Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Come fanno due cariche elettriche ad interagire fra di loro? Allinizio del 900 si sono confrontate due ipotesi: 1. le cariche si scambiano dei messaggeri e quindi si accorgono della reciproca esistenza (AZIONE A DISTANZA); 2. una carica modifica lo spazio dintorno e questo permette allaltra di accorgersi della sua esistenza (TEORIA DI CAMPO).
Q
Carica generatrice del campo
SPERIMENTALMENTE
r r 1 qQ r F= 2 4 0 r r
r r F E= q
r r 1 Qr E= 2 4 0 r r
CAMPO ELETTRICO
Una o pi cariche elettriche creano nello spazio circostante un campo elettrico. Indicando con F la forza agente sulla carica q, il campo elettrico definito da
r r F E= q
r F
q
r n r E = Ei
i =1
CAMPO ELETTRICO
r r 1 q r E= 2 4 0 r r
CAMPO ELETTRICO
r P
a a
q
r E
r E
r E+
r r r E = E+ + E r r 1 q E+ = E = 4 0 a 2 + r 2 E = 2 E+ cos
a
daltra parte
a = cos a 2 + r 2 cos = a2 + r2 1 2aq
E=2
q 4 0 a 2 + r 2
a a +r
2 2
4 0
(a
+r
3 2 2
P E= 4 0 r 3
(con r >> a )
CAMPO ELETTRICO
F = qE = cost
dv qE =a= dt m qE qE qE dv = dt dv = dt v t = m m m dx qE =v= t dt m qE qE 1 qE 2 t dx = t dt dx = t dt x = m m 2 m
1 2 x = at 2
Equazione oraria del moto uniformemente accelerato
ENERGIA ELETTRICA
La forza generata dal campo elettrico una forza conservativa, come quella gravitazionale. Si definisce energia potenziale elettrica U posseduta da una carica elettrica q, una funzione della posizione tale che il lavoro elettrico per uno spostamento dalla posizione iniziale i alla posizione finale f :
L = U i U f = U
V =U q
Il lavoro per uno spostamento dalla posizione iniziale i alla posizione finale f dato da
L = U i U f = q(Vi V f ) = qV
1 joule 1J 1V = = 1 coulomb 1C
Fra due punti esiste la d.d.p. di 1 V, quando le forze del campo elettrico compiono il lavoro di 1 J per spostare la carica elettrica di 1 C fra i due punti.
r r U = L = F dl r r qV = q E dl r r V = E dl r E = grad (V ) c
Campo di Coulomb : q E= 4 0 r 2 1 1 q V= 4 0 r
SUPERFICI EQUIPOTENZIALI
Se una carica si muove ortogonalmente al campo elettrico r r r V = E dl = Edl cos = 0 E Le superfici equipotenziali sono ortogonali ai campi elettrici
Piani equipotenziali Sfere equipotenziali
r E
FLUSSO DI UN VETTORE
Si definisce flusso di un vettore attraverso una r n superficie la grandezza r
A
r r d = A n dS r r = A n dS = A cos dS
Il flusso di un vettore uno scalare
dS
TEOREMA DI GAUSS
Il flusso del campo elettrico (nel vuoto) attraverso una qualsiasi superficie chiusa S eguale alla somma delle cariche interne qi alla superficie diviso la costante dielettrica del vuoto.
r 1 S (E ) =
q i
i
DIMOSTRAZIONE
int
=0
Non ci sono cariche allinterno della sfera. Le cariche si distribuiscono sulla superficie esterna dei conduttori.
Possiamo utilizzare il teorema di Gauss per calcolare il campo allesterno della distribuzione di carica. Poich il teorema di Gauss vale per una qualsiasi superficie chiusa,
conviene sceglierne una sulla quale sia agevole il calcolo del flusso. Per evidenti ragioni di simmetria in questo caso la superficie di Gauss migliore una sfera, concentrica alla sfera conduttrice, con raggio r>R. Infatti sulla sfera S il campo E ha simmetria radiale ed costante in modulo, potendo immaginarlo come la somma dei S contributi di moltissime cariche Q R puntiformi uniformemente distribuite sulla superficie della sfera r conduttrice
r r r 2 S ( E ) = E dS = E dS = E 4r
S S
r 1 S (E ) =
da cui avremo
contenute in S
E 4r =
2
Q E= 2 4 0 r
esterno
1 Q E= 2 4 0 r 1 Q V= 4 0 r
E =0
interno
1 Q V= 4 0 R
Possiamo utilizzare il teorema di Gauss per calcolare il campo allesterno della distribuzione di carica. Poich il teorema di Gauss vale per una qualsiasi superficie chiusa,
conviene sceglierne una sulla quale sia agevole il calcolo del flusso. Per evidenti ragioni di simmetria in questo caso la superficie di Gauss migliore una sfera, concentrica alla distribuzione sferica di carica, con raggio r>R. Infatti sulla sfera S il campo E ha simmetria radiale ed costante in modulo, potendo S immaginarlo come la somma dei contributi di moltissime cariche puntiformi uniformemente Q R distribuite nel volume della sfera di raggio R.
r r r 2 S ( E ) = E dS = E dS = E 4r
S S
r 1 S (E ) =
da cui avremo
contenute in S
E 4r =
2
Q E= 2 4 0 r
GAUSS: distribuzione uniforme sferica di carica (3) Possiamo utilizzare il teorema di Gauss per calcolare il campo allinterno della distribuzione di carica. Poich il teorema di Gauss vale per una qualsiasi superficie chiusa,
S
r
conviene sceglierne una sulla quale sia agevole il calcolo del flusso. Per evidenti ragioni di simmetria in questo caso la superficie di Gauss migliore una sfera, concentrica alla distribuzione sferica di carica, con raggio r<R. Infatti sulla sfera S il campo E ha simmetria radiale ed costante in modulo, potendo immaginarlo come la somma dei contributi di moltissime cariche Q puntiformi uniformemente distribuite r S nel volume della sfera di raggio r. R
S
r
r r r 2 S ( E ) = E dS = E dS = E 4r
S S
r 1 S (E ) =
contenute in S
'
Q'
S
r
4 3 Q = VS = r 3
'
4 3 E 4r = r 0 3
2
E= r 3 0
esterno
1 Q E= 2 4 0 r 1 Q V= 4 0 r
interno
E= r 3 0 2 V= r 6 0
Possiamo utilizzare il teorema di Gauss per calcolare il campo della distribuzione di carica. Poich il teorema di Gauss vale per una qualsiasi superficie chiusa, conviene sceglierne una sulla quale sia agevole il calcolo del flusso. Per ragioni di simmetria in questo caso la superficie di Gauss migliore un cilindro con le basi parallele al piano conduttore. Infatti il campo E ortogonale e costante rispetto a piani parallelli al piano conduttore, potendo immaginarlo come la somma dei contributi di moltissime cariche puntiformi uniformemente distribuite sulla superficie del piano conduttore.
+ + + + + + + +
cil = S1 + Sl + S 2
r nullo perch E = 0 r r nullo perch E n
S1
S2
Sl
r r r S 2 ( E ) = E dS 2 = E dS 2 = ES 2
S2 S2
r 1 S2 ( E ) =
qcontenute in S2
S 2 = 0
E= 0
dS
r Ei
d i = Ei dS cos dS = dS cos
'
dS '
qi
Q
d i = Ei dS
' ' 2
'
qi qi 2 i = di = Ei dS = Ei dS = Ei 4r = 4r = 2 4 0 r 0
q
i
r E
r E
1 =
2
q
r n
2 =
=0
RITORNO