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1.

Le particelle subatomiche
Latomo, per molti secoli ritenuto indivisibile, formato da
particelle pi piccole. Le particelle fondamentali che
costituiscono latomo sono:
Il protone, una particella carica positivamente, con massa
allincirca pari ad un u. m. a.
Lelettrone, una particella carica negativamente, con massa
allincirca 1840 volte pi piccola di quella del protone.
Il neutrone, una particella neutra, con massa leggermente
superiore a quella del protone.

Il numero atomico si indica con Z ed identifica tutti gli elementi


chimici:
Z= 1 (Idrogeno);
Z=2 (Elio);
I protoni si trovano nel nucleo, che costituisce il cuore dellatomo,
il loro numero (numero atomico) costante per gli atomi che
appartengono ad uno stesso elemento.
Gli elettroni ed i protoni hanno carica uguale ma di segno contrario,
quindi in un atomo neutro il numero dei protoni sempre uguale a
quello degli elettroni.
Gli elettroni si trovano in zone dello spazio intorno al nucleo
chiamate orbitali.

Il numero di massa uguale alla somma dei protoni e dei neutroni


(nucleoni) e si indica con A.
I neutroni, come i protoni, si trovano nel nucleo. Il numero dei
neutroni pu variare anche per atomi che appartengono ad uno
stesso elemento, esso si indica con N. Gli atomi di uno stesso
elemento che differiscono per il numero dei neutroni vengono
chiamati isotopi. Ad esempio lidrogeno formato da tre isotopi:
Il prozio che possiede un elettrone ed un protone.
Il deuterio che possiede un elettrone, un protone ed un neutrone.
Il trizio che possiede un elettrone, un protone e due neutroni.

Modello Atomico di Rutherdford


Nei primi anni del XX secolo, grazie alle scoperte dellelettrone e
del protone, avvenute alla fine del XIX secolo, Rutherford ed un
gruppo di scienziati che lavoravano con lui, formularono la teoria
atomica che nota come Teoria atomica di Rutherford.
Questi scienziati bombardando una sottile lamina doro, con delle
particella alfa, avevano osservato che la maggior parte delle
particelle riuscivano a passare indisturbate e soltanto una su ottomila
rimbalzava in direzione opposta.
Grazie a questo esperimento dedussero che latomo per la maggior
parte costituito da spazio vuoto. Il modello atomico di Rutherford
considera latomo formato da un nucleo centrale, nel quale risiede la
quasi totalit della massa e dagli elettroni che ruotano intorno al
nucleo descrivendo delle orbite, per la sua somiglianza con il
sistema solare viene detto modello atomico planetario

Questo modello atomico non era, tuttavia, in grado di dare una


valida spiegazione agli esperimenti che avevano messo in evidenza
la capacit degli elettroni di assorbire e di emettere energia. Secondo
le leggi della fisica classica, infatti, lelettrone cedendo energia
doveva percorrere una traiettoria a spirale e cadere in pochi istanti
sul nucleo.
Bohr partendo dal principio che non era corretto applicare allatomo
le leggi valide per corpi, che se paragonati ad esso sono di
dimensioni enormi, perfezion la teoria di Rutherford.

Lo spettro elettromagnetico.
Per spiegare il comportamento degli elettroni e le radiazioni emesse
dagli atomi Bohr si serv della meccanica quantistica. Secondo
questa teoria lenergia pu essere emessa o assorbita secondo
quantit discrete chiamati quanti. Per meglio capire questi concetti
necessario un cenno sulle propriet delle onde elettromagnetiche.
Lenergia radiante costituita da forze elettriche e magnetiche che si
propagano nello spazio con moto ondulatorio, cio come le onde.

Fig. 1 Moto ondulatorio:


lunghezza donda () e
ampiezza (a).

Tutte le onde elettromagnetiche si propagano alla velocit della luce:


c = 3.1010 cm/sec. La distanza tra due picchi di un onda si chiama
lunghezza donda e si indica con (lambda).
Il numero di onde che passano in un secondo si chiama frequenza e
si indica con (ni). Vale la relazione =c; quindi se la frequenza
grande, la lunghezza donda piccola e viceversa. Lenergia
direttamente proporzionale alla frequenza della radiazione, cio:
E = h, dove h una costante di proporzionalit, chiamata costante
di Plank. Radiazioni che hanno elevata frequenza hanno, quindi,
anche elevata energia.

Nella figura illustrato lo spettro delle varie radiazioni.


(cm)

10-9

10-7

10-5

10-3

Raggi

violetto
(nm) 400

10

103

Onde radio, TV

Raggi x
Alta energia, alta
frequenza, piccola
lunghezza donda

10-1

Microonde
Raggi
ultravioletti

blu

verde
500

Raggi infrarossi

giallo

Bassa energia, bassa


frequenza, grande
lunghezza donda

arancione

rosso

600

700

800

Latomo di Bohr
Bohr considera latomo formato da un nucleo centrale, nel quale
risiede quasi tutta la massa, e dagli elettroni che ruotano intorno al
nucleo descrivendo orbite ben precise (stazionarie). Gli elettroni
possono acquistare o cedere energia per passare da un orbita
allaltra, la quantit di energia acquistata o ceduta pari alla
differenza di energia esistente tra le due orbite.
Nella
figura
accanto
sono
rappresentate le sette orbite stazionarie
ipotizzate da Bohr. Secondo Bohr
lelettrone emette o assorbe energia
soltanto se questa gli consente di
passare da un orbita stazionaria
allaltra.

In base al modello atomico di Ruterford lelettrone poteva


acquistare o cedere una quantit di energia qualsiasi, di
conseguenza riscaldando una certa quantit di idrogeno si
sarebbero dovute ottenere radiazioni di qualsiasi lunghezza
donda e registrando le radiazioni emesse si sarebbe
dovuto ottenere uno spettro continuo come quello che si
ottiene da una lampada ad incandescenza o dalla luce
solare. La figura sottostante mostra la scomposizione della
luce bianca quando passa attraverso un prisma di vetro.

E3

E2

E1

Secondo la teoria di Bohr, nel passare da


un orbita allaltra, lelettrone dovrebbe
emettere una determinata quantit di
energia:
E21 =E2 E1=h21
E31 =E3 E1=h31
E32 =E3 E2=h32

Le frequenze delle radiazioni emesse variano al variare della


quantit di energia. Nellesempio sopra riportato si dovrebbero avere
tre radiazioni diverse, ognuna di esse con una determinata
frequenza e quindi con una ben determinata lunghezza donda.

410 434

486

657

UV

(nm)
Infrarosso

Fig. 4.

Spettro a righe

Lo spettro a righe che si ottiene somministrando energia allidrogeno


sembra dimostrare la validit della teoria di Bohr.

(nm)

95

100
Fig. 5.

120

390

490

Spettro dellidrogeno

660

1280

Le ipotesi di Bohr si dimostrarono valide per lidrogeno (1 solo


elettrone), errate per atomi pi complessi. Infatti, prendendo in
considerazione lo spettro di emissione dellidrogeno, le frequenze
ottenute sperimentalmente da Bohr coincidevano con quelle
calcolate teoricamente, mentre con atomi pi complessi il numero di
radiazioni emesse era superiore a quello ipotizzato. Un altro
scienziato di nome Sommerfeld per spiegare la presenza di queste
radiazioni in pi ipotizzo lesistenza anche di orbite ellittiche.
Nello stesso periodo, altri scienziati stavano prendendo in
considerazione una teoria completamente diversa, nota come teoria
ondulatoria.

Teoria atomica moderna


Molti studiosi tra cui Heisenberg, non si trovavano daccordo con
quelle teorie che consideravano lelettrone come un corpuscolo, essi
ritenevano che, date le piccole dimensione e lelevata velocit con
cui si muoveva, fosse pi corretto considerarlo come una nuvola.
Secondo la teoria atomica oggi accettata gli elettroni non descrivono
delle orbite intorno al nucleo ma si trovano sugli orbitali. Lorbitale
viene definito come la zona dello spazio intorno al nucleo dove si ha
la maggiore probabilit di trovare lelettrone. La teoria atomica
moderna si base su un equazione matematica nota come Equazione
di Schrdinger. I numeri quantici sono soluzioni di questa equazione
e consentono di definire forma, dimensioni ed energia degli orbitali.

I numeri quantici sono:


n, numero quantico principale, indica il livello energetico e le
dimensioni degli orbitali. Insieme ad l determina lenergia
dellorbitale. Pu assumere valori interi, in genere, compresi tra
1 e 7.
l, numero quantico secondario o angolare, indica il sottolivello
energetico e la forma degli orbitali. Dipende dal valore di n. Pu
assumere tutti i valori compresi tra 0 e n-1.
m, numero quantico magnetico, indica lorientamento nello
spazio della nuvola elettronica ed il numero degli orbitali.
Dipende dal valore di l. Pu assumere tutti i valori compresi tra
-1 e +l.
s, numero quantico magnetico di spin, indica il senso di rotazione
dellelettrone intorno al proprio asse, pu avvenire in senso
orario o antiorario, assumendo rispettivamente i valori + e - .

2) Struttura elettronica degli elementi


I numeri quantici e gli orbitali
I sottolivelli energetici ed i relativi orbitali vengono indicati da
alcune lettere minuscole dellalfabeto. In questo corso prenderemo
in considerazione gli orbitali s, p, d, f .
Il sottolivello s identificato dal valore l=0, possiede un solo
orbitale e pu contenere due elettroni.
Il sottolivello p identificato dal valore l=1, possiede tre orbitali e
pu contenere sei elettroni.
Il sottolivello d identificato dal valore l=2, possiede cinque
orbitali e pu contenere dieci elettroni.
Il sottolivello f identificato dal valore l=3, possiede sette orbitali e
pu contenere quattordici elettroni.

Il primo livello energetico possiede soltanto il sottolivello s, e


quindi un solo orbitale.
Il secondo livello energetico possiede i sottolivelli s e p, per un
totale di quattro orbitali.
Il terzo livello energetico possiede i sottolivelli s, p e d, per un
totale di nove orbitali.
Il quarto livello energetico possiede i sottolivelli s, p, d e f, per un
totale di sedici orbitali.

n=1

l=0

m=0

1s

I livello
energetico

n=2

l=0

m=0

2s

II livello
energetico

m=-1
l=1

m=0
m=+1

2p

n=3

l=0

m=0

3s

l=1

m=+1
m=-1
m=0

3p

l=2

m=+2
m=+1
m=0
m=-1
m=-2

3d

III livello
energetico

n=4

l=0

m=0

4s

l=1

m=+1; m=-1
m=0

4p

l=2

m=+2; m=+1;
m=0; m=-1
m=-2

4d

l=3

m=+3; m=+2;
m=+1 m=0;
m=-1; m=-2;
m=-3

4f

IV livello
energetico

Ogni orbitale pu contenere al massimo due elettroni che si


disporranno con spin opposto. Quindi il primo livello energetico
pu contenere al massimo due elettroni, il secondo otto, il terzo
sedici, il quarto trentadue. Gli elettroni occuperanno per primi gli
orbitali di pi bassa energia. Lenergia cresce con il livello
energetico e con la complessit della forma degli orbitali. In uno
stesso livello energetico lenergia cresce nel seguente ordine: s <
p < d < f, gli orbitali appartenenti allo stesso sottolivello
energetico hanno la stessa energia ( orbitali degeneri ). Quando gli
elettroni vanno ad occupare orbitali con uguale energia li
riempiono prima parzialmente, disponendosi con lo stesso spin, e
poi li completano.

Lordine di riempimento degli orbitali, che si pu ricavare


ricorrendo alla regola della diagonale, il seguente:
1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s, 4f, 5d, 6p,7s, 5f, 6d, 7p.
A volte pu essere utile scrivere la struttura elettronica
rappresentando gli orbitali con dei quadratini e gli elettroni con delle
frecce orientate in modo da tenere conto dello spin.

1s
Regola della diagonale
2s

2p

3s

3p

3d

4s

4p

4d

4f

5s

5p

5d

5f

6s

6p

6d

7s

7p

1s2

Ar Z= 18
Esempi di
strutture
elettroniche

2s2 2p6
3s2 3p6

1s2
2s2 2p6
3s2 3p4

Z= 16

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