Sei sulla pagina 1di 22

Elettricit o elettrizzazione:

uno stato particolare della materia e possiede tanti tipi diversi di Propriet.
Lelettricit definita come una grandezza che caratterizza lo stato della materia.
Le Propriet si manifestano in modo pratico:
un corpo elettrizzato attrae a s corpi pi piccoli e pi leggeri del corpo stesso, ci si spiega facendo
riferimento alla struttura atomica del corpo.
Questa propriet era gi stata studiata nellantichit tramite delle bacchette di ambra. Oggi dimostrato
strofinando una bacchetta di vetro e plastica con un panno di lana: attrae a s altri piccoli corpi.
Se prendiamo 2bacchette di vetro e plastica e strofiniamo poi con un panno di lana un estremo di una bacchetta
sospesa e lestremit dellaltra che teniamo in mano osserviamo che: se le bacchette sono detto stesso materiale
gli estremi elettrizzati si respingono, se invece sono di materiali diversi si attraggono.
Questo modo pratico giustificato dalla teoria atomica della sostanza: avviene una rottura dellequilibrio elettrico
di tale sostanza.
Un corpo positivo quando ha un eccesso di cariche positive, un corpo negativo quando ha un eccesso di
cariche negative, allo stato neutro il numero di protoni (+) uguale al numero di elettroni (-) Atomo neutro,
tramite lelettrizzazione gli elettroni nelle orbite esterne si staccano e gli atomi hanno o meno e - (difetto) o pi e+
(eccesso).
Esistono 3 modi diversi per elettrizzare una sostanza:
1. Tramite Strofinio : si produce attrito, energia/calore
2. Tramite Contatto : mettendo a contatto 2 corpi, uno elettrizzato e laltro no.
Propriet: si elettrizza il secondo corpo dello stesso segno del corpo elettrizzato, grazie a questa propriet si basa
la costruzione di alcuni strumenti come lelettroscopio.
3. Tramite Induzione : serve per elettrizzare un corpo di segno opposto, ci funziona bene quando ci sono 2
corpi in cui le cariche sono facilmente orientabili, si prende un corpo neutro e si avvicina ad un corpo
elettrizzato.
A
B

una

+
+
+ di
+
+

Avvicinando il corpo A elettrizzato positivamente a un corpo B neutro si


separano le cariche, si dividono in una fila di solo elettrizzate positive e
sole elettrizzate negative.

+
+

Lelettrizzazione
di un corpo dipende dalla sua capacit di perdere o acquistare elettroni (buoni
conduttori o
isolanti).
Quando ci sono delle cariche che interagiscono ci sono delle forze forze di interazione (naturale) : Coulomb
Poich ci devono essere 2 corpi che interagiscono la definiamo partendo da due cariche :
F = K0 (Q1Q2)/ d2
dove Q sono le cariche che interagiscono tra di loro, K la costante di proporzionalit nel vuoto e d 2 la distanza
tra le cariche.
Questa formula stabilisce una proporzionalit diretta tra F e Q 1Q2 (prodotto delle cariche) e una proporzionalit
inversa tra F e d2, questa la formula generica, la forza non distinta tra attrattiva e repulsiva, ci dipende poi
dalla K legandola ad una costante precisa: la costante dielettrica :

Definita nel vuoto

In relazione al mezzo

costante assoluta
Le cariche devono essere ferme o puntiformi perch abbiamo bisogno di una distanza fissa.
Il valore di K

Nel vuoto:

definisce se le forze sono attrattive (-) o repulsive (+)


4 : per semplificazione il corpo viene preso in forma sferica
0 : costante dielettrica nel vuoto
La formula

F=

(Q Q )/ d
1

In relazione al mezzo:

(F0 / Fm) =
: costante dielettrica relativa al mezzo

Fm = (F0 / r) Fm =

esprime la forza di attrazione o repulsione delle


cariche nel vuoto

. (Q Q )/ d
1

Fm

Q1

Q2

Fm =

(Q Q )/ d
1

= costante dielettrica assoluta (pura) 0 r


Lo strumento che viene utilizzato per calcolare se un corpo elettrizzato o no lelettroscopio.
La Forza vettoriale, queste formule danno il modulo, la direzione viene data dai due punti delle cariche, mentre
il verso stabilito dal fatto che sia attrattiva o repulsiva.
Q1

Q2

Q1

Q2

LElettroscopio:
Lelettroscopio ci dice se lelettrizzazione < o > in un corpo, ma non se la carica + o
Viene usato tramite lelettrizzazione per contatto.
Si presenta come un contenitore di vetro chiuso con
il vuoto dentro, presente unasta di metallo
( buon conduttore), con due foglioline doro al fondo.
In condizioni normali le 2 lamine in oro sono
Vicinissime, quando il corpo in contatto con
Il pomello lasta prende il movimento delle cariche
e le trasmette alle foglioline doro che si
allontanano perch si elettrizzano, o dando e+ o
ricevendo e-.
Le due foglioline elettrizzandosi dello stesso segno si respingono e si allontanano tanto pi quanto maggiore la
loro carica elettrica.

Il Campo Elettrico.
una propriet che acquista lo spazio.
Q = Cariche Generatrice
Lo spazio influenzato dalla carica, subisce delle modifiche e diventa campo elettrico, ci possibile
semplicemente con la presenza di una carica generatrice.
Il campo non ha mai dei limiti definiti, per studiarlo si deve cercare un modo per vedere le sue caratteristiche
per farlo si usa una Carica di prova o Campione (q), essa piccola perch non deve a sua volta generare un
campo elettrico.
Tra le due cariche agisce la forza di Coulomb, che determina landamento del campo elettrico, ovvero dove la
forza > o <, cos si possono stabilire dei confini (non precisi, immaginari), per convenzione si immagina il
campo come di forma sferica con il centro in Q.
Il campo viene studiato tramite la forza che la carica generatrice attua sulla carica campione forza vettoriale.
A livello fisico necessario trovare una grandezza vettoriale forza di Interazione.
1. Le Propriet del Campo elettrico sono descritte Quantitativamente definendo in ogni punto dello
spazio un Vettore Campo Elettrico (= rapporto tra la forza elettrica che subisce la carica di prova
posta in quel punto e la carica stessa).
E =

Definito come vettore

Definito come modulo

E = Vettore Campo Elettrico


F = rapporto tra la Q e la q
q = carica di prova o campione
Se cambia la q cambia anche la F, il rapporto sempre uguale.

Q+ .

q+ .

Tramite questa formula possibile individuare dove lo spazio ha unintensit maggiore o minore.
Pi si vicini a Q pi grande lintensit del campo elettrico.
Quando non possibile avere tante cariche concentrate in un punto si studia il Campo Elettrico delle Q
singolarmente con le q, il campo elettrico risultante calcolato come un vettore e non somma di campi elettrici
(somma di forze vettoriali) ci possibile tramite la regola del parallelogramma dove la R la diagonale.
2. Dal punto di vista Qualitativo sono utilizzate delle linee, infatti si sposta il q il pi vicino possibile e
la linea tangente a tutti i punti che congiunge tutte le q la linea li campo che rende visibile il Campo
Elettrico
q+ .

Q+ .

Sono classificati in 5 gruppi :


1. Campo elettrico generato da una sola carica positiva
2. Campo elettrico generato da una carica negativa
3. Campo elettrico generato da due cariche positive
4. Campo elettrico generato da due cariche negative
5. Campo elettrico generato da due cariche discordi
1. Pi siamo vicini alla carica pi forza ci sono poich queste
sono orientate verso lesterno
.

2. Ci sono pi forza verso linterno ma esse sono orientate


verso lesterno

3. Linee curve aperte uscenti perch cariche positive


E contrarie carica rimane ferma
Q+

q+
F1

Q+
F2

4. Linee curve aperte entranti perch cariche negative


E contrarie carica rimane ferma
Q-

5. Composizione vettoriale, linee non rette,


la forma indefinita, uscenti e entranti da Q,
il vettore campo elettrico tangente a qualunque punto

q-

Q-

q4

Q+

io abbia nella linea di campo.


Se q il punto medio sta fermo (2 forze uguali e
contrarie punto di equilibrio elettrico)

Qq+

Le linee di campo curve sono state studiate in un campo magnetico, non solo tramite una calamita ma anche
grazie alla corrente elettrica.
Flusso del Campo elettrico.
Vettore superficie (= estensione) viene vista come risultato di una grandezza vettoriale tra vettore e campo
elettrico. Quindi la superficie viene vista come grandezza vettoriale.
Il vettore superficie ha : - direzione perpendicolare alla superficie che rappresenta

Modulo come area della superficie

Verso uscente dalla superficie che rappresenta se chiusa, se invece la superficie


generica ha delle regole stabilite.
Il flusso una grandezza che stabilisce un campo elettrico da uno magnetico e regola quanto flusso elettrico passa
attraverso una superficie:

Vale il Teorema di Gauss distingue il campo elettrico da uno magnetico

=E

S
= flusso, E = vettore campo elettrico, S = vettore superficie

Quando non sono perpendicolari si considera


il vettore superficie:
E1
E
E1

E2
E3

E4

= E1 S

Il Teorema di Gauss viene utilizzato per calcolare il campo elettrico attraverso una superficie chiusa e sferica
si calcola il flusso:
Si divide la sfera in tante piccole parti considerando
meridiani e paralleli. Si pu per considerare grazie
al flusso la superficie piana:
S2
1 = S1 E1
E2
S3E3
2 = S2 E2
3 = S3 E3
E1

S1

= 1 + 2 + 3 +.
5

= S E + S E
= ni=1 S E
1

+ S3 E3 +.

= sommatoria, i=1 indice pari a 1


La posso riscrivere: = E ni=1 E (S1 + S2 + S3 +.)

S = 4 r2

E=

=ES

4 r2

= costante
Il flusso di una carica attraverso una superficie chiusa (sferica) dipende solo dalla carica che ha generato il
campo.
Il discorso cambia se immaginiamo di avere una distribuzione infinita (piana) di cariche perch in questo modo
cambia il Campo Elettrico.
Le cariche sono distribuite lungo questa superficie.
Ha 3 caratteristiche fisse:
1. In ogni punto appartenente al piano di carica il Vettore Campo Elettrico sempre
perpendicolare al piano stesso.

2.
A
B

Se prendiamo due punti nel campo elettrico generato che si trovano nella stessa
parte e alla stessa distanza rispetto al piano di carica questi due punti hanno lo
stesso Vettore Campo Elettrico (ugual verso e direzioni parallele).

3. Se i due punti sono alla stessa distanza ma in parti opposte rispetto al piano i Vettori
Campo Elettrico saranno uguali e contrari (ugual modulo ma verso opposto).
MODULO :

rapporto tra le cariche distribuite e la superficie stessa

= densit di carica, grandezza considerata quando ho un certo numero di


cariche distribuite su una superficie

Energia Potenziale:
In fisica lEnergia un Lavoro, lEnergia Potenziale la possibilit che ha un
corpo di compiere un lavoro.
In un Campo Elettrico possiamo parlare di Energia Potenziale perch allinterno del Campo Elettrico c (quasi)
sempre un lavoro poich esiste una forza (Coulomb) e uno spostamento (della carica soggetta a questa forza); non
sempre c un lavoro perch esso legato allesistenza della q +, ma la possibilit c sempre perch esiste il
Campo Elettrico che prima o poi compir un determinato lavoro Energia Potenziale Elettrica (U).
LEnergia Potenziale Elettrica viene definita in 4 diverse situazioni:
1. Campo Elettrico generato da due piastre elettrizzate
2. Campo elettrico generato da ununica carica puntiforme
3. Campo elettrico generato da tante cariche puntiformi
4. Campo Elettrico generato da 2cariche a distanza fissa luna dallaltra
1. Supponiamo di avere due piastre elettrizzate di segno opposto. Il Campo Elettrico che si
Considera il Campo che si forma tra le due piastre e si presenta uniforme e
ben definito.
LEnergia Potenziale viene definita come il lavoro che il campo pu fare su una
+ + + + + + + + + +
Carica campione.
+
d
q
U=Fs =Eqd
d distanza tra le piastre
- - - - - - - - - - - - F forza E q ricavato dalla formula del Vettore Campo Superficie
S spostamento = distanza tra le piastre

U=Eqd
2.
Se il Campo Elettrico generato da 2cariche puntiformi, lEnergia Potenziale totale quella che
ognuna delle 2cariche generatrici genera su una carica campione nel mezzo.

LEnergia Potenziale definita per analogia ed paragonata


allEnergia Gravitazionale.
Q1

Q2

q+

Anche nel Campo elettrico generato da 2Cariche puntiformi lEnergia


Potenziale non dipende dalla carica campione bens dalla distanza tra le
due Cariche.
LEnergia Potenziale c sempre, anche se non presente la Carica Campione, infatti la q non determinante;

gli elementi caratteristici del Campo Elettrico (Cariche Generatrici e distanza) determinano il fatto che lEnergia
Potenziale ci sia sempre.
3.
Nel Campo Elettrico generato da ununica carica puntiforme il nostro elemento preciso solo la
Carica Generatrice, e introducendo la Carica Campione il lavoro verr svolto o allInfinito (se Q e q hanno la
stessa carica si respingeranno allInfinito) oppure a Zero (se Q e q presentano cariche contrarie il lavoro si
annullerebbe e coinciderebbe con la+ Carica Generatrice).
Q
Lo spostamento quindiM o Infinito o Zero.
a
Per avere uno spostamento misurabile vengono scelte due posizioni fisse, una di partenza e una di arrivo.
A
Mb
Ma = raggio
Mb = limite finale che parte sempre della Carica generatrice,
utile per sapere la maggiore e avere la formula.
B q+

4.
Nel Campo Elettrico generato da tante cariche puntiformi le cariche non si possono immaginare
concentrate e nemmeno catalogate in determinate posizioni, quando si verifica questa situazione per lo studio del
Campo Elettrico consideriamo le cariche a coppie di 2
Q2
Q1
Q3
Q4

LEnergia Potenziale la somma delle possibili combinazioni di


coppie:
U1,2 ; U1,3 ; U1,4
1.
U2,3 ; U2,4
2.
U3,4
3.

U = U1,2 + U1,3 + U1,4 + U2,3 + U2,4 +


U3,4

Potenziale Elettrico:
una grandezza definita per studiare un Campo Elettrico, considerato che esso
non visibile tuttavia visibile il Campo Magnetico e per questo motivo cerco pi grandezze possibili per poter
compiere uno studio pi preciso (Vettore Campo Elettrico, Linee di Campo, Forza di Coulomb).
Il Potenziale Elettrico una grandezza utile allo studio del Campo Elettrico.
Il Potenziale Elettrico mette in relazione lEnergia Potenziale di un Campo Elettrico con la carica campione.
Q+
Nel punto A c Energia Potenziale e viene messo in relazione con la
carica campione, in questo punto A si ottiene il Potenziale Elettrico
A q+

che un rapporto tra lEnergia Potenziale in un punto e la carica


campione nello stesso punto.

VA = Potenziale Elettrico
UA = Energia Potenziale
Il Potenziale Elettrico, a differenza dellEnergia Potenziale, esiste soltanto quando c la Carica campione,
definito come: Lavoro fatto da una Carica Generatrice su una Carica Campione .
Il Potenziale una grandezza scalare molto importante, in quanto in ogni punto il suo valore diverso e quindi si
ha un diverso uso del lavoro.
La formula definita in precedenza d il Potenziale rispetto a una sola carica, ovvero quando il Campo Elettrico
formato da una sola Carica.

Q+

Infatti si sostituisce UA con la formula dellenergia Gravitazionale:

r lunica variabile ed legata alla posizione in cui mi trovo;


Potenziale e distanza sono Inversamente Proporzionali;
A parit di distanze il Potenziale lo stesso, il Potenziale caratteristico del punto che si considera.
Il Potenziale caratteristico del Campo Elettrico e viene inoltre definito come lavoro fatto da q su Q per spostare
la carica o verso Zero (Valore massimo di Potenziale) o verso Infinito (il Potenziale tende a Zero).

LUnit di misura del Potenziale il Volt, ovvero il rapporto tra il Lavoro (Joule) e la Carica Campione
(Coulomb):
inoltre introdotta unulteriore grandezza, la Differenza di Potenziale, definita particolarmente a livello pratico
come accumulo di cariche da una parte e difetto dallaltra, ovvero spostamento binato di Cariche.
Nel Campo Elettrico generato da una Carica sono inseriti 2punti con le
rispettive cariche campione, le q+ vengono respinte dalla Q+, di
conseguenza la Carica Generatrice compie un lavoro.
Il lavoro in uscita naturale (+), al contrario il lavoro in entrata non
naturale (-), il lavoro definito in uscita o in entrata stabilito dal segno
delle cariche; essendo il Verso in uscita il lavoro motore positivo, per
cui il Potenziale Positivo.

Q+

A
B
VA
+
+

VB q
q
In B viene creato il vettore opposto che d un lavoro negativo:
Somma di 2Potenziali: VA + (- VB) = VA VB = Differenza di Potenziale
La Differenza di Potenziale non una vera e propria differenza, ma una somma di 2Potenziali diversi, il lavoro
fatto dalla Q per spostare la q da un punto ad un altro.
In un insieme dei punti di un Campo Elettrico che hanno tutti lo stesso Potenziale la Differenza di Potenziale
uguale a 0.
In modo naturale ci non possibile, la forza o attrattiva o repulsiva.
Il Potenziale Elettrico permette di definire le Superfici Equipotenziali, ovvero, i punti le superfici che si
trovano alla stessa distanza e hanno lo stesso potenziale.
Le Superfici Equipotenziali sono paragonabili agli spettri, ma landamento del Campo Elettrico dato in
relazione al lavoro e non alla forza.
Le linee di campo sono sempre perpendicolari alle Superfici Equipotenziali.
La Differenza di Potenziale consente la Circuitazione del Campo Elettrico, la Circuitazione permette di definire
una grandezza che sia legata allo spostamento di una carica lungo una linea curva qualunque.
La Circuitazione una grandezza simile al flusso, qui tuttavia non ho una superficie e lo spostamento
piccolissimo.

Q+

S1
q+

La q non si sposta verso gli estremi del Campo Elettrico bens


lungo questa linea curva, la curva viene suddivisa in piccolissimi
tratti da essere considerati come punti consecutivi cosicch
possibile immaginare ci sia realmente lo spostamento della carica.
L = qE1 S1 + qE2 S2 + qE3 S3 +

L=
Se la linea curva fosse chiusa la circuitazione varrebbe

poich verrebbe annullato il lavoro, se invece torna al

punto di partenza come se non fosse avvenuto alcuno spostamento dal punto di vista fisico.

10

Capacit Elettrica e Condensatori


Per definire la Capacit Elettrica occorre premettere che bisogna
prendere in considerazione lipotesi di una distribuzione di cariche lungo una superficie:
1. Le cariche si dispongono in maniera uniforme se la superficie esterna sferica (es. Gabbia di Faraday),
di conseguenza la quantit di cariche uniforme in tutti i punti e si d origine ad un Equilibrio
Elettrostatico poich le cariche sono ferme.
2. Se invece la superficie ha delle punte o curve la concentrazione maggiore di cariche si avr su queste
parti (es. parafulmini), quindi in alcuni punti si avr una maggiore concentrazione di cariche rispetto ad
altri, in questo caso si parla di Densit Elettrica e non si potr mai definire la Capacit Elettrica.
Attorno al conduttore di forma sferica si genera un Campo Elettrico con Un Potenziale legato al Conduttore,
ovvero maggiore il numero delle cariche presenti maggiore sar il Potenziale, quindi possibile stabilire una
proporzionalit diretta tra la quantit di cariche presenti sul conduttore e il potenziale che si mantiene costante

C = Capacit Elettrica del conduttore


Q = Carica Generatrice
V = Potenziale Elettrico (lavoro effettivo)
La Capacit Elettrica si misura in Farad : F =
Il Farad tuttavia una misura molto grande per cui si utilizzano maggiormente i sottomultipli.
La Capacit Elettrica di un conduttore viene utilizzata per la costruzione dei Condensatori (accumulatori di
cariche), i Condensatori funzionano come serbatoi di cariche allinterno di un circuito elettrico.
Sono cilindri molto piccoli con colori diversi in base a quante cariche possiedono, sono costruiti i 2modi:
1. Piano : un condensatore piano costituito da due lamine parallele, chiamate armature, poste a poca
distanza luna dallaltra. Se carichiamo una di esse con una carica positiva
e colleghiamo laltra a terra con un filo conduttore, questultima si
scaricher
di cariche positive.
A
B
+
Il Potenziale acquistato dalla prima piastra grazie alla carica uguale alla
+
Differenza di Potenziale tra le due piastre del condensatore poich la
+
prima piastra acquisisce il potenziale V, la seconda invece mantiene il
+
potenziale nullo della terra.
Quindi, si chiama condensatore piano un sistema costituito da due
+
conduttori situati in modo tale che, quando su uno di essi posta la carica
+
Q+, laltro acquista per induzione la carica Q-.
+
+
possibile definire la Capacit Elettrica :

11

V = differenza di Potenziale tra le cariche stesse.


Q e V sono direttamente proporzionali, per cui C una costante che dipende dalla forma e dalle dimensioni del
condensatore.
Questo procedimento non dura allinfinito ma ha fine quando la A si satura, ovvero non pu pi fornire cariche.
I condensatori hanno una propria Capacit Specifica:

= costante dielettrica riferita al mezzo


s = superficie delle 2armature
d = distanza tra le 2armature
La Capacit Specifica presenta una proporzionalit diretta con la superficie

La Capacit Specifica presenta una proporzionalit inversa con la distanza


La Capacit Specifica intesa come accumulo di cariche, maggiore la superficie maggiore sar laccumulo di
cariche, minore sar la distanza minore sar in numero di cariche accumulate.
I Condensatori generano Campi Elettrici che vengono distinti in 2tipi: esterno e interno.

Esterno : si genera al di fuori delle 2piastre, questo Campo Elettrico considerato


nullo, non viene considerato, infatti complicato stabilire quante cariche si trovano
sulle piastre

Interno : si genera tra le 2piastre, questo Campo Elettrico presenta caratteristiche


particolari, infatti ha una distribuzione uniforme ed perpendicolare alle 2piastre

2. Sferico : un condensatore sferico molto meno usato rispetto a quello piano nonostante il funzionamento
Sia identico, costituito da due piastre rotonde concentriche non a contatto
separate tra loro con del materiale isolante; la piastra pi esterna posata su
un piedistallo isolante.
Prima di tutto si elettrizza la piastra pi esterna, successivamente si elettrizza
quella pi interna per induzione.
Questo tipo di condensatore pi difficile da costruire, inoltre molto difficile
avere una Differenza di Potenziale perfetta.

I Condensatori sono inseriti allinterno dei Circuiti Elettrici. I Circuiti Elettrici sono dei filo conduttori allinterno
dei quali sono inseriti dei dispositivi (es. I Condensatori),questi filo conduttori sono costruiti con materiali
classificati come buoni conduttori per permettere lo scorrere delle cariche.
I Circuiti Elettrici si dividono in 2tipi: semplici e complessi:

I Circuiti Elettrici Semplici funzionano a corrente continua

I Circuiti Elettrici Complessi sono usati quotidianamente con corrente alternata

12

I Condensatori sono utili allinterno dei Circuiti Elettrici in quanto funzionano da serbatoi delle cariche, essi sono
molto piccoli e spesso allinterno dei circuiti compaiono duo o pi condensaori collegati tra di loro.
I Condensatori allinterno di un circuito possono essere in parallelo o in serie.
1. I Condensatori in parallelo sono connessi in modo da essere sottoposti alla stessa differenza di potenziale.
C1
In questo caso presente un dato variabile, la Carica, e un valore
costante, la Differenza di Potenziale tra A e B.
A

VA

VB

Consideriamo la Capacit =

; la Capacit Totale data dalla

somma delle singole capacit:

CTOT = C1 + C2

C2

2. I Condensatori in serie con capacit C1 e C2 sono collegati uno di seguito allaltro.


C1

C2

In questo caso la variabile data dalla differenza di Potenziale,


mentre il valore costante dato dalla Carica.

Consideriamo la Capacit =

; la Capacit Totale data dalla

somma dellinverso delle singole capacit:

Questi secondo tipo di Condensatori sono utilizzati quando non interessa particolarmente la capacit e si ha un
alta Differenza di Potenziale.

13

La Corrente Elettrica:
definita come un movimento ordinato di cariche allinterno di un circuito (il
materiale pu anche essere un liquido, un aeriforme o un solido).
Perch sia possibile il movimento delle cariche necessario che allinterno del conduttore siano in azione delle
forze elettriche in grado di mettere in movimento le cariche; nel conduttore percorso da una corrente deve quindi
essere presente un Campo Elettrico.
Questo significa che al suo interno si trovano punti con Potenziale diverso, non fosse cos ci sarebbe un equilibrio
e nessuna carica si sposterebbe. In sintesi la corrente elettrica nasce da una Differenza di Potenziale.
Il verso convenzionale della corrente elettrica considerato quello che va da punti con potenziale alto a punti a
potenziale basso.
Il movimento delle cariche un moto ordinato ed legato alla struttura della sostanza in cui si muovono.
Es.

I fili metallici che trasportano la corrente elettrica sono percorsi da elettroni di conduzione in movimento.
Nel caso la sostanza fosse un liquido le cariche in movimento sarebbero Ioni, poich in presenza di un
liquido impossibile avere elettroni liberi pittosto si hanno atomi elettrizzati, cio gli Ioni.
Negli areiformi possibile avere entrambi questi tipi di cariche.

Nei Solidi si definisce una grandezza che caratterizza il movimento delle Cariche detta Intensit ci Corrente.
VA

VB
A

Supponiamo che nel punto A si trovi un potenziale VA


maggiore di quello VB nel punto B
VA > VB

Essendo il moto della corrente elettrica un moto ordinato si pu sempre sapere quante cariche passano in una
determinata sezione in un dato intervallo di tempo.
Si definisce Intensit di Corrente ( ) il rapporto tra la quantit delle cariche che attraversa la sezione trasversale di
un conduttore in un intervallo di tempo e questo stesso intervallo di tempo.

i = intensit di corrente
Q = variazione delle cariche
t = variazione di tempo
14

Lintensit di Corrente una grandezza scalare misurata in Ampere.


La corrente elettrica pu cambiare da istante a istante.
Quando la sua intensit si mantiene costante nel tempo si definisce la Corrente Continua, in cui esiste un rapporto
di proporzionalit diretto tra la variazione delle cariche e lintervallo di tempo.
Quando invece la sua intensit non si mantiene costante nel tempo si definisce la Corrente Non Continua, in cui
non vale il rapporto di Proporzionalit diretta e in base allintervallo di tempo che viene preso in considerazione
la quantit di cariche differente, su questo tipo di corrente stata definita la Corrente Elettrica.
La Corrente Elettrica viene considerata allinterno dei circuiti e per far funzionare determinati dispositivi collegati
a questi circuiti.
La corrente quando entra allinterno di questo dispositivo incontra una certa
difficolt di movimento poich passa attraverso al circuito qualcosa che usa
lenergia che le cariche trasportano, oppure il materiale tra il dispositivo e il filo
diverso, oppure una parte di energia viene assorbita.
VA
VB
Le acriche che passano attraverso il dispositivo incontrano un certo attrito detto:
Resistenza, ovvero la difficolt delle cariche a scorrere allinterno di un materiale.
La Resistenza esiste anche nel circuito senza alcun dispositivo collegato ma questa Resistenza Interno
trascurabile, la Resistenza difinita in fisica quella esterna, cio quella che entra in azione usando una macchina
utilizzatrice.
La Resistenza dal punto di vista fisico definita secondo 2leggi ricavate in maniera sperimentale, dette di Ohm.
Premettendo che

= costante si inserisce una macchina utilizzatrice e si fa variare lintensit di potenziale per

osservare cosa fa lintensit di corrente, ricavandomi che

= costante, dopodich si toglie la macchina e si

sostituisce con unaltra facendo variare la differenza di Potenziale osservando nuovamente lintensit di corrente,
ottengo che

Quindi

= costante, infatti il rapporto rimane costante ma il calcolo varia in base al dispositivo usato.

rappresenta la Resistenza dal punto di vista fisico secondo la Prima Legge di Ohm che definisce

la R generica allinterno di un circuito, la R il rapporto tra la differenza di Potenziale e lintensit di corrente.


Questo rapporto stabilisce una Proporzionalit diretta.
Infatti la R esprime un rapporto di causa effetto tra la differenza di Potenziale (Causa) e lintensit di corrente
(effetto).
In ogni circuito esiste una Resistenza specifica espressa usando le grandezze specifiche del circuito:

l = lunghezza filo conduttore


s = sezione del filo conduttore con cui stato costruito il circuito
= Resistilit legata al materiale con cui fatto il filo consuttore
Questa formula esprime la Seconda Legge di Ohm, maggiore la lunghezza del circuito maggiore la R, esiste
una Proporzionalit diretta tra la R e il filo conduttore, inversa tra la R e la sezione.

=
15

La R permette di distinguere i materiali in conduttori o isolanti o super o semi conduttori.


Con un buon conduttore il movimento delle cariche facilita la R
Con un isolante il movimento delle cariche impedisce la R
I conduttori presentano una R bassa, al contrario gli isolanti alta.
SuperConduttori e SemiConduttori : facilitano il passaggio di corrente.
I Semi sono pi facilmente ottenibili, i Super hanno un passaggio di corrente che dura parecchio con una sola
differenza di Potenziale iniziale.
I Super sono sostanze in cui la R si abbassa tantissimo favorendo il passaggio di corrente portando il materiale ad
una certa temperatura critica. Se abbasso la temperatura si abbassa la R poich alzando la Temperatura non ho pi
un moto ordinato;
I Semi sono generalmente corpi solidi ed hanno la struttura atomica a met tra gli isolanti e i conduttori, ma
aumentando la Temperatura si trasformano in buoni conduttori.
Le R inserite nei circuiti sono cilindri di colori diversi che danno lintensit della R.
Arancione = decimale, altro colore = unit
Collegamenti in serie o in parallelo:
R1
1. In serieA:

R3

R2

F
DE
BC
Lintensit di corrente si mantiene costante perch il filo conduttore uno unico, la differenza di potenziale
definita sugli estremi che vengono messi a contatto. Differenza di Potenziale aumenta e aumenta anche la R.
R = R1 + R2 + R3
2. In parallelo: A

R2
R
31

La differenza di Potenziale sempre uguale, lintensit di corrente diminuisce e di conseguenza la R si abbassa.

Tra la R e la Differenza di Potenziale esiste una proporzionalit diretta, al contrario tra la R e l intensit di
corrente esiste una proporzionalit inversa.
DIMOSTRAZIONE:
R1

R2

1. In serieA:

R1 =

R=

R2 =

DE

BC

R3 =

La R dipende solo ed esclusivamente dalla Differenza di Potenziale agli estremi del collegamento.
A

A II

AIII

16

2. In parallelo:

R1

R2

AAIIAIII

R3

R=
B

BII

BBIIBIII

BIII

Il modo in cui lintensit si ripartisce inversamente proporzionale alla R.

Ri 1
i21
R2

1. In parallelo: A

Lintensit arriva nel punto A e si divide in i1 e i2.


VA VB = R1 i1
R1 i1 = R2 i2

R1 : R2 = i2 : i1

VA VB = R2 i2
A e B sono detti NODI, essendo i punti di congiunzione.
Il Cammino chiuso che la corrente compie che torna al punto di partenza detto MAGLIA.
A riguardo dei nodi e delle maglie valgono i Principi di Kirchoff:
1. Tutte le correnti entranti in un nodo sono uguali alla somma di quelle uscenti in un altro nodo
2. In una qualunque maglia la somma algebrica della differenza di potenziale uguale 0.
La R legata allEnergia elettrica che intesa come Energia interna in un generatore che si usa per spostare le
cariche, viene per usata come En. Esterna e viene misurata come Lavoro:
L = Q V

Q=it

V = R i

L = i t R i L = i2 R t

R e t sono le due variabili.


Lenergia elettrica viene messa in relazione alla Potenza Elettrica (watt) P =

17

= i2 R = i2

P=

= i V

Questo un alro modo per esprimere la Potenza Elettrica.

LEffeto Joule:
un particolare effetto che capita alla cariche che scorrono in un circuito.
Quando un corpo sviluppa una certa forma di attrito, in fisica, definito come calore, quindi anche le cariche,
incontrando attrito creano calore, questo semplicemente lEffetto Joule.
La Legge di Joule dice che quando le cariche incontrano attrito si genera calore, essa stata ricavata
sperimentalmente ed ha permesso di esprimere la quantit di calore che si sviluppa.

Si studia attraverso un contentitore con allinterno un liquido, allinterno di


questo recipiente inserita una Resistenza detta Reostato che ha la particolarit di
poter essere variabile.
Vengono inseriti dei generatori di corrente e lAmperometro (A) che misura la
corrente che passa e un termometro per misurare la variazione di Temperatura.

Resistenza, intensit, tempo sono le grandezze prese in considerazione, considerato che in fisica impossibile far
variare tre grandezze insieme si fanno variare a coppie mantenendone una costante.
R i,t
t R, i
i R, t
T Variazione di Temperatura
Quando le cariche passano attraverso la R incontrano una difficolt, quindi attrito e quindi calore, infatti ci
provoca un innalzamento della temperatura del fluido.
T = K R i2 t

K una costante per esprimere una proporzionalit diretta

18

La variazione di temperatura direttamente proporzionale alla R, alla i 2 e al tempo.


Q = m T
Questa formula lega la variazione di temperatura con la quantit di calore prodotto (Q).
Q = m K R i2 t

m una costante che esprime la massa del sistema considerato

K1 = m K
La formula viene quindi cos riscritta:
Q = K1 R i2 t

Il Potere di Estrazione dei Metalli:


Il passaggio di corrente nei solidi legato agli elettroni che si staccano, questi solidi possono avere pi o meno
facilit di perdere gli elettroni (buoni conduttori, isolanti,), questa facilit o meno di perdere elettroni il potere
di estrazione dei metalli.
Esistono tre modi in cui si pu, artificialmente, aumentare questo potere di estrazione dei metalli:

- Effetto Termoionico
- Effetto Fotoelettrico
- Effetto Termoelettrico
Inoltre esiste lEffetto Volta che tuttativa un effetto naturale, non provocato come i precedenti.

- LEffetto Termoionico consiste nello scaldare gli estremi di un circuito o i suoi punti di congiunzione;
Scaldando uno dei due estremi ( ) o uno dei punti di congiunzione ( ), fornisco
energia agli elettroni sufficiente per staccarsi, questo procedimento permette una
maggiore disponibilit di cariche.

- LEffetto Fotoelettrico funziona nel medesimo modo di quello Termoionico, con la differenza che gli
estremi o i punti di congiunzione del circuito vengono colpiti da una radiazione luminosa.

19

- LEffetto Termoelettrico funziona anchesso nello stesso modo, scaldando i punti di congiunzione o gli
estremi, con la differenza che i fili sono di materiali diversi.
Oro

Argento

Rame

La maggior parte dei metalli messi a contatto hanno uno scambio di elettroni, leffetto termoelettrico favorisce
questo scambio, che altrimenti avverrebbe pi lentamente grazie allEffetto Volta.
LEffetto Volta non si verifica con tutti i metalli, per alcuni pi significativo, per altri praticamente nullo.
Rame e Zinco sono stati i primi metalli messi a contatto da Volta che ha notato la particolarit di poter creare una
differenza di potenziale mettendo a contatto metalli avente un potere di estrazione differente.
Mettendoli a contatto avviene uno scambio di elettroni da chi ha pi potere di estrazione a chi ne ha di meno.
inoltre possibile collegare a coppie dei materiali (es. Ra-Zn,Ra-Zn,Ra-ZnRa-Zn) con la condizione che il
primo e lultimo siano differenti per creare una buona differenza di potenziale, che non viene condizionata dalle
coppie intermedie di metalli.

Il Passaggio di Corrente nei Liquidi


Nei liquidi esiste un passaggio di corrente come accade per i solidi, con la differenza che le cariche in movimento
sono IONI, e non elettroni di conduzione, poich i liquidi di per s sono isolanti.
Qualunque liquido non abbia disciolte allinterno alcune sostanze un isolante, tramite queste sostanze il liquido
diventa un buon conduttore.
Si verifica un passaggio di correte nei liquidi introducendo delle sostanze definite elettrolitiche come Acidi, Basi
o Sali.
Grazie a queste sostanze allinterno del liquido si genera una differenza di potenziale che permette il passaggio di
corrente.
La differenza di potenziale viene creata introducendo allinterno del liquido 2piastre elettrizzate di segno opposto
(elettrodi)
Lelettrizzazzione di segno contrario viene fatta grazie ad un generatore.
A

A+

C-

La piastra elettrizzata si segno negativo si chiama Catodo (C -) ;


La piastra elettrizzata di segno positivo si chiama Anodo (A +).
Questo esperimento stato fatto e studiato usando come liquido dellacqua
distillata.

20

A Amperometro
Si partiti da un liquido che non aveva cariche al suo interno (es. lacqua distillata), poi si modificato
introducendo delle sostanze elettrolitiche, questo procedimento stato poi eseguito con altri tipi di liquido.
Dallo studio si notato che lAmperometro segnalava un passaggio di corrente solamente quando allinterno del
liquido si trovavano queste sostanze.
Gli Acidi, le Basi e i Sali generano le cariche e la presenza dei 2elettrodi (Anodo e Catodo) causa il loro
movimento.
Una diversit sostanziale rispetto ai solidi il doppio movimento poich gli Ioni sono tanto positivi quanto
negativi, e gli elettrodi attirano Ioni di segno contrario.
Verso lAnodo andranno le cariche -, verso il Catodo andranno le cariche +.
Anche nei liquidi, come nei solidi, il movimento si presenta ordinato.
Le molecole delle sostanze elettrolitiche sono formate da due atomi che si combinano grazie ad un legame Ionico
che si definisce come un legame particolare che si crea quando c uno scambio di elettroni.
Le molecole rimangono neutre, la particolarit che questo legame non del tutto stabile, infatti basta una
minima solleccitazione perch i due atomi si riallontanino mantenedo la struttura che avevano da legati.
Legame Ionico: lattrazione che si stabilisce tra gli Ioni per effetto delle cariche elettriche di segno opposto.
Le molecole dacqua si intromettono in questi legami, interrompendoli, in questo modo il legame si rompe e gli
Ioni rimangono squilibrati.
Questi Ioni avranno un movimento, alcuni verso lAnodo, altri verso il Catodo.
Il Passaggio di corrente nei liquidi detto Elettrolisi ed conseguenza di un processo chimico, il processo fisico
si ha nelle fase successiva alla formazione delle cariche ovvero quando le cariche prendono movimento.
Processo chimico + Processo fisico = Differenza di Potenziale
Il Passaggio di corrente ha la particolarit di essere regolato dalla Prima Legge di Ohm, che stabilisce una
proporzionalit diretta tra lintensit di corrente e la differenza di potenziale.
= costante
Nel Passaggio di corrente valgono due leggi studiate da Faraday, da cui prendono il nome.
Quando gli Ioni arrivano agli elettrodi si depositano su di essi, e si neutralizzano, ma ci non pu succedere
poich il dispositivo collegato ad un generatore.
Se i passaggio di corrente continua, il deposito diventa un deposito di massa (es. procedimento usato per la
doratura degli oggetti).
Le leggi che regolano la massa sono legate al metodo usato, ovvero se nel contenitore viene disciolto un liquido
per volta o pi liquidi.

21

1. Le masse che si depositano sugli elettrodi sono direttamente proporzionali allintensit di corrente che ha
provocato il deposito.
Il deposito di cariche maggiore se aumenta lintensit. Al contario minore se essa diminuisce.
2. Nel caso le sostanze siano pi di una il deposito di massa che si deposita sugli elettrodi direttamente
proporzionale agli equivalenti chimici di ogni singola sostanza.
LEquivalente chimico un valore numerico proprio di ogni sostanza ed ricavato dal rapporto tra peso atomico e
valenza:

Il passaggio di corrente nei liquidi stato usato per caricare la Pila, ed definito per spiegare il suo
funzionamento.
La Pila come un generatore di corrente che fornisce cariche attraverso un passaggio di corrente, ci possibile
poich si verifica un accumulo di cariche da una parte e difetto dallaltra che rende possibile la differenza di
potenziale.
Quando la Pila viene collegata ad un filo conduttore avviene uno scambio di elettroni finch non si scarica e
diventa neutra.
La Pila stata inventata usando queste nozioni da Alessandro Volta che costru la prima Pila di catene di Rame e
Zinco per favorire, tramite lacido solforico, il passaggio delle cariche.
Le Pile di adesso sono Zinco Carbone e sono costituite da due contenitori cilindrici (elettrodi), uno inteno
(Zinco) e uno pi esterno (Carbone).
Lo Zinco una sostanza i cui atomi tendono a perdere facilmente gli elettroni, per gli elettroni che si staccano
restano depositati sullelettrodo di Zinco mentre gli Ioni si muovono nella sostanza elettrolitica.
Questo passaggio avviene in modo spontaneo, non avviene allinfinto, il processo si blocca quando si raggiunge il
Punto di Saturazione di grado Poitivo che il Massimo Grado di Elettrizzazione.
Nel carbone si verifica il contario, sul carbone restano gli ioni + e gli elettroni si disciolgono nella sostanza
elettrolitica, fino a quando non si raggiunge il punto di Saturazione di grado Negativo.
Quando si ricarica la Pila la corrente agisce su di essa facendo migrare da una parte allaltra Ioni ed elettroni.
A lungo andare tuttavia, anche con le Pile ricaricabili, non si riesce pi a mantenere la differenza di Potenziale e
dalla Pila esce una sostanza ossidante (isolante) che fa da schermo tra i due elettrodi.

22

Potrebbero piacerti anche