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Cos la Radioattivit?

La radioattivit il fenomeno per cui alcuni nuclei, non stabili, si


trasformano in altri emettendo particelle. La radioattivit non
stata inventata dall'uomo, anzi, al contrario, l'uomo esposto alla
radioattivit fin dal momento della sua apparizione sulla Terra. La
radioattivit antica quanto lUniverso ed presente ovunque:
nelle Stelle, nella Terra e nei nostri stessi corpi.
La scoperta della radioattivit avvenne alla fine dell800 ad opera di
Henry Bequerel e dei coniugi Pierre e Marie Curie, che ricevettero il
Premio Nobel per la Fisica per le loro ricerche. Essi scoprirono che
alcuni minerali, contenenti uranio e radio,avevano la propriet di
impressionare delle lastre fotografiche poste nelle loro vicinanze. Le
lastre fotografiche, una volta sviluppate, presentavano delle
macchie scure.
Per questa loro propriet, elementi come luranio, il radio e il
polonio (gli ultimi due scoperti proprio da Pierre e Marie Curie)
vennero denominati attivi e il fenomeno di emissione di particelle
venne detto radioattivit. Da allora sono stati identificati quasi 2500
specie di nuclei differenti e di essi solo una piccola percentuale,
circa 280, sono stabili.

Atomi, elementi chimici e isotopi


La materia che ci circonda (aria, acqua, terra, oggetti ed esseri
viventi) costituita da atomi, che a loro volta sono fatti da un
nucleo estremamente piccolo, delle dimensioni di un Fermi (1 fm =
un milione di miliardi di volte pi piccolo di un metro) e di carica
positiva, circondato da una nuvola di elettroni di carica negativa.
Il nucleo dellatomo costituito dai protoni, carichi positivamente, e
dai neutroni, che sono invece privi di carica elettrica e perci neutri
(come dice il loro stesso nome). Il numero di protoni uguale al
numero di elettroni, cos che l'atomo elettricamente neutro.
La struttura dellatomo (nucleo di protoni e neutroni ed elettroni
orbitanti intorno al nucleo) la stessa per tutti gli elementi chimici
che conosciamo. Quello che cambia da un elemento allaltro il
numero dei protoni (e quindi degli elettroni) e dei neutroni che
latomo contiene. Il numero totale di protoni nel nucleo viene
chiamato numero atomico e si indica con la lettera Z. Esso

determina di quale elemento chimico si tratta: cos ad esempio


l'elemento chimico con 8 protoni l'ossigeno, quello con 26 protoni
il ferro, quello con 79 protoni l'oro, quello con 92 protoni
l'uranio e cos via.
La somma del numero dei protoni pi il numero dei neutroni viene
chiamato numero di massa e si indica con la lettera A. Mentre il
numero di protoni di un elemento chimico fisso (infatti abbiamo
detto che questo numero, Z, caratterizza lelemento), il numero di
neutroni pu essere variabile. In questo caso parliamo di isotopi di
un elemento chimico. Ad esempio: il ferro presente in natura
costituito da 4 isotopi, tutti con 26 protoni ma con 28, 30, 31 e 32
neutroni rispettivamente. Gli isotopi sono identificati dal nome
dell'elemento e dal numero di massa, che viene di solito riportato in
alto a sinistra del simbolo dellelemento chimico, per esempio
lisotopo del Carbonio con numero di massa 14 si indica con 14C.
In natura esistono circa 90 elementi (dall'idrogeno, il pi leggero,
all'uranio, il pi pesante) e circa 270 isotopi. Oltre agli isotopi da
sempre presenti in natura (isotopi naturali) , esistono oggi un gran
numero di isotopi artificiali, cio prodotti dall'uomo. Esempi di
isotopi artificiali sono il cobalto-60 (27 protoni, 33 neutroni), usato
in radioterapia e il plutonio-239 (94 protoni, 145 neutroni), usato
come combustibile nelle centrali nucleari.

Cos un decadimento radioattivo?


Gli isotopi presenti in natura sono quasi tutti stabili. Tuttavia, alcuni
isotopi naturali, e quasi tutti gli isotopi artificiali, presentano nuclei
instabili, a causa di un eccesso di protoni e/o di neutroni. Tale
instabilit provoca la trasformazione spontanea in altri isotopi, e
questa trasformazione si accompagna con l'emissione di particelle.
Questi isotopi sono detti isotopi radioattivi, o anche radioisotopi, o
anche radionuclidi.
La trasformazione di un atomo radioattivo porta alla produzione di
un altro atomo, che pu essere anch'esso radioattivo oppure
stabile. Essa chiamata disintegrazione o decadimento radioattivo.
Il tempo medio che occorre aspettare per avere tale trasformazione
pu essere estremamente breve o estremamente lungo. Esso viene
detto vita media del radioisotopo e pu variare da frazioni di
secondo a miliardi di anni (per esempio, il potassio-40 ha una vita
media di 1.8 miliardi di anni). Un altro tempo caratteristico di un

radioisotopo il tempo di dimezzamento, ovvero il tempo


necessario affinch la met degli atomi radioattivi inizialmente
presenti subisca una trasformazione spontanea.
Esistono tre diversi tipi di decadimenti radioattivi, che si
differenziano dal tipo di particella emessa a seguito del
decadimento. Le particelle emesse vengono indicate col nome
generico di radiazioni.
Decadimento alfa
Decadimento beta
Decadimento gamma
Decadimento Alfa (a): Consideriamo un nucleo con numero
atomico Z e numero di massa A. In seguito ad un decadimento alfa,
il nucleo emette una particella a, cio un nucleo di elio composto da
due protoni e due neutroni, e si trasforma in un nucleo diverso, con
numero atomico (Z - 2) e numero di massa (A 4). Un esempio il
decadimento delluranio-238 in torio-234. Le radiazioni alfa, per la
loro natura, sono poco penetranti e possono essere completamente
bloccate da un semplice foglio di carta.
Decadimento Beta (b): Il nucleo emette un elettrone e un
antineutrino di tipo elettronico (vedi sezione sui neutrini) e si
trasforma in un nucleo con numero atomico (Z + 1) ma stesso
numero di massa A. Un esempio il decadimento del Cobalto-60 in
Nichel-60. Le radiazioni beta sono pi penetranti di quelle alfa, ma
possono essere completamente bloccate da piccoli spessori di
materiali metallici (ad esempio, pochi millimetri di alluminio).
Decadimento Gamma (g): Il nucleo non si trasforma ma passa
semplicemente in uno stato di energia inferiore ed emette un
fotone. La radiazione gamma accompagna solitamente una
radiazione alfa o una radiazione beta. Infatti, dopo l'emissione alfa o
beta, il nucleo ancora eccitato perch i suoi protoni e neutroni non
hanno ancora raggiunto la nuova situazione di equilibrio: di
conseguenza, il nucleo si libera rapidamente del surplus di energia
attraverso l'emissione di una radiazione gamma. Per esempio il
cobalto-60 si trasforma per disintegrazione beta in nichel-60, che
raggiunge il suo stato di equilibrio emettendo una radiazione
gamma. Al contrario delle radiazioni alfa e beta, le radiazioni
gamma sono molto penetranti, e per bloccarle occorrono materiali
ad elevata densit come il piombo.

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