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Le onde elettromagnetiche sono una forma di energia che si propaga nello spazio con una velocità che nel
vuoto è di circa 300000 km/s e comprendono la luce visibile e le radiazioni invisibili.
Le onde elettromagnetiche hanno una natura dualistica: ondulatorio e corpuscolare.
Se il corpo emittente è un “corpo nero”: lo spettro risulta indipendente dalla natura della sostanza stessa e
dalla forma del corpo.
→ Fissata T, la distribuzione dell’intensità nell’intero campo spettrale è uguale per tutti i corpi e per
qualunque sostanza.
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Planck ipotizzò che l’energia radiante di un particolare oscillatore di frequenza ν fosse circoscritta a
valori discreti:
● Le particelle di un solido si comportano come piccoli oscillatori vibranti per i quali sono permesse
solo determinate frequenze
● L'energia E emessa e assorbita è legata alle frequenze di vibrazione permesse.
Prevede un nucleo centrale positivo e un e- ruota attorno al nucleo con un’orbita circolare di raggio r.
F = me a
Postulati:
1. Quantizzazione del momento della quantità di moto
2. Transizioni tra livelli energetici che riguarda l’assorbimento e l’emissione di onde elettromagnetiche
→ l’atomo emette o assorbe energia solo quando si verificano delle transizioni tra stati quantici
diversi
Sommerfeld considerò che gli elettroni potessero descrivere attorno al nucleo dell’atomo anche delle
orbite ellittiche, purtroppo definire le traiettorie percorse dagli elettroni è impossibile.
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Principio di indeterminazione di Heisenberg
Il principio di indeterminazione afferma che è impossibile determinare contemporaneamente la posizione
e la velocità di un elettrone rotante in un atomo attorno al nucleo, ossia quanto più precisa sarà la misura
di una delle due grandezze, tanto più indeterminato sarà il valore dell’altra.
L’equazione di De Broglie
De Broglie formulò l’ipotesi che anche una qualsiasi porzione di materia in movimento potesse esibire al
tempo stesso un carattere corpuscolare e un carattere ondulatorio. Con lunghezza d’onda:
L’equazione di Schrödinger
Schrödinger partendo dall’idea di De Broglie propose di applicare all’elettrone l’equazione che
descriveva la propagazione delle onde:
Ψ(x,y,x,t)