Al fine di giustificare perché l’elettrone che ruota non perde energia e il fatto che gli atomi
nello stato eccitato emettono radiazioni elettromagnetiche di lunghezze d’onda ben definite
registrabili in uno spettro continuo, Bohr dimostrò che l’elettrone per avvicinarsi al nucleo o
allontanarsi, doveva perdere o acquistare energia quantizzata, distinguendo il comportamento
che l’elettrone ha dallo stato fondamentale allo stato eccitato.
Nello stato fondamentale, in cui gli elettroni possiedono il minor contenuto energetico, il
moto dell’elettrone e possibile solo su determinate orbite dette stazionarie.
Quando l’elettrone assorbe energia passa dal livello energetico inferiore, lo stato
fondamentale, a quello superiore, lo stato eccitato. Passa quindi da un’orbita E1 a un’orbita
E2, assorbendo una quantità di energia pari alla differenza di energia fra le due orbite.
Ritornando allo stato fondamentale l’elettrone emette energia sotto forma di radiazione
elettromagnetica. ΔE.
Principio di indeterminazione di Heisenberg: è impossibile misurare con precisione e
contemporaneamente la velocità e la posizione di un elettrone, in quanto la misura di una
delle due grandezze andrà a influire sull’altra, quindi non vi possono attribuire ad un elettrone
orbite ben definite.
Per questo si battezza l’orbitale come zona dello spazio intorno al nucleo in cui la probabilità
di trovare l’elettrone è del 95%.
La luce è una forma di energia radiante con duplice natura, sia corpuscolare che ondulatoria.,
che si propaga nello spazio per mezzo di onde elettromagnetiche.
Le onde elettromagnetiche sono costituite da un campo elettrico e uno magnetico.
Le onde elettromagnetiche che costituiscono la luce visibile hanno una:
- Lunghezza d’onda compresa tra 400 nm e 700 nm (cresce dal rosso al viola)
- Frequenza compresa tra 7x 1014 Hz e 4x 1014 Hz (cresce dal viola al rosso)
Questo insieme delle radiazioni elettromagnetiche costituiscono lo spettro elettromagnetico.
Vi sono diversi tipi. Lo spettro di emissione continuo si forma dalla luce visibile, bianca.
Lo spettro di emissione discontinuo invece, si forma dagli di qualsiasi elemento sotto forma
di gas incandescente. Le righe che si formano sono dovute alle transizioni degli elettroni
nella struttura dell’atomo.
1s2s2p3s3p4s3d4p5s4d5p6s4f5d6p7s5f6d
Il riempimento è quindi definito da tre principi:
- Gli elettroni tendono ad occupare gli orbitali di minore energia
- Principio di esclusione di Pauli
- Regola di Hund (se si hanno a disposizioni orbitali degeneri p,d,f, gli elettroni si
dispongono con spin parallelo occupando il maggior numero di essi.
Dipolo→ sistema che ha due cariche elettriche uguali di segno opposto, poste ad una certa
distanza.
Ibridazione→ orbitali ibridi nati dalla combinazione di orbitali s e p. Dipende dai domini di
un atomo.
Risonanza→ La risonanza comporta una diminuzione dell'energia e l'aumento della stabilità.
Forme limite: struttura di Lewis che precisa una specifica posizione per il doppietto
VSEPR: repulsione delle coppie elettroniche del guscio di valenza. Caso del NH3
Metodo AXE:
- AX2: 180°, lineare (apolare)
- AX3: 120°, triangolare planare (apolare)
- AX2E: 116°, angolare
- AX4: 109.5°, tetraedrica (apolare)
- AX3E: 107°, piramidale triangolare
- AX2E2: 104,5°, angolare
Una molecola è apolare se i suoi legami sono tutti apolari, o se la geometria è tale da
annullare i dipoli.
Solidi covalenti:
Diamante: in questo caso il carbonio ibrida come sp3 e forma un telaio
tridimensionale di legami covanti semplici, che porta ad una cella cristallina cubica,
ove si ripete indefinitamente. Questi legami covalenti sono molto forti, ed è per
questo che il diamante è il minerale più duro. Non conduce corrente elettrica, perché il
carbonio forma ottetti perfetti quindi non ci sono orbitali in cui gli elettroni si possano
muovere.
Grafite: il carbonio ibrida come sp2, generando piani di atomi di carbonio, che con i
loro angoli regolari di 120°, mostrano un arrangiamento a figure esagonali. Nella
grafite i doppi legami sono delocalizzati in tutto il singolo piano, dando luogo ad
un’estesa risonanza lungo la lunghezza dei piani quindi, la grafite sarà un ottimo
conduttore di corrente elettrica, grazie agli orbitali p semipieni di ogni atomo di
carbonio. Perpendicolarmente ai pieni però, non si conduce corrente elettrica, questo
perché i piani degli atomi di carbonio sono tenuti assieme dalle forze di London e
quindi non vi è nessuna possibilità per gli elettroni di spostarsi da un piano all’altro.
Grafene: rappresenta un singolo piano di grafite, mostra numerose potenzialità
applicabili in ambito tecnologico.
Buckminsterfullerene: forma allotropica del carbonio, con 60 atomi di carbonio che
ibridano come sp2 creando curvature che forzano la creazione di una sfera. La
curvatura è minima quindi la molecola è pressoché stabile.