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NORMA ITALIANA

Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie

UNI 7697

GENNAIO 2007
Corretta l8 marzo 2007 Corretta il 19 luglio 2007

Safety criteria for glazing applications

La norma fornisce i criteri di scelta dei vetri da usarsi, sia in esterni che in interni, in modo che sia assicurata la rispondenza fra prestazioni dei vetri e requisiti necessari per garantire la sicurezza dellutenza.

TESTO ITALIANO

La presente norma la revisione della UNI 7697:2002.

ICS

81.040.20

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia

UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dellUNI. www.uni.com UNI 7697:2007 Pagina I

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PREMESSA
La presente norma stata elaborata sotto la competenza della Commissione Tecnica UNI Vetro Rispetto alledizione precedente stata fatta una revisione generale di tutti i punti. La Commissione Centrale Tecnica dellUNI ha dato la sua approvazione il 20 settembre 2006. La presente norma stata ratificata dal Presidente dellUNI ed entrata a far parte del corpo normativo nazionale l11 gennaio 2007.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che li terr in considerazione per leventuale revisione della norma stessa. Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare lesistenza di norme UNI corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi. UNI 7697:2007 UNI Pagina II

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INDICE
1 2 3 4 5 6 7 8 8.1 8.2
prospetto 1

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI TERMINI E DEFINIZIONI VETRAZIONI POSA DELLE LASTRE AZIONI E SOLLECITAZIONI DANNI O RISCHI CONSEGUENTI ALLA ROTTURA DELLE LASTRE

1 1 2 3 3 3 4

CRITERI DI SCELTA DELLE LASTRE DA IMPIEGARE 4 Applicazioni che non presentano un potenziale pericolo .................................................... 4 Applicazioni che presentano un potenziale pericolo.............................................................. 4 Lastre da utilizzare in situazioni di potenziale pericolo .................................................................... 6 PROGETTAZIONE BIBLIOGRAFIA 8 10

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SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma fornisce i criteri di scelta dei vetri da impiegarsi, sia in esterni che in interni, in modo che, nella destinazione di impiego prevista, sia assicurata la rispondenza fra prestazioni dei vetri e requisiti minimi necessari per la sicurezza dell'utenza. La presente norma non si applica ai vetri per le applicazioni, coperte da norme specifiche, come i vetri montati su mobili o quelli installati su mezzi di trasporto terrestri e navali. Per i vetri curvi la presente norma si applica solo nel caso in cui il vetro curvo sia definito da una norma specifica.

RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti nomativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati, vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI 6534 UNI 7143 UNI 10121 UNI EN 81 UNI EN 356 UNI EN 357 Vetrazioni in opere edilizie - Progettazione - Materiali e posa in opera Vetri piani - Spessore dei vetri piani per vetrazioni in funzione delle loro dimensioni, dell'azione del vento e del carico neve Impianti sportivi - Separazione di spazi Regole di sicurezza per la costruzione e l'installazione degli ascensori e dei montacarichi Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza - Prove e classificazione di resistenza contro l'attacco manuale Vetro in edilizia - Elementi vetrificati resistenti al fuoco comprendenti prodotti di vetro trasparenti o traslucidi Classificazione della resistenza al fuoco Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 1: Definizioni e propriet generali fisiche e meccaniche Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 2: Vetro float Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 3: Vetro lustro armato Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 4: Vetro tirato Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 5: Vetro stampato Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 6: Vetro stampato armato Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 7: Vetro profilato armato e non armato Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 8: Forniture in dimensioni fisse Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 9: Valutazione della conformit/Norma di prodotto Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza - Classificazione e prove di resistenza ai proiettili Vetro per edilizia - Vetrate isolanti Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito termicamente

UNI EN 572-1 UNI EN 572-2 UNI EN 572-3 UNI EN 572-4 UNI EN 572-5 UNI EN 572-6 UNI EN 572-7 UNI EN 572-8 UNI EN 572-9 UNI EN 1063 UNI EN 1279 UNI EN 1863

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UNI EN 12150 UNI EN 12337 UNI EN 12600 UNI EN 13541 UNI EN 14179

Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito chimicamente Vetro per edilizia - Prova del pendolo - Metodo della prova di impatto e classificazione per il vetro piano Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza - Prove e classificazione della resistenza alla pressione causata da esplosioni Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo-calcico temprato termicamente e sottoposto a "heat soak test"

UNI EN ISO 12543-1 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Parte 1: Definizioni e descrizione delle parti componenti UNI EN ISO 12543-2 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Parte 2: Vetro stratificato di sicurezza UNI EN ISO 12543-4 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Parte 4: Metodi di prova per la durabilit UNI EN ISO 12543-5 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Parte 5: Dimensioni e finitura dei bordi UNI EN ISO 12543-6 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Parte 6: Aspetto

TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni dei tipi di vetro in lastre che, negli appropriati spessori e dimensioni, possono offrire garanzie di sicurezza ritenute sufficienti rispetto alle condizioni di impiego previste.

3.1

Vetro ricotto, indurito termicamente, temprato chimicamente


In conformit alla UNI EN 572-1, UNI EN 572-2, UNI EN 572-4, UNI EN 572-5 e UNI EN 572-8 (vetri ricotti), alla UNI EN 1863 (vetri induriti termicamente) o alla UNI EN 12337 (vetri induriti chimicamente).
Nota

Per le loro caratteristiche non sono idonei alle applicazioni considerate nella presente norma. Tuttavia, sono qui citati perch questi vetri possono essere utilizzati come base per i prodotti stratificati idonei per le applicazioni previste nel prospetto 1.

3.2

Vetro temprato termicamente


In conformit alla UNI EN 12150.

3.3

Vetro di sicurezza temprato termicamente e sottoposto ad HST (Heat Soaked Thermally Toughened safety glass)
In conformit alla UNI EN 14179.

3.4

Vetro stratificato di sicurezza


In conformit alla UNI EN ISO 12543-1, UNI EN ISO 12543-2, UNI EN ISO 12543-4, UNI EN ISO 12543-5 e UNI EN ISO 12543-6.
Nota

Ai fini di migliorare le caratteristiche prestazionali i vetri stratificati di sicurezza possono essere composti nelle pi varie combinazioni di vetri temprati e/o induriti con o senza vetri ricotti.

3.5

Vetro armato
In conformit alla UNI EN 572-3, UNI EN 572-6 e UNI EN 572-7.

3.6

Vetrata isolante
In conformit alla UNI EN 1279.

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VETRAZIONI
Secondo le applicazioni, si possono distinguere in: a) b) esterne, quando sono posizionate allesterno o quando separano un ambiente esterno da un ambiente interno; interne, quando sono posizionate allinterno o quando separano due ambienti interni. verticali, se l'angolo di montaggio sull'orizzontale maggiore o uguale a 60; orizzontali, se l'angolo di montaggio sull'orizzontale minore di 60. accessibili, quando le persone possono venirne a contatto nelle condizioni di impiego previsto; non accessibili, quando le persone non possono venirne a contatto nelle condizioni di impiego previsto; protette, quando si sono adottati accorgimenti che eliminano in modo certo il rischio connesso alla eventuale rottura delle lastre; non protette, quando non si sono adottati gli accorgimenti di cui sopra.

Riguardo al montaggio, le vetrate si possono distinguere in: c) d) e) f) g) h)

Le vetrate possono inoltre essere:

POSA DELLE LASTRE


La posa deve essere conforme alla UNI 6534 ed alle eventuali prescrizioni del produttore. Telai e scanalature di contenimento non devono compromettere le caratteristiche e le prestazioni della vetrata. In relazione alla sicurezza, devono essere rispettate se presenti anche tutte le altre prescrizioni emanate dalle Autorit o previste dalle norme di riferimento applicabili (Vigili del fuoco, ecc.). Le vetrate trasparenti poste in luoghi di passaggio, a rischio di impatto per la loro scarsa visibilit, devono essere adeguatamente segnalate sia in fase di montaggio/cantiere che, successivamente, durante limpiego. Le lastre asimmetriche (per composizione e/o tipo di trattamento della superficie) devono essere orientate con il lato sottoposto ad impatto durante le prove rivolto verso la direzione di provenienza della sollecitazione da contrastare durante limpiego.

6
6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 6.8

AZIONI E SOLLECITAZIONI
Ai fini della presente norma sono considerate le azioni/sollecitazioni seguenti: Carichi dinamici: da vento, folla, traffico pedonale, onde di pressione e depressione, ecc. Carichi statici: peso proprio, carichi imposti, neve, pressione idrostatica in acquari e piscine, ecc. Urti da grandine. Vibrazioni. Torsioni da azionamento di parti apribili. Fatica. Sollecitazioni sismiche: conseguenza di fenomeni tellurici. Urti dovuti all'impatto di una persona (UNI EN 12600).

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6.9 6.10 6.11 6.12

Urti di pietre, colpi di mazza e/o dascia, dovuti ad atti vandalici o tentativi di effrazione (UNI EN 356). Urti di proiettile (UNI EN 1063). Incendi (UNI EN 357). Esplosioni (UNI EN 13541).

7
7.1 7.2 7.3

DANNI O RISCHI CONSEGUENTI ALLA ROTTURA DELLE LASTRE


Ai fini della sicurezza, i rischi sono classificati come segue: Danni a persone o cose, quando la rottura del vetro possa causare ferite a persone, animali o danni a cose. Caduta nel vuoto, quando, per la rottura del vetro, si possa cadere nel vuoto da unaltezza uguale o maggiore di 1 m. Danni sociali, quando la rottura della lastra possa causare danni alla collettivit, come: danni ad opere d'arte, accesso ad esplosivi od oggetti pericolosi, evasione da carceri, ecc. Ai fini della sicurezza non sono considerati i rischi di danno conseguenti alle azioni elencate al punto 6 se queste ultime possono causare la rottura o il collasso delle lastre ed il danno pu limitarsi alla sola sostituzione della vetrazione.

8
8.1

CRITERI DI SCELTA DELLE LASTRE DA IMPIEGARE


Applicazioni che non presentano un potenziale pericolo
Rientrano in questo gruppo le applicazioni di lastre in vetrate, porte, finestre, porte-finestre interamente intelaiate o fissate con continuit su tutto il perimetro, e aperture in facciate continue, strutturali, in serramenti di ogni tipo e di qualsiasi materiale, a condizione che, quando sono normalmente aperti, non sporgano allesterno delledificio e purch il lato inferiore sia ad altezza uguale e/o maggiore di 1 m1) dal piano di calpestio. In tutti questi casi si considera che alla rottura della lastra si associ solo il danno della sostituzione del vetro.

8.2

Applicazioni che presentano un potenziale pericolo


In presenza di potenziale pericolo, per la scelta del vetro, ci si deve attenere alle prescrizioni del prospetto 1. Nei casi non previsti fare riferimento al punto 9 della presente norma. Nel caso di vetrate isolanti con un solo vetro di sicurezza, e con urto prevedibile da un solo lato, il vetro di sicurezza deve essere installato sul lato di possibile impatto delle persone durante limpiego. In fase progettuale devono comunque essere tenute in considerazione le conseguenze della rottura di entrambi i lati. Qualora limpatto possa verificarsi da entrambi i lati e nelle applicazioni in serramenti sporgenti verso lesterno (vedere punto 8.2.1) entrambi i vetri componenti devono essere di sicurezza. Ai fini della classificazione prestazionale in conformit alla UNI EN 12600 di una vetrata isolante composta con due vetri di sicurezza diversi, ma della stessa tipologia (per esempio due temprati di diverso spessore), si deve assumere la classificazione del componente a classe prestazionale minore.

1)

Ad eccezione di eventuali prescrizioni cogenti pi severe previste da regolamentazioni regionali o locali. UNI Pagina 4

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Una vetrata isolante con i vetri di sicurezza di tipologia diversa definita con ambedue le classificazioni dei singoli vetri. Nella posa si deve tener conto delle prescrizioni della presente norma per lapplicazione in cui la vetrata deve essere inserita. Il verso di montaggio condizionato dal tipo di vetro e, se del caso, dalla classe prestazionale ammissibile nella applicazione. Nel caso di vetrate isolanti con uno o ambedue i lati con vetri antiproiettile, antiesplosione e antieffrazione si intende che la prestazione della vetrata isolante corrisponde a quella del vetro componente con prestazione pi elevata se questo installato rivolto verso il lato non esposto ad impatto/aggressione durante limpiego. Nel caso di vetrate isolanti sottoposte a prova antiesplosione, antiproiettile, antieffrazione nel loro insieme, la classificazione quella ottenuta con tale prova e la posa deve essere orientata in conformit al verso di impatto utilizzato nella prova.

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prospetto

Lastre da utilizzare in situazioni di potenziale pericolo


Punti pertinenti ad azioni e/o sollecitazioni Punti pertinenti a danni e/o rischi Lastre da impiegare1) 3) Temprata Stratificata di sicurezza Armata Classe prestazionale minima2)

Applicazioni vetrarie (indicativa e non limitativa)

8.2.1

Serramenti esterni vetrati in genere (porte, finestre, porte-finestre interamente intelaiate) e vetrazioni in facciate continue, strutturali e a fissaggio puntuale - se con il lato inferiore della 6.8 lastra a meno di 6.8 1 m dal piano di calpestio; - se sporgenti quando aperti verso l'esterno; 6.1, 6.5, 6.8 7.1 7.2 7.1 7.1 7.1 e 7.2 X X X X X X X X 1(B)1 secondo UNI EN 12600 1(B)1 1(C)1 secondo UNI EN 12600 X 1(B)1 secondo UNI EN 12600

- se in ambienti adibiti ad 6.8 attivit sportive o ricreative 6.8 anche oltre 1 m di altezza dal piano di calpestio. Asili, scuole di ogni ordine e 6.1, 6.8 grado, ospedali, ambienti comuni di edifici residenziali, anche oltre 1 m di altezza dal piano di calpestio

7.1

7.1 e 7.2 8.2.2 Vetrine interne ed esterne 6.8 con la base a meno di 1 m dal piano di calpestio Vetrine interne ed esterne 6.8 con la base a meno di 1 m dal piano di calpestio 8.2.3 Applicazioni di superficie maggiore di 6 m2 in luoghi aperti al pubblico 6.8 7.1 X

X X

1(B)1 secondo UNI EN 12600 1(B)1 1(C)1 secondo UNI EN 12600 1(B)1 secondo UNI EN 12600 1(B)1 1(C)1 secondo UNI EN 12600 1(B)1 secondo UNI EN 12600 2(B)2 1(C)2 secondo UNI EN 12600 2(B)2 1(C)2 secondo UNI EN 12600 1(B)1 secondo UNI EN 12600 Vedere UNI EN 81

7.1 e 7.2

7.1

8.2.4

Lastre di vetro di balaustre, 6.8 parapetti, partizioni interne, paratie, divisori, ecc. Partizioni interne di vetro, paratie, divisori, ecc. Parti di vetro di cabine telefoniche Vetro per vano corsa di ascensori (parti fisse) 6.8

7.2

8.2.5

7.1

8.2.6

6.8

7.1

8.2.7

6.8

7.1 e 7.2

Vetro per cabine e porte di 6.8 ascensori 8.2.8 Lastre monolitiche o 6.2, 6.3, 6.6 inferiori di lucernari, tettoie, plafoniere, controsoffitti, ecc.

7.1 7.1 e 7.2 7.1

X X X X

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prospetto

Lastre da utilizzare in situazioni di potenziale pericolo (Continua)


Punti pertinenti ad azioni e/o sollecitazioni 6.8 Punti pertinenti a danni e/o rischi Lastre da impiegare1) 3) Temprata 7.1 7.1 X Stratificata di sicurezza X X P1A secondo UNI EN 356 2(B)2 1(C)2 secondo UNI EN 12600 1(B)1 1(C)1 secondo UNI EN 12600 2(B)2 secondo UNI EN 12600 Armata Classe prestazionale minima2)

Applicazioni vetrarie (indicativa e non limitativa)

8.2.9 8.2.10

Cabine doccia

Lastre di vetro di passaggi 6.3, 6.6 coperti e pensiline su traffico Porte di vetro senza telaio o 6.1, 6.5, 6.8 parzialmente intelaiate Pareti di ripari vetrari per fermate di autobus, metropolitane, ecc. 6.8

8.2.11

7.1

8.2.12

7.1

8.2.13

Vetri interni per asili, scuole 6.8 di ogni ordine e grado, ospedali, centri ricreativi, palestre, palazzi dello sport, cinema, supermercati, compresi i vetri per serramenti interni Vetri posti a protezione di 6.9 oggetti di valore o socialmente pericolosi in vetrine di gioiellieri, di armaioli, teche, vetrine con sostanze tossiche e/o velenose, ecc. Vetri posti a protezione di oggetti artistici per musei, chiese, ecc. Vetri posti a protezione di persone, banche, cambiavalute, ecc. Vetri posti in luoghi di detenzione o in ambienti destinati alla cura di malattie mentali 6.9

7.1

8.2.14

7.1, 7.3

P6B secondo UNI EN 356

8.2.15

7.1, 7.3

P2A4) secondo UNI EN 356 BR1 secondo UNI EN 1063 P3A secondo UNI EN 356

8.2.16

6.10

7.1

8.2.17

6.8, 6.9

7.1

7.3

P3A o legislazione vigente

8.2.18 8.2.19

Rivestimenti murali Pannelli decorativi, insegne, segnaletica su vetro Arredi di luoghi pubblici: teatri, negozi, grandi magazzini, sale per conferenze, bar, ristoranti, scuole, ospedali, ecc.

6.8 6.4, 6.5, 6.6, 6.8

7.1 7.1

X X

X X

8.2.20

6.8

7.1

8.2.21 8.2.22

Pavimenti e gradini di scale 6.1, 6.2, 6.4, 6.6, 6.7, 7.1 e 7.2 (se portanti) 6.8 Parti vetrate di acquari e piscine 6.2, 6.6 7.1

X X

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prospetto

Lastre da utilizzare in situazioni di potenziale pericolo (Continua)2)


Punti pertinenti ad azioni e/o sollecitazioni 6.1, 6.2, 6.5, 6.8 Punti pertinenti a danni e/o rischi Lastre da impiegare1) 3) Temprata 7.1, 7.2, 7.3 Stratificata di sicurezza X Armata Classe prestazionale minima2) secondo legislazione vigente2)

Applicazioni vetrarie (indicativa e non limitativa)

8.2.23

Partizioni e balaustre di stadi, palazzi dello sport, ecc. Porte, ripiani e coperchi di elettrodomestici (stufe, forni, frigoriferi)

8.2.24

8.2.25

Applicazioni per le quali 6.11 sono richieste caratteristiche di resistenza al fuoco Applicazioni per le quali 6.12 sono richieste caratteristiche di resistenza alle esplosioni Applicazioni in vetrate a fissaggio puntuale Tutte

7.1 e 7.3

Devono essere utilizzati vetri con composizioni adeguate e classificati secondo la UNI EN 357

8.2.26

7.1 e 7.3

Devono essere utilizzati vetri con composizioni adeguate e classificati secondo la UNI EN 13541

8.2.27
1) 2) 3) 4) 5)

Secondo lapplicazione

5)

I tipi di prodotto ammessi sono da intendere in alternativa o in associazione. Le indicazioni sulla classe minima sono applicabili solo ai vetri piani. Con prodotti ad elevato assorbimento energetico, suscettibili di rottura per shock termico a causa delle condizioni ambientali o di montaggio, occorre valutare lopportunit di utilizzare vetri temprati sia monolitici che stratificati. Secondo le esigenze e l'importanza del bene da proteggere. Data la complessit delle problematiche connesse a queste applicazioni non sono fornite indicazioni circa il livello prestazionale minimo richiesto; tuttavia nel caso di utilizzo di vetri stratificati questi devono essere realizzati esclusivamente con lastre trattate termicamente; in ogni caso in fase progettuale si raccomanda di considerare tolleranze pi restrittive rispetto a quelle richieste dalle norme specifiche applicabili. Analoga attenzione deve essere prestata nella scelta e nel dimensionamento dei singoli componenti tenendo conto anche delle condizioni di posa (montaggio e/o fissaggio).

Nota

In tutti i casi in cui la rottura del vetro temprato possa produrre frammenti capaci di generare pericolo per la loro massa, l'altezza di caduta o l'ubicazione, bene considerare l'opportunit di impiegare il prodotto temprato HST.

9
9.1

PROGETTAZIONE
Nella progettazione si possono adottare criteri diversi da quelli indicati nella presente norma, purch non conducano a condizioni di sicurezza meno favorevoli. Ladozione dei tipi di lastra da impiegare prescritti nel prospetto 1 vincolante, a meno che il rischio di danno connesso a quella particolare applicazione sia stato eliminato con provvedimenti o protezioni adeguati. Per la progettazione, devono essere noti: la destinazione di impiego (tipo di applicazione vetraria); la dimensione ed il tipo di montaggio; il tipo di applicazione (vedere punto 4); le sollecitazioni esterne che si prevede agiranno sulla vetrazione (vedere punto 6).

9.2

Definiti i possibili danni connessi alla applicazione specifica, indicati nel punto 7, si scelga il tipo di vetro da utilizzare secondo le prescrizioni del prospetto 1, che stabilisce i tipi di prodotto da impiegare in funzione dellapplicazione, delle sollecitazioni e dei rischi considerati.

2)

Al momento della pubblicazione della norma, in vigore il D.M. 18 marzo 1996 "Norme di sicurezza per la costruzione e lesercizio degli impianti sportivi", che richiama la UNI 10121. UNI Pagina 8

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Nota

Esulano dalla presente norma la verifica ed il soddisfacimento delle altre esigenze che sono connesse allimpiego delle vetrazioni quali per esempio: trasmissione luminosa, riflessione luminosa, fattore solare, trasmittanza termica, isolamento acustico, aspetto estetico, costo, ecc. Effettuata la scelta del tipo di vetro, se ne definisce lo spessore atto a sopportare i carichi e sovraccarichi, mediante calcolo in conformit alla UNI 7143. Nel calcolo e nella scelta della composizione delle lastre da impiegare, se ne devono considerare le dimensioni ed il metodo di ancoraggio. Qualora si ritenesse necessario verificare per via sperimentale leffetto delle sollecitazioni previste sulle vetrazioni, necessario essere certi che le prove riproducano con sufficiente approssimazione le azioni che si vogliono simulare. Si consiglia pertanto di far eseguire tali esperienze da laboratori accreditati.

9.3

Nota

Al momento della pubblicazione della presente norma in vigore il Decreto Legislativo 6 settembre 2005 N 206, Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, N 229. Tale decreto stabilisce che, in assenza di specifiche disposizioni comunitarie, di specifiche regolamentazioni nazionali e del recepimento nazionale di specifiche norme europee non cogenti, "la sicurezza del prodotto valutata in base alle norme nazionali in vigore nello Stato Membro in cui il prodotto commercializzato".

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BIBLIOGRAFIA
UNI EN 14428 prEN 12488 prEN 13022-3 prEN 14439 Shower enclosures - Functional requirements and test methods Glass in building - Glazing requirements - Assembly rules for vertical glazing Glass in building - Structural sealant glazing - Part 3: Assembly rules Glass in building - Assembly rules - Glazing wedges

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