ELETTRICO
L' osservazione di fenomeni di natura elettrica risale al settimo
secolo a.C, quando si scoprì che l'ambra, l'ebanite e altri
materiali, strofinati con un panno di lana, acquistano la
proprietà di attirare corpuscoli leggeri, quali granelli di polvere e
pagliuzze.
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Fisica 2
Elettromagnetismo
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Una bacchetta di vetro che sia stata caricata strofinandola con un
panno di seta è attratta dal panno. Quindi anche il panno di seta è
carico.
Analogamente nell’altro caso.
Nei corpi elettricamente neutri ci sono quantità uguali dei due tipi di
carica. Quando i corpi vengono caricati per strofinio, la carica elettrica
si trasferisce dall'uno all'altro. Uno dei corpi mostra un eccesso di
carica positiva e l'altro un eccesso di carica negativa.
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Isolanti e conduttori
Una volta che il filo è stato rimosso la carica negativa in eccesso rimane
sulla sfera.
Quantizzazione della carica elettrica
Le particelle elementari di cui è costituita la materia sono
elettricamente neutre o hanno una carica che in modulo ha un ben
determinato valore indicato con la lettera e (–e è la carica
dell'elettrone):
e = 1.60207 10-19 C
La legge che descrive la forza che agisce tra particelle cariche è stata
determinata nel 1784 da Charles Augustin Coulomb.
Servendosi di una bilancia di torsione, egli determinò la dipendenza
della forza elettrica dalla distanza e dalla carica. In suo onore, l'unità SI
della carica è chiamata coulomb (C).
Legge di Coulomb
Principio di sovrapposizione
La forza elettrica agente su di una carica elettrica q in presenza di due o
più cariche elettriche (q1, q2,..., qn) è la somma vettoriale delle forze
elettriche (f1, f2,..., fn) esercitate su q da ciascuna delle n cariche
elettriche considerate singolarmente:
𝒇 = 𝒇1 + 𝒇2 + ⋯ + 𝒇𝑛
Campo elettrico
per q piccola.
Non dipende da q.
Ad es.
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F q E( x, y, z )
Q>0 Q<0
Dipolo elettrico
Un dipolo elettrico è costituito da due cariche opposte (q1 = Q = -q2) a
distanza fissa d (in genere molto piccola rispetto alle altre distanze).
𝑥 = 𝑟 𝑐𝑜𝑠𝛼
Flusso di un campo vettoriale
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Φ = 𝐴 ∙ Δ𝑺
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A
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Φ = 𝐴 ∙ Δ𝑺 = 𝐴 Δ𝑆 𝑐𝑜𝑠𝛼
Per farsi un'idea intuitiva del flusso si può ricorrere alle linee di forza: il
numero delle linee che attraversano una superficie è proporzionale al
flusso relativo a tale superficie.
A A
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L’ambiguità nel verso della normale alla superficie può essere eliminata
quando la superficie è chiusa: si considera la normale uscente.
LEGGE DI GAUSS
II flusso del campo elettrico attraverso una qualunque superficie chiusa
è pari alla somma algebrica delle cariche contenute all'interno del
volume racchiuso dalla superficie divisa per la costante dielettrica del
vuoto.
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Dimostrazione
1) Carica interna
Angolo solido del cono con vertice in
Q delimitato da dS
Campo Uniforme
Sfera uniformemente carica
𝑄
𝜌=
4 𝜋 𝑟03 /3
Q Q
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r < r0
4 𝜋 𝑟3 𝑄 4 𝜋 𝑟3 𝑟3
𝑄𝑖𝑛𝑡 =𝜌 = 3 =𝑄 3
3 4 𝜋 𝑟0 /3 3 𝑟0
𝑟3
𝑄 3 𝑄𝑟
𝐸𝑟 4 𝜋 𝑟 = 𝑟0
2 𝐸𝑟 =
𝜀0 4 𝜋𝜀0𝑟03
r
r0 r
Validità generale
= 𝑉 𝐴 − 𝑉(𝐴)
Lavoro che il campo compie per spostare una carica unitaria
da A a B.
1 𝑞1 𝑞 2
𝑉 𝒓 = + Con V() = 0
4 𝜋 𝜀0 𝑟1 𝑟2
=𝐸𝑥
+ 𝑥 += 𝑥0 + 𝑎 𝑐𝑜𝑠𝜗
𝑥 −= 𝑥0 − 𝑎 𝑐𝑜𝑠𝜗
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O Elettromagnetismo
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Per un campo uniforme nella direzione x Hill Libri Italia,
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V(x) = —E x + V0
𝑈 = 𝑈 + +𝑈 −= −2 𝑎 𝑞 𝑐𝑜𝑠𝜃 𝐸
𝑈 = −𝒑 ∙ 𝑬
l = Q/L
Ponendo V(rA) = 0
-
Relazione tra campo e potenziale elettrico
𝑃
𝑉 𝑃 =− 𝑬 ∙ 𝒅𝒍 + 𝑉(𝐴)
𝐴
𝑃 𝑥+∆𝑥
𝑉 𝑥 + ∆𝑥, 𝑦, 𝑧 − 𝑉 𝑥, 𝑦, 𝑧 = − 𝑬 ∙ 𝒅𝒍 = − 𝐸𝑥 𝑥 ′ , 𝑦, 𝑧 𝑑𝑥′
𝐴 𝑥
V 𝑥 + ∆𝑥, 𝑦, 𝑧 − 𝑉 𝑥, 𝑦, 𝑧 ≈ −𝐸𝑥 ∆𝑥
𝜕𝑉
quindi 𝐸𝑥 = −
𝜕𝑥
Variazioni infinitesime del potenziale nelle direzioni y e z danno
risultati analoghi. Quindi:
𝜕𝑉 𝜕𝑉 𝜕𝑉
𝑬 = −( 𝒊+ 𝒋+ 𝒌)
𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝜕𝑧
𝑬 = −𝒈𝒓𝒂𝒅 𝑉
𝑑 𝑞 𝑞 1 𝑞
𝐸𝑟 = − =− − 2 =
𝑑𝑟 4𝜋𝜀0 𝑟 4𝜋𝜀0 𝑟 4𝜋𝜀0 𝑟 2
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(carica totale Q) Vitale, W. E. Gettys
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Elettromagnetismo
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𝑄=𝐶𝑉
La costante C dipende solo dalla forma e dalle dimensioni del
conduttore ed è detta capacità elettrica del conduttore.
Oppure
𝑄
𝐶=
∆𝑉
Per convenzione tutte le grandezze che compaiono nell‘equazione sono
positive, quindi C è positiva.
C si misura in Farad.
Condensatore piano
Se le dimensioni dei piatti di un condensatore
piano sono maggiori della distanza tra i piatti, la
densità superficiale di carica sulle superfici
affacciate è uniforme s = Q/A.
𝜎𝑆
𝑬 ∙ 𝒅𝑨 = 𝐸 𝑥 𝑆 =
𝑆 𝜀0
𝜎
𝑬= 𝑛
𝜀0
Δ𝑉 =
𝑈 = 𝑞 𝑉(P)
È il lavoro fatto dal campo per portare q da P all’infinito o,
equivalentemente, il lavoro fatto dall’esterno per portare q dall’infinito
a P.
𝑞1 𝑞2
𝑈3 = 𝑞3 𝑉12(P3)=q3 + q3
4 𝜋 𝜀0 𝑟13 4 𝜋 𝜀0 𝑟23
Quindi
𝑈 = 𝑈1 + 𝑈2 + 𝑈3 =
𝑞1q2 𝑞1q3 𝑞2q3
+ +
4 𝜋 𝜀0 𝑟12 4 𝜋 𝜀0 𝑟13 4 𝜋 𝜀0 𝑟23
Tendo conto che
Energia elettrostatica immagazzinata in
un condensatore
Quando una batteria carica un condensatore compie lavoro per
trasferire i portatori di carica da un'armatura all'altra:
questo lavoro costituisce l'energia (elettrostatica) immagazzinata nel
condensatore.
𝑑𝑈 ′ = 𝑉 ′ 𝑑𝑄′
V’ non può essere portata fuori dall'integrale perché varia mentre Q'
cresce. Si trova:
𝑄
𝐶=
𝑉
𝑄
𝐶=
𝑉
∆𝑉0
𝑘= > 1 per tutti i materiali isolanti
∆𝑉
∆𝑉0 = 𝐸0 𝑑 ∆𝑉 = 𝐸 𝑑
∆𝑉0
𝑘=
∆𝑉
∆𝑉0
𝑘=
∆𝑉
∆𝑉0
𝑘=
∆𝑉
𝑄0
𝐶=𝑘 = 𝑘 𝐶0
∆𝑉0
1) Polarizzazione
per deformazione
E
Sulle due facce del dielettrico adiacenti alle armature compare una
distribuzione superficiale di carica di densità sp.
Il segno della carica indotta su ciascuna faccia del dielettrico è
opposto a quello della carica che si trova sull'armatura adiacente.
Dalla definizione di k
< sl = s
Il campo dovuto alla carica libera presente sulle armature induce una
carica di polarizzazione di segno opposto sulle facce adiacenti del
dielettrico.
Il contributo al campo dovuto alla carica di polarizzazione (sulle
superfici del dielettrico) è opposto al contributo al campo dovuto alla
carica libera (sulle armature) e quindi il campo elettrico risulta ridotto a
causa della presenza del dielettrico (ovviamente lo stesso vale per la
differenza di potenziale).