Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
ESEPERIMENTO RUTHERFORD:
Rutherford utilizzò particelle alfa (nuclei di atomi di elio e presentano una carica
positiva, pari al doppio di quello dell’elettrone, in valore assoluto). Osservò che la
maggior parte delle particelle passava il foglio metallico mentre altre subivano una
piccola deviazione. Rutherford concluse che la carica positiva e la maggior parte della
massa dell’atomo fossero concentrate in una zona molto stretta chiamata NUCLEO.
Molti atomi hanno una massa espressa con potenze negative di 10. Quindi è stata
aggiunta un’unità di misura atomica (u.m.a), che è definita come la 1/12 della massa
dell’isotopo
1 u.m.a = 1.6606 * 10 g
Definizione: una mole di una determinata sostanza è la quantità di tale sostanza che
contiene tante entità elementari, quanti sono gli atomi in 12 g esatti di 12^ C. Questo
numero è chiamato numero di Avogadro Na = 6.022 * 10^23 (atomi/mol). Una mole
di una sostanza corrisponde a una quantità contenente un numero di atomi uguale ad
Na. Dalla mole si ricava la massa molare (g/mol). La massa molare di un qualunque
elemento ha lo stesso valore del peso atomico espresso in u.m.a
Esistono in natura 300 nuclidi, 270 sono stabili, mentre i restanti sono radioattivi,
emettono radiazioni, e sono chiamati radionuclidi o radioisotopi. La stabilità di un
nuclide dipende dal rapporto tra il numero di protoni (Z) e quello dei neutroni (A-Z). i
nuclidi stabili occupano una fase pari Z <=20. I nuclidi che hanno una differenza
sfavorevole tra protoni e neutroni e non appartengono alla fascia stabile dei nuclidi
tendono a trasformarsi in particelle, accompagnate da radiazione elettromagnetica sino
a ottenere una struttura nucleare stabile (decadimento radioattivo). Il decadimento
radioattivo è indipendente dal legame chimico, stato di aggregazione, temperatura,
pressione. I radionuclidi decadendo emettono particelle di diverso tipo chiamate raggi.
Esistono i raggi (alfa), raggi (beta), raggi (gamma)
Decadimento alfa: la radiazione alfa è caratteristica dei radionuclidi Z>82 e A> 200.
Il raggio alfa è formato da nuclei di elio con 2 protoni e 2 neutroni. La trasformazione
di un nuclide per effetto di un emissione del raggio alfa, provoca nel nuclide una
diminuzione sia del numero atomico, che del numero di massa. I raggi alfa quando
vengono emessi hanno un’energia cinetica alta e una velocita bassa a causa della
elevata massa delle particelle che formano i raggi alfa. Quindi scarso potere di
penetrazione. (carta)
Decadimento beta (negativo): viene espulso dal nucleo un elettrone in seguito alla
trasformazione di un neutrone in protone. Insieme all’elettrone è emesso anche un
antineutrino, privo di carica e massa nulla. Quindi un nuclide per effetto di un
decadimento beta (meno) si trasforma in un altro avente stesso A, mentre Z aumenta
di un’unità. Le particelle dei raggi beta – hanno una massa piccola e velocità molto
maggiore delle particelle alfa. (lastra di piombo spessa 0,5 cm)
La radiazione gamma: hanno origine nucleare. Il nucleo dopo avere emesso una
particella si trova in uno stato eccitato, alta energia, passando poi ad uno stato a bassa
energia emettendo contemporaneamente raggi gamma. I raggi gamma hanno un
potere di penetrazione più alto rispetto a quello dei raggi alfa e beta. (lastra di piombo
spessa 10 cm)
ONDE ELETTROMAGNETICHE.
l’ampiezza massima, lunghezza d’onda (distanza tra due creste di una stessa onda), il
periodo (tempo impiegato dall’onda a percorre una distanza pari a ), la frequenza v
(inverso del periodo), il numero di onde , (inverso di ). La velocità di propagazione
dipende dal mezzo attraversato dalla luce, nel caso del vuoto la velocità è uguale a
quella della luce). Le radiazioni elettromagnetiche che cadono nel visibile hanno una
lunghezza d’onda compresa tra i 400-800 nm.
Le onde di De Broglie:
Numero quantico principale (n): assume tutti i valori interi. Esso è legato alla
discretizzazione dell’energia dell’elettrone
Numero quantico secondario (l): fissato n, può assumere valori interi compresi
tra 0 e (n-1). Esso è legato alla discretizzazione del modulo del momento della
quantità di moto orbitale dell’elettrone.
Numero quantico magnetico (ml): fissato l, assume valori tra -l e l con 0
compreso. È legato alla discretizzazione de momento della quantità di moto
orbitale dell’elettrone lungo una direzione prefissata.
Gli orbitali
Questa nomenclatura è valida qualunque sia il valore del numero quantico principale
(n)