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10 Ω
1. Nel circuito in regime in regime stazionario rappresentato in
+
figura calcolare: 2A
20 V 40 Ω
a) con il tasto T aperto la tensione del bipolo equivalente 10 V
di Thévenin visto dai morsetti A e B; (3 punti) [15.4 V] 5Ω
+
b) con il tasto T aperto la resistenza equivalente di A B
5A
Thévenin vista dai morsetti A e B; (2 punti) [4.54 Ω] T 10 Ω
c) con il tasto T chiuso la potenza erogata dal generatore di
corrente da 5 A. (2 punti) [441 W]
5Ω
2. Nel circuito in regime sinusoidale a 50 Hz rappresentato in figura il 8Ω
generatore di corrente eroga 160 W. Calcolare la potenza reattiva C
~
erogata dal generatore e il valore della capacità C. (5 punti) [62 var, 309 4A
μF]
(cavo tripolare isolato in PVC e posato in tubo) che collegano la cabina ai due reparti sono LA = 250 m e LB
= 100 m. La batteria di rifasamento locale RA collegata al quadro del reparto A ha tensione nominale 400 V
e potenza 20 kvar. Al quadro generale QG è collegata inoltre una batteria di rifasamento centralizzato R a
tg φ = 0.2. Si richiede di:
a) calcolare le correnti d’impiego delle due linee; (2 punti) [IbA = 135 A, IbB =83 A]
b) sapendo che la temperatura ambiente è di 30 °C, determinare le correnti nominali degli interruttori
automatici di protezione e le sezioni delle due linee (utilizzare le tabelle allegate); (2 punti) [InA = 160
A, SA = 70 mm2, InB = 100 A, SB = 35 mm2]
c) verificare che la caduta di tensione sulla linea LA non superi il 4%. Nel caso la condizione non sia
soddisfatta prendere i necessari provvedimenti correttivi; (2 punti) [SA’= 95 mm2, 3.6%, OK)
d) scegliere dalla tabella allegata il trasformatore di cabina (trascurare gli assorbimenti attivi e reattivi
delle linee); (2 punti) [160 kVA]
e) sapendo che la linea LA è senza neutro, calcolare la massima e la minima corrente di cortocircuito per
questa linea (trascurare l’impedenza della rete MT a monte). (2 punti) [IccMAX = 3.9 kA, Iccmin = 1.9 kA]
4. Illustrare le tre condizioni per il corretto parallelo di due trasformatori e spiegare, servendosi dove
necessario di equazioni e schemi, le motivazioni fisiche di ciascuna di esse. (4 punti)
5. L’impianto elettrico di una palazzina è monofase a 230 V e adotta il sistema TT. La protezione generale è
affidata a un interruttore magnetotermico con relè differenziale da 300 mA. L’impianto di terra, di qualità
scadente, ha resistenza 75 Ω. Spiegare, svolgendo se necessario qualche calcolo, se questo relè
differenziale può intervenire contro: 1) i contatti diretti; 2) i contatti indiretti. (4 punti) [no, 167>75 ok]
6. Spiegare il principio di funzionamento del relè differenziale, servendosi di un disegno che rappresenti gli
elementi costitutivi e delle equazioni che legano le grandezze elettromagnetiche coinvolte. (3 punti)
1
Tabella trasformatori in resina 20 kV/400 V
Potenza nominale [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000
Perdite nel ferro [W] 450 650 880 1030 1200 1400 1650 2000 2300
Perdite a carico (75°C) [W] 1800 2300 3400 4000 4800 5700 6800 8200 9600
Tensione di cortocircuito % 6 6 6 6 6 6 6 6 6
Corrente a vuoto % 2.5 2.3 2.0 1.8 1.5 1.5 1.3 1.3 1.2
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200,
250, 320, 400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A].
Tabella parametri cavi per Bassa Tensione
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari e tripolari
2
nominale [mm ] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m]
1.5 14.8 0.168 15.1 0.118
2.5 8.91 0.155 9.08 0.109
4 5.57 0.143 5.68 0.101
6 3.71 0.135 3.78 0.0955
10 2.24 0.119 2.27 0.0861
16 1.41 0.112 1.43 0.0817
25 0.889 0.106 0.907 0.0813
35 0.641 0.101 0.654 0.0783
50 0.473 0.0965 0.483 0.0779
70 0.328 0.0975 0.334 0.0762
95 0.236 0.0939 0.241 0.0751
120 0.188 0.0928 0.191 0.0740
Tabella portata cavi per Bassa Tensione isolati in PVC
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari
nominale in aria entro tubi o in aria entro tubi o interrati in aria entro tubi o interrati
libera canaline libera canaline libera canaline
[mm2] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A]
1.5 19.5 15.5 19.5 17.5 30 17.5 15.5 25
2.5 26 21 26 24 40 24 21 35
4 35 28 35 32 50 32 28 46
6 46 36 46 41 65 41 36 55
10 63 50 63 57 85 57 50 70
16 85 68 85 76 110 76 68 95
25 112 89 112 101 145 101 89 125
35 138 111 138 125 175 125 111 150
50 168 134 168 151 205 151 134 180
70 213 171 213 192 260 192 171 215
95 258 207 258 232 305 232 207 260
120 299 239 299 269 350 269 239 295
Tabella fattore di correzione k1 per temperature ambiente diverse da 30°C
Temperatura ambiente Tipo di isolamento
[°C] PVC EPR
25 1.06 1.04
30 1 1
35 0.94 0.96
40 0.87 0.91
2
TEMA SAGGIO 2 - 2012 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: _____________________________________________________________________________________________
8A
10 10
4. Che cos’è un interruttore limitatore? Che cosa significa il termine limitatore? Qual è il suo principio di
funzionamento? (2 punti)
5. Disegnare il diagramma di carico giornaliero di una compagnia elettrica (ad es. la domanda nazionale
italiana) evidenziando le fasce di copertura sostenute dai diversi tipi di centrali di produzione. Spiegare le
ragioni per le quali i diversi tipi di centrali o fonti energetiche sono assegnati. (3 punti)
6. In un sistema TN-S trifase a 400 V concatenati si verifica un guasto non franco fase-massa di impedenza 5
. L’impedenza del conduttore di fase tra cabina e punto di guasto è 150 m e quella del conduttore PE è
300 m (considerare puramente resistive entrambe le impedenze). Il sistema è protetto da un interruttore
magnetotermico avente corrente nominale 100 A e dotato di differenziale da 500 mA. Tracciare lo schema
elettrico del guasto e su di esso il percorso della corrente di guasto. Calcolare la corrente di guasto e la
tensione di contatto a vuoto nel punto di guasto. Spiegare quali protezioni possono intervenire. (4 punti) [Ig
= 42 A, Vc0 = 13 V, solo il differenziale]
8. Spiegare, servendosi di un esempio numerico, il principio del rifasamento. Per quali motivi è conveniente
ridurre la potenza reattiva che un carico preleva dalla linea? (3 punti)
3
21.06.2012 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
15 Ω
A
5Ω 10 Ω
4. Spiegare il concetto di energia specifica. Illustrare la protezione contro l’energia specifica di un cavo
mediante interruttore automatico tracciando il grafico delle curve energia specifica/corrente. Indicare con
precisione sul grafico l’intervallo di corrente entro il quale si ha protezione. (3 punti)
5. Illustrare le prescrizioni normative per un sistema a separazione elettrica in termini di: limiti di tensione,
lunghezza massima delle linee, requisiti del sistema di alimentazione, collegamento delle masse. Disegnare
uno schema di principio. (3 punti)
7. Un carico trifase ohmico-induttivo assorbe 80 kW con fattore di potenza 0.7. La tensione sul carico è 400
V. Esso è alimentato, tramite una linea in cavo con portata 213 A, da un trasformatore 20 kV/400 V avente
potenza nominale 100 kVA. Verificare, eseguendo gli opportuni calcoli, se il dimensionamento della linea
e quello del trasformatore sono corretti. (3 punti)[linea:Iz > 165 A, trafo: In < 165 A]
8. Scrivere la definizione precisa e completa dei termini massa e massa estranea nell’ambito della sicurezza
elettrica. (3 punti)
4
9.07.2012 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
5. Disegnare e spiegare la struttura di un piccolo impianto fotovoltaico connesso in rete, evidenziandone i vari
componenti. (3 punti)
6. Spiegare, servendosi di un esempio numerico, il principio del rifasamento. Per quali motivi è conveniente
ridurre la potenza reattiva che un carico preleva dalla linea? (3 punti)
7. Quali metodi prevede la normativa ai fini della protezione contro il contatto diretto? Citare e descrivere con
precisione almeno tre metodi. (3 punti)
8. A parità di sezione conduttrice e temperatura ambiente è maggiore la portata di un cavo oppure di un condotto
sbarre di distribuzione? Motivare la risposta. (3 punti)
5
Tabella trasformatori in resina 20 kV/400 V
Potenza nominale [kVA] 100 160 250 315 400 500 630 800 1000
Perdite nel ferro [W] 450 650 880 1030 1200 1400 1650 2000 2300
Perdite a carico (75°C) [W] 1800 2300 3400 4000 4800 5700 6800 8200 9600
Tensione di cortocircuito % 6 6 6 6 6 6 6 6 6
Corrente a vuoto % 2.5 2.3 2.0 1.8 1.5 1.5 1.3 1.3 1.2
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200,
250, 320, 400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A].
Tabella parametri cavi per Bassa Tensione
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari e tripolari
nominale [mm2] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m]
1.5 14.8 0.168 15.1 0.118
2.5 8.91 0.155 9.08 0.109
4 5.57 0.143 5.68 0.101
6 3.71 0.135 3.78 0.0955
10 2.24 0.119 2.27 0.0861
16 1.41 0.112 1.43 0.0817
25 0.889 0.106 0.907 0.0813
35 0.641 0.101 0.654 0.0783
50 0.473 0.0965 0.483 0.0779
70 0.328 0.0975 0.334 0.0762
95 0.236 0.0939 0.241 0.0751
120 0.188 0.0928 0.191 0.0740
Tabella portata cavi per Bassa Tensione isolati in PVC
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari
nominale in aria entro tubi o in aria entro tubi o interrati in aria entro tubi o interrati
libera canaline libera canaline libera canaline
2
[mm ] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A]
1.5 19.5 15.5 19.5 17.5 30 17.5 15.5 25
2.5 26 21 26 24 40 24 21 35
4 35 28 35 32 50 32 28 46
6 46 36 46 41 65 41 36 55
10 63 50 63 57 85 57 50 70
16 85 68 85 76 110 76 68 95
25 112 89 112 101 145 101 89 125
35 138 111 138 125 175 125 111 150
50 168 134 168 151 205 151 134 180
70 213 171 213 192 260 192 171 215
95 258 207 258 232 305 232 207 260
120 299 239 299 269 350 269 239 295
Tabella fattore di correzione k1 per temperature ambiente diverse da 30°C
Temperatura ambiente Tipo di isolamento
[°C] PVC EPR
25 1.06 1.04
30 1 1
35 0.94 0.96
40 0.87 0.91
6
11.09.2012 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
4. Un carico trifase, alimentato da un trasformatore avente tensione nominale secondaria 400 V concatenati,
assorbe 160 kW e 210 kvar. Si vuole rifasare il carico a cos φ = 0.9 mediante una batteria componibile con
moduli da 5, 10, 15, 20, 25 kvar. Determinare il numero e tipo di moduli da impiegare e la corrente erogata dal
trasformatore. (4 punti) [5 x 25 + 10 x 1 kvar, 256 A]
5. Illustrare lo svolgimento della misura della resistenza di terra col metodo volt-amperometrico, aiutandosi con
un disegno, in cui siano definiti i diversi tipi di dispersori e il sistema di alimentazione. Tracciare inoltre
l’andamento della differenza di potenziale allontanandosi dal dispersore in prova. (3 punti)
7. Perché è conveniente trasmettere l'energia elettrica alla più elevata tensione possibile? Scrivere un esempio
numerico che dimostri la convenienza. (3 punti)
8. Descrivere la struttura e il principio di funzionamento del relè magnetotermico. Disegnare inoltre la curva
tempo-corrente e su di essa definire la corrente nominale e quella di intervento magnetico. (3 punti)
9. Quanto vale la massima tensione nominale ammissibile per un sistema di categoria zero in corrente alternata?
(1 punto)
7
13.02.2013 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: __________________________________________________________________________________________
10 10
+
20 V
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura la 2
40
corrente I vale 3 A, con il segno indicato. Calcolare:
I=3 A
30 15
A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in figura l’impedenza
complessa Z vale 10 + j 25 e assorbe 90 W di potenza attiva. Calcolare le
potenze attiva e reattiva entranti ai morsetti A e B. (4 punti) [360 W, - 63 var] 100 Z
8
9.07.2013 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in
figura il generatore di tensione impone il fasore E = 50 V 10 T
(riferimento di fase), mentre quelli di corrente impongono i B
fasori IS1 = 2 + j 5 A e IS2 = j 2 A. Si chiede di:
a) con il tasto T chiuso su B, calcolare il generatore 5 ~ I I
S2
~
equivalente di Thevenin (Eeq e Zeq) ai morsetti AB; (3
S1
punti)
E 20
b) con il tasto T chiuso su A, calcolare le potenze attiva e
reattiva erogate dal generatore di corrente IS2. (2 punti)
+ ~
B
4. Un trasformatore trifase da 160 kVA e tensioni nominali 20 kV/400 V alimenta due carichi trifase equilibrati in
parallelo. Il primo carico assorbe 80 kW con fattore di potenza 0.8 mentre il secondo è puramente resistivo e
assorbe 65 kW: si assuma applicata ad essi la tensione di 400 V. I dati di targa del trasformatore sono: Vcc% =
6%, Pcc = 2300 W (prova in c.c.); P0 = 650 W, I0% = 2.3% (prova a vuoto). Il trasformatore è alimentato alla
sua tensione nominale primaria e si considera infinita la potenza di cortocircuito della rete MT di
alimentazione. Calcolare:
a) le perdite di energia giornaliere del trasformatore, supponendo 16 ore di funzionamento a carico e 8 ore a
vuoto; (3 punti)
b) le correnti di cortocircuito franco trifase e fase-fase ai morsetti di bassa tensione del trasformatore. (2 punti)
5. Un impianto elettrico domestico, alimentato da distribuzione pubblica in bassa tensione con neutro a terra, è
protetto da un adeguato interruttore magnetotermico con differenziale da 30 mA ma è privo di impianto di
terra. Quali rischi presenta? In caso di guasto fase-massa si ha una sufficiente protezione contro il contatto
indiretto? Tracciare uno schema elettrico a supporto della spiegazione. (3 punti)
6. Una linea in cavo è protetta da un interruttore magnetotermico. Scrivere la condizione normativa per la
protezione contro l’energia specifica passante e spiegarla servendosi delle curve energia specifica/corrente.
Indicare con precisione l’intervallo di corrente entro il quale si ha protezione. (3 punti)
7. Quali sono i materiali semiconduttori attualmente più utilizzati nella costruzione delle celle fotovoltaiche?
Quali tra questi hanno il rendimento più elevato? (3 punti)
8. Che cos’è e quale scopo ha il fattore di utilizzazione nella determinazione del carico convenzionale di un
impianto elettrico? (2 punti)
9. Quali tipi di protezione (termica, magnetica, differenziale) sono impiegati in un sistema IT e per quali motivi?
(2 punti)
9
9.07.2013 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
20 10
Soluzione
a) Chiamando A, B e C i tre nodi del circuito, l’equazione B B
al nodo A fornisce immediatamente la corrente IR
entrante nel ramo con la resistenza incognita: IR = 1 + 2 = 3 A. La differenza di potenziale VAB è inoltre data da:
VAB = 50 – 10*I = 30 V. Si ottiene quindi R = VAB/IR = 10 Ω.
b) Conviene poi costruire il bipolo equivalente di Thévenin dei due rami a sinistra dei nodi CB, ottenendo Eeq = –
10 V (valore negativo se il morsetto positivo è in alto, altrimenti +10V con morsetto positivo in basso) e Req =
10 Ω. Si può ora scrivere un’equazione di maglia per trovare la tensione incognita VX ai morsetti del generatore
di corrente. La corrente nella maglia è IG = 1 A, imposta del generatore di corrente, e la tensione VAB è nota. Si
ha quindi: 10*IG + 10 – VX + 30 = 0, da cui VX = 50 V e infine PG = VX*IG = 50 W.
C A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in figura il
generatore di tensione impone il fasore E = 50 V (riferimento 10 T
di fase), mentre quelli di corrente impongono i fasori IS1 = 2 B
+ j 5 A e IS2 = j 2 A. Si chiede di:
a) con il tasto T chiuso su B, calcolare il generatore 5 ~ I I
S2
~ VX
equivalente di Thevenin (Eeq e Zeq) ai morsetti AB; (3
S1
punti)
E 20
b) con il tasto T chiuso su A, calcolare le potenze attiva e
reattiva erogate dal generatore di corrente IS2. (2 punti)
+ ~
D B
Soluzione
a) Essendo AB aperti, la corrente del generatore IS1 si chiude solo nella reattanza induttiva j5 Ω. La tensione VCD
è quindi VCD = Is1*j5 = – 25 + j 10 V. Nei rami AC e BD non fluisce corrente e il fasore differenza di potenziale
VAB a vuoto è quindi Eeq = VAB = – 25 + j10 + 50 = 25 + j10. Annullando poi i generatori si ottiene l’impedenza
equivalente Zeq = ZAB = 10 + j 5 – j 20 = 10 – j15 Ω.
b) Noti ora Eeq e Zeq a sinistra dei morsetti AB, chiudendo il tasto T su A si ottiene una maglia in cui circola in
senso antiorario la corrente impressa dal generatore IS2. Scrivendo l’equazione della maglia si trova il fasore
tensione incognito VX ai capi di IS2: VX = Zeq * j 2 + Eeq = 55 + j 30 V. Ricordando che la potenza complessa è S
= V*conj(I), si ha P + jQ = VX * conj(j2) = 60 – j110 VA.
3. Si vuole rifasare un carico trifase formato da tre impedenze uguali Z = 2 + j 8 Ω connesse a triangolo e
alimentato alla tensione concatenata di 400 V. Si chiede di:
a) calcolare la potenza reattiva necessaria per rifasare a tgφ = 0.4; (2 punti)
b) calcolare la corrente di linea a monte del rifasamento; (1 punto)
c) sapendo che la linea di alimentazione ha impedenza 200 + j 450 mΩ, calcolare la tensione alla partenza
della linea necessaria per avere 400 V sul carico. (2 punti)
Soluzione
a) Il modulo dell’impedenza di lato del carico è ZΔ = 8.25 Ω e la corrente di lato è IΔ = 400/8.25 = 48.5 A. La
potenza attiva assorbita dal carico è quindi P = 3*2*48.5^2 = 14.11 kW. Volendo rifasare a tgφ = 0.4, la
potenza reattiva di rifasamento necessaria è QR = P*(0.4 – 8/2) = - 50.8 kvar.
b) La potenza reattiva rifasata è Qd = P*0.4 = 5.64 kvar, per cui la corrente di linea a monte del rifasamento è Id =
sqrt(P^2 + Qd^2)/(1.73*400) = 21.9 A.
10
c) La caduta di tensione sulla linea è ΔV = (P*RL + Qd*XL)/400 = 13.4 V, da cui la tensione alla partenza della
linea è 400 + 13.4 ≈ 413 V.
4. Un trasformatore trifase da 160 kVA e tensioni nominali 20 kV/400 V alimenta due carichi trifase equilibrati in
parallelo. Il primo carico assorbe 80 kW con fattore di potenza 0.8 mentre il secondo è puramente resistivo e
assorbe 65 kW: si assuma applicata ad essi la tensione di 400 V. I dati di targa del trasformatore sono: Vcc% =
6%, Pcc = 2300 W (prova in c.c.); P0 = 650 W, I0% = 2.3% (prova a vuoto). Il trasformatore è alimentato alla
sua tensione nominale primaria e si considera infinita la potenza di cortocircuito della rete MT di
alimentazione. Calcolare:
a) le perdite di energia giornaliere del trasformatore, supponendo 16 ore di funzionamento a carico e 8 ore a
vuoto; (3 punti)
b) le correnti di cortocircuito franco trifase e fase-fase ai morsetti di bassa tensione del trasformatore. (2 punti)
Soluzione
a) Con i dati di targa del trasformatore si calcolano: la corrente nominale secondaria In = Sn/(1.73*400) = 231 A, la
resistenza di cortocircuito lato secondario Rcc = Pcc/(3*In^2) = 14.4 mΩ, il modulo dell’impedenza di cortocircuito
lato secondario Zcc = Vcc/(1.73*In) = 60 mΩ. La potenza attiva assorbita complessivamente dai carichi è Pc =
145 kW e quella reattiva Qc = 60 kvar. La corrente totale assorbita dal trasformatore è quindi (Pc^2+
Qc^2)/(1.73*400) = 227 A. Le perdite nel rame sono Pcu = 3*0.0144*227^2 = 2226 W. Di conseguenza l’energia
persa nelle 16 ore di funzionamento a carico (durante il quale sono presenti anche le perdite nel ferro P0) è W16
= (Pcu + P0)*16 = 46 kWh. Le perdite nelle 8 ore a vuoto sono invece W8 = P0*8 = 5 kWh. Complessivamente
le perdite nelle 24 ore sono W24 = W16 + W8 = 51 kWh.
b) La corrente di cortocircuito franco trifase ai terminali BT del trasformatore è Icc3f = Vn/(1.73*Zcc) = 3.85 kA.
Quella di guasto franco fase-fase è Iccff = Vn/(2*Zcc) = 3.33 kA.
11
24.07.2013 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
A 5 K
B K'
10 5
A I
2. E’ dato il circuito in regime sinusoidale rappresentato in figura. Calcolare
il valore efficace della corrente I e le potenze attiva e reattiva assorbite ai 200 V
morsetti AB. (3 punti) 20 10
3. In un sistema trifase simmetrico ed equilibrato si misurano al principio della linea la tensione nominale di 400
V e le potenze P1 = 70 kW e P2 = 60 kW mediante due wattmetri connessi in Aron. Sapendo che i parametri
della linea trifase sono RL = 33 m e XL = 7 m , calcolare:
a) la tensione concatenata sul carico; (3 punti)
b) la resistenza e la reattanza di una fase del carico trifase, supposto collegato a triangolo. (3 punti)
5. La protezione contro il contatto indiretto nei sistemi di prima categoria può essere realizzata con interruzione
automatica del circuito oppure senza interruzione automatica del circuito. Illustrare brevemente i due concetti
e citare quali tra i metodi studiati appartengono all’una o all’altra tipologia. (3 punti)
6. Spiegare che cosa si intende per separazione galvanica nel trasformatore ideale. Servendosi di uno schema
elettrico chiarire perché questa può aumentare la sicurezza delle persone. (3 punti)
7. In un sistema TN-S trifase alimentato alla tensione nominale di 400 V avviene un guasto franco fase-massa in
un apparecchio utilizzatore. L’impedenza dei conduttori di fase, neutro e protezione tra cabina e punto di
guasto è 130 + j7 m . Disegnare lo schema dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di guasto.
Calcolare la corrente di guasto e la tensione di contatto a vuoto sulla massa dell’apparecchio utilizzatore.
Discutere inoltre se un relè differenziale toroidale da 500 mA è in grado di intervenire e, in caso affermativo,
indicarne con precisione la posizione sullo schema. (3 punti)
8. Disegnare e spiegare la struttura di un piccolo impianto fotovoltaico connesso in rete, evidenziandone i diversi
elementi. (3 punti)
12
24.07.2013 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
B K'
Soluzione
a) Separando il circuito a destra dei morsetti K e K’ si hanno due rami in parallelo. La tensione a vuoto Eeq = VKK’
si calcola agevolmente con Millman: VKK’ = (60/18−20/10)/(1/18+1/10) = 8.57 V. La resistenza equivalente è
Req = (18*10)/(18+10) = 6.43 Ω.
b) Si nota che il resistore da 12 Ω a sinistra è in parallelo con il generatore da 15 V. Si può semplificare il circuito
sostituendo il parallelo con il solo generatore da 15 V (equivalente di Thévenin). Si sostituisce inoltre la parte di
circuito a destra dei punti KK’ con il bipolo equivalente di Thévenin calcolato al punto a). Si ottiene così un
circuito formato da soli tre rami in parallelo e si applica Millman ai nodi A e B: VAB =
(15/30−6+8.57/11.43)/(1/30+1/11.43) = − 39.32 V.
10 5
A I
Soluzione
Conviene anzitutto calcolare l’impedenza equivalente dei due rami in parallelo di destra: Z’ = (-j20*j10)/(-j20+j10) =
j20 Ω. Si calcola poi l’impedenza equivalente complessiva vista dai morsetti AB: ZAB = 10+j5+j20 = 10+j25 Ω. Il
valore efficace della corrente I è dato da: I = 200/|ZAB| = 7.43 A. Le potenze assorbite sono quindi P = 10*7.43^2 =
552 W e Q = 25*7.43^2 = 1380 var.
3. In un sistema trifase simmetrico ed equilibrato si misurano al principio della linea la tensione nominale di 400
V e le potenze P1 = 70 kW e P2 = 60 kW mediante due wattmetri connessi in Aron. Sapendo che i parametri
della linea trifase sono RL = 33 m e XL = 7 m , calcolare:
a) la tensione concatenata sul carico; (3 punti)
b) la resistenza e la reattanza di una fase del carico trifase, supposto collegato a triangolo. (3 punti)
Soluzione
a) Essendo il sistema simmetrico ed equilibrato, dai wattmetri in Aron si ricavano le potenze entranti nel sistema:
P = PW1+PW2 = 130 kW, Q = rad3*(PW1−PW2) = 17.32 kvar. Per calcolare la caduta di tensione sulla linea si può
usare Boucherot oppure la c.d.t. industriale. I risultati sono molto simili, tuttavia è comunque necessario
calcolare gli assorbimenti di linea per avere le potenze assorbite dal carico, necessarie per la seconda
domanda. La corrente di linea è I = sqrt(P^2 + Q^2)/(rad3*400) = 189 A. Le potenze assorbite in linea sono:
PL= 3*RL*I^2 = 3536 W, QL = 3*XL*I^2 = 750 var. Detraendo gli assorbimenti di linea si ottengono le potenze
del carico Pc = 126.5 kW e Qc = 16.6 kvar, da cui la tensione Vc = 390 V.
b) Supponendo dapprima il carico connesso a stella, la resistenza di una fase del carico è Rcy = Pc/(3*I^2) = 1.18
Ω e la reattanza Xcy = Qc/(3*I^2) = 0.155 Ω. Con connessione a triangolo si ha quindi Rcd = 3*Rcy =3.54 Ω e Xcd
= 3*Xcy = 0.46 Ω.
13
4. Un trasformatore trifase da 250 kVA, avente tensioni nominali 20 S L
kV/400 V, Vcc% = 6% e perdite nella prova in cortocircuito 2750
W, alimenta una linea trifase senza neutro L protetta da un
interruttore magnetotermico S avente corrente nominale 100 A. L’impedenza della linea è 64 + j10 m . Il
trasformatore è alimentato alla sua tensione nominale primaria e si considera infinita la potenza di cortocircuito
della rete MT nel punto di consegna. Volendo dimensionare l’interruttore S ai fini della protezione contro i
cortocircuiti della linea L, si chiede di:
a) calcolare i parametri longitudinali del trasformatore riportati al secondario e la massima corrente di
cortocircuito della linea L; (3 punti)
b) calcolare la minima corrente di cortocircuito della linea L e scegliere un opportuno valore della corrente di
intervento magnetico Im dell’interruttore, sapendo che la sua curva di intervento è di tipo C (conforme CEI
23-3). (3 punti)
Soluzione
a) Dai dati di targa del trasformatore si ricavano la corrente secondaria nominale In2 = Sn/(rad3*Vn2) = 361 A, la
resistenza di cortocircuito al secondario Rcc = 2750/(3*361^2) = 7 mΩ, l’impedenza di cortocircuito al
secondario Zcc = 0.06*400/(rad3*361) = 38 mΩ e infine la reattanza di cortocircuito al secondario Xcc =
sqrt(38^2−7^2) = 37 mΩ. La corrente di cortocircuito massima è quella di guasto franco trifase a inizio linea,
limitata solo dall’impedenza di cortocircuito del trasformatore. Si ha quindi IccMAX = 400/(rad3*Zcc) = 6077 A.
b) Essendo la linea senza neutro, la corrente di cortocircuito minima è quella di guasto franco fase-fase a fine
linea. In questo caso le impedenze a monte del guasto sono l’impedenza di cortocircuito del trasformatore e
l’impedenza della linea. Si ha quindi IccMIN = 400/(2*|Zcc+ZL|) = 400/(2*|0.071+0.047|) = 2349 A. La corrente
nominale dell’interruttore è 100 A e la sua curva è di tipo C (Im = 5÷10 In). Scegliendo per cautela il fattore 10 si
ottiene Im = 10*100 = 1000 A. Si ha quindi Im < IccMIN e l’intervento contro la corrente di guasto minima è
assicurato.
7. In un sistema TN-S trifase alimentato alla tensione nominale di 400 V avviene un guasto franco fase-massa in
un apparecchio utilizzatore. L’impedenza dei conduttori di fase, neutro e protezione tra cabina e punto di
guasto è 130 + j7 m . Disegnare lo schema dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di guasto.
Calcolare la corrente di guasto e la tensione di contatto a vuoto sulla massa dell’apparecchio utilizzatore.
Discutere inoltre se un relè differenziale toroidale da 500 mA è in grado di intervenire e, in caso affermativo,
indicarne con precisione la posizione sullo schema. (3 punti)
Soluzione
La corrente di guasto Ig si chiude attraverso il conduttore di fase e il conduttore PE, aventi impedenza uguale. Si ha
quindi Ig = 400/(rad3*2*|0.13+j0.007|) = 887 A. La tensione di contatto a vuoto sulla massa dell’apparecchio è Vc0 =
Ig*ZPE = 115 V. Un relè differenziale toroidale da 500 mA che concatena i quattro conduttori attivi (fasi e neutro) ma
esclude il PE può intervenire perché 887 A > 0.5 A.
14
19.09.2013 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
+
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura R3 = 5 +
60 V
calcolare: 50 V R 5 = 20
R 1 = 20
a) la corrente I con il verso indicato in figura; (3 punti)
[1.2 A] R 2 = 10
2A
b) la potenza assorbita dal resistore R1. (3 punti) [3.2 R4= 5
W]
A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in 5 10
figura il generatore di corrente impone il fasore 2 A (fasore sull’asse
2A
reale). Calcolare il fasore tensione VAB in coordinate cartesiane. (4 punti) 20 V
10 AB
[10 + j20 V]
5
15
B
3. Un carico trifase squilibrato è formato dalle seguenti tre impedenze
disposte a triangolo: Z12 = 3 j 4 , Z23 = j 8 , Z31 = 4 j 3 . Sapendo che la tensione concatenata di
alimentazione è 400 V, calcolare la potenza attiva e la potenza reattiva assorbite dal carico. (4 punti) [44.8 kW,
26.4 kvar]
6. Spiegare i significati dei tre acronimi TT, TN e IT definiti dalla normativa per i sistemi R
di distribuzione di prima categoria. Descrivere brevemente a quali applicazioni è destinato ciascuno di essi. (3
punti)
7. Quali differenti problemi comportano la fornitura di potenza e quella di energia da parte di una compagnia
elettrica? Per quale motivo la potenza contrattuale è fatturata all’utente come costo fisso? Perché il costo
dell’energia varia secondo l’ora del giorno? (3 punti)
8. Quali sono le differenze costruttive tra un trasformatore in olio e uno in resina? Quali sono i rischi che ciascuno
dei due tipi presenta in caso di esplosione causata da cortocircuito? (3 punti)
15
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200,
250, 320, 400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A].
Tabella parametri cavi per Bassa Tensione
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari e tripolari
2
nominale [mm ] Resistenza [m /m] Reattanza [m /m] Resistenza [m /m] Reattanza [m /m]
1.5 14.8 0.168 15.1 0.118
2.5 8.91 0.155 9.08 0.109
4 5.57 0.143 5.68 0.101
6 3.71 0.135 3.78 0.0955
10 2.24 0.119 2.27 0.0861
16 1.41 0.112 1.43 0.0817
25 0.889 0.106 0.907 0.0813
35 0.641 0.101 0.654 0.0783
50 0.473 0.0965 0.483 0.0779
70 0.328 0.0975 0.334 0.0762
95 0.236 0.0939 0.241 0.0751
120 0.188 0.0928 0.191 0.0740
Tabella portata cavi per Bassa Tensione isolati in gomma G7
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari
nominale in aria entro tubi interrati in aria entro tubi interrati in aria entro tubi interrati
libera o canaline libera o canaline libera o canaline
[mm2] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A]
1.5 25 20 31 25 23 35 23 20 29
2.5 34 27 39 34 31 45 31 27 37
4 46 36 51 46 41 58 41 36 48
6 60 48 63 60 54 72 54 48 60
10 83 65 83 83 74 96 74 65 80
16 111 88 106 111 99 124 99 88 103
25 147 116 136 147 132 159 132 116 132
35 181 143 162 181 163 190 163 143 158
50 219 174 191 219 197 225 197 174 187
70 280 221 233 280 251 275 251 221 229
95 339 267 278 339 304 329 304 267 274
120 393 310 316 393 351 375 351 310 311
16
25.02.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
+
20 V
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura
10
calcolare: 40
Z2
A
2. Nel circuito AC in figura il generatore imprime il fasore corrente 7 + j4 A. Le
due impedenze complesse Z1 e Z2 valgono rispettivamente 3 + j2 e 8 – j5
T
, mentre l’impedenza Z3 vale 2 + j1 Ω. Si richiede di:
a) con il tasto T aperto calcolare i parametri complessi del bipolo ~ Z1
IS Z3
equivalente di Thévenin (Eeq e Zeq) della parte sinistra del circuito (vista
dai morsetti AB); (3 punti) [13+j26 V, 11-j3 Ω]
b) con il tasto T chiuso calcolare la potenza attiva e la potenza reattiva
B
assorbite dall’impedenza Z3. (3 punti) [9.77 W, 4.88 var]
3. Un trasformatore trifase da 160 kVA e tensioni nominali 20 kV/400 V alimenta due carichi trifase equilibrati in
parallelo. Il primo carico assorbe 80 kW con fattore di potenza 0.8 mentre il secondo è puramente resistivo e
assorbe 65 kW. La tensione sui carichi è 400 V. I dati di targa del trasformatore sono: Vcc% = 6%, Pcc = 2300
W (prova in c.c.); P0 = 650 W, I0% = 2.3% (prova a vuoto). Sapendo che il trasformatore è alimentato alla sua
tensione nominale primaria calcolare:
a) le perdite di energia giornaliere del trasformatore, supponendo 16 ore di funzionamento a carico e 8 ore a
vuoto; (3 punti) [50.9 kWh]
b) le correnti di cortocircuito franco trifase e fase-fase ai morsetti di bassa tensione del trasformatore. (3 punti)
[3.85 kA, 3.33 kA]
4. Un impianto elettrico di distribuzione è di tipo TN-S trifase con tensione nominale 400 V. L’impianto è
protetto in cabina da un interruttore generale magnetotermico avente corrente nominale 80 A e munito di
differenziale da 30 mA. La corrente di intervento magnetico è 5 volte quella nominale. In un apparecchio
utilizzatore monofase avviene un guasto non franco fase-massa con resistenza del guasto di 3 Ω. Le impedenze
dei conduttori di fase, neutro e protezione tra cabina e punto di guasto valgono 35 mΩ per ciascuno dei tre
conduttori (considerare le impedenze puramente resistive). Si richiede di:
a) tracciare lo schema elettrico dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di guasto; (2 punti)
b) calcolare la corrente di guasto e la tensione di contatto a vuoto che si localizza sull’apparecchio
utilizzatore; (2 punti) [75 A, 2.6 V]
c) stabilire quale tra queste protezioni può intervenire: termica, magnetica o differenziale. Nel caso si abbia
intervento del differenziale, indicarne con precisione la posizione sullo schema. (2 punti) [solo il
differenziale]
5. Che cosa si intende per selettività? Illustrare, servendosi delle caratteristiche tempo/corrente di due interruttori
automatici, la differenza tra selettività totale e parziale. (3 punti)
6. Disegnare un esempio di diagramma di carico giornaliero del sistema elettrico nazionale italiano. Evidenziare e
spiegare le fasce di copertura sostenute dai diversi tipi di produzione elettrica. (3 punti)
17
25.06.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
5. Un impianto elettrico domestico, alimentato da distribuzione pubblica in bassa tensione con neutro a terra,
è protetto da un adeguato interruttore magnetotermico con differenziale da 30 mA ma è privo di impianto
di terra. In caso di guasto fase-massa offre una sufficiente protezione contro il contatto indiretto? Discutere
il problema e tracciare uno schema elettrico a supporto della spiegazione. (3 punti)
6. Un impianto elettrico trifase a 400 V concatenati è realizzato con sistema IT e si trova in ambiente chiuso
(condizioni normali). Il centro stella lato BT del trasformatore di alimentazione è collegato a terra mediante
una resistenza di 100 mentre l’impianto di messa a terra delle utenze ha resistenza 20 . Verificare se in
caso di primo guasto fase-massa le prescrizioni normative contro i contatti indiretti sono soddisfatte.
Tracciare inoltre lo schema dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di primo guasto. (3 punti)
7. Nell’ambito delle fonti rinnovabili che cosa si intende per scambio sul posto? (3 punti)
18
25.06.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Soluzione estesa 15 Ω
A
a) Si considera la parte di circuito a sinistra dei punti A e B. Il circuito è formato da tre rami in parallelo tra due
nodi, che chiameremo C e B. Applicando Millman tra questi nodi si ottiene VCB = (-2+50/20)/(1/10+1/20) =
3.33 V. Nota VCB si calcola la corrente I nel ramo destro del circuito. Assumendo arbitrariamente la corrente
I fluente da sinistra a destra si ha l’equazione VCB = (15+5)*I+50 = 3.33, da cui si ricava I = -2.33 A. Si ha
infine VAB = 5*I+50 = 38.33 V, che è la Eeq cercata. Per calcolare Req si annullano i due generatori e si
calcola la resistenza vista dai morsetti AB: Req = 5//(15+10) = 4.17 Ω.
b) Considerando il tasto T chiuso, è conveniente sostituire la parte di circuito a sinistra dei morsetti AB con il
bipolo di Thévenin calcolato al punto precedente. Si ottiene così un circuito formato da una sola maglia e
percorso dalla corrente imposta dal generatore da 4 A. La potenza erogata da questo è il prodotto della sua
corrente nominale 4 A per la tensione VX ai suoi capi, scelta con la polarità positiva coincidente con il
morsetto di uscita della corrente (convenzione dei generatori). Scrivendo VX come differenza di potenziale
vista dai morsetti del generatore si ottiene VX = 2*4+Req*4+Eeq = 63 V, da cui Pg = VX*4 = 252 W.
A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in figura i T
10
generatori di tensione impongono i fasori E1 = 50 V ed E2 = 40 V,
15
mentre quello di corrente impone il fasore IS = 2 + j 5 A. Si chiede
di: 5 ~ I
S +
a) con il tasto T aperto calcolare il generatore equivalente di E ~
2
Thévenin (Eeq e Zeq) della parte sinistra del circuito vista dai E
1 20
morsetti AB; (3 punti) + ~
b) con il tasto T chiuso calcolare le potenze attiva e reattiva B
a) Con il tasto T aperto, nella parte di circuito a sinistra dei punti A e B la corrente è impressa dal generatore IS
e circola nella reattanza induttiva da 5 Ω. Chiamando H e K i due nodi ai capi di IS, il fasore tensione VHK è
VHK = (2+j5)*j5 = -25+j10 V. Si può ora calcolare VAB, tenendo conto che nel resistore da 10 Ω e nella
reattanza capacitiva da 20 Ω non circola corrente. Si ha così VAB = VHK -E1 = -25+j10+50 = 25+j10 V, che è
il fasore Eeq cercato. L’impedenza Zeq è l’impedenza vista da AB azzerando i due generatori: Zeq = 10+j5-j20
= 10-j15 Ω.
b) Con T chiuso conviene rappresentare la parte di circuito a sinistra di AB con il bipolo equivalente calcolato
al punto precedente. Si ha così un circuito formato da una sola maglia, in cui si calcola il fasore corrente I
con verso uscente dal generatore E2 (convenzione dei generatori). Assumendo il verso di percorrenza
orario, si scrive l’equazione complessa –Eeq-Zeq*I-j15*I+E2 = -(25+j10)-(10-j15)*I-j15*I+40 = 0, da cui I = 1.5-
j A. Infine, la potenza complessa erogata da E2 è S2 = E2*conj(I) = 40*(1.5+j) = 60+j40 VA. Il generatore
eroga quindi 60 W e 40 var.
Z
L
I
3. Un carico trifase equilibrato A puramente resistivo assorbe 6 kW. Nel A
carico entra la corrente I = 9 A. Ad esso è collegato in parallelo un
B
carico a stella B formato da tre impedenze uguali ZB = 4 + j 3 Ω. I due
carichi sono alimentati da una linea trifase avente impedenza ZL = 100 + j 25 m. Nelle condizioni di
lavoro descritte calcolare il rendimento della linea. (4 punti)
19
25.06.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
e la tensione sui carichi si calcola la corrente di linea I = sqrt(P^2+Q^2)/(rad3*Vc) = 51.93 A. Il rendimento della
linea è quindi η = P/(P+3*RL*I^2) = 0.973.
a) Dai dati di targa del trasformatore si ricavano la corrente secondaria nominale In2 = Sn/(rad3*Vn2) = 361
A, la resistenza di cortocircuito al secondario Rcc = 2750/(3*361^2) = 7 mΩ, l’impedenza di cortocircuito
al secondario Zcc = 0.06*400/(rad3*361) = 38 mΩ e infine la reattanza di cortocircuito al secondario Xcc
= sqrt(38^2−7^2) = 37 mΩ. La corrente di cortocircuito massima è quella di guasto franco trifase a
inizio linea, che è limitata solo dall’impedenza di cortocircuito del trasformatore. Si ha quindi IccMAX =
400/(rad3*Zcc) = 6.08 kA.
b) Essendo il neutro distribuito, la corrente di cortocircuito minima è quella di guasto franco fase-neutro a
fine linea. In questo caso la maglia di guasto vede in serie: l’impedenza di cortocircuito del
trasformatore, l’impedenza di fase della linea e l’impedenza del neutro (che è doppia di quella di fase).
Si ha quindi IccMIN = 400/(rad3*|Zcc+ZL+ZN) = 400/(rad3*|7+j37+3*(136+j12)|) = 548 A. La corrente
nominale dell’interruttore è 125 A e la sua curva è di tipo B (Im = 3÷5 In). Scegliendo il fattore 3 si
ottiene Im = 3*125 = 375 A, che soddisfa la disequazione Im < IccMIN e assicura l’intervento contro la
corrente di cortocircuito minima.
5. Un impianto elettrico domestico, alimentato da distribuzione pubblica in bassa tensione con neutro a terra,
è protetto da un adeguato interruttore magnetotermico con differenziale da 30 mA ma è privo di impianto
di terra. In caso di guasto fase-massa offre una sufficiente protezione contro il contatto indiretto? Discutere
il problema e tracciare uno schema elettrico a supporto della spiegazione. (3 punti)
In assenza di impianto di terra il cedimento dell’isolamento tra fase e massa non causa la circolazione di
corrente di guasto. Per questo motivo nessun tipo di protezione può intervenire ma la massa
dell’apparecchio assume il potenziale di fase. L’impianto continua a funzionare in modo apparentemente
normale finché una persona, stando con i piedi per terra, tocca la carcassa dell’apparecchio. Si chiude
allora una maglia di guasto che comprende: generatore di fase, resistenza del corpo umano, resistenza
verso terra della persona e resistenza di messa a terra del neutro in cabina. Assumendo una resistenza
totale di 3 kΩ, la corrente di elettrocuzione è circa 75 mA e il differenziale da 30 mA può intervenire.
Tuttavia l’assenza di impianto di terra trasforma di fatto il contatto indiretto in contatto diretto (le due maglie
di guasto sono identiche) e, secondo la Norma, il differenziale non garantisce protezione sufficiente contro
il contatto diretto.
6. Un impianto elettrico trifase a 400 V concatenati è realizzato con sistema IT e si trova in ambiente chiuso
(condizioni normali). Il centro stella lato BT del trasformatore di alimentazione è collegato a terra mediante
una resistenza di 100 mentre l’impianto di messa a terra delle utenze ha resistenza 20 . Verificare se in
caso di primo guasto fase-massa le prescrizioni normative contro i contatti indiretti sono soddisfatte.
Tracciare inoltre lo schema dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di primo guasto. (3 punti)
Il primo guasto fase-massa si chiude attraverso la serie della resistenza di messa a terra del centro stella
del trasformatore e della resistenza di messa a terra delle utenze. La tensione di contatto a vuoto sulle
masse è quindi VC0 = (400/rad3)*20/(100+20) = 38.5 V. Trattandosi di un ambiente in condizioni normali è
soddisfatta la disequazione prevista dalla Norma: Vc0 < 50 V.
20
25.06.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
7. Nell’ambito delle fonti rinnovabili che cosa si intende per scambio sul posto? (3 punti)
Lo scambio sul posto è un meccanismo che consente a un utente che è anche produttore di energia
elettrica da fonti rinnovabili di immettere o prelevare energia verso la rete compensando costi e ricavi. Il
caso più diffuso è quello in uso negli impianti fotovoltaici, nei quali esistono due contatori: il primo
(contatore di produzione) misura l’energia prodotta, che può essere tutta o in parte destinata
all’autoconsumo; il secondo (contatore di rete) misura l’energia immessa o prelevata dalla rete. Le misure
e le corrispondenti ore di immissione/prelievo sono acquisite dalla compagnia elettrica e inviate al GSE, il
quale provvede a calcolare l’accredito/addebito spettante all’utente.
21
10.07.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: __________________________________________________________________________________________
10 10
+
20 V
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura 2
40
la corrente I vale 3 A, con il segno indicato. Calcolare:
I=3A
30 15
A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in figura l’impedenza
complessa Z vale 10 + j 25 e assorbe 90 W di potenza attiva. Calcolare
100 Z
le potenze attiva e reattiva entranti ai morsetti A e B. (4 punti) [360 W, -63
var]
B
4. Sono dati due trasformatori trifasi 20 kV/400 V con potenze rispettivamente di 400 kVA e 500 kVA,
funzionanti in parallelo: i dati di targa si ricavano dalla tabella allegata. Essi alimentano un carico equilibrato,
alimentato alla tensione di 400 V, che assorbe 650 kW con fattore di potenza 0.85. Si richiede di:
a) calcolare i parametri serie, riportati al secondario, dei due trasformatori; (3 punti) [4.8 + j 23.5 mΩ, 3.6 +
j 18.9 mΩ]
b) calcolare le correnti di carico transitanti nei due trasformatori e le perdite complessive dei due
trasformatori in parallelo. (3 punti) [491 A, 614 A, 10.1 kW]
5. Definire i tipi di centrale di produzione di elettricità convenzionale: quali di essi hanno la possibilità di
regolare il profilo di produzione nel corso del giorno? (3 punti)
6. Descrivere la struttura e il principio di funzionamento del relè magneto-termico. Disegnare inoltre la curva
tempo-corrente e su di essa definire la corrente nominale e quella di intervento magnetico. (3 punti)
7. Spiegare il concetto di energia specifica. Illustrare la protezione contro l’energia specifica di un cavo
mediante interruttore automatico tracciando il grafico delle curve energia specifica/corrente. Indicare con
precisione sul grafico l’intervallo di corrente entro il quale si ha protezione. (3 punti)
8. Spiegare il significato dei tre acronimi TT, TN e IT definiti dalla normativa per i sistemi di distribuzione di I
categoria. Qual è l’applicazione tipica di ciascuno dei tre sistemi? (3 punti)
22
10.09.2014 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: __________________________________________________________________________________________
10
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura +
calcolare: 40
2A
20 V
a) con il tasto T aperto la tensione Eeq e la resistenza Req del 10 V
5
bipolo di Thévenin visto dai morsetti A e B; (3 punti) +
[15.4 V, 4.54 Ω] A B
5A
b) con il tasto T chiuso la potenza erogata dal generatore di T 10
corrente da 5 A. (2 punti) [441 W]
5
2. Nel circuito in regime sinusoidale a 50 Hz rappresentato in figura il generatore di
8
corrente eroga 160 W. Calcolare la potenza reattiva erogata dal generatore e il valore C
della capacità C. (5 punti) [62 var, 309 μF] ~ 4A
5. Spiegare la differenza tra isolamento funzionale, principale, supplementare, doppio e rinforzato. (3 punti)
6. Definire il termine portata di una conduttura elettrica e spiegare in qual modo le condizioni di posa possono
influenzare la portata. Elencare inoltre i metodi di posa più comuni. (3 punti)
7. Servendosi di uno schema a blocchi, spiegare la struttura di una centrale turbogas a ciclo combinato. Qual è il
rendimento approssimativo di questo tipo di centrali? (3 punti)
8. Nel circuito equivalente del trasformatore compaiono 2 parametri ohmico-induttivi al primario e altrettanti,
sempre ohmico induttivi, al secondario: spiegare per ciascuno il fenomeno fisico che schematizzano. (2 punti)
9. In un cantiere edile non è stato realizzato l’impianto di terra. Un operaio posa la mano su una betoniera ed
avverte una tensione di contatto. Per eliminarla decide di costruire un collegamento di terra improvvisato.
Trascurando di aprire l’interruttore generale, conficca nel suolo un picchetto di terra, collega al picchetto un
conduttore unipolare e cerca infine di collegare l’altro capo del conduttore direttamente alla carcassa della
betoniera. Mentre compie quest’ultima operazione muore folgorato, pur non avendo toccato conduttori attivi.
Dare una spiegazione dell’incidente e tracciare un circuito equivalente. (3 punti)
23
24.02.2015 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: _________________________________________________________ 5Ω
24
24.02.2015 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200,
250, 320, 400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A].
Tabella parametri cavi per Bassa Tensione
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari e tripolari
nominale [mm2] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m]
1.5 14.8 0.168 15.1 0.118
2.5 8.91 0.155 9.08 0.109
4 5.57 0.143 5.68 0.101
6 3.71 0.135 3.78 0.0955
10 2.24 0.119 2.27 0.0861
16 1.41 0.112 1.43 0.0817
25 0.889 0.106 0.907 0.0813
35 0.641 0.101 0.654 0.0783
50 0.473 0.0965 0.483 0.0779
70 0.328 0.0975 0.334 0.0762
95 0.236 0.0939 0.241 0.0751
120 0.188 0.0928 0.191 0.0740
Tabella portata cavi per Bassa Tensione isolati in PVC
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari
nominale in aria entro tubi o in aria entro tubi o interrati in aria entro tubi o interrati
libera canaline libera canaline libera canaline
2
[mm ] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A]
1.5 19.5 15.5 19.5 17.5 30 17.5 15.5 25
2.5 26 21 26 24 40 24 21 35
4 35 28 35 32 50 32 28 46
6 46 36 46 41 65 41 36 55
10 63 50 63 57 85 57 50 70
16 85 68 85 76 110 76 68 95
25 112 89 112 101 145 101 89 125
35 138 111 138 125 175 125 111 150
50 168 134 168 151 205 151 134 180
70 213 171 213 192 260 192 171 215
95 258 207 258 232 305 232 207 260
120 299 239 299 269 350 269 239 295
25
25.06.2015 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
+
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura R3 = 5 Ω
60 V +
calcolare: 50 V R 5 = 20 Ω
R 1 = 20 Ω
a) la corrente I con il verso indicato in figura; (3 punti)
b) la potenza assorbita dal resistore R1. (2 punti) R 2 = 10 Ω
2A
R4= 5 Ω
R
C
A
B
B
3. Un carico trifase è formato dal parallelo di una stella di induttori aventi ciascuno induttanza 25 mH e di un
triangolo di resistori da 27 Ω ciascuno. Sapendo che la tensione concatenata di alimentazione è 400 V
(frequenza 50 Hz) calcolare la potenza attiva e reattiva assorbite dal carico. Calcolare inoltre la potenza reattiva
necessaria per rifasare il carico a tg φ = 0.5 e la corrente assorbita a monte del rifasamento. (5 punti)
5. In un sistema TN-S trifase a 400 V concatenati si verifica un guasto non franco fase-massa di impedenza 5 Ω.
L’impedenza del conduttore di fase tra cabina e punto di guasto è 150 mΩ e quella del conduttore PE è 300 mΩ
(considerare puramente resistive entrambe le impedenze). Il sistema è protetto da un interruttore
magnetotermico avente corrente nominale 100 A e dotato di differenziale da 500 mA. Tracciare lo schema
elettrico del guasto e su di esso il percorso della corrente di guasto. Calcolare la corrente di guasto e la tensione
di contatto a vuoto nel punto di guasto. Spiegare quali protezioni possono intervenire. (3 punti)
6. Nella gestione del sistema elettrico nazionale cosa si intende per inseguimento del carico? (3 punti)
8. Che cos’è l’Acquirente Unico nel mercato elettrico competitivo? Quali sono le sue funzioni? (2 punti)
26
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200,
250, 320, 400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A].
Tabella parametri cavi per Bassa Tensione
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari e tripolari
nominale [mm2] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m] Resistenza [mΩ/m] Reattanza [mΩ/m]
1.5 14.8 0.168 15.1 0.118
2.5 8.91 0.155 9.08 0.109
4 5.57 0.143 5.68 0.101
6 3.71 0.135 3.78 0.0955
10 2.24 0.119 2.27 0.0861
16 1.41 0.112 1.43 0.0817
25 0.889 0.106 0.907 0.0813
35 0.641 0.101 0.654 0.0783
50 0.473 0.0965 0.483 0.0779
70 0.328 0.0975 0.334 0.0762
95 0.236 0.0939 0.241 0.0751
120 0.188 0.0928 0.191 0.0740
Tabella portata cavi per Bassa Tensione isolati in PVC
Sezione Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari
nominale in aria entro tubi o in aria entro tubi o interrati in aria entro tubi o interrati
libera canaline libera canaline libera canaline
[mm2] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A] [A]
1.5 19.5 15.5 19.5 17.5 30 17.5 15.5 25
2.5 26 21 26 24 40 24 21 35
4 35 28 35 32 50 32 28 46
6 46 36 46 41 65 41 36 55
10 63 50 63 57 85 57 50 70
16 85 68 85 76 110 76 68 95
25 112 89 112 101 145 101 89 125
35 138 111 138 125 175 125 111 150
50 168 134 168 151 205 151 134 180
70 213 171 213 192 260 192 171 215
95 258 207 258 232 305 232 207 260
120 299 239 299 269 350 269 239 295
27
25.06.2015 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
+
R3 = 5 Ω
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura 60 V +
R 5 = 20 Ω
calcolare: 50 V
R 1 = 20 Ω
a) la corrente I con il verso indicato in figura; (3 punti)
b) la potenza assorbita dal resistore R1. (2 punti) R 2 = 10 Ω
2A
R4= 5 Ω
Soluzione
a) Conviene dapprima calcolare il bipolo equivalente di Thévenin dei due rami a destra. Il risultato è Eeq = 40 V,
Req = 5 Ω. Il parallelo dei due rami puramente resistivi a sinistra fornisce Rsx = 6.67 Ω. Si ha ora un’unica
maglia la cui equazione è: 6.67*I + 5*I – 60 + 40 + 5*I = 0, da cui I = 1.2 A.
b) La corrente che fluisce nel resistore R1 si calcola agevolmente ripartendo la corrente I tra R1 e R2. Si ha quindi
IR1 = 1.2*10/(20+10) = 0.4 A, da cui PR1 = 3.2 W.
R
C
A
2. Il circuito in regime sinusoidale in figura assorbe ai morsetti
AB le potenze P = 100 W e Q = 60 var. Il valore efficace della
tensione tra i nodi CB è VCB = 50 V. Calcolare i parametri XC, VAB X
10 Ω
R e il valore efficace di VAB. (5 punti) C
20 Ω
B
B
Soluzione
L’impedenza equivalente del ramo di destra è Zdx = 22.36 Ω, da cui la corrente nel ramo è I’ = 2.24 A. Le potenze
assorbite da resistore e induttore sono rispettivamente P’ = 50 W e Q’ = 100 var. Nota la potenza reattiva entrante
ai morsetti AB (60 var), l’equazione di Boucherot applicata alla sezione comprendente i due rami di destra fornisce
Q = Qc + Q’, da cui 60 = Qc + 100 e infine Qc = - 40 var. Si ha quindi Xc = Vcb^2/Qc = 50^2/40 = 62.5 Ω.
La potenza attiva entrante ai morsetti AB è data da P = Pr + P’, dove Pr = P - P’ = 50 W è la potenza entrante nel
resistore R. Le potenze entranti nel parallelo dei due rami di destra sono P’ = 50 W e Q = 60 var, da cui la potenza
apparente è S’ = sqrt(50^2 + 60^2) = 78.1 VA e la corrente entrante nel parallelo è I = S’/Vcb = 1.56 A. Si può
calcolare ora il resistore R = Pr/I^2 = 20.5 Ω.
Si trova infine la tensione Vab come rapporto tra la potenza apparente entrante ai morsetti AB e la corrente I: Vab
= S/I = (100^2+60^2)/1.56 = 74.76 V.
3. Un carico trifase è formato dal parallelo di una stella di induttori aventi ciascuno induttanza 25 mH e di un
triangolo di resistori da 27 Ω ciascuno. Sapendo che la tensione concatenata di alimentazione è 400 V
(frequenza 50 Hz) calcolare la potenza attiva e reattiva assorbite dal carico. Calcolare inoltre la potenza reattiva
necessaria per rifasare il carico a tg φ = 0.5 e la corrente assorbita a monte del rifasamento.
Soluzione
a) La reattanza induttiva degli elementi della stella è X = 314*0.025 = 7.85 Ω. La potenza reattiva assorbita è
quindi Q = 400^2/7.85 = 20.38 kvar. La potenza attiva assorbita dal carico a triangolo è P = 3*400^2/27 = 17.78
kW.
b) La potenza reattiva necessaria per il rifasamento è Qr = P*(0.5 – 20.38/17.78) = -11.49 kvar.
c) La potenza reattiva a monte del rifasamento è quindi Q’ = Q + Qr = 8.89 kvar, da cui la corrente assorbita è I’ =
sqrt(P^2+Q’^2)/(rad3*400) = 28.7 A.
28
4. Un reparto industriale impiega 6 macchine operatrici uguali, ciascuna avente potenza nominale resa 15 kW,
rendimento 0.8, fattore di utilizzazione 0.9, fattore di contemporaneità S L
0.9 e fattore di potenza 0.75. Il sistema è trifase e la tensione
concatenata nominale è 400 V. Al quadro elettrico di reparto è connessa
una batteria di rifasamento che porta a 0.95 il fattore di potenza a monte del quadro. Il reparto è alimentato da
una linea trifase L lunga 100 m e protetta da un interruttore magnetotermico S. Usando le tabelle allegate si
chiede di:
a) calcolare la corrente di linea e scegliere la corrente nominale dell’interruttore S nel rispetto della protezione
contro il sovraccarico; (3 punti)
b) sapendo che linea è formata da tre cavi unipolari isolati in PVC e posati in canalina e che la temperatura
ambiente è 40° C, determinare la sezione dei conduttori nel rispetto della protezione contro il sovraccarico;
(2 punti)
c) verificare che la caduta di tensione sulla linea non superi il 4% e le perdite percentuali il 2%, prendendo i
necessari provvedimenti correttivi se tali condizioni non sono verificate. (2 punti)
Soluzione
a) La potenza assorbita dal reparto è P = 15*6*0.9*0.9/0.8 = 91.12 kW. Poiché il reparto ha un rifasamento locale
a fattore di potenza 0.95 la potenza apparente a monte del rifasamento è S = P/0.95 = 95.92 kVA, da cui la
corrente d’impiego della linea è IB = S/(rad3*400) = 138 A. Dalla tabella delle correnti nominali degli interruttori
si sceglie quindi IN = 160 A.
b) Supponendo dapprima che la temperatura ambiente sia quella base (30 °C) dalla tabella delle portate si trova
I’Z = 171 A > 160 A, corrispondente alla sezione 70 mm2. L’effettiva temperatura ambiente è però 40 °C per cui
si applica il coefficiente di correzione termica k1, che per il PVC è 0.87. La portata effettiva è quindi I’’Z =
0.87*171 = 149 A, che non soddisfa la disequazione IZ > IN. Si passa allora alla sezione successiva 95 mm2 e
si ripetono i calcoli. Si trova I’Z = 207 A e poi la portata corretta I’’Z = 0.87*207 = 180 A, che soddisfa IZ > IN.
c) Dalla tabella dei parametri dei cavi si ricavano la resistenza e la reattanza di linea per la sezione 95 mm2. Si
ottengono RL = 100*0.236 = 23.6 mΩ e XL = 100*0.0935 = 9.39 mΩ. La caduta di tensione percentuale è ΔV%
= 100* ΔV/V = 100*(P*RL+P*tg(arccos(0.95))*XL)/V^2 = 1.52%, che soddisfa il requisito richiesto. Le perdite
percentuali sono ΔP% = 100*3*RL*IB^2/P = 1.48% e anche queste soddisfano il requisito.
5. In un sistema TN-S trifase a 400 V concatenati si verifica un guasto non franco fase-massa di impedenza 5 Ω.
L’impedenza del conduttore di fase tra cabina e punto di guasto è 150 mΩ e quella del conduttore PE è 300 mΩ
(considerare puramente resistive entrambe le impedenze). Il sistema è protetto da un interruttore
magnetotermico avente corrente nominale 100 A e dotato di differenziale da 500 mA. Tracciare lo schema
elettrico del guasto e su di esso il percorso della corrente di guasto. Calcolare la corrente di guasto e la tensione
di contatto a vuoto nel punto di guasto. Spiegare quali protezioni possono intervenire.. (3 punti)
Soluzione
La corrente di guasto Ig si chiude attraverso la serie del conduttore di fase, della resistenza del guasto e del
conduttore PE. Si ha quindi Ig = (400/rad3)/(0.15+5+0.3) = 42.37 A. La tensione di contatto a vuoto sulla massa
dell’apparecchio è Vc0 = Ig*ZPE = 42.37*0.3 = 12.7 V. La corrente nominale del magnetotermico è maggiore di Ig,
quindi esso non può intervenire né con il relè termico né a maggior ragione con quello magnetico. Invece, un relè
differenziale da 500 mA che concatena i quattro conduttori attivi (fasi e neutro) ma esclude il PE può intervenire
perché 42.37 A > 0.5 A.
Soluzione
Se la corrente nominale dell’interruttore è 16 A, una corrente di 2 A rientra nelle normali correnti di transito e perciò
né il termico né tanto meno il magnetico possono intervenire. Nemmeno il differenziale può intervenire, perché il
guasto si chiude tra fase e neutro. L’interruttore quindi non interviene e il guasto permane. I guasti ad alta
impedenza sono particolarmente insidiosi perché dissipano potenza nel punto di guasto (rischio di incendio) senza
essere rilevati dalle protezioni.
29
24.07.2015 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: ______________________________________________________________________
T A
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura:
a) con il tasto T aperto calcolare il generatore equivalente di
Thévenin (VAB e Req) della parte di circuito a destra dei 10 30 25 3A 5
morsetti AB (si sconsiglia l’uso del metodo di
sovrapposizione degli effetti); (4 punti) [5 V, 10 Ω] + +
b) con il tasto T chiuso calcolare la potenza assorbita dal 45 V 30 V 35 15
resistore da 10 nel primo ramo a sinistra. (2 punti) [40 W]
B
30
18.09.2015 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
5 10
A
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in figura i
generatori di tensione e di corrente impongono rispettivamente i
fasori 35 + j 20 V e 4 + j 3 A. Calcolare: ~ 35 + j 20 V ~ 4+j3A
a) le potenze attiva e reattiva erogate dal generatore di corrente; (3 +
20 V
AB
punti) [175 W, −37.5 var]
10 5
b) il fasore tensione VAB in coordinate cartesiane. (2 punti) 15
[10+j20 V]
B
3. Un carico trifase assorbe 160 kW e 210 kvar alla tensione di 400 V concatenati. Si vuole rifasare il carico a tg φ
= 0.2 mediante una batteria componibile con moduli da 5, 10, 15, 20, 25 kvar. Si chiede di:
a) determinare il numero e tipo di moduli necessari, con i vincoli di minimizzare il numero di moduli ed
evitare il sovrarifasamento; (3 punti) [25 kvar x 7 + 5 kvar x 1]
b) calcolare la corrente di linea a monte della batteria di rifasamento così realizzata. (2 punti) [235 A]
4. Un impianto elettrico di distribuzione trifase è di tipo TN-S con tensione nominale 400 V. L’impianto è
protetto da un interruttore magnetotermico avente corrente nominale 50 A e munito di differenziale da 100 mA.
La curva d’intervento è di tipo C (conforme CEI 23-3). In un apparecchio utilizzatore monofase avviene un
guasto non franco fase-massa con resistenza del guasto di 2 Ω. Le impedenze dei conduttori di fase, neutro e
protezione tra punto di consegna e guasto valgono 40 mΩ per ciascuno dei tre conduttori (considerare le
impedenze puramente resistive). Si richiede di:
a) tracciare lo schema elettrico trifase dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di guasto; (2 punti)
b) calcolare la corrente di guasto e la tensione di contatto a vuoto che si localizza sull’apparecchio
utilizzatore; (2 punti) [111 A, 4 V]
c) stabilire quali protezioni possono intervenire: termica, magnetica o differenziale. Nel caso si abbia anche
l’intervento del differenziale indicarne con precisione la posizione sullo schema. (2 punti) [termica,
differenziale]
5. Illustrare le tre condizioni per il corretto parallelo di due trasformatori e spiegare, servendosi dove necessario di
equazioni e schemi, le motivazioni fisiche di ciascuna di esse. (3 punti)
6. Definire la portata di una conduttura e illustrare i fattori da cui dipende. Scrivere e spiegare inoltre la relazione
che lega la portata base I0 a quella effettiva Iz. (3 punti)
7. Descrivere la prova di misura della resistenza di terra di un impianto di terra eseguita con il metodo
voltamperometrico. Spiegare la procedura servendosi dello schema del circuito di misura. Tracciare il
diagramma della differenza di potenziale tra il dispersore e il dispersore sonda in funzione della distanza e
spiegare il significato del termine tensione totale di terra. (3 punti)
8. Un carico trifase ohmico-induttivo assorbe 80 kW con fattore di potenza 0.7. La tensione sul carico è 400 V.
Esso è alimentato, tramite una linea in cavo con portata 213 A, da un trasformatore 20 kV/400 V avente
potenza nominale 100 kVA. Verificare, eseguendo gli opportuni calcoli, se il dimensionamento della linea e
quello del trasformatore sono corretti. In caso contrario suggerire e verificare la soluzione più economica. (3
punti) [Ib = 165 A < 213 OK, In = 144 A < Ib NO, rifasamento carico a cosfi 0.9]
31
26.02.2016 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
+
20 V
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura
10
calcolare: 40
Z2
A
2. Nel circuito AC in figura il generatore imprime il fasore corrente 7 + j4 A. Le
due impedenze complesse Z1 e Z2 valgono rispettivamente 3 + j2 e 8 – j5
, mentre l’impedenza Z3 vale 2 + j1 Ω. Si richiede di: T
4. Un impianto elettrico di distribuzione è di tipo TN-S trifase con tensione nominale 400 V. L’impianto è
protetto in cabina da un interruttore generale magnetotermico avente corrente nominale 80 A e munito di
differenziale da 30 mA. La corrente di intervento magnetico è 5 volte quella nominale. In un apparecchio
utilizzatore monofase avviene un guasto non franco fase-massa con resistenza del guasto di 3 Ω. Le impedenze
dei conduttori di fase, neutro e protezione tra cabina e punto di guasto valgono 35 mΩ per ciascuno dei tre
conduttori (considerare le impedenze puramente resistive). Si richiede di:
a) tracciare lo schema elettrico dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di guasto; (2 punti)
b) calcolare la corrente di guasto e la tensione di contatto a vuoto che si localizza sull’apparecchio
utilizzatore; (2 punti) [75 A, 2.6 V]
c) stabilire quale tra queste protezioni può intervenire: termica, magnetica o differenziale. Nel caso si abbia
intervento del differenziale, indicarne con precisione la posizione sullo schema. (2 punti) [solo il
differenziale]
5. Quali metodi prevede la normativa ai fini della protezione contro il contatto diretto? Citare e descrivere con
precisione almeno tre metodi. (3 punti)
6. Come si esegue la prova in cortocircuito di un trasformatore? Quali parametri consente di ricavare? Tracciare
lo schema elettrico della prova e spiegare il procedimento. (3 punti)
7. Una linea in cavo è protetta da un interruttore magnetotermico. Scrivere la condizione normativa per la
protezione contro l’energia specifica passante e spiegarla servendosi delle curve energia specifica/corrente.
Indicare con precisione l’intervallo di corrente entro il quale si ha protezione. (3 punti)
8. Qual è la massima tensione nominale ammissibile per un sistema di categoria zero in corrente continua? (1
punto)
32
30.06.2016 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: __________________________________________________________________________________________
10
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura +
calcolare: 40
2A
20 V
a) con il tasto T aperto la tensione Eeq e la resistenza Req del 10 V
bipolo di Thévenin visto dai morsetti A e B; (3 punti) (15.4 5
+
V, 4.54 Ω) A B
T 5A
b) con il tasto T chiuso la potenza erogata dal generatore di 10
corrente da 5 A. (2 punti) (441 W)
5
2. Nel circuito in regime sinusoidale a 50 Hz rappresentato in figura il generatore di
8
corrente eroga 160 W. Calcolare la potenza reattiva erogata dal generatore e il valore C
della capacità C. (5 punti) (62 var, 309 μF) ~ 4A
4. In una cabina elettrica vi sono due trasformatori uguali da 20 kV/400 V collegati in parallelo. I loro dati di
targa sono: Sn = 100 kVA, Vcc% = 6%, Pcc = 1800 W, P0 = 450 W. La cabina alimenta un carico che assorbe
170 kW con fattore di potenza 0.8 alla tensione nominale di 400 V. In parallelo al carico è collegata una
batteria di rifasamento da 55 kvar. Calcolare la potenza persa complessivamente nei due trasformatori
(considerare le perdite nel ferro pari alle perdite a vuoto). (5 punti) (4 kW)
6. Servendosi di uno schema a blocchi, spiegare la struttura di una centrale turbogas a ciclo combinato. Qual è il
rendimento approssimativo di questo tipo di centrali? (3 punti)
7. Definire la portata di una conduttura e illustrare i fattori da cui essa dipende. Scrivere e spiegare la relazione
che lega la portata base I0 a quella effettiva Iz. (3 punti)
33
14.07.2016 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: __________________________________________________________________________________________
1
I
2A
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura 5
calcolare: 10
20
+
a) la corrente I con il verso indicato in figura; (3 punti)
12 50 V
[-1.2 A]
b) la potenza dissipata nel resistore da 10 Ω. (3 punti)
[40 W]
5 10
A
7. Spiegare la differenza tra isolamento funzionale, principale, supplementare, doppio e rinforzato ai fini della
sicurezza elettrica. (3 punti)
34
7.09.2016 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
A
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in
8 Ω
figura:
12 Ω 10 Ω
a) calcolare la corrente che deve essere impressa + Is
dal generatore di corrente IS affinché la tensione +
10 V 15 Ω
VAB sia 96 V; (3 punti) [15.5 A] 2A
50 V
b) con il valore di IS trovato nel punto precedente
calcolare la potenza erogata dal generatore di 20 Ω
corrente da 2 A. (3 punti) [-72 W]
B
4. Un impianto elettrico di distribuzione è di tipo TN-S trifase con tensione concatenata nominale 400 V.
L’impianto è protetto da un interruttore generale magnetotermico avente corrente nominale 25 A e munito di
differenziale da 30 mA. La corrente d’intervento magnetico è 5 volte quella nominale. In un apparecchio
utilizzatore monofase puramente resistivo che assorbe 2 kW avviene un guasto franco tra neutro e massa. Le
impedenze dei conduttori di fase, neutro e protezione tra il quadro di alimentazione e il punto di guasto valgono
100 mΩ per ciascuno dei tre conduttori (considerare le impedenze puramente resistive). Si richiede di:
a) tracciare lo schema elettrico dell’impianto e su di esso il percorso della corrente di guasto; (2 punti)
b) calcolare la corrente di guasto e la tensione di contatto a vuoto che si localizza sull’apparecchio
utilizzatore; (2 punti) [4.3 A, 0.43 V]
c) stabilire quali tra queste protezioni possono intervenire: termica, magnetica, differenziale. Nel caso si abbia
intervento del differenziale indicarne con precisione la posizione sullo schema. (2 punti)
6. Scrivere le definizioni precise dei termini massa e massa estranea nell’ambito della sicurezza elettrica. (3
punti)
35
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200,
250, 320, 400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A].
36
14.02.2017 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
I
2. Nel circuito AC in figura il generatore di corrente impone j 5
5
A, mentre quello di tensione 50 V. Entrambi i valori sono fasori. 6 10
Calcolare:
a) le potenze attiva e reattiva erogate dal generatore di corrente; 10
5 +
(3 punti) [150 W, -63 var]
~ j5 A 50 V
~
b) il fasore I con il segno indicato in figura. (3 punti)[-2.5+j5 A]
3. Un carico trifase assorbe 160 kW e 210 kvar alla tensione di 400 V concatenati. Si vuole rifasare il carico a tg φ
= 0.33 mediante una batteria componibile con moduli da 5, 10, 15, 20, 25 kvar. Si chiede di:
a) determinare il numero e tipo di moduli necessari, con il doppio vincolo di minimizzare il numero di moduli
ed evitare il sovrarifasamento; (3 punti) [25x6 + 1x10 kvar]
b) calcolare la corrente di linea a monte della batteria di rifasamento così realizzata. (2 punti) [242 A]
4. Di un trasformatore trifase sono noti i seguenti dati: potenza nominale 1.2 MVA, rapporto di trasformazione 15
kV / 400 V, parametri in derivazione R0 = 25 k e X0 = 5 k (al primario), parametri in serie Rcc = 4.26 m e
Xcc = 10.66 m (al secondario). Determinare i valori relativi alle prove a vuoto e in cortocircuito e
precisamente:
a) la corrente assorbita a vuoto (lato primario) e il fattore di potenza a vuoto; (3 punti) [1.766 A, 0.196]
b) la tensione di cortocircuito (lato primario). (2 punti) [1291 V]
5. Quali sono i tempi approssimativi di avviamento di una centrale termica e di una centrale idraulica? Per quali
ragioni essi differiscono? (3 punti)
6. Illustrare lo svolgimento della misura della resistenza di terra col metodo volt-amperometrico, aiutandosi con
un disegno, in cui siano definiti i diversi tipi di dispersori e il sistema di alimentazione. Tracciare inoltre
l’andamento della differenza di potenziale allontanandosi dal dispersore in prova e spiegare il significato del
termine tensione totale di terra. (3 punti)
7. L’impianto elettrico di una palazzina è monofase a 230 V e adotta il sistema TT. La protezione generale è
affidata a un interruttore magnetotermico con relè differenziale da 300 mA. L’impianto di terra, di qualità
scadente, ha resistenza 200 Ω. Spiegare, svolgendo i necessari calcoli, se il relè differenziale può intervenire
contro: 1) i contatti diretti; 2) i contatti indiretti. (3 punti) [no, 167<200 no]
8. Quali sono le finalità del rifasamento? Quali differenze intercorrono tra rifasamento centralizzato e distribuito
(disegnare due possibili schemi)? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno dei due? (3 punti)
37
3.07.2017 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: _____________________________________________________________________________________________
8A
10 10
2. Nel circuito in regime sinusoidale rappresentato in
figura il generatore di corrente imprime il fasore 5 A (riferimento di
fase) e il generatore di tensione imprime il fasore - j15 V. Calcolare: +
a) le potenze attiva e reattiva erogate dal generatore di corrente; ~ 5A 20 15 ~ - j 15 V
( 3 punti) [215 W, - 145 var]
b) la potenza assorbita dal resistore da 20 Ω. (2 punti) [134.5 W]
3. Un carico trifase, alimentato alla tensione concatenata Vc = 400 V (50 Hz), assorbe 140 kW con fattore di
potenza 0.75. In parallelo al carico è connessa una batteria di rifasamento che porta a 0.95 il fattore di
potenza. Il carico è alimentato da una linea avente impedenza ZL = 48 + j 15 m . Calcolare:
a) la capacità equivalente C di una fase della batteria di rifasamento, supposta connessa a triangolo; (3
punti) [514 μF]
b) il rendimento della linea. (2 punti) [0.955]
4. Il circuito equivalente di un trasformatore trifase avente potenza nominale 160 kVA e tensioni nominali 15
kV / 400 V è formato dai seguenti parametri: Rcc = 10 mΩ e Xcc = 40 mΩ (entrambi al secondario); R0 =
320 kΩ e X0 = 65 kΩ (entrambi al primario). Calcolare:
a) i parametri Vcc% e Pcc% della prova in cortocircuito; (2 punti) [Vcc%=4.1%, Pcc%=1%]
b) i parametri I0% e P0% della prova a vuoto. (2 punti) [I0%=2.2%, P0%=0.44%]
Il trasformatore alimenta, tramite una linea avente RL = 90 mΩ e XL = 43 mΩ, un carico trifase equilibrato
che assorbe 100 kW con fattore di potenza 0.85 alla tensione nominale di 400 V. Calcolare:
c) la tensione di alimentazione al primario del trasformatore necessaria per avere 400 V sul carico; (2
punti) [16.4 kV]
d) il rendimento della linea; (2 punti) [0.928]
e) il rendimento del trasformatore. (2 punti) [0.986]
5. Una linea in cavo è protetta da un interruttore magnetotermico. Scrivere la condizione normativa per la
protezione contro l’energia specifica passante e spiegarla servendosi delle curve energia specifica/corrente.
Indicare sulla figura l’intervallo di corrente entro il quale si ha protezione. Chiarezza e precisione
costituiscono criteri di valutazione. (3 punti)
6. Quali sono le prescrizioni normative in merito alla protezione contro i contatti indiretti nel sistema IT?
Questo sistema assicura la protezione contro il contatto diretto unipolare tra fase e terreno? E' utile la
protezione differenziale in un sistema IT? (3 punti)
7. Che cos’è l’Acquirente Unico nel mercato elettrico competitivo? Quali sono le sue funzioni? (1 punto)
8. Qual è la massima tensione nominale ammissibile per un sistema di categoria zero in corrente alternata? (1
punto)
38
14.07.2017 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Cognome e nome: __________________________________________________________________________________________
1
I
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura 2A 5
calcolare: R=5
20
+
a) la corrente I con il verso indicato in figura; (3 punti) [-1 A]
12 50 V
b) la potenza dissipata nel resistore R. (2 punti) [45 W]
A
[11.66 V] ~ 4A
39
15.09.2017 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Esercizi/domande a risposta multipla: solo una delle risposte è esatta e fa ottenere il punteggio indicato. Le risposte
errate valgono zero punti. Barrare direttamente su questo foglio la risposta ritenuta corretta. Va barrata solo una delle
tre risposte altrimenti il punteggio è nullo!
I
1. In questo circuito in regime stazionario calcolare: A
15 Ω
a) la differenza di potenziale tra i nodi A e B; (2 punti) [a) 18 V; b) 2A
2Ω
5Ω
-6 V; c) 10 V]
10 Ω
b) la corrente I con il verso indicato in figura; (2 punti) [a) 3 A; b) +
19 A; c) 13.5 A] 10 Ω
4A
50 V
c) la potenza erogata dal generatore di corrente da 4 A. (1 punto)
B
[a) 81 W; b) 252 W; c) 20 W]
A
2. In questo circuito in regime sinusoidale i generatori di tensione impongono
i fasori E1 = 50 V ed E2 = 40 V, mentre quello di corrente impone il fasore 10
IS = 2 + j 5 A. Calcolare: 15
32.5 W; c) 72.3 W]
+ ~
B
c) la potenza complessa erogata dal generatore di corrente. (1 punto) [a)
297.9 + j234.5 VA; b) 14.55 - j174 VA; c) 47.5 + j135 VA]
40
15.09.2017 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
6. Un impianto elettrico domestico è alimentato dalla distribuzione pubblica monofase a 230 V con neutro a terra.
L’impianto è protetto da un interruttore magnetotermico da 16 A con differenziale da 30 mA, ma è privo di
impianto di terra. In caso di guasto franco fase-massa in un apparecchio utilizzatore:
a) calcolare la corrente di guasto; (1 punto) [a) 0 A; b) 23 A; c) 25 mA]
b) calcolare la tensione di contatto a vuoto tra la massa dell’apparecchio guasto e la terra; (1 punto) [a) 15 V,
b) 230 V; c) 250 mV]
c) stabilire quale protezione può intervenire. (1 punto) [a) il relè termico; b) il relè differenziale; c) nessuna
protezione interviene]
7. Qual è la definizione di corrente nominale di un trasformatore? (1 punto) [a) la corrente erogata sul carico; b)
la massima corrente di funzionamento permanente; c) il 75% della corrente erogata sul carico]
8. Quale fenomeno fisico determina la corrente nominale di un trasformatore? (1punto) [a) la dispersione termica
delle perdite Joule; b) la tensione di contatto a vuoto; c) le perdite nel ferro]
9. Qual è la definizione di tensione nominale di un trasformatore? (1 punto) [a) la tensione di funzionamento nella
prova in cortocircuito; b) la tensione di funzionamento con carico puramente resistivo; c) la massima tensione
di funzionamento che non danneggia l’isolamento]
10. Spiegare il principio di funzionamento del relè differenziale, servendosi di un disegno che rappresenti gli
elementi costitutivi e delle equazioni che legano le grandezze elettromagnetiche coinvolte. (3 punti)
41
22.02.2018 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario.
42
6.07.2018 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Esercizi/domande a risposta multipla: solo una delle risposte è esatta e fa ottenere il punteggio indicato. Le
risposte esatte valgono P punti (dove P è il punteggio del quesito), quelle errate valgono –P/3, l’assenza di risposta
vale zero punti. Barrare direttamente su questo foglio le risposte ritenute corrette.
T A M
1. Nel circuito in regime stazionario rappresentato in figura:
a) con il tasto T aperto calcolare i parametri del
generatore equivalente di Thévenin della sezione di 10 2A 15 20 8A 6
circuito a destra dei punti MN; (2 punti) [a) -12.5 V,
3.33 Ω; b) -7.05 V, 13.23 Ω; c) 5.31 V, 2.06 Ω; d) - + +
9.45 V, 6.3 Ω] 30 12
50 V 4 20 V
b) con il tasto T aperto calcolare i parametri del
generatore equivalente di Thévenin della parte di B N
circuito a destra dei morsetti AB; (2 punti) [a) 5.63
V, 7.03 Ω; b) 4.12 V, 7.2 Ω; c) -9.54 V, 4.62 Ω; d) 8.72 V, 6.13 Ω]
c) con il tasto T chiuso calcolare la potenza assorbita dal resistore da 10 nel primo ramo a sinistra. (1 punto)
[a) 5.63 W; b) 7.05 W; c) 117.7 W; d) 42.5 W]
2. In questo circuito in regime sinusoidale la corrente impressa dal
A C
generatore ideale ha valore efficace 3 A e la reattanza induttiva XL
assorbe 20 var. Calcolare: 10
5
a) il valore efficace della tensione VCB tra i nodi C e B; (1 punto)
[a) 20 V; b) 40 V; c) 10 V; d) 22 V] R 10 X L= 20
b) il valore efficace della tensione VAB tra i nodi A e B; (2 punti) ~ 3A
[a) 28.64 V; b) 22.36 V; c) 16.14 V; d) 25.60 V]
c) il valore della resistenza R; (2 punti) [a) 22.4 Ω; b) 25 Ω; c) B B
12.5 Ω; d) 32 Ω]
d) le potenze attiva e reattiva erogate dal generatore di corrente. (1 punto) [a) 62 W, -23 var; b) 96 W, 25 var;
c) 105 W, -30 var; d) 80 W, -40 var]
3. Si vuole rifasare un carico trifase formato da tre impedenze uguali Z = 3 + j 4 Ω connesse a triangolo e
alimentato alla tensione concatenata di 400 V. Calcolare:
a) la potenza reattiva necessaria per rifasare a cos φ = 0.95; (2 punti) [a) 57.83 kvar; b) 27.17 kvar; c) 83.73
kvar; d) 34.21 kvar]
b) la corrente di linea a monte del rifasamento; (1 punto) [a) 61.4 A; b) 51.1 A; c) 87.5 A; d) 72.6 A]
c) la tensione alla partenza della linea necessaria per avere 400 V sul carico, sapendo che la linea di
alimentazione ha impedenza 280 + j 22 mΩ; (1 punto) [a) 429 V; b) 422 V; c) 405 V; d) 441 V]
d) il rendimento della linea. (1 punto) [a) 0.920; b) 0.900; c) 0.863; d) 0.911]
4. Un trasformatore trifase da 250 kVA e tensioni nominali 20 kV/400 V alimenta due carichi trifase equilibrati in
parallelo. Il primo carico assorbe 80 kW con fattore di potenza 0.8 mentre il secondo è puramente resistivo e
assorbe 65 kW: si assuma applicata ad essi la tensione di 400 V. Il parallelo dei due carichi è rifasato a fattore
di potenza 0.95. I dati di targa del trasformatore sono: V cc% = 6%, Pcc = 3400 W (prova in c.c.); P0 = 880 W,
I0% = 2.0% (prova a vuoto). Sapendo che il trasformatore è alimentato alla sua tensione nominale primaria
calcolare:
a) l’impedenza di cortocircuito complessa del trasformatore; (1 punto) [a) 8.7 + j 37 mΩ; b) 14 + j 58 mΩ; c)
7.2 + j 44 mΩ; d) 16 + j 46 mΩ]
b) la corrente assorbita dal parallelo dei due carichi a monte del rifasamento (trascurare nel calcolo la caduta
di tensione sul trasformatore); (2 punti) [a) 214 A; b) 220 A; c) 204 A; d) 226 A]
c) la perdita di energia giornaliera del trasformatore, supponendo 16 ore di funzionamento a carico e 8 ore a
vuoto; (2 punti) [a) 32.60 kWh; b) 37.22 kWh; c) 41.33 kWh; d) 28.16 kWh]
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
43
d) le correnti di cortocircuito franco trifase e fase-fase ai morsetti di bassa tensione del trasformatore. (1
punto) [a) 6.85 kA, 6.22 kA; b) 6.08 kA, 5.26 kA; c) 5.21 kA, 4.23 kA; d) 7.2 kA, 4.35 kA]
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
44
20.07.2018 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
Esercizi/domande a risposta multipla: solo una delle risposte è esatta e fa ottenere il punteggio indicato. Le
risposte esatte valgono P punti (dove P è il punteggio del quesito), quelle errate valgono –P/3, l’assenza di risposta
vale zero punti. Barrare direttamente su questo foglio le risposte ritenute corrette.
A
1. In questo circuito in regime stazionario è nota la
6
corrente I = 6 A. Si chiede di: I
15 10
a) calcolare i parametri del bipolo equivalente di + Is
Thévenin della sezione di circuito a sinistra dei +
12 V 15
nodi A e B; (2 punti) [a) 44 V, 22 Ω; b) -48 V, 3A
50 V
36 Ω; c) – 54 V, 25 Ω; d) -45 V, 15 Ω]
b) calcolare la corrente IS impressa dal generatore 20 10
di corrente; (2 punti) [a) 10.35 A; b) 13.83 A; c)
B
12.72 A; d) 9.77 A]
c) la potenza erogata dal generatore di tensione da 50 V. (2 punti) [a) -132 W; b) 180 W; c) -200 W; d) 85 W]
3. Una linea trifase senza neutro lunga 250 m, protetta da un interruttore automatico magnetotermico S,
alimenta alla tensione nominale di 400 V un carico equilibrato che assorbe 70 kW con fattore di potenza 0.75
e fattore di utilizzazione di 0.8. L’impedenza tra il punto di consegna e la partenza della linea vale 9 + j 40
m. La linea è formata da cavi unipolari in rame isolati in gomma G7 e posati entro tubi. L’interruttore ha
caratteristica d’intervento magnetico regolabile equivalente alla curva B (CEI 23-3). Si richiede di:
a) scegliere la corrente nominale dell’interruttore automatico S; (2 punti) [a) 100 A; b) 125 A; c) 32 A; d)
160 A]
b) determinare la sezione del conduttore idoneo all’alimentazione del carico in modo da verificare il criterio
di protezione contro i sovraccarichi; (1 punto) [a) 35 mm2; b) 25 mm2; c) 70 mm2; d) 10 mm2]
c) calcolare i valori delle correnti di cortocircuito massima e minima necessarie per dimensionare S ai fini
della protezione della linea contro il cortocircuito; (2 punti) [a) 5.6 kA, 1.1 kA; b) 4.8 kA, 1.3 kA; c) 6.5
kA, 916 A; d) 7.4 kA, 756 A]
d) scegliere opportunamente il valore della corrente d’intervento magnetico dell’interruttore S. (1 punto)
[a) 750 A; b) 320 A; c) 500 A; d) 1.2 kA]
I dati necessari alla soluzione sono raccolti nel seguente prospetto:
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200, 250, 320,
400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A]
conduttura sezione [mm2] 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120
portata [A] 36 48 65 88 116 143 174 221 267 310
r [m/m] 5.57 3.71 2.24 1.41 0.889 0.641 0.473 0.328 0.236 0.188
x [m/m] 0.143 0.135 0.119 0.112 0.106 0.101 0.097 0.096 0.094 0.093
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
45
4. Un impianto elettrico domestico (sistema TT monofase) è alimentato a 230 V ed è protetto f n
da un interruttore magnetotermico da 16 A con differenziale da 30 mA. La resistenza
dell’impianto di terra è 10 (trascurare quella di messa a terra del neutro in cabina). Un T
apparecchio utilizzatore di classe I, equivalente a un carico resistivo da 180 W, è comandato
da un interruttore unipolare in serie al conduttore di neutro. La sua massa è regolarmente
connessa al conduttore PE. L’impedenza dei conduttori di fase e neutro tra il quadro
PE
generale e questo apparecchio è 150 m ciascuno (considerare tali impedenze puramente
resistive). Si verifica un cedimento dell’isolamento tra il neutro e la massa dell’apparecchio che causa
l’intervento del relè differenziale. Si nota però che il differenziale interviene solo quando l’interruttore è
aperto, cioè l’apparecchio è disattivato. Si chiede di:
a) tracciare lo schema elettrico dell’impianto nel caso di interruttore aperto e su di esso il percorso della
corrente di guasto; (1 punto)
b) calcolare la corrente di guasto e verificare se il differenziale può intervenire; (2 punti) [757 mA,
interviene]
c) tracciare lo schema elettrico dell’impianto nel caso di interruttore chiuso e su di esso il percorso della
corrente di guasto; (1 punto)
d) calcolare la corrente di guasto e verificare se il differenziale può intervenire. (2 punti) [12 mA, non
interviene]
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
46
12.09.2018 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
3. Due trasformatori trifase 20 kV/400 V funzionanti in parallelo alimentano un carico trifase. Il primo ha potenza
nominale 250 KVA, Vcc% = 4 %, perdite nella prova in cortocircuito 2750 W, perdite nel ferro 425 W. Il
secondo ha potenza nominale 500 KVA, Vcc% = 6 %, perdite nella prova in cortocircuito 5700 W, perdite nel
ferro 1400 W. Si chiede di:
a) calcolare i parametri serie, riportati al secondario, del trasformatore da 250 kVA; (1 punto) [[a) 7 + j 25
mΩ; b) 12 + j 8.4 mΩ; c) 3.2 + j 32 mΩ; d) 9 + j 14 mΩ]
b) calcolare i parametri serie, riportati al secondario, del trasformatore da 500 kVA; (1 punto) [[a) 7 + j 13.6
mΩ; b) 4 + j 18.6 mΩ; c) 6.4 + j 12 mΩ; d) 4 + j 44 mΩ]
c) ipotizzando che la corrente assorbita dal carico sia 400 A, calcolare la potenza complessivamente persa nei
due trasformatori. (2 punti) [a) 2.2 kW; b) 12.65 kW; c) 8.8 kW; d) 3.07 kW]
d) calcolare la massima corrente erogabile sul carico dal parallelo dei due trasformatori; (2 punti) [a) 932 A;
b) 721 A; c) 855 A; d) 546 A]
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
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5. Quesiti sulla progettazione degli impianti elettrici
a) Quale tra queste affermazioni sulla portata di una conduttura è corretta? (1 punto) [a) la portata di una
conduttura dipende solo dal tipo di conduttore; b) la portata di una conduttura dipende solo dal tipo di
isolante; c) a parità di condizioni di posa, la portata dipende solo dal numero di conduttori caricati; d)
la portata dipende anche dalle condizioni di posa]
b) In un circuito elettrico circolano correnti anomale:(1 punto) [a) soltanto se avviene un guasto; b) se è
presente un conduttore attivo; c) in caso di guasto o di utilizzo improprio; d) se le correnti di transito
sono di valore inferiore alla portata della conduttura]
c) Quale condizione, secondo la norma, deve essere rispettata per la protezione di una conduttura contro
le sovracorrenti di sovraccarico? (1 punto) [a) la corrente nominale del dispositivo di protezione deve
essere inferiore alla corrente di impiego; b) la corrente nominale del dispositivo di protezione deve
essere superiore alla portata della conduttura; c) la corrente convenzionale di non intervento deve
essere superiore alla massima corrente di corto circuito; d) la portata della conduttura deve essere
superiore alla corrente nominale del dispositivo di protezione]
b) Per la protezione contro i contatti indiretti con interruzione automatica del circuito, quale tra le
seguenti affermazioni descrive una prescrizione della norma per i sistemi TN-S? (1 punto) [a) è
richiesto il coordinamento tra resistenza di terra dell’impianto utente e caratteristiche del relé
differenziale; b) i tempi di intervento delle protezioni non devono superare i valori massimi indicati
dalla norma; c) non è possibile inserire un interruttore differenziale; d) la tensione nominale deve
essere inferiore a 50 V]
c) Quale tra queste affermazioni sugli isolamenti di una apparecchiatura elettrica è corretta? (1 punto) [a)
l’isolamento funzionale assicura il funzionamento dell’apparecchiatura in condizioni di sicurezza per
le persone; b) l’isolamento principale isola le parti attive in tensione tra loro ma non assicura la
sicurezza delle persone; c) l’isolamento principale protegge le persone dalle tensioni di contatto; d) il
doppio isolamento è l’insieme di isolamento funzionale e isolamento principale]
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
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20.02.2019 Sistemi Elettrici Industriali – 04CII
V, j 20 Ω; c) 40 V, - j 20 Ω; d) j 40 V, j 20 Ω] 10
b) i parametri complessi Eeq e Zeq del bipolo 15
equivalente di Thévenin del circuito a sinistra
della sezione AA’; (2 punti) [a) 18 + j 36 V, 14 –
A'
j 7 Ω; b) 22 – j 12 V, 10 + j 20 Ω; c) 90 – j 45 V,
10 – j 15 Ω; d) 25 – j 17 V, 20 + j 15 Ω]
c) il valore efficace della corrente I. (2 punti) [a) 0.734 A; b) 0.965 A; c) 0.802 A; d) 1.233 A]
3. Un sistema trifase simmetrico ed equilibrato è formato da una linea e da due carichi equilibrati in parallelo.
Uno dei carichi è costituito da tre impedenze ohmico- ZL Z
induttive Z uguali collegate a stella, mentre il carico R è W1
puramente resistivo. I due carichi sono connessi al punto di Vp Va
alimentazione da una linea trifase avente impedenza ZL = W2
0.08 j 0.04 . La tensione Vp alla partenza della linea è
400 V. I due wattmetri ideali misurano rispettivamente PW1
= 36 kW e PW2 = 16 kW. La potenza attiva assorbita dal
carico R è 20 kW. Calcolare: R
a) la potenza attiva e reattiva complessivamente misurata
dai due wattmetri; (1 punto) [a) 44 kW, 12.2 kvar; b) 47.31 kW, -21.88 kvar; c) 52 kW, 34.64 kvar; d)
36.45 kW, 38.22 kvar]
b) il valore efficace della tensione Va sul parallelo dei due carichi; (2 punti) [a) 379 V; b) 398 V; c) 386 V; d)
374 V]
c) la potenza attiva e reattiva assorbita dal carico a stella; (1 punto) [a) 30 kW, 33.66 kvar; b) 26 kW, 27.62
kvar; c) 34 kW, 25.33 kvar; d) 41 kW, 37.26 kvar]
d) l’impedenza complessa Z del carico a stella. (2 punti) [a) 1.2 + j 1.43 Ω; b) 2.47 + j 1.85 Ω; c) 2.72 + j 3.1
Ω; d) 2.19 + j 2.46 Ω]
4. Una linea trifase senza neutro lunga 200 m, protetta da un interruttore automatico magnetotermico S, alimenta
alla tensione nominale di 400 V un carico equilibrato che assorbe 75 kW con fattore di potenza 0.87 e fattore di
utilizzazione di 0.6. Ai morsetti del carico è collegata una batteria di rifasamento da 20 kvar. L’impedenza tra il
punto di consegna e la partenza della linea è 12 + j 4 m. La linea è formata da cavi unipolari in rame isolati in
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
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gomma G7 e posati in tubo. L’interruttore ha caratteristica d’intervento magnetico equivalente alla curva B
(CEI 23-3). Si chiede di:
a) scegliere la corrente nominale dell’interruttore automatico S; (2 punti) [a) 125 A; b) 80 A; c) 6 A; d) 63 A]
b) determinare la sezione del conduttore idoneo all’alimentazione del carico in modo da verificare il criterio di
protezione contro i sovraccarichi; (1 punto) [a) 10 mm2; b) 50 mm2; c) 16 mm2; d) 35 mm2]
c) calcolare i valori delle correnti di cortocircuito massima e minima necessarie per dimensionare S ai fini
della protezione della linea contro il cortocircuito; (2 punti) [a) 18.26 kA, 678 A; b) 13.22 kA, 876 A; c)
22.2 kA, 980 A; d) 14.17 kA, 1.7 kA]
d) indicare il valore massimo della corrente d’intervento magnetico che assicura la protezione contro la
corrente di cortocircuito minima. (1 punto) [a) 168 A; b) 400 A; c) 190 A; d) 424 A]
I dati necessari alla soluzione sono raccolti nel seguente prospetto:
Corrente nominale degli interruttori (valori unificati): 6, 10, 16, 20, 25, 32, 40, 50, 63, 80, 100, 125, 160, 200, 250, 320,
400, 500, 630, 800, 1000, 1250 [A]
conduttura sezione [mm2] 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120
portata [A] 36 48 65 88 116 143 174 221 267 310
r [m/m] 5.57 3.71 2.24 1.41 0.889 0.641 0.473 0.328 0.236 0.188
x [m/m] 0.143 0.135 0.119 0.112 0.106 0.101 0.097 0.096 0.094 0.093
6. Si consideri un guasto fase-massa in un sistema TT. Si richiede di: 1) tracciare lo schema del circuito e su di
esso indicare il percorso della corrente di guasto; 2) spiegare quali protezioni possono intervenire; 3) indicare
l’applicazione tipica del sistema TT. (3 punti)
7. Quale tra queste affermazioni sulla protezione contro i contatti diretti nei sistemi di prima categoria è corretta?
(1 punto) [a) nei sistemi di prima categoria il contatto diretto non è giudicato pericoloso; b) l’efficacia della
protezione contro i contatti diretti dipende dalla resistenza dell’impianto di terra dell’utente; c) l’impiego del
relè differenziale ad alta sensibilità è una protezione aggiuntiva contro i contatti diretti; d) l’isolamento delle
parti attive non è una protezione preventiva contro i contatti diretti]
Il punteggio complessivo sarà approssimato per eccesso se la parte decimale è ≥ 50, per difetto in caso contrario
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