Titolo
Title
So1111nario
La presente Variante ha lo scopo di definire una serie di indicazioni sull'utilizzo delle infrastrutture di
illuminazione esterna (condotti e pozzetti) per l'installazione di cavi ottici dielettrici e relativi accessori di
giunzione.
Si propone una metodologia operativa di riferimento con cui il proprietario/esercente dell'infrastruttura di
illuminazione esterna può gestire la coesistenza di cavi in fibra ottica nelle stesse infrastrutture, sia per
scopi propri sia concedendo a terzi (es. agli Operatori di TLC) l'utilizzo degli spazi disponibili per
infrastrutture dedicate agli impianti di comunicazione elettronica.
Nazionali
Europei
/11ter11azio11ali
Legislativi
Legenda
INFORMAZIONI EDITORIALI
P11hblicazio11e Variante
Fascicolo 14650
Ed. Free. Fase. Nessuna
Comitato Tecnico CT 64-lmpiantl elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1 000 V in e.a. e a 1 500 V in e.e.)
(eT 64 +ex se 64A, se 648, se 640, se 64M)
!11 data
ICS
2
NO~MA. JECNl91\
•
PREMESSA
CEl64.-rn;V1 :2016-.02
Articolo 5.4 a)
Nella NOTA, sostituire la frase "Le modalità tecniche per la condivisione tra infrastruttura di
illuminazione pubblica e cavi in fibra ottica sono allo studio", con la seguente nuova frase:
"Vedere Allegato E"
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. NORMA TECNICA
•
INDICE
GEI 64-19;V1 :2016-02
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•
Allegato E
C.~1 64,19;V1 :2016-02
E.1 Scopo
Il presente Allegato ha lo scopo di definire una serie di indicazioni sull'utilizzo delle
infrastrutture di illuminazione esterna (condotti e pozzetti) per l'installazione di cavi ottici
dielettrici e relativi accessori di giunzione.
La coesistenza di cavi ottici ed elettrici è già oggi pratica comune, ad esempio da parte delle
autorità locali (sicurezza, connettività ... ) e per lo sviluppo delle reti in larga banda. Questo
Allegato si prefigge di fornire una linea guida per un'integrazione ottimale di impianti in fibra
ottica nelle infrastrutture di illuminazione esterna, con l'obiettivo di salvaguardare tutte le
funzionalità del servizio ospitante, ottimizzando nel contempo l'impianto in fibra ospitato e di
trarre reciproci vantaggi tecnici operativi dalla condivisione della stessa infrastruttura, nonché
limitando i disagi alla comunità.
Si vuole fornire gli opportuni elementi di supporto tecnico alla progettazione, realizzazione,
verifica ed esercizio di tale tipologia di impianti, in modo da assicurarne, oltre a una corretta
funzionalità e gestione, anche il rispetto degli aspetti di sicurezza. Infine si propone
l'introduzione di un approccio diverso nella progettazione e nella realizzazione dei nuovi
impianti di illuminazione esterna, prevedendo la posa di un tubo aggiuntivo in affiancamento
che potrà essere usato anche per impianti di comunicazione elettronica.
A livello di condivisione delle infrastrutture, nei casi in cui l'impianto di illuminazione esterna è
di tipo aereo, possono essere presi in considerazione, previa verifica statica dei sostegni
(vedi Allegato C di questa Guida e Norma CEI 11-4). anche questi supporti scegliendo ad
esempio l'utilizzo di minicavi dielettrici autoportanti (ADSS) e relativi accessori di
installazione, in considerazione delle ravvicinate distanze tra i punti (pali o agganci a muro) e
dei pesi contenuti dei minicavi utilizzati. Nelle possibili soluzioni impiantistiche presenti sul
mercato, si potranno individuare quelle più opportune nel rispetto dell'operatività degli
impianti esistenti e garantendo la sicurezza di installatori e manutentori.
Questo Allegato, una volta dimostrata la sua validità verso i soggetti interessati, potrebbe
evolvere in una Norma a valenza nazionale ed essere estesa anche ad altri tipi di
infrastruttura (acqua potabile, fognature, impianti di vari sotto-servizi, ecc.). Tutto questo è
sinergico agli indirizzi Europei esplicitati nella Direttiva CE 2014/61/EU per favorire lo
sviluppo della larga banda.
NO.RMA TECNICA
Per quanto riguarda le definizioni non espressamente descritte nel presente Allegato si
rimanda al par. 1.4 della presente Guida. Tutte le attività installative devono rispettare le
disposizioni legislative in materia e le Norme tecniche vigenti (vedere Allegato C della
presente Guida).
ADSS
Cavo ottico dielettrico autoportante
Gestore rete
Titolare o concessionario dell'impianto di illuminazione esterna
HDPE/PEAD
Polietilene alta densità
IE
Illuminazione Esterna
Minicavi ottici
Cavi ottici di ridotte dimensioni (di norma dai - 2 mm ai - 8/8,5 mm) rispetto ai cavi
tradizionali, idonei alla posa nei minitubi
Minitubo di manovra
Minitubo vuoto a disposizione per l'esercizio e manutenzione della rete di comunicazione
elettronica
Muffola di giunzione
Accessorio generalmente ermetico utilizzato per la protezione dei giunti tra fibre ottiche
provenienti da code di cavi in fibra, atto al contenimento dei vassoi di giunzione a protezione
dagli effetti meccanici ed ambientali
Operatore TLC
Titolare della Rete di Telecomunicazioni
Posa a soffiaggio
Tecnica di posa dei minicavi ad aria compressa nei minitubi nota anche come "blowing". Il
metodo sfrutta un flusso d'aria compressa ad alta pressione generato da un compressore. Il
flusso d'aria così generato spinge il minicavo lungo il minitubo
Pozzetti
Manufatti in monoblocco o componibili in conglomerato cementizio o materiale plastico o
composito, usati per ispezione e/o posizionamento della muffola di giunzione dei minicavi
Sotto-tubazione
Insieme di tubi o minitubi che sono installati in un tubo (ad es. 0 40 mm, 0 50 mm, 0 63 mm)
di diametro maggiore rispetto ai minitubi
Tratta
Tracciato di uno o più tubi o minitubi tra un pozzetto iniziale ed uno finale
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.. NQRM/\ TECt'JIC/\
E.4
• C.EI !34:J9;V1:2Q16-02
gli Operatori TLC provvedono, a propria cura e spese, all'ottenimento di tutti i permessi, le
licenze, le autorizzazioni amministrative, i nulla osta ed ogni altro atto o provvedimento
necessario ai fini dell'installazione e il mantenimento delle infrastrutture TLC oggetto
dell'Accordo;
la posa e l'ingombro di infrastrutture TLC all'interno del tubo della illuminazione esterna
non siano da impedimento alle esigenze di esercizio del servizio di illuminazione esterna,
né alle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria.
A livello di interventi di manutenzione il rispetto dei punti di terminazione dei minitubi, l'utilizzo
di minicavi dielettrici e la presenza degli accessori dell'impianto di telecomunicazione
(muffole di giunzione) nei pozzetti atti allo scopo e distinti da quelli dell'impianto di
illuminazione esterna garantisce la non promiscuità di intervento da parte del personale
operativo che gestisce l'impianto di telecomunicazione.
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NORMA TECNICA GEI 64-19;V1:2016-02
Nella Fig . E.2 sono rapp resentate delle possibili soluzioni che si potre bbero in co ntrare in
campo. La prima è una sotto-tub azione in tubo parzialmente occupato, mentre la seconda è
una sotto-tubazione in tubo libero.
Figura E.2 - Esempi di installazione minitubi in tubi (diam . 40/50 mm) parzialmente
occupati o liberi
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NORMA TECNICA
Nella Tab. E.1 sono riportate in modo sintetico le possibili soluzioni, adottabili nei vari casi. È
necessario tuttavia specificare che se le condizioni delle infrastrutture esistenti non fossero in
buono stato di conservazione, il numero dei minitubi installabili, per la sotto-tubazione, si
ridurrebbe progressivamente in base allo stato del tubo.
e Tubo liscio/corrugato
Tubo occupato fino a n° 3 minitubi
f 0 80 mm Tubo libero n° 3 minitubi o più <
2
)
2
g Tubo occupato n° 3 minitubi o più ( )
Tubo liscio/corrugato
h 0100 mm o più Tubo libero n" 3 minitubi o più <2l
(1) La scelta del numero dei minitubi è legata al rispetto delle indicazioni riportate nel successivo art. E.5.
(2) I minitubi aggiuntivi devono essere installati e gestiti come descritto ne! presente articolo.
Per quanto riguarda le strutture sotterranee, le più diffuse possono essere raggruppate in
genere nelle seguenti tipologie dimensionali:
Tubi 0 40>50 mm
Tubi 0 80 mm
Tubi 0 100 mm o più
Le soluzioni di sotto-tubazione adottabili si raccomanda siano valutate sulla base dei
4 elementi principali indicati di seguito:
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NQRl\1.1\TECNICA .CE::!. 6+19;\j1:~Q1. 6,02
Come viene già attuato nelle reti per TLC, i materiali disponibili oggi commercialmente
possono consentire di creare una sotto-tubazione delle infrastrutture sotterranee già esistenti,
costituite da tubi, evitando così le opere di scavo per la realizzazione di una nuova
infrastruttura e, nel contempo, fornendo separazione fisica tra i cavi ottici di
telecomunicazione e quelli dell'illuminazione esterna. Queste sotto-tubazioni minimizzano gli
impatti e la possibilità che le fasi di installazione e manutenzione su impianti TLC o IE
possano reciprocamente disturbare l'altro servizio.
La tecnologia costruttiva degli attuali minitubi di sotto-tubazione, disponibili sul mercato, può
portare a prodotti con dimensioni diverse a seconda dei fornitori e delle esigenze. Ad oggi il
mercato offre minitubi di vario diametro (da 3 mm a 18 mm).
Di seguito viene fornita una panoramica generale di tali prodotti focalizzando l'attenzione
sulle soluzioni per installazione dei minicavi ottici.
E.6.1 Minitubì
I minitubi sono costituiti da polietilene ad alta densità (HDPE/PEAD) e possono avere
dimensioni diverse a seconda delle varie applicazioni.
La soluzione ad oggi più utilizzata dagli Operatori TLC prevede generalmente l'utilizzo di
minitubi con diametro interno 10 mm (dimensioni indicative):
Nella Fig. E.3 si forniscono alcuni esempi di possibi li composizioni tra il numero di tu bi e
soluzione di impacchettamento.
Per dare co ntinuità ai minitubi nei pozzetti lun go il percorso del tubo di il lumi nazione estern a
correttamente sotto-tu bato, è necessario in sta llare dei giun ti a tenuta. È opportuno che questi
ultimi siano in stall ati per dare co ntinuità al minitu bo nei punti di interru zione (tipicamente i
pozzetti degli Operatori TLC) . All'in izio e all a fine del la tratta è mandatario in sta llare dei tappi
di chiu sura al fin e da non consen tire a materiali estranei (acqua, fango , terriccio ... ) di
introdursi nel minitubo, comprome ttendone il success ivo util izzo. Nella Fig . E.4 sono ripo rtati
esempi ins tal lati vi di questi access ori.
li Giunto 10/12
Giunto 10/14
Giunto 10/16-17
12/14
(continua)
12
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NORMA TECNI CA GEI 64-19;V1:2016-02
(contin uazione)
E.6.2 Pozzetti
I pozzetti utilizza ti per la realizzazione degli impianti in fibra ottica sotterra nei, normalmente in
uso dag li Operatori di telecomunicazioni, sono tipicamente in conglomerato ceme ntizio in
poliuretano o in materiale composito (vetroresina) ed hanno dim ensioni diverse, ad esempio
125x80 cm, 90x70 cm, 50x50 cm, 70x30 cm, 85x30 cm, 40x76 cm, ecc. Le so luz ioni in
cemento sono composte da diversi elementi detti anelli al fin e di creare la profondità più
idonea allo scopo. Le altre sono in monob locco anch'esse di varie dimensioni e profond ità
con la ca ratteristica di esse re molto più legge ri e quin di facilitano l'attività di in stallazio ne.
Per tutte le soluzioni di pozzetto sono previsti chiusini co n classe (0400 o G250) adeguata
alla posizione di install azione (carreggiata/marciap iede, riferimento codice della strada) e
risponde nti alle varie Normative tecniche (UN I EN124 - UNI EN ISO 945 -
UNI EN ISO 1563 - UNI EN 2360 - UNI ISO 2859-1 - UNI 6047 - UNI EN ISO 6506-1 -
UNI 69 00-71 - UNI EN ISO 8062- 3 - UNI EN ISO 9001 - UNI EN 10204 -
UNI GE I EN ISO/IEG 17025 - UNI GE I EN ISO/IEG 17050-1 - UNI GEI EN 45014 ) e
legislati ve . Anche per questi materiali le soluzioni tecnologiche so no soggette ad evoluzione
che potrebbero portare a modifiche/aggiornamenti sulle sce lte del prodotto.
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NORM A TE CNI CA CEI 64-19:V1 :2016-02
Nelle immagini di seguito (Fig ure E. 5 ed E.6) si riportano a lcun i esem pi esplicativi.
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Anello
portachiuslno
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Anello di
~ rt JO~
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Anello di
sopralzo
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on Anello d
fondo
I
I
I
I
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I
II
Figura E.5 - Esempio di pozzetto 90x70 cm in cemento con relativi anelli (fondo ,
sopralzo, porta chiusino)
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N ORMA TE C NICA CEI 64-19;V1 :20 16-02
r
Tal i minicavi possono essere cos tituiti da un diverso numero di fibre ottiche (poten zia lità
minicavo), così come da diverse tipologie di fibra con ca ratteri stiche definite dal le re la tive
Normative internazionali.
Per garantire compa tibilità futura e prestazion i trasmissive ottimali, si dovranno utilizzare fibre
otti che monomodali, in accordo alle Norme CEl-EN (60793-2-50) ed ITU-T (G.652 e G.657 ).
Trad izionalmente le fibre ottiche sono di diametro esterno pari a 250 micron, ma evo luzion i a
di ametro rid otto (200 micron) si stanno diffondendo a fronte della necessità di alloggiare un
numero sempre maggiore di fibre o di ridurre ulteriormente le dimensioni dei minicavi
(Fig . E.7 , E.8).
Va com unqu e tenuto presente che le soluzioni tecnologiche descritte (minitubi e minicavi)
so no in continua evoluzione e quindi le soluzioni ad oggi possibili potrebbero nel tempo
esse re modifica te/agg iornate sulla base dei nuovi prodotti che sarann o presenti sul mercato.
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NORMA TECN ICA CEI 64-19 ;V1:2016-02
Nella Tab . E.2 si riportan o alcuni ese mpi di potenzia lità dei mm1cavi con re lati ve dimensioni
guaina estern a/d iametro singola fibra ottica e di ametro minitub o adatto al suo conten imento.
Tabella E.2 - Esempi dimensionali dei minicavi e minitubi rispetto alla potenzialità/
diametro esterno delle singole fibre
Potenzialità Diametro
Diam etro Diametro Inter no
cavo este rno singola
esterno cavo minitubo
fibra
(N° fibre) (mm) (mm)
(micron)
250 7,5 10
144
200 6,5 <!:8
250 9,5 12
192
200 7,5 10
250 10,8 12
288
200 8,0 10
16
N. ORMA TECNICA
• GEI. 64-19;V1:2.016.-.02.
l
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5
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficia del
riconoscimento di cui alla legge 1° Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano
Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 Luglio 1956
Direttore Responsabile: Ing. R. Bacci
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