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un’interpretazione geometrica
a Gabriella,
desidero ringraziare Roberto Garello, Bruno Leone e Marco Massazza per il tempo
dedicatomi.
II
Indice
Ringraziamenti II
C Qualche motto... 37
Bibliografia 38
III
Capitolo 1
Meridiane Solari:
un’interpretazione geometrica
1
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
x = R · sin(Az) · cos(Al)
y = −R · (1 − cos(Az) · cos(Al))
z = R · sin(Al)
Ecco il grafico, in rosso l’andamento al Solstizio d’Estate, in verde quello d’Inverno,
in blu la data considerata (25/7, località Foglizzo Canavese(To)), le ore sono locali
e solari. L’osservatore è posto all’intersezione dei punti cardinali.
Arco descritto dal Sole nel giorno considerato (in blu)
13 14
12
15
11
0.8 16
10
0.6 17
asse Z
9
0.4
0
1
2
3
4
20
21
22
23
24 18
0.2 8
19
0 S
W
0 7
-0.5 E 0.5
6 N
0
-1 5
-0.5
asse Y -1.5
asse X
1
vedi Il Sole: un amico caloroso
2
vedi Il Sole: un amico caloroso
2
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
• orizzontali
• verticali
Approfondiremo inoltre la differenza tra stilo perpendicolare (al piano su cui viene
proiettata l’ombra) e stilo parallelo all’asse terrestre.
Nella figura 1.1 mostriamo come siano duali le situazioni di meridiana orizzontale
e meridiana verticale entrambe con stilo parallelo all’asse terrestre: si osservino
massimi e minimi delle ombre ai solstizi; per le meridiane con stilo perpendicolare
vale lo stesso ragionamento, cambia solo la direzione dell’ombra.
piano
PN
estate
equin
cerchio
orario
inverno
estate
stilo piano
orizzontale
equin
cerchio ombra
orario stilo
ombra
inverno
piano
verticale
Figura 1.1.
3
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Consideriamo per primo il caso di una meridiana orizzontale con stilo (in verde
nella figura) parallelo all’asse terrestre: una determinata ora durante l’anno, costi-
tuisce un segmento poiché la direzione dell’ombra (giorno per giorno) è la stessa,
varia solo la lunghezza dell’ombra, in quanto la posizione del Sole sull’orizzonte (fis-
sata l’ora) varia quotidianamente, vedi cap. §1.53 . Supponiamo che siano le 10 del
PN
Mestate
W
Mequin
α lat
Minver αo Cestate
.
αo
S . N
αo Cequinozio
.
Cinverno
Figura 1.2.
4
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
che contiene tutti i centri delle circonferenze, che individuano la traiettoria dei vari
archi solari diurni, è parallelo all’asse terrestre ed individua un diametro nella Sfera
Celeste.
Come possiamo notare, fissare l’angolo αo (vedi fig. 1.2), di giorno in giorno,
corrisponde a sezionare la Sfera Celeste individuandone uno spicchio.
La posizione del Sole alla stessa ora, nel corso dell’anno, traccia un arco sulla
Sfera Celeste che prende il nome di cerchio orario.
Se lo stilo (in verde nella figura) è parallelo all’asse terrestre ed è elemento (= è
contenuto all’interno) della retta che è orientata verso il Polo Nord (ovvero parallela
all’asse terrestre), allora il cerchio orario di una qualsiasi ora della giornata e la
suddetta retta sono elementi di un piano (elemento a sua volta di un fascio proprio
di piani avente come generatrice proprio tale retta) vedi fig. 1.3.
piano PN
estate
equin
cerchio
orario
inverno
stilo
ombra
Figura 1.3.
Questo piano conterrà la retta che individua la direzione dei raggi del Sole,
inoltre, contenendo anche tutto lo stilo (non solo la punta), conterrà anche l’ombra
(in nero nella figura) dello stilo, indipendentemente dalla lunghezza dell’ombra che è
funzione della posizione del Sole nel cerchio orario (= periodo dell’anno). Le ombre
convergono nel punto in cui viene piantato lo gnomone nel suolo, quindi, da un punto
di vista pratico, se vogliamo individuare la direzione (= retta, abbiamo bisogno di
5
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
due punti) dell’ombra per ogni ora della giornata abbiamo bisogno di conoscere i
valori di altezza e azimut (ora per ora) di una singola giornata. Ovviamente la
lunghezza dell’ombra dipende dalla posizione del Sole nel cerchio orario, cioè dal
periodo dell’anno.
Per essere sicuri di non dimenticare le prime ore del mattino (visibili solo in
estate), conviene sfruttare le coordinate solari del dı̀ più lungo: il Solstizio Estivo.
Volendo conoscere per ogni ora gli estremi dell’ombra, bisogna ricavare la direzione
con la tecnica della retta per due punti, dove il secondo punto (ovviamente uno
per ogni ora) si riferisce alle ombre proiettate al Solstizio Invernale (ovviamente
troveremo gli estremi delle sole ore invernali).
Analogamente iterando questa tecnica possiamo evidenziare le curve che delimi-
tano la lunghezza dell’ombra mese per mese (ecco come individuare le costellazioni in
cui transita il Sole nell’anno). Possiamo concludere che con questo tipo di meridiane
sia più semplice ottenere precisione poiché anche sbagliando la lunghezza dello stilo
(ma non l’inclinazione) l’ora segnata rimane corretta, non risulta possibile invece
leggere il mese (che dipende dalla lunghezza dell’ombra).
PN
Mestate
W
Mequin
α lat
Minver αo Cestate
.
αo
S . N
αo Cequinozio
.
Cinverno
Figura 1.4.
6
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Queste ultime considerazioni sono valide solo per meridiane con gnomone paral-
lelo all’asse terrestre, siccome in quelle con stilo perpendicolare lo gnomone non è
contenuto nel piano individuato da un cerchio orario e dal diametro dalla Sfera Ce-
leste che punta al Polo Nord, solo la punta dello gnomone è elemento di tale piano.
Quindi la direzione dell’ombra alla stessa ora cambia di giorno in giorno (fig. 1.4) e
le ombre di un cerchio orario (= della stessa ora durante l’anno) non convergono nel
punto dove si pianta lo gnomone, è quindi necessario usare la tecnica della retta per
due punti e considerare le coordinate solari di due giorni dell’anno; rimangono invece
valide le considerazioni che l’ombra di un cerchio orario sia un segmento (quindi un
elemento di una retta) si vedano le figure 1.5, 1.6.
Un modo per riconoscere una meridiana (orizzontale o verticale) con gnomone
parallelo da una con gnomone perpendicolare è quello di osservare se le linee delle
ore convergono nel punto in cui viene fissato lo gnomone (parallelo) oppure no (per-
pendicolare).
Passiamo alla descrizione delle diverse numerazioni delle ore ( = segmenti) che
possiamo trovare sulle meriadiane solari.
Le meridiane sono orologi che indicano l’ora usando come lancette l’ombra di
una sbarretta di ferro (stilo, o gnomone). Informano sulla data e sui segni zodiacali
con la lunghezza dell’ombra, sulle ore che mancano al tramonto del Sole, sulle ore
trascorse dal sorgere del Sole o dalla mezzanotte con l’ombra (direzione ed estre-
mità) dello gnomone:
le meridiane ad ore babilonesi , iniziano il computo delle ore dal sorgere del
Sole. Se l’ombra segna il numero 5, significa che il Sole è sorto da 5 ore, vedi fig.1.5.
Figura 1.5.
7
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
le meridiane ad ore italiche, hanno come riferimento il tramonto del Sole, che
avviene all’ora ventiquattresima. Ad esempio se l’ombra segna le 18, significa che
mancano 6 ore al tramonto ( 24 − 18 = 6 ) il quale rappresenta la fine di un giorno
e l’inizio del seguente, vedi figura 1.6.
Figura 1.6.
Figura 1.7.
8
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Ecco una meridiana4 reale che segna le ore in tutte e tre le convenzioni appena
descritte, fig. 1.8
Figura 1.8.
4
castello Chiaves-Marchesi a Monale (Asti)
9
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Figura 1.9.
Con riferimento alla figura 1.10 supponiamo di essere in una generica ora del mattino
di un giorno d’estate e cerchiamo di ricavare la direzione (DÂH) e la lunghezza (AD)
dell’ombra:
noti valori di altezza (AL) e azimut (Az) del Sole in quello specifico giorno dell’anno
ora per ora (nei capitoli §1.5 e §1.66 li abbiamo trovati minuto per minuto)
10
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
AD BD
• o
= per il teorema di Eulero
sin(180 − Az) sin(DÂB)
BD
• DÂH = DÂB = asin sin(Az) ·
AD
• da un punto di vista pratico è più comodo ricavare AD come ipotenusa di
DAH essendo AH = AD · cos(DÂH) e DH = AD · sin(DÂH)
PN
Me .
W
r α lat
αo
K2
. r .Ce
C
D Az
R l AL
S AL . Az
N
Az A B H
K1
Figura 1.10.
11
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
PN
Me .
W
r α lat
αo
K2
. r .Ce
C
D Az
R l AL
S AL . Az
N
Az A B H
K1
Figura 1.11.
12
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Figura 1.12.
Questo caso può essere schematizzato come in figura 1.13, notiamo lo gnomone (in
verde) parallello alla retta per PN che è parallela all’asse terrestre.
7
Cavalese (Trento), Palazzo Magnifica Comunità
13
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Z PN
α lat
muro
verticale
ombra stilo
W E
AL
Orizzonte
locale
Az
Figura 1.13.
Con riferimento alla figura 1.14, per ricavare la direzione e la lunghezza dell’om-
bra (BD) individuiamo il triangolo rettangolo DBH, di cui BD rappresenta l’ipo-
tenusa. Siamo interessati ai cateti DH e BH:
nel triangolo BCE, giacente su un piano perpendicolare sia al muro che a terra
• BE = BC · sin(αlat )
• CE = BC · cos(αlat )
14
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
α lat PN
muro
verticale B
N
A. .E direzione
raggi
C AL
W D .H E
O Az
Figura 1.14.
DH = EA = BC · cos(αlat ) · tg(Az)
!
cos(αlat )
BH = BE + EH = BC sin(αlat ) + · tg(AL)
cos(Az)
15
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Figura 1.15.
8
Cavalese (Trento) Chiostro del Convento dei Francescani
16
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Z PN
α lat
muro
verticale
ombra stilo
W E
AL
Orizzonte
locale
Az
Figura 1.16.
α lat PN
muro
verticale B
N
A. .E direzione
raggi
C AL
W D .H E
O
Az
Figura 1.17.
17
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Dal grafico di figura 1.17 notiamo una certa similitudine con il caso precedente
(fig 1.14):
• EC = lunghezza gnomone
• E ĈA = Az
EC
• CA =
cos(Az)
EC
• EH = AD = CA · tg(AL) = · tg(AL)
cos(Az)
9
vedi Il Sole: un amico caloroso
18
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
α lat PN
µ
muro
verticale
C D
.
B N
E
A
W .O E
AL
Figura 1.18.
con riferimento alla figura 1.18, in un qualsiasi giorno dell’anno a mezzogiorno locale
(quindi Az = 0) abbiamo
• BD = lunghezza gnomone perpendicolare al muro declinato
19
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
α lat PN
muro
verticale µ
direzione
raggi
C. D
.
A. B N
F
W AL E
O
Az
Figura 1.19.
• BD = lunghezza gnomone
• C B̂D = Az + µ
20
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
Visione laterale
perpendicolare
a NS
B
direzione
raggi
AL
γ F
N S
P A K
E=W
Figura 1.20.
l’incognita è l’inclinazione γ
21
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
• lo gnomone è lungo AB
• misuriamo l’ombra AF
AB
• calcoliamo AF̂ B = atg
AF
• F P̂ A = AL P ÂF = γ AF̂ P = 180o − γ − AL
• AF̂ B = 180o − AF̂ P = γ + AL
• γ = AF̂ B − AL
Un secondo metodo per calcolare l’angolo di inclinazione γ potrebbe essere quello
di condurre la verticale con il filo a piombo dalla punta dello gnomone, individuare
il segmento AK sul piano inclinato e ricavare
AK
γ = atg
AB
essendo AB̂K = γ, come si può facilmente verificare.
Noto γ, con riferimento alla figura 1.21 cerchiamo di calcolare le coordinate AF1
e AF2 dell’ombra AF
22
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
direzione
raggi
Z AL
N
D C
B
E F2 A
F F1
W γ E
G
Az
S
Figura 1.21.
23
1 – Meridiane Solari: un’interpretazione geometrica
• B F̂ G = 90o + AL −FvĜB =
u cos2 (γ) · (1 + tg 2 (Az))
u
= 90o + AL − asin t
cos2 (γ)tg 2 (Az) + 1
sin(F B̂G)
• F G = BG · =
sin(B F̂ G)
AB sin(90o − AL)
= · r
cosγ sin 90o + AL − asin cos2 (γ)·(1+tg 2 (Az))
cos2 (γ)tg 2 (Az)+1
Non possiamo usare questo modello per meridiane verticali poiché per γ = 90o
la proiezione della punta dello gnomone G non cade sul piano inclinato ma a terra
(nelle equazioni difatti si trova il termine tg(γ) che fa perdere significato).
24
Appendice A
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0
1
2
3
4
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0.2
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-0.6
asse Y asse X
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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A – Simulazione di meridiana con Matlab
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N 0.4
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asse Y asse X
32
A – Simulazione di meridiana con Matlab
Ingradiamo il particolare delle ombre sul piano orizzontale, nei grafici precedenti
abbiamo preferito dare una maggiore importanza e visibilità alla posizione del Sole
rispetto all’ombra proiettata dallo gnomone.
asse X
33
Appendice B
Sfruttando Matlab per calcolare le coordinate delle ombre per un particolare tipo di
meridiana (qui orizzontale con gnomone parallelo ad asse terrestre), con le equazioni
ricavate nei precedenti capitoli otteniamo quanto segue (ombre in rosso del Sol.
Estivo, in blu di quello Invernale):
V
0.15
VIII
IX
VI
0.1
VII
X
0.05
XI
0 XII
XIII
-0.05
XIV
XVII
-0.1
XVIII
XV
-0.15
XVI
XIX
-0.2
-0.25 -0.2 -0.15 -0.1 -0.05 0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25
34
B – Un esempio di meridiana reale
il 28/1 otteniamo:
35
B – Un esempio di meridiana reale
16
15
14
13
12
11
10
9
8
36
Appendice C
Qualche motto...
”Al comparir del Sol prendo respiro, al tramontar del Sol finisco e spiro”
37
Bibliografia
38