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uno stato particolare della materia e possiede tanti tipi diversi di Propriet.
Lelettricit definita come una grandezza che caratterizza lo stato della materia.
Le Propriet si manifestano in modo pratico:
un corpo elettrizzato attrae a s corpi pi piccoli e pi leggeri del corpo stesso, ci si spiega facendo
riferimento alla struttura atomica del corpo.
Questa propriet era gi stata studiata nellantichit tramite delle bacchette di ambra. Oggi dimostrato
strofinando una bacchetta di vetro e plastica con un panno di lana: attrae a s altri piccoli corpi.
Se prendiamo 2bacchette di vetro e plastica e strofiniamo poi con un panno di lana un estremo di una bacchetta
sospesa e lestremit dellaltra che teniamo in mano osserviamo che: se le bacchette sono detto stesso materiale
gli estremi elettrizzati si respingono, se invece sono di materiali diversi si attraggono.
Questo modo pratico giustificato dalla teoria atomica della sostanza: avviene una rottura dellequilibrio elettrico
di tale sostanza.
Un corpo positivo quando ha un eccesso di cariche positive, un corpo negativo quando ha un eccesso di
cariche negative, allo stato neutro il numero di protoni (+) uguale al numero di elettroni (-) Atomo neutro,
tramite lelettrizzazione gli elettroni nelle orbite esterne si staccano e gli atomi hanno o meno e - (difetto) o pi e+
(eccesso).
Esistono 3 modi diversi per elettrizzare una sostanza:
1. Tramite Strofinio : si produce attrito, energia/calore
2. Tramite Contatto : mettendo a contatto 2 corpi, uno elettrizzato e laltro no.
Propriet: si elettrizza il secondo corpo dello stesso segno del corpo elettrizzato, grazie a questa propriet si basa
la costruzione di alcuni strumenti come lelettroscopio.
3. Tramite Induzione : serve per elettrizzare un corpo di segno opposto, ci funziona bene quando ci sono 2
corpi in cui le cariche sono facilmente orientabili, si prende un corpo neutro e si avvicina ad un corpo
elettrizzato.
A
B
una
+
+
+ di
+
+
+
+
Lelettrizzazione
di un corpo dipende dalla sua capacit di perdere o acquistare elettroni (buoni
conduttori o
isolanti).
Quando ci sono delle cariche che interagiscono ci sono delle forze forze di interazione (naturale) : Coulomb
Poich ci devono essere 2 corpi che interagiscono la definiamo partendo da due cariche :
F = K0 (Q1Q2)/ d2
dove Q sono le cariche che interagiscono tra di loro, K la costante di proporzionalit nel vuoto e d 2 la distanza
tra le cariche.
Questa formula stabilisce una proporzionalit diretta tra F e Q 1Q2 (prodotto delle cariche) e una proporzionalit
inversa tra F e d2, questa la formula generica, la forza non distinta tra attrattiva e repulsiva, ci dipende poi
dalla K legandola ad una costante precisa: la costante dielettrica :
In relazione al mezzo
costante assoluta
Le cariche devono essere ferme o puntiformi perch abbiamo bisogno di una distanza fissa.
Il valore di K
Nel vuoto:
F=
(Q Q )/ d
1
In relazione al mezzo:
(F0 / Fm) =
: costante dielettrica relativa al mezzo
Fm = (F0 / r) Fm =
. (Q Q )/ d
1
Fm
Q1
Q2
Fm =
(Q Q )/ d
1
Q2
Q1
Q2
LElettroscopio:
Lelettroscopio ci dice se lelettrizzazione < o > in un corpo, ma non se la carica + o
Viene usato tramite lelettrizzazione per contatto.
Si presenta come un contenitore di vetro chiuso con
il vuoto dentro, presente unasta di metallo
( buon conduttore), con due foglioline doro al fondo.
In condizioni normali le 2 lamine in oro sono
Vicinissime, quando il corpo in contatto con
Il pomello lasta prende il movimento delle cariche
e le trasmette alle foglioline doro che si
allontanano perch si elettrizzano, o dando e+ o
ricevendo e-.
Le due foglioline elettrizzandosi dello stesso segno si respingono e si allontanano tanto pi quanto maggiore la
loro carica elettrica.
Il Campo Elettrico.
una propriet che acquista lo spazio.
Q = Cariche Generatrice
Lo spazio influenzato dalla carica, subisce delle modifiche e diventa campo elettrico, ci possibile
semplicemente con la presenza di una carica generatrice.
Il campo non ha mai dei limiti definiti, per studiarlo si deve cercare un modo per vedere le sue caratteristiche
per farlo si usa una Carica di prova o Campione (q), essa piccola perch non deve a sua volta generare un
campo elettrico.
Tra le due cariche agisce la forza di Coulomb, che determina landamento del campo elettrico, ovvero dove la
forza > o <, cos si possono stabilire dei confini (non precisi, immaginari), per convenzione si immagina il
campo come di forma sferica con il centro in Q.
Il campo viene studiato tramite la forza che la carica generatrice attua sulla carica campione forza vettoriale.
A livello fisico necessario trovare una grandezza vettoriale forza di Interazione.
1. Le Propriet del Campo elettrico sono descritte Quantitativamente definendo in ogni punto dello
spazio un Vettore Campo Elettrico (= rapporto tra la forza elettrica che subisce la carica di prova
posta in quel punto e la carica stessa).
E =
Q+ .
q+ .
Tramite questa formula possibile individuare dove lo spazio ha unintensit maggiore o minore.
Pi si vicini a Q pi grande lintensit del campo elettrico.
Quando non possibile avere tante cariche concentrate in un punto si studia il Campo Elettrico delle Q
singolarmente con le q, il campo elettrico risultante calcolato come un vettore e non somma di campi elettrici
(somma di forze vettoriali) ci possibile tramite la regola del parallelogramma dove la R la diagonale.
2. Dal punto di vista Qualitativo sono utilizzate delle linee, infatti si sposta il q il pi vicino possibile e
la linea tangente a tutti i punti che congiunge tutte le q la linea li campo che rende visibile il Campo
Elettrico
q+ .
Q+ .
q+
F1
Q+
F2
q-
Q-
q4
Q+
Qq+
Le linee di campo curve sono state studiate in un campo magnetico, non solo tramite una calamita ma anche
grazie alla corrente elettrica.
Flusso del Campo elettrico.
Vettore superficie (= estensione) viene vista come risultato di una grandezza vettoriale tra vettore e campo
elettrico. Quindi la superficie viene vista come grandezza vettoriale.
Il vettore superficie ha : - direzione perpendicolare alla superficie che rappresenta
=E
S
= flusso, E = vettore campo elettrico, S = vettore superficie
E2
E3
E4
= E1 S
Il Teorema di Gauss viene utilizzato per calcolare il campo elettrico attraverso una superficie chiusa e sferica
si calcola il flusso:
Si divide la sfera in tante piccole parti considerando
meridiani e paralleli. Si pu per considerare grazie
al flusso la superficie piana:
S2
1 = S1 E1
E2
S3E3
2 = S2 E2
3 = S3 E3
E1
S1
= 1 + 2 + 3 +.
5
= S E + S E
= ni=1 S E
1
+ S3 E3 +.
S = 4 r2
E=
=ES
4 r2
= costante
Il flusso di una carica attraverso una superficie chiusa (sferica) dipende solo dalla carica che ha generato il
campo.
Il discorso cambia se immaginiamo di avere una distribuzione infinita (piana) di cariche perch in questo modo
cambia il Campo Elettrico.
Le cariche sono distribuite lungo questa superficie.
Ha 3 caratteristiche fisse:
1. In ogni punto appartenente al piano di carica il Vettore Campo Elettrico sempre
perpendicolare al piano stesso.
2.
A
B
Se prendiamo due punti nel campo elettrico generato che si trovano nella stessa
parte e alla stessa distanza rispetto al piano di carica questi due punti hanno lo
stesso Vettore Campo Elettrico (ugual verso e direzioni parallele).
3. Se i due punti sono alla stessa distanza ma in parti opposte rispetto al piano i Vettori
Campo Elettrico saranno uguali e contrari (ugual modulo ma verso opposto).
MODULO :
Energia Potenziale:
In fisica lEnergia un Lavoro, lEnergia Potenziale la possibilit che ha un
corpo di compiere un lavoro.
In un Campo Elettrico possiamo parlare di Energia Potenziale perch allinterno del Campo Elettrico c (quasi)
sempre un lavoro poich esiste una forza (Coulomb) e uno spostamento (della carica soggetta a questa forza); non
sempre c un lavoro perch esso legato allesistenza della q +, ma la possibilit c sempre perch esiste il
Campo Elettrico che prima o poi compir un determinato lavoro Energia Potenziale Elettrica (U).
LEnergia Potenziale Elettrica viene definita in 4 diverse situazioni:
1. Campo Elettrico generato da due piastre elettrizzate
2. Campo elettrico generato da ununica carica puntiforme
3. Campo elettrico generato da tante cariche puntiformi
4. Campo Elettrico generato da 2cariche a distanza fissa luna dallaltra
1. Supponiamo di avere due piastre elettrizzate di segno opposto. Il Campo Elettrico che si
Considera il Campo che si forma tra le due piastre e si presenta uniforme e
ben definito.
LEnergia Potenziale viene definita come il lavoro che il campo pu fare su una
+ + + + + + + + + +
Carica campione.
+
d
q
U=Fs =Eqd
d distanza tra le piastre
- - - - - - - - - - - - F forza E q ricavato dalla formula del Vettore Campo Superficie
S spostamento = distanza tra le piastre
U=Eqd
2.
Se il Campo Elettrico generato da 2cariche puntiformi, lEnergia Potenziale totale quella che
ognuna delle 2cariche generatrici genera su una carica campione nel mezzo.
Q2
q+
gli elementi caratteristici del Campo Elettrico (Cariche Generatrici e distanza) determinano il fatto che lEnergia
Potenziale ci sia sempre.
3.
Nel Campo Elettrico generato da ununica carica puntiforme il nostro elemento preciso solo la
Carica Generatrice, e introducendo la Carica Campione il lavoro verr svolto o allInfinito (se Q e q hanno la
stessa carica si respingeranno allInfinito) oppure a Zero (se Q e q presentano cariche contrarie il lavoro si
annullerebbe e coinciderebbe con la+ Carica Generatrice).
Q
Lo spostamento quindiM o Infinito o Zero.
a
Per avere uno spostamento misurabile vengono scelte due posizioni fisse, una di partenza e una di arrivo.
A
Mb
Ma = raggio
Mb = limite finale che parte sempre della Carica generatrice,
utile per sapere la maggiore e avere la formula.
B q+
4.
Nel Campo Elettrico generato da tante cariche puntiformi le cariche non si possono immaginare
concentrate e nemmeno catalogate in determinate posizioni, quando si verifica questa situazione per lo studio del
Campo Elettrico consideriamo le cariche a coppie di 2
Q2
Q1
Q3
Q4
Potenziale Elettrico:
una grandezza definita per studiare un Campo Elettrico, considerato che esso
non visibile tuttavia visibile il Campo Magnetico e per questo motivo cerco pi grandezze possibili per poter
compiere uno studio pi preciso (Vettore Campo Elettrico, Linee di Campo, Forza di Coulomb).
Il Potenziale Elettrico una grandezza utile allo studio del Campo Elettrico.
Il Potenziale Elettrico mette in relazione lEnergia Potenziale di un Campo Elettrico con la carica campione.
Q+
Nel punto A c Energia Potenziale e viene messo in relazione con la
carica campione, in questo punto A si ottiene il Potenziale Elettrico
A q+
VA = Potenziale Elettrico
UA = Energia Potenziale
Il Potenziale Elettrico, a differenza dellEnergia Potenziale, esiste soltanto quando c la Carica campione,
definito come: Lavoro fatto da una Carica Generatrice su una Carica Campione .
Il Potenziale una grandezza scalare molto importante, in quanto in ogni punto il suo valore diverso e quindi si
ha un diverso uso del lavoro.
La formula definita in precedenza d il Potenziale rispetto a una sola carica, ovvero quando il Campo Elettrico
formato da una sola Carica.
Q+
LUnit di misura del Potenziale il Volt, ovvero il rapporto tra il Lavoro (Joule) e la Carica Campione
(Coulomb):
inoltre introdotta unulteriore grandezza, la Differenza di Potenziale, definita particolarmente a livello pratico
come accumulo di cariche da una parte e difetto dallaltra, ovvero spostamento binato di Cariche.
Nel Campo Elettrico generato da una Carica sono inseriti 2punti con le
rispettive cariche campione, le q+ vengono respinte dalla Q+, di
conseguenza la Carica Generatrice compie un lavoro.
Il lavoro in uscita naturale (+), al contrario il lavoro in entrata non
naturale (-), il lavoro definito in uscita o in entrata stabilito dal segno
delle cariche; essendo il Verso in uscita il lavoro motore positivo, per
cui il Potenziale Positivo.
Q+
A
B
VA
+
+
VB q
q
In B viene creato il vettore opposto che d un lavoro negativo:
Somma di 2Potenziali: VA + (- VB) = VA VB = Differenza di Potenziale
La Differenza di Potenziale non una vera e propria differenza, ma una somma di 2Potenziali diversi, il lavoro
fatto dalla Q per spostare la q da un punto ad un altro.
In un insieme dei punti di un Campo Elettrico che hanno tutti lo stesso Potenziale la Differenza di Potenziale
uguale a 0.
In modo naturale ci non possibile, la forza o attrattiva o repulsiva.
Il Potenziale Elettrico permette di definire le Superfici Equipotenziali, ovvero, i punti le superfici che si
trovano alla stessa distanza e hanno lo stesso potenziale.
Le Superfici Equipotenziali sono paragonabili agli spettri, ma landamento del Campo Elettrico dato in
relazione al lavoro e non alla forza.
Le linee di campo sono sempre perpendicolari alle Superfici Equipotenziali.
La Differenza di Potenziale consente la Circuitazione del Campo Elettrico, la Circuitazione permette di definire
una grandezza che sia legata allo spostamento di una carica lungo una linea curva qualunque.
La Circuitazione una grandezza simile al flusso, qui tuttavia non ho una superficie e lo spostamento
piccolissimo.
Q+
S1
q+
L=
Se la linea curva fosse chiusa la circuitazione varrebbe
punto di partenza come se non fosse avvenuto alcuno spostamento dal punto di vista fisico.
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2. Sferico : un condensatore sferico molto meno usato rispetto a quello piano nonostante il funzionamento
Sia identico, costituito da due piastre rotonde concentriche non a contatto
separate tra loro con del materiale isolante; la piastra pi esterna posata su
un piedistallo isolante.
Prima di tutto si elettrizza la piastra pi esterna, successivamente si elettrizza
quella pi interna per induzione.
Questo tipo di condensatore pi difficile da costruire, inoltre molto difficile
avere una Differenza di Potenziale perfetta.
I Condensatori sono inseriti allinterno dei Circuiti Elettrici. I Circuiti Elettrici sono dei filo conduttori allinterno
dei quali sono inseriti dei dispositivi (es. I Condensatori),questi filo conduttori sono costruiti con materiali
classificati come buoni conduttori per permettere lo scorrere delle cariche.
I Circuiti Elettrici si dividono in 2tipi: semplici e complessi:
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I Condensatori sono utili allinterno dei Circuiti Elettrici in quanto funzionano da serbatoi delle cariche, essi sono
molto piccoli e spesso allinterno dei circuiti compaiono duo o pi condensaori collegati tra di loro.
I Condensatori allinterno di un circuito possono essere in parallelo o in serie.
1. I Condensatori in parallelo sono connessi in modo da essere sottoposti alla stessa differenza di potenziale.
C1
In questo caso presente un dato variabile, la Carica, e un valore
costante, la Differenza di Potenziale tra A e B.
A
VA
VB
Consideriamo la Capacit =
CTOT = C1 + C2
C2
C2
Consideriamo la Capacit =
Questi secondo tipo di Condensatori sono utilizzati quando non interessa particolarmente la capacit e si ha un
alta Differenza di Potenziale.
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La Corrente Elettrica:
definita come un movimento ordinato di cariche allinterno di un circuito (il
materiale pu anche essere un liquido, un aeriforme o un solido).
Perch sia possibile il movimento delle cariche necessario che allinterno del conduttore siano in azione delle
forze elettriche in grado di mettere in movimento le cariche; nel conduttore percorso da una corrente deve quindi
essere presente un Campo Elettrico.
Questo significa che al suo interno si trovano punti con Potenziale diverso, non fosse cos ci sarebbe un equilibrio
e nessuna carica si sposterebbe. In sintesi la corrente elettrica nasce da una Differenza di Potenziale.
Il verso convenzionale della corrente elettrica considerato quello che va da punti con potenziale alto a punti a
potenziale basso.
Il movimento delle cariche un moto ordinato ed legato alla struttura della sostanza in cui si muovono.
Es.
I fili metallici che trasportano la corrente elettrica sono percorsi da elettroni di conduzione in movimento.
Nel caso la sostanza fosse un liquido le cariche in movimento sarebbero Ioni, poich in presenza di un
liquido impossibile avere elettroni liberi pittosto si hanno atomi elettrizzati, cio gli Ioni.
Negli areiformi possibile avere entrambi questi tipi di cariche.
Nei Solidi si definisce una grandezza che caratterizza il movimento delle Cariche detta Intensit ci Corrente.
VA
VB
A
Essendo il moto della corrente elettrica un moto ordinato si pu sempre sapere quante cariche passano in una
determinata sezione in un dato intervallo di tempo.
Si definisce Intensit di Corrente ( ) il rapporto tra la quantit delle cariche che attraversa la sezione trasversale di
un conduttore in un intervallo di tempo e questo stesso intervallo di tempo.
i = intensit di corrente
Q = variazione delle cariche
t = variazione di tempo
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sostituisce con unaltra facendo variare la differenza di Potenziale osservando nuovamente lintensit di corrente,
ottengo che
Quindi
= costante, infatti il rapporto rimane costante ma il calcolo varia in base al dispositivo usato.
rappresenta la Resistenza dal punto di vista fisico secondo la Prima Legge di Ohm che definisce
=
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R3
R2
F
DE
BC
Lintensit di corrente si mantiene costante perch il filo conduttore uno unico, la differenza di potenziale
definita sugli estremi che vengono messi a contatto. Differenza di Potenziale aumenta e aumenta anche la R.
R = R1 + R2 + R3
2. In parallelo: A
R2
R
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Tra la R e la Differenza di Potenziale esiste una proporzionalit diretta, al contrario tra la R e l intensit di
corrente esiste una proporzionalit inversa.
DIMOSTRAZIONE:
R1
R2
1. In serieA:
R1 =
R=
R2 =
DE
BC
R3 =
La R dipende solo ed esclusivamente dalla Differenza di Potenziale agli estremi del collegamento.
A
A II
AIII
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2. In parallelo:
R1
R2
AAIIAIII
R3
R=
B
BII
BBIIBIII
BIII
Ri 1
i21
R2
1. In parallelo: A
R1 : R2 = i2 : i1
VA VB = R2 i2
A e B sono detti NODI, essendo i punti di congiunzione.
Il Cammino chiuso che la corrente compie che torna al punto di partenza detto MAGLIA.
A riguardo dei nodi e delle maglie valgono i Principi di Kirchoff:
1. Tutte le correnti entranti in un nodo sono uguali alla somma di quelle uscenti in un altro nodo
2. In una qualunque maglia la somma algebrica della differenza di potenziale uguale 0.
La R legata allEnergia elettrica che intesa come Energia interna in un generatore che si usa per spostare le
cariche, viene per usata come En. Esterna e viene misurata come Lavoro:
L = Q V
Q=it
V = R i
L = i t R i L = i2 R t
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= i2 R = i2
P=
= i V
LEffeto Joule:
un particolare effetto che capita alla cariche che scorrono in un circuito.
Quando un corpo sviluppa una certa forma di attrito, in fisica, definito come calore, quindi anche le cariche,
incontrando attrito creano calore, questo semplicemente lEffetto Joule.
La Legge di Joule dice che quando le cariche incontrano attrito si genera calore, essa stata ricavata
sperimentalmente ed ha permesso di esprimere la quantit di calore che si sviluppa.
Resistenza, intensit, tempo sono le grandezze prese in considerazione, considerato che in fisica impossibile far
variare tre grandezze insieme si fanno variare a coppie mantenendone una costante.
R i,t
t R, i
i R, t
T Variazione di Temperatura
Quando le cariche passano attraverso la R incontrano una difficolt, quindi attrito e quindi calore, infatti ci
provoca un innalzamento della temperatura del fluido.
T = K R i2 t
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K1 = m K
La formula viene quindi cos riscritta:
Q = K1 R i2 t
- Effetto Termoionico
- Effetto Fotoelettrico
- Effetto Termoelettrico
Inoltre esiste lEffetto Volta che tuttativa un effetto naturale, non provocato come i precedenti.
- LEffetto Termoionico consiste nello scaldare gli estremi di un circuito o i suoi punti di congiunzione;
Scaldando uno dei due estremi ( ) o uno dei punti di congiunzione ( ), fornisco
energia agli elettroni sufficiente per staccarsi, questo procedimento permette una
maggiore disponibilit di cariche.
- LEffetto Fotoelettrico funziona nel medesimo modo di quello Termoionico, con la differenza che gli
estremi o i punti di congiunzione del circuito vengono colpiti da una radiazione luminosa.
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- LEffetto Termoelettrico funziona anchesso nello stesso modo, scaldando i punti di congiunzione o gli
estremi, con la differenza che i fili sono di materiali diversi.
Oro
Argento
Rame
La maggior parte dei metalli messi a contatto hanno uno scambio di elettroni, leffetto termoelettrico favorisce
questo scambio, che altrimenti avverrebbe pi lentamente grazie allEffetto Volta.
LEffetto Volta non si verifica con tutti i metalli, per alcuni pi significativo, per altri praticamente nullo.
Rame e Zinco sono stati i primi metalli messi a contatto da Volta che ha notato la particolarit di poter creare una
differenza di potenziale mettendo a contatto metalli avente un potere di estrazione differente.
Mettendoli a contatto avviene uno scambio di elettroni da chi ha pi potere di estrazione a chi ne ha di meno.
inoltre possibile collegare a coppie dei materiali (es. Ra-Zn,Ra-Zn,Ra-ZnRa-Zn) con la condizione che il
primo e lultimo siano differenti per creare una buona differenza di potenziale, che non viene condizionata dalle
coppie intermedie di metalli.
A+
C-
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A Amperometro
Si partiti da un liquido che non aveva cariche al suo interno (es. lacqua distillata), poi si modificato
introducendo delle sostanze elettrolitiche, questo procedimento stato poi eseguito con altri tipi di liquido.
Dallo studio si notato che lAmperometro segnalava un passaggio di corrente solamente quando allinterno del
liquido si trovavano queste sostanze.
Gli Acidi, le Basi e i Sali generano le cariche e la presenza dei 2elettrodi (Anodo e Catodo) causa il loro
movimento.
Una diversit sostanziale rispetto ai solidi il doppio movimento poich gli Ioni sono tanto positivi quanto
negativi, e gli elettrodi attirano Ioni di segno contrario.
Verso lAnodo andranno le cariche -, verso il Catodo andranno le cariche +.
Anche nei liquidi, come nei solidi, il movimento si presenta ordinato.
Le molecole delle sostanze elettrolitiche sono formate da due atomi che si combinano grazie ad un legame Ionico
che si definisce come un legame particolare che si crea quando c uno scambio di elettroni.
Le molecole rimangono neutre, la particolarit che questo legame non del tutto stabile, infatti basta una
minima solleccitazione perch i due atomi si riallontanino mantenedo la struttura che avevano da legati.
Legame Ionico: lattrazione che si stabilisce tra gli Ioni per effetto delle cariche elettriche di segno opposto.
Le molecole dacqua si intromettono in questi legami, interrompendoli, in questo modo il legame si rompe e gli
Ioni rimangono squilibrati.
Questi Ioni avranno un movimento, alcuni verso lAnodo, altri verso il Catodo.
Il Passaggio di corrente nei liquidi detto Elettrolisi ed conseguenza di un processo chimico, il processo fisico
si ha nelle fase successiva alla formazione delle cariche ovvero quando le cariche prendono movimento.
Processo chimico + Processo fisico = Differenza di Potenziale
Il Passaggio di corrente ha la particolarit di essere regolato dalla Prima Legge di Ohm, che stabilisce una
proporzionalit diretta tra lintensit di corrente e la differenza di potenziale.
= costante
Nel Passaggio di corrente valgono due leggi studiate da Faraday, da cui prendono il nome.
Quando gli Ioni arrivano agli elettrodi si depositano su di essi, e si neutralizzano, ma ci non pu succedere
poich il dispositivo collegato ad un generatore.
Se i passaggio di corrente continua, il deposito diventa un deposito di massa (es. procedimento usato per la
doratura degli oggetti).
Le leggi che regolano la massa sono legate al metodo usato, ovvero se nel contenitore viene disciolto un liquido
per volta o pi liquidi.
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1. Le masse che si depositano sugli elettrodi sono direttamente proporzionali allintensit di corrente che ha
provocato il deposito.
Il deposito di cariche maggiore se aumenta lintensit. Al contario minore se essa diminuisce.
2. Nel caso le sostanze siano pi di una il deposito di massa che si deposita sugli elettrodi direttamente
proporzionale agli equivalenti chimici di ogni singola sostanza.
LEquivalente chimico un valore numerico proprio di ogni sostanza ed ricavato dal rapporto tra peso atomico e
valenza:
Il passaggio di corrente nei liquidi stato usato per caricare la Pila, ed definito per spiegare il suo
funzionamento.
La Pila come un generatore di corrente che fornisce cariche attraverso un passaggio di corrente, ci possibile
poich si verifica un accumulo di cariche da una parte e difetto dallaltra che rende possibile la differenza di
potenziale.
Quando la Pila viene collegata ad un filo conduttore avviene uno scambio di elettroni finch non si scarica e
diventa neutra.
La Pila stata inventata usando queste nozioni da Alessandro Volta che costru la prima Pila di catene di Rame e
Zinco per favorire, tramite lacido solforico, il passaggio delle cariche.
Le Pile di adesso sono Zinco Carbone e sono costituite da due contenitori cilindrici (elettrodi), uno inteno
(Zinco) e uno pi esterno (Carbone).
Lo Zinco una sostanza i cui atomi tendono a perdere facilmente gli elettroni, per gli elettroni che si staccano
restano depositati sullelettrodo di Zinco mentre gli Ioni si muovono nella sostanza elettrolitica.
Questo passaggio avviene in modo spontaneo, non avviene allinfinto, il processo si blocca quando si raggiunge il
Punto di Saturazione di grado Poitivo che il Massimo Grado di Elettrizzazione.
Nel carbone si verifica il contario, sul carbone restano gli ioni + e gli elettroni si disciolgono nella sostanza
elettrolitica, fino a quando non si raggiunge il punto di Saturazione di grado Negativo.
Quando si ricarica la Pila la corrente agisce su di essa facendo migrare da una parte allaltra Ioni ed elettroni.
A lungo andare tuttavia, anche con le Pile ricaricabili, non si riesce pi a mantenere la differenza di Potenziale e
dalla Pila esce una sostanza ossidante (isolante) che fa da schermo tra i due elettrodi.
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