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Prima che fosse nota la meccanica quantistica e l'esistenza delle bande nei solidi, il trasporto della
corrente nei metalli veniva spiegato con un modello classico, il modello di Drude.
Nel modello di Drude le cariche positive (ioni) sono fisse e quelle negative sono completamente
r
libere
come in un gas perfetto. La velocit termica media < v >= 0 ma il campo elettrico
r
r
E accelera gli elettroni a una velocit media di deriva < v deriva > finch dopo un tempo medio non
subiscono casualmente un urto con gli ioni in cui perdono memoria dello stato precedente (diremmo
che la funzione di autocorrelazione delle velocit si
annulla dopo ).
La forza
r dvr
r
eE = m
= m v deriva /
dt
Se n la densit di elettroni, la densit di corrente (carica totale che passa per una sezione di area
unitaria del conduttore nellunit di tempo) , se A larea della sezione del conduttore e
cariche che la possono attraversare nel tempo ,
V = A v deriva il volume delle
r
r q enA v deriva
r
j=
=
= en v
A
A
Per la legge di Ohm,
e quindi la conducibilit elettrica
dove
deriva
e r
= en
E
m
j =E
= ne 2 /m = ne
=
e
m
d
n= Z
A
Di qui, misurando la resistivit del metallo
m
= 2
ne
e ricavando n dal numero di elettroni di valenza e dalla densit del metallo, si ricava il tempo di
rilassamento o tempo medio fra urti che risulta dellordine di 10-14 o 10-15 s.
Drude immaginava c he gli elettroniurtassero gli ioni del reticolo. Questo assunto per sbagliato,
perch gli elettroni, essendo onde, si muovono imperturbati in un potenziale
periodico mentre possono essere scatterati solo dalle impurezze presenti nel cristallo e dai
fononi ((i quanti di vibrazione del reticolo, vedi Parte 4). Infatti, se fosse vero il modello di Drude,
la resistivit sarebbe indipendente dalla temperatura mentre si osserva che cresce come T 5 a bassa T
e come T ad alta T (proprio a causa dellaumento con T della densit dei fononi). Laccordo
qualitativo del modello di Drude con alcuni dati sperimentali derivava in realt da una fortunata
eliminazione reciproca di errori.
La sfera di Fermi
Nel 1927 Sommerfeld modific il modello di Drude per renderlo compatibile con la meccanica
quantistica e introdusse il concetto di densit degli stati. Successivamente, il modello fu
completato con l'introduzione della statistica di Fermi.
Come abbiamo visto, l'imposizione delle condizioni cicliche al contorno alla catena di N atomi
lunga L quantizza il vettore d'onda k. Entro l'intervallo 2 /a ci sono N stati; quindi c' uno stato
possibile per l'elettrone ogni intervallo
2 2
=
aN
L
Perci la densit degli stati k in una dimensione
(k) =
L
2
2 3
L
Supponiamo che anche il solido sia un cubo di volume V = L3 . Allora la densit degli stati
nello spazio k
r
V
( k ) =
(2 ) 3
V
V
3
= 2 kF = N
3
(2 )
3
3 2 N 3
kF =
EF =
h2 2
kF
2m
si ricava
2
h 2 3 2 N 3
EF =
2m V
Infine la velocit di Fermi, cio la velocit di un elettrone che si muove sulla superficie di
Fermi,
1
hkF h 3 2 N 3
vF =
=
m
m V
Poich gli elettroni eccitabili dal campo sono quelli che hanno velocit prossime a v F, il cammino
libero medio degli elettroni fra un urto e laltro
vF
Dallespressione di EF possiamo anche ricavare il numero N degli stati che si trovano al di sotto di
una generica energia E
V 2mE 2
N = 2 2
3 h
e quindi la densit degli stati per unit di energia
1
dN
V 2m 2 2
(E) =
=
E
dE 2 2 h 2
Come noto, a temperature T > 0 la probabilit di occupazione di uno stato fermionico data
dalla funzione di Fermi
1
f (T) =
E
exp
+1
kB T
Per gli elettroni di un metallo in banda semipiena, la conducibilit si pu ancora calcolare con il
modello di Drude, solo che ora l'effetto del campo elettrico per un tempo t si pu vedere nello
spazio k: a spostarsi di una quantit k = eEt /h l'intera sfera di Fermi, come mostra la Figura qui
sotto.
In condizioni stazionarie, quando gli elettroni fluiscono con una velocit di deriva
< v deriva >= eE /m, k = eE /h .
U
(erg /g K)
T
il calore specifico a volume costante (ovvero capacit termica per unit di massa). A
differenza degli isolanti, nei metalli presente, oltre al contributo dei fononi del
reticolo, quello degli elettroni
di conduzione c v el .
g() f ()d
0
dove
W (T) =
( )d u(T)
0
1
e
( )/ kB T
+1
1
dN
V 2m 2
(E) =
= 2 2 E2
dE 2 h
h 2 3 2 N 3
EF =
2m V
Sostituendo,
(E F ) =
3 N 3 nV
=
2 EF 2 EF
u(T) u(0) +
2
n
(k B T) 2
4
EF
u(T) 2 k B T
3
c el v (T) =
=
nk (erg /cm K)
T v 2 E F B
12 4 T 2 k B T
c v (T) = nk B
+
2 E F
5 TD
Fermi
E F kB T
EF
U U k 2 B
=
T
T
T
EF