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CO-AUTORE
SOMMARIO La norma definisce i termini e le definizioni relativi agli impianti a gas per uso domestico alimentati da
rete di distribuzione.
Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo ed
esclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che i
progetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbe
quindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta.
Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il:06-06-10
UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica.
RELAZIONI
INTERN.LI
VARIANTI
NAZIONALI
La necessità di provvedere all’aggiornamento della presente norma è da ricercare nella esistenza di una pluralità di
provvedimenti che si sono succeduti nel tempo e che hanno originato una molteplicità di definizioni poco
coordinate tra di loro. Su questa base si è pensato di condurre un esercizio di sintesi mirato alla creazione di
definizioni univoche.
E’ importante sottolineare le valenze della presente norma alla quale è demandato un ruolo di riferimento per tutti
coloro che hanno la necessità di elaborare testi normativi con l’auspicio che possa essere anche strumento di
riferimento per l’applicazione della legislazione vigente in materia di impianti a gas. In seguito alla pubblicazione
della nuova edizione della UNI 7128, si valuterà la possibilità di allineare il contenuto delle norme esistenti, per la
parte terminologica.
2 - Riferimenti normativi
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali
riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i
riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della
pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 9165 Reti di distribuzione del gas con pressioni massime d’esercizio minori o uguali a 5 bar -
Progettazioni, costruzioni e collaudi
UNI 10682 Piccole centrali di GPL per reti di distribuzione - Progettazione, costruzione, installazione, collaudo
ed esercizio
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Alla data di pubblicazione della presente norma è in vigore il DM 12.04.1996, che prevede che più apparecchi termici alimentati a gas, di
seguito denominati apparecchi, installati nello stesso locale o in locali direttamente comunicanti sono considerati come facenti parte di un unico
impianto, di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi. All'interno di una singola unità immobiliare adibita ad
uso abitativo, ai fini del calcolo della portata termica complessiva, non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola non
superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali, gli scalda acqua unifamiliari, gli scaldabagno
e i lavabiancheria.
3.2.2 installazione e collegamenti degli apparecchi utilizzatori: Collegamento fisico, per mezzo di apposite
connessioni (per esempio, tubi flessibili, tubi rigidi, ecc.), tra l’impianto interno e gli apparecchi.
3.2.3 predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione dei locali di installazione degli apparecchi:
Realizzazione delle aperture o dei sistemi (per esempio, i condotti di ventilazione, sia singoli che collettivi) per la
ventilazione dei locali; rientrano in questa definizione anche i sistemi per la ventilazione meccanica controllata ed i
condotti di aspirazione dell’aria comburente per i soli apparecchi di tipo C6.
3.2.4 predisposizioni edili e/o meccaniche per l’aerazione dei locali di installazione: Realizzazione delle
aperture o dei sistemi (per esempio, i condotti di aerazione, sia singoli che collettivi) per l’aerazione; rientrano in
questa definizione anche i sistemi per l’aerazione meccanica controllata.
3.2.5 predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione ed il
collegamento al camino/canna fumaria: Installazione dei canali da fumo, dei condotti di scarico fumi (solo per
apparecchi di tipo C6), dei camini, delle canne fumarie, dei condotti intubati, dei collettori fumari, dei terminali di
scarico, dei comignoli.
Nel caso di impianti domestici e similari alimentati da rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682, a
seconda della tipologia impiantistica questo elemento può essere:
a) il rubinetto posto immediatamente a valle del gruppo di misura;
b) il rubinetto posto immediatamente a valle di una derivazione che alimenta un impianto domestico o similare,
qualora la tubazione principale del gas a valle del gruppo di misura è asservita ad impianti di tipologia diversa
da quelli ricadenti nella presente norma (per esempio: cicli produttivi, centrali termiche maggiori di 35 kW);
c) il rubinetto posto immediatamente a valle del gruppo di riduzione qualora l’impianto di cui al punto b) sia
alimentato con pressione maggiore di quella prevista dal campo di applicazione della pertinente norma di
installazione.
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Nel caso di impianti a GPL per uso domestico e similare alimentati da una o più bombole di GPL o da un deposito
di GPL per uso domestico, il punto di inizio dell'impianto interno è il seguente:
d) per gli impianti alimentati da una bombola singola, il raccordo di uscita della valvola della bombola stessa
(questa esclusa);
e) per gli impianti alimentati da bombole fra loro collegate, i raccordi di uscita delle valvole delle bombole stesse
(queste escluse);
f) per gli impianti alimentati da un deposito di GPL ad uso domestico, il gruppo di misura di utenza (questo
escluso) e, in mancanza di un gruppo di misura, la valvola di intercettazione generale dell'impianto (questa
inclusa).
Apparecchio non previsto per il collegamento a camino/canna fumaria o a dispositivo di evacuazione dei prodotti della
combustione all'esterno del locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo dell’aria comburente e l’evacuazione dei prodotti
della combustione avvengono nel locale di installazione.
Apparecchio previsto per il collegamento a camino/canna fumaria o a dispositivo che evacua i prodotti della
combustione all'esterno del locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo dell'aria comburente avviene nel
locale d’installazione e l’evacuazione dei prodotti della combustione avviene all’esterno del locale stesso.
Apparecchio il cui circuito di combustione (prelievo dell'aria comburente, camera di combustione, scambiatore di
calore e evacuazione dei prodotti della combustione) è a tenuta rispetto al locale in cui l’apparecchio è installato. Il
prelievo dell'aria comburente e l’evacuazione dei prodotti della combustione avvengono direttamente all’esterno del
locale.
Apparecchio destinato alla cottura dei cibi. Fanno parte della definizione i fornelli, i forni a gas e i piani di cottura
siano essi ad incasso, separati fra loro oppure incorporati in un unico apparecchio chiamato generalmente “cucina
a gas”
Apparecchio di cottura dotato di dispositivo che, in risposta a un segnale del rilevatore di fiamma, interrompe
l’alimentazione del gas in assenza della fiamma stessa.
Cappa che non dispone di collegamento all’esterno per l’evacuazione dei vapori di cucina.
Nota - Queste cappe sono generalmente chiamate “cappe filtranti” e sono dotate di ventilatore aspirante elettrico.
Generatore a combustibile solido (caminetti, termocaminetti, stufe, termocucine, ecc.) destinato al riscaldamento
ambientale, produzione di acqua calda sanitaria o cottura.
Nota 1 - Ai fini della presente norma, il termine si riferisce a tutti i generatori la cui installazione è disciplinata dalla norma UNI 10683.
Nota 2 - A seconda della tipologia, alcuni generatori interferiscono, durante il funzionamento, con l’ambiente di installazione a riguardo
dell’aerazione o della ventilazione.
Apparecchio progettato e costruito per il riscaldamento degli ambienti; esplica la sua funzione mediante il
trasferimento dell’energia termica, sviluppata dalla combustione di gas, ad un fluido termovettore che alimenta un
impianto di riscaldamento.
Può avere, come funzione aggiuntiva ma non sostitutiva, la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari.
Caldaia a gas progettata e costruita per essere destinata al solo riscaldamento degli ambienti.
Caldaia a gas progettata e costruita per essere destinata al riscaldamento degli ambienti e alla produzione,
istantanea o ad accumulo, di acqua calda sanitaria.
Apparecchio a gas per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari; l’acqua calda può essere destinata
anche ad usi similari purché dichiarati dal produttore dell’apparecchio.
Esplica la sua funzione mediante il trasferimento dell’energia termica, sviluppata dalla combustione di gas, ad
acqua di consumo che alimenta un impianto idrico-sanitario.
Caldaia per la quale la temperatura media di funzionamento può essere limitata in sede di progettazione.
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UNI 7128 E01089370
Caldaia che può funzionare in regime continuo, in cui la temperatura dell'acqua di alimentazione è compresa tra
35 °C e 40 °C e che, in certi casi, può dare luogo a condensazione.
Apparecchio per cui, a regime, in tutte od alcune condizioni di funzionamento e/o di installazione dell’impianto, il
costruttore prevede la formazione di condensa dei prodotti della combustione e/o all’interno dell’apparecchio e/o
nel sistema per l’evacuazione dei prodotti della combustione in quantità tale da richiederne il convogliamento o lo
smaltimento.
Apparecchio nel quale, in condizioni normali di funzionamento e a talune temperature di funzionamento dell’acqua,
il vapore d’acqua presente nei prodotti della combustione è parzialmente condensato allo scopo di utilizzarne il
calore latente per uso riscaldamento e che soddisfa i requisiti di rendimento previsti dalla pertinente norma di
prodotto.
Nota Rientrano in questa definizione le caldaie a condensazione di cui alla UNI EN 677.
Apparecchio che, in taluni casi, dichiarati dal costruttore, può dare luogo a condensazione nel sistema di
evacuazione dei prodotti della combustione.
Apparecchio indipendente per il riscaldamento dei locali. Si distingue in apparecchi di tipo B e di tipo C,
quest’ultimo altrimenti definito come “stufa convettiva a gas”.
5.1 Tubazione
Insieme di tubi e componenti.
Nota - Tra i componenti rientrano anche i gomiti, la raccorderia e i pezzi speciali.
5.3 Canaletta
Struttura o nicchia, ubicata (o ricavata) sulle pareti perimetrali esterne o interne dell’edificio per la posa delle
tubazioni gas.
5.10 Guaina
Tubo di protezione in cui passa una tubazione gas.
Nota 1 - La guaina ha la funzione di proteggere meccanicamente il tubo gas o di convogliare eventuali trafilamenti di gas direttamente
all’esterno o in altri locali idonei.
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Definizione tratta dal Decreto Legislativo n. 22/07.
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5.16 Brasatura
Operazione nella quale le parti metalliche vengono unite mediante l’azione capillare di un metallo di apporto allo
stato liquido, che ha una temperatura di fusione minore di quella delle parti da unire tra loro.
5.19 Giunto
Sistema di giunzione tra elementi di un impianto gas.
6.1 Aerazione
Ricambio dell’aria necessaria sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione sia per evitare miscele con un
tenore pericoloso di gas non combusti.
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6.2 Ventilazione
Afflusso dell’aria necessaria alla combustione.
Componente o componenti che raccordano l’uscita del generatore di calore al camino [UNI EN 1443:2005, punto
3.3.1].
Nota – Si tratta di un elemento o insieme di elementi costituiti da una o più pareti che collegano l’uscita fumi di un apparecchio al camino /
canna fumaria / camino intubato / terminale di tiraggio, funzionante in pressione negativa rispetto all’ambiente.
6.13 Camino
Struttura consistente di una o più pareti contenente una o più vie di efflusso [UNI EN 1443:2005, punto 3.6].
Nota - Tale elemento ad andamento prevalentemente verticale, ha lo scopo di convogliare ed espellere i prodotti della combustione in
atmosfera.
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8.1 Androne
Volume dello stabile condominiale, adibito a transito, che dall’ingresso immette alle scale, ai cortili, ai singoli
appartamenti e ad altre pertinenze.
8.3 Edificio
Costruzione architettonica (corpo di fabbrica) costituito da una unità immobiliare dotata di autonomia funzionale
ovvero da un insieme autonomo di unità immobiliari funzionalmente e/o fisicamente connesse tra loro.
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UNI 7128 E01089370
8.8 Locale
Spazio che possiede tutti i seguenti requisiti:
⎯ è agibile o abitabile;
⎯ è adeguatamente protetto dagli agenti atmosferici;
⎯ è fisicamente delimitato mediante pareti, realizzate con qualsiasi materiale (cementizio, laterizio, vetroso,
ligneo, ecc.) purché idoneo al tamponamento.
Nota - Il termine è sinonimo di vano e di stanza
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8.21 Pertinenza
Ogni locale, area o volume che è al servizio accessorio di una o più unità immobiliari e di cui costituisce una parte
inscindibile.
Nota - Esempi di pertinenze sono le soffitte, le cantine, i posti auto, i terrazzi di copertura.
8.26 Appartamento
Alloggio costituito dall’insieme dei locali destinati ad un medesimo nucleo familiare e disposto su un unico piano;
presenta accesso attraverso uno spazio privato ad uso comune (androne, cortile, scala, ballatoio, portico, ecc.).
8.27 Solaio
Struttura orizzontale che divide due piani (o volumi accessori) di un edificio.
Nota - Le norme specifiche precisano le modalità di installazione e le possibilità di alloggiare nei vani tecnici, oltre agli apparecchi utilizzatori,
anche accessori o componenti di impianto.
Vano delimitato da strutture con resistenza al fuoco REI predeterminata, e comunque non inferiore a 60', dotato di
due o più porte munite di congegni di autochiusura con resistenza al fuoco REI predeterminata, e comunque non
inferiore a 60', con camino di ventilazione di sezione adeguata e comunque non inferiore a 0,10 m² sfociante al di
sopra della copertura dell'edificio, oppure vano con le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco e mantenuto in
sovrappressione ad almeno 0,3 mbar, anche in condizioni di emergenza, oppure aerato direttamente verso
l'esterno con aperture libere di superficie non inferiore ad 1 m² con esclusione di condotti.
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Definizione tratta dal Decreto Ministeriale 30 novembre 1983.
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Nota - L’accertamento può avvenire sia in sito che in luogo diverso. Il primo caso si configura, per esempio, nell’ambito della verifica di un
impianto gas con sopralluogo, costituendo la parte di controllo documentale; il secondo caso si riscontra, per esempio, nell’attività di
accertamento da parte del distributore tramite il proprio personale tecnico.
10.3 Dismissione
Intervento consistente nella separazione dell’impianto gas in due parti, dopo di che una parte (non autonoma dal
punto di vista funzionale) viene resa inattiva in modo permanente e senza rimozione della stessa.
10.4 Installazione
Insieme di operazioni finalizzate alla messa in opera (totale o parziale) di un impianto gas; può comprendere anche
la messa in servizio.
Nota - L’installazione di un impianto gas, nel caso più generale, comprende varie fasi:
⎯ ideazione della configurazione geometrica e funzionale;
⎯ scelta e reperimento dei materiali, dei componenti e degli apparecchi;
⎯ fissaggio degli elementi;
⎯ assemblaggio delle parti;
⎯ posa e collegamento degli apparecchi;
⎯ messa in servizio dell’impianto.
10.5 Manutenzione
Combinazione di tutte le azioni intese a mantenere (o ripristinare) un impianto gas (o parte di esso) nello stato per
cui è stato progettato o realizzato.
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Nota - La sigillatura può essere sostituita da altra operazione (analoga ed equivalente dal punto di vista dell’efficacia) che dia evidenza
all’intervento di riattivazione dell’impianto.
10.15 Verifica
Procedimento che consente di controllare i requisiti di sicurezza di un impianto gas.
Nota - La verifica dei requisiti di sicurezza tende a riscontrare, a seconda dei casi, la funzionalità o l’idoneità, le condizioni per il funzionamento
temporaneo o per quello illimitato.
11.2 Installatore
Tecnico, abilitato ai sensi della legislazione vigente, che effettua (o che è incaricato di effettuare) operazioni di
installazione.
Nota - L’installatore opera al fine di garantire un livello adeguato di sicurezza all’impianto gas, in qualsiasi caso (impianto nuovo, impianto
ampliato, impianto trasformato e così via).
11.3 Manutentore
Tecnico, abilitato ai sensi della legislazione vigente, che effettua (o che è incaricato di effettuare) operazioni di
controllo e manutenzione.
Nota - Il manutentore opera al fine di garantire un livello adeguato di sicurezza all’impianto gas.
A seconda dei casi e delle necessità, egli può effettuare operazioni atte a limitare l’inevitabile degrado dell’impianto gas e degli apparecchi,
dovuto all’azione combinata di sollecitazioni meccaniche, sollecitazioni termiche ed usura, che ne possono ridurre il livello di sicurezza, sia
direttamente per rottura o disattivazione (degli apparecchi, dei componenti o dei dispositivi), sia indirettamente a causa di deriva dei valori delle
regolazioni.
11.4 Verificatore
Tecnico che effettua la verifica.
11.5 Controllore
Tecnico che effettua il controllo.
11.6 Fabbricante
Persona fisica o giuridica responsabile della fabbricazione di un prodotto, ovvero (a seconda dei casi e ove
previsto), della progettazione o della messa in opera del progetto, della ricerca e della ricezione dei singoli
componenti e/o dei gruppi funzionali costituenti il prodotto finito, nonché del fissaggio, dell’assemblaggio, del
collaudo funzionale, del confezionamento, dell’imballaggio e/o dell’etichettatura in vista dell’immissione in
commercio a proprio nome o marchio od altro segno distintivo.
Si definisce “fabbricante” anche la persona fisica o giuridica che rimette a nuovo un prodotto in conformità con la
normativa giuridica vigente.
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Definizione tratta dalla Delibera 40/04.
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12.2 Tenuta
Attitudine di un sistema a contenere il fluido che lo percorre.
Si misura attraverso la perdita di fluido nell’unità di tempo (eventualmente riferita all’unità di superficie) attraverso le
pareti perimetrali che delimitano il flusso del fluido stesso.
Nota - Le unità di misura della tenuta sono solitamente il l/h e il l/sm².
12.3 Funzionalità
Attitudine di un impianto gas che presenta caratteristiche tali da consentire il suo funzionamento in condizioni
essenziali e basilari di sicurezza nel dato momento in cui viene verificata.
12.4 Idoneità
Attitudine di un impianto gas che, oltre a presentare le caratteristiche proprie della funzionalità, garantisce la
costanza nel tempo delle condizioni di sicurezza.
Nota - Il giudizio sull’attitudine tiene conto, oltre che dell’impianto gas, delle condizioni al contorno che possono influenzare la sicurezza.
Nota - A tale idoneità, riscontrata in seguito alla verifica, non viene assegnata una scadenza predefinita; quest’ultima dipende dalla legislazione
tecnica vigente e dalle norme applicabili.
Bibliografia
UNI 7129-1 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione -
Progettazione e installazione – Parte 1: Impianto interno
UNI 7129-2 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione -
Progettazione e installazione – Parte 2: Installazione degli apparecchi di utilizzazione,
ventilazione e aerazione dei locali di installazione
UNI 7129-3 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione -
Progettazione e installazione – Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della
combustione
UNI 7129-4 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione -
Progettazione e installazione – Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi
UNI 7131 Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione - Progettazione,
installazione, esercizio e manutenzione
UNI 7140 Apparecchi a gas per uso domestico – Tubi flessibili non metallici per allacciamento
UNI 9860 Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo,
conduzione, manutenzione e risanamento
UNI 10640 Canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale -
Progettazione e verifica
UNI 10641 Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C con
ventilatore nel circuito di combustione – Progettazione e verifica
UNI 10642 Apparecchi a gas – Classificazione in funzione del metodo di prelievo dell’aria comburente
e di evacuazione dei prodotti della combustione
UNI 10683 Generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi – Progettazione,
installazione e manutenzione
UNI 10845 Impianti a gas per uso domestico - Sistemi per l’evacuazione dei prodotti della
combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas – Criteri di verifica, risanamento,
ristrutturazione ed intubamento
UNI 11071 Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini – Criteri
per la progettazione, l’installazione, la messa in servizio e la manutenzione
UNI 11137-1 Impianti a gas per uso domestico e similare – Linee guida per la verifica e per il ripristino
della tenuta di impianti interni in esercizio – Prescrizioni generali e requisiti per i gas della
I e II famiglia
UNI/TS 11147 Impianti a gas per uso domestico - Impianti di adduzione gas per usi domestici e similari
alimentati da rete di distribuzione, da bombole e serbatoi fisso di GPL, realizzati con
sistemi di giunzione e raccordi a pressare per tubi metallici - Progettazione, installazione e
manutenzione
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UNI 7128 E01089370
UNI EN 30-1-1 Apparecchi di cottura a gas per uso domestico - Parte 1-1: Sicurezza – Generalità
UNI EN 677 Caldaie di riscaldamento centrale alimentate a combustibili gassosi - Requisiti specifici per
caldaie a condensazione con portata termica nominale non maggiore di 70 kW
UNI EN 1254-2 Rame e leghe di rame – Raccorderia idraulica - Raccordi per tubazioni di rame con
terminali a compressione
UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione di gas – Tubazioni di gas negli edifici – Pressione massima di
esercizio minore o uguale a 5 bar – Raccomandazioni funzionali
UNI EN 12056-1 Sistemi di scarico funzionanti a gravità all'interno degli edifici - Requisiti generali e
prestazioni
Decisione N. 768/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008 relativa a un quadro
comune per la commercializzazione dei prodotti e che abroga la decisone 93/465/CEE
Decreto Legislativo 2 febbraio 2007, n.22 “Attuazione della Direttiva 2004/22/CE relativa agli strumenti di
misura”
Delibera 40/04 Adozione del regolamento delle attività di accertamento della sicurezza degli impianti di
utenza a gas. Testo coordinato con le integrazioni e modifiche apportate dalla deliberazione 22 luglio 2004,
n. 129/04, dalla deliberazione 15 marzo 2005, n. 43/05, dalla deliberazione 20 settembre 2005, n. 192/05,
dalla deliberazione 1 marzo 2006, n. 47/06, dalla deliberazione 27 aprile 2006, n. 87/06 e dalla deliberazione
14 luglio 2006, n. 147/06
Decreto Ministeriale 16/02/1982 Modificazioni del Decreto Ministeriale 27 settembre 1965 concernente la
determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi
Decreto Ministeriale 30/11/83 Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi
Decreto Ministeriale 12/4/96 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi