma
Allinterno del primo foglio di calcolo del programma realizzato in Excel, relativo al
dimensionamento delle briglie, possibile dimensionare la gaveta della briglia e, qualora presenti,
dimensionare le opere accessorie, quali platea o il sistema platea!controbriglia.
In aggiunta, inserita la geometria dellopera desiderata, viene effettuata la verifica idraulica a
sifonamento e viene fornita la sezione dellopera su cui occorre effettuare le verifiche di stabilit
esterna, cos come definito al 5.3.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
275
allorizzontale.
Si ricorda che il diametro minimo dei correnti e dei traversi di 25>30 cm e che la possibilit
di scelta di diametri di 10>20 cm solo in funzione dello studio di stabilit di opere gi
esistenti. I diametri dei correnti e dei traversi dovrebbero inoltre essere uguali. La scelta della
% di materiale da riempimento funzione della libert lasciata al progettista di privilegiare il
drenaggio naturale la stabilit dellopera, scegliendo unalta % di ciottoli, specie in
corrispondenza della gaveta, o la maggiore facilit di attecchimento del materiale vegetale vivo
presente, incrementando la % di terreno fine presente, in particolare in corrispondenza delle
ali. Si ricorda inoltre che, a favore della stabilit dellopera, per quanto possibile, occorrerebbe
eseguire la briglia e la controbriglia in contropendenza verso monte (15>25), come
evidenziato successivamente nel 5.7, mentre questo risulta tecnicamente impossibile per la
platea, che avr uninclinazione prossima a quella dellalveo.
Scelta del legname: in cui realizzare la palificata: possibilit di scelta fra larice (conifera) e
castagno (latifoglia). Si ricorda che la possibilit di scelta tra queste sole due specie, funzione
delle caratteristiche di durabilit, resistenza e reperibilit che esse presentano in riferimento
in particolare allItalia127. In particolare esse risultano particolarmente indicate per la loro
resistenza agli attacchi biotici e abiotici, caratteristica fondamentale specie in relazione
allambiente con alto tasso di umidit in cui le opere di sistemazione fluvio!torrentizia si
trovano. Le caratteristiche di resistenza meccanica risultano pressoch similari per le due
specie, leggermente superiori per il castagno. Le prestazioni dei due materiali fanno
riferimento: per quanto riguarda il larice alle Classi di resistenza per specie legnose di
126
276
277
278
279
Gli aspetti di dimensionamento statico della briglia riguardano la determinazione dello spessore
del coronamento, e la stabilit della briglia, considerando quindi linsieme realizzato dalla briglia,
dalla platea ed eventualmente dalla controbriglia. Entrambi tali aspetti partono dalla risoluzione
di equazioni di equilibrio alla traslazione e alla rotazione. Per quanto riguarda le verifiche di
stabilit, dal momento che la briglia assimilabile ad unopera a gravit, in accordo con il 6.5 del
D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni ,mantenendo le stesse simbologie e
unit di misura adottate nel 4.1, esse si configurano come le classiche verifiche di:
Scorrimento: affinch la verifica sia soddisfatta occorre che:
C Fn&
k
t
HUTh J
k
Si precisa che la verifica a capacit portante viene effettuata per la sola briglia. Qualora infatti
siano presenti anche la platea e la controbriglia, esse avrebbero uninclinazione differente
rispetto alla briglia, non costituendo un unico corpo ma tre differenti. Si parte quindi
dallipotesi che se il corpo briglia, soggetto alle azioni di maggiore entit, risulta verificato a
capacit portante, lo sono anche le opere accessorie quali la platea e la controbriglia. Lo sforzo
normale Nd e i momenti Md, stab e Md, rib di calcolo, per la capacit portante, risultano quelli del
solo corpo briglia, considerando come punto attorno a cui pu avvenire il ribaltamento il punto
della fondazione del corpo briglia pi a valle.
Occorre specificare inoltre che, qualora risulti Md,rib> Md,stab, la risultante delle azione cade
al di fuori della base stessa. Pertanto, in tal caso non sono soddisfatte n la verifica al
ribaltamento n quella di capacit portante. Non assumendo valori di fattori di sicurezza <0,
in tal caso si ha F.S.capacit portante=0.
Ribaltamento: occorre che:
280
k L L
Non essendo specificato un valore del fattore di sicurezza, di solito si assume F=1.1, che
rappresenta un compromesso tra sicurezza e dimensionamento economico.
La differenza rispetto alle opere a gravit a sostegno dei versanti, sta nelle condizioni in cui
eseguire le verifiche di stabilit. Occorre infatti che esse siano ripetute nelle due condizioni:
Prima dellinterrimento
Figura 81: Forze agenti prima dellinterrimento nel caso statico. Fonte: L. Bradimarte: Briglie di consolidamento
Dopo linterrimento
Figura 82: Forze agenti dopo linterrimento nel caso statico. Fonte: L. Bradimarte: Briglie di consolidamento
281
)*
+
% ,-.
Figura 83: Sezione di riferimento. Fonte: B. Bonaccorso: Appunti del corso: calcolo di stabilit della briglia
A seguito, dopo lesplicitazione del criterio di dimensionamento dello spessore del coronamento,
verranno indicate le sollecitazioni agenti in entrambi i casi, specificando, in riferimento ad esse,
come diventino i termini espressi nelle verifiche di stabilit. Per la simbologia adottata e unit di
misura non esplicitamente espressi si fa riferimento a quanto gi espresso nel 4.
Dove:
f= coefficiente dattrito [!], in media pari a 0.75
c= spessore del rivestimento della gaveta, solitamente realizzato con tronchi di legno
accatastati luno vicino allaltro [m]
s=peso
specifico del materiale solido trasportato [kN/m3], con valore medio pari a 22 [kN/m3]
Tale criterio viene indicato come criterio di stabilit alla flottazione della copertina.
Occorre per tenere in considerazione anche la stabilit delle ali e far si che esse non siano
soggette a sforzi di trazione. Considerando la sola spinta idrostatica e ipotizzando che la
risultante delle forza passi per il terzo medio della sezione, per lequilibrio, si ha:
1
:
!
24 !; 3 2" 1!
=
&
<
Da cui:
24
1 3> ?!
2"
1 8 ,-@!
Tale criterio prende il nome di criterio di assenza di sforzi di trazione sullala. Entrambe le
formulazioni proposte sono per pensate per briglie in muratura.
Sono presenti anche altre formulazioni empiriche; a titolo esemplificativo:
!Romiti e Romiti (1957): 1 3 ,-A, 6 &BCDE , con k coefficiente funzione della pendenza di
compensazione, varibile da 1 per ic=0.02 a 0.83 per ic=0.2 e d50 la dimensione passante al 50%
del materiale in equilibrio limite a interrimento avvenuto. Si osserva che lo spessore minimo si
aggira sempre sugli 80 cm.
!Zoli (1952): 1 3 ,-@, 6 5,-: F ,-&7$, con Z, altezza della briglia, in [m]. risulta quindi che lo
spessore non inferiore a 70 cm.
,-@!
,-A, 6 BCDE
,-@, 6 5,-: F ,-&7$
J'K
283
Figura 84: Dimensionamento dello spessore del coronamento. Fonte: www.diiar.polimi.it: Protezione idraulica del
territorio: sistemazione di un corso dacqua torrentizio
Verifiche di stabilit prima dellinterrimento: tale analisi risulta importante in quanto verifica
le condizioni di stabilit comprese fra la fase di completamento dellopera e la condizione di
invaso a monte della briglia completamente riempita di terreno; tale condizione pu durare
anche diversi anni. Le forze agenti sono:
!La spinte dellacqua sul paramento di monte fino al livello di fondazione compreso
!Le spinte dellacqua sul paramento di valle della controbriglia e al di sotto della fondazione e
della platea dellopera
!I pesi della briglia, della platea e della controbriglia, dellacqua sulla platea
!La spinta attiva del terreno a monte della briglia e la spinta a riposo del terreno a valle della
controbriglia.
Per tale verifica si assume che sia presente il terreno, a monte e a valle dellopera, per
unaltezza, a partire dalla base della fondazione, pari a zf, ovvero lo spessore della fondazione
stessa.
Definendo:
h0=Ek, ovvero laltezza della linea dei carichi totali a monte della briglia, a partire dalla gaveta
[m]
zf= altezza della fondazione [m]
hb,g= altezza del corpo della briglia presso la gaveta [m]
Hali= altezza del corpo briglia presso le ali [m]
hcb,g= altezza del corpo della controbriglia presso la gaveta [m]
Hali= altezza del corpo della controbriglia presso le ali [m]
Lb= lunghezza della fondazione in sezione [m]
284
cb=
L4M 3 24 !E 5!NOP 6 QR 7, spinta idrostatica sul paramento di monte della briglia perpendicolare
rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva [m], per la verifica al
perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4; 3 5!NOP 6 QR 7. 130
M
V
platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo
braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7. Si ha che:
M
;
in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.
fondazione della briglia, platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli
elementi sopradetti. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4` 3 5]N 6
;
V
dalla presenza di ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del
75%.
Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,
coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:
129
130
M
V
5!NOP 6 !E 6 QR 7.
285
L4D 3 24 !E 5!_NOP 6 QR 7,
JBfg'; K
JBfg'; K
perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la
L4j 3 24 0T1U_N 5!_NOP 6 QR 7; , spinta idrostatica sul paramento di valle della controbriglia
M
;
perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la
24 7QR; ,
M
V
mn
;
cui poggia lopera. ! rappresenta langolo di attrito terreno!paramento. Tale spinta pu essere
scomposta, in direzione perpendicolare allopera: L[MOd 3 L[M 0T1l , con braccio di leva, per la
verifica al ribaltamento, risulta: S[MOd 3 QR ; e in direzione parallela: L[MOX 3 L[M 1opl, rivolta
M
V
verso il basso, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a S[MOX 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7.
Risulta, ai fini della verifica a ribaltamento, L[MOd come ribaltante e L[MOX come stabilizzante. A
favore di sicurezza non si considera il contributo dato dalla coesione.
L[; 3 kE 52" a 24 7W!_NOP 6 QR \ , spinta del terreno a valle della controbriglia, inclinata di !!
;
M
;
direzione perpendicolare allopera: L[;Od 3 L[; 0T1l , con braccio di leva, per la verifica al
ribaltamento, risulta: S[;Od 3 5!_NOP 6 QR 7; e in direzione parallela: L[;OX 3 L[; 1opl, rivolta
M
V
verso lalto, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a S[;OX 3 ,- Risulta, ai fini
della verifica a ribaltamento, L[MOd come stabilizzante e L[MOX come ribaltante. A favore di
sicurezza non si considera il contributo dato dalla coesione. Occorre notare che lutilizzo del
coefficiente di spinta a riposo K0 invece che il coefficiente di spinta passivo Kp risulta a favore di
sicurezza, considerando la possibile lerosione a valle della controbriglia o della platea, con
formazione di cunetta di erosione, che difficilmente. In aggiunta, anche qualora non fossero
131
Tale spinta nulla se si effettua la verifica presso le ali. Qualora non sia presente la controbriglia,
M
risulta: L4D 3 24 !E QR e : S4D 3 QR -
132
M
V
133
M
;
M
V
Se si effettua la verifica presso le ali: L[; 3 kE 52" a 24 7Wrshit 6 QR \ O S[;Od 3 5rshit 6 QR 7. Se non
M
;
286
M
V
M
V
;
;
zC[Z
|[Z p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{
M
;
5!NOP 6 QR 7 e una parallela uNOX 3 uN 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva SNOX 3 ]N 6
]^ 6 ]_N .
M
;
134
;
;
zC_dZ
|_dZ p_dZ zC[ZhX
6
? 5:'7p[ZhX 7
{
}_dZ
{
134
M
;
M
;
Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3
5rhit 6 QR 7
287
;
;
zC[Z
|_dZ p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{
perpendicolare allopera u_NOd 3 u_N 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOd 3
M
;
5!_NOP 6 QR 7 e una parallela u_NOX 3 u_N 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOX 3
] .
; _N
M
135
perpendicolare allopera u4Md 3 u4M 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4MOd 3
!
; E
M
6 !NOP 6 QR e una parallela u4MOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva
allopera u4;Od 3 u4 1op}_ , ribaltante, con braccio di leva S4;Od 3 !X 6 QR e una parallela
M
;
u4V 3 24 ]_N !E , peso dellacqua sulla gaveta della controbriglia, scomponibile in componente
perpendicolare allopera u4Vd 3 u4V 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4VOd 3
!
; E
M
6 !_NOP 6 QR e una parallela u4VOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva
3 aL4V 2;O"RhX a L4` 2;O"RhX 6 L[MOX 2;ORhX a L[;OX 2;O"RhX 6 uNOX 2MORhX
6 u^OX 2MORhX 6 u_NOX 2MORhX
JBfg'K
Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !0SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3
5rshit 6 QR 7
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
137
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
M
;
136
288
O"[hNtithe[Y
3 6L4M 2;O"RhX 6 L4; 2;O"RhX 6 L[MOd 2;O"RhX a L[;Od 2;O"RhX a uNOd 2MORhX
6 u^Od 2MO"RhX a u_NOd 2MORhX a u4MOd 2;ORhX 6 u4;Od 2;O"RhX
a u4VOd 2;ORhX a L4D 2;ORhX a L4j 2;ORhX
JBfg'K
3 6L[MOX S[MOX 2;ORhX 6 L[;Od S[;Od 2;ORhX 6 uNOX SNOX 2MORhX 6uNOd SNOd 2MORhX
6 u^OX S^OX 2MORhX
JBf'g'K
OZtNhi[he[Y 3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 L[MOd S[MOd 2;O"RhX 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX 6 u^Od S^Od 2MO"RhX
6 u4;Od S4;Od 2;O"RhX
fO_h^h_t[ ^dZ[eh[Y
JBf'g'K
3 aL4V 2;ORhX a L4` 2;ORhX 6 L[MOX 2;O"RhX a L[;OX 2;ORhX 6 uNOX 2MO"RhX
6 u4MOX 2;O"RhX
O"[hNtithe[YO_h^ ^dZ[
JBfg'K
6 uNOX SNOX 2MORhX 6uNOd SNOd 2MORhX 6u4MOX S4MOX 2;ORhX 6 u4MOd S4MOd 2;ORhX
6 L4j S4j 2;ORhX
OZtNhi[he[YO_h^ ^dZ[
JBf'g'K
3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 L[MOd S[MOd 2;O"RhX 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX
JBf'g'K
L4V 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \5]N 7, spinta idrostatica sulla fondazione della briglia perpendicolare
rispetto ad essa. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 7. Si
M
;
QROXYZ[ 7 ? ]N g5]N 6 ]^ 6 ]_N 7x ? ]N , spinta idrostatica sulla fondazione della briglia, platea e
fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo braccio
di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4` 3 5]N 7Si ha che: !NOPOXYZ[ 3 !RNOP ? 0T1UN .
;
289
JBfg'; K
JBfg'; K
perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4j 3 5QR 7.
M
V
Inoltre si ha che:
M
V
290
rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica al
ribaltamento, risulta: S4M 3 5!NOP 6 QR 7. 138
M
;
perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4; 3 5!NOP 6 QR 7. 139
M
V
platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli elementi sopradetti. Il suo
braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7. Si ha che:
M
;
in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.
fondazione della briglia, platea e fondazione della controbriglia, perpendicolare rispetto agli
elementi sopradetti. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4` 3 5]N 6
;
V
dalla presenza di ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del
75%.
Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,
coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:
bcde[Y 3 24 W!E 6 !NOPOXYZ[ 6QROXYZ[ \
L4D 3 24 !E 5!_NOP 6 QR 7,
JBfg'; K
JBfg'; K
perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la
138
139
M
V
5!NOP 6 !E 6 QR 7.
291
perpendicolare rispetto al paramento verticale della controbriglia. Il suo braccio di leva, per la
L[M 3 ksh 52s" a 24 7!NOP ; ( Ls[M 3 kh 52s" a 24 7!NOP ? QR ( Lss[M 3 kh 52" a 24 7QR ,spinta,
M
;
scomposta nelle sue componenti parziali, del terreno a monte della briglia. Si considerano due
differenti strati, uno costituito dal terreno su cui si fonda lopera e laltro costituito dal terreno
dellinterrimento, i cui parametri risultano s e !. Tale spinta risulta inclinata di +!i rispetto
m n
;
pu essere scomposta, in direzione perpendicolare allopera: L[MOdOt 3 L[MOt 0T1lt , con braccio
M
V
e in direzione parallela: L[MOXOt 3 L[MOt 1oplt , rivolta verso il basso, con braccio di leva, per la
verifica ribaltamento, pari a S[MOXOt 3 5]N 6 ]^ 6 ]_N 7. Risulta, ai fini della verifica a
ribaltamento, L[MOdOt come ribaltante e L[MOXOt come stabilizzante. 142 A favore di sicurezza non
si considera il contributo dato dalla coesione. Simmagina inoltre che il materiale trasportato
sia della stessa natura di quello sul fondo dellalveo prima dellinterrimento, pertanto non
occorre considerare delle stratificazioni del terreno.
L[; 3 kE 52" a 24 7W!_NOP 6 QR \ , spinta del terreno a valle della controbriglia, inclinata di !!
;
M
;
direzione perpendicolare allopera: L[;Od 3 L[; 0T1l , con braccio di leva, per la verifica al
ribaltamento, risulta: S[;Od 3 5!_NOP 6 QR 7; e in direzione parallela: L[;OX 3 L[; 1opl, rivolta
M
V
verso lalto, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a S[;OX 3 ,- Risulta, ai fini
della verifica a ribaltamento, L[MOd come stabilizzante e L[MOX come ribaltante. A favore di
sicurezza non si considera il contributo dato dalla coesione.
140
Tale spinta nulla se si effettua la verifica presso le ali. Qualora non sia presente la controbriglia,
M
risulta: L4D 3 24 !E QR e : S4D 3 QR -
141
M
V
142
Se si effettua la verifica presso le ali: L[M 3 ksh 52s" a 24 7rhit ; ( Ls[M 3 kh 52s" a 24 7rhit ? QR ( Lss[M 3
M
;
M
;
k 52 a 24 7QR , ; S[MOd 3 rhit 6 QR ( Ss[MOd 3 QR ( Sss[MOd 3 QR - I bracci di leva per la componente
; h "
V
;
V
verticale della forza restano invariati.
;
M
M
143
Se si effettua la verifica presso le ali: L[; 3 kE 52" a 24 7Wrshit 6 QR \ O S[;Od 3 5rshit 6 QR 7; , Se non
M
292
M
V
;
;
zC[Z
|[Z p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{
M
;
5!NOP 6 QR 7 e una parallela uNOX 3 uN 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva SNOX 3 ]N 6
]^ 6 ]_N .
M
;
144
;
;
zC_dZ
|_dZ p_dZ zC[ZhX
6
? 5:'7p[ZhX 7
{
}_dZ
{
M
;
;
;
zC[Z
|_dZ p[Z zC_dZ
6
? 5:'7p_dZ 7
{
}[Z
{
perpendicolare allopera u_NOd 3 u_N 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOd 3
144
M
;
Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3
5rhit 6 QR 7
293
5!_NOP 6 QR 7 e una parallela u_NOX 3 u_N 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva S_NOX 3
] .
; _N
M
145
perpendicolare allopera u4Md 3 u4M 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4MOd 3
!
; E
M
6 !NOP 6 QR e una parallela u4MOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva
allopera u4;Od 3 u4 1op}_ , ribaltante, con braccio di leva S4;Od 3 !X 6 QR e una parallela
M
;
u4V 3 24 ]_N !E , peso dellacqua sulla gaveta della controbriglia, scomponibile in componente
perpendicolare allopera u4Vd 3 u4V 1op}_ , stabilizzante, con braccio di leva S4VOd 3
!
; E
M
6 !_NOP 6 QR e una parallela u4VOX 3 u4M 0T1}_ , stabilizzante, con braccio di leva
rO"_dZZtcYe[d
JBfg'K
145
Se si effettua la verifica presso le ali: in Wb al posto di !0SO si inserisce Hali; risulta ancheSNOd 3
5rshit 6 QR 7
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
147
Tale contributo non presente se si effettua la verifica nella sezione delle ali
M
;
JBfg'K
146
294
JBf'g'K
OZtNhi[he[Y 3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 2;O"RhX L[MOdOt S[MOdOt 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX 6 u^Od S^Od 2MO"RhX
6 u4;Od S4;Od 2;ORhX
fO_h^h_t[ ^dZ[eh[Y
JBf'g'K
O"[hNtithe[YO_h^ ^dZ[
JBfg'K
6 uNOX SNOX 2MORhX 6uNOd SNOd 2MORhX 6u4MOX S4MOX 2;ORhX 6 u4MOd S4MOd 2;ORhX
6 L4j S4j 2;ORhX
OZtNhi[he[YO_h^ ^dZ[
JBf'g'K
3 6L4M S4M 2;O"RhX 6 L4; S4; 2;O"RhX 6 L4V S4V 2;O"RhX 6 L4` S4` 2;O"RhX
6 2;O"RhX L[MOdOt S[MOdOt 6 L[;OX S[;OX 2;O"RhX
JBf'g'K
L4V 3 24 W!X 6 QROXYZ[ \5]N 7, spinta idrostatica sulla fondazione della briglia perpendicolare
rispetto ad essa. Il suo braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: S4V 3 5]N 7. Si
M
;
295
? W) )OO O ) O \?
]&
? &S
? W) )OO O ) O \?
?
Si
ha che: !NOPOXYZ[ 3 !RNOP ? 0T1UN . Considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di
ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, essa viene ridotta del 75%.
Per il calcolo di tali sottospinte si parte dallipotesi di una distribuzione lineare delle
sovrappressioni idrauliche, per cui i valori della sovrappressione massima e minima,
caratterizzanti la distribuzione trapezoidale della pressione generatrice la sottospinta,
coincidono con i valori di pressione idraulica alla base dellopera, a monte e a valle, desunti dai
tiranti idrici di monte e valle. In particolare, ai piedi dellopera:
perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: S4j 3 5QR 7.
M
V
Inoltre si ha che:
M
V
Verifiche di sollevamento: in accordo con il 6.2.3.2 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme
Tecniche per le Costruzioni, Per la stabilit al sollevamento deve risultare che il valore di
progetto dellazione in stabilizzante Vinst,d, combinazione di azioni permanenti (Ginst,d) e
variabili (Qinst,d), sia non maggiore della combinazione dei valori di progetto delle azioni
stabilizzanti (Gstb,d) e delle resistenze (Rd):
Vinst,d !"Gstb,d + Rd
dove Vinst,d = Ginst,d + Qinst,d
Per le verifiche di stabilit al sollevamento, i relativi coefficienti parziali sulle azioni sono
indicati nella Tab. 6.2.III. Tali coefficienti devono essere combinati in modo opportuno con
quelli relativi ai parametri geotecnici (M2). I coefficienti cui viene fatto riferimento sono i
coefficienti UPL (Uplift), che comportano la perdita di equilibrio della struttura o del terreno a
causa della sottospinta idraulica (galleggiamento di strutture interrate o sollevamento del
fronte scavo).
296
#G1
(permanenti)
!G2
favorevole
0.9
sfavorevole
1.1
favorevole
(permanenti
non
sfavorevole
strutturali)
favorevole
sfavorevole
!Qi
(variabili)
0.9
1.1
0.0
1.5
Tabella 32: Coefficienti parziali delle azioni (UPL) (tratta dalla Tabella 6.2.III D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche
per le Costruzioni). I carichi permanenti non strutturali sono considerati compiutamente definiti, pertanto si sono
adottati gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti. (tra parentesi sono indicati i carichi cui tali coefficienti
vanno applicati)
Nel caso in esame, sia per il caso prima che dopo linterrimento, si ha che:
#$%&
!"#$%&
' (,-./0%1 3: )$;/1/! ( 3 <&/1 ,-;/0%1 ( 3 <=/1 ,-;/0%1 ( 3 <>&/1 ,-;/0%1 ( <*;/1 ,-./0%1
( <*./1 ,-./0%1 ( <*+/1 ,-./0%1 33333333456789
Occorre, relativamente a tutte le verifiche statiche sopra viste, effettuare una precisazione
inerente al peso specifico dellacqua
w.
Nel secondo foglio di calcolo del software realizzato con Excel per il dimensionamento delle briglie
di consolidamento, possibile, mediante linserimento dei parametri geotecnici del sito,
effettuare le verifiche statiche di stabilit esterna, ad eccezione della verifica di stabilit globale
297
299
300
Per effettuare lanalisi sismica di stabilit esterna, non essendo presente una normativa specifica
in materia di briglie in legname e pietrame, si schematizzata la struttura come una sorta di
opera intermedia tra le opere di ritenuta fluviale, quali dighe e traverse, e le palificate di sostegno.
Pertanto la verifica sismica di stabilit esterna di una briglia condotta in accordo con le
prescrizioni dellEurocodice 8 Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture, con
particolare riferimento alla Parte 5: Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici,
avvalendosi dellanalisi pseudo statica.
Non si invece fatto riferimento al Decreto del Ministro dei LL.PP. del 24 marzo 1982: Norme
tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di sbarramento, dal momento che in
tale decreto viene fatto riferimento al grado di sismicit definito nel decreto ministeriale 3 marzo
1975 relativo alle Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, quindi non conforme con
lattuale zonazione sismica.
Sarebbe tuttavia presente una Proposta di aggiornamento delle Norme tecniche per la
progettazione e la costruzione degli sbarramenti di ritenuta (dighe e traverse), testo coordinato
NTC 2008 a cura dellUfficio Strutture e Geotecnica, datato 18 Dicembre 2009. Tale proposta, al
paragrafo C.7.7.3 Azioni inerziali dellacqua contenuta nel serbatoio, presenta infatti una
formula aggiornata e corretta per la valutazione della distribuzione delle pressioni orizzontali sul
paramento di monte, pari a:
? ' @ABCD
Dove:
C
C
C
BE C
G HF I J ( K HL I JM
CD
CD
CD
F CD
Dove:
y= differenza tra la quota dellacqua presente nella combinazione sismica e la quota del punto
generico del paramento cui associata la pressione p.
301
espresso in gradi sessagesimali. Per N O PQR si assumer cm=0.3. Si introduce un valor medio
qualora i tratti abbiano inclinazione variabile, e per zone a inclinazione negativa si introduce un
valore cm=0.74.
Tuttavia, essendo tale formulazione valida per corpo diga rigido, e non essendo ancora stata
approvata tale proposta di aggiornamento, risultata poco applicabile, a favore dellutilizzo della
formula di Westergaard (1933) relativa alla spinta idrodinamica esercitata dallacqua libera, a
seguito specificata.
Come per la palificata si pertanto utilizzata lanalisi pseudo statica, che rappresenta lazione
sismica come uninsieme di forze statiche equivalenti orizzontali e verticali, pari al prodotto delle
forze di gravit per, rispettivamente, i coefficienti sismici kh e kv, cos come definito nel capitolo
4.2.1 della presente.
La verifica sismica viene condotta considerando la condizione pi gravosa, per lincremento di
spinta attiva, ovvero dopo linterrimento, considerando sia lazione sismica verso lalto che verso il
basso.
proporzionale al peso della briglia [kvWbriglia agente nel baricentro della briglia,
scomponibile in una componente normale alla base dellopera 351 <&T!UV!% BZWN e una
Azione sismica orizzontale proporzionale al peso della paltea khWplatea agente nel
baricentro della platea, scomponibile in una componente normale alla base dellopera
proporzionale al peso della platea [kvWplatea agente nel baricentro della platea,
scomponibile in una componente normale alla base dellopera 351 <=V%$\% BZWN e una
302
alla
base
5S <>]"$T]&T!UV!% BZWN.
dellopera
5S <>]"$T]&T!UV!% WXYN
una
parallela
Azione sismica orizzontale proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della briglia
khWw1 agente nel baricentro della porzione dacqua sopra la gaveta, scomponibile in
una componente normale alla base dellopera 5S <*; WXYN e una parallela
5S <*; BZWN.
proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della briglia [kvWw2 agente nel
baricentro della porzione dacqua sopra la gaveta, scomponibile in una componente
normale alla base dellopera 351 <*. BZWN e una parallela 51 <*. WXYN.
una componente normale alla base dellopera 5S <*. WXYN e una parallela
5S <*. BZWN.
proporzionale al peso dellacqua sopra la platea [kvWw2 agente nel baricentro della
proporzionale al peso dellacqua sopra la gaveta della controbriglia [kvWw3 agente nel
303
normale alla base dellopera 351 <*+ BZWN e una parallela 51 <*+ WXYN.
Figura 85: Rappresentazione delle componenti delle forze pseudostatiche per accelerazione sismica verso lalto
304
Figura 86: Rappresentazione delle componenti delle forze pseudostatiche per accelerazione sismica verso il basso.
Incremento dinamico della spinta attiva del terreno St1E agente a met di ogni strato
di terreno a monte della briglia.
Azione dinamica della spinta dellacqua Swd, considerando la condizione di
permeabilit del terreno elevata (k>5*10"4 m/s), in cui gli effetti indotti dallazione
sismica del terreno e nellacqua interstiziale devono considerarsi disaccoppiate. In tal
caso occorre sommare alla pressione idrostatica dovuta allacqua interstiziale una
distribuzione di pressioni idrodinamiche il cui punto di applicazione pari al 60%
dellaltezza dello strato saturo, calcolata a partire dal tetto di tale strato.
Non si considera invece un incremento dinamico della spinta passiva del terreno St2E dal
momento che, come specificato nel caso statico, non possibile garantire la
mobilitazione della spinta passiva.
Vengono ora analizzate singolarmente le azioni sismiche sopracitate, individuando per
ciascuna la metodologia di calcolo, in accordo con lAppendice E della Parte 5:
Fondazioni, strutture di contenimento ed aspetti geotecnici dellEurocodice 8 Indicazioni
progettuali per la resistenza sismica delle strutture.
dinamiche. Mentre per la spinta in condizioni statiche valgono le regole precisate nel
5.3.1 della presente, si assume che "SAE sia applicata a met strato. Il calcolo della
305
spinta SaE, agente con inclinazione +! rispetto alla perpendicolare al paramento sub"
verticale dellopera, viene effettuato in maniera similare al calcolo della spinta in
condizioni statiche St1, in cui per risulta che le tensioni limite attive sono pari a:
` a $;/_ ' ` a 1D bc_ d eL I 51 f in caso di accelerazione sismica verso lalto
Il coefficiente di spinta del terreno ["] pu essere calcolato mediante lequazione proposta da
Mononobe e Okabe, come esplicitato nel 4.2.1, utilizzando g ' @hBije
caso di terreno permeabile, con ,r '
st
u
kl
op
kmkn ;[oq
f , ovvero nel
In particolare, facendo riferimento alla nomenclatura utilizzata nel caso statico, si ha:
)$;_ ' bvc_ eL [ 51 fe,v# I ,* fw&/U . x )v$;_ ' bc_ eL [ 51 fe,v# I ,* fw&/U d y0 x )vv$; '
;
.
;
.
bc_ eL [ 51 fe,# I ,* fy0 , scomponendo la spinta sul paramento di monte della briglia nelle
.
sue componenti parziali.148 Come gi detto, nel caso dellinterrimento, si considerano due
differenti strati, uno costituito dal terreno su cui si fonda lopera e laltro costituito dal terreno
dellinterrimento. . Tale spinta pu essere scomposta, in direzione perpendicolare allopera:
)$;_/]/! ' )$;_/! BZWz! , con braccio di leva, per la verifica al ribaltamento, risulta: {$;|/] '
w
. &/U
( y0 x {v$;/] ' y0 x3{vv$;/] ' y0 3; e in direzione parallela: )$;_/1/! ' )$;_/! WXYz! , rivolta
.
verso il basso, con braccio di leva, per la verifica ribaltamento, pari a {$;|/1/! ' e}& ( }= (
}>& f. Risulta, ai fini della verifica a ribaltamento, )$;_/]/! come ribaltante e )$;_/1/! come
stabilizzante.
Spinta idrodinamica agente sul paramento di monte della briglia SwE1 e su quello di valle
~
5 , w
;. S * &/U
~
( wD ( y0 w&/U/1\T$ ( wD ( y0/1\T$ L,
essendo la pressione idrodinamica pari a: r!" ' 5S ,* w&/U/1\T$ ( wD ( y/1\T$ / e3)*_. '
~
5 , w
;. S * >&/U
~
( wD ( y0 w>&/U/1\T$ ( wD ( y0/1\T$
150
a: r!" ' 5S ,* w1 ( y0/1\T$ Tali spinte sono calcolate utilizzando la teoria di Westergaard
(1933), che ipotizza una struttura di sostegno sufficientemente rigida a parete verticale, acqua
incomprimibile e pressioni idrodinamiche che aumentano con la radice quadrata della
148
Se si effettua la verifica presso le ali:3)$; ' bvc_ eL [ 51 fe,v# I ,* f%V! . x )v$; ' bc_ eL [ 51 fe,v# I
;
.
Qualora non sia presente la controbriglia, si ha: 3)*_. ' 5S ,* w1 ( y0 w1 ( y0/1\T$ . In questo caso
;.
zf,vert=zfcosw, mentre qualora fosse presente la controbriglia si avrebbe: zf,vert=zfcosacb; qualora ci fosse la
sola briglia sarebbe: zf,vert=zfcosab.
150
306
entrambi i casi da monte verso valle, pertanto risultano entrambe azioni ribaltanti.
Nel dettaglio, le sottospinte idrauliche, cos come denominate nellanalisi statica di stabilit
(5.3.1) risultano:
}& ( }= ( }&
{*+ '
{*2 '
}& ( }= ( }>&
F
F}& ( }= ( }>&
307
Figura 87: Spinte idrostatiche e dinamiche in caso di sisma per opera sommersa. Fonte: D. DAlberto: Tesi di dottorato.
Contributi al dimensionamento delle opere di sostegno in condizioni sismiche.
Figura 88: Forze agenti nel caso sismico. Si precisa che a monte, nel caso in esame, la quota della falda
parte al di sopra del terreno. Fonte: D. DAlberto: Tesi di dottorato. Contributi al dimensionamento delle
opere di sostegno in condizioni sismiche.
Come nel caso statico, considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di ciottolame, in
particolare per quanto riguarda la platea, la sottospinta idraulica viene ridotta del 75%.
Lanalisi sismica di stabilit esterna, condotta sia nella condizione di accelerazione sismica verso
lalto che verso il basso, prevede le stesse verifiche effettuate nel caso statico,pur considerando le
azioni nella combinazione SLU sismica, ovvero in assenza di coefficienti parziali, e in cui i
parametri geotecnici di calcolo sono quelli caratteristici. Si utilizza pertanto lApproccio 2, avente
coefficienti M1 e R3, precedentemente espressi. Si hanno quindi:
308
Per tale verifica la condizione peggiore risulta pertanto quella con azione sismica verso lalto.
gR risulta pari a 1.1
Con:
LM9N ,
LM9N O P+
) *+
"#
Q S
* O P O "T O UT O VT O WT O &T O XT 2 Y S O "@ O U@ O V@ O W@ O &@ O Z@ O X@ 2 L S O "[
R
O U[ O V[ O W[ O &[ O Z[ O X[ 33333333DB"EF< G
Dove i coefficienti sono gli stessi valutati nella condizione statica, con lintroduzione dei
coefficienti z , zc, zq [!] per considerare gli effetti inerziali dovuti al sisma, calcolati come:
XT , X[ , Q -
\]
5^_`
In tale verifica non sempre noto a priori quale possa essere la condizione peggiorativa tra
accelerazione sismica verso lalto o verso il basso. Come nel caso statico, la verifica viene
condotta relativamente alla sola briglia.
Verifica a ribaltamento: occorre che:
ef
) gb .b
e+
Dove:
In caso di accelerazione sismica verso lalto
309
, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 3 =?78 W?78 2 3 =@>78 W>78 2 3 =@>7H W>7H 2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H
2 =/<78 W/<78 2 =/078 W/078 2 =/07H W/07H 2 3 B8 =?7H W?7H 2 B8 =/<7H W/<7H
2 BC =>78 W>78 2 BC =@>78 W@>78 2 BC =/678 W/678 2 BC =/078 W/078 2 ./J W/J
2 ./K W/K 33333333DB"FEFG
e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<
2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 3 =?7H W?7H 2 =/<7H W/<7H
2 B8 =>7H W>7H 2 B8 =>78 W>78 2 3 B8 =?78 W?78 2 3 B8 =@>7H W@>7H 2 3 B8 =@>78 W@>78
2 B8 =/67H W/67H 2 B8 =/678 W/678 2 B8 =/<78 W/<78 2 B8 =/07H W/07H
2 B8 =/078 W/078 2 3 BC =>7H W>7H 2 BC 3=?78 W?78 2 BC 3=?7H W?7H 2 BC =@>7H W@>7H
2 BC =/67H W/67H 2 BC =/<7H W/<7H 2 BC =/<78 W/<78
2 BC =/07H W/07H 33333333DB"FEFG
e#7h5i>9M9jjik5l
, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 3 =?78 W?78 2 3 =@>78 W>78 2 3 =Y>7H W>7H 2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H
2 =/<78 W/<78 2 =/078 W/078 2 =/07H W/07H 2 B8 =>7H W>7H 2 B8 =>78 W>78
2 3 B8 =?78 W?78 2 3 B8 =@>7H W@>7H 2 3 B8 =@>78 W@>78 2 B8 =/67H W/67H
2 BC =>78 W>78 2 BC =@>78 W@>78 2 BC =/678 W/678 2 BC =/078 W/078 2 ./J W/J
2 ./K W/K 33333333DB"FEFG
e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<
2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 3 =?7H W?7H 2 =/<7H W/<7H
2 3 B8 =?7H W?7H 2 B8 =/<7H W/<7H 2 3 BC =>7H W>7H 2 BC 3=?78 W?78 2 BC 3=?7H W?7H
2 BC =@>7H W@>7H 2 BC =/67H W/67H 2 BC =/<7H W/<7H 2 BC =/<78 W/<78
2 BC =/07H W/07H 33333333DB"FEFG
310
e#7h5i>9M9jjik5l
, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H 2 BC =>78 W>78 2 BC =/678 W/678
2 ./K W/K 33333333DB"FEFG
e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<
2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 B8 =>7H W>7H
2 B8 =>78 W>78 2 B8 =/67H W/67H 2 B8 =/678 W/678 2 3 BC =>7H W>7H
2 BC =/67H W/67H 33333333DB"FEFG
e#7h5i>9M9jjik5l
, 4 .567879 W567879 2 4 :.5;67879 W5;67879 2 .5<7H W5<7H 2 3 =>78 W>78 2 3 =>7H W>7H
2 =/678 W/678 2 =/67H W/67H 2 B8 =>7H W>7H 2 B8 =>78 W>78 2 B8 =/67H W/67H
2 B8 =/678 W/678 2 BC =>78 W>78 2 BC =/678 W/678 2 ./K W/K 33333333DB"FEFG
e#7m9>iM5ik5l , 2./6 W/6 2 ./< W/< 2 ./0 W/0 2 ./1 W/1 2 ./;6 W/;6 2 ./;< W/;<
2 4 .567H79 W567H79 2 4 :.5;67H79 W5;67H79 2 .5<78 W5<78 2 3 BC =>7H W>7H
Si precisa che:
perpendicolare rispetto al paramento verticale della briglia. Il suo braccio di leva, per la verifica
al ribaltamento, risulta: W/K ,
6
0
Xp $.
Inoltre si ha che:
6
0
u
tNHk5l , */ no>7^ 2 oa 2 Xp q 2 BC */ no>7^ 2 oa 2 Xp q33333333DB"EF< G
v
311
u
t8iMMl , */ no8 2 Xp78lm5 q - BC */ no8 2 Xp78lm5 q
v
u
2 w*/ no>7^78lm5 2 oa - o8 q 2 */ BC no>7^78lm5 2 oa 2 o8 2 RXp78lm5 qx
v
Nel dettaglio, le sottospinte idrauliche, cos come denominate nellanalisi statica di stabilit
(5.3.1) risultano:
u
./0 , w*/ no< 2 Xp78lm5 q - */ BC no8 2 Xp78lm5 qx s> $
v
u
./1 , y*/ no>7^78lm5 2 oa - o8 q 2 */ BC no>7^78lm5 2 oa 2 o8 2 RXp78lm5 q
v
u
2 w*/ no>7^78lm5 2 oa - o8 q 2 */ BC no>7^78lm5 2 oa 2 o8 2 RXp78lm5 qx
v
O s> Ens> 2 s? 2 s> qz
s>
R
W/0 ,
W/1 {
s>
R
Rs>
d
Tuttavia, come prima esplicitato, considerando il drenaggio dellopera, dato dalla presenza di
ciottolame, in particolare per quanto riguarda la platea, la spinta idrostatica viene ridotta del
75%.
Verifica a sollevamento:
|#7h5i> ) |#79kh5i>
Dove:
Per accelerazione sismica verso lalto:
|#7h5i> , 234 .567879 2 3 4 :.5;67879 2 3 =>78 2 3 =?78 2 3 =@>78 2 =/678 2 =/<78 2 =/078
2 BC =>78 2 BC =@>78 2 BC =/678 2 BC =/078 33333333DB"EFG
312
Il terzo foglio di calcolo del programma realizzato mediante lausilio del Software Excel, permette,
attraverso linserimento dei parametri sismici di riferimento del sito e della categoria del
sottosuolo, di effettuare lanalisi sismica di stabilit esterna della briglia di consolidamento, ad
eccezione della verifica di stabilit globale del complesso opera!terreno, che meglio pu essere
effettuata utilizzando software che si avvalgono di metodi di calcolo numerici agli elementi o
differenze finite. In questo caso le verifiche, condotte in condizioni drenate, sono state effettuate
per il caso peggiore, ovvero ad interrimento avvenuto, considerando sia lazione sismica verso il
basso che verso lalto.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Parametri sismici del sito: laccelerazione orizzontale massima attesa sul sito di riferimento
rigido (ag); il massimo valore del fattore di amplificazione dello spettro di accelerazione
orizzontale (F0). Tali parametri sono funzione del periodo di ritorno TR151 e del sito dellopera. Il
calcolo pu essere effettuato mediante lutilizzo della Tabella dei parametri spettrali fornita
in allegato al D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, eventualmente
interpolata, o mediante lausilio di Software quali, a titolo esemplificativo il foglio Excel
Spettri!NTC fornito dalla Regione Piemonte.
Categoria del sottosuolo, in accordo con quanto stabilito al 3.2.2 categorie di sottosuolo e
condizioni topografiche del al D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni.
La scelta di questi parametri permette lindividuazione del coefficiente di amplificazione
stratigrafica e del coefficiente di riduzione di accelerazione massima attesa al sito "m, e,
conseguentemente dellaccelerazione massima attesa al sito amax e dei coefficienti sismici khe
kv.
151
}+ , -
~
3 6 $
, dove VR rappresenta il periodo di riferimento per lazione sismica (cos come definito
nel 2.4.3 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni); PVR la probabilit di superamento
del periodo di riferimento, funzione dello stato limite ultimo considerato (cos come definito nella tabella
3.2.I del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni
313
espresso al 7.11.6.2.1 del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni.
Azioni in condizioni sismiche: peso proprio, spinta attiva, spinta idrostatica ed idrodinamica,
sottospinta, azioni statiche equivalenti, valutate nei contributi normali e paralleli allopera.
Fattore di sicurezza e verifica di scorrimento con lApproccio 2 (M1+R3) in condizioni drenate.
Anche in questo caso, come in quello statico, qualora la verifica non sia soddisfatta, compare la
prescrizione prevedere ancoraggio, dimensionabile con il Foglio 5 del programma.
Fattore di sicurezza e verifica di capacit portante con lApproccio 2 (M1+R3) in condizioni
drenate e, come espresso nel 5.4.1, effettuata per il solo corpo briglia, avendo gli eventuali
elementi accessori pendenze differenti. Per lesecuzione di tale verifica sono state ricalcolate le
forze agenti nel solo corpo briglia e, per valutarne il punto di applicazione calcolare la base
ridotta, i momenti stabilizzanti e ribaltanti rispetto al punto pi a valle della fondazione della
briglia stessa.
Fattore di sicurezza e verifica a ribaltamento in condizioni drenate, con coefficienti M1. Per
leffettuazione di tale verifica sono stati individuati i bracci di leva delle singole forze.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.
314
315
Come per la palificata viva di sostegno a doppia parete, la briglia, unitamente ai suoi eventuali
componenti accessori, si configura come uninsieme di correnti e traversi lignei variamente
giuntati. Come tale occorre che le verifiche di stabilit interna, ovvero le verifiche strutturali
dellopera di sostegno, siano fatte in accordo al 4.4 Costruzioni di legno del D.M. 14 gennaio
2008 Norme Tecniche per le Costruzioni e, soprattutto per quanto riguarda le unioni, in accordo
con la CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle
Strutture in Legno. Tale normativa ha come riferimento anche lEurocodice 5: Progettazione
delle strutture in legno.
Le verifiche di stabilit interna del corpo briglia riguardano i correnti, i traversi e le unioni
corrente!traverso e corrente!corrente. Impiegando solitamente gli stessi diametri,e non essendo
soggetta a spinte al di fuori di quella idraulica, non risulta necessaria la verifica della controbriglia.
Per quanto riguarda la platea, la verifica riguarda essenzialmente i correnti, e, come
successivamente spiegato, la schematizzazione del grado di vincolo risulta differente nel caso di
presenza o meno della controbriglia.
Dal momento che le verifiche da effettuare risultano analoghe a quelle gi affrontate nel 4.3, per
le indicazioni di carattere generale delle metodologie di verifica di resistenza, stabilit e
deformabilit da adottare per i casi riscontrati, per la definizione dei parametri meccanici
caratteristici del legno massiccio e dei parametri e resistenze di calcolo, si rimanda al 4.3.1 della
presente.
Vengono qui ora presentati gli schemi di vincolo adottati e le sollecitazioni agenti
Per quanto riguarda la briglia:
Verifica del corrente: il corrente, trascurando il peso proprio152, maggiormente sollecitato,
ovvero quello a contatto con il terreno da fondazione a monte dellopera, subisce le spinte del
terreno, idrostatiche e idrodinamiche. A favore di sicurezza non viene considerato lo sgravio
dovuto alla presenza della sottospinta idraulica. Tali spinte, da suddividersi in componente
verticale e orizzontale rispetto allopera stessa, sono state calcolate relativamente ad un metro
di profondit, occorre pertanto moltiplicarle per la lunghezza dinteresse, ovvero linterasse
152
Non viene considerato il peso proprio dellopera, considerata in grado di auto sostenersi e nellipotesi
che il materiale da riempimento gravi direttamente sul terreno di fondazione. Pertanto anche le forze
statiche equivalenti proporzionali al peso dellopera, affrontate nellanalisi sismica di stabilit esterna, non
vengono considerate. Inoltre, essendo lopera costruita in contropendenza, il riempimento dovrebbe fornire
una controspinta stabilizzante, tuttavia non si considera, nellipotesi che avvenga un svuotamento
dellopera stessa.
316
combinazione statica agli SLU (con coefficienti A1) e la combinazione sismica. Si ha pertanto:
*<7hpi8 4 .567H79 2 *<7hpi8 ./76 2 ./7< $
LC , F
4n.567H79 2 :.567;7H79 q 2 ./76 2 ./7< 2 ./7;6
*<7hpi8 4 .567879
L8 , F
4n.567879 2 :.567;7879 q
Il momento massimo per trave semplicemente appoggiata, come supposto il corrente, risulta
essere in mezzeria; essendo lcorrente=itraverso, si ha pertanto:
ej7#7Ni ,
e7#7Ni ,
<
LC V5mi8lmhH
v
<
L8 V5mi8lmhH
v
ej7#
=
e7#
,
=
j7N7# ,
7N7#
LC V5mi8lmhH
R
L8 V5mi8lmhH
,
R
|7#7Ni ,
Le tensioni agenti risultano:
|j7#7Ni
7# ,
j7# ,
Q|7#
dZ@Hmmlk5l <
Q|j7#
dZ@Hmmlk5l <
e7# , |j7#7Ni O 6 -
L8 6<
R
LC V5mi8lmhH
- LC 6
R
L8 V5mi8lmhH
,
- L8 6
R
|7# ,
|j7#
LC 6<
R
Dal momento che lunione spesso avviene con intaglio a sella od obliquo, il modulo da
resistenza e larea da considerare per la valutazione delle tensioni agenti deve essere divisa per
2.
Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit
dellelemento inflesso.
Verifica del traverso: sul traverso poggiano i due correnti ai lati, che trasferiscono ciascuna il
taglio Ty,d, che si traduce in forza di compressione in direzione parallela alla fibratura per il
traverso:
Da cui:
"# , R|7#7Ni7@Hmmlk5l
@7a7# ,
318
"#
considerare inoltre, ai fini della resistenza ad estrazione, che il chiodo non risulta passante,
quindi la lunghezza dinfissione di una chiodatura inclinata potrebbe risultare inferiore alla
somma dei due diametri degli elementi giuntati. Le sollecitazioni agenti risultano:
! chiodatura passante:
g877# , R|7#7Ni7@Hmmlk5l
Sarebbe presente anche unazione assiale, che per risulta di compressione, e quindi non
soggetto a verifica:
gi7# , R|j7#7Ni7@Hmmlk5l
!chiodatura inclinata:
g877# , |7#7Ni7@Hmmlk5l
g87j7# , |j7#7Ni7@Hmmlk5l U
g87# , g877# < 2 g87j7# <
Sarebbe presente anche unazione assiale, che per risulta di compressione, e quindi non
soggetto a verifica:
gi7# , |j7#7Ni7@Hmmlk5l YU
% &#"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*
56"$
% &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*
Sarebbe presente anche unazione assiale, dovuta a &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+* , che per non
ha effetto sullunione, pari a:
si caratterizza come due chiodi posti uno in un corrente e laltro nel successivo, soggetti a:
!"#"$
% &#"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*
56"$
% &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*
Sarebbe presente anche unazione assiale, dovuta a &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+* che per non
ha effetto sullunione, pari a:
% &#"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*
56"$
% &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+*
Sarebbe presente anche unazione assiale, dovuta a &4"$"'())*+,*-.)*//(-012+3(+* , che per non
ha effetto sullunione, pari a:
Per quanto riguarda la Platea, anchessa pu essere vista come una struttura a cassone, in cui
occorre effettuare la verifica dei traversi e dei correnti. Similmente a quanto ipotizzato per il
corpo briglia lunione corrente!traverso viene assimilata ad un appoggio, non assumendo, a
favore di sicurezza, che lunione mediante barra o graffa possa essere assimilata ad un incastro. Le
azioni agenti sulla platea, oltre al peso proprio, sono dovute al peso dellacqua soprastante e dalla
sottospinta. Assumendo per che lopera, in particolare in prossimit della platea stessa, abbia
una permeabilit tale da permettere una quasi completa dissipazione delle sottospinte, il
decremento di sforzo di taglio e di momento flettente dovuto alla presenza di una distribuzione
trapezia delle sottospinte pu non essere tenuto in considerazione. In particolare, lannullamento
delle sottospinte sar tanto pi marcato quanto pi ci si avvicina a valle della platea.
320
Assenza di controbriglia: in questo caso lo schema statico del corrente quello di una trave
lignea appoggiata ai traversi, di lunghezza pari allinterasse dei traversi stessa. Le verifica che
occorre effettuare quella di taglio, in corrispondenza degli appoggi, e di momento flettente
in mezzeria.
Le sollecitazioni subite dal corrente risultano quindi flessione deviata e a taglio. Si potrebbe, in
prima approssimazione, trascurare la componente orizzontale dovuta al peso proprio e al peso
dellacqua sopra la platea, considerando il caso di sola flessione deviata, tuttavia, nel caso di
verifica con azione sismica, le componenti in direzione parallela allopera delle forze statiche
equivalenti relative al peso proprio e al peso dellacqua gravante sulla platea risultano di entit
confrontabili con i carichi verticali presenti. Le forze agenti sono quelle che danno risultante
massima confrontando la combinazione statica agli SLU (con coefficienti A1) e la combinazione
sismica.
7! % 89:
>
<
?,)5!
7M %
>
<
?,)5!
153
In assenza di controbriglia, infatti, nonostante spesso sia presente un sistema di ancoraggio a valle della
platea, esso risulta spesso labile e quindi trascurabile.
321
H
7M ?,)5!*)/(
P
N4"$"O56 %
H
7! ?,)5!*)/(
P
N#"$"O56 %
N4"$
A
N#"$
%
A
Q4"O"$ %
Q#"O"$
7M ?,)5!*)/(
R
7! ?,)5!*)/(
%
R
&#"$"O56 %
&4"$"O56
S#"$ %
S4"$ %
TU&#"$
VWX'())*+,* H
TU&4"$
VWX'())*+,* H
N4"$
7M ZDH
% &#"$"O56 Y ZD L
R
N#"$ % &4"$"O56 Y ZD L
7M ?,)5!*)/(
L 7M ZD
R
7! ?,)5!*)/(
%
L 7! ZD
R
&#"$ %
&4"$
7! ZDH
R
322
Presenza di controbriglia: in questo caso lo schema statico del corrente quello di una
trave lignea appoggiata al traverso nellestremit a monte e incastrata a valle, in
corrispondenza della controbriglia, di lunghezza pari allinterasse dei traversi stessa. In
direzione orizzontale invece lo schema statico quello di trave semplicemente appoggiata.
Data la natura delle connessioni, lincastro pu essere infatti assunto solo per carichi verticali.
Le verifiche che occorre effettuare sono quelle di taglio e di momento flettente per carichi
verticali in corrispondenza dellincastro con la controbriglia, per carichi orizzontali, di taglio agli
appoggi e momento in mezzeria.
Le sollecitazioni subite dal corrente risultano quindi flessione deviata e a taglio. Anche in
questo caso, si potrebbe, in prima approssimazione, trascurare la componente orizzontale
dovuta al peso proprio e al peso dellacqua sopra la platea, considerando il caso di sola
flessione deviata, tuttavia, nel caso di verifica con azione sismica, le componenti in direzione
parallela allopera delle forze statiche equivalenti relative al peso proprio e al peso dellacqua
gravante sulla platea risultano di entit confrontabili con i carichi verticali presenti. Le forze
agenti sono quelle che danno risultante massima confrontando la combinazione statica agli
SLU (con coefficienti A1) e la combinazione sismica.
7! % 89:
>
<
?,)5!
7M %
>
<
?,)5!
323
N#"$"O56 %
N4"$"O56 %
Le tensioni agenti risultano:
N4"$
A
N#"$
%
A
Q4"O"$ %
Q#"O"$
Allincastro per carichi verticali, e agli appoggi per carichi orizzontali, risulta un taglio
massimo, pari a:
[7M ?,)5!*)/(
P
7! ?,)5!*)/(
%
R
&#"$"O56 %
&4"$"O56
S#"$ %
S4"$ %
TU&#"$
VWX'())*+,* H
TU&4"$
VWX'())*+,* H
N4"$ % &#"$"O56 Y ZD L
N#"$ % &4"$"O56 Y ZD L
324
7M ZDH
R
7! ZDH
R
&4"$
7M ?,)5!*)/(
L 7M ZD
R
V7! ?,)5!*)/(
L 7! ZD
P
% 89: \
[7! ?,)5!*)/(
L 7! ]?,)5!*)/( L ZD ^
P
&#"$ %
Dal momento che lunione spesso avviene con intaglio a sella od obliquo, il modulo da
resistenza e larea da considerare per la valutazione delle tensioni agenti deve essere divisa per
2.
Le verifiche da effettuarsi sono quindi quelle di resistenza a flessione e taglio, instabilit
dellelemento inflesso.
In entrambi i casi per quanto riguarda il traverso, su esso poggiano i due correnti ai lati, che
trasferiscono ciascuna il taglio Ty,d, che si traduce in forza di compressione in direzione parallela
alla fibratura per il traverso:
Da cui:
_$ % R&#"$"O56"'())*+,*
Q'"`"$ %
_$
a
Il taglio Tz,d dei correnti viene trasferito come forza tagliante al traverso:
&#"$ % R&4"$"O56"'())*+,*
In entrambi i casi, sia in assenza che in presenza di controbriglia, per quanto riguarda le unioni
corrente!traverso e corrente!corrente, le considerazioni sono le stesse riportate per il corpo
briglia.
Il quarto foglio di calcolo del programma realizzato mediante lausilio del Software Excel,
permette, attraverso linserimento di dati relativi allunione corrente!traverso e corrente!
corrente, e in un funzione dei parametri gi definiti nei precedenti fogli di calcolo, di effettuare la
verifica interna degli elementi che compongono il corpo briglia, la platea e dei sistemi di unione.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
325
diametro minimo b % TR-88. Tuttavia, come gi mostrato nel 4.5, che analizza le variabili
critiche e che ricerca i parametri minimi accettabili relativamente alle palificate vive di
sostegno, ma validi anche nel caso delle briglie, raramente tale valore di diametro consente la
verifica dellunione. La scelta dei diametri pu essere fatta allinterno di un range di 12c24,
tenendo anche in considerazione il fatto che grandi diametri,al di sopra dei 20 mm, e quindi
grandi perforazioni allinterno del legno, possono provocare lindebolimento o la rottura dei
tronchi stessi. In entrambi i casi occorre precisare la profondit di infissione della punta che,
nel caso di chiodatura passante, coincide con il diametro del correne. In aggiunta, come gi
specificato al 4.3 relativamente alle palificate, nonostante il 7.8.4 con CNR!DT 206/2007,
Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno specifichi
come la capacit portante laterale di progetto per ogni cambretta o graffa e per ciascun
piano di taglio pu essere considerata equivalente a quella di due chiodi aventi diametro
pari a quello della cambretta o graffa, purch l'angolo fra la testa della cambretta o graffa
e la fibratura del legno sia maggiore di 30. Se l'angolo minore o uguale a 30, la capacit
portante laterale di progetto deve essere moltiplicata per 0.7 lincertezza del
posizionamento delle graffe e la minor profondit dinfissione rende di fatto preferibile la
scelta della chiodatura.
Tipologia e caratteristiche del mezzo di unione nella platea: le modalit sono le stesse per
quanto riguarda il corpo briglia.
154
[kN/m3]
mean
Si ricorda inoltre che la scelta del castagno rispetto al larice presuppone una maggior
resistenza a rifollamento, una maggiore leggerezza e prestazioni meccaniche leggermente
superiori.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del corrente del corpo briglia: vengono effettuate le
verifiche a flessione e taglio nella sezione di mezzeria e in corrispondenza dellunione corrente!
corrente, in accordo con quanto espresso nel 4.4 Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio
2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, e della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la
progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno, nonch nellEurocodice 5:
Progettazione delle strutture in legno, adottando per il coefficiente parziale per i materiali
M
previsto dalla normativa italiana, pari a 1.5 per il legno massiccio. Si precisa che il fattore di
sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich occorre che Ed"Rd,
ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del traverso del corpo briglia: vengono effettuate le
verifiche di compressione e resistenza a taglio nella sezione degli appoggi, in accordo con
quanto espresso nel 4.4 Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per
le Costruzioni, e della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il
Controllo delle Strutture in Legno, nonch nellEurocodice 5: Progettazione delle strutture in
legno. Si precisa che il fattore di sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta,
1, poich occorre che Ed"Rd, ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale delle unioni corrente!traverso e corrente!corrente
del corpo briglia: vengono condotte le verifiche a taglio delle unioni utilizzando le prescrizioni
della CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle
Strutture in Legno.
Si ricorda che le modalit di verifica e le azioni considerate sono espresse nel 4.3.1. Si precisa
che il fattore di sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich
occorre che Ed"Rd, ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
154
327
k,
previsto dalla
normativa italiana, pari a 1.5 per il legno massiccio. Si precisa che il fattore di sicurezza
massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich occorre che Ed"Rd, ovvero che
le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Fattore di sicurezza e verifica strutturale del traverso della platea: viene effettuata la verifica
di resistenza a taglio nella sezione di unione con i correnti della platea, valutando la massima
azione tagliante trasmessa dal corrente della platea, in accordo con quanto espresso nel 4.4
Costruzioni in legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni, e della
CNR!DT 206/2007, Istruzioni per la progettazione, lEsecuzione ed il Controllo delle Strutture in
Legno, nonch nellEurocodice 5: Progettazione delle strutture in legno. Si precisa che il
fattore di sicurezza massimo, oltre il quale la verifica non soddisfatta, 1, poich occorre che
Ed"Rd, ovvero che le sollecitazioni siano inferiori alle resistenze.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output:
155
In assenza di controbriglia si considera lo schema statico di trave su due appoggi, diversamente, come
trave incastrata ad una estremit per i soli carichi verticali e appoggiata per quelli orizzontali.
328
329
330
Per quanto riguarda lancoraggio delle briglie di consolidamento, esse presentano le stesse
tipologie di ancoraggio delle palificate vive di sostegno. Anche le modalit di inserimento delle
stesse e il loro posizionamento risulta analogo a quello delle palificate, ovvero con piloti o barre o
micropali disposti presso il corrente di monte della briglia stessa. tittavia, differentemente dalle
tipologie presentate nel 4.4 non si riscontra la presenza di tiranti.
331
secondo la legge: d % Ve. BfgX. Si sono considerate le condizioni drenate, immaginando quindi
verifiche a lungo termine, verosimili nella costante presenza di acqua nel terreno. Tale assunzione
permette anche di non considerare, a favore di sicurezza, il contributo della coesione.
Il quinto foglio di calcolo del programma realizzato mediante lausilio del Software Excel,
permette, attraverso linserimento di dati relativi allancoraggio da realizzare, e dei parametri
geotecnici del sito dove si andr a collocare tale sistema di ancoraggio, di verificare il sistema di
ancoraggio stesso.
Nel dettaglio, gli input richiesti sono:
Scelta del sistema di ancoraggio ed individuazione dei parametri geometrici e meccanici:
tipologia di vincolo, lunghezza di infissione, interasse dellancoraggio, materiale, diametri,
altezza e tra piano campagna e punto di applicazione della forza HED. Solitamente
lancoraggio risulta non vincolato, ma la possibilit di vincolo si riferisce alla possibile modalit
realizzativa interponendo lancoraggio tra due correnti. Solitamente il valore di e risulta pari
332
02+hM*445
DiH
se libero)156, e i parametri
per ogni materiale. Le verifiche sono condotte, per quanto riguarda il legno, in
accordo con il 4.4 Costruzioni di legno del D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le
Costruzioni; per quanto riguarda lacciaio secondo il 4.2 Costruzioni di acciaio del D.M. 14
gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni.
Verifiche delle lunghezze caratteristiche: verifica della lunghezza di infissione, utilizzando i
coefficienti delle azioni A1, secondo le modalit indicate nel 4.4.1 e 5.6.1 della presente.
Vengono ora riportate le schermate del programma. I dati di input sono incorniciati in rosso,
mentre in blu i principali dati di output.
156
Tale valore funzione della verifica a ribaltamento che deve essere condotta per la verifica della
lunghezza di infissione. Nel caso di opera vincolata viene condotta attorno al vincolo stesso, considerando
tutta la lunghezza di infissione, mentre nel caso di palo libero la verifica a ribaltamento condotta attorno
ad un punto, approssimativamente posto ad una profondit pari a
Zjklmngg9
TiR
333
334
335
336
Si precisa inoltre come i dati localizzativi di partenza risultino gli stessi dellanalisi condotta per la
palificata, ovvero la localit di Susa158. Le caratteristiche del terreno scelte sono:
158
Considerando lo stato limite di salvaguardia della vita SLV, vita nominale di 40 anni, categoria del
337
!F0=2.455 [!], valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale.
338
Verifica de
ella stabilit di opere in legname
Capito
olo 5
VERIFICA A CAPACIT PO
ORTANTEE!
Q
Qp=10 m3/sec
m
3,00
2,50
2,00
1,50
1.40
1,00
b=3 [m]
0,50
b=2 [m]
0,00
b=1.5 [m
m]
b=2.5 [m
m]
10
0
15
20
25
5
30
[]
VERIFICA A CAPACIT PO
ORTANTEE!
Q
Qp=7.5
m
m3/sec
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1
1.40
1,00
0,50
0,00
b=3 [m]
b=2.5 [m
m]
b=2 [m]
b=1.5 [m
m]
0
10
0
15
20
25
5
30
[]
Figura 91: Verificca della capacitt portante, al variare
v
della dim
mensione della base e della co
ontropendenza per portate di
3
7.5 m /sec.. (Affinch la veerifica sia soddissfatta occorre che
c F.S.!1.4). Laa porzione del ggrafico campitaa in grigio
rappresenta la zona di valori in cui la verifica non risulta
r
soddisfatta.
339
9
Verifica de
ella stabilit di opere in legname
Capito
olo 5
VERIFICA A CAPACIT PO
ORTANTEE!
Qp=5 m3/sec
m
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1.40
1
1,00
0,50
0,00
b=3 [m]
b=2.5 [m
m]
b=2 [m]
b=1.5 [m
m]
0
10
0
15
20
25
5
30
[]
Figura 92: Verificca della capacitt portante, al variare
v
della dim
mensione della base e della co
ontropendenza per portate di
5 m3/sec. (Affinch la verifica sia soddisfatta occorre che F.S.!
!1.4). La porzio
one del grafico ccampita in grigio rappresenta
la zona di valo
ori in cui la veriffica non risulta soddisfatta.
340
0