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lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di

NORMA distribuzione UNI 7129-1


ITA LIANA Progettazione, installazione e messa in servizio
Parte 1: lmpianto interno

DICEMBRE 2015

Gas plants for domestic and similar use supplied by network


Design, installation and commissioning
Part 1: Internal plant

La norma si applica agli impianti domestici e similari per


l'utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla I, II e Ill
famiglia di cui alla UNI EN 437 ed alimentati da rete di distribuzione
di cui alla UNI 9165 e UNI 10682.
La norma fissa i criteri per la costruzione ed i rifacimenti di impianti
interni o parte di essi, asserviti ad apparecchi utilizzatori aventi
singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW.

TESTO ITALIANO

La presente norma sostituisce la UNI 7129-1:2008, la


UNI/TS 11340:2009, la UNI/TS 11343:2009 e la UNI/TS 11147:2008.

ICS 91.140.40

©UNI
Riproduzione vietata. Legge 22 aprile 1941 N° 633 e successivi aggiornamenti.
ENTE ITALIANO Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento puo essere riprodotta o diffusa
DI NORMAZIONE con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza ii consenso scritto dell'UNI.

UNI 7129-1 :2015 Pagina I


PREMESSA
Rispetto all'edizione precedente sono stati aggiornati i riferimenti
normativi (punto 2), sono stati spostati nella norma terminologica i
termini e le definizioni (punto 3), sono stati inglobati i requisiti relativi
ai "nuovi" materiali quali sistemi di tubi semirigidi corrugati di acciaio
inossidabile rivestito (CSST), sistemi di tubazioni multistrato
metallo-plastici e sistemi di giunzione a raccordi a pressare per tubi
metallici (punto 4).

La presente norma e stata elaborata sotto la competenza dell'ente


federato all'UNI
CIG - Comitato Italiano Gas

La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua


approvazione ii 30 novembre 2015.

La presente norma e stata ratificata dal Presidente dell'UNI ed e


entrata a far parte del corpo normativo nazionale 1'1 dicembre 2015.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere canto dei punti di vista di tulle le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare ii reale stato
dell'arte della materia ed ii necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell'applicazione di questa norma, di poler fornire sug­
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell'arte
e
in evoluzione pregato di inviare i propri contributi all'UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che Ii terra in considerazione per l'eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, qtJando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiomamenti.
E importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell'ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l'esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina II


UNI EN 1254-5 Rarne e leghe di rame - Raccorderia idraulica - Raccordi per
tubazioni di rame con terminali corti per brasatura capillare
UNI EN 1555-2 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas
combustibili - Polietilene (PE) - Parte 2: Tubi
UNI EN 1555-3 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas
combustibili - Polietilene (PE) - Parte 3: Raccordi
UNI EN 1555-4 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas
combustibili - Polietilene (PE) - Parte 4: Valvole
UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione di gas - Tubazioni di gas negli edifici -
Pressione massima di esercizio $ 5 bar - Raccomandazioni
funzionali
UNI EN 10088-3 Acciai inossidabili - Parte 3: Condizioni tecniche di fornitura dei
semilavorati, barre, vergella, filo, profilati e prodotti trasformati a
freddo di acciaio resistente alla corrosione per impieghi generali
UNI EN 10226-1 Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto -
Parte 1: Filettature esterne coniche e interne parallele -
Dimensioni, tolleranze e designazione
UNI EN 10226-2 Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto -
Parte 2: Filettature esterne coniche e interne coniche
Dimensioni, tolleranze e designazione
UNI EN 10240 Rivestimenti protettivi interni e/o esterni per tubi di acciaio -
Prescrizioni per i rivestimenti di zincatura per immersione a caldo
applicati in impianti automatici
UNI EN 10255 Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura -
Condizioni tecniche di fornitura
UNI EN 10305-3 Tubi di acciaio per impieghi di precisione - Condizioni tecniche di
fornitura - Parte 3: Tubi saldati calibrati a freddo
UNI EN 10312 Tubi saldati di acciaio inossidabile per ii convogliamento
dell'acqua e di altri liquidi acquosi - Condizioni tecniche di fornitura
UNI EN 12164 Rame e leghe di rame - Barre per torneria
UNI EN 12165 Rame e leghe di rame - Prodotti semilavorati e grezzi per
stampaggio
UNI EN 12954 Protezione catodica di strutture metalliche interrate o immerse -
Principi generali e applicazione per condotte
UNI EN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da
costruzione - Parte 1: Classificazione in base ai risultati delle
prove di reazione al fuoco
UNI EN 14800 Assemblaggi di tubi metallici ondulati di sicurezza per ii
collegamento di apparecchi domestici che utilizzano combustibili
gassosi
UNI EN 15266 Kit di tubi ondulati pieghevoli di acciaio inossidabile per ii trasporto
del gas negli edifici con una pressione di esercizio minore o
uguale a 0,5 bar
UNI EN ISO 9453 Leghe per brasatura dolce - Composizione chimica e forme
UNI EN ISO 17672 Brasatura forte - Metalli di apporto
UNI ISO 5256 Tubi ed accessori di acciaio impiegati per tubazioni interrate o
immerse - Rivestimento esterno e interno a base di bitume o di
catrame
CEI 64-8 lmpianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI 7128.

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4 IMPIANTO INTERNO
4.1 Punta d'inizio e presa di pressione
II punto d'inizio di un impianto interno e sempre costituito da un dispositivo
d'intercettazione. La possibilita della manovra di apertura del suddetto dispositivo deve
essere limitata esclusivamente all'utente interessato. A tale scopo, se necessario (ovvero,
e
se ii dispositivo non ubicato all'interno dell'alloggio o in spazi di esclusiva pertinenza
dell'alloggio stesso), si ritengono idonei: rubinetti dotati di chiave, nicchie ed armadietti ad
uso esclusivo con chiave, altri dispositivi di funzionalita equivalente.
II collegamento tra impianto interno e gruppo di misura deve essere realizzato in modo tale da
evitare sollecitazioni meccaniche sul gruppo stesso; eventuali giunti elastici e/o flessibili devono
essere dichiarati idonei dal fabbricante ed installati immediatamente a valle del punto di inizio.
Nel caso in cui ii gruppo di misura non sia dotato della presa di pressione di competenza
dall'impresa distributrice, ii rubinetto che costituisce ii punto di inizio deve essere collegato al
codolo di uscita del contatore (figura 1c riferimento 6). Nel caso in cui, invece, la presa di
pressione (figura 1 a - riferimento 4) sia presente all'origine, ii rubinetto (figura 1 a - riferimento 5)
deve essere collegato al codolo/filetto di uscita della presa di pressione (figura 1 a - riferimento 4).
Gli impianti interni devono essere dotati di una presa di pressione accessibile e ad uso
esclusivo dei singoli impianti.
La presa di pressione deve essere pasta a valle del punto d'inizio (vedere figura 1 a, 1 b,
1 c, 1 d, 1 e, 1 f, 1 g) e pub essere compresa nel dispositivo di intercettazione stesso.
Le figure riportate di seguito sono ad uso esemplificativo e non esaustivo.

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figura 1a Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione
Legenda
1 Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza del
distributore)
2 Codolo di ingresso
3 Contatore/Misuratore
4 Eventuale presa pressione del contatore/misuratore; potrebbe essere prevista anche nel
dispositivo di intercettazione (1), oppure direttamente nella mensola di fissaggio o sul codolo
di uscita (di competenza dell'impresa distributrice)
5 Punto d'inizio (di competenza del cliente)
6 Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel
dispositivo di intercettazione (5) (di competenza del cliente)
7 Codolo di uscita
8 Mensola di fissaggio
9 Gas
1O lmpianto interno
11 Di competenza dell'impresa distributrice

10
-----------------------, I
11 1 I
I
L----

ui UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina5


figura 1b Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione
Legenda
1 Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza
dell'impresa distributrice)
2 Codolo di ingresso
3 Contatore/Misuratore
4 Eventuale presa pressione del contatore/misuratore; potrebbe essere prevista anche nel
dispositivo di intercettazione (1 ), oppure direttamente nella mensola di fissaggio o sul codolo
di uscita (di competenza dell'impresa distributrice)
5 Punto d'inizio (di competenza del cliente)
6 Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel
dispositivo di intercettazione (5) (di competenza del cliente)
7 Codolo di uscita
8 Mensola di fissaggio
9 Gas
10 lmpianto interno
11 Di competenza dell'impresa distributrice

10
-----------------------,
11 1
I
I
5
--9

--
I

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina6


figura 1c Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione
Legenda
1 Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza
dell'impresa distributrice)
2 Codolo di ingresso
3 Contatore/Misuratore
4 Punto d'inizio (di competenza del cliente)
5 Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel
dispositivo di intercettazione (4) (di competenza del cliente)
6 Codolo di uscita
7 Mensola di fissaggio
8 Gas
9 lmpianto interno
1O Di competenza dell'impresa distributrice

9
10 4

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figura 1d Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione
Legenda
1 Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza
dell'impresa distributrice)
2 Codolo di ingresso
3 Contatore/Misuratore
4 Punta d'inizio (di competenza del cliente)
5 Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel
dispositivo di intercettazione (4) (di competenza del cliente)
6 Codolo di uscita curvo (di competenza dell'impresa distributrice)
7 Mensola di fissaggio
8 Gas
9 lmpianto interno
1O Di competenza dell'impresa distributrice

10:9
I
I
I
I
1 I
I
I
8 I
8

figura 1e Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di distribuzione
Legenda
1 Dispositivo di intercettazione ingresso contatore/misuratore (in genere di competenza
dell'impresa distributrice)
2 Codolo di ingresso
3 Contatore/Misuratore
4 Punta d'inizio (di competenza del cliente)
5 Presa di pressione completa di tappo. Potrebbe essere prevista anche direttamente nel
dispositivo di intercettazione (4) (di competenza del cliente)
6 Codolo di uscita
7 Mensola di fissaggio
8 Gas
9 lmpianto interno
10 Di competenza dell'impresa distributrice

9
5
8

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina8


figura 11 Schema di collegamento di un impianto domestico o similare ed una linea di alimentazione gas
asservita ad una tipologia di utenza diversa funzionante alla medesima pressione di esercizio
Legenda
1 Gruppo di misura
2 Linea principale di alimentazione gas alle utenze
3 Punto d'inizio
4 Presa di pressione
5 Utenze diverse
6 Utenza domestica
7 Giunto dielettrico in caso di tubazioni metalliche (puo essere indifferentemente a monte o a
valle del punto d'inizio)
8 lmpianto interno

1 2 5

LJ ---- - -----]
- ----------

6
L�
[ ___________ ]

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figura 1g Schema di collegamento di un impianto domestico o similare ed una linea di alimentazione gas
asservita ad una tipologia di utenza diversa funzionante con pressione di esercizio maggiore
Legenda
1 Gruppa di misura
2 Linea principale di alimentazione gas alle utenze
3 Dispasitiva di intercettaziane
4 Riduttare di pressiane
5 Punta d'inizia
6 Presa di pressiane
7 Utenze diverse
8 Utenza domestica
9 Giunta dielettrica in casa di tubaziani metalliche (pub essere indifferentemente a mante a a
valle del punta d'inizio)
10 lmpianta interno

1 2 7

LJ

�- _ _ l ___
[ _______ ___ ]
�_
4.2 Dimensionamento impianto interno

4.2.1 Generalita
Per ii dimensionamento dell'impianto interno si rimanda all'appendice A. In presenza di
progetto econsentito ricorrere a procedure di dimensionamento diverse purche sia
garantito un risultato equivalente, in termini di tunzionalita e sicurezza.
Le sezioni delle tubazioni devono essere tali da garantire una tornitura di gas sufficiente a
coprire la massima richiesta limitando la perdita di pressione (pressione statica misurata
in condizioni dinamiche, ovvero durante ii tunzionamento degli apparecchi a potenza
nominale massima) tra ii contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione a valori non
maggiori di:
0,5 mbar per i gas della 1 a tamiglia (gas manifatturato);
1,0 mbar per i gas della 2a tamiglia (gas naturale);
2,0 mbar per i gas della 3a tamiglia (GPL).
Qualora a monte del contatore sia installato un regolatore di pressione, si ammettono
perdite di carico doppie di quelle sopra riportate.

4.2.2 Determinazione della portata di gas in volume


La portata di gas necessaria per alimentare ogni apparecchio deve essere desunta dalle
indicazioni tornite dal tabbricante dell'apparecchio stesso.

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4.3 Materiali
I materiali da utilizzare per la realizzazione degli impianti devono essere adatti allo scopo
e conformi alle specifiche norme di prodotto. lnoltre devono essere integri, privi di danni
visibili cagionati da trasporto, stoccaggio o da particolari eventi.

4.3.1 Tubazioni
Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di:
acciaio;
rame;
polietilene;
multistrato metallo-plastico;
acciaio inossidabile corrugato PLT-CSST.
Per i sistemi che ammettono i raccordi a pressare vedere appendice D.

4.3.1.1 Tubi di acciaio


I tubi di acciaio, possono essere di:
acciaio non legato (UNI EN 10255);
acciaio non legato a parete sottile (UNI EN 10305-3);
acciaio inossidabile a parete sottile (UNI EN 10312).

4.3.1.1.a Tubi di acciaio non legato


I tubi di acciaio non legato devono avere le caratteristiche prescritte dalla UNI EN 10255
(con o senza saldatura longitudinale).
In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema, le dimensioni dei
tubi di acciaio non legato sono riportate nel prospetto 1.
prospetto Tubi di acciaio non legato secondo UNI EN 10255 - serie media - Filettatura, diametri e spessori
Diametro nominale DN della filettatura in pollici e in mm (tra parentesi)
3/8' (10) 1/2' (15) 3/4' (20) 1' (25) 1' 1/4 (32) 1' 1r.! (40) 2' (50)
Diametro esterno 00 (mm)
17,2 21,3 26,9 33,7 42,4 48,3 60,3
Spessore s(mm)
2,3 2,6 2,6 3,2 3,2 3,2 3,6
Diametro interno D, (mm)
12,6 16,1 21,7 27,3 36 41,9 53,1

4.3.1.1.b Tubi di acciaio non legato a parete sottile


I tubi di acciaio non legato a parete sottile devono avere le caratteristiche prescritte dalla
UNI EN 10305-3.
In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema, le dimensioni dei
tubi di acciaio non legato a parete sottile sono riportate nel prospetto 2.

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prospetto 2 Tubi di acciaio non legato a parete sottile secondo UNI EN 10305-3 - Spessori minimi

Diametro esterno De
mm
12 15 18 22 28 35 42 54
Spessore s
mm
1,5 1,5 1,5
Diametro interno D,
mm
10 13 16 20 26 32 39 51

4.3.1.1.c Tubi di acciaio inossidabile a parete sottile


I tubi di acciaio inossidabile a parete sottile devono avere le caratteristiche prescritte dalla
UNI EN 10312.
In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante del sistema, le dimensioni dei
tubi di acciaio inossidabile a parete sottile sono riportate nel prospetto 3.
prospetto 3 Tubi di acciaio inossidabile a parete sottile secondo UNI EN 10312 - Diametri e spessori

Diametro esterno D e
mm
12
I 15
I 18
I 22
I
Spessore s
28
I 35
I 42
I 54

mm
1
I 1
I 1
I 1
I
Diametro interno D,
1
I 1,5
I 1,5
I 1,5

mm
10
I 13
I 16
I 20
I 26
I 32
I 39
I 51

4.3.1.1.1 Giunzioni per tubi di acciaio


Le giunzioni dei tubi d'acciaio possono essere realizzate mediante:
raccordi con estremita filettate conformi alla UNI EN 10226-1 e UNI EN 10226-2, nel
caso di tubi di acciaio non legato (UNI EN 10255);
saldatura di testa per fusione, nel caso di tubi di acciaio non legato (UNI EN 10255);
raccordi a pressare di ghisa malleabile o di altro materiale conforme alla norma
UNI 11179, nel caso di tubi di acciaio non legato (UNI EN 10255), nel caso di tubi di
acciaio non legato a parete sottile (UNI EN 10305-3) e nel caso di tubi di acciaio
inossidabile a parete sottile (UNI EN 10312).
Nota I raccordi possono essere di vario tipo (per esempio: curve, giunti a tre pezzi, manicotti, ecc.).
Per la tenuta delle giunzioni filettate possono essere impiegati materiali di tenuta che
soddisfino le norme di prodotto ed utilizzati in conformita alle istruzioni del fabbricante:
UNI EN 751-1 per materiali indurenti (sigillanti anaerobici);
UNI EN 751-2 per materiali non indurenti (gel, paste, impregnanti, ecc.);
UNI EN 751-3 per nastri di PTFE non sinterizzato.
E vietato l'uso di fibre di canapa, anche se impregnate del composto di tenuta, su
filettature di tubazioni convoglianti GPL o miscele GPL-aria.
E vietato in ogni caso l'uso di biacca, minio e materiali simili.
Per quanta riguarda i raccordi a pressare, ii processo di giunzione, i materiali e gli utensili
impiegati devono essere quelli definiti dal fabbricante del sistema, con le indicazioni e le modalita
previste sul libretto di istruzioni ed awertenze messo specificatamente a corredo dallo stesso.
Nota In base alle norme di prodotto pertinenti per i raccordi a pressare, l'elemento elastomerico di tenuta idoneo
per ii gas e contrassegnato in giallo.

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4.3.1.1.2 Dispositivi di intercettazione per tubi di acciaio
I dispositivi di intercettazione (rubinetti) devono essere conformi alle norme applicabili
(per i diametri fino a ON 50 e applicabile la UNI EN 331) e possono essere installati:
a vista;
in pozzetti ispezionabili e non a tenuta (per le tubazioni interrate);
in scatole ispezionabili, a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta
verso l'ambiente (per le tubazioni sotto traccia);
in alloggiamento tecnico.

4.3.1.2 Tubi di rame


I tubi di rame devono avere le caratteristiche prescritte dalla norma UNI EN 1057.
In mancanza di indicazioni diverse da parte del fabbricante dei tubi, per i diametri di uso
corrente gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel prospetto 4. Per diametri
maggiori non riportati nel prospetto 4, si deve adottare ii massimo spessore previsto dalla
UNI EN 1057.
prospetto 4 Tubi di rame - Diametri e spessori
Diametro estemo D e
mm
12,0 (14,0) 15,0 (16,0) 18,0 22,0 28,0 35,0 42,0 54,0
Spessore s
mm
1,0 (0,8) 0,7 (1,0) 0,8 0,9 1,0 1,0 1,2 1,5
Diametro interno D,
mm
10,0 (12,4) 13,6 (14,0) 16,4 20,2 26,0 33,0 39,6 51,0
Nola I diametri posti Ira parentesi O non sono generalmente utilizzati nel sistema a pressare.

4.3.1.2.1 Giunzioni per tubi di rame


Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate mediante:
raccordi adatti sia per brasatura capillare dolce sia per la brasatura forte conformi
alla UNI EN 1254-1; le leghe per la brasatura dolce devono essere conformi alla
UNI EN ISO 9453 e quelle per la brasatura forte devono essere contormi alla
UNI EN ISO 17672;
raccordi adatti solo alla brasatura forte conformi alla UNI EN 1254-5; le leghe per la
brasatura forte devono essere conformi alla UNI EN ISO 17672;
raccordi meccanici a compressione conformi alla UNI EN 1254-2;
raccordi a pressare conformi alla UNI 11065;
raccordi misti per la giunzione tubo di rame con tubo di acciaio ed anche per ii
collegamento di rubinetti, di raccordi portagomma, ecc. conformi alla
UNI EN 1254-4.
Non sono ammesse giunzioni dirette (bicchieratura, derivazione a T, ecc.) tra tratti di
tubazione senza l'utilizzo di appositi raccordi.
Per la tenuta delle giunzioni filettate possono essere impiegati materiali di tenuta che
soddisfino le norme di prodotto ed utilizzati in conformita alle istruzioni del tabbricante:
UNI EN 751-1 per materiali indurenti (sigillanti anaerobici);
UNI EN 751-2 per materiali non indurenti (gel, paste, impregnanti, ecc.);
UNI EN 751-3 per nastri di PTFE non sinterizzato.
E vietato l'uso di fibre di canapa, anche se impregnate del composto di tenuta, su
filettature di tubazioni convoglianti GPL o miscele GPL-aria.
E vietato in ogni caso l'uso di biacca, minio e materiali simili.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina13


Per quanto riguarda i raccordi a pressare, ii processo di giunzione, gli utensili impiegati, i
materiali, nonche gli spessori minimi dei tubi devono essere quelli definiti dal fabbricante
del raccordo e/o del sistema, con le indicazioni e le modalita previste sul libretto di
istruzioni ed avvertenze a corredo dallo stesso.
Nota In base alle norme di prodotto pertinenti per i raccordi a pressare, l'elemento elastomerico di tenuta idoneo
per ii gas e contrassegnato in giallo.

4.3.1.2.2 Dispositivi di intercettazione per tubi di rame


I dispositivi di intercettazione (rubinetti) per i tubi di rame devono avere le medesime
caratteristiche e criteri di installazione di cui al punto 4.3.1.1.2.

4.3.1.3 Tubi di polietilene


I tubi di polietilene sono da impiegare unicamente per le tubazioni interrate ed a
condizione che ii tubo non entri all'interno dell'edificio. E consentito l'attraversamento di
androni comunicanti con cortili interni in conformita al punto 4.5.3.4 e al punto 4.5.3.5.
E consentito ii collegamento diretto fuori terra solo ai gruppi di misura esterni all'edificio
installati in armadio o nicchia in conformita alla UNI 9036. In ogni caso le tubazioni devono
essere protette contro le radiazioni solari.
l..'.eventuale tratto del tubo in polietilene fuori terra, non contenuto all'interno dell'apposito
alloggiamento, deve essere ii piu breve possibile e deve essere protetto in ogni sua parte
mediante guaine, profilati metallici o per mezzo di manufatti edili.
Nel caso di elevate dilatazioni della tubazione in polietilene, e necessario adottare
adeguati provvedimenti al fine di evitare lo sfilamento del tubo dal raccordo di giunzione al
contatore.
I tubi di polietilene devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di
quelle prescritte dalla UNI EN 1555-2.
Per i diametri di uso corrente, gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel
prospetto 5.
prospetto 5 Tubi di polietilene • Diametri e spessori

Diametro esterno De
mm
20,0
I 25,0
I 32,0
I 40,0
I 50,0
Spessore s
I 63,0
I 75,0
I 90,0
l 110,0

mm
3,0
I 3,0
I 3,0
I 3,0
I 3,0
I 3,6
I 4,3
I 5,2
I 6,3

4.3.1.3.1 Giunzioni per tubi di polietilene


Le giunzioni dei tubi di polietilene possono essere realizzate mediante:
raccordi di polietilene conformi alla UNI EN 1555-3 con saldatura per elettrofusione
realizzata in conformita alla UNI 10521 o UNlffS 11508;
raccordi di polietilene conformi alla UNI EN 1555-3 con saldatura per fusione a
mezzo di elementi riscaldati conformemente alla UNI 10520 o UNlffS 11508;
raccordi meccanici1 l conformi alla UNI EN 1555-3;
raccordi con giunzioni miste polietilene - metallo, conformi alla UNI EN 1555-3 o UNI 9736.

1) E in lase di elaborazione a livello europeo dal Comitato tecnico CEN/TC 133 ii progetto di norma prEN1254-3 Copper
and copper alloys - Plumbing fittings · Part 3: Compression fittings for use with plastics and multilayer pipes.

vi UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 14


4.3.1.3.2 Dispositivi di intercettazione per tubi di polietilene
I dispositivi di intercettazione (rubinetti) per i tubi di polietilene possono essere di materiali
plastici conformi alla UNI EN 1555-4 o, in alternativa, metallici conformi alla UNI EN 331.
Essi possono essere installati:
in pozzetti ispezionabili e non a tenuta;
in alloggiamento tecnico.
I rubinetti in materiale plastico possono essere installati solo in pozzetti dedicati oppure,
se espressamente previsto dal fabbricante, anche direttamente nel terreno.
In ogni caso deve essere garantita la manovrabilita dei rubinetti.

4.3.1.4 Tubi di materiale multistrato metallo-plastico


I tubi di materiale multistrato metallo-plastico devono essere conformi alla UNI 11344.
Le tubazioni di materiale metallo-plastico non possono essere installate a vista.
Per l'utilizzo dei raccordi vedere appendice E.

4.3.1.4.1 Giunzioni per tubi di materiale multistrato metallo-plastico


Le giunzioni delle tubazioni multistrato devono essere realizzate mediante raccordi per
sistemi multistrato conformi alla UNI 11344.
II processo di giunzione, i materiali, le attrezzature e gli utensili impiegati devono essere
quelli definiti dal produttore del sistema per tubazioni multistrato, con le indicazioni e le
modalita previste sul libretto di istruzioni ed avvertenze, posto specificatamente a corredo
dello stesso.
II passaggio dal sistema di tubazioni multistrato ad altri materiali, conformi alle norme
pertinenti, deve essere realizzato mediante opportuni giunti di transizione.
Prima di introdurre la tubazione nel raccordo deve essere accertata l'integrita del
raccordo stesso.

4.3.1.4.2 Dispositivi di intercettazione per tubi di materiale multistrato metallo-plastico


I dispositivi di intercettazione (rubinetti) per i tubi di materiale multistrato metallo-plastico
devono avere le medesime caratteristiche e criteri di installazione di cui al punto 4.3.1.1.2.
Nel caso di installazione del rubinetto a vista, ii collegamento a vista tra rubinetto e
impianto deve essere realizzato con raccordi metallici.

4.3.1.5 Tubazioni corrugate formabili PLT-CSST in acciaio inossidabile


I tubi di acciaio corrugato semirigido devono essere conformi alla UNI EN 15266.
I tubi per sistema PLT-CSST devono essere dotati di idoneo rivestimento protettivo
(figura 2); tale rivestimento deve essere di materiale conforme alla UNI EN 15266.
II rivestimento deve essere di colore giallo ed avere uno spessore minima di 0,5 mm.
I tratti di tuba, in cui ii rivestimento e stato rimosso per realizzare una giunzione, e lo
stesso raccordo utilizzato allo scopo devono essere ricoperti con un "nastro protettivo"
avente le medesime caratteristiche di colore e spessore del rivestimento di cui sopra,
fornito o dichiarato idoneo dal fabbricante del sistema.
La posa in opera del nastro protettivo deve essere effettuata come indicato nelle
procedure riportate sul libretto d'istruzioni ed avvertenze fornito dallo stesso fabbricante
del sistema.
Per l'utilizzo dei sistemi PLT-CSST vedere appendice F.

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina 15


figura 2 Dimensioni dei tubi
Legenda
1 Rivestimento
2 Tuba PLT-CSST
01 Diametro esterno con ii rivestimento
02 Oiametro esterno senza ii rivestimento
03 Diametro interno
s Spessore

1 1 2
I

a a

Per i diametri di uso corrente, gli spessori minimi da impiegare sono indicati nel prospetto 6.
prospetto 6 Tubi di acciaio corrugato - Diametri e spessori
Dimensione nominale ON
DN10
I DN12
I DN15
I DN20
I DN25
Spessore s(valori minimi)
I DN32
I ON 40
I DN50

[mm]
0,18
I 0,20
I 0,20
I 0,25
I 0,25
I
Diametro interno 03 (valori minimi)•l
0,30
I 0,30
I 0,30

[mm]

a)
9,8
I 11,8
I 14,7
I 19,6
I 24,5
I 31,4
I 39,2
II diametro interno del tubo deve essere almeno ii 98% della sua dimensione nominale in millimetri.
I 49,0

4.3.1.5.1 Giunzioni per tubi PLT-CSST


I terminali e/o raccordi utilizzati per la giunzione dei tubi per sistema PLT-CSST devono
essere forniti dal fabbricante del sistema stesso e possono essere di:
acciaio inossidabile conformi alla UNI EN 10088-3;
leghe di rame (per esempio ottone, bronzo) conformi alle UNI EN 12164 ed
UNI EN 12165.
II processo di giunzione ed i materiali impiegati devono essere quelli indicati dal
fabbricante del sistema e riportati sul libretto di "istruzioni ed avvertenze", con le
indicazioni, le modalita, i limiti di utilizzo. II libretto di istruzioni ed avvertenze deve restare
a corredo dell'impianto gas.
Le giunzioni miste tra tubo per sistema PLT-CSST con altri tipi di tubi (per esempio acciaio,
rame, polietilene, ecc.) ed anche quelle per ii collegamento di rubinetti ai raccordi
portagomma ed altri accessori e componenti, devono essere realizzate mediante terminali
misti, filettati o altri sistemi dichiarati idonei dallo stesso fabbricante del sistema.
Le filettature devono essere conformi alla UNI EN 10226 Parte 1 e 2.
Per la tenuta sulla filettatura devono essere utilizzati prodotti a tenuta conformi alla
UNI EN751-1.

4.3.1.5.2 Dispositivi di intercettazione per tubi PLT-CSST


I dispositivi di intercettazione (rubinetti) per i tubi PLT-CSST devono avere le medesime
caratteristiche e criteri di installazione di cui al punto 4.3.1.1.2.

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4.4 Criteri generali di posa in opera dell'impianto interno
4.4.1 Generalita
La posa delle tubazioni gas deve essere fatta seguendo opportuni percorsi predisposti
allo scopo.
Le tubazioni del gas devono essere posate preferibilmente all'esterno dell'edificio (per
esempio cortili, pareti perimetrali, muri di cinta, ecc.) limitando quanto piu e possibile ii
percorso all'interno dei locali e garantendo comunque l'accessibilita per eventuali
ispezioni e/o manutenzioni.
Le tubazioni devono essere integre; non devono presentare deformazioni o
schiacciamenti che possano ostacolare ii regolare flusso del gas.
La configurazione dell'impianto interno deve essere prevista in modo tale da evitare la
formazione di sacche dovute a trafilamenti o dispersioni accidentali di gas.
Fatto salvo ii rispetto delle norme tecniche per le costruzioni, gli attraversamenti non
devono compromettere la stabilita delle strutture.
Le principali precauzioni di installazione sono indicate nei punti specifici della presente
norma.

4.4.2 Divieti
4.4.2.1 None consentito ii sottopasso degli edifici, ovvero la percorrenza delle tubazioni del gas
sotto la superficie di basamento e/o all'interno di vespai e/o nelle intercapedini non
accessibili.

4.4.2.2 None consentita la posa delle tubazioni nei giunti di dilatazione e nei giunti sismici degli
edifici.
Qualora ii passaggio della tubazione gas (ad esempio: sovrappasso, sottopasso, incrocio
esterno) awenga all'esterno del volume occupato da tali giunti, siano essi orizzontali o
verticali, e necessario adottare soluzioni impiantistiche adeguate a garantire l'integrita
della tubazione rispetto ai possibili diversi movimenti delle strutture.

4.4.2.3 None consentito ii contatto con leganti, malte o altri materiali che risultino corrosivi per le
tubazioni. Per evitare tale contatto e possibile, per esempio, utilizzare tubazioni inguainate
o rivestite.

4.4.2.4 Non e consentita la posa in opera delle tubazioni a contatto con pali di sostegno delle
antenne televisive.

4.4.2.5 None consentito ii contatto delle tubazioni gas con tubazioni dell'acqua; per i parallelismi
e gli incroci ii tubo del gas, se in posizione sottostante, deve essere protetto con una
guaina impermeabile, in materiale polimerico. In alternativa possono essere utilizzati tubi
in rame con rivestimento esterno conformi alla UNI 10823 o tubi in acciaio con
rivestimento esterno conformi alla UNI 9099 o UNI 10191.
Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi con impianti convoglianti fluidi con
temperature maggiori di 40 °C, oltre alla protezione idraulica realizzata con adeguate guaine
impermeabili, deve essere adottata anche un'adeguata protezione termica se le tubazioni
gas sono di materiale multistrato metallo-plastico oppure di acciaio inossidabile corrugato
PLT-CSST.

4.4.2.6 None consentita la collocazione delle tubazioni del gas nei camini e nelle canne fumarie,
nei camini di esalazione, nelle asole tecniche utilizzate per l'intubamento, nei condotti per
lo scarico dei prodotti della combustione, nei pozzi per immondizie, nei vani per ascensori,
nei condotti di ventilazione; non e, inoltre, consentita la posa delle tubazioni del gas
all'interno di strutture destinate a contenere servizi elettrici e telefonici (fatto salvo quanto
riportato al punto 4.5.2).

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4.4.2.7 None consentito collocare giunzioni filettate e meccaniche all'interno di locali non aerati
o non aerabili, se non annegati nella malta secondo quanto specificato al punto 4.5.5.9.

4.4.2.8 Non e consentito, per gas aventi densita relativa maggiore di 0,8, installare tubazioni in
locali con pavimento al di sotto del piano di campagna.

4.4.2.9 Non e consentito l'uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o
conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elettriche (CEI 64-8), impianti
telefonici compresi.

4.4.2.10 None consentito utilizzare componenti:


rimossi da altri impianti;
non integri;
diversi da quelli dichiarati idonei dal fabbricante dell'eventuale sistema.

4.4.2.11 None consentita la posa delle tubazioni di polietilene all'interno del perimetro del corpo
dell'edificio.

4.4.2.12 None consentito l'attraversamento di pareti/solai/intercapedini con tubi flessibili destinati


al collegamento degli apparecchi.

4.4.2.13 None ammesso installare a vista tubazioni di polietilene e di multistrato metallo-plastico


(sia all'esterno che all'interno dell'edificio).

4.4.2.14 None ammesso installare tubazioni PLT-CSST prive di rivestimento.

4.4.2.15 None ammesso installare a vista tubazioni PLT-CSST all'esterno degli edifici.

4.4.2.16 None consentito utilizzare raccordi a pressare non perfettamente integri o raccordi in cui
manca l'elemento di tenuta.

4.4.2.17 Non e consentito sostituire o reintegrare l'elemento di tenuta dei raccordi a pressare, se
non espressamente previsto dal fabbricante del sistema.

4.4.2.18 None consentito usare raccordi a pressare diversi da quelli forniti o dichiarati compatibili
dal fabbricante del sistema stesso.

4.4.2.19 None ammesso sottoporre i raccordi con terminali a pressare e, in particolare, l'elemento
di tenuta a sollecitazioni termiche dovute ad operazioni di saldatura o brasatura effettuate
nelle immediate vicinanze.

4.5 Tipologie di installazione


Le tubazioni possono essere collocate:
a vista;
in alloggiamenti tecnici (esempio: asole di servizio, canalette, cunicoli, guaine);
interrate;
sotto traccia;
in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto.
Nota 1n funzione del materiale che costituisce la tubazione, alcune tipologie di posa citate potrebbero non essere
ammissibili.
Alcuni esempi di posa, non esaustivi, sono riportati nell'appendice C. Le raccomandazioni
pratiche per l'installazione dei sistemi con raccordi a pressare, dei sistemi di tubazioni
multistrato metallo-plastiche e dei sistemi PLT-CSST sono fornite rispettivamente nelle
appendici D, E e F.

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4.5.1 lnstallazione di tubazioni a vista

4.5.1.1 Le tubazioni a vista devono essere posate in modo stabile e sicuro. In particolare, esse devono
essere adeguatamente ancorate, deve esseme garantita la dilatazione, devono essere
installate in idonei locali o ambienti e, ave previsto o necessario, devono essere protette.

4.5.1.2 Le tubazioni installate a vista devono avere andamento rettilineo verticale ed orizzontale
ed essere opportunamente ancorate secondo quanta indicato al punto 4.6.1.

4.5.1.3 Le tubazioni di acciaio non legato installate a vista devono essere adeguatamente protette
contra la corrosione mediante appositi rivestimenti idonei al luogo di installazione, quali
zincatura (UNI EN 10240) o verniciatura.

4.5.1.4 Le tubazioni metalliche (acciaio, rame), installate all'esterno (per esempio: cortili, pareti
perimetrali, muri di cinta) ed a vista, devono essere collocate in posizione tale da essere
protette da urti e danneggiamenti. In particolare ave necessario (per esempio zone di
transito o stazionamento di veicoli a motore), le tubazioni, devono essere protette con
guaina di acciaio, di spessore non minore di 2 mm, per un'altezza non minore di 1,5 m. In
alternativa alla guaina in acciaio, possono essere utilizzati elementi o manufatti aventi
caratteristiche di resistenza meccaniche equivalenti. Tali accorgimenti non sono richiesti
per le tubazioni posate nelle canalette (nicchie) ricavate direttamente nell'estradosso,
quando queste ultime garantiscono la protezione rispetto agli urti accidentali.

4.5.1.5 Le tubazioni multistrato metallo-plastico e le tubazioni di polietilene non possono essere


installate a vista (ne all'esterno, ne all'interno).

4.5.1.6 Le tubazioni di materiale multistrato metallo-plastico, installate all'esterno, devono essere


adeguatamente protette dall'azione dei raggi UV, da eventuali incendi e da
surriscaldamenti; devono anche essere protette da danneggiamenti, come previsto per le
tubazioni metalliche.

4.5.1.7 Le tubazioni corrugate formabili PLT-CSST in acciaio inossidabile non possono essere
installate a vista all'esterno

4.5.2 lnstallazione in alloggiamento tecnico

4.5.2.1 Generalita

4.5.2.1.1 La posa delle tubazioni gas puo awenire all'interno di alloggiamenti tecnici, ovvero
all'interno di manufatti edili aventi lo scopo di contenere e proteggere le tubazioni,
consentendone l'ispezione, l'accesso e la manutenzione. In generale un alloggiamento
e
tecnico realizzato in modo che tra le pareti interne dell'alloggiamento e le pareti esterne
della tubazione o tra pareti esterne di tubazioni diverse sia garantita una distanza tale da
consentire eventuali manutenzioni o sostituzioni. All'interno di alloggiamenti tecnici e
possibile, con le modalita indicate nei punti specifici della presente norma, installare
servizi diversi (ad esempio: gas e acqua).

4.5.2.1.2 Un alloggiamento tecnico puo distinguersi in una delle seguenti tipologie:


canaletta;
asola di servizio;
cunicolo tecnico sotterraneo;
guaina;
apposito alloggiamento (avente funzione di protezione antincendio, rispondente ai
requisiti prescritti dalle regale tecniche di prevenzione incendi).

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4.5.2.1.3 E consentita la posa della tubazione gas all'interno di alloggiamenti tecnici purche
realizzati e posti in opera secondo quanta riportato nei punti specifici della presente norma
e comunque in modo tale da evitare ii ristagno di liquidi (acqua piovana, di irrigazione,
ecc.).

4.5.2.1.4 l..'.alloggiamento tecnico pub avere sviluppo orizzontale, verticale o entrambi, a seconda
della tipologia.

4.5.2.2 lnstallazione in canaletta all'esterno dell'edificio


4.5.2.2.1 e
Nel caso di tubazioni metalliche consentita la posa delle tubazioni del gas, sulla parete
perimetrale esterna dell'edificio, all'interno di una canaletta di protezione. La canaletta pub
essere costituita da materiale metallico o plastico. La superficie di chiusura deve essere
non a tenuta di gas (per esempio provvista di griglia o di aperture nella parte inferiore e
superiore) e rimovibile, al fine di permettere ispezioni e/o manutenzioni (vedere figura 3a
e figura 3d). lnoltre la canaletta deve avere riferimenti esterni che segnalano la presenza
di tubazioni del gas al suo interno.
figura 3a
Legenda
1 Canaletta grigliata
2 Tuba gas
3 Griglia

4.5.2.2.2 e
Nel caso di tubazioni multistrato metallo-plastiche, consentita la posa delle tubazioni del
gas in canaletta sulla parete perimetrale esterna dell'edificio, purche siano sempre
adeguatamente protette lungo tutto ii loro percorso esterno dall'azione dei raggi UV (per
esempio canaletta chiusa oppure canaletta grigliata piu guaina, figure 3b e 3c) e da
danneggiamenti meccanici (con particolare attenzione alle zone soggette a transito o
manovra di mezzi), ove necessario.
La canaletta deve essere realizzata con materiali resistenti agli agenti atmosferici. La
superficie di chiusura, anche se grigliata, deve essere di tipo rimovibile per permettere,
all'occorrenza, ispezioni e manutenzioni.

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figura 3b
Legenda
1 Canaletta grigliata
2 Copertura grigliata
3 Raccordo
4 Tubazione gas multistrato
5 Guaina

1 1

2 2

3 3

ui UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina21


figura 3c
Legenda
1 Canaletta
2 Copertura non grigliata
3 Raccordo
4 Tubazione gas
5 Asole di aerazione con barriera'l ai raggi UV

.......----- 1 1
5 5
2 2

3 3

*) la barriera ai raggi UV e necessaria per tubazioni multistrato o PLT-CSST)

4.5.2.2.3 Nel caso di tubazioni per sistema PLT-CSST, la canaletta deve essere realizzata in modo
tale da proteggere ii rivestimento plastico del tubo dall'aggressione degli agenti
atmosferici, dai raggi UV e da urti accidentali (canaletta chiusa) (vedere figura 3-c).

4.5.2.2.4 La canaletta puo essere ancorata o ricavata direttamente nell'estradosso della parete
esterna (vedere figura 3d). In quest'ultimo caso le pareti, che definiscono alloggiamento,
devono essere rese stagne verso l'interno della parete nella quale e ricavato. Tale
operazione puo essere fatta anche mediante idonea rinzaffatura di malta di cementa.

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figura 3d
Legenda
a) Canaletta ancorata
b) Canaletta in nicchia
1 lntonaco
2 Canaletta
3 Tubazione gas
4 Griglia o superficie chiusa
5 Ancoraggio tubo gas
6 Mattoni forati
7 Malta di cementa
8 Canaletta in nicchia

1 7

6 6

7 8
3
3
4 4
5

6 6

a) b)

4.5.2.2.5 E ammessa l'installazione di una tubazione in canaletta chiusa (non grigliata) se prowista
alle estremita di opportune aperture di aerazione rivolte verso l'esterno e se realizzata in
modo da pater permettere all'occorrenza eventuali ispezioni e manutenzioni. Nel caso di
tubazioni multistrato metallo-plastiche e di tubazioni PLT-CSST le aperture di aerazione
devono essere realizzate in modo da evitare l'irradiazione di raggi UV sulla tubazione gas.

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4.5.2.2.6 Per i gas di densita relativa all'aria maggiore di 0,8 la canaletta non pub scendere al di
sotto del piano campagna. l..'.apertura di aerazione ubicata nella parte bassa della
canaletta deve essere posizionata in modo tale da impedire raccolte di liquidi e deve
essere ubicata a quota superiore al piano di campagna; tali aperture devono essere
posizionate in maniera tale da evitare ii convogliamento di eventuali dispersioni di gas
verso l'interno di fabbricati e/o cavita (per esempio: spazi chiusi privi di aerazione).

4.5.2.3 lnstallazione in canaletta all'interno dell'edificio

4.5.2.3.1 All'interno della singola unita immobiliare e consentito l'uso di canalette come protezione
delle tubazioni gas, purche realizzate ed installate con le limitazioni di cui al punto 4.5.2.2e
tenendo conto della necessita di aerabilita del locale dovuta ad eventuale presenza di
giunzioni meccaniche. Tale installazione e ammessa esclusivamente per tubazioni
metalliche e PLT-CSST.

4.5.2.3.2 E ammessa l'installazione di una tubazione in canaletta chiusa se provvista alle estremita
di opportune aperture di aerazione comunicanti direttamente con l'esterno dell'edificio o
con locali aerati o aerabili. La canaletta deve essere realizzata ed installata in modo da
poter permettere all'occorrenza eventuali ispezioni e manutenzioni.

4.5.2.4 lnstallazione in asola di servizio

4.5.2.4.1 l..'.asola di servizio pub essere ad uso esclusivo della tubazione gas oppure ad uso
promiscuo (per esempio: tubazioni gas e tubazioni acqua). Pub essere esterna o interna
all'edificio. l..'.uso promiscuo non e ammesso con sistemi di evacuazione dei prodotti della
combustione.

4.5.2.4.2 La posa in asola di servizio prevede l'utilizzo di un alloggiamento tecnico avente le


seguenti caratteristiche:
abbia le pareti impermeabili al gas; ai fini della presente applicazione oltre a strutture
metalliche, si ritengono idonee: strutture edilizie intonacate, muri di calcestruzzo
armato, manufatti di cementa vibro compresso e simili;
sia permanentemente aerate con aperture alle estremita, di sezione equivalente alla
sezione dell'alloggiamento; l'apertura di aerazione alla quota piu bassa deve essere
provvista di rete tagliafiamma;
abbia una resistenza al fuoco non minore di quella della struttura nella quale e
inserita ed in ogni caso non minore di El 30;
sia dotata di sportello di ispezione ad ogni piano, nel caso di sviluppo verticale;
non comprometta l'eventuale compartimentazione antincendio;
nel caso di alloggiamento tecnico in cui sono alloggiate piu tubazioni del gas deve essere
prevista una distanza minima tra le stesse non minore di 20 mm (vedere figura 4);
le dimensioni interne dell'alloggiamento devono consentire gli interventi di
manutenzione.

4.5.2.4.3 Nel caso di asola di servizio a sviluppo orizzontale, gli sportelli di ispezione devono essere
ubicati in prossimita dell'ingresso della tubazione ad ogni singola unita immobiliare; in ogni
caso, tra due sportelli consecutivi la distanza non deve essere maggiore di 12 m.

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figura 4 Alloggiamento multiplo di tubazioni gas
Legenda
1 Tubazioni gas
2 Pannello di chiusura a tenuta
3 Guarnizione di tenuta
4 Apposito alloggiamento
Dimensioni in millimetri

20 20 20 20

4.5.2.4.4 All'interno dell'alloggiamento e ammessa la presenza dei raccordi di giunzione a "T",


collettori, ecc.
Se necessario, la sezione dell'alloggiamento in cui sono presenti eventuali raccordi a "T",
collettori, ecc., pub essere compartimentata (figura 5) con idonei materiali. In questo
caso, la zona compartimentata deve risultare facilmente ispezionabile e la superficie di
copertura non essere a tenuta di gas verso l'ambiente esterno o verso un locale aerato.
figura s Esempio di compartimentazione
Legenda
1 Alloggiamento
2 Compartimentazione

4.5.2.4.5 E consentita la posa delle tubazioni gas in asole di servizio contenenti cavi elettrici, cavi
di antenne televisive, condotte dell'acqua e altri servizi in generale. In questi casi le
tubazioni del gas devono essere inserite in guaine aerate e gli eventuali servizi elettrici e/o
elettronici devono essere sempre inseriti in guaine (vedere figura 6). Le guaine possono
essere di materiale metallico o polimerico.

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figura 6 Asola di servizio ad uso promiscuo
Legenda
1 Pavimentazione
2 Tubazione gas
3 Guaina
4 Asola di servizio
5 Cavo servizio elettrico/telefonico
6 Terreno, materiale inerte di riempimento
7 Nastro di segnalazione
8 Tubazione acqua
Dimensioni in millimetri

1 6 2 3 4 7 5 3 8

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4.5.2.5 lnstallazione in cunicolo tecnico sotterraneo

4.5.2.5.1 e
All'esterno degli edifici, possibile posare la tubazione gas all'interno di cunicoli tecnici
sotterranei. Tali cunicoli hanno sviluppo prevalentemente orizzontale ed hanno lo scopo di
contenere tubazioni gas e altri servizi, garantendo ad essi una adeguata protezione
meccanica. I cunicoli tecnici sotterranei devono essere realizzati tenendo conto delle
eventuali sollecitazioni a cui le tubazioni del gas potrebbero essere sottoposte, incluso
l'eventuale stazionamento o transito di veicoli.

4.5.2.5.2 II cunicolo tecnico sotterraneo pub essere realizzato mediante un manufatto edile (vedere
figura 7a, figura 7b e C.5) - per esempio di laterizio, di conglomerato cementizio, di metallo
- o altri sistemi di equivalente efficacia.
Nel caso in cui sotto ii cunicolo siano presenti locali adibiti a box, autorimessa, o altri con
pericolo incendio, l'uso del polietilene per la tubazione gas e consentito se
nell'alloggiamento, la tubazione sia ricoperta di sabbia e tra la parte superiore della
soletta sottostante e la generatrice inferiore della tubazione, vi sia uno spessore non
minore di 100 mm di sabbia/terreno (vedere figura 7b); spessori minori sono consentiti
solo in presenza di idonea protezione.
In prossimita dell'entrata o dell'uscita dal terreno, deve essere previsto un sistema di sfiato
del cunicolo, al fine di evitare accumuli di gas, come per esempio un pozzetto di ispezione.

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figura 7a Esempio di posa di tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo
Legenda
1 Pavimentazione
2 Tubazione
3 Piastra di copertura
4 Cunicolo tecnico sotterraneo
5 Saletta
6 Terreno, materiale inerte di riempimento
7 Nastro di segnalaziane
8 Sabbia
9 Rivestimenta

1 6 9 3 2 4
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figura 7b Cunicolo tecnico sotterraneo con tubazione non metallics sovrastante locali con pericolo di incendio
Legenda
1 Pavimentaziane
2 Tubazione
3 Griglia o piastra di copertura
4 cunicolo tecnico satterraneo
5 Saletta
6 Terreno, materiale inerte di riempimento
7 Nastro di segnalazione
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.. Dimensioni in millimetri
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5 8

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4.5.2.5.3 e
All'interno di un cunicolo tecnico sotterraneo, possibile posare le tubazioni gas anche in
presenza di tubazioni dell'acqua, cavi elettrici o telefonici; in tale caso, sia le tubazioni del
gas che gli eventuali servizi elettrici e/o elettronici devono essere sempre inseriti in guaine
aerate (come rappresentato infigura6). Le guaine possono essere di materiale metallico o
polimerico.
Un esempio e rappresentato in figura C.5.

4.5.2.6 lnstallazione in guaina

4.5.2.6.1 In talune circostanze, per la posa delle tubazioni gas pub essere suggerito l'utilizzo di una
guaina. Per esempio: attraversamento di locali con pericolo di incendio, attraversamento
di muri o solai, installazioni in manufatti orizzontali a cielo libero, posa interrata con
profondita di interramento inferiore a 600 mm.

4.5.2.6.2 In generale, la guaina pub essere utilizzata per:


garantire la protezione meccanica della tubazione gas;
assicurare l'aerazione della tubazione, consentendo l'isolamento della tubazione
gas rispetto ad altri servizi o ad ambienti non compatibili;
conferire resistenza al fuoco.

4.5.2.6.3 A seconda delle finalita per cui si utilizza la guaina, nei punti specifici della norma sono
illustrate le sue caratteristiche essenziali.
In alcuni punti e prescritto che le guaine devono avere ii diametro interno uguale o
maggiore di 10 mm rispetto al diametro esterno delle tubazioni in esse contenute. Nel
caso di guaine corrugate ii diametro interno si riferisce alla cresta interna della guaina
stessa. Nel caso di guaine dotate di distanziatori questi non devono essere considerati ai
fini delle dimensioni del diametro interno.

4.5.2.7 lnstallazione in apposite alloggiamento

4.5.2.7.1 In talune circostanze, per la posa delle tubazioni gas pub essere richiesto l'utilizzo di un
apposito alloggiamento. Per esempio: attraversamento di locali con pericolo di incendio e
necessita di mantenimento della compartimentazione antincendio negli attraversamenti.

4.5.2.7.2 t..:apposito alloggiamento ha come funzione principale ii conferimento della necessaria


resistenza al fuoco. Esso, inoltre, garantisce la protezione meccanica della tubazione gas
nonche l'aerazione dell'intercapedine fra pareti dell'alloggiamento e tubazione.

4.5.3 lnstallazione di tubazioni interrate

4.5.3.1 Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni in numero
sufficiente a consentirne la completa individuazione quali, per esempio targhe da fissare
a muro o sul terreno atte ad individuare l'asse della tubazione.

4.5.3.2 Prima di provvedere alla posa del tubo, deve essere accertata la completa integrita dello
stesso; nel caso in cui fossero accertati danneggiamenti, incisioni o alterazioni, ii tubo non
pub essere utilizzato.

4.5.3.3 Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia o di materiale inerte vagliato e
stabilizzato (granulometria non maggiore di 6 mm, nel caso di tubazioni metalliche, di
polietilene o corrugate formabili PLT-CSST; granulometria non maggiore di 2,5 mm, nel
caso di tubazioni multistrato metallo-plastico), di spessore non minore di 100 mm e
ricoperte, per altri 100 mm, con materiale dello stesso tipo. II riempimento successivo
dello scavo pub essere completato, per esempio, con materiale di risulta.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 28


E inoltre necessario prevedere, sopra le tubazioni e ad una quota non minore di 300 mm
dalle tubazioni stesse, la posa di nastro di segnalazione di colore giallo. Nel caso in cui la
tubazione fuoriesca dal terreno all'estemo dell'edificio, subito dopo l'uscita fuori terra, la
tubazione deve essere segnalata con ii medesimo colore per un tratto non minore di
300 mm o altro riferimento permanente (tuba con rivestimento di colore giallo, etichetta con
scritta "GAS", ecc). Tale disposizione puo non essere applicata per ii tratto di tubazione di
collegamento al gruppo di misura. Nel caso di tubazioni multistrato metallo-plastico, subito
dopo l'uscita fuori terra, l'alloggiamento tecnico, in cui e posato ii tuba, deve essere
segnalato con ii medesimo colore per almeno 300 mm o altro riferimento permanente.

4.5.3.4 La profondita d'interramento della tubazione, misurata fra la generatrice superiore del tuba
ed ii livello del terreno, deve essere almeno pari a 600 mm (vedere figura 8).
figura a Profondita di interramento
Legenda
1 Nastro di segnalazione
2 Materiale di riempimento
3 Sabbia
Dimensioni in millimetri

1 2

0
0
(0

0
0
(')

4.5.3.5 Nei casi in cui non si possano rispettare le condizioni di posa di cui sopra occorre prevedere
una adeguata protezione meccanica della tubazione del gas. A tale scopo, possibilee
adottare una delle soluzioni indicate ai punti 4.5.2.5 (figura 9.a) e 4.5.2.6 (figura 9.b).

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina29


figura 9.a lnterramento in cunicolo tecnico sotterraneo in caso di profondita minore di 600 mm (rif. punto 4.5.2.5)
Legenda
1 Nastro di segnalazione
2 Materiale di riempimento
3 Tubazione gas
4 Cunicolo sotterraneo
Dimensioni in millimetri

1 2

0
0
©
V
0
0
(")

4 3
figura 9.b lnterramento con guaina in caso di profondita minore di 600 mm (rif. punto 4.5.2.6)
Legenda
1 Nastro di segnalazione
2 Materiale di riempimento
3 Sabbia
4 tubazione gas
5 guaina metallica
Dimensioni in millimetri

1 2

0
0
©
V

4 5

vi UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina30


4.5.3.6 Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi fra i tubi del gas ed altre canalizzazioni,
la distanza minima, misurata fra le due superfici affacciate, deve essere tale da consentire
gli eventuali interventi di manutenzione su entrambi i servizi e dove necessario, la
tubazione del gas deve essere pasta in guaina per evitare ii pericolo che accidentali
trafilamenti di gas possano interessare le canalizzazioni su indicate. Nei parallelismi la
guaina deve essere prevista per l'intero tratto interrato se la tubazione del gas e le altre
canalizzazioni sono ad una distanza minore di 1000 mm. Nel caso di sovrappasso e
sottopasso la guaina si deve estendere per non meno di 1000 mm da entrambe le parti.
Per le tubazioni metalliche e per le tubazioni di materiale multistrato metallo-plastico le
distanze di rispetto da cavi elettrici, telefonici e simili, non in cunicolo, devono essere non
minori di 200 mm.

4.5.3.7 Nel caso di tubazioni interrate orizzontali parallele ai muri perimetrali esterni degli edifici,
la distanza tra ii tuba e ii muro non deve essere inferiore a 1000 mm (figura C.4a).
Distanze minori di 1 000 mm sono ammesse purche la tubazione sia protetta da una
guaina per tutto ii tratto parallelo al muro; la guaina pub essere interrotta quando la
distanza dal muro sia maggiore di 1 000 mm (figura C.4b).
Le tubazioni interrate perpendicolari ai muri esterni e i tratti verticali non necessitano - in
generale - di guaina.

4.5.3.8 Tutti i tratti interrati di tubazioni di acciaio devono essere provvisti di rivestimento protettivo
contra la corrosione, realizzato secondo la UNI ISO 5256 o UNI 9099 o UNI 10191.

4.5.3.9 Tutti i tratti interrati di tubazioni di rame devono essere conformi alla UNI 10823, cioe dotati
di un rivestimento protettivo. I tratti di tubazione privi del rivestimento protettivo contra la
corrosione, posti in corrispondenza di giunzioni, quali curve, pezzi speciali, ecc., devono
essere, accuratamente fasciati con bende o nastri dichiarati idonei allo scopo dal
produttore.

4.5.3.10 Tutti i tratti interrati di tubazioni per sistema PLT-CSST e di tubazioni multistrato devono
essere inseriti all'interno di una guaina; lungo tutto ii percorso ed all'interno della guaina,
ii rivestimento dei tubi deve risultare integro. Se la tubazione per sistema PLT-CSST
presenta delle giunzioni, ii raccordo deve essere ricoperto con nastro protettivo, fornito dal
fabbricante del sistema ed, eventualmente, posto all'interno di un pozzetto non a tenuta di
gas, o altra struttura equivalente, fornita dal fabbricante del sistema stesso.

4.5.3.11 Tutti i tratti interrati di tubazioni metalliche con lunghezza maggiore di 3000 mm devono essere
dotati di un giunto isolante (giunto dielettrico), conforme alle UNI 10284 e UNI 10285, posato
in prossimita della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze, ad un'altezza compresa tra
300 mm e 500 mm dal piano di calpestio/campagna; i tratti interrati di tubi per sistema
PLT-CSST devono sempre essere isolati mediante giunti isolanti, indipendentemente dalla
loro lunghezza.
l..:installazione del giunto isolante (giunto dielettrico), pub essere omessa quando ii tratto
di tubazione metallica interrata riguardi ii solo collegamento a tubazione in polietilene
(vedere esempi di figura C.1a e C.1b); in questo caso la resistenza elettrica della
tubazione metallica verso terra deve essere non minore di 1000 Ohm. Si ritiene
soddisfatta questa condizione quando ricorre una delle seguenti casistiche:
la tubazione di acciaio sia protetta con rivestimenti di cui alle UNI ISO 5256 o
UNI 9099 o UNI 10191;
la tubazione di rame sia conforme a UNI 10823;
la tubazione metallica sia inserita in guaina polimerica, a tenuta, di spessore non
minore di 1 mm, sigillata alle estremita per evitare che nello spazio tra tubazione e
guaina possa entrare acqua, sporcizia o carpi estranei di vario genere.
Gli eventuali tratti di tubazione metallica e i relativi raccordi (giunzioni, curve, pezzi
speciali, ecc.) privi del rivestimento protettivo o della guaina devono essere
accuratamente fasciati con bende o nastri dichiarati idonei allo scopo dal produttore.
In ogni caso gli eventi atmosferici, o di altro tipo, non devono rendere inefficaci le
protezioni di cui sopra rispetto alla resistenza elettrica tra tubazione e terreno.

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina31


4.5.3.12 Qualora l'intera impianto gas sia realizzato con ii sistema di tubazioni multistrato
metallo-plastiche, none obbligatorio installare ii giunto isolante (giunto dielettrico); inoltre,
dalla sua fuoriuscita dal terreno, la tubazione deve sempre essere adeguatamente
pratetta contra l'azione dei raggi UV (per esempio canaletta chiusa oppure canaletta
grigliata piu guaina), da danneggiamenti meccanici e da incendio, ove necessario.

4.5.3.13 Tutte le giunzioni meccaniche o filettate, se interrate, possono essere poste in un pozzetto
ispezionabile oppure direttamente nel terreno secondo i criteri previsti per la tubazione.
Per le tubazioni metalliche interrate che entrano direttamente nel corpo dell'edificio, ii
pozzettoe necessario per lo sfiato verso l'esterno della guaina aerata di attraversamento
della parete perimetrale (figure C.3a e C.3b). II pozzetto non e necessario nel caso di
tubazioni con guaina che sfiata direttamente all'esterno (figura C.1c).

4.5.3.14 I raccordi per sistemi multistrato interrati, se posti all'interno di un pozzetto ispezionabile
devono essere opportunamente pratetti contra le corrosioni (per esempio, secondo
quanto previsto dalla UNI EN 12954). lnoltre, ii tratto di tubazione nel pozzetto deve
essere protetta dai raggi UV. Per esempio, ii coperchio del pozzetto chiuso (non grigliato)
e non a tenuta di gas, puo garantire appropriata protezione dai raggi UV.

4.5.3.15 Le tubazioni di polietilene devono essere mantenute all'esterno dei muri perimetrali
dell'edificio da servire e devono essere collegate alle tubazioni metalliche, prima della lora
fuoriuscita dal terreno ad eccezione del collegamento al contatore. In questo caso ii tratto
di tubazione di polietilene in uscita dal terreno deve essere protetto, lungo tutto ii percorso,
contra gli agenti atmosferici, raggi UV ed urti accidentali; la pratezione deve essere
realizzata in conformita al punto 4.3.1.3.

4.5.4 lnstallazione di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto

4.5.4.1 I manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono essere:


marciapiedi;
cortili pavimentati soggetti al transito di persone e/o autoveicoli.
Sono equiparati ai manufatti orizzontali esterni a cielo aperto quei manufatti orizzontali
esterni la cui proiezione verticale sia aperta almeno da un lato per un'altezza almeno pari
a 2,2 m (figura 10).
Sono equiparati, inoltre, a tali manufatti i giardini esterni nel caso in cui non si riesca a
rispettare la prafondita di interramento di cui al punto 4.5.3.4.
Le tubazioni inserite o annegate in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono
essere posizionate:
in guaina;
in cunicolo tecnico sotterraneo;
in canaletta incassata.

4.5.4.2 La distanza tra la superficie esterna delle tubazioni e le superfici interne degli
alloggiamenti tecnici, con esclusione del piano di contatto, deve essere non minore di
30 mm; spazi minori possono essere previsti solo in presenza di valutazione dimensionale
di pragetto.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina32


figura 10 Esempio di installazione di tubazioni in manufatti orizzontali estemi a cielo aperto
Legenda
1 lnterno
2 Tubazione gas
3 Spazio aperto
4 Esterno
Dimensioni in millimetri

0
3 0
N 4 1
N
I\
:t

4.5.4.3 Gli alloggiamenti tecnici sopra elencati devono essere realizzati tenendo conto delle
eventuali sollecitazioni a cui le tubazioni del gas potrebbero essere sottoposte, incluso
l'eventuale stazionamento o transito di veicoli.

4.5.4.4 In relazione alle eventuali sollecitazioni prevedibili si pub ricorrere, per esempio, all'utilizzo
di una guaina di acciaio di spessore non minore di 2 mm oppure ad una delle soluzioni
previste ai punti seguenti.

4.5.4.5 In alternativa alla guaina, e possibile ricorrere ad una struttura edile come un cunicolo
tecnico sotterraneo (vedere punto 4.5.2.5) o una canaletta incassata nel manufatto
orizzontale a cielo scoperto (figura 11).

4.5.4.6 In prossimita dell'entrata o dell'uscita dal terreno, deve essere previsto un sistema di sfiato
dell'alloggiamento o della guaina, al fine di evitare accumuli di gas, come per esempio un
pozzetto di ispezione (ad eccezione della canaletta grigliata in superficie).

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina33


figura 11 Esempio di posa per tubazioni metalliche protette in canaletta incassata
Legenda
1 Pavirnentazione
2 Tubazione
3 Griglia o piastra di copertura
4 Alloggiarnento
5 Soletta
6 Terreno, rnateriale inerte di riernpirnento
7 Eventuale cavalletto di fissaggio

1 6 3 2 4
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4.5.5 lnstallazioni interne sotto traccia

4.5.5.1 Le tubazioni sotto traccia possono essere installate nelle strutture in muratura (nei
pavimenti, nelle pareti perimetrali, nelle tramezze fisse, nei solai, ecc.) purche siano
posate con andamento rettilineo verticale ed orizzontale e siano rispettate le condizioni di
seguito riportate.

4.5.5.2 Le tubazioni inserite sotto traccia devono essere posate, parallele agli spigoli, ad una
distanza non maggiore di 200 mm dagli spigoli stessi (vedere figura 12). I tratti terminali
per l'allacciamento degli apparecchi (per esempio: scaldaacqua, caldaia), devono avere
la minore lunghezza possibile al di fuori dei 200 mm dagli spigoli. Nella posa sotto
pavimento, le luci delle porte non costituiscono discontinuita della parete.

4.5.5.3 Nel caso di posa sottotraccia entro la fascia di 200 mm, ubicata nella zona piu bassa di
e
una parete, preferibile collocare la tubazione nella meta superiore di tale fascia, per
evitare i possibili danneggiamenti causati da interventi successivi, quali per esempio la
posa di battiscopa, ecc. (vedere figura 12).

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina34


figura 12 Zone da utilizzare per la posa sottotraccia delle tubazioni a gas
Legenda

� Zona per tubazioni sotto traccia


Parete
2 Pavimento
Dimensioni in millimetri

4.5.5.4 Nel caso in cui non sia possibile rispettare le distanze di cui al punto 4.5.5.2 (per esempio
isola di cottura), la tubazione deve risultare sempre ortogonale alle pareti ed ii tracciato
deve essere segnalato con elaborati grafici o simili (per esempio toto).

4.5.5.5 L'intera tubazione sotto traccia deve essere annegata direttamente in malta di cementa,
costituita da una miscela composta da una parte di cementa e tre di sabbia operando
come segue:
realizzata la traccia, si precede alla stesura di uno strato non minore di 20 mm di
e
malta di cementa, sul quale collocata la tubazione;
dopo la verifica di tenuta dell'impianto, la tubazione deve essere completamente
annegata in malta di cementa realizzando attorno al tubo uno strata di rivestimento
avente spessore non minore di 20 mm.

4.5.5.6 e
Nel caso in cui le pareti contengano cavita (per esempio mattoni forati) necessario che
le tubazioni del gas siano inserite in una guaina, avente diametro interno non minore di
10 mm rispetto al diametro esterno della tubazione, che impedisca eventuali infiltrazioni
di gas nelle cavita stesse.

4.5.5.7 In presenza di una guaina di protezione per la posa di cui al punto precedente, lo spessore
della malta di cementa puo anche essere ridotta fino a 15 mm (vedere figura 13).

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina35


figura 13 Tubazione gas inserita in guaina
Legenda
1 Mattoni forati
2 Guaina
3 Malta di cementa
4 Tubazione gas
Dimensioni in millimetri

15 15

4.5.5.8 La realizzazione della traccia per la posa delle tubazioni a pavimento puo essere evitata
sempre che le stesse siano poggiate direttamente sulla caldana del solaio e ricoperte con
almeno 20 mm di malta di cementa anche in presenza di eventuali rivestimenti protettivi.

4.5.5.9 I rubinetti devono essere a vista od inseriti in apposite scatole ispezionabili a tenuta nella
parte murata e con coperchio non a tenuta verso l'ambiente; i rubinetti di tubazioni
multistrato metallo-plastiche possono essere inseriti solo all'interno delle scatole
ispezionabili. Le giunzioni, ad eccezione delle saldature/brasature, possono essere paste
a vista (ad eccezione dei raccordi delle tubazioni multistrato metallo-plastiche), sotto
traccia (annegate nella malta secondo quanta previsto al punto 4.5.5 per la tubazione
sotto traccia), o inserite in apposite scatole ispezionabili a tenuta nella parte murata e con
coperchio non a tenuta verso l'ambiente. lnoltre, sia per i locali non aerati, sia per quelli
non aerabili, devono essere rispettate le condizioni di cui al punto 4.4.2.7.

4.5.5.10 e
Non consentito posare le tubazioni del gas direttamente sotto traccia, anche se con
guaina, nel lato esterno dei muri perimetrali dell'edificio e delle sue pertinenze.

4.5.5.11 Non e consentita la posa delle tubazioni sotto traccia, compreso sotto pavimento, nei locali
costituenti le parti comuni dell'edificio.

4.5.5.12 Non e consentita la posa sottotraccia della tubazione in diagonale ed obliqua.

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4.6 lstruzioni di posa

4.6.1 Ancoraggio, staffatura e compensazione delle dilatazioni

4.6.1.1 Le tubazioni a vista e le tubazioni inserite in canalette o alloggiamenti tecnici devono


essere ancorate alla parete o ad altre idonee strutture per evitare scuotimenti e vibrazioni.
lnoltre, le tubazioni devono essere posate prevedendo idonei vincoli (ancoraggi,
staffature) ed eventualmente protette, in modo tale che le dilatazioni e le compressioni non
provochino deformazioni permanenti o non ammissibili; i vincoli devono impedire anche ii
brandeggio e la deformazione delle tubazioni per effetto del proprio peso.

4.6.1.2 I sistemi di supporto e/o fissaggio non devono arrecare alcun danno (per esempio:
incisioni, schiacciamenti) alle tubazioni stesse, devono essere resistenti agli urti e
all'azione aggressiva degli agenti atmosferici.
Al fine di prevenire la corrosione da contatto, occorre evitare l'utilizzo di materiali non
compatibili a contatto con ii metallo del tubo stesso. Ad esempio, devono essere evitati
staffaggi per mezzo di collari zincati senza apposite inserto isolante a diretto contatto con
i tubi di rame e di acciaio inossidabile.

4.6.1.3 Per tubi di acciaio non legato di cui alla UNI EN 10255, gli elementi di ancoraggio devono
essere distanti l'uno dall'altro non piu di 2,5 m per i diametri sino a 33,7 mm e non piu di
3,0 m per i diametri maggiori.

4.6.1.4 Per tubi di rame, di acciaio inossidabile ed acciaio non legato a parete sottile, le distanze
consigliate per lo staffaggio sono indicate nel prospetto 7.
prospetto 7 Distanze massime consigliate per lo staffaggio dei tubi di rame, di acciaio inossidabile e acciaio non
legato a parete sottile
Diametri esterni della tubazione Tubazione a vista Tubazione occultata8l
(mm)
Orizzontale Verticale Verticale
m m m
lino a10 1,0 1,5 3
da12a18 1,2 1,8 3
da 22a 28 1,8 2,4 3
da 35 a 42 2,4 3,0 3
da 54a64 2,7 3,0 3
a) In canaletta o apposite alloggiamento (tali distanze sono valide anche per tubazioni multistrato).

4.6.1.5 Per le tubazioni corrugate formabili PLT-CSST, i supporti per lo staffaggio o ancoraggio
devono essere forniti o dichiarati idonei dal fabbricante del sistema.
Le distanze tra i supporti di ancoraggio della tubazione PLT-CSST alle strutture edili
devono essere indicate dal fabbricante del sistema sul "libretto di istruzioni ed
avvertenze"; in assenza di tale indicazione, ci si deve riferire alle distanze riportate nel
prospetto 8.

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prospetto s Distanze massime raccomandate per lo staffaggio delle tubazioni per sistema PLT-CSST

Diametri della tubazione Tubazione a vista Tubazione occultata•)


(mm)
Orizzontale Verticale Verticale
m m m
Oa 10a 15 1,2 ,1 2 3
Da 20a 32 1,8 1,8 3
Oa40a50 1,8 1,8 3
a) In canaletta o apposite alloggiamento.

4.6.1.6 Le tubaziani devana essere staffate panenda particalare attenziane e cura nella scelta
della pasiziane in cui si collacano i punti fissi. Devona, inoltre, essere previsti, ove
necessario, punti di scorrimento al fine di evitare sallecitaziane sui raccardi. II punto fisso
non deve mai essere pasto direttamente sul raccarda.
Per la pasa di tubaziani di particolare lunghezza e saggette a sensibili variazioni di
temperatura e necessaria parre particolare attenzione agli effetti delle dilataziani termiche
(vedere appendice B). Quest'ultime passana essere bilanciate tramite un campensatore
di dilatazione termica (per esempio: omega, lira, saffietta) opportunamente dimensianato
in funziane dei valari di dilatazione (figura 14 e appendice B).
I valori di compensaziane del giunto di dilataziane devana essere indicati dal fabbricante.
figura 14 Soffietto

Ove applicabile, le dilatazioni termiche possono essere compensate anche tramite cambi
di direziane del tratta di tubazione (figura 15).
figura 15 Esempio di compensazione di dilatazioni termiche

Su un tratto diritto di tubaziane privo di compensatore della dilatazione termica, pub


essere pasizionato un solo punto fisso. Nel caso di tratti di tubazioni molto lunghi ii punto
fisso va posizianato quanta piu passibile nel mezzo, in moda da dimezzare l'allungamento
sulle due direzioni.

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4.6.2 Curvatura dei tubi

4.6.2.1 E ammessa la curvatura a treddo dei tubi di acciaio, con o senza saldatura e dei tubi di
rame (anche rivestiti o con guaina estrusa), purche venga effettuata mediante idonei
utensili curvatubi e nel rispetto delle indicazioni e prescrizioni tecniche fornite dal
fabbricante. Per i tubi di acciaio a parete sottile e
ammessa la curvatura solo se
espressamente indicata dal fabbricante ed in conformita alle istruzioni da esso fornite.

4.6.2.2 In assenza di indicazioni da parte del fabbricante, nel caso di tubazioni di polietilene sono
ammessi cambiamenti di direzione (sfruttando le caratteristiche di flessibilita del tubo)
purche ii raggio di curvatura non sia minore di 20 volte ii diametro del tubo stesso.

4.6.2.3 Nel caso di tubazioni di materiale multistrato metallo-plastico, la curvatura dei tubi deve
essere effettuata nel rispetto delle indicazioni e prescrizioni tecniche fornite dal produttore
del sistema di tubazioni e con le attrezzature specifiche previste.

4.6.2.4 Nel caso di tubazioni PLT-CSST, sono ammessi cambiamenti di direzione (sfruttando le
caratteristiche fisiche di semi-rigidita dello stesso) purche ii raggio di curvatura sia non
minore di quanto indicato dal fabbricante del sistema. In mancanza di tale indicazione, ci
si deve riferire a quanto riportato nel prospetto 9.
prospetto 9 Raggi di curvatura minimi consigliati per tubazioni PLT-CSST

Diametri interno della tubazione Raggio di curvatura


PLT-CSST consigliato
mm mm
Da 10a20 80
Da20a32 1 30
Da40a50 150

4.6.3 Attraversamento di vani od ambienti classificati con pericolo d'incendio

4.6.3.1 Attraversamento con tubazioni di rame od acciaio

4.6.3.1.1 E consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d'incendio (per
esempio autorimesse, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.), purche le tubazioni
non presentino giunzioni oppure le giunzioni, se necessarie, siano:
saldate o realizzate con raccordi idonei all'impiego gas, conformi alle pertinenti
norme di prodotto nazionali o europee, comprendenti prova obbligatoria di
resistenza alle alte temperature, nel caso di tubazioni di adduzione gas di acciaio;
effettuate con brasatura forte oppure realizzate con raccordi idonei all'impiego gas,
conformi alle pertinenti norme di prodotto nazionali o europee, comprendenti prova
obbligatoria di resistenza alle alte temperature, nel caso di tubazioni di rame.

4.6.3.1.2 In ogni caso le tubazioni di adduzione gas devono essere protette - lungo l'intero
attraversamento -con materiali aventi classe A 1 di reazione al fuoco secondo UNI EN 13501-1.
La protezione di cui sopra pub essere realizzata mediante una o piu delle soluzioni
seguenti:
a) posa della tubazione di adduzione gas all'interno di una guaina passante di metallo,
avente diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro esterno della
tubazione gas e spessore non minore di 2 mm. Materiali e spessori diversi devono
comunque garantire una protezione equivalente o una protezione con caratteristiche
di resistenza al fuoco almeno pari a quella delle strutture edili del locale. lnoltre la
protezione deve essere dotata, al suo interno, di idonei distanziatori. Gli ancoraggi
della protezione alla struttura del vano devono essere realizzati con materiali di
classe A 1. Le eventuali giunzioni della guaina, oltre che saldate, possono essere
anche filettate. La guaina deve avere almeno una estremita sfociante all'esterno o in
locale aerato o aerabile.

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b) posa della tubazione di adduzione gas sotto traccia, secondo le prescrizioni di cui al
punto 4.5.2.9.
c) posa della tubazione di adduzione gas all'interno di apposito alloggiamento con
caratteristiche di resistenza al fuoco non minori di El 60 con almeno una estremita
aperta verso l'esterno oppure verso un locale aerato o aerabile.

4.6.3.2 Attraversamento con tubazioni di materiale multistrato metallo-plastico

4.6.3.2.1 E consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d'incendio (per
esempio autorimesse, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.), salvo diverse indicazioni
di prevenzione incendi, purche ii tuba multistrato metallo-plastico sia inserito in apposito
alloggiamento.
In questo caso le caratteristiche di resistenza al fuoco devono essere adeguate al luogo di
installazione e comunque non minori di El 120. l..'.apposito alloggiamento deve rispettare
le seguenti condizioni minime:
le tubazioni non devono presentare giunti all'interno degli alloggiamenti non
ispezionabili;
le pareti degli alloggiamenti devono essere impermeabili ai gas;
gli alloggiamenti siano ad esclusivo servizio dell'impianto interno gas;
gli alloggiamenti devono essere permanentemente aerati verso l'esterno con
apertura alle due estremita ubicate a distanza di sicurezza da altre aperture e/o
possibili fonti di incendio; l'apertura di aerazione alla quota piu bassa deve essere
provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densita maggiore di 0,8, deve
essere ubicata a quota superiore al piano di campagna;
le aperture di aerazione devono essere realizzate e posizionate in modo da evitare
l'irradiazione di raggi UV sulla tubazione gas;
deve avere una distanza minima di almeno 3 cm dal diametro esterno del tuba gas
e deve essere dotato all'interno di idonei distanziatori; in questo caso gli ancoraggi
delle tubazioni devono essere realizzati con materiali di classe A 1 secondo la
UNI EN 13501-1 ed installati in modo da ridurre la trasmissione del calore alla
tubazione gas.

4.6.3.2.2 e
In alternativa, ammesso che ii tuba, dotato di guaina in acciaio, sia posto sotto traccia,
secondo le prescrizioni di cui al punto4.5.2.9, e punti successivi, ed annegato in malta di
cemento (1:3) realizzando attorno al tuba un "massello di cementa" di spessore almeno pari
a 40 mm. II tuba guaina di metallo, deve avere diametro interno di almeno 10 mm maggiore
del diametro esterno della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm; materiali e spessori
diversi devono comunque garantire una protezione al fuoco equivalente.
II tuba multistrato metallo-plastico non deve presentare giunzioni lungo tale tracciato.

4.6.3.3 Attraversamento con tubazioni PLT-CSST


E consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d'incendio (per
esempio autorimesse, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.), purche sia effettuato
in una delle metodologie installative seguenti:
la tubazione PLT-CSST sia inserita all'interno di un apposito alloggiamento avente le
caratteristiche di cui al punto 4.5.2.4.2 se costituito con materiali aventi classe A1 di
reazione al fuoco secondo la UNI EN 13501-1. La protezione di cui sopra pub essere
realizzata anche mediante una guaina metallica passante di spessore pari ad
almeno 2 mm e con un diametro interno di almeno 10 mm maggiore del diametro
esterno della tubazione PLT-CSST. lnoltre la guaina deve essere dotata, all'interno,
di idonei distanziatori per ii sostegno ed ii centraggio del tuba all'interno della guaina.
l..'.ancoraggio della guaina alla struttura dell'edificio deve essere realizzato con
materiali di classe A1. La guaina deve avere almeno una estremita sfociante
all'esterno o in locale aerato o aerabile;
la tubazione PLT-CSST sia posata direttamente sotto traccia, purche la tubazione
non presenti giunzioni (raccordi) di alcun tipo.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina40


4.6.3.4 Attraversamento di muri

4.6.3.4.1 Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli
prefabbricati, la tubazione gas non deve presentare giunzioni, ad eccezione della
giunzione di ingresso e di uscita (vedere figura 16a) e deve essere protetto con guaina
aerata passante impermeabile al gas. La guaina non deve presentare giunzioni e puo
essere indifferentemente metallica o di materiale polimerico; la guaina deve avere
diametro interno non minore di 10 mm rispetto al diametro esterno della tubazione.
Per tubazioni multistrato metallo-plastico, la guaina aerata deve essere in materiale metallico
o altro materiale avente classe A 1 di reazione al fuoco secondo la UNI EN 13501-1.
Per tubazioni multistrato metallo-plastico, la parte a monte ed a valle dell'attraversamento
in tubo guaina, nel caso in cui ci si trovi all'esterno dell'unita immobiliare, deve essere
inserita all'interno delle canalette, previste per questo tipo di installazione (vedere punto
4.5.2.2.2 e figura 16b).
La parte a monte ed a valle dell'attraversamento, nel caso in cui ci si trovi all'interno
dell'unita immobiliare, deve essere installata sotto traccia.
Nel caso in cui tali attraversamenti vengano utilizzati per realizzare l'ingresso all'interno
dell'unita immobiliare, questi devono proseguire sotto traccia, oppure nel caso siano
necessari raccordi di giunzione, questi ultimi potranno essere posti all'interno di apposite
scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta.
figura 16a Attraversamento di muri perimetrali esterni in mattoni pieni
Legenda
1 Ambiente esterno
2 Ambiente interno
3 Guaina aerata
4 Sezione libera
5 Sigillatura
6 Tubazione gas
7 lntonaco esterno
8 lntonaco interno
9 Raccordo di giunzione

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina41


figura 16b Attraversamento di muri perimetrali esterni in mattoni pieni con tubi multistrato
Legenda
1 Ambiente esterno
2 Ambiente interno
3 Guaina aerata
4 Sezione libera
5 Sigillatura
6 Tubazione gas sotto traccia
7 lntonaco interno
8 lntonaco esterno
9 Raccordo
10 Alloggiamento tecnico (protezione raggi UV)

4.6.3.4.2 Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, la sezione libera fra tuba guaina e
tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti (per esempio silicone, cementa
plastico e simili) in corrispondenza della parte interna del locale (vedere figure 16 e 17).
In appendice C sono riportati alcuni esempi, non esaustivi, di attraversamento di muri
perimetrali esterni (figure da C.6 a C.9).

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 42


figura 11 Attraversamento di una parete perimetrale estema con intercapedine d'aria
Legenda
1 Ambiente esterno
2 Ambiente interno
3 Guaina aerata
4 Sezione libera
5 Sigillatura
6 Tubazione gas
7 I ntonaco esterno
8 lntonaco interno
9 Raccordo di giunzione
10 lntercapedine d'aria

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4.6.3.5 Attraversamento di solai

4.6.3.5.1 Nell'attraversamento di solai ii tubo deve essere infilato in una guaina sporgente almeno
20 mm dal filo piano pavimento e la sezione libera fra la tubazione gas e la guaina deve
essere sigillata nella parte superiore con materiali adatti (per esempio silicone, cemento
plastico e simili). La guaina puo essere indifferentemente metallica o di materiale
polimerico. Nel caso di tubazioni multistrato metallo-plastico, i tubi guaina devono essere
costituiti da tubi metallici o di altri materiali aventi classe A 1 di reazione al fuoco secondo
UNI EN 13501-1, idonei alla posa entro murature. All'interno di tali guaine non devono
essere presenti giunzioni di alcun tipo. In ogni caso, nella posa delle tubazioni non e
consentito l'uso di leganti, malte o materiali similari che possono risultare corrosivi per la
tubazione (vedere figura 18).

4.6.3.5.2 Nel caso di tubazioni multistrato metallo-plastico, la parte a monte ed a valle


dell'attraversamento in tubo guaina, nel caso in cui ci si trovi all'esterno dell'unita
immobiliare, deve essere inserita all'interno delle canalette, previste per questo tipo di
installazione (vedere punto 4.5.2.2.2).

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina43


La parte a monte ed a valle dell'attraversamento, nel caso in cui ci si trovi all'interno
dell'unita immobiliare, deve essere installata sotto traccia.
Nel caso in cui tali attraversamenti vengano utilizzati per realizzare l'ingresso all'interno
dell'unita immobiliare, questi devono proseguire sotto traccia (figura 18b), oppure nel caso
siano necessari raccordi di giunzione, questi ultimi potranno essere posti all'interno di
apposite scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta.
All'interno delle stesse puo essere alloggiata la parte iniziale e/o terminale della guaina di
attraversamento, in questo caso non e necessaria la sporgenza di 20 mm prevista al
punto 4.6.3.5.1.
figura 1sa Attraversamento di solai
Legenda
1 Tubazione gas
2 Sezione libera
3 Sigillatura
4 Guaina
5 Raccordo di giunzione
Dimensioni in millimetri

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina 44


figura 18b Attraversamento di solai con tubazioni multistrato
Legenda
1 Tubazione gas sotto traccia
2 lntercapedine
3 Sigillatura
4 Guaina
Dimensioni in millimetri

4.6.3.6 Dispositivi di intercettazione

4.6.3.6.1 In un impianto interno deve essere installato almeno un rubinetto di intercettazione


generale (che pub coincidere con ii punto di inizio) e tanti rubinetti di utenza quanti sono
gli apparecchi installati. Se ii punto d'inizio non e ubicato all'interno dell'alloggio, o in spazi
di esclusiva pertinenza dell'alloggio stesso (balconi, cortili, giardini, ecc.) deve essere
installato un dispositivo di intercettazione generale in uno dei luoghi sopra indicati. Tale
dispositivo deve essere in posizione accessibile e deve essere manovrabile.

4.6.3.6.2 In alternativa al rubinetto di intercettazione generale e possibile installare


un'elettrovalvola, conforme alla UNI EN 161, azionata da comando a distanza ii cui
dispositivo di manovra (pulsante, interruttore, ecc.) deve consentire sia l'apertura sia
l'interruzione del flusso di gas. Tale dispositivo deve essere posto all'interno dell'alloggio
e deve risultare accessibile all'utente anche se "persona diversamente abile".
L'.elettrovalvola con comando a distanza pub essere utilizzata unicamente in presenza di
apparecchi di utilizzazione provvisti del dispositivo di sorveglianza di fiamma.
L'.elettrovalvola non pub sostituire ii punto di inizio.

4.6.3.6.3 E ammesso sezionare le diverse parti dell'impianto utilizzando dispositivi di


intercettazione conformi alle pertinenti norme vigenti.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina45


4.6.3.6.4 A monte di ogni apparecchio di utilizzazione, e cioe a monte di ogni collegamento
flessibile o rigido, fra l'apparecchio e l'impianto interno, deve sempre essere inserito un
rubinetto di utenza, posto in posizione accessibile; ii rubinetto di utenza pub essere
sostituito da una elettrovalvola d'utenza conforme alla norma EN 161. Tale rubinetto pub
essere parte integrante o fornito con l'apparecchio; in tal caso ii rubinetto soddisfa i
requisiti di accessibilita e pub essere posizionato anche a valle del collegamento
(flessibile o rigido) in ottemperanza alle istruzioni del fabbricante dell'apparecchio. Nel
caso di tubazione multistrato metallo-plastico tali installazioni devono essere realizzate
con raccordi ed accessori in grado di non trasferire sollecitazioni meccaniche agli altri
componenti dell'impianto interno.

4.6.3.6.5 Nel caso in cui l'impianto interno dell'unita abitativa (alloggio) e al servizio di un solo
apparecchio e la tubazione interessa un solo locale, ii dispositivo di intercettazione
generale pub coincidere con ii rubinetto d'utenza.

4.6.3.6.6 I punti terminali dell'impianto, per i quali e previsto un successive allacciamento degli
apparecchi di utilizzazione, devono essere dotati di dispositivi di intercettazione e muniti
di un tappo filettato in uscita dello stesso. II rubinetto pub essere evitato nelle
predisposizioni per possibili ampliamenti futuri dell'impianto interno o nel caso in cui si
preveda di installare un apparecchio gia dotato di rubinetto d'utenza, in questi casi la
tenuta della tubazione deve essere realizzata con idonei tappi filettati o saldati.

4.6.3.7 Protezione elettrica


4.6.3.7.1 Sulla linea di adduzione gas, costituita da tubazioni metalliche, derivata da altre tipologie
di impianto (figura 1f e figura 1g) deve essere installato un giunto isolante (giunto
dielettrico) immediatamente a valle del punto di inizio.

4.6.3.7.2 Per gli aspetti relativi ai collegamenti tra le tubazioni del gas e gli impianti di terra,
equipotenziali, ecc. e necessario fare riferimento alle norme CEI pertinenti (per esempio:
CEI 64-8).
Tutte le strutture metalliche (canalette, guaine, ecc.) costituenti le protezioni dell'impianto
interno gas devono essere portate allo stesso potenziale delle parti metalliche del
fabbricato, con adeguato collegamento equipotenziale secondo quanto previsto dalle
norme CEI.

4.7 Criteri di posa nelle singole unita immobiliari


La scelta del tracciato per la posa in opera delle tubazioni gas deve essere fatta nel
rispetto della legislazione vigente.

4.7.1 Modalita di posa delle tubazioni gas all'esterno della singola unita immobiliare
All'esterno dell'unita immobiliare e delle relative pertinenze le tubazioni possono essere
installate:
a vista(4.5.1);
in canaletta (4.5.2.2);
in asola di servizio (4.5.2.4);
in cunicolo tecnico sotterraneo (4.5.2.5);
in guaina (4.5.2.6);
interrate (4.5.3);
in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto (4.5.4).

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina46


4.7.2 Modalita di posa delle tubazioni gas all'interno della singola unita immobiliare
Le tubazioni all'interno dei locali e delle eventuali pertinenze possono essere installate:
a vista(4.5.1);
in canaletta(4.5.2.3);
in asola di servizio (4.5.2.4);
in guaina (4.5.2.6);
sotto traccia (p. 4.5.5).
Tali disposizioni valgono anche per le installazioni di tubazioni gas all'interno delle singole
proprieta/unita immobiliari inserite in edifici multifamiliari e/o condominiali.

4.8 Criteri di posa nelle parti comuni degli edifici multifamiliari

4.8.1 Disposizioni generali per la posa in opera delle tubazioni gas all'esterno nelle parti comuni
dell'edificio
La posa in opera delle tubazioni del gas nelle parti ad uso comune di un edificio
multifamiliare deve essere etfettuata nel rispetto delle disposizioni generali, di cui ai punti
precedenti, ed in ottemperanza alle norme di sicurezza antincendio in vigore per gli edifici
di civile abitazione eventualmente applicabili. In aggiunta devono essere rispettate le
disposizioni dei punti di seguito riportati.

4.8.2 Modalita di posa delle tubazioni gas all'esterno nelle parti comuni dell'edificio
Le tubazioni possono essere collocate:
a vista;
in alloggiamento tecnico;
interrate.

4.8.2.1 lnstallazione a vista all'esterno nelle parti comuni

4.8.2.1.1 Le tubazioni a vista devono essere installate in conformita ai criteri generali di cui al
punto 4.5.1. L.:ancoraggio e lo statfaggio delle tubazioni devono essere etfettuati secondo
ii punto 4.6.1.

4.8.2.1.2 La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di
manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere tacilmente individuata
e correlata alla rispettiva unita abitativa.

4.8.2.2 lnstallazione in canaletta ad uso collettivo all'esterno nelle parti comuni

4.8.2.2.1 L.:installazione in canaletta ad uso collettivo deve avvenire in conformita al punto 4.5.2.2 e
alle seguenti indicazioni.

4.8.2.2.2 La canaletta, ubicata sulla parete perimetrale esterna dell'edificio, deve essere costituita
da materiali idonei a resistere nel tempo all'azione degli agenti atmosferici. La canaletta
deve avere riterimenti esterni che segnalano la presenza dei tubi del gas al suo interno.

4.8.2.2.3 La canaletta pub essere ancorata (figura 19 - riterimento a) o ricavata direttamente


nell'estradosso della parete esterna, nicchia (figura 19 - riterimento b).

4.8.2.2.4 La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di
manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata
e correlata alla rispettiva unita abitativa.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina47


figura 19 Esempi di canaletta ad uso collettivo
Legenda
a) Canaletta ancorata
b) Canaletta in nicchia
1 lntonaco
2 Canaletta
3 Tubazione gas
4 Griglia o superficie chiusa
5 Ancoraggio tubo gas
6 Muratura
7 Malta di cemento
8 Canaletta in nicchia
9 Ancoraggio elemento di copertura

9 4 3 8 1
a) b)

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina48


4.8.2.3 lnstallazione in asola di servizio ad uso collettivo
l...'.installazione in asola di servizio deve awenire in conformita al punto 4.5.2.4.

4.8.2.4 lnstallazione in cunicolo tecnico sotterraneo ad uso collettivo

4.8.2.4.1 l...'.installazione in cunicolo tecnico sotterraneo deve avvenire in conformita al punto 4.5.2.5
e alle seguenti indicazioni.

4.8.2.4.2 La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di
manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata
e correlata alla rispettiva unita abitativa.
figura 20 Esempio di cunicolo tecnico sotterraneo ad uso collettivo
Legenda
1 Pavimentazione
2 Terreno
3 Sabbia
4 Piastra di copertura
5 Nastro di segnalazione
6 Tubazioni
7 Alloggiamento
8 Saletta

1 2 3 4 5 6

�. . . .
. .. �
�- . .
.
.. . . . .. ,.
. .... ·'

4.8.2.5 lnstallazione in manufatto a cielo aperto

4.8.2.5.1 l...'.installazione in manufatto a cielo aperto deve avvenire in conformita al punto 4.5.4 e alle
seguenti indicazioni.

4.8.2.5.2 La distanza di posa tra le tubazioni deve essere tale da permettere gli interventi di
manutenzione e/o sostituzione. Ogni singola tubazione deve essere facilmente individuata
e correlata alla rispettiva unita abitativa.

ui UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina49


figura 21 Esempio di installazione collettiva in manufatto a cielo aperto
Legenda
1 Pavimentazione
2 Tubazione
3 Griglia o piastra di copertura
4 Alloggiamento
5 Saletta
6 Terreno, materiale inerte di riempimento
7 Eventuale cavalletto di fissaggio

1 6 3 2 2 4

..:

4.8.2.6 lnstallazione di tubazioni interrate all'esterno nelle parti comuni

4.8.2.6.1 Le tubazioni possono essere interrate come descritto nel punto 4.5.3 e relativi sottopunti;
in aggiunta, e concesso l'interramento di piu tubazioni gas nello stesso scavo, anche a
quote diverse, purche:
tutte le tubazioni risultino posate sotto la profondita di interramento non minore di
600 mm come definito nella figura 22;
le distanze tra singole tubazioni siano tali da consentire su ciascuna tubazione
eventuali successivi interventi di manutenzione e/o sostituzione. Per le distanze di
rispetto da altri servizi vedere punto 4.5.3.6;
sia resa possibile l'individuazione del percorso di ogni singola tubazione.

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina50


figura 22 Posa interrata di piu tubazioni
Legenda
1 Nastro di segnalazione
2 Materiale di riempimento
3 Sabbia
4 Tubazioni gas
Dimensioni in millimetri

1 2

0
0
(0

0
0
(")

0
0

3
0
0

4.8.2.6.2 Nei casi in cui non si possano rispettare le condizioni di posa di cui sopra occorre prevedere
una adeguata protezione meccanica della tubazione del gas. A tale scopo, e possibile
adottare una delle soluzioni indicate ai punti 4.8.2.4 (figura 23.a) e 4.5.2.6 (figura 23.b).

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina51


figura 23.a Posa interrata di piu tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo nel caso di profondita di interramento
minore di 600 mm
Legenda
1 Nastro di segnalazione
2 Materiale di riempimento
3 Tubazione gas
4 Cunicolo sotterraneo
Dimensioni in millimetri

0
0
\D
V

0
0
(')

3
4

figura 23.b Posa interrata di piu tubazioni in guaina nel caso di profondita di interramento minore di 600 mm
Legenda
1 Nastro di segnalazione
2 Materiale di riempimento
3 Sabbia
4 Tubazioni gas
5 Guaina metallica
Dimensioni in millimetri

1 2

0
0
\D
V

0
0
(')

0
0

0
0

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 52


4.8.3 Disposizioni generali per la posa in opera delle tubazioni all'interno nelle parti comuni
dell'edificio multHamiliare
Ove non sia possibile ii collegamento diretto dall'esterno attraverso i muri perimetrali, e
ammesso attraversare - con le tubazioni gas - i locali ad uso comune (o parti comuni)
operando nel rispetto delle disposizioni antincendio ed applicando le cautele e
raccomandazioni sotto riportate:
non e ammessa la posa della tubazione gas sottotraccia nelle pareti dei muri
costituenti le parti comuni interne quando tali pareti sono rivolte verso i locali comuni
dell'edificio (figura 24);
deve essere sempre evitata la formazione di sacche dovute a trafilamenti o tughe
accidentali di gas;
deve essere sempre garantita la possibilita di evacuare all'esterno eventuali
trafilamenti di gas;
deve essere sempre evitata la possibilita che eventuali trafilamenti di gas si
diffondano all'interno negli interstizi delle strutture murarie;
devono essere garantiti un corretto ancoraggio ed una adeguata protezione delle
tubazioni da danneggiamenti ed urti accidentali e, ave necessario, da eventuali
incendi (vedere UNI EN 1775);
le tubazioni del gas non devono interferire con altri servizi. La distanza minima tra
tubazioni del gas ed altri servizi deve essere non minore di 200 mm. Negli incroci e
nei parallelismi, se tale distanza non puo essere rispettata, deve essere evitato ii
contatto diretto interponendo setti separatori.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina53


figura 24 Esempio di posa su parete perimetrale con una facciata costituente parte comune ed una facciata
interna ad uso privato (unita immobiliare)
Legenda
1 Unita immobiliare 1
2 Unita immobiliare 2
3 Tubazioni gas
4 Parete del muro costituente parti comuni interne, rivolta verso la singola unita immobiliare (di
pertinenza di quest'ultima)
5 Pareti del muro costituente parti comuni interne, rivolte verso i locali comuni dell'edificio
6 Parti comuni dell'edificio (per esempio vano scale)

5
4
3
'
I'
2 I' 6

qJ.'
I'
'
I
I'
I'
I'
I'
1 I' 6
I
rn.'

Nata: la parte tratteggiata e la zona di rispetto, owero quella entro la quale le tubazioni gas non
devono essere posate.

4.8.4 Modalita di posa delle tubazioni gas all'interno nelle parti comuni dell'edificio multifamiliare
La posa delle tubazioni del gas all'interno delle parti comuni degli edifici pub essere:
a vista o in canaletta;
in asola di servizio.

4.8.4.1 lnstallazione a vista o in canaletta all'interno delle parti comuni


Nel caso di posa a vista o in canaletta, ii locale deve avere una o piu aperture di aerazione
permanente con sezione minima totale pari o maggiore di 1/50 delta superficie in pianta
dei locali attraversati. Per le modalita di installazione a vista fare riferimento al punto 4.5.1,
per l'installazione in canaletta fare riferimento al punto 4.5.2.2.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 54


4.8.4.2 lnstallazione in asola di servizio all'interno delle parti comuni
Nel caso di installazione di piu tubazioni asservite ad impianti diversi in asola di servizio,
si applicano i criteri generali di cui al punto 4.5.2.4.

4.8.5 Modalita di posa delle tubazioni gas all'interno delle singole unita immobiliari site in edifici
multifamiliari e/o condominiali
Si applicano le medesime prescrizioni previste per l'installazione in unita immobiliari
unifamiliari, di cui al punto 4.7.

5 COLLAUDO DELIJMPIANTO INTERNO

5.1 Generalita
II collaudo dell'impianto interno si effettua in due fasi:
1) una verifica ad alta pressione, tesa a constatare la corretta esecuzione dell'impianto
e la sua idoneita meccanica (punto 5.2); tale verifica e necessaria solo nei casi
previsti net punto 5.2;
La verifica ad alta pressione, qualora necessaria (5.2), deve precedere la verifica di
tenuta.
2) una verifica di tenuta, tesa a constatare l'assenza di dispersioni di gas (punti 5.3 e
5.4).
La verifica di tenuta deve essere effettuata in occasione di:
nuova realizzazione o rifacimenti totali di impianti interni (punto 5.3);
rifacimenti parziali o manutenzione straordinaria di impianti interni (punto 5.4);
sostituzione di apparecchi (punto 5.4).
La verifica di tenuta puo essere effettuata mediante un manometro a colonna d'acqua
acqua o apparecchio equivalente di sensibilita minima di 0, 1 mbar (1 mm H20). Per la
stessa verifica e possibile utilizzare strumenti aventi le caratteristiche minime riportate nel
prospetto 10.
In ogni caso gli strumenti devono essere mantenuti in stato di efficienza e sottoposti alla
manutenzione periodica come previsto dal fabbricante.
prospetto 10 Caratteristiche minima degli strumenti di misura

Grandezza di misura Pressione


Lettura minima nominale 10 Pa (1 mm H20)
Precisione ±10 Pa± 3% valore misurato
Risoluzione 10 Pa (1 mm H20)

5.2 Verifica ad alta pressione


Nel caso di utilizzo di tubazioni multistrato metallo-plastiche e di raccordi a pressare,
e
prima della verifica di tenuta necessario effettuare una verifica ad alta pressione con
valori definiti dal fabbricante del sistema ed indicati nel libretto di istruzioni ed awertenze.
Nel caso in cui ii fabbricante dichiari non necessaria la prova ad alta pressione, deve
documentare l'utilizzo di un accorgimento tecnico specifico che permetta di individuare
gia mediante la verifica di tenuta, eventuali raccordi non pressati.
In assenza di tali indicazioni, la prova deve essere eseguita ad una pressione minima di 5 bar.

5.3 Verifica di tenuta dell'impianto nei casi di nuova realizzazione o rifacimento totale
La verifica di tenuta deve essere eseguita prima di mettere in servizio l'impianto interno, di
averlo collegato al contatore e che siano stati allacciati gli apparecchi.
Se qualche parte dell'impianto non e a vista, la verifica di tenuta deve precedere la
copertura delle tubazioni stesse.

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina55


La prova deve essere effettuata, utilizzando l'apposita presa di pressione situata a valle
def punto di inizio, con le seguenti modalita:
a valle di ogni rubinetto di utenza ed a monte del rubinetto costituente ii punto di
inizio, devono essere posti dei tappi a garanzia della tenuta;
si immette nell'impianto, attraverso la presa di pressione, aria od altro gas inerte, fino
a che sia raggiunta una pressione compresa tra 100 mbar e 150 mbar;
dopo ii tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (non minore di 15 min),
si effettua una prima lettura della pressione mediante un manometro a colonna d'acqua
od apparecchio equivalente di sensibilita minima di 0, 1 mbar (1 mm H20);
trascorsi 5 min dalla prima lettura, si effettua una seconda lettura: ii manometro (o
strumento equivalente) deve rilevare una caduta di pressione non maggiore dei
valori riportati nel prospetto 11, in funzione del volume dell'impianto.
se si verificassero delle dispersioni, queste devono essere ricercate ed eliminate.
Eliminate le dispersioni, si deve ripetere la verifica di tenuta dell'impianto come sopra
descritto.
Nota Nel caso di materiali e/o sistemi disciplinati da altre norme, e necessario riferirsi alle stesse per le modalita di
esecuzione della verifica di tenuta.
prospetto 11 Caduta di pressione massima in funzione del volume dell'impianto
Volume impianto intemo [litri] Tempo di attesa Caduta di pressione massima [mbar]
(minuti]
Vs 100 5 0,5
100 < Vs 250 5 0,2
250 < Vs 500 5 0,1

5.4 Verifica di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione


straordinaria
Nel caso di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria di impianti
esistenti la verifica di tenuta deve essere eseguita come segue:
a) si verifica l'esistenza di eventuali dispersioni di gas nella sezione d'impianto
esistente prima di effettuare qualsiasi intervento di rifacimento o la manutenzione
straordinaria dello stesso impianto secondo la procedura prevista dalla UNI 11137
(metodo diretto o indiretto);
b) si annota ii valore di dispersione riscontrato durante la prova;
c) si esegue l'intervento di rifacimento o di manutenzione straordinaria sull'impianto
esistente;
d) si ripete la verifica di tenuta di cui al punto a);
e) si verifica ii valore di dispersione dopo l'intervento.
Si rimette in funzione l'impianto soltanto se sono soddisfatte contemporaneamente le
seguenti condizioni:
ii valore di dispersione dopo l'intervento e non maggiore di quello annotato nel punto b);
ii valore di dispersione risulta idoneo al funzionamento.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina56


6 COLLEGAMENTO DEGLI APPARECCHI ALLA TUBAZIONE COSTITUENTE LA PARTE
FISSA DELIJMPIANTO INTERNO
6.1 Gli apparecchi fissi e quelli ad incasso possono essere collegati con:
tuba metallico rigido o tuba corrugato formabile PLT-CSST con raccordi filettati o con
giunto a tre pezzi (bocchettone);
tuba flessibile di acciaio inossidabile a parete continua di cui alla UNI EN 14800
oppure conforme alla UNI 11353;
tuba flessibile non metallico conforme alla UNI 7140 (tubi classificati tipo B e C) e
corredato di dichiarazione di durabilita del fabbricante.
Nel caso di utilizzo di tubi flessibili, la lunghezza massima e pari a 2 000 mm.
6.2 Gli apparecchi di tipo mobile (stufe di tipo mobile fino a 4,2 kW e apparecchi di cottura non
ad incasso) devono essere collegati con tubi flessibili non metallici per allacciamento, di
cui alla UNI 7140 (di tipo A 1, A2, B e C), con lunghezza massima pari a 2000 mm,
corredati di indicazione di durabilita fornita dal fabbricante.

6.3 Le guarnizioni di tenuta di tipo elastomerico, ave non fornite dal fabbricante del sistema di
collegamento, devono essere conformi alla UNI EN 549 o alla UNI EN 682; le guarnizioni
di tenuta di tipo non elastomerico, ave non fornite dal fabbricante del sistema di
collegamento, devono essere conformi alle norme pertinenti.

6.4 II collegamento, di cui al presente punto 6, tra l'apparecchio e la parte fissa dell'impianto,
deve essere realizzato solo all'interno del locale di installazione.

6.5 I tubi flessibili non devono avere giunzioni intermedie e non devono essere giuntati fra loro.

6.6 II tuba flessibile deve essere disposto in modo da non essere soggetto ad urti, strappi,
tensioni, torsioni, piegature, schiacciamenti e non deve riscaldarsi oltre 50 °C. lnoltre, ii tubo
flessibile non metallico non deve venire in contatto con carpi taglienti, spigoli vivi e simili.

7 CONTROLLO PERIODICO DELL'IMPIANTO INTERNO


II controllo periodico dell'impianto interno prevede:
verifica di tenuta dell'impianto interno;
verifica della manovrabilita dei rubinetti;
verifica dello stato di conservazione dei tubi flessibili di collegamento agli
apparecchi.

7.1 Verifica di tenuta dell'impianto interno

7.1.1 La verifica di tenuta deve essere eseguita nei tempi e con le modalita previste dalla UNI 11137.

7.2 Manovrabilita dei rubinetti dell'impianto interno

7.2.1 Se un rubinetto non efacilmente manovrabile, nel senso che sia anomalo lo sforzo
necessario per effettuare le manovre di apertura e di chiusura, occorre sostituirlo.

7.2.2 L'eventuale sostituzione di un rubinetto comporta la ripetizione della verifica di tenuta


dell'impianto di cui al punto 5.4.

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina57


7.3 Stato di conservazione del tubo flessibile
La verifica dello stato di conservazione di un tuba flessibile non metallico consiste nel
controllare che:
non siano stati superati i termini di scadenza riportati sul tuba stesso o le indicazioni
sulla durabilita in conformita alle norme specifiche di prodotto;
non appaiano screpolature, tagli ed abrasioni, ne tracce di bruciature o di
surriscaldamento su tutta la superficie del tuba;
flettendo ii tuba, non si evidenzino screpolature.
La verifica dello stato di conservazione di tubi flessibili di acciaio inossidabile a parete
continua, o tubi metallici rigidi, consiste nel controllo visivo della superficie del tuba e dei
raccordi.

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina 58


APPENDICE A CALCOLO DEi DIAMETRI DEi TUBI DI UN IMPIANTO INTERNO
(normativa)

A.1 Principi generali


II moto di un fluido in una condotta pub avere diversi regimi:
a) moto laminare o di Poiseuille, caratteristico dei fluidi viscosi per numeri di
Reynolds minori di 1 300 o nei capillari;
b) moto di regime di transizione, instabile e mal definibile, per numeri di Reynolds
compresi tra 1 300 e 2 500 circa;
c) moto turbolento, ii piu frequente e al quale si riferisce normalmente per
l'individuazione della perdita di carico ed ii conseguente dimensionamento delle
tubazioni di distribuzione del gas combustibile, sia per ii settore domestico che
industriale, esso e caratteristico per numeri di Reynolds maggiori di circa 2 500.
Per applicazioni a bassa pressione la perdita di carico pub essere calcolata direttamente
con l'equazione di Renouard:
d0,82 XL X 1,82
Q
11.p = kx (A.1)
D;'
482

dove:
11.p e la perdita di carico (mbar);
k e la costante che tiene conto della rugosita delle pareti interne del tubo valida per
semplificazione per tutti i materiali. II suo valore varia in funzione del gas utilizzato ed
e pari a 19.296 per ii gas naturale, 18.090 per ii gas di petrolio liquefatto (GPL) e
17.860 per ii propane.
d e la densita relativa del gas in rapporto all'aria e vale 0,6 per ii gas naturale, 1, 73 per
ii GPL e 1,55 per ii propane;
L e la lunghezza virtuale del tubo in metri;
Q e la portata di gas in m3/h (15 °c e 1 013 mbar);
D; eii diametro interno in millimetri.
In alternativa all'uso diretto della formula (A.1}, di seguito sono riportati, per i gas
combustibili piu comuni, i prospetti attraverso i quali e possibile determinare ii diametro
della tubazione in funzione della portata di gas, della lunghezza virtuale della tubazione e
perdita di carico data. I prospetti da A.Ba ad A.16.b si riferiscono a portate termiche
nominali massime di impianto (somma delle portate termiche nominali massime di tutti gli
apparecchi utilizzatori installati a valle del punto di inizio) non maggiori di 100 kW; per
portate termiche di impianto maggiori di 100 kW si utilizza la formula A.1.
Per ii dimensionamento dell'impianto interno sono ammesse anche procedure di calcolo
differenti da quella proposta, purche siano garantiti risultati equivalenti.
Nel caso di tubazioni corrugate formabili PLT-CSST e nel caso di tubi multistrato
metallo-plastici, ii fabbricante del sistema deve fornire tutti i dati necessari per ii
dimensionamento dell'impianto gas.
Nota I calcoli per diametri di tubazioni non riconducibili ai prospetti contemplati nella presente appendice possono
essere fatti ricorrendo alla letteratura tecnica specifica.

A.2 Procedimento per ii dimensionamento della tubazione che costituisce l'impianto


interno ed utilizzo dei prospetti
II dimensionamento e effettuato come segue:
a) si determina la massima portata di gas in transito in ogni tratto di impianto, espressa
in m3/h o in kW; cib pub essere fatto in relazione ai dati di targa riportata sugli
apparecchi utilizzatori;

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina59


b) si determinano le lunghezze virtuali dei differenti tratti della tubazione costituenti
l'impianto interno, misurando lo sviluppo geometrico delle tubazioni e sommando ad
esso le lunghezze equivalenti per i pezzi speciali presenti sul tratto di condotta
considerato.
Nel prospetto A.1 sono riportate per i principali tipi di gas le lunghezze equivalenti dei
pezzi speciali piu comuni, in corrispondenza di due portate (2 m3/h e 10 m3/h). I valori
sono stati ottenuti mediando i dati forniti da differenti costruttori e possono essere
considerati validi per qualsiasi tipo di materiale impiegato se riportato in questa norma.
Per valori di portata compresi fra 2 e 1 O si procede per interpolazione lineare.
prospetto A.1 Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali
Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali
[m]
ll Curva a 90° Raccordo a T Raccordo a T Croce Gomito Rubinetto a sfera Restringimenti di
[mm] sezione

=o:o- t t t
_rr3 -c&- _J3u_ -�- --o9 -[II]-
I
Gas naturale- portata: 2 m3th
da10 a16,9 0,06 0,27 0,59 0,54 0,44 0,04 0,04
da17 a26,9 0,08 0,38 0,84 0,76 0,63 0,05 0,06
da27 a34,9 0,11 0,52 1,15 1,04 0,86 0,07 0,09
da34 a44 0,13 0,60 1,33 1,20 1,00 0,08 0,10
Gas naturale - portata: 1 O m3th
da10 a16,9 0,09 0,41 0,92 0,82 0,69 0,06 0,07
da17 a26,9 0,13 0,60 1,34 1,20 1,01 0,08 0,10
da27 a34,9 0,19 0,83 1,84 1,66 1,38 0,11 0,14
da34 a44 0,22 0,97 2,15 1,94 1,61 0,13 0,16
Gas di petrolio liquefatto - portata2 m3/h
da10 a16,9 0,09 0,39 0,86 0,78 0,64 0,05 0,06
da17 a26,9 0,12 0,56 1,24 1,12 0,93 0,07 0,09
da27 a34,9 0,17 o,n 1,70 1,54 1,28 0,10 0,13
da34 a44 0,20 0,89 1,98 1,78 1,49 0,12 0,15
Gas di petrolio liquefatto - portata10 m3th
da10 a16,9 0,13 0,58 1,28 1,16 0,96 0,08 0,10
da17 a26,9 0,19 0,85 1,89 1,70 1,42 0,11 0,14
da27 a34,9 0,26 1,18 2,63 2,36 1,97 0,16 0,20
da34 a44 0,31 1,39 3,09 2,78 2,32 0,19 0,23

c) in base alla densita relativa del gas si sceglie ii corrispondente prospetto, della
presente appendice, e si procede al dimensionamento tratto per tratto, come
nell'esempio di seguito riportato, adottando per lunghezze virtuali e portate i valori
piu vicini per eccesso ai dati dal prospetto e da questi si ricava ii diametro da
adottare.

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INDICE

SCOPO E CAMPO DI APPUCAZIONE

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

3 TERMINI E DEFINIZIONI 3

4 IMPIANTO INTERNO 4
4.1 Punto d'inizio e presa di pressione ............. ....................................................... ...... 4
figura 1a Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di
distribuzione ..... ............................... ........... ....... . ................ ..................... . 5
figura 1b Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di
distribuzione .... . ... .... .......... ............ ..... ...... ........... ... .......... ........ 6
figura 1c Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di
distribuzione ............. ....................................... .. ...... . ... . ...... 7
figura 1d Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di
distribuzione .................................................................... .... ............. ........................................... .8
figura 1e Schema gruppo di misura e collegamento all'impianto gas allacciato ad una rete di
distribuzione ..... ....... ...................................... ... ........................... .......... . ...................... .8
figura 11 Schema di collegamento di un impianto domestico o similare ed una linea di alimentazione
gas asservita ad una tipologia di utenza diversa funzionante alla medesima pressione
di esercizio .. . .. ............. ....................................... ........ ............ ................. 9
figura 1g Schema di collegamento di un impianto domestico o similare ed una linea di alimentazione
gas asservita ad una tipologia di utenza diversa funzionante con pressione di esercizio
maggiore.... . 10
4.2 Dimensionamento impianto intemo ............................................. ........ .. 1 O
4.3 Materiali .. ........ .......... ................. ................. . ......... . 11
prospetto Tubi di acciaio non legato secondo UNI EN 10255 - serie media - Filettatura, diametri
e spessori.... 11
prospetto 2 Tubi di acciaio non legato a parete sottile secondo UNI EN 10305-3-Spessori minimi................ 12
prospetto 3 Tubi di acciaio inossidabile a parete sottile secondo UNI EN 10312 -Diarnetri e spessori ........... 12
prospetto 4 Tubi di rame - Diametri e spessori.............. ....... 13
prospetto 5 Tubi di polietilene - Diametri e spessori ............................... ...................... 14
figura 2 Dimensioni dei tubi................... .. .................. ........................... ......................... . .. ... 16
prospetto 6 Tubi di acciaio corrugato · Diametri e spessori .... ...................................... ........ 16
4.4 Criteri generali di posa in opera dell'impianto intemo........... ... .. .. .. .. ... ........ .......... 1 7
4.5 Tipologie d i installazione . . . ...................... .. ...... ..... ..... . . . . . .. .... 18
figura 3a .... 20
figura 3b ................. ..... 21
figura 3c ......... ................. ...... . ... . . ...... ................. .. 22
figura 3d ·························· 23
figura 4 Alloggiamento multiplo di tubazioni gas .............. ........................ .... ...... ........... ........ 25
figura 5 Esempio di compartimentazione ............ . ...... .............................. 25
figura 6 Asola di servizio ad uso promiscuo ........... . .............. ...... 26
figura 7a Esempio di posa di tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo 27
figura 7b Cunicolo tecnico sotterraneo con tubazione non metallica sovrastante locali con
pericolo di incendio ....... .... .. ................ .... ................................................................................... 27
tigura 8 Profondita di interramento ....... .. 29
figura 9.a lnterramento in cunicolo tecnico sotterraneo in caso di profondita minore di 600 mm
(rif. punto 4.5.2.5) .... .......................................... ..... ......................... . 30
figura 9.b lnterramento con guaina in caso di profondita minore di 600 mm (rif. punto 4.5.2.6)........ 30
figura 10 Esempio di installazione di tubazioni in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto ...... .... 33
figura 11 Esempio di posa per tubazioni metalliche protette in canaletta incassata. .. . . . .. . 34

.,.
figura 12 Zone da utilizzare per la posa sottotraccia delle tubazioni a gas.... . . .... ............... .... 35

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina Ill


figura 13 Tubazione gas inserita in guaina 36
4.6 lstruzioni di posa . ............................ 37
prospetto 7 Distanze massime consigliate per lo staffaggio dei tubi di rame, di acciaio inossidabile
e acciaio non legato a parete sottile ............. ... ........... . ......... . . .. .. . 37
prospetto 8 Distanze massime raccomandate per lo staffaggio delle tlbazioni per sistema PLT-CSST ... 38
figura 14 Soffietto .... .. . ... .................................................. ...... . .... . .. .. ... . ............... ..... 38
figura 15 Esempio di compensazione di dilatazioni termiche . ............ ..... . ...... .. . .. .. ..................... ... .. 38
prospetto 9 Raggi di cu,vatura minimi consigliati per tubazioni PLT-CSST. ........................................ . 39
figura 16a Attraversamento di muri perimetrali estemi in mattoni pieni ............................... ....... 41
figura 16b Attraversamento di muri perimetrali estemi in mattoni pieni con tubi multistrato 42
figura 17 Attraversamento di una parete perimetrale estema con intercapedine d'aria 43
figura 18a Attraversamento di solai 44
figura 18b Attraversamento di solai con tubazioni multistrato ........................................... .............. 45
4.7 Criteri di posa nelle singole unita immobiliari ... ...................................................... ... ... 46
4.8 Criteri di posa nelle parti comuni deg Ii edifici multifamiliari ......... . .... ........ 47
figura 19 Esempi di canaletta ad uso collettivo ........ ... .... ........ .......................... 48
figura 20 Esempio di cunicolo tecnico sotterraneo ad uso collettivo . ... . .............. ............ ..... . 49
figura 21 Esempio di installazione collettiva in manufatto a cielo aperto ............................ ............ . . 50
figura 22 Posa interrata di pili tubazioni. ... . .. . . . .. .. ... ..... . 51
figura 23.a Posa interrata di piu tubazioni in cunicolo tecnico sotterraneo nel caso di profondita
di interramento minore di 600 mm... ... .... ... ..... . 52
figura 23.b Posa interrata di piu tubazioni in guaina nel caso di profondita di interramento minore
di 600 mm...... .. ... .. ......................... ... ............ .... .......................................................... 52
figura 24 Esempio di posa su parete perimetrale con una facciata coslituente parte comune ed
una facciata intema ad uso privato (unita immobiliare) 54

5 COLLAUDO DELL'IMPIANTO INTERNO 55


5.1 Generalita 55
prospetto 10 Caratterisliche minima degli strumenti di misura . ........................................................ ....... 55
5.2 Verifica ad alta pressione.. . . . .... .... . 55
5.3 Verifica di tenuta dell'impianto nei casi di nuova realizzazione o rifacimento totale .. 55
prospetto 11 Caduta di pressione massima in funzione del volume dell'impianto....... 56
5.4 Verifica di tenuta nei casi di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione
straordinaria.. . ............... .... . .... ... .... ................. ................ ............. .... .... . ... 56

6 COLLEGAMENTO DEGLI APPARECCHI ALLA TUBAZIONE COSTITUENTE


LA PARTE FISSA DELL'IMPIANTO INTERNO 57
7 CONTROLLO PERIODICO DELL'IMPIANTO INTERNO 57
7.1 Verifica di tenuta dell'impianto intemo .................................... ......... 57
7.2 Manovrabilita dei rubinetti dell'impianto intemo 57
7.3 Stato di conservazione del tubo flessibile . ...................... ........ 58

APPENDICE A CALCOLO DEi DIAMETRI DEi TUBI DI UN IMPIANTO INTERNO 59


(normativa)
A.1 Principi generali . .............. ..... ......... ..... ... ... .... ... ...... ........... ............
... 59
A.2 Procedimento per ii dimensionamento della tubazione che costituisce l'impianto
intemo ed utilizzo dei prospetti .......... . ............. ..... ..... .... 59
prospetto A.1 Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali 60
A.3 Esempio di calcolo ................................... .. ...... ........ ... .. .. ...... 61
figura A.1 Esempio di impianto domestico................................................................................. ... 61
prospetto A.2 Tratto AC ............. ............................................................................................... .................................... 62
prospetto A.3 Tratio CF... ... . . .. . . .. ... ...... .... ... ......... .......... ......... . ..... ..... ... .......... ..... ...... ..... ..... ..... 62
prospetto A.4 Tratto FM 62

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina IV


prospetto A.5 Tratto CD ....... .......... ................ 63
prospetto A.6 Tratto FG .. ................................................... 63
prospetto A.7 Tratto Fl......... ....... . 64
prospetto A.Ba Portate in volume (m3th a 15 °C) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per
tubazioni di acciaio con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard) .... ........ .... ... 64
prospetto A.Bb Portale termiche (kW) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di
acciaio con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard) ... 65
prospetto A.9a Portate in volume (m3th a 15 °C) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate
per tubazioni di acciaio con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard) ... ......... 65
prospetto A.9b Portate termiche (kW) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni
di acciaio con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard) ......... ..................... . . 66
prospettoA.1Oa Portate in volume (m3th a 15 °C) per Propane, densita relativa 1,55, calcolate per
tubazioni di acciaio con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard) .... ... . .... .... . .. 66
prospetto A.1Ob Portate termiche (kW a 15 °C) per Propane, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni
di acciaio con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard) ... ... ..... 67
prospetto A.11a Portate in volume (m3!h a 15 °C) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per
tubazioni di rame con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard) ..... ....... ... ......... 67
prospetto A.11b Portate termiche (kW) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di rame
con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard) .......... ................... ......... ..... 68
prospettoA.12a Portate in volume (m3th a 15 °C) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate
per tubazioni di rame con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard)... . . ......... 68
prospettoA.12b Portate termiche (kW) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni
di rame con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard) .............................................. 69
prospetto A.13a Portate in volume (m3th a 15 °C) per Propane, densita relativa 1,55, calcolate per
tubazioni di rame con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard) ... .......... 69
prospettoA.13b Portate termiche (kW a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni
di rame con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard) .......... ............ ................ ........ 70
prospettoA.14a Portate in volume (m3th a 15 °C) per gas naturale densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni
di polietilene con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard) .. ... ... ......... .... .. ... 70
prospettoA.14b Portate termiche (kW) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di
polietilene con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard) ....................... ... 71
prospetto A.15a Portate in volume (m3th a 15 °C) per miscele di GPL densita relativa 1,73 calcolate per
tubazioni di polietilene con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard) ....... .. . .... 71
prospetto A.15b Portate termiche (kW) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni
di polietilene con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard) ................................. 72
prospetto A.16a Portate in volume (m3!h a 15 °C) per Propane, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni
di polietilene con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard) .... . ....... .... 72
prospettoA.16b Portate termiche (kW a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni
di polietilene con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard) ............. ..................... .... 73
A.4 Procedimento per la verifica della corretta funzionalita dimensionale della
tubazione che costituisce l'impianto intemo .............. ................. .... 73

APPENDICE B DILATAZIONI TERMICHE PER TUBI METALLIC! E MULTISTRATO


(informativa) METALLO-PLASTIC! 75
prospetto B.1 Dilatazione lineare dei tubi di acciaio non legato in relazione alla variazione della
temperatura superficiale............... ............................. ....... 75
prospetto B.2 Dilatazione lineare dei tubi di rame e acciaio legato in relazione alla variazione della
temperatura superficiale... . . . . . 76
prospetto B.3 Dilatazione lineare dei tubi multistrato metallo-plastici in relazione alla variazione della
temperatura superficiale... . ............ ................... ...... . ...... ..... ...... ..... ......... ......... . .. ...... .. 76

APPENDICE C ESEMPI, NON ESAUSTIVI, DI INTERRAMENTO E DI ATTRAVERSAMENTO


(informativa) DELLA PARETE ESTERNA 77
figura C.1a lnterramento - Percorso del tuba di PE con arrive perpendicolare sulla parete perimetrale
estema in pozzetto ..... .... ........ .... .... . .... .......... ....... . ...... 77
figura C.1b lnterramento - Percorso del tuba di PE con arrive perpendicolare sulla parete perimetrale
estema senza pozzetto........ ........................................ .. ........ . ..... . ...... . .... .. ....... .. . 78

IN UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina V


ligura C.1c lnterramento - Percorso del tuba metallico con arrivo perpendicolare sulla parete
perimetrale estema senza pozzetto........ . ... . . . . ..... 79
figura C.2 lnterramento - Percorso del tubo metallico rivestito e protetto da guaina con arrivo
perpendicolare sulla parete perimetrale estema ..... ............................. ............... .. ..... .. 80
figura C.3.a lnterramento - Percorso del tubo metallico rivestito e protetto da guaina con arrivo
perpendicolare sulla parete perimetrale estema ed entrata diretta nei locali interrati
(soluzione non consentita per gas di densita maggiore a 0,8) .................................................. 81
ligura C.3.b lnterramento - Percorso del tubo metallico rivestito e protetto da guaina con arrivo
perpendicolare sulla parete perimetrale estema ed entrata diretta nei locali interrati
(soluzione non consentita per gas di densita maggiore a 0,8) .................................. 82
figura C.4a lnterramento - Esempio di percorso tuba PE o metallico sotto marciapiede parallelo
alla parete perimetrale estema .. .... ... . . .. .... ..................... ...... . .. ... 83
figura C.4b lnterramento - Esempio di percorso di un tuba in PE o metallico parallelo alla parete
perimetrale estema........................................... .. ...... ......................... 83
figura C.5 Percorso tuba metallico all'intemo di un cunicolo tecnico sotterraneo ................ . 84
figura C.6 Attraversamento - Attraversamento del muro perimetrale estemo con posa della
tubazione sulla caldana del balcone ed entrata diretta nel locale di installazione
dell'apparecchio di utilizzazione. .. .. .... . 85
figura C.7 Attraversamento - Attraversamento del muro perimetrale estemo con entrata diretta e
posa della tubazione con rivestimento sulla caldana nel locale di installazione
dell'apparecchio di utilizzazione ... . 86
ligura C.8 Attraversamento - Tubazione interrata con rivestimento protettivo ed attraversamento
del muro perimetrale estemo con entrata diretta e posa con guaina sulla caldana nel locale
di installazione dell'apparecchio di utilizzazione... 87
figura C.9 Attraversamento - Tubazione multistrato interrata con rivestimento protettivo ed
attraversamento del muro perimetrale estemo con entrata diretta ........... 88

APPENDICE D RACCOMANDAZIONI PRATICHE PER L'INSTALLAZIONE DEi SISTEMI CON


(normativa) RACCORDI A PRESSARE (VALIDO PER TUTTI I SISTEMI CHE AMMETTONO
RACCORDI A PRESSARE) 89
D.1 Precauzioni generali .............................. ......... 89
D.2 Pulizia delle ganasce di pressatura 89
D.3 Manutenzione e revisione dell'utensile di pressatura e delle ganasce 89
D.4 Estremita del tubo da inserire nel raccordo a pressare .............................. 89

APPENDICE E DISPOSIZIONI PRATICHE PER L'INSTALLAZIONE DEi RACCORDI NEI


(normativa) SISTEMI DI TUBAZIONI MULTISTRATO METALLO-PLASTICHE 90
E.1 Precauzioni generali ... .. . ...... .. . ... 90
E.2 Pulizia delle ganasce e dime di pressatura ........................ ........................ ...... .. 90
E.3 Manutenzione e revisione dell'attrezzo di pressatura e delle ganasce .. 90
E.4 Estremita del tubo da inserire nel raccordo ............ ..... .... ..... ........... .... .... 90

APPENDICE F RACCOMANDAZIONI PRATICHE PER L'INSTALLAZIONE DEi SISTEMI


(normativa) PLT-CSST 91

BIBLIOGRAFIA 92

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma si applica agli impianti domestici e similari per l'utilizzazione dei gas
combustibili appartenenti alla 1a, 23 e 3a famiglia di cui alla UNI EN 437 ed alimentati da
rete di distribuzione di cui alla UNI 9165 e UNI 10682.
La norma fissa i criteri per la costruzione ed i rifacimenti di impianti interni o parte di essi,
asserviti ad apparecchi utilizzatori aventi singola portata termica nominale massima non
maggiore di 35 kW.
La presente norma si applica per pressioni comprese tra un massimo ed un minimo in
relazione al campo utile di funzionamento degli apparecchi.
La pressione massima di tale campo non puo essere comunque maggiore di 40 mbar per
gas con densita relativa d :,; 0,8 e di 70 mbar per gas con densita relativa d> 0,8.
Nota 1 Per l'installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione vedere
UNI 7129-2.
Nota 2 Per la progettazione e l'installazione dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione vedere UNI 7129-3.
Nota 3 Per la messa in servizio degli impianti e degli apparecchi utilizzatori vedere UNI 7129-4.
Nota 4 Per la progettazione e l'installazione dei sistemi di scarico delle condense vedere UNI 7129-5.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
sono di seguito elencati. Per quanta riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o
revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione
della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI 7128 lmpianti a gas per uso civile- Termini e definizioni
UNI 7129-2 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 2: lnstallazione degli apparecchi di utilizzazione,
ventilazione e aerazione dei locali di installazione
UNI 7129-3 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione
UNI 7129-4 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi
UNI 7129-5 lmpianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di
distribuzione - Progettazione, installazione e messa in servizio -
Parte 5: Sistemi per lo scarico delle condense
UNI 7140 Apparecchi a gas per uso domestico - Tubi flessibili non metallici per
allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico e similare
UNI 9036 Gruppi di misura - Prescrizioni di installazione
UNI 9099 Tubi di acciaio impiegati per tubazioni interrate o sommerse -
Rivestimento esterno di polietilene applicato per estrusione
UNI 9165 Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di
esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione,
collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento
UNI 9736 Giunzioni miste metallo-polietilene per condotte di gas
combustibili, acqua e fluidi in pressione e/o metallo-polipropilene
per condotte di acqua e fluidi in pressione - T ipi, requisiti e prove
UNI 10191 Prodotti tubolari di acciaio impiegati per tubazioni interrate o
sommerse - Rivestimento esterno di polietilene applicato per
fusione

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina1


UNI 10284 Giunti isolanti monoblocco - 10 $ DN $ 80 - PN 10
UNI 10285 Giunti isolanti monoblocco - 80 $ DN $ 600 - PN 16
UNI 10520 Saldatura di materie plastiche - Saldatura ad elementi termici per
contatto - Saldatura di giunti testa a testa di tubi e/o raccordi in
polietilene per ii trasporto di gas combustibili, di acqua e di altri
fluidi in pressione
UNI 10521 Saldature di materie plastiche - Saldatura per elettrofusione -
Saldatura di tubi e/o raccordi in polietilene per ii trasporto di gas
combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione
UNI 10682 Piccole centrali di GPL per reti di distribuzione - Progettazione,
costruzione, installazione, collaudo ed esercizio
UNI 10823 Rame e leghe di rame - Tubi di rame rivestiti per applicazione gas
in zone di interramento - Rivestimento esterno di materiali plastici
applicato per estrusione
UNI 11065 Raccorderia idraulica - Raccordi a pressare di rame, per acqua e
gas combustibile - Requisiti minimi
UNl 11137 lmpianti a gas per uso domestico e similare - Linee guida per la
verifica e per ii ripristino della tenuta di impianti interni -
Prescrizioni generali e requisiti per i gas della II e 111 famiglia
UNI 11344 Sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici e raccordi per ii
trasporto di combustibili gassosi per impianti interni
UNI 11353 Tubi flessibili di acciaio inossidabile a parete continua per
allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico e similare -
Prescrizioni di sicurezza
UNI EN 124 Dispositivi di coronamento e di chiusura per zone di circolazione
utilizzate da pedoni e da veicoli. Principi di costruzione, prove di
tipo, marcatura, controllo di qualita.
UNI EN 161 Valvole automatiche di sezionamento per bruciatori a gas e
apparecchi utilizzatori a gas
UNI EN 331 Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso, a
comando manuale, per impianti a gas negli edifici
UNI EN 437 Gas di prova - Pressioni di prova - Categorie di apparecchi
UNI EN 549 Materiali in gomma per dispositivi di tenuta e diaframmi per
apparecchi a gas e relativi equipaggiamenti.
UNI EN 682 Elementi di tenuta in elastomero - Requisiti dei materiali
elastomerici utilizzati in tubi e raccordi per ii trasporto di gas e
idrocarburi fluidi
UNI EN 751-1 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con
gas della 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda - Parte 1:
Composti di tenuta anaerobici
UNI EN 751-2 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con
gas della 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda - Parte 2:
Composti di tenuta non indurenti
UNI EN 751-3 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con
gas dell a 1a, 2a e 3a famiglia e con acqua calda - Parte 3: Nastri
di PTFE non sinterizzato
UNI EN 1057 Rame e leghe di rame - Tubi rotondi di rame senza saldatura per
acqua e gas nelle applicazioni sanitarie e di riscaldamento
UNI EN 1254-1 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica - Raccordi per
tubazioni di rame con terminali atti alla saldatura o brasatura capillare
UNI EN 1254-2 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica - Raccordi per
tubazioni di rame con terminali a compressione
UNI EN 1254-4 Rame e leghe di rame - Raccorderia idraulica - Raccordi
combinati altri termini di connessione con terminali di tipo capillare
o a compressione

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina2


A.3 Esempio di calcolo

A.3.1 Calcolo della portata di gas


Supponiamo di utilizzare un gas naturale avente potere calorifico superiore
H s = 38 311 kJ/m3 e potere calorifico inferiore H i = 34 560 kJ/m3, con densita d = 0,6. Si
consideri ii dimensionamento di un impianto interno, in tubo di acciaio, per alimentare i
seguenti apparecchi (vedere figura A.1):

portata termica nominale On= 5,5kW


Piano cottura portata volumica 0,5 m31h
on
0., = -3600 =
HS

portata termica nominale 15,0 kW


On=
Caldaia portata volumica 1,6 m31h
on
0., = -3600 =
H,
portata termica nominale On = 18,0 kW
Scaldabagno portata volumica On 1,9 m31h
0., = -3600 =
H,
portata termica nominale Oa= 9,SkW

Stufa portata volumica on 1,0 m3/h


0., = -3600 =
H,
Totale 48,0kW
Totale 5,0 m31h

II dimensionamento dell'impianto procede, come si e detto, tratto per tratto.


Nota II piano cottura e la stufa sono collegate all'impianto con attacco rigido di piccola lunghezza. Nel calcolo delle
lunghezze non si e tenuto conto dell'impiego di tubi flessibili per ii collegamento di questi tipi di apparecchi.
ligura A.1 Esempio di impianto domestico
Dimensioni in metri

@ 4,0

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina61


A.3.2 Calcolo della lunghezza virtuale della tubazione e del diametro della tubazione tramite
l'uso dei prospetti
prospetto A.2 Tratto AC
Portata (Q) 48kW I 5 m3/h
Lunghezza geometrica del tronco AC 3,0 m
Lunghezza virtuale del tronco piu lungo (A-M):
(lunghezza geometrica + lunghezza equivalente):
Lunghezza geometrica del tronco piu lungo (A-M):
In questo caso ii tratlo piu lungo e individuato nel percorso (A-M) e corrisponde alla misura della tubazione 11,0 m
fra ii contatore e l'apparecchio piu lontano installato sul tratto figura A.1
Calcolo della lunghezza equivalente del tronco piu lungo (A-M): 14,3m
Dal prospetlo A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul !ratio piu lungo. Per
la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del diametro 'atleso' della condotta sia
compreso fra 27 mm e 34,9 mm. 3,3m
Esempio numerico:
Rubinetlo in A= 0,08 m, gomito in B = 0,98 m. Ti in C = 0,59 m, curva in E = 0,13 m, croce in F =1,18 m,
curva in L = 0,13 m, curva in M = 0,13 m, rubinetlo in M = 0,08 m
Dal prospetlo A.Bao A.8b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza dei valori approssimati per eccesso della lunghezza virtuale
e della portata, ii valore del diametro interno del !ratio AC:
D, = 27,3 mm (1')

In modo analogo si procede per gli altri tratti di impianto:


prospetto A.3 Tratto CF

Lunghezza geometrica del tronco CF


Portata (Q) 42,5kW
I
4,0 m
4,5 m3/h

Lunghezza virtuale del tratto piu lungo (A-M): 14,3 m


Dalla figura A.1 si rileva che anche in questo caso ii !ratio piu lungo e rappresentato dal percorso (A-M)
Dal prospetto A.Ba o A.Bb, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza dei valori approssimati per eccesso della lunghezza virtuale
e della portata, ii valore del diametro interno del !ratio CF:
Di = 27,3 mm (1')

prospetto A.4 Tratto FM

Portata (Q) 15kW j 1,6 m3/h


Lunghezza geometrica tronco FM 4,0 m
Lunghezza virtuale del tratto piu lungo (A-M):
14,3 m
Dalla figura A.1 si rileva che anche in questo caso ii tratto piu lunge e rappresentato dal percorso (A-M)
Dal prospetlo A.Ba o A.8b, relative alle tubazioni di acciaio, si otliene, in corrispondenza dei valori approssimati per eccesso della lunghezza virtuale
e della portata, ii valore del diametro interno del !ratio FM:
D; = 16,1 mm (1/2')
Essendo ii diarnetro inferiore al precedente (1"), occorre verificare che, con ii nuovo diarnetro, la lunghezza virtuale non subisca variazioni tali da
alterare ii risultato otlenuto
Calcolo della lunghezza equivalente del tronco piu lungo (A-M):
Dal prospetlo A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul !ratio pit'J lunge. Per la
scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del diametro 'atleso' della condotta tra i
punli F (escluso) e M sia compreso fra 10 mm e 16,9 mm, mentre tra A e F (compreso) sia 27,3 mm. 3,18 m 14,18 m
Esempio numerico:
Rubinetto in A= 0,08 m, gomito in B = 0,98 m, Ti in C = 0,59 m, curva in E = 0,13 m, croce in F = 1,14 m,
doppio restringimento in F = 0,1 m, curva in L = 0,06 m, curva in M = 0,06 m, rubinetlo in M = 0,04 m,
Dal prospetlo A.Ba o A.8b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene la conferma che ii diametro individuate al passo precedente non subisce
variazioni, cioe O.= 16,1 mm (1/2")

IN UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 62


prospetto A.5 Tratto CD

Lunghezza geometrica del tronco CD


Portata (Q) 5,5kW
I
1,B m
0,5 m3/h

Lunghezza virtuale del tronco pill lungo (A-D):


(lunghezza geometrica + lunghezza equivalente):
Lunghezza geometrica del tratto pill lungo (A-D):
In questo caso (figura A.1) ii !ratio piu lungo e individuato nel percorso (A-D) e corrisponde alla misura 4,B m
della tubazione Ira ii contatore e l'apparecchio piu lontano installato sul !ratio
Lunghezza equivalente del tratto pill lungo (A-D): 5,35 m
Dal prospetlo A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul !ratio piu
lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del diametro 'atteso'
0,55 m
della condotta sia compreso Ira 10 mm e 16,9 mm.
Esempio numerico:
Rubinetlo in A= 0,03 m, gomito in B = 0,28 m, Ti in C= 0,17 m, curva in D= 0,04 m, rubinetlo in D = 0,03 m
D, = 12,6 mm (3/8')
Essendo ii diametro nel tratto AC inferiore a quanta calcolato per ii tronco AM, occorre verificare che, con ii diametro piu grande trovato nel
dimensionamento del !ratio AM, la lunghezza virtuale non subisca variazioni tali da alterare ii risultato otlenuto.
Calcolo della lunghezza equivalente del tronco pill lungo (A-D):
Dal prospetlo A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul !ratio piu lungo. Per la
scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizz.a che ii vaJore de! diametro 'atleso' della condotta Ira i punti
C (escluso) e D sia compreso fra 10 e 16,9 mm, mentretra A e C (cooµeso) sia 27,3 mm. 1,81 m 6,61 m
Esempio numerico:
Rubinetto in A= 0,08 m, gomito in B = 0,98 m, Ti in C = 0,59 m, triplo restringimento in C = 0,09 m,
curva in D = 0,04m, rubinetto in D = 0,03 m
Dal prospetto A.Ba o A.Sb, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene la conferma che ii diametro individuato al passo precedente non subisce
variazioni, cioe D,= 12,6 mm (3/8')

prospetto A.6 Tratto FG

Portata (0) 18,0 kW I 1,9 m3/h


Lunghezza geometrica del tronco FG 0,4m
Lunghezza virtuale del tronco pill lungo (A-G):
(Lunghezza geometrica + lunghezza equivalente):
Lunghezza geometrica del tratto pill lungo (A-G):
In questo caso (figura A.1) ii !ratio piu lungo e individuato nel percorso (A-G) e corrisponde alla misura della 7,4m
tubazione fra ii contatore e l'apparecchio piu lontano installato sul !ratio
Lunghezza equivalente del tratto pill lungo (A-G): 9,03 m
Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul !ratio piu lungo. Per
la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del diametro 'atleso' della condotta sia
compreso Ira 10 mm e 16,9 mm. 1,63 m
Esempio numerico
Rubinetto in A= 0,04m, gomito in B= 0,51 m, Ti in C = 0,30 m, curva in E = 0,07 m, croce in F= 0,6 m,
curva in G = 0,07 m rubinetto in G = 0,04m,
Dal prospetto A.Ba o A.Sb, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza dei valori approssimati per eccesso della lunghezza virtuale
e della portata, ii valore del diametro interno del !ratio FG:
D,= 16,1 mm (1/2')
Essendo ii diametro nel !ratio AG inferiore a quanto calcolato per ii tronco AM, occorre verificare che, con ii diametro piu grande trovato nel
dimensionamento del !ratio AM, la lunghezza virtuale non subisca variazioni tali da alterare ii risultato ottenuto.
Calcolo della lunghezza equivalente del tronco pill lungo (A-G):
Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul !ratio piu lungo. Per
la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del diametro 'atteso' della condotla Ira
i punti F (escluso) e G sia compreso Ira 10 mm e 16,9 mm, mentre Ira A e F (compreso) sia 27,3 mm. 3,17 m 10,57 m
Esempio numerico:
Rubinetto in A= 0,08 m, gomito in B= 0,98 m, Ti in C = 0,59 m, curva in E = 0, 13 m, croce in F= 1, 18 m,
doppio restringimento in F= 0,1 m, curva in G = 0,07 m rubinetlo in G= 0,04m,
Dal prospetto A.Ba o A.Sb, relativo alle tubazioni di acciaio, si otliene la conferrna che ii diametro individuato al passo precedente non subisce
variazioni, cioe D,= 16,1 mm (1/2')

UNI 7129-1 :2015 ©UNI Pagina63


prospetto A.7 Tratto Fl

Portata (0) 9,5kW I 1,0 m3th


Lunghezza geometrica tronco Ft 2,5 m
Lunghezza virtuate del tronco piu lungo (A-1):
(lunghezza geometrica + lunghezza equivalente):
Lunghezza geometrica del tratto piu lungo (A-1):
In questo caso (figura A.1) ii tratto piu lungo e individuato nel percorso (A-1) e corrisponde alla 9,5 m
misura della tubazione tra ii contatore e l'apparecchio piu lontano installato sul tratto
Lunghezza equivalente del tratto piu lungo (A-1): 10,64 m
Dal prospetto A.1 si ricava le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto piu
lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del diametro
'atteso' della condotta sia compreso Ira 10 mm e 16,9 mm. 1,14 m
Esempio numerico:
Rubinetto in A= 0,03 m, gomito in B = 0,35 m, Ti in C = 0,21 m, curva in E= 0,05 m, croce in
F = 0,42 m, curva in H= 0,05 m rubinetto in I = 0,03 m,
D,= 12,6 mm (3/8')
Essendo ii diametro nel tratto Al inferiore a quanta calcolato per ii tronco AM, occorre verificare che, con ii diametro piu grande trovato nel
dimensionamento del tratto AM, la lunghezza virtuale non subisca variazioni tali da alterare ii risultato ottenuto.
Calcolo della lunghezza equivalente del tronco piu lungo (A-1):
Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto
piu lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che ii valore del
diametro 'atteso' della condotta tra i punti F (escluso) e I sia compreso tra 10 mm e 16,9 mm,
3,12 m 12,62 m
mentre tra A e F (compreso) sia 22,5 mm e 27,9 mm.
Esempio numerico:
Rubinetto in A= 0,08 m, gomito in B= 0,98 m, Ti in C = 0,59 m, curva in E = 0,13 m, croce in
F= 1, 18 m, doppio restringimento in F = 0,08 m, curva in H= 0,05 m rubinetto in I = 0,03 m,
Dal prospetto A.Ba o A.Bb, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene la conterrna che ii diametro individuato al passo precedente non subisce
variazioni, cioe ll= 12,6 mm (3/8")

Se, al termine del calcolo, si sono trovati diametri diversi da quelli utilizzati per ii calcolo
delle lunghezze virtuali, occorre rifare tutto ii dimensionamento con un secondo tentativo.
Nei prospetti che seguono sono forniti i valori delle portate di gas possibili in funzione dei
diametri interni delle tubazioni e delle lunghezze delle stesse, per i gas della seconda e
della terza famiglia e per tubazioni in acciaio, in rame e polietilene.
Nota Non sono stati riportati i prospetti inerenti ai gas della prirna famiglia perche questi ultimi sono ormai poco utilizzati.
prospetto A.Ba Portate in volume (m3/h a 15 °C) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di
acciaio con perdita di carico di 1,0 mbar (fonnula di Renouard)
Filettatura 3/8' 1/2' 3/4' 1' 1' 1/4 1' 1/2
D,mm 12,6 16,1 21,7 27,3 36,0 41,9
smm 2,3 2,6 2,6 3,2 3,2 3,2
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3ih
2 3,12 5,97 - -- -- --
4 2,13 4,08 8,99 -- -- --
8 1,46 2,79 6,14 -- -- --
10 1,29 2,47 5,44 9,98 - --
15 1,03 1,97 4,35 7,99 -- --
20 0,88 1,68 3,71 6,82 -- --
25 0,78 1,49 3,29 6,03 -- --
30 0,70 1,35 2,97 5,46 -- --
40 0,60 1,15 2,54 4,66 9,70 --
50 0,53 1,02 2,25 4,12 8,58 --
75 0,43 0,81 1,80 3,30 6,87 10,26
100 0,36 0,70 1,53 2,82 5,86 8,76

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 64


prospetto A.ab Portate termiche (kW) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di acciaio con
perdita di carico di 1,0 mbar (fonnula di Renouard)
Filettatura 3/8' 1/2' 3/4' 1' 1' 1/4 1' 1/2
D,mm 12,6 16,1 21,7 27,3 36,0 41,9
s mm 2,3 2,6 2,6 3,2 3,2 3,2
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW"l
2 29,5 56,4 -- -- -- -
4 20,1 38,6 85,0 -- -- --
8 13,8 26,3 58,1 -- -- -
10 12,2 23,3 51,4 94,4 -- -
15 9,7 18,7 41,1 75,5 -- -
20 8,3 15,9 35,1 64,5 -- --
25 7,4 14,1 31,1 57,0 -- --
30 6,7 12,7 28,1 51,6 -- --
40 5,7 10,9 24,0 44,1 91,7 -
50 5,0 9,6 21,2 39,0 81,1 --
75 4,0 7,7 17,0 31,2 64,9 97,0
100 3,4 6,6 14,5 26,6 55,4 82,8
3
*) 1 kW= 0,1058 m .

prospetto A.9a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni di
acciaio con perdita di carico di 2,0 mbar (fonnula di Renouard)
Filettatura 3/8' 1/2' 3/4' 1'
D,mm 12,6 16,1 21,7 27,3
s mm 2,3 2,6 2,6 3,2
Lungheua virtuale m Portata in volume
m3!h
2 2,94 - -
4 2,01 - -
8 1,37 2,62 - -
10 1,21 2,32 - -
15 0,97 1,86 - -

20 0,83 1,59 3,50 -


25 0,73 1,40 3,09 -
30 0,66 1,27 2,80 -
40 0,57 1,08 2,39 -
50 0,50 0,96 2,11 -
75 0,40 0,77 1,69 3,11
100 0,34 0,65 1,44 2,65

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina65


prospetto A.9b Portate termiche (kW) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni di acciaio con
perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard)
Filettatura 3/8' 1/2' 3/4' 1'
D,mm 12,6 16,1 21,7 27,3
s mm 2,3 2,6 2,6 3,2
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW"l
2 79,5 -
4 54,3 - -
8 37,1 71,1 -
10 32,8 62,9 -
15 26,3 50,3
20 22,4 42,9 - -

25 19,9 38,0 83,8 -

30 18,0 34,4 75,8 -


40 15,3 29,3 64,7
50 13,6 26,0 57,2 -
75 10,9 20,8 45,8 84,1
100 9,3 17,7 39,1 71,8
3
') 1 kW= 0,037 m .

prospettoA.10a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni di acciaio
con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)
Filettatura 3/8' 1/2' 3/4' 1'
D,mm 12,6 16,1 21,7 27,3
smm 2,3 2,6 2,6 3,2
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3th
2 3,1 - -
4 2,1 4,1 -
8 1,5 2,8 -
10 1,3 2,5 -
15 1,0 2,0 -
20 0,9 1,7 3,7 -

25 0,8 1,5 3,3 -


30 0,7 1,3 3,0 -
40 0,6 1,1 2,5 -
50 0,5 1,0 2,2 4,1
75 0,4 0,8 1,8 3,3
100 0,4 0,7 1,5 2,8

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina66


prospettoA.10b Portate termiche (kW a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni di acciaio
con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)
Filettatura 3/8' 1/2' 3/4' 1'
D,mm 12,6 16,1 21,7 27,3
smm 2,3 2,6 2,6 3,2
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW ·i a 15°C
2 75,4 .

4 51,6 98,7 .

8 35,2 67,4 . .

10 31,2 59,6
15 24,9 47,7 .

20 21,3 40,7 89,8 .

25 18,8 36,0 79,5 .

30 17,0 32,6 71,9 .


40 14,5 27,8 61,4 .

50 12,9 24,6 54,3 99,7


75 10,3 19,7 43,5 79,8
100 8,8 16,8 37,1 68,1
*) 1 m3ih Propan0= 24,29 kW.

prospettoA.11a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di rame
con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard)
o.mm 12 14 15 16 18 22 28 35 42
D,mm 10 12,4 13,6 14 16,4 20,2 26 33 39,6
s mm 1 0,8 0,7 1 0,8 0,9 1 1 1,2
Lungheua Portata in volume
virtuale m m3th
2 1,69 2,99 3,82 4,12 6,27 .. .. .. ..

4 1,16 2,04 2,61 2,82 4,28 7,44 .. .. ..

8 0,79 1,40 1,78 1,93 2,93 5,08 9,92 - ..

10 0,70 1,23 1,58 1,70 2,59 4,50 8,77 - ..


15 0,56 0,99 1,26 1,36 2,07 3,60 7,02 .. ..
20 0,48 0,84 1,08 1,16 1,77 3,07 6,00 -- ..
25 0,42 0,75 0,95 1,03 1,57 2,72 5,30 9,97 ..
30 0,38 0,68 0,86 0,93 1,42 2,46 4,80 9,02 -
40 0,33 0,58 0,74 0,80 1,21 2,10 4,10 7,70 ..
50 0,29 0,51 0,65 0,70 1,07 1,86 3,62 6,81 -
75 0,23 0,41 0,52 0,56 0,86 1,49 2,90 5,45 8,84
100 0,20 0,35 0,45 0,48 0,73 1,27 2,48 4,66 7,55

vi UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina67


prospettoA.11b Portate termiche (kW) per gas naturale, densita relative 0,6 calcolate per tubazioni di rame con
perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard)

D e mm 12 14 15 16 18 22 28 35 42
D,mm 10 12,4 13,6 14 16,4 20,2 26 33 39,6
s mm 1 0,8 0,7 1 0,8 0,9 1 1 1,2
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW'l
2 16,0 28,3 36,1 39,0 59,3 -- -- -- --
4 10,9 19,3 24,7 26,6 40,5 70,3 -- -- --
8 7,5 13,2 16,9 18,2 27,7 48,0 93,7 -- --
10 6,6 11,7 14,9 16,1 24,5 42,5 82,9 -- --
15 5,3 9,3 11,9 12,9 19,6 34,0 66,4 -- --
20 4,5 8,0 10,2 11,0 16,7 29,0 56,7 -- --
25 4,0 7,1 9,0 9,7 14,8 25,7 50,1 94,3 --
30 3,6 6,4 8,2 8,8 13,4 23,2 45,3 85,3 --
40 3,1 5,4 7,0 7,5 11,4 19,8 38,7 72,8 --
50 2,7 4,8 6,2 6,6 10,1 17,6 34,3 64,4 --
75 2,2 3,9 4,9 5,3 8,1 14,0 27,4 51,5 83,5
100 1,9 3,3 4,2 4,5 6,9 12,0 23,4 44,0 71,3
3
*) 1 kW= 0,1058 m .

prospettoA.12a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per miscele di GPL, densita relative 1,73 calcolate per tubazioni di
rame con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard)

D e mm 12 14 15 16 18 22 28
D,mm 10 12,4 13,6 14 16,4 20,2 26
s mm 1 0,8 0,7 1 0,8 0,9 1
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3!h
2 1,6 2,8 3,6 - -

4 1,1 1,9 2,5 2,7 -


8 0,7 1,3 1,7 1,8 2,8 - -
10 0,7 1,2 1,5 1,6 2,4 -
15 0,5 0,9 1,2 1,3 1,9 3,4 -
20 0,4 0,8 1,0 1,1 1,7 2,9 -
25 0,4 0,7 0,9 1,0 1,5 2,6
30 0,4 0,6 0,8 0,9 1,3 2,3
40 0,3 0,5 0,7 0,7 1,1 2,0
50 0,3 0,5 0,6 0,7 1,0 1,7 3,4
75 0,2 0,4 0,5 0,5 0,8 1,4 2,7
100 0,2 0,3 0,4 0,5 0,7 1,2 2,3

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 68


prospettoA.12b Portate termiche (kW) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni di rame con
perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard)
D0 mm
D,mm
12
10
14
12,4
15
13,6
I 16
14
18
16,4
22
20,2
28
26
s mm 1 0,8 0,7 1 0,8 0,9 1
Lunghezza virtuale m Portata terrnica
kW'l
2 43,1 76,2 97,3 . . - .

4 29,5 52,1 66,5 71,8 . .

8 20,1 35,6 45,4 49,1 74,6 . .

10 17,8 31,5 40,2 43,4 66,0 . .

15 14,3 25,2 32,2 34,7 52,8 91,7 .

20 12,2 21,5 27,5 29,7 45,1 78,3


25 10,8 19,0 24,3 26,2 39,9 69,3
30 9,7 17,2 22,0 23,7 36,1 62,7
40 8,3 14,7 18,8 20,3 30,8 53,5
50 7,4 13,0 16,6 17,9 27,3 47,3 92,4
75 5,9 10,4 13,3 14,3 21,8 37,9 73,9
100 5,0 8,9 11,3 12,3 18,6 32,3 63,1
*) 1 kW= 0,037 m3ih.

prospetto A.13a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni di rame
con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)
o.mm 12 14 15 16 18 22 28
D,mm 10 12,4 13,6 14 16,4 20,2 26
s mm 1 0,8 0,7 1 0,8 0,9 1
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3/h
2 1,7 3,0 3,8 - . .

4 1,2 2,0 2,6 2,8 .

8 0,8 1,4 1,8 1,9 2,9 . .

10 0,7 1,2 1,6 1,7 2,6 . .

15 0,6 1,0 1,3 1,4 2,1 3,6


20 0,5 0,8 1,1 1,2 1,8 3,1 .

25 0,4 0,7 0,9 1,0 1,6 2,7


30 0,4 0,7 0,9 0,9 1,4 2,4 .

40 0,3 0,6 0,7 0,8 1,2 2,1 .

50 0,3 0,5 0,6 0,7 1, 1 1,8 3,6


75 0,2 0,4 0,5 0,6 0,9 1,5 2,9
100 0,2 0,3 0,4 0,5 0,7 1,3 2,5

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina69


prospettoA.13b Portate termiche (kW a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni di rame con
perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)
o.mm 12 14 15 16 18 22 28
D;mm 10 12,4 13,6 14 16,4 20,2 26
s mm 1 0,8 0,7 1 0,8 0,9 1
Lunghezza virtuale m Portata termica
kw·i
2 40,9 72,3 92,4 - - -
4 28,0 49,4 63,1 68,1 - -

8 19,1 33,8 43,1 46,6 70,8 -


10 16,9 29,9 38,1 41,2 62,6 -

15 13,5 23,9 30,5 33,0 50,1 87,0 -


20 11,5 20,4 26,1 28,1 42,8 74,3 -
25 10,2 18,1 23,1 24,9 37,9 65,7 -

30 9,2 16,3 20,9 22,5 34,2 59,5 -


40 7,9 13,9 17,8 19,2 29,2 50,8 -
50 7,0 12,3 15,8 17,0 25,9 44,9 87,6
75 5,6 9,9 12,6 13,6 20,7 35,9 70,1
100 4,8 8,4 10,8 11,6 17,7 30,7 59,9

*) 1 m3/h Propan0= 24,29 kW

prospettoA.14a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per gas naturale densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di
polietilene con perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard)
00 mm 25 32 40 50
D,mm 19 26 34 44
s mm 3 3 3 3
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3th
2 9,26 - - --
4 6,33 -- - --
8 4,32 9,92 -- --
10 3,82 8,77 ·- --
15 3,06 7,02 -- --
20 2,61 6,00 -· --
25 2,31 5,30 -· --
30 2,09 4,80 9,76 --
40 1,79 4,10 8,34 --
50 1,58 3,62 7,37 --
75 1,26 2,90 5,90 --
100 1,08 2,48 5,04 9,97

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 70


prospettoA.14b Portate termiche (kW) per gas naturale, densita relativa 0,6 calcolate per tubazioni di polietilene con
perdita di carico di 1,0 mbar (formula di Renouard)
a.mm 25,00 32,00 40,00 50,00
a, mm 19 26 34 44
s mm 3 3 3 3
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW"l
2 87,5 -- -- --
4 59,8 -- -- -
8 40,8 93,7 -- -
10 36,1 82,9 -- --
15 28,9 66,4 -- -
20 24,7 56,7 -- --
25 21,8 50,1 -- --
30 19,8 45,3 92,3 --
40 16,9 38,7 78,8 --
50 14,9 34,2 69,7 --
75 11,9 27,4 55,8 --
100 10,2 23,4 47,6 94,2
3
*) 1 kW= 0, 1058 m •

prospettoA.15a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per miscele di GPL densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni di
polietilene con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard)
a.mm 25 32
a;mm 19 26
s mm 3 3
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3!h
2 - -
4 -
8 3,6 -
10 2,9 -
15 2,5 -

20 2,2 -
25 2,0 -
30 1,7 -

40 1,5 3,9
50 1,2 3,4
75 1,0 2,7
100 3,6 2,3

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina71


prospettoA.15b Portate termiche (kW) per miscele di GPL, densita relativa 1,73 calcolate per tubazioni di polietilene
con perdita di carico di 2,0 mbar (formula di Renouard)

o. mm 25 32
D,mm 19 26
s mm 3 3
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW'l
2 . .

4 . .

8 . .

10 97,5
15 78,0 .

20 66,6
25 58,9
30 53,3
40 45,5
50 40,3 92,4
75 32,2 73,9
100 27,5 63,1
3
') 1 kW= 0,037 m /h.

prospettoA.16a Portate in volume (m3/h a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni di
polietilene con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

o.mm 25 32
0 1 mm 19 26
s mm 3 3
Lunghezza virtuale m Portata in volume
m3!h
2
4 .

8 .

10 3,8
15 3,0 .

20 2,6
25 2,3
30 2,1
40 1,8
50 1,6 3,6
75 1,3 2,9
100 1,1 2,5

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina 72


prospettoA.16b Portate termiche (kW a 15 °C) per Propano, densita relativa 1,55, calcolate per tubazioni di polietilene
con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)
D8 mm 25 32
D,mm 19 26
s mm 3 3
Lunghezza virtuale m Portata termica
kW"I
2 - -
4 -
8 -
10 92,5
15 74,0
20 63,2 -
25 55,9
30 50,6 -
40 43,2 99,1
50 38,2 87,6
75 30,6 70,1
100 26,1 59,9
*) 1 m3/h Propan0= 24,29 kW

A.4 Procedimento per la verifica della corretta funzionalita dimensionale della tubazione
che costituisce l'impianto interno
Per eseguire la verifica della corretta funzionalita dimensionale dell'impianto interno
mediante rilevazione della caduta di pressione, si deve operare rispettando la sequenza
sotto riportata:
a) aprire porte e finestre, per assicurare ii ricambio d'aria;
b) chiudere ii dispositivo di intercettazione posto rispettivamente:
immediatamente a valle del contatore;
in corrispondenza del punto di riconsegna (in mancanza di contatore);
c) collegare ii manometro ad acqua, o apparecchio equivalente, alla presa di controllo
pressione immediatamente a valle del punto d'inizio;
d) riaprire ii dispositivo di intercettazione, ed immettere gas combustibile nell'impianto
fino a che sia raggiunta e stabilizzata la pressione di esercizio;
e) accendere tutti gli apparecchi collegati all'impianto interno alla massima potenza;
f) attendere per un periodo di tempo sufficiente ad ottenere la stabilizzazione della
pressione, al fine di neutralizzare gli effetti termici sul volume di gas e annotare ii
valore di pressione misurato;
g) terminata la misurazione, spegnere tutti gli apparecchi, chiudere ii dispositivo
d'intercettazione, scollegare ii manometro ad acqua o apparecchio equivalente,
chiudere a tenuta ii punto di controllo pressione e riassemblare le parti
eventualmente smontate;
h) ripetere le operazioni dal punto d) al punto e);
i) spegnere un singolo apparecchio collegato all'impianto interno, iniziando da quello
la cui lunghezza virtuale del ramo di impianto interno e maggiore;
j) chiudere ii dispositivo di intercettazione a monte dell'apparecchio di cui sopra e
collegare ii manometro ad acqua, o apparecchio equivalente, alla presa di controllo
pressione in prossimita dell'apparecchio stesso;

UNI 7129·1 :2015 ©UNI Pagina73


k) riaprire ii dispositivo di intercettazione di cui al punto j) accendere l'apparecchio e
portarlo alla potenza massima, attendere per un periodo di tempo sutficiente ad
ottenere la stabilizzazione della pressione, al fine di neutralizzare gli effetti termici sul
volume di gas e annotare ii valore di pressione misurato;
I) terminata la misura, spegnere l'apparecchio, chiudere ii dispositivo di intercettazione
posto a monte dell'apparecchio, scollegare l'apparecchio di misura, chiudere a
tenuta ii punto di controllo pressione, riassemblare le parti eventualmente smontate,
riaprire ii dispositivo di intercettazione e riaccendere l'apparecchio alla potenza
massima;
m) ripetere le operazioni dal punto i) al punto I) per ogni apparecchio collegato
all'impianto interno
n) terminata la misurazione sull'ultimo apparecchio, spegnere l'apparecchio stesso,
chiudere ii dispositivo di intercettazione posto a monte dell'apparecchio, scollegare
l'apparecchio di misura, chiudere a tenuta ii punto di controllo pressione,
riassemblare le parti eventualmente smontate e riaprire ii dispositivo di
intercettazione;
o) spegnere tutti gli apparecchi collegati all'impianto interno;
p) determinare la caduta di pressione riscontrata tra la misurazione effettuata al punto
f) e quella registrata per ogni apparecchio al punto k).
Qualora ogni singolo valore della caduta di pressione registrata al punto p) risulti non
maggiore di:
1 mbar per gli impianti alimentati con gas della II famiglia (ad esempio: gas naturale)
2 mbar per gli impianti alimentati con gas della Ill famiglia (ad esempio: GPL)
per ogni singolo apparecchio collegato all'impianto interno, la verifica della funzionalita
dimensionale dell'impianto e considerata positiva.
Nel caso in cui a monte del contatore sia presente un regolatore di pressione, sono
ammesse perdite di carico doppie rispetto a quelle sopra riportate.

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APPENDICE B DILATAZIONI TERMICHE PER TUBI METALLIC! E MULTIST RATO METALLO-PLASTIC!
(informativa)
Qualunque materiale sottoposto a riscaldamento o a ratfreddamento e soggetto al
fenomeno di dilatazione o contrazione.
Per quanta attiene la posa esterna all'edificio e soprattutto quando la tubazione e pasta a
e
vista (nei casi consentiti) ed sottoposta a significative escursioni termiche, necessario e
porre particolare attenzione alle dilatazioni lineari che nel tempo essa subisce.
In particolare, al fine di evitare dannosi ed antiestetici spostamenti, rotture degli ancoraggi
e
o dello statfaggio delle tubazioni, in fase di esecuzione dei lavori necessario tener canto
dei fattori principali di seguito riportati.
L.:allungamento che subisce un tuba per una variazione di temperatura puo essere
calcolato con la seguente espressione valida per i tubi metallici e multistrato
metallo-plastici:
,�L = axLx/1 T (mm)
dove:
a 0,011 mm/m° C per i tubi di acciaio non legato;
a 0,012 mm/m 0 c per i tubi di acciaio non legato a parete sottile;
°
a 0,017 mm/m C per i tubi di rame e di acciaio legato (materiale n. 1.4401/1.4404 o
AISI 316/316L);
a per i tubi multistrato metallo-plastici utilizzare ii valore fornito dal fabbricante. In
mancanza di questo, adottare 0,024 mm/m ° C;
L e la lunghezza iniziale del tratto di tuba, espressa in metri;
11 T e ii salto termico, espresso in gradi centigradi.
Nota Nel caso di un 11 Tnegativo, ii risultato del calcolo evidenzia un a contrazione.
Per facilitare l'individuazione dell'entita delle dilatazioni termiche sono stati riportati nei
prospetti B.1, B.2 e B.3 i valori dell'allungamento di una tubazione metallica e multistrato
metallo-plastica in relazione all'escursione termica misurata sulla sua superficie.
prospetto s.1 Dilatazione lineare dei tubi di acciaio non legato in relazione alla variazione della temperatura
superficiale
Lunghezza Differenza di temperatura, misurata sulla superficie del tube
della oc
tubazione
m 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Allungamento della tubazione di acciaio
mm
10 1,1 2,2 3,3 4,4 5,5 6,6 7,7 8,8 9,9
20 2,2 4,4 6,6 8,8 11 13,2 15,4 17,6 19,8
30 3,3 6,6 9,9 13,2 16,5 19,8 23,1 26,4 29,7
40 4,4 8,8 13,2 17,6 22 26,4 30,8 35,2 39,6
50 5,5 11 16,5 22 27,5 33 38,5 44 49,5
60 6,6 13,2 19,8 26,4 33 39,6 46,2 52,8 59,4

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina75


prospetto B.2 Dilatazione lineare dei tubi di rame e acciaio legato in relazione alla variazione della temperatura
superficiale

Lunghezza Differenza di temperatura, misurata sulla superficie del tubo


della oc
tubazione
m 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Allungamento della tubazione di rame
mm
10 1,68 3,36 5,04 6,72 8,4 10,08 11,76 13,44 15,12
20 3,36 6,72 10,08 13,44 16,8 20,16 23,52 26,88 30,24
30 5,04 10,08 15,12 20,16 25,2 30,24 35,28 40,32 45,36
40 6,72 13,44 20,16 26,88 33,6 40,32 47,04 53,76 60,48
50 8,4 16,8 25,2 33,6 42 50,4 58,8 67,2 75,6
60 10,08 20,16 30,24 40,32 50,4 60,48 70,56 80,64 90,72

prospetto B.3 Dilatazione lineare dei tubi multistrato metallo-plastici in relazione alla variazione della temperatura
superficiale

Lunghezza della Differenza della temperatura misurata sulla superficie del tubo (°C)
tubazione (m)
10 20 30 40 50 60 70 80 90
Allungamento della tubazione multistrato metallo-plastica (mm)
1 0,240 0,480 0,720 0,960 1,200 1,440 1,680 1,920 2,160
2 0,480 0,960 1,440 1,920 2,400 2,880 3,360 3,840 4,320
3 0,720 1,440 2,160 2,880 3,600 4,320 5,040 5,760 6,480
4 0,960 1,920 2,880 3,840 4,800 5,760 6,720 7,680 8,640
5 1,200 2,400 3,600 4,800 6,000 7,200 8,400 9,600 10,800
6 1,440 2,880 4,320 5,760 7,200 8,640 10,080 11,520 12,960
7 1,680 3,360 5,040 6,720 8,400 10,080 11,760 13,440 15,120
8 1,920 3,840 5,760 7,680 9,600 11,520 13,440 15,360 17,280
9 2,160 4,320 6,480 8,640 10,800 12,960 15,120 17,280 21,600
10 2,400 4,800 7,200 9,600 12,000 14,400 16,800 19,200 24,000

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APPENDICE C ESEMPI, NON ESAUSTIVI, DI INTERRAMENTO E DI ATTRAVERSAMENTO
(informativa) DELLA PARETE ESTERNA
figura c.1a lnterramento - Percorso del tubo di PE con arrivo perpendicolare sulla parete perimetrale esterna in
pozzetto
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Sigillatura
4 Pavimentazione
5 Eventuale pozzetto
6 Rivestimento protettivo
7 Guaina aerata
8 Eventuale pavimentazione
9 Chiusino non a tenuta o griglia
10 Tuba metallico
11 Giunta di transizione
12 Tuba PE
13 Sostegno
14 Nastro di segnalazione
Dimensioni in millimetri

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figura c.1b lnterramento · Percorso del tubo di PE con arrivo perpendicolare sulla parete perimetrale esterna
senza pozzetto
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Sigillatura
4 Pavimentazione
5 Giunta di transizione
6 Rivestimento protettivo
7 Guaina aerata
8 Eventuale pavimentazione
9 Tube PE
10 Tube metallico
11 Nastro di segnalazione
Dimensioni in millimetri

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figura c.1c lnterramento · Percorso def tubo metallico con arrivo perpendicolare sulla parete perimetrale estema
senza pozzetto
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Pavimentazione
4 Guaina aerata
5 Sigillatura della guaina
6 Piano interrato (aerabile)
7 Rubinetto
8 Tubo
9 Nastro di segnalazione
Dimensioni in millimetri

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ligura c.2 lnterramento · Percorso del tubo metallico rivestito e protetto da guaina con arrivo perpendicolare
sulla parete perimetrale esterna
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Sigillatura
4 Pavimentazione
5 Eventuale pozzetto (nel caso non vi sia ii prolungamento della guaina sino al punto 9)
6 Tuba metallico rivestito
7 Guaina aerata
8 Pavimentazione esterna
9 Chiusino non a tenuta o griglia
10 Tuba metallico
11 Giunta dielettrico
12 Nastro di segnalazione
Dimensioni in millimetri

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figura C.3.a lnterramento • Percorso del tubo metallico rivestito e protetto da guaina con arrivo perpendicolare
sulla parete perimetrale estema ed entrata diretta nei locali interrati (soluzione non consentita per
gas di densita maggiore a 0,8)
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Pavimentazione
4 Guaina aerata
5 Sigillatura
6 Piano interrato (aerabile)
7 Rubinetto
8 Tuba di polietilene
9 Pozzetto
10 Chiusino non a tenuta o griglia
11 Giunta di transizione
12 Nastro di segnalazione
13 Rivestimento
Dimensioni in millimetri

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figura C.3.b lnterramento • Percorso del tubo metallico rivestito e protetto da guaina con arrivo perpendicolare
sulla parete perimetrale esterna ed entrata diretta nei locali interrati (soluzione non consentita per
gas di densita maggiore a 0,8)
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Pavimentazione
4 Guaina aerata
5 Sigillatura
6 Piano interrato (aerabile)
7 Rubinetto
8 Tuba metallico rivestito
9 Pozzetto
10 Chiusino non a tenuta o griglia
11 Giunta dielettrico
12 Nastro di segnalazione

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figura C.4a lnterramento - Esempio di percorso tubo PE o metallico sotto marciapiede parallelo alla parete
perimetrale esterna
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Tubo con guaina (PE o metallico)
4 Tubo senza guaina
Dimensioni in millimetri

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figura C.4b lnterramento - Esempio di percorso di un tubo in PE o metallico parallelo alla parete perimetrale
esterna
Legenda
1 Edificio in pianta
2 Tubo PE o metallico
3 Guaina
Dimensioni in millimetri

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0
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2 3 1 000

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figura c.s Percorso tubo metallico all'interno di un cunicolo tecnico sotterraneo
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Pavimentazione
4 Altri servizi non elettrici
5 Cunicolo tecnico sotterraneo
6 Tubo metallico gas in guaina
7 Chiusino non a tenuta o griglia

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figura C.6 Attraversamento - Attraversamento del muro perimetrale estemo con posa della tubazione sulla
caldana del balcone ed entrata diretta nel locale di installazione dell'apparecchio di utilizzazione
Legenda
1 Locale interno
2 Tuba metallico con guaina aerata
3 Sigillatura
4 Pavimentaziane
5 Saletta del balcone
6 Pavimenta
7 Parapetto
8 Tuba metallica
9 Muro perimetrale esterna
10 Ambiente esterna

UNI 7129-1:2015 ©UNI Pagina85


figura c.7 Attraversamento - Attraversamento del muro perimetrale esterno con entrata diretta e posa della
tubazione con rivestimento sulla caldana nel locale di installazione dell'apparecchio di utilizzazione
Legenda
1 Locale interno piano terra
2 Tuba metallico con rivestimento
3 Pavimento
4 Solaio
5 Guaina aerata
6 Ambiente esterno
7 Pozzetto di ispezione
8 Terreno
9 Chiusino non a tenuta o griglia
10 Muro perimetrale

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figura c.a Attraversamento - Tubazione interrata con rivestimento protettivo ed attraversamento del muro
perimetrale estemo con entrata diretta e posa con guaina sulla caldana nel locale di installazione
dell'apparecchio di utilizzazione
Legenda
1 Locale interno piano terra
2 Tuba metallico
3 Sigillatura
4 Pavimento
5 Guaina aerata
6 Solaio
7 Tuba metallico rivestito
8 Pozzetto di ispezione
9 Terreno
10 Chiusino non a tenuta o griglia
11 Muro perimetrale
12 Ambiente esterno

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figura C.9 Attraversamento - Tubazione multistrato interrata con rivestimento protettivo ed attraversamento del
muro perimetrale esterno con entrata diretta
Legenda
1 Esterno dell'edificio
2 Locale interno piano terra
3 Sigillatura
4 Pavimentazione
5 Guaina aerata
6 Alloggiamento tecnico (canaletta)
7 Eventuale pavimentazione
8 Nastro di segnalazione
9 Tubazione multistrato

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APPENDICE D RACCOMANDAZIONI PRATICHE PER L'INSTALLAZIONE DEi SISTEMI CON
(normativa) RACCORDI A PRESSARE (VALIDO PER TUTTI I SISTEMI CHE AMMETTONO
RACCORDI A PRESSARE)

D.1 Precauzioni generali


Le istruzioni per ii montaggio e la posa in opera previste dal fabbricante del sistema e
riportate sul libretto di istruzioni ed avvertenze devono essere sempre rispettate.
L.'.installatore deve sempre verificare la presenza della guarnizione di tenuta nella propria
sede.
L.'.installatore deve fornire al cliente la dichiarazione rilasciata dal fabbricante del sistema a
pressare comprovante la durabilita del sistema medesimo.

D.2 Pulizia delle ganasce di pressatura


La superficie delle ganasce di pressatura, nella zona dove esse entrano in contatto con ii
raccordo a pressare, deve essere mantenuta pulita e priva di scorie metalliche, oltre che
lubrificata. Tale pulizia deve essere periodicamente effettuata dall'installatore per mezzo
di utensili idonei indicati dal fabbricante.

D.3 Manutenzione e revisione dell'utensile di pressatura e delle ganasce


Al fine di garantire l'efficienza nel tempo dell'utensile di pressatura e delle ganasce,
l'installatore deve provvedere a far eseguire la manutenzione e la revisione periodica
dell'attrezzatura, secondo le modalita previste dal fabbricante.

D.4 Estremita del tubo da inserire nel raccordo a pressare


Al fine di realizzare una corretta giunzione con raccordi a pressare, l'installatore deve
controllare che l'estremita del tubo non presenti residui, bave taglienti e tagli non
perpendicolari, a difesa dell'integrita della guarnizione di tenuta.

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APPEN DICE E DISPOSIZIONI PRATICHE PER L'INSTALL AZIONE DEi RACCORDI NEI SISTEMI DI
(normativa) TUBAZIONI MULTISTRATO METALLO-PLA STICHE

E.1 Precauzioni generali


Le istruzioni per ii trasporto. stoccaggio e la posa in opera del sistema. riportate sul
libretto d'istruzioni, devono sempre essere rese disponibili dal produttore e rispettate
dall'installatore.
L'installatore deve sempre verificare l'integrita del raccordo prima dell'installazione.
E vietato:
l'utilizzo di raccordi visibilmente danneggiati o comunque non ben conservati;
l'utilizzo di attrezzi e/o ganasce/dime diverse da quelle indicate dal produttore del
sistema nel libretto di istruzioni ed awertenze;
l'utilizzo di tubi diversi da quelli indicati dal produttore del sistema nel libretto di
istruzioni ed avvertenze;
manomettere o sostituire l'eventuale guarnizione di tenuta.
Nell'operazione di trasporto e opportune appoggiare i tubi su superfici lisce ed evitare
sporgenze non necessarie. I tubi consegnati in cantiere (generalmente approntati in rotoli
o in verghe) devono essere stoccati in luoghi al riparo dalla luce solare e dal calore allo
scopo di non causare alcun danno alla superficie del tubo. E buona pratica mantenere i
tubi nell'imballaggio originale che contribuisce alla perfetta conservazione al fine di
proteggere ii materiale dai raggi UV per irraggiamento solare ed evitare ii contatto con
carpi taglienti od abrasivi.

E.2 Pulizia delle ganasce e dime di pressatura


Vedere appendice D.2.

E.3 Manutenzione e revisione dell'attrezzo di pressatura e delle ganasce


Vedere appendice D.3.

E.4 Estremita del tubo da inserire nel raccordo


Vedere appendice D.4.

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APPENDICE F RACCOMANDAZIONI PRATICHE PER L'INSTALLAZIONE DEi SISTEMI PLT-CSST
(normativa)
Le istruzioni per ii montaggio e la posa in opera previste dal fabbricante del sistema e
riportate sul libretto di istruzioni ed awertenze devono essere sempre rispettate.
Tutti i componenti, prima dell'installazione, devono essere lasciati nel loro imballaggio
originale e conservati in un luogo asciutto e al riparo dal contatto con acidi, basi, sali o
altre sostanze corrosive.
Le tubazioni PLT-CSST non devono essere lasciate all'aperto prima della loro
installazione. lnoltre, le sezioni terminali della tubazione devono essere chiuse con nastro
adesivo o altro materiale equivalente, per impedire che carpi estranei possano entrare
all'interno della tubazione stessa.
Quando ii tubo CSST viene srotolato dalla bobina, non deve essere applicata una forza
eccessiva per evitare di deformarlo. E necessario inoltre fare molta attenzione per non
aggrovigliare ii tuba o impigliarlo con altri elementi presenti sul luogo di installazione.
Prima della posa in opera l'installatore deve sempre accertarsi dell'integrita del
rivestimento della tubazione e scegliere i percorsi piu idonei a garanzia che ii rivestimento
risulti protetto nel tempo da urti accidentali, da sollecitazioni termiche e dall'azione
corrosiva derivante dagli agenti atmosferici.
La tubazione PLT-CSST non deve essere allungata o sottoposta a torsione.
Durante la posa in opera, o a seguito di essa, ii tubo PLT-CSST non deve essere
sottoposto a ripetuti piegamenti.
II numero di giunzioni deve essere contenuto al minima indispensabile.
Le sezioni di tubo in cui sono presenti raccordi di giunzione, devono essere protette con
nastro di rivestimento fornito o dichiarato idoneo dal fabbricante del sistema.
II tubo deve essere sostituito se si verificano le seguenti situazioni:
danneggiamento del tuba con schiacciamento, forature o abrasioni di qualunque tipo;
piegamento del tubo oltre ii suo raggio minima di curvatura.
Le tubazioni PLT-CSST, quando sono posate a vista ad altezze minori di 2 m dai piani di
calpestio, devono essere protette da eventuali urti involontari che possano danneggiare ii
rivestimento.
II rivestimento del tuba CSST deve risultare perfettamente integro lungo tutta la sua
lunghezza complessiva e dove sono presenti dei danneggiamenti sul rivestimento stesso
e necessario prowedere al suo ripristino, mediante prodotti forniti o dichiarati idonei dal
fabbricante, al fine di evitare contatti diretti tra ambiente esterno e tubo.
Le canalette e gli appositi alloggiamenti devono essere realizzati in modo da permettere
una facile manutenzione e pulizia. Se inserite in edifici soggetti alla prevenzione incendi
devono essere dotate di una rete taglia fuoco ad ogni piano e devono comunque essere
realizzate conformemente alle disposizioni antincendio vigenti. Le canalette metalliche
devono essere messe a terra conformemente alla CEI 64-8.

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BIBLIOGRAFIA
UNI 7131 lmpianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di
distribuzione- Progettazione, installazione, e messa in servizio
UNl7141 Apparecchi a gas per uso domestico- Portagomma e fascette
UNI 9860 lmpianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione,
costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento
UNI 11179 Raccordi a pressare per tubazioni metalliche
UNI EN10241 Raccordi di acciaio filettati per tubi
UNI EN10242 Raccordi di tubazione filettati di ghisa malleabile
UNI EN10253-1 Raccordi per tubazioni da saldare di testa - Acciaio non legato
lavorato plasticamente per impieghi generali e senza requisiti
specifici di controllo
UNI EN 10312 Tubi saldati di acciaio inossidabile per ii convogliamento dell'acqua
e di altri liquidi acquosi - Condizioni tecniche di fornitura
UNI EN12007-1 lnfrastrutture del gas - Condotte con pressione massima di
esercizio non maggiore di 16 bar - Raccomandazioni funzionali
generali
UNI EN12007-2 lnfrastrutture del gas - Condotte con pressione massima di
esercizio non maggiore di 16 bar - Raccomandazioni funzionali
specifiche per condotte di polietilene (pressione massima di
esercizio MOP non maggiore di10 bar)
UNI EN12007-3 Trasporto e distribuzione di gas - Condotte con pressione
massima di esercizio non maggiore di16 bar - Raccomandazioni
funzionali specifiche per condotte di acciaio
UNI EN12007-4 Trasporto e distribuzione di gas - Tubazioni per pressione
massima di esercizio non maggiore di 16 bar - Parte 4:
Raccomandazioni funzionali specifiche per ii rinnovamento
UNI EN12732 lnfrastrutture del gas - Saldatura delle tubazioni di acciaio -
Requisiti funzionali

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