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[webinar]

Materiali e
Soluzioni per
l’isolamento
termico in
Edilizia
Contesto normativo di riferimento,
metodi di misura e verifica del grado di
isolamento e soluzioni a “basso spessore”

• Ing. Luca Laghi – CTO •


• Ing. Giulia De Aloysio •
30 Gennaio 2023
1
Certimac è un Organismo di Ricerca
fondato e partecipato da ENEA e Cnr.
Offre competenze specialistiche e servizi
innovativi per certificare e innalzare
le prestazioni dei materiali e dei processi,
con particolare riferimento a efficienza
energetica, sostenibilità ambientale,
sicurezza e salubrità di prodotti e ambienti.
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Materiali. Energia. Innovazione.

materiali • energia • innovazione


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2
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+ Marcatura CE prodotti da costruzione

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Benefici per le persone e per l'ambiente.
Obiettivi del webinar
A. Fornire ai Professionisti un quadro generale dell’attuale contesto normativo nel
settore dei materiali isolanti per applicazioni in edilizia

B. Approfondire i fondamenti teorico-pratici dei parametri di scambio termico più rilevanti


associabili ad un materiale isolante, quali debbano essere le tecniche di misura corrette
per valutarli a scala di laboratorio e quali le ricadute in fase di scelta ed accettazione in
cantiere.

C. Chiarire la distinzione tra Valore termico misurato e dichiarato e definirne i metodi di


calcolo e di applicazione.

D. Sfatare alcuni “miti” circa il potere termo-isolante di prodotti a spessore ridotto attraverso
la trattazione teorico-pratica dei principi cardine dello scambio termico chiarendo quali
parametri possano incidere sul grado di isolamento e sul miglioramento delle condizioni di
benessere indoor.

6
Parte I

7
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+ Il Regolamento CPR (EU) 305/11 in breve

Lettura critica ed interpretazione delle

+ schede tecniche e dei documenti a


supporto

+ Criteri e procedure di accettazione in


cantiere dei materiali con marcatura CE

+ Superbonus 110%, Ecobonus e Decreto


C.A.M.: contesto ed implicazioni per i
materiali isolanti

8
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+ Il Regolamento CPR (EU) 305/11 in breve

Lettura critica ed interpretazione delle

+ schede tecniche e dei documenti a


supporto

+ Criteri e procedure di accettazione in


cantiere dei materiali con marcatura CE

+ Superbonus 110%, Ecobonus e Decreto


C.A.M.: contesto ed implicazioni per i
materiali isolanti

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Marcatura CE materiali da Costruzione - Reg.to CPR(EU) n. 305/’11

Il Reg.to fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da


costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio

Scopi del CPR 305/2011/CEE

1. Fissare le condizioni per l’immissione sul mercato


dei prodotti da costruzione
2. Stabilire le disposizioni per la descrizione della
prestazione in relazione alle caratteristiche
3. Definire l’uso della marcatura CE

10
Marcatura CE materiali da Costruzione - Reg.to CPR(EU) n. 305/’11
➔ La marcatura CE è una sigla da apporre in modo visibile ed indelebile su un prodotto (o
suo imballaggio o documenti di accompagnamento) che attesta che esso possiede i
requisiti essenziali fissati da una o più normative comunitarie, per evitare che esso
rechi danno alla salute e alla sicurezza degli utilizzatori o all’ambiente.
➔ La marcatura CE conferisce ad un prodotto il diritto alla libera
circolazione sull’intero territorio comunitario.
➔ La marcatura CE non ha la finalità di mettere in risalto tutte le
caratteristiche tecniche del prodotto (non è un marchio di
QUALITÀ)
➔ Essa presuppone che i prodotti che la presentano siano idonei
all’impiego previsto.
➔ Responsabile dell’apposizione della marcatura CE è il
Produttore

11
Marcatura CE materiali da Costruzione - Reg.to CPR(EU) n. 305/’11
Il caso dei Materiali Isolanti:
panorama normativo in sintesi…
Sono attualmente «cogenti»:
➔ n° 17 norme armonizzate (*) che regolamentano i
prodotti isolanti per edifici
➔ n° 15 norme armonizzate che regolamentano i
prodotti isolanti per impianti ed installazioni
industriali
Questi materiali sono quindi soggetti all’obbligo di
Marcatura CE e per ciascuno di essi vengono prescritti
i requisiti essenziali da verificare.

L’elenco di tutte le norme di prodotto armonizzate viene aggiornato periodicamente:


https://ec.europa.eu/docsroom/documents/38863
12
Fonte elenco di sintesi: Nota Enea 2 dicembre 2020
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE

Requisiti di base fissati dal


Regolamento

Requisiti essenziali fissati


dalla Norma Armonizzata

Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD

Valutazione della
costanza delle
prestazioni (VVCP)
mediante FPC

13
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE

Requisiti di base fissati


Requisiti di base (All. I) [BWR]:
dal Regolamento
1. Resistenza meccanica e stabilità
Requisiti essenziali fissati
dalla Norma Armonizzata 2. Sicurezza in caso di incendio
3. Igiene, salute ed ambiente
Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD 4. Sicurezza e accessibilità nell’uso

Valutazione della 5. Protezione contro il rumore


costanza delle
prestazioni (VVCP) 6. Risparmio energetico e ritenzione
mediante FPC
del calore
7. Uso sostenibile delle risorse
naturali

14
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE
APPENDICE ZA della
Requisiti di base fissati dal norma armonizzata – Tabella ZA.1
Regolamento

Requisiti essenziali
fissati dalla Norma
Armonizzata

Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD

Valutazione della
costanza delle
prestazioni (VVCP)
mediante FPC

Esempio: App. ZA Norma hEN 13162 per prodotti in MW


15
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE
Sistemi di Valutazione e Verifica di
Requisiti di base fissati dal costanza della Prestazione (VVCP)
Regolamento

Requisiti essenziali fissati


dalla Norma Armonizzata

Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD

Valutazione della
costanza delle
prestazioni (VVCP)
mediante FPC

Il Regolamento definisce 5 diversi sistemi di VVCP in ordine di severità


decrescente (da 1+ a 4). La severità di un sistema VVCP si traduce in diverse
attività di «controllo» con ruoli/responsabilità differenziate.
Esempio: App. ZA Norma hEN 13162 per prodotti in MW
16
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE

Requisiti di base fissati dal Al termine della verifica delle


Regolamento prestazioni (ITT/PTD), se l’esito è
Requisiti essenziali fissati
positivo, il Fabbricante può
dalla Norma Armonizzata redigere la Dichiarazione di
Prestazione (DoP)
Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD
Descrive le prestazioni dei prodotti da
Valutazione della costruzione in relazione alle
costanza delle
caratteristiche essenziali di tali prodotti,
prestazioni (VVCP)
mediante FPC che rimandano ai 7 requisiti di base delle
opere di costruzione (All. I del Reg. CPR).
La DoP deve essere redatta
conformemente agli artt. 4 e 6, nonché al
modello di cui all’All. III del CPR.

17
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE

Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD

Sistema VVCP 3
Tabella ZA.3 – Test ITT/PTD (definiti tra quelli della
Tab. ZA.1) da eseguirsi in sistema VVCP 3 ad opera
18
dell’Organismo Notificato
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE

Requisiti di base fissati dal


Regolamento

Requisiti essenziali fissati


dalla Norma Armonizzata

Verifica Prestazioni
«iniziale» - ITT/PTD Verifica della costanza delle
prestazioni nel tempo mediante
Valutazione della
Controlli di Produzione in
costanza delle
prestazioni (VVCP) Fabbrica (FPC) prestabiliti dalla
mediante FPC norma armonizzata (tipologia e
frequenza)

19
Reg.to (UE) n. 305/2011 – Processo di Marcatura CE

Confronto tra Marcatura CE OBBLIGATORIA e VOLONTARIA

20
Regolamento (UE) n. 305/2011 - Marcatura CE

… .
s i
te
sin
In

21
Regolamento (UE) n. 305/2011 - Marcatura CE

… .
s i
te
sin
In
Caso 1
CE Obbligatoria

22
Regolamento (UE) n. 305/2011 - Marcatura CE

… .
s i
te
sin
In

Caso 2
CE Volontaria
23
Regolamento (UE) n. 305/2011 - Marcatura CE

… .
s i
te Il caso italiano - NTC
sin e Certificati di
In Valutazione Tecnica

24
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+ Il Regolamento CPR (EU) 305/11 in breve

Lettura critica ed interpretazione delle

+ schede tecniche e dei documenti a


supporto

+ Criteri e procedure di accettazione in


cantiere dei materiali con marcatura CE

+ Superbonus 110%, Ecobonus e Decreto


C.A.M.: contesto ed implicazioni per i
materiali isolanti

25
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto

26
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto

27
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto

28
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto
…facciamo chiarezza…
In qualità di Professionista che opera nel mondo delle costruzioni come direttore lavori,
come progettista, termotecnico, ecc., conoscere ciò che sta alla base delle schede
tecniche di prodotti e materiali costituisce un valore aggiunto per:

1. Saper scegliere correttamente in funzione dei requisiti richiesti e delle


destinazioni d’uso,
2. Saper interpretare/conoscere/discriminare prestazioni verosimili da dati
“millantati”,
3. Poter richiedere quanto è doveroso sapere da parte del progettista e che il
produttore è tenuto a fornire/dichiarare

29
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto
Dalle Schede Tecniche (ST) e dalle Schede di Sicurezza
(SdS) è possibile determinare la rispondenza del materiale
alle caratteristiche tecniche desiderate, nell’ambito di uno
specifico progetto.

Occorre prestare attenzione nella valutazione, per la


grande “varietà” di ST a disposizione sul mercato. Alla
serietà di alcuni produttori si affianca la “furbizia” di altri
nel riportare valori non rispondenti alla realtà, o
incompatibili fra loro.

Spetta ai tecnici, la valutazione della veridicità di quanto


riportato, e la decisione della scelta dell’uno o dell’altro
materiale, sulla base delle proprie conoscenze nel campo
dei materiali. 30
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto

Dichiarazione di Prestazione (DoP) - CPR 305/2011/CEE


● Deve essere rilasciata dal fornitore all’impresa acquirente in forma cartacea, insieme ai prodotti
da costruzione.
● Deve accompagnare i prodotti da costruzione durante il trasporto in cantiere.
● Può essere messa a disposizione dal fabbricante sul proprio sito web (Reg. delegato 157/2014).
● Tuttavia, si consiglia alle imprese di richiederne una copia cartacea, allo scopo anche di
semplificare l’accettazione dei materiali in cantiere da parte della Direzione dei Lavori, ai sensi del
D.M. 14/1/2008 (NTC).
● La DoP deve essere redatta conformemente agli articoli 4 e 6, nonché al modello di cui
all’allegato III del CPR.

31
Lettura critica ed interpretazione delle schede tecniche
e dei documenti a supporto
Dichiarazione di Prestazione (DoP) - CPR 305/2011/CEE
Articolo 4 - Dichiarazione di prestazione
1. Quando un prodotto da costruzione rientra nell'ambito di applicazione di una norma armonizzata o è conforme a una
valutazione tecnica europea rilasciata per il prodotto in questione, il fabbricante redige una dichiarazione di prestazione
all'atto dell'immissione di tale prodotto sul mercato.

2. Quando un prodotto da costruzione rientra nell'ambito di applicazione di una norma armonizzata o è conforme a una
valutazione tecnica europea rilasciata per il prodotto in questione, le informazioni, sotto qualsiasi forma, sulla sua prestazione in
relazione alle caratteristiche essenziali, come definite nella specifica tecnica armonizzata applicabile, possono essere fornite
solo se comprese e specificate nella dichiarazione di prestazione, eccetto nei casi in cui, in conformità dell'articolo 5, non è
stata redatta alcuna dichiarazione di prestazione (ndr. Deroghe alla redazione della DoP).

3. Nel redigere la dichiarazione di prestazione, il fabbricante si assume la responsabilità della conformità del prodotto da
costruzione a tale prestazione dichiarata. Salvo oggettive indicazioni contrarie, gli Stati membri presumono che la
dichiarazione di prestazione redatta dal fabbricante sia precisa e affidabile.

32
Dichiarazione di Prestazione
(DoP)
CPR 305/2011/CEE

Articolo 6 - Contenuto della dichiarazione di


prestazione + Allegato III

NOTA: Redigere la DoP non è un esercizio


creativo, bensì un’operazione da eseguire ai
sensi di uno “schema predisposto” e
chiaramente presentato all’allegato III del
Regolamento!!

33
Dichiarazione di Prestazione
(DoP)
CPR 305/2011/CEE

Articolo 6 - Contenuto della dichiarazione di


prestazione + Allegato III

Aggiornamento Format DoP e Indicazioni


per la compilazione

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 574/2014


DELLA COMMISSIONE del 21 febbraio 2014

34
Dichiarazione di
Prestazione (DoP)
CPR 305/2011/CEE

Esemplificazione:

Isolante hEN 13162

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COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+ Il Regolamento CPR (EU) 305/11 in breve

Lettura critica ed interpretazione delle

+ schede tecniche e dei documenti a


supporto

+ Criteri e procedure di accettazione in


cantiere dei materiali con marcatura CE

+ Superbonus 110%, Ecobonus e Decreto


C.A.M.: contesto ed implicazioni per i
materiali isolanti

36
Criteri e procedure di accettazione in cantiere
dei materiali con marcatura CE

Implicazioni e Adempimenti per Progettisti e Direttori dei Lavori


D. Lgs. 106/2017

Regole e sanzioni per progettisti e direttori dei lavori

Ai fini del regolamento (UE) n. 305/2011, il soggetto incaricato della sicurezza dell’esecuzione
delle opere da costruzione è individuato nella figura del direttore dei lavori, ovvero del
professionista che certifica o assevera prestazioni di sicurezza antincendio.

NOTA: Ulteriori responsabilità per il direttore dei lavori: si uniformano ruoli e responsabilità
in tutti gli Stati dell’Unione.

37
Criteri e procedure di accettazione in cantiere
dei materiali con marcatura CE
Implicazioni e Adempimenti per Progettisti e Direttori dei Lavori
D. Lgs. 106/2017
Regole e sanzioni per progettisti e direttori dei lavori

Il costruttore, il direttore dei lavori, il direttore dell’esecuzione o il collaudatore che, nell’ambito delle
specifiche competenze, utilizzi prodotti non conformi a quanto prescritto dal Regolamento Europeo
CPR 305/2011 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 euro a 24.000 euro.

Quando si tratta di prodotti e materiali destinati a uso strutturale o a uso antincendio, il medesimo fatto è
punito con l’arresto sino a sei mesi e con l’ammenda da 10.000 euro a 50.000 euro.

NOTA: La verifica di conformità può essere fatta agilmente mettendo a confronto DoP e prestazioni
richieste in sede di Progetto

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Criteri e procedure di accettazione in cantiere
dei materiali con marcatura CE
Implicazioni e Adempimenti per Progettisti e Direttori dei Lavori
D. Lgs. 106/2017
Regole e sanzioni per progettisti e direttori dei lavori

Il progettista dell’opera che prescrive prodotti non conformi a quanto prescritto dal Regolamento Europeo
CPR 305/2011 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 12.000 euro.

Quando si tratta di prodotti e materiali destinati a uso strutturale o a uso antincendio, il medesimo fatto è
punito con l’arresto sino a tre mesi e con l’ammenda da 5.000 euro a 25.000 euro.

NOTA: Il progettista deve indicare/scegliere, laddove possibile, prodotti specifici per specifiche destinazione
d’uso, scegliendo tra quelli dotati di DoP e marcatura CE

39
Criteri e procedure di accettazione in cantiere
dei materiali con marcatura CE
Quali responsabilità per il Fabbricante?
Decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 106
È responsabilità del fabbricante individuare le caratteristiche da includere nella
dichiarazione di prestazione sulla base di quanto previsto dalla Norma Armonizzata, in
relazione all’uso previsto del prodotto.

NOTE:
1- Rischio di equivoco - la certificazione delle prestazioni NON costituisce una «patente di
idoneità». Una prestazione certificata implica la messa a disposizione del mercato di un dato
credibile su cui progettisti e direttori dei lavori possono fare affidamento nell’esercizio
dell’attività professionale, ma ogni materiale va analizzato e scelto nel contesto dell’opera.

2- Il progettista o Direttore dei Lavori non può limitarsi a “raccogliere documentazione”, ma


deve leggere ed interpretare criticamente

40
Criteri e procedure di accettazione in cantiere
dei materiali con marcatura CE

Cosa è bene sapere e come fare per non


incorrere in sanzioni?
● Conoscere il contesto di riferimento di Regolamento 305 e D.Lgs. 106 e le “regole del gioco”

● Progettare orientando ciascuna a scelta a prodotti ben precisi, per i quali è possibile ottenere prestazioni
chiaramente indicate ed effettivamente riscontrabili in prodotti regolarmente commercializzabili
(dotati di CE laddove possibili e conformi ad NTC se soggetti ad uso strutturale).
● Può facilitare il Progettista l’indicare le prestazioni di progetto attese nei termini in cui si rilascia una DoP,
ossia occorre specificare:
○ Le caratteristiche essenziali di un materiale/sistema/prodotto da costruzione, così come elencate
nelle norme armonizzate di riferimento o in un EAD;
○ I valori di prestazione richiesti per tali caratteristiche essenziali.
41
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+ Il Regolamento CPR (EU) 305/11 in breve

Lettura critica ed interpretazione delle

+ schede tecniche e dei documenti a


supporto

+ Criteri e procedure di accettazione in


cantiere dei materiali con marcatura CE

+ Superbonus 110%, Ecobonus e Decreto


C.A.M.: contesto ed implicazioni per i
materiali isolanti

42
Superbonus 110% - C.A.M. - Marcatura CE
Perchè parlarne???

Seppure sia un provvedimento oramai ad “esaurimento” e di cui si è


discusso tantissimo, ha inserito alcuni importanti cambi di paradigma in
materia di “requisiti dei materiali” ed avrà certamente ripercussioni nel
mercato dei prossimi anni

● ha aperto la discussione tra i professionisti dei temi associati a CE / EAD / ETA e


differenza tra Marcatura CE obbligatoria e volontaria, soprattutto in relazione al tema
degli isolanti innovativi
● ha “sdoganato” i Criteri Ambientali Minimi al settore privato, fino ad ora rimasti
nell’ombra, anche nel settore pubblico per cui sono cogenti dal 2017.
● ha attivato la discussione ed il confronto in materia di “prestazioni termiche dichiarate”,
tema già ampiamente oggetto di intervento del Reg.to CPR, ma poco “trattato” ad oggi tra
i professionisti Parte II del Webinar
43
Superbonus 110% - C.A.M. - Marcatura CE
Perchè parlarne???

Discuterne è essenziale per:

➢ Mettere alcuni punti fermi e chiarire punti oscuri ed “entropia” in


relazione al tema materiali,
➢ Chiarire i compiti del Professionista incaricato (a vario titolo),
➢ Favorire la scomparsa di prodotti a prestazione dichiarata “dubbia”
attraverso l’informazione e la formazione dei professionisti chiamati
a scegliere materiali e soluzioni

44
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Nasce con il D.L. 34/2020 “Rilancio” e viene convertito in legge con L.


77/2020 e s.m.i.

Strumento di incentivazione fiscale la cui detrazione del 110% del valore investito si applica se:

● gli interventi di efficientamento consentono il miglioramento di almeno 2 classi energetiche


dell’edificio, da dimostrare con APE ante- e post-intervento tramite l’esecuzione di almeno uno tra gli
interventi “traino”.
● l’intervento strutturale permette di ridurre la classe di rischio sismico dell’edificio

45
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

● Si applica per le spese sostenute dall’1/07/2020 al … scadenze differenziate a


seconda della natura del beneficiario con modifica delle aliquote nel tempo.

● Gli interventi ammessi al Superbonus prevedono un beneficio fiscale che si applica


su di un orizzonte temporale di 5 anni (4 anni per le spese sostenute nel 2022)

● Beneficiari possibili:
condomìni
persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni (max n°2 u. i. o parti comuni)
ex IACP (ACER)
Coop. di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri
soci
organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato, ass.ni di promozione sociale
associazioni e società sportive dilettantistiche (spogliatoi)
comunità energetiche rinnovabili
46
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Macro-tipologie di Interventi Incentivabili

47
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Macro-tipologie di Interventi Incentivabili

IL RUOLO
PREVALENTE
DEI MATERIALI

48
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Interventi Traino | efficientamento Energetico

a) isolamento termico dell’involucro opaco dell’edificio > 25% della


superficie disperdente lorda (art. 119):

● rispetto dei «LIMITI DI DISPERSIONE» (requisiti minimi) ai sensi del D.M. 6 agosto 2020

● rispetto dei «CRITERI AMBIENTALI MINIMI» per l'affidamento di servizi di progettazione e


lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici’ (D.M.
11/10/2017) e requisiti c. 3-ter, art. 14, D.L. 63/2013/L. 90/2013 (D.M. 26/01/2010)

● tetto di spesa:
○ 50.000 € per edifici unifamiliari,
○ 40.000 € fino a 8 unità (x il n° delle u.i. che compongono l’edificio)
○ 30.000 € oltre 8 unità (x il n° delle u.i. che compongono l’edificio)

49
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Ruolo del Materiale


● Il materiale contribuisce con la sua conducibilità termica all’isolamento
complessivo della partizione in cui viene inserito – Trasmittanza termica
e rispetto dei «requisiti minimi di dispersione»,

● contribuisce alle condizioni di comfort o discomfort interni – condizioni


«termo-igrometriche»,

● contribuisce alla qualità dell’aria indoor ed alla sicurezza di chi vi abita –


rilascio di «sostanze pericolose»

50
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Ruolo del Materiale


I materiali ISOLANTI giocano un ruolo da protagonisti in questo ambito e per
questo occorre che rispettino 3 REQUISITI FONDAMENTALI:

● Il materiale, laddove possibile, deve essere MARCATO CE e quindi


commercializzabile e conforme al Reg.to CPR (EU) 305/’11

● Deve essere conforme rispetto ai Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.)

● Deve garantire prestazioni termiche «certificate» (incluse della DoP o


quantificate ad hoc)

51
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro
Ruolo del Materiale

Tra poco parleremo di


cosa si intende con
«Conducibilità
Termica Dichiarata»

52
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Ruolo del Materiale


I materiali ISOLANTI giocano un ruolo da protagonisti in questo ambito e per
questo occorre che rispettino 3 REQUISITI FONDAMENTALI:

● Il materiale, laddove possibile, deve essere MARCATO CE e quindi


commercializzabile e conforme al Reg.to CPR (EU) 305/’11

● Deve essere conforme rispetto ai Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.)

● Deve garantire prestazioni termiche «certificate» (incluse della DoP o


quantificate ad hoc)

53
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali isolanti al centro

Ruolo del Materiale


I materiali ISOLANTI giocano un ruolo da protagonisti in questo ambito e
per questo occorre che rispettino 3 REQUISITI FONDAMENTALI:

● Il materiale, laddove possibile, deve essere MARCATO CE e quindi


commercializzabile e conforme al Reg.to CPR (EU) 305/’11
O !
IA M
N D
FO ● Deve essere conforme rispetto ai Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.)
PR O
AP
● Deve garantire prestazioni termiche «certificate» (incluse della DoP o
quantificate ad hoc)

54
L’origine dei C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
Contesto di riferimento
C.A.M. nel Cod. degli Appalti
(D.Lgs. 50/2016)
● Il dlgs 50/2016 prescrive che i bandi debbano
obbligatoriamente contenere i criteri minimi
ambientali. In particolare prevede: Green Public
● «il maggior punteggio relativo all’offerta
Procurement per gli
concernente beni, lavori o servizi che presentano Appalti Pubblici
un minor impatto sulla salute e sull’ambiente»
(art. 95 comma 13)

● che i criteri ambientali siano «tenuti in


considerazione anche ai fini della stesura dei
documenti di gara» (art. 34 comma 2)

55
L’origine dei C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
Contesto di riferimento
C.A.M. vs CPR 305/’11
Il Regolamento CPR introduce il settimo requisito
(BWR) "Uso sostenibile delle risorse naturali“:

NOTA (2011):
“Le opere di costruzione devono essere concepite,
realizzate e demolite in modo che l’uso delle risorse Tale requisito non avrà effetti
naturali sia sostenibile e garantisca in particolare concreti fino alla definizione, da
quanto segue: parte dei singoli Stati membri, di
a) il riutilizzo o la riciclabilità delle opere di costruzione, apposite norme nazionali che
dei loro materiali e delle loro parti anche dopo la individuino un criterio oggettivo
demolizione; per definire la sostenibilità di un
b) la durabilità nel tempo delle opere di costruzione;
prodotto.
c) l’uso, nelle opere di costruzione, di materie prime e
secondarie ecologicamente compatibili”.

56
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
A quali requisiti devono rispondere i componenti edilizi (Par 2.4.1)?

Il soddisfacimento dei requisiti C.A.M. avviene in maniera


differente a seconda del requisito:
- alcuni si riferiscono al singolo elemento,
- alcuni alla struttura nella sua interezza,
- alcuni al processo produttivo,
- altri alla provenienza delle materie prime,
- ecc.
Allo stesso modo è differente il metodo per dimostrarlo:
- prove/analisi specifiche
- certificazioni, asseverazioni
- semplici autodichiarazioni.

57
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
A quali requisiti devono rispondere i componenti edilizi (Par 2.4.1)?

➢ DISASSEMBLABILITÀ (Par. 2.4.1.1):


almeno il 50% in peso dei componenti edilizi (edificio o intervento nella sua
interezza) devono essere sottoponibili a demolizione selettiva ed essere
riciclabili o riutilizzabili, a fine vita (di cui almeno il 15% deve essere
costituito da materiali non strutturali).

➢ MATERIA RECUPERATA o RICICLATA (Par. 2.4.1.2):


il contenuto di materia recuperata o riciclata nei materiali utilizzati per
l'intero edificio deve essere almeno pari al 15% in peso (% da dimostrare)
sul totale dei materiali utilizzati. Alcuni materiali hanno contenuti minimi
da rispettare (v. Tabella).

➢ SOSTANZE PERICOLOSE (Par. 2.4.1.3):


non devono essere aggiunte intenzionalmente sostanze dannose per
l’uomo, pertanto cancerogene, tossiche o classificate come «pericolose» ai
58
sensi della Legislazione EU.
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
EMISSIONI dei MATERIALI (Par 2.3.5.5)

➢ Da intendersi applicabile ai soli materiali


utilizzati come «rivestimento interno»
Ogni materiale elencato di seguito deve rispettare i limiti di emissione
esposti in tabella:
● pitture e vernici;
● tessili per pavimentazioni e rivestimenti;
● laminati per pavimenti e rivestimenti flessibili;
● pavimentazioni e rivestimenti in legno;
● altre pavimentazioni (diverse da eramica e laterizi);
● adesivi e sigillanti;
● pannelli per rivestimenti interni (es. lastre in cartongesso).

(22) somma dei composti organici volatili la cui eluizione avviene tra
➢ In tabella i limiti di emissione (µg/m3) a 28 gg l’n-esano e l’n-esadecano compreso, che viene rilevata in base al
metodo previsto dalla norma ISO 16000-6.

59
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
EMISSIONI dei MATERIALI (Par 2.3.5.5)

➢ Determinazione VOC in conformità alla


CEN/TS 16516 o UNI EN ISO 16000-9 o
norme equivalenti.

60
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
SOSTANZE PERICOLOSE (Par 2.4.1.3)

Non devono essere aggiunti intenzionalmente:

➢ additivi a base di cadmio, piombo, cromo VI, mercurio, arsenico e


selenio in conc. >0.010% in peso.
➢ sostanze identificate come «estremamente preoccupanti» (SVHCs) ai
sensi dell’art.59 del Reg.to(CE) n. 1907/2006 in percentuale maggiore dello
0,10% in peso
➢ Sostanze o miscele classificate come cancerogene, mutagene o tossiche
per la riproduzione […]

61
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
MATERIALI ISOLANTI TERMICI E ACUSTICI (Par. 2.4.2.9):

➢ non devono essere prodotti utilizzando ritardanti di


fiamma che siano oggetto di restrizioni o proibizioni;
➢ non devono essere prodotti con agenti espandenti con
conseguenze sull’ozono;
➢ non devono impiegare catalizzatori al piombo in fase di
applicazione;
➢ gli agenti espandenti devono essere inferiori al 6% del
peso del prodotto finito (EPS);
➢ lane minerali devono essere conformi alla nota Q o alla
nota R del Reg.to (CE) n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i. –
attestazione tramite Reg.to REACH art. 32
62
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
MATERIA RECUPERATA/RICICLATA (Par. 2.4.2.9):

➢ se il prodotto finito contiene uno o più dei componenti (v.tabella), questi devono
essere costituiti da materiale riciclato e/o recuperato secondo le quantità minime
indicate, misurato sul peso del prodotto finito.

63
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
MATERIA RECUPERATA/RICICLATA (Par. 2.4.2.9):

La % di materia riciclata DEVE essere dimostrata tramite una delle seguenti opzioni:
➢ Dichiarazione ambientale di Prodotto di Tipo III (EPD) conforme alla UNI EN 15804 e ISO
14025 (EPDItaly© o equivalenti) con esplicito riferimento al contenuto di riciclato;
➢ Certificazione di prodotto (*) che attesti il contenuto di riciclato attraverso l’esplicitazione
del bilancio di massa (ReMade in Italy®, Plastica Seconda Vita o equivalenti);
➢ Certificazione di prodotto (*) che attesti il contenuto di riciclato attraverso l’esplicitazione
del bilancio di massa che consiste nella verifica di una dichiarazione ambientale
autodichiarata, conforme alla norma ISO 14021.
➢ In alternativa: un rapporto di ispezione in conformità alla ISO/IEC 17020:2012, che attesti
il contenuto di materia recuperata o riciclata nel prodotto.
(*)rilasciata da un organismo di Valutazione
64
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
MATERIA RECUPERATA/RICICLATA (Par. 2.4.2.9):
PROCEDURA ADOTTATA:
Certificazione di prodotto che attesti il
contenuto di riciclato attraverso
l’esplicitazione del bilancio di massa che
consiste nella verifica di una dichiarazione
ambientale auto-dichiarata, conforme
alla norma ISO 14021.
NOTA: Diffidate da Bollini CAM o affini…non
esistono! Il Produttore dichiara solo la conformità
al Decreto

65
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
Il Ruolo del Progettista
Nell’ambito di “Appalti Pubblici” dal 2017 e nel settore privato a tendere, oltre al contesto
dei Materiali isolanti nell’ambito di interventi che beneficiano del 110%, il Progettista dovrà
garantire:

● laddove possibile, il recupero di edifici esistenti, il riutilizzo di aree dismesse, la localizzazione


dell’opera in aree già urbanizzate/degradate/impermeabilizzate, invece di realizzare una nuova
costruzione.
● Inoltre, un punteggio premiante è attribuito alla proposta di un professionista accreditato dagli
organismi di certificazione energetico-ambientale degli edifici (ISO/IEC 17024).
● Le imprese devono possedere la registrazione EMAS oppure una certificazione secondo la norma
ISO 14001 o secondo norme di gestione ambientale europee o internazionali, certificate da
organismi di valutazione della conformità.
● Il progetto deve garantire risparmio idrico, illuminazione naturale e approvvigionamento
energetico da fonti rinnovabili.
● Inoltre, deve essere garantito l’inserimento naturalistico paesaggistico, la sistemazione delle aree
verde e il mantenimento della permeabilità dei suoli.

66
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
Il Ruolo del Progettista

● Allo scopo di ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili e di aumentare il riciclo dei
rifiuti, il progetto deve prevedere:
○ l’uso di materiali composti da materie prime rinnovabili
○ una distanza minima per l’approvvigionamento dei prodotti da costruzione
○ il miglioramento delle prestazioni ambientali dell’edificio

● In caso di nuove costruzioni, l’APE (attestato prestazione energetica) deve essere almeno
di classe A3.

● Laddove la realizzazione dei lavori è affidata separatamente dalla progettazione, nel bando
di gara o nei documenti di affidamento, devono essere previste varianti solo migliorative
rispetto al progetto originale dell’affidamento.

67
C.A.M. (D.M. 11 ottobre 2017)
Il Ruolo del Progettista

● il progetto deve essere corredato dal piano di manutenzione dell’opera e di “fine


vita”. Il piano di manutenzione prevede la verifica dei livelli prestazionali
(qualitativi e quantitativi) in riferimento alle prestazioni ambientali; il piano deve
anche prevedere un programma di monitoraggio e controllo della qualità
dell’aria interna all’edificio.

● I progetti degli interventi di nuova costruzione, devono prevedere un piano per il


disassemblaggio e la demolizione selettiva dell’opera a fine vita per il riutilizzo o
il riciclo dei materiali, componenti edilizi e degli elementi prefabbricati utilizzati.

● Nel piano inerente la fase di “fine vita” dell’edificio è presente l’elenco di tutti i
materiali, componenti edilizi e degli elementi prefabbricati che possono essere in
seguito riutilizzati o riciclati.

68
C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
S!!
!

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 – Serie Generale – del 6


agosto 2022 – S.O. n.30, il Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256,
recante “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio
di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori
per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di
progettazione e lavori per interventi edilizi”, che sostituisce i
criteri CAM adottati nel 2017 di cui al D.M. 11/10/2017.

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C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
S!!
!

IMPORTANTE!
La data di entrata in vigore del suddetto decreto, e quindi
dei nuovi criteri ambientali minimi, è fissata al
centoventesimo giorno successivo alla pubblicazione sulla
G.U.R.I., ossia il 4 dicembre 2022.

In vigore dal 4 dicembre 2022!

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C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
S!!
!

OBIETTIVI e CAMPO di APPLICAZIONE


Il decreto risponde all’esigenza di rivedere il D.M. del 2017 in ragione
dell’evoluzione della normativa ambientale e dei mercati di riferimento, al
fine di migliorare i requisiti di qualità ambientale degli edifici pubblici.

Si applicano a tutti gli interventi edilizi di lavori disciplinati dal Codice dei
contratti pubblici (D. Lgs. 50/2016), fatta salva l’applicazione di norme più
restrittive derivanti da vincoli, piani e regolamenti (ad esempio, vincoli
paesaggistici, culturali, idrogeologici, piani paesistici, piani e regolamenti
comunali, ecc.).

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C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
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!
NOVITA’
● la nuova articolazione del decreto che, rispetto al precedente, distingue più
chiaramente i criteri da adottare in base al tipo di affidamento, rispettivamente:
○ del servizio di progettazione di interventi edilizi;
○ dei lavori per interventi edilizi;
○ del servizio di progettazione e lavori per interventi edilizi, congiuntamente,
● il richiamo agli aspetti non finanziari c.d. ESG (ambiente, sociale, governance,
sicurezza e business ethics) tra i criteri premianti, che dovranno essere “valutati
secondo metriche orientate alla stima dei rischi di impatti avversi futuri e comunicati in
accordo a standard europei di rapporti di sostenibilità”;

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C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
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NOVITA’
● il riconoscimento tra i criteri premianti nel possesso di sistemi di gestione ambientale
(EMAS – Regolamento 1221/2009 o norma UNI EN ISO 14001);
● l’eliminazione del piano di gestione dei rifiuti e la conferma che, nei casi di
ristrutturazione, manutenzione e demolizione, almeno il 70% in peso dei rifiuti non
pericolosi generati in cantiere dovrà essere avviato a operazioni di preparazione per il
riutilizzo, riciclaggio o altre operazioni di recupero;
● l’indicazione delle procedure da seguire in caso di mancata applicazione di uno o più
criteri CAM in quanto in contrasto con le norme tecniche di settore.

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Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
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NOVITA’
● l’introduzione dell’obbligatorietà progressiva e differenziata dei CAM in base alla
dimensione dell’intervento o della progettazione (interi edifici, porzioni di edifici o servizi di
manutenzione). In particolare viene specificato che:
○ per lavori che non riguardano l’intero edificio, i CAM si applicano limitatamente ai capitoli:
● “5 – Specifiche tecniche per i prodotti da costruzione”
● “2.6 – Specifiche tecniche progettuali relative al cantiere”;
○ per appalti di servizi di manutenzione di immobili e impianti, in aggiunta ai capitoli sopra
indicati, si applicheranno anche i capitoli:
● “1.2 – Macchine operatrici”
● “3.1.3 – Grassi ed oli lubrificanti per i veicoli utilizzati durante i lavori”.

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C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
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!
PRINCIPALI IMPLICAZIONI PER I MATERIALI

● Verifica dei criteri ambientali e mezzi di prova

● Obbligo di Marcatura CE per i materiali isolanti

● Introduzione tra i criteri premianti per l’affidamento dei lavori del


capitolo “Capacità tecnica dei posatori”

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C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
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!
PRINCIPALI IMPLICAZIONI PER I MATERIALI
● Verifica dei criteri ambientali e mezzi di prova:

il nuovo decreto aggiunge diverse opzioni per dimostrare il valore percentuale del contenuto di
materia riciclata/recuperata/di sottoprodotti, introducendo:
● una certificazione di prodotto basata sul criterio 4.1c del marchio VinylPlus Product Label, con
attestato della specifica fornitura;
● una certificazione di prodotto, basata sulla tracciabilità dei materiali ovvero sul bilancio di massa
rilasciata da un organismo di valutazione della conformità accreditato (Reg.to (UE) n. 765/2008)
secondo la norma ISO 17065, con l’indicazione della percentuale di materiale riciclato sul
certificato;
● una certificazione di prodotto, rilasciata da un organismo di valutazione della conformità
accreditato (Reg.to (UE) n. 765/2008) in conformità alla prassi UNI/PdR 88:2020 "Requisiti di
verifica del contenuto di riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto, presente nei prodotti",
qualora il materiale rientri nel campo di applicazione di tale prassi.
76
C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
S!!
!
PRINCIPALI IMPLICAZIONI PER I MATERIALI

● Obbligo di Marcatura CE per i materiali isolanti

Tutti i materiali isolanti termici utilizzati per l’isolamento dell’involucro


dell’edificio, esclusi, quindi, quelli usati per l’isolamento degli impianti, sono
soggetti all’obbligo della marcatura CE.

Cambio di Paradigma: il criterio si applica anche a materiali non coperti da


norma armonizzata e per i quali, da Reg.to 305/’11, si ricade in “regime di
volontarietà” con l’ottenimento di Marcatura CE solo tramite ETA!

Condizione minima per l’ammissibilità del


materiale : Istanza di ETA “attiva”! 77
C.A.M. (Decreto MiTE 23 giugno 2022 n. 256) NE
Nuovi Criteri Ambientali Minimi EDILIZIA W
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PRINCIPALI IMPLICAZIONI PER I MATERIALI

● Introduzione tra i criteri premianti per l’affidamento dei lavori del


capitolo “Capacità tecnica dei posatori”

Il criterio adottato prevede un punteggio premiante all’impresa di


costruzioni che si avvale di posatori qualificati, esperti nella posa dei
materiali da installare (infissi, sistemi di isolamento a cappotto, ecc.).

78
Superbonus 110%: il ruolo dei materiali al centro

Ruolo del Materiale


I materiali ISOLANTI giocano un ruolo da protagonisti in questo ambito e
per questo occorre che rispettino 3 REQUISITI FONDAMENTALI:

● Il materiale, laddove possibile, deve essere MARCATO CE e quindi


commercializzabile e conforme al Reg.to CPR (EU) 305/’11

● Deve essere conforme rispetto ai Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.)


O !
I A M
ND
FO ● Deve garantire prestazioni termiche «certificate» (incluse della DoP o
PR O
AP quantificate ad hoc) Parte II del Webinar

79
Parte II

80
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+
Comportamento termo-fisico dei
materiali e parametri di riferimento:
metodologie di misura a confronto

+ Conducibilità termica misurata e


“dichiarata” a confronto

+ Sfatiamo insieme alcuni miti |


Prodotti a basso spessore

+ Parametri di riferimento “veritieri”


ed affidabili e valori privi di
fondamento

81
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

Comportamento termo-fisico dei

+ materiali e parametri di
riferimento: metodologie di
misura a confronto

+ Conducibilità termica misurata e


“dichiarata” a confronto

+ Sfatiamo insieme alcuni miti |


Prodotti a basso spessore

+ Parametri di riferimento “veritieri”


ed affidabili e valori privi di
fondamento

82
Introduzione
Il materiale isolante deve garantire prestazioni termiche «certificate» e
valori dichiarati e/o di progetto. Come?
Perché è importante caratterizzare correttamente un materiale da un
punto di vista termofisico?
Quali gli obiettivi di una corretta analisi termica?

A. Incrementare affidabilità, prestazioni e durabilità di materiali tradizionali


e avanzati

B. Identificare e mettere a punto processi più efficienti ed efficaci

C. Ridurre i tempi di sviluppo e industrializzazione dei nuovi prodotti.

83
Il protocollo di caratterizzazione dei materiali isolanti
La proposta di Certimac

Tecnica Tecnica dell’Impulso Misura Emissività Termica


Termoflussimetrica (HFM) luminoso (LFA) Con Emissometro

Caratterizzazione termofisica
Tecnica Termoflussimetrica, Impulso luminoso ed emissometro

● Conducibilità Termica VALUTAZIONE


● Resistenza Termica A. DEL COMPORTAMENTO TERMICO
B. DEL RISPARMIO ECONOMICO PER
● Diffusività Termica LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE
● Emissività termica
● Riflettanza e indice di riflettanza SRI 84
Il protocollo di caratterizzazione dei materiali isolanti
La proposta di Certimac

Tecnica della calorimetria


differenziale a scansione (DSC)

Misura del calore specifico Misura della permeabilità al vapore

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO TERMICO PROPRIETÀ FONDAMENTALE PER GARANTIRE


CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL REGIME LA TRASPIRABILITÀ IN OGNI INTERVENTO SUL
ESTIVO COSTRUITO

85
Caratterizzazione termofisica | Analisi termoflussimetrica

Cosa possiamo determinare con l’analisi termoflussimetrica

CONDUCIBILITA’ TERMICA | Quantità di calore che si


trasmette in un secondo attraverso uno spessore unitario di
materiale per unità di superficie e per differenza di
temperatura unitaria

POSTULATO DI FOURIER PER LA CONDUZIONE

λ
86
Caratterizzazione termofisica | Analisi termoflussimetrica

Cosa possiamo determinare con l’analisi termoflussimetrica

CONDUCIBILITA’ TERMICA | Quantità di calore che si


trasmette in un secondo attraverso uno spessore unitario di
materiale per unità di superficie e per differenza di
temperatura unitaria

POSTULATO DI FOURIER PER LA CONDUZIONE

GRADIENTE
TERMICO

POTENZA TERMICA AREA DELLA SUPERFICIE


TRASMESSA PER NORMALE ALLA DIREZIONE DI
CONDUZIONE TRASMISSIONE DEL CALORE

CONDUCIBILITA’
[W/mK]
λ BUON CONDUTTORE DI CALORE

CATTIVO CONDUTTORE DI
λ
λ CALORE (ISOLANTE)
87
Caratterizzazione termofisica | Analisi termoflussimetrica

Quanto è importante conoscere la conducibilità termica?

Un esempio importante è rappresentato dal risparmio energetico e dall’uso efficiente dell’energia nel
settore edilizio

Quanto «pesano» gli edifici nell’ambito di consumi di energia e di emissioni di CO2?

40% 36%

EU – consumi energetici EU – emissioni CO2

Esiste un enorme potenziale per utilizzo per i materiali isolanti e per l’ottimizzazione dell’isolamento termico degli
edifici residenziali e commerciali.

88
Caratterizzazione termofisica | Analisi termoflussimetrica

APPARATI DI MISURA

A. CONDUCIBILITA’ TERMICA

B. RESISTENZA TERMICA

89
Analisi sperimentali CASO APPLICATIVO

Applicazione ai materiali per l’involucro edilizio

Nel contesto specifico dei materiali da costruzione, per quanto riguarda l’analisi della singola tipologia di
materiale, la norma UNI EN 1745 rimanda ai seguenti due standard di riferimento – Norme Gemelle:

EN 12667:2002

Thermal performance of building materials and products. Determination of thermal resistance by means of
guarded hot plate and heat flow meter methods. Products of high and medium thermal resistance

EN 12664:2002

Thermal performance of building materials and products. Determination of thermal resistance by means of
guarded hot plate and heat flow meter methods. Products of low and medium thermal resistance

90
Analisi sperimentali

Misura della conducibilità termica

Le misure di Conducibilità Termica nel contesto dei materiali inorganici destinati all’involucro edilizio, sono
tipicamente effettuate sulla base dei seguenti metodi universalmente riconosciuti:

Metodo di riferimento ASSOLUTO Metodo della PIASTRA CALDA con ANELLO di GUARDIA
(ISO 8302)

Metodo alternativo Metodo del


TERMOFLUSSIMETRO
(correlazione necessaria)
(ISO 8301)

Metodo alternativo Metodo secondo ASTM E1530


Standard test Method for evaluating the resistance to thermal
(correlazione necessaria) transmission of materials by the guarded heat flow meter tecnique

91
Analisi sperimentali
Metodo della piastra calda con anello di guardia - ISO 8302 - UNI EN 12664-12667

Determinazione diretta della resistenza R del campione e della


conducibilità λ del materiale;

● Riferimento per ogni altro metodo di misura (es. termoflussimetro);

● Misura della potenza elettrica e ΔT;

● Campioni grandi Ф> 200 mm;

● Difficoltà di reperimento di campioni significativi;

Metodo di Riferimento
● Impossibilità di ricavare campioni direttamente da blocchi forati/mattoni ASSOLUTO

● Tempi di esecuzione molto lunghi e la differenza di temperatura relativamente grande tra i campioni
tipicamente da 30 K a 70 K che deve essere stabilita e mantenuto costante durante le ore.

92
Analisi sperimentali
Caratteristiche Tecniche
Metodo del termoflussimetro HFMA ● Dim. campioni: 300x300 mm2, Sp.
max 100mm.
● Range Conducibilità: 0,001÷1,5 W/mK
Termoflussimetro per la misura della ● Accuratezza: 2÷5%
CONDUCIBILITA’ TERMICA di
MATERIALI ISOLANTI E Variabili di funzionamento:
SUPER-ISOLANTI ● Temperatura: -10÷80 °C.
● RH: 0÷100%

Standard di Riferimento:
EN 12664
EN 12667
EN 12939

Plus:
● Metodo standard universalmente
HFM 436 Lambda® riconosciuto
NETZSCH ● Rapidità di esecuzione del test (1.5÷8h
.ca)
● Metodo di Lavoro ad hoc: lavorazione,
test, analisi incertezza

93
Termoflussimetro HFMA

Taratura dell’apparato

Viene misurato il fattore di taratura su un campione di


riferimento di caratteristiche termofisiche note

94
Conducibilità termica di Polistirene Espanso (EPS) CASO APPLICATIVO

L'isolamento di edifici in EPS offre grande flessibilità,


compatibilità ed efficienza termica per l'utilizzo in tutte
le aree dell'involucro di un edificio.

Struttura a celle chiuse delimitate da pareti


Fonte: Internet delle schiume di EPS [1]

La scelta opportuna del diametro delle celle ad una data densità


consente di ridurre fino al 20% la conducibilità termica totale.

[1] AIPE- EPS a migliorata conducibilità termica – Vol.19


95
Conducibiltà e resistenza termica di prodotti sfusi CASO APPLICATIVO

Analisi di aggregati | Perlite

Grazie alla sua struttura alveolare la perlite è un buon


isolante termico.

La perlite è traspirante e capace di regolare l’umidità


(buona conduttività capillare), pur essendo ogni singolo
granulo impermeabile all’acqua e al vapore. Ha anche
buone proprietà fonoassorbenti.

Trattandosi di un materiale di tipo inorganico la perlite


è immarcescibile e inattaccabile da parassiti;
incombustibile e in caso di incendio non emette fumi o
vapori tossici.

96
Conducibilità termica di fibre sfuse CASO APPLICATIVO

di origine vegetale

● Buone proprietà termoisolanti

● Media protezione dal caldo estivo

● Buone capacità di regolazione dell’umidità

● Materia prima rinnovabile.

97
Termoflussimetro con anello di guardiag
Caratteristiche Tecniche
● Dim. campioni: Ø 50,8mm, Sp. max
22mm.
● Range Conducibilità: 0,04÷40 W/mK
Termoflussimetro con anello di Guardia per la ● Accuratezza: 2÷5%
misura della CONDUCIBILITA’ TERMICA di
MATERIALI a MEDIO-ALTA CONDUCIBILITÀ Variabili di funzionamento:
● Temperatura: 0÷300 °C.
● Pressione esercitata sul campione:
0÷80 psi
● RH: 0÷100%

Standard di Riferimento:
ASTM E 1530
EN 12664

Plus:
DTC-300® ● Analisi su campioni prelevati da
TA Instruments manufatto «industriale» con elevata
rappresentatività
● Rapidità di esecuzione del test
(1.5h .ca)
● Metodo di Lavoro ad hoc: lavorazione,
test, analisi incertezza

98
Metodo del termoflussimetro con anello di guardia
(ASTM E1530) | Metodo alternativo …In dettaglio…

diaTTermoflussimetro con anello di guardiaermoflussimetro con anello di guardia


A. Determinazione indiretta della resistenza R del campione e della

conduttività λ del materiale;

B. Taratura apparato con campioni di resistenza R certificata;

C. Campioni di dimensioni limitate, 50-60 mm, spessore >1 mm;

D. Elevata rappresentatività dei campioni testati;

E. Possibilità di ricavare campioni direttamente da blocchi

forati/mattoni

Metodo ALTERNATIVO correlabile


al PRIMO

99
Principio di funzionamento
a

…In dettaglio… Determinazione indiretta di RESISTENZA TERMICA e


CONDUCIBILITA’

TERMOFLUSSIMETRO
Misura diretta di flusso termico e ∆T

Metodo ALTERNATIVO correlabile


al PRIMO

100
Principio di funzionamento | Caratteristiche del provino
a

Il Campione sottoposto a prova:

A. viene ricavato direttamente dal blocco finito (cartella esterna o setto interno);
B. viene rettificato superficialmente mediante sistema di bloccaggio gelivo inserito in rettificatrice
per massimizzare il grado di finitura superficiale e limitare gli effetti secondari legati alla
resistenza termica di contatto;

101
Conducibiltà e resistenza termica a CASO APPLICATIVO

Analisi di cicli termici per interni ed esterni

Gli intonaci termoisolanti consentono di realizzare


strati coibentanti senza fughe, adattandosi senza
problemi a tutte le caratteristiche geometriche del
supporto, per esempio gli intradossi dei serramenti,
gli elementi sporgenti o con raggi di curvatura
variabili.

….Approfondiremo la caratterizzazione e il
comportamento termico di questo tipo di prodotto nelle
prossime sezioni….

102
Caratterizzazione termofisica | Metodo dell’impulso luminoso
Light Flash Analysis

A. DIFFUSIVITA’ TERMICA

B. CALORE SPECIFICO

C. CONDUCIBILITA’ TERMICA

103
Caratterizzazione termofisica | Metodo dell’impulso luminoso
Permette di misurare direttamente la diffusività termica nell‘intervallo 0.1-2000 mm2/s.
Si applica principalmente a materiali omogenei isotropi, opachi all‘impulso di energia applicato

Laser Flash per la misura della


DIFFUSIVITA’ TERMICA, CALORE
Caratteristiche Tecniche
SPECIFICO e CONDUCIBILITA’ TERMICA ● Dim. campioni: Ø 12,7 mm, Sp. max 5mm.
● Range Conducibilità: 0,1÷5000 W/mK
● Accuratezza: 2÷5%

Variabili di funzionamento:
● Temperatura: 20÷1250 °C.
● RH: 0÷100%

Standard di Riferimento:
ASTM E 1461
ASTM E 2585

Plus:
LFA 467 HT Hyper Flash® ● Metodo speditivo e «senza contatto»
NETZSCH ● Versatilità in termini di «parametri
misurabili» e potenziale di
«post-elaborazione»
● Metodo di Lavoro ad hoc: lavorazione, test,
analisi incertezza

104
Principio di funzionamento
Introdotto da Parker et al. nel 1961

Una lampada allo Xenon costituisce la fonte dell’ impulso


luminoso che irraggia la parte inferiore del campione omogeneo e
pianparallelo.

L’aumento di temperatura sul lato opposto (superiore) è misurato


da un detector IR.

Il campione è alloggiato nel portacampione inserito, a sua volta,


in un elemento scaldante costituito da tubo di allumina cui è
avvolto un filo di platino.
Maschera

Dal segnale relativo all’incremento della temperatura sulla faccia


superiore del campione, in funzione del tempo, si ricava la
diffusività termica Campione

Portacampione

105
La fase di post–analisi

Multilayer

I modelli disponibili consentono di:

A. considerare la natura del materiale Penetration Parker

Modelli di
B. di modellare lo scambio termico Post-Analisi
nella maniera più opportuna

Standard
(Cape-
Transparent
Lehmann
modificato)

106
Isolante a base naturale per applicazioni in edilizia CASO APPLICATIVO

● Conoscere la diffusività e il calore specifico è importante


per la scelta corretta dei materiali nel settore edilizio

● Un alto valore della diffusività termica indica una veloce


propagazione del calore, mentre un basso valore di
diffusività termica indica che il calore è prevalentemente Materiale isolante a base vegetale
accumulato nel materiale.

● Una parete “leggera”, ad esempio una parete sottile


in polistirolo, mentre può risultare un buon isolante in
regime permanente (inverno), non svolge un’efficace
azione “isolante” e cioè smorzante in regime variabile
(estivo).

La caratterizzazione termofisica consente di ottimizzare la scelta


del materiale isolante migliorando le condizioni di comfort
termico nell’edificio

107
Caratterizzazione termofisica | Calorimetria differenziale a scansione

DSC

A. CALORE SPECIFICO
B. RETICOLAZIONE
C. REATTIVITÀ
D. TEMPERATURA DI TRANSIZIONE VETROSA
E. FUSIONE
F. CRISTALLIZZAZIONE

108
Calorimetro differenziale a scansione
Variabili di funzionamento:
● Temperatura: -90÷700 °C.
● Flussaggio in aria, azoto,
Calorimetro differenziale a scansione ossigeno, argon
per la misura di CALORE SPECIFICO e
COMPORTAMENTO TERMICO DEI Standard di Riferimento:
MATERIALI tra -90 e 700 °C ISO 11357
ASTM

Target:
● Temperatura di transizione vetrosa
● Temperatura di fusione e
cristallizzazione
● Percentuale di cristallinità o
amorficità iniziale
DSC 250® ● Calore e cinetica di reticolazione
TA Instrument ● Stabilità ossidativa
● Studio di fenomeni di
fotoreticolazione
● Grado di purezza
● Cp

109
CASO APPLICATIVO
Calorimetria Differenziale a Scansione
Determinazione del calore specifico per pannelli isolanti ad alte prestazioni

I termoisolanti in aerogel sono progettati per soddisfare le


molteplici esigenze richieste nelle riqualificazioni
energetiche degli edifici esistenti e nelle nuove costruzioni.

Le proprietà che li caratterizzano li rendono indispensabili


nelle realizzazioni che necessitano delle massime
prestazioni termiche con il minimo spessore.

La bassissima conducibilità termica, la resistenza a


compressione, l’idrofobicità, la traspirabilità e la facilità
di utilizzo li rendono termoisolanti ottimali attualmente
disponibili sul mercato rappresentando di fatto l’ultima
frontiera nell'isolamento termico.

110
Altre tecniche di caratterizzazione
Hot Box
Efficace strumento per misurare con precisione la
trasmittanza termica dell' involucro edilizio (in
particolare di sistemi a cappotto e/o sistemi multistrato)
in laboratorio. In genere esistono due tipi di prove in camera
calda: Schema dell’apparato Guarded Hot Box (sx) e della
Calibrated Hot Box (dx)*
● la camera calda con guardia (Guarded Hot Box)
● la camera calda calibrata (Calibrated Hot Box)

Caratteristiche prinicipali
● Dimensione del campione a parete intera
● Capacità di testare configurazioni di ponti termici di grandi dimensioni
come parete/parete, parete/pavimento e parete/soffitto.
● Misura simultanea dei flussi di calore che includono l'infiltrazione d'aria Vista che illustra il concetto di doppia protezione: una
camera di protezione convenzionale a sinistra e una
guardia liquida attiva a destra**.
*Lu, X.; Memari, A.M. Comparison of the Experimental Measurement Methods for Building Envelope Thermal Transmittance.
Buildings 2022, 12, 282. https:// doi.org/10.3390/buildings12030282
**ASHRAE 2013 Development of a New Hot Box Apparatus to Measure Building EnclosureT hermal Performance 111
Altre tecniche di caratterizzazione
Hot Box

Questo tipo di tecnica da la possibilità di


Schema dell’apparato Guarded Hot Box (sx) e della
determinare la prestazione termica Calibrated Hot Box (dx)*
dell’intera parete complessa e NON del
singolo strato di intonaco/rasante o
coating di pochi mm si spessore

… Maggiori dettagli nelle


sezioni successive…

Vista che illustra il concetto di doppia protezione: una


camera di protezione convenzionale a sinistra e una
guardia liquida attiva a destra**.
*Lu, X.; Memari, A.M. Comparison of the Experimental Measurement Methods for Building Envelope Thermal Transmittance.
Buildings 2022, 12, 282. https:// doi.org/10.3390/buildings12030282
**ASHRAE 2013 Development of a New Hot Box Apparatus to Measure Building EnclosureT hermal Performance 112
Altre tecniche di caratterizzazione
Transient Plane Sources | TPS (HOT DISK)
L'elemento TPS è costituito da una lamina di nichel sottile (10 µm)
elettricamente conduttivo a forma di doppia spirale, che assomiglia ad Schema di un sensore TPS | Hot Disk***
un disco caldo incorporato in uno strato strato isolante in kapton (70 µm).

Due campioni dello stesso materiale vengono messi a contatto con i lati
piatti del sensore. Al sensore viene fornita una potenza elettrica costante
e l'aumento di temperatura ∆T(t) viene calcolato viene calcolato in base
.
alla variazione della resistenza del sensore con il tempo R(t) mediante Nonostante la sua consolidata affidabilità
specifiche equazioni per un'ampia varietà di materiali comuni, il
metodo TPS a disco caldo è noto per
sostanziali errori sistematici quando
● Adatto per solidi, liquidi e polveri
viene applicato a materiali isolanti (basso
● Capacità di misurare (λ, α e Cp). conduttivi), a causa delle discrepanze tra
● Adatto a materiali sia isotropi che anisotropi. il modello ideale utilizzato per l'analisi
● Sensore compatto e, di conseguenza, campione di dimensioni dei dati e l'effettivo processo di
ridotte. trasferimento del calore.

***Rodríguez-Pérez, Miguel & Reglero, J. & Lehmhus, Dirk & Wichmann, Mario & De
Saja, J.A. & Fernández, A.. (2003). THE TRANSIENT PLANE SOURCE TECHNIQUE
(TPS) TO MEASURE THERMAL CONDUCTIVITY AND ITS POTENTIAL AS A TOOL TO
DETECT IN-HOMOGENEITIES IN METAL FOAMS. INTERNATIONAL CONFERENCE
113
ADVANCED METALLIC MATERIALS.
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+
Comportamento termo-fisico dei
materiali e parametri di riferimento:
metodologie di misura a confronto

+ Conducibilità termica misurata e


“dichiarata” a confronto

+ Sfatiamo insieme alcuni miti |


Prodotti a basso spessore

+ Parametri di riferimento “veritieri”


ed affidabili e valori privi di
fondamento

114
PRESTAZIONI TERMO-FISICHE “Certificate” …ME
MO…
Conducibilità Termica: λ [W/mK]
Misura la capacità del materiale di condurre calore

La conducibilità termica λ caratterizza lo scambio termico in regime


stazionario, ossia in condizioni di temperature costanti e flusso termico
costante
La conducibilità termica λ dipende:
dalla natura del materiale,
dalla temperatura,
dalla densità,
Dalla struttura porosimetrica del
materiale che altera il movimento dei
fononi responsabili di una più o meno
elevata capacità di trasmettere calore per
conduzione. 115
CONDUCIBILITÀ TERMICA
VALORE MISURATO - EN 12664 o EN 12667
Condizioni sperimentali di riferimento:

• Essiccazione pre-test -dry- per escludere l’effetto


dell’umidità λ10,dry
• temperatura media di prova di 10°C

• Condizionamento pre-test all’equilibrio a 23°C e 50%


U.R. λ10,23-50
• temperatura media di prova di 10°C
%

Misura effettuata con strumentazione


a Piastra calda e anello di Guardia o
con Termoflussimetro
116
CONDUCIBILITÀ TERMICA
VALORE MISURATO - EN 12664 o EN 12667
Condizioni di misura fissate dalla UNI EN 10456:2008 (Tabella 1)

Sono fissate le due


variabili principali:
- Temperatura di prova,
- Umidità relativa (pre-test)

N.B.: in casi particolari e su richiesta


del Fabbricante, è possibile
effettuare la misura a 23 °C
117
DAL VALORE MISURATO AL VALORE DICHIARATO
hEN e UNI EN ISO 10456
Per passare dal val. misurato λ10,dry al val. dichiarato λD, si calcola λ90/90 da cui λD

Metodologia di calcolo prevista:


- Appendice B – UNI EN ISO 10456
- Appendice A – Norma armonizzata di Prodotto (Materiali isolanti)

λ90/90 rappresentativo del 90% della produzione con un livello di confidenza del 90%

118
DAL VALORE MISURATO AL VALORE DICHIARATO
hEN e UNI EN ISO 10456

Dal λ90/90 al λD: arrotondamento come previsto dalla norma

Par. 5 – UNI EN ISO 10456

119
DAL VALORE MISURATO AL VALORE DICHIARATO
hEN e UNI EN ISO 10456

La Conducibilità termica dichiarata λD è il VALORE di RIFERIMENTO per le successive


valutazioni (asseverazioni e analisi nell’ambito di interventi che vogliano accedere ad Ecobonus)
perché:

- Previsto dalle norme armonizzate di Prodotto o nelle EAD (alla base delle ETA) e quindi
contenuto in DoP
- Valutato a partire da un numero minimo di misure sperimentali (10 misure) effettuate ai
sensi delle EN ISO 12664 o EN ISO 12667, ossia in condizioni certe e ripetibili di:
pre-condizionamento, test e post-elaborazione
- Deriva da una post-analisi di tipo statistico che «estende» il dato sperimentale all’intera
gamma di produzione (λ90/90)
- La sua «costanza» nel tempo viene garantita dai controlli FPC in carico al produttore
nell’ambito dei sistemi VVCP.

120
DAL VALORE MISURATO AL VALORE DICHIARATO
hEN e UNI EN ISO 10456

NON SONO UTILIZZABILI VALORI AL DI FUORI DI λD

NOTA: Valori EQUIVALENTI, post-elaborati con metodi non


meglio precisati non possono essere oggetto di verifica in
fase di accettazione, valutazione/asseverazione

121
DAL VALORE DICHIARATO al VALORE DI PROGETTO
UNI EN ISO 10456 – Par. 6 + App. B
Valore termico di progetto: Valore della proprietà termica di un materiale o
prodotto da costruzione in condizioni esterne ed interne specifiche, che può
essere considerato come tipico delle prestazioni di tale materiale o prodotto
quando incorporato in un componente edilizio.

Per passare dal valore misurato λ10,dry al valore λ di progetto, si considerano:


- Temperatura,
- Umidità relativa,
- Aging del materiale

122
DAL VALORE DICHIARATO al VALORE DI PROGETTO
UNI EN ISO 10456 – Par. 6 + App. B
stato ψ1: Condizione di
riferimento dry (T°=10°C, u.r.=0% );
Esempio di calcolo «umidità»:
stato ψ2: Condizione a cui
dichiarare il valore di progetto (T°
=23°C, u.r.=50%/80%)
Coefficiente di Conversione per
il grado di Umidità fψ, funzione
del tipo di materiale

123
DAL VALORE DICHIARATO al VALORE DI PROGETTO
UNI EN ISO 10456 – Par. 6 + App. B

NON SONO OBBLIGATORIE MODIFICHE DEL


VALORE «DICHIARATO» per CALCOLI e
DIMENSIONAMENTI

NOTA: se necessario in relazione al caso


applicativo, occorre riferirsi
solo alla UNI EN ISO 10456

124
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+
Comportamento termo-fisico dei
materiali e parametri di riferimento:
metodologie di misura a confronto

+ Conducibilità termica misurata e


“dichiarata” a confronto

+ Sfatiamo insieme alcuni miti |


Prodotti a basso spessore

+ Parametri di riferimento “veritieri”


ed affidabili e valori privi di
fondamento

125
Modalità di trasmissione del calore nel contesto dell’Edificio

A. CONDUZIONE: Trasferimento di energia


che si verifica per effetto dell’interazione
delle particelle di una sostanza dotate di
maggiore energia con quelle adiacenti
dotate di minore energia.

B. CONVEZIONE: Trasferimento di energia


termica tra una superficie solida e il liquido o
gas adiacente in movimento.

C. IRRAGGIAMENTO: energia emessa da


una sostanza sotto forma di onde
elettromagnetiche (o fotoni) come risultato
delle modificazioni nelle configurazioni
elettroniche degli atomi o delle molecole.

126
Alcune premesse per iniziare…
• Perché utilizzare prodotti basso emissivi a ridotto spessore?

Questi sistemi vengono impiegati principalmente negli interventi di efficientamento energetico di un edificio
quando non vi è la possibilità di intervenire con soluzioni ad elevato spessore (ad esempio «cappotti»), quando
non si può intervenire dall’esterno e/o quando è richiesta facilità di posa nell’intervento.

• Quali dati tecnici sono necessari per valutare l’efficacia di un


prodotto per l’isolamento termico a basso spessore?

● Conducibilità Termica
CONDUZIONE
● Resistenza Termica
● Emissività IRRAGGIAMENTO

Lo scambio termico per irraggiamento influisce sul comfort


termico sia in termini di «benessere percepito» che in termini di
miglioramento dell’isolamento termico invernale.

127
Alcune premesse per iniziare…
Sfatiamo un «mito»…
Il mercato dei materiali per l’isolamento termico ha visto negli ultimi dieci anni un incremento di
proposte «innovative» che promuovono prodotti «pseudo-miracolosi» che con minimi spessori
(ovvero da pochi micron o mm) hanno la presunzione di sostituire un cappotto ordinario di
10-12 cm.

È possibile? La risposta è NO!


CASO 1: un materiale isolante da 1 cm con
conducibilità 0,060 W/mK ha una resistenza termica
pari a 0,167 m2K/W

CASO 2: uno strato di vernice da 1 mm con


conducibilità 0,030 W/mK ha una resistenza termica
pari a 0,033 m2K/W

128
Alcune premesse per iniziare…

Si trovano sul mercato valori di «Lambda equivalente» valutati nelle modalità più «creative», con
valori dell’ordine di 0,00000… W/mK. Si tratta di numeri PRIVI di SENSO FISICO

Alcuni valori reali (e di riferimento) per la conducibilità:

A. Tra 0,031 e 0,09 W/mK per materiali tradizionali;

B. Fino a 0,026 W/mK per materiali che sfruttano gas diversi dall’aria (ad esempio il
poliuretano);

C. Fino a 0,015 W/mK per materiali innovativi (es.: aerogel).

D. Fino a 0,003-0,005 W/mK per materiali innovativi (es.: V.I.P.).

Questo capita in particolare per soluzioni a basso spessore…


129
Alcune premesse per iniziare…
Un po’ di chiarezza sui prodotti “innovativi” a basso spessore:

• In che misura un prodotto innovativo a basso spessore può contribuire


all’isolamento?

• Quali sono i principi tali per cui possono essere utilmente impiegati?

• Come intervengono nel miglioramento del comfort termico dell’edificio e


nell’isolamento termico dell’involucro?

…facciamo un passo indietro…

130
Conduzione
….Memo….
Conducibilità termica

CONDUCIBILITA’ TERMICA | Quantità di calore che si


trasmette in un secondo attraverso uno spessore unitario di
materiale per unità di superficie e per differenza di
temperatura unitaria

POSTULATO DI FOURIER PER LA CONDUZIONE

λ
131
Convezione
La convezione è la modalità di trasferimento di energia termica tra
una superficie solida e il liquido o gas adiacente in movimento e Tipo di convezione h [W/(m2 °C)
implica gli effetti combinati di conduzione e trasporto di massa.

Convezione libera dei gas 2 - 25


Si parla di convezione forzata se il fluido è forzato a scorrere sulla
superfici da dispositivi esterni (ventilatore, pompa, vento)
Convezione libera dei
10 - 1000
liquidi
Si parla di convezione naturale (o libera) se il movimento del fluido
è causato da forze ascensionali indotte da differenze di densità
legate alle variazioni di temperatura nel fluido. Convezione forzata dei gas 25 - 250

La potenza termica trasmessa per convezione è direttamente Convezione forzata dei


50 - 20000
liquidi
proporzionale alla differenza di temperatura:
Ebollizione e
2500 - 100000
condensazione
LEGGE DI NEWTON PER IL RAFFREDDAMENTO

Tipici valori del coefficiente di


scambio termico convettivo

132
Irraggiamento

IRRAGGIAMENTO = energia emessa da una sostanza sotto


forma di onde elettromagnetiche (o fotoni) come risultato
delle modificazioni nelle configurazioni elettroniche degli
atomi o delle molecole

La trasmissione del calore per irraggiamento:

1. Non richiede la presenza di un mezzo interposto


(≠ conduzione & convezione)

2. Avviene alla velocità della luce

3. Non subisce attenuazioni nel vuoto

133
Irraggiamento

Nello studio della trasmissione del calore per


irraggiamento interessa la radiazione termica,
vale a dire la radiazione emessa dai corpi a causa
della loro temperatura.

Tutti i corpi a temperatura al di sopra dello zero


assoluto emettono una radiazione termica, la cui
massima quantità può essere determinata come:

LEGGE DI STEFAN-BOLTZMANN

134
Irraggiamento

Nello studio della trasmissione del calore per


irraggiamento interessa la radiazione termica, vale a
dire la radiazione emessa dai corpi a causa della loro
temperatura.

Tutti i corpi a temperatura al di sopra dello zero


assoluto emettono una radiazione termica, la cui
massima quantità può essere determinata come:

LEGGE DI STEFAN-BOLTZMANN

RADIAZIONE MASSIMA
TEMPERATURA ASSOLUTA DELLA
EMESSA DA UN CORPO NERO
SUPERFICIE
(«SITUAZIONE IDEALE»)

COSTANTE DI
STEFAN-BOLTZMANN
σ = 5,67 x 10-8 W/(m2 K4)
135
Irraggiamento
Nel caso di superfici reali, la radiazione emessa è minore di quella emessa dal corpo nero a parità di temperatura e può
essere valutata come:

ε = EMISSIVITA’

Si definisce emissività il rapporto tra la radiazione emessa


dalla superficie e la radiazione emessa dal corpo nero alla
stessa temperatura

TEMPERATURA ASSOLUTA 0≤ε≤1 Corpo nero ε = 1


DELLA SUPERFICIE
RADIAZIONE EMESSA DA
UNA SUPERFICIE REALE L’emissività di una superficie reale non è costante ma varia
con la temperatura della superficie, con la lunghezza d’onda
AREA DELLA SUPERFICIE e con la direzione della radiazione emessa.

Nei calcoli di irraggiamento si utilizzano le approssimazioni di


COSTANTE DI STEFAN-BOLTZMANN
σ = 5,67 x 10-8 W/(m2 K4)
superfici grigie e diffondenti. L’emissività di una superficie
con queste caratteristiche è indipendente da lunghezza
d’onda e direzione e viene definita emissività emisferica
totale.

136
Irraggiamento
Nel caso di due superfici, separate da un gas (quale l’aria)
che non interferisce con la radiazione, la potenza termica
netta scambiata per irraggiamento è data dalla relazione:
Superfici circostanti a Tc

La trasmissione di calore per irraggiamento verso o da


una superficie circondata da un gas come aria avviene
in parallelo alla convezione tra la superficie e il gas. ε, As, Ts

La potenza termica complessiva trasmessa si


determina sommando i contributi di entrambe le
modalità di scambio:

COEFFICIENTE DI TRASMISSIONE DEL


CALORE COMBINATO
(CONVEZIONE & IRRAGGIAMENTO)

137
Effetto dell’irraggiamento sul comfort termico
È un’esperienza comune a tutti provare una sensazione di «freddo» d’inverno e «caldo» d’estate,
nonostante la temperatura interna del termostato sia impostata sempre sullo stesso valore e l’impianto
«lavori correttamente» rispetto al setpoint.

Come mai?
Ipotesi:
1. Condizioni stazionarie;
2. Si trascura la trasmissione di calore per convezione;
3. Persona completamente circondata da superfici interne della stanza;
Tamb
4. Superfici circostanti a temperatura uniforme.

30 °C 1.4 m2

138
Effetto dell’irraggiamento sul comfort termico

TEMPERATURA MEDIA RADIANTE | media delle temperature delle pareti interne


all’ambiente, compresi soffitto e pavimento.

TEMPERATURA OPERANTE | media tra la temperatura dell’aria interna e la temperatura


media radiante.

LA POTENZA TERMICA
SCAMBIATA PER
IRRAGGIAMENTO INFLUISCE
SULLA TEMPERATURA
OPERANTE E INFLUISCE SUL
COMFORT TERMICO

139
Parametri termofisici per coating basso-emissivi / cicli multistrato
…ME
MO…
Come posso caratterizzare coating basso-emissivi o cicli multistrato destinati all’isolamento di
pareti verticali e soffitti?

Tecnica della calorimetria Misura Emissività Termica


Tecnica Termoflussimetrica (HFM) Tecnica dell’Impulso luminoso (LFA)
differenziale a scansione (DSC) Con Emissometro

α = Diffusività termica [mm2/s] - Descrive quanto rapidamente un materiale


reagisce a una variazione di temperatura.
1. Conducibilità Termica
2. Resistenza Termica, cp = Calore specifico [J/gK] - Quantità di calore necessaria per innalzare, o
3. Diffusività Termica diminuire, di 1 K la temperatura di 1 g di sostanza
4. Calore Specifico
5. Emissività Termica
ε = È una misura della capacità di un materiale di irraggiare
energia (valore compreso tra 0 e 1)

140
Conducibilità e Emissività: caratteristiche complementari

Per la valutazione dell’efficacia di un prodotto a basso spessore nei confronti dell’isolamento termico è
fondamentale considerare al contempo le caratteristiche di conducibilità ed emissività, che NON vanno
disaccoppiate!

PERCHÉ?
• Quanto più si tende a sistemi a spessore ridotto, tanto più la quota radiativa diventa rilevante rispetto a quella conduttiva;
• Per quanto il prodotto sia performante in termini di conducibilità, se lo spessore tende a zero la resistenza termica diventa
ininfluente…

Se s → 0 allora R → 0

• Il contributo dovuto all’emissività prescinde dallo spessore. Esso si traduce in un miglioramento in termini di isolamento
termico dell’involucro ed un miglioramento del benessere percepito, che dipende dalla temperatura operante.

…tutto ciò in cosa si traduce a livello di prestazioni?....


141
COSA VEDREMO NEL WEBINAR | AGENDA

+
Comportamento termo-fisico dei
materiali e parametri di riferimento:
metodologie di misura a confronto

+ Conducibilità termica misurata e


“dichiarata” a confronto

+ Sfatiamo insieme alcuni miti |


Prodotti a basso spessore

+ Parametri di riferimento
“veritieri” ed affidabili e valori
privi di fondamento

142
Sistemi isolanti a basso spessore per la riqualificazione di edifici esistenti
A. Si stima che il 98% degli edifici che saranno presenti tra
50 anni sono già stati costruiti, mentre le nuove Con un tasso di riqualificazione annuo del 5%, sarebbe
costruzioni costituiranno solo il 2% sul totale. possibile riqualificare circa 250.000 abitazioni/anno,
innescando un circolo virtuoso di carattere economico e
occupazionale e sostenendo uno sviluppo sostenibile
B. Patrimonio immobiliare italiano secondo più vecchio senza ulteriore consumo di suolo
d’Europa (la maggior parte delle abitazioni ha più di 40 (target European Enviromental Agency).
anni).

C. 76% del patrimonio edilizio esistente italiano è


antecedente al 1976 e la prestazione energetica si colloca
tra 200 e 250 kWh/m2anno (edifici "colabrodo")

D. Stock edilizio di oltre 2.3 milioni in condizioni


manutentive mediocri (Dati CRESME).

E. Oltre il 20% di tali abitazioni sono concentrate nel centro


storico e soggette a vincoli dettati dal Regolamenti
Edilizi Urbani che pongono limiti agli interventi in facciata.

143
Come riqualificare edifici esistenti?
Sistemi che agiscano dall’interno lasciando
intaccata la facciata
Quali strategie per l’involucro edilizio? + Riduzione Costi ponteggio
+ Rapidità di installazione
- Riduzione delle Volumetrie
disponibili
- Gestione delle «condense»

Il livello nZEB è pressoché irraggiungibile,


Dove si riesce ad arrivare in termini di nell’ambito dei + e dei – citati
performance?

Compromesso prestazione-costi-comfort
Considerati i «vincoli» al contorno

144
Come riqualificare edifici esistenti?

In questo contesto sono stati testati e


ottimizzati molteplici sistemi multi-layer a
spessore ridotto (8mm.ca) per applicazioni
interne:

1. Finiture basso-emissive;
2. Cicli multistrato a spessore ridotto;
Contributo all’isolamento termico mediante
3. Pitture Termoriflettenti (lato interno) ottimizzazione Conducibilità Termica e
Emissività termica.
Contributo allo scambio termico
CONDUTTIVO e RADIATIVO

145
Come riqualificare edifici esistenti?

COEFFICIENTE DI TRASMISSIONE DEL


CALORE COMBINATO
(CONVEZIONE & IRRAGGIAMENTO)

Il termine hr tiene conto dello scambio termico radiativo e pertanto


dell’emissività del prodotto impiegato
146
Come riqualificare edifici esistenti?

A. In caso di situazione «standard» (ε =


0,9) la Resistenza Superficiale
Interna ed Esterna valgono
rispettivamente 0,13 m2K/W e 0,04
m2K/W.

B. La Resistenza Superficiale Interna ed


Esterna aumentano al diminuire
dell’emissività

C. L’aumento di Resistenza Superficiale


è più marcato all’interno rispetto
all’esterno, in quanto in quest’ultimo
caso prevale il termine convettivo
dovuto all’azione del vento.

147
Come riqualificare edifici esistenti?

Risultati: (s = 8mm)
Ciclo Multistrato
1. Conducibilità termica a 10 °C: 0,075
W/mK Conducibilità Termica ottimizzata
2. Resistenza Termica: 0,107 m2K/W
3. Emissività Termica: 0,40

Resistenza superficiale ottimizzata:


<<0,9 incremento del 61%
(da 0,13 a 0,21 m2K/W)

…nulla di entusiasmante??

148
Come riqualificare edifici esistenti?

Dati di input del calcolo – Parete A


Caratteristiche Dimensionali
Proprietà termiche:
(mm)
Calcoli in parete
Mattone in Laterizio Pieno + 275x150x55 Resistenza Termica
Giunti di malta Tradizionale Spessore Giunti = 12 0.47 m2K/W

Conducibilità Termica
Intonaco a Base calce e gesso Spessore = 15
0.700 W/mK

Struttura tipica del dopo guerra: bimattone


pieno a due teste, intonaco di calce e gesso Ciclo Multistrato (8mm, ε↓↓)
RT = 0,68 m2K/W
U = 1,46 W/m2K U = 1,15 W/m2K -21,3%

149
Come riqualificare edifici esistenti?

Dati di input del calcolo – Parete A


Caratteristiche Dimensionali
Proprietà termiche:
(mm)
Calcoli in parete
Mattone in Laterizio Pieno + 275x150x55 Resistenza Termica
Giunti di malta Tradizionale Spessore Giunti = 12 0.47 m2K/W

Conducibilità Termica
Intonaco a Base calce e gesso Spessore = 15
0.700 W/mK

Struttura tipica del dopo guerra: bimattone


pieno a due teste, intonaco di calce e gesso Ciclo Multistrato (8mm, ε↓↓)
RT = 0,68 m2K/W
U = 1,46 W/m2K U = 1,15 W/m2K -13,5%

150
Come riqualificare edifici esistenti?

Dati di input del calcolo – Parete A


Caratteristiche Dimensionali
Proprietà termiche:
Calcoli in parete (mm)

Mattone in Laterizio Pieno + 275x150x55 Resistenza Termica


Giunti di malta Tradizionale Spessore Giunti = 12 0.47 m2K/W

Conducibilità Termica
Intonaco a Base calce e gesso Spessore = 15
0.700 W/mK

Struttura tipica del dopo guerra: bimattone


pieno a due teste, intonaco di calce e gesso E nel caso si impiegassero 8
RT = 0,68 m2K/W mm di EPS (λ = 0,032 W/mK)?
U = 1,46 W/m2K
U = 1,07 W/m2K -26,7%
151
Come riqualificare edifici esistenti?

Dati di input del calcolo – Parete A


Caratteristiche Dimensionali
Proprietà termiche:
Calcoli in parete (mm)

Mattone in Laterizio Pieno + 275x150x55 Resistenza Termica


Giunti di malta Tradizionale Spessore Giunti = 12 0.47 m2K/W

Conducibilità Termica
Intonaco a Base calce e gesso Spessore = 15
0.700 W/mK

Struttura tipica del dopo guerra: bimattone


pieno a due teste, intonaco di calce e gesso E nel caso si impiegassero 12
RT = 0,68 m2K/W cm di EPS (λ = 0,032 W/mK)?
U = 1,46 W/m2K
U = 0,23 W/m2K 84,6%
152
Tabella sinottica
Non Isolato U = 1,46 W/m2K

1. Le finiture basso-emissive,
Ciclo Multistrato (8mm, ε↓↓) U = 1,15 W/m2K
combinando il contributo conduttivo e
-21,3% radiativo riescono a garantire ottime
performance in termini di riduzione
Ciclo Multistrato (8mm, ε↓↓) U = 1,27 W/m2K della trasmittanza dell’involucro.
-13,5%
2. Nei casi in cui si possa agire con un
EPS (8cm) U = 1,07 W/m2K cappotto esterno, si possono combinare
-26,7% pannelli isolanti esterni con finiture
basso emissive interne.
EPS (12 cm) U = 0,23 W/m2K

-84,6% S

R
153
Come riqualificare edifici esistenti?

Risultati: (s = 3mm, 6 mm, 12 mm)

Rasante Termico

A. Conducibilità termica a 10 °C | 0,025 W/mK


B. Resistenza Termica (3 mm) | 0,120 m2K/W
C. Resistenza Termica (6 mm) | 0,240 m2K/W Conducibilità Termica
ottimizzata
D. Resistenza Termica (12 mm) | 0,480 m2K/W
E. Emissività Termica | 0,40

Resistenza superficiale ottimizzata:


<<0,9 incremento del 60%
(da 0,13 a 0,21 m2K/W)

154
Come riqualificare edifici esistenti?

Dati di input del calcolo – Parete A


Caratteristiche Dimensionali
Proprietà termiche:
Calcoli in parete (mm)

Mattone in Laterizio Pieno + 275x150x55 Resistenza Termica


Giunti di malta Tradizionale Spessore Giunti = 12 0.47 m2K/W

Conducibilità Termica
Intonaco a Base calce e gesso Spessore = 15
0.700 W/mK

Rasante Termico (3 – 6 – 12 mm,


ε↓↓)
Struttura tipica del dopo guerra: bimattone
pieno a due teste, intonaco di calce e gesso U = 0,23 W/m K -22,5%
2 ε -14,9%
RT = 0,68 m2K/W ε -26,0%
U6mm = 1,13 W/m2K -31,8%
U = 1,46 W/m2K U12mm = 0,81 W/m2K -44,9% ε -41,3%

155
Come riqualificare edifici esistenti?

Dati di input del calcolo – Parete A


Caratteristiche Dimensionali
Proprietà termiche:
Calcoli in parete (mm)

Mattone in Laterizio Pieno + 275x150x55 Resistenza Termica


Giunti di malta Tradizionale Spessore Giunti = 12 0.47 m2K/W

Conducibilità Termica
Intonaco a Base calce e gesso Spessore = 15
0.700 W/mK

Rasante Termico (3 – 6 – 12 mm,


ε↓↓)
Struttura tipica del dopo guerra: bimattone
pieno a due teste, intonaco di calce e gesso U = 0,23 W/m K -22,5%
2 ε -14,9%
RT = 0,68 m2K/W U6mm = 1,13 W/m2K -31,8% ε -26,0%
U = 1,46 W/m2K
U12mm = 0,81 W/m2K -44,9% ε -41,3%

156
Altre applicazioni basso-emissive per l’efficientamento energetico

Emissività delle Cavità (0 < ε < 1)


Pitture basso emissive nelle cavità dei blocchi in laterizio

Riducendo l’emissività delle superfici interne alla


cavità d’aria si riduce la conducibilità termica della
medesima cavità fino al 50% (Tab. 1) e fino al 30% per il
blocco nel suo complesso (Tab 2)

Tm (°C) ε λeq (W/mK) Δ λeq %

10 0.7 0.0910 -21.04


10 0.5 0.0703 -39.05
10 0.3 0.0528 -54.21

Tab. 1 Single void equivalent conductivity

Tm (°C) ε λequ (W/mK) Δ λequ %


10 0.7 0.1897 -10.17
10 0.5 0.1609 -23.81
10 0.3 0.1408 -33.33

Tab. 2 Masonry unit equivalent conductivity

157
Vernici alto emissive: i Cool Roof

Prodotti caratterizzati da:


Si evita il surriscaldamento della
A. Ridotto valore di assorbimento solare rispetto superficie
alla radiazione solare.
B. Elevato valore di emissività nel campo della
Si disperde molta energia per
radiazione termica irraggiamento

158
Vernici alto emissive: i Cool Roof
Questi prodotti:
A. Comportano risparmi energetici legati al
consumo di energia per il condizionamento
estivo
B. Non possono essere considerati prodotti per
l’isolamento termico degli edifici per il
comportamento invernale per via dell’alta
emissività nei confronti della radiazione termica
infrarossa.

Prodotti caratterizzati da:


Valutazione dell’indice di riflettanza
solare:
A. Ridotto valore di assorbimento solare rispetto
alla radiazione solare.
B. Elevato valore di emissività nel campo della SRI PROVA ESEGUIBILE
PRESSO CERTIMAC
radiazione termica
ASTM E 1980:2011

159
Valutazione di massima per il risparmio economico in regime invernale

A. Ipotesi semplificative sulle


caratteristiche dell’involucro e
sui contributi al fabbisogno
energetico complessivo.
B. Valutazione delle temperature
medie mensili in funzione della
fascia climatica di riferimento.
C. Stima dei costi relativi
all’impianto di riscaldamento
impiegato

Valutazione di massima dello scambio


termico totale annuo dell’edificio e del
conseguente risparmio sulla
climatizzazione invernale grazie all’impiego
di soluzioni basso-emissive.
160
Analisi e Ricerche in corso

A. Caratterizzazione termica di finiture, rasanti termici, cicli multistrato volte


all’ottimizzazione/ingegnerizzazione di prodotto.

B. Ricerca industriale volta all’implementazione di nuove soluzioni con prodotti innovativi (isolanti
termoriflettenti, materiali additivati con microsfere, materiali a cambiamento di fase)

Alcuni esempi…

161
Concludendo… Key Takeaways

● Marcatura CE dei materiali Isolanti: Regolamento CPR, iter di marcatura, condizioni


di «obbligo» e «volontarietà»

● Introduzione al ruolo dei materiali «isolanti» nel contesto del Superbonus 110% ed
Ecobonus

● Criteri Ambientali Minimi (C.A.M.) nel contesto dei lavori pubblici e di Superbonus
110% ed ecobonus: emissioni, sostanze pericolose e contenuto di riciclato

● Comportamento termo-fisico dei materiali e parametri di riferimento: metodologie di


misura a confronto e relativi vantaggi e svantaggi
● Prestazioni Termiche dei materiali isolanti: valore sperimentale, dichiarato e di
progetto e chiarezza su alcuni «casi miracolosi» visti sul mercato.

● Efficacia e contributo di sistemi a spessore ridotto: come valutarli e cosa aspettarsi

162
Q&A

163
EVENTO ONLINE - CNI

Contatti

Ing. Luca Laghi


Direttore Tecnico
l.laghi@certimac.it
0546 - 678548

Ing. Giulia De Aloysio, PhD


Ricercatrice
g.dealoysio@certimac.it
0546 - 678558

Webinar cura di CERTIMAC


Organismo di Ricerca e Certificazione fondato e
partecipato da ENEA e CNR per promuovere l’innovazione
16 materiali • energia • innovazione

in ambito energia, materiali e sostenibilità ambientale 4


Materiali Isolanti e Superbonus 110%

I nostri specialisti sono


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Divisione Materiali| materiali@certimac.it

Divisione Energia| energia@certimac.it 16


Divisione Innovazione| innovazione@certimac.it 5

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partecipato da ENEA e CNR per promuovere l’innovazione
16 materiali • energia • innovazione

in ambito energia, materiali e sostenibilità ambientale 5


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