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CHIMICA:
Una sostanza pura non può essere separata tramite trasformazioni fisiche.
Attraverso trasformazioni chimiche viene scissa in:
COMPOSTI: Formati da almeno due tipi di atomi.
ELEMENTI: Formati da atomi uguali
LEGGE DI LAVOISIER: In una reazione chimica la somma delle masse dei prodotti è
uguale alla somma delle masse dei reagenti.
STECHIOMETRIA:
Considero :
MASSA MOLARE X + MASSA MOLARE Y = MASSA MOLARE XY
ONDA:
RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA:
Campo elettromagnetico oscillante che si propaga nello spazio.
VELOCITA’ DI PROPAGAZIONE : C = λ v
EFFETTO FOTOELETTRICO:
Emissione di elettroni da parte di una superficie metallica colpita da una radiazione
elettromagnetica di frequenza opportuna.
SPETTRI DI EMISSIONE:
Atomi eccitati che emettono radiazioni solo di una certa lunghezza d’onda.
SPETTRI DI ASSORMBIMENTO:
Un campiione di sostanza attraversato da luce bianca assorbe radiazioni
elettromagnetiche solo di una certa lughezza d’onda.
MODELLI ATOMICI:
ATOMI:
- Particelle piccolissime e indivisibili che compongono la materia.
- In uno stesso elemento sono identici tra loro;
- Sono indistruttibili e mantengono la loro identità durante le reazioni chimiche;
- Si combinano tra loro secondo rapporti costanti espressi da numeri interi.
ESPERIMENTO DI THOMSON:
Misura del rapporto ( CARICA ) : ( MASSA DELL’ELETTRONE ) = 1.7588 . 1011 C/kg
ESPERIMENTO DI RUTHERFORD:
Deviazione di particelle α in una lamina d’oro.
I lampi di luce segnalano le particelle colpiscono lo schermo.
La maggior parte delle particelle attraversa la lamina senza subire deflessione.
Una piccola percentuale viene deflessa.
Una piccola percentuale viene riflessa.
1913 TEORIA ATOMICA DI BOHR:
Ψ n, l, m = ORBITALE.
Ogni orbitale, caratterizzato da tre numeri quantici n, l, m, corrisponde un valore di
energia.
L’equazione d’onda ci permette di conoscere la posizione probabilistica
dell’elettrone, non quella esatta.
ORBITALE = Regione di spazio in cui si può trovare un elettrone con la probabilità del
90%.
MACCANICA QUANTISTICA
DESCRIVE: VALORE:
La dimensione e l’energia 1, 2, 3, …
dell’orbitale E= - C / n2
DESCRIVE: VALORE:
La forma e il tipo di orbitale 0, 1, 2, … n-1
DESCRIVE: VALORE:
L’orientazione dell’orbitale - l, 0, +l
DESCRIVE: VALORE:
Il senso rotatorio dell’elettrone +1/2 e -1/2
n = 1, 2, 3, … l = 0 ml = 0
Non hanno piano nodale.
ORBITALI f:
ATOMI MONOELETTRONICI:
Atomi che hanno un solo elettrone.
ATOMI MULTIELETTRONICI:
Atomi neutri diversi dall’idrogeno che hanno più di un elettrone.
n=7 7s
7s
1s
n=6 6s
6s 6p 6d
1s 1s 1s
n=5 5s
5s 5p 5d 5f1
1s 1s 1s s
n=4 4s
4s 4p 4d 4f1
1s 1s 1s s
n=3 3s
3s 3p 3d
1s 1s 1s
n=2 2s
2s 2p
1s 1s
n=1 1s
1s
1s
Valore massimo s: s2
Valore massimo p: p6
Valore massimo d: d10
Valore massimo f: f14
Le proprietà chimiche e fisiche degli elementi sono funzioni periodiche del numero
atomico.
DIMENSIONE ATOMICA:
CRESCE scendendo lungo il gruppo.
DIMINUISCE lungo il periodo.
RAGGIO ATOMICO:
CRESCE scendendo lungo il gruppo.
DIMINUISCE lungo il periodo.
AFFINITA’ ELETTRONICA:
E’ la variazione di energia quando un atomo gassoso acquista un elettrone per
formare un anione.
CRESCE lungo il periodo.
DIMINUISCE scendendo lungo il gruppo .
METALLI : Pochi e- nel guscio di valenza che tendono a perdere per formare cationi.
I loro ossidi sono basici.
GAS NOBILI: Scarsa reattività dovuta alla configurazione elettronica a guscio pieno.
SOLUZIONE
SOLVENTE :
Sostanza presente in maggior quantità che mantenendo il suo stato fisico è capace
di sciogliere un’altra sostanza per formare una soluzione.
SOLUTO :
Sostanza disciolta nel solvente.
%V
PERCENTUALE IN VOLUME ( V ):
PERCENTUALE VOLUME = VOLUME SOLUTO . 100
VOLUME SOLUZIONE
%m
PERCENTUALE IN MASSA-VOLUME ( V ):
PERCENTUALE IN MASSA-VOLUME = MASSA SOLUTO . 100
VOLUME SOLUZIONE
%m
PERCENTUALE IN MASSA ( m ) :
PERCENTUALE IN MASSA = MASSA SOLUTO . 100
MASSA SOLUZIONE
MOLALITA’( m ) :
Indica il numero delle moli di soluto presenti in un chilogrammo di solvente.
MOLALITA’ = MOLI SOLUTO . 100
MASSA SOLVENTE
FRAZIONE MOLARE ( χ ) :
FRAZIONE MOLARE = MOLI SOLUTO . 100
MOLI TOTALI
ENERGIA DI LEGAME :
E’ la quantità di energia necessaria per provocare la rottura del legame.
Generalmente viene espressa in kj /mol .
Maggiore l’ordine di legame allora è maggiore la forza ed è più corto il
legame.
ELETTRONEGATIVITA’ DI PAULING :
In una molecola AB la differenza di elettronegatività tra due atomi A e B
viene determinata sperimentalmente da misure di energia di legame,
facendo riferimento a un valore arbitrario di elettronegatività assegnato
al Fluoro = 4.
LEGAME IONICO : χ A – χ B > 2,0
LEGAME CHIMICO:
Esiste quando tra due atomi o gruppi di atomi le forze agenti tra di essi
portano alla formazione di un aggregato di stabilità tale da poter essere
considerato una specie indipendente.
Le Teorie di Legame descrivono le forze che tengono uniti gli atomi per
formare molecole.
INTERAZIONI DIPOLO-DIPOLO :
Forze attrattive tra molecole che hanno un dipolo permanente.
IDROGENO = Le sostanze come HF, H2O, ed NH3 presentano un alta
elettronegatività , punti di fusione e di ebollizione elevati a causa
dell’esistenza di un particolare tipo di interazione tra le molecole
chiamato legame a idrogeno. Si forma quando un atomo di idrogeno è
legato ad atomi di piccole dimensioni e molto elettronegativi.
TEORIA DI LEWIS:
La reattività degli elementi è legata alla tendenza di raggiungere la
configurazione elettronica del gas nobile più vicino.
Questa tendenza è nota come regola dell’ottetto.
SIMBOLO DI LEWIS:
ESEMPIO:
B SIMBOLO DI LEWIS
IBRIDO DI RISONANZA :
Descrive nel modo più plausibile una molecola che si può descrivere con
più strutture di Lewis.
ECCEZIONE 1 :
Specie con elettroni di valenza dispari.
L’elettrone spaiato viene assegnato all’atomo meno elettronegativo.
Le molecole con elettroni spaiati vengono definite radicali.
ECCEZIONE 2 :
Gli elementi del 2° e del 3° gruppo quando formano un numero di legami
covalenti pari al numero degli elettroni di valenza non raggiungono
l’ottetto.
L’atomo che non raggiunge l’ottetto viene definito elettron-deficiente e si
comporta da acido di Lewis.
ECCEZIONE 3 :
Gli atomi dal 3° periodo in poi sono soggetti all’espansione dell’ottetto ,
ovvero possono ospitare più di otto elettroni in quanto diventano
disponibili gli orbitali d.
ORDINE DI REPULSIONE ELETTRONICA :
1. Coppia solitaria – Coppia solitaria.
2. Coppia solitaria – Coppia di legame.
3. Coppia di legame – Coppia di legame.
TEORIA VSEPR :
NS = 2 IBRIDAZIONE : sp
NS = 5 IBRIDAZIONE : sp3d
NS = 6 IBRIDAZIONE : sp3d2
SOVRAPPOSIZIONE DI ORBITALI s E p :
ORBITALE σ :
Non cambia segno per rotazione intorno all’asse di legame
ORBITALE π :
Cambia segno per rotazione attorno all’asse di legame
1) Si posizionano i nuclei
2) Si cercano Orbitali Molecolari a partire dalla combinazione lineare degli
Orbitali Atomici .
3) Si sistemano gli elettroni negli OM applicando le regole dell’AUF BAU,
Principio di Esclusione e Regola della massima molteplicità.
Perchè gli Orbitali Atomici si possano combinare occorre che:
1) Abbiano energia confrontabile
2) Si sovrappongano significativamente
3) Presentino la stessa simmetria rispetto all’asse internucleare.
La costruzione degli orbitali molecolari avviene facendo le combinazioni
lineari degli orbitali atomici.
CLASSIFICAZIONE
Possono essere classificati sulla base delle forze che tengono assieme le unità costituenti.
Le interazioni ioniche sono forze
rilevanti. Come conseguenza i sali
hanno elevate temperature di
Sequenza infinita di ioni di segno opposto fusione che dipendono dalla carica
IONICI tenuti assieme da forze prevalentemente degli ioni. Sono generalmente non-
elettrostatiche. conduttori in quanto gli ioni non
hanno mobilità, e fragili in quanto lo
spostamento di strati causa forti
repulsioni.
GASSOSO:
Volume e forma del recipiente che li contiene.
Stato fisico in cui l’energia cinetica prevale sull’energia potenziale.
Nei gas l’energia cinetica delle molecole che li costituiscono prevale sull’energia
potenziale. Le forze intermolecolari presenti sono troppo deboli e non sono in
grado di tenere vicine le molecole, che perciò si espandono e occupano tutto il
volume che hanno a disposizione. Le molecole si muovono liberamente con moto
caotico, causando continuamente urti con altre molecole e contro le pareti del
contenitore.
PROPRIETA’
Possono essere descritte con modelli matematici a partire da grandezze
macroscopiche.
V = VOLUME DEL GAS E’ dato dallo spazio che il gas occupa
T = TEMPERATURA E’ data dallo stato termico del gas
n = MOLI E’ data dalle moli del gas
P = PRESSIONE E’ la forza per unità di superficie che
esso esercita sulle pareti del
contenitore.
R = COSTANTE 0,0821 ( L atm ) / ( K . mol ) = 8,31 ( J ) / ( K . mol )
.
LAVORO :
Il lavoro è una forma di energia.
Può essere di natura diversa: meccanico, elettrico, magnetico, ecc. Il
lavoro meccanico è definito come il prodotto della forza per lo
spostamento causato : W = F ∙ s
LAVORO DI ESPANSIONE :
In chimica è molto importante il lavoro legato a variazioni di volume.
W = F ∙ h = P ∙ A ∙ h = P ∙ ∆V
ENERGIA :
L’unità di misura dell’energia nel Sistema Internazionale è il joule ( J ):
1 J = 1 Kg∙m2/s2
1 cal = 4,184 J
ESPERIMENTO DI JOULE :
Il lavoro compiuto per far ruotare le pale, determina un aumento della
temperatura. La quantità di calore prodotto è proporzionale al lavoro
compiuto.
TERMODINAMICA :
La termodinamica studia la trasformazione del calore in lavoro, o energia,
e viceversa .
TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE :
ISOTERMA = temperatura costante
ISOCORA = volume costante
ISOBARA = pressione costante
ADIABATICA = avviene in un sistema isolato
∆E = q – w
ENERGIA INTERNA :
L’Energia Interna di un sistema chimico è la somma dell’Energia Cinetica e
Potenziale delle Particelle che lo compongono
E = ECIN+EPOT
STATO DI UN SISTEMA :
In Meccanica lo stato di un sistema costituito da N punti materiali è noto
quando si conoscono in un dato istante la posizione e velocità di ciascun
punto.
In un fluido omogeneo di diversi componenti lo stato è noto quando sono
note 3 delle quattro variabili correlate dall’equazione di stato :
PV = n R T
∆H = ∆E + w ≈ ∆E
STATO STANDARD :
Le variazioni di entalpia dipendono da P e T della trasformazione.
Risulta perciò conveniente riferirsi a determinate condizioni, chiamate
Condizioni o Stato Standard rispetto alle quali misurare le variazioni:
ENTALPIE STANDARD :
Si indica con ∆H° la variazione entalpica misurata in condizioni standard .
Poichè si determinano variazioni e non valori assoluti di entalpia , si
assegna per convenzione ∆Hf° = 0 all’entalpia standard di formazione
degli elementi nella loro forma stabile in condizioni standard.
ENTALPIA DI FORMAZIONE :
Si definisce ∆H°f la variazione entalpica in condizioni standard per la
formazione di una mole di composto a partire dagli elementi:
1
H2 (g) + 2 O2 (g) H2O(g) ∆H°f = − 241.8 kJ mol−1
LEGGE DI HESS :
Se una reazione può essere descritta mediante più stadi, il calore di
reazione (o altra funzione di stato) è uguale alla somma dei calori di ogni
singolo stadio
FUNZIONI DI STATO :
PROCESSO REVERSIBILE :
Un processo è reversibile quando può essere condotto sia in un verso che
in quello opposto in modo che tutte le trasformazioni del processo diretto
risultino invertite nel processo inverso. Questo può succedere se la
trasformazione procede tramite il susseguirsi di infiniti stati di equilibrio.
PRINCIPIO DI THOMSON:
Non si può convertire completamente il calore in lavoro senza dissiparne
parte a temperatura inferiore.
Per determinare il calore scambiato reversibilmente a T costante si
introduce una nuova Funzione di Stato:
ENTROPIA = S ed è misurata in J∙K-1
∆S = (Q / T)REVERSIBILE
In un sistema isolato:
∆HUNIVERSO= ∆HSISTEMA + QAMBIENTE = 0
QAMBIENTE = - ∆HSISTEMA
∆SAMBIENTE = QAMBIENTE/ T = - ∆HSISTEMA/ T
∆SUNIVERSO = ∆SSISTEMA - ∆HSISTEMA/ T
ENTROPIA
AUMENTA : ∆S > 0 DIMINUISCE : ∆S < 0
REAZIONI ESOTERMICHE REAZIONI NON ESOTERMICHE :
o sono endotermiche o ∆H = 0
Solido →Gas Gas →Solido
Liquido →Gas Gas → Liquido
Solido →Sciolto in un solvente Gas → Sciolto in un solvente
Liquido →Sciolto in un solvente Soldio legami deboli →Solido legami forti
S = k ∙ ln w
S=0
S = k ∙ ln w
K = R/N = Costante di Boltzmann
w = Numero di modi microscopici diversi per descrivere una situazione specifica.
Con una mole di particelle la probabilità dello stato ordinato è data da:
1 1
2
N= 1,8
∙ 1023 ≈ 0
LAVORO UTILE ∆ G :
PROCESSO
REVERSIBILE ∆ S = ( Q p / T) REV ∆G = Q p - Q p= 0
CON ∆ H = Q p
CON T E P = COSTANTI
IRREVERSIBILE ∆G = Q p - T ∆S = ∆H - T ∆S < 0
= ∆S > ( Q p / T) IRREV
SPONTANEO
ENERGIA LIBERA DI GIBBS:
G=H-TS
∆G = G PRODOTTI – G REAGENTI
VARIAZIONE DI ENERGIA LIBERA = VARIAZIONE ENERGIA TOTALE SISTEMA – ENERGIA PERSA NEL DISORDINARE IL SISTEMA
∆ S° ∆ H° ∆ G° REAZIONE
AUMENTA + ESO - - SPONTANEA
DIMINUISCE - ENDO + + SPONTANEA SENSO INVERSO
AUMENTA + ESO - ? DIPENDE DA T
DIMINUISCE - ENDO + ? DIPENDE DA T
EQUILIBRIO CHIMICO
moli B
PTOT = pA + pB + pC + pD pB = ∙ PTOT
moli TOT
CORRELAZIONE TRA KP E KC :
moli ∙ R∙ T
PB = V = B∙R∙T
p cC ∙ pdD ( C ∙ RT )c ∙ ( D ∙ RT )d Cc ( RT )c ∙ Dd ( RT )d ( RT )c ∙ ( RT )d
KP = a b = a b = a b b = KC ∙ a b = = KC ∙ ( RT )c+d −a−b =
pA ∙ pB ( A ∙ RT ) ∙ ( B ∙ RT ) A a ( RT ) ∙ B ( RT ) ( RT ) ∙ ( RT )
KC ∙ ( RT )∆ moli = KC ∙ ( RT )∆ n
PRINCIPIO DI LE CHATELIER :
Se un sistema all’equilibrio viene perturbato mediante una sollecitazione
esterna, il sistema evolve spostando la posizione di equilibrio per
contrastare l’effetto della perturbazione .
PERTURBAZIONI DI UN EQUILIBRIO :
KC ∙ ( RT )∆ n ma essendo ∆ n = 0 allora KP = KC
Perciò la posizione di equilibrio non è influenzata dalla pressione .
EFFETTI DELLA PERTURBAZIONE SU K :
EQUILIBRIO OMOGENEO :
Gli equilibri che coinvolgono specie nello stesso stato fisico si chiamano
omogenei .
EQUILIBRIO ETEROGENEO :
Gli equilibri che coinvolgono specie in due o più differenti stati fisici si
chiamano eterogenei.
SCALE DI pH e pOH
pH pOH −¿
OH
BASICO Da 14 a 8 Da 6 a 0 Kb = B H + ¿∙ B
¿
¿
NEUTRO Uguale a 7 Uguale a 7 −¿
A
ACIDO Da 6 a 0 Da 14 a 8 Ka = H 3 O
+ ¿∙
HA
¿
¿
Ogni reazione acido-base ha 2 acidi e 2 basi.
Un acido forte, buon donatore di H+ per definizione, deve avere una base
coniugata molto debole.
Le reazioni vanno sempre dalle coppie acido-base più forti, con K più
grandi, a quelle più deboli, con K più piccole.
ACIDO BASE SOLUZIONE ACQUOSA
Forte Forte Neutra
Debole Forte Basica
Forte Debole Acida
Debole debole Dipende da Ka e Kb
ALTALENA ACIDO-BASE :
La forza di un acido e della sua base coniugata sono inversamente
proporzionali .
A- + H2O → HA + OH-
BASE 1 ACIDO 2 ACIDO 1 BASE 2
OH −¿ +¿∙ AH ∙
OH
−¿
Kw
Kb = AH ∙ =H ¿
¿=
¿ H
−¿
+ ¿∙A ¿
¿
A−¿ ¿ Ka
IDROLISI
L’idrolisi di un sale si verifica quando, sciolto in acqua, produce variazione delle
concentrazioni di H3O+ e OH−.
Un sale solubile idrolizza se in soluzione libera ioni che possono dare reazione
acido-base con l’acqua .
SALI IN SOLUZIONE NEUTRA
Un sale solubile in soluzione acquosa è completamente dissociato in ioni idratati. Se
i cationi e gli anioni sono rispettivamente gli acidi e le basi coniugate di basi e acidi
forti, non hanno alcuna tendenza a competere con l’acqua per il protone e quindi il
pH non viene modificato.
SALI CON CATIONI ACIDI SALI CON ANIONI BASICI
pH = ½ pKa – ½ log ci SALE pH = pKw - ½ pKb + ½ log ci SALE
pOH = ½ pKb – ½ log ci SALE
Aumenta l’acidità dell’acqua Sono soluzioni basiche
SOLUZIONE TAMPONE :
Una soluzione che ha la capacità di mantenere un pH sostanzialmente
costante anche quando si aggiungono piccole quantità di acidi o basi si
chiama soluzione tampone. le soluzioni tampone sono costituite da
soluzioni miste di acido debole e sale dell’acido debole, o base debole e
sale della base debole, in concentrazioni approssimativamente uguali.
EQUAZIONE DI HENDERSON-HASSELBACH : Il pH = pKa , quando cs= ca
SOLUBILITÀ DEI SALI :
Concentrazione del soluto in una soluzione satura.
SOLUBILI s > 1,0 ∙ 10−1 M;
POCO SOLUBILI 1,0∙ 10−2 s 1,0 ∙ 10−1
INSOLUBILI s < 1,0 ∙ 10−2 M
K PS
S=X
√ Y