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Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

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RELAZIONE TECNICA IMPIANTI MECCANICI

Progetto esecutivo
Polo Tecnologico universitario di Carpi
Carpi (MO)

Documento: 2888 ES E RM 01 – Relazione tecnica impianti meccanici

Data
10 Settembre 2021

Il Tecnico
Ing. Roberto Cereda

Firma
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 2/38

SOMMARIO

1. GENERALITÀ 3
1.1. OGGETTO 3
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 5
3. DATI DI PROGETTO DEGLI IMPIANTI TERMOTECNICI 17
3.1. CONDIZIONI TERMO IGROMETRICHE INTERNE ED ESTERNE 17
3.2. RICAMBI D’ARIA ED OCCUPAZIONE 17
3.3. ESTRAZIONI D’ARIA 20
3.4. VELOCITÀ DI IMMISSIONE DELL’ARIA IN AMBIENTE 20
3.5. LIVELLO SONORO 20
3.6. FABBISOGNI ENERGETICI – CARICHI ESTERNI ED INTERNI 22
3.7. CARATTERISTICHE DEI FLUIDI - TEMPERATURE 23
3.8. CARATTERISTICHE DEI FLUIDI - VELOCITÀ 23
3.9. CARATTERISTICHE DEI CANALI DELL’ARIA 23
3.10. IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SMALTIMENTO ACQUE REFLUE 23
4. DESCRIZIONE OPERE 25
4.1. SISTEMA DI PRODUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI 25
4.2. CENTRALE DISTRIBUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI 25
4.3. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE 25
4.4. IMPIANTO ARIA PRIMARIA 27
4.5. IMPIANTO IDRICO-SANITARIO 28
4.6. IMPIANTO ANTINCENDIO 29
4.7. IMPIANTO DI REGOLAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO SUPERVISIONE 30
4.7.1. Gruppi frigo polivalenti e circuito primario 31

4.7.2. Gruppi di pompaggio e circuiti secondari 32

4.7.3. Unità di trattamento aria 33

4.7.4. Climatizzazione altri locali (uffici, laboratori leggeri) 36

4.7.5. Trattamento acqua 36

4.7.6. Contabilizzazione - OPZIONALE 37

4.7.7. Pagine grafiche 37


Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 3/38

1. GENERALITÀ
Il presente documento 2888 ES A RM 01- è parte integrante del progetto degli impianti meccanici,
nel rispetto del DM 22 Gennaio 2008 n. 37, relativo alla realizzazione del nuovo Polo Universitario
di Carpi; tale progetto è stato redatto da Lombardini22 S.p.A. con sede in via Lombardini 22 a Milano.
Il presente volume unitamente ai restanti volumi del disciplinare, ai disegni allegati, ed ai documenti
prodotti dalla Committente relativi alle condizioni generali di fornitura, dovrà essere controfirmato
per accettazione in ogni sua pagina e restituito alla Committente. L'esame di tutti i documenti è
pertanto una condizione fondamentale per procedere alla quotazione e all’esecuzione degli impianti.
Tutto quanto in essa contenuto è fondamentale anche per la corretta lettura delle indicazioni e delle
prescrizioni contenute negli altri documenti di progetto. Qualora vi fossero dubbi sulla corretta
applicazione del loro contenuto, si dovrà informare il progettista affinché possa dare per tempo i
chiarimenti necessari.
Il progettista non potrà essere ritenuto responsabile di conseguenza alcuna, dovuta al mancato
rispetto di quanto sopra.

1.1. Oggetto
Oggetto del presente intervento è la realizzazione ex novo del nuovo Polo Universitario di Carpi. Gli
impianti meccanici a servizio della struttura sono progettati al fine di garantire:
- Efficienza energetica (classificazione attesa A4-NZEB)
- Ottimizzazione dei costi di installazione, uso e manutenzione (standardizzazione delle
tipologie impiantistiche e componenti selezionati)
- Condizioni di benessere termoigrometrico
- Uso di energia da fonte rinnovabile (pompe di calore e fotovoltaico)
- Flessibilità e sezionabilità degli impianti a servizio delle differenti zone (possibilità di
spegnere o “attenuarne” il funzionamento dove richiesto)
L’edificio è costituito da un unico corpo di fabbrica e si sviluppa integralmente al piano terra. Si
riscontra la presenza di due differenti altezze nette disponibili (non è prevista installazione di
controsoffitti) pari a 6 m (aule e laboratori “pesanti”) e 4 m (area di ingresso, uffici, locali studio,
locali riunione, servizi igienici, circolazioni e laboratori “leggeri”).
Le principali apparecchiature al servizio degli impianti meccanici sono collocate in dedicate aree
tecniche, ovvero:
- Gruppi frigo in zona Nord adiacente il blocco laboratori “pesanti”
- Locale tecnico (collettori e gruppi di pompaggio) interrato, sottostante i gruppi frigo
- Unità di trattamento aria in copertura (area a quota +4,50 m)
- Serbatoio e gruppo di pressurizzazione rete idranti, interrati in area tecnica in zona Sud
adiacente il blocco laboratori “pesanti”.
Si prevede l’installazione di due differenti tipologie impiantistiche dedicate al condizionamento.
- Impianto a tutt’aria (aule, laboratori “pesanti”, area di ingresso/espositiva, area studio
comune)
- Impianto misto aria-acqua, ovvero fancoil 4-tubi e aria primaria (uffici, sale riunione,
laboratori “leggeri”)
- Radiatori a bassa temperatura nei servizi igienici
La produzione di acs sarà effettuata localmente in prossimità di ciascun blocco servizi attraverso unità
in pompa di calore con accumulo.
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L’adduzione idrica e lo smaltimento delle acque nere e bianche avverranno mediante allaccio alle reti
ad oggi previste nel Progetto Definitivo delle Opere di Urbanizzazione (Variante Sostanziale al Piano
Particolareggiato - Comparto C6, del 27/04/2021)

Si segnala che eventuali approfondimenti riguardo le attività che si svolgeranno nei laboratori
verranno comunicate dal dipartimento di tecnologia una volta definito il programma didattico e
comunque prima dell’inizio delle attività scolastiche, al fine di implementare, se necessario, eventuali
dotazioni impiantistiche.
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2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO

L'impianto sarà progettato e dovrà essere realizzato secondo i più recenti criteri della tecnica
impiantistica e con l'osservanza delle Norme e Leggi vigenti in materia; in particolare, ma non in
senso limitativo, dovranno essere rispettate le norme seguenti.

Per l’impostazione ed i criteri generali di progettazione:


- Legge 1° marzo 1968 n.186 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici
- D.M. 37/2008 - Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quaterdecies, comma 13,
lettera a) della legge n° 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia
di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici
- D.lgs. 81/2008 - Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
- D.lgs. 106/2009 - Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81,
in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
- D.lgs. 27 gennaio 2010, n. 17 - Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e
che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori.

Per le caratteristiche generali dell’impianto:


- D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 - Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29
luglio 2003, n. 229 (ex D.P.R. 224/88);
- Direttive CEE 89/392, 91/368, 93/44, 93/68, 2006/42 meglio conosciute come “Direttive
macchine” concernenti il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alle
macchine;
- D.lgs. 27 gennaio 2010, n. 17 - Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e
che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori.
- D.P.R. n. 392 del 18.04.1994 - Regolamento recante disciplina del procedimento di
riconoscimento delle imprese ai fini dell’installazione, ampliamento e trasformazione degli
impianti nel rispetto delle norme di sicurezza;
- Legge 13/7/1966 n.615 – Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico;
- DPR 22/12/1970 n.1391 – Regolamento per l’esecuzione della legge 13/7/1966 n.615 recante
provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico in particolare al settore degli impianti termici;
- DM 1/12/1975 – Norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione;
- DM 27/9/1965 – Determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi;
- DM 16/2/1982 – Modificazioni al DM 27/9/1965;
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- Circolare del Ministero dell’Interno, Direzione Generale Protezione civile e dei Servizi Antincendio
25/11/1969 n.68 – Norme di sicurezza per impianti termici a gas di rete;
- DL 6/12/1971 n.1083 – Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile e relativi decreti
di approvazione;
- L. 9 gennaio 1991 n. 10 (con decreti e norme collegate) - Norme per l’attuazione del Piano
energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo
delle fonti rinnovabili di energia;
- D.lgs. 19 agosto 2005 n. 192 – Attuazione della direttiva 2002/91/CE relative al rendimento
energetico nell’edilizia;
- D.lgs. 29 dicembre 2006 n. 311 – Disposizioni correttive ed integrative al D.lgs. 19 agosto 2005
n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico
nell’edilizia;
- D.P.R. 2 aprile 2009 n.59 – Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettera a) e b)
del decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE
sul rendimento energetico in edilizia;
- D.M. 26 GENNAIO 2010 – Aggiornamento del decreto 11 marzo 2008 in materia di
riqualificazione energetica degli edifici;
- D.LGS. 3 marzo 2011 n.28 – Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso
dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE;
- Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Adeguamento linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli edifici;
- Regione Emilia Romagna, Deliberazioni della Giunta Regionale
o DGR 20 Luglio 2015, n. 967
o DGR 19 Ottobre 2020, n. 1383
o DGR 19 ottobre 2020, n.1385
o DGR 9 novembre 2020, n.1548
- D.P.R. n. 412 del 26.08.1993 - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione,
l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei
consumi di energia, in attuazione dell’art. 4 comma 4, della Legge 09.01.1991, n. 10 e s.m.i.;
- Decreti regionali Lombardia su efficienza energetica (DGR VIII/8745 del 22 dicembre 2008, DGR
5796 del 11 giugno 2009, DGR 3868 del 17 luglio 2015, DGR 6480 del 30 luglio 2015, Decreto
n.2456 del 8 marzo 2017 e s.m.i.);
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- D.P.C.M. 1 marzo 1991 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell’ambiente esterno e s.m.i.;
- D.P.C.M. 14/11/1997 – Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;
- L. 28 dicembre 1993 n. 549 - Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente e s.m.i.;
- DM 24 novembre 1984 - Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione,
l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8 e relativi regolamenti
di esecuzione e circolari di istruzione;
- D.M. 12 aprile 1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili
gassosi;
- DM 20 Dicembre 2012 - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva
contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi;
- Regio Decreto n. 1775 del 11/12/1933 - Approvazione del testo unico delle disposizioni di legge
sulle acque e successive modifiche e integrazioni;
- Decreto Legislativo n.152 del 03/04/2006 - Norme in materia ambientale e successive modifiche
e integrazioni;
- D.M. n. 443 21/12/1990 - Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti
apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili;
- D.lgs. 02.02.2001, n. 31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque
destinate al consumo umano.
- D.M. 06.04.2004, n. 174 - Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere
utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque
destinate al consumo umano;
- D.M. 19/09/1959 - Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle
documentazioni relative all'esercizio delle verifiche ed ai controlli previsti dalle norme di
prevenzione degli infortuni sul lavoro;
- Circolare Ministero del Lavoro n. 800/I del 05/07/1960 prevenzione infortuni - verifiche e
controlli.
- Regolamenti e specifiche degli Enti gestori di servizi (Acquedotto, Aem, Enel, Telecom, etc.);
- Regolamento d’igiene locale;
- Regolamento edilizio locale;
- Decreti regionali Lombardia;
- Prevenzione infortuni (denunce e verifiche);
- Norme U.N.I. (Unificazione Italiana) e CTI (Comitato Termotecnico Italiano)
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- Norme C.E.I. (Comitato Elettrotecnico Italiano)


- Norme EN emanate dal CEN, Comitato Europeo di Normazione;
- Norme emanate da ISO, International Standard Organization;
- Norme e Standards emanate da EUROVENT, European Committee of Air Handling and Air
Conditioning Equipment Manufacturers;
- Norme e Standards emanate da ASHRAE, American Society of Heating Refrigerating and Air
Conditioning Engineers (Atlanta, Georgia - USA);
- Norme e raccomandazioni degli enti o società erogatori di servizi (acqua, gas, energia elettrica,
comunicazioni, etc.);
Per le caratteristiche dei prodotti:
- Tutti i componenti utilizzati dovranno essere nuovi di fabbrica, rispondere alle rispettive norme
di prodotto, possedere marchio CE e dovranno essere conformi alle norme CEI in vigore od ad
equivalenti europee.
- Prescrizioni I.S.P.E.S.L. (ex Ente Nazionale Prevenzione Infortuni ed ex A.N.C.C.);
- Prescrizioni e raccomandazioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco e tutte le Norme e Leggi
di Prevenzione Incendi;
- Normative e raccomandazioni dell’A.S.L.;
- Eventuali prescrizioni particolari emanate dalle Autorità locali;
- Norme ed istruzioni dei fabbricanti dei componenti.
- Altre normative, aventi valore di legge, relative ai singoli componenti degli impianti, anche se
non espressamente richiamate, devono essere rigorosamente applicate.

Di seguito si riportano (non a titolo esaustivo) le principali norme UNI di riferimento:

Norme UNI di riferimento per gli impianti di riscaldamento e condizionamento


UNI EN 442-1 Radiatori e convettori. Parte 1: Specifiche tecniche e requisiti
:2015
UNI EN 442-2 Radiatori e convettori. Parte 2: Metodi di prova e valutazione
:2015
UNI EN 1751 Ventilazione degli edifici - Dispositivi per la distribuzione dell’aria - Prove
:2014 aerodinamiche delle serrande e delle valvole
UNI EN 1946-1 Prestazione termica di prodotti e componenti per edilizia. Criteri specifici per la
:2001 valutazione dei laboratori che effettuano la misurazione delle proprietà di scambio
termico. Criteri comuni.
UNI EN 1946-4 Prestazione termica di prodotti e componenti per edilizia. Criteri specifici per la
:2005 valutazione dei laboratori di misurazione delle proprietà di trasmissione del calore.
Parte 4: Misurazioni mediante metodi della doppia camera
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UNI EN 1946-5 Prestazione termica di prodotti e componenti per edilizia. Criteri specifici per la
:2005 valutazione dei laboratori di misurazione delle proprietà di trasmissione del calore.
Parte 5: Misurazioni mediante metodi per prove a simmetria cilindrica.
UNI 5364 :1976 Impianto di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la presentazione dell’offerta e
per il collaudo
UNI EN ISO 6946 Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica -
:2018 Metodo di calcolo
UNI EN ISO 7730 Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del
:2006 benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere
termico locale
UNI EN ISO 7933 Ergonomia dell’ambiente termico. Determinazione analitica ed interpretazione dello
:2005 stress termico da calore mediante il calcolo della sollecitazione termica prevedibile.
UNI 8199 :2016 Acustica in edilizia - Collaudo acustico di impianti a servizio di unità immobiliari -
Linee guida contrattuali e modalità di misurazione all’interno degli ambienti serviti
UNI 8364-1 :2007 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.
UNI 8364-2 :2007 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.
UNI 8364-3 :2007 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.
UNI EN ISO 8996 Ergonomia dell’ambiente termico. Determinazione del metabolismo energetico.
:2005
UNI EN ISO 9488 Energia solare. Vocabolario.
:2001
UNI EN ISO 9920 Ergonomia degli ambienti termici. Valutazione dell’isolamento termico e della
:2009 resistenza evaporativa dell’abbigliamento.
UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti. Calcolo della trasmittanza
10077-1 :2018 termica. Parte 1: Generalità
UNI EN ISO Ponti termici in edilizia. Calcolo dei flussi termici e delle temperature superficiali. Ponti
10211 :2018 termici lineari.
UNI 10339 :1995 Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per
la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura
UNI EN 16798-1: Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 1: Parametri di
2019 ingresso dell'ambiente interno per la progettazione e la valutazione della prestazione
energetica degli edifici in relazione alla qualità dell'aria interna, all'ambiente termico,
all'illuminazione e all'acustica - Modulo M1-6
UNI EN 16798-3: Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 3: Per gli edifici
2018 non residenziali - Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e di
condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4)
UNI EN 16798 Ventilazione per gli edifici
(tutte)
UNI EN 12237: Ventilazione degli edifici - Reti delle condotte - Resistenza e tenuta delle condotte
2004 circolari di lamiera metallica
UNI EN 1507: Ventilazione degli edifici - Condotte rettangolari di lamiera metallica - Requisiti di
2008 resistenza e di tenuta
UNI EN 13180: Ventilazione degli edifici - Rete delle condotte - Dimensioni e requisiti meccanici per le
2004 condotte flessibili
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UNI EN 1751: Ventilazione degli edifici - Dispositivi per la distribuzione dell'aria - Prove
2014 aerodinamiche delle serrande e delle valvole
UNI EN 12599: Ventilazione per edifici - Procedure di prova e metodi di misurazione per la presa in
2012 consegna di impianti di ventilazione e di condizionamento dell'aria
UNI EN 13403: Ventilazione degli edifici - Condotti non metallici - Rete delle condotte realizzata con
2004 pannelli di materiale isolante
UNI 10349 :2016 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici
UNI EN 15232- Prestazione energetica degli edifici - Parte 1: Impatto dell'automazione, del controllo
1:2017 e della gestione tecnica degli edifici - Moduli M10-4,5,6,7,8,9,10
UNI 10351 :2015 Materiali e prodotti per edilizia - Proprietà termoigrometriche - Procedura per la scelta
dei valori di progetto
UNI 10355 :1994 Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo
UNI 10375 :2011 Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti
UNI 11169 :2006 Impianti di climatizzazione degli edifici - Impianti aeraulici ai fini di benessere -
Procedure per il collaudo
UNI 11135 :2004 Condizionatori d’aria, refrigeratori d’acqua e pompe di calore. Calcolo dell’efficienza
stagionale.
UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 1: Determinazione del fabbisogno di
:2014 energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale
UNI/TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di
:2019 energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione
di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non
residenziali
UNI/TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di
:2010 energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
UNI/TS 11300-4 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri
:2016 metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua
calda sanitaria
UNI EN ISO Prestazione energetica degli edifici - Fabbisogni energetici per riscaldamento e
52016-1:2018 raffrescamento, temperature interne e carichi termici sensibili e latenti - Parte 1:
Procedure di calcolo
UNI EN ISO Prestazione energetica degli edifici - Carichi termici sensibili e latenti e temperature
52017-1:2018 interne - Parte 1: Procedure generali di calcolo
UNI 11513 :2013 Verifica in esercizio della taratura delle valvole di sicurezza mediante martinetti
UNI EN 12098-1 Regolazioni per impianti di riscaldamento - Parte 1: Dispositivi di regolazione per gli
:2013 impianti di riscaldamento ad acqua calda
UNI 12098-2 Regolazioni per impianti di riscaldamento. Ottimizzazione delle fasi di avvio-
:2004 interruzione degli impianti di riscaldamento ad acqua calda.
UNI 12098-3 Regolazioni per impianti di riscaldamento. Dispositivi di regolazione in funzione della
:2013 temperatura esterna per gli impianti elettrici di riscaldamento.
UNI EN 12098-5 Regolazioni per impianti di riscaldamento. Parte 5: Programmatori delle fasi di avvio-
:2005 interruzione degli impianti di riscaldamento.
UNI EN 12114 Prestazione termica degli edifici. Permeabilità all’aria dei componenti e degli elementi
:2001 per edilizia. Metodo di prova di laboratorio.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 11/38

UNI EN 12170 Impianto di riscaldamento degli edifici. Procedure per la predisposizione della
:2002 documentazione per la conduzione, la manutenzione e l’esercizio. Impianti di
riscaldamento che richiedono personale qualificato per la conduzione.
UNI EN 12171 Impianto di riscaldamento degli edifici. Procedure per la predisposizione della
:2002 documentazione per la conduzione, la manutenzione e l’esercizio. Impianti di
riscaldamento che non richiedono personale qualificato per la conduzione.
UNI EN 12220 Ventilazione degli edifici. Reti delle condotte. Dimensioni delle flange circolari per la
:2001 ventilazione generale.
UNI EN 12428 Porte industriali, commerciali e da garage. Trasmittanza termica. Requisiti per il
:2013 calcolo.
UNI EN 12599 Ventilazione per edifici - Procedure di prova e metodi di misurazione per la presa in
:2012 consegna di impianti di ventilazione e di condizionamento dell’aria
UNI EN 12828 Impianti di riscaldamento degli edifici. Progettazione dei sistemi di riscaldamento ad
:2014 acqua.
UNI EN 12831 Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di calcolo del carico termico di
(tutte):2018 progetto
UNI EN 13141-4 Ventilazione degli edifici - Verifica della prestazione di componenti/ prodotti per la
:2011 ventilazione degli alloggi - Parte 4: Ventilatori utilizzati negli impianti di ventilazione
degli alloggi
UNI EN 13141-6 Ventilazione degli edifici - Verifica della prestazione di componenti/ prodotti per la
:2015 ventilazione degli alloggi - Parte 6: Kit per impianti di estrazione per abitazioni
unifamiliari
UNI EN 13141-7 Ventilazione degli edifici - Verifica delle prestazioni di componenti/ prodotti per la
:2011 ventilazione degli alloggi - Parte 7: Verifica delle prestazioni di unità di ventilazione
meccanica di immissione ed estrazione (compreso il recupero di calore) di impianti di
ventilazione meccanica destinati ad abitazioni unifamiliari
UNI EN 13141-9 Ventilazione degli edifici - Valutazione delle prestazioni di componenti/prodotti per la
:2008 ventilazione degli alloggi - Parte 9: Dispositivi di immissione dell'aria igroregolabili
montati all'esterno
UNI EN 13141-10 Ventilazione degli edifici - Valutazione delle prestazioni di componenti/prodotti per la
:2008 ventilazione degli alloggi - Parte 10: Dispositivi di estrazione dell'aria
UNI EN 13141-11 Ventilazione degli edifici - Verifica della prestazione di componenti/prodotti per la
:2015 ventilazione degli alloggi - Parte 11: Unità di ventilazione di immissione
UNI EN ISO Prestazioni termiche degli edifici. Trasferimento del calore attraverso il terreno.
13370 :2018 Metodi di calcolo.
UNI EN 16798-3 Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 3: Per gli edifici
:2018 non residenziali - Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e di
condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4)
UNI 13790 :2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il
riscaldamento e il raffrescamento.
UNI EN ISO Prestazioni termica dei componenti per l’edilizia. Caratteristiche termiche dinamiche.
13786 2018 Metodi di calcolo.
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Coefficiente di perdita del calore per trasmissione.
13789 :2018 Metodo di calcolo.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 12/38

UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Calcolo del fabbisogno di energia per il
13790 :2008 riscaldamento e il raffrescamento
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Calcolo della temperatura interna estiva di un locale
13791 :2012 in assenza di impianti di climatizzazione. Criteri generali e procedure di validazione.
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Calcolo della temperatura estiva di un locale in
13792 :2012 assenza di impianti di climatizzazione. Metodi semplificati.
UNI EN 13829 Prestazione termica degli edifici. Determinazione della permeabilità all’aria degli
:2002 edifici. Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore.
UNI EN 14114
Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici
:2006
UNI EN 14336 Impianti di riscaldamento negli edifici. Installazione e messa in servizio dei sistemi di
:2004 riscaldamento ad acqua calda.
UNI EN 14419 Tubazioni per teleriscaldamento. Sistemi bloccati di tubazioni preisolate per reti di
:2009 acqua calda interrate direttamente. Sistemi di sorveglianza.
UNI EN ISO
Prestazione termica delle facciate continue - Calcolo della trasmittanza termica
12631:2018
UNI EN ISO Ponti termici in edilizia. Coefficiente di trasmissione termica lineica. Metodi
14683 :2018 semplificati e valori di riferimento.
UNI EN 14825 Condizionatori d'aria, refrigeratori di liquido e pompe di calore, con compressore
:2019 elettrico, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Metodi di prova e
valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale
UNI EN 15116 Ventilazione degli edifici - Travi fredde - Prove e valutazione delle travi fredde attive
:2008
UNI EN 15217 Prestazione energetica degli edifici - Metodi per esprimere la prestazione energetica e
:2007 per la certificazione energetica degli edifici
UNI EN 15241 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo delle perdite di energia dovute alla
:2008 EC 1-2012 ventilazione e alle infiltrazioni negli edifici
UNI EN 15242 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d'aria
:2008 negli edifici, comprese le infiltrazioni
UNI EN 15265 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il
:2008 riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti mediante metodi dinamici - Criteri
generali e procedimenti di validazione
UNI EN 15316
(parti da 1 a 5): Metodo di calcolo per le richieste di energia e delle efficienze del sistema
2018
UNI EN ISO Progettazione dell'ambiente costruito - Progettazione, dimensionamento, installazione
11855-1:2015 e controllo dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento radianti integrati - Parte 1:
Definizioni, simboli e criteri di benessere
UNI EN 15450 Impianti di riscaldamento negli edifici - Progettazione degli impianti di riscaldamento
:2008 a pompa di calore
UNI EN 15780 Ventilazione degli edifici - Condotti - Pulizia dei sistemi di ventilazione
:2011
UNI EN ISO Prestazione termo igrometrica degli edifici. Calcolo e presentazione dei dati climatici.
15927-1 :2004 Medie mensili dei singoli elementi meteorologici.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 13/38

UNI EN ISO Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici -
15927-2 :2009 Parte 2: Dati orari per il carico di raffrescamento di progetto
UNI EN ISO Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici -
15927-3 :2009 Parte 3: Calcolo di un indice di pioggia battente per superfici verticali a partire dai
dati orari di vento e di pioggia
UNI EN ISO Prestazione termo igrometrica degli edifici. Calcolo e presentazione dei dati climatici.
15927-4 :2005 Parte 4: Dati orari per la valutazione del fabbisogno annuale di energia per il
riscaldamento e il raffrescamento.
UNI EN ISO Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici -
15927-5 :2012 Parte 5: Dati per il carico termico di progetto per il riscaldamento degli ambienti
UNI EN ISO Aria in ambienti confinati - Parte 32: Indagine per verificare la presenza di inquinanti
16000-32 :2015 negli edifici
UNI EN ISO Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali -
23993 :2011 Determinazione della conduttività termica di progetto

Norme UNI di riferimento per gli impianti idricosanitari


UNI EN 476:2011 Requisiti generali per componenti utilizzati nelle connessioni di scarico e nei collettori
di fognatura per sistemi di scarico a gravità
UNI EN 806-1 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque
:2008 destinate al consumo umano - Parte 1: Generalità
UNI EN 806-2 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque
:2008 destinate al consumo umano - Parte 2: Progettazione
UNI EN 806-3 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di acque
:2008 destinate al consumo umano - Parte 3: Dimensionamento delle tubazioni - Metodo
semplificato
UNI 8065 :2019 + Trattamento dell'acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva, per la
EC 1-2019 produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici
UNI 9182 :2014 Impianti di alimentazione e distribuzione di acqua fredda e calda. Criteri di
progettazione, collaudo e gestione
UNI EN ISO 9488 Energia solare. Vocabolario.
:2001
UNI/TS 1445 Impianti per la raccolta e utilizzo dell'acqua piovana per usi diversi dal consumo
:2012 EC 1-2012 umano - Progettazione, installazione e manutenzione
UNI EN 12056- Sistemi di scarico funzionanti a gravità all’interno degli edifici
(tutte) :2001
UNI EN 12566-3 Piccoli sistemi di trattamento delle acque reflue fino a 50 PT - Parte 3: Impianti di
:2013 trattamento preassemblati e/o assemblati in sito delle acque reflue domestiche
UNI EN 12975-1 Impianti termici solari e loro componenti. Collettori solari. Requisiti generali.
:2011
UNI EN 14654-1 Gestione e controllo delle attività operative nelle connessioni di scarico e collettori di
:2014 fognatura esterni agli edifici - Parte 1: Pulizia
UNI CEN/TR Raccomandazioni per la prevenzione della crescita della legionella negli impianti
16355 :2012 all’interno degli edifici che convogliano acqua per il consumo umano

Norme UNI di riferimento per gli impianti antincendio


Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 14/38

UNI EN 694 Tubazioni antincendio - Tubazioni semirigide per sistemi fissi


:2014
UNI EN 1366-1 Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 1: Condotte di
:2014 ventilazione
UNI EN 1366-2 Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 2: Serrande
:2015 tagliafuoco
UNI EN 1366-3 Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 3: Sigillanti per
:2009 attraversamenti
UNI EN 1366-12 Prove di resistenza al fuoco per impianti di fornitura servizi - Parte 12: Barriere
:2014 tagliafuoco non meccaniche per le condotte di ventilazione
UNI EN 1568- Mezzi di estinzione incendi - Liquidi schiumogeni concentrati
(tutte) :2018 EC
1-2010
UNI EN 1866-2 Estintori d'incendio carrellati - Parte 2: Requisiti per la fabbricazione, resistenza a
:2014 pressione e prove meccaniche per estintori, con una pressione massima ammissibile
uguale o minore di 30 bar, che sono conformi ai requisiti espressi nella EN 1866-1
UNI EN 1866-3 Estintori d'incendio carrellati - Parte 3: Requisiti per l'assemblaggio, la fabbricazione e
:2013 la resistenza a pressione di estintori a CO2 conformi ai requisiti della EN 1866-1
UNI 9487 :2006 Tubazioni flessibili DN45 e DN70
UNI 9994-1:2013 Manutenzione degli estintori
UNI 10779 :2021 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed
esercizio
UNI 11292 :2019 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio -
Caratteristiche costruttive e funzionali
UNI 11443 :2012 Sistemi fissi antincendio - Sistemi di tubazioni - Valvole di intercettazione antincendio
EC 1-2014
UNI/TS 11559 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti a secco - Progettazione, installazione ed
:2014 esercizio
UNI EN 12094- Sistemi fissi di lotta contro l'incendio - Componenti di impianti di estinzione a gas -
(tutte) :2006 Parte 8: Requisiti e metodi di prova per raccordi
UNI EN 12259-1 Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo
:2007 d'acqua - Parte 1: Sprinkler
UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler. Progettazione,
:2020 installazione e manutenzione
UNI/TR Installazioni fisse antincendio - Gruppi di pompaggio - Istruzioni complementari per
11438:2016 l'applicazione della UNI EN 12845 (sprinkler)
UNI EN 14339 Idranti antincendio sottosuolo
:2006
UNI EN 14384 Idranti antincendio a colonna soprasuolo
:2006 EC 2-2011
UNI EN 14540 Tubazioni antincendio - Tubazioni appiattibili impermeabili per impianti fissi
:2014
UNI CEN/TS Installazioni fisse antincendio - Sistemi spray ad acqua - Progettazione, installazione e
14816 :2009 manutenzione
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 15/38

UNI EN 15004- Installazioni fisse antincendio - Sistemi a estinguenti gassosi


(tutte) :2008
UNI EN 15423 Ventilazione degli edifici - Misure antincendio per i sistemi di distribuzione dell'aria
:2008 negli edifici
UNI ISO 15779 Installazioni fisse antincendio - Sistemi estinguenti ad aerosol condensato - Requisiti
:2012 EC 1-2014 e metodi di prova per componenti e progettazione, installazione e manutenzione dei
sistemi - Requisiti generali

Norme UNI di riferimento per la redazione del piano di manutenzione


UNI 10685 :2007 Manutenzione - Criteri per la formulazione di un contratto di manutenzione basato sui
risultati (global service di manutenzione)
UNI 10874 :2000 Manutenzione dei patrimoni immobiliari - Criteri di stesura dei manuali d uso e di
manutenzione.
UNI 10831-1 Manutenzione dei patrimoni immobiliari - Documentazione ed informazioni di base
:1999 per il servizio di manutenzione da produrre per i progetti dichiarati eseguibili ed
eseguiti - Struttura, contenuti e livelli della documentazione
UNI 10831-2 Manutenzione dei patrimoni immobiliari - Documentazione ed informazioni di base
:2001 per il servizio di manutenzione da produrre per i progetti dichiarati eseguibili ed
eseguiti - Articolazione dei contenuti della documentazione tecnica e unificazione dei
tipi di elaborato
UNI 11136 :2004 Global service per la manutenzione dei patrimoni immobiliari - Linee guida
UNI 11257 :2007 Manutenzione dei patrimoni immobiliari - Criteri per la stesura del piano e del
programma di manutenzione dei beni edilizi - Linee guida
UNI EN 15331 Criteri di progettazione, gestione e controllo dei servizi di manutenzione degli
:2011 immobili
Ogni altra prescrizione, regolamentazione e raccomandazione emanata da Enti ed applicabile agli
impianti del presente progetto.
Il rispetto delle Norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione
dell’impianto sarà rispondente a queste Norme, ma altresì ogni singolo componente dell’impianto
stesso.
Altre normative, aventi valore di legge, relative ai singoli componenti degli impianti, anche se non
espressamente richiamate, devono essere rigorosamente applicate.
Per quanto riguarda i componenti elettrici, tutte le apparecchiature nel loro insieme, singole e tutti i
componenti degli impianti devono essere di qualità comprovata e dotati di contrassegno CEI e/o
marchio I.M.Q. o di equivalente contrassegno qualitativo se di produzione estera.
La conformità alle norme e alle prescrizioni è da intendersi estesa a tutti i componenti. Essa sarà
verificata in sede di collaudo direttamente o per mezzo di certificati di prova che l'Appaltatore esibirà
con la esplicita garanzia che i materiali forniti sono uguali ai prototipi sottoposti alle prove.
L'impresa dovrà ottemperare alle prescrizioni di tutte le disposizioni che sono o che venissero poste
in vigore prima e dopo la data in cui sarà indetta la gara di cui al presente capitolato.
L'Impresa installatrice dovrà comunicare immediatamente alla Committente l'eventuale
aggiornamento o modifica del progetto o degli impianti a seguito di emissione di nuove norme o
modifica di esistenti.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 16/38

Dopo benestare della Committente, l'Impresa installatrice è tenuta ad adeguarsi. In questo caso
eventuali costi aggiuntivi saranno riconosciuti solo se la data di pubblicazione della norma è
successiva alla data di presentazione dell'offerta.
La Committente e la Direzione dei lavori restano, per patto espresso, esonerati da qualsiasi
responsabilità sia civile che penale.
La conformità alle norme ed alle prescrizioni è da intendersi estesa a tutti i componenti. Essa sarà
verificata durante la esecuzione dei lavori o in sede di collaudo direttamente o per mezzo di certificati
di prova che l’Appaltatore esibirà con la esplicita garanzia scritta che i materiali forniti sono uguali ai
prototipi sottoposti alle prove.
Saranno inoltre rispettate tutte le disposizioni fornite dal locale Comando VVF in materia di
prevenzione incendi e tutte le altre normative tecniche (UNI, UNI-CIG, UNI-CTI, etc.) vigenti alla
data di realizzazione degli impianti, anche se non richiamate nel testo sopra riportato.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 17/38

3. DATI DI PROGETTO DEGLI IMPIANTI TERMOTECNICI


3.1. Condizioni termo igrometriche interne ed esterne
Temperatura -5 °C
Umidità 80%
INVERNO - Condizioni termoigrometriche esterne (UNI10349:2016)

Temperatura 33°C
Umidità 50%
ESTATE - Condizioni termoigrometriche esterne (UNI10349:2016)

Temperatura 20°C ± 1°C


Umidità 50% ± 10%
INVERNO - Condizioni termoigrometriche interne uffici, atrio, sale riunione, aule, laboratori (DPR n.74 –
16/04/2013)

Temperatura 26°C ± 1°C


Umidità 50% ± 10%
ESTATE - Condizioni termoigrometriche interne uffici, atrio, sale riunione, aule, laboratori (DPR n.74 –
16/04/2013)

Temperatura 20°C ± 1°C


Umidità N.C.
INVERNO - Condizioni termoigrometriche servizi igienici (DPR n.74 – 16/04/2013)

Temperatura N.C.
Umidità N.C.
ESTATE - Condizioni termoigrometriche servizi igienici

Temperatura N.C.
Umidità N.C.
INVERNO - Condizioni termoigrometriche depositi e magazzini

Temperatura N.C.
Umidità N.C.
ESTATE - Condizioni termoigrometriche depositi e magazzini

3.2. Ricambi d’aria ed occupazione


I ricambi orari assicurati negli spazi in progetto sono differenti in funzione della destinazione d’uso in
conformità a quanto previsto dalla norma UNI 10339.

Uffici, locali studio, startup e laboratori “leggeri” 39.6 mc/h*persona


Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 18/38

Sale riunioni 36 mc/h*persona

Aule e laboratori “pesanti” 25,2 mc/h*persona

Ricambi d’aria orari per tipologia di ambiente

L’occupazione è desumibile dai layout architettonici (a cui si è fatto riferimento per tutte le aree
dotate di postazioni fisse) allegati al presente progetto.

In assenza di layout, l’affollamento minimo considerato, conformemente a quanto riportato dalla


normativa vigente, è pari a:
- n. 0.12 persone ogni 1 mq per aree uffici;
- n. 0.06 persone ogni 1 mq per gli uffici singoli;
- n. 0.60 persone ogni 1 mq per le sale riunioni.
- n.0,30 persone ogni 1 mq per i laboratori “pesanti”

Di seguito un riepilogo degli affollamenti e ricambi d’aria per ciascun ambiente.

Locale A.E. EXP. RIP. Persone


mc/h mc/h mc/h n°
Aula 120p 01 3 074 2 801 122
Aula 120p 02 3 074 2 801 122
Aula 120p 03 3 074 2 803 122
Aula 120p 04 3 100 2 827 123
Spazio studio libero 1 008 857 40
Spazio studio libero 1 159 966 46
Attività espositive/Ingresso 3 073 2 685 78
Aula 50p 01 1 310 1 166 52
Aula 50p 02 1 310 1 166 52
Aula 50p 03 1 310 1 166 52
Laboratorio 01 1 109 891 44
Laboratorio 02 983 788 39
Laboratorio 03 1 008 812 40
Laboratorio 04 983 791 39
Locale tecnico 280 280 0
Sala riunioni 576 521 16
Ufficio 158 0 4
Deposito 56 49
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 19/38

Deposito 224 196


Bussola di ingresso 0 0
Corridoio uffici 0 0
Ufficio 158 134 4
Ufficio 158 138 4
Ufficio 158 138 4
Ufficio 158 138 4
Sala riunioni 432 392 12
WC disabili 0 128 0
Blocco WC 0 96 0
Blocco WC 0 96 0
WC disabili 0 128 0
Ufficio 158 134 4
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 134 4
Ufficio 158 138 4
Ufficio 158 138 4
Ufficio 158 138 4
Ufficio 158 0 4
Locale tecnico 0 82 0
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 134 4
Corridoio laboratori 0 0
WC disabili 0 115 0
WC disabili 0 115 0
Blocco WC 0 160 0
Blocco WC 0 160 0
Corridoio uffici 0 0
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 135 4
Ufficio 158 135 4
Sala riunioni 288 265 8
Blocco WC 0 96 0
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 20/38

Blocco WC 0 96 0
WC disabili 0 131 0
WC disabili 0 96 0
WC disabili 0 96 0
Blocco WC 0 160 0
Blocco WC 0 160 0
Blocco WC+Docce Laboratori 0 270 0
Spogliatoio laboratori 270 0 4
Laboratorio - Sala prove 01 101 72 4
Laboratorio - Sala prove 02 101 74 4
Laboratorio - Sala prove 03 101 75 4
Laboratorio - Sala prove 04 101 68 4

3.3. Estrazioni d’aria


Servizi igienici 8 vol/h continuativi
Depositi e locali tecnici 2 vol/h

Per gli altri ambienti non menzionati e climatizzati, le quantità di aria espulsa sono tali da mantenere
globalmente una sovrappressione non superiore a 0,5 vol/h (ad esclusione dei servizi igienici), con
differenze di pressioni di + 2Pa

3.4. Velocità di immissione dell’aria in ambiente


Le velocità dell’aria ambiente massime residue, misurate a m 1,8 da pavimento nella zona occupata
a 1 m da porte/finestre e apparecchiature HVAC:

atri e corridoi
< 0,2 m/s

Uffici, aule, laboratori e sale con permanenza


< 0,15 m/s invernale
di persone
< 0,20 m/s estivo

Velocità dell’aria in ambiente

3.5. Livello sonoro


Sono state attuate tutte le operazioni possibili per limitare la rumorosità in ambiente (controsoffitti,
ove presenti e pareti con elevate caratteristiche di isolamento acustico) atte a raggiungere le
prestazioni richieste dalla committenza. Per i materiali di nuova fornitura, le modalità di verifica della
rumorosità emessa dagli impianti a servizio degli edifici e dalle loro componenti tecnologiche
dovranno fare riferimento alla norma UNI 8199:2016.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 21/38

Definizioni:
livello di riferimento, Lrif: Livello globale di rumore corretto e normalizzato dell’impianto definito in
sede contrattuale per specifiche condizioni operative dello stesso d'impianto stabilito in contratto (rif.
3.22 UNI 8199:2016) – ved TABELLA di riferimento sotto definita.

livello di rumore ambientale, La: Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A che si
misura con l'impianto in funzione (rif. 3.23 UNI 8199:2016)
Nota: Il livello del rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e del rumore
d'impianto.

livello di rumore residuo, Lr: Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A, che si
misura con l'impianto non in funzione (rif. 3.24 UNI 8199:2016).

livello di rumore d'impianto, Li: valore globale del livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderato A di rumore ambientale (La), rilevato secondo i metodi descritti nei punti 9.2 e 9.3 della
norma UNI 8199:2016, corretto per il rumore residuo (Lr).

livello di rumore corretto e normalizzato indotto dagli impianti a funzionamento continuo; Li,c: Livello
globale di rumore d'impianto, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione. E’ il valore che si
confronta con quello di riferimemento (Lrif) per le tipologie di impianto appartenenti a questa
categoria.

Livello di rumore ambientale


Il livello del rumore ambientale deve essere misurato come livello equivalente letto in periodi di tempo
nei quali il rumore residuo è il più basso possibile poiché il rumore prodotto dall'impianto è dedotto
dalla misurazione del rumore ambientale depurato dal rumore residuo.
Quando possibile si dovranno escludere quelle sorgenti che contribuiscono ad elevare il livello del
rumore residuo, in particolare se fluttuante.

Condizioni di misura: le misurazioni dovranno avvenire in ambiente arredato e dovranno essere


apportate le necessarie correzioni per il rumore residuo e il tempo di riverberazione.

Condizioni operative degli impianti:


Fare riferimento ai punti di funzionamento indicate nelle tavole di progetto.

Posizione dei punti di misura: Il livello ambientale si misurerà presso il punto di ricezione. Per tutte
le modalità e i punti di misura si fa riferimento al punto 9.1 della norma UNI 8199:2016.

Durata delle misure: le misurazioni dovranno avvenire con durata non inferiore a 15 secondi e non
dovranno tener conto delle fasi di avviamento dell’impianto.
Al fine di determinare il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A nel tempo di
misurazione T, prodotto dall'impianto nelle diverse condizioni di regime, si devono eseguire
misurazioni in un arco di tempo sufficientemente lungo da fornire un valore rappresentativo della
massima rumorosità. Dovrà essere individuato il modo di funzionamento che provoca la massima
rumorosità a regime (considerare a tale scopo il funzionamento a pieno carico o parzializzato)
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 22/38

Livelli sonori accettabili (condizioni contrattuali): in condizioni d’uso standard i criteri di valutazione e
confronto del livello di rumore indotto dagli impianti meccanici nell’ambiente dovrà fare riferimento
all’appendice B.2 della norma UNI 8199:2016.
Il collaudo si intenderà superato sarà verificata almeno una delle due condizioni:

a) il valore del livello di rumore ambientale La è minore di Lrif;


b) il valore del livello corretto del rumore d'impianto (Lic) risulta minore o uguale al valore del livello
di riferimento (Lrif) indicato nelle condizioni di contratto (Lic ≤Lrif)

TABELLA DI RIFERIMENTO - Lrif


- zona uffici direzionali 40 dB(A)
- zona uffici operativi 45 dB(A)
- zona uffici open 45 dB(A)
- Aule 40 dB(A)

Onere dell’impresa sarà la valutazione effettuata da tecnico competente della previsione di impatto
acustico delle macchine installate in esterno presso i recettori esistenti e la valutazione delle
prestazioni delle eventuali barriere acustiche da prevedere.

3.6. Fabbisogni energetici – Carichi esterni ed interni


Il calcolo dei fabbisogni di energia termica dell’edificio è stato effettuato secondo la legge 10/91,
utilizzando le Norme UNI ed in particolare la 52016-1 e l’11300-1.
Il calcolo dei carichi termici estivi dell’edificio è stato eseguito con il metodo Carrier senza fattori di
accumulo per apporti interni e con valori della radiazione solare come da UNI 10349.

E’ in fase di elaborazione il modello energetico dinamico dell’edificio che sarà utilizzato quale
strumento di perfezionamento delle scelte edili ed impiantistiche in fase esecutiva.

Relativamente alle attività svolte, si sono assunti i seguenti valori per il calcolo dei carichi termici
interni ed endogeni:

Sensibile 84 W
Latente 48 W
Coefficiente Di Contemporaneità totale per presenza di persone 1
Coefficiente Di Contemporaneità totale per carichi elettrici 1
Coefficiente Di Sicurezza (Qutile/Qtot) 1
Coefficiente Di Correzione Radiazione Solare 1
Carichi endogeni e contemporaneità altre zone di progetto

Per il calcolo estivo si considerano i seguenti carichi:


Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 23/38

Illuminazione
Per atrio, corridoi, sale riunione, uffici elaboratori 10 W/m2

Forza motrice
Uffici, sale riunioni, lab “leggeri” 30 W/m2
Aule 10 W/m2
Aree studio open 15 W/m2
Atrio 5 W/m2
Laboratori “peanti” 80 W/m2

Per i rimanenti spazi si rimanda agli allegati tecnici forniti dai costruttori delle apparecchiature
tecniche da installarsi.

3.7. Caratteristiche dei fluidi - temperature


Acqua calda
GF produzione 45/40°C
Circuito FC/UTA 45/40°C
Acqua refrigerata
GF produzione 7/12°C
Circuito FC/UTA 7/12°C

Il circuito acqua refrigerata non è previsto con soluzione glicolata. Acqua calda glicolata al 20%.

3.8. Caratteristiche dei fluidi - velocità


Per tubazioni fino al diametro 107/114 1.5 m/s
oltre al diametro 107/114 2.0 m/s

3.9. Caratteristiche dei canali dell’aria


Classificazione richiesta in base alla norma UNI EN 15780/2011 (pulizia): INTERMEDIATE
Classificazione richiesta in base norma UNI 1507:2008 (tenuta canali rettangolari): minimo classe B
Classificazione richiesta in base norma UNI 12237: 2004 (tenuta canali circolari): minimo classe B

3.10. Impianto idrico sanitario e smaltimento acque reflue


La rete di distribuzione interna alle zone di intervento sarà in acciaio zincato secondo norme UNI e
coibentata dal punto di consegna fino alle singole utenze. Tutte le utenze saranno dotate di rubinetti
di intercettazione a parete o soluzione similare.
È previsto il solo collegamento idraulico e di scarico degli apparecchi sanitari; il montaggio e la
fornitura di sanitari e rubinetteria è a carico della parte edile del presente appalto.
È previsto il solo collegamento idraulico e di scarico delle utenze idrico sanitarie; il montaggio e la
fornitura delle attrezzature previste per le aree ristoro o particolari esigenze legate all’utilizzo dei
laboratori sono escluse dal presente appalto.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 24/38

Metodo di calcolo rete idrica


temperatura acqua fredda sanitaria 15 °C.
temperatura di stoccaggio ACS 55 °C
temperatura distribuzione ACS 45 °C.
pressione acqua potabile acquedotto n.d. bar (da verificare prima
dell’esecuzione dei lavori)
Dati alla base del progetto

Le portate nominali, la pressione e le dimensioni utilizzate per il dimensionamento delle reti di


distribuzione sono le seguenti:
Apparecchio Portata acqua Portata acqua Pressione Min ø alim. ø scarico
fredda [l/s] calda[l/s] [bar] [Inch] [mm]
Lavabo 0.10 0.10 1.0 1/2” 40
Lavello 0.15 0.15 1.0 1/2” 40
Doccia 0.15 0.15 1.0 1/2” 50
Bidet 0.10 0.10 1.0 1/2” 40
Vaso (cassetta) 0.10 - 1.0 1/2” 110

Il diametro minimo per la tubazione di alimentazione ad una sola utenza non sarà mai inferiore al
½”.
Nel dimensionamento delle reti secondarie e primarie di distribuzione dell’acqua fredda potabile, calda
di consumo e ricircolo, ove prevista, non si superano le seguenti velocità massime di scorrimento dei
fluidi:

Diramazioni secondarie dalle colonne alle singole utilizzazioni max 4 m/s


Distribuzione primaria, colonne montanti, tubazioni di distribuzione max 2 m/s
al piano:

Tutte le reti di scarico sono realizzate in polietilene ad alta densità (tipo fonoassorbente).
Il calcolo della rete scarico acque reflue è eseguito con il metodo delle unità di scarico e del
coefficiente di frequenza.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 25/38

4. DESCRIZIONE OPERE

4.1. Sistema di produzione fluidi termovettori


La produzione contemporanea di acqua calda e refrigerata è affidata a n.2 gruppi frigo polivalenti
condensati ad aria, in versione silenziata ad alta efficienza, equipaggiati con compressore scroll
inverter (opzionale unità con compressore a vite inverter e ventilatori EC). Nella selezione si è tenuto
conto della copertura, con ciascun gruppo, del 60% del carico frigorifero di picco. La capacità
nominale di ciascuna unità in raffreddamento è pari a 650 kW, in riscaldamento a 500 kW, per un
totale disponibile di 1.300 kW e 1.000 kW rispettivamente.
I gruppi integrano al loro interno i moduli idronici, rappresentati da n.2 pompe a velocità variabile, a
servizio dei circuiti primari. I serbatoi inerziali previsti sulla tubazione di ritorno di ciascun circuito,
acqua calda e refrigerata, sono pari ad 8.000 litri ciascuno. Saranno dotati di idonea coibentazione e
rivestimento in alluminio, per installazione esterna in prossimità dei gruppi.

4.2. Centrale distribuzione fluidi termovettori


Il locale interrato, sottostante l’area di installazione dei gruppi frigo, è destinato ad accogliere il
sistema di trattamento acqua (addolcimento e condizionamento chimico) ed i collettori secondari con
i rispettivi gruppi di pompaggio e dispositivi di intercettazione, bilanciamento e regolazione.
Sono previsti n.2 circuiti a servizio delle due differenti tipologie impiantistiche, unità di trattamento
aria (sistemi a tutt’aria e aria primaria) e ventilconvettori/radiatori a bassa temperatura.
I gruppi di pompaggio saranno del tipo elettronico, in linea, gemellare, a velocità variabile.
Si rimanda allo schema funzionale per l’identificazione dei rispettivi punti di lavoro/selezione.
La rete sarà del tipo a 4-tubi, realizzata in acciaio nero, coibentato come da specifiche normative.

Circuito Tipologia
Ventilconvettori AC Rotore bagnato
Ventilconvettori AR Rotore bagnato
UTA AC Motore ventilato
UTA AR Motore ventilato

4.3. Impianto di climatizzazione


Si prevedono le seguenti tipologie impiantistiche a servizio degli ambienti rispettivamente indicati.

Ambiente Tipologia
Aule Tutt’aria
Laboratori “pesanti” Tutt’aria
Area di studio “open” Tutt’aria
Area di ingresso ed espositiva Tutt’aria
Uffici e sale riunioni Misto aria-acqua
Locali studio/startup Misto aria-acqua
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 26/38

Servizi igienici Radiatori

I sistemi a tutt’aria sono stati zonizzati in funzione delle caratteristiche di utilizzo comuni e della
possibilità di centralizzare le unità di trattamento d’aria garantendo un funzionamento efficiente
anche in caso di non utilizzo di alcuni ambienti.

Portata
Ambiente UTA Portata totale
ambiente
[ mc/h ] [ mc/h ]
Aule 120p 01+02 UTA 01 13.000 6.500
Aule 120p 03+04 UTA 02 13.000 6.500
Aule 50p 01+02+03 UTA 03 11.000 3.700
Area studio “open” UTA 04 10.500 10.500
Area ingresso/espositiva UTA 05 9.500 9.500
Laboratori pesanti 01+02 UTA 06 15.000 7.500
Laboratori pesanti 03+04 UTA 07 15.000 7.500

Tutte le unità sono dotate delle seguenti sezioni:


- Presa aria/espulsione
- Filtrazione
- Recupero statico
- Miscela
- Batteria di trattamento acqua calda
- Batteria di trattamento acqua refrigerata
- Silenziatori
- Mandata/ripresa
Considerata la produzione di vapore nei suddetti locali e l’entità del ricambio d’aria e miscela si è
deciso di non includere la sezione di umidificazione, in quanto l’umidità specifica di immissione risulta
prossima ai valori compatibili con le condizioni di benessere attese.
In ogni caso, si segnala che la configurazione dei canali consente l’inserimento di eventuali sezioni di
umidificazione a vapore in fasi successive, se si dovesse rendere necessario per mutate condizioni di
utilizzo e/o caratteristiche del carico termico.
Sulla rete aeraulica delle unità di trattamento aria a servizio di più di un ambiente, quali UTA01,
UTA02, UTA03, UTA06 ed UTA07, è prevista l’installazione, a canale, di batterie di post riscaldamento,
per consentire la gestione locale della temperatura di mandata.
Nella determinazione della portata d’aria di ciascuna unità si è tenuto conto della quantità d’aria
esterna minima da garantire, del carico termico da abbattere e di un tasso di ricircolo ambiente non
inferiore ai 6 vol/h.

La rete aeraulica si sviluppa in copertura con canali quadrangolari ed, a vista (non è previsto
controsoffitto), a soffitto degli ambienti interni, con canali principalmente di tipo circolare. In entrambi
i casi si prevede l’uso di canali in lamiera di acciaio zincato, opportunamente coibentato dove
necessario.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 27/38

Saranno installate serrande di regolazione/intercettazione motorizzate, su ciascuna diramazione a


servizio di aree con gestione “autonoma” e servite dalla stessa UTA, cosi come, dove necessario a
bilanciare l’impianto, su tutte le canalizzazioni facenti parte del sistema.
Le serrande tagliafuoco saranno installate in conformità con la definizione dei compartimenti cosi
come indicato nel progetto di prevenzione incendi.

Le unità terminali (diffusori) a servizio dei sistemi a tutt’aria saranno principalmente di due tipi.
Le aule, l’area studio e l’ingresso, saranno serviti da diffusori lineari ad alta induzione integrati nei
rispettivi tronchi di canale, il cui diametro, oltre che il numero e l’orientamento di feritoie e deflettori
sono dimensionati al fine di garantire uniformità di diffusione e limitate perdite di carico e rumorosità.
I laboratori saranno serviti da diffusori elicoidali direttamente installati sugli stacchi delle dorsali
correnti a soffitto. La dotazione impiantistica dei laboratori potrà essere rivista in fasi successive a
seguito della definizione delle specifiche attività che si svolgeranno in tali ambienti (affollamento
previsto, apparecchiature installate, etc.).
Le riprese d’aria saranno, quando possibile, centralizzate in un numero limitato di punti, al fine di
limitare lo sviluppo della rete aeraulica ma, allo stesso tempo, garantire una corretta circolazione
dell’aria, evitando eventuali cortocircuiti o interferenze tra gli impianti a servizio di ciascuna area.
Le temperature di immissione saranno pari a 16°C in raffrescamento e 28°C in riscaldamento.

Gli ambienti serviti dal sistema misto aria-acqua, quali uffici, sale riunione, locali destinati a
studio/startup e relativi laboratori “leggeri”, saranno dotati di ventilconvettori a cassetta 4-vie
installata a vista a soffitto.

I servizi igienici saranno dotati di radiatore idronico il cui dimensionamento è stato eseguito in
funzione delle temperature di esercizio della rete acqua calda (45/40°C).

4.4. Impianto aria primaria

La ventilazione all’interno degli ambienti sarà gestita, per i sistemi a tutt’aria, introducendo in
ambiente la prevista quantità d’aria, in funzione dell’affollamento, opportunamente miscelata con
l’aria di ripresa nelle proporzioni indicate in tabella.

Per tutte le aree con funzionamento misto aria-acqua si prevede una unità di trattamento aria
dedicata, identificata come UTA08, dalla seguente composizione.
- Presa aria/espulsione
- Filtrazione
- Recupero statico
- Batteria di trattamento acqua calda
- Batteria di trattamento acqua refrigerata
- Umidificazione adiabatica
- Silenziatori
- Mandata/ripresa
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 28/38

L’aria sarà introdotta negli ambienti attraverso due tipologie di bocchette. Circolari a parete in tutti
gli uffici/locali startup e studio, nei quali si prevede una dorsale di distribuzione in corridoio e non si
entrerà all’interno di ciascun locale con le canalizzazioni e del tipo lineare per installazione su canale
circolare negli ambienti, quali uffici in area ingresso e sale riunioni, in cui si prevede il transito dei
canali a soffitto del locale.
Le temperature di immissione saranno 20°C in riscaldamento e 24°C in raffrescamento.

Portata Portata AE totale AE Aria


UTA
totale ambiente ambiente esterna
[ mc/h ] [ mc/h ] [ mc/h ] [ mc/h ] [%]
UTA 01 13.000 6.500 6.150 3.000 47%
UTA 02 13.000 6.500 3.400 3.000 47%
UTA 03 11.000 3.700 3.900 1.300 36%
UTA 04 10.500 10.500 2.180 2.180 21%
UTA 05 9.500 9.500 3.100 3.100 33%
UTA 06 15.000 7.500 2.400 1.200 16%
UTA 07 15.000 7.500 2.400 1.200 16%
UTA 08 6.500 6.000 6.500 6.500 100%

4.5. Impianto idrico-sanitario


La rete idrica, con origine al vano contatore, la cui posizione, in prossimità dell’area parcheggio in
zona Sud, al confine di proprietà, sarà da coordinarsi con l’infrastruttura di prossima realizzazione,
raggiungerà in parte le utenze direttamente servite, quali il sistema di irrigazione, ed in parte dopo i
trattamenti di addolcimento e condizionamento chimico in centrale, le utenze ACS-AFS dell’edificio e
quelle “tecniche”, quali carico impianti ed umidificazione.
La rete sarà realizzata in acciaio zincato (per tutte le porzioni fuori terra dell’impianto) ed in PE o PPR
(per i tratti interrati) e sarà coibentata come da specifiche normative.

L’acqua calda sanitaria sarà prodotta localmente in ciascun blocco servizi attraverso un dedicato
scaldacqua a pompa di calore con accumulo. Tale elemento sarà del tipo split, installato a parete, in
prossimità del soffitto, in posizione facilmente raggiungibile per ispezione e manutenzione. L’unità
esterna sarà installata in copertura.

La rete all’interno di ciascun blocco servizi sarà realizzata con collettori ACS-AFS e distribuzione per
singola utenza con tubazioni preisolate in multistrato installate in parete a vista ed in parte sotto
traccia (parete e/o pavimento).
La rete di scarico sarà di tipo separato (nere e bianche) e prevede l’installazione di idonee tubazioni
in PE nello spessore disponibile tra l’intradosso delle lastre isolanti previste a pavimento e l’estradosso
del magrone di appoggio degli igloo.
Si prevede, inoltre, la predisposizione per un impianto di irrigazione, attraverso l’installazione di punti
acqua in appositi pozzetti.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 29/38

4.6. Impianto antincendio


Come indicato nel progetto di prevenzione incendi, l’attività sarà protetta da una rete idranti interna
ed esterna, dimensionata per un livello di pericolosità 2 (UNI10779:2021).
Si prevede l’installazione di un sistema antincendio integrato, interrato, costituito da serbatoio di
accumulo cilindrico ad asse orizzontale in acciaio al carbonio (rivestimento interno epossidico, esterno
in endoprene) con annesso locale pompe, certificato secondo le pertinenti direttive europee e norme
tecniche, in particolare, per quanto riguarda il locale pompe la UNI11292.
Il gruppo di pompaggio sarà costituito da una elettropompa ed una motopompa (oltre alla pompa
pilota) il cui punto di lavoro (non considerando la contemporaneità tra le due reti) è individuato in
Q=72 mc/h, H=5,2 bar. La capacità utile minima del serbatoio pari a 72 mc.
La rete interna sarà realizzata in acciaio, a vista e dotata di idranti UNI45. La rete esterna, interrata,
sarà in PE (del tipo idoneo all’applicazione) e dotata di idranti soprasuolo UNI80.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 30/38

4.7. Impianto di regolazione, gestione e controllo supervisione

Il sistema di supervisione BMS consentirà, attraverso postazione fisica e/o remota, la gestione di tutti
i parametri dell’impianto con l’ausilio di pagine grafiche dinamiche. Si potranno prevedere diversi
livelli di accesso in funzione delle figure più o meno formate che avranno acceso al sistema.
A titolo esemplificativo si potrà prevedere (eventualmente da concordare con la Committenza, anche
per quel che riguarda la tipologia di sistema già installata in altre sedi):
- Accesso totale a tutti i parametri in lettura e scrittura da postazione fisica/remota per
responsabile facility e capo manutenzione.
- Accesso in sola lettura di stati, allarmi, set point e parametri correnti da postazione fisica
in ingresso/control room (luogo da definire) per operatori di manutenzione.
- Pannello di comando semplificato (attraverso software o modulo fisico) per comando
on/off di ciascuna area (in particolare pensato per aule e laboratori che potrebbero
prevedere un utilizzo a carattere più discontinuo) ad uso del responsabile del sito in
servizio giornaliero. A ciascun comando del pannello saranno associate le logiche di
funzionamento e quindi attivazione/disattivazione relative alle apparecchiature dell’area
interessata.

Il sistema di regolazione e supervisione comprenderà tutti i dispositivi di campo (valvole, serrande,


attuatori, sonde, etc.) e di quadro (controllori programmabili, moduli di ingresso/uscita, moduli di
alimentazione, concentratori, etc.).

I gruppi frigo saranno dotati del proprio sistema di regolazione al quali ci si interfaccerà con il sistema
BMS per la gestione dei parametri di funzionamento e di allarme.
Tutte le utenze idroniche, quali batterie ventilconvettori, batterie unità di trattamento aria e post
riscaldamento, saranno provviste, sulla tubazione di ritorno, di valvole di regolazione indipendenti
dalla pressione PIBCV (Pressure Indipendend Balancing and Control Valve). Tali elementi, selezionati
per la portata di progetto di ciascuna utenza, garantiranno la funzione di bilanciamento, lasciando
transitare solo la portata per cui sono state selezionate, indipendentemente dalle variazioni di
pressione nella rete, e la funzione di regolazione, attraverso l’attuatore modulante 0-10V su di esse
installato.
In centrale si prevede l’installazione di una valvola motorizzata a 3-vie miscelatrice sui circuiti acqua
calda e refrigerata delle utenze ventilconvettori e unità di trattamento aria, al fine di poter modulare,
secondo le logiche di programmazione, la temperatura di mandata.
Tutti i gruppi di pompaggio, a velocità variabile, saranno interfacciabili con il sistema BMS per la
gestione delle modalità di funzionamento e degli allarmi.
Le unità di trattamento aria saranno provviste di tutti i necessari dispositivi di regolazione per la
gestione dei parametri di funzionamento e di allarme.
Le serrande di regolazione (dove necessario) e quelle di intercettazione saranno di tipo motorizzato
con funzionamento programmato su sistema BMS e gestibile (da concordare) attraverso un pannello
di comando/controllo che consente l’attivazione/disattivazione dell’impianto (quindi UTA e relative
serrande) a servizio di una specifica area (in particolare aule e laboratori).
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 31/38

I ventilconvettori saranno dotati di controllore programmabile per la gestione dei parametri di


funzionamento e di allarme.
Si prevede, inoltre, l’installazione di contatori sui circuiti acqua calda e refrigerata per il monitoraggio
dei consumi energetici associati all’impianto di climatizzazione, nonché sui circuiti idrici sanitari e
tecnici.

4.7.1. Gruppi frigo polivalenti e circuito primario

Le unità polivalenti saranno gestite dal controllore fornito dalla ditta costruttrice il quale, con una
logica di funzionamento proprietaria, comanderà il funzionamento dei compressori e di tutti i
dispositivi a bordo macchina ottimizzandone i consumi.
Il controllore dovrà garantire la possibilità di modificare la modalità di funzionamento da parallelo a
sequenziale o automatico/ottimizzazione del rendimento in funzione delle necessità di gestione
dell’impianto che si dovessero presentare nel corso di vita dello stesso.
Il controllore sarà interfacciato al sistema di supervisione dove, attraverso la relativa pagina grafica,
sarà possibile visualizzare e gestire i seguenti parametri, per ciascun gruppo frigo.

Comando
- Comando on/off impianto
- Comando on/off recupero
- Set-point inverno (45°C)
- Set-point estate (7°C)
- Programmazione oraria
- Modalità (sequenziale, parallelo, automatico)

Stato
- Stato unità (off – on chiller – on chiller+recupero – on pompa di calore …)
- Stato pompe integrate
- Modalità manuale/da programma orario
- Modalità (sequenziale, parallelo, automatico)
- Temperatura di mandata
- Temperatura di ritorno
- Temperatura collettore di mandata
- Temperatura collettore di ritorno
- Parzializzazione

Allarmi (per tutti gli allarmi non riportati su pagina grafica, attraverso la segnalazione del cumulativo,
si rimanda alla visualizzazione diretta sull’interfaccia del controllore dei gruppi frigo)
- Cumulativo allarmi
- Blocco
- Perdita refrigerante
- Flussostato circuito evaporatore
- Flussostato circuito recupero
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 32/38

- Pompa circuito evaporatore


- Pompa circuito recupero
- Compressori
- Alta temperatura

Tutte le ulteriori variabili rese disponibili dal sistema saranno gestibili (lettura/scrittura) attraverso
l’interfaccia del controllore stesso delle unità.
I gruppi di pompaggio (a bordo macchina) a servizio del circuito primario saranno del tipo con
inverter, al fine di regolare opportunamente in fase di taratura dell’impianto la portata circolante.
In fase di esercizio il funzionamento del circuito primario sarà a portata variabile.

4.7.2. Gruppi di pompaggio e circuiti secondari


Tutti gli spillamenti dei circuiti secondari di acqua calda e refrigerata avverranno mediante gruppi di
pompaggio gemellari a velocità variabile, installati sul collettore di mandata.
Il consenso all’avviamento delle pompe sarà subordinato alla verifica del set-point di temperatura sul
circuito primario.
Il funzionamento delle pompe gemellari sarà del tipo principale/riserva con scambio ogni 24h.
La regolazione delle pompe sarà del tipo a differenza di pressione variabile mantenuta attraverso la
variazione del numero di giri in funzione delle variazioni di portata rilevate attraverso i trasduttori di
pressione. Il valore di pressione di consegna minimo non dovrà essere inferiore alla metà del valore
di progetto.
I circuiti miscelati saranno regolati, mediante valvola motorizzata a 3-vie installata a monte del gruppo
pompe, in funzione della temperatura di ritorno.
Ciascun gruppo di pompaggio/circuito secondario sarà interfacciato al sistema di supervisione dove,
attraverso la relativa pagina grafica, sarà possibile gestire i seguenti parametri.

Comando
- Comando on/off pompa
- Impostazione modalità di regolazione pompa

Stato
- Stato on/off pompa
- Temperatura di mandata
- Temperatura di ritorno
- Stato valvola miscelatrice

Allarmi
- Segnalazione blocco pompa

Codice Circuito Portata Prevalenza Circuito


[mc/h] [kPa] miscelato
P01(a+b) AR Fancoil 11 120 X
P02(a+b) AR UTA 173 150
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 33/38

P03(a+b) AC Fancoil 7 120


P04(a+b) AC UTA 95 150

Riportare, per ciascun gruppo di pompaggio, a fronte quadro di regolazione


- selettore modalità manuale/automatica
- comando start/stop
- spia di funzionamento regolare (in marcia)
- spia di intervenuta protezione (scattato)

4.7.3. Unità di trattamento aria

Ciascuna unità di trattamento aria sarà interfacciata al sistema di supervisione dove, attraverso la
relativa pagina grafica, sarà possibile gestire i seguenti parametri.
Si rimanda alle tabelle allegate per il dettaglio dei punti software/hardware controllati.

Comando
- Comando on/off o programmazione oraria
- Pressione di esercizio ventilatore di mandata
- Pressione di esercizio ventilatore di ripresa
- Impostazione set-point saturazione automatico (in funzione dell’URripresa) o manuale
- Impostazione set-point mandata riscaldamento
- Impostazione set-point mandata raffrescamento
- Impostazione apertura serranda di ricircolo (per unità tutt’aria)
- Impostazione apertura serranda by-pass recuperatore

Stato
- Stato on/off o programmazione oraria
- Stato serranda presa aria
- Stato serranda espulsione
- Stato serranda ricircolo (per unità tutt’aria)
- Stato on/off e pressione ventilatore di mandata
- Stato on/off e pressione ventilatore di ripresa
- Stato valvola circuito batteria fredda
- Stato valvola circuito batteria calda-pre
- Stato valvola circuito batteria calda-post
- Temperatura di mandata
- Temperatura di ripresa
- Temperatura esterna
- Temperatura di saturazione a valle della batteria di raffreddamento
- Temperatura di saturazione a valle dell’umidificatore
- Temperatura ritorno circuito acqua calda pre-riscaldamento
- Temperatura ritorno circuito acqua refrigerata
- Temperatura ritorno circuito acqua calda post-riscaldamento
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 34/38

- Umidità relativa di ripresa


- Termostato antigelo

Allarmi
- Guasto ventilatore mandata
- Guasto ventilatore ripresa
- Intasamento filtri
- Antigelo

La pressione di esercizio di ciascun ventilatore sarà definita in fase di taratura mediante misure di
portata e modifica diretta del parametro attraverso il sistema di supervisione.

Codice Utenza Portata %A.E. Tipologia Set- Set-point


[mc/h] % RIC. * point estate
inverno [°C]
[°C]
UTA01 Aule 120p 13.000 47% A.E. 2 28 °C 16 °C
53% RIC.
UTA02 Aule 120p 13.000 47% A.E. 2 28 °C 16 °C
53% RIC
UTA03 Aule 50p 11.000 36% A.E. 2 28 °C 16 °C
64% RIC.
UTA04 Area studio 10.500 22% A.E. 3 28 °C 16 °C
78% RIC.
UTA05 Area ingresso 9.500 33% A.E. 3 28 °C 16 °C
67% RIC
UTA06 Laboratori 15.000 16% A.E. 2 28 °C 16 °C
84% RIC.
UTA07 Laboratori 15.000 16% A.E. 2 28 °C 16 °C
84% RIC
UTA08 Uffici 6.500 100% A.E. 1 20 24
*di seguito sono riportate le descrizioni di ciascuna tipologia

Riportare, per ciascun ventilatore, a fronte quadro di regolazione


- selettore modalità manuale/automatica
- comando start/stop
- spia di funzionamento regolare (in marcia)
- spia di intervenuta protezione (scattato)

Tipologia 1 - Unità aria primaria (3 batterie + umid. adiabatica)


Il funzionamento dell’unità sarà del tipo a portata costante e regolazione temperatura a punto fisso.
Al comando di accensione dell’UTA (manuale o da programma orario) seguiranno le seguenti
operazioni:
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 35/38

1. Apertura serrande presa aria ed espulsione


2. Avviamento ventilatori di mandata e ripresa, a valle della ricezione dello stato di apertura
delle serrande, al valore di pressione impostata
3. [inverno] Apertura elettrovalvola umidificazione se URripresa<URset-point
4. [inverno-umidificazione attiva] Modulazione della valvola circuito di pre-riscaldamento al
raggiungimento della temperatura di set-point di saturazione (rilevata da sensore a valle
dell’umidificatore)
5. [inverno-umidificazione non attiva] Modulazione della valvola circuito di pre-riscaldamento
al raggiungimento della temperatura di set-point di mandata
6. [estate] Modulazione della valvola circuito raffreddamento al raggiungimento della
temperatura di set-point saturazione (rilevata da sensore a valle della batteria di
raffreddamento)
7. Modulazione della valvola circuito post-riscaldamento al raggiungimento della temperatura
di set-point di mandata
8. [inverno] Attivazione del by-pass del recuperatore quanto la Testerna>Tmandata
9. [estate] Attivazione del by-pass del recuperatore quanto la Testerna<Tmandata

Tipologia 2 - Unità tutt’aria (2 batterie + post a canale)


Il funzionamento dell’unità sarà del tipo a portata costante e regolazione a temperatura variabile.
Al comando di accensione dell’UTA (manuale o da programma orario) seguiranno le seguenti
operazioni:
1. Apertura serrande presa aria ed espulsione
2. Avviamento ventilatori di mandata e ripresa, a valle della ricezione dello stato di apertura
delle serrande, al valore di pressione impostata
3. [inverno] Apertura elettrovalvola umidificazione se URripresa<URset-point
4. Modulazione della valvola circuito di pre-riscaldamento al raggiungimento della temperatura
di set-point di mandata in funzione della temperatura ambiente (non inferiore al valore di
set-point in ambiente)
5. [estate] Modulazione della valvola circuito raffreddamento al raggiungimento della
temperatura di set-point saturazione
6. Modulazione della valvola circuito post-riscaldamento a canale al raggiungimento della
temperatura di set-point di mandata in funzione della temperatura ambiente (non inferiore
al valore di set-point in ambiente)
7. [inverno] Attivazione del by-pass del recuperatore quanto la Testerna>Tmandata
8. [estate] Attivazione del by-pass del recuperatore quanto la Testerna<Tmandata

Tipologia 3 - Unità tutt’aria (3 batterie)


Il funzionamento dell’unità sarà del tipo a portata costante e regolazione a temperatura variabile.
Al comando di accensione dell’UTA (manuale o da programma orario) seguiranno le seguenti
operazioni:
1. Apertura serrande presa aria ed espulsione
2. Avviamento ventilatori di mandata e ripresa, a valle della ricezione dello stato di apertura
delle serrande, al valore di pressione impostata
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 36/38

3. Modulazione della valvola circuito di pre-riscaldamento al raggiungimento della temperatura


di set-point di mandata in funzione della temperatura ambiente (non inferiore al valore di
set-point in ambiente)
4. [estate] Modulazione della valvola circuito raffreddamento al raggiungimento della
temperatura di set-point saturazione
5. Modulazione della valvola circuito post-riscaldamento al raggiungimento della temperatura
di set-point di mandata in funzione della temperatura ambiente (non inferiore al valore di
set-point in ambiente)
6. [inverno] Attivazione del by-pass del recuperatore quanto la Testerna>Tmandata
7. [estate] Attivazione del by-pass del recuperatore quanto la Testerna<Tmandata

4.7.4. Climatizzazione altri locali (uffici, laboratori leggeri)


Tutti gli uffici, i laboratori leggeri, gli spogliatoi e le sale prove all’interno dei laboratori pesanti, sono
climatizzati con sistemi misti fancoil + aria primaria.

L’aria primaria sarà sempre disponibile all’interno dei locali, introdotta in ambiente attraverso dedicate
bocchette di mandata e ripresa.

Attraverso le pagine grafiche del sistema BMS sarà possibile gestire, per ciascun ambiente, i seguenti
parametri.

Comando
- Set-point temperatura
- On/off fancoil

Stato
- Visualizzazione set-point
- Stato fancoil
- Temperatura ambiente

Allarme
- Blocco fancoil

Il controllore del singolo fancoil, dovrà regolare il funzionamento dell’unità rispetto al set-point
impostato, attraverso la variazione della velocità del ventilatore (3 livelli) e la modulazione delle
valvole PICV poste sui circuiti di alimentazione caldo e freddo.

4.7.5. Trattamento acqua


I sistemi per il trattamento dell’acqua di seguito elencati saranno interfacciati al sistema di
supervisione dove, attraverso la relativa pagina grafica, sarà possibile gestire i seguenti parametri.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 37/38

Allarmi
- Segnalazione blocco sistema

Apparecchiatura Utenza servita


AD01 - Addolcitore Trattamento a monte di tutte le utenze AFS e tecniche
ID01 - Sistema di dosaggio Trattamento acqua sanitaria
ID02 - Sistema di dosaggio Trattamento circuiti tecnici

4.7.6. Contabilizzazione - OPZIONALE


Sono previsti i seguenti sistemi di contabilizzazione, i cui parametri saranno riportati su BMS come
indicato in tabella.

Utenza Tipologia
Gruppo frigo 01 Contabilizzatore
Gruppo frigo 02 Contabilizzatore
Circuito AR Fancoil Contabilizzatore
Circuito AR UTA Contabilizzatore
Circuito AC Fancoil Contabilizzatore
Circuito AC UTA Contabilizzatore

4.7.7. Pagine grafiche


Ciascuna pagina grafica riporterà i riferimenti di set-point, comando, stato e allarme come indicato
nelle schede di ciascun componente/impianto.

1. Schema funzionale centrale termofrigorifera (fino a spillamenti circuiti secondari) dal quale
poter accedere alle informazioni di ciascun componente.
a. Gruppi frigo
b. Pompe di circolazione
c. Valvole motorizzate
d. Sonde

2. Schema funzionale centrale VVF (fino a stacco di mandata impianto) dal quale poter
accedere alle informazioni di ciascun componente.
a. Serbatoio di accumulo idranti
b. Gruppo di pompaggio idranti
c. Stato valvole alimentazione serbatoi

3. Pagina grafica unità di trattamento aria dal quale poter accedere alle informazioni di
ciascuna unità.
a. UTA01
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 38/38

b. UTA02
c. UTA03
d. UTA04
e. UTA05
f. UTA06
g. UTA07
h. UTA08

4. Pagina grafica dell’intero edificio con riporto


a. Fancoil (segnalazione stato e allarme)
b. Temperatura ambiente rilevata dalle sonde (di ciascuna locale)
c. Temperatura di set-point (di ciascun locale)

5. Pagina grafica di contabilizzazione con riporto di tutti i sistemi integrati.

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