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Forza elettrostatica e campo

elettrico

a.a. 2017-2018

Testo di riferimento:
•  “Elementi di Fisica”, Mazzoldi, Nigro, Voci

23 Aprile 2018, Bari


Dal programma
o  Carica elettrica. Struttura elettrica della
materia. Forza di Coulomb. Campo
elettrostatico. Linee di forza del campo
Elettrostatico. Moto di una carica in campo
elettrostatico. Sistemi di cariche puntiformi.
Esperienza di Millikan. Lavoro elettrico e
Potenziale Elettrostatico: Lavoro della forza
elettrica: definizione di tensione e differenza di
potenziale. Potenziale elettrostatico. Energia
potenziale elettrostatica. Il campo come
gradiente del potenziale. Superfici
equipotenziali. Dipolo elettrico e forza su un
dipolo elettrico. Legge di Gauss: Flusso del
campo elettrostatico. Teorema di Gauss in
forma integrale. Applicazioni e conseguenze
del Teorema di Gauss.
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 2
Carica elettrica

o  Prime esperienze relative alla forza


elettrica note già dall’antichità:
n  ambra, ebanite ed altri materiali, strofinati
con panno di lana acquistano la proprietà di
attrarre corpuscoli leggeri quali granelli di
polvere e pagliuzze (es. di ferro).
o  Oggi conosciamo la struttura elettrica
della materia
n  elettroni e nuclei, costituiti da protoni (e
neutroni, senza carica)

Leggete con attenzione i paragrafi 1.1 ed 1.2 del Mazzoldi


31/01/18 Giuseppe E. Bruno 3
Due tipi di carica elettrica

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 4


Elettroscopio a foglie
o  primo strumento per rilevare e
riconoscere lo stato (relativo) di carica
elettrica
n  se viene “calibrato” à elettrometro
o  equivalente alla “bilancia” (massa) o
dinamometro (forza)

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 5


Conduttori ed isolanti
o  studieremo meglio più avanti le proprietà
dei coonduttori e degli isolanti
(“dielettrici”).

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 6


Induzione elettrostatica
avviciniamo un corpo carico
(positivamente) ad un
elettroscopio
o  le cariche negative
(elettroni) del metallo si
avvicinano al corpo carico
o  all’altra estremità resta un
difetto di elettroni (carica
netta positiva)
Questo processo di separazione
di carica, proprio dei
conduttori, è noto come
induzione elettrostatica

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 7


Induzione elettrostatica
Possiamo facilmente rendere carico
(positivamente o negativamente) un
conduttore grazie al fenomeno dell’induzione
elettrostatica
o  processo della figura in basso, nella
sequenza a,b, c, d

--- ---

---

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 8


La legge di Coulomb
o  già spiegata quando abbiamo studiato la legge
di Newton della gravitazione universale
o  La legge di Coulomb ha stessa identica forma
n  differenza: due tipi di cariche elettriche (mentre la
massa è solo “positiva”)

gravitazione elettrostatica

! mM ! ! m0 m ! ! q0 q !
F = −γ 2 ur
r
F = −γ 2 ur forza F = k 2 ur
r r

! m! ! Q!
G(P) = −γ 2 ur campo E(P) = k 2 ur
r r
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 9
La legge di Coulomb
o  molto più semplice testare la legge di Coulomb in
laboratorio rispetto alla legge di gravitazione
universale (esperienza di Cavendish)
o  La forza elettrica è molto più intensa della forza
gravitazionale

! q1q2 !
F = k 2 ur
r

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 10


Unità di misura
o  Per descrive i fenomeni elettrici (e magnetici)
bisogna introdurre una nuova unità di misura
fondamentale
o  A noi ora servirebbe l’unità di carica elettrica.
o  Come in meccanica (es. Forza e massa), la scelta
non è univoca.
o  Nel sistema internazionale si introduce, per ragioni
pratiche (di riproducibilità), l’unità di misura della
corrente elettrica: l’Ampere (A)
o  Per ragioni didattiche, definiremo la corrente
elettrica più avanti.
o  La carica elettrica diventa una unità derivata.
o  In ogni caso all’unità di carica elettrica, nel sistema
internazionale, si da un nome: il Coulomb (C)
o  il Coulomb è la carica trasporta da una
corrente di un Ampere in un secondo

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 11


La legge di Coulomb
! q0 q ! ! Q!
F = k 2 ur E(P) = k 2 ur k=8.9875Ÿ109 N m2/C2
r r
2
1 1 −12 C
k= ε0 = = 8.8542 ⋅10 2
4πε 0 4π k Nm

! 1 q0 q ! ! 1 Q!
F= ur E(P) = u
2 r
4πε 0 r 2 4πε 0 r

La carica elementare vale: e=1.6022Ÿ10-19 C

Un Coulomb corrisponde alla carica di 1/e= 6.24Ÿ1019 elettroni


31/01/18 Giuseppe E. Bruno 12
Campo elettrostatico
o  Useremo molto il concetto
di campo
n  forza sentita da una carica di
prova q0 diviso il valore della
carica di prova
o  vale anche per la forza
elettrostatica, e quindi per
il campo elettrostatico, il
principio di sovrapposizione
! ! 1 q0 qi ! 1 qi !
F = ∑ Fi = ∑ 2
ui = q0 ∑ u
2 i
4πε 0 ri 4πε 0 ri
!
! F 1 qi !
E = =∑ u
2 i
q0 4πε 0 ri

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 13


Campo elettrostatico
!
! ! 1 q0 qi ! 1 qi ! ! F 1 qi !
F = ∑ Fi = ∑ 2
ui = q0 ∑ u
2 i E = =∑ u
2 i
4πε 0 ri 4πε 0 ri q0 4πε 0 ri

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 14


Unità di misura di E
!
! F 1 qi !
E = =∑ u
q0 4πε 0 ri 2 i [E]=N/C

Più avanti vedremo che spesso si può usare un’altra unità di misura:

[E]=V / m

V=Volt (unità di misura del potenziale elettrico)

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 15


Distribuzioni continue di carica
o  La carica elettrica può essere
distribuita continuamente
n  in un volume: ρ = dq/dV [C/m3]
o  densità volumetrica di carica

n  su una superfice: σ = dq/dS [C/m2]


o  densità superficiale di carica

n  su una linea: λ = dq/dl [C/m]


o  densità lineare di carica

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 16


Esempio 1.6
o  Campo elettrostatico di un anello carico
λ dl
dE x (x) = 2
cosθ
4πε 0 r

! !
λ cosθ ux l
λ cosθ !
E(x) =
4πε 0 r 2
∫ dl = 4πε 0 r 2
2 π Ru x
0

r2=R2+x2 e cos θ= x /√(R2+x2 )

! q x !
E(x) = ux
4πε 0 3 Considerare il limite per x >> R
(R 2
+x )
2 2

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 17


Esempio 1.7
o  Campo elettrostatico di un disco carico
! σx rdr !
dE(x) = 3 u x =
2ε 0 ( r 2 + x 2 ) 2

qx rdr !
= 2 3 u x
2πε 0 R ( r + x ) 2
2 2

x>0: !
! σ xux R
rdr σ ⎛ x ⎞!
E(x) =
2ε 0
∫ 2 3/2
= ⎜1− 2
2ε 0 ⎝ 2
⎟ ux
0 (r 2
+x ) x +R ⎠

! Considerare il limite per x à0+ e per xà0-


σ ⎛ x ⎞!
E(x) = ± ⎜1− 2 ⎟ ux
2ε 0 ⎝ 2
x +R ⎠ Considerare il limite per R>>x
(figura nella slide successiva)

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 18


31/01/18 Giuseppe E. Bruno 19
Esempio 1.8
o  Campo elettrostatico di due piani indefiniti

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 20


Linee di forza del campo elettrico
o  le linee di un campo di forza sono quelle
linee che, in ogni loro punto, danno la
direzione della forza in quel punto
o  le linee di un campo sono quelle linee
che, in ogni loro punto, danno la
direzione del campo in quel punto
o  inoltre, la densità delle linee (intorno ad
un punto) esprime l’intensità della forza o
del campo in prossimità di quel punto

Una linea di forza, in ogni suo punto, è tangente e


concorde al campo (elettrostatico) in quel punto
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 21
Linee di forza del campo elettrico
Una linea di forza, in ogni suo punto, è tangente e
concorde al campo (elettrostatico) in quel punto

Le linee di forza si addensano dove l’intensità del


campo è maggiore

Le linee di forza non si incrociano mai

Le linee di forza hanno origine nelle cariche


positive e terminano sulle cariche negative

Qualora la somma delle cariche negative e positive


non sia nulla, alcune linee si “chiudono” all’infinito

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 22


Linee di forza del campo elettrico

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 23


Linee di forza del campo elettrico

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 24


Linee di forza del campo elettrico

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 25


Moto di una carica in campo elettrostatico

o  F = m a à qE = ma à

a=dr2/dt2=q/m E

Esempio 1.9

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 26


Esperienza di Millikan
o  solo cenni

ΔqE
vΔq = vo −
6πηr
v0 è la velocità di caduta per sola
gravità, quindi in assenza di
campo o di carica elettrica

η rappresenta la viscosità del mezzo

Δq rappresenta la carica Si trova che


catturata dalla gocciolina Δq = ne

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 27


Lavoro elettrico, tensione, potenziale
o  E=F/qo à F=q0E
o  Il lavoro elementare vale
dW = FŸds = q0EŸds =q0E cosθ
o  Il lavoro per uno spostamento
finito vale:
! !
W = ∫ dW = q0 ∫ E ⋅ ds
C1 C1

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 28


Concetto di “Potenziale”
o  Anziché usare la forza, conviene servirsi del campo E
o  Anche per il campo si può introdurre il concetto di
“campo conservativo”
o  Il campo elettrostatico è conservativo
n  ovvio: tra forza e campo, l’unica differenza è la costante q0
o  La quantità corrispondente all’energia potenziale è
detta potenziale e si misura in Volt
! 1 q0 q ! Energia 1 q0 q
Forza
[N]
F= 2
ur potenziale EP = U P =
4πε 0 r [J] 4πε 0 r

Campo
! 1 q ! Potenziale 1 q
elettrostat. E= u
2 r elettrostat. VP =
[N/C=Vm] 4πε 0 r [J/C=V] 4πε 0 r
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 29
Forza elettrostatica
! 1 q0 q ! Energia 1 q0 q
Forza
[N]
F= 2
ur potenziale UP =
4πε 0 r [J] 4πε 0 r

B! !
W = ∫ F ⋅ ds = −ΔU = − (U B −U A ) = U A −U B
A

o  Nota: abbiamo dimostrato che la forza (od il campo)


elettrostatico è conservativo riferendoci alla carica
puntiforme q (ed alla carica di prova q0)
o  per il principio di sovrapposizione, quanto visto si
estende ad una qualunque distribuzione (statica) di
carica
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 30
Potenziale elettrostatico
Campo ! 1 q ! Potenziale 1 q
elettrostat. E= u
2 r elettrostat. VP =
[N/C=Vm] 4πε 0 r [J/C=V] 4πε 0 r

B ! !
∫ E ⋅ ds = −ΔV = − (VB −VA ) = VA −VB
A

o  Il campo elettrico è di tipo conservativo solo in


condizioni statiche
n  cariche ferme à elettrostatica
o  In generale, il campo elettrico non è
conservativo

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 31


Circuitazione
o  L’integrale di linea, lungo una linea
chiusa, di un campo vettoriale è detto
circuitazione
Esempio: circuitazione del campo elettrico

! !
"∫ E ⋅ ds
C

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 32


Circuitazione di forza
o  Nel caso di una forza, possiamo
ovviamente considerare la circuitazione
! !
∫" F ⋅ ds = "∫ dW = W
C C

o  Se la forza è conservativa, la sua


circuitazione è zero per qualunque
percorso chiuso (parto da un punto e
ritorno nello stesso punto)
! !
"∫ F ⋅ ds = "∫ dW = −ΔE potenziale = 0
C C
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 33
Forza elettromotrice
o  torniamo al caso più generale (non siamo in
condizioni statiche)
o  definiamo la forza elettromotrice (f.e.m.),
lungo un dato percorso chiuso C, il risultato
della circuitazione del campo E lungo C
! !
ε = "∫ E ⋅ ds [ε]=V
C
La relazione equivalente, usando la forza anziché
il campo è:
! ! ! !
W=!
∫ F ⋅ ds = q0 !∫ E ⋅ ds = q0ε
C C
Nota bene: nel caso di campo elettrostatico ε=0
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 34
Campo elettrostatico: sommario
B! ! ! !
∫ E ⋅ ds = −ΔV = − (VB −VA ) = VA −VB "∫ E ⋅ ds = 0
C
A

! !
B ! !
W = ∫ F ⋅ ds = −ΔU = − (U B −U A ) = U A −U B "∫ F ⋅ ds = 0
C
A

[U]= J
ΔU = q0 ΔV [W]= J
[V]=V = J/C

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 35


Potenziale elettrostatico
o  Per la carica puntiforme q,
conosciamo già il risultato,
perché abbiamo fatto il conto
analogo nel caso della forza
gravitazionale
n  differenze: màq ; m0à q0 ;
γ à k=1/4πε0
! q ! q q
E= 2
u VB −VA = −
4πε 0 r 4πε 0 rB 4πε 0 rA

q0 q q0 q
Ue (B) −Ue (A) = −
4πε 0 rB 4πε 0 rA
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 36
Potenziale elettrostatico
! q ! q q
E= 2
u VB −VA = −
4πε 0 r 4πε 0 rB 4πε 0 rA

q0 q q0 q
Ue (B) −Ue (A) = −
4πε 0 rB 4πε 0 rA

r ! ! q
V (r) = − ∫ E ⋅ ds =

4πε 0 r
r ! ! q0 q
U(r) = q0V (r) = −q0 ∫ E ⋅ ds =

4πε 0 r

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 37


Potenziale elettrostatico
o  l’estensione al caso di n cariche
puntiformi è immediato
n  principio di sovrapposizione

qi qi
VB −VA = ∑ −∑
i 4πε 0 rB,i i 4πε 0 rA,i

⎛ q0 qi q0 qi ⎞
W = −q0 (VB −VA ) = − ⎜⎜ ∑ −∑ ⎟⎟ = −.ΔUe
⎝ i 4πε 0 rB,i i 4πε 0 rA,i ⎠

r ! ! qi
V (x, y, z) = − ∫ E ⋅ ds = ∑
i 4πε 0 ri

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 38


Potenziale elettrostatico
o  l’estensione al caso di carica
distribuita con continuità è
anch’essa ovvia (dq=ρ dV)
n  principio di sovrapposizione

1 dq
V (P) = ∫ dV =
4πε 0
∫ r
Ue (x, y, z) = q0V (x, y, z)

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 39


Energia potenziale elettrostatica
o  Sino ad ora abbiamo considerato
l’energia potenziale della sola carica
q0
o  Ha senso chiedersi qual è l’energia
dell’intero sistema di cariche
o  Consideriamo prima 2 sole cariche

L’energia potenziale del sistema è pari al lavoro


che deve compiere una forza esterna per portare
una delle due cariche da una grande distanza
(dall’altra carica) alla posizione finale

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 40


Energia potenziale elettrostatica
o  Sino ad ora abbiamo considerato
l’energia potenziale della sola carica
q0
o  Ha senso chiedersi qual è l’energia
dell’intero sistema di cariche
o  Consideriamo n cariche:
1 qi q j
Ue (sistema) = ∑
2 i≠ j 4πε 0 ri, j
Se aggiungiamo la carica di prova q0, l’energia potenziale di q0 è
n
Ue (q0 ) = ∑ 4qπε0qir
i=1 0 i

L’energia totale è Ue (sistema) +Ue (q0 )


31/01/18 Giuseppe E. Bruno 41
Esempio 2.2
o  Calcolare l’energia potenziale
elettrostatica delle tre cariche q1, q2 e
q3
o  Calcolare il lavoro W necessario per
portare q0 (inizialmente all’infinito) al
centro del triangolo

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 42


Moto di una carica (q0)
o  Il campo elettrostatico è
conservativo
o  si conserva l’energia
ΔEk = 12 mvB2 − 12 mvA2 = W

W = −ΔUe = −[Ue (B) −Ue (A)] = −(q0VB − q0VA )

1
2 mvA2 + q0VA = 12 mvB2 + q0VB

l’energia vale dunque E = Ek +Ue = 12 mv 2 + q0V e si conserva

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 43


Il campo come gradiente del potenziale
o  Noto il campo, posso calcolare il potenziale (o
meglio, le differenze di potenziale):
B ! ! ! !
∫ E ⋅ dr = −ΔV = − (VB −VA ) = VA −VB E ⋅ dr = −dV
A

o  È vero anche il viceversa: noto il potenziale (e le


sue derivate rispetto allo spazio), posso
ricavarmi il potenziale.
n  Per dimostrarlo rigorosamente ci vuole la matematica
che farete l’anno prossimo
o  derivate parziali
“spostamento” tra due punti A e B molto vicini: dr = dx ux +dy uy + dz uz
la variazione di V(x,y,z) è dV=V(x+dx,y+dy,z+dz)-V(x,y,z)=-EŸdr =
=-Exdx – Eydy - Ezdz
∂V ∂V ∂V ∂V ∂V ∂V
Ma dV = dx + dy + dz Ex = − , E y = − , Ez = −
∂x ∂y ∂z ∂x ∂y ∂z
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 44
Il campo come gradiente del potenziale
B ! !
∂V ∂V ∂V ∫ E ⋅ dr = −ΔV = − (VB −VA ) = VA −VB
Ex = − , E y = − , Ez = − A

∂x ∂y ∂z ! !
E ⋅ dr = −dV

Si introduce un simbolo (operatore “nabla”) che permette di


scrivere le tre relazioni di sopra in modo più compatto: il “gradiente”

! ∂ ∂ ∂
∇=( , , ) componenti cartesiane
∂x ∂y ∂z
! ! ∂ ! ∂ ! ∂
∇ = ux + uy + uz somma coi versori
∂x ∂y ∂z

! ! ∂V ∂V ∂V
E=-∇V = (− , − , − ) Altro modo: E = - grad V
∂x ∂y ∂z
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 45
Il campo come gradiente del potenziale
B ! !
! ! ∂V ∂V ∂V ∫ E ⋅ dr = −ΔV = − (VB −VA ) = VA −VB
E=-∇V = (− , − , − ) A
∂x ∂y ∂z ! !
E = - grad V
E ⋅ dr = −dV

! ! ! !
dV = −E ⋅ d r=∇V ⋅ d r
B ! ! B ! ! teorema del gradiente
VB −VA = − ∫ E ⋅ d r = ∫ ∇V ⋅ d r
A A

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 46


Potenziale di un anello carico
o  Esempio 2.6

λ dl λ 2π R q
V=
4πε 0
∫ = =
r 4πε 0 r 4πε 0 R 2 + x 2

∂V qx
Ex = − =
∂x 4πε 0 ( R 2 + x 2 )3/2
∂V ∂V
Ey = − = 0 , Ez = − =0
∂y ∂z

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 47


Potenziale di un disco carico
o  Esempio 2.7
dq 2πσ rdr σ rdr
dV (x) = = =
2
4πε 0 r + x 2 2
2ε 0 r + x 2 2ε 0 r 2 + x 2
R σ R rdr σ
V (x) = ∫ dV =
0
2ε 0
∫ 0 2
r +x 2
=
2ε 0 ( R 2
+ x 2
−x)
q
V (x >> R) =
4πε 0 x

∂V σ ⎛ x ⎞
Ex = − = ⎜1− ⎟
∂x 2ε ⎝ 2
R +x ⎠2

∂V ∂V
Ey = − = 0 , Ez = − =0
∂y ∂z
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 48
Potenziale tra due piani infiniti

o  Esempio 2.8

σ
V (x) = V1 − (x − x1 )
ε0
V1 V2
σ
V1 −V2 = ΔV = h
ε0

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 49


Superfici equipotenziali
o  Superficie equipotenziale è una superfice dello
spazio nei cui punti il potenziale elettrostatico
ha lo stesso valore: V(x,y,z)=cost
n  per un punto passa una ed una sola superficie
equipotenziale
n  le linee di forza sono in ogni loro punto ortogonali
alle superfici equipotenziali

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 50


Il dipolo elettrico
o  si definisce “momento del dipolo
elettrico” il vettore p=qa
n  a va dalla carica negativa a quella
positiva
q ⎛1 1 ⎞ q r2 − r1
V (P) = ⎜ − ⎟=
4πε 0 ⎝ r1 r2 ⎠ 4πε 0 r1r2
2
se r>>a r2 − r1 = a cosθ ,
r r
1 2 = r
! !
qa cosθ p cosθ p ⋅ ur
V (P) = = =
4πε 0 r 2 4πε 0 r 2 4πε 0 r 2

∂V 2 p cosθ
Ex = − = !
∂r 4πε 0 r 3 p ! !
3( θ)
E= 2 cos θ ur + sin θ u
1 ∂V psin θ 4πε 0 r
Eθ = − =
r ∂θ 4πε 0 r 3
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 51
Il dipolo elettrico
!p ! !
3( θ)
E= 2 cos θ ur + sin θ u
4πε 0 r
! !
2p
o  Sull’asse del dipolo: E =
4πε 0 r 3
! !
−p
o  Nel piano mediano: E =
4πε 0 r 3

31/01/18 Giuseppe E. Bruno 52


La forza sul dipolo elettrico
o  Consideriamo un campo uniforme:
n  le due forze formano una coppia
! ! ! !
F1 = −qE , F2 = qE
! ! ! ! ! ! ! !
M = r1 × F1 + r2 × F2 = ( r2 − r1 ) × F2 =
! ! ! ! ! !
= qa × E = p × E M = − pE sin θ u z

Il lavoro del campo per ruotare il dipolo dall’angolo θi all’angolo θf vale:


θf θf
W= ∫ θi
M dθ = − pE ∫ sin θ dθ = pE cosθ f − pE cosθ i
θi

W = pE cosθ f − pE cosθ i = −[Ue (θ f ) −Ue (θ i )]


Ue (θ ) = − pE cosθ
31/01/18 Giuseppe E. Bruno 53

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