Progetto esecutivo
Polo Tecnologico universitario di Carpi
Carpi (MO)
Data
10 Settembre 2021
Il Tecnico
Ing. Roberto Cereda
Firma
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 2/38
SOMMARIO
1. GENERALITÀ 3
1.1. OGGETTO 3
2. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 5
3. DATI DI PROGETTO DEGLI IMPIANTI TERMOTECNICI 17
3.1. CONDIZIONI TERMO IGROMETRICHE INTERNE ED ESTERNE 17
3.2. RICAMBI D’ARIA ED OCCUPAZIONE 17
3.3. ESTRAZIONI D’ARIA 20
3.4. VELOCITÀ DI IMMISSIONE DELL’ARIA IN AMBIENTE 20
3.5. LIVELLO SONORO 20
3.6. FABBISOGNI ENERGETICI – CARICHI ESTERNI ED INTERNI 22
3.7. CARATTERISTICHE DEI FLUIDI - TEMPERATURE 23
3.8. CARATTERISTICHE DEI FLUIDI - VELOCITÀ 23
3.9. CARATTERISTICHE DEI CANALI DELL’ARIA 23
3.10. IMPIANTO IDRICO SANITARIO E SMALTIMENTO ACQUE REFLUE 23
4. DESCRIZIONE OPERE 25
4.1. SISTEMA DI PRODUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI 25
4.2. CENTRALE DISTRIBUZIONE FLUIDI TERMOVETTORI 25
4.3. IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE 25
4.4. IMPIANTO ARIA PRIMARIA 27
4.5. IMPIANTO IDRICO-SANITARIO 28
4.6. IMPIANTO ANTINCENDIO 29
4.7. IMPIANTO DI REGOLAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO SUPERVISIONE 30
4.7.1. Gruppi frigo polivalenti e circuito primario 31
1. GENERALITÀ
Il presente documento 2888 ES A RM 01- è parte integrante del progetto degli impianti meccanici,
nel rispetto del DM 22 Gennaio 2008 n. 37, relativo alla realizzazione del nuovo Polo Universitario
di Carpi; tale progetto è stato redatto da Lombardini22 S.p.A. con sede in via Lombardini 22 a Milano.
Il presente volume unitamente ai restanti volumi del disciplinare, ai disegni allegati, ed ai documenti
prodotti dalla Committente relativi alle condizioni generali di fornitura, dovrà essere controfirmato
per accettazione in ogni sua pagina e restituito alla Committente. L'esame di tutti i documenti è
pertanto una condizione fondamentale per procedere alla quotazione e all’esecuzione degli impianti.
Tutto quanto in essa contenuto è fondamentale anche per la corretta lettura delle indicazioni e delle
prescrizioni contenute negli altri documenti di progetto. Qualora vi fossero dubbi sulla corretta
applicazione del loro contenuto, si dovrà informare il progettista affinché possa dare per tempo i
chiarimenti necessari.
Il progettista non potrà essere ritenuto responsabile di conseguenza alcuna, dovuta al mancato
rispetto di quanto sopra.
1.1. Oggetto
Oggetto del presente intervento è la realizzazione ex novo del nuovo Polo Universitario di Carpi. Gli
impianti meccanici a servizio della struttura sono progettati al fine di garantire:
- Efficienza energetica (classificazione attesa A4-NZEB)
- Ottimizzazione dei costi di installazione, uso e manutenzione (standardizzazione delle
tipologie impiantistiche e componenti selezionati)
- Condizioni di benessere termoigrometrico
- Uso di energia da fonte rinnovabile (pompe di calore e fotovoltaico)
- Flessibilità e sezionabilità degli impianti a servizio delle differenti zone (possibilità di
spegnere o “attenuarne” il funzionamento dove richiesto)
L’edificio è costituito da un unico corpo di fabbrica e si sviluppa integralmente al piano terra. Si
riscontra la presenza di due differenti altezze nette disponibili (non è prevista installazione di
controsoffitti) pari a 6 m (aule e laboratori “pesanti”) e 4 m (area di ingresso, uffici, locali studio,
locali riunione, servizi igienici, circolazioni e laboratori “leggeri”).
Le principali apparecchiature al servizio degli impianti meccanici sono collocate in dedicate aree
tecniche, ovvero:
- Gruppi frigo in zona Nord adiacente il blocco laboratori “pesanti”
- Locale tecnico (collettori e gruppi di pompaggio) interrato, sottostante i gruppi frigo
- Unità di trattamento aria in copertura (area a quota +4,50 m)
- Serbatoio e gruppo di pressurizzazione rete idranti, interrati in area tecnica in zona Sud
adiacente il blocco laboratori “pesanti”.
Si prevede l’installazione di due differenti tipologie impiantistiche dedicate al condizionamento.
- Impianto a tutt’aria (aule, laboratori “pesanti”, area di ingresso/espositiva, area studio
comune)
- Impianto misto aria-acqua, ovvero fancoil 4-tubi e aria primaria (uffici, sale riunione,
laboratori “leggeri”)
- Radiatori a bassa temperatura nei servizi igienici
La produzione di acs sarà effettuata localmente in prossimità di ciascun blocco servizi attraverso unità
in pompa di calore con accumulo.
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L’adduzione idrica e lo smaltimento delle acque nere e bianche avverranno mediante allaccio alle reti
ad oggi previste nel Progetto Definitivo delle Opere di Urbanizzazione (Variante Sostanziale al Piano
Particolareggiato - Comparto C6, del 27/04/2021)
Si segnala che eventuali approfondimenti riguardo le attività che si svolgeranno nei laboratori
verranno comunicate dal dipartimento di tecnologia una volta definito il programma didattico e
comunque prima dell’inizio delle attività scolastiche, al fine di implementare, se necessario, eventuali
dotazioni impiantistiche.
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L'impianto sarà progettato e dovrà essere realizzato secondo i più recenti criteri della tecnica
impiantistica e con l'osservanza delle Norme e Leggi vigenti in materia; in particolare, ma non in
senso limitativo, dovranno essere rispettate le norme seguenti.
- Circolare del Ministero dell’Interno, Direzione Generale Protezione civile e dei Servizi Antincendio
25/11/1969 n.68 – Norme di sicurezza per impianti termici a gas di rete;
- DL 6/12/1971 n.1083 – Norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile e relativi decreti
di approvazione;
- L. 9 gennaio 1991 n. 10 (con decreti e norme collegate) - Norme per l’attuazione del Piano
energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo
delle fonti rinnovabili di energia;
- D.lgs. 19 agosto 2005 n. 192 – Attuazione della direttiva 2002/91/CE relative al rendimento
energetico nell’edilizia;
- D.lgs. 29 dicembre 2006 n. 311 – Disposizioni correttive ed integrative al D.lgs. 19 agosto 2005
n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico
nell’edilizia;
- D.P.R. 2 aprile 2009 n.59 – Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettera a) e b)
del decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE
sul rendimento energetico in edilizia;
- D.M. 26 GENNAIO 2010 – Aggiornamento del decreto 11 marzo 2008 in materia di
riqualificazione energetica degli edifici;
- D.LGS. 3 marzo 2011 n.28 – Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso
dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE;
- Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Adeguamento linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli edifici;
- Regione Emilia Romagna, Deliberazioni della Giunta Regionale
o DGR 20 Luglio 2015, n. 967
o DGR 19 Ottobre 2020, n. 1383
o DGR 19 ottobre 2020, n.1385
o DGR 9 novembre 2020, n.1548
- D.P.R. n. 412 del 26.08.1993 - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione,
l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei
consumi di energia, in attuazione dell’art. 4 comma 4, della Legge 09.01.1991, n. 10 e s.m.i.;
- Decreti regionali Lombardia su efficienza energetica (DGR VIII/8745 del 22 dicembre 2008, DGR
5796 del 11 giugno 2009, DGR 3868 del 17 luglio 2015, DGR 6480 del 30 luglio 2015, Decreto
n.2456 del 8 marzo 2017 e s.m.i.);
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- D.P.C.M. 1 marzo 1991 - Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e
nell’ambiente esterno e s.m.i.;
- D.P.C.M. 14/11/1997 – Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore;
- L. 28 dicembre 1993 n. 549 - Misure a tutela dell’ozono stratosferico e dell’ambiente e s.m.i.;
- DM 24 novembre 1984 - Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione,
l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8 e relativi regolamenti
di esecuzione e circolari di istruzione;
- D.M. 12 aprile 1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili
gassosi;
- DM 20 Dicembre 2012 - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva
contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi;
- Regio Decreto n. 1775 del 11/12/1933 - Approvazione del testo unico delle disposizioni di legge
sulle acque e successive modifiche e integrazioni;
- Decreto Legislativo n.152 del 03/04/2006 - Norme in materia ambientale e successive modifiche
e integrazioni;
- D.M. n. 443 21/12/1990 - Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti
apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili;
- D.lgs. 02.02.2001, n. 31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque
destinate al consumo umano.
- D.M. 06.04.2004, n. 174 - Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere
utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque
destinate al consumo umano;
- D.M. 19/09/1959 - Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle
documentazioni relative all'esercizio delle verifiche ed ai controlli previsti dalle norme di
prevenzione degli infortuni sul lavoro;
- Circolare Ministero del Lavoro n. 800/I del 05/07/1960 prevenzione infortuni - verifiche e
controlli.
- Regolamenti e specifiche degli Enti gestori di servizi (Acquedotto, Aem, Enel, Telecom, etc.);
- Regolamento d’igiene locale;
- Regolamento edilizio locale;
- Decreti regionali Lombardia;
- Prevenzione infortuni (denunce e verifiche);
- Norme U.N.I. (Unificazione Italiana) e CTI (Comitato Termotecnico Italiano)
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UNI EN 1946-5 Prestazione termica di prodotti e componenti per edilizia. Criteri specifici per la
:2005 valutazione dei laboratori di misurazione delle proprietà di trasmissione del calore.
Parte 5: Misurazioni mediante metodi per prove a simmetria cilindrica.
UNI 5364 :1976 Impianto di riscaldamento ad acqua calda. Regole per la presentazione dell’offerta e
per il collaudo
UNI EN ISO 6946 Componenti ed elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica -
:2018 Metodo di calcolo
UNI EN ISO 7730 Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del
:2006 benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere
termico locale
UNI EN ISO 7933 Ergonomia dell’ambiente termico. Determinazione analitica ed interpretazione dello
:2005 stress termico da calore mediante il calcolo della sollecitazione termica prevedibile.
UNI 8199 :2016 Acustica in edilizia - Collaudo acustico di impianti a servizio di unità immobiliari -
Linee guida contrattuali e modalità di misurazione all’interno degli ambienti serviti
UNI 8364-1 :2007 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.
UNI 8364-2 :2007 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.
UNI 8364-3 :2007 Impianti di riscaldamento. Controllo e manutenzione.
UNI EN ISO 8996 Ergonomia dell’ambiente termico. Determinazione del metabolismo energetico.
:2005
UNI EN ISO 9488 Energia solare. Vocabolario.
:2001
UNI EN ISO 9920 Ergonomia degli ambienti termici. Valutazione dell’isolamento termico e della
:2009 resistenza evaporativa dell’abbigliamento.
UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure oscuranti. Calcolo della trasmittanza
10077-1 :2018 termica. Parte 1: Generalità
UNI EN ISO Ponti termici in edilizia. Calcolo dei flussi termici e delle temperature superficiali. Ponti
10211 :2018 termici lineari.
UNI 10339 :1995 Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per
la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura
UNI EN 16798-1: Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 1: Parametri di
2019 ingresso dell'ambiente interno per la progettazione e la valutazione della prestazione
energetica degli edifici in relazione alla qualità dell'aria interna, all'ambiente termico,
all'illuminazione e all'acustica - Modulo M1-6
UNI EN 16798-3: Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 3: Per gli edifici
2018 non residenziali - Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e di
condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4)
UNI EN 16798 Ventilazione per gli edifici
(tutte)
UNI EN 12237: Ventilazione degli edifici - Reti delle condotte - Resistenza e tenuta delle condotte
2004 circolari di lamiera metallica
UNI EN 1507: Ventilazione degli edifici - Condotte rettangolari di lamiera metallica - Requisiti di
2008 resistenza e di tenuta
UNI EN 13180: Ventilazione degli edifici - Rete delle condotte - Dimensioni e requisiti meccanici per le
2004 condotte flessibili
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UNI EN 1751: Ventilazione degli edifici - Dispositivi per la distribuzione dell'aria - Prove
2014 aerodinamiche delle serrande e delle valvole
UNI EN 12599: Ventilazione per edifici - Procedure di prova e metodi di misurazione per la presa in
2012 consegna di impianti di ventilazione e di condizionamento dell'aria
UNI EN 13403: Ventilazione degli edifici - Condotti non metallici - Rete delle condotte realizzata con
2004 pannelli di materiale isolante
UNI 10349 :2016 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici
UNI EN 15232- Prestazione energetica degli edifici - Parte 1: Impatto dell'automazione, del controllo
1:2017 e della gestione tecnica degli edifici - Moduli M10-4,5,6,7,8,9,10
UNI 10351 :2015 Materiali e prodotti per edilizia - Proprietà termoigrometriche - Procedura per la scelta
dei valori di progetto
UNI 10355 :1994 Murature e solai. Valori della resistenza termica e metodo di calcolo
UNI 10375 :2011 Metodo di calcolo della temperatura interna estiva degli ambienti
UNI 11169 :2006 Impianti di climatizzazione degli edifici - Impianti aeraulici ai fini di benessere -
Procedure per il collaudo
UNI 11135 :2004 Condizionatori d’aria, refrigeratori d’acqua e pompe di calore. Calcolo dell’efficienza
stagionale.
UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 1: Determinazione del fabbisogno di
:2014 energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed invernale
UNI/TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di
:2019 energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione
di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non
residenziali
UNI/TS 11300-3 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di
:2010 energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
UNI/TS 11300-4 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri
:2016 metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua
calda sanitaria
UNI EN ISO Prestazione energetica degli edifici - Fabbisogni energetici per riscaldamento e
52016-1:2018 raffrescamento, temperature interne e carichi termici sensibili e latenti - Parte 1:
Procedure di calcolo
UNI EN ISO Prestazione energetica degli edifici - Carichi termici sensibili e latenti e temperature
52017-1:2018 interne - Parte 1: Procedure generali di calcolo
UNI 11513 :2013 Verifica in esercizio della taratura delle valvole di sicurezza mediante martinetti
UNI EN 12098-1 Regolazioni per impianti di riscaldamento - Parte 1: Dispositivi di regolazione per gli
:2013 impianti di riscaldamento ad acqua calda
UNI 12098-2 Regolazioni per impianti di riscaldamento. Ottimizzazione delle fasi di avvio-
:2004 interruzione degli impianti di riscaldamento ad acqua calda.
UNI 12098-3 Regolazioni per impianti di riscaldamento. Dispositivi di regolazione in funzione della
:2013 temperatura esterna per gli impianti elettrici di riscaldamento.
UNI EN 12098-5 Regolazioni per impianti di riscaldamento. Parte 5: Programmatori delle fasi di avvio-
:2005 interruzione degli impianti di riscaldamento.
UNI EN 12114 Prestazione termica degli edifici. Permeabilità all’aria dei componenti e degli elementi
:2001 per edilizia. Metodo di prova di laboratorio.
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UNI EN 12170 Impianto di riscaldamento degli edifici. Procedure per la predisposizione della
:2002 documentazione per la conduzione, la manutenzione e l’esercizio. Impianti di
riscaldamento che richiedono personale qualificato per la conduzione.
UNI EN 12171 Impianto di riscaldamento degli edifici. Procedure per la predisposizione della
:2002 documentazione per la conduzione, la manutenzione e l’esercizio. Impianti di
riscaldamento che non richiedono personale qualificato per la conduzione.
UNI EN 12220 Ventilazione degli edifici. Reti delle condotte. Dimensioni delle flange circolari per la
:2001 ventilazione generale.
UNI EN 12428 Porte industriali, commerciali e da garage. Trasmittanza termica. Requisiti per il
:2013 calcolo.
UNI EN 12599 Ventilazione per edifici - Procedure di prova e metodi di misurazione per la presa in
:2012 consegna di impianti di ventilazione e di condizionamento dell’aria
UNI EN 12828 Impianti di riscaldamento degli edifici. Progettazione dei sistemi di riscaldamento ad
:2014 acqua.
UNI EN 12831 Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo di calcolo del carico termico di
(tutte):2018 progetto
UNI EN 13141-4 Ventilazione degli edifici - Verifica della prestazione di componenti/ prodotti per la
:2011 ventilazione degli alloggi - Parte 4: Ventilatori utilizzati negli impianti di ventilazione
degli alloggi
UNI EN 13141-6 Ventilazione degli edifici - Verifica della prestazione di componenti/ prodotti per la
:2015 ventilazione degli alloggi - Parte 6: Kit per impianti di estrazione per abitazioni
unifamiliari
UNI EN 13141-7 Ventilazione degli edifici - Verifica delle prestazioni di componenti/ prodotti per la
:2011 ventilazione degli alloggi - Parte 7: Verifica delle prestazioni di unità di ventilazione
meccanica di immissione ed estrazione (compreso il recupero di calore) di impianti di
ventilazione meccanica destinati ad abitazioni unifamiliari
UNI EN 13141-9 Ventilazione degli edifici - Valutazione delle prestazioni di componenti/prodotti per la
:2008 ventilazione degli alloggi - Parte 9: Dispositivi di immissione dell'aria igroregolabili
montati all'esterno
UNI EN 13141-10 Ventilazione degli edifici - Valutazione delle prestazioni di componenti/prodotti per la
:2008 ventilazione degli alloggi - Parte 10: Dispositivi di estrazione dell'aria
UNI EN 13141-11 Ventilazione degli edifici - Verifica della prestazione di componenti/prodotti per la
:2015 ventilazione degli alloggi - Parte 11: Unità di ventilazione di immissione
UNI EN ISO Prestazioni termiche degli edifici. Trasferimento del calore attraverso il terreno.
13370 :2018 Metodi di calcolo.
UNI EN 16798-3 Prestazione energetica degli edifici - Ventilazione per gli edifici - Parte 3: Per gli edifici
:2018 non residenziali - Requisiti prestazionali per i sistemi di ventilazione e di
condizionamento degli ambienti (Moduli M5-1, M5-4)
UNI 13790 :2008 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il
riscaldamento e il raffrescamento.
UNI EN ISO Prestazioni termica dei componenti per l’edilizia. Caratteristiche termiche dinamiche.
13786 2018 Metodi di calcolo.
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Coefficiente di perdita del calore per trasmissione.
13789 :2018 Metodo di calcolo.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 12/38
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Calcolo del fabbisogno di energia per il
13790 :2008 riscaldamento e il raffrescamento
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Calcolo della temperatura interna estiva di un locale
13791 :2012 in assenza di impianti di climatizzazione. Criteri generali e procedure di validazione.
UNI EN ISO Prestazione termica degli edifici. Calcolo della temperatura estiva di un locale in
13792 :2012 assenza di impianti di climatizzazione. Metodi semplificati.
UNI EN 13829 Prestazione termica degli edifici. Determinazione della permeabilità all’aria degli
:2002 edifici. Metodo di pressurizzazione mediante ventilatore.
UNI EN 14114
Isolamento termico degli impianti di riscaldamento e raffrescamento degli edifici
:2006
UNI EN 14336 Impianti di riscaldamento negli edifici. Installazione e messa in servizio dei sistemi di
:2004 riscaldamento ad acqua calda.
UNI EN 14419 Tubazioni per teleriscaldamento. Sistemi bloccati di tubazioni preisolate per reti di
:2009 acqua calda interrate direttamente. Sistemi di sorveglianza.
UNI EN ISO
Prestazione termica delle facciate continue - Calcolo della trasmittanza termica
12631:2018
UNI EN ISO Ponti termici in edilizia. Coefficiente di trasmissione termica lineica. Metodi
14683 :2018 semplificati e valori di riferimento.
UNI EN 14825 Condizionatori d'aria, refrigeratori di liquido e pompe di calore, con compressore
:2019 elettrico, per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti - Metodi di prova e
valutazione a carico parziale e calcolo del rendimento stagionale
UNI EN 15116 Ventilazione degli edifici - Travi fredde - Prove e valutazione delle travi fredde attive
:2008
UNI EN 15217 Prestazione energetica degli edifici - Metodi per esprimere la prestazione energetica e
:2007 per la certificazione energetica degli edifici
UNI EN 15241 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo delle perdite di energia dovute alla
:2008 EC 1-2012 ventilazione e alle infiltrazioni negli edifici
UNI EN 15242 Ventilazione degli edifici - Metodi di calcolo per la determinazione delle portate d'aria
:2008 negli edifici, comprese le infiltrazioni
UNI EN 15265 Prestazione energetica degli edifici - Calcolo del fabbisogno di energia per il
:2008 riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti mediante metodi dinamici - Criteri
generali e procedimenti di validazione
UNI EN 15316
(parti da 1 a 5): Metodo di calcolo per le richieste di energia e delle efficienze del sistema
2018
UNI EN ISO Progettazione dell'ambiente costruito - Progettazione, dimensionamento, installazione
11855-1:2015 e controllo dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento radianti integrati - Parte 1:
Definizioni, simboli e criteri di benessere
UNI EN 15450 Impianti di riscaldamento negli edifici - Progettazione degli impianti di riscaldamento
:2008 a pompa di calore
UNI EN 15780 Ventilazione degli edifici - Condotti - Pulizia dei sistemi di ventilazione
:2011
UNI EN ISO Prestazione termo igrometrica degli edifici. Calcolo e presentazione dei dati climatici.
15927-1 :2004 Medie mensili dei singoli elementi meteorologici.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 13/38
UNI EN ISO Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici -
15927-2 :2009 Parte 2: Dati orari per il carico di raffrescamento di progetto
UNI EN ISO Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici -
15927-3 :2009 Parte 3: Calcolo di un indice di pioggia battente per superfici verticali a partire dai
dati orari di vento e di pioggia
UNI EN ISO Prestazione termo igrometrica degli edifici. Calcolo e presentazione dei dati climatici.
15927-4 :2005 Parte 4: Dati orari per la valutazione del fabbisogno annuale di energia per il
riscaldamento e il raffrescamento.
UNI EN ISO Prestazione termoigrometrica degli edifici - Calcolo e presentazione dei dati climatici -
15927-5 :2012 Parte 5: Dati per il carico termico di progetto per il riscaldamento degli ambienti
UNI EN ISO Aria in ambienti confinati - Parte 32: Indagine per verificare la presenza di inquinanti
16000-32 :2015 negli edifici
UNI EN ISO Isolanti termici per gli impianti degli edifici e per le installazioni industriali -
23993 :2011 Determinazione della conduttività termica di progetto
Dopo benestare della Committente, l'Impresa installatrice è tenuta ad adeguarsi. In questo caso
eventuali costi aggiuntivi saranno riconosciuti solo se la data di pubblicazione della norma è
successiva alla data di presentazione dell'offerta.
La Committente e la Direzione dei lavori restano, per patto espresso, esonerati da qualsiasi
responsabilità sia civile che penale.
La conformità alle norme ed alle prescrizioni è da intendersi estesa a tutti i componenti. Essa sarà
verificata durante la esecuzione dei lavori o in sede di collaudo direttamente o per mezzo di certificati
di prova che l’Appaltatore esibirà con la esplicita garanzia scritta che i materiali forniti sono uguali ai
prototipi sottoposti alle prove.
Saranno inoltre rispettate tutte le disposizioni fornite dal locale Comando VVF in materia di
prevenzione incendi e tutte le altre normative tecniche (UNI, UNI-CIG, UNI-CTI, etc.) vigenti alla
data di realizzazione degli impianti, anche se non richiamate nel testo sopra riportato.
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Temperatura 33°C
Umidità 50%
ESTATE - Condizioni termoigrometriche esterne (UNI10349:2016)
Temperatura N.C.
Umidità N.C.
ESTATE - Condizioni termoigrometriche servizi igienici
Temperatura N.C.
Umidità N.C.
INVERNO - Condizioni termoigrometriche depositi e magazzini
Temperatura N.C.
Umidità N.C.
ESTATE - Condizioni termoigrometriche depositi e magazzini
L’occupazione è desumibile dai layout architettonici (a cui si è fatto riferimento per tutte le aree
dotate di postazioni fisse) allegati al presente progetto.
Blocco WC 0 96 0
WC disabili 0 131 0
WC disabili 0 96 0
WC disabili 0 96 0
Blocco WC 0 160 0
Blocco WC 0 160 0
Blocco WC+Docce Laboratori 0 270 0
Spogliatoio laboratori 270 0 4
Laboratorio - Sala prove 01 101 72 4
Laboratorio - Sala prove 02 101 74 4
Laboratorio - Sala prove 03 101 75 4
Laboratorio - Sala prove 04 101 68 4
Per gli altri ambienti non menzionati e climatizzati, le quantità di aria espulsa sono tali da mantenere
globalmente una sovrappressione non superiore a 0,5 vol/h (ad esclusione dei servizi igienici), con
differenze di pressioni di + 2Pa
atri e corridoi
< 0,2 m/s
Definizioni:
livello di riferimento, Lrif: Livello globale di rumore corretto e normalizzato dell’impianto definito in
sede contrattuale per specifiche condizioni operative dello stesso d'impianto stabilito in contratto (rif.
3.22 UNI 8199:2016) – ved TABELLA di riferimento sotto definita.
livello di rumore ambientale, La: Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A che si
misura con l'impianto in funzione (rif. 3.23 UNI 8199:2016)
Nota: Il livello del rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e del rumore
d'impianto.
livello di rumore residuo, Lr: Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A, che si
misura con l'impianto non in funzione (rif. 3.24 UNI 8199:2016).
livello di rumore d'impianto, Li: valore globale del livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderato A di rumore ambientale (La), rilevato secondo i metodi descritti nei punti 9.2 e 9.3 della
norma UNI 8199:2016, corretto per il rumore residuo (Lr).
livello di rumore corretto e normalizzato indotto dagli impianti a funzionamento continuo; Li,c: Livello
globale di rumore d'impianto, normalizzato rispetto al tempo di riverberazione. E’ il valore che si
confronta con quello di riferimemento (Lrif) per le tipologie di impianto appartenenti a questa
categoria.
Posizione dei punti di misura: Il livello ambientale si misurerà presso il punto di ricezione. Per tutte
le modalità e i punti di misura si fa riferimento al punto 9.1 della norma UNI 8199:2016.
Durata delle misure: le misurazioni dovranno avvenire con durata non inferiore a 15 secondi e non
dovranno tener conto delle fasi di avviamento dell’impianto.
Al fine di determinare il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A nel tempo di
misurazione T, prodotto dall'impianto nelle diverse condizioni di regime, si devono eseguire
misurazioni in un arco di tempo sufficientemente lungo da fornire un valore rappresentativo della
massima rumorosità. Dovrà essere individuato il modo di funzionamento che provoca la massima
rumorosità a regime (considerare a tale scopo il funzionamento a pieno carico o parzializzato)
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 22/38
Livelli sonori accettabili (condizioni contrattuali): in condizioni d’uso standard i criteri di valutazione e
confronto del livello di rumore indotto dagli impianti meccanici nell’ambiente dovrà fare riferimento
all’appendice B.2 della norma UNI 8199:2016.
Il collaudo si intenderà superato sarà verificata almeno una delle due condizioni:
Onere dell’impresa sarà la valutazione effettuata da tecnico competente della previsione di impatto
acustico delle macchine installate in esterno presso i recettori esistenti e la valutazione delle
prestazioni delle eventuali barriere acustiche da prevedere.
E’ in fase di elaborazione il modello energetico dinamico dell’edificio che sarà utilizzato quale
strumento di perfezionamento delle scelte edili ed impiantistiche in fase esecutiva.
Relativamente alle attività svolte, si sono assunti i seguenti valori per il calcolo dei carichi termici
interni ed endogeni:
Sensibile 84 W
Latente 48 W
Coefficiente Di Contemporaneità totale per presenza di persone 1
Coefficiente Di Contemporaneità totale per carichi elettrici 1
Coefficiente Di Sicurezza (Qutile/Qtot) 1
Coefficiente Di Correzione Radiazione Solare 1
Carichi endogeni e contemporaneità altre zone di progetto
Illuminazione
Per atrio, corridoi, sale riunione, uffici elaboratori 10 W/m2
Forza motrice
Uffici, sale riunioni, lab “leggeri” 30 W/m2
Aule 10 W/m2
Aree studio open 15 W/m2
Atrio 5 W/m2
Laboratori “peanti” 80 W/m2
Per i rimanenti spazi si rimanda agli allegati tecnici forniti dai costruttori delle apparecchiature
tecniche da installarsi.
Il circuito acqua refrigerata non è previsto con soluzione glicolata. Acqua calda glicolata al 20%.
Il diametro minimo per la tubazione di alimentazione ad una sola utenza non sarà mai inferiore al
½”.
Nel dimensionamento delle reti secondarie e primarie di distribuzione dell’acqua fredda potabile, calda
di consumo e ricircolo, ove prevista, non si superano le seguenti velocità massime di scorrimento dei
fluidi:
Tutte le reti di scarico sono realizzate in polietilene ad alta densità (tipo fonoassorbente).
Il calcolo della rete scarico acque reflue è eseguito con il metodo delle unità di scarico e del
coefficiente di frequenza.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 25/38
4. DESCRIZIONE OPERE
Circuito Tipologia
Ventilconvettori AC Rotore bagnato
Ventilconvettori AR Rotore bagnato
UTA AC Motore ventilato
UTA AR Motore ventilato
Ambiente Tipologia
Aule Tutt’aria
Laboratori “pesanti” Tutt’aria
Area di studio “open” Tutt’aria
Area di ingresso ed espositiva Tutt’aria
Uffici e sale riunioni Misto aria-acqua
Locali studio/startup Misto aria-acqua
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 26/38
I sistemi a tutt’aria sono stati zonizzati in funzione delle caratteristiche di utilizzo comuni e della
possibilità di centralizzare le unità di trattamento d’aria garantendo un funzionamento efficiente
anche in caso di non utilizzo di alcuni ambienti.
Portata
Ambiente UTA Portata totale
ambiente
[ mc/h ] [ mc/h ]
Aule 120p 01+02 UTA 01 13.000 6.500
Aule 120p 03+04 UTA 02 13.000 6.500
Aule 50p 01+02+03 UTA 03 11.000 3.700
Area studio “open” UTA 04 10.500 10.500
Area ingresso/espositiva UTA 05 9.500 9.500
Laboratori pesanti 01+02 UTA 06 15.000 7.500
Laboratori pesanti 03+04 UTA 07 15.000 7.500
La rete aeraulica si sviluppa in copertura con canali quadrangolari ed, a vista (non è previsto
controsoffitto), a soffitto degli ambienti interni, con canali principalmente di tipo circolare. In entrambi
i casi si prevede l’uso di canali in lamiera di acciaio zincato, opportunamente coibentato dove
necessario.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 27/38
Le unità terminali (diffusori) a servizio dei sistemi a tutt’aria saranno principalmente di due tipi.
Le aule, l’area studio e l’ingresso, saranno serviti da diffusori lineari ad alta induzione integrati nei
rispettivi tronchi di canale, il cui diametro, oltre che il numero e l’orientamento di feritoie e deflettori
sono dimensionati al fine di garantire uniformità di diffusione e limitate perdite di carico e rumorosità.
I laboratori saranno serviti da diffusori elicoidali direttamente installati sugli stacchi delle dorsali
correnti a soffitto. La dotazione impiantistica dei laboratori potrà essere rivista in fasi successive a
seguito della definizione delle specifiche attività che si svolgeranno in tali ambienti (affollamento
previsto, apparecchiature installate, etc.).
Le riprese d’aria saranno, quando possibile, centralizzate in un numero limitato di punti, al fine di
limitare lo sviluppo della rete aeraulica ma, allo stesso tempo, garantire una corretta circolazione
dell’aria, evitando eventuali cortocircuiti o interferenze tra gli impianti a servizio di ciascuna area.
Le temperature di immissione saranno pari a 16°C in raffrescamento e 28°C in riscaldamento.
Gli ambienti serviti dal sistema misto aria-acqua, quali uffici, sale riunione, locali destinati a
studio/startup e relativi laboratori “leggeri”, saranno dotati di ventilconvettori a cassetta 4-vie
installata a vista a soffitto.
I servizi igienici saranno dotati di radiatore idronico il cui dimensionamento è stato eseguito in
funzione delle temperature di esercizio della rete acqua calda (45/40°C).
La ventilazione all’interno degli ambienti sarà gestita, per i sistemi a tutt’aria, introducendo in
ambiente la prevista quantità d’aria, in funzione dell’affollamento, opportunamente miscelata con
l’aria di ripresa nelle proporzioni indicate in tabella.
Per tutte le aree con funzionamento misto aria-acqua si prevede una unità di trattamento aria
dedicata, identificata come UTA08, dalla seguente composizione.
- Presa aria/espulsione
- Filtrazione
- Recupero statico
- Batteria di trattamento acqua calda
- Batteria di trattamento acqua refrigerata
- Umidificazione adiabatica
- Silenziatori
- Mandata/ripresa
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 28/38
L’aria sarà introdotta negli ambienti attraverso due tipologie di bocchette. Circolari a parete in tutti
gli uffici/locali startup e studio, nei quali si prevede una dorsale di distribuzione in corridoio e non si
entrerà all’interno di ciascun locale con le canalizzazioni e del tipo lineare per installazione su canale
circolare negli ambienti, quali uffici in area ingresso e sale riunioni, in cui si prevede il transito dei
canali a soffitto del locale.
Le temperature di immissione saranno 20°C in riscaldamento e 24°C in raffrescamento.
L’acqua calda sanitaria sarà prodotta localmente in ciascun blocco servizi attraverso un dedicato
scaldacqua a pompa di calore con accumulo. Tale elemento sarà del tipo split, installato a parete, in
prossimità del soffitto, in posizione facilmente raggiungibile per ispezione e manutenzione. L’unità
esterna sarà installata in copertura.
La rete all’interno di ciascun blocco servizi sarà realizzata con collettori ACS-AFS e distribuzione per
singola utenza con tubazioni preisolate in multistrato installate in parete a vista ed in parte sotto
traccia (parete e/o pavimento).
La rete di scarico sarà di tipo separato (nere e bianche) e prevede l’installazione di idonee tubazioni
in PE nello spessore disponibile tra l’intradosso delle lastre isolanti previste a pavimento e l’estradosso
del magrone di appoggio degli igloo.
Si prevede, inoltre, la predisposizione per un impianto di irrigazione, attraverso l’installazione di punti
acqua in appositi pozzetti.
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 29/38
Il sistema di supervisione BMS consentirà, attraverso postazione fisica e/o remota, la gestione di tutti
i parametri dell’impianto con l’ausilio di pagine grafiche dinamiche. Si potranno prevedere diversi
livelli di accesso in funzione delle figure più o meno formate che avranno acceso al sistema.
A titolo esemplificativo si potrà prevedere (eventualmente da concordare con la Committenza, anche
per quel che riguarda la tipologia di sistema già installata in altre sedi):
- Accesso totale a tutti i parametri in lettura e scrittura da postazione fisica/remota per
responsabile facility e capo manutenzione.
- Accesso in sola lettura di stati, allarmi, set point e parametri correnti da postazione fisica
in ingresso/control room (luogo da definire) per operatori di manutenzione.
- Pannello di comando semplificato (attraverso software o modulo fisico) per comando
on/off di ciascuna area (in particolare pensato per aule e laboratori che potrebbero
prevedere un utilizzo a carattere più discontinuo) ad uso del responsabile del sito in
servizio giornaliero. A ciascun comando del pannello saranno associate le logiche di
funzionamento e quindi attivazione/disattivazione relative alle apparecchiature dell’area
interessata.
I gruppi frigo saranno dotati del proprio sistema di regolazione al quali ci si interfaccerà con il sistema
BMS per la gestione dei parametri di funzionamento e di allarme.
Tutte le utenze idroniche, quali batterie ventilconvettori, batterie unità di trattamento aria e post
riscaldamento, saranno provviste, sulla tubazione di ritorno, di valvole di regolazione indipendenti
dalla pressione PIBCV (Pressure Indipendend Balancing and Control Valve). Tali elementi, selezionati
per la portata di progetto di ciascuna utenza, garantiranno la funzione di bilanciamento, lasciando
transitare solo la portata per cui sono state selezionate, indipendentemente dalle variazioni di
pressione nella rete, e la funzione di regolazione, attraverso l’attuatore modulante 0-10V su di esse
installato.
In centrale si prevede l’installazione di una valvola motorizzata a 3-vie miscelatrice sui circuiti acqua
calda e refrigerata delle utenze ventilconvettori e unità di trattamento aria, al fine di poter modulare,
secondo le logiche di programmazione, la temperatura di mandata.
Tutti i gruppi di pompaggio, a velocità variabile, saranno interfacciabili con il sistema BMS per la
gestione delle modalità di funzionamento e degli allarmi.
Le unità di trattamento aria saranno provviste di tutti i necessari dispositivi di regolazione per la
gestione dei parametri di funzionamento e di allarme.
Le serrande di regolazione (dove necessario) e quelle di intercettazione saranno di tipo motorizzato
con funzionamento programmato su sistema BMS e gestibile (da concordare) attraverso un pannello
di comando/controllo che consente l’attivazione/disattivazione dell’impianto (quindi UTA e relative
serrande) a servizio di una specifica area (in particolare aule e laboratori).
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 31/38
Le unità polivalenti saranno gestite dal controllore fornito dalla ditta costruttrice il quale, con una
logica di funzionamento proprietaria, comanderà il funzionamento dei compressori e di tutti i
dispositivi a bordo macchina ottimizzandone i consumi.
Il controllore dovrà garantire la possibilità di modificare la modalità di funzionamento da parallelo a
sequenziale o automatico/ottimizzazione del rendimento in funzione delle necessità di gestione
dell’impianto che si dovessero presentare nel corso di vita dello stesso.
Il controllore sarà interfacciato al sistema di supervisione dove, attraverso la relativa pagina grafica,
sarà possibile visualizzare e gestire i seguenti parametri, per ciascun gruppo frigo.
Comando
- Comando on/off impianto
- Comando on/off recupero
- Set-point inverno (45°C)
- Set-point estate (7°C)
- Programmazione oraria
- Modalità (sequenziale, parallelo, automatico)
Stato
- Stato unità (off – on chiller – on chiller+recupero – on pompa di calore …)
- Stato pompe integrate
- Modalità manuale/da programma orario
- Modalità (sequenziale, parallelo, automatico)
- Temperatura di mandata
- Temperatura di ritorno
- Temperatura collettore di mandata
- Temperatura collettore di ritorno
- Parzializzazione
Allarmi (per tutti gli allarmi non riportati su pagina grafica, attraverso la segnalazione del cumulativo,
si rimanda alla visualizzazione diretta sull’interfaccia del controllore dei gruppi frigo)
- Cumulativo allarmi
- Blocco
- Perdita refrigerante
- Flussostato circuito evaporatore
- Flussostato circuito recupero
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 32/38
Tutte le ulteriori variabili rese disponibili dal sistema saranno gestibili (lettura/scrittura) attraverso
l’interfaccia del controllore stesso delle unità.
I gruppi di pompaggio (a bordo macchina) a servizio del circuito primario saranno del tipo con
inverter, al fine di regolare opportunamente in fase di taratura dell’impianto la portata circolante.
In fase di esercizio il funzionamento del circuito primario sarà a portata variabile.
Comando
- Comando on/off pompa
- Impostazione modalità di regolazione pompa
Stato
- Stato on/off pompa
- Temperatura di mandata
- Temperatura di ritorno
- Stato valvola miscelatrice
Allarmi
- Segnalazione blocco pompa
Ciascuna unità di trattamento aria sarà interfacciata al sistema di supervisione dove, attraverso la
relativa pagina grafica, sarà possibile gestire i seguenti parametri.
Si rimanda alle tabelle allegate per il dettaglio dei punti software/hardware controllati.
Comando
- Comando on/off o programmazione oraria
- Pressione di esercizio ventilatore di mandata
- Pressione di esercizio ventilatore di ripresa
- Impostazione set-point saturazione automatico (in funzione dell’URripresa) o manuale
- Impostazione set-point mandata riscaldamento
- Impostazione set-point mandata raffrescamento
- Impostazione apertura serranda di ricircolo (per unità tutt’aria)
- Impostazione apertura serranda by-pass recuperatore
Stato
- Stato on/off o programmazione oraria
- Stato serranda presa aria
- Stato serranda espulsione
- Stato serranda ricircolo (per unità tutt’aria)
- Stato on/off e pressione ventilatore di mandata
- Stato on/off e pressione ventilatore di ripresa
- Stato valvola circuito batteria fredda
- Stato valvola circuito batteria calda-pre
- Stato valvola circuito batteria calda-post
- Temperatura di mandata
- Temperatura di ripresa
- Temperatura esterna
- Temperatura di saturazione a valle della batteria di raffreddamento
- Temperatura di saturazione a valle dell’umidificatore
- Temperatura ritorno circuito acqua calda pre-riscaldamento
- Temperatura ritorno circuito acqua refrigerata
- Temperatura ritorno circuito acqua calda post-riscaldamento
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 34/38
Allarmi
- Guasto ventilatore mandata
- Guasto ventilatore ripresa
- Intasamento filtri
- Antigelo
La pressione di esercizio di ciascun ventilatore sarà definita in fase di taratura mediante misure di
portata e modifica diretta del parametro attraverso il sistema di supervisione.
L’aria primaria sarà sempre disponibile all’interno dei locali, introdotta in ambiente attraverso dedicate
bocchette di mandata e ripresa.
Attraverso le pagine grafiche del sistema BMS sarà possibile gestire, per ciascun ambiente, i seguenti
parametri.
Comando
- Set-point temperatura
- On/off fancoil
Stato
- Visualizzazione set-point
- Stato fancoil
- Temperatura ambiente
Allarme
- Blocco fancoil
Il controllore del singolo fancoil, dovrà regolare il funzionamento dell’unità rispetto al set-point
impostato, attraverso la variazione della velocità del ventilatore (3 livelli) e la modulazione delle
valvole PICV poste sui circuiti di alimentazione caldo e freddo.
Allarmi
- Segnalazione blocco sistema
Utenza Tipologia
Gruppo frigo 01 Contabilizzatore
Gruppo frigo 02 Contabilizzatore
Circuito AR Fancoil Contabilizzatore
Circuito AR UTA Contabilizzatore
Circuito AC Fancoil Contabilizzatore
Circuito AC UTA Contabilizzatore
1. Schema funzionale centrale termofrigorifera (fino a spillamenti circuiti secondari) dal quale
poter accedere alle informazioni di ciascun componente.
a. Gruppi frigo
b. Pompe di circolazione
c. Valvole motorizzate
d. Sonde
2. Schema funzionale centrale VVF (fino a stacco di mandata impianto) dal quale poter
accedere alle informazioni di ciascun componente.
a. Serbatoio di accumulo idranti
b. Gruppo di pompaggio idranti
c. Stato valvole alimentazione serbatoi
3. Pagina grafica unità di trattamento aria dal quale poter accedere alle informazioni di
ciascuna unità.
a. UTA01
Ns. Rif. 2888 ES E RM 01- del 10/09/2021 38/38
b. UTA02
c. UTA03
d. UTA04
e. UTA05
f. UTA06
g. UTA07
h. UTA08